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it Domenica 16/6/2019 Anno LXXV - numero 24 euro 1,50

SCATTA L’EUROPEO UNDER 21: ITALIA-SPAGNA ALLE 21 (RAI 1)

DAI RAGAZZI!
90616

Regalateci un capolavoro
9 771120 506000

Gli azzurrini
mai così forti,
vanno all’assalto
del titolo
continentale
che ci manca
da 15 anni.
Meret in porta, I nostri 23
Dal n. 7 in senso orario
attacco Lorenzo Pellegrini (7)
Sandro Tonali (5)
con Zaniolo, Riccardo Orsolini (11)
Lorenzo Montipò (16)
Chiesa e Kean Alessandro Bastoni (6)
Filippo Romagna (19)
di Archetti, Elefante, Patrick Cutrone (9)
Frosio, Garlando, Velluzzi,
3 DA PAGINA 4 A PAGINA 15
Giuseppe Pezzella (3)
Commento di Vernazza Emil Audero (1)
A PAG. 37 Rolando Mandragora (10)
Alessandro Murgia (23)
Claud Adjapong (15)
Alex Meret (22)
Federico Chiesa (14)
Arturo Calabresi (2)
Gianluca Mancini (13)
Federico Bonazzoli (17)
MESSAGGIO AGLI SPAGNOLI Nicolò Zaniolo (8)
Federico Dimarco (12)
C.t. Di Biagio Kevin Bonifazi (4)
Moise Kean (20)
dà la carica Manuel Locatelli (21)
Nicolò Barella (18)
«Questa sarà
la volta buona»

PAROLA DI CAMPIONE DEL MONDO

Tardelli urla:
«Si può vincere
Ma serve
l’effetto Mancio»

OCCHIO A QUESTI TALENTI

Jovic, Nübel,
Dembélé
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

Quante stelle
da seguire STORICA ROTTURA

Totti ha deciso
Domani l’addio
alla Roma

Si è confidato con gli amici: non

di Gene Gnocchi condivide le ultime scelte. Parlerà
Domani compie 25 anni la frase «Oggi è nel Salone d’Onore del Coni
previsto l’arrivo di Sarri alla Juve». di Pugliese 3 PAG 18 e 19
2 DOMENICA 16 G IUGNO 2019 LA GAZZETTA SP O RT I VA
 D O M E N I CA 1 6 G I U G N O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA 3

Il sommario

16062019
LA SCELTA

Ciao
O n
AT
MERC

Roma
LA SVOLTA
n
Manolas,
accordo
col Napoli
Ma la Roma
non fa
sconti: L’ADDIO DI TOTTI
36 milioni
di Malfitano - PAG 21
DOMANI NEL SALONE
D’ONORE DEL CONI
(FOTO: KOSTAS MANOLAS, 28)

LA STRATEGIA
n
Giampaolo:
il piano
del riscatto
Il Milan
riparte
da Silva di Bergonzini, Cecchini, Pugliese
- PAG 18-19 (FOTO: FRANCESCO TOTTI, 42 ANNI)
di Fallisi - PAG 22
(FOTO: ANDRÉ SILVA, 23 ANNI)

LE CONDIZIONI L’INTERVISTA
n
CASA JUVE n
n
Sticchi Damiani
Lukaku,
lo United
all’Inter:
Sarri «Dopo la A in anticipo,
lo stadio per il mio Lecce»
niente TUTA, JAZZ, di Brega, Laudisa - PAG 31

scambi
solo cash
FISSAZIONI... n
LA MOTOGP

di Clari, Stoppini-
L’ALFABETO Quartararo in pole
PAG 24
(FOTO: ROMELU LUKAKU, 26) DEL PIÙ ATTESO Valentino è quarto
Yamaha sfida Marquez
Conticello, Gerna - PAG 27 (FOTO: MAURIZIO SARRI)
di Ianieri e Zamagni - PAG 40-41-43
 4 DOMENICA 16 G IUGNO 2019 LA GAZZETTA SP O RT I VA

Primo piano /EUROPEO UNDER 21

Ragazzi
CHE ATTESA!

L’ITALIA BABY
MAI COSÌ FORTE
DA MOLTI ANNI
E SI FA SUBITO
SUL SERIO
CON LA SPAGNA
Caccia a un titolo che ci manca da
quindici anni. L’estate del
Rinascimento azzurro entra nel vivo.
E nell’aria galleggia la magia delle
nostre ragazze che al Mondiale
stanno seducendo la Francia
di Luigi Garlando

quell’Under giocava Roberto Mancini-Vicini ’92 al ’96, vinse tre titoli di fi-
Banco di prova IL NUMERO

C
Mancini che medita un trava- Le sedi suggeriscono un per- la. L’Under 21 era il nostro
so del genere e notti magiche
a Euro 2020 e al Mondiale
corso sentimentale della me-
moria, quasi un cammino per Mancini giardino (5 trionfi dal ’92 al
2004), ma da 15 anni non toc-

5
2022. Per questo il c.t. seguirà propiziatorio. Si tocca Cesena, sul futuro della chiamo palla. Giusto entusia-
da vicino il torneo. Si parte
stasera da Bologna, la città in
città di Azeglio Vicini, si arri-
verà a Udine, dove Vicini ha
Nazionale verso smarci per Chiesa e Barella,
ma basta guardare in faccia
cui Roberto Mancini è diven- allenato, passando da Trieste, Euro 2020 l’avversario di stasera per ca-
tato grande. culla di Cesare Madini che dal pire l’impresa che ci aspetta.
La Spagna è arrivata in finale Vittorie
tre volte nelle ultime quattro L’Italia Under 21
AGENDA
Q U I I T A L I A
ome nel cambio dell’ora sul edizioni e ne ha vinte due. ha vinto per
campo di calcetto. Escono i Due anni fa ci schiantò in se- cinque volte
ragazzi dell’Under 20, prota- mifinale (3 gol di Saul). Il mi- l’Europeo
Impegni
Gli azzurrini
gonisti di un buon Mondiale,
entrano quelli dell’Under 21, Di Biagio sceglie Meret, fuori Audero glior giocatore di quell’edizio-
ne, Ceballos, ce lo ritroviamo
di categoria:
nel 1992, 1994
aprono oggi
il loro Europeo
con poderose ambizioni. E
nell’aria galleggia la magia La carica dei tifosi al Dall’Ara: esaurito di fronte, accanto al «napole-
tano» Fabian Ruiz, che ha fat-
e 1996 con
Cesare Maldini
affrontando delle nostre donne che stanno to esperienza in Champions e commissario
la fortissima seducendo la Francia. L’estate ● BOLOGNA Il dualismo più esplosiva. In difesa, Mancini nella Nazionale maggiore. tecnico;
Spagna. Nel del Rinascimento azzurro en- marcato è stato risolto sarà il centrale («Terzino? Solo Nella semifinale ’17 erano in nel 2000 sulla
girone ci sono tra nel vivo. Le ambizioni so- pubblicamente da Gigi Di Biagio in emergenza», ha spiegato Di panchina Borja Mayoral, svez- nostra panchina
anche Belgio no poderose perché nel pas- alla vigilia. Il commissario Biagio), quindi Calabresi a zato dal Real Madrid, e Mikel c’era invece
e Polonia. sato recente non abbiamo mai tecnico ha scelto Alex Meret destra, Bastoni in coppia con Oyarzabal. Sono cresciuti e sa- Marco Tardelli;
Contro i polacchi avuto una Under 21 così com- come portiere titolare, con l’atalantino (ma c’è l’opzione ranno negli 11: il primo dopo infine, nel 2004
giocheremo petitiva e perché giochiamo in Audero nel ruolo – per il Bonifazi) e Dimarco a sinistra. una stagione da titolare al Le- a trionfare fu
mercoledì casa. I quattro assi che Manci- momento – di secondo. Un altro In mezzo, con capitan vante, il secondo dopo 13 gol e la squadra di
sempre ni ha passato a Di Biagio (Ba- paio di dubbi restano, anche se Mandragora i due «big» Barella 37 presenze nella Real Socie- Claudio Gentile.
a Bologna, rella, Zaniolo, Chiesa e Kean, la formazione dovrebbe essere Gigi Di Biagio c.t. dell’ Under 21, e Pellegrini. Ci sarà il tutto dad. Oyarzabal ha segnato alla Siamo stati
mentre sabato ma anche Gianluca Mancini e fatta, con tutti i «magnifici 6» è nato a Roma il 3 giugno 1971 esaurito al Dall’Ara. La Svezia nell’ultima partita della finalisti in altre
(Reggio Emilia) Lorenzo Pellegrini) giustifica- scesi dalla Nazionale A in Federcalcio chiede di non Roja. A loro i Chiesa non man- due occasioni,
chiuderemo no la grande attesa. Il pensie- campo. L’unico vero dubbio è con Chiesa, con Zaniolo a presentarsi senza biglietto, cano. A noi semmai manca sconfitti sempre
la fase a gironi ro corre d’istinto all’Under tra Kean e Cutrone, con Di completare il tridente. Il sistema perché non c’è più posto. I uno come Oyarzabal, in dop- dalla Spagna
contro il Belgio dell’86 che si arrese solo in fi- Biagio che deve anche pensare a di partenza sarebbe il «solito» 4- botteghini saranno aperti solo pia cifra come gol e come pre-
nale, ai rigori, alla Spagna, ma una soluzione in corsa se fosse 3-3 ma con il talento della Roma per gli accessi a Italia-Polonia senze in un torneo prestigio-
che incantò per il gioco e poi necessario cambiare scenario pronto a «entrare» nel campo da di mercoledì. so. Per noi il massimo sono gli
riversò in massa nella Nazio- alla partita. Negli ultimi giorni, trequartista: in allenamento, lui e Alex Frosio 8 gol di Orsolini. Il nostro cen-
nale maggiore, protagonista Di Biagio li ha alternati in coppia Kean sono segnalati in condizione © RIPRODUZIONE RISERVATA travanti, Kean, si ferma a 6
delle notti magiche del ’90. In con sole 13 presenze. Solita
 D O M E N I CA 1 6 G I U G N O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA 5

le azzurre
ITALIA 4-3-3 COSÌ IN CAMPO SPAGNA 4-2-3-1
BOLOGNA ore 21 STADIO Dallara
MERET CALABRESI MANCINI ARBITRO ASSISTENTI QUARTO UOMO VAR AVAR SIMON A. MARTIN J. VALLEJO
22 anni 23 anni 23 anni GOZUBUYUK (OLANDA) SCHAAP (OLA) – DE VRIES (OLA) PINHEIRO (POR) KAMPHUIS (OLA) NIJHUIS (OLA) 22 anni 22 anni 22 anni
22 2 13 13 15 2
METEO

12. DIMARCO Sereno - Temperatura 29°

Presenze 2 Presenze 7 Presenze 10 22. MERET 6. BASTONI
7. PELLEGRINI Presenze 6 Presenze 6 Presenze 15
Gol 0 Gol 0 Gol 0 Gol 0

BASTONI DIMARCO BARELLA 14. CHIESA MERÈ AARON MERINO

13. MANCINI
20 anni 21 anni 22 anni 10. MANDRAGORA 22 anni 22 anni 22 anni
6 12 18 2. CALABRESI 4 3 8
20. KEAN 7. SOLER
18. BARELLA
9. BORJA MAYORAL

8. ZANIOLO 10. CEBALLOS 15. A. MARTIN

Presenze 5 Presenze 8 Presenze 6 8. MERINO Presenze 21 Presenze 6 Presenze 11
Gol 1 Gol 1 Gol 0 Gol 1 Gol 0 Gol 1

2. J. VALLEJO
MANDRAGORA PELLEGRINI ZANIOLO FABIAN RUIZ SOLER CEBALLOS
21 anni 22 anni 19 anni 23 anni 22 anni 22 anni
11. OYARZABAL 6. FABIAN RUIZ
10 7 8 6 7 10
13. SIMON
4. MERÈ

Presenze 22 Presenze 11 Presenze 4 Presenze 8 Presenze 11 Presenze 18

Gol 0 Gol 4 Gol 0 3. AARON Gol 3 Gol 2 Gol 6
PANCHINA PANCHINA
1 Audero, 16 Montipò, 3 Pezzella, 1 Sivera, 23 D. Martin,
KEAN CHIESA DI BIAGIO OYARZABAL BORJA MAYORAL DE LA FUENTES
4 Bonifazi, 15 Adjapong, 19 Romagna, 20 Firpo, 5 Nunez, 16 Lirola
19 anni 21 anni 48 anni 22 anni 22 anni 57 anni
5 Tonali, 21 Locatelli, 23 Murgia, 11 Orsolini, 12 M. Vallejo, 22 Fornals, 14 Zubeldia,
20 14 ALLENATORE 17 Bonazzoli, 9 Cutrone 17 Pedraza, 21 Roca, 18 Mir, 19 Olmo 11 9 ALLENATORE

SQUALIFICATI: nessuno SQUALIFICATI: nessuno

DIFFIDATI: nessuno DIFFIDATI: nessuno
INDISPONIBILI: nessuno INDISPONIBILI: nessuno

Presenze 3 Presenze 10 All’Italia TV: Rai 1 RADIO: Rai Radio1 dalle 20.55 Presenze 13 Presenze 19 Alla Spagna
Gol 2 Gol 2 dal 2013 INTERNET: www.gazzetta.it Gol 5 Gol 9 dal 2018

I PRECEDENTI
LE ULTIME 5 EDIZIONI LE ULTIME 5 EDIZIONI
ASSENTE GOL FATTI VITTORIE ITALIA VITTORIE SPAGNA GOL FATTI ASSENTE
CAMPIONE 12 3 4 14 CAMPIONE

9
FINALE FINALE
SEMIFINALE SEMIFINALE
QUARTI QUARTI
OTTAVI PARTITE OTTAVI
GIRONI PAREGGI GIRONI 13°
2009 2011 2013 2015 2017 2 2009 2011 2013 2015 2017

storia: altrove i giovani godo-
IL NUMERO no di più fiducia e germoglia-
no prima. Vedi l’Ajax.
ague con l’Eintracht. A propo-
sito di Germania, sono i cam-
pioni in carica. Si presentano
con 4 reduci dal titolo, un
maggiore, tipo il difensore Tah
(Bayer Leverkusen). L’Inghil-
terra rampante, dopo i titoli
mondiali Under 17 e 20, vuole
ta sfornata di talenti offensivi.
Il girone Per tutti: Moussa Dembelé, 15
è difficilissimo: gol a Lione. Al volante Guen-
douzi, sorpresa Arsenal. Que-

4
Pochi italiani
Prendiamo la finale Primavera
di venerdì. Dei 14 giocatori
mandati in campo dall’Ata-
lanta, 10 erano stranieri. L’In-
Vittorie ter più o meno uguale. Vero
La Spagna che l’Atalanta fa dell’attacca-
Under 21 ha mento al territorio la sua ban-
vinto l’Europeo diera e svezza tanti talenti ita-
di categoria per liani, ma è oggettiva la diffi-
quattro volte:
1986,1998, 2011 e
coltà dei nostri ragazzi a trova-
re il campo, senza contare che
2013. Tre invece
le sconfitte
il ritardato progetto delle se-
conde squadre ha creato una
in finale: voragine tra giovanili e calcio
nel 1984 contro professionistico in cui è facile
l’Inghilterra; perdersi. Per farci un’idea dei
nel 1996 contro tempi, il precedente scudetto
l’Italia; due anni Primavera, l’Atalanta lo aveva
fa contro vinto nel ’98 con 14 italiani su
la Germania. 14: Pellizzoli, Zenoni, Pinardi…
Nell’albo d’oro, Bello che il calcio resti un ma-
dietro a Italia re di accoglienza a porti aper-
e Spagna ti, ma non stupiamoci se in-
ci sono a quota contreremo avversari superio-
due successi ri.
Inghilterra,
Germania, Urss- Fame da big
Russia e Olanda Difficile che oggi il Real Ma-
drid venga in Italia a spendere
60 milioni per un 21enne, co-
me ha appena fatto per Luka
Jovic, che guiderà la Serbia,
dopo aver segnato 17 gol in
Bundesliga e 10 in Europa Le-
aspirante Neuer (Nubel,
Schalke 04), un astro nascente
(Maximilian Eggestein, Wer-
der Brema) e qualche Chiesa,
gente cioè già in nazionale
Q U I S P A G N A
«Comandano» Fabian Ruiz e Ceballos
De la Fuente: «Una finale anticipata»
● BOLOGNA Non ci sono
Asensio e Rodri, ed è senz’altro
una buona notizia. Però anche
il c.t. della Spagna Luis de la
Fuente ha i suoi assi in arrivo
dalla nazionale dei grandi:
Oyarzabal ha appena segnato
il primo gol, Fabian Ruiz lo
conosciamo bene, Ceballos è
stato il miglior giocatore
dell’Europeo di due anni fa e
vuole la rivincita dopo aver
perso la finale contro la
Germania: «Quel titolo ci è
stato portato via», ha
dichiarato. Eppure
l’inserimento del
centrocampista del Real
Madrid – troppo offensivo per
quello Under 21 che insegue anche Belgio
da 35 anni. Ruota attorno al
talento di Phil Foden (City) già
e Polonia sono
entrato nelle turnazioni di pieni di talento
Guardiola. La Francia è la soli-
Mayoral. Abbondanza di
talento in ogni caso, tra gli
spagnoli. Così De la Fuente:
«L’Italia ha giocatori tecnici e
veloci, tatticamente evoluti.
Ma noi vogliamo tenere
l’iniziativa, essere fedeli al
nostro stile. Sono convinto che
questa sia una finale
Fabian Ruiz è nato a Los Palacios anticipata. E io sono un tipo
y Villafranca (Spagna) il 3 aprile 1996 tremendamente ottimista...».
Più realista Vallejo: «Non credo
far coppia con Fabian, meglio sia una finale anticipata. Certo,
Merino - potrebbe partire bene è fondamentale,
«costringere» alla panchina il ma se poi perdiamo tutte le
talentino Fornals (che ha una altre partite non servirà a
clausola di 25 milioni e piace a niente».
tanti), in ballottaggio con Soler a
destra nel trio dietro Borja © RIPRODUZIONE RISERVATA
ste le big.
Fate le donne
Detto della Spagna, nel nostro
girone c’è pure il Belgio del-
l’ex udinese Walem, altra mi-
niera di talento a ciclo conti-
nuo. Occhio a Lukebakio, 10
gol e grande stagione nel For-
tuna Dusseldorf, ma rispetto
anche per il compagno di
club, Dawid Kownacki, che ha
trascinato la Polonia con 11 gol
in 11 match nelle qualificazio-
ni. La parete è ripida, ma la
scalata possibile. Nel mondo
degli stereotipi si diceva:
«Non fate le femminucce». In
questi giorni di rivoluzione
francese, lo ribaltiamo: «Ra-
gazzi, fate le donne!» Cioè,
metteteci la passione, l’orgo-
glio e la gioia delle ragazze az-
zurre. Senza pensare al mer-
cato o ad altro. Per il titolo che
manca da 15 anni, ma anche
per diventare adulti. E’ qui che
cominciamo a vincere il pros- Gazzetta.it
simo Europeo e il prossimo Potrete seguire
Mondiale. Il c.t. Mancini in avvicinamento,
tribuna lo sa. partita e post
© RIPRODUZIONE RISERVATA gara attraverso
a.fr. i nostri servizi
s TEMPO DI LETTURA 4’07” e aggiornamenti
su Gazzetta.it
6 DOMENICA 16 G IUGNO 2019 LA GAZZETTA SP O RT I VA

Primo piano/EUROPEO UNDER 21
La rivale di sempre
Di Biagio avverte
«È la volta buona»
La Spagna nel 2017 ci fece fuori dalla
finale. Il c.t.: «Il risultato è d’obbligo»
di Alex Frosio - INVIATO A BOLOGNA
A
proprio agio, forse
addirittura rilassato.
Suda, ma soltanto
perché nella tenso-
struttura appena
fuori dalle mura del Dall’Ara fa
un caldo infernale. Gigi Di Bia-
gio ha proprio la faccia di uno
che non vede l’ora che comin-
ci, questo Europeo. Carico, ma
tranquillo. Al punto da dissipa-
re subito il dubbio più marcato
di questo avvicinamento, quel-
lo sul portiere. «Gioca Meret»,
afferma deciso, inusuale per
chi sulle scelte di formazione è
sempre stato riservato quanto
un cardinale al conclave. Lo ha
sempre detto e lo ha ribadito
anche ieri, sono trent’anni che
vive con la pressione addosso,
prima da giocatore e ora da al-
lenatore. L’impressione è che
mai come stavolta questa pres-
sione sia positiva.
Dentro o fuori
L’Europeo si gioca in Italia, il
primo grande evento che orga-
nizziamo dal Mondiale 1990,
quello delle notti magiche, e
Bologna ha risposto alla gran-
de. Tutto esaurito, non c’è più
un posto per stasera. E questa
passione già si avverte: «Sarà
un’emozione incredibile quan-
do trentamila persone cante-
ranno l’inno», prevede Di Bia-
gio, con l’aria di chi già pregu-
sta aria di grande notte. Sarà
dura, però, non si può negare.
Di fronte c’è la Spagna, e la sto-
ria non è dalla nostra. Ed è una
storia ricca. Nel 1986 perdiamo
Il portiere? Ho
scelto Meret.
Stadio esaurito?
Che emozione
Al Napoli Alex Meret, 14 presenze
nel Napoli. E’ alto 190 cm GETTY IMAGES
la finale ai rigori, sbagliandoli
tutti. Dieci anni dopo la ven-
detta, a casa loro, Montjuic,
Barcellona, ancora i rigori nella
finale secca, ma quella volta
esultano gli azzurri. Nel 2013
un’altra finale persa a Gerusa-
lemme, due anni fa Saul che
spazza via gli azzurri in semifi-
nale. Questa invece è la partita
di un girone, eppure – atten-
zione - ha già il sapore di una
sfida da dentro o fuori. Un se-
dicesimo di finale, dice Di Bia-
gio. Perché il torneo è corto, la
formula promuove in semifi-
nale solo le prime di ogni grup-
po (e la migliore seconda dei
tre). «E mai come quest’anno
ce la giochiamo», afferma si-
curo Di Biagio. «Il loro stile
non cambia, palleggiano, fan-
no la partita. Ma noi vogliamo
andare a prenderli, attaccare,
fare gol. Senza perdere equili-
brio, certo, però il nostro modo
di pensare non deve cambiare.
E non ci passi per la mente che
da troppo tempo non li battia-
mo, magari è la volta buona,
perché no. Bisogna iniziare con
un risultato positivo, nel modo
più assoluto».
Qualità in più
Una certa sicurezza deriva an-
che, ovvio, dalla qualità «sce-
sa» dalla Nazionale maggiore.
E non si pensi che chi è arrivato
dal Mancio viva questo Euro-
peo come una diminutio. Sono
tutti ragazzi che hanno parte-
cipato al biennio, l’unico
«mancante» è Pellegrini che
però vuole vendicarsi della se-
D O M E N I CA 1 6 G I U G N O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA 7
L’IDENTIKIT
Ha vinto da c.t.
il bronzo 2017
NOME LUIGI DI BIAGIO
NATO A ROMA
IL 3 GIUGNO 1971
● Luigi Di Biagio come
allenatore ha guidato prima
l’Under 20, nel biennio 2011-
13, poi è passato all’Under 21
che ha portato al bronzo
europeo nel 2017. Ha gestito
ad interim la nazionale
maggiore nelle amichevoli
del marzo 2018 contro
Argentina (0-2) e Inghilterra
(1-1). Qui di seguito la sua
carriera da calciatore. In
Nazionale 31 presenze e 2
gol: argento a Euro 2000.
STAGIONE SQUADRA P G
1988/89 LAZIO 1 0
1989/92 MONZA 62 7
1992/95 FOGGIA 87 12
1995/99 ROMA 114 16
1999/03 INTER 117 13
2003/06 BRESCIA 84 16
2007- ASCOLI 7 2
mifinale di due anni fa. E Ba-
rella conferma (mentre sulle
voci di mercato è categorico:
«Ho già avvertito tutti di la-
sciarmi sereno»). Di Biagio lo
Il risultato fa la spiega meglio: «Quando du-
differenza, lo so. rante l’anno dicevo a Barella
Ma io anzitutto che non lo avrei portato, lui
“ma come non mi porti?”. Ec-
vorrei giocare bene co, sono stati loro a volere for-
Il c.t. dell’Italia, Di Biagio temente l’Europeo».
su Italia-Spagna di stasera
Le leggende
La speranza – del c.t., dei suoi
ragazzi, di tutti – è che il 2019
possa essere come il 1992, il
1994, il 1996, il 2000, il 2004, la
cinquina reale dell’Under 21.
Quelle di Cesare Maldini, Mar-
co Tardelli, Claudio Gentile. Di
Biagio come loro? «Accostarmi
a Cesare, al grande Cesare – si
schernisce il c.t. – e a Tardelli è
impossibile. Tra l’altro li ho
avuti tutti e due come allenato-
ri. Ma uno ha vinto tre Europei,
l’altro è un’icona, una leggenda
del calcio italiano. Solo avvici-
narmi a questi allenatori sareb-
be un onore. In questi nove an-
ni abbiamo lavorato tanto per
migliorare le nazionali azzurre,
ma non dobbiamo acconten-
tarci. Il risultato fa la differen-
za, me ne rendo conto, però io
innanzitutto vorrei giocare be-
ne. E vincere, certo, ma tra riu-
scirci e non riuscirci la linea è
sottile». Coloriamo d’azzurro,
quella linea.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 3’03”
Dicevo a Barella
che non lo avrei
portato...“Non mi
porti? Ma come...”
Conteso Nicolò Barella (Cagliari),
molto conteso sul mercato GETTY
 8 DOMENICA 16 G IUGNO 2019 LA GAZZETTA SP O RT I VA

Primo piano/EUROPEO UNDER 21

Azzurri,
R PORTIERE R PORTIERE
EMIL ALEX

1 22
AUDERO MERET

COSÌ IN CAMPO Nato in

Indonesia, Paese del papà Edy,
a un anno si è trasferito in Italia
con mamma Antonella, di cui porta
il cognome. A 11 anni Rampulla
lo nota e lo porta nel vivaio della
Juve, dove è rimasto fino al 2017.
IN PRIVATO L’idolo è Buffon,
tifoso juventino, conserva
gelosamente la medaglia di Cardiff.
Gli sarebbe piaciuto fare
la carriera diplomatica.
COSÌ IN CAMPO Entra
nell’Udinese a 10 anni, ma non ci
c’è tutta
la Serie A
gioca mai in A dove è arrivato
venendo promosso con la Spal: lo
chiamavano «Muret». A 16 anni,
nell’Under 17, fu chiamato da
Prandelli ad allenarsi in Nazionale.
IN PRIVATO Buffon come idolo,
i suoi primi guanti erano gli stessi
di Gigi. Maturità scientifica, iscritto
a Scienze Motorie all’università
a Roma, è fidanzato con Debora.

