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DELLA PSICODIAGNOSTICA
• Case di Riposo
•Anzianità
INFANZIA ADOLESCENZA
PARI
PARI
FAMIGLIA
ADULTI FAMIGLIA
(insegnanti, ADULTI
educatori..) (insegnanti,
educatori..)
Infanzia
Alcuni di questi…
WISC III - WECHSLER INTELLIGENCE
SCALE FOR CHILDREN D. Wechsler
• La WISC-III valuta l'abilità intellettiva di soggetti dai 6 ai 16
anni e 11 mesi;
• I subtest sono stati selezionati per valutare diverse abilità
mentali che tutte insieme indicano l'abilità intellettiva generale
del bambino;
Lasciati liberi di dar corso alla propria fantasia, bambini, adolescenti e adulti arrivano a
costruire, utilizzando il materiale del test, delle scene in qualche modo collegate con le
loro personali esperienze, con i loro problemi consci o inconsci o con situazioni
conflittuali acute. Le informazioni che è possibile ricavare da queste scene riguardano il
rapporto del soggetto con le persone che lo circondano, come vive le proprie
esperienze, e fornisce indicazioni su fatti e circostanze dell'ambiente familiare, che
nell'anamnesi non vengono sempre presentati nella loro giusta prospettiva sia dal
soggetto che dai familiari.
UTILIZZI
La composizione standardizzata del test permette di confrontare i risultati dell'indagine e di
utilizzarlo nel corso di una terapia con scopi terapeutici secondari. Il metodo può essere utilizzato
nelle consultazioni psicoterapeutiche e nei colloqui, come pure nella terapia breve del profondo o
nei trattamenti psicoanalitici. Aiuta la comprensione della struttura del carattere, la conoscenza
dei particolari modi di comportamento e, nei bambini, delle caratteristiche specifiche di singoli
livelli di sviluppo. In psicopatologia è utilizzato per le nevrosi di tutte le età come strumento sia
diagnostico che terapeutico, nelle malattie organo-neurologiche o psicotiche per rilevare gli
eventuali fattori psicologici profondi che vi giocano e che si sovrappongono alle determinanti
organiche e come coadiuvante nell'approccio psicoterapeutico.
Kit integrativo
In seguito alle osservazioni di vari autori e al mutamento delle condizioni storiche, si è ritenuto
opportuno integrare il materiale originario con 7 nuove figure e oggetti, in modo da attualizzare il
test in linea con le idee originarie di Von Staabs.
Il nuovo manuale
Claudia Ermert è una psicoterapeuta familiare svizzera che ha a lungo utilizzato lo Scenotest. In
questo manuale dimostra che, come setting comportamentale a struttura variabile, esso può essere
inquadrato in una visione moderna della psicodiagnostica standardizzata. Il suo riesame della
procedura mostra come, pur inadatto ad alcune funzioni tipiche dei test tradizionali, lo Scenotest
mantenga tutto la sua validità ed attendibilità per lo screening e per altre finalità. La Ermert
presenta il metodo sotto il profilo di applicazioni diverse, permettendo così una valutazione
differenziata della sua utilità; ne inquadra l'origine nello sviluppo della psicoterapia infantile e ne
illustra dettagliatamente le varie modalità di valutazione.
STRUTTURA
Il materiale è riposto in una scatola suddivisa in scomparti che permettono una chiara visuale
di tutto il contenuto senza per altro mettere in particolare evidenza né suggerire l'uno o l'altro
pezzo. La parte interna del coperchio, smontabile, costituisce la piattaforma unica su cui si
svolge sempre il gioco. Il materiale è vario e comprende pupazzi flessibili di diverse
dimensioni (8 adulti e 8 bambini), figure di animali (coccodrillo, gallina, cane, ecc.) e di
alberi, cubi ed altri elementi compatibili, oggetti di uso quotidiano (sedie, stoviglie, auto,
ecc.). Tutti i pupazzi presenti sono snodabili in modo che possano assumere posture e
atteggiamenti diversi, atti ad indicare azioni, stati d'animo ed emozioni differenti; essi sono
diversamente caratterizzati per grandezza, vestiario ed espressione del viso, così da poter
rappresentare tutte le figure che popolano il mondo del soggetto. Come il materiale, anche
l'ordine con cui si somministra il test è standardizzato, in modo da garantire la comparabilità
dei risultati.
