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INDICE
PREMESSA
INTRODUZIONE
1 IL COMITATO DI RIFLESSIONE E PROPOSIZIONE SULLA
MODERNIZZAZIONE E IL RIEQUILIBRIO DELLE ISTITUZIONI DELLA V
REPUBBLICA
2 LEGGE COSTITUZIONALE N.2008-724 DEL 23 LUGLIO 2008 DI
MODERNIZZAZIONE DELLE ISTITUZIONI DELLA V REPUBBLICA
3 PROGETTO DELLA LEGGE ORGANICA N.2009-1523 DEL 10 DICEMBRE
2009 RELATIVA ALLAPPLICAZIONE DELLARTICOLO 61-1 DELLA
COSTITUZIONE
4.2 SULLARTICOLO 3
4.3
BIBLIOGRAFIA
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PREMESSA
Il controllo di costituzionalit in Francia previsto solo in via preventiva , prima
dellentrata in vigore ai sensi dellarticolo 61 della costituzione, poi stato ampliato
al giudizio a posteriori con leccezione di costituzionalit davanti al giudice adito.
Leccezione stata denominata prioritaria perch deve essere decisa senza ritardo
prima delle altre questioni della lite con il rinvio alle supreme corti e poi al
Consiglio costituzionale.
La tradizione in Francia imponeva lapplicazione da parte del giudice della legge
senza poterla sindacare, ma il massivo ricorso diffuso alle corti europee ha portato a
cercare di accentrare il controllo di costituzionalit nel rispetto dellarticolo 55 della
costituzione, essendo prevista la possibilit della disapplicazione delle norme interne
da parte dei giudici comuni rispetto alle norme comunitarie , del rinvio pregiudiziale
alla Corte di Giustizia , e del ricorso alla Corte europea dei diritti delluomo per il
controllo di convenzionalit .
INTRODUZIONE
Nella costituzione francese per il controllo preventivo del Consiglio costituzionale
indicato allarticolo 61 che le leggi organiche prima della loro promulgazione, prima
di essere sottoposte a referendum, e i regolamenti delle assemblee parlamentari prima
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della loro entrata in vigore, devono essere sottoposti al Consiglio costituzionale che si
pronuncia sulla loro conformit alla Costituzione.
Le leggi possono essere deferite al Consiglio costituzionale prima della loro
promulgazione, dal Presidente della Repubblica, dal Primo ministro, dal Presidente
dellAssemblea nazionale, dal Presidente del Senato, da sessanta deputati o da
sessanta senatori.
Il Consiglio costituzionale deve deliberare entro il termine di un mese, ma a richiesta
del Governo in caso di urgenza il termine ridotto a otto giorni e il deferimento al
Consiglio costituzionale sospende il termine della promulgazione.
Allarticolo 62 si specifica che una disposizioni dichiarata incostituzionale in virt
dellarticolo 61 non pu essere promulgata e nemmeno applicata.
di un'estensione del controllo di conformit della legge alla sola costituzione, per la
via dell'eccezione di incostituzionalit invocata da una parte in giudizio.
A questo fine sono stati proposti diversi sistemi e ciascuno ha i suoi vantaggi e i suoi
inconvenienti.
Il sistema di deferimento del consiglio costituzionale su rinvio esclusivo del consiglio
di stato,della corte di cassazione o di tutte le giurisdizioni messo a punto per il
comitato consultivo costituzionale nel 1993 ha i suoi meriti, e particolarmente quello
della semplicit.
Altri meccanismi danno pi di spazio al giudicarsi nel giudizio di prima istanza o di
appello, e sono stati proposti al comitato.
La scelta deve basarsi su un'analisi approfondita dei flussi di richieste suscettibili di
essere generati da questa riforma.
Allo stato il comitato consiglia al potere pubblico che l'articolo 61 della costituzione
sia modificato in modo tale che preveda:
che il consiglio costituzionale in occasione di un'istanza in corso davanti ad una
giurisdizione, sia incaricato in via incidentale di proporre eccezione ai fini di
valutare la conformit di una legge alle libert e diritti fondamentali riconosciuti dalla
costituzione.
