Oggi la maggior parte degli studiosi concorda nel ritenere che lo sviluppo
cognitivo avvenga in relazione con:
- lo sviluppo fisico-motorio
- con lo sviluppo affettivo e sociale del bambino.
è possibile evidenziare alcuni processi fondamentali che caratterizzano lo
sviluppo cognitivo.
Diversi approcci teorici hanno individuato e analizzato tali processi,
elaborando ipotesi differenti ed evidenziando aspetti nello sviluppo.
Tali teorie ci hanno fornito elementi utili per la comprensione dello sviluppo
umano.
Qualche anno più tardi Skinner (1904-1990) approfondisce lo studio del condi-
zionamento operante,in cui il soggetto produce una risposta (spontanea) che
ha un effetto sull'ambiente.
Nel suo esperimento chiamato Skinner box (una gabbia con una leva) il
topolino che era rinchiuso apprende a schiacciare la leva per ottenere il cibo.
Skinner sottolinea l'importanza del rinforzo,(il cibo).
I rinforzi possono essere positivi o negativi.
Possono fungere da rinforzo una lode, un compenso materiale,
un privilegio, un buon voto.
L'apprendimento in base a un rinforzo avviene nei vari ambiti della vita
quotidiana.
Come abbiamo visto delle risposte del bambino sono di tipo riflesso, ma
anche queste risposte vengono perfezionate attraverso l'apprendimento: 4
Piaget e il costruttivismo
.mente e sviluppo cognitivo
TRA 1 E 4 MESI
● compare la reazione circolare primaria: non è più un riflesso, ma è
un'azione ripetuta
● gesti che implicano una prima coordinazione di schemi
DAGLI 8 AI 12 MESI
● il bambino sa coordinare l'azione (mezzi) con i fini:
ES. il bambino può andare dall'altra parte della stanza per prendere un
oggetto.
● In questa fase si sviluppa il concetto di permanenza dell'oggetto,
l'idea che un oggetto esiste anche se il bambino smette di vederlo.
DAI 18 AI 24 MESI
● Il bambino inventa nuovi mezzi per risolvere i problemi;
ESPERIMENTO
se riempiamo due bicchieri uguali di acqua, con la stessa quantità il bambino
non fatica a trovare l'uguaglianza, ma se i bicchieri sono diversi ( uno stretto e
alto), il bambino dirà che c’è più acqua in quello alto, poiché si lascia
influenzare dai dati percettivi.
ESPERIMENTO
si mostrano a un bambino due file di pedine (contenenti lo stesso numero) e il
bambino verifica L'uguaglianza numerica; Successivamente le pedine
vengono disposte in modo disordinato e alla domanda e il bambino risponderà
che ce ne sono di più nella fila che occupa più spazio.
Piaget individua le seguenti caratteristiche fino a circa 8 anni.
ESPERIMENTO sull'inclusione
si mostra a dei bambini una scatola aperta con delle palline di legno, venti
nere e due o tre bianche. Si chiede poi ai bimbi se nella scatola ci sono più
palline nere o più di legno: la maggior parte dei bimbi prima dei 7 anni
risponde che ci sono più nere. I bambini più grandi riescono a considerare
l'insieme,e individuare una categoria generale (palline di legno) e una
categoria più piccola(palline nere).
● Un'altra capacità che si sviluppa in questo periodo è la seriazione: il
bambino impara a ordinare gli oggetti in serie,(bastoncini di legno dal
più lungo al più corto)
1. Gli stadi
Gli stadi individuati da Piaget sono validi nella loro progressione, ma non
sempre il conseguimento di un livello successivo corri-
sponde alle età indicate dallo studioso, Molti ritengono che.:
- i bambini mostrino un pensiero operativo concreto prima dei 7 anni,
- ricerche sul pensiero operativo-formale hanno evidenziato che non
tutti gli adolescenti arrivano a tale stadio all'età prevista da Piaget.
Studi successivi a Piaget hanno sottolineato che lo sviluppo cognitivo è
differente nei singoli individui poiché le esperienze individuali, l'ambiente di
riferimento e l'istruzione giocano un ruolo essenziale nella maturazione.
I processi di crescita vedono delle differenze individuali..