STRUTTURA
Le Blacky Pictures sono 12 vignette che illustrano le avventure del cane Blacky.
Le situazioni stimolo sono più fortemente strutturate che nella maggior parte dei metodi
proiettivi, ma i personaggi delle vignette sono dei cani, per facilitare la libera espressione
personale in situazioni in cui delle figure umane potrebbero provocare un'inopportuna resistenza
di tipo inibitorio. La prima tavola presenta i personaggi, mentre quelle successive illustrano,
ciascuna, o uno stadio dello sviluppo psicosessuale o un tipo di relazione oggettuale nell'ambito
di tale sviluppo. Al bambino si chiede di raccontare una storia e, alla fine, per ogni vignetta gli
vengono poste delle domande che vanno ad indagare la dimensione psicoanalitica caratteristica di
ciascuna figura.
La Düss ha ideato delle piccole favole o storie nelle quali un protagonista si trova in una
determinata situazione che rimanda ad uno dei diversi stadi dello sviluppo psicosessuale
(stadio orale, anale, edipico, ecc.). Il metodo delle storie da completare risulta essere un
mezzo di indagine rapido, sostitutivo dell'interrogatorio psicoanalitico diretto del bambino.
L'analisi delle risposte date dal bambino esige dagli esaminatori una conoscenza profonda
del modello psicoanalitico, soprattutto per quanto riguarda la struttura della personalità e la
comprensione delle situazioni simboliche rappresentanti determinati stati dell'evoluzione
affettiva del bambino, ed anche una certa padronanza della tecnica dell'interrogatorio
psicoanalitico.
FINALITÀ
Le favole ideate dalla Düss possono costituire un mezzo per individuare rapidamente
eventuali conflitti e il loro grado di gravità e possono servire come punto di partenza per un
intervento psicoterapico sul bambino.
L'FRT ha l'intento di fornire un quadro integrato dei sentimenti che il paziente e gli altri membri
della famiglia richiedono e nutrono l'uno verso l'altro. È quindi uno strumento di notevole aiuto
per chi, lavorando nel counselling familiare, vede i problemi del paziente come parte importante
delle dinamiche familiari. Gli Autori hanno progettato una versione del test per i sentimenti dei
figli verso i loro genitori e fratelli, un'altra per i sentimenti che gli individui e le coppie ricordano
della loro famiglia d'origine e, infine, un'ultima per le coppie, con lo scopo di indagare i
sentimenti degli individui sposati, verso il proprio coniuge e i propri figli.
STRUTTURA
Il materiale del test consiste di 20 figure di cartone che rappresentano i componenti di una
famiglia qualunque, in modo sufficientemente stereotipato ed abbastanza vago da permettere al
soggetto di scegliere tra loro il proprio circolo familiare. Ciascuna figura ha per base una scatola
con un'apertura nella parte superiore, nella quale vanno inseriti gli item che meglio vi si adattano,
stampati su singoli cartoncini.
VERSIONE PER I FIGLI
La versione per i figli costituisce un dispositivo semplice ed oggettivo per l'indagine dell'intensità
dei sentimenti del bambino verso i vari membri della sua famiglia e, cosa non meno importante,
la sua valutazione dei loro sentimenti reciproci verso di lui. Questa versione è articolata in una
forma per bambini (40 item) ed una per adolescenti (86 item).
Versione per le coppie
Questa versione, composta da 78 item, si rivela anche un efficace strumento di ricerca per
l'indagine delle relazioni familiari di persone che presentano caratteristiche di particolare
interesse, sia in senso psichiatrico che per altri motivi.
