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Mauro Taddeo

CONTROLLO A POSTERIORI IN FRANCIA

INDICE
PREMESSA
INTRODUZIONE
1 IL COMITATO DI RIFLESSIONE E PROPOSIZIONE SULLA
MODERNIZZAZIONE E IL RIEQUILIBRIO DELLE ISTITUZIONI DELLA V
REPUBBLICA
2 LEGGE COSTITUZIONALE N.2008-724 DEL 23 LUGLIO 2008 DI
MODERNIZZAZIONE DELLE ISTITUZIONI DELLA V REPUBBLICA
3 PROGETTO DELLA LEGGE ORGANICA N.2009-1523 DEL 10 DICEMBRE
2009 RELATIVA ALLAPPLICAZIONE DELLARTICOLO 61-1 DELLA
COSTITUZIONE

3.1 LA DOMANDA DI COSTITUZIONALITADAVANTI AD UNA


GIURISDIZIONE RILEVANTE DEL CONSIGLIO DI STATO O DELLA CORTE
DI CASSAZIONE
3.1.1 IL CAMPO DI APPLICAZIONE DELLA DOMANDA DI
COSTITUZIONALITA
3.1.2 LA PROCEDURA APPLICABILE
3.1.3 LEFFETTO DELLA DECISIONE DI TRASMISSIONE SULLISTANZA IN
CORSO
3.2 LA DOMANDA DI COSTITUZIONALITA DAVANTI AL CONSIGLIO DI
STATO O LA CORTE DI CASSAZIONE
3.2.1 LA DOMANDA DI COSTITUZIONALITATRASMESSA AL CONSIGLIO
DI STATO O ALLA CORTE DI CASSAZIONE
3.2.2 LA DOMANDA DI COSTITUZIONALITA SOLLEVATA DIRETTAMENTE
DAVANTI AL CONSIGLIO DI STATO DELIBERANDO AL CONTENZIOSO O
DAVANTI ALLA CORTE DI CASSAZIONE
3.2.3 LA CREAZIONE D UNA COMPOSIZIONE NUOVA DELLA CORTE D
CASSAZIONE PER PRONUNZIARSI SUI RINVII AL CONSIGLIO
COSTITUZIONALE
3.3 LESAME DELLE DOMANDE D COSTITUZIONALITA PER IL
CONSIGLIO COSTITUZIONALE
3.3.1 LA PROCEDURA DAVANTI AL CONSIGLIO COSTITUZIONALE
3.3.2 LA DECISIONE DEL CONSIGLIO COSTITUZIONALE

4 DECISIONE N.2009-595 DC DEL 2 DICEMBRE 2009


4.1 SULLARTICOLO1

4.2 SULLARTICOLO 3
4.3

SULLE ALTRE DISPOSIZIONI

BIBLIOGRAFIA
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PREMESSA
Il controllo di costituzionalit in Francia previsto solo in via preventiva , prima
dellentrata in vigore ai sensi dellarticolo 61 della costituzione, poi stato ampliato
al giudizio a posteriori con leccezione di costituzionalit davanti al giudice adito.
Leccezione stata denominata prioritaria perch deve essere decisa senza ritardo
prima delle altre questioni della lite con il rinvio alle supreme corti e poi al
Consiglio costituzionale.
La tradizione in Francia imponeva lapplicazione da parte del giudice della legge
senza poterla sindacare, ma il massivo ricorso diffuso alle corti europee ha portato a
cercare di accentrare il controllo di costituzionalit nel rispetto dellarticolo 55 della
costituzione, essendo prevista la possibilit della disapplicazione delle norme interne
da parte dei giudici comuni rispetto alle norme comunitarie , del rinvio pregiudiziale
alla Corte di Giustizia , e del ricorso alla Corte europea dei diritti delluomo per il
controllo di convenzionalit .

INTRODUZIONE
Nella costituzione francese per il controllo preventivo del Consiglio costituzionale
indicato allarticolo 61 che le leggi organiche prima della loro promulgazione, prima
di essere sottoposte a referendum, e i regolamenti delle assemblee parlamentari prima
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della loro entrata in vigore, devono essere sottoposti al Consiglio costituzionale che si
pronuncia sulla loro conformit alla Costituzione.
Le leggi possono essere deferite al Consiglio costituzionale prima della loro
promulgazione, dal Presidente della Repubblica, dal Primo ministro, dal Presidente
dellAssemblea nazionale, dal Presidente del Senato, da sessanta deputati o da
sessanta senatori.
Il Consiglio costituzionale deve deliberare entro il termine di un mese, ma a richiesta
del Governo in caso di urgenza il termine ridotto a otto giorni e il deferimento al
Consiglio costituzionale sospende il termine della promulgazione.
Allarticolo 62 si specifica che una disposizioni dichiarata incostituzionale in virt
dellarticolo 61 non pu essere promulgata e nemmeno applicata.

Infine larticolo 63 dichiara che una legge organica determina le norme


dorganizzazione e di funzionamento del Consiglio costituzionale, la procedura per
adirlo ,e in particolare i termini per investirlo delle contestazioni elettorali.

1 IL COMITATO DI RIFLESSIONE E PROPOSIZIONE SULLA


MODERNIZZAZIONE E IL RIEQUILIBRIO DELLE ISTITUZIONI DELLA V
REPUBBLICA.
Il comitato, presieduto da Balladur, si posto il problema di riconoscere alle parti in
giudizio il nuovo diritto dell'eccezione di incostituzionalit, al fine di rendere la
Repubblica pi democratica con il controllo di costituzionalit delle leggi gi in
vigore.
Il controllo francese preventivo di conformit della legge alla costituzione introdotto
non pi molto contestato oggi.
A causa dell'ampliamento, per la legge costituzionale del 29 ottobre 1974, a sessanta
deputati o sessanta senatori della possibilit di adire al consiglio costituzionale al fine
di sapere se una legge adottata ma non ancora promulgata o no conforme alla
costituzione, una grande maggioranza dei testi legislativi importanti stata
sottomessa a questo controllo.
Per quanto le leggi anteriori al 1958 ed alcuni dei testi adottati da allora, che per
ragioni accidentali o talvolta pi politiche non hanno fatto oggetto di un deferimento
al consiglio costituzionale , sono rimaste valide senza che i giudici dellordine
giudiziario o amministrativo debbano preoccuparsi sulla ragione della loro
applicazione non potendo dichiararle contrarie alla costituzione.
Forse questa anomalia non vale che per un numero relativamente limitato di testi di
forma legislativa, ma pu privare i cittadini della facolt di valorizzare la pienezza
dei loro diritti.
Soprattutto, l'estensione del controllo di conformit della legge agli accordi
internazionali in vigore e che ai termini dell'articolo 55 della costituzione, hanno
un'autorit superiore a quella delle leggi , mette in luce la disparit dei controlli di cui
una stessa legge pu fare oggetto.
Cos ogni giudice dell'ordine giudiziario o amministrativo pu in occasione della lite
di cui incaricato, fare ricorso alla non applicazione di una disposizioni legislativa
per il motivo che la reputi contraria ad un accordo internazionale, ma non pu
valutare se la stessa disposizioni contraria ad un principio di valore costituzionale.
I principi che sono stati applicati nel primo caso sono in pratica vicini a quelli che il
giudice avrebbe in mente se lui stesso o il consiglio costituzionale fossero abilitati a
deliberare sulla conformit alla costituzione della legge promulgata.
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Il giudice osserva che le parti in giudizio sono portate ad apprezzare di pi la norma


di diritto internazionale che la costituzione stessa.
Il comitato non ha dunque molto da esitare a consigliare al potere pubblico di
impegnarsi sulla via di una riforma che ha per oggetto il permettere a tutte le parti in
giudizio di invocare per la via convenuta l'eccezione non davanti al giudice adito
della conformit alla costituzione della disposizioni legislativa che gli viene
applicata, ma a chiedere a questo giudice di investire il consiglio costituzionale
della questione .

