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Capitolo 6 – Lo
sviluppo cognitivo
La teoria di Piaget e il punto
di vista socioculturale di
Vygotskij
Studiare lo sviluppo cognitivo
significa:
• Capire come l’attività del
conoscere e i processi
attraverso cui si
acquisisce conoscenza
variano nel corso del
tempo
Studiare lo sviluppo cognitivo
significa:

V. Macchi Cassia
Piaget e Vygotskij

Anno di nascita: 1896

1980 1934
Partiamo dalla teoria di
Piaget
Lo sviluppo cognitivo secondo
Piaget: i punti fondamentali
Modello Universale: tutti i bambini seguono lo
stesso percorso di sviluppo
Epistemologia = lo studio della
conoscenza
Genetica= origine, sviluppo
Metodologia di Piaget
OSSERVATIVO

METODI: CLINICO

CRITICO
Metodo osservativo
• Studiò attraverso l’osservazione i suoi 3 figli nella prima
infanzia
• Le ricerche condotte da Piaget, sui suoi tre figli, hanno
preso in esame, mediante l’osservazione, i
comportamenti che i bambini mettono in atto nei primi
2-3 anni di vita.
• Le osservazioni vengono compiute in modo sistematico
e mirano a verificare o smentire ipotesi teoriche. Piaget
presenta oggetti o situazioni “quasi-sperimentali” e le
varia in funzione delle proprie ipotesi e delle risposte
che raccoglie.
Metodo clinico
• Per bambini più grandi adottò un altro tipo di metodologia
definito metodo clinico che consiste nell’avviare con i
bambini una conversazione partendo da domande
formulate.
• Tale metodo è rappresentato nell’opera “La
rappresentazione del mondo del fanciullo” (1926).
• Il metodo consiste nell’avviare con i bambini una
conversazione partendo da domande anche formulate
spontaneamente dai bambini stessi;
• Consiste nel seguire il corso del pensiero del bambino senza
forzarlo riuscendo comunque a condurlo dove è interessato
lo sperimentatore.
Metodo critico
• Il metodo critico si differenzia dal clinico in quanto il
bambino è posto di fronte a una situazione
sperimentale basata sull’utilizzo di materiali e oggetti
che è invitato ad utilizzare seguendo le istruzioni dello
sperimentatore.

• Il metodo critico ha in comune con il metodo clinico


l’uso del colloquio clinico fra bambino e adulto e la
flessibilità dell’esperimento.
Equilibrio
E’ una parola chiave dell’opera di Piaget: gli
individui cercano tutta la vita di realizzare un
equilibrio tra schemi di conoscenza e realtà

Si tratta sempre di un equilibrio cognitivo

Il processo viene chiamato «equilibrazione»


Intelligenza
• Per Piaget l’intelligenza è la funzione vitale elementare
che aiuta l’organismo ad adattarsi al suo ambiente

• È una forma di equilibrio alla quale tendono tutte le


strutture cognitive

• L’equilibrio viene raggiunto tramite l’attività intellettiva


che consente di avere una relazione armoniosa tra i
processi d pensiero e l’ambiente
Intelligenza
• Nuovi stimoli e situazioni problematiche portano uno
squilibrio o disequilibrio cognitivo tra il modo di pensare
dei bambini e l’ambiente esterno.

• Questi disequilibri tra schemi mentali interni e l’esterno


sono il motore per la crescita intellettiva.
Il bambino
«costruisce» la realtà
e la conoscenza della
realtà

Le cosiddette
«fantasie» dei
bambini sono il
prodotto della loro
«costruzione» della
realtà
«Avevo caldo… per questo è arrivata
una folata di vento a rinfrescarmi»
Bambino di 4 anni
Come avviene questo processo?
• Schemi cognitivi si costruiscono attraverso
l’organizzazione che promuove l’adattamento.

• Vediamo che significano questi termini:

SCHEMA: struttura organizzata di pensiero o azione


che costruiamo per interpretare qualche aspetto
dell’esperienza. È una rappresentazione delle realtà.
Per Piaget lo sviluppo cognitivo è lo sviluppo di schemi
o strutture (teoria strutturalista)
Come avviene questo processo?
ORGANIZZAZIONE: processo attraverso cui i bambini
combinano schemi esistenti in schemi nuovi e più
complessi.
ADATTAMENTO: processo di adattamento alle richieste
dell’ambiente che avviene attraverso le attività
complementari di assimilazione e accomodamento
Esempio di organizzazione
Coordinamento
dello schema di:

• Osservare
• Raggiungere
• Afferrare
• Spingere

Raggiungimento
guidato visivamente
INVARIANTI FUNZIONALI
1. Organizzazione cognitiva: capacità innata di coordinare le
strutture cognitive e combinarle entro schemi più complessi (es.
coordinare lo sguardo con la suzione)
2. Adattamento (assimilazione e accomodamento)
3. Equilibrazione