Versione per individui adulti e coppie rispetto alla famiglia di origine
Questa versione (96 item) si basa sull'assunto che la vita emotiva di un individuo adulto affondi
le radici nei sentimenti che da bambino provava verso i membri della propria famiglia d'origine, e
negli atteggiamenti che, secondo lui (o lei), queste persone nutrivano nei suoi riguardi. Lo
strumento ha dunque una doppia funzione: facilitare il ricordo dei sentimenti per la famiglia
d'origine e ottenere questi ricordi in una forma quantificabile.
La CBCL è una delle scale di valutazione del comportamento infantile più diffuse e utilizzate a
livello internazionale in ambito sia clinico sia di ricerca.
Ideata e validata presso l'Università del Vermont dal prof. T. Achenbach, la scala consente di
indagare le competenze sociali e i problemi comportamentali dei bambini di età compresa fra i 4
e i 18 anni. È strutturata sotto forma di questionario che può essere compilato anche dai genitori;
nella prima parte contiene item che indagano la qualità della partecipazione del bambino ad
attività varie (sportive, domestiche e scolastiche) e la qualità delle sue relazioni con fratelli,
genitori e coetanei; la seconda parte contiene 118 item valutati su una scala di risposta a tre
livelli. Questi item sono stati raggruppati in 8 scale sindromiche relative a diversi quadri
problematici: ritiro, lamentele somatiche, ansia/depressione, problemi sociali, problemi del
pensiero, problemi attentivi, comportamento delinquenziale, comportamento aggressivo.
Indici globali sul comportamento del bambino derivano poi dai dati del punteggio totale, da quelli
del punteggio di Internalizzazione (somma delle prime tre subscale) e da quelli del punteggio di
Esternalizzazione (somma delle subscale 7 e 8).
DDE-2 BATTERIA PER LA VALUTAZIONE
DELLA DISLESSIA E DELLA
DISORTOGRAFIA EVOLUTIVA-2
G.Sartori, R.Job, E. Tressoldi
Articolata in 4 moduli:
2 richiedono al bambino di muoversi per la stanza:
- Modulo 1: per bambini che non possiedono una fraseologia
coerente;
- Modulo 2: per bambini in possesso di fraseologia, ma che non
parlano fluentemente;
B. A. Bracken, 1992
I PROCESSI DI VALUTAZIONE
CHE FORMANO L’AUTOSTIMA
• Il modello TMA dell’autostima prevede che le persone valutino
automaticamente le loro azioni e i risultati dei loro comportamenti nella
continua interazione con il loro ambiente;
• Questo processo di valutazione si basa su informazioni provenienti da due
prospettive:
• personale; formata dalle esperienze della persona di successo o di
fallimento nel raggiungere i propri obiettivi e nell’influenzare o modificare
l’ambiente e dall’osservazione delle conseguenze delle proprie azioni su di
esso;
• quella degli altri; valutazione del proprio comportamento viene elaborata
attraverso la percezione e l’assimilazione della valutazione fatta da un’altra
persona;
e da 4 standard:
• Oggettivo; Il ragazzo valuta se il suo livello attuale di comportamento sia
almeno minimamente accettabile o adeguato;
• Intraindividuale; il ragazzo si fa un idea della sua capacità globale e valuta
le sue aree specifiche di funzionamento confrontando i successi specifici
con la sua capacità generale;
• Sociale; risulta dall’osservazione della performance di altri individui e dalla
successiva valutazione del proprio livello di competenza rispetto ad essi.
• Individuale. La valutazione ideale è basata sulla prestazione che il ragazzo
ritiene che dovrebbe essere capace di eseguire.
