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Lateralizzazione
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Ricerca di oggetti in funzione del colore: il bambino deve individuare oggetti di uguale
colore tra tanti;
Raggruppamento per colore: il bambino deve individuare e associare oggetti dello stesso
colore;
Raggruppamento per forme: il bambino deve individuare gli oggetti della stessa forma;
Esercizi con le schede: attraverso lo svolgimento dei compiti richiesti dalle schede il
bambino ha modo di affinare la capacit di discriminazione e di esplorazione di
configurazioni diverse e complesse; nelle schede vengono prese in onsiderazione figure
che si intersecano, figure nascoste, figure sovrapposte, figure da completare, ricostruzione
di figura, somiglianza e differenza dei dettagli.
Gioco della localizzazione della sorgente sonora: bendare il bambino, suonare uno
strumento in un punto della stanza e chiedere al bambino di individuare la provenienza del
suono;
Gioco della discriminazione della sorgente sonora: bendare il bambino, suonare uno
strumento scelto fra tre o quattro presentati e chiedere al bambino di indicare lo
strumento suonato.
Gioco della sequenza sonora: bendare il bambino, suonare tre strumenti in successione e
chiedere al bambino di nominare gli strumenti nellordine suonato.
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visivo che ci permette di afferrare distanza e direzione verso cui va, per esempio, la mano che
tenta di afferrare un oggetto. Anche le prime percezioni del tempo sono strettamente legate al
movimento in quanto il tempo viene percepito anzitutto come durata del gesto(rapido, lento etc..) e
come sequenza di esperienze propriocettive, motorie e ritmiche. Ogni acquisizione del bambino
presuppone una dinamicit che evolve nel tempo; perch il bambino possa operare processi logici,
di rapporto, di seriazione, di comparazione per giungere alla capacit di riproduzione e di
astrazione, deve distinguere un <primo> da un <dopo>, cogliere nella successione temporale,
lelemento base che permette la giustapposizione di fattori di cui si compone un tutto spaziale.
Linteriorizzazione dello spazio e del tempo esterni porta, in seguito, allelaborazione
di uno spazio e di un tempo interni.
In ogni fase della vita lapprendimento presente dipende da tutto lapprendimento precedente. Ad
esempio lapprendimento della lettura dipende parzialmente dalla capacit, sviluppata in
precedenza, di percepire visivamente delle forme.
Esempi Esercizi per lorganizzazione spaziale:
Il bambino per essere avviato allanalisi cosciente per il riconoscimento degli spostamenti di alcuni
elementi dei segni grafici che si trovano nella lettura e nella scrittura, deve avere, anzitutto, la
coscienza del proprio corpo. Da ci scaturisce la consapevolezza delle possibilit di movimento e
la conseguente acquisizione delle nozioni che esprimono i fondamentali rapporti spaziali: sopra,
sotto, dentro, fuori, davanti, dietro, in alto, in basso ecc..
Tali posizioni prima vanno vissute dal fanciullo in situazioni concrete nelle quali egli
si possa muovere, anzitutto verso le cose (mettersi dentro uno scatolone, in un grande
cerchio collocato a terra; passare strisciando sotto la sedia, sotto il tavolo, ecc..);
successivamente il bambino proceder a muovere le cose verso di s; infine muover le cose tra
loro cogliendone i vari rapporti (mettere la gomma dentro una scatola e la penna fuori; indicare tre
oggetti qual quello pi vicino ; mettere la matita vicino al quaderno e i colori lontani dal
quaderno; ecc..).
Dalle situazioni concretamente vissute, si passa poi alluso delle immagini, come segue:
presentare al bambino delle schede con figure di tavoli, sedie, ecc. con sopra o sotto un
giocattolo e chiedergli di indicare o di raggruppare tutte le figure in cui il giocattolo sempre
sopra o sempre sotto ecc.;
presentare al bambino un foglio con disegnati alcuni tavoli e chiedergli di disegnare una
palla sotto ed un vaso sopra;
presentare al bambino un foglio con disegnati tavoli e sedie e invitarlo a disegnare una
cosa sopra i tavoli e una cosa sotto le sedie;
in seguito presentare dei fogli con disegnati sedie con dei gatti che sono sopra o sotto ad
essi: invitare il bambino a disegnare un gomitolo di lana vicino ai gatti che stanno sopra (o
sotto) la sedia;
consegnare al bambino delle schede in cui sono rappresentati due oggetti posti uno davanti
allaltro: dare al bambino gli oggetti concreti ed invitarlo a porli nello stesso rapporto;
presentare al bambino un foglio con due vasi disegnati: chiedergli di mettere i fiori nel vaso
che sta davanti o in quello dietro;
dare al bambino un foglio con disegnati bicchieri e una bottiglia, posti luno davanti allaltro
e chiedergli:
di colorare in rosso il recipiente che sta davanti a tutti (o dietro),
di colorare i bicchieri che stanno davanti (o dietro) alla bottiglia;
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Quindi far eseguire seriazioni di grandezza ed altezze, prima con oggetti, poi con immagini ed,
infine, con figure geometriche per facilitare le capacit di astrazione.