R DIFENSORE R DIFENSORE
ALESSANDRO KEVIN

6 4
BASTONI BONIFAZI
I RI T R A T T I

DICIOTTO SQUADRE
RAPPRESENTATE
PER DISTRARSI
COSÌ IN CAMPO Dieci anni nelle COSÌ IN CAMPO Dopo lo
giovanili dell’Atalanta, dove arrivò scudetto Primavera con il Torino,
per merito di un osservatore, padre tre anni fa solo 11 partite in C tra
di una compagna di classe. I primi 5 Benevento e Casertana.
da terzino sinistro, poi da centrale Ma la Spal, dove è andato

PING PONG E BILIARDO

per l’infortunio del titolare. Gasp lo
ha fatto debuttare in A a 17 anni.
IN PRIVATO Appassionato di
Nba, ammira Curry. Papà Nicola è
stato terzino in B con la Cremonese
ed è interista. Dedica i gol ad
Agnese, un’amica che non c’è più.
R DIFENSORE
GIANLUCA
in prestito, ci ha creduto:
promozione in A, titolare, azzurro.
IN PRIVATO Un flirt
con l’ex Miss Italia Alice Sabatino,
ora non è fidanzato. Gli piace
scherzare con i compagni
di squadra.
Montipò il più grande, Kean il più giovane. C’è chi ha
R DIFENSORE
GIUSEPPE già famiglia come Barella e Di Marco. La playstation

13 3
MANCINI PEZZELLA

per tutti, ma è un gruppo con la testa sulle spalle

di Alex Frosio - INVIATO A BOLOGNA

COSÌ IN CAMPO Fa il grande
salto dal vivaio Fiorentina – con cui
vince lo scudetto Giovanissimi - al
Perugia, scovato dal d.s. Goretti. Da
lì all’Atalanta, dove il Gasp lo sviluppa
e lo trasforma (anche) in difensore
goleador: 5 reti quest’anno.
IN PRIVATO Il 23 sulla maglia
come Materazzi, la famiglia produce
mele al cui raccolto partecipava a
volte. Fidanzatissimo praticamente
da sempre – 5 anni – con Elisa.
Q
uesta è la nazio- ri, tra gli azzurrini: Zaniolo e motivo per appassionarsi a an. Ci sono i papà - Barella che
nale di tutti. Le Pellegrini della Roma, Cala- questi ragazzi, anche in baso al ha due figli, Dimarco che ad
convocazioni di bresi e Orsolini del Bologna, tifo per il club: l’importante è appena 20 anni ha già messo
Gigi Di Biagio Romagna e Barella del Cagliari, essere uniti. Come lo sono loro: su famiglia -, Pellegrini che sta
hanno allargato il Bonifazi e Murgia della Lazio con chiunque parli, non ce n’è per diventarlo. Ci sono i fidan-
«bacino» di preferenza (ma sono di proprietà di Torino uno che non sottolinei l’im- zatissimi e qualche single im-
dell’Under. I 23 convocati e Lazio), Adjapong e Locatelli portanza del «gruppo». penitente. Le passioni sono
COSÌ IN CAMPO Scartato dal
infatti rappresentano ben 18 del Sassuolo, Dimarco e Basto- quelle della loro età: la playsta-
Napoli dopo una settimana di prova
squadre di Serie A. Niente ni del Parma (ma sono entram- Passioni e famiglie tion fissa in ritiro, ma anche il
quando era piccolo, andò a Palermo
blocchi, niente nazionale bi di proprietà dell’Inter). Poi Anche la fascia di età è eteroge- ping pong e il biliardo, l’hip-
negli Allievi e poi all’Udinese. Due
bicolore. Mancano soltanto Juve (Kean), Napoli (Meret), nea e omnicomprensiva: Di hop, meno la discoteca. Tutti
anni fa giocò il Mondiale Under 20
le nuove arrivate, Lecce e Milan (Cutrone), Atalanta Biagio ha coperto un quin- legatissimi alla famiglia, tanti
e poi andò all’Europeo Under 21.
Verona, mentre il Brescia ha (Mancini), Udinese (Mandra- quennio traendo il meglio da con una giovane carriera di sa-
IN PRIVATO Tifosissimo
portato quel piccolo prodi- gora), Fiorentina (Chiesa), Ge- ogni annata, dal 1996 al 2000. crifici alle spalle. Sono ragazzi,
del Napoli, sul braccio ha tatuato
gio che è Sandro Tonali. I noa (Pezzella), Sampdoria Il più vecchio è il terzo portiere ma con la testa sulle spalle.
una «N» e 1926, anno di fondazione
club più rappresentati han- (Audero, più Bonazzoli che era Montipò, il più giovane proprio
del club. Legatissimo alla famiglia,
no al massimo due giocato- a Padova). Ognuno avrà un Tonali, nato nel 2000 come Ke- © RIPRODUZIONE RISERVATA
è fidanzato con Viviana,
napoletana come lui.

R CENTROCAMPISTA R CENTROCAMPISTA R CENTROCAMPISTA R CENTROCAMPISTA R CENTROCAMPISTA R CENTROCAMPISTA

MANUEL ROLANDO ALESSANDRO RICCARDO LORENZO SANDRO

21 10 23 11 7 5
LOCATELLI MANDRAGORA MURGIA ORSOLINI PELLEGRINI TONALI

COSÌ IN CAMPO Scoperto
dall’Atalanta, a 11 anni entra nel
Milan, con cui debutta in A a 18 anni.
Suo il gol a Buffon a ottobre 2016,
primo successo dei rossoneri sulla
Signora dopo 4 anni. A Sassuolo ha
imparato a coprire più ruoli.
IN PRIVATO Molto legato alla
famiglia, ha una sorella laureata e un
fratello ex attaccante in Serie D. È
fidanzatissimo con Thessa, milanese
di origini costaricane.
COSÌ IN CAMPO A 14 anni lascia
Scampia per il Genoa. Debutta in A a
17 contro la Juve. Che poi lo compra
e lo manda in prestito a Crotone, fino
alla cessione all’Udinese. Regista,
mezzala, incontrista, trequartista,
può fare tutto. È il capitano della
nostra Under 21.
IN PRIVATO È un ragazzo di
sanissimi principi: papà Giustino e
mamma Flora lo «catechizzavano»
nei viaggi da Napoli a Genova.
COSÌ IN CAMPO Laziale da
quando era negli Allievi, cresciuto in
Primavera da Inzaghi, che poi lo ha
portato in prima squadra, ha un
primato nell’Under: è l’unico il cui gol
è valso un trofeo, la Supercoppa
italiana 2017 (vinta contro la Juve).
IN PRIVATO Il padre è sardo,
trasferitosi per motivi di lavoro in
banca a Roma. Lui è riservato e
taciturno. La sorella Nicole, attrice,
ha sposato Bertolacci.
COSÌ IN CAMPO A 7 anni entra
nel vivaio dell’Ascoli, finché lo
compra la Juve. E quando girava la
voce, lui spegneva il telefono: 500
sms al giorno... All’Atalanta non ha
sfondato, con Mihajlovic a Bologna
è esploso. Nel 2017 al Mondiale
Under 20 è stato capocannoniere.
IN PRIVATO In un’intervista
raccontò che stava leggendo
l’autobiografia di Zanetti. Che lo
chiamò e lui quasi svenne.
COSÌ IN CAMPO Nato a
Cinecittà, cresciuto nel vivaio della
Roma, è un «prodotto» di Di
Francesco, che lo ha allevato al
Sassuolo e poi se lo è riportato con
profitto in giallorosso.
IN PRIVATO Quando era nei
Giovanissimi con Montella, fu fermato
per un problema al cuore, poi
superato. Un anno fa ha sposato
Veronica, conosciuta da adolescente.
E tra poco diventerà papà.
COSÌ IN CAMPO Capelli fluenti,
maglia del Brescia che indossa dai
12 anni, regista: il paragone con
Pirlo gli è piovuto addosso presto,
ma forse somiglia più a Gattuso.
Con Kean, è l’unico 2000 in rosa.
IN PRIVATO Legatissimo alla
famiglia, ha un fratello e una sorella,
ogni giorno riceve la telefonata di
nonna Biagia. Di lui, Di Biagio dice
che gioca come se avesse 40 anni,
per l’esperienza che dimostra.

1 Il Labrador di Montipò con la maglia di Lorenzo gioca in giardino insieme con la fidanzata del portiere, Eleonora 2 Patrick Cutrone con il protagonista
di «Gomorra», Salvatore Esposito 3 Un piccolissimo Federico Bonazzoli 4 Moise Kean e gli amici 5 Sandro Tonali al concerto di Ultimo 6 Claud Adjapong
e la fidanzata Deborah 7 Gianluca Mancini e la compagna Elisa nel deserto 8 Riccardo Orsolini in una serata pescarese con Marco Verratti INSTAGRAM
R CENTROCAMPISTA
NICOLÒ
8 17
ZANIOLO
COSÌ IN CAMPO Quando
Mancini lo convocò in Nazionale
senza che avesse mai giocato in A,
qualcuno malignò. Invece: con la
Roma 4 gol in 27 partite di A, 2 gol in
7 gare di Champions.
IN PRIVATO Kakà come idolo,
papà Igor ex attaccante, lui ha un
tatuaggio dedicato a ogni familiare.
Bocciato dalla Fiorentina, andò
all’Entella ma non giocava: dopo un
mese pensò di smettere col calcio.
4 5
R ATTACCANTE
FEDERICO
BONAZZOLI
COSÌ IN CAMPO Ex enfant
prodige nerazzurro, è stato il
secondo più giovane esordiente
nell’Inter (16 anni e 6 mesi) dopo
Bergomi. Ha già girato parecchio:
Sampdoria, Lanciano, Brescia,
Spal, Padova.
IN PRIVATO Tifoso dell’Inter,
Ibrahimovic come idolo. È da poco
finita la storia con Angela, poi
diventata tronista di Uomini e
donne.
1 2
7
R ATTACCANTE
FEDERICO
14
CHIESA
COSÌ IN CAMPO Figlio d’arte di
Enrico, attaccante. Cognome
pesante. Alla Fiorentina a 10 anni,
ha tanto talento, ha esordito in A a
18 anni e vanta già 100 presenze. È
in Nazionale maggiore da più di un
anno. Il fratello Lorenzo promette
quanto lui
IN PRIVATO La situazione
sentimentale sembra in continua
evoluzione. Gli piace Sfera Ebbasta,
ama la playstation e la musica
3 a Benevento nell’ultima stagione.
6
8
R ATTACCANTE
PATRICK
9 20
CUTRONE
COSÌ IN CAMPO Milanista dai 7
anni, a 8 segna 136 gol. Nel 2017-18 è
stato il miglior marcatore rossonero
in campionato. È il più giovane
italiano ad aver realizzato 10 gol
nelle coppe europee.
IN PRIVATO Quando segna si
bacia l’avambraccio, dove c’è
tatuata la famiglia: i genitori e il
fratello Christopher. Non ama far
tardi la sera, fino a poco tempo fa
dormiva letteralmente con il pallone.
D O M E N I CA 1 6 G I U G N O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA
R PORTIERE
LORENZO
16
MONTIPÒ
COSÌ IN CAMPO È entrato al
Novara, la sua città, dagli Esordienti,
debutta in prima squadra come il più
giovane del campionato a giocare 90’
(17 anni e 2 mesi). Poi Siena e Carpi,
prima di tornare a casa. Benissimo
IN PRIVATO Dicono giocasse
bene anche a tennis, poi ha scelto
il calcio. Tifoso milanista ma
soprattutto del Psg, ama i libri
di Dan Brown e i film alla Inception.
R DIFENSORE
ARTURO
2 12
CALABRESI
COSÌ IN CAMPO È cresciuto
nella Roma, ma non è (ancora)
arrivato in prima squadra. Ha già
girato tanto: Livorno, Brescia,
Spezia, Foggia e Bologna. Può
giocare da terzino o da centrale.
IN PRIVATO Arturo ha fatto
la comparsa nella serie-tv Boris,
come figlio (romanista)
del personaggio interpretato dal
padre, l’attore Paolo che al ritiro
di Formello lo ha accompagnato.
R DIFENSORE
FILIPPO
19
ROMAGNA
COSÌ IN PRIVATO La Juve
lo ha preso a 14 anni, ma lui
non voleva andarci. Poi è stato
conquistato dal bianconero.
Nel Rimini, da piccolo, giocava
centrocampista. Il senso del gioco gli
è rimasto. Anche per questo Bonucci
lo considera uno dei suoi eredi.
IN PRIVATO Si è innamorato
di Cagliari. Nel tempo libero ama
passeggiare sulla spiaggia
del Poetto con la fidanzata Sabrina.
R ATTACCANTE
MOISE
KEAN
COSÌ IN CAMPO È stato il
primo Duemila a segnare in A, cosa
di cui è particolarmente orgoglioso.
Quest’anno ha segnato anche in
Champions e in Nazionale A. E 2 gol
in 3 partite con l’Under 21.
IN PRIVATO Il suo padrino di
battesimo è stato Ciccio Grabbi, ex
Juve, suo mentore nelle giovanili
bianconere. Di recente ha debuttato
anche nel mondo della musica,
insieme al trapper Boro Boro.
9
R DIFENSORE
CLAUD
15
ADJAPONG
COSÌ IN CAMPO
Nato a Modena da genitori ghanesi,
è cresciuto in una piccola società,
il Madonna di Sotto.
Con il Sassuolo ha esordito
in Primavera sotto età di 2 anni.
IN PRIVATO
Vive a Sassuolo con la famiglia
e la fidanzata Deborah.
Frequenta ancora gli amici
delle giovanili neroverdi.
R DIFENSORE
FEDERICO
DIMARCO
COSÌ IN CAMPO Cresciuto nel
settore giovanile dell’Inter, negli
Esordienti regionali arretra da ala a
terzino. Mancini lo ha fatto debuttare
in A a 17 anni, proprio all’Inter ha
segnato quest’anno l’unico gol in A.
IN PRIVATO A soli vent’anni
ha già messo su famiglia. A ottobre
la compagna Giulia ha dato alla luce
la piccola Chloe. Il fratello Christian,
terzino mancino come lui,
gioca nell’Under 17 dell’Inter.
R CENTROCAMPISTA
NICOLÒ
18
BARELLA
COSÌ IN CAMPO Primi passi
alla scuola calcio Gigi Riva. E il
Cagliari dove è cresciuto ed
esploso. Dinamismo, bravura nel
recuperare i palloni, carattere
sfronrato le sue doti. Sa fare tutti i
ruoli a centrocampo. Ha esordito in
Nazionale A con Mancini.
IN PRIVATO Sposato con
Federica, più grande di lui di 7 anni,
ha due figlie, un cane Lebron, ama
l’Nba ed è un esperto di vini.
R IL TECNICO
LUIGI
ct
DI BIAGIO
COSI’ IN CAMPO Da calciatore
si evidenziava per agonismo e
precisione. Con Roma e Inter le
storie più importanti. Da allenatore
è stato finora fedele alla causa
azzurra, guidando anche la
Nazionale maggiore
IN PRIVATO Sposato con
Sabrina, ha tre figlie e un figlio.
Innamorato della Sardegna del Sud.
E’ molto appassionato di padel, il
suo nuovo hobby.
10 DOMENICA 16 G IUGNO 2019 LA GAZZETTA SP O RT I VA
Primo piano/EUROPEO UNDER 21
Tardelli
L ’ I N T E R V I S T A
«I 6 “FUORI QUOTA”
VALORE AGGIUNTO?
SOLO SE PORTANO
L’EFFETTO-MANCIO»
di Andrea Elefante
S
ulla panchina dell’Under 21
campione d’Europa, il punto
più alto della sua carriera da
allenatore. Marco Tardelli per
tanti era stato Schizzo,e pochi
sanno che Gigi Di Biagio era
Schizzo per Ronaldo il Feno-
meno: 19 anni dopo, il sogno è
«rubare» a quel suo predeces-
sore non un soprannome ma
la gioia di una notte come
quella di Bratislava.
3 Era il 4 giugno 2000: Tardel-
li, la foto che le è rimasta negli
occhi?
«Gli occhi dei miei ragazzi.
Prima della partita: li ho guar-
dati e ho pensato “Sono con-
vinti di farcela”. Dopo la parti-
ta: stravolti ma felici».
3 Un abbraccio particolare?
«Ci abbracciavamo tutti: era
davvero un gruppo perfetto».
3 E’ quello il segreto per vin-
cere un Europeo?
«Serve essere forti dentro, ma
anche avere qualità e quantità:
Pirlo e Gattuso, Baronio e Per-
rotta, Coco e Ventola... C’erano
tutte due le cose, c’era tutto».
3 E avevate vinto la prima, 2-0
all’Inghilterra
«Iniziare bene ti dà fiducia e la
fiducia ti dà forza: capisci che
stai lavorando bene. Guardate
la Nazionale femminile...».
3 Di Biagio ha annunciato:
gioca Meret. Niente più duali-
smo con Audero: detto da ex
allenatore, ha fatto bene?
«Avrà avuto i suoi motivi per
farlo. Da allenatore pensavo
Partire bene dà
fiducia e la fiducia
dà forza: senti
che lavori bene
Marco Tardelli / 1
Su Italia-Spagna di stasera
Acolloquiocon...
che a volte un giocatore, so-
prattutto un portiere, ad un
certo punto dovesse avere la
sua giornata di serenità. Solo a
volte, però».
3 Giocare un Europeo in casa:
più spinta o più pressione?
«Devi dare di più, perché vo-
gliono tutti di più. Chi gioca in
casa, gioca per vincere: un po-
chino peserà».
L USI
E S C
3 E giocare con il pensiero di
poter andare a un’Olimpiade?
«Un bel pensiero: soprattutto
se sai che nessuno ti porterà
via il posto. Noi, prima dell’Eu-
ropeo, avevamo fatto un patto:
“Se ci qualifichiamo, a Sidney
solo noi: promesso”. Morto sul
nascere il possibile tabù “fuo-
riquota”: contò anche quello».
3 Dalla Nazionale sono arri-
VO
vati Mancini, Zaniolo, Pelle-
grini, Barella, Chiesa e Kean:
non sono fuori quota, ma...
«No, discorso diverso. Provare
a vincere l’Europeo che ha or-
ganizzato è troppo importan-
te, per la Federazione: ci sta di
voler sfruttare tutti i mezzi a
disposizione. Ma la differenza
sta nel fatto che quei giocatori
hanno un passato nell’Under
21: non sono ospiti inattesi».
«Il calcio spettacolo
della Nazionale ha già
contagiato l’Under 21 e
c’è tutto per vincere
l’Europeo: Di Biagio
dovrà leggere bene
le motivazioni di tutti.
L’Olimpiade?
Bel pensiero, se sai
prima che
nessuno
ti porterà
via
il posto»
VINCENTE
Marco Tardelli, 64
3 Basterà? «Se è così, ha fatto bene: one-
«Sì, purché non si sentano già sti i ragazzi a dirlo e lui a fare
“oltre”, già “qualcosa in più”, e quella scelta. Di Biagio dovrà
dunque abbiano le stesse mo- essere bravo anche a saper leg-
tivazioni degli altri. E purché gere l’esatto grado di motiva-
gli altri non sentano di aver zione di tutti. E comunque af-
fatto un lavoro di cui sono altri frontare la Spagna senza quei
ad approfittare». due è un bel vantaggio».
3 De La Fuente ha rinunciato 3 Sei rinforzi, scelga un uomo
a Rogerio e Asensio: «Non l’ho in più per Di Biagio: chi?
sentiti abbastanza motivati» «Possono esserlo tutti, in re-
altà. D’istinto mi verrebbe da
dire Zaniolo, più razional-
mente dico Kean, che in Na-
zionale ha già giocato titolare
e pure fatto gol. Lui è già un
passo avanti e può esserlo
davvero: ripeto, se giocare
nell’Under 21 non lo fa sentire
un passo indietro».
3 Quello che dovrebbe sentir-
si più avanti di tutti è Chiesa...
«Che non ha finito il campio-
nato benissimo: però calare un
po’ a fine stagione ci sta. E poi
negli ultimi tempi non si sono
aiutati granché a vicenda, lui e
la Fiorentina».
3 Invece il calcio giocato dalla
Nazionale di Mancini, e l’en-
tusiasmo che ha fatto rinasce-
re, possono essere un aiuto
anche per l’Under 21?
«Il nostro calcio è ripartito,
anche se continuo a credere
che ci manchi un grande cam-
pione: un Baggio, un Totti. Pe-
rò l’atmosfera ora è completa-
mente diversa ed è riduttivo
dire che la contagerà: secondo
me l’ha già contagiata».
3 Il Mancio dice che vuole
vincere l’Europeo 2020: può
dirlo anche Di Biagio?
«Questa è una cosa sempre
troppo difficile da dire, soprat-
tutto da fuori. Ma abbiamo una
grande Under 21: non è diffici-
le dire che abbiamo tutto per
riuscirci».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 3’7”
Istintivamente
dico Zaniolo, la
razionalità mi fa
dire Kean, solo se...
Marco Tardelli / 2
Sul possibile uomo in più
D O M E N I CA 1 6 G I U G N O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA 11
 12 DOMENICA 16 G IUGNO 2019 LA GAZZETTA SP O RT I VA
Primo piano/EUROPEO UNDER 21
#
A guardare
FLASH
le stelle
PARATA DI ASPIRANTI CAMPIONI
Guardate sotto la formazione delle stelle scelta dalla Uefa e avrete una
giusta valutazione di un torneo come l’Europeo Under 21. Una
manifestazione dal valore tecnico molto elevato e che ha sempre messo in
mostra fior di campioni. In questa pagina abbiamo provato a elencare i
possibili attori principali della competizione
Spagna
Dani Ceballos,
22 anni, Real
Madrid AFP
N Jovic e Dembélé
on solo Italia nell’Eu-
ropeo Under 21 che
inizia questo pome-
riggio. Se Kylian
Mbappé è la dimo-
Francia strazione che i ventenni di valo-
Moussa re mondiale sono ormai oltre
Dembélé, 22 questo torneo, un gruppo di
anni, Lione GETTY stelline è pronto a contendere
agli azzurri il ruolo di favoriti.
Ecco una panoramica dei talen-
ti più attesi.
Luka Jovic
Mister 60 milioni, il più caro
dell’Europeo perché si tratta di
un costo vero, non ipotetiche
speculazioni di mercato. Il ser-
Inghilterra
Phil Foden, 19,
centrocampista
del City LAPRESSE
bo Luka Jovic è passato in un
anno da 7 a 60: la prima cifra ri-
guarda i milioni che servivano
all’Eintracht Francoforte per ri-
scattarlo dal Benfica; la seconda
il denaro incassato dai tedeschi
per il trasferimento dell’attac-
cante al Real Madrid. Un affare
ufficializzato nei giorni scorsi.
D’altronde un animale d’area
come Jovic arriva da una stagio-
Germania ne spettacolare e sorprendente:
Alexander 30 gol fra Bundesliga, Europa
Nübel, 22 anni, League (uno all’Inter) e le due
portiere AFP nazionali serbe, dato che torna
nell’Under 21 dopo aver aiutato
la nazionale maggiore nelle
qualificazioni europee (suo un
gol alla Lituania lo scorso 10
giugno). Curiosità: anche il suo
sostituto all’Eintracht, Dejan Jo-
veljic, è nella rosa dell’Under 21
inclusa nel girone con Germa-
Polonia Dawid nia, Austria e Danimarca.
Kownacki, 22
anni, attaccante Dani Ceballos
GETTY Due anni fa venne eletto miglior
giocatore dell’Europeo Under
21, un premio andato nel passa-
to anche a Andrea Pirlo, Petr
Cech, Juan Mata. Ritrovarlo an-
Italia, attenta
C’è Kownacki ex
Samp. La Croazia
con Vlasic,
fratello di Blanka
affamati di gol
Foden già nel futuro
La punta della Serbia pagata 60 milioni
dal Real Madrid. Germania: ecco Nübel
di Pierfrancesco Archetti
cora in questo torneo non è gran
I TOP 11 UEFA segnale di progresso, in ogni ca-
so fornisce lustro alla competi-
n zione: lo spagnolo Dani Cebal-
Da Totti a Neuer e Xavi los è fra i più «anziani» in gara,
è un ’96 e compirà 23 anni il set-
Guardate che squadra te agosto. Dopo Polonia ’17, in
● La Uefa si è divertita nel cui arrivò secondo perdendo in
comporre una formazione «all finale con la Germania, venne
time» dei campioni passati per acquistato dal Real Madrid, ma
l’Europeo Under 21. Una nel centrocampo dei Blancos
squadra formata da tante non è riuscito ad avere un posto
stelle che poi hanno proseguito fisso. Con De La Fuente vinse
la loro brillante carriera anche l’Europeo Under 19 nel 2015: la
nella nazionale maggiore: per coppia ci riprova.
l’Italia «in campo» Nesta,
Chiellini, Pirlo e Totti. Moussa Dembélé
Ventitré anni fra poco, ma un
passato da veterano: Moussa
NEUER Dembélé, centravanti della
(GER)
Francia Espoir , ha già frequen-
tato la Premier League, con il
IVANOVIC HUMMELS NESTA CHIELLINI Fulham, il derby di Glasgow,
(SER) (GER)
con il Celtic, e in Francia è pas-
sato da Psg (nelle giovanili) e nel
LAMPARD PIRLO XAVI OZIL Lione, dove è approdato l’estate
(ING) (SPA) (GER) scorsa. Ventitré sono anche i gol
stagionali in tutte le competi-
TOTTI zioni (15 in Ligue 1, 3 in Cham-
pions preliminari compresi).
Suo compagno nel Lione è il
RAUL
centrocampista Houssem
(SPA) Aouar, regista di talento e futu-
ro. Compirà 21 anni il 30 giu-
gno: è il giorno della finale.
Infallibile
Luka Jovic, 21
anni, attaccante
della Serbia
Under 21, è
stato la
rivelazione della
stagione
europea. Il Real
Madrid lo ha
acquistato per
60 milioni
dall’Eintracht nei
giorni scorsi
AFP
I NUMERI
5
I gol serviti
all’attaccante
della Spagna
Saul Niguez
per vincere
la classifica
marcatori
dell’Euro
Under 21 2017
va esibirsi anche a centrocam- in Polonia
po. Il tempo dirà. Intanto Nübel
10
guiderà la difesa imperniata sul
senatore Jonathan Tah. In que-
sta stagione il portiere ha fatto le
scarpe a Fährmann, capitano
dello Schalke, e dall’inverno ha
aiutato la squadra a evitare la I gol segnati
retrocessione. Vale circa 12 mi- dall’attaccante
lioni e il presidente del Bayern della Serbia
Uli Hoeness ha tentato di smor- Under 21 Luka
zare il clamore intorno al suo Jovic in questa
nome: «Non mi occupo di trat- stagione di
tative sotto i 25 milioni». Europa League:
solo Giroud del
Kownacki e fratelli Chelsea ne ha
Fra quelli che cercheranno di
rubare la scena ai colleghi più
fatti uno in più
11
famosi, va ricordato l’attaccante
polacco Dawid Kownacki, 11 gol
nelle qualificazioni, di cui è sta-
to capocannoniere. E’ di pro-
prietà della Sampdoria e non
Phil Foden vorrebbe ritornarci, dopo il pre- I gol segnati
Un ragazzino che sembra adul-
to. A 19 anni, Phil Foden è uno
stito al Fortuna Düsseldorf:
l’Europeo gli servirà da vetrina.
dall’attaccante
della Polonia
dei pupilli di Pep Guardiola, Nella Danimarca la punta del Dawid Kownacki
d’altronde è facile innamorarsi Borussia Dortmund Jacob Bru- nelle partite di
di lui: già bicampione con il un Larsen ha rivelato venerdì di qualificazione
Manchester City, se non ci sa- voler dedicare una vittoria alla alla fase finale
ranno imprevisti il ragazzino sorella appena guarita dal can- dell’Europeo
dal mancino zuccheroso avrà in cro. La Croazia presenta Nikola Under 21
mano nei prossimi anni le chia- Vlasic, fratello di Blanka (mon-
vi del centrocampo dell’Inghil- diale nel salto in alto) e giusti-
terra. Si prevede per lui un ziere del Real Madrid in Cham-
grande futuro che viene da lon- pions, con il Cska Mosca. Nella
tano: già con l’Under 17 diventò Romania da tenere d’occhio Ia-
campione del mondo due anni nis Hagi, ex Fiorentina e figlio
fa in India, segnando anche due del grande Gheorge. Nell’Au-
reti nella finale conto la Spagna. stria attenzioni su Xaver Schla-
Testa alta e pallone incollato al ger, centrocampista tuttofare e
piede, non solo il sinistro: carat- pericoloso in zona gol. Buon di-
teristiche «spagnole», anche vertimento.
come fisico, e duttilità tattica:
interno, centrale o anche ester- © RIPRODUZIONE RISERVATA
no a centrocampo
s
TEMPO DI LETTURA 3’50”
Alexander Nübel
La Germania campione uscente
presenta un portiere che gioca
nello Schalke ed è inevitabile
pensare a Manuel Neuer. Se poi Bruun Larsen
si ricorda che Alexander Nübel,
22 anni, piace anche al Bayern, il danese che
il confronto è immediato. An- vuole far felice
che perché nelle giovanili del
Paderborn lo chiamavano «Ma-
la sorella guarita
nuel» per lo stile e perché pote- da un tumore
 D O M E N I CA 1 6 G I U G N O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA 13

