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PRONTEZZA PER IL

PASSAGGIO ALLA SCUOLA


DELL’INFANZIA E
STRUMENTI PER
L’OSSERVAZIONE E LA
PROGRAMMAZIONE

DOTT. MAURO MOLINARO - Psicologo - dott.mmauro@hotmail.com


TAVOLE DI KUNO BELLER E SQD
STRUMENTI UTILI PER IL CORRETTO PASSAGGIO DEI BAMBINI
DAL NIDO ALL’INFANZIA.
ALTRE UTILITÀ:
• PER OSSERVAZIONI E MONITORAGGIO IN ITINERE DEL
FUNZIONAMENTO DEL SINGOLO BAMBINO
• PER PREPARARE UN COLLOQUIO, A PARTIRE DA DATI
OGGETTIVI
• PER PROGRETTARE UN INTERVENTO DI POTENZIAMENTO
DELLE ABILITÀ DI BASE E DELLE COMPETENZE SOCIO
EMOTIVE DEL BAMBINO O DEL GRUPPO CLASSE
• PER AGGIORNARE LA PROGRAMMAZIONE E INTEGRARE
NUOVE ATTIVITÀ ALLA LUCE DEI BISOGNI EMERSI
TAVOLE DI KUNO BELLER
Psicologo viennese del 1919, allievo di Kurt Lewin e di
formazione Gestaltista.

Fu uno dei primi a sostenere la validità educativa (e non solo di


cura) del Nido.

Fa sua la Teoria del Campo (Lewin): per comprendere un


comportamento considerare 1) il contesto 2) le risorse presenti
(dimensione ecologica)
TEORIA DEL CAMPO
La teoria sostiene che la percezione dell'ambiente circostante e
degli stimoli che ci fornisce varia in base all'individuo, allo
stato d'animo e alla situazione in quel determinato
momento.

La teoria del campo sostiene che la percezione di un campo di


fiori d'estate varia in base all'individuo che lo osserva.
TEORIA DEL CAMPO

Un passeggiatore domenicale si soffermerà ad


osservare l'ambiente e a percepirne gli stimoli,
osservando anche il grande spazio attorno a lui,
mentre per un soldato il campo di fiori diventa un
campo di battaglia, e il suo unico obiettivo è quello
di fuggire e di salvarsi - quindi la percezione dello
spazio si riduce ad un cespuglio dove potrà
nascondersi.
TEORIA DEL CAMPO E TAVOLE
Per questo è importante possedere un punto di vista che riesca a contenere tutti gli
aspetti fondamentali che bisogna osservare e che siano in grado di orientarci.

Non lasciare al caso l’osservazione, ma avere punti di riferimento rigorosi che


orientino lo sguardo educativo.

Ad ogni modo, entro la cornice rigorosa dell’osservazione essere consapevoli delle


differenze del nostro sguardo e, altresì, delle differenze dei bambini che osserviamo
(entrambi punti di forza)