Non sarebbero naturalmente invocabili le norme costituzionali per la parte in


giudizio non avendo la vocazione del guardiano della procedura legislativa o del
rispetto delle competenze proprie del legislatore .
I problemi sono aumentati quando si provato a definire le vie e i modi di questo
tipo nuovo di controllo di conformit della legge alla costituzione che interviene dopo
la promulgazione della legge, e quindi a posteriori.
Non tiene l'argomento secondo il quale questo diritto supplementare possa portare
danno alla sicurezza giuridica: c' infatti qualche problema a sostenere che la
correzione di un errore giuridico non migliorerebbe la sicurezza di cui deve
beneficiare la parte in giudizio.
Pi serio apparso l'argomento che una tale riforma conferirebbe al consiglio
costituzionale una competenza nuova, che consisterebbe nel rivestire un ruolo sul
rinvio obbligatorio del consiglio di stato e della corte di cassazione .
Per principio la competenza del consiglio costituzionale permette i controlli di
conformit della legge agli accordi internazionali ed alla costituzione .

Ma possono esserci pi inconvenienti che vantaggi a raggruppare sotto la sola


autorit del consiglio costituzionale il controllo della conformit della legge alla
costituzione, ed ai principi fondamentali consacrati da tutti a partire dagli accordi
internazionali.
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Il controllo della conformit della legge agli accordi internazionali in via di


acclimatazione nel sistema giurisdizionale con il suo carattere perfettibile, e non si
pu ritenere certo che la sua regolazione per il consiglio costituzionale apre ai
cittadini un nuovo diritto di qualche consistenza.
Soprattutto riconoscere al consiglio costituzionale questa competenza supplementare,
altererebbe profondamente la natura di questa istituzione senza che si discerne
chiaramente il profitto che possa avere la parte in giudizio nello svolgimento del suo
processo.
In compenso si pensi al rischio che si avrebbe a collocare il consiglio costituzionale
in una posizione delicata, tra le due corti supreme che sono la corte di cassazione e il
consiglio di stato da una parte, e dall altra parte le giurisdizioni sovranazionali che
sono in particolare la corte di giustizia delle comunit europee e la corte europea dei
diritti dell'uomo.
L'intervento di queste giurisdizioni europee priverebbe per il consiglio costituzionale
di una grande parte della sua virt di armonizzazione e di semplificazione.
Si aggiunger che un'eventuale censura di una legge per il consiglio costituzionale sul
terreno dell'incompatibilit con un accordo internazionale,quand'anche le
giurisdizioni europee non si sono ancora pronunziate, colloca il potere costituende
nella quasi impossibilit di sormontare una tale interpretazione.
A differenza della facolt sempre aperta al potere costituente in caso di censura di
una legge sul terreno della non conformit alla costituzione, di ricorrere alla revisione
costituzionale con la legge costituzionale.
La possibilit in termini politici di rivedere un trattato debole, e si immagina
abbastanza difficile una revisione costituzionale che si basi sull'inclusione di un
trattato tra le norme di riferimento del controllo.
Al contrario se il consiglio costituzionale non si oppone all'applicazione di una legge
che egli stima compatibile con un impegno internazionale ma questa interpretazione
smentita da una giurisdizione internazionale, i giudici francesi si troverebbero in
una situazione molto scomoda dal momento che loro sono tenuti dall'articolo 62 della
costituzione di conformarsi alla cosa giudicato dal consiglio costituzionale.
Il comitato ha deciso che deve abbandonare questa ipotesi di lavoro che
introdurrebbe nel sistema giuridico troppe incertezze e rigidit
contemporaneamente ,e piuttosto si adegua a definire ci che pu essere il principio
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di un'estensione del controllo di conformit della legge alla sola costituzione, per la
via dell'eccezione di incostituzionalit invocata da una parte in giudizio.

A questo fine sono stati proposti diversi sistemi e ciascuno ha i suoi vantaggi e i suoi
inconvenienti.
Il sistema di deferimento del consiglio costituzionale su rinvio esclusivo del consiglio
di stato,della corte di cassazione o di tutte le giurisdizioni messo a punto per il
comitato consultivo costituzionale nel 1993 ha i suoi meriti, e particolarmente quello
della semplicit.
Altri meccanismi danno pi di spazio al giudicarsi nel giudizio di prima istanza o di
appello, e sono stati proposti al comitato.
La scelta deve basarsi su un'analisi approfondita dei flussi di richieste suscettibili di
essere generati da questa riforma.

Allo stato il comitato consiglia al potere pubblico che l'articolo 61 della costituzione
sia modificato in modo tale che preveda:
che il consiglio costituzionale in occasione di un'istanza in corso davanti ad una
giurisdizione, sia incaricato in via incidentale di proporre eccezione ai fini di
valutare la conformit di una legge alle libert e diritti fondamentali riconosciuti dalla
costituzione.
Il consiglio costituzionale, alla domanda di una parte in giudizio, incaricato, nei
modi e condizioni previsti da una legge organica, su rinvio del consiglio di stato,
della corte di cassazione, dalle giurisdizioni a loro sono subordinate o di tutt'altre
giurisdizioni non subordinate n alluna n all'altra corte suprema.

Il comitato propone che l'articolo 62 della costituzione precisi che le disposizioni


dichiarate incostituzionali sono abrogate a partire da una data determinata dal
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consiglio costituzionale nella sua decisione, e non possono essere applicate alle
procedure in corso.
Il comitato suggerisce che le condizioni sulle quali il consiglio costituzionale pu
essere incaricato su rinvio delle giurisdizioni fanno oggetto di una legge organica.
Questo stessa legge organica si basa ugualmente sulle modifiche di organizzazione, di
funzionamento e di procedura che risulterebbero di questa estensione della
competenza del consiglio costituzionale.

2 LEGGE COSTITUZIONALE N.2008-724 DEL 23 LUGLIO 2008 DI


MODERNIZZAZIONE DELLE ISTITUZIONI DELLA V REPUBBLICA

Con la legge costituzionale n.2008-724 del 2008 il congresso ha adottato i seguenti


articoli:
1 -Larticolo 28 dichiara che all'articolo 61 della costituzione, dopo la parola:
promulgazione, sono inserite le parole: le proposte di legge menzionata all'articolo
11 prima di essere sottoposte a referendum.
Le proposte per larticolo 11 sono quelle concernenti lordinamento dei pubblici
poteri, le riforme relative alla politica economica o sociale della Nazione ed ai servizi
pubblici che vi concorrono, o tendente ad autorizzare la ratifica di un trattato che
senza essere contrario alla Costituzione potrebbe comunque incidere sul
funzionamento delle istituzioni.
2 -Larticolo 29 dichiara che dopo l'articolo 61 della costituzione, inserito un
articolo 61-1 cos redatto:
Art.61-1. - Qualora, in occasione di un procedimento in corso dinanzi ad una
giurisdizione, si sostenga che una disposizioni di legge porti pregiudizio ai diritti e
alle libert garantiti dalla costituzione , il consiglio costituzionale pu essere
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incaricato di tale questione su rinvio del consiglio di stato o della corte di cassazione
che si pronuncia in un termine stabilito, e le condizioni di applicazione del presente
articolo sono stabilite con legge organica.
3 -Larticolo 30 dichiara che l'articolo 62 della costituzione sostituito da : una
disposizioni dichiarata incostituzionale in virt dell'articolo 61 non pu essere
promulgata n applicata, e una disposizioni dichiarata incostituzionale in virt
dell'articolo 61-1 abrogata a partire dalla pubblicazione del consiglio costituzionale
o in altra data quale stabilita da tale decisione.
Quindi il consiglio costituzionale stabilisce le condizioni e i limiti ai quali gli effetti
prodotti da tale disposizioni possono essere rimessi in causa.
Contro le decisioni del consiglio costituzionale non ammesso alcun ricorso,e sono
obbligatorie per i pubblici poteri e per tutte le autorit amministrative e
giurisdizionali.

3 PROGETTO DELLA LEGGE ORGANICA N.2009-1523 DEL 10 DICEMBRE


2009 RELATIVA ALLAPPLICAZIONE DELLARTICOLO 61-1 DELLA
COSTITUZIONE

La legge costituzionale n 2008-724 del 23 luglio 2008 di modernizzazione delle


istituzioni della V Repubblica ha aperto un nuovo diritto a favore delle parti in
giudizio, permettendo che il consiglio costituzionale pu essere incaricato in
occasione dei processi intentati davanti alle giurisdizioni amministrative e giudiziarie,
della conformit ai diritti e libert costituzionalmente garantite da disposizioni
legislative promulgate.