TRI
TEST DELLE RELAZIONI INTERPERSONALI
Bracken Bruce A, 1992
• Il test parte dal presupposto teorico secondo il quale le relazioni
interpersonali sono alla base dell’adattamento psicosociale degli adulti;
lo sviluppo delle relazioni interpersonali avviene secondo i principi e le
regole dell’apprendimento
CARATTERISTICHE RELAZIONI:
Compagnia Le scale relative alla madre e
Sostegno emotivo (calore, stima, al padre valutano le
cura,comprensione, vicinanza emotiva) percezioni che il ragazzo ha
Guida (aiuto concreto e informazione) della natura e della qualità dei
Benessere emozionale (reciprocità)
Affidabilità (fiducia, attendibilità) comportamenti che
Fiducia caratterizzano i suoi rapporti
Comprensione (conoscenza profonda) con i genitori considerati
Identificazione (somiglianza, desiderio di essere separatamente, mentre le
come)
Rispetto (considerazione positiva) relazioni con i coetanei, le
Empatia coetanee e gli insegnanti sono
Intimità (rivelazione di sé, condivisione, apertura) valutate globalmente.
Affetto
Accettazione (appartenenza)
Valori condivisi
E.D.I. - 3
Eating Disorder Inventory – 3
• Strumento messo a punto per misurare tratti psicologici o
i sintomi chiave che sono rilevanti nel mantenimento di un
eventuale Disturbo del Comportamento Alimentare
(DCA)
• Utilizzato con giovani adolescenti ( da 13 anni in su) e
adulti
• 91 item di scala Likert con 6 opzioni (“Sempre”, “Di solito”,
“Spesso”, “Talvolta”, “Raramente”, o “Mai”)
•punteggio di scoring particolare, si ottengono 18
punteggi (12 fanno riferimento alle scale, mentre i restanti
6 riguardano combinazioni di scale)
SCALE DI VALUTAZIONE E PUNTEGGI
COMPOSITI
Impulso alla magrezza (DT) Rischio di disturbo
Bulimia (B) alimentare (EDRC =
DT+B+BD)
Insoddisfazione per il corpo
(BD) Inadeguatezza (IC = LSE+
Bassa Autostima (LSE) PA)
Alienazione personale (PA) Problemi interpersonali
(IPC = II + IA)
Insicurezza interpersonale (II)
Alienazione Interpersonale (IA) Problemi affettivi (APC =
ID + ED)
Deficit interocettivi (ID)
Ipercontrollo (OC = P + A)
Disregolazione emotiva (ED)
Perfezionismo (P) Disadattamento
psicologico generale
Ascetismo (A)
(GPMC = LSE + PA + II +
Paura della maturità (MF) IA + ID + ED + P +A +MF)
INTERPRETAZIONE EDI 3
SD 1: Responsabilità
Sottoscale SD 2: Propositività
REWARD SD 3: Ricchezza di risorse
SD 4: Accettazione di sé
DEPENDENCE
SD 5: Coerente alla propria
(RD) natura
SOTTOSCALE DELLE DIMENSIONI DEL
CARATTERE
SD 1: Responsabilità
SELF- SD 2: Propositività
DIRECTEDNESS SD 3: Ricchezza di risorse
SD 4: Accettazione di sé
SD 5: Coerente alla propria
natura
C 1: Accettazione sociale
C 2: Empatia
C 3: Essere utile
COOPERATIVENESS
C 4: Compassione
C 5: Coscienziosità
ST 1: Dimenticanza di sé
SELF- ST 2: Identificazione transpersonale
TRASCENDENCE ST 3: Accettazione della spiritualità
• TCI • TCI-R (1999)
2) due PROTOCOLLI:
• E’ più appropriata per soggetti
adulti (più di 18 anni) ma con lievi • DI SOMMINISTRAZIONE (contiene
modifiche viene usata anche con gli le domande dell’intervista)
adolescenti.
• DI RACCOLTA (contiene I criteri
diagnostici abbreviati del DSM-IV)
3. SOMMARIO DIAGNOSTICO 66
STRUTTURA SCID-I
La SCID-I è divisa in sei moduli relativamente autonomi:
Modulo Modulo Modulo Modulo Modulo Modulo
A B C D E F
68
I DISTURBI DI PERSONALITÀ
• Sono così chiamati perché la sintomatologia, a differenza di quanto
accade per altri disturbi, non è limitata a episodi di malattia, ma è
un modo abituale di agire e essere nel mondo, che causa
un’alterazione del funzionamento sociale e/o lavorativo, anche se
questo non è sempre riconosciuto dalla persona.