Nel caso delle Tavole di Kuno Beller, l’osservazione dei comportamenti è orientata a
individuare il profilo di sviluppo dei bambini
TAVOLE DI KUNO BELLER
• Strumento di osservazione: indaga le capacità relativamente
allo sviluppo dei bambini dagli 0 ai 6 anni
• Mostra maggiore validità dagli 0 ai 3 anni
• Con le TAVS si ottiene un profilo di sviluppo: permette di
osservare in quali aree il bambino è più attivo e mostra un
comportamento più ricco e in quali altre è maggiormente
inattivo
• TAVS utili a progettare interventi nelle aree più carenti –
utilizzando le risorse possedute ed evidenziate dall’osservazione
• TAVS utili nell’aggiornamento della programmazione
TAVOLE KUNO BELLER
• NON SONO UN TEST
• NON SONO UNO STRUMENTO DIAGNOSTICO
• GUARDANO ALLA NORMALITA’ DELLO SVILUPPO
• L’OSSERVAZIONE È POSSIBILE SUL SINGOLO BAMBINO
E/O SULL’INTERA CLASSE
• SI POSSONO CONFRONTARE LE TAVS FACENDO FOLLOW
UP (SUL SINGOLO O SULL’INTERA CLASSE)
• LE POSSONO COMPILARE LE INSEGNANTI E
CONTEMPORANEAMENTE I GENITORI
TAVOLE KUNO BELLER
AREE
• DOMINIO DELLE FUNZIONI DEL PROPRIO CORPO (AUTONOMIA)
• CONSAPEVOLEZZA (DELL’AMBIENTE CIRCOSTANTE)
• SVILUPPO SOCIALE
• GIOCO
• LINGUAGGIO
• SVILUPPO COGNITIVO
• MOTRICITÀ GENERALE
• MOTRICITÀ FINE
TAVOLE KUNO BELLER: AREE
• Ogni area è divisa in 14 fasi
• Ogni fase corrisponde ad un certo arco temporale
• Per ogni fase ci sono item (con esempi tratti dal quotidiano)
che riguardano ciò che l’educatrice o la mamma HA VISTO
FARE al bambino
• Si continua a rispondere finché la maestra non ha visto
verificarsi il comportamento
• Ogni area avrà un punteggio e attraverso un grafico si ottiene
un profilo che descrive lo sviluppo di ogni area e i rapporti
tra le aree
PRESUPPOSTI TAVS
• Lo sviluppo di ogni bambino segue un ritmo diverso (KRONOS VS KAIROS);
• Le aree con punteggi bassi non sono correlate necessariamente a problematiche di
sviluppo; riflettono spesso carenze nell’organizzazione ambientale o nelle
capacità di cogliere, sostenere ed evocare comportamenti da parte dei genitori e
delle maestre;
• Attenzione ai profili in cui è presente disarmonia (punteggi alti in tutte le aree
tranne in una); l’armonia deve invece considerarsi positiva (punteggi medio-bassi in
tutte le aree riflettono semplicemente uno sviluppo più rallentato della media, ma
costante)
• le TAVS aiutano a raggiungere obiettivi specifici, in base al momento di sviluppo
in cui il bambino si trova (evitando la sotto o la sovra stimolazione);
• I punti di forza evidenziati sono fonte di motivazione e devono essere
utilizzati per potenziare anche aree meno sviluppate.
RICORDARE

Promuovere lo sviluppo a partire


da ciò che è positivo e non
concentrarsi su ciò che è carente
ESEMPIO
Se un bambino mostra motivazione e ricchezza delle abilità motorie e
meno nel linguaggio si può:
1) riproporre l’attività motoria stimolante che il bambino fa volentieri
(saltare)
2) verbalizzare l’attività motoria e aggiungere un
complimento/riconoscimento
3) Richiedere verbalmente al bambino cosa stia facendo, mentre salta
4) Rinforzare con un complimento quando emette dei suoni, una parola
che si avvicina a quella esatta o la parola esatta
E via via si procederà con richieste sempre più articolate a livello verbale
in associazione a quelle motorie
CONSIDERAZIONI TAVS
Nello sviluppo dei bambini i comportamenti si muovono con
crescente maturità:

§ Da non reattivi ad attivi


§ Dalla dipendenza all’indipendenza
§ Dall’impulsività all’espressione dei propri bisogni
§ Dalla globalità di percezione a comportamenti differenziati
(linguistici ad esempio)
§ Dall’egocentrismo alla capacità di cooperare
AREE
• DOMINIO DELLE FUNZIONI DEL PROPRIO CORPO
(AUTONOMIA)
• CONSAPEVOLEZZA (DELL’AMBIENTE CIRCOSTANTE)
• SVILUPPO SOCIALE
• GIOCO
• LINGUAGGIO
• SVILUPPO COGNITIVO
• MOTRICITÀ GENERALE
• MOTRICITÀ FINE
TAVS: DOMINIO DELLE FUNZIONI DEL
CORPO (AUTONOMIA)
CLUSTER:

- AUTONOMIA DEL PASTO

- AUTONOMIA DELLA VESTIONE E SVESTIZIONE

- AUTONOMIA DEL BAGNO

- AUTONOMIA NEL RIORDINO, NELL’ORGANIZZAZIONE E


NELL’USO DEI PROPRI MATERIALI
TAVS: DOMINIO DELLE FUNZIONI DEL
CORPO
• CIBARSI/MANGIARE à a 2 anni il bambino dovrebbe usare senza aiuto il
cucchiaio (e ha interesse o già usa la forchetta) e bere da solo dalla tazza.

