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1) RICHIESTA DI REFERENDUM
Le richieste di referendum devono essere depositate tra il 1° gennaio e il 30 settembre di ciascun
anno.
Non può essere depositata richiesta di referendum nell’anno solare anteriore alla scadenza delle Camere
e nei sei mesi successivi alla data di elezione delle stesse (per evitare sovrapposizioni con altre
consultazioni elettorali).
La richiesta può essere popolare o regionale.
❖ Richiesta popolare
• L’iniziativa parte dai promotori (almeno dieci cittadini iscritti nelle liste elettorali), che
depositano presso la cancelleria della Corte di cassazione il quesito che intendono
sottoporre a referendum.
• Di tale deposito viene data notizia in Gazzetta ufficiale.
• Entro tre mesi devono essere raccolte 500.000 firme, che devono essere autenticate e
depositate presso la cancelleria della Cassazione.
❖ Richiesta regionale
• I Consigli regionali di almeno cinque Regioni devono approvare la richiesta di
referendum a maggioranza assoluta, indicando lo stesso identico quesito.
• La richiesta va depositata presso la cancelleria della Cassazione.
2) CONTROLLO DI LEGITTIMITÀ
Presso la Cassazione si costituisce l’Ufficio centrale per il referendum, che esamina le richieste per
giudicarne la conformità alla legge.
Il controllo di legittimità riguarda:
▪ il numero e la validità delle firme e il rispetto dei tempi previsti per la loro raccolta e per gli
altri adempimenti;
▪ la validità delle deliberazioni dei Consigli regionali;
▪ l’oggetto della richiesta, che può essere solo una legge o un atto con forza di legge;
▪ l’eventuale unificazione di più richieste referendarie che presentino uniformità o analogia di
materia.
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Master: MANAGEMENT DELLA SCUOLA: IL DSGA
Insegnamento: DIRITTO COSTITUZIONALE
Numero lezione: 11
Titolo: Gli istituti di democrazia diretta
3) CONTROLLO DI AMMISSIBILITÀ
Alla Corte costituzionale spetta il giudizio di ammissibilità.
Il parametro di giudizio della Corte costituzionale è la Costituzione (in particolare l’art. 75 Cost.).
La Corte costituzionale deve innanzitutto verificare che non siano violati i limiti espressamente fissati
dall’art. 75, comma 2, che esclude il referendum per alcune categorie di leggi.
Tuttavia, i divieti di cui all’art. 75.2 Cost. non esauriscono i limiti di ammissibilità al referendum
abrogativo. La Corte costituzionale ha infatti individuato limiti ulteriori in via interpretativa (a partire
dalla sentenza n. 16 del 1978).
La Corte costituzionale decide sulla ammissibilità con sentenza, che deve essere pubblicata entro il 10
febbraio.
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Master: MANAGEMENT DELLA SCUOLA: IL DSGA
Insegnamento: DIRITTO COSTITUZIONALE
Numero lezione: 11
Titolo: Gli istituti di democrazia diretta
Affinché il referendum sia valido, deve aver partecipato al voto la metà più uno degli aventi diritto
(quorum strutturale). In caso contrario, la consultazione non è valida e la legge resta in vigore.