Primo piano/EUROPEO UNDER 21

Polonia-Belgio inaugura il torneo

U N D E R 2 0

L’Ucraina
Walem «l’italiano» gioca in casa è campione
del Mondo
Sud Corea k.o.
POLONIA (4-3-3) Ex di Udinese, NUMERI
BELGIO (4-3-3) Parma, Torino e ● Nel 2009 l’Ucraina
conquistava il 1° titolo
Catania, il c.t. belga

OGGI Ore 18.30 ARBITRO Kovacs
(Rom). ASSISTENTI Marinescu-Artene
(Rom). VAR Dingert (Ger) AVAR Stieler
(Ger). TV Diretta Rai2
15
calcistico della sua storia,
l’Europeo Under 19. Dieci anni
tenta lo sgambetto dopo, l’Under 20 è campione

1
agli azzurri del Mondo. Battuta 3-1 a
Lodz (Polonia) la Sud Corea in
GRABARA
finale. E pensare che l’Italia è
20 4 6 3
GUMMY WIETESKA BIELIK PESTKA di Pierfrancesco Archetti II gol segnati stata a una chiamata Var dal
da Dawid poter far fuori gli ucraini:

J
7 10 17 ohan Walem cono- Kownacki con quel gol annullato in
ZURKOWSKI SZYMANSKI JOZWIAK sce e apprezza l’Ita- la nazionale semifinale a Scamacca al 92’
lia. Ha giocato nel- Under 21 brucia ancora. Nell’albo
23 9 11
MICHALAK KOWNACKI SWIDERSKI
l’Udinese, nel Par- polacca. Le d’oro entra invece l’Ucraina,
11 9 7 ma, nel Torino e nel presenze totali squadra solida, cinica, con
LUKEBAKIO LEYA ISEKA MBENZA Catania dove ha chiuso la car- sono venti. un portiere mostruoso
riera. Gli è stato chiesto se farà L’attaccante è di (Lunin).
6 10 8 caldo durante questo Euro- proprietà Samp In vantaggio ci va però la Sud
BASTIEN SCHRIJVERS HEYNEN peo. «Siamo pronti a tutto,

0
Corea dopo 5’, grazie al
5 4 3 17
anche al caldo», ha risposto. sconfitta, hanno vinto 8 volte Italiani Johan suoi difensori: «Kownacki è rigore di Lee Kang-in,
DE NORRE FAES BORNAUW SAELEMAEKERS Walem ha ancora molti amici su 10 e hanno in corso una se- Walem, sopra, estremamente efficace, non concesso per un goffo fallo di
1 nel nostro Paese: la prepara- rie di 7e successi consecutivi 47 anni, c.t. gli va lasciato spazio». Sul- Beskorovainyi su Se-yun
JACKERS zione della sua Under 21 belga in gare ufficiali. I polacchi so- dell’Under 21 del l’altro fronte, anche l’ex do- Kim, pescato dal Var. Sotto di
PANCHINA 12 Lis, 22 Loska, 15 Jonczy, si è svolta in Sicilia, a Torre del no alla seconda consecutiva, Belgio. Ha riano ha ricordato le qualità un gol l’Ucraina fatica, ma al
2 Placheta, 5 Bochniewicz, 8 Piotrowski, Grifo, nel centro sportivo del ma nel 2017 erano organizza- giocato in Italia. dell’amico: «E’ veloce, con le vittorie 34’ trova il pari in mischia
13 Wdowiak, 16 Dziczek, 19 Jagiello, 21 Fila,
14 Buksa, 18 Tomczyk. Catania. L’allenatore ha rin- tori. A destra Dawid buona tecnica e dribbling». della Polonia con Supriaha. Il centravanti,
ALLENATORE Michniewicz. graziato tutti per l’ospitalità e Kownacki, 22 Johan Walem, 47 anni, ha an- nella fase finale che durante il torneo aveva
SQUALIFICATI nessuno.
INDISPONIBILI nessuno. spera di poter fare uno scher- La coppia anni, di che allenato la Primavera del torneo con perso il posto e tornava dal 1’
zo agli azzurri: «Sappiamo Dawid Kownacki, l’attaccan- proprietà Samp dell’Udinese, quando ha questa formula. proprio in finale, firma anche
BELGIO che Italia e Spagna sono le fa- te di proprietà della Sampdo- GETTY, AFP smesso di giocare, proprio È la seconda il sorpasso in diagonale a
PANCHINA 12 De Wolf, 21 Teunckens,
2 Cools, 13 Bushiri, 18 Schryvers, vorite del girone, però noi non ria, e Dodi Lukebakio, punta prima di prendere in mano partecipazione inizio ripresa. Poi Lunin con
20 Wouters, 22 Cobbaut, 15 De Sart, ci tiriamo indietro», ha detto. del Belgio, sono stati compa- l’Under 21 del suo paese. «Il dei polacchi, un miracolo stoppa Jae-Ik
16 Verschaeren, 23 Mangala, 14 Omeonga,
19 Amuzu. gni di squadra nell’ultima Friuli è nel mio cuore, ho finora solo un Lee al 25’ della ripresa, prima
ALLENATORE Walem A Reggio Emilia stagione al Fortuna Düssel- tanti amici anche a Udine», pari. che Tsitaishvili chiuda i conti
SQUALIFICATI nessuno
INDISPONIBILI nessuno Polonia-Belgio apre oggi alle dorf. Kownacki ha un bilan- ha sempre detto. Il luogo del- con un fantastico assolo al
18.30 l’Europeo ospitato dal- cio di 15 reti in 20 partite con la finale è il suo obiettivo, Ita- 44’. Lunin premiato come
l’Italia e da San Marino. Si gio- l’Under 21. Lukebakio è di- lia e Spagna permettendo. miglior portiere, la Sud Corea
ca a Reggio Emilia. I «diavo- ventato invece famoso perché © RIPRODUZIONE RISERVATA si consola con Lee Kang-in,
letti» sono alla terza fase fina- ha segnato tre gol in casa del eletto miglior giocatore.
le e mancavano dal 2007. Si
sono qualificati senza alcuna
Bayern, lo scorso autunno.
Ieri ha messo in guardia i s TEMPO DI LETTURA 1’38” © RIPRODUZIONE RISERVATA
14 DOMENICA 16 G IUGNO 2019 LA GAZZETTA SP O RT I VA

Primo piano/EUROPEO UNDER 21

La strada per la
Spettacoli e arte Il calendario, gli stadi e la storia del torneo
Il Campionato europeo di calcio Under-21 2019 sarà la 22ª edizione del torneo.

Talk con i campioni

Si svolgerà in Italia e a San Marino da oggi al 30 giugno

GRUPPO GRUPPO GRUPPO

A B C

Musei gratuiti
STATO DI FORMA
P
ITALIA Germania Inghilterra

Spagna Danimarca Francia

per chi va in Friuli Polonia

Belgio
Serbia

Austria
Romania

Croazia

La Regione Emilia scende in campo. Polonia vs. Belgio Serbia vs. Austria Romania vs. Croazia

Facchetti e Buffa in piazza. Tutto gratis Reggio Emilia

oggi, ore 18.30
Trieste
domani, ore 18.30
Serravalle
18 giugno, ore 18.30

di Francesco Velluzzi
ITALIA vs. Spagna Germania vs. Danimarca Inghilterra vs. Francia

«B
envenuti in
Italy». E’ l’inno
d e l l’ Eu rop e o
Under 21 . Lo
canta Rocco
Hunt che stasera si esibirà pri-
ma di Italia-Spagna a Bologna.
«Religione, calcio e spritz», è
lo slogan di Hunt nella natio-
nal song dell’evento. Un evento
che la Regione Emilia ha alle-
stito con 11 appuntamenti nelle
piazze di otto città coinvolte
nel segno del motto «La Regio-
ne scende in campo». Oltre a
Bologna, Cesena e Reggio Emi-
lia, città in cui si gioca, sono
state scelte Modena, Ravenna,
Piacenza, Sassuolo e Cattolica.
Non distante c’è pure San Ma-
rino altra sede di tre partite.
Spettacoli
Tutte le serate, cominciate ve-
nerdì a Bologna in piazza Mag-
giore e proseguite ieri a Mode-
na, con ospiti Javier Zanetti,
Ivan Zaytsev, Roberto Bruna-
monti e Gianni De Biasi, si
svolgono nelle piazze princi-
pali e sono gratuite. Il Villaggio
Fan Experience Uefa Euro Un-
der 21 è per i ragazzi con gio-
chi, gadget, selfie e le postazio-
ni di Pes 19. Teatro e calcio in
Bologna Udine Cesena
oggi, ore 21 domani, ore 21 18 giugno, ore 21
Spagna vs. Belgio Danimarca vs. Austria Inghilterra vs. Romania
Reggio Emilia Udine Cesena
19 giugno, ore 18.30 20 giugno, ore 18.30 21 giugno, ore 18.30
ITALIA vs. Polonia Germania vs. Serbia Francia vs. Croazia
Bologna Trieste Serravalle
19 giugno, ore 21 20 giugno, ore 21 21 giugno, ore 21
Belgio vs. ITALIA Austria vs. Germania Croazia vs. Inghilterra
Reggio Emilia Udine Serravalle
22 giugno, ore 21 23 giugno, ore 21 24 giugno, ore 21
Inno Rocco Hunt riceve la maglia azzurra dal c.t. Di Biagio e Gravina GETTY
Spagna vs. Polonia Danimarca vs. Serbia Francia vs. Romania
venna sarà di scena Gianfelice Friuli Venezia Giulia Bologna Trieste Cesena
Facchetti con Marco Cirilello. Anche nel nord est dove sono 22 giugno, ore 21 23 giugno, ore 21 24 giugno, ore 21
Proporranno lo spettacolo coinvolte nelle sfide Trieste e
«Eravamo quasi in cielo». Nel Udine la PromoturismoFvg ha
dibattito al Porto di classe in- voluto coccolare i tifosi di Au- 1° 1° 1°
terverranno pure Arrigo Sac- stria, Danimarca, Germania e 2° 2° 2°
chi ed Eraldo Pecci, coinvolti Serbia. Chi ha un biglietto per 3° 3° 3°
negli eventi con Gianluca le partite riceve un voucher di
Zambrotta. Federico Buffa si accoglienza che gli consente di 4° 4° 4°
esibisce a Bologna, Piacenza e visitare i musei, di avere l’au-
Cattolica col monologo «Esta dio guida di fare visite guidate Si qualificano alle semifinali le 3 vincitrici dei gruppi più la migliore delle 3 seconde
noche juega el trinche». Cul- a Cividale e Trieste. Transfer
tura e sport a Reggio Emilia do- gratuito per gli stadi per chi In caso di arrivo a pari punti la classifica sarà determinata da: punti ottenuti nei confronti diretti; differenza
reti nei confronti diretti; numero di gol segnati nei confronti diretti. In caso di persistente parità saranno riapplicati
ve si può visitare la mostra soggiorna a Lignano o Grado. i precedenti criteri alle squadre in questione. Ulteriori criteri: differenza reti complessiva nel gruppo; numero di gol
«Arte del gol». A Cesena mer- Basta prenotare 48 ore prima nel gruppo; punteggio più basso nei provvedimenti disciplinari (3 punti per ogni espulsione, comprese quelle
coledì ci sarà Martina Colom- del match. per doppia ammonizione, 1 per ogni ammonizione); posizione più altra nel ranking Uefa di categoria
bari, moglie del presidente del © RIPRODUZIONE RISERVATA Per determinare la migliore delle seconde si terranno in considerazione i seguenti criteri: punti; differenza
comitato organizzatore Billy reti; numero di gol segnati; punteggio più basso nei provvedimenti disciplinari (3 punti per ogni espulsione, comprese

s
questo Europeo vanno a brac- Costacurta, ad animare il talk quelle per doppia ammonizione, 1 per ogni ammonizione); posizione più altra nel ranking Uefa di categoria)
TEMPO DI LETTURA 1’40”
cetto. Oggi e mercoledì a Ra- show in piazza Libertà.
 D O M E N I CA 1 6 G I U G N O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA 15

finale di Udine
La fase finale Gli stadi INFOGRAFICA: LORENZO FURINI

SEMIFINALI

1ª Gruppo A 1 2 3
2ª Gruppo B/C o 1ª Gruppo C
FINALE
Bologna
27 giugno, ore 18
-
-
Udine
30 giugno,
1ª Gruppo B ore 20.45
2ª Gruppo A o 1ª Gruppo C

Reggio Emilia
27 giugno, ore 21
Bologna Reggio Emilia Cesena
Stadio Renato Dall’Ara Mapei Stadium Orogel Stadium-Dino Manuzzi
L’albo d’oro I 5 TRIONFI DELL’ITALIA
38.279 spettatori 21.525 spettatori 20.198 spettatori
1992
1978 JUGOSLAVIA L’Italia di Cesare Maldini
supera la Svezia: vittoria 2-0
1980 URSS all’andata a Ferrara
(gol di Buso e Sordo)
12 squadre FRIULI
Udine

1982 INGHILTERRA e sconfitta 1-0 nel ritorno VENEZIA 5

a Vaxjo GIULIA
1984 INGHILTERRA

1986 SPAGNA 1994 4

Nella finale di Montpellier 21 partite Trieste
1988 FRANCIA il Portogallo è battuto 1-0
grazie al Golden Gol Reggio Emilia
1990 URSS di Orlandini nel primo tempo
supplementare
1992 ITALIA 2

1 Bologna
1994 ITALIA
1996 EMILIA

6
Il ciclo di Cesare Maldini ROMAGNA
1996 ITALIA Cesena
si chiude con il tris nel 1996:
3
a Barcellona, Spagna battuta Serravalle
1998 SPAGNA ai rigori dopo l’1-1 dei tempi stadi 6 (San Marino)
regolamentari
2000 ITALIA

2002 REP. CECA

2004 ITALIA
2000 4 5 6
Una doppietta di Pirlo
riporta l’Under, guidata
2006 OLANDA da Marco Tardelli, sul tetto
d’Europa: a Bratislava,
2007 OLANDA superata 2-1
la Repubblica Ceca
2009 GERMANIA

2011 SPAGNA 2004

L’ultimo trionfo degli azzurrini:
2013 SPAGNA a Bochum l’Italia di Gentile
travolge 3-0 la Serbia
2015 SVEZIA con i gol di De Rossi, Bovo Trieste Udine Serravalle (San Marino)
e Gilardino Stadio Nereo Rocco Stadio Dacia Arena San Marino Stadium
2017 GERMANIA
28.565 spettatori 25.144 spettatori 5.250 spettatori
GDS
16 DOMENICA 16 G IUGNO 2019 LA GAZZETTA SP O RT I VA

Francia 2019/MONDIALE FEMMINILE

« L’Aurora
d’Italia
Calcia Yaya, calcia senza pau-
ra!». Al minuto 26 della ripresa
nel match che venerdì contro la
Giamaica ci ha dato la certezza
della qualificazione agli ottavi
del Mondiale, di sicuro nella te-
sta di Aurora Galli si sarà aperto
il famoso cassettino della me-
moria. Forse quello pieno delle
esortazioni del responsabile
della Juventus Women Stefano I L P E R S O N A G G I O
Braghin. Uno che conosce bene

GALLI E LE AZZURRE
le potenzialità della centrocam-
pista bianconera, alla prima
doppietta con la Nazionale, e sa
che la conclusione dalla distan-
za è nelle sue corde. Ma scocca
non quanto spesso dovrebbe.

NATE PER STUPIRE

Non è mancanza di fiducia e
nemmeno timidezza. Ma quello
era il momento giusto. L’Italia
aveva un po’ tirato i remi in bar-
ca dopo la tripletta di Cristiana

«MAGIE ED EMOZIONI
Girelli. Le caraibiche spingeva-
no, letteralmente, con la forza
dei chili. Rischiavamo inutili
infortuni, vedi Sara Gama presa
letteralmente a calci in faccia da
un maldestro tentativo di rove-

IL SOGNO CONTINUA»
sciata di Khadija Shaw - per for-
tuna una Tac ieri mattina ha
escluso fratture per il capitano
azzurro -, un cartellino giallo
oppure di prendere un gol pe-
sante per la differenza reti. In- di Giulio Saetta- INVIATO A LILLA (FRANCIA)
somma c’era bisogno di una
scossa. Perché il pallone è anche
questo, e racchiude una vita

Gran gol da fuori, doppietta alla Giamaica. La centrocampista pavese:

dentro le partite. «Se penso al
calcio mi vengono in mente

«Il calcio regala gioie e delusioni, ma ti fa crescere. E adesso il Brasile»

tante emozioni contrastanti –
ha detto Yaya, soprannome nato
dall’incapacità da piccina di
pronunciare la erre di Aurora -.
Ci possono essere delle gioie co-
me delle delusioni. Sono co-
munque emozioni che ti fanno
crescere».
La fede per il capitano
E’ stata una sberla fantastica
quella di Galli alla Giamaica,
con un destro secco all’incrocio
dei pali dopo un controllo
orientato. Gesto pulito, piacere
per gli occhi. Soprattutto per
quelli dei suoi cari. Papà Mauri-
zio, mamma Patrizia e la sorella
Andrea, in trasferta da Tromel-
lo, piccolo centro della Lomelli-
na a Reims capitale dello cham-
pagne. «I gol sono nati dal-
l’adrenalina che avevo dentro –
ha detto la centrocampista az-
zurra – dedico la doppietta ai
miei parenti che erano qui e a
mio fratello (Alessandro, ndr)
che sono sicura ci sarà la prossi-
ma volta». Dalla famiglia di fe-
de nerazzurra nasce la passione
di Aurora Galli per Javier Zanet-
ti. Il numero 4 che porta sulle
spalle è in onore del capitano
dell’Inter. Uno che ha fatto tanti
gol anche in velocità. Proprio
come il suo, dieci minuti dopo il
bolide di destro, imbucatasi a
saltare il portiere Schneider e
depositare comodamente in re-
te un perfetto filtrante della
«cugina» milanista Manuela
Giugliano, 21 anni e 35 presenze
azzurre. Anche la palla era
quella giusta, servitale dalla ju-
ventina Lisa Boattin, entrata in
campo poco prima di lei. Più
che una compagna, un’amica
con cui Yaya-Aurora condivide
la casa a Torino e la stanza nel
ritiro itinerante in Francia. E a
proposito di bambini, sono la
sua vera passione, li cerca sem-
pre a fine allenamento a Vinovo
e a bordo campo dopo le partite,
ama stare con loro perché è una
ragazza umile e sorridente che
predilige le chiacchiere di per-
sona a quelle sui social.
Annus mirabilis
Il 2019 di Aurora Galli è magico
come quello dell’Italdonne, im-
battuta sul campo nell’anno so-
lare non calcolando la sconfitta
ai rigori contro la Corea del
Nord in Cyprus Cup: 9 vittorie e
2 pareggi, 31 gol fatti e 9 subiti.
Con la doppietta di ieri Yaya è
salita a 4 reti in 38 presenze az-
zurre (debutto il 17 maggio 2014
Italia-Bahrein), tutte segnate
nel 2019. Chi l’avrebbe detto per
quello scricciolo che fin da
quando aveva quattro anni non
aveva vergogna di giocare con i
maschi e fare la doccia con loro,
alla Pro Vigevano. «Lì devo rin-
graziare un allenatore che mi ha
fatto crescere tanto – ha raccon-
tato Galli –, perché mai una vol-
ta mi ha fatto sentire la diversi-
tà». Poi sale nel Garlasco fino a
14 anni, la prima squadra total-
mente femminile è del 2011. Nel
2013, due anni in Sardegna alla
Sassari Torres di vitale impor-
tanza per la sua crescita calcisti-
ca e personale. Debutto in Serie
A nella Torres, squadra campio-
nessa d’Italia con cui conquista
la Supercoppa, il suo primo tro-
feo, ed esordisce in Champions.
Ma soprattutto nell’Isola si di-
ploma, a Sassari, in un li-
ceo scientifico. Poi ancora A
con Mozzanica e Verona, fino
all’ambizioso progetto Juve del
2017-18 conclusosi con il dop-
pio tricolore. Con cui ha appena
prolungato fino al 2021. «Ora
sotto col Brasile – è il monito di
Aurora – che ha perso l’ultima
partita ma è fortissimo. Sappia-
mo che sarà dura, la preparere-
mo come ogni altra partita, in-
sieme. La forza di quest’Italia è il
gruppo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 3’43”

La curiosità

Il segreto nazionale? Le otto sorelle dell’ItalJuve

Sono tante le ragazze bianconere, campioni d’Italia. Le guida capitan Gama. Solo la Rosucci non ha ancora giocato
di al.bo. - REIMS

S
ette ragazze posson
bastare? Otto, consi-
derando Martina
Rosucci, che ancora
non è stata utilizzata
dal commissario tecnico. Ber-
tolini, ma presto potrebbe arri-
vare il suo momento. E alla
pattuglia Juve in nazionale
manca Cecilia Salvai, azzoppa-
ta proprio nella storica partita
fra Juve e Fiorentina della pri-
mavera scorsa, storica perché
si è giocata allo Stadium da-
vanti a 39 mila persone. Era
uno scontro diretto per il suc-
cesso in campionato, Cecilia ci
ha rimesso un ginocchio in un
contrasto con un’avversaria.
Non è stata convocata per il
Mondiale francese, ma la pat-
tuglia bianconera è già nume-
rosa. E a Reims Stefano Bra-
ghin, il responsabile delle Ju-
L E « T O R I N E S I » P R E S E N T I I N O G N I R U O L O
Laura Lisa
Giuliani Boattin
26, portiere, 22, difensore,
41 presenze 20 partite
alla fine erano 7 su 11, inquieto
per le conseguenze che questo
torneo potrebbe avere sul mer-
cato. Barbara Bonansea, 28
primavere, due anni fa ha detto
no al Lione per giocare nella
squadra per la quale tifava da
bambina. Si dice che il Lione,
top club, sia pronto a tornare
alla carica, e che Bonansea ab-
bia già ricevuto offerte vantag-
Sara Gama Barbara
30 anni, Bonansea 28
difensore, centrocampista
111 gare e 6 gol 61 match, 21 gol
Blocchi di granito
Sette juventine in campo nei
momenti finali di Giamaica-
Italia: un bel numero, ma lon-
tano dal record della nazionale
maschile. Che quattro volte ha
schierato nove giocatori della
Juve in una stessa partita, in
date che svariano dal 1933 al
1978, Mondiale in Argentina. Il
primato assoluto appartiene
Valentina Aurora Galli
Cernoia 27, 22 anni,
centrocampista centrocampista
43 gare e 7 gol 38 match, 4 reti
1947. Unico estraneo, il portie-
re della Juventus Lucidio Sen-
timenti, noto come Sentimenti
IV, ma essere identificato con
un numero non piace a nessu-
no. Provare a chiedere, per cre-
dere, a Laura Giuliani, milane-
sissima portiere della Juventus
e della Nazionale. Con lei tante
ragazze di diversa personalità.
La capitana Sara Gama? Sim-
Martina Cristiana
Rosucci 27, Girelli
centrocampista 29, attaccante,
49 gare, 2 reti 64 gare, 32 gol
suo atteggiamento da triestina
ruvida non cambia. Poi ci sono
le altre. Aurora Galli detta Yaya,
se la chiami Aurora quasi ne-
anche risponde. Lisa Boattin,
22 anni, portiere, una veneta
inquadrata che non molla
niente e ha quasi sempre i ge-
nitori al seguito ad incorag-
giarla. Valentina Cernoia,
prossima ai 28 anni (il 22 giu-
La più matura
Cristiana Girelli, 29 anni, la più
matura, l’animatrice del picco-
lo villaggio azzurro, che una
Casa Italia non ce l’ha: Cristia-
na è tanto autoironica da es-
sersi inventata l’esultanza con
la macarena («a forza di par-
larci del Mondiale di vent’anni
fa siamo tutte un po’ vintage»)
e tanto brava da segnare una
tripletta quando serve, arri-
vando a quota 32 reti in nazio-
nale in 64 match. Poi c’è Sara
Gama, la capitana antipatica,
solo perché non dà molta con-
fidenza, e infine Barbara Bo-
nansea, l’attaccante multi-
tasking. L’ItalJuve è realtà, per-
ché le juventine fanno l’ossa-
tura della squadra. Ma vi pare
una novità?
© RIPRODUZIONE RISERVATA

ventus Women, sarà stato un
po’ felice e un po’ no: felice per
la presenza delle sue ragazze,
giose dalla Cina. Vincerà il sen-
timento o la ragione economi-
ca?
però al Grande Torino, dieci su
undici nell’amichevole con
l’Ungheria del maggio del
patica, ma lo sanno in pochi. E’
la più mediatica, le hanno an-
che dedicato una Barbie, ma il
gno), la centrocampista, intro-
versa nel privato e fondamen-
tale in campo. s TEMPO DI LETTURA 2’24”
 D O M E N I CA 1 6 G I U G N O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA 17

Doppietta
Il fenomeno La svolta
Aurora Galli, 22 anni, alla

L’entusiasmo cresce
Juventus dal 2017-18, rivendicazione salariale come
prima a Verona, le nordeuropee e le america-
Bergamo e Sassarii ne, che sono secoli avanti,
nessuna tensione. Le azzurre

In tv toccati i 3 milioni
sperano di produrre un circo-
lo virtuoso, di rendere la vita
più facile alle bambine che
vogliono giocare a pallone. In-

con il 23% di share

tano attirano gente davanti al-
lo schermo: due milioni e 870
mila spettatori, poco non è. Se
la nazionale della Bertolini Presidente Gabriele Gravina
vola negli ascolti anche quan-
Ai francesi le azzurre stanno simpatiche perché sono do gioca contro la debole Gia-
maica, vuol dire che il muro è Professionismo
divertenti con la loro macarena e non si arrabbiano
e sgravi fiscali
caduto. In questo periodo non
L’audience è sempre alto e martedì si sbarca su Rai 1 c’è nulla da seguire, sportiva-

Governo studia
mente parlando, ma i numeri
restano numeri. Sono buoni e
di Alessandra Bocci - INVIATA A REIMS
l’idea Gravina
certificano un affetto che cre-
sce.
VERSO GLI OTTAVI Voglia di vincere
Bisognerebbe chiedersi: per-
di Valerio Piccioni
ché mai l’Italia dovrebbe fer-
Da prime ci sono