L'articolo 61-1 della costituzione dispone cos:


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quando in occasione di un'istanza in corso davanti ad una giurisdizione indicato che


una disposizioni legislativa porti danno ai diritti e libert che la costituzione
garantisce, il consiglio costituzionale pu essere incaricato di questa domanda su
rinvio del consiglio di stato o della corte di cassazione che si pronunziato in un
termine determinato.

Il secondo comma di questo articolo 61-1 rimanda alla legge organica la cura di
determinare le condizioni di applicazione.
Tale l'oggetto del presente progetto di legge organica, che interpreta l'equilibrio
voluto dal potere costituente e garantisce un largo accesso a questo nuovo
meccanismo di controllo e pure assicura che non pu essere messo in opera a fini
dilatori.

Converr di accertarsi che la messa in opera effettiva di questo nuovo meccanismo


rispetta questo equilibrio e si traduca in un'articolazione armoniosa dell'intervento
delle differenti giurisdizioni.
Questo perch un bilancio di questa messa in opera sar realizzato al termine dei
primi tre anni di applicazione, e questo bilancio sar trasmesso dal governo al
parlamento e potr condurre, all'occorrenza, a considerare la modifica di alcuni dei
commi fissati dalla legge organica.
L'articolo 1 del presente progetto di legge organica inserisce un capitolo II bis
relativo alla domanda di costituzionalit.
Questo precisa le condizioni nelle quali:

1 - una domanda di costituzionalit pu essere trasmessa al consiglio di stato o alla


corte di cassazione da una giurisdizione;

2 - il consiglio di stato e la corte di cassazione rimandano al consiglio costituzionale


una domanda di costituzionalit che a loro direttamente sottomessa o una domanda
che a loro trasmessa da una giurisdizione;

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3 - il consiglio costituzionale delibera sulla domanda di costituzionalit.

3.1 LA DOMANDA DI COSTITUZIONALITADAVANTI AD UNA


GIURISDIZIONE RILEVANTE DEL CONSIGLIO DI STATO O DELLA CORTE
DI CASSAZIONE
3.1.1 IL CAMPO DI APPLICAZIONE DELLA DOMANDA DI
COSTITUZIONALITA

La domanda di costituzionalit potr essere sollevata nel corso di ogni istanza davanti
a tutte le giurisdizioni, e poi proposte per mezzo del consiglio di stato o della corte di
cassazione.
Potr anche essere sollevata per la prima volta in appello.
In materia penale la domanda potr essere sollevata nel corso dell'istruzione.
Il progetto di legge organica specifica tuttavia le condizioni nelle quali potr allora
essere posta, precisando che nel resto del corso dell'istruzione la domanda sar
portata davanti alla camera dell'istruzione.
Infatti n il giudice di istruzione n il giudice delle libert e della detenzione hanno il
potere di annullare un atto o un parte della procedura di istruzione.
Ci pu essere devoluto alla camera dell' istruzione ed cos logico di confidare alla
giurisdizione competente per deliberare sulla validit della procedura la
responsabilit di valutare se la domanda di costituzionalit sollevata sia affetta o no
dalla regolarit della procedura.
La camera dell'istruzione pu essere incaricata in ogni momento da una parte o da un
testimone assistito, e questa disposizioni non ha niente affatto per conseguenza di
limitare il diritto per le parti in giudizio di sollevare una domanda di costituzionalit.

Come il progetto che era stato preparato nel 1990, il presente progetto di legge
organica esclude la possibilit di sollevare una domanda di costituzionalit davanti
alla Corte di assise.
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Questa restrizione giustificata dalla composizione particolare di questa


giurisdizione e dall'interesse che si ha affinch le domande di diritto e di procedura
siano regolate prima dell'apertura del processo criminale.
Ogni proposizione aperta nella fase dell'istruzione a monte del processo criminale,
per permettere di sollevare delle domande di costituzionalit;
il progetto prevede inoltre in caso di appello di una decisione di corte di assise in
primo luogo, che la domanda potr essere sollevata al momento della dichiarazione
di appello.
Sar allora trasmessa alla corte di cassazione di cui la camera criminale incaricata
di designare la corte di assise che giudicher in appello di tale domanda di
costituzionalit, che pu essere esaminata prima dell'apertura delle discussioni
davanti alla corte di assise che delibera in appello.

3.1.2 LA PROCEDURA APPLICABILE

La giurisdizione che sar incaricata della domanda di costituzionalit dovr


procedere, per allontanare le domande che sarebbero sollevate a fini dilatori, ad un
esame basato su tre punti.
In primo luogo, la domanda non sar trasmessa se la disposizioni discussa riguarda
l'uscita dalla lite, o la validit della procedura.
In secondo luogo, la giurisdizione dovr accertarsi che la disposizioni di cui la
costituzionalit contestata non stata gi dichiarata conforme alla costituzione per
il consiglio costituzionale nei motivi del dispositivo della sua decisione, salvo
cambiamento di circostanze.
In terzo luogo la giurisdizione proceder ad un esame sommario mirando ad
accertarsi che la domanda non sprovvista di carattere serio.

La giurisdizione dovr ad ogni modo, se incaricata di discutere la conformit della


disposizioni alla costituzione ed agli impegni internazionali della Francia,
pronunziarsi in primo luogo sulla domanda di costituzionalit, sotto riserva,
all'occorrenza, delle esigenze risultanti dell'articolo 88-1 della costituzione in materia
di diritto comunitario.
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Questa priorit di esame legata all'effetto erga omnes della dichiarazione di


incostituzionalit che condurr all'abrogazione della disposizioni legislativa
contestata.
Se la domanda sollevata soddisfa le condizioni basati dal progetto di legge organica,
la giurisdizione trasmetter rapidamente la domanda alla giurisdizione suprema a cui
lei appartiene.

Per impedire che la messa in opera del meccanismo non serva di pretesto a manovre
procedurali, previsto che la decisione di trasmettere non sar suscettibile di ricorso,
essendo inteso che la parte che si opposta alla domanda posta potr valorizzare il
suo punto di vista davanti al consiglio di stato o la corte di cassazione difendendo
all'occorrenza che le condizioni basati dalla legge organica non sono state rispettate.
In quanto alla decisione del rifiuto di trasmettere la domanda, non potr essere
contestata che in occasione di un ricorso basato sulla decisione di fondo.

3.1.3 LEFFETTO DELLA DECISIONE DI TRASMISSIONE SULLISTANZA IN


CORSO

La decisione di trasmettere la domanda al consiglio di stato o alla corte di cassazione


impone che il giudice soprassieda a deliberare fino alla loro decisione, o se stato
incaricato, fino a quella del consiglio costituzionale. Tenuto conto dei termini previsti
per l'esame della domanda di costituzionalit, la durata del rinvio sar limitata a tre o
sei mesi.

Tuttavia, per garantire il buono funzionamento del servizio pubblico della giustizia e
di permettere di rispondere alle situazioni di urgenza, il progetto di legge organica
prevede, da una parte, che il corso dell'istruzione non sar sospeso dalla trasmissione
della domanda di costituzionalit, e dallaltra parte che il giudice potr sempre
prendere le misure provvisorie o conservative necessarie.
Inoltre, quando il rinvio a decidere rischierebbe di trascinare delle conseguenze
irrimediabili o manifestamente eccessive per i diritti di una parte, la giurisdizione che
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decide di trasmettere la domanda potr sempre deliberare sulle questioni che devono
essere immediatamente risolte.

I termini di esame della domanda di costituzionalit per il consiglio di stato o la corte


di cassazione, poi, all'occorrenza, per il consiglio costituzionale, non sono compatibili
con certe disposizioni di procedura che impongono che il giudice deliberi in un
termine determinato.
Cos, per esempio, davanti al giudice ordinario per l'esame di una domanda di messa
in libert di una persona collocata in detenzione provvisoria o davanti al giudice
amministrativo, nel contenzioso elettorale o di certi ricorsi che toccano il diritto degli
stranieri.

