Meccano-transduzione Miofibroblasti Organizzazione della fascia
La fascia si organizza su 3 piani:
Superficiale, o piano della pelle Intermedio, o piano delle aponeurosi Profondo, o core-link (membrane di tensione reciproca) Organizzazione della fascia Piano intermedio Piano profondo fascia superficialis Dura madre, aponeurosi pachimeninge superficiale, media, profonda (AAC) Organizzazione della fascia Organizzazione della fascia Oraganizzazione della fascia Organizzazione della fascia Ogni livello risulta connesso con gli altri. Ogni dispositivo è in relazione con un diaframma: • Toraco addominale • Pavimento pelvico • Tentorio Organizzazione della fascia Le forze verticali, gravità, reazione al suolo e respirazione vengono diffuse orizzontalmente dai diaframmi. Esiste un modello ritmico muscolare, fasciale e viscerale sincronizzato col ritmo respiratorio. (E.B.Kandel) Postura esterna e interna
Postura in relazione Postura in relazione con
l'ambiente interno: con l'ambiente esterno: Preservare la propria integrità funzionale. Piede Omeostasi Sistema oculo Il corpo ha una sua capacità vestibolare e di autoregolazione. gnatologico Sistema Neuro Vegetativo Dinamica viscero diaframmatica Organizzata in un sistema preciso, dove i visceri si muovono, sotto lo spinta diaframmatica, secondo assi e direzioni costanti e che, dal funzionamento di questo sistema, dipende in particolare l’omeostasi di questi organi e degli altri sistemi in generale, secondo il concetto di interdipendenza e di interrelazione. • FPMs (Faculté Polytechnique di Mons – Belgio) Fattori di mobilità fasciale • Ritmo diaframmatico • Attività tonico/fasica muscolare • Circolazione dei fluidi (sangue, linfa, LCR) • La funzione biochimica (omeostasi, difesa) • La rete nuronale, vascolare, muscolare Movimento, equilibrio, postura Il movimento è la chiave per la comprensione dei meccanismi di compenso, rappresenta la possibilità dei tessuti di adattarsi. Se l'equilibrio è dato dai compensi che il corpo può mettere in atto e questi sono direttamente tributari delle possibilità di movimento, in questo senso il movimento è responsabile dell'equilibrio. Il movimento è in stretta correlazione con l'organizzazione spaziale dei tessuti, che risponde a criteri geometrici relativi ad assi e piani. Riequilibrio fasciale, approccio osteopatico Non vi sono funzione e struttura; esse sono la stessa cosa. (Szent-Gyorgi ).
La filosofia fondamentale dell'osteopatia, consiste nel
correggere la struttura in modo da migliorare le funzione, essendo la struttura e la funzione interdipendenti. Altro fondamento è rappresentato dal concetto di globalità assieme a quello di autoregolazione.
Deep tissue manipulation
Unwinding Bilanciamento delle tensioni Deep tissue manipulation Deep tissue manipulation
In dipendenza del numero di
miofibroblasti e meccanorecettori, la manipolazione porta ad una riduzione del tono delle unità motorie meccanicamente collegate al tessuto. I meccanorecettori più coinvolti sono quelli intrafasciali, le terminazioni di Ruffini, i corpuscoli di Pacini, alcuni dei recettori interstiziali più alcuni recettori del Golgi intrafasciali. Unwinding Lo srotolamento fasciale incoraggia il corpo a muoversi in aree di facilitazione. Si tratta di una fase di induzione di solito seguita da una reazione spontanea. Mentre il suo effetto è noto clinicamente, meno lo è il suo meccanismo. Unwinding
Oltre a fattori chimico/fisici e meccanici, anche tensioni di
origine emotiva possono ripercuotersi significativamente a livello fasciale, esse sono accompagnate da modificazioni ormonali e risposte muscolo-tensive. La gioia viene accompagnata spesso da fenomeni vasodilatativi e da un rilassamento generalizzato, mentre la rabbia/difesa si manifesta con un aumento delle catecolamine circolanti, i neuro-ormoni dello stress, e con una risposta muscolo- tensiva generalizzata, con prevalenza dei distretti interessati dal meccanismo di difesa. Forti emozioni possono lasciare cicatrici a livello fasciale. Bilanciamento delle tensioni
