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Percezione visiva

Fino a qualche decennio fa si riteneva che la visione dei neonati fosse molto scarsa e poco funzionale.
Lo studio del comportamento dei neonati dimostra che anche i più piccoli hanno alcune abilità visive
sorprendentemente sofisticate, anche se non vede come un adulto poiché la maturazione del sistema visivo
e nervoso è incompleta, l visione centrale è impedita.
La capacità visiva progredisce gradualmente, ma tra 1 e 3 mesi il n. è già in grado di riconoscere figure e
oggetti semplici, esprimere preferenza per il volto, percepire la profondità.
Tra i 4 e gli 8 mesi l’acuità visiva è simile a quella adulta. Costanza dell’oggetto.

Capacità visive del neonato:


-movimento oculare riesce a ispezionare visivamente l’ambiente. È in grado di avere comportamenti
reattivi in rapporto ai diversi stimoli che lo colpiscono
-movimento coniugati consentono un’ampia esplorazione del campo visivo in direzione orizzontale
-movimento inseguimento  riesce a seguire uno stimolo che si sposta
-riflesso pupillare è sensibile alle diverse intensità degli stimoli visivi.
-coordinazione e convergenza sono indispensabili per la messa a fuoco degli oggetti. Inizialmente il
neonato mette a fuoco solo oggetti che sono vicini.
-labilità attentiva il nenonato presta attenzione a un certo stimolo per un tempo breve.
Entro i 3 mesi: visione binoculare capacità di mettere a fuoco gli oggetti con entrambi gli occhi.
-percezione cromatica i neonati vedono già il mondo dotato di sfumature cromatiche. Preferiscono i
colori più saturi, discriminano il colore rosso dal verde e dal blu.
A 3 mesi distinguono le tre tinte: rosso, blu, verde
A 4 mesi la percezione cromatica somiglia a quella degli adulti.

Attenzione focalizzata e obbligatoria


Tecnica dell’aspetto preferenziale: metodo per studiare l’attenzione visiva nel b.
consiste nel mostrare 2 modelli o oggetti alla volta e vedere se i b hanno una preferenza per uno rispetto
all’altro. Attualmente viene usato un rivelatore di occhi montato sulla testa.
I neonati mostrano attenzione selettiva. Preferiscono:
- Oggetti piuttosto grandi vs piccoli
- In movimento vs fermi
- Strutturati vs uniformi
- Complessi vs semplici
Il metodo dell’aspetto preferenziale consente ai ricercatori di valutare, inoltre, l’acuità visiva, cioè
determinare con quanta chiarezza possano vedere, quale sia la nitidezza visiva.
2 palette vengono mostrate contemporaneamente, una a strisce e una in grigio chiaro: lo sguardo si orienta
vs la paletta a strisce.
Presentando una sequenza di palette con strisce sempre più strette e ravvicinate tra loro, si vedrà quando il
b non riuscirà più a distinguere tra la paletta grigia e quella a strisce. Lo spessore delle strisce sull’ultima
paletta discriminata ci fornisce un’indicazione sull’acuità visiva del bambino.
I bambini preferiscono stimoli curvilinei, strutturati e complessi.

A 2 mesi i bambini mostrano già una attenzione focalizzata sugli oggetti, la capacità cioè di mantenere
l’attenzione per un tempo prolungato. Questo è un chiaro segnale di attività cognitiva, di esplorazione,
selezione e ritenzione delle informazione e di organizzazione delle stesse.
Le capacità attentive si coniugano con quelle di fissazione dando luogo a un’attenzione focalizzata che
consente di elaborare le informazioni dell’ambiente. L’attenzione focalizzata è un parametro per studiare
l’attività cognitiva.
A 4 mesi esistono delle differenze individuali nelle strategie utilizzate per selezionare ed elaborare le
informazioni fornite dagli stimoli 2 modalità diverse per elaborare gli stimoli:
-short-lookers: tempi di reazione brevi, analisi degli aspetti generali per andare nel particolare.
-long-lookers: tempi di reazione lungi, perché analizza elemento per elemento.
Contemporaneamente sembra che i b.sviluppino anche il fenomeno dell’attenzione obbligatoria: nei primi
mesi (10 giorni a 4-8 settimane)i bambini a vote sembrano così attratti da uno stimolo da non riuscire a
distogliere lo sguardo. È la difficoltà a distogliere lo sguardo. Dopo questo lungo periodo di fissazione, il
bambino mostra segni di stress e irritabilità che spesso portano a reazioni di pianto che mettono fine
all’attenzione obbligata.

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