Il consiglio costituzionale, alla domanda di una parte in giudizio, incaricato, nei
modi e condizioni previsti da una legge organica, su rinvio del consiglio di stato,
della corte di cassazione, dalle giurisdizioni a loro sono subordinate o di tutt'altre
giurisdizioni non subordinate n alluna n all'altra corte suprema.
consiglio costituzionale nella sua decisione, e non possono essere applicate alle
procedure in corso.
Il comitato suggerisce che le condizioni sulle quali il consiglio costituzionale pu
essere incaricato su rinvio delle giurisdizioni fanno oggetto di una legge organica.
Questo stessa legge organica si basa ugualmente sulle modifiche di organizzazione, di
funzionamento e di procedura che risulterebbero di questa estensione della
competenza del consiglio costituzionale.
incaricato di tale questione su rinvio del consiglio di stato o della corte di cassazione
che si pronuncia in un termine stabilito, e le condizioni di applicazione del presente
articolo sono stabilite con legge organica.
3 -Larticolo 30 dichiara che l'articolo 62 della costituzione sostituito da : una
disposizioni dichiarata incostituzionale in virt dell'articolo 61 non pu essere
promulgata n applicata, e una disposizioni dichiarata incostituzionale in virt
dell'articolo 61-1 abrogata a partire dalla pubblicazione del consiglio costituzionale
o in altra data quale stabilita da tale decisione.
Quindi il consiglio costituzionale stabilisce le condizioni e i limiti ai quali gli effetti
prodotti da tale disposizioni possono essere rimessi in causa.
Contro le decisioni del consiglio costituzionale non ammesso alcun ricorso,e sono
obbligatorie per i pubblici poteri e per tutte le autorit amministrative e
giurisdizionali.
Il secondo comma di questo articolo 61-1 rimanda alla legge organica la cura di
determinare le condizioni di applicazione.
Tale l'oggetto del presente progetto di legge organica, che interpreta l'equilibrio
voluto dal potere costituente e garantisce un largo accesso a questo nuovo
meccanismo di controllo e pure assicura che non pu essere messo in opera a fini
dilatori.
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La domanda di costituzionalit potr essere sollevata nel corso di ogni istanza davanti
a tutte le giurisdizioni, e poi proposte per mezzo del consiglio di stato o della corte di
cassazione.
Potr anche essere sollevata per la prima volta in appello.
In materia penale la domanda potr essere sollevata nel corso dell'istruzione.
Il progetto di legge organica specifica tuttavia le condizioni nelle quali potr allora
essere posta, precisando che nel resto del corso dell'istruzione la domanda sar
portata davanti alla camera dell'istruzione.
Infatti n il giudice di istruzione n il giudice delle libert e della detenzione hanno il
potere di annullare un atto o un parte della procedura di istruzione.
Ci pu essere devoluto alla camera dell' istruzione ed cos logico di confidare alla
giurisdizione competente per deliberare sulla validit della procedura la
responsabilit di valutare se la domanda di costituzionalit sollevata sia affetta o no
dalla regolarit della procedura.
La camera dell'istruzione pu essere incaricata in ogni momento da una parte o da un
testimone assistito, e questa disposizioni non ha niente affatto per conseguenza di
limitare il diritto per le parti in giudizio di sollevare una domanda di costituzionalit.
Come il progetto che era stato preparato nel 1990, il presente progetto di legge
organica esclude la possibilit di sollevare una domanda di costituzionalit davanti
alla Corte di assise.
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Per impedire che la messa in opera del meccanismo non serva di pretesto a manovre
procedurali, previsto che la decisione di trasmettere non sar suscettibile di ricorso,
essendo inteso che la parte che si opposta alla domanda posta potr valorizzare il
suo punto di vista davanti al consiglio di stato o la corte di cassazione difendendo
all'occorrenza che le condizioni basati dalla legge organica non sono state rispettate.
In quanto alla decisione del rifiuto di trasmettere la domanda, non potr essere
contestata che in occasione di un ricorso basato sulla decisione di fondo.
Tuttavia, per garantire il buono funzionamento del servizio pubblico della giustizia e
di permettere di rispondere alle situazioni di urgenza, il progetto di legge organica
prevede, da una parte, che il corso dell'istruzione non sar sospeso dalla trasmissione
della domanda di costituzionalit, e dallaltra parte che il giudice potr sempre
prendere le misure provvisorie o conservative necessarie.
