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Conosciamo
il corpo umano
Edizione azzurra – 2° ed
1
Capitolo 4
Il sistema muscolare
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1. Panoramica del tessuto muscolare
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1. Panoramica del tessuto muscolare
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1. Panoramica del tessuto muscolare
Le proprietà distintive del tessuto muscolare, grazie alle cellule
altamente specializzate, sono:
•l’eccitabilità elettrica (risponde a stimoli elettrici);
•la contrattilità (genera tensione contraendosi);
•l’estensibilità (allungamento entro certi limiti);
•l’elasticità (ritorno alla lunghezza originale dopo contrazione o
estensione).
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FISSA I CONCETTI
• Quali sono i tre tipi di tessuto muscolare? E quali caratteristiche li
contraddistinguono?
• Quali sono le cinque funzioni generali che svolge il tessuto
muscolare?
• Quali sono le quattro proprietà distintive delle cellule del tessuto
muscolare?
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2. Il tessuto muscolare scheletrico
Ciascun muscolo scheletrico è un organo distinto composto da
numerose cellule, di forma allungata, dette fibre muscolari.
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2. Il tessuto muscolare scheletrico
Le fibre muscolari sono riunite in
fascicoli (fasci da 10 fino a oltre 100
fibre).
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2. Il tessuto muscolare scheletrico
Epimisio, perimisio e endomisio si estendono oltre il muscolo andando
a formare il tendine.
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2. Il tessuto muscolare scheletrico
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2. Il tessuto muscolare scheletrico
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FISSA I CONCETTI
• Descrivi nel dettaglio la struttura di una fibra muscolare.
• Quali tipi di rivestimento di tessuto connettivo sono associati a un
muscolo scheletrico?
• Perché secondo te è importante un grande apporto di sangue per la
contrazione muscolare?
• Da quali tessuti sono costituiti i tendini e che funzione hanno?
• In che modo sono organizzate le miofibrille? Distingui
organizzazione e composizione tra filamenti spessi e filamenti sottili.
• Che cosa sono i sarcomeri? Da che elementi sono delimitati?
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3. La contrazione e il rilasciamento
del muscolo scheletrico
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3. La contrazione e il rilasciamento
del muscolo scheletrico
Il sito di contatto dell’assone di un motoneurone con un muscolo
scheletrico si chiama sinapsi.
Durante la contrazione
muscolare le teste miosiniche
dei filamenti spessi esercitano
una trazione sui filamenti sottili,
facendoli scorrere verso il centro
del sarcomero, che quindi si
accorcia.
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3. La contrazione e il rilasciamento
del muscolo scheletrico
La sinapsi che si forma tra i terminali assonici di un motoneurone e una
placca motrice prende il nome di giunzione neuromuscolare.
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3. La contrazione e il rilasciamento
del muscolo scheletrico
Nella giunzione muscolare, l’eccitazione del muscolo scheletrico da
parte del motoneurone avviene in quattro fasi:
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3. La contrazione e il rilasciamento
del muscolo scheletrico
Il ciclo di contrazione muscolare inizia quando i siti di legame miosinico
sono scoperti e si svolge in quattro fasi:
1. scissione
dell’ATP;
2. formazione dei
ponti trasversali;
3. sviluppo della
forza;
4. legame dell’ATP
e distacco.
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3. La contrazione e il rilasciamento
del muscolo scheletrico
Dopo la contrazione la fibra si rilassa (rilasciamento muscolare) a
causa di due cambiamenti:
• per effetto della degradazione dell’acetilcolina a opera dell’enzima
acetilcolinesterasi;
• per effetto della diminuzione degli ioni calcio nel sarcoplasma i siti di
legame sulla miosina vengono coperti e i filamenti di actina scorrono
all’indietro in posizione di rilassamento.
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FISSA I CONCETTI
• Che cos’è un potenziale d’azione muscolare? Da dove arriva e in
che sede agisce?
• Spiega che cosa si intende per unità motoria.