I
NUMERO Nigeria o Cina
marsi davanti alla televisione
per le donne della scherma,
gol delle azzurre di
Milena Bertolini
per la Federica Pellegrini o contano anche in
Da terze è dura

4
● (g.s.) Il primo posto
azzurro è la chiusura più
probabile del Gruppo C.
Contro il Brasile possiamo
perfino perdere con un gol
di scarto, a meno di una
i gol di Aurora Galli in
goleada dell’Australia sulla
nazionale in 38 partite,
Giamaica (minimo 5 gol di
quella alla Giamaica venerdì
scarto). Se vinciamo il
è stata la sua prima doppietta
girone giocheremo l’ottavo
in azzurro
di finale contro una delle
migliori quattro terze
(Gruppo A, B o F) alle 18 di
Azzurre Tifose dell’Italia venerdì a Reims per il match con la Giamaica martedì 25 giugno a
Montpellier. Nel Gruppo A
per le pallavoliste, e non per
queste ragazze che vanno
controvento da tutta la vita? E
infatti l’entusiasmo cresce e
non è soltanto quello delle fa-
miglie e degli amici che se-
guono le azzurre. La Naziona-
le della Bertolini è diventata
un simbolo: se vuoi, puoi far-
lo. Puoi tirar giù qualche mat-
tone e la pragmatica Milena è
un capomastro perfetto per il
cantiere. La Nazionale del pal-
lone donne è ancora da cata-
logare fra i lavori in corso, ma
ha scalato i ranking, non sol-
tanto quello della FIFA. La
partite che non si
giocano ai Mondiali.
È infatti in discussione alla Ca-
mera quel disegno di legge
«collegato sport» che prevede
anche una rivisitazione delle
varie forme di «lavoro sporti-
vo» con una crescita del livello
delle tutele e un investimento
formativo da spendere dopo la
fine della carriera.
La proposta
Dopo le polemiche per la boc-
ciatura dell’emendamento di
Anna Ascani (Pd) sul professio-
nismo femminile, il Governo

P
rima di tutto non è
questione di un-
ghie. Non è più que-
stione di unghie.
Per dire, Cristiana
Girelli, 29 anni, le ha laccate
di rosso e una è tricolore, ma
probabilmente un interlocu-
tore che chiedesse conto dello
smalto verrebbe sbranato dal-
la piccola iena dell’attacco ita-
liano. «Facciamo il 23 per
cento di share fra Rai e Sky e
mi chiedi delle unghie? Ma
come sei messo?». Risposta
ipotetica, perché Cristiana è
una persona garbata. Ma ecco,
le ragazze sono in giro sul-
l’etere, come si diceva una
volta, hanno totalizzato quasi
tre milioni di telespettatori e
le simpatie aumentano. E po-
trebbero aumentare ancora
perchè martedì per la partita
Italia-Brasile delle 21 la Rai ha
scelto la sua ammiraglia, Rai1,
per le azzurre di Milena Bar-
tolini. Prima serata.
Rivoluzione culturale
Merito dei risultati sportivi,
come saggiamente ammette la
c.t. Milena Bertolini, merito
dell’appeal delle ragazze e di
un gioco che è entrato con
gentile prepotenza nel salotto
degli italiani. Perché sì, queste
atlete non si muovono come i
maschi e sì, probabilmente
non otterranno neanche un
piazzamento top, quello che
comunque manca ai calciatori
italiani da un certo numero di
anni. Ma le ragazze della Ber-
tolini portano un messaggio
di normalizzazione, nessuna
con due turni disputati,
potrebbe finire terza la
Nigeria. Anche nel Gruppo B
manca una giornata:
Spagna o Cina domani si
scontrano per il secondo
posto. Nel Gruppo F a oggi,
con soltanto una giornata
disputata, terzo è il Cile.
Se perdiamo col Brasile con
più di un gol di scarto
possiamo finire secondi o
terzi a seconda del
risultato dell’Australia.
Nel primo caso
incontreremo sabato 22
giugno a Nizza la seconda
del Gruppo A (probabile
Norvegia). Da terzi si
farebbe invece molto molto
dura contro i colossi
Francia o Germania.
Francia si è innamorata delle
azzurre, così luminose e felici
a ogni partita, tanto da festeg-
giare con un ballo fuori moda.
La macarena sui campi di
Francia, tre milioni davanti
alla televisione in Italia. E in
mezzo i francesi che hanno
adottato le ragazze perché so-
no divertenti e non si arrab-
biano neppure se ricevono
una scarpata in faccia, come è
successo a Sara Gama contro
la Giamaica. A proposito, do-
po i controlli in ospedale tutto
a posto, neppure un dente
scheggiato. SuperGama, ave-
vate dubbi?
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 2’25”
starebbe pensando di interve-
nire con una norma sulla scia
di quanto immaginato da Ga-
briele Gravina: «Abbiamo sug-
gerito una proposta - spiega il
presidente federale - che con-
sentirebbe alle società di calcio
femminile, così per il primo li-
vello (la serie C, ndr) del pro-
fessionismo maschile, di attu-
tire l’impatto dei costi del pro-
fessionismo, beneficiando di
un credito d’imposta da rein-
vestire nel settore giovanile e
nelle infrastrutture». Dunque,
sgravi fiscali per «sopportare»
il costo del professionismo. Se
ne dovrebbe parlare nelle pros-
sime ore visto che la legge
«sport» potrebbe arrivare in
Aula per la discussione genera-
le alla fine della prossima setti-
mana.

LA SITUAZIONE: GIÀ QUALIFICATE ANCHE FRANCIA, GERMANIA, INGHILTERRA, CANADA E OLANDA

GRUPPO A GRUPPO B GRUPPO C La finale il 7 luglio
SQUADRE PT G V N P GF GS SQUADRE PT G V N P GF GS SQUADRE PT G V N P GF GS OTTAVI QUARTI SEMIFINALE FINALE SEMIFINALE QUARTI OTTAVI
FRANCIA 6 2 2 0 0 6 1 GERMANIA 6 2 2 0 0 2 0 ITALIA 6 2 2 0 0 7 1
NORVEGIA 3 2 1 0 1 4 2 SPAGNA 3 2 1 0 1 3 2 BRASILE 3 2 1 0 1 5 3
NIGERIA 3 2 1 0 1 2 3 CINA 3 2 1 0 1 1 1 AUSTRALIA 3 2 1 0 1 4 4 A2 C1
SUD COREA 0 2 0 0 2 0 6 SUDAFRICA 0 2 0 0 2 1 4 GIAMAICA 0 2 0 0 2 0 8 C2 A3/B3/F3
Nizza - - - Montpellier
GIÀ DISPUTATE GIÀ DISPUTATE GIÀ DISPUTATE 22 giugno 25 giugno
FRANCIA-SUD COREA 4-0 GERMANIA-CINA 1-0 AUSTRALIA-ITALIA 1-2 - - -
NORVEGIA-NIGERIA 3-0 SPAGNA-SUDAFRICA 3-1 BRASILE-GIAMAICA 3-0 Le Havre Lione Valenciennes
D1 E1
NIGERIA-SUD COREA 2-0 GERMANIA-SPAGNA 1-0 AUSTRALIA-BRASILE 3-2 27 giugno 7 luglio 29 giugno
FRANCIA-NORVEGIA 2-1 SUDAFRICA-CINA 0-1 GIAMAICA-ITALIA 0-5 B3/E3/F3 D2
LE PROSSIME PARTITE LE PROSSIME PARTITE LE PROSSIME PARTITE Valenciennes Rennes
SUD COREA-NORVEGIA DOMANI, 21 CINA-SPAGNA DOMANI, ORE 18 GIAMAICA-AUSTRALIA 18/6 23 giugno 25 giugno
NIGERIA-FRANCIA DOMANI, 21 SUDAFRICA-GERMANIA DOMANI, 18 ITALIA-BRASILE 18/6 - -
- -
Lione Lione
2 luglio 3 luglio
GRUPPO D GRUPPO E GRUPPO F A1 B1
SQUADRE PT G V N P GF GS SQUADRE PT G V N P GF GS SQUADRE PT G V N P GF GS
C3/D3/E3 A3/C3/D3
INGHILTERRA 6 2 2 0 0 3 1 OLANDA 6 2 2 0 0 4 1 USA 3 1 1 0 0 13 0
GIAPPONE 4 2 1 1 0 2 1 CANADA 6 2 2 0 0 3 0 SVEZIA 3 1 1 0 0 2 0 Le Havre - - Grenoble
ARGENTINA 1 2 0 1 1 0 1 N. ZELANDA 0 2 0 0 2 0 3 CILE 0 1 0 0 1 0 2 23 giugno 22 giugno
SCOZIA 0 2 0 0 2 2 4 CAMERUN 0 2 0 0 2 1 4 THAILANDIA 0 1 0 0 1 0 13 - -
B2 Parigi Rennes F2
-
GIÀ DISPUTATE GIÀ DISPUTATE GIÀ DISPUTATE 28 giugno 29 giugno
F1 - E2
INGHILTERRA-SCOZIA 2-1 CANADA-CAMERUN 1-0 CILE-SVEZIA 0-2
ARGENTINA-GIAPPONE 0-0 NUOVA ZELANDA-OLANDA 0-1 USA-THAILANDIA 13-0 Reims FINALE 3° posto Parigi
24 giugno Nizza, 6 luglio 24 giugno
GIAPPONE-SCOZIA 2-1 OLANDA-CAMERUN 3-1 LE PROSSIME PARTITE ● Si qualificano alla fase a eliminazione diretta le due prime di ogni girone e le migliori quattro fra le terze classificate.
INGHILTERRA-ARGENTINA 1-0 CANADA-NUOVA ZELANDA 2-0 SVEZIA-THAILANDIA OGGI, ORE 15 Le posizioni in classifica vengono determinate, usando, nell’ordine i seguenti criteri: maggior numero di punti; miglior
LE PROSSIME PARTITE LE PROSSIME PARTITE USA-CILE OGGI, ORE 18 differenza reti; maggior numero di gol segnati. Se non è possibile stabilire la graduatoria con i precedenti criteri per due
GIAPPONE-INGHILTERRA 19/6 CAMERUN-NUOVA ZELANDA 20/6 SVEZIA-USA 20/6 o più squadre, vengono presi in considerazione: maggior numero di punti ottenuti negli scontri diretti; miglior differenza
SCOZIA-ARGENTINA 19/6 OLANDA-CANADA 20/6 THAILANDIA-CILE 20/6 reti negli scontri diretti; maggior numero di gol segnati negli scontri diretti; sorteggio.
18 DOMENICA 16 G IUGNO 2019 LA GAZZETTA SP O RT I VA

Serie A/IL CASO

Ciao
I NUMERI

1 o
per gol
e presenze

Roma
Francesco Totti
è il recordman
nella storia della
Roma per
presenze e gol.
In carriera
ha giocato
786 volte
in giallorosso,
più di De Rossi
e tutti gli altri.
I gol totali sono
307, dei quali
250 segnati in A:
primissimo
davanti a
Roberto Pruzzo

I MO T I V I

TOTTI NON CAMBIA IDEA

DOMANI SARÀ ADDIO
C’È ANCORA BALDINI
DIETRO IL SUO STRAPPO
di Andrea Pugliese

La scelta mande. E i dubbi sono cresciuti. libero da ogni laccio, anche solo Il n°1
HA DETTO DI CHE COSA

S
Totti ci stava pensando su da un Fino all’intervista di Pallotta, morale. Inizialmente aveva op- James Pallotta,
po’, da quando ha capito che la PARLIAMO dove si è sentito in parte preso tato per l’Olimpico, per aprire 61 anni,
sua capacità di incidere sarebbe in giro. L’intento del presidente, anche i cancelli alla gente per presidente della
rimasta sostanzialmente la ovviamente, non era quello. Il un saluti finale. Ma il concerto Roma LAPRESSE
stessa di prima. E cioè minima. I rapporti tra Totti e Franco risultato è stato però drammati- di stasera di Ed Sheeran e motivi
Nonostante le parole e le pro- Baldini, individuato come co, soprattutto a causa dei con- di ordine pubblico gli hanno
messe. Il progetto (apprezzabi- causa del ritiro nella tinui riferimenti a Franco Bal- suggerito un’altra soluzione.
Aspetto le) del nuovo Ceo giallorosso biografia del capitano, sono dini. Già, perché poi Totti lascia Così è venuta fuori l’idea del sa-
un cenno Guido Fienga era quello di crea- da tempo complicati. la Roma sostanzialmente anche lone d’Onore del Coni. Ma non
da parte re un asse Totti-De Rossi, con A due anni dal ritiro da e per questo: il fatto di non con- per una scelta discrezionale di
i è svegliato ripensando proprio Francesco direttore tecnico e calciatore, a Francesco è tare nelle scelte, al contrario in- Giovanni Malagò, padrone di
sua, la Figc all’ultima intervista di James Daniele vice-Ceo. In meno di stato offerto un ruolo da vece di chi – secondo lui – lo ha casa e suo grande amico, ma
è la casa Pallotta agli organi ufficiali del un mese gli si è sgretolato tra le direttore tecnico. Le prime costretto a smettere di giocare. perché in quanto campione del
della club. E ha capito che non pote- mani e proprio dalla conferen- decisioni sul futuro della Il problema, rovesciando il mondo 2006 e titolare del Col-
memoria va più andare avanti così, che za di De Rossi anche Totti ha squadra però hanno portato punto di vista, è però un altro. lare d’oro (la massima onorifi-
e della era arrivato il momento di to- iniziato a ragionare sul suo fu- alla rottura. Totti avrebbe Pallotta è amico di Baldini e sa cenza sportiva italiana), Totti
storia gliersi un abito in cui non si turo. Perché poi è successo che puntato sulla conferma di che se vuole muoversi a livello ha diritto a questa opportuni-
sentiva più a suo agio. Così c’erano da fare delle scelte rela- Massara, non su un di relazioni pubbliche nel cal- tà. Lì dirà la sua verità e lì po-
Francesco Totti ieri mattina ha tive al nuovo allenatore e al d.s. direttore sportivo come cio internazionale non può fare trebbe dire anche cose scomo-
parlato con gli uomini che gli e le soluzioni prospettate da lui Petrachi, e per la panchina a meno di lui. de. E, al contrario di quanto sa-
sono più vicini, comunicando- (la conferma di Massara e i no- avrebbe visto bene Gattuso, rebbe successo con l’Olimpico a
gli la sua scelta: lascerà la Roma mi di Conte prima e Gattuso poi probabilmente più di La location disposizione, al Coni sarà una
Campioni e lo farà domani pomeriggio, per la panchina) non si sono Fonseca. Quando ha capito Così Totti ha deciso, se è così conferenza molto istituzionale,
come Totti, alle ore 14, con una conferenza concretizzate, seppur per moti- di non poter incidere, ha meglio mettersi da parte. E per con i giornalisti e probabilmen-
De Rossi, stampa al Salone d’Onore del vi diversi. Così Totti ha iniziato scelto l’addio il suo addio non ha scelto Trigo- te pochi altri ancora. Insomma,
Coni. a riflettere, facendosi delle do- ria, per essere completamente nessun clamore particolare.
Buffon,
Vialli
e Baggio
non hanno Le reazioni
bisogno

Sconcerto e rabbia in città

di inviti
Gravina
pres. Figc

«Se non incide giusto andar via»

di Elmar Bergonzini

I
ncredulità e rabbia.
Perché la Roma sen-
za Totti lascia senza
parole. E, proprio
come successo con
De Rossi, la data di quello che
potrebbe essere il suo ultimo
atto in giallorosso è particola-
re. Domani, 17 giugno, l’ex nu-
mero 10 parlerà in conferenza
stampa, chiarirà la propria po-
sizione. Il 17 giugno, proprio
come il giorno nel quale, grazie
a un suo gol, la Roma vinse lo
scudetto nel 2001. Per questo
sui social sono tantissimi i tifo-
si che pubblicano la foto di Tot-
ti che esulta per la rete al Par-
ma e accompagnano l’immagi-
ne con la didascalia «il 17 giu-
gno che vorrei ricordare». Già,
perché se Totti dovesse effetti-
vamente annunciare il proprio
addio, il trauma sarebbe forte.
Ieri a Roma non si è parlato
d’altro. Nelle radio, nei bar, sui
social. Ovunque. Perché Totti
rappresenta il romanismo. E
per chi ha circa 30 anni la Ro-
ma senza di lui non c’è mai sta-
ta. Non un caso che anche altri
ex giallorossi non vogliano sbi-
lanciarsi in commenti prima di
sapere che cosa dirà Totti in
conferenza: «Non è ancora
detto che vada via, la società lo
vuole convincere a restare –
precisa Lionello Manfredonia,
in giallorosso dal 1987 al 1990
–. Bisogna vedere come stanno
le cose, la situazione è delicata.
Non è il momento di dare im-
pressioni o di giudicare».
Scombussolamento
Simile la posizione di Marco
Amelia, che in giallorosso ha
mosso i primi passi della pro-
pria carriera: «Se Francesco si
rende conto di non poter inci-
dere come vorrebbe, è giusto
che vada via. Penso a Paolo
Maldini, che al Milan ha un
ruolo centrale. Lui probabil-
mente vorrebbe essere altret-
tanto importante per la Ro-
Il saluto La ma». Molti tifosi paragonano il
curva nel giorno modo di avvicinarsi alla Fio-
dell’addio di rentina di Commisso, che ha
Totti. Il 17 giugno subito contattato Batistuta, al
2001 la Roma ha modo di muoversi dei dirigenti
vinto il suo terzo giallorossi che, dopo aver per-
scudetto ANSA so De Rossi (e sui social impaz-
za la speranza di vederli insie-
 D O M E N I CA 1 6 G I U G N O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA 19

IDENTIKIT
Grande attesa IL RETROSCENA

nella Capitale:
al Salone
Francesco
Totti
Salutando, disse: «Ho paura»
d’onore del
Coni l’ex
NATO A ROMA
IL 27 SETTEMBRE 1976 Adesso sappiamo perché...
Aspettative, dubbi e veleni
ALTEZZA PESO
180 cm 82 kg
capitano
spiegherà le
hanno divorato l’ultimo re
● La carriera di Francesco
Totti è solo giallorossa,

sue scelte dall’esordio in A del 28 marzo

1993, grazie a Vujadin Boskov.

Ma la società Con la Roma ha vinto lo

scudetto 2001, la Coppa Italia
di Massimo Cecchini
non sarà 2007 e 2008, la Supercoppa
Italiana 2001 e 2007.

presente In azzurro ha festeggiato

l’Europeo Under 21 1996 e il
PERSONAGGI
Mondiale 2006.

STAGIONE SQUADRA P G
1 2 3
‘92-’93 ROMA 2 0
‘93-’94 ROMA 8 0
‘94-’95 ROMA 21 4
‘95-’96 ROMA 28 2
‘96-’97 ROMA 26 5
‘97-’98 ROMA 30 13
‘98-’99 ROMA 31 12 Il nemico
‘99-’00 ROMA 27 7 Franco Baldini,
‘00-’01 ROMA 30 13 58, consigliere
personale
GIOVEDÌ L’ALLARME ‘01-’02 ROMA 24 8
di Pallotta
‘02-’03 ROMA 24 14
DELLA GAZZETTA ‘03-’04 ROMA 31 20
‘04-’05 ROMA 29 12
● Giovedì la Gazzetta dello
4 5
‘05-’06 ROMA 24 15
Sport ha raccontato nei ‘06-’07 ROMA 35 26
minimi dettagli la scelta di ‘07-’08 ROMA 25 14
Francesco Totti di lasciare la
‘08-’09 ROMA 24 13
Roma. E in questi giorni ha
‘09-’10 ROMA 23 14
svelato il malessere dell’ex
‘10-’11 ROMA 32 15
capitano, deciso a dire addio Il fratellino
‘11-’12 ROMA 27 8
al club della sua vita Daniele De
‘12-’13 ROMA 34 12
Rossi, 35 anni,
‘13-’14 ROMA 26 8 ex capitano
‘14-’15 ROMA 27 8 della Roma
‘15-’16 ROMA 13 5
‘16-’17 ROMA 18 2

Il club
È chiaro che la scelta di Totti
non possa far piacere ai diri-
genti giallorossi, con il club
che sta toccando picchi molto
bassi a livello di popolarità tra i
tifosi. E mentre il Napoli sem-
bra essere passato prepotente-
mente in vantaggio sulla ju-
ventus per portarsi a casa Ko-
stas Manolas (offerto un con-
tratto di 4 milioni a stagione al
greco), il ceo Fienga ha provato
fino all’ultimo a far tornare sui
suoi passi Totti. La Roma, a
conti fatti, domani pomeriggio
sarà la grande assente. Ma non
potrebbe che essere così, vista
anche la situazione attuale.
Il futuro
E poi bisognerà capire cosa fa-
rà Francesco Totti più avanti,
una volta lasciata la Roma. Ieri
il presidente della Figc Gabrie-
le Gravina è stato chiaro:
«Aspetto un cenno da parte
me in futuro a guidare il club) e
Ranieri stanno per dire addio
anche a Totti. L’amore della
gente per la Roma resterà inva-
riato, sarà caldo come sempre,
sarà ancora travolgente, ma
molti si chiedono se effettiva-
mente la squadra senza figure
sua, la Figc è la casa della me-
moria e della storia. Non pos-
siamo non accettare l’idea di
avere grandi campioni come
Totti, De Rossi, Buffon, Vialli o
Baggio. Campioni come loro
non hanno bisogno di essere
invitati, loro sono sempre par-
te della nostra attività». Totti,
così, sarà quasi sicuramente
testimonial azzurro dell’Euro-
peo 2020, possibile che decida
di intraprendere anche la car-
riera televisiva, come com-
mentatore Sky. E poi all’oriz-
zonte ci sono tanti altri proget-
ti: la corte del Qatar per ren-
derlo ambasciatore del
Mondiale, la serie tv e gli inviti
in ogni parte del mondo. Non
più in rappresentanza della
Roma, però. Da domani sarà
solo Francesco Totti. E basta.
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s TEMPO DI LETTURA 3’53’’
così importanti e radicate pos-
sa effettivamente restare la
stessa. La Roma è più america-
na che romanista, questa la
sensazione della gente. Peggio,
è il timore della piazza. Perché
la Roma c’era prima di Totti e ci
sarà anche dopo. In molti però
non hanno mai vissuto i giallo-
rossi senza di lui. Per questo c’è
incredulità, c’è sbigottimento,
c’è rabbia, c’è timore. Perché i
tifosi hanno sempre fatto del
romanismo presente fra cam-
po e società il proprio vanto.
Ora però, dopo l’addio di De
Rossi, senza Totti la piazza si
sente orfana, derubata dei pro-
pri simboli. E far rimarginare
la ferita non sarà facile.
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s TEMPO DI LETTURA 2’11’’
I
l mondo ha denti
d’acciaio, il sorriso
ingannatore e il
pugnale dietro la
L’amico schiena. E se questa verità
Giovanni malinconica ognuno di noi la
Malagò, 60 anni, vive ben presto sulla propria
presidente pelle, se ti chiami Francesco
del Coni Totti arrivi a scoprirla quando il
tempo comincia a rubarti il
respiro. Dietro l’addio alla
Roma, in fondo, c’è anche
questo. Trent’anni d’amore,
vissuti nell’adorazione laica di
una città, sono stati un
anestetico formidabile verso il
male di vivere che alla fine, in
qualche maniera, cresce fino a
presentarti il conto. Il capitano
di una generazione, d’altronde,
aveva iniziato a capirlo quando
la sua parabola calcistica stava
giungendo alla conclusione.
Lasciamo da parte Spalletti e le
sue ombre, la rugginosità palese
nel rapporto con la dirigenza,
persino la sorprendente
«ingratitudine» di una parte
della tifoseria (sì, un tempo a
Roma c’erano gli spallettiani)
quando il fiato cominciava a
diventare corto e i muscoli di
vetro. Il tramonto della sua
carriera di artista del calcio,
sublimato in quell’addio che ha
fatto il giro del mondo, lo aveva
fiaccato nell’anima per quello
che certificava: il senso della
fine e la necessità di un rito di
passaggio. Totti infatti due anni
fa, in uno dei momenti più
struggenti del suo discorso alla
gente, lo aveva detto
chiaramente: «Adesso ho
paura». Niente poteva essere
più sincero, niente poteva
rendercelo più fratello.
Da quel giorno, chi lo ha
osservato dall’esterno ha
dovuto fare attenzione
soprattutto ad una cosa: evitare
i luoghi comuni. Si può essere
ricchi, sposati con una bella
moglie, avere una splendida
famiglia e godere dell’affetto di
tutti coloro che ti circondano, e
nello stesso tempo scoprire
come i timori che pensavi di
aver addomesticato col
semplice trascorrere del tempo,
in realtà erano un grumo nero
addensato nel pensiero, pronto
a trasformarsi in un rancore
sordo verso chi mostrava con
sussiego la tua inadeguatezza
verso la seconda parte della
storia romanista, quella in
giacca e cravatta. Chissà quante
volte Francesco avrà
riattraversato quella linea
d’ombra che lo riportava con la
memoria ai giorni del calcio
giocato. Belli a prescindere,
perché i problemi si risolvevano
con un assist, un tacco, un tiro
che scuoteva la rete e l’anima
della città. Quello che a quasi
tutti era impossibile, al
Capitano veniva naturale.
Niente a che vedere con ciò che
è venuto subito dopo. Che fare?
Un corso da allenatore? Sì, no,
magari più tardi. Da direttore
sportivo? Più avanti. E l’inglese
che serve per parlare col mondo
del calcio fuori dalle Alpi? Verrà
anche quello. Il problema è che
nella vita ciò che non afferri,
viene preso da altri.
Gli uomini in grigio (copyright
Ranieri), quelli che sanno far di
conto, hanno conoscenze
giuste, fanno un passo indietro
e uno di lato. Non
nascondiamolo: ovunque essi
siano - Boston, Londra,
Trigoria, ma anche Milan,
Torino e Napoli - è gente di
certo non immacolata, ma
indispensabile a far funzionare
qualsiasi club. Ciò non toglie
comunque che - a dispetto delle
fazioni - l’invisibile duello
rusticano che ha diviso negli
anni Totti e Baldini, giudicato a
mente fredda sembra venato da
una comune immaturità che
stupisce.
Forse per questo in Francesco,
negli suoi 24 mesi vissuti da Una vita in
dirigente, la voglia di evasione è giallorosso
stata evidente. C’è una partita Cinque momenti
da giocare, dell’erba da della vita alla
calpestare, un cucchiaio da Roma di
servire? Dalla Russia al Qatar, Francesco Totti.
lui ha risposto presente, perché 1 Il gol nella
probabilmente quello è stato partita scudetto
l’unico modo per acquietare contro il Parma
quel senso di frustrazione che del 17 giugno
gli si agitava nel petto. Non è 2001: domani
escluso che abbia peccato quella partita
d’ingenuità, credendo davvero «compirà»
che sarebbe bastato indicare la 18 anni
bravura o meno di un calciatore 2 Francesco
- come se fosse uno scout di alto bambino con la
livello - per materializzare un maglia della
percorso da direttore tecnico. Roma in un
Non è andata così, e persino i derby
suoi stessi tifosi non hanno mai 3 Francesco e
avuto certezze sulla sua lo scudetto, il
grandezza da manager, anche suo grande
se tutti di sicuro hanno pensato: traguardo alla
visti i risultati degli altri, Roma
almeno lasciate provare lui. 4 Il giorno del
Quel giorno non è mai arrivato.
ritiro mostra il
regalo di
Come nel «Ritratto di Dorian Pallotta
Gray» ad un certo punto Totti 5 Dirigente, in
deve essersi guardato allo giacca e
specchio scoprendo di essere cravatta
diventato ciò che aveva sempre ANSA-FOTOPRESS-
detto di non voler essere: solo LAPRESSE
una bandiera buona da
sventolare ai sorteggi e in tv.
Troppo poco per uno che voleva
essere grande con la Roma,
scoprendo però che, se da
calciatore almeno conosceva la
strada, da dirigente avrebbe
dovuto impararla. Col rischio di
sbagliare, naturalmente, e
vedendo così incrinare agli
occhi della sua gente quel senso
di perfezione che trent’anni di Gazzetta.it
calcio finora non sono riusciti a La conferenza
scalfire. Se è vero che gli eroi stampa di Totti
muoiono tutti giovani, forse la di domani sarà
gioventù di Francesco termina visibile in diretta
davvero solo adesso. Davanti ha sul nostro sito
mille possibilità, ma anche Gazzetta.it, nel
tante sirene ingannevoli e quale potete
feroci. Noi però restiamo trovare anche
ottimisti. Un capitano, in fondo, servizi e
non perde mai la rotta. E allora,
chi meglio di lui?
approfondimenti
sul tema
20 DOMENICA 16 G IUGNO 2019 LA GAZZETTA SP O RT I VA
 D O M E N I CA 1 6 G I U G N O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA 21

Serie A/MERCATO

Napoli su Manolas
Accordo raggiunto
Ma la Roma chiede
tutti i 36 milioni
Il difensore dice sì, niente sconti dal club I NUMERI
La Juve sembra beffata, però non molla
di Mimmo Malfitano- NAPOLI

Giocherà così?
35
le presenze
sommate da
Manolas nella
MERET stagione scorsa,
di cui 27 in
campionato, il
DI LORENZO MANOLAS KOULIBALY GHOULAM difensore ha
realizzato due
reti.