Inoltre, quando il rinvio a decidere rischierebbe di trascinare delle conseguenze
irrimediabili o manifestamente eccessive per i diritti di una parte, la giurisdizione che
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decide di trasmettere la domanda potr sempre deliberare sulle questioni che devono
essere immediatamente risolte.
per queste ragioni che il progetto di legge organica prevede che il giudice non
soprassieda a decidere, malgrado la trasmissione della domanda di costituzionalit, in
caso della privazione di libert di qualcuno e lascia ugualmente al giudice la
possibilit di non soprassedere a deliberare quando gli si imponga di deliberare in un
tempo determinato o durgenza.
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Appena una domanda di costituzionalit stata inviata dal consiglio di stato o dalla
corte di cassazione, il consiglio costituzionale deve avvertire il Presidente della
Repubblica, il primo ministro e i presidenti dell'assemblea nazionale e del senato, in
modo tale che questi autorit possano inviare, se loro lo vogliono, le loro osservazioni
al consiglio costituzionale.
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Il consiglio costituzionale render nota la sua decisione entro tre mesi. Questa
decisione sar notificata alla parte e comunicata al consiglio di stato o alla corte di
cassazione cos come alla giurisdizione davanti alla quale la domanda di
costituzionalit stata sollevata.
Sar ugualmente notificata al Presidente della Repubblica, al primo ministro ed ai
presidenti delle assemblee e pubblicato sulla giornale ufficiale.
2009
Dopo due tentativi di revisione costituzionale nel 1990 e nel 1993 che non hanno
avuto buon esito, la legge costituzionale n 2008-724 del 23 luglio 2008 di
modernizzazione delle istituzioni della Quinta Repubblica ha inserito nella
Costituzione un articolo 61-1 e modificato il suo articolo 62, per creare una procedura
desame per via deccezione della costituzionalit di una legge.
La legge organica relativa allapplicazione dellarticolo 61-1 della Costituzione la
terza legge organica attuativa della legge costituzionale n2008-724 del 23 luglio
2008 di modernizzazione delle istituzioni della Quinta Repubblica 1, in seguito alla
legge organica n2009-38 del 13 gennaio 2009 applicativa dellarticolo 25 della
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4.1 SULLARTICOLO 1:
Il nuovo capitolo II bis relativo alla questione prioritaria di costituzionalit
dellordinanza del 7 novembre 1958 precisata trova il suo posto allinterno del titolo
II relativo al funzionamento del Consiglio costituzionale, tra il capitolo II relativo
alle dichiarazioni di conformit alla Costituzione e il capitolo III relativo
allesame dei testi di forma legislativa.
Questo nuovo capitolo II bis comporta tre sezioni consacrate alle disposizioni
applicabili rispettivamente davanti alle giurisdizioni dipendenti dal Consiglio di Stato
o dalla Corte di cassazione e, infine, davanti al Consiglio costituzionale.
--a) Articolo 23-1 dellordinanza organica del 7 novembre 1958.
Larticolo 23-1 definisce le giurisdizioni interessate dallarticolo 61-1, il quale
include sia le giurisdizioni distruzione che quelle di giudizio, le giurisdizioni
specializzate come quelle di diritto comune.
Lunica restrizione dovuta al fatto che la giurisdizione davanti alla quale sollevata
la questione prioritaria deve dipendere dal Consiglio di Stato o della Corte di
cassazione.
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Larticolo 23-1 sembra, cos, escludere solamente il Tribunale dei Conflitti e la Corte
Superiore darbitrato.
Questi ultimi non dipendono n dal Consiglio di Stao, n dalla Corte di Cassazione.
Per quanto riguarda il Tribunale dei conflitti, che non adito direttamente, in quanto
tale, delle questioni relative ai diritti e alle libert, una QPC pu essere sollevata
prima o dopo il Tribunale dei conflitti, davanti alla giurisdizione inizialmente adita o
quella dichiarata competente.
In merito alla Corte superiore di arbitrato, istituita dalla legge dell11 febbraio 1950
relativa alle convenzioni collettive e alle procedure di disciplina dei conflitti collettivi
di lavoro, la sua attivit ampiamente ridotta. In ogni caso, listituzione del filtro del
Consiglio di Stato e della Corte di cassazione trova il suo fondamento nellarticolo
61-1.
Non era, dunque, possibile alla legge organica accogliere un criterio diverso da
questo.