- Disturbo - Disturbo
Schizotipico Narcisistico
CARATTERISTICHE
• Rassegna di SCID II
Come la SCID I, anche la SCID II è preceduta da una breve Rassegna
focalizzata sull’abituale comportamento del soggetto, sulle sue relazioni
significative evidenziando quali siano le sue capacità di autoriflessione.
• Struttura flessibile
La SCID II personalità può essere indagata in due modalità, grazie alle due parti
di cui è composta, che è possibile integrare in modo flessibile a seconda delle
risposte del soggetto e/o delle preferenze del clinico.
1^ MODALITA’ 2^ MODALITA’
• QUESTIONARIO
AUTOSOMMINISTRATO • INTERVISTA (tutta)
+ INTERVISTA (in parte)
CARATTERISTICHE
QUESTIONARIO autosomministrato:
INTERVISTA:
• Costituita da un certo numero di domande aperte per ogni disturbo, con la richiesta di
esempi, volti alla valutazione dell’eventuale patologia, persistenza e pervasività dei
sintomi.
PTSD e Trauma
VALUTAZIONE PSICODIAGNOSTICA
risorse e adattamenti
primo
zoom a CBCL SSB
basso GENOGRAMMA DISEGNO LIBERO
impatto
Funzionamento psicologico-markerPT
FAT
secondo GIOCO
zoom a TSCC
impatto TSCYC DISEGNI
medio PSI TAT
BLACKY
MMPI 2
SCID I
CAPS
CAPS
Clinician-Administered PTSD Scale
Il “gold standard” diagnostico per il disturbo post-traumatico da
stress
Angelo Gianfranco Bedin, Cristina Castelli e Fabio Sbattella
La CAPS fornisce differenti punteggi: punteggi continui sulla gravità per i sintomi
individuali del PTSD, risultati ai cluster di sintomi (Rievocazione, Evitamento e
ottundimento, Iperarousal) e una valutazione di sindrome completa PTSD.
Può quindi essere utilizzata in modi differenti: la conduzione dell’intervista con
riferimento al mese precedente a quello della somministrazione permette la
misurazione del disturbo post-traumatico da stress attuale, ma è possibile inoltre
ottenere anche una misurazione del disturbo post-traumatico da stress lifetime
semplicemente utilizzando un altro periodo temporale di riferimento.
UTILIZZO
CLASSIFICAZIONI FONDAMENTALI:
L’ANALISI DELLE RISPOSTE condotta da uno psicologo clinico dovrebbe, quindi, far
emergere:
la capacità di controllo,
QI Verbale QI di Performance
QI Totale
• QI di deviazione: indica quanto un soggetto devia al di sopra o al di
sotto della prestazione media fornita dai soggetti del suo stesso
gruppo di età (punti standard con media 100 e ds. 15);
• la prestazione al test di un soggetto è perfettamente confrontabile
con quella dei suoi coetanei;
CBA-2.0
Cognitive Behavioural Assessment
Scale Primarie-2.0
Sanavio, Bertolotti, Michielin, Vidotto, Zotti
Il Cognitive Behavioural Assessment-Scale Primarie 2.0
è uno strumento di valutazione ad ampio spettro per lo screening psicologico in
soggetti adulti, volto ad evidenziare eventuali aree problematiche che necessitano
di ulteriori approfondimenti (scale secondarie)
La CBA 2.0 prevede una valutazione sia quantitativa che qualitativa (schede 1 e 4)
È uno strumento psicodiagnostico estremamente flessibile e resistente
all’usura del tempo poiché non fornisce diagnosi o profili psicodiagnostici,
ma una puntuale descrizione delle eventuali aree problematiche e del
legame di queste ultime con il contesto ambientale, unita alla valutazione
di alcuni tratti stabili di personalità
Le scale primarie forniscono misure standardizzate e oggettive delle
variabili indagate
È uno strumento che è stato pensato, realizzato e validato in Italia
Le scale primarie sono tutte validate e standardizzate
È prevista la conversione sia in punti Z che in percentili
Somministrazione individuale o collettiva
Autosomministrazione o eterosomministrazione nei casi in cui il soggetto
non sia sufficientemente autonomo dal punto di vista motorio, o abbia gravi
problemi di vista, lettura ecc.