5
ZIELINSKI FABIAN RUIZ

LOZANO JAMES INSIGNE

RODRIGUEZ

1 MILIK 2 3 le stagioni
giocate nella
GDS Roma dal
difensore

I
Obiettivi rrompe il Napoli.
1 Hirving Stavolta senza ten-
Lozano, 23 anni,
messicano del
tennamenti. Aurelio
De Laurentiis vuole
Psv Kostas Manolas per
2 James
Rodriguez, 27
sostituire Raul Albiol. E in me-
no di 48 ore il presidente ha
anni, attaccante persino raggiunto l’accordo con
colombiano del il difensore della Roma: 3,5 mi-
Real Madrid lioni di euro a stagione per il
3 Kostas prossimo quadriennio. Un vero
Manolas, 28
anni, difensore
e proprio colpo ad effetto, che
ha scosso il fine settimana, pe-
centrale della riodo in cui il mercato, in gene-
Roma e della
nazionale greca
re, si concede qualche ora di
pausa. Ma non è stato così per il
Napoli che s’è trovato spiazzato
dalla decisione di Albiol di ri-
tornare a casa, in Spagna, dove
giocherà con il Villareal che ha
deciso di pagare al club napole-
tano la clausola di 4 milioni.
Nell’ambiente Napoli danno già
per fatta l’operazione. Ma, in ef-
fetti, non è così, perché manca
l’accordo con la Roma che ne
detiene la proprietà del cartelli-
no.
Clausola
Un ostacolo che Cristiano Giun-
toli, incaricato della trattativa,
dovrà in qualche modo supera-
re. La questione si semplifiche-
rebbe se il Napoli decidesse di
pagare per intero la clausola,
che è di 36 milioni di euro: a
quel punto non ci vorrebbe nes-
suno assenso da parte del club
giallorosso. Il diesse napoletano
ha parlato con Mino Raiola, che
assiste il difensore della Nazio-
nale di Grecia, dal quale ha rice-
vuto la disponibilità del gioca-
tore al trasferimento. Tutto, di-
cevamo, in un baleno, tanto che
persino la Juventus, interessata
al giocatore, è rimasta spiazzata
dalla manovra del Napoli.
Rivalità
Potrebbe nascere anche in chia-
ve mercato, dunque. Napoli e
Juve, eterne rivali in serie A, si
ritrovano a contrastarsi per due
operazioni. Mentre De Lauren-
tiis è lanciatissimo su Manolas,
sul quale c’è l’interessamento
concreto dei bianconeri, Fabio
Paratici potrebbe virare su Ja-
mes Rodriguez, il talento co-
lombiano che tanto piace a Car-
lo Ancelotti e che, invece, il dig-
gì bianconero vorrebbe affian-
L’alternativa
Si pensa
all’olandese Aké,
ma la richiesta
per ora è elevata
L’attacco
James Rodriguez
resta l’obiettivo
mentre Lozano
è più vicino
care a Cristiano Ronaldo. Anche
in questo caso, De Laurentiis ha
già raggiunto un accordo di
massima con Jorge Mendes,
procuratore del giocatore: gli
resta soltanto da trovare l’intesa
con Florentino Perez sul corri-
spettivo da pagare e, soprattutto
sulla formula del pagamento
stesso. Un’operazione, quella di
Manolas, che è non certo di di-
sturbo, perché c’è la volontà da
parte del Napoli di chiudere en-
trambe le trattative. Resta da
capire se la Juventus riuscirà a
convincere Gonzalo Higuain ad
accettare il trasferimento alla
Roma: il fratello procuratore ha
dichiarato che in Italia, il pipita
giocherà soltanto con la Juve.
Una presa di posizione che con-
dizionerebbe e non poco l’en-
tourage bianconero, che ha
proposto uno scambio alla pari.
Il Napoli, intanto, è già forte
dell’accordo trovato col gioca-
tore e già domani potrebbe pre-
sentare alla Roma un’offerta
comprensiva anche di una con-
tropartita tecnica: nella Capita-
le potrebbe trasferirsi Amadou
Diawara, il centrocampista gui-
neano che non rientra nei piani
tecnici di Ancelotti.
Alternativa
Nello scorso inverno, Giuntoli
ha seguito con interesse Nathan
Aké (24 anni), difensore centra-
le del Bournemouth, che l’aveva
acquistato dal Chelsea in estate.
Il diesse ha avuto vari contatti
con la dirigenza del club inglese
ed ha chiesto anche la valuta-
zione data al nazionale olande-
se. La risposta ha gelato il diri-
gente napoletano: 40 milioni di centrale greco.
euro. Una cifra che il Napoli ha È arrivato nella
ritenuto elevata e, dunque, la
discussione si è interrotta a fine
capitale
nell’estate del
marzo scorso. Adesso, però, lo 2014
scenario è cambiato, Ancelotti
ha bisogno di un centrale difen-
proveniente
dall’Olympiacos
sivo di livello, se giovane tanto di Atene.
di guadagnato. Ed ha indivi-
duato in Aké l’eventuale alter-
nativa a Manolas se con la Roma
non si trovasse l’accordo. Al
Bournemouth, verrebbe pre-
sentata un’offerta di 30 milioni
di euro da pagare in due volte.
Ma su questo si comincerà a ra-
gionare nei prossimi giorni, bi-
sogna capire prima che sviluppi
avrà la trattativa Manolas per
poi decidere se trattare Aké. La
prossima settimana potrebbe
dare qualche nuova indicazione
anche sulla questione Lozano:
Ancelotti lo vuole e De Lauren-
tiis sta studiando la formula di
pagamento più conveniente per
accontentarlo. La richiesta è di
40 milioni di euro.
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s TEMPO DI LETTURA 3’7”

Calcioscommesse spagnolo

Oikos: spuntano Immobile e Frosinone della conversazione tra Aran-

da e Mariotti (captata da una
cimice sistemata nell’auto di
Paolo Rodella, ha invece diffu-
so un comunicato in cui tra le
altre cose si legge: «Con riferi-

Il legale della punta: «Ciro estraneo»

Aranda) il cittadino italiano
definisce Immobile come
cliente (insieme con altri cal-
ciatori italiani) di un suo ami-
co romano che raccoglie
mento alle notizie secondo le
quali il nome del mio assistito
sarebbe stato pronunciato nel
corso di conversazioni telefo-
niche intercettate fra soggetti

S
L’attaccante della punta anche il cal-
cio italiano nell’in-
chiesta spagnola sono quelli
dell’attaccante della Lazio Ci-
scommesse clandestine. Lo
stesso amico (il cui nome non
a vario titolo coinvolti in una
vicenda di calcio scommesse
Lazio e la società chiesta Oikos, l’in- ro Immobile e del Frosinone. è citato, viene solo definito «il in Spagna, Ciro Immobile si
ciociara (che non dagine della magi-
stratura spagnola
Entrambi compaiono nel cor-
so di un colloquio (intercetta-
capellone») sarebbe in con-
tatto con un dirigente del Fro-
dichiara nella maniera più as-
soluta del tutto estraneo a tali
ha commentato) che sta facendo luce su una to) tra uno degli arrestati, Car- sinone e 3-4 calciatori della fatti ed esclude categorica-
citati in una serie di partite sospette di Liga
Segunda e che ha portato al-
los Aranda, e un cittadino ita-
liano residente a Malaga, Mat-
stessa squadra. Mariotti spiega
ad Aranda che i contatti col
mente qualsivoglia coinvolgi-
mento. Il calciatore mi ha già
intercettazione l’arresto (e poi al rilascio su tia Mariotti. A rivelarlo sono i dirigente e i giocatori del Fro- dato incarico di agire nei con-
ambientale cauzione in attesa di giudizio)
di due ex calciatori spagnoli,
maggiori organi di informa-
zione spagnoli, che hanno
sinone sono frequenti, ma
non si parla di partite specifi-
fronti di tutti coloro che in
qualsiasi modo ledano il suo
riguardante l’ex Real Madrid Raul Bravo e avuto accesso ad alcuni stralci che. nome, la sua immagine e la
l’inchiesta della il meno conosciuto Carlos
Aranda.
dell’indagine. «Marca» cita
esplicitamente Immobile, Il comunicato
sua dignità professionale».
magistratura
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di Stefano Cieri - ROMA
mentre «El Pais» si limita a Arrestato Raul Bravo, 38 anni, Il club ciociaro ha deciso di
Immobile e Frosinone
I nomi italiani finiti nell’in-
parlare di un calciatore italia-
no internazionale. Nel corso
arrestato per calcioscommesse in
Spagna
non fare commenti sulla vi-
cenda. Il legale di Immobile, s TEMPO DI LETTURA 1’40”
22 DOMENICA 16 G IUGNO 2019 LA GAZZETTA SP O RT I VA
Serie A/LE STRATEGIE ROSSONERE
L’
operazione rilancio
scatterà a Milanello
tra una ventina di
giorni, quando l’os-
servato speciale An-
I NUMERI dré Silva ritroverà il bosco e i
campi che per una stagione so-
no stati casa sua. A dirigere il
38
primo allenamento del 2019-
20, però, ci sarà Marco Giam-
paolo, e la seconda vita rosso-
nera dell’attaccante portoghe-
se potrebbe prendere tutta
i milioni un’altra piega, perché nella
di euro pagati mente dell’allenatore in pecto-
dal Milan nel re ronza in testa un’idea tanto
2017 per ambiziosa quanto affascinan-
acquistare te: rigenerare André e farne la
André Silva dal spalla ideale di Piatek.
Porto: il
portoghese ha Il piano del Giampa
un contratto Per sua stessa ammissione,
fino al 2022 Giampaolo ama «smontare e
rimontare» i giocatori, ma
10
questo è un lavoro che richiede
ovviamente tempo e soprat-
tutto una fase di valutazione
preliminare: è quello che suc-
cederà a Carnago dall’8 luglio
i gol di Silva in avanti, quando l’ex tecnico
in 40 presenze della Samp si troverà faccia a
con la maglia del faccia con Silva. Le premesse,
Milan nel 2017- va detto, sono positive: Giam-
18: 8 in Europa paolo ci crede, ritiene il porto-
League (inclusi i ghese una punta tatticamente
preliminari) e 2 molto intelligente e perciò po-
in Serie A tenzialmente funzionale al suo
gioco, ecco perché sul futuro
dell’ex numero 9 rossonero si è
registrata una sterzata più che
decisa rispetto alle sensazioni
degli ultimi tempi. Anche se
Silva resta un nome appetibile
sul mercato – i corteggiatori
non mancano, dalla Premier
alla Turchia – la cessione a tut-
ti i costi (e in tempi relativa-
Dal vivaio mente brevi) non è più una
Patrick Cutrone, priorità nell’agenda milanista:
21, cresciuto nel il ragazzo andrà visto all’opera
Milan LAPRESSE nel nuovo assetto che l’allena-
tore abruzzese deciderà di da-
re alla squadra. In particolare,
Giampaolo passerà allo scan-
ner l’intesa con i compagni –
Piatek su tutti – e le capacità di
apprendimento di André, che
dovrà presentarsi motivato e
desideroso di rivincita dopo
due stagioni deludenti, al Mi-
lan come al Siviglia. Se le capa-
cità tecniche sono fuori di-
scussione, atteggiamento e ap-
proccio alla gara erano stati i
veri limiti del «delfino» di
Cristiano Ronaldo nella prima
annata in rossonero: Silva
scendeva in campo troppo
spesso svagato e la sua fame di
gol si azzerava al primo errore
sotto porta. A 23 anni, però,
tempo e filosofia del club sono
dalla sua parte: André è un ta-
lento da coltivare e da valoriz-
zare anche per i vertici di via
Aldo Rossi. E la scommessa va
tentata anche alla luce dei 38
Il tecnico rossonero e la manovra offensiva
Le sue punte? Imprevedibili e veloci
Con Giampaolo attaccanti e trequartisti
devono allargarsi e scambiarsi
per togliere i punti di riferimento
di fall
M
obilità, imprevedibi- sforzarsi di sorprendere l’avver-
lità, tecnica. Non ne- sario, senza lasciagli punti di ri-
cessariamente in ferimento.
quest’ordine (nel
calcio di Giampaolo L’esempio Samp
il terzo punto precede presso- In blucerchiato, la presenza di
ché sempre gli altri due), ma co- un «9» di esperienza (e gran-
munque imprescindibili: sono dissima qualità) come Quaglia-
le doti che un attaccante deve rella ha permesso al prossimo
avere per sedurre il tecnico allenatore del Milan di esaltare
abruzzese. Perché il 4-3-1-2 è il le proprie idee nello sviluppo
sistema di riferimento ma non della manovra offensiva: l’ulti-
l’unico, né tantomeno parliamo mo capocannoniere di A non si
di un assetto di gioco «statico»: muoveva da classico centroboa
dal Siena a Empoli e Sampdoria, ma dialogava con il compagno
nelle squadre di Giampaolo
punte e trequartista devono
di reparto e con il fantasista,
scambiandosi spesso di posi-
Missione
Silva bis
Ritorno André Silva, 23 anni,
punta portoghese, torna al Milan
dopo il prestito al Siviglia PHOTOVIEWS
Giampaolo lo stima
e prepara il rilancio
Il Milan ora lo aspetta
Il nuovo allenatore vuole testare il portoghese
come spalla di Piatek: concorrenza per Cutrone
di Marco Fallisi
In panchina Marco Giampaolo, 51 anni, sarà il nuovo
tecnico del Milan dopo 3 stagioni alla Sampdoria LAPRESSE
zione e fraseggiando a ridosso
dell’area, là dove la Samp arri-
vava soprattutto per vie centrali.
Chi lo affiancava – Caprari, De-
frel o Gabbiadini – doveva esse-
re bravo ad allargarsi sull’ester-
no, come succedeva al Saponara
di turno: più di una volta la ban-
da Giampaolo ricompone il ver-
tice alto del rombo e i due attac-
canti in un tridente da 4-3-3 in
corsa. Ecco perché nelle scelte
del successore di Gattuso inci-
derà la predisposizione ai movi-
menti alternativi all’attacco
della profondità di André Silva e
Cutrone, che si giocheranno le
proprie chance per affiancare
Piatek. Allo stesso modo, Giam-
paolo chiederà versatilità a chi
avrà il compito di inventare alle
loro spalle, da Paquetà allo stes-
so Suso, per il quale svariare
sulla destra non sarebbe ovvia-
mente un problema.
milioni investiti dalla prece-
dente proprietà per acquistar-
lo dal Porto: il Milan non può
permettersi di lasciarlo partire
senza guadagnarci o addirittu-
ra rimettendoci.
Maturità
Di sicuro, il Silva che si appre-
sta a tornare in Italia sarà un
calciatore diverso. Irrobustito
dalla stagione nella Liga, vis-
suta peraltro da protagonista
tra agosto e novembre con 7
gol nelle prime 7 uscite, prima
che i problemi fisici e ambien-
Le varianti tattiche
PAQUETÀ
PIATEK ANDRÈ SILVA
Primo impatto
Quel che è certo è che agli occhi
di Giampaolo il primo impatto
conterà parecchio, anche per-
ché una delle sue più grandi
abilità è la capacità di «battez-
zare» un giocatore dopo i primi
allenamenti. Da Paredes, tre-
quartista rimodellato regista a
tali (il tecnico andaluso Capar-
ros lo aveva accusato di aver
messo in scena l’infortunio
che lo ha tenuto fermo da apri-
le a maggio) ne fermassero la
corsa e spingessero il Siviglia a
non riscattarlo. Differente sarà
anche il contesto nel quale An-
dré si muoverà: nel 2017 quella
maglia che sarebbe potuta es-
sere di Morata, Aubameyang o
Belotti e che invece indossava
lui pesava clamorosamente,
stavolta il ragazzo di Baguim
do Monte avrà le spalle coperte
da un certo Piatek. Al polacco
SUSO
PIATEK CUTRONE
GDS
Empoli, a Schick e Praet, cen-
travanti e «10» riconvertiti in
seconda punta e mezzala a Ge-
nova, la sua storia lo insegna:
Marco ci azzecca quasi sempre.
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s TEMPO DI LETTURA 1’37”
Giampaolo chiederà di segna-
re, a Silva anzitutto di aprirgli
gli spazi giusti.
Concorrenza
Di spazi, Silva dovrà guada-
gnarsene invece all’interno del
reparto, dove due anni fa Cu-
trone lo aveva sorpassato par-
tendo dal basso delle gerar-
chie. Nella stagione rossonera
appena conclusa il 21enne co-
masco ha dovuto sgomitare
parecchio per trovare conti-
nuità, chiuso dal 4-3-3 gattu-
siano che prevedeva una sola
punta centrale e dai gol del Pi-
stolero, che gli ha lasciato le
briciole: logico pensare che
Patrick possa aspettarsi più
minuti e opportunità con
Giampaolo, il quale natural-
mente studierà anche la com-
patibilità dell’ex Primavera
con schemi e movimenti del
suo 4-3-1-2. Per adesso, in
ogni caso, Cutrone resta con-
centrato sull’Europeo Under
21 cui lui e i compagni azzurri
daranno l’assalto da stasera
contro la Spagna. Il momento
delle valutazioni arriverà più
avanti, quando a Fiorentina e
Sassuolo potrebbero essersi
aggiunte altre pretendenti.
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s TEMPO DI LETTURA 3’09”
L’AGENDA
Beretta, domani
sarà addio
Donne: c’è Ganz
● Il momento degli ultimi
annunci in casa Milan si
avvicina: da domani sono
attese le ufficializzazioni di
Marco Giampaolo, ormai
libero e pronto a firmare per
la panchina, e Frederic
Massara, prossimo d.s.
Domani è in agenda anche un
incontro tra il d.t. Paolo
Maldini e Mario Beretta,
ormai ex responsabile del
settore giovanile: il faccia a
faccia formalizzerà l’addio e
preparerà il terreno
all’arrivo di Angelo Carbone,
che sarà affiancato da Angelo
Castellazzi nel ruolo di
supervisore. Federico Giunti
continuerà a guidare la
Primavera, mentre Maurizio
Ganz è a un passo dalla
panchina del Milan femminile.