Larticolo 23-1 determina una sola condizione generale di ricevibilit: la QPC deve
essere presentata in uno scritto a parte e motivato.
Come lha sottolineato il Consiglio costituzionale nella sua decisione del 3 dicembre
2009, ci permette di assicurare il trattamento rapido della questione e di accertarsi,
cos, del suo carattere prioritario.
La QPC qualificata come mezzo dallarticolo 23-1. Tenuto conto della sua natura
si tratta di un mezzo di diritto. La QPC costituisce un motivo giuridico invocato da
una parte a sostegno delle sue pretese.
Non pu, dunque, costituire la causa o loggetto principale dellistanza: sollevata a
sostegno della domanda di una parte e ne laccessorio finch il Consiglio
costituzionale non sia, alloccorrenza, adito.
Confermando questa qualificazione di mezzo e non di pretesa, larticolo 23-1 e
larticolo 23_5 precisano che la QPC pu essere sollevata per la prima volta in causa
dappello o in cassazione.
La QPC non pu essere, invece, sollevata dal giudice. Come lo rileva il Consiglio
costituzionale nella sua decisione n2009-595 DC, questa disposizioni organica la
conseguenza dei termini del primo comma dellarticolo 61-1 della Costituzione, che
dispone che allorquando, alloccasione di unistanza in corso davanti ad una
giurisdizione, si sostiene...
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Larticolo 23-1 pone, tra laltro, una condizione speciale di rifiuto: la QPC non pu
essere sollevata davanti alla corte dassise. la ripresa di una disposizioni del
progetto di legge organica depositato il 30 marzo 1990 allufficio dellAssemblea
Nazionale, contemporaneamente al progetto di riforma costituzionale. Si tratta di una
restrizione al diritto estremamente vasto che riconosce larticolo 61-1 della
Costituzione di sollevare una questione.
Nonostante ci, tale restrizione non appare contraria allarticolo 61-1. Questo il
caso della libert di sollevare una questione durante tutta la fase dellistruzione
preparatoria, a monte del processo criminale. La legge organica prevede, inoltre, in
caso dappello di una
decisione di corte dassise resa in primo grado, che la questione potr essere sollevata
al momento della dichiarazione dappello. Un terzo elemento deve essere preso in
conto, relativo allinteresse generale legato al fatto che le questioni di diritto e di
procedura sono regolate prima dellapertura del processo criminale. Ne va della
buona amministrazione della giustizia, obiettivo di valore costituzionale. Per tutte
queste ragioni, il Consiglio ha deciso che larticolo 23-1 non disconosceva le
esigenze dellarticolo 61-1 della Costituzione.
Il Consiglio costituzionale ha, dunque, dichiarato larticolo 23-1 conforme alla
Costituzione.
--b) Articolo 23-2 dellordinanza organica del 7 novembre 1958
1-In primo luogo, larticolo 23-2 non crea una scadenza al termine della quale il
giudice a quo dovrebbe aver statuito sulla QPC. In effetti, larticolo 61-1 impone un
termine solamente al Consiglio di Stato e alla Corte di Cassazione. Per quanto
riguarda il giudice a quo, il costituente ha dato un margine di manovra maggiore al
legislatore organico. Questultimo ha, dunque, potuto scegliere la formula senza
termine fisso, che costituisce un incitamento a giudicare il prima possibile, senza
rinchiudere, tuttavia, il giudizio in un termine determinato.
Come il Consiglio costituzionale ha deciso nel 2003, a proposito dei termini impartiti
al primo presidente della corte dappello per pronunciarsi sulla domanda deffetto
sospensivo dellappello emanante dal procuratore della Repubblica, senza un
termine, significa nel termine pi breve. Lo scopo ricercato , mediante questa
disposizioni, che il tempo desame della trasmissione e del rinvio della QPC, oltre
al tempo desame della QPC in s e per s, si imputi sul termine distruzione
dellaffare, senza allungarlo.
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far rispettare la superiorit rispetto alle leggi del diritto internazionale e del diritto
dellUnione europea. Non , cosi, contraria allarticolo 55, in base al quale i trattati
o accordi regolarmente ratificati o approvati hanno, a partire dalla loro pubblicazione,
unautorit superiore a quella delle leggi, su riserva, per ogni accordo o trattato, della
sua applicazione per conto dellaltra parte, n allarticolo 88-1, ai sensi del quale la
Repubblica partecipa alla Comunit Europea e allUnione europea, costituite di Stati
che hanno scelto liberamente, in virt dei trattati che le hanno istituite, di esercitare in
comune alcune delle loro competenze.