Esempi Esercizi per lorganizzazione temporale:
Strettamente correlata allorganizzazione spaziale ed ugualmente necessaria in riferimento alla
lettura e scrittura lorganizzazione temporale. Grazie a questa il bambino si rende conto della
successione delle varie lettere nel contesto di una parola, degli stacchi tra le diverse parole nel
contesto delle frasi, degli spazi vuoti che li esprimono, delle pause tra una frase e laltra nel
contesto del periodo. Tale successione poi rispettata ed espressa nella scrittura, nella quale
parole, frasi, periodi; si fanno rappresentazione significante di contenuti mentali.Le attivit
realizzabili a tale proposito sono moltissime, ma vanno svolte con gradualit affinch la nozione
che si vuole fare acquisire al bambino sia lentamente e progressivamente elaborata e fissata.
Una prima serie di esercitazioni pu riguardare la presenza o lassenza di un oggetto.
Mettere un oggetto (per esempio, una palla) sul tavolo e chiedere: che cosa c sul
tavolo?; togliere la palla dal tavolo e domandare: c la palla sul tavolo?.
Si predispone poi una serie di cartoncini abbinati in cui una cosa c o non c.
Per esempio: una gabbia con luccellino; - una gabbia senza luccellino;
un vaso con il pesciolino; - un vaso senza pesciolino;
chiedere al bambino di riunire le figure in cui loggetto c e quelle in cui loggetto non c;
presentare al bambino un foglio con disegnati oggetti vuoti ed oggetti contenenti qualcosa ed
invitarlo ad indicare quelli in cui c qualcosa, ecc..
Una seconda intuizione importante quella relativa al prima e al dopo, per la quale bisogna
partire dalle azioni che il bambino compie.
Esempi di esercizi:
fare eseguire al bambino unattivit (disegnare,giocare con la palla ecc.); mentre il bambino
esegue chiedere: cosa stai facendo adesso?.
Invitare il bambino ad osservare il compagno vicino. Mentre lo osserva chiedergli: che cosa
sta facendo adesso il tuo compagno?
Chiedere al bambino di raccontare quello che ha fatto prima di venire a scuola, ci che
fa prima di andare a letto ecc.
Fare eseguire al bambino alcune azioni che abbiamo un prima e un poi immediato; per
esempio, lavare ed asciugare le mani, sbucciare e mangiare la mela, tagliare ed incollare.
Fare indicare al bambino la successione dando cartoncini che illustrano le azioni eseguite.
Chiedere, inoltre, al bambino: Prima si mangia o prima si sbuccia la mela? Prima si
asciugano le mani o prima si lavano?ecc.
Portare il bambino a intuire la successione cronologica di due e pi azioni, col sussidio di due
cartoncini rappresentati lo stesso oggetto in due momenti diversi e con una successione obbligata.
Per esempio: la mela intera e torsolo; matita non temperata e matita temperata; chiedere al
bambino di disporre esattamente le due figure secondo un successione che irreversibile,
accompagnando lazione con la spiegazione, per esempio: Prima la matita era lunga, poi l ho
temperata ed diventata corta.
Usando una serie di due cartoncini, con lo stesso oggetto rappresentato secondo una
successione temporale non obbligata, reversibile, (ombrello aperto e ombrello chiuso, vestito
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Le azioni che precedono il pranzo (lavarsi le mani, asciugarle, sedersi a tavola, mangiare);
I momenti della giornata (colazione, pranzo, merenda, cena; oppure: mattino, mezzogiorno,
pomeriggio, sera);
Infine, altre acquisizioni temporali essenziali riguardano il ritmo e la durata.
Ogni fanciullo possiede naturalmente un suo ritmo specifico da cui traggono origine le diverse
scansioni e i diversi tempi del suo inserimento nella realt, del suo dominio di questultima, delle
sue capacit rappresentative e simboliche.Losservazione e la conoscenza del ritmo personale di
ogni alunno sono, quindi, indispensabili; infatti il ritmo esterno al quale il bambino deve adeguarsi
deve essere anzitutto conforme al ritmo personale e solo in un secondo momento differenziato al
fine di modificare questultimo.