Lo sviluppo psichico, che comincia con la nascita e


termina con l’età adulta, è paragonabile alla crescita
organica: come quest’ultima, consiste
essenzialmente in un cammino verso l’EQUILIBRIO
(Piaget, 1964)
Proprietà generali degli organismi viventi
ADATTAMENTO ORGANIZZAZIONE

ASSIMILAZIONE ACCOMODAMENTO
è l’azione di è un processo che ha
integrare l’ambiente Coordinazione
luogo quando le
nelle strutture già tra strutture
caratteristiche
esistenti nel proprio dell’ambiente non si
organismo, per così armonizzano con i
dire incorporandolo concetti già esistenti
nel singolo
Per assimilazione si intende il processo per cui ci si
adegua alla realtà restando all’interno
dell’organizzazione cognitiva in cui si è in quel
momento.

Per accomodamento si intendono le modifiche che


avvengono in base alle esigenze poste dalla realtà.

Gli scambi con l’ambiente sono quindi adattivi in quanto


realizzano un equilibrio tra il bisogno di assimilazione
(applicare le strutture possedute) e l’esigenza di
accomodamento (modificare quelle strutture in funzione
di nuove situazioni).
ASSIMILAZIONE ACCOMODAMENTO
Incorpora nei propri
schemi i dati Modifica i propri schemi
per adattarli ai nuovi
dell’esperienza dati
Conservazione Novità

ADATTAMENTO DELL’ORGANISMO
ALL’AMBIENTE
EQUILIBRIO
Definizione di stadio
Proprietà degli stadi

IL RITMO PUO’ CAMBIARE e LE NORME SONO APPROSSIMATE


Stadi dello sviluppo
Stadio Eta’ Caratteristiche
Senso-motorio 0-2 L’apprendimento è concreto e attivo,
dominato da interazioni senso motorie
con l’ambiente
Preoperatorio 2-7 L’apprendimento diventa più riflessivo e
il bambino sviluppa l’abilità di usare
simboli e rappresentazioni verbali degli
oggetti e degli eventi
Operatorio 7-11 Maggiore comprensione della logica
concreto delle classificazioni e delle relazioni
permette al bambino di cogliere le leggi
della conservazione ammesso che
l’oggetto possa essere visto e
manipolato
Operatorio formale 11 + Capacità di applicare ragionamenti
astratti a situazioni reali e ipotetiche
Stadio senso-motorio: da riflessi a esseri pensanti

1. attività 0-1 Il bambino mette in atto riflessi innati di


riflessa mese sguardo e suzione. Comportamento
assimilativo (nuovi oggetti in schemi
riflessivi)
2. Reazioni 1-4 Il comportamento si basa su risposte
circolari mesi riflesse o motorie; circolare (il bambino
primarie ripete i comportamenti). Si incentrano
sul proprio corpo.
3. Reazioni 4-8 Il bambino presta attenzione agli oggetti
circolari mesi esterni. Compie azioni come colpire un
secondarie oggetto. Agisce intenzionalmente
4. 8-12 Combina degli schemi per raggiungere un
Coordinazione mesi obiettivo o per risolvere problemi. Es. dà
di schemi un colpo per abbattere una barriera tra sé
secondari e un ostacolo
5. Reazioni 12- Ricorre a metodi prove ed errori. Esplora
circolari 18 attivamente l’ambiente
terziarie mesi
6. Invenzione di 18- Prime azioni mentali alla risoluzione di
nuovi mezzi 24 problemi. Rappresentazione simbolica di
attraverso persone ed oggetti
combinazioni
mentali
Esempi

1. attività 0-1
riflessa mese
2. Reazioni 1-4
circolari mesi
primarie
3. Reazioni 4-8
circolari mesi
secondarie
4. 8-12
Coordinazione mesi
di reazioni
circolari
secondarie
5. Reazioni 12-
circolari 18
terziarie mesi
6. Invenzione di 18-
nuovi mezzi 24
attraverso
combinazioni
mentali
Reazioni circolari
• Primarie (1-4 mesi): scoperta di reazioni piacevoli,
meritevoli di ripetizione; legate al proprio corpo
• Secondarie (4-8 mesi): scoperta che agendo sugli oggetti si
possono avere reazioni piacevoli, meritevoli di ripetizione;
NON legate al proprio corpo
• Coordinazione di secondarie (8-12 mesi): risposte
intenzionali, azioni coordinate per raggiungere obiettivi
• Terziarie (12-18 mesi):sperimentazione attiva sugli oggetti
per inventare nuovi metodi per produrre risultati
interessanti
• Problem solving simbolico (18-24 mesi): sperimentazione
mentale/intuizione
Imitazione
• Piaget ne riconosce il valore adattivo
• All’inizio è imprecisa (8-12 mesi)
• Più precisa tra i 12 e i 18 mesi
• Imitazione differita (in assenza di modello) inizia tra i
18 e i 24 mesi
• Per Piaget l’i. differita è legata alla costruzione e
recupero di immagini mentali; per altri ricercatori nei
bambini la rappresentazione simbolica appare molto
prima (6 mesi)
I bambini sono più competenti di
quanto non ipotizzasse Piaget