Tempo richiesto per la compilazione: 40-90 minuti
Non sono previsti limiti di tempo
Pause: salvo eccessiva stanchezza, non sono ammesse pause.
Può essere somministrato dai 16 anni in su
Range di età: 16-80 anni, norme anche per ultraottantenni.
n° ITEM SCALE/SUBSCALE PUNTEGGI AREA D’INDAGINE
no
no
99-100
STAI X-1
<99
95-100 99-100
STAI X-1/R
<95
95-100
EPQ/R-L
<95
=6 Indice STAI-ACC >6
<6
=5 Indice IR <5
=6
PROTOCOLLO PROTOCOLLO PROTOCOLLO
DUBBIO VALIDO NON VALIDO
Anzianità
• Cognitivi: WAIS-R e Mini Mental
• Autonomie: IADL(Autonomie delle attività strumentali della
vita quotidiana es. Usare telefono, prepararepasti, usare soldi…) e
IAD (Autonomie delle attività della vita quotidiana:lavarsi, alimentarsi,
spostarsi…)
• Relazioni
• Neuropsicologici
MMSE - MINI-MENTAL
STATE EXAMINATION Folstein,
Folstein & McHugh, 1975)
Tenda
Tamburo
Caffè
Cintura
Sole
Giardino
Baffi
Finestra
Fiume
Paesano
Colore
Tacchino
Scuola
Casa
Cappello
Totale ___/15 ___/15 ___/15 ___/15 ___/15 ___/15
Falsi riconoscimenti
SCORING:
Consegna:
“Lei dovrà ripetere una sequenza di numeri,
immediatamente dopo che li avrò pronunciati,
nello stesso ordine in cui glieli dirò ”
7–9
4–2
5–8–2
6–9–4
6–4–3–9
7–2–8–6
ECC …
GENITORIALITA’ E
FAMIGLIE
• AAI
• FAD
• PBI
• PSI
• FRT
• Spazio di vita familiare
• Il gioco della vita-Kit autobiografico (Duccio
Demetrio)
• Doppia Luna
• LTP
OBIETTIVI:
• Utilizzare strumenti relazionali adeguati alla complessità
delle situazioni studiate, e associare valutazioni
quantitative, “oggettive”, a valutazioni qualitative, più
sensibili alle valenze di “soggettività”
132
In un primo momento l’adulto viene invitato a illustrare, attraverso cinque aggettivi, la
sua precoce relazione con i genitori.
In un secondo momento gli viene richiesto di supportare ogni descrizione con ricordi
precisi su eventi o situazioni che esemplifichino la qualità della relazione
riportata.
Ulteriori domande riguardano le esperienze infantili dell’adulto in riferimento alla
separazione, alla malattia, alle perdite, alle punizioni… ecc.
L’intervista cerca di sondare, poi, da una parte come la persona si spiega il
comportamento e l’atteggiamento della figura di attaccamento e, dall’altra, come
valuta la possibilità che le esperienze precoci di attaccamento abbiano
influito sulla sua personalità da adulto e sul suo modo attuale di relazionarsi
con il proprio figlio.