A tal fine necessario che linsegnante faccia eseguire un serie di di esercitazioni partendo
dallesperienza diretta del bambino attraverso lazione:
Mettere molte palle, ugualmente distanti tra loro, davanti al bambino e chiedere a questi di
battere un colpo davanti ad ognuna;
Successivamente togliere alcune palle e chiedere al bambino di battere un colpo davanti ogni
palla e di fare finta di batterlo dove la palla stata tolta.
Linsegnante batte un certo numero di colpi (per esempio:tre); chiede poi al bambino di fare
altrettanto e successivamente di trascrivere graficamente ci che ha fatto (per esempio, fare tre
cerchietti) oppure di registrarlo in altro modo (per esempio, porre tre cubetti o tre bottoni ecc.).
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Linsegnante batte un certo numero di colpi lasciando tra loro intervalli vari (per es.: due colpiintervallo; un colpo- intervallo- due colpi) e chiede al bambino di riprodurre i colpi sentiti e di
esprimerli graficamente:
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Il bambino dovr sentire la situazione e, come se fosse un gioco, deve stare allinterno di essa
insieme allinsegnante.
Limitazione degli animali, per esempio, consente lesperienza dei vari tipi di movimento, quali:
Strisciare;
Camminare bocconi;
Saltellare;
Camminare lateralmente;
Correre;
Nuotare ecc.
In questo modo linsegnante pu osservare anche le effettive capacit dei bambini di coordinare i
vari movimenti, dai pi semplici a pi complessi.Nel contesto dei movimenti di coordinazione
dinamica generale rientra anche il tema dellequilibrio sia statico, sia dinamico e la percezione
delle simmetrie assiali del corpo che linsegnante pu facilitare attraverso semplici esercitazioni,
quali:
Sul SE corporeo si ha:
1. scoperta dei vari movimenti del capo;
2. significato mimico dei movimenti (il si, e il no ecc)
3. davanti allo specchio: gioco della smorfia (per approfondire losservazione delle varie parti
della testa)
4. con una maschera o uno scatolone sul capo che copre completamente il viso: percezione
attraverso lassenza. Si scoprono cos le varie funzioni comunicative della testa proprio per le
difficolt che si incontra nel drammatizzare qualsiasi situazione in queste condizioni;
5. descrizione verbale delle singole parti (occhio, orecchie, bocca, naso, ecc) sempre
seguendo un criterio secondo il quale losservazione precede la rappresentazione; ad esempio:
occhi: percezione attraverso lassenza; linsegnante dovr preparare dei giochi
in cui gli occhi vengono bendati allo scopo di far scoprire ai bambini le
funzioni dellocchio. Si chiede al bambino: Si vede meglio con un occhio o con due?
Linsegnante dovr preparare esercizi in cui viene chiesto al bambino di
chiudere un occhio per scoprire lampiezza del campo visivo; si procede con
esercizi di osservazione degli occhi davanti allo specchio.
Lo stesso procedimento va utilizzato per le altre parti del viso.
Sugli altri (persone, animali): si, procede con losservazione delle differenze
Per quanto riguarda i movimenti, le parti che compongono la testa degli animali, con
riferimento anche ai colori, alle forme e alle grandezze.
E da evidenziare che losservazione dei contrasti facilita e amplia losservazione del
se, proprio perche il bambino viene stimolato ad osservare meglio i particolari.
A livello simbolico (su disegni e figure): si procede con il riconoscimento delle varieparti su
figure e col collage. Linsegnante predispone (ritagliandoli) una serie di occhi, bocche, nasi,
sopracciglia ecc e chiede ai bambini di comporre la testa; si passa successivamente alla
rappresentazione simbolica.
E a questo punto che linsegnante pu chiedere al bambino di riprodurre graficamente il proprio
autoritratto (davanti allo sprcchio) completo di tutti i particolari. Questo disegno poi verr ritagliato e
applicato a quella sagoma di corpo umano, a grandezza naturale, che era rimasta in bianco e che
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ora pu essere riempita. Contemporaneamente a questo tipo di attivit si possono fare attuare al
bambino altre
esercitazioni quali:
fare imitare al bambino azioni che egli ha compiuto o che ha visto compiere, ecc..