• CAMBIO/ANDARE AL GABINETTO à verso i due anni il bambino inizia


ad usare il vasino

• IGIENE à a 2 anni e ½ il b. dovrebbe lavarsi le mani da solo e usare


parzialmente il fazzoletto

• VESTIRSI/SVESTIRSI à autonomia completa a verso i 6 anni


TAVS: CONSAPEVOLEZZA DEL MONDO
CIRCOSTANTE
CLUSTER:

- COMPORTAMENTI DI ESPLORAZIONE DELLO SPAZIO

- CONSAPEVOLEZZA DEI RISCHI

- IMITAZIONE DEL COMPORTAMENTO (DEGLI ADULTI E DEI PARI)

- RICONOSCIMENTO DELLE PERSONE, DEGLI OGGETTI, DEI LUOGHI

- ASSOCIAZIONE (S)OGGETTO-FUNZIONE
TAVS: CONSAPEVOLEZZA DEL MONDO
CIRCOSTANTE

• A un anno e mezzo comincia a riconoscere il pericolo ed


esplora l’ambiente con grande interesse

• A 2 anni indica in modo giusto gli spazi, i luoghi e le persone


di riferimento
TAVS: AGIRE SOCIALE ED EMOTIVO
CLUSTER:

- ADESIONE ALLE REGOLE SOCIALI

- REAZIONI EMOTIVE

- SOCIAL SKILLS

- IMMAGINE DI SÉ E DELL’ALTRO
TAVS: AGIRE SOCIALE ED EMOTIVO
DIREZIONE DI SVILUPPO: da espressione emotiva concreta a simbolica
Da espressione indifferenziata delle emozioni (impulsivo) a differenziata
(controllata)

• A 6-9 mesi reagisce in modo differenziato a genitori-familiari e a sconosciuti


• A un anno e ½ le iniziative sociali iniziano a differenziarsi, progredendo nel 2°
e 3° anno (esprime in modo contingente rabbia, affetto, partecipazione)
• Tra il 2°/3° anno inizia il gioco cooperativo e il bambino si esprime in modo
simbolico (bisogni espressi con frase semplice)
• A tre anni esprime le proprie emozioni simbolicamente strutturando un
periodo corretto
TAVS: GIOCO
CLUSTER:

- GIOCO SOLITARIO

- GIOCO DI RUOLO

- GIOCHI DI MANIPOLAZIONE E OCULO MOTORIO

- GIOCHI DI CATEGORIZZAZIONE
TAVS: GIOCO
DIREZIONE DI SVILUPPO: Dal concreto (esplorazione e d’esercizio) al simbolico
(rappresentazione, gioco di ruolo)
Dal semplice al complesso
• Entro 6-9 mesi il b. dovrebbe analizzare l’oggetto in vari modi (mette in bocca, getta,
riprende) e per un tempo prolungato (fissazione)
• Dal 1° anno fino al 2° anno fa giochi semplici di esercizio (aprire/chiudere;
svuotare/riempire; impilare) e inizia quelli più complessi (classificare per grandezza,
colore ecc.)
• A 2 anni inizia l’interesse per i giochi di fantasia e a 3 anni inizia il vero gioco di ruolo:
imita la mamma che ciba il bambino, crea semplici storie con gli animali
• In seguito caratterizza sempre di più i ruoli che imita
TAVS: SVILUPPO LINGUAGGIO
CLUSTER