Inoltre si potrebbe avere l effetto di ritardare il campo dell'istruzione penale, e la


domanda di costituzionalit pu essere utilizzata a fini dilatori per non ottenere la
revoca di una misura di detenzione provvisoria.
Questo sarebbe contrario alla intenzione voluta che la trasmissione di una domanda di
costituzionalit in occasione di un'istanza di una misura privativa di libert abbia per
conseguenza il ritardare la decisione suscettibile di mettere fine a questa misura.

per queste ragioni che il progetto di legge organica prevede che il giudice non
soprassieda a decidere, malgrado la trasmissione della domanda di costituzionalit, in
caso della privazione di libert di qualcuno e lascia ugualmente al giudice la
possibilit di non soprassedere a deliberare quando gli si imponga di deliberare in un
tempo determinato o durgenza.

3.2 LA DOMANDA DI COSTITUZIONALITA DAVANTI AL CONSIGLIO DI


STATO O LA CORTE DI CASSAZIONE
3.2.1 LA DOMANDA DI COSTITUZIONALITA TRASMESSA AL CONSIGLIO
DI STATO O ALLA CORTE DI CASSAZIONE

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Il consiglio di stato o la corte di cassazione disporr di un termine di tre mesi, a


partire dal ricevimento della trasmissione della domanda, per adire o no al consiglio
costituzionale.

Il consiglio costituzionale sar incaricato se il consiglio di stato o la corte di


cassazione credono che la disposizioni discussa sia rilevante per la lite, se salvo
cambiamento di circostanze non sia stata gi dichiarata conforme alla costituzione
per il consiglio costituzionale nei motivi del dispositivo della sua decisione, e se
stata sollevata una domanda nuova .
3.2.2 LA DOMANDA DI COSTITUZIONALITA SOLLEVATA DIRETTAMENTE
DAVANTI AL CONSIGLIO DI STATO DELIBERANDO AL CONTENZIOSO O
DAVANTI ALLA CORTE DI CASSAZIONE

La domanda di costituzionalit potr ugualmente essere sollevata per la prima volta


davanti al consiglio di stato, deliberando come giudice di cassazione, come giudice di
appello o come giudice di primo ed ultimo grado, o davanti alla corte di cassazione.
Apparterr al consiglio di stato o alla corte di cassazione di adire o no il consiglio
costituzionale al vaglio con gli stessi criteri di quelli che si applicato quando una
domanda la loro trasmesso da una giurisdizione.

Il consiglio di stato o la corte di cassazione si asterr dal deliberare finch il consiglio


costituzionale non si sar pronunziato sulla domanda di costituzionalit, salvo se
l'interessato privato di libert specificato dell'istanza e che la legge prevede che la
corte di cassazione deliberi in un termine determinato.
Potranno ugualmente non soprassedere a deliberare se sono tenuti di pronunziarsi in
urgenza.

3.2.3 LA CREAZIONE DI UNA COMPOSIZIONE NUOVA DELLA CORTE DI


CASSAZIONE PER PRONUNZIARSI SUI RINVII AL CONSIGLIO
COSTITUZIONALE

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Le differenti composizioni del Consiglio di stato deliberando al contenzioso potranno


applicare questo nuovo meccanismo mettendo in opera le linee di organizzazione e
di procedura applicabile davanti al Consiglio di Stato.

In compenso, per la corte di cassazione, appare necessario di istituire una


composizione nuova con il primo Presidente , i presidenti delle camere civile e
penale, e due consiglieri appartenendo ad ogni camera specializzata.
Ritorner in principio a questa composizione di decidere del rinvio o no delle
domande di costituzionalit. Tuttavia, quando la soluzione sembra sia imposta, il
primo Presidente potr rimandare la domanda davanti ad una composizione ridotta,
composta da egli stesso cos come dal Presidente e da un consigliere della camera
interessata.
Il primo Presidente e i presidenti di camera potranno essere sostituiti da supplenti.

3.3 LESAME DELLE DOMANDE DI COSTITUZIONALITA PER IL


CONSIGLIO COSTITUZIONALE
3.3.1 LA PROCEDURA DAVANTI AL CONSIGLIO COSTITUZIONALE

Appena una domanda di costituzionalit stata inviata dal consiglio di stato o dalla
corte di cassazione, il consiglio costituzionale deve avvertire il Presidente della
Repubblica, il primo ministro e i presidenti dell'assemblea nazionale e del senato, in
modo tale che questi autorit possano inviare, se loro lo vogliono, le loro osservazioni
al consiglio costituzionale.

La procedura davanti al consiglio costituzionale sar in contraddittorio e salvo caso


eccezionale, sar pubblica.
Le modalit dell'istruzione saranno precisati dal regolamento interno del consiglio.
La domanda di costituzionalit costituisce un incidente di istanza e non si distingue
dell'istanza principale in occasione della quale sollevata.

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Di conseguenza, non c' modo di prevedere che l'aiuto giurisdizionale pu essere


affidato ad una parte specialmente in vista o in occasione della domanda di
costituzionalit.
Tuttavia un decreto fisser le modalit di maggiorazione della retribuzione degli
ausiliari di giustizia che si prestano e loro concorrono a titolo dell'aiuto
giurisdizionale quando una domanda di costituzionalit trasmessa al consiglio
costituzionale.

3.3.2 LA DECISIONE DEL CONSIGLIO COSTITUZIONALE

Il consiglio costituzionale render nota la sua decisione entro tre mesi. Questa
decisione sar notificata alla parte e comunicata al consiglio di stato o alla corte di
cassazione cos come alla giurisdizione davanti alla quale la domanda di
costituzionalit stata sollevata.
Sar ugualmente notificata al Presidente della Repubblica, al primo ministro ed ai
presidenti delle assemblee e pubblicato sulla giornale ufficiale.

L'articolo 2 del progetto di legge organica inserisce nel codice di giustizia


amministrativa, il codice dell'organizzazione giudiziaria e il codice di procedura
penale un capitolo relativo alla domanda di costituzionalit.

4 DECISIONE N.2009-595 DEL 2 DICEMBRE

2009

Dopo due tentativi di revisione costituzionale nel 1990 e nel 1993 che non hanno
avuto buon esito, la legge costituzionale n 2008-724 del 23 luglio 2008 di
modernizzazione delle istituzioni della Quinta Repubblica ha inserito nella
Costituzione un articolo 61-1 e modificato il suo articolo 62, per creare una procedura
desame per via deccezione della costituzionalit di una legge.
La legge organica relativa allapplicazione dellarticolo 61-1 della Costituzione la
terza legge organica attuativa della legge costituzionale n2008-724 del 23 luglio
2008 di modernizzazione delle istituzioni della Quinta Repubblica 1, in seguito alla
legge organica n2009-38 del 13 gennaio 2009 applicativa dellarticolo 25 della
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Costituzione e della legge organica n2009-403 del 15 aprile 2009 relativa


allapplicazione degli articoli 34-1, 39 e 44 della Costituzione. 2
Il progetto di legge organica relativo allapplicazione dellarticolo 61-1 della
Costituzione stato deliberato presso il Consiglio dei ministri il 3 aprile 2009.
stato adottato in prima lettura dallAssemblea nazionale il 14 settembre 2009 e dal
Senato il 13 ottobre, poi, in termini identici, dallAssemblea nazionale in maniera
definitiva il 24 novembre.
La legge organica stata trasmessa al Consiglio Costituzionale dal Primo Ministro,
conformemente agli articoli 46, comma 5 e 61, comma 1, della Costituzione, il 25
novembre 2009.
Dopo aver richiamato le norme di riferimento applicabili
(articolo 61-1 e secondo comma dellarticolo 62, assieme allobiettivo di valore
costituzionale di buona amministrazione della giustizia , che risulta dagli articoli 12,
15 e 16 della Dichiarazione dei diritti delluomo e del cittadino del 17893), il
Consiglio costituzionale, nella sua decisione n2009-595 DC del 3 dicembre 2009, ha
esaminato linsieme delle disposizioni della legge organica.

