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II Stadio i nomi sono stati inventati dai creatori di cose (7-8 anni)
Dio ce li ha messi in testa; sono dappertutto; solo i viventi li sanno; il fanciullo in generale
pensa che gli uomini che hanno dato i nomi sono quelli stessi che hanno costruito le cose.
L’evoluzione delle risposte alle domande sembra dunque indicare un graduale decrescere del
realismo nominale. Nel primo stadio, il nome è nella cosa. Nel secondo, il nome viene dagli
uomini, ma è stato fatto insieme con la cosa.
III Stadio i nomi sono inventati da uomini (non creatori) (9-10 anni)
sono tramandati; sono nella mente di chi li conosce; nessuna cosa, anche se vivente, sa il
proprio nome.
*I SOGNI
Il fanciullo è realista, perché ignora l’esistenza del soggetto e l’interiorità del pensiero, e quindi
è per lui particolarmente difficile spiegare il fenomeno più soggettivo che esista: il sogno.
La spiegazione del sogno presuppone da un lato il dualismo interno/esterno e il dualismo
pensiero/materia.
Le domande sono:
-Tu, di notte, sogni? Sai cos’è un sogno?
-Da dove vengono i sogni?
-Mentre sogni, dov’è il tuo sogno? Per davvero?
-Con che cosa si sogna?
-Perché si sogna?
In generale:
I Stadio coincide con il Preoperatorio
II Stadio Operatorio Concreto
III Stadio Operatorio Formale.