Occorre osservare che, a seguito dellentrata in vigore del trattato di Lisbona il primo
dicembre 2009, il Consiglio costituzionale ha citato larticolo 88-1 nella sua nuova
redazione.
Il legislatore organico ha, cos, rinforzato la specializzazione delle competenze
giurisdizionali per il controllo della legge. Da una parte, il Consiglio costituzionale
trova appoggio nellarticolo 61-1, per la sua funzione di giudice costituzionale, senza
essere giudice della convenzionalit. 6 Daltro canto, il Consiglio di Stato e la Corte
di Cassazione sono e rimangono le pi alte giurisdizioni incaricate di giudicare la
convenzionalit della legge.
Il Consiglio costituzionale ha dichiarato larticolo 23-2 conforme alla Costituzione.
--c) Articolo 23-3 dellordinanza organica del 7 novembre 1958.
Larticolo 23-3 fissa il principio generale secondo il quale la trasmissione della QPC
conduce la giurisdizione a rinviare ad una nuova udienza. Deve attendere la decisione
del Consiglio di Stato o della Corte di Cassazione o, se adito, quella del Consiglio
costituzionale.
Questo principio conosce un supplemento di ordine generale: il corso dellistruzione
non sospeso e la giurisdizione pu prendere le misure provvisorie o conservative
necessarie.
Larticolo 23-3 organizza, inoltre, due categorie deccezioni:
o il
Il giudice pu, inoltre, non rinviare ad una nuova udienza allorquando il rinvio
rischierebbe di comportare conseguenze irrimediabili o manifestamente eccessivi per
i diritti delle parti. In questipotesi, la giurisdizione che decide di trasmettere la
questione pu statuire sui punti che devono essere immediatamente risolti.
- Daltro lato, la giurisdizione non pu rinviare ad una nuova udienza, nellipotesi in
cui una persona sia privata di libert a causa dellistanza o allorquando listanza abbia
per oggetto di metter fine ad una misura privativa di libert.
Larticolo 23-3 prevede, tuttavia, che nel momento in cui il giudice che ha trasmesso
la QPC alla Corte di Cassazione o al Consiglio di Stato non abbia rinviato ad una
nuova udienza, appartiene alla giurisdizione dappello o, in un altro caso, alla
giurisdizione adita in cassazione di farlo. Come lha rilevato il Consiglio
costituzionale nella sua decisione del 3 dicembre 2009, queste regole, che concorrono
al buon funzionamento della giustizia, preservano leffetto utile della QPC per
lavente diritto che lha posta. Gli , infatti, possibile, formando un ricorso, di
beneficiare della decisione del Consiglio costituzionale.
Questa regola conosce, per, uneccezione dinanzi alla Corte di Cassazione:
allorquando linteressato privato di libert a causa dellistanza e che la legge
prevede una deliberazione della Corte di Cassazione in un termine determinato, essa
deve statuire senza attendere la decisione del Consiglio costituzionale, se stato
adito.
Il Consiglio costituzionale, nella sua decisione del 3 dicembre 2009, ha rilevato che
questeccezione pone una difficolt poich, almeno in teoria, pu condurre al caso in
cui listanza sia risolta definitivamente, senza attendere la decisione relativa alla
costituzionalit.
Di conseguenza, il Consiglio Costituzionale ha emesso una riserva per preservare il
diritto del soggetto di reinvestire la giurisdizione, nellipotesi in cui la decisione del
Consiglio costituzionale condurrebbe ad una censura della disposizioni legislativa
contestata.
--d) Articoli 23-4 e 23-5 dellordinanza del 7 novembre 1958
Larticolo 23-4, prevedendo che il Consiglio di Stato e la Corte di Cassazione
dispongono di tre mesi per pronunciarsi sulla QPC, risponde ai precetti dellarticolo
61-1 della Costituzione, secondo il quale in un termine determinato che queste
giurisdizioni devono pronunciarsi.