3. L'egocentrismo
Alcuni recenti studi sulla teoria della mente hanno evidenziato come già verso
i 2 anni i bambini sappiano riconoscere le emozioni che può provare un'altra
persona, per esempio la rabbia o la tristezza.
perché vi sono presenti alcuni elementi di conoscenza di base
della mente, questo metterebbe in discussione l'egocentrismo del
pensiero infantile di cui parlava Piaget.
5. Il metodo
Piaget ha utilizzato dei metodi innovativi nello studio dello sviluppo cognitivo,
(metodo dell'osservazione e del colloquio si sono rivelati efficaci).
Tuttavia, studi successivi in questo campo, sono stati rilevati dei limiti
metodologici.
La maggior parte delle osservazioni è stata fatta sui suoi figli, non ci sono
dunque dati comparativi su larga scala.
Il metodo clinico, (colloquio diretto con il bambino), può influenzare le risposte
del bambino; e le capacità potrebbero essere presenti
nel bambino anche se non riesce ad esprimerle.
Donaldson (1926), sottolinea come il contesto in cui viene effettuato
l'esperimento può cambiare le risposte dei bambini.
Un contesto familiare o conosciuto facilita le risposte del bambino.
6. Il linguaggio
Un'altra critica riguarda l'importanza del linguaggio. Piaget ritiene che il
linguaggio sia una forma particolare della funzione simbolica e che il pensiero
venga prima del linguaggio.
Forme di pensiero sono presenti anche prima che il bambino cominci a
parlare; e l'acquisizione del linguaggio modifica l'intelligenza pratica e
trasforma il pensiero aiutandolo a raggiungere nuove forme di equilibrio con
una schematizzazione più avanzata.
La sua descrizione dello sviluppo cognitivo mette in luce come nel processo
l'individuo partecipi in modo attivo alla costruzione della realtà.
Il fanciullo costruisce la sua conoscenza della realtà attraverso le attività che
svolge; ma sperimenta una contraddizione tra il risultato delle sue azioni e
le informazioni a sua disposizione (per esempio mette dei cubi uno
sull'altro, ma la costruzione crolla).
Si trova davanti a un conflitto cognitivo che lo porta ad accomodare le nuove
informazioni riadattando le strutture preesistenti: (scopre che i pezzi vanno
sistemati in un certo modo perché possano stare in equili-
brio).
.Le teorie neopiagetiane
Molti si sono ispirati a Piaget, adattando alle sue teorie ai nuovi risultati
derivanti da successivi studi.
- il neurologo Pascual-Leone sottolinea l'importanza della maturazione del
sistema nervoso centrale per lo sviluppo. (studi sulla memoria di lavoro
individuano la crescita durante l'infanzia e l’ importanza per le capacità
cognitive del bambino).
- Case mette in luce come, con la crescita, l'incremento della memoria di
lavoro permetta al bambino di ritenere un maggior numero di informazioni
- recenti ricerche neuropsicologiche , dicono che nel periodo dell'adolescenza
completano la loro maturazione le aree del cervello implicate nella memoria di
lavoro.
I neopiagetiani attribuiscono maggiore importanza alle influenze
socio-ambientali, riprendendo la teoria di Vygotskij (1896-1934),esponente del
cosiddetto approccio "storico-culturale":
- le interazioni con i pari e adulti
- le esperienze che il bambino vive
hanno un ruolo fondamentale nello sviluppo delle capacità cognitive.
Vygotskij analizza lo sviluppo dei concetti nei bambini, individuan delle fasi
ben precise:
- prima fase:
il bambino fa una sintesi delle proprietà e delle caratteristiche più vistose
degli oggetti: coglierà soprattutto le somiglianze tra le cose che lo circondano
- seconda fase:
si svilupperà la generalizzazione, la capacità di creare nessi fra le cose e non
solo di cogliere le somiglianze: riconoscerà una casa come tale anche se ha
elementi diversi rispetto a quella in cui egli vive
- terza fase in grado di compiere il processo di astrazione vero e proprio,
tipico della formulazione dei concetti: egli sarà capace di pensare al concetto
di casa, anche in assenza di esemplari concreti e riuscirà a creare
collegamenti fra concetti a livello astratto.