Serie A/IL PERSONAGGIO
L ’ I N T E R V I S T A
Caldara
«Lacrime e pensieri:
così sono cresciuto
Ripagherò la fiducia
di Maldini e dei tifosi»
Operato a maggio, il centrale del Milan recupera
a Villa Stuart: «È stato un anno disgraziato, ma ho
capito che cosa mi mancava, anche fisicamente»
di G.B. Olivero- ROMA
I
l campo da calcio di
Villa Stuart è im-
merso nel verde, i
rumori della Città
Eterna arrivano at-
tutiti, perfino il caldissimo sole
di giugno trova nei pini una
barriera quasi invalicabile.
Mattia Caldara si siede proprio
all’ombra degli alberi. Siamo
nella clinica romana dove il 3
maggio il difensore del Milan è
stato operato per la rottura del
legamento crociato del ginoc-
chio sinistro. È simbolico il luo-
go scelto per questa chiacchie-
rata perché qui, sul campo di
Villa Stuart, Mattia suda ogni
giorno per recuperare in fretta
e lì, sul campo di San Siro, spe-
ra di tornare prima possibile.
Undici mesi fa i tifosi del Milan
lo accolsero come nuovo idolo
nella operazione che portò Bo-
nucci alla Juve e Higuain in
rossonero. Ma con la nuova
maglia Caldara ha giocato ap-
pena 155’ (65’ a San Siro) e nes-
suno in A. Due infortuni gli
hanno fatto perdere un anno.
Ora è il momento di ripartire:
vale per Caldara e per il Milan.
3 Mattia, come sta?
«Sempre meglio. Sono qui da
un mese e mezzo e ho comin-
ciato a fare lavori sul campo:
corsette, conduzioni ed esercizi
di stabilità. Tra pochi giorni
avrò un controllo, poi farò una
breve vacanza a Mykonos in at-
tesa di tornare a Milanello».
3 Com’è la sua giornata-tipo a
Villa Stuart?
«Dormo in un hotel qui vicino.
Mi sveglio alle 8 e poi faccio fi-
sioterapia dalle 9 alle 12.30 e
dalle 15.30 alle 18.30 alternan-
do campo, piscina e palestra.
Sono qui con la mia fidanzata
Nicole e nel weekend di solito
vengono i miei genitori, Stefa-
no e Laura. Senza il loro sup-
porto sarebbe stato tutto più
difficile. Fino a dieci giorni fa
avevo ancora fastidio, adesso
invece cerco di godermi un po’
Roma. Sono stato anche al-
l’udienza generale con il Papa.
E la carbonara mette a rischio il
primato della pizza nei miei
gusti... Ma la cosa più impor-
tante è rispettare il program-
ma. Finora è andato tutto bene.
Le prime due settimane dopo
l’operazione sono state difficili
a livello mentale oltre che fisi-
co. Ma il peggio è passato: altri
due o tre mesi e ricomincio da
dove avevo lasciato. Ho ipotiz-
zato una data per il rientro, ma
la tengo per me».
3 Un anno buttato. Quante
domande si è fatto?
«Tante. Questo periodo mi è
servito a capire me stesso, i
miei piccoli difetti caratteriali.
Ho riflettuto molto. Non ho
giocato, ma sono cresciuto co-
me uomo. E ho capito cosa mi
mancava a livello fisico: il se-
condo infortunio, quello al gi-
nocchio, è stata una fatalità
(scontro con Borini in allena-
mento, ndr), ma il primo (le-
sione parziale del tendine
achilleo e lesione della giun-
zione mio-tendinea del mu-
scolo gemello mediale del pol-
paccio destro, ndr) fu in parte
dovuto alla mancanza di elasti-
cità e ho lavorato molto per ri-
solvere questo problema».
D O M E N I CA 1 6 G I U G N O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA
3 Ci sono stati momenti di
sconforto? Ha pianto?
«Un paio di volte, da solo. Ho
scoperto che aiuta».
3 L’Italia vive un momento di
ricambio generazionale nel
suo ruolo. Quanto le è dispia-
ciuto non giocare proprio in
questo periodo?
«Mi sono mancati il Milan e la
Nazionale. Siamo all’inizio di
un nuovo ciclo azzurro, l’Italia
ha avuto un cambio di rotta im-
portante e sta ottenendo buoni
risultati. Mancini convoca chi
lo merita e io voglio dimostrare
di poter stare nel gruppo».
23
Sul campo della clinica
Mattia Caldara, 25 anni,
durante l’intervista con il
nostro giornalista a Roma IPP
3 Teme che qualcuno si sia di-
IL NUMERO menticato di lei?
«Dopo un anno così sarebbe
normale. Toccherà a me ricor-
155
dare che ci sono ancora».
3 Lei ama i libri. Cosa c’è sul
comodino adesso?
«Un volume che è tutto un
i minuti programma. Si intitola “Il tuo
giocati nel ‘18-’19 anno perfetto inizia da qui”.
da Caldara nel Basta il titolo, no? Molto inte-
Milan, nessuno ressante. Leggere mi aiuta, è
in A: 90 in come se sfogliando le pagine di
Europa League, un libro vivessi altre vite. Mi
65 in Coppa immedesimo nei personaggi
Italia contro dei romanzi. Però gioco anche
la Lazio alla PlayStation eh: a Pes, so-
prattutto. E non mi compro...».
3 Come visse il trasferimento
dalla Juve al Milan?
«Furono giorni frenetici, ho
saputo tutto un paio di giorni
prima della conclusione. Stavo
ancora cercando di inserirmi
nella Juve e all’improvviso
cambiò tutto. Non fu facile af-
frontare quel momento. I tifosi
del Milan mi accolsero benissi-
mo e mi dispiace molto non
aver ancora ripagato la loro fi-
ducia. Io sono molto timido,
ma mi sono trovato subito be-
ne. Chiedo scusa per quest’an-
no disgraziato. Pensi che da
bambino sognavo di fare gli
scalini di San Siro e di vedere lo
stadio pieno: mi è successo una
sola volta».
3 Com’è il rapporto con Maldi-
ni? A occhio e croce, qualche
buon consiglio glielo può da-
re...
«Paolo mi ha sempre parlato
tanto e ogni volta sento la sua
fiducia. Avere davanti uno che
ha fatto la storia del Milan è un
grande stimolo. Mi ha chiama-
to anche dopo l’infortunio, è
sempre molto presente».
3 La maglia 33 non ha portato
benissimo. La lascerà a Kru-
nic?
«Sì, penso di cambiare nume-
ro, non so ancora quale pren-
derò».
3 È andato a vedere il suo idolo
Federer al Foro Italico?
«Purtroppo no... era passato
poco tempo dall’operazione».
3 E’ iscritto alla Luiss, in eco-
nomia e management. Come
va lo studio?
«Nell’ultimo periodo non riu-
scivo a tenere la concentrazio-
ne. Ricomincerò ad agosto».
Sarà una nuova stagione, in
tutto e per tutto.
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s TEMPO DI LETTURA 4’05”
24 DOMENICA 16 G IUGNO 2019 LA GAZZETTA SP O RT I VA
Serie A/MERCATO
Lukaku in salita
Da Manchester no
all’Inter per Icardi
Il sì è possibile
solo in contanti
Affare complicato:
United irrigidito col belga
vuole 80 milioni
e non contropartite
Davide Stoppini
DI CHE COSA
PARLIAMO
L’Inter sta ristrutturando il
suo attacco, su indicazione
del nuovo allenatore
Antonio Conte. Detto che
l’arrivo di Edin Dzeko
appare più che probabile
(prossima settimana
probabile chiusura
dell’affare), per il posto
che in linea teorica
dovrebbe essere liberato da
Icardi il nuovo allenatore
ha fatto il nome di Lukaku.
Ma la trattativa con il
Manchester United è
complicata. Sullo sfondo
resta sempre il nome di
Paulo Dybala
Il feeling
Conte-Romelu, quell’amore nato dopo un...10-0
Il tecnico lo insegue dal 2016, la
stagione boom del belga all’Everton
Ma con l’Italia e il Chelsea in tre partite
l’ha sempre battuto e tenuto a secco
di Valerio Clari
T
roppo facile innamo-
rarsi del centravanti
che ti ha segnato
contro, indicarlo al
direttore sportivo e
fartelo comprare per l’anno do-
po. Antonio Conte non è così
banale e la sua storia d’amore
(calcistico) con Lukaku non è
mai stata lineare. La passione
del neo-tecnico dell’Inter per il
belga viene allo scoperto nel-
l’estate del 2017, la sua seconda
come tecnico del Chelsea, la
prima e unica da campione in
carica. Conte ha appena rotto
È
durissima, ma l’In-
ter vuole provarci.
Anche se le possibi-
lità di riuscita del-
l’operazione ad oggi
non sono molte. Qui si parla di
Romelu Lukaku, il primo no-
me che Antonio Conte ha fatto
per l’attacco dell’Inter che sta
nascendo. Si viaggia sull’alta-
lena delle emozioni e della
sensazioni, intorno a una trat-
tativa che non si preannuncia
breve. Ecco: l’ultimo fixing
non è positivo per il club ne-
razzurro. L’ottimismo dei gior-
ni scorsi, successivo alle di-
chiarazioni d’amore di Lukaku
nei confronti della Serie A e di
Antonio Conte, nelle ultime
ore ha lasciato spazio al pessi-
mismo, dettato dalla posizione
intransigente del Manchester
United.
con Diego Costa e indica Rome-
lu ad Abramovich come rinfor-
zo necessario per guidare l’at-
tacco alla difesa del titolo e in
Champions. Come se ne era in-
namorato? Non esattamente
negli incroci fra le sue squadre e
quelle del colosso di origini
congolesi.
Dieci a zero
Dal giugno 2016 all’estate suc-
cessiva furono tre e comincia-
rono all’Europeo 2016, quando
l’Italia di Antonio debuttò pro-
prio contro il Belgio: 2-0 per
Solo cash
È storia recente, il rifiuto da
parte dei Red Devils di inserire
qualsiasi contropartita tecnica
nell’affare. Era già accaduto
con Ivan Perisic, ma lo United
ha detto no anche all’ipotesi di
scambio con Mauro Icardi,
ventilata dallo stesso club ne-
razzurro. Niente da fare: solo
cash. Lo United non scende
sotto quota 80 milioni di euro.
Di più: il club inglese si è persi-
no irrigidito nella sua posizio-
ne, dopo le parole di Lukaku
che avevano il chiaro intento di
forzare la mano nei confronti
del club, così da favorire una
cessione. Per il momento, dun-
que, attacco fallito. Perché è
assai complicato che l’Inter
riesca ad arrivare al belga co-
struendo l’operazione senza
contropartite. A meno che non
Nuovo tecnico Antonio Conte, 49 anni, sulla panchina del Chelsea ANSA
noi, Romelu a secco. Poi si passa
alla Premier, a novembre l’Ever-
ton va a Stamford Bridge e ne
prende cinque: 5-0, Lukaku
non segna. Si rifarà al ritorno, in
casa? Macché, 3-0 per i Blues
ormai sulla strada verso il trion-
fo e altri 90’ senza gioie per il fa-
ro dell’Everton. Il bilancio del
si riesca fare lo stesso in uscita
con Mauro Icardi, scenario ad
oggi persino più complicato
dell’affaire Lukaku. Sul fronte
dell’ex capitano tutto resta fer-
mo, aspettando il ritiro. E non
inganni la comunicazione via
social di Wanda Nara, di rien-
tro a Milano dalle vacanze
«per 24 ore»: il blitz non era
legato all’Inter, ma ad impegni
di altro genere.
Feeling
Siamo a metà giugno, è presto
per definire chiusa in un senso
o nell’altro la trattativa. Anche
perché l’Inter ha comunque
dalla sua l’accordo con il cen-
travanti, già avvistato a Milano
– tra mille smentite – il mese
scorso. E che ha lasciato
l’agente Raiola sposando Fede-
rico Pastorello proprio con il
trittico è un 10-0 clamoroso,
che però non intacca la fiducia
dell’ex c.t. nelle possibilità del
centravanti. Del resto, quella è
una stagione clamorosa per il
ragazzo cresciuto con Didier
Drogba come modello: i gol in
Premier sono 25 in 37 partite,
suo massimo in carriera. Dà
chiaro obiettivo di sbarcare nel
campionato italiano. Con Con-
te c’è un feeling antico nel
tempo (come si legge nel pezzo
in basso), c’è chi sussurra ci sia
stato anche un contatto di re-
cente tra i due. Insomma, la
base di lavoro c’è tutta. Solo
che la salita con il Manchester
United non si pensava fosse
così faticosa. Quanto avrà vo-
glia di Lukaku di spingere in
direzione Inter? Di certo il bel-
ga ha chiesto di lasciare Man-
chester: non ha la sensazione
di essere in un top club, peral-
tro con Solskjaer ha conosciuto
diverse volte la panchina in
Premier League, insomma il
divorzio è decisamente nel-
l’aria. Ma non c’è solo l’Inter,
nelle scorse settimane anche il
Psg aveva fatto un sondaggio
per il belga.
spesso l’impressione di poter
tenere impegnata da solo una
difesa, trascinandosi dietro una
squadra. Proprio quello che
Conte cerca in una punta. Quel-
lo che aveva avuto in Diego Co-
sta l’anno prima. E in preceden-
za, con altre caratteristiche, da
Carlos Tevez alla Juventus.
Lo scippo
Ad Antonio piace la sua forza fi-
sica corredata dai movimenti
giusti, la disciplina tattica e la
voglia di giocare con la squadra
che prevale sempre sulla ricerca
del gol personale. Gol che non
mancano, peraltro. L’amore
sembra pronto a sbocciare, in-
vece le cose vanno diversamen-
te. Il Manchester United di
Mourinho, che pareva vicino a
Morata, molla lo spagnolo e con
un blitz scippa Lukaku alla con-
correnza. Il belga, corteggiato
In bilico Sopra l’argentino Mauro
Icardi, 26 anni, ex capitano
nerazzurro. In basso il croato Ivan
Perisic, 30, già a gennaio vicino alla
cessione ANSA-GETTY IMAGES
Solo uno
È chiaro come il club non abbia
voglia di partecipare ad aste.
Vale per l’attaccante come per
Nicolò Barella. Su Edin Dzeko
invece il discorso è diverso: il
momento societario complica-
to che sta vivendo la Roma al-
lunga i tempi, ma quella che
inizia domani dovrebbe essere
la settimana gusta per la chiu-
sura dell’affare. Oltre al bosni-
aco c’è spazio solo per un’altra
punta, nell’Inter. E se l’inse-
guimento a Lukaku non andrà
a buon fine, diventa logico
puntare tutte le fiches su Paulo
Dybala, da sempre nella testa
di Marotta. Mica semplice, pu-
re qui, incastrare tutto.
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s TEMPO DI LETTURA 2’ 41”
dagli sms di Mou e Pogba, e con-
vinto da uno stipendio d’oro, si
accasa ad Old Trafford. Conte si
prenderà Morata, ma lì iniziano
a incrinarsi definitivamente i
rapporti con la dirigenza Blue. E
il diverso rendimento dei due
centravanti l’anno dopo è una
delle componenti della caduta
del Chelsea. Nell’incrocio di Old
Trafford Lukaku stavolta non
solo vince, ma fa anche gol e as-
sist. Conte si prenderà la rivin-
cita su Mou in finale di FA Cup,
ma ormai la sua storia al Chel-
sea è ai titoli di coda. «Conte è il
miglior allenatore al mondo»
ha detto qualche giorno fa Ro-
melu, non più centrale fra i Red
Devils. Questo matrimonio s’ha
da fare, meglio tardi che mai.
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s TEMPO DI LETTURA 2’ 20”

Serie A/L’EX TECNICO NERAZZURRO
I Spalletti: «Conte? Chiedete
sentimenti. Per Lu-
ciano Spalletti, or-
mai ex tecnico del-
l’Inter, sembrano in
questo momento
contare più di ogni cosa. Lo ha
detto ieri nella sala Azeglio Vi-
cini quando si è presentato, in
look casual, t-shirt, jeans e
sneakers e un borsone in pelle,
puntualissimo, alle 11 del mat-
tino, per parlare agli allenatori
nel corso dell’evento «The co-
ach experience», organizzato
per due giorni con tanti tecnici
di Serie A, da Aiac, Sg Plus e
Ieg. «Qui ritrovo la posizione
corretta di chi sono», ha detto
presentandosi ai 300 allenatori
(alcuni vecchi amici come Ste-
fano Protti) in attesa, coordi-
nati dal gran padrone di casa
dell’Aiac Renzo Ulivieri. Dove-
va parlare per un’ora. Ha par-
lato per due. Non solo di tatti-
ca, difesa, transizioni, pressing
alto, ma incastrando tanti
aneddoti. Spiegando come an-
nuncia la formazione ai suoi
ragazzi: «La scrivo, nella riu-
nione pre partita». Tante cu-
riosità legate alla sua ultima
esperienza, quella nerazzurra
che gli è rimasta nel cuore.
«Anche se non è durata tantis-
simo come altre».
Tifosi
Quando Spalletti è uscito dalla
sala riunioni tra tanti selfie (ri-
cevendo il libro su Vittorio
Pozzo, regalatogli in antepri-
ma) ha voluto rimarcare pro-
prio questo. L’Inter può fare il
salto definitivo per arrivare al
titolo? «L’Inter è una grande
squadra, con alto potenziale. Io
sono onorato di avere avuto la
possibilità di allenarla. Mi por-
to dietro delle bellissime storie
che mi terrò caramente. Ho la-
sciato da parte anche situazio-
U N D E R 1 6
Nerazzurri sconfitti in finale
Per l’Empoli festa tricolore
● Non è fortunata con le
finali, l’Inter dei ragazzi. A
Empoli, ieri sera, è sfumato
sul più bello il terzo
scudetto del settore
giovanile dell’anno per la
società nerazzurra: l’Under
16 di Bonacina è stata
infatti sconfitta 4-3
dall’Empoli, al termine di un
match che ha cambiato più
volte padrone. E pensare
che l’Inter, dominatrice alla
regular season, era riuscita
a capovolgere il risultato,
CALCIO A 5
Pesaro centra il primo scudetto
L’AcquaeSapone cede in casa
● (m.cal.) Soltanto due anni fa
l’Italservice Pesaro esultava
per la promozione in Serie A.
Ieri i marchigiani hanno
festeggiato il primo scudetto
della loro storia, strappato ai
campioni uscenti
dell’AcquaeSapone Unigross,
battuti 3-2 in casa dopo i
tempi supplementari di gara-
5 e al termine di una serie
memorabile. Davanti a oltre
2.000 in un PalaRoma
stracolmo, la squadra di
Colini era andata sotto nel
primo tempo con una
punizione (deviata) di
Cuzzolino ma aveva raggiunto
il pareggio con Salas. Nella
ripresa, altro botta e
risposta: vantaggio di
Borruto per l’Italservice, 2-2
abruzzese con un rigore
trasformato di Lukaian. Nei
D O M E N I CA 1 6 G I U G N O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA 25
nisce soddisfatto per la confer-
ma di Vincenzo Montella alla
Fiorentina: «Dove non ho avu-
to contatti, mi avete accostato
voi giornalisti. Io sono felice
a chi mi ha lasciato a casa»
per Vincenzo e sono sicuro che
quella che allenerà nel prossi-
mo campionato sarà la sua
squadra vera. Avrà la possibili-
tà di mostrare le sue qualità.
Quello che ha fatto fino a mag-
Un giorno da insegnante con gli allenatori in attesa gio è stato un lavoro parziale».
La Viola è nel cuore. Ma Spal-
«Onorato di aver guidato l’Inter». E poi la frecciata letti non ha dato risposte sul-
l’ipotesi che possa prendere un
anno sabbatico come, invece,
di Francesco Velluzzi - INVIATO A RIMINI sembra aver deciso di fare l’ex
tecnico della Juventus Massi-
miliano Allegri. «Questo ades-
HA DETTO so non ve lo dico». Mentre ci
dà un indizio sulla prossima
vita in attesa di nuove espe-
rienze: «Mia figlia continuerà
ad andare a scuola a Milano (in
centro, ndr)». Insomma, Lu-
ciano resterà a Milano, una cit-
Un anno tà che gli piace, nella casa mol-
sabbatico? to vicina alla nuova sede del-
Questo non l’Inter in zona Porta Nuova.
«Adesso faccio un po’ di va-
posso dirlo. canza, ma per adesso resto in
Ma resto a Toscana». Dando sempre di-
vivere a sponibilità e tempo, alle inizia-
Milano tive in cui viene coinvolto, co-
me ha fatto in questi due giorni
a Rimini. Venerdì sera il tecni-
co ha presenziato, insieme ad
altri colleghi, da Zaccheroni a
Camolese, all’evento benefico
Io alla «Canta il calcio solidale», do-
Fiorentina? ve si sono esibiti alcuni ex cal-
Nessun ciatori e allenatori. In sala il co-
A Rimini ni familiari, immergendomi ribadito questo rapporto con i Pitti a Firenze era rimasto in si- mico e imitatore Gianfranco
contatto.
Il tecnico completamente, ma solo tifosi, ndr). Ho un legame par- lenzio) non ha voluto dire se Butinar prima si è presentato
Luciano quando sei dentro l’Inter ti ac- ticolare con loro, un bacino Antonio Conte sia l’uomo giu- Felice per nelle vesti di Francesco Totti,
Spalletti, 60 corgi veramente di cosa sia. Ho troppo importante, delle per- sto per il futuro dell’Inter. Montella, poi ha imitato, davanti a lui,
anni, mentre dei bei sentimenti e bellissimi sone a cui devi rendere conto «Non spetta a me, dovete chie- mostrerà proprio Spalletti. Che ha sop-
spiega i suoi ricordi. Soprattutto questa per quanto ci tengono». derlo a chi decide e ha deciso le sue portato...
concetti di squadra ha dei tifosi eccezio- che io non ci sia e stia a casa». qualità» © RIPRODUZIONE RISERVATA
calcio ai colleghi nali, dei tifosi particolari che Conte È il cuore della chiacchierata.
al «The coach
experience»
stanno davvero male quando
non si vince (anche in sala ha
Spalletti, che stavolta ha accet-
tato di fermarsi a parlare (al
La frecciata c’è. Ma poi Lucia-
no da Certaldo, invece, si defi-
Spalletti
sul futuro s TEMPO DI LETTURA 3’
segnando il 2-2 e il 3-2 a
cavallo tra il primo e il
secondo tempo. Ma a
decidere la partita è stata
la rete di Maressa al
minuto 26 del secondo
tempo, che ha fatto felice
l’Empoli di Buscè.
All’Inter il rammarico del
terzo titolo volato via sul
più bello: prima la Berretti,
arresasi al Torino, poi due
sere fa la Primavera,
sconfitta dall’Atalanta, ora
l’Empoli.
tempi supplementari, il sesto
fallo commesso da Coco
Wellington ha mandato
Marcelinho al dischetto dei
dieci metri: tiro libero
impeccabile, nulla da fare per
Mammarella e scudetto in
cassaforte. Per Fulvio Colini è
il quinto su cinque panchine
diverse: dopo Roma,
Montesilvano, Luparense (nel
2014 proprio in casa
dell’AcquaeSapone in gara-5)
e Pescara, ora Pesaro: «Amo
questa città e questa gente e
sono felice di averla resa
felice - dice -. La Champions?
Prima di pensarci dobbiamo
recuperare le energie: sono
dimagrito sei chili...». Tino
Perez, allenatore
dell’AcquaeSapone, ha
annunciato l’addio: guiderà gli
spagnoli dell’Inter Movistar.
26 DOMENICA 16 G IUGNO 2019 LA GAZZETTA SP O RT I VA
Serie A/LE STRATEGIE BIANCONERE
La prova del nove
QUANTI CENTRAVANTI
Ronaldo
Cristiano da 9 puro sarebbe
una novità: da anni arriva in
area partendo da sinistra.
Nel 2018-19, 21 gol in A LAPRESSE
Da CR7 a... Icardi
Sarri alla Juve
e 6 idee per la punta
Centravanti di ruolo o atipici, in rosa
o sul mercato: chi sceglierà Maurizio?
di Luca Bianchin
C
iro Ginestra, il «Co-
bra», quest’anno ha
morso per poco:
qualche partita da
allenatore del Bisce-
glie. Stefano Scappini, che da
ragazzo è stato azzurro con
l’Under 20, ha giocato (più o
meno...) al Cittadella. Fabio Ar-
tico, che nel frattempo ha lavo-
rato anche alla Juve, ha appena
scelto un allenatore, un po’ alla
Paratici: d.s. dell’Alessandria. I
numeri 9 della vita di Maurizio
Sarri, con tutto il rispetto per
questi tre ragazzi allenati meno
di dieci anni fa, sono saliti di li-
vello. Tra Napoli e Chelsea: Hi-
guain, Mertens, Milik, Giroud.
Da luglio, MS rischia di avere
l’imbarazzo della scelta: alla
Juve può avere centravanti dai
21 ai 34 anni, alti e bassini, con
decine di gol nel curriculum.
La panchina
L’attesa continua al mare
Annuncio ufficiale alle porte
Il tecnico a San Benedetto aspetta solo un segnale
di Filippo Conticello
N
ella solita placida ca-
sa in collina vicino al
mare, nell’amata San
Benedetto del Tron-
to, Maurizio Sarri vi-
ve l’ultimo weekend nelle terre
di mezzo. Con la mente si trova
un po’ a Londra (pochissimo, a
dir la verità) e un po’ a Torino
(un bel po’...). Da domani tutto
dovrebbe essere diverso e potrà
iniziare la nuova vita biancone-
ra. Il tecnico, juventino in
Mandzukic
Mario è stato il centravanti di Allegri
nell’ultima stagione ma è calato
molto nel girone di ritorno: resterà?
Nel 2018-19, 9 gol in A ANSA
Cristiano
Le prime voci dicono che Sarri
sta pensando di chiedere a Cri-
stiano Ronaldo di giocare da
numero 9. Se questa sia verità o
teoria, lo si capirà tra qualche
settimana. Ronaldo è il più for-
te in area di rigore però, questo
ormai lo sanno tutti anche in
Italia, arriva nella zona del di-
schetto del rigore, non ci vive.
Cristiano, soprattutto da quan-
do ha scoperto la convivenza
con Benzema, gioca largo a si-
nistra: non ha la velocità di
quando era un’ala pura, però
riesce a essere più efficace di
un tempo. Sarri potrebbe farlo
giocare con due esterni rapidi e
tecnici ma certo, dovrebbe tra-
sformare parzialmente il gioco
di uno dei due fenomeni di
questa epoca. Trovate una sfida
più affascinante di questa.
pectore, ha vissuto con un filo
di ansia questa fase finale di at-
tesa snervante, ma ormai ogni
pezzo del puzzle sembra essersi
composto. I bianconeri e il
Chelsea sono d’accordo su tut-
to: sarà indennizzo «light»,
con una quota fissa di circa due
milioni e una parte variabile in
base ai risultati che il tecnico
avrà sulla panchina della Juven-
tus. Semmai, nelle ultime ore il
lavoro di lima nella trattativa si
Higuain
Il Pipita è stato forse il 9 della vita
di Sarri: 36 gol in A nel 2015-16
a Napoli. Nel 2018-19, 6 gol in A al
Milan, 5 in Premier al Chelsea GETTY
Higuain e Mandzukic
Il Pipita Higuain, per ora di ri-
torno dal Chelsea, e Mario
Mandzukic sono i 9 più classici
nella teorica rosa della Juven-
tus 2019-20. Le differenze,
chiaramente, sono ampie.
Mandzukic fa un lavoro in fase
difensiva sconosciuto a Hi-
guain. Higuain è centravanti di
manovra più di Mandzukic e,
numeri alla mano, segna deci-
samente di più. Higuain per
Sarri non ha segreti (semmai
c’è da capire quanto sia calato
dai tempi di Napoli) mentre
MM sarebbe tutto da scoprire.
Quei due sono nati a un anno
di distanza - Mario è un ‘86, il
Pipita un ‘87 - ma potrebbero
condividere un destino: la Ju-
ventus può cederli, soprattutto
se acquisterà un’altra punta.
Non una a caso...
è concentrato sul rapporto Sar-
ri-Blues: ultime noie burocrati-
che da sciogliere, in termini di
mensilità arretrate da saldare.
Dettagli, anche se il signor
Amerigo Sarri, padre di Mauri-
zio, di fronte a Giacomo Carolei,
uno youtuber bianconero in
missione a Figline Valdarno, ha
rilasciato due battute sul futuro
del figlio. Sembrano l’ultimo
catenaccio in questo momento
convulso: «Ancora il Chelsea
Icardi
Mauro è il 9 più classico dell’elenco:
puro uomo d’area. Sarri lo voleva
al Chelsea e può trovarlo a Torino.
Nel 2018-19, 11 gol in A AP
Comandante Maurizio Sarri, 60 anni al Chelsea EPA
non l’ha liberato, non so quan-
do si saprà qualcosa, non lo sa
nemmeno lui. La Juve? Io spero
che torni in Italia...».
L’annuncio
Raccontano che i bianconeri la-
vorino già sull’annuncio uffi-
ciale, anche se i tempi in questa
storia sono pur sempre volubili.
Di certo, la prossima sarà la set-
timana del Sarri juventino fino
al 2022 (due anni più uno di
contratto), dopo un mese di
«vacatio» a Torino: il 17 mag-
gio, infatti, con poche righe uf-
ficiali, la Juventus salutava l’al-
lenatore dei cinque scudetti.
Adesso è pronta finalmente ad
aprire le porte della Continassa
all’erede di Allegri.
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s TEMPO DI LETTURA 1’27”
Dybala Kean
Paulo sarebbe un 9 atipico, in Il 9 più giovane, in teoria
qualche modo simile al Mertens di una riserva... a meno che
Sarri. Può farlo? Resterà alla Juve? il rinnovo non si complichi.
Nel 2018-19, 5 gol in A GETTY Nel 2018-19, 6 gol in A GETTY
Icardi
L’altra punta, chiaramente, è
Mauro Icardi. Sarri lo ha cerca-
IL NUMER0
to anche per il Chelsea e quella
63
trattativa è già un piccolo tor-
mentone. La Juve ci pensa. Pre-
gi: Icardi si prende con uno
sconto prima impensabile, ha i
numeri di un grande attaccan-
te e in area è secondo a pochi. i gol in Blu
Dubbi: la convivenza con Cri- Il Chelsea
stiano Ronaldo, soprattutto in nel 2018-19
un attacco a tre. Se sarà 4-3- ha segnato
1-2, con Bernardeschi o Ram- 63 gol in
sey trequartista, ci saranno Premier League,
nuovi movimenti da studiare. sesto attacco
Dybala
del campionato.
Gli attaccanti
Capitolo falso 9. Sarri ha cam-
biato la carriera quando ha
chiesto a Mertens di giocare al
puri, a
differenza del
passato di Sarri,
centro del tridente, non a sini- non ne hanno
stra. La soluzione alla Juve, sul- segnati molti:
la carta, è praticabile con Dy- Higuain e
bala: Paulo sente la porta e ha Morata 5,
la tecnica per giocare con tutti. Giroud 2
Deve solo fare inversione a U:
invece di per cercare la palla a
metà campo, come faceva con
Allegri, pensare alla porta.
Kean
Moise Kean arriva per sesto e
basterebbe questo per capire
quanto sono ambiziosi i piani
della Juventus. I tifosi ormai lo
conoscono - fisico, tiro, attacco
alla profondità - e vederlo con
Sarri sarebbe divertente: un al-
lenatore che migliora gli attac-
canti con il miglior progetto del
calcio italiano. C’è un solo po-
tenziale problema: il rinnovo.
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s TEMPO DI LETTURA 2’45’’
N E G L I S T A T I U N I T I I L L U T T O
Caso Mayorga
Gli atti a Ronaldo
aria di arbitrato
Clemente Ferrero
muore giocando
allo Stadium
● Arrivata la notifica, ● La famiglia Agnelli
Cristiano ha contrattaccato. è in lutto. Venerdì è morto
Ronaldo ha ricevuto i Clemente Ferrero de
documenti relativi al «caso Gubernatis di Ventimiglia,
Mayorga», ovvero l’accusa di nipote di Clara Nasi, cugina
stupro intentata nei suoi dell’Avvocato Agnelli.
confronti da una ex modella Lascia la moglie e tre figli.
del Nevada. I suoi avvocati, L’imprenditore, 51 anni,
con ampia documentazione viveva a Milano ma era a
(46 pagine, superiori alle 24 Torino per giocare la
consentite), hanno chiesto tradizionale partita di calcio
che la causa, passata intanto di famiglia all’Allianz
a un tribunale federale, Stadium, con le divise della
venga respinta o trasferita a Juventus: si è sentito male
un tribunale arbitrale. sul campo. È stato portato
«Non sarei sorpreso se si in ambulanza all’Ospedale
arrivasse all’arbitrato», ha Maria Vittoria, dove
detto l’avvocato della i tentativi di rianimarlo
Mayorga. non hanno avuto successo.