Ha dichiarato codeste disposizioni conformi alla Costituzione, e ha formulato tre


riserve, di cui due aventi la stessa portata:
1che la questione prioritaria di costituzionalit sia stata sollevata dinanzi alle
giurisdizioni dipendenti dal Consiglio di Stato o dalla Corte di Cassazione o dinanzi a
queste due giurisdizioni stesse e il fatto che, nonostante lesercizio di tutte le vie di
ricorso da parte dellattore, una decisione definitiva possa essere emessa in unistanza
alloccasione della quale il Consiglio costituzionale stato adito per una questione
prioritaria di costituzionalit (QPC), senza attendere che abbia deliberato, non
priverebbe lavente diritto della facolt di introdurre una nuova istanza affinch sia
tenuto conto della decisione del Consiglio costituzionale;
2 - in assenza delle disposizioni procedurali specifiche per lesame da parte del
Consiglio di Stato e della Corte di cassazione, le disposizioni degli articoli 23-3 a 237 devono intendersi come fondanti l obbligo di rispetto di un procedimento giusto ed
equo.
Il decreto deve, in caso di bisogno, apportare i complementi procedurali necessari.
19

Larticolo 61-1 della Costituzione, introdotto dallarticolo 29 della legge


costituzionale del 23 luglio 2008 precisata, dispone:
Allorquando, alloccasione di unistanza in corso davanti ad una giurisdizione, si
ritiene che una disposizioni legislativa violi i diritti e le libert che la Costituzione
garantisce, il Consiglio costituzionale pu essere adito di tale questione su rinvio del
Consiglio di Stato o della Corte di cassazione, che si pronuncia in un termine
determinato.
Una legge organica determina le condizioni di applicazione del presente articolo.
Il secondo comma dellarticolo 62, introdotto dallarticolo 30 della stessa legge
costituzionale, prevede che una disposizioni dichiarata incostituzionale sul
fondamento dellarticolo 61-1, abrogata a partire dalla pubblicazione della
decisione del Consiglio costituzionale o da una data ulteriore fissata in questa
decisione. Il Consiglio costituzionale determina le condizioni e i limiti allinterno dei
quali gli effetti che la disposizioni ha prodotto sono suscettibili di essere rimessi in
questione.
Questa riforma ha un triplice obiettivo:
1 -fornire un nuova facolt alla parte in giudizio, permettendole di far valere i diritti
che trae dalla Costituzione;
2 -liberare lordinamento giuridico dalle disposizioni incostituzionali;
3 -assicurare la superiorit della Costituzione nellordine interno.

Qualsiasi persona potr, alloccasione di unistanza, sollevare la questione derivante


dalla contrariet di una disposizioni legislativa rispetto alla Costituzione.
Tale questione potr essere sollevata dinanzi a tutte le giurisdizioni, in ogni tappa del
procedimento.
Sar rinviata al Consiglio di Stato e alla Corte di cassazione che si assicureranno che i
criteri di rinvio sono effettivamente soddisfatti.
Se tale ipotesi verificata, codeste giurisdizioni deferiranno la questione al Consiglio
costituzionale, unico giudice della costituzionalit della disposizioni legislativa, che
potr, alloccorrenza, abrogare questultima.
20

La legge organica, che risponde a questi obbiettivi, comprende cinque articoli:


1-larticolo 1 inserisce , nel titolo II dellordinanza n58-1067 del 7 novembre 1958
costituente la legge organica sul Consiglio costituzionale , un capitolo II bis intitolato
Sulla questione prioritaria di costituzionalit;
2-larticolo 2 inserisce nel codice di giustizia amministrativa il capitolo I bis.
3-larticolo 3 relativo alle leggi del Paese della Nuova-Caledonia;
4-larticolo 4 si riferisce ai testi di applicazione della legge;
5-larticolo 5 prevede lentrata in vigore della legge il primo giorno del terzo mese
successivo alla promulgazione, in tal modo una promulgazione precedente al 31
dicembre 2009 fa entrare in vigore la riforma il primo marzo 2010

4.1 SULLARTICOLO 1:
Il nuovo capitolo II bis relativo alla questione prioritaria di costituzionalit
dellordinanza del 7 novembre 1958 precisata trova il suo posto allinterno del titolo
II relativo al funzionamento del Consiglio costituzionale, tra il capitolo II relativo
alle dichiarazioni di conformit alla Costituzione e il capitolo III relativo
allesame dei testi di forma legislativa.
Questo nuovo capitolo II bis comporta tre sezioni consacrate alle disposizioni
applicabili rispettivamente davanti alle giurisdizioni dipendenti dal Consiglio di Stato
o dalla Corte di cassazione e, infine, davanti al Consiglio costituzionale.
--a) Articolo 23-1 dellordinanza organica del 7 novembre 1958.
Larticolo 23-1 definisce le giurisdizioni interessate dallarticolo 61-1, il quale
include sia le giurisdizioni distruzione che quelle di giudizio, le giurisdizioni
specializzate come quelle di diritto comune.

Lunica restrizione dovuta al fatto che la giurisdizione davanti alla quale sollevata
la questione prioritaria deve dipendere dal Consiglio di Stato o della Corte di
cassazione.
21

Larticolo 23-1 sembra, cos, escludere solamente il Tribunale dei Conflitti e la Corte
Superiore darbitrato.
Questi ultimi non dipendono n dal Consiglio di Stao, n dalla Corte di Cassazione.
Per quanto riguarda il Tribunale dei conflitti, che non adito direttamente, in quanto
tale, delle questioni relative ai diritti e alle libert, una QPC pu essere sollevata
prima o dopo il Tribunale dei conflitti, davanti alla giurisdizione inizialmente adita o
quella dichiarata competente.
In merito alla Corte superiore di arbitrato, istituita dalla legge dell11 febbraio 1950
relativa alle convenzioni collettive e alle procedure di disciplina dei conflitti collettivi
di lavoro, la sua attivit ampiamente ridotta. In ogni caso, listituzione del filtro del
Consiglio di Stato e della Corte di cassazione trova il suo fondamento nellarticolo
61-1.
Non era, dunque, possibile alla legge organica accogliere un criterio diverso da
questo.
Larticolo 23-1 determina una sola condizione generale di ricevibilit: la QPC deve
essere presentata in uno scritto a parte e motivato.
Come lha sottolineato il Consiglio costituzionale nella sua decisione del 3 dicembre
2009, ci permette di assicurare il trattamento rapido della questione e di accertarsi,
cos, del suo carattere prioritario.
La QPC qualificata come mezzo dallarticolo 23-1. Tenuto conto della sua natura
si tratta di un mezzo di diritto. La QPC costituisce un motivo giuridico invocato da
una parte a sostegno delle sue pretese.
Non pu, dunque, costituire la causa o loggetto principale dellistanza: sollevata a
sostegno della domanda di una parte e ne laccessorio finch il Consiglio
costituzionale non sia, alloccorrenza, adito.
Confermando questa qualificazione di mezzo e non di pretesa, larticolo 23-1 e
larticolo 23_5 precisano che la QPC pu essere sollevata per la prima volta in causa
dappello o in cassazione.
La QPC non pu essere, invece, sollevata dal giudice. Come lo rileva il Consiglio
costituzionale nella sua decisione n2009-595 DC, questa disposizioni organica la
conseguenza dei termini del primo comma dellarticolo 61-1 della Costituzione, che
dispone che allorquando, alloccasione di unistanza in corso davanti ad una
giurisdizione, si sostiene...
22

Larticolo 23-1 pone, tra laltro, una condizione speciale di rifiuto: la QPC non pu
essere sollevata davanti alla corte dassise. la ripresa di una disposizioni del
progetto di legge organica depositato il 30 marzo 1990 allufficio dellAssemblea
Nazionale, contemporaneamente al progetto di riforma costituzionale. Si tratta di una
restrizione al diritto estremamente vasto che riconosce larticolo 61-1 della
Costituzione di sollevare una questione.
Nonostante ci, tale restrizione non appare contraria allarticolo 61-1. Questo il
caso della libert di sollevare una questione durante tutta la fase dellistruzione
preparatoria, a monte del processo criminale. La legge organica prevede, inoltre, in
caso dappello di una
decisione di corte dassise resa in primo grado, che la questione potr essere sollevata
al momento della dichiarazione dappello. Un terzo elemento deve essere preso in
conto, relativo allinteresse generale legato al fatto che le questioni di diritto e di
procedura sono regolate prima dellapertura del processo criminale. Ne va della
buona amministrazione della giustizia, obiettivo di valore costituzionale. Per tutte
queste ragioni, il Consiglio ha deciso che larticolo 23-1 non disconosceva le
esigenze dellarticolo 61-1 della Costituzione.
Il Consiglio costituzionale ha, dunque, dichiarato larticolo 23-1 conforme alla
Costituzione.
--b) Articolo 23-2 dellordinanza organica del 7 novembre 1958
1-In primo luogo, larticolo 23-2 non crea una scadenza al termine della quale il
giudice a quo dovrebbe aver statuito sulla QPC. In effetti, larticolo 61-1 impone un
termine solamente al Consiglio di Stato e alla Corte di Cassazione. Per quanto
riguarda il giudice a quo, il costituente ha dato un margine di manovra maggiore al
legislatore organico. Questultimo ha, dunque, potuto scegliere la formula senza
termine fisso, che costituisce un incitamento a giudicare il prima possibile, senza
rinchiudere, tuttavia, il giudizio in un termine determinato.
Come il Consiglio costituzionale ha deciso nel 2003, a proposito dei termini impartiti
al primo presidente della corte dappello per pronunciarsi sulla domanda deffetto
sospensivo dellappello emanante dal procuratore della Repubblica, senza un
termine, significa nel termine pi breve. Lo scopo ricercato , mediante questa
disposizioni, che il tempo desame della trasmissione e del rinvio della QPC, oltre
al tempo desame della QPC in s e per s, si imputi sul termine distruzione
dellaffare, senza allungarlo.
23