- PRODUZIONE DEL LINGUAGGIO VERBALE

- PRODUZIONE DEL LINGUAGGIO NON VERBALE

- COMPRENSIONE DEL LINGUAGGIO


TAVS: SVILUPPO LINGUAGGIO
DIREZIONE DI SVILUPPO à COMUNICAZIONE PASSIVA
(COMPRENSIONE): DAL CONCRETO AL SIMBOLICO
• Da 6-12 mesi il bambino reagisce alle voci e si rivolge alla fonte da cui
proviene la voce e reagisce al suo nome
• Dalla seconda parte del 1° anno (fino al compimento del secondo) prova a
rispondere se gli si chiede di indicare parti del corpo o immagini da un libro
illustrato
• Nel 2° anno comprende ed esegue alcune indicazioni fornite dall’adulto (chiudi
la porta, metti nella cesta ecc.)
• Dal 3° anno comprende definizioni di tempo, velocità e risponde a
QUANDO? COME? PER CHE COSA?
TAVS: LINGUAGGIO
DIREZIONE DI SVILUPPO à COMUNICAZIONE ATTIVA
(PRODUZIONE)
• Da preverbale a verbale
• Da indifferenziata a differenziata
• Da non finalizzata a finalizzata
• Da concreta ad astratta
Ad un 1 anno chiama le persone più significative con dei suoni;
Da un anno e mezzo inizio della comunicazione verbale (chiama per nome,
parola frase/olofrase)
Da due anni il linguaggio supera l’olofrase ed esprime un processo iniziale di
pensiero astratto (condivide pensieri: chiede che cos’è, ad esempio)
TAVS: LINGUAGGIO
SVILUPPO SINTATTICO

• Tra un anno e mezzo e due anni dice frasi di una parola, di due parole
ecc. È ancora un linguaggio relativo alle azioni, al presente e ai bisogni
del qui e ora.

• Nel secondo anno inizia a esprimere pensieri, usa articoli, pronomi, il


plurale e la frase si arricchisce di parole nuove, verbi, aggettivi; a fine 2°
anno produce frasi di tre quattro parole
TAVS: SVILUPPO COGNITIVO
CLUSTER:
- RICERCA ATTIVA E PERMAMENZA DELL’OGGETTO
- CAUSA EFFETTO (PREREQUISITI LOGICO MATEMATICI)
- CONSAPEVOLEZZA SPAZIO-TEMPORALE
- MEMORIA
- PRIMI ASPETTI DI SIMBOLIZZAZIONE
- CLASSIFICAZIONE, SERIAZIONE, TOPOLOGIA E CONTEGGIO
TAVS: SVILUPPO COGNITIVO
• Permanenza dell’oggetto: ad un anno e mezzo inizia a pensare che gli
oggetti abbiano una loro esistenza anche quando non vengono percepiti
direttamente
• Seriazione: A due anni e mezzo comprende il concetto di grande e
piccolo
• Pensiero (con confronti; di classificazione; temporale): dai 2 anni e
mezzo paragona in base alle proprietà/qualità, classifica gli oggetti in un
insieme di oggetti simili; mostra una prima comprensione per il passato e
il presente
• Abilità topologiche: A 3 anni e mezzo si sviluppano alcuni concetti
topologici (sopra-sotto, davanti – dietro)
TAVS: MOTRICITÀ GENERALE
CLUSTER:
- POSTURE
- MOTRICITÀ DI SPOSTAMENTO
- EQUILIBRIO
- PREFERENZA DI LATO
- COORDINAZIONE
- ATTIVITÀ GROSSO MOTORIA
TAVS: MOTRICITÀ GENERALE
MOTRICITÀ DI SPOSTAMENTO
A 9-12 mesi fa qualche passo da solo;
Nel 2°/3° anno adatta la sua camminata a quella di un’altra persona.
EQUILIBRIO
Nel corso del 1° anno ci aspettiamo che il b. inizi a camminare
autonomamente, che si arrampichi/scenda dalle sedie
COORDINAZIONE
A 2 anni lancia la palla con ambedue le mani; a 3 anni afferra una
palla e la lancia verso un obiettivo
TAVS MOTRICITÀ FINE
CLUSTER:

- PRENSIONE

- COORDINAZIONE OCULO MOTORIA

- EQUILIBRIO
TAVS MOTRICITÀ FINE
PRENSIONE
Nel primo anno il b. comincia a fare il movimento a pinza per afferrare oggetti piccoli.
Alla fine del primo anno usa correttamente il cucchiaio
COORDINAZIONE
A metà del primo anno il b. raccoglie contemporaneamente due oggetti, tiene il
biberon, svuota e riempie contenitori
A due anni scarabocchia su un foglio, infila perle, sfoglia pagine di un libro.
Nel terzo anno usa la forbice e disegna un cerchio su un foglio, seguendo un modello.
PROCEDURA TAVS
• Osservare il bambino per un periodo di 8 giorni
• Usare le ”Note per l’osservazione”: una al giorno in base all’area osservata
• Si incoraggia il ricorso alle tavole per raccogliere info rilevanti
• Dopo l’osservazione compilare la TAVS (revisionate)

