Sei sulla pagina 1di 2

IL DOLCE STIL NOVO

Il manoscritto conservato presso la Biblioteca Apostolica


Vaticana con la dicitura di Chigi L VIII 305 sancisce un
passaggio epocale
Vengono definiti stilnovisti i poeti appartenenti al Dolce Stil
Novo.
Questo modo di fare poesia per Dante e' nuova e dolce, dove
dolce esprime una qualita' formale, in opposizione alla
scrittura di Guittone e i guittoniani.
E' ispirata d'amore e rivendica un'esatta corrispondenza tra
cio' che il poeta prova e il modo in cui la esprime.
Nasce a Bologna, e poi si sviluppa a Firenze, città d'origine di
quasi tutti i componenti del movimento stilnovistico. Il
manifesto di questa nuova corrente poetica è la canzone di
Guinizzelli Al cor gentil rempaira sempre amore, in
questo componimento egli esplicita le caratteristiche della
donna intesa dagli stilnovisti. La figura femminile si evolve
verso la figura di una donna-angelo, intermediaria tra
l'uomo e Dio, capace di sublimare il desiderio maschile
purché l'uomo dimostri di possedere un cuore gentile e puro,
cioè nobile d'animo, e con cio' amore e cuore gentile
finiscono così con l'identificarsi totalmente.
I principali autori di questa corrente letteraria sono Guido
Guinizzelli (bolognese), considerato il precursore del
movimento, Dante Alighieri, Guido Cavalcanti.

GUIDO GUINIZZELLI (1235 - 1276)


E' considerato l'iniziatore e l'inventore del Dolce Stil Novo e
si tratta di un poeta di grande novità rispetto alla precedente
Scuola siciliana e a quella toscana.
La sua produzione lirica fu molto apprezzata dai
contemporanei e dallo stesso Dante Alighieri, che non esitò a
dichiararlo con ammirazione e commozione padre suo e
maestro nel canto XXVI del Purgatorio.
E' l'unico tra gli stilnovisti nel quale e' attestata una
presenza significativa nel Canzoniere delle origini: infatti e'
presente solo nel Canzoniere Vaticano Latino 3793.
L'amore per Guinizzelli e' un fenomeno che conduce ad un
rinnovamento interiore, rendendo degni gli uomini di
accedere ad una nobilta' spirituale (l'amore nobilita l'animo).
Guido e i poeti stilnovisti teorizzano la superiorita' della
nobilta' interiore su quella di sangue, per cui
l'amore nobilita l'anima.

GUIDO CAVALCANTI (1258 - 1300)


Dopo Guinizzelli, nel Chigiano il posto d'onore
accanto a Dante e' occupato da Cavalcanti.
Le fonti piu' antiche lo descrivono piu' come filosofo che
come un poeta, forse in ragione della complessita' teorica
della sua canzone manifesto Donna me prega, che è
incentrata sugli effetti prodotti dall'amore.
In Cavalcanti si accentua la tendenza della sua poesia
romanza a trasferire il discorso dell'esterno (lode della
donna) all'interno (gli stati d'animo del poeta).
Uno dei temi fondamentali è l'incontro con l'amore che
conduce, al contrario che in Guinizzelli, al dolore,
all'angoscia e al desiderio di morire. La poesia di Cavalcanti
possiede accenti di vivo dolore riferiti spesso al corpo e alla
persona.
Per Cavalcanti l'amore diviene un'esperienza distruttiva, ma
nonostante la forte tematica, il poeta utilizza uno stile dolce
e nuovo.

Potrebbero piacerti anche