Si pu affermare, quindi che lattivit percettiva abbia una funzione di mediazione e
di regolazione tra individuo ed ambiente. Ci che viene percepito non semplicemente effetto
della registrazione e trasmissione di informazioni da parte dei
recettori periferici in presenza di determinati stimoli esterni, ma ha comunque unsignificato in
funzione dellelaborazione del vissuto da parte del soggetto, con le sue disposizioni, esperienze e
motivazioni. Noi viviamo immersi in una realt fisica costituita da una molteplicit di oggetti,
ognuno dei quali ha una forma, delle dimensioni, un colore, una collocazione nello spazio. Entrare
in rapporto con gli oggetti, conoscerli essenziale per i nostri fini vitali, perch la conoscenza della
realt esterna il presupposto di ogni nostra azione.
Educazione del gesto fine: prensione della matita o del pennello o altro oggetto per lasciare
un segno grafico;
Coordinazione oculo-manuale
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Sovrapporre cubi;
Avvitare e svitare;
Utilizzare timbri.
Una premessa per lapprendimento e lutilizzazione del sistema scritto costituita dalla
conoscenza della lingua orale. Il bambino che inizia la scuola Elementare dovrebbe avere gi
raggiunto una padronanza di tale forma sia a Livello di comprensione, sia a livello
despressione. Lacquisizione e lo sviluppo del linguaggio il risultato di tre funzioni:
Ordinatrice che resa possibile dalla capacit di elaborare in parole il proprio pensiero,
secondo le regole di un codice linguistico.
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3) lettura di un testo con difficolt (esempio con presenza di termini dialettali, non del mio dialetto articoli economici con tante parole inglesi del mondo del busines - storie mitologiche greche, con
nomi strani di dei...etc.) - ne viene proposta la lettura e si ripete.
4) lettura da un vocabolario di cose abbastanza strane, intendo lettura letterale di quanto scritto. Il
vocabolario non recentissimo.
5) lettura di nome cognome via e numero civico e comune dall'elenco del telefono. Nomi non
consueti di persone, ditte, ristoranti.
6) Le "non parole": una parola di senso compiuto e una simile che varia solo una consonante.
Riconoscerle entrambe (esempio coccodrillo/cottodrillo; piumini/piulini). Variante: parola di senso
compiuto e non parola completamente diversa.
7) Scindere due parole bisillabiche e proporle insieme, unificando prima la prima coppia poi la
seconda. Esempio tasche e pelo sar ta-pe sche-lo. Ripetere sia la coppia senza senso che le due
parole di senso compiuto.
Se in casa ci sono bambini si possono fare anche questi esercizi:
1) chiedere loro le tabelline e vedere se si capiscono le risposte
2) pi difficile chiedono loro di effettuare semplici operazioni
3) leggere un brano dei loro libri di testo e bisogna rispondere alle domande che di solito
concludono queste pagine.
4) ascoltare, a bocca schermata, una piccola filastrocca (su internet si trovano facilmente molte
raccolte) e darne un titolo a partire di quanto si capito
5) un cruciverba facile, il bambino legge la definizione e si prova a indovinare la parola.
Esempi esercizi che favoriscono la padronanza del discorso:
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Nella successiva fase di lettura la struttura fonologica deve essere cosciente e quindi il
bambino deve identificare la qualit degli elementi fonologici costitutivi, nonch il loro
ordine sequenziale. Quindi il livello metalinguistico in fase prescolare un processo
primitivo che si realizzer nelle sua interezza nella fase scolare. Affinch questo processo
si avvii importante sollecitare il bambino alla presa di consapevolezza che esiste una
forma scritta che corrisponde al suo parlato. E interessante leggere storie, favole con il
bambino accanto e fagli osservare il libro (parole e immagini). Sfruttando le occasioni
spontanee leggere slogan, etichette, pubblicit, ecc. in conclusione possiamo dire che,
escludendo deficit organici lacquisizione del linguaggio il risultato di vari tentativi di
condotte verbali, dipendenti dallinfluenza dellambiente.
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movimenti della gabbia toracica e delladdome. Riposarsi e poi ripetere per 4-5 volte. Sostituire
lespirazione silenziosa allemissione di /u/ aspirate. Bere se si avverte secchezza delle fauci.
4)Muovere la voce usando scale o arpeggi di uso comune durante lo studio, iniziando sui toni
centrali della propria estensione, o una semplice melodia trasposta entro un range di comodit per
la propria estensione, vocalizzandola con la sillaba /ma/ o /la/.
5) Raggiungere con gradualit le note pi acute, fino a un tono o due sopra il range di estensione
della parte; non concludere il vocalizzo senza esser tornati sui toni centrali.
7) Verificare che le posizioni (maschera) siano a fuoco e la voce sia risonante prima di lavorare
sul volume.