• Che cos’è una giunzione neuromuscolare?
• Quali eventi hanno luogo presso la giunzione neuromuscolare dopo
l’eccitazione del muscolo scheletrico da parte di un motoneurone?
• Come si contraggono e si rilasciano i muscoli scheletrici? Illustra il
ciclo della contrazione muscolare nelle sue quattro fasi.
• Quali eventi portano al rilasciamento muscolare dopo la
contrazione?
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4. Il metabolismo del tessuto muscolare scheletrico
L’ATP presente nelle fibre è sufficiente soltanto a rifornire energia per
i primi secondi di attività muscolare.
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4. Il metabolismo del tessuto muscolare scheletrico
1. Creatinfosfato.
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4. Il metabolismo del tessuto muscolare
scheletrico
2. Glicolisi anaerobica.
In questa reazione il
glucosio, scisso in due
molecole di acido piruvico,
libera ATP.
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4. Il metabolismo del tessuto muscolare
scheletrico
3. Respirazione cellulare aerobica.
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FISSA I CONCETTI
• Elenca le tre fonti di rifornimento dell’ATP durante lo sforzo
muscolare.
• Dove si trova il creatinfosfato e per quanto tempo dello sforzo
muscolare è utile a fornire ATP?
• Per quanto tempo funziona la glicolisi anaerobica nella seconda
parte dello sforzo muscolare? Qual è il suo sottoprodotto nei
muscoli?
• Da dove proviene l’ossigeno per l’attività muscolare prolungata?
Come entra nelle fibre muscolari? E perché lo sforzo aerobico può
durare a lungo?
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5. I tipi di fibre muscolari scheletriche
e la contrazione
I muscoli scheletrici contengono tre tipi di fibre, presenti in proporzioni
variabili nei vari muscoli:
1. le fibre ossidative lente;
2. le fibre ossidative-glicolitiche rapide;
3. le fibre glicolitiche rapide.
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5. I tipi di fibre muscolari scheletriche
e la contrazione
1. Le fibre ossidative lente (o fibre rosse):
• sono piccole di diametro;
• contengono molta mioglobina;
• hanno molti grandi mitocondri;
• sono riccamente irrorate dai capillari arteriosi (perciò hanno colore
rosso intenso);
• si contraggono e si rilassano in tempi più lunghi rispetto alle fibre
rapide;
• possono sostenere contrazioni prolungate e intense.
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5. I tipi di fibre muscolari scheletriche
e la contrazione
2. Le fibre ossidative-glicolitiche rapide (o fibre intermedie):
• hanno un diametro intermedio rispetto agli altri due tipi di fibre
scheletriche;
• contengono molta mioglobina;
• sono meno irrorate dai capillari arteriosi rispetto alle fibre
ossidative lente;
• hanno un alto contenuto di glicogeno e generano molto ATP;
• hanno un’alta resistenza all’affaticamento.
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5. I tipi di fibre muscolari scheletriche
e la contrazione
3. Le fibre glicolitiche rapide (o fibre bianche):
• sono le più grandi di diametro;
• hanno basso contenuto di mioglobina e pochi mitocondri;
• contengono grandi quantità di glicogeno;
• contengono il maggior numero di miofibrille e generano le
contrazioni più vigorose e più rapide;
• generano ATP per glicolisi anaerobica;
• si affaticano rapidamente.
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5. I tipi di fibre muscolari scheletriche
e la contrazione
Le contrazioni muscolari sono di due tipi.
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FISSA I CONCETTI
• Elenca i tre tipi di fibre muscolari scheletriche.
• Un’unità motoria scheletrica può contenere fibre di diverso tipo?
• Perché le fibre ossidative lente possono sostenere sforzi muscolari
intensi prolungati?
• Da quale riserva energetica deriva l’ATP che serve le fibre
ossidative-glicolitiche rapide?
• Perché le fibre glicolitiche rapide si affaticano rapidamente?