Le prime quattro fasi corrispondono al primo anno di vita (ogni fase del primo
anno = 3 mesi). In seguito ogni fase corrisponde a 6 mesi.
Noi partiremo direttamente dalla quarta fase (9-12 mesi) e concluderemo alla
decima (3 anni e mezzo – 4 anni)

Attenzione! I comportamenti DEVONO ESSERE EFFETTIVAMENTE


OSSERVATI
FASI
• FASE I: 0-3 MESI
• FASE II: 3-6 MESI
• FASE III: 6-9 MESI
• FASE IV: 9-12 MESI
• FASE V: 12-18 MESI
• FASE VI: 18-24 MESI
• FASE VII: 24-30 MESI
• FASE VIII: 30-36 MESI
• FASE IX: 3 ANNI – 3 ANNI E MEZZO
• FASE X: 3 ANNI E MEZZO - 4 ANNI
• FAE XI: 4 ANNI – 4 ANNI E MEZZO
• FASE XII: 4 ANNI E MEZZO- 5 ANNI
• FASE XIII: 5 ANNI – 5 ANNI E MEZZO
• FASE XIV: 5 ANNI E MEZZO – 6 ANNI
TAVS: PUNTEGGI
Assegnare ad ogni items:

• Lo fa: 1 punto
• A volte: 0,5 punti
• Non lo fa: 0 punti

• Non so: non conteggiare l’item


PROCEDURA TAVS: VALORE DELLA FASE
• Addizionare i singoli valori degli items e dividere il risultato per il numero
degli items considerati, così da determinare il VALORE DI
CIASCUNA FASE.

RICORDA: Non conteggiare i non so ed eliminare questi item dalla


divisione
PROCEDURA TAVS: SVILUPPO DELL’AREA
Addizionare i valori delle fasi considerate per ottenere LO SVILUPPO DELL’AREA

Le prime tre frasi di ogni Area non vengono prese in considerazione e quindi sono
assegnati di base 3 punti, per ogni Area. Il punteggio massimo di ogni Area,
considerando solo le 10 fasi (e non 14 come da Questionario completo) è 10; quello
minimo è 3.

ESEMPIO:

AREA = (FASE 1+2+3) + FASE 4 + FASE 5 + FASE 6 + FASE 7 + FASE 8 + FASE 9 +


FASE 10

AREA COGNITIVA = (3) + 1 + 1 + 0,70 + 0,70 + 0,25 + 0 + 0 = 6,65


PROCEDURA: SVILUPPO GLOBALE
• Fare la media tra tutte le aree per determinare LO SVILUPPO GLOBALE

ESEMPIO:
SVILUPPO GLOBALE = (PUNTEGGIO AUTONOMIA + P.
CONSAPEVOLEZZA DELL’AMBIENTE CIRCOSTANTE + P. SVILUPPO
SOCIALE ED EMOTIVO + P. GIOCO + P. LINGUAGGIO + P. SVILUPPO
COGNITIVO + P. MOTRICITÀ GLOBALE + P. MOTRICITÀ FINE) / 8
SVILUPPO GLOBALE BAMBINO DI TRENTA MESI = [4,98 (A) + 6,12 (C) + 7,8
(SSE) + 7,36 (G) + 4,4 (L) + 6,36 (SC) + 8,36 (MG) + 6,4 (MF)] / 8 = 5,85 (18-24
MESI)
PROCEDURA PUNTEGGI TAVS

• I valori di ciascuna delle otto aree di sviluppo vengono registrati nel


grafico del profilo, e collegati con delle linee.
GRAFICO TAVS: bambino di 30 mesi
PROCEDURA PUNTEGGI TAVS
• Iniziare a compilare dalla fase immediatamente più bassa di
quella che corrisponde all’età.