Serie A/IL PERSONAGGIO
Sarri dalla A alla Z
L FISSAZIONI
GIOCO, JAZZ,
a parola «sarrismo» appartie-
ne ormai alla lingua di Dante.
Ma quello di Maurizio, prossi-
mo comandante juventino, è
un mondo da esplorare. Un al-
lenatore vario come l’alfabeto.
Ali
La password del gioco di Sarri.
Con lui gli esterni segnano e
creano. Tiri, cross, tagli: alla
Juventus, Chiesa o non Chiesa,
pescherà da un mazzo pregia-
tissimo. Ma se tornasse di mo-
da, invece, il trequartista?
Banca
Un terzino modesto diventato
impiegato scrupoloso alla
Montepaschi. Si occupava di
transazioni: il bancario-alle-
natore ha imparato lì l’orga-
nizzazione e il decisionismo.
Chelsea
Non si sono mai amati, troppo
diversi: il club snob della ricca
Londra e il toscano di provin-
cia. Alla fine, però, i Blues sono
diventati un po’«sarriani». E
per liberarlo l’hanno tirata per
le lunghe.
Droni
Il visionario Maurizio faceva
volteggiare nel ritiro del Napoli
aeroplanini senza pilota per
studiare i movimenti della di-
fesa. Che vuoi che sia per uno
che nel ‘90 in Seconda Catego-
ria provava pure le rimesse.
Europa League
Le due paroline magiche con
cui ha zittito quelli che «sì,
bravo ‘sto Sarri, ma non vin-
ce». Quella Coppa può aiutar-
lo a battere anche la diffidenza
del mondo Juve, in attesa di-
sperata di successi europei.
Figline
Placido paese della Valdarno,
17.000 anime: lì Sarri si rifugia
appena può. Nella zona ha la-
sciato gli affetti e gli amici della
casa del popolo: «provinciali-
smo» non sarà mai un insulto.
Gol
Maurizio trasforma in gol tutto
ciò che tocca. Non si contano i
giocatori che sotto la sua guida
hanno battuto i record di esul-
LA PAROLA
Sarrismo
● «Concezione del calcio
fondata sulla velocità e la
propensione offensiva»
dice la Treccani. La parola,
che fotografa l’anima
del tecnico, è entrata
nell’enciclopedia. Si legge
ancora: «L’interpretazione
della personalità di Sarri
come espressione sanguigna
dell’anima popolare
di Napoli e del suo tifo».
Questa parte, forse, andrà
presto aggiornata...
ilvocabolario
E POLITICA:
UN MAURIZIO
DA SCOPRIRE
di Filippo Conticello e Jacopo Gerna
tanze (perfino Koulibaly). Ora
in mano ha un’arma atomica
di fabbricazione portoghese.
Higuain
Come sono lontani i tempi in
cui Gonzalo ne faceva 36 (tren-
tasei...) in una stagione sola.
Sarri e il Pipita hanno un rap-
porto di granito, ma l’argenti-
no ha smarrito il tocco magico
di Napoli: difficile che lavorino
insieme pure a Torino.
Icardi
Il nove per eccellenza e il mi-
glior amico dei centravanti.
Paratici lavora da tempo per
comprare Maurito, Sarri stra-
vede per lui. Far coesistere l’ar-
gentino e CR7 può essere la sfi-
da del Maurizio torinese.
Linguaggio
Il contatore di parolacce e im-
precazioni segna cifre alte fin
dai tempi dello Stia, prima
squadra allenata. Alla Juve si
limiterà di certo, ma la parola
diretta e ruvida fa parte del
personaggio: è Sarri.
Musica
Intesa coma Jazz, passione col-
D O M E N I CA 1 6 G I U G N O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA
In trionfo Maurizio Sarri,
60 anni, alza l’Europa League,
primo trofeo della carriera,
vinto a Baku col Chelsea.
La finale con l’Arsenal sarà
l’ultima partita con i Blues AP
tivata fin da ragazzo. Raccon-
tano che la casa napoletana la-
sciata a Pozzuoli fosse piena di
dischi e primizie: anche il suo
gioco, in fondo, è ritmato come
un assolo di tromba.
Napoli
La città dove è nato, la città che
lo ha amato di un amore folle.
Lui contraccambia ancora e re-
27
gala dediche agli orfani lasciati
in città. Eppure resta lucido:
«Non puoi restare fedele a una
moglie da cui hai divorziato».
Napoli, però non ha presa be-
nissimo il presunto «tradi-
mento».
Operaio
Come papà Amerigo, figura da
cui ha pescato molto del suo
carattere. Stessa passione per il
ciclismo, stesso sguardo sul
mondo e militanza a sinistra.
Ora, però, prevale la disillusio-
ne: «L’Italia spreca occasioni»,
dice il mister operaista.
Palazzo
«Fosse per me andremmo fino
al Palazzo a prendere il pote-
re», disse nel marzo 2018 con
piglio bolscevico. Il guerriglie-
ro Maurizio lottava per lo scu-
detto nella Sierra Maestra na-
poletana. Alla fine, a palazzo
entrerà, ma con la squadra del-
l’establishment. Né incendia-
rio prima, né pompiere adesso:
Sarri è solo un professionista.
Qualità
Tra risultatisti e giochisti il tec-
nico ha scelto da che parte sta-
re. Max Allegri, lucidissimo ge-
store, seguiva altri principi e ha
scritto la storia. Riuscirà Sarri a
eguagliarlo (o superarlo) inse-
guendo qualità e bel gioco?
Riti
Lievemente scaramantico, il
buon Maurizio. Colore preferi-
to, il nero: al Sansovino aveva
una divisa scura, si era convin-
to portasse fortuna. Al Pescara
chiedeva ai giocatori di dipin-
gere con lo spray le scarpe co-
lorate. Le pizze margherita a
Empoli sono diventate un rito.
Sigarette
Divoratore compulsivo di Me-
rit. I tabloid inglesi, esagerati,
hanno fatto i conti: 80 sigarette
al giorno, una ogni 12 minuti,
per un totale di 29mila all’an-
no. E migliaia di sterline spese
per soddisfare il vizio.
Tuta
Icona di stile, a suo modo: la
tuta è la divisa del supereroe. Il
tutista convinto («Faccio un
lavoro da campo...») ha recen-
temente aperto alla nuova col-
lezione: «Giacca? Sì, la metto
se me lo chiedono».
Ultimo
Era il 14 dicembre 2011, Sarri
aveva perso la quarta di fila
con l’ambizioso Sorrento in
Lega Pro. Sorseggiò un caffè e
fumò mille sigarette mentre il
presidente tuonava. Ci rimase
male, ma da là la carriera è de-
collata: quello è stato l’ultimo
esonero.
Vecchio
L’allenatore più vecchio della
A, un 60enne in una società
che ha messo al potere i
40enni. Ma l’età è solo un nu-
mero: Sarri è lesto di pensiero,
nutre idee giovani in campo.
Zona
Il «Sarriball» vive di difesa a
zona: linea a quattro, palla co-
me riferimento, spaziature da
rispettare come le tavole della
legge. Il resto è cura dei detta-
gli, gioco fluido e corale.
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s TEMPO DI LETTURA 4’15”
28 DOMENICA 16 G IUGNO 2019 LA GAZZETTA SP O RT I VA
D O M E N I CA 1 6 G I U G N O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA 29
30 DOMENICA 16 G IUGNO 2019 LA GAZZETTA SP O RT I VA
Serie A/I GIOVANI NERAZZURRI DA SCUDETTO
Atalanta, dagli un 5
DI CHE COSA
PARLIAMO
«Non giochiamo la Coppa
America, altrimenti
avremmo vinto anche
quella!». Si scherza, ovvio,
ma l’Atalanta 2018-2019 di
Percassi è stata davvero un
«tritatutto». Solo il k.o. in
Coppa Italia non ha reso
perfetta un’annata che si
ricorderà comunque come
storica: 3° posto, la prima
Champions, venerdì anche
lo Scudetto Primavera. E
così i tifosi sono sempre più
scatenati, ora incantati
anche dall’«altra»
Atalanta: un cielo con
cinque, giovanissime, stelle.
IL GIGANTE
Marco
Carnesecchi
NATO A RIMINI
IL 1 LUGLIO 2000
RUOLO PORTIERE
Piedi e carattere
Ora in prestito
poi il futuro Dea
nelle sue mani
● Si è perso il «meglio»,
impegnato al Mondiale Under
20 (2 presenze e 1 rigore parato
col Giappone) dopo 23 match in
campionato (27 reti subite, 6
clean sheet) e 3 in Coppa Italia.
All’Atalanta dal gennaio 2017
dopo Bellariva e Cesena, alto
191 cm, miglior portiere nel
2017-2018, il preparatore
Frezzolini è entusiasta: tecnica,
anche con i piedi, e carattere.
Prestito o meno, il futuro della
Dea è nelle sue mani.
L O S P A C C A P A R T I T E
Ebrima
Colley
NATO A SERREKUNDA (GAMBIA)
IL 1 FEBBRAIO 2000
RUOLO CENTROCAMPISTA
Entra, segna
e decide
È l’uomo gol
dello scudetto
● In semifinale dentro al 73’,
venerdì al 65’: ecco chi
«spacca». Gambiano di
Serrekunda, l’amico di Barrow
è decisivo. Lo sa il Torino:
incornata del 3-2 al 109’ e
piattone 3’ dopo. Infine l’Inter,
colpita all’84’. Jolly forte
fisicamente, anche lui attende
l’esordio in Serie A, e chissà che
non possa arrivare a breve: 28
match e 13 reti con la
Primavera sono un gran bel
biglietto da visita.
A Z Z U R R O U N D E R 2 0
Andrea
Colpani
NATO A BRESCIA
IL 11 MAGGIO 1999
RUOLO CENTROCAMPISTA
Visione di gioco
il sinistro canta
Sarà a Clusone
o subito in B?
● Un altro assente nelle fasi
finali, ha giocato 4 gare al
Mondiale Under 20. Con
Brambilla, 25 condite da 10 gol:
sinistro che piace, testa alta,
visione di gioco, super
tatticamente. Bresciano,
cresciuto nella Sanzanese, è a
Zingonia dal 2009. Manca
ancora l’esordio in prima
squadra, saluterà la categoria
per limiti di età. Potrebbe
partire per Clusone, altrimenti
farà esperienza: magari in B.
LA LUCE SVEDESE
Dejan
Kulusevski
NATO A STOCCOLMA (SVEZIA)
IL 25 APRILE 2000
RUOLO TREQUARTISTA
Il mestiere
dell’assist
fino alla finale
E Gasp lo segue
● Quell’assist in finale (il 14°),
che regalo per Colley. Il Gasp
scommette su di lui: lo lanciò
nello 0-5 di Frosinone. Da lì
altre due presenze (Milan e
Torino), che si aggiungono alle
17 nella regular season e alle 4
in Coppa Italia. In totale 11 gol,
l’ultimo al Toro. Nel 2016
Costanzi (responsabile delle
giovanili) anticipò l’Arsenal
(100.000 € al Brommapojkarna),
oggi «Kulu» è un gioiello che può
far luce anche fra i «grandi».
N O N S O L O G O L
Roberto
Piccoli
NATO A BERGAMO
IL 27 GENNAIO 2001
RUOLO ATTACCANTE
C’è già la fila
per averlo
ma Percassi
lo coccola...
● Lanciato nel finale di Atalanta-
Empoli, poi 45’ contro l’Udinese.
In bianco con Torino e Inter, ma
quanto lavoro per i compagni e
in ogni caso prima aveva
esultato 14 volte in campionato
e 2 in Coppa Italia. Si ispira a
Mandzukic e Zapata, nel 2019-
2020 può essere ancora
inamovibile nella categoria,
nonché opzione per Gasp. Le
richieste, soprattutto dalla B,
non mancano, ma patron
Percassi lo «coccola» spesso...
Il mister, gli altri
Brambilla
come «Vava»
nel 1998
E ora saluta?
di Francesco Fontana
O
ltre alle cinque stelli-
ne, ecco altri ragazzi
che decidono quan-
do conta. E si parte da
Traoré. Per compren-
dere la forza di questo 2002, ba-
sta osservare il 2-0 in casa del
Milan (0-3 il 30 marzo): ruleta,
altro dribbling e gol di sinistro.
Uno spettacolo, come l’assist col
Torino: cucchiaio e testa di Col-
ley (3-2). Poco dopo il tacco per
il 4-2, ancora del gambiano.
Sembrano una cosa sola. Come
Delprato (spesso convocato dal
Gasp) con la sua fascia, ceduta a
Zortea dopo la partenza per la
Polonia. Centrocampista e terzi-
no del ’99, sono tra i veterani
che saluteranno la categoria. Più
giovani di un anno Peli e Cam-
biaghi, chilometri nel tridente
d’attacco. Bravo anche Ndiaye,
mica facile sostituire Carnesec-
chi. Infine, mister Brambilla:
con gli Allievi (2015-2017) vince
Torneo di Arco, Scudetto e Su-
percoppa. Con la Primavera ec-
co le semifinali in campionato e
Coppa Italia (2018), ora chiude
con un titolo che mancava dal
’98. Era la Dea di Vavassori, che
fu promosso in prima squadra
nel ’99. Non accadrà lo stesso,
ma per Brambilla replicare in B
(Spezia?) certi risultati sarebbe
già un bel traguardo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il bacio Massimo Brambilla, 46
anni, con il trofeo dello scudetto

Serie A/IL FORUM
HA DETTO
L
È un
tecnico
predestinato,
a consapevolezza e l’entusia-
sono smo a braccetto. «Vivo l’alto sa-
curioso pendo che il basso è dietro l’an-
di vederlo golo». Il presidente Saverio
confrontarsi Sticchi Damiani, ospite in Gaz-
con zetta, esordirà in A tra un paio di
la Serie A mesi con il Lecce. Il doppio salto
dalla C è stato completato in un
unico respiro e la proprietà del
club si ritrova così a raccontare
un’avventura iniziata nel 2015
che per adesso ha affrontato
gradini solo verso l’alto.
Su Liverani 3 Presidente, avete ricreato
emozioni e senso di apparte-
nenza intorno al Lecce...
«I risultati di questi anni hanno
fatto rifiorire l’amore per i colo-
ri giallorossi. La gente è felice
Abbiamo del viaggio che stiamo facendo,
iniziato ci sostiene. Noi, di contro, sia-
i lavori mo sempre stati onesti e traspa-
renti con loro».
al «Via
del Mare», 3 Quindi che Lecce possiamo
vediamo immaginare in Serie A?
cosa farà il «Non ci faremo prendere la ma-
sindaco no, investiremo sulle strutture,
dal 5 luglio sul settore giovanile, sullo sta-
dio».
3 Come procede la ristruttura-
zione del «Via del Mare»?
«Sono partiti i lavori, un primo
blocco da 4 milioni per miglio-
rare l’impianto. Vogliamo poi
Sullo stadio vedere dal 5 luglio, alla scaden-
za del bando per la gestione del-
lo stadio a cui non partecipere-
mo, cosa farà il sindaco Carlo
Salvemini. Noi abbiamo un am-
bizioso progetto da proporre».
Burak
e l’altro 3 A proposito, avete già le idee
turco Ersoy chiare?
«Il d.s. Meluso sta lavorando
sono profili
che il d.s.
per Burak Yilmaz del Besiktas
ed Ertugrul Ersoy del Bursa-
Meluso sta
seguendo
spor. Su Dragowski vediamo,
ma noi in porta abbiamo Vigori-
per
migliorare
to, per me gioca lui. Intanto ab-
biamo chiuso per Vera, terzino
sinistro colombiano del 1999.
Davanti arriveranno due attac-
canti, uno può essere appunto
Burak. E vorremmo investire su
2-3 giovani di proprietà».
3 Con l’arrivo del leccese Anto-
Su Yilmaz nio Conte sulla panchina del-
l’Inter, si può immaginare un
canale aperto con l’Inter?
«Conte è il miglior allenatore
del mondo e l’Inter ha fatto un
grande investimento. I rapporti
con la dirigenza sono splendidi.
Pinamonti? Magari da luglio ne
parleremo».
3 Avete annunciato il prolun-
gamento di Liverani fino al
2022 nella settimana che por-
tava alla gara decisiva contro il
Brescia...
«Volutamente, l’annuncio è
stato fatto un momento così de-
licato per sottolineare la solidità
del nostro rapporto, umano pri-
ma che professionale. Fabio è
un predestinato, sono curioso
di vederlo confrontarsi in Serie
A».
Gazzetta.it
Nel sito potete 3 Gli abbonamenti, appena
trovare aperti, hanno attecchito subi-
il video to: a cosa puntate?
dell’intervista «Sarebbe bello battere il record
che storico, quello del primo anno
Carlo Laudisa di A con lo stadio nuovo. Era il
ha realizzato 1985 e ci furono oltre 13 mila ab-
a «Casa bonati. Daremo priorità a chi ha
Gazzetta» solo il Lecce nel cuore, a coloro i
al termine
del forum
quali ci hanno seguito fino dalla
C».
D O M E N I CA 1 6 G I U G N O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA 31
CasaGazzetta
3 In quanti anni avevate pro-
IDENTIKIT
grammato di salire dalla B alla
Sticchi Damiani
A?
«In 5, quindi viaggiamo con 4
di anticipo. La prima promozio- Numero 1
ne dalla C alla B è stata stressata Saverio
e voluta. Quella dalla B alla A in- Sticchi Damiani
vece più leggera spiritualmente. è nato
E Liverani si è espresso meglio a Galatina
1 in B che in C».
3 Come si aspetta la A?
(Lecce)
l’11 maggio
del 1975.
«Complicata sotto ogni punto Laureato in
di vista. I ricavi sono quattro Giurisprudenza
volte superiori alla B, ma anche i a Lecce,
costi sono superiori. Ci siamo è stato docente
dati un primo budget e un se- accademico
condo in base a una serie di va- per diversi anni.
riabili. La società è un gioiello È titolare
dal punto di vista economico- di uno studio
finanziario, il piccolo debito è legale a Roma
già stato ripianato con un au- che si occupa
mento di capitale grazie al lavo- di antitrust
ro che svolgiamo io, René De e grandi opere.
Picciotto, Corrado Liguori, Dal 2015 al 2017
Alessandro Adamo e la famiglia è stato
2 3 4 Carofalo. Credo che De Picciot-
to, anche per i fortissimi inve-
presidente
onorario
stimenti che sta portando avan- del Lecce
ti sul territorio, potrà crescere di cui oggi invece
come peso all’interno della so- è il presidente
cietà».
3 La lungimiranza vi ha porta-
to a creare un marchio d’abbi-
gliamento, la «M908», che
produce il vostro kit: qual è
l’obiettivo?
«Creare sinergia con il territo-
L’INTERVISTA rio perché i proventi delle ven-
«IL LECCE IN A
dite di maglie e accessori fini-
scono per alimentare il nostro
settore giovanile. Le tre maglie
della A portano ciascuna di loro
il moto del Salento “Lu sule, Lu
IN NETTO ANTICIPO
mare, Lu ientu».
3 Cosa ne pensa del progetto
«Super Champions»?
ORA LO STADIO
«Ammazzerebbe il nostro cam-
pionato. Dobbiamo salvaguar-
dare l’italianità».
3 Se dovesse spiegare a un neo-
PER LA GENTE»
fita cos’è il Lecce?
«Direi che è una squadra euro-
pea con il cuore da provincia-
le».
Il presidente ospite
1 Un momento del
forum in Gazzetta 3 Lei è avvocato e professore HA DETTO
in Gazzetta: con Sticchi
Damiani a sinistra
universitario: quanto incide il
Lecce nella sua quotidianità?
«Puntiamo e a destra,
di spalle in primo
«Tantissimo, ma anche mi pia-
ce tantissimo. Il calcio mi pren-
al record storico piano, il direttore
Andrea Monti
de. Nel mio studio legale di Ro-
ma ci occupiamo di antitrust e Vogliamo
di abbonamenti» 2-3-4 La visita
in redazione del
grandi opere. Ecco, nella scelta
di impegnarmi con il Lecce e
creare una
sinergia
di Matteo Brega e Carlo Laudisa presidente BOZZANI nella scelta di aprire uno studio
a Roma sono stato coraggioso».
forte tra
la società e
3 Ci spiega il retroscena della il territorio
mancata cessione di Lucioni al che è
Sassuolo nello scorso gennaio? il nostro
«Io e De Picciotto salimmo sul motore
suo aereo privato per il volo Mi-
lano-Brindisi. “Io sono l’unico
che non venderebbe Lucioni”
gli dissi. De Picciotto mi ascoltò
e dopo qualche minuto cambiò
idea e mi disse di non cederlo.
In senso assoluto De P icciotto
dà sempre forza e serenità a tut- Sul Salento
ti i soci. Tra l’altro io sono legato
a Lucioni perché fui il suo legale
nella causa contro la squalifica
di 4 anni, poi ridotta a uno, per
doping».
Antonio
3 Quale giudizio trae dall’ulti- è il miglior
ma B a 19 squadre e con l’ap- allenatore
pendice del caso Palermo?
«Sportivamente un bel cam-
del Mondo
pionato, per quanto riguarda Pinamonti?
invece la parte politica dico che Vediamo,
quando si prendono decisioni non adesso,
nel caos e nell’emergenza, si magari
sbaglia sempre. Ma non mi sen- a luglio...
to di condannare qualcuno. Ep-
pure credo che i controlli a
monte vadano aumentati».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 4’07”
Su Conte
32 DOMENICA 16 G IUGNO 2019 LA GAZZETTA SP O RT I VA

Serie A/IL PERSONAGGIO

Meraviglia Maroni I lavori

Ruspe al «Pio»
L’erede di Dybala Sarà un’estate
itinerante

per lanciare la Samp

per il Genoa
di Filippo Grimaldi- GENOVA

U
n investimento glo-

Cresciuti in Argentina nello stesso club bale importante, pa-

ri a circa due milio-

Dribbling e visione di gioco: che talento ni, ma per l’inizio

del campionato la
squadra di Andreazzoli avrà fi-
di Adriano Seu nalmente un secondo campo
di allenamento regolamentare

D
opo Cordoba e Bue- Maroni nel 2016 dopo il suo davanti a villa Rostan, dove si-

nos Aires, Gonzalo
Ma ro n i b ru c i a
un’altra tappa per
cercare la definitiva
esplosione in Serie A, a Geno-
va. Sì, perché il ventenne tre-
quartista argentino, che nelle
giornate di venerdì e di ieri ha
sostenuto le visite mediche per
la Sampdoria sotto la Lanterna
(un milione per il prestito one-
roso, con opzione d’acquisto
per la società blucerchiata a
quattordici) non è esattamente
uno sconosciuto, almeno in
patria. Al contrario, nelle tre
stagioni già collezionate in pri-
ma squadra, ha fatto innamo-
rare tre tifoserie alimentando
un soprannome, quello di Ma-
ravilla, che gli è stato cucito
addosso sin dai tempi delle
giovanili nell’Instituto di Cor-
doba.
Lui come Paulo
Adesso, l’obiettivo del pibe –
nonché la speranza di tutta la
Genova di fede blucerchiata - è
ripercorrere il cammino di un
idolo che, mercato permetten-
do, potrebbe persino trovare
da avversario: Paulo Dybala,
come lui originario di Cordoba
e soprattutto anch’egli ex be-
niamino dell’Instituto.
Predestinato
Lì Maroni è cresciuto e lì ha de-
buttato ad appena sedici anni,
raccogliendo proprio l’eredità
della Joya. I dubbi e lo scettici-
smo di chi ha sempre sottoli-
neato la sua corporatura esile e
gli scarsi centimetri (170 centi-
NUMERO
IDENTIKIT
passaggio al Boca Juniors, dove
conquistò tutti alle prime
uscite a forza di sombrero e
colpi di tacco, ci pensò Marce-
Le analogie lo Arce, il suo primo allenatore
nelle giovanili dell’Instituto.
con la Joya «È micidiale nell’uno contro
NOME GONZALO MARONI uno, un predestinato. Rara-
NATO A CORDOBA (ARGENTINA) mente si vedono ragazzini in
IL 18 MARZO 1999
grado di saltare l’avversario
ALTEZZA PESO con la sua disinvoltura», assi-
170 cm 67 kg curò Arce proprio per spiegare
l’origine del soprannome Ma-
● Gonzalo Maroni ha iniziato ravilla.
a giocare quando non era
ancora undicenne Meraviglia tascabile
nell’Instituto di Cordoba, il L’estate scorsa era finito nei ra-
medesimo club in cui era dar di Milan, Juventus e Inter.
cresciuto Dybala, il suo Quest’anno, sulla scia delle
idolo. A 17 anni debutta nel convincenti prestazioni so-
Boca Juniors, che lo strappa prattutto all’ultimo Sudameri-
a una folta concorrenza, ma cano U20 (dove l’Albiceleste
per lui non si tratta di conquistò il pass mondiale an-
un’esperienza fortunata sul che grazie a un suo gol contro
piano professionale. In poco l’Uruguay), a piazzare l’affon-
più di due stagioni, raccoglie do è stata la Sampdoria, lesta a
solo nove presenze cogliere l’opportunità del pre-
complessive. L’anno scorso stito. Ammiratore di Messi co-
decide quindi di passare al me ogni giovane calciatore ar-
Talleres in prestito, dove gentino da un po’ di anni a
finalmente riesce a trovare
più spazio in squadra. Ora, è
questa parte, Maroni ha più
volte ripetuto di ispirarsi a Dy-
pronto per la Sampdoria. bala, fattosi le ossa negli stessi
campetti impolverati che ha
STAGIONE SQUADRA P G frequentato fino a poco tempo
2015/16 INSTITUTO 5 0 fa. In realtà, per movenze, stile
2015/16 BOCA JUNIORS 1 0 di gioco e posizione in campo
2016/17 BOCA JUNIORS 2 1 ricorda un altro argentino che
2017/18 BOCA JUNIORS 6 0 ha ben rappresentato la tradi-
2018/19 TALLERES 17 2 zione dei grandi numeri 10:
Pablo Aimar. Dribbling, visio-
ne di gioco, ultimo passaggio e
improvvisi cambi di direzione
sono la specialità della casa
per il giovane talento a cui,
Festa il trequartista Gonzalo Maroni, 20 anni, esulta dopo il gol
segnato l’Argentina al Sub-20 sudamericano di gennaio con
l’Uruguay in Cile AFP
Ultime formalità
Le due ipotesi Il trequartista argentino, che
può giocare con grande effica-
cia anche come esterno d’at-
tacco su entrambe le fasce, po-
AUDERO trebbe quindi diventare un
giocatore molto importante
SALA CHABOT COLLEY MURRU per il gioco che dovrà andare a
costruire Eusebio Di France-
sco. Prima, però, di poter uffi-
LINETTY EKDAL JANKTO cializzare il passaggio del gio-
Esterno d’attacco catore alla Samp, mancano gli
ultimi adempimenti burocra-
CAPRARI QUAGLIARELLA MARONI
tici con il Boca Juniors, che
GDS probabilmente verranno effet-
tuati nei prossimi giorni. Sol-
no a ieri sorgevano soltanto un
terreno di gioco e la palestra
dela prima squadra. La società,
invece, ha deciso di rivoluzio-
nare gli spazi, creando fra l’al-
tro un secondo terreno di gio-
co, che non era mai esistito.
Non solo: sino all’ultimo cam-
pionato, i rossoblù utilizzava-
no una palestra situata in una
tensostruttura proprio a ridos-
so del muraglione che divide il
«Signorini» dal casello di Ge-
nova Pegli dell’autostrada. Il
progetto, invece, prevede an-
che la realizzazione di una
nuova palestra in muratura.
Tutto ciò, se da una parte com-
porterà indubbi vantaggi sul
medio e lungo periodo, co-
stringerà Criscito e compagni a
un’estate più itinerante del so-
lito. Questo robusto restyling
durerà infatti circa due mesi.
Così, dopo il primo periodo di
ritiro già fissato a Neustift, in
Austria, dove il Grifone si pre-
senterà per la quattordicesima
volta, dall’8 al 20 luglio prossi-
mo, le che si chiuderà con
un’amichevole (probabilmen-
te in Francia, ma l’avversario e
la sede sono ancora da defini-
re), la squadra dovrà rimanere
al lavoro lontano da Genova
per quasi tutto il mese succes-
sivo. Previsti, sulla carta, altri
due periodi di lavoro fuori se-
de, con tempistiche ancora da
definire nei dettagli. Sembra
probabile che una delle due se-
di da scegliere sia Bardonec-
chia, in alta Valle di Susa, già
sede di ritiro per il Genoa in un
recente passato. L’altra località

metri) si sono dissolti di fronte
al talento e ai numeri che il ra-
gazzino ha messo in mostra
nelle poche apparizione in se-
conda divisione, dove per
emergere bisogna anche (e so-
prattutto) lottare e sopportare
colpi ai limiti del regolamento,
e dopo il salto in Primera, dove
14
probabilmente, manca solo un
po’ di peso specifico per regge-
re il confronto con la Serie A e
con le ovvie aspettative della
tifoseria. Su quello c’è modo di
lavorare, come dimostrano i
muscoli messi su ai tempi del
Boca, dove i tifosi lo avrebbero
Riscatto I milioni di euro che la riaccolto a braccia aperte. Ma il
tanto a quel punto il quarto al vaglio della dirigenza rosso-
tassello della nuova Sampdo- blù dovrebbe uscire fra Cour-
AUDERO ria (dopo Chabot, Thorsby e mayeur) e Crans Montana, in
Mulè) potrà ritenersi a tutti gli Svizzera, nel Cantone Vallese.
SALA CHABOT COLLEY MURRU effetti un giocatore della Una decisione definitiva sulle
Samp. A Genova c’è molta at- due sedi è prevista nei prossi-
LINETTY EKDAL JANKTO tesa per vedere all’opera que- mi giorni. La squadra dovreb-
Trequartista sto talento assoluto. be tornare in città a Ferragosto.
MARONI
© RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA

ha iniziato a farsi largo nell’ul-
tima stagione con il Talleres. A
riassumere le caratteristiche di
Sampdoria dovrebbe pagare nel
caso in cui l’anno prossimo volesse
acquistare il talento argentino
talento, ciò che più conta, c’è
s s
QUAGLIARELLA CAPRARI
senza ombra di dubbio. E pure TEMPO DI LETTURA 3’03” TEMPO DI LETTURA 1’26”
in buona dose. GDS