• Descrivi le differenze tra contrazione isotonica e contrazione
isometrica.
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6. Il tessuto muscolare cardiaco
Il tessuto muscolare cardiaco costituisce la maggior parte della
muscolatura del cuore.
•Ha aspetto striato, come il muscolo scheletrico, ma la sua azione è
involontaria.
•Le sue fibre spesso sono ramificate, più corte e di diametro maggiore
rispetto a quelle della muscolatura scheletrica.
•Le fibre sono connesse tra loro tramite dischi intercalari, ispessimenti
trasversali irregolari del sarcolemma.
•I dischi intercalari contengono giunzioni comunicanti che permettono il
passaggio rapido dei potenziali d’azione tra fibre adiacenti.
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7. Il tessuto muscolare liscio
Il tessuto muscolare liscio si trova in molti organi interni e riveste i vasi
sanguigni.
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7. Il tessuto muscolare liscio
La contrazione del muscolo liscio inizia più lentamente e dura molto
più a lungo rispetto al muscolo scheletrico.
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7. Il tessuto muscolare liscio
Vi sono due tipi di muscolatura liscia.
1.Il muscolo viscerale o unitario, con fibre strettamente legate tra loro
in un reticolo continuo, si trova negli strati sovrapposti che formano le
pareti di piccole arterie, vene e organi cavi come stomaco, intestino,
utero e vescica.
2.Il muscolo liscio a unità multipla consiste di fibre singole, ognuna
con fibre nervose motorie alla propria estremità.
La presenza di ioni calcio nel citosol fornisce il tono del muscolo liscio,
uno stato di contrazione prolungata e continua.
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7. Il tessuto muscolare liscio
Tessuti muscolari a confronto, tabella riassuntiva.
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FISSA I CONCETTI
• Il tessuto muscolare cardiaco ha aspetto liscio oppure striato?
• Che cosa sono i dischi intercalari? E perché sono importanti le
giunzioni comunicanti nel tessuto muscolare cardiaco?
• Dove si trova nel corpo il tessuto muscolare liscio? Ed è volontario o
involontario?
• Che cosa sono i corpi densi nella fibra muscolare liscia?
• Oltre ai comandi del sistema nervoso autonomo, a quali altri quattro
fattori risponde il muscolo liscio?
• Quali sono le differenze tra muscolo viscerale e muscolo liscio a unità
multipla? Come sono distribuiti nell’organismo?
• Da quale ione presente nel citosol dipende il tono del muscolo liscio?
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8. Il ruolo dei muscoli scheletrici nei movimenti
Il muscolo scheletrico è un organo composto da vari tipi diversi
di tessuto, che comprendono:
•tessuto muscolare scheletrico;
•tessuto vascolare;
•tessuto nervoso;
•vari tipi di tessuto connettivo.
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8. Il ruolo dei muscoli scheletrici nei movimenti
I muscoli scheletrici producono movimento esercitando una trazione
sui tendini, che a loro volta esercitano una trazione sulle ossa.
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8. Il ruolo dei muscoli scheletrici nei movimenti
Tutti i movimenti si producono perché molti muscoli scheletrici
lavorano in gruppo.
Secondo le condizioni e i tipi di movimento, molti muscoli si
comportano in momenti diversi da agonisti, antagonisti, sinergici
o fissatori.
•Il muscolo che produce l’azione si chiama agonista o primo
motore; il muscolo antagonista si rilascia mentre l’agonista si
contrae.
•Molti movimenti coinvolgono muscoli sinergici che aiutano il
muscolo agonista a funzionare con più efficacia, riducendo il
movimento non necessario.
•Alcuni muscoli all’interno di un gruppo muscolare agiscono
come fissatori, stabilizzando l’origine dell’agonista.
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8. Il ruolo dei muscoli scheletrici nei movimenti
I nomi dei muscoli scheletrici si basano su alcuni elementi:
• l’orientamento;
• le dimensioni;
• la forma;
• il tipo d’azione;
• il numero di origini.
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