Ad esempio: con un Bambino di 30 mesi (FASE 7 = 24-30 mesi) si
parte dalla fase 6 (18-24 MESI). Si assegnano quindi di base 5 punti
per ogni area, fatto salvo che il bambino non soddisfi tutti gli item
(tranne 1). In questo caso, si torna indietro di una fase e quindi alla
fase 5 (e si assegnano di base quattro punti).

• Finire la compilazione nella fase in cui il bambino non soddisfa tutti


gli item (”non lo fa”, tranne un item)
PROCEDURA TAVS

Il limite inferiore (BASE) indica la fase in cui il bambino è


massimamente competente: a tutti gli item viene risposto lo fa (tollerato
un item in cui la risposta è “a volte lo fa” o “non lo fa”)

Il limite superiore (TETTO) è la fase in cui bambino non dimostra più


competenza
FUNZIONE PEDAGOGICA DELLE TAVS
• L’uso delle TAVS stimola il rapporto tra educatrice e bambino e la
sua motivazione
• Le TAVS stimolano l’osservazione attiva e oggettiva, ossia si tenta di
comprendere il contenuto dell’osservazione e il comportamento del
bambino
• L’uso delle TAVS permette di evitare la sotto stimolazione e di portare
il bambino al consolidamento o ad acquisizione delle abilità della
sua zona di sviluppo marginale (ZSM).
PRONTEZZA SOCIO-EMOTIVA: SDQ
SDQ: The Strengths and Difficulties
Questionnaire (Goodman, 1997)

È un questionario che misura i punti di forza e di debolezza socio emotivi del


bambino.
È composto da 25 item ed è di facile somministrazione – ad insegnanti e/o
genitori.
Indaga l’assetto emotivo-relazionale, sociale, prosociale e comportamentale
dei bambini (una versione è dai 2 ai 4 anni; l’altra dai 4 ai 16 anni).
Il questionario SDQ è tra gli strumenti raccomandati dai clinici nello screening
delle difficoltà emotive e di comportamento, poiché predice abbastanza
fedelmente il possibile esito di sviluppo.
SDQ
Per ogni item va fatta una scelta su scala Likert a 3 punti (non vero, parzialmente vero,
assolutamente vero).

SUBSCALE:
1) sintomi emotivi à “si lamenta spesso per mal di testa, di stomaco, o nausea”;
“spesso triste, infelice o in lacrime”; “è nervoso o a disagio in situazioni nuove”
2) problemi di condotta à “spesso ha crisi di collera”, “generalmente obbediente”,
Spesso litiga con altri bambini”, ”dice bugie o inganna”
3) iperattività / disattenzione à “irrequieto, iperattivo…”, “costantemente in
movimento o a disagio”, “facilmente distratto, incapace di concentrarsi”
4) problemi di relazione tra pari à “piuttosto solitario, tende a giocare da solo”,
“ha almeno un buon amico”, “ben accetto dagli altri bambini”, “preso di mira
dagli altri”
5) comportamento prosociale à ”condivide volentieri con gli altri bambini”,
“rispettoso dei sentimenti altrui”
Dagli item delle prime quattro subscale si ottengono sia un punteggio totale delle
difficoltà socio emotive del bambino sia i punteggi parziali delle singole scale .
La subscala Prosociale fornisce invece una misura dei punti di forza del bambino.
SDQ
• Per le prime quattro scale: un punteggio alto corrisponde ad un alto
livello di disagio;
• per la scala dei Comportamenti Pro-sociali: un punteggio elevato
indica la presenza di comportamenti di natura positiva.

Il questionario identifica casi critici e anormali (ai limiti della curva


gaussiana): l’interpretazione del punteggio totale e delle singole dimensioni
permette di realizzare un profilo socio emotivo del bambino e di
pianificare interventi educativi in raccordo con le famiglie.
DOMINIO DELLE FUNZIONI DEL CORPO
(AUTONOMIA)
CONSAPEVOLEZZA DELL’AMBIENTE
CIRCOSTANTE
SVILUPPO SOCIALE ED EMOTIVO
GIOCO
LINGUAGGIO
SVILUPPO COGNITIVO
MOTRICITA’ GENERALE
MOTRICITA’ FINE

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