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Larticolo 23-5 pone, di nuovo, la difficolt rilevata allarticolo 23-3 per le eccezioni
alla regola del rinvio a nuova udienza. Sono due: da una parte, automaticamente,
quando linteressato privato della libert, a causa dellistanza e che la legge
prevede che la Corte di Cassazione si pronunci entro un termine determinato e,
daltra parte, facoltativamente, se la Corte di Cassazione o il Consiglio di Stato
tenuto a pronunciarsi durgenza.
Per rispondere a questo stesso problema, dovuto al fatto che una decisione definitiva
potrebbe essere resa quando il Consiglio Costituzionale non ha ancora statuito sulla
QPC di cui stato adito, il Consiglio Costituzionale, nella sua decisione del 3
dicembre 2009, ha, dunque,
ripreso e applicato alle due ultime frasi dellultimo comma dellarticolo 23-5 la
riserva fatta sullarticolo 23-3.
--e) Larticolo 23-6 dellordinanza del 7 novembre 1958 mette in atto un circuito
particolare delle QPC allinterno della Corte di Cassazione. Il Primo presidente ne
destinatario e avvisa il procuratore generale. Questarticolo crea, peraltro, due
formazioni interne alla Corte di Cassazione, una formazione normale ,composta da
presidenti delle camere e due consiglieri appartenenti a ciascuna camera coinvolta , e
una formazione pi ristretta, per statuire sulle questioni la cui soluzione sembra
imporsial Primo presidente.
Una questione sorta, in merito alla collocazione di queste disposizioni nella legge
organica. Il Consiglio costituzionale ha rilevato che queste disposizioni andavano a
toccare le regole costitutive delle formazioni di giudizio della Corte di cassazione, per
lesame della QPC. Ha, dunque, dichiarato il carattere organico di queste
disposizioni, alla maniera di tutte le altre disposizioni di questa legge.
--f) Larticolo 23-7 dellordinanza del 7 novembre 1958 prevede che, in caso di
trasmissione della QPC, la decisione del Consiglio di Stato e della Corte di
Cassazione sar trasmessa al Consiglio costituzionale con le memorie o le
conclusioni delle parti. Il Consiglio ha convalidato questa disposizioni, precisando
che si tratta di memorie e conclusioni delle parti proprie alla QPC e non relative alla
totalit della procedura alloccasione della quale stata posta. In effetti, il Consiglio
costituzionale non giudice dellistanza che ha dato luogo alla QPC, ma solamente di
questultima. Lesigenza, inoltre, a tutti gli stadi della procedura, di una memoria a
parte e motivata, condurr allesito in cui gli scambi delle conclusioni tra le parti,
riguardo la trasmissione e il rinvio della QPC al Consiglio costituzionale, siano
ugualmente separati.
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Larticolo 61-1 non imponeva alla legge organica di fissare un tale termine. Non per
questo contrario alla Costituzione. Larticolo 23-10, in secondo luogo, fissa due
regole di procedura applicabili davanti al Consiglio.
Da una parte, ludienza sar pubblica , salvo un eccezione legata, per esempio, alla
salvaguardia dellordine pubblico o alla protezione del rispetto della vita privata delle
persone.
4.2 SULLARTICOLO 3:
Larticolo 3 della legge organica inserisce , nellarticolo 107 della legge organica
n99-209 del 1999 relativa alla Nuova Caledonia, un comma che permette alle
disposizioni di una legge del Paese di poter fare loggetto di una QPC.
La QPC, ai sensi dellarticolo 61-1 della Costituzione, verte su una disposizioni
legislativa. Questi termini includono le leggi del Paese. Larticolo 107 della legge
organica del 19 marzo 1999 precisata dispone che le leggi del Paese hanno forza di
legge.
Il Consiglio costituzionale le ha espressamente qualificate come legginella
decisione n996410 DC del 15 marzo 1999.
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Queste leggi del Paese non beneficeranno , a discapito degli abitanti della Nuova
Caledonia, di unA immunit costituzionale, al contrario di tutte le altre leggi.
La legge organica si applica, dunque, a giusto titolo alle leggi del Paese della nuovaCaledonia e procede ad alcuni adattamenti necessari.
il caso, precisamente, dellarticolo 23-8, riguardo allinformazione delle autorit
locali.
Il Consiglio costituzionale ha, cos, dichiarato larticolo 3 della legge organica
conforme alla Costituzione.
BIBLIOGRAFIA
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