6) Se la voce pesante o sporca, compiere vocalizzi nasalizzati (facilitati dalle sillabe /mi/ e /ni/)
per rendere pi brillante la qualit vocale; se la voce piccola o stridula realizzare maggior
ampiezza nel cavo orofaringeo (facilitato dalle sillabe /lo/ /go/).
7) Se la voce fosse dura costringerebbe a spingere: ridurre lintensit vocale ed evitare i toni acuti,
applicando tecniche di rilassamento del tipo sbadiglio/sospiro e idratando le mucose.
8) Testare un brano del repertorio in tonalit desecuzione e intensit media, controllando
lallineamento posturale capo-collo-spalle-sterno e la gestione del respiro.
9) Allenare le procedure di riscaldamento a casa.
10) Utilizzare il vocal fry per saggiare la viscosit della copertura cordale. Lesercizio del vocal
fry suggerito come manovra per pulire le corde vocali da depositi di muco e per verificare la
libert e lampiezza dellonda vibrante. Tuttavia nostra esperienza assistere ad esecuzioni
incorrette di tale registro con frequenti gradi di ipertono delle false corde e quoziente di chiusura
aumentato. E allora indicato un controllo videolaringoscopico delluso di questo registro per
indurre ad una corretta esecuzione, che pu essere favorita dalla contemporanea richiesta di
controllo del vocal tract con tecniche di sbadiglio o di sob.
11) Il riscaldamento effettuato con il trillo linguale o labiale, i muti (vocalizzi a labbra chiuse),
lutilizzo di emissioni nasalizzate, i vocalizzi con arrotondamento e protrusione moderata delle
labbra, condotti su glissati, scale o arpeggi, e su tutta lestensione vocale, inducono un
adeguamento della funzione respiratoria in termini di rapidit di sostegno respiratorio, riducono le
forze esercitate direttamente e medialmente sulle corde vocali, portano le corde a vibrare solo sul
loro bordo libero in una sorta di registro medio che permette di verificare le posizioni senza
stringere la gola e senza dar subito volume in registro pieno, e tonificano in lunghezza le corde
stesse.
12) Glissati tra due ottave di estensione, su vocali anteriori come la /i/ e la /u/, inizialmente solo
discendenti, poi anche ascendenti, prima con netta transizione tra voce di petto e falsetto, poi
uniformando i registri con una emissione definita mista, allenano le variazioni tensionali delle
corde vocali, indirizzate al principio allo stiramento del legamento vocale poi a tutto il muscolo.
Tale procedura provvede al separato esercizio nellattivit dei due tensori delle corde, facendone
saggiare il prodotto vocale della loro funzione prima separatamente (voce piena e falsetto),
nellambito tonale loro pi fisiologico, ed infine attuando la loro unione nellemissione mista. Si
evitano cos difficolt di realizzo di note di passaggio di registro. La manovra tende anche a
polarizzare la prima formante sulla frequenza fondamentale aumentando ludibilit vocale a favore
di quello che i maestri definirebbero la punta del suono.
13) Esercizi a lingua protrusa in scale e sequenze vocaliche alternate /a-i/ , sono utili per creare
coscienza nellindipendenza tra le strutture fonatorie e quelle articolatorie, rilassare lingua e
mandibola, concentrarsi nel mantenere una posizione laringea verticale stabile durante
larticolazione. Cos anche tutti i vocalizzi che utilizzano sillabe inizianti per consonanti, specie /l/,
/v/, /m/, /n/, cari a molti maestri di canto, allenano e facilitano labitudine a mantenere il suono in
posizione indipendentemente dalla consonante che precede o segue.
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14) I filati, o messe di voce, effettuati con cavit buccale non troppo aperta e con vocali prima
anteriori e poi posteriori, pongono con calcolata gradualit in vibrazione la massa delle corde
vocali; aiutano il cantante a bilanciare la tensione del muscolo con quella del legamento vocale;
fanno esercitare la regolazione del crescendo e del decrescendo nel corso dellemissione, ove i
volumi polmonari sono ovviamente via via decrescenti; fanno infine lavorare tutti i muscoli intrinseci
della laringe in rapporto coordinato con i mutamenti della pressione respiratoria durante
lemissione vocale.
15) Gli staccati in arpeggio realizzano la possibilit di iniziare la performance con voce pulita e
pronta, stabilendo un modo dominante (registro pieno) di vibrazione delle corde vocali, a voce
piena, ed allenano i muscoli abduttori ed adduttori, cio quelli che determinano lapertura delle
corde (posizione respiratoria) e quelli che ne determinano la chiusura per latto fonatorio,
simultaneamente ai muscoli tensori durante i cambi di altezza tonale.
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