La codifica dell’intervista viene analizzata in due tempi, in una prima fase, vengono
utilizzate due scale:
Scale della Probabile Esperienza Soggettiva nell’Infanzia;
Sicuro/Autonomo Sicuro
Irrisolto Disorganizzato/disorientato
134
FAD (Family Assessment Device)
Epstein, Baldwin, & Bishop, 1983
• Questionario autovalutativo che offre una prospettiva d’indagine del
nucleo familiare di tipo multidimensionale attraverso 60 items su
scala Likert a 4 passi:
1 = Molto Vero; 2 = Vero; 3 = Falso; 4= Completamente Falso
OVERPROTECTION
HIGH
LEGAME
LEGAME DEBOLE
COSTRITTIVO
LOW HIGH
CARE
LEGAME DEBOLE/
LEGAME OTTIMO
ASSENTE
LOW
PSI Parenting Stress Index
Assunto Teorico
• L’identificazione precoce di sistemi “bambino-genitore”
stressanti e gli interventi mirati alla riduzione dello stress
hanno la potenzialità di diminuire la frequenza e l’intensità
dei disturbi intenzionali e comportamentali tra i bambini.
Distress
genitoriale
Bambino
difficile
Descrizione PSI
• La Forma Breve del PSI (PSI-SF) è costituita da
un modulo autoscoring composto da 36 item e
una parte riservata alle informazioni socio-
demografiche essenziali
• Il soggetto potrà rispondere a ciascuna
affermazione su una scala di 5 possibili risposte:
Fortemente d’Accordo (FA), d’Accordo (A), Non
Sicuro (I), Disaccordo (D), Fortemente in
disaccordo (FD).
Interpretazione PSI
• DISTRESS GENITORIALE (PD)
Definisce il livello di distress (ansia, disagio, coping negativo agli eventi stressanti,
ecc.) che un genitore sta sperimentando nel suo ruolo genitoriale, inteso come
derivante da fattori personali direttamente collegati a tale ruolo.
.
• INTERAZIONE GENITORE-BAMBINO DISFUNZIONALE (P-CDI)
Questa sottoscala è focalizzata sul fatto che il genitore percepisce il figlio come non
rispondente alle sue aspettative e inoltre le interazioni con il bambino non lo
rinforzano come genitore.
Comunemente la descrizione che egli fornisce del rapporto con il figlio indica che
considera se stesso sia come sfruttato sia come respinto dal bambino oppure
esprime il suo disappunto e il fatto di sentirsi estraneo al bambino.
• STRESS TOTALE
Provi a pensare alle persone che sono importanti per lei e cerchi di
disegnarle con cerchi più piccoli dentro o fuori dal cerchio più grande, a
seconda di come le sente: più vicine o più lontane a lei.
Figlia 1 --------X-------
Assistente Sociale
Figlia 2
Datrice di lavoro
• Livello relazionale
Livello verbale;
Livello non verbale.
La doppia luna
• Perdita dolorosa
Vs
• Contesti:
Separazioni familiari: i figli, ma anche gli adulti si trovano di fronte a
due nuclei familiari. Ciascuno, pertanto, deve affrontare il problema
dei confini e ripensare alla propria collocazione
Famiglie adottive: origine differente del bambino pone tutti dinnanzi
al problema “cosa è famiglia” e della collocazione del bambino
rispetto al passato, presente, futuro
Famiglie ricostituite: a partire da una situazione di vedovanza,
divorzio o famiglia monogenitoriale, si ripensa alla ridefinizione dei
confini che includano nuovi membri
Valutazione delle competenze genitoriali
Transizioni familiari e
ridefinizione dei confini
Transizioni all’interno del ciclo vitale della
famiglia: diverse fasi
• Formazione della coppia: da confini che definiscano nuova
famiglia da quella d’origine a flessibilità per favorire
svincolo dei figli adolescenti
Eventi normativi
Eventi non normativi
Commenti spontanei
Interpretazione
• Presenza dei poli del conflitto
Mattia
Interpretazione
• Modalità di doppia rappresentazione