Il bilanciamento delle tensioni legamentose è un
approccio manuale di tipo funzionale rivolto in maniera specifica ai legamenti, con effetti ben più ridondanti. Prevede la conduzione dell’articolazione disfunzionale nella direzione della disfunzione, quanto necessario per ripristinare la tensione dei legamenti accorciati. Si individua e si mantiene un punto di equilibrio tensionale. A questo balance point seguirà uno still point, ossia una fase di silenzio neurocettivo, a cui finalmente farà seguito il rilascio tessutale avvertito come un aumento della temperatura locale e un ripristino dell’equilibrio della mobilità articolare. Bilanciamento delle tensioni Stress del legamento sopraspinoso è in grado di provocare una contrazione del multifido da 1 a 3 segmenti lombari (Solomonow 1999), per prevenirne l’instabilità. L’elettrostimolazione di legamenti collaterali del ginocchio si rivelano capaci di provocare una selettiva attivazione muscolare di risposta. Il riflesso neurosensoriale proveniente dai meccanorecettori viene modulato da: Neutralità neurologica Riduzione afferenziale Tixotropismo (Gracovetsky 1981) Conclusioni
Neutralità (punto neutro)
Equilibrio dei diaframmi Equilibrio acido-base Armonizzazione del tessuto Armonizzazione del SNV Riequilibrio postura interna/postura esterna Absence of evidence is not evidence of absence Riferimenti e bibliografia Schleip R, Klingler W, Lehmann-Horn F: Active fascial contractility: fascia may be able to contract in a smooth muscle-like manner and thereby influence musculoskeletal dynamics. Med Hypotheses 65: 273-277 (2005) Schleip R, Naylor IL, Ursu D, Melzer W, Zorn A, Wilke HJ, Lehmann-Horn F, Klingler W: Passive muscle stiffness may be influenced by active contractility of intramuscular connective tissue. Med Hypotheses 66: 66-71 (2006) Brown, R. A., Prajapati, R., McGrouther, D. A., Yannas, I. V. & Eastwood, M. Tensional homeostasis in dermal fibroblasts: mechanical responses to mechanical loading in three-dimensional substrates. J. Cell Physiol. 175, 323–332 (1998). Describes the first evidence that fibroblasts respond cytomechanically to externally applied mechanical loads that maintain a set level of pre-stress in their matrix, which is termed tensional homeostasis. Serini, G. & Gabbiani, G. Mechanisms of myofibroblast activity and phenotypic modulation. Exp. Cell Res. 250, 273–283 (1999). Grinnell, F. Fibroblast-collagen-matrix contraction: growth-factor signalling and mechanical loading. Trends Cell Biol. 10, 362–365 (2000). Describes fibroblast collagen matrix-contraction models and recent evidence that indicates that the state of cellular mechanical loading determines the mechanism that cells use to regulate contraction. D.E. Ingber: Cellular tensegrity: defining new rules of biological design that govern the cytoskeleton, J Cell Sci, 104:613-27, 1993 L. Barrett Dorko, PT: L'analgesia di movimento: l'attività ideomotoria e terapia manuale Fascial mechanoreceptors and their potential role in deep tissue manipulation Schleip R 2003: Fascial plasticity – a new neurobiological explanation. Journal of Bodywork and Movement Therapies 7(1):11-19 Budiman Minasny, PhD: Understanding the Process of Fascial Unwinding, INTERNATIONAL JOURNAL OF THERAPEUTIC MASSAGE AND BODYWORK—VOLUME 2, NUMBER 3, SEPTEMBER 2009 Willard F, Anatomia del Sistema Fasciale, excerpts from Fascia congress, 2007 Irvin M Korr, Keith A Buzzell, “The physiological basics of Osteopathic Medicine”, Insight Publishing,1982 Brad McCutcheon, Fascia Review, Fall 2002 issue of the Massage Therapy Canada magazine. Solomonow M, Zhou BH, Baratta RV et al. (1999) Biomechanics of Increased exposure to Lumbar injury caused by Cyclic Loading, Spine 24:2426-2434 Cascianelli Pietro. Bilanciamento delle tensioni legamentose, Marrapese 2002