I neo-innatisti ritengono che il bambino


nasca con competenze già acquisite

La capacità di simbolizzare è più


precoce
Risultati possibili ed impossibili (bambini di 5 mesi)
Doppia codifica
• Nel periodo pre-operatorio i bambini non sono ancora
esperti nella doppia codifica, cioè nella capacità di
rappresentare un oggetto in più di un modo alla volta
• Es. studio sul modello della stanza
L’egocentrismo infantile
• I bambini non conservano perché mancano di
DECENTRAMENTO: concentrarsi su più di un aspetto di
un problema simultaneamente
REVERSIBILITA’: disfare un’azione mentalmente
• Se istruiti i bambini possono migliorare le loro
performance ai compiti di conservazione
• Anche l’egocentrismo è meno forte in alcune condizioni
es. se progettano un inganno
• Probabilmente i compiti/quesiti erano troppo complessi
• Altri fattori diversi dalle abilità cognitive possono aver
portato a risposte insoddisfacenti (es. test non verbali)
Teoria della
mente

Compito della falsa credenza


Teoria della mente
• La TOM degli adulti si basa sul ragionamento credenza-
desiderio: processo attraverso cui spieghiamo ciò che le
persone fanno basandoci su ciò che capiamo dei loro
desideri e credenze
• Gioco di finzione
• Gioco di inganno
• Fondamentale per l’interazione sociale
Decalage orizzontale
• Piaget usa questo termine per riferirsi ad una
prestazione cognitiva irregolare; in altre parole si può
osservare l’incapacità di risolvere certi problemi anche
se si è capaci di risolvere operazioni simili che
richiedono le stesse operazioni mentali.
• Es. la conservazione della massa è compresa prima di
quello del volume
• Per Piaget, anche se sembrano simili, i problemi sono
diversi in complessità.
Il periodo delle operazioni formali

“tutti gli uccelli verdi hanno due teste:


io ho a casa un uccello verde che si
chiama Charlie; quante teste ha
Charlie?

Non è più necessaria la presenza di “oggetti” per risolvere problemi


Critiche a Piaget
Competenza o prestazione?

Esistono davvero gli stadi di sviluppo?


Importanza del dominio

Piaget spiega o si limita a descrivere?

Quale è il ruolo delle influenze sociali e culturali?


Prospettiva socio culturale di
Vygotsky
Cambiamenti che avvengono

In breve tempo

Nel corso della vita individuale

Nel corso della evoluzione

Nel corso della storia


Gli strumenti

La cultura mette a disposizione dell’individuo


strumenti per pensare  il pensiero è «formato»
dalla cultura

Es. Cfr. tra numeri inglesi e cinesi


La cultura trasmette credenze e valori: cosa
pensare e strumenti per pensare: come
pensare
CONOSCENZE
ACQUISITE

CONOSCENZE
NON ANCORA
ACQUISITE

Un esperto adatta il sostegno che


dà al discente per migliorare nella
comprensione di un problema
Fratelli: creatori di ZSP
Differenze culturali
• Indicazioni non verbali in alcune culture
• Indicazioni verbali nella cultura occidentale

Importanza del gioco


• Gioco simbolico con adulti o pari
• Importante per lo sviluppo della TOM
Da un punto di vista educativo
• Apprendimento attivo
• Educatori: partecipazione guidata
• Indirizzare nella zona di sviluppo prossimale
• Favorire l’apprendimento collaborativo
• Piaget: linguaggio egocentrico che diventa sociale alla
fine dello s.pre-operatorio
• Lo sviluppo cognitivo promuove lo sviluppo del
linguaggio
• Vygotsky: il linguaggio non sociale è comunicativo, è un
linguaggio per sé stessi, privato, che aiuta nel problem
solving
• È un sistema cognitivo di guida del sè
Piaget vs. Vygotsky
• Universale vs. culturale
• Lo sviluppo cognitivo deriva delle esplorazioni in cui i
bambini costruiscono le conoscenze da soli vs. la
crescita cognitiva deriva dalle interazioni sociali
• I processi individuali diventano sociali vs. i processi
sociali diventano individuali e psicologici

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