Raddoppio del soggetto per poter esprimere
l’appartenenza a due diverse famiglie
papà
Mattia
mamma
Mattia
Interpretazione
• Modalità di doppia rappresentazione
Unico insieme: è la rappresentazione dei due
poli in un unico insieme anche se questa non è
la realtà
papà
mamma
Mattia
Interpretazione
• Modalità di doppia rappresentazione
Schieramento del soggetto a favore di una delle
due famiglie rappresentate
mamma
Fam. Mattia
adottiva
Interpretazione
• Modalità di doppia rappresentazione
Una famiglia per ogni persona: evitamento dello
schieramento a favore di uno o dell’altro polo
mamma
nonna Mattia
papà zia
Interpretazione
• Modalità di doppia rappresentazione
Estraneità rispetto a entrambi i poli familiari:
evitamento dello schieramento a favore di uno
o dell’altro polo
mamma
Papà
Anna
Mattia
Interpretazione
• Modalità di evitamento del conflitto
D 1 2 3 4
A 6,7,10,11
Famiglie Bilanciate
T Flessibilità
T 2,3,5,8,9, 12, 14, 15
A 5 6 7 8 Famiglie Intermedie
B 1,4,13,16
I Strutturazione 9 10 11 12 Famiglie Estreme
L
I
T Rigidità
13 14 15 16
A'
Lousanne Trilogue Play (LTP)
(Fivaz-Depeursinge; Corboz-Warnery, 1999)
• Livello interattivo
• Livello intersoggettivo
• Alla famiglia viene proposto un gioco
triadico strutturato, secondo due diverse
consegne, pensate in base all’età dei figli
(dai 2 agli 11 anni; dagli 11 ai 17 anni).
In entrambi i casi si chiede loro di interagire
con i genitori seguendo le 4 parti, così
come delineate dagli autori (2+1; 2+1; 3;
2+1)
L’OSSERVAZIONE STRUTTURATA DELLA TRIADE
PADRE-MADREBAMBINO: L’ L.T.P.
• Fasi dell’osservazione secondo il modello di
Elizabeth Fivaz-Depeursinge
• FASE A: Un genitore gioca con il bambino e
l’altro resta in disparte(CONFIGURAZIONE
2+1)
• FASE B: I genitori si scambiano i ruoli
(CONFIGURAZIONE 2+1)
• FASE C: I genitori interagiscono insieme con il
figlio (CONFIGURAZIONE a 3)
• FASE D: I genitori si parlano tra loro senza
coinvolgere il figlio (CONFIGURAZIONE 2+1)
Il gioco della vita
IL GIOCO DELLA VITA: KIT
AUTOBIOGRAFICO
• Narrazione autobiografica
• 30 fiches che possono essere utilizzate
seguendo una traccia oppure scelte in base
al percorso che si sta facendo
• Suddivise in:
Rievocazione
Ricordo
Rimembranza
Rievocazione
11.Stupori
12.Apici
13.Cronologie
14.Passaggi
15.Fasi
16.Inizi ed epiloghi
17.Coincidenze
18.Galleria di famiglia
19.L’autoritratto, molti ritratti
20.Mutamenti
Rimembranza
Rimembrare equivale a rimettere insieme rievocazioni e ricordi per
dare loro una forma, un disegno. Rappresentazione della nostra
storia.
21.Arcipelago
22.Simboli
23.La spirale e il triangolo
24.Sguardi dall’alto
25.Labirinti
26.Metafore
27.La risacca e la deriva
28.Ovali
29.Mandala
30.Messaggi in bottiglia
FRT – FAMILY RELATIONS
TEST E. Bene e J. Anthony
• Strumento che fornisce un quadro integrato dei
sentimenti che il paziente e i familiari nutrono verso
l’altro;
• Tre versioni:
- per i figli che si focalizzano i sentimenti verso
genitori e fratelli;
- per le coppie;
- per i singoli e le coppie, per valutare i sentimenti
verso la propria famiglia d’origine;
• Il materiale del test consiste in 20 figure di cartone
che rappresentano i componenti di una famiglia in
modo vago, tra cui il soggetto sceglie.
(Giunti Editore, 2013)
Relazione Relazionare…
Una volta interpretato il test, occorre essere in grado di ricostruire e spiegare sulla base di quali
informa-zioni si è costruito il proprio ragionamento e si è arrivati alle conclusioni riportate.
Ecco alcune fonti di errore nella interpretazione: