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Giorgio De Chirico (1888-1978) fu il principale protagoni- te classica: i suoi quadri sono affollati da Muse e Centauri, vi
sta della pittura metafisica. Nato in Grecia da famiglia italia- compaiono i Dioscuri, Ettore e Andromaca, Mercurio, Nettu-
na, dal 1906 fu a Monaco di Baviera, dove entrò in contatto no, Ulisse, gli Argonauti.
con l'Espressionismo e con esponenti dell'arte simbolista; Questi elementi, però, appaiono bloccati o estraniati dal loro
per questi ultimi, il recupero del mondo classico aveva il sa- contesto, talvolta mescolati ad elementi moderni come loco-
pore della nostalgia per un passato perduto. motive o ciminiere.
Dal 1911, a Parigi, frequentò gli ambienti delle avanguardie, La serie delle Piazze d’Italia mostra spazi urbani in cui sono
pur rimanendo sempre al di fuori da qualsiasi formazione e, quasi sempre assenti le figure umane e il tempo sembra non
anzi, polemizzando con esse. scorrere: sono luoghi silenziosi, con prospettive apparen-
Egli, infatti, restò legato alla sua cultura di origine, la cultura temente errate, tra ombre lunghe e file di palazzi porticati,
dell'antica Grecia, con i suoi riferimenti alla mitologia e all’ar- come elementi di un’architettura classica senza tempo.
Il manichino è frequente
nelle opere di De Chirico;
egli spiegò che il sog- La prospettiva, riconosci-
getto gli fu ispirato da un bile nella pavimentazio-
dramma scritto dal fratel- ne ad assi di legno, non
lo, Alberto Savinio, il cui è coerente con il resto
protagonista è “l'uomo dell'ambientazione.
senza volto”.