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Master: MANAGEMENT DELLA SCUOLA: IL DSGA

Insegnamento: DIRITTO COSTITUZIONALE


Numero lezione: 11
Titolo: Gli istituti di democrazia diretta

IL REFERENDUM ABROGATIVO

Il referendum è la richiesta fatta al corpo elettorale di esprimersi direttamente su una determinata


questione.
Si è detto che il referendum è un istituto di democrazia diretta, ossia di partecipazione diretta e di
esercizio immediato della volontà popolare, senza il tramite dei rappresentanti.
La disciplina operativa del referendum è affidata ad una legge ordinaria: legge n. 352 del 1970.
Il referendum abrogativo si è rivelato essere lo strumento di democrazia diretta con la maggiore vitalità.

Referendum abrogativo: istituto di democrazia diretta con cui il corpo elettorale può incidere
direttamente sull’ordinamento giuridico, attraverso l’abrogazione di leggi o atti con forza di legge dello
Stato, oppure di singole disposizioni in essi contenute.
N.B. Il referendum abrogativo è l’unico referendum “legislativo” introdotto dai Costituenti: esso ha una
funzione “normativa” ed è infatti definito un atto-fonte dell’ordinamento dello stesso rango della
legge ordinaria (Corte costituzionale, sentenza n. 29/1987).

Art. 75 Cost.
È indetto referendum popolare per deliberare l’abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto
avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali.
Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di
autorizzazione a ratificare trattati internazionali.
Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati ad eleggere la Camera dei deputati.
La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli
aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.
La legge determina le modalità di attuazione del referendum.

✓ Atto-fonte del diritto.


✓ Il referendum abrogativo può essere richiesto:
• da 500.000 elettori;
• da cinque Consigli regionali.
✓ Non possono essere sottoposte a referendum abrogativo le seguenti categorie di leggi:
• le leggi tributarie,
• le leggi di bilancio,
• le leggi di amnistia e di indulto,
• le leggi di autorizzazione alla ratifica dei trattati internazionali.
✓ Quest’ultima previsione ha fatto sorgere l’esigenza di prevedere un meccanismo di verifica
dell’ammissibilità delle richieste referendarie: la legge costituzionale n. 1 del 1953 ha affidato
tale compito alla Corte costituzionale.
✓ Affinché il referendum abbia un esito favorevole all’abrogazione devono verificarsi due
condizioni:
▪ deve partecipare al voto la maggioranza degli aventi diritto al voto (quorum
strutturale), ossia la maggioranza dei cittadini chiamati ad eleggere la Camera dei
deputati (18 anni);

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Insegnamento: DIRITTO COSTITUZIONALE
Numero lezione: 11
Titolo: Gli istituti di democrazia diretta

▪ deve risultare favorevole la maggioranza dei voti validamente espressi, cioè i «sì»
devono prevalere sui «no» (quorum deliberativo).
✓ Il referendum abrogativo richiede un procedimento lungo e articolato cui deve essere sottoposta
l’iniziativa referendaria prima di approdare al voto popolare: tale procedimento è disciplinato
dalla legge n. 352 del 1970.

STORIA DEL REFERENDUM ABROGATIVO


Fino al 1970 (anno in cui è stata finalmente adottata, con grande ritardo, la legge di attuazione della
previsione costituzionale sul referendum) l’istituto referendario non ha potuto concretamente operare.
1974: primo referendum abrogativo (sul divorzio, richiesta respinta).
1981: referendum sull’aborto (respinto).
1987: primo referendum con esito positivo (responsabilità dei giudici, reati ministeriali, nucleare).
1993: referendum sulla legge elettorale (approvato).
2011: referendum su servizi pubblici locali, servizio idrico, nucleare, legittimo impedimento
(approvati).

Molto spesso le consultazioni referendarie falliscono per mancato raggiungimento del quorum
strutturale (es. tra il 1997 e il 2009 sono fallite per non raggiungimento del quorum sei consultazioni
referendarie consecutive).

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