Questo termine breve permetter ugualmente, nellipotesi di contenzioso di massa,


che una giurisdizione, adita per una QPC e informata del fatto che il Consiglio di
Stato, la Corte di cassazione o il Consiglio costituzionale gi stato adito per una
QPC, mettendo in discussione, attraverso lo stesso mezzo, la medesima disposizioni
legislativa, aspetti, prima di deliberare sulla trasmissione, la decisione che sar resa
alloccasione della prima QPC trasmessa.
2-In secondo luogo, i criteri che giustificano la trasmissione della QPC al Consiglio
di Stato o alla Corte di Cassazione sono tre. Sono cumulativi.
Il primo criterio impone che la disposizioni sia applicabile al litigio o alla procedura o
costituisce il fondamento dellazione giudiziaria.
Il secondo criterio esige che la disposizioni non sia gi stata dichiarata conforme alla
Costituzione nei motivi e nel dispositivo di una decisione del Consiglio, salvo
cambiamento di circostanze.
Come lha sottolineato il Consiglio nella sua decisione n2009-595 DC, tale criterio
richiama lautorit delle decisioni del Consiglio costituzionale, enunciata nellultimo
comma dellarticolo 62 della Costituzione.
Il riferimento ad una dichiarazione di conformit alla Costituzione nei motivi e nel
dispositivo, risponde allevoluzione dei metodi applicati dal Consiglio costituzionale
a partire dal 1959, nella redazione delle decisioni sulle leggi ordinarie. Lesigenza,
per rifiutare una QPC , che la disposizioni sia stata gi dichiarata conforme alla
Costituzione dal Consiglio costituzionale, che questultimo abbia proceduto ad una
tale dichiarazione di conformit nei motivi e nel dispositivodella sua decisione, ha
per conseguenza di dispensare le giurisdizioni dal prendere in esame
questevoluzione dei metodi, una volta precisato che, in principio, quando il
Consiglio costituzionale rigetta nei motivi un ricorso invocato contro una disposizioni
legislativa, la dichiara conforme alla Costituzione nella sua integralit.
Il terzo criterio quello secondo il quale la questione non sprovvista di un
carattere serio.
Mira a scartare le questioni troppo fantasiose o a fine dilatorio.
Trattandosi della riserva del cambiamento delle circostanze, il Consiglio
costituzionale ha precisato che si riferiva ai cambiamenti di portata generale
(cambiamenti nelle norme costituzionali o cambiamenti nelle circostanze, di fatto o di
diritto, che affliggono la portata della disposizioni legislativa criticata) e non delle
24

circostanze proprie al caso di specie, che d luogo allistanza alloccasione della


quale la QPC stata sollevata.
In totale, questi tre criteri sono molto similari a quelli proposti nel 1989-1990. Sono
conformi allarticolo 61-1, il quale prevede che il Consiglio costituzionale possa
essere adito di uneccezione dincostituzionalit su rinvio del Consiglio di Stato o
della Corte di Cassazione. Questa locuzione abilita la legge organica a fissare i criteri
del filtro.
3- In terzo luogo, il quinto comma dellarticolo 23-2 dispone che in ogni caso, la
giurisdizione debba esaminare il mezzo ricavato dalla conformit della Costituzione,
prima del mezzo tratto dalla conformit di una legge agli impegni internazionali della
Francia. Per evitare qualsiasi ambiguit, questa disposizioni conferma il carattere
prioritario della QPC.
Essa risponde ad una triplice preoccupazione.
In prima battuta, tenuto conto della vicinanza tra la protezione costituzionale
dei diritti fondamentali e la tutela che risulta dalle convenzioni relative ai diritti
delluomo, la quasi totalit delle questioni di costituzionalit potrebbe essere
rigettata, a causa del fatto che la legge contestata debba essere invalidata per
inconvenzionalit . La riforma sarebbe stata, cos, svuotata totalmente di contenuto.
In seconda battuta, la creazione di un controllo di costituzionalit a posteriori
mira a riportare la Costituzione al vertice dellordinamento giuridico francese. , in
effetti, apparso anormale che tutti i giudici rigettino una legge nazionale per un
motivo dinconvenzionalit, mentre il rispetto della Costituzione non poteva, invece,
essere invocato dinanzi a loro. Se linconvenzionalit avesse dovuto fare da schermo
allincostituzionalit, questanomalia sarebbe stata presente.
Infine, la riforma del 23 luglio 2008 ha investito il Consiglio costituzionale, su
rinvio del Consiglio di Stato o della Corte di Cassazione, del potere di abrogare le
disposizioni legislative non conformi ai diritti e alle libert che la Costituzione
garantisce. Questa centralizzazione del controllo di costituzionalit, con un effetto
abrogativo erga omnes , unimportante garanzia di sicurezza giuridica e di coerenza
nella protezione dei diritti fondamentali.
Il Consiglio costituzionale ha sottolineato, nella sua decisione del 3 dicembre 2009,
che questa priorit ha per unico effetto dimporre, in ogni caso, lordine desame dei
mezzi sollevati davanti alla giurisdizione adita e che non ha, n per oggetto n per
effetto, di restringere la competenza delle giurisdizioni amministrative e ordinarie per
25

far rispettare la superiorit rispetto alle leggi del diritto internazionale e del diritto
dellUnione europea. Non , cosi, contraria allarticolo 55, in base al quale i trattati
o accordi regolarmente ratificati o approvati hanno, a partire dalla loro pubblicazione,
unautorit superiore a quella delle leggi, su riserva, per ogni accordo o trattato, della
sua applicazione per conto dellaltra parte, n allarticolo 88-1, ai sensi del quale la
Repubblica partecipa alla Comunit Europea e allUnione europea, costituite di Stati
che hanno scelto liberamente, in virt dei trattati che le hanno istituite, di esercitare in
comune alcune delle loro competenze.
Occorre osservare che, a seguito dellentrata in vigore del trattato di Lisbona il primo
dicembre 2009, il Consiglio costituzionale ha citato larticolo 88-1 nella sua nuova
redazione.
Il legislatore organico ha, cos, rinforzato la specializzazione delle competenze
giurisdizionali per il controllo della legge. Da una parte, il Consiglio costituzionale
trova appoggio nellarticolo 61-1, per la sua funzione di giudice costituzionale, senza
essere giudice della convenzionalit. 6 Daltro canto, il Consiglio di Stato e la Corte
di Cassazione sono e rimangono le pi alte giurisdizioni incaricate di giudicare la
convenzionalit della legge.
Il Consiglio costituzionale ha dichiarato larticolo 23-2 conforme alla Costituzione.
--c) Articolo 23-3 dellordinanza organica del 7 novembre 1958.
Larticolo 23-3 fissa il principio generale secondo il quale la trasmissione della QPC
conduce la giurisdizione a rinviare ad una nuova udienza. Deve attendere la decisione
del Consiglio di Stato o della Corte di Cassazione o, se adito, quella del Consiglio
costituzionale.
Questo principio conosce un supplemento di ordine generale: il corso dellistruzione
non sospeso e la giurisdizione pu prendere le misure provvisorie o conservative
necessarie.
Larticolo 23-3 organizza, inoltre, due categorie deccezioni:
o il

Da un lato, la giurisdizione non pu rinviare ad una nuova udienza, se la legge

regolamento prevede che essa statuisca entro un termine determinato o durgenza.


Alcune
regole di procedura possono, infatti, imporre al giudice di prima istanza o dappello
di deliberare entro un termine fisso.
26

Il giudice pu, inoltre, non rinviare ad una nuova udienza allorquando il rinvio
rischierebbe di comportare conseguenze irrimediabili o manifestamente eccessivi per
i diritti delle parti. In questipotesi, la giurisdizione che decide di trasmettere la
questione pu statuire sui punti che devono essere immediatamente risolti.
- Daltro lato, la giurisdizione non pu rinviare ad una nuova udienza, nellipotesi in
cui una persona sia privata di libert a causa dellistanza o allorquando listanza abbia
per oggetto di metter fine ad una misura privativa di libert.
Larticolo 23-3 prevede, tuttavia, che nel momento in cui il giudice che ha trasmesso
la QPC alla Corte di Cassazione o al Consiglio di Stato non abbia rinviato ad una
nuova udienza, appartiene alla giurisdizione dappello o, in un altro caso, alla
giurisdizione adita in cassazione di farlo. Come lha rilevato il Consiglio
costituzionale nella sua decisione del 3 dicembre 2009, queste regole, che concorrono
al buon funzionamento della giustizia, preservano leffetto utile della QPC per
lavente diritto che lha posta. Gli , infatti, possibile, formando un ricorso, di
beneficiare della decisione del Consiglio costituzionale.
Questa regola conosce, per, uneccezione dinanzi alla Corte di Cassazione:
allorquando linteressato privato di libert a causa dellistanza e che la legge
prevede una deliberazione della Corte di Cassazione in un termine determinato, essa
deve statuire senza attendere la decisione del Consiglio costituzionale, se stato
adito.
Il Consiglio costituzionale, nella sua decisione del 3 dicembre 2009, ha rilevato che
questeccezione pone una difficolt poich, almeno in teoria, pu condurre al caso in
cui listanza sia risolta definitivamente, senza attendere la decisione relativa alla
costituzionalit.
Di conseguenza, il Consiglio Costituzionale ha emesso una riserva per preservare il
diritto del soggetto di reinvestire la giurisdizione, nellipotesi in cui la decisione del
Consiglio costituzionale condurrebbe ad una censura della disposizioni legislativa
contestata.
--d) Articoli 23-4 e 23-5 dellordinanza del 7 novembre 1958
Larticolo 23-4, prevedendo che il Consiglio di Stato e la Corte di Cassazione
dispongono di tre mesi per pronunciarsi sulla QPC, risponde ai precetti dellarticolo
61-1 della Costituzione, secondo il quale in un termine determinato che queste
giurisdizioni devono pronunciarsi.
27

Larticolo 23-4 precisa ugualmente le condizioni di rinvio della questione al


Consiglio costituzionale. Due condizioni sono identiche a quelle che giustificano la
trasmissione della QPC da parte del giudice a quo : disposizioni contestata
applicabile al litigio, disposizioni non dichiarata gi conforme alla Costituzione dal
Consiglio costituzionale.
La terza condizione diversa da quella formulata allarticolo 23-1 per il giudice a
quo ( non sprovvista di un carattere serio). La condizione , qui, leggermente pi
esigente. Permetter al Consiglio di Stato e alla Corte di Cassazione di svolgere il
loro ruolo di filtro.
Il secondo criterio quello della questione nuova. Il Consiglio ha ritenuto che
questo criterio non si apprezza con riferimento alla disposizioni legislativa contestata
(altrimenti, ogni disposizioni che non sia gi stata esaminata dal Consiglio
costituzionale sar sempre nuova), ma rispetto alla disposizioni costituzionale con la
quale confrontata. Ha, dunque, sostenuto che, qualsiasi questione di
costituzionalit , la quale invochi una norma Costituzionale che il Consiglio
costituzionale non ha mai avuto modo di interpretare, debba essere qualificata come
nuova.
Il Consiglio ha valutato, inoltre, che questo criterio della novit abilitava il Consiglio
di Stato e la Corte di Cassazione ad apprezzare, in funzione di questa condizione
alternativa, linteresse di adire il Consiglio costituzionale. Potrebbe, cos, essere
qualificata come nuova una disposizioni legislativa facente loggetto di un ricorso
massivo alla QPC e che opportuno far risolvere definitivamente dal Consiglio
costituzionale.
Larticolo 23-5 fissa il regime delle QPC sollevate direttamente davanti al Consiglio
di Stato o alla Corte di Cassazione.
Il primo comma dellarticolo 23-5 precisa che la QPC pu essere sollevata per la
prima volta in cassazione. Larticolo 23-5 riprende, adattandole, dinanzi al Consiglio
di Stato e alla Corte di Cassazione, molteplici regole applicabili davanti al giudice a
quo: esigenza di una memoria motivata e a parte, questione trattata prioritariamente
rispetto al mezzo di convenzionalit, termine per pronunciarsi, criteri di trasmissione
al Consiglio costituzionale, regola generale di rimando a nuova udienza, in caso di
rinvio.
Per le disposizioni che sono la ripresa pura e semplice delle disposizioni applicabili
davanti al giudice a quo, il Consiglio costituzionale le ha dichiarate conformi alla
Costituzione, procedendo ad un richiamo ai motivi che aveva adottato.
28

Larticolo 23-5 pone, di nuovo, la difficolt rilevata allarticolo 23-3 per le eccezioni
alla regola del rinvio a nuova udienza. Sono due: da una parte, automaticamente,
quando linteressato privato della libert, a causa dellistanza e che la legge
prevede che la Corte di Cassazione si pronunci entro un termine determinato e,
daltra parte, facoltativamente, se la Corte di Cassazione o il Consiglio di Stato
tenuto a pronunciarsi durgenza.
Per rispondere a questo stesso problema, dovuto al fatto che una decisione definitiva
potrebbe essere resa quando il Consiglio Costituzionale non ha ancora statuito sulla
QPC di cui stato adito, il Consiglio Costituzionale, nella sua decisione del 3
dicembre 2009, ha, dunque,
ripreso e applicato alle due ultime frasi dellultimo comma dellarticolo 23-5 la
riserva fatta sullarticolo 23-3.
--e) Larticolo 23-6 dellordinanza del 7 novembre 1958 mette in atto un circuito
particolare delle QPC allinterno della Corte di Cassazione. Il Primo presidente ne
destinatario e avvisa il procuratore generale. Questarticolo crea, peraltro, due
formazioni interne alla Corte di Cassazione, una formazione normale ,composta da
presidenti delle camere e due consiglieri appartenenti a ciascuna camera coinvolta , e
una formazione pi ristretta, per statuire sulle questioni la cui soluzione sembra
imporsial Primo presidente.
Una questione sorta, in merito alla collocazione di queste disposizioni nella legge
organica. Il Consiglio costituzionale ha rilevato che queste disposizioni andavano a
toccare le regole costitutive delle formazioni di giudizio della Corte di cassazione, per
lesame della QPC. Ha, dunque, dichiarato il carattere organico di queste
disposizioni, alla maniera di tutte le altre disposizioni di questa legge.
--f) Larticolo 23-7 dellordinanza del 7 novembre 1958 prevede che, in caso di
trasmissione della QPC, la decisione del Consiglio di Stato e della Corte di
Cassazione sar trasmessa al Consiglio costituzionale con le memorie o le
conclusioni delle parti. Il Consiglio ha convalidato questa disposizioni, precisando
che si tratta di memorie e conclusioni delle parti proprie alla QPC e non relative alla
totalit della procedura alloccasione della quale stata posta. In effetti, il Consiglio
costituzionale non giudice dellistanza che ha dato luogo alla QPC, ma solamente di
questultima. Lesigenza, inoltre, a tutti gli stadi della procedura, di una memoria a
parte e motivata, condurr allesito in cui gli scambi delle conclusioni tra le parti,
riguardo la trasmissione e il rinvio della QPC al Consiglio costituzionale, siano
ugualmente separati.
29

Il Consiglio ha, ugualmente, convalidato la disposizioni che prevede linvio, da parte


del Consiglio di Stato o della Corte di Cassazione, di una copia della loro decisione al
Consiglio costituzionale, nel momento in cui decideranno di non adirlo.
In definitiva, sullinsieme delle disposizioni applicabili davanti al Consiglio di Stato e
alla Corte di Cassazione, il Consiglio costituzionale ha formato una riserva generale
relativa allassenza, nella legge organica, di disposizioni particolari di organizzazione
della procedura applicabile. Il Consiglio ha ritenuto che questa mancanza non
ignorasse la competenza del legislatore, nella misura in cui gli articoli 23-4 a 23-7
debbano interpretarsi come prescriventi il rispetto di una procedura giusta ed equa
dinanzi alle giurisdizioni, per lesame del rinvio della QPC dinanzi al Consiglio
costituzionale . In funzione del bisogno, sar compito del decreto apportare le regole
di procedura complementare necessari.

-- g)Le disposizioni applicabili dinanzi al Consiglio costituzionale figurano agli


articoli da 23-8 a 23-12 dellordinanza organica del 7 novembre 1958 precisata.
Larticolo 23-8 assicura linformazione delle quattro pi alte autorit dello Stato,
allorquando il Consiglio costituzionale adito di una QPC. Queste autorit potranno
cosi, se lo desiderano, indirizzare le loro osservazioni al Consiglio. Prevede
ugualmente, per le leggi del Paese, linformazione delle autorit della Nuova
Caledonia.
Larticolo 23-9 dispone che quando il Consiglio costituzionale stato adito in
merito alla questione prioritaria di costituzionalit, lestinzione, per qualunque causa,
dellistanza alloccasione della quale la questione stata posta, priva di
conseguenze sullesame della questione.
Il Consiglio, nella sua decisione del 3 dicembre 2009, ha rilevato che questa
disposizioni trae le conseguenze delleffetto erga omnes delle decisioni del Consiglio
costituzionale, in virt, da una parte, del secondo comma dellarticolo 62 della
Costituzione e, daltra parte, del 2dellarticolo 23-2 della legge organica.
Larticolo 23-10, in primo luogo, fissa un termine di tre mesi al Consiglio
costituzionale per statuire.

30

Larticolo 61-1 non imponeva alla legge organica di fissare un tale termine. Non per
questo contrario alla Costituzione. Larticolo 23-10, in secondo luogo, fissa due
regole di procedura applicabili davanti al Consiglio.
Da una parte, ludienza sar pubblica , salvo un eccezione legata, per esempio, alla
salvaguardia dellordine pubblico o alla protezione del rispetto della vita privata delle
persone.

Larticolo 23-11 impone la motivazione delle decisioni e la loro pubblicazione sul


Giornale ufficiale, riprendendo, in tal maniera,larticolo 20 dellordinanza del 7
novembre 1958, portante legge organica sul Consiglio costituzionale, applicabile nel
quadro del controllo dellarticolo 61. Questarticolo 23-11 adatta, inoltre, le notifiche
al contenzioso dellarticolo 61-1, prevedendo linformazione delle parti, del
Consiglio di Stato e della Corte di Cassazione, alloccorrenza, del giudice a quo, delle
quattro pi alte autorit dello Stato e, sempre alloccorrenza, delle autorit della
Nuova Caledonia.
Larticolo 23-12 prevede una maggiorazione dellaiuto giurisdizionale, nel caso in cui
il Consiglio costituzionale sia adito per una QPC.
Questi articoli sono stati dichiarati conformi alla Costituzione.

4.2 SULLARTICOLO 3:
Larticolo 3 della legge organica inserisce , nellarticolo 107 della legge organica
n99-209 del 1999 relativa alla Nuova Caledonia, un comma che permette alle
disposizioni di una legge del Paese di poter fare loggetto di una QPC.
La QPC, ai sensi dellarticolo 61-1 della Costituzione, verte su una disposizioni
legislativa. Questi termini includono le leggi del Paese. Larticolo 107 della legge
organica del 19 marzo 1999 precisata dispone che le leggi del Paese hanno forza di
legge.
Il Consiglio costituzionale le ha espressamente qualificate come legginella
decisione n996410 DC del 15 marzo 1999.
31

Queste leggi del Paese non beneficeranno , a discapito degli abitanti della Nuova
Caledonia, di unA immunit costituzionale, al contrario di tutte le altre leggi.
La legge organica si applica, dunque, a giusto titolo alle leggi del Paese della nuovaCaledonia e procede ad alcuni adattamenti necessari.
il caso, precisamente, dellarticolo 23-8, riguardo allinformazione delle autorit
locali.
Il Consiglio costituzionale ha, cos, dichiarato larticolo 3 della legge organica
conforme alla Costituzione.

4.3 - Altre disposizioni


Il Consiglio ha, infine, dichiarato conformi alla Costituzione linsieme delle altre
disposizioni della legge organica, che si tratti dellarticolo 2, che riprende le
disposizioni relative alla QPC nel codice di giustizia amministrativa, il codice
dorganizzazione giudiziaria, il codice di procedura penale e il codice delle
giurisdizioni finanziarie o dellarticolo 4, il quale dispone che le modalit
dapplicazione della presente legge organica sono fissate nelle condizioni previste
dagli articoli 55 e 56 dellordinanza n58-1067 del 7 novembre 1958, portante legge
organica sul Consiglio costituzionale.
Larticolo 56 dellordinanza organica del 1958 dispone che il Consiglio
costituzionale completer, mediante il suo regolamento interno, le regole di
procedura emanate dal titolo II della presente ordinanza. Larticolo 3 della legge
organica relativa allarticolo 61-1 rinvia al regolamento interno del Consiglio. Esiste
gi un regolamento interno del 5 ottobre 1988 applicabile alla procedura seguita
dinanzi al Consiglio costituzionale, per le operazioni relative ai referendum. In ugual
maniera, il regolamento del 31 maggio 1959 modificato, applicabile alla procedura
seguita davanti al Consiglio costituzionale per il contenzioso delle elezioni dei
deputati e dei senatori. Questi regolamenti disciplinano la procedura davanti al
Consiglio. Ne andr ugualmente per il regolamento relativo alla QPC. Questultimo
fisser tali regole nel quadro definito agli articoli 23-10 e 23-11 della legge organica
relativa allarticolo 61-1.
32

Larticolo 4 della legge organica relativo allarticolo 61-1 rinvia ugualmente


allarticolo 55 dellordinanza organica del 1958. Questarticolo 55 prevede che le
modalit dapplicazione della presente ordinanza possono essere determinati
mediante decreto in consiglio dei Ministri, dopo la consultazione del Consiglio
costituzionale e il parere del Consiglio di Stato.
Il Consiglio ha convalidato questo rinvio al decreto, per fissare le modalit
dapplicazione della legge organica.
Trattandosi dellarticolo 5, che prevede lentrata in vigore della legge organica il
primo giorno del terzo mese successivo alla promulgazione della legge (ovvero il 1
marzo 2010, dato che la legge sar promulgata nel dicembre 2009), il Consiglio lha
ugualmente dichiarata conforme alla Costituzione. In effetti, larticolo 46 della legge
costituzionale precisata del 23 luglio 2008 prevede che il nuovo articolo 61-1 della
Costituzione entri in vigore nelle condizioni fissate dalla legge organica, necessaria
alla sua applicazione.
A difetto di una disposizioni di diritto transitorio in deroga ai principi di diritto
comune che regolamentano lentrata in vigore delle leggi, la legge organica
immediatamente applicabile alle istanze in corso. Tuttavia, al fine di prevenire certe
difficolt legate allentrata in vigore della riforma, il Consiglio ha precisato che
saranno accoglibili solo le QPC presentate a partire dal primo marzo 2010 , in uno
scritto o una memoria a parte e motivato.

BIBLIOGRAFIA

Introduzione : Constitution du 4 octobre 1958


Capitolo 1 Comit de rflexion et de proposition sur la modernisation et le
rquilibrage des institutions de la Ve Rpublique

Capitolo 2 LOI constitutionnelle n 2008-724 du 23 juillet 2008 de modernisation des


institutions de la Ve Rpublique

Capitolo 3 LOI organique n 2009-1523 du 10 dcembre 2009 relative


l'application de l'article 61-1 de la Constitution
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Capitolo 4 Dcision n 2009-595 DC du 3 dcembre 2009 Loi organique relative


lapplication de larticle 61-1 de la Constitution

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