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La descrizione dei sei sottostadi dello stadio senso motorio di Paget.

Secondo Piaget, durante i primi 18 mesi, i bambini interagiscono con l’ambiente solo mediante la
percezione e le azioni poiché non sono in grado di evocare il ricordo, l’immaginazione o il linguaggio oggetti
o eventi percepiti. Quindi nei primi 18 mesi di vita sanno eseguire solo azioni motorie.

Man mano che crescono le loro azioni sia mentali che motorie diventano sempre più differenziate e
coordinate. Piaget ha identificato quattro distinti stadi qualitativamente diversi :

1 stadio senso motorio , dalla nascita a circa 2 anni le azioni si limitano ad azioni guidati da schemi senso
motori, inoltre tale periodo e suddiviso in ulteriori sei sottostadi tanto sono numerose le conquiste che i
bambini ottengono in questo lasso temporale;

2 stadio preoperatorio , dai 2 anni ai 7 , si formano gli schemi mentali tuttavia vie è l’incapacità di
suddividere il proprio punto di vista dagli altri;

3 stadio operatorio concreto , dai 7 agli 11 anni , vi è coordinazione degli schemi mentali. I bambini sanno
ragionare in termini logici quando si trovano di fronte a problemi concreti ma possono incorrere in errori se
i problemi vengono esposti solo in forma verbale;

4 stadio operatorio concreto , dopo gli 11 anni , è la tappa più avanzata dello sviluppo dell’intelligenza che
consente la soluzione dei problemi formulati anche in modo astratto.

Ognuno di questi stadi viene costruito utilizzando le conoscenze e abilità presente in quello precedente e
quindi non è possibile che gli stadi si susseguano in sequenza diversa o che uno venga saltato per passare a
quello successivo.

Alla base dei progressi cognitivi ci sono gli invarianti funzionali cioè le funzioni presenti in tutti gli esseri
viventi e cioè l’organizzazione e l’adattamento. Uno dei modi in cui gli invarianti entrano in funzione è la
reazione circolare.

Come già detto il primo periodo senso motorio si distingue in sei fasi:

1 – ESERCIZIO DEI RIFLESSI - durante il primo mese di vita gli infanti si limitano ad usare schemi riflessi in
modo isolato l’uno dll’altro. Ad esempio succhiano, fissano lo sguardo, manifestano interesse per i suoni
ecc. Non esiste ancorala coordinazione intermodale.

2 – I PRIMI ADATTAMENTI ACQUISITI - da 1 a 4 mesi , oltre a consolidare i riflessi, l’infante adesso ne


acquisisce altri grazie alle reazioni circolarie primarie.

3 – LE REAZIONI CIRCOLARI SECONDARIE - da 4 a 8 mesi , grazie alle reazioni circolarie secondarie si


formano degli schemi di azioni nuovi chiamati schemi secondari che consente all’infante di produrre effetti
visivo sonori scuotendo oggetti , strofinandoli o anche agitando le braccia o le gambe.

4 – COORDINAZIONI DEGLI SCHEMI SECONDARI E LORO APPLICAZIONE A SITUAZIONI NOVE – da 8 a 12


mesi, è in questo periodo che i bambini acquisiscono la costanza della dimensione e della forma .

5 – SCOPERTA DI MEZZI NUOVI MEZZI NUOVI MEDIANTE SPERIMENTAZIONE – da 12 a 18 mesi , scoprono i


diversi effetti che le loro azioni possono produrre e le condizioni che devono essere rispettate per
conseguire gli effetti desiderati.

6 – LA SCOPERTA DI MEZZI NUOVI MEDIANTE SPERIMENTAZONE MENTALE – da 18 mesi a 2 anni , emerge


la funzione simbolica, espressione con l quale Piaget designa la capacità di evocare mentalmente oggetti o
situazioni che non sono presenti.
LA DESCRIZIONE DELL’ESPERIMENTO DELLA FALSA CREDENZA

Quando le vecchie teorie non bastano più si formano nuovi concetti. Quindi si passa dalla possibilità di
prevedere un’azione alla capacità di spiegarla. Come avviene questo sviluppo ? A 3 anni si affaccia la
nozione di credenza mentre a 4 si forma la nozione di falsa credenza e cioè le persone possono avere
credenze che non corrispondono alla realtà. Il test della falsa credenza permette di capire quanto gli altri
bambini riescano a rappresentarsi uno stato della mente altri , ovvero che gli altri possono avere altro
punto di vista diversi dal proprio. Questo test è possibile effettuarlo attraverso una vignetta o con
pupazzetti . Mostriamo quindi la vignetta , nella prima figura si vedono due bimbe , la prima è Sally e la
seconda Anne . Tra loro due sono poste un cestino, una scatola e una palla . Nella seconda vignetta Sally
mette la palla nel cestino e poi se ne va . Mentre Sally è via, Anne prende la palla dal cestino e la mette
nella scatola.

Quando Sally torna , si chiede al bambino : dove cercherà la palla ? Qui abbiamo due punti di vista, il primo
punto è quello del bimbo che ha visto tutte le scene , il secondo è quello di Sally . Un bimbo molto piccolo
dirà che Sally cercherà la palla nella scatola, chiaramente sbagliando perché lui ha visto la scena completa
mentre Sally no. Il bambino quindi non riesce a capire che ci possono essere punti di vista diversi dal suo
dirà quindi che Sally cercherà la palla nella scatola

Quando riuscirà a raffigurarsi che ci sono punti di vista diversi dal suo e che ci possono essere false
credenze, riuscirà a dire che Sally cercherà la palla correttamente nel cestino.

I bambini autistici non riescono molto spesso a risolvere questo test perché non hanno una teoria della
mente degli altri. Solo verso i 4 / 5 anni di norma riescono a risolvere il test.

LE TEORIE ASTRONOMICHE INGENUE

Le teorie ingenue dei bambini possono essere rispetto a quelle scientifiche ,compatibili oppure
radicalmente diverse. È il caso dell’astronomia ingenua basata sulle loro osservazioni e sull’esperienza
diretta che potrebbe quindi costituire un ostacolo all’apprendimento delle teorie scientifiche. Solo verso gli
8 dieci anni riescono a conciliare le loro teorie con quelle scientifiche arrivando quindi a comprendere il
modello corretto.

Partendo dal modello iniziale ,quindi dal loro punto di vista , dalla loro esperienza e dalla loro percezione
verso i sei anni ritengono che la terra sia rettangolare , secondo una teoria ingenua che ovviamente non si
avvicinano neppure lontanamente alle teorie scientifiche .

In qualche modo i bambini anche se ricevono le informazioni giuste tendono a modificarle,


aggiustarle ,forzarle e giungono solo a i 8 o 10 anni a padroneggiare un modello scientifico corretto.

Di seguito voglio elencare le rappresentazioni che i bambini hanno rispetto alle varie età e al modello
astronomico.

A partire dai 6 anni sono convinti che la terra sia rettangolare o piatta perché è così che la percepiscono ;
verso i 6 otto anni concepiscono la terra si una sfera ma sono ancorati alla loro percezione di terra piatta e
quindi si convincono che esista una sorta di terra doppia oppure una terra si sferica con la volta celeste e
una terra piatta, questo come una sorta di compromesso tra teoria cornice e informazione corretta . Solo a
partire dai 8 dieci anni padroneggiano il modello scientifico corretto.
I PROCESSI CHE PROPONE MARCIA PER LA RICERCA DELL’IDENTITA’

James Marcia ha proposto due tipi di processo per la formazione dell’identità . Da una parte l’impegno, ad
esempio per il lavoro, a secondo delle proprie attitudini o desideri, dall’altra la famiglia oppure la società ,
dall’altra parte l’esplorazione delle diverse alternative. Questi processi ovviamente si possono incrociare ed
avere esiti diversi.

Ad esempio Marcia indica con la conquista dell’identità quei soggetti che si sono impegnati e hanno
esplorato. Questi giovani sono caratterizzati da una morale valutativa e da un maggior benessere
psicologico.

La definizione prematura è indicata per quei soggetti che hanno effettuato una scelta senza esplorazione,
spesso sotto l’influenza di qualche persona significativa, questi giovani sono caratterizzati da una morale
assolutista e un forte orientamento all’autorità.

C’è poi la fase moratoria che è una fase di crisi e difficoltà, il giovane è in una fase di esplorazione, di
riesame e di ricerca di valori. Questi giovani sono caratterizzati da una morale scettica e poco orientati
all’autorità.

Infine ci sono i giovani nello stato di confusione. Manca l’impegno e sono privi di direzione e sono
caratterizzati da uno stato di apatia e ad alto rischio di tossicodipendenza .

LA PROVA DEL PENDOLO

Inhelder e Piaget proposero a bambini di diverse età di scoprire la “legge del pendolo” con la quale si può
notare la differenza di pensiero e sviluppo intellettuale nelle diverse età . Questa legge afferma che la
frequenza è inversamente proporzionale alla lunghezza del pendolo, nessun altra variabile come peso, lo
slancio o l’altezza di caduta ha effetto sulla frequenza.

I due autori diedero del materiale come corde e pesi diversi al fine di costruire dei pendoli per consentire di
verificare la sperimentazione. Quali furono i risultati ?

I bambini dello stadio preoperatorio davano importanza alla loro azione e quindi allo slancio credendo che
fosse sufficiente per dare velocità, inoltre effettuavano tentativi non sistematici e quindi non erano in grado
di formulare ipotesi e verificarle.

Mentre i bambini delle operazioni concrete erano si in grado di seriare per lunghezza le varie corde ma non
erano sistematici e cambiavano spesso peso e lunghezza dello spago non riuscendo in questo modo ad
isolare le variabili pertanto non erano in grado di formulare ipotesi e sottoporle a verifica.

Al contrario riuscivano i ragazzi delle operazioni formali in quanto in grado di formulare ipotesi e sottoporle
a verifica, riuscendo inoltre a isolare le singole variabili ( lunghezza, peso, forza ).

LA TEORIA ORGANIZZAZIONALE DI SROUFE

Sroufe sostiene che l’organizzazione generale delle emozioni è presente poco dopo la nascita, ma le sue
componenti si sviluppano per complessità differenzazione e regolazione grazie a processi simili a quelli
dello sviluppo cognitivo.
Le emozioni si sviluppano a partire da strutture più primitive attraverso un processo di differenzazione e
organizzazione.

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