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N. 6 - MAR 2023
EBOOKECM JOURNAL
COLLANA EBOOKECM
EBOOK PER L’EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA © 2023
ISBN: 9788831253994
ISSN: 2785-2911
BOOKIA SRL. Servizi di editoria accreditata, Piazza Deffenu 12, 09125 Cagliari.
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INTRODUZIONE 5
13 - Recupero del microbioma fecale e degli acidi biliari nei cani sani
dopo la somministrazione di tilosina con e senza trapianto
di microbiota fecale 323
INTRODUZIONE
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PARTE I
MICROBIOTA
DEL CANE E DEL GATTO:
DEFINIZIONE, FUNZIONI E
METODI DI STUDIO
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Tratto e tradotto da
Suchodolski, J. Analysis of the gut microbiome in dogs and cats. BY
https://doi.org/10.1111/vcp.13031
Le parti omesse dal curatore rispetto all’originale sono indicate dal segno [...]
Abstract
Il microbioma intestinale è un importante organo immunitario e metaboli-
co. I batteri intestinali producono vari metaboliti che influenzano la salute
dell’intestino e di altri organi, tra cui reni, cervello e cuore. Le alterazioni del
microbioma in stati di malattia sono definite disbiosi. Il concetto di disbio-
si è in continua evoluzione e comprende cambiamenti nella diversità e/o
nella struttura del microbioma e cambiamenti funzionali (ad esempio l’alte-
razione della produzione di metaboliti batterici). Gli strumenti molecolari
sono oggi lo standard per l’analisi del microbioma. Il sequenziamento dei
geni microbici fornisce informazioni sui batteri presenti e sul loro potenziale
funzionale, ma mancano la standardizzazione e la validazione analitica dei
metodi e la coerenza nella comunicazione dei risultati. Ciò rende difficile
il confronto dei risultati degli studi o dei singoli pazienti clinici. L’indice di
disbiosi (DI) è un test certificato di PCR quantitativa per campioni fecali
canini, che misura l’abbondanza di sette importanti taxa batterici e riassume
i risultati in un unico numero. Sono stati stabiliti degli intervalli di riferi-
mento per i cani e il DI può essere utilizzato per valutare il microbioma dei
pazienti clinici nel tempo e in risposta alla terapia (ad esempio, il trapianto
di microbiota fecale). L’ibridazione in situ o l’immunoistochimica consento-
no di identificare i batteri aderenti alla mucosa e intracellulari negli animali
con malattie intestinali, in particolare la colite granulomatosa. In futuro si
dovrebbero misurare i metaboliti batterici nelle feci o nel siero come marca-
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Fornisce energia
sistemica e locale
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Tabella 1. Contributo dei batteri intestinali alle vie metaboliche che influenzano la
salute e la malattia. Abbreviazione: n/a, non applicabile. Fonte: Adattato da: Ziese AL
e Suchodolski JS, Vet Clin North Am Small Anim Pract. 2021
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Figura 1
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nello stesso laboratorio. Quindi, come per qualsiasi test sui bio-
marcatori, il confronto dei dati all’interno dello stesso studio
e/o dei metodi è utile e appropriato, ma i risultati devono essere
interpretati con attenzione tra gli studi eseguiti con metodi di-
versi e in periodi diversi.
Negli studi di sequenziamento, l’abbondanza dei taxa bat-
terici viene espressa come proporzione relativa della comunità
batterica totale e quindi confrontata statisticamente tra i grup-
pi di trattamento. Sono diversi i fattori che influenzano le pro-
porzioni relative riportate. Il metodo di estrazione del DNA (ad
esempio, battitura delle microsfere o meno, aggiunta di lisozi-
ma, trattamento con RNase) influisce sulla lisi di alcuni gruppi
batterici più di altri. Pertanto, alcuni taxa saranno più o meno
abbondanti a seconda del metodo utilizzato (Figura 2).[72] La
selezione del primer influisce sulla regione variabile del gene 16S
rRNA che viene presa di mira, e questo ha un impatto impor-
tante su quali taxa verranno amplificati e, quindi, riportati in
proporzioni maggiori.[72] La maggior parte degli studi sul mi-
crobiota intestinale ha come target la regione variabile V4, ma
non è stato determinato quale sia quella preferibile per cani e
gatti.[73] Anche la scelta della piattaforma di sequenziamento, la
pipeline bioinformatica scelta e il database di riferimento influi-
scono sulle proporzioni riportate.[69, 74]
Figura 2
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Figura 3
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Figura 4
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1.7 METABOLOMICA
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1.8 CONCLUSIONI
Negli ultimi anni sono stati compiuti molti progressi per de-
finire meglio il microbiota intestinale e i suoi contributi metabo-
lici e immunoregolatori alla salute e alla malattia. Sono disponi-
bili diversi strumenti complementari che valutano il microbiota
e le vie metaboliche. Comprendendone i limiti e i vantaggi è
possibile applicare metodi specifici per la scoperta di trial clinici
o studi. I saggi e le RI iniziali sono stati destinati ad applicazioni
cliniche specifiche (ad esempio, indice di disbiosi, FISH per E
coli). Come per altri sistemi di organi, è molto probabile che con
il tempo vengano identificate altre vie metaboliche e taxa batteri-
ci che forniranno ulteriori biomarcatori microbici.
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