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Amor vincit omnia

Autore: Michelangelo Merisi da Caravaggio


Data:1602-1603
Tecnica: olio su tela
Dimensioni:156×113 cm
Ubicazione: Gemäldegalerie, Berlino

CHI E DOVE

VINCENZO GIUSTINIANI FÉRÉOL BONNEMASON FEDERICO GUGLIELMO I


Banchiere Pittore Re Prussia
Il dipinto di Caravaggio fu Il dipinto fu poi acquistato Tre anni più tardi il dipinto fu
commissionato da Vincenzo nel 1812 da un francese, acquistato dal re di Prussia: da
Giustiniani, ricco collezionista Féréol Bonnemaison . allora l'opera si trova a
d'arte di origini genovesi che Berlino.
fu tra gli storici mecenati di
Caravaggio.

Elementi compositivi
FIGURA E SFONDO:
Su uno sfondo scuro si staglia, a grandezza quasi
naturale, la figura luminosissima di un Cupido
alato. Le fattezze della figura sono in realtà
quelle di un ragazzino, non più che dodicenne,
che ci osserva con sguardo malizioso e sfrontato.
La sua pelle è liscia e sensuale e dietro e sotto di
lui si trovano i vinti, ovvero l’arte, la musica, la
guerra, la scienza e la cultura.
LA LINEA E I SUOI EFFETTI PERCETTIVI
ED ESPRESSIVI:
Le linee di contorno del corpo e in particolare dei
muscoli dell’angelo sono linee morbide, che
rendono al meglio l’effetto realistico della figura.
Le linee degli strumenti, dei drappi e degli altri
oggetti sono invece nette.

Elementi compositivi
SPAZIO
Il dipinto viene rappresentato in uno spazio interno,
chiuso da pareti, anche se difficile da vedere a causa
dello sfondo scuro. Esso è però percepibile grazie
alla presenza di oggetti di arredamento.
COLORE E CHIAROSCURO:
Caravaggio gioca con la luce e con le ombre.
decidendo cosa mettere in risalto. Il forte contrasto
che ne scaturisce pone in rilievo i caratteri emergenti
delle figure, lasciando nel buio un'ampia parte della
scena.
In tal modo aumenta la plasticità delle figure. I colori
dominanti sono dunque il nero dello sfondo, che
ispira un senso di ostilità, forza e potere e il colore
chiaro e luminoso dell’angelo che ispira invece un
senso di giovinezza.

COMPOSIZIONE:
Per quanto riguarda l’equilibrio compositivo del quadro,si
può notare come vi sia una maggiore tensione direzionale
verso destra.
Il soggetto dell’opera, seppur posto in una posizione di
apparente squilibrio, è equilibrato. Infatti vi è una costruzione
degli arti a chiasmo: così come la gamba destra è tesa e la
sinistra sollevata, così il braccio destro è sollevato e il sinistro
teso verso il basso.
Secondo alcuni studiosi la
posizione tenuta dall' "amore
vincitore" sembra richiamare
quella di San Bartolomeo di
Michelangelo Buonarroti nel
"Giudizio Universale"

ICONOGRAFIA
L'amore vincitore è raffigurato come un
giovane, completamente nudo e dotato di un Si può inoltre notare che invece di avere
paio di ali. delle ali candide come vuole la tradizione
Il modello che posò per l'opera fu Francesco iconografica, qui viene rappresentato con
Boneri, detto Cecco del Caravaggio, uno dei delle ali scure, che sembrano essere quelle
ragazzi che lo seguì prima come garzone e poi di un falco.
come pittore, nonché probabilmente suo amante.

ICONOLOGIA
Il quadro, da un punto di vista iconologico, rappresenta la
vittoria dell'amore sulle arti, qui riconoscibili negli oggetti
che circondano il ragazzino, che rappresentano le attività
dell’uomo:
•un violino e il liuto (che rappresentano la musica)
•un armatura (la guerra)
• una coroncina (il potere)
•squadra e compasso (il disegno)
•penna e dei fogli scritti (letteratura)
•fiori ed alloro (amore per la natura).
Tutti questi oggetti sono sovrastati dalla figura di Cupido,
il quale con un sorriso sembra calpestarli, come se lui fosse
al di sopra di quest’ultime. Amore potrebbe
rappresentare la figura di Giustiniani. Come “omnia vincit
amor” così il marchese è “maestro e signore di tutte le arti”
, secondo l’ idea neoplatonica di Marsilio Ficino.

ICONOLOGIA
“Amor vincit omnia” rappresenta
simbolicamente tutte le vittorie e le conquiste del La presenza dello scettro fra gli oggetti posati a
marchese Vincenzo Giustiniani, e di conseguenza terra indicherebbe la sovranità di Giustiniani
tutti gli elementi della scena starebbero a sull'isola di Chio mentre il globo stellato, potrebbe
rappresentare una vittoria o un tratto positivo di suggerire un rapporto del marchese con
questa persona. A dare maggiore adito a questa l'astronomia e l'astrologia. La penna e il libro sono
ipotesi c’è il forte apprezzamento ed interesse da indici simbolici delle qualità letterarie; il compasso
parte dello stesso Giustiniani, il quale ha sempre e la squadra alluderebbero alle doti di architetto
ammesso di amare quest’opera sopra tutte le altre
dilettante.Gli oggetti che vediamo in terra, una
realizzate da Caravaggio.
armatura, corone d'alloro, uno spartito musicale,
strumenti da carteggio e strumenti musicali, stanno
a significare il rifiuto dei piaceri terreni, ma anche i
molti interessi del marchese Giustiniani, come
indicherebbe la presenza di una V maiuscola
stampata sullo spartito.

ICONOLOGIA
Il motivo che ha ispirato la nascita di quest’opera è ancora
discusso: da una parte molti studiosi pensano che l’opera
sia basata sulla frase amore o sui versi scritti da Virgilio
all’interno delle “Bucoliche”, dove egli affermava
“L’amore vince tutto e noi cediamo all’amore” o in latino
omnia vincit amor et nos cedamus amori. A dare maggior
peso a questa ipotesi vi è nella scena rappresentata da
Caravaggio un manoscritto a terra con una grande V
sopra.
Infatti ciascun oggetto dipinto da Caravaggio sembra
essere danneggiato: al liuto ed al violino mancano delle
corde, vi è un solo frammento dell’armatura completa, ed
inoltre, la piuma è sporca d’inchiostro. Caravaggio ci
suggerisce che non si può fare altro che abbandonarsi
all’amore.

CURIOSITA'
Vincenzo Giustiniani, nel suo palazzo, aveva fatto
coprire l'opera con un telo verde poiché riteneva il
dipinto il migliore della sua collezione, e avrebbe
rischiato di "offuscare" tutti gli altri. Von Sandrart,
pittore e biografo tedesco a servizio di Giustiniani,
scrive: “Questo lavoro che era conservato assieme ad
altri centoventi dei più eccellenti artisti in un unico
locale ed era visibile al pubblico , venne dietro mio
consiglio coperto (...) per essere mostrato da ultimo,
perché altrimenti toglieva pregio a tutte le altre rarità”

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