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Serie A/IL NUOVO CORSO
Patto viola
a New York
«Fiorentina, torneremo a vincere»
Piena sintonia tra Commisso e Montella: «Ridaremo un’identità a squadra e tifosi»
di Massimo Lopes Pegna - CORRISPONDENTE DA NEW YORK
«U
n’ora? Noi sia-
mo abituati al
massimo a par-
lare per dieci
m i nut i» ,
scherza, ma mica tanto, Mon-
tella seduto in una stanza del
Westin Hotel di Times Square.
Vinny (ci perdoni la licenza
americana sul nome), piace-
volmente sconvolto da come
Rocco stravolge certe conven-
zioni del nostro pallone, ha già
capito: «Il presidente è conta-
gioso ed empatico. Sta creando
entusiasmo e dobbiamo farne
tesoro, perché porta punti in
più in classifica». Rocco lo in-
terrompe: «Ero certo che lo
avrei confermato, ma lui non lo
sapeva ancora». Ride di gusto.
Riattacca: «Potrebbe essere
mio figlio. Volevo mettergli le
braccia al collo e fargli sapere
che gli voglio bene. Si sta assu-
mendo un’enorme responsabi-
lità: ha la mia fiducia e lo sup-
porterò: naturalmente con dei
limiti». E poi: «Non credo che
nessuno in serie A abbia com-
prato una squadra in due setti-
mane. Mi sono preso dei bei ri-
schi, ma ci sono abituato: se
nella mia vita non me li fossi
presi non sarei qui». È il suo
mantra: «È meglio azzardare
che rimandare». È orgoglioso
della sua storia di emigrante
povero che ce l’ha fatta: non
per spocchia, solo per far capi-
re che il lavoro paga e che il
successo con Mediacom si può
replicare anche nel calcio.
«Prima di imbarcarmi sulla
nave per l’America eravamo af-
famati e senza soldi: un ristora-
tore napoletano ci offrì pasta
con le vongole gratis e ancora
oggi è il mio piatto preferito.
Ora io vorrei sfamare i tifosi
fiorentini». E il cibo non c’en-
tra. Così Firenze sogna.
QUOTE TOP per
tutte le squadre
nazionali italiane
in campo questa
estate.
Italo-americano Rocco B. Commisso, 70 anni, fondatore di Mediacom (tv
via cavo negli USA) presidente dei New York Cosmos e proprietario Fiorentina
3 Montella, lei che cosa sta so-
gnando?
«Di crescere, perché è nell’ani-
ma di qualunque professioni-
sta. Di avere un’identità, far
riavvicinare la gente: sono tor-
nato anche per amore della cit-
tà. Ma prendo spunto dal presi-
dente: non fare promesse che
non puoi mantenere».
3 E lei, Rocco?
«Nel breve termine sarei orgo-
glioso se la squadra giocasse
bene. Pretendo che calciatori e
tecnici lavorino duramente. Il
mio compito è fornire le risor-
se: c’è bisogno di tempo, però.
Faremo un team di cui Firenze
sarà fiera: chiaro che sogno di
vincere qualcosa». Spiega: «In
due settimane abbiamo diret-
tore sportivo e allenatore. Me-
glio di Juventus, Milan e Samp.
Abbiamo le risorse, ma non
possiamo commettere gli erro-
ITALIA U21
ITALIA
PAREGGIO
SPAGNA
ITALIA
1-0 7.50
2-0 15.00
2-1 10.00
3-0 35.00
3-1 28.00
3-2 35.00
Per tutte le quote sui risultati e gli altri mercati consulta SportPesa.it
Le
regolamenti e probabilità di vincita informati sui
siti
SportPesa
IL GI OC O È VIE TATO AI MINORI E PUÒ CAUSARE DIPE NDE NZA PATOLOGICA.
ri di altre società come il Milan
che ha speso 200 milioni per
giocatori senza ottenere risul-
tati. Da noi la decisione non la
prenderà una persona sola,
non è il modo americano. Ci
sono Montella, Pradé, Anto-
gnoni, Barone: buon senso e
giudizio collettivo». E forse
presto arriverà anche Batistuta,
con cui mancherebbe solo l’ac-
cordo economico. Sul fronte
amministratore delegato,
esclusi Gandini e Scolari, si
parla di un nome italiano co-
nosciuto e di esperienza.
3 Montella, ha già un’idea del-
la nuova Fiorentina?
«Abbiamo fatto una prima
analisi della rosa che non può
essere valutata per gli ultimi 45
giorni in cui l’ho allenata io. La
squadra era inquinata, in
shock per il cambio di panchi-
na. Il patrimonio tecnico c’è.
1 6 GIUGNO 2019
VS
2.95
3.10
2.35
RISULTATO ESATTO
PAREGGIO
0-0 8.15
1-1 5.50
2-2 14.00
3-3 65.00
4-4 175.00
quote sono soggette a variazioni.
www.aams.gov.it oppure
Italy SRL concessione
D O M E N I CA 1 6 G I U G N O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA 33
Stretta di
mano
Il pieno accordo
a New York tra
Rocco
Commisso
e il tecnico
confermato
Vincenzo
Montella, 44 anni
Su questo tema mi posso sbi-
LE PRIME MOSSE
lanciare: non ci sono giocatori
da svendere. Bisognerà investi-
re su qualche elemento più
funzionale». Mercato: tenere Chiesa
3 E Chiesa? poi Cutrone, Badelj
«Fortissimo, importante: ha
bisogno però di completarsi. e un colpo prestigioso
Quest’anno, per necessità, nel
finale l’ho avvicinato alla porta,
HA DETTO ma lui è un esterno». Rocco di-
ce di non avere parlato con pa-
pà Enrico, anche se la volontà
di trattenerlo è nota. Mentre
sullo stadio sembra sereno: «Il
sindaco Nardella sa che alla
mia età sono qui per dare e non
Abbiamo le per prendere: non voglio fare
risorse ma soldi con questa operazione.
non faremo Voglio aiutare la città ad avere
uno stadio più bello: un im-
come il pianto nuovo o semplicemente
Milan che ristrutturare il Franchi. Il loro Uomini-chiave Da sinistra, Federico Chiesa, 21
ha speso compito è occuparsi della bu- anni, e l’ex viola Milan Badelj, 30 ANSA-D’ANNIBALE
200 milioni rocrazia e aprirmi la strada». E
senza chiarisce che lui è l’uomo del ● Fast Fiorentina. Per stessa ammissione di
risultato fare: «Vivo a Mediacom Way, Commisso, la sua Viola deve andare veloce. E
nella località di Mediacom così, sistemato in linea di massima il comparto
Park, perché la mia azienda è la tecnico ed in attesa di chiudere anche quello
Mediacom Communication. dirigenziale, dalla prossima settimana il
Complicati permessi ottenuti mercato entrerà nel vivo. Il vero nodo da
in tre mesi, mentre in 24 mesi sciogliere sarà quello relativo a Chiesa mentre
Nel breve ho costruito gli edifici e trasfe- il primo movimento in uscita fa sempre
termine rito il personale. Ecco, a Firenze pensare a Veretout. Piace, e molto, a Milan e
pretendo spero di riuscirci in tre anni». Roma: il Napoli ed il Psg monitorano la
Irrompe Charlie Stillitano, a situazione ma pare difficile che la Fiorentina
che tecnici
capo della International Cham- possa ricavare i 25 milioni sperati. Però è il
e giocatori pions Cup, che sta portando la mercato in entrata che scalderà i tifosi viola.
lavorino Fiorentina negli Usa a luglio. Definiti dalla gestione precedente gli acquisti di
duramente Abbraccia e bacia Commisso e Rasmussen (7 milioni all’Empoli), Zurkowski (4
E voglio Montella. Il Rocco-pensiero al Gornik Zabrze) e Terzic (circa 2 alla Stella
bel gioco non prevede formalità, conta- Rossa). Avviati i contatti per Bertolacci come
no spontaneità, genuinità e idea a costo zero ( si svincola il 30 giugno). I veri
Rocco passione. É una gestione che ha botti saranno ovviamente altri, partendo dal
Commisso funzionato per Mediacom e c’è centravanti. Cutrone piace a Montella, ma la
la netta sensazione che funzio- Viola spera in un colpo ancora più prestigioso.
nerà anche per la Viola. In mezzo al campo servono almeno 2-3 pedine.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Non adesso, ma nelle prossime settimane
possibile l’ex Badelj torni nei pensieri viola.
s TEMPO DI LETTURA 3’27” Giovanni Sardelli
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34 DOMENICA 16 G IUGNO 2019 LA GAZZETTA SP O RT I VA

Serie A/IL TEMA

Il numero 1
Carica Sirigu
«L’Europa?
Ci riproveremo
tutti assieme»

C
hi conosce la Sarde-
gna sa che il litorale
di Siniscola, nel Nuo-
rese, è uno degli an-
goli più suggestivi
LE DATE dell’isola delle vacanze. È su
queste ampie spiagge che Salva-
tore Sirigu ha vissuto i suoi anni

Venezuelano Il centrocampista Tomàs Rincon, 31
anni: 34 presenze e 3 gol con il Torino in Serie A LAPRESSE
Serbo Il centrocampista Sasa Lukic, 22 anni: 24
presenze e 2 gol nell’ultimo anno in granata LAPRESSE
22
più verdi, ed è qui che sta tra-
scorrendo i primi giorni di relax
dopo una stagione per lui parti-
colarmente significativa visto
che l’ha chiusa con le due parti-
Giugno te in azzurro che lo hanno por-
È il giorno in tato a eguagliare il mitico Vale-
cui la Nigeria rio Bacigalupo nelle presenze in
Nigeriano L’esterno Aina, 22 anni: 30 presenze, 1 gol e debutterà in Nazionale da granata (5). Inter-
3 assist nel suo primo anno al Torino in Serie A LAPRESSE Coppa d’Africa cettato da un astigiano torinista
contro il all’aeroporto di Olbia, «Tore»

Rincon, Lukic e Aina

rivato a questo appuntamento
alla fine di una stagione in Ita-
lia da assoluto protagonista,
«la sua è stata un’annata stra-
tosferica», come l’ha definita
Burundi. ha scambiato qualche battuta
Se le Aquile rimbalzata subito sui siti pie-
dovessero montesi. «Sono molto contento
andare avanti, di questa stagione, terminata
Aina potrebbe con la vittoria contro la Bosnia.

L’orgoglio del Toro

Walter Mazzarri dopo il conge- saltare tutto il L’unico dispiacere è quello di
do stagionale con la Lazio. ritiro di Bormio non aver raggiunto l’Europa an-
con il Torino. che perché il nostro ripescaggio
La freccia è piuttosto incerto. Ritenteremo

11
Aina sarà impegnato con la Ni- comunque l’anno prossimo.

in giro per il mondo

geria, invece, in Coppa d’Africa
dal 22 giugno: girone di quali-
ficazione sulla carta abborda-
bile contro il Burundi (il 22), la
Guinea (il 26) e il Madagascar
(il 30). Facile immaginare che
Con qualche innesto mirato di-
venteremo più competitivi».
La torcida granata
Luglio Perfettamente allineato sulle
Il Torino posizioni di Mazzarri e della so-

Tomàs ha debuttato in Coppa America, domani le Aquile possano fare strada e

che tra il cinque e il sette luglio
comincerà la
stagione 2019-
cietà. Come già fatto capire
quando è stato invitato a parlare

il serbo con l’Under 21, «Ola» in Coppa d’Africa torneranno in campo per gli
ottavi, in un percorso che vede
la finale programmata il di-
di Mario Pagliara ciannove luglio. La Nigeria po-
trà contare su una freccia in
2020 l’undici
luglio, giorno in
cui è previsto il
nel ritiro della Nazionale, Sirigu
ha ben presente di rientrare
nella lista dei riconfermati. Do-
raduno della po la seconda stagione si è com-
squadra al pletamente ambientato, ed è

Q
uesto momento lo mati a vivere un mese di giu- l’undici luglio al Filadelfia, fi- più, e tra l’altro Aina è anche Filadelfia. Il ben felice di essere stato un pi-
aveva atteso da tem- gno da straordinari. Dopo il gi- no al ritiro di Bormio (dal tre- fresco di riscatto da parte del ritiro a Bormio lastro della formazione: «Beh
po, a tratti anche so- ro con l’Italia di Sirigu, Izzo e dici al ventisette luglio). Torino (pagato al Chelsea dieci (Sondrio) l’aria della torcida granata mi
gnato. Per Tomàs Belotti, da Torino guarderanno milioni), con un contratto partirà ha rigenerato, mi ha garantito
Rincon vestire la le loro partite con un pizzico Il trascinatore quadriennale, fino al 2023. il tredici e finirà nuovi stimoli per poter dare
LA CIFRA maglia del Venezuela in Coppa
America è come toccare un
d’orgoglio in più: perché, come
accaduto già con gli azzurri di
Tomàs Rincon è il trascinatore
del Venezuela. Lo abbiamo vi- L’uomo in più
il ventisette
luglio.
tutto alla causa. Poi anche i miei
compagni mi hanno permesso
cielo con dito. Lui che è il tra- Mancini, le convocazioni di sto proprio ieri sera nella bat- Abituati a vederlo da un paio di raggiungere i 599 minuti di

10
scinatore, il leader, anche
l’anima di questa nazionale
che ieri sera ha bagnato l’esor-
dio contro il Pelù. Se El General
è il centro nevralgico della «Vi-
Milioni notinto», soprannome dato ai
Il Torino ha venezuelani per il colore delle
acquistato sue maglie rosso vinato, Sasa
l’intera Lukic è il rinforzo chiamato a
proprietà far fare il salto di qualità alla
di Aina dal sempre qualitativa selezione
Chelsea: il club under 21 della Serbia, mentre
granata ne ha Aina può portare quel tocco di
infatti esercitato freschezza e gioventù alla Ni-
il diritto di geria in Coppa d’Africa. E allo-
riscatto, ra, gli apostoli del Toro in giro
investendo dieci
milioni.
per il mondo sono rimasti loro,
Rincon, Lukic ed Aina, chia-
Rincon, Lukic ed Aina attesta-
no l’ottima stagione granata.
Se la vetrina internazionale è
sempre un bel vedere, resta
una piccola nota stonata. Per-
ché i tempi potrebbero com-
plicare la programmazione del
Toro: tutti e tre rischiano di
concludere gli impegni nazio-
nali a fine giugno, se non nella
prima settimana di luglio, nel-
la migliore delle ipotesi per le
loro nazionali. Dovendo, da
contratto, avere tre settimane
di ferie alla fine della stagione,
c’è il rischio che Mazzarri pos-
sa essere privato di qualcuno di
loro dal giorno del raduno,
taglia contro il Perù: al General
grinta e garra non mancano
mai. Il Venezuela è nel girone A
della Coppa America insieme
al già citato Perù, alla Bolivia e
al Brasile. Rotto il ghiaccio, la
Vinotinto tornerà in campo il
diciotto giugno nella super sfi-
da contro i brasiliani e chiude-
rà questa prima fase il venti-
due affrontando i boliviani.
Dovesse qualificarsi per i
quarti, ai quali accedono le
prime due di ogni raggruppa-
mento, la rivedremo in campo
il ventotto o il ventinove. Semi-
finali il tre o quattro luglio, fi-
nale il sette luglio. Rincon è ar-
d’anni tra Liga e Serie A, ci si imbattibilità». E’ il record per
dimentica che Lukic è ancora un portiere del Toro nei cam-
in età da Under. Così la Serbia pionati a girone unico. «Penso
lo ha chiamato dalla nazionale di aver dimostrato appieno le
A, potenziando il centrocampo mie doti», sorride Tore conge-
della sua under 21 investendo- dandosi. Anche lui seguirà con
lo della missione di essere curiosità le decisioni di Mazzar-
l’uomo in più di una nazionale ri sul portiere di scorta. Ichazo
costruita intorno alla stella Jo- non rinnoverà: vuole riprende-
vic. Domani per i serbi esordio re a giocare. Il Torino ha in casa
a Trieste con l’Austria, poi se la i giovani Milinkovic Savic (era
vedranno con la Germania il ad Ascoli), Cucchietti (Alessan-
20 e la Danimarca il 23. Sì, in tv dria) e Zaccagno (Viterbese). Si
va in onda l’orgoglio granata. valuta, non c’è fretta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 3’01’’
s TEMPO DI LETTURA 1’55”

Mercato

Parma: il sogno è Balotelli, ma si tratta per Inglese

Gli emiliani hanno in ballo col Napoli no. Per la mediana sempre più
anche l’acquisto di Sepe. Il Bologna vicino Bertolacci (Milan) a pa-
rametro zero, nonostante ci sia
insiste per Gerson e punta Kouame. l’inserimento della Fiorentina.
Genoa: Bertolacci vicino, poi Bennacer Altri affari
di Luca Pessina-Alessandro Russo Addio alle porte tra Sassuolo e
Lirola. L’esterno spagnolo dal
in salita invece la pista Eder
(Jiangsu). Si complica a Lecce
Ylmaz (Besiktas), in attacco il
piano-B è Farias del Cagliar).
Per la difesa si tratta Ersoy del
Bursaspor. In mezzo c’è l’idea
Chibsah del Frosinone. Sarà
una settimana importante per

M
ario Balotelli a Par-
ma non è solo
un’idea. Mario, re-
duce dall’esperienza
a Marsiglia, ha
espresso il desiderio di tornare
in Italia e vedrebbe di buon oc-
chio la destinazione emiliana.
L’operazione è complicata ma
il d.s. Faggiano ci lavora. Intan-
tratta su più fronti. Il Parma
pensa infatti di acquistare Sepe
per 4 milioni, piacciono Rog
(c’è il pressing del Cagliari) e
Ounas. Sono stati sondati gli
interisti Pinamonti e Gravillon.
Bologna-Kouame
Nuovo nome per l’attacco del
Bologna. Sabatini e Bigon nelle
ritiro della nazionale ha aperto
a una cessione: «Il Sassuolo mi
ha dato molto, ma ora è il mo-
mento di cambiare squadra».
In casa Sampdoria si attende
Super Mario Mario Balotelli, 28 anni: otto gol nei sei mesi al Marsiglia AFP l’annuncio del tecnico Di
Francesco, che deve risolvere
martedì sarò il giorno della da domani ripartirà nei contat- con la Roma. Il Cagliari lavora
presentazione di Walter Saba- ti con l’Empoli per Bennacer- con la Juve per il centrocampi-
tini, che continua il pressing Caputo. L’attaccante è anche sta Traorè (i bianconeri hanno
l’Atalanta, attesa ad approfon-
dire le operazioni per l’attac-
cante Muriel (Siviglia) e il cen-
trocampista Malinovskyi
(Genk, la richiesta da 20 milio-
ni ad oggi è eccessiva). La Spal
sta per riscattare Petagna dal-
l’Atalanta, che ha mercato in
Premier: piace al Leicester.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

to l’obiettivo principale per
l’attacco resta Inglese, di pro-
prietà del Napoli con cui si
prossime ore proveranno ad
approfondire con il Genoa per
l’ivoriano Kouame. Intanto
per Gerson della Roma. Il Ge-
noa, dopo l’annuncio di An-
dreazzoli come nuovo tecnico,
nel mirino del Sassuolo, ma il
giocatore potrebbe scegliere di
continuare col tecnico tosca-
ricevuto anche una richiesta
da parte del Sassuolo). Davanti
i sardi sono su Defrel (Roma), s TEMPO DI LETTURA 1’40’’
 D O M E N I CA 1 6 G I U G N O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA 35

Serie A/ IL PERSONAGGIO

UnCaffèCon...
D’Aversa
A TO HA DETTO
MERC
L ’ I N T E R V I S T A

«N0N DATEMI
DEL CATENACCIARO In Italia
togliersi le
etichette è

SALVARE IL PARMA
impossibile.
Quest’anno
solo 4 gol in
contropiede

È IL MIO SCUDETTO»
altro che
difensivista

Il tecnico ha rinnovato per altre 3 stagioni:

«La vittoria a San Siro contro l’Inter è stata Dal punto
ilmomentopiùbellodelnostrocampionato» di vista
umano ho
imparato
di Andrea Schianchi - INVIATO A PARMA
da Radice e
Simoni;
Capello
del gruppo. Non è retorica. Se soltanto 4 gol; gli altri sono ve- testa di ottenere una cosa, con il 3 Che cosa le piace del suo la- un maestro

T
non fossimo stati uniti, con le nuti da azione manovrata». lavoro e il sacrificio la ottengo. voro? di tattica
qualità tecniche non eccelse Ero così anche da bambino. «Avere la responsabilità di un
che avevamo, ci saremmo squa- 3 Anche i suoi tifosi, a volte, Questione ereditaria». gruppo. Quando si raggiungo-
gliati in fretta. Invece questa l’hanno criticata: pretendeva- no traguardi importanti le gra-
squadra, prima che da giocato- no il bel gioco. 3 In che senso? tificazioni sono doppie. Certo,
ri, è fatta di uomini». «Se il bel gioco è fare possesso «I miei genitori sono emigrati serve un carattere forte per sop-
palla nella propria metà campo, in Germania per lavorare, poi portare le pressioni». I miei
3 Prima parte della stagione da io preferisco altro». sono rientrati a Pescara e si al- genitori
superstar, e poi il calo. zavano alle quattro del mattino 3 C’è qualcosa che non le piace emigrati in
«Non puoi andare sempre a 3 A chi s’ispira come tecnico? per caricare il camion e andare del suo mestiere?
Germania.
ra gentiluomini basta una stret- mille all’ora. E qualche errore lo «Quando giocavo ho cercato di a fare il giro dei mercati: erano «Perdere. Ho un pessimo rap-
ta di mano. Roberto D’Aversa e i abbiamo commesso». rubare i segreti a tanti tecnici: ambulanti. So cosa vuol dire porto con le sconfitte, le vivo So cosa vuol
LA SCHEDA dirigenti del Parma non hanno
bisogno di firme per sigillare il 3 Ad esempio?
dal punto di vista umano ho ap-
preso molto da Gigi Radice e da
sudare per portare a casa la pa-
gnotta. E cerco di trasmettere
malissimo. Per un giorno, non
parlo. E chi mi sta vicino, cioè
dire sudare
per portare
matrimonio: accordo fino al «Forse, dopo il bel girone d’an- Gigi Simoni. Sul piano tattico questi valori ai miei tre figli». mia moglie, la mia famiglia, ne a casa la
Roberto 2022. «La società ha un proget- data, è subentrato un po’ di ap- ho ammirato il Milan di Capel- sa qualcosa. Per fortuna, però, pagnotta
D’Aversa to molto serio per i prossimi pagamento. Nel calcio, come lo: ha vinto tanto e non aveva a 3 Il suo difetto più grande? tra le mura di casa riesco a ri-
Nato a anni – spiega l’allenatore – e io nella vita, avere la pancia piena disposizione Van Basten». «Purtroppo non riesco a stac- trovare un po’ di serenità». Roberto
Stoccarda (Ger) sono felice di farne parte. Sarà non va mai bene: ti siedi e non care. Il calcio e la vita vanno as- D’Aversa
Il importante affrontare con lo migliori». 3 Lei è un sergente di ferro o un sieme e la cosa è complicata. 3 Il momento più bello del 43 anni
12 agosto 1975 spirito giusto il secondo cam- amico con i suoi giocatori? Devo migliorare: non si può campionato appena finito?
Ruolo pionato di A». 3 Obiettivo per la prossima «Cerco di adattarmi agli uomi- avere sempre il piede sull’acce- «La vittoria a San Siro contro
Allenatore stagione? ni che devo guidare. A Lanciano leratore, a volte è meglio uscire l’Inter. Quel giorno mi sono
3 Il Parma è l’unica neopro- «La salvezza. Cercheremo di avevo una squadra di soldati a cena, recuperare un po’ di sentito un allenatore di A».
Dopo aver mossa che ha conquistato la costruire una squadra equili- che mi avrebbero seguito anche leggerezza, anziché stare sem-
allenato il salvezza: un miracolo? brata per arrivare al traguardo, nel fuoco. Qui a Parma, senza pre a studiare allenamenti, 3 E il momento più brutto?
Lanciano in «Direi di sì. Nel 2015 il Parma ma senza fare follie». snaturarmi, ho ammorbidito il schemi e cose così. Distrarsi per «I venti minuti finali contro la
serie B nella era nei Dilettanti, quest’anno se carattere. Se hai a che fare con ritrovare energie, ecco quello Spal in casa: vincevamo 2-0,
stagione 2014- l’è giocata alla pari con Cristia- 3 Per tutto l’anno l’hanno defi- giocatori di personalità come che devo imparare». abbiamo perso 3-2. Quella
2015 e nella no Ronaldo e compagnia: mi nita un catenacciaro: le è pesa- Gervinho, Bruno Alves o Ingle- sconfitta ha compromesso il re-
prima parte pare una crescita pazzesca. Chi to questo appellativo? se, prima di imporre le tue idee, 3 Che rapporto ha con Parma? sto del cammino. È da quegli
della stagione ci è mai riuscito?». «Non mi ha fatto piacere, ma in devi spiegarle». «Meraviglioso con la città: si vi- errori che si deve ripartire».
2015-2016, dal Italia, quando ti appiccicano ve in modo umano. E anche con © RIPRODUZIONE RISERVATA

dicembre 2016 è 3 Nessuno. I motivi che hanno un’etichetta, è difficile levarse- 3 Il suo pregio maggiore? i tifosi mi trovo bene: ho ricevu-
l’allenatore del
Parma
reso possibile l’impresa?
«Uno su tutti: la compattezza
la. Una cosa è certa: il mio Par-
ma, in contropiede, ha segnato
«La determinazione, che sfiora
la testardaggine. Se mi metto in
to critiche, ma fa parte del me-
stiere. Alla fine c’è rispetto». s TEMPO DI LETTURA 3’36”
36 DOMENICA 16 G IUGNO 2019 LA GAZZETTA SP O RT I VA
GazzaMondo
LE EMOZIONI DEL CALCIO INTERNAZIONALE
A
18 anni il timido
Coutinho non riuscì
a conquistare l’Inter
e San Siro, ma da al-
lora di tempo ne è
passato e dopo le esperienze di
Espanyol, Liverpool e Barcel-
lona adesso il brasiliano vuole
essere protagonista anche nel-
la Seleçao. E con l’assenza di
Neymar diventa lui il trascina-
tore del Brasile padrone di casa
nel debutto vincente (3-0) con
la Bolivia, in quella che passe-
rà alla storia come la 100ª vit-
toria della Seleção in Coppa
America. L’ex nerazzurro fa
sparire i fischi dell’intervallo
dell’esigente platea dello sta-
dio Morumbi a San Paolo dopo
lo 0-0 del primo tempo. Nella
ripresa si passa alla goleada
con la doppietta di Coutinho,
su rigore (che sarebbe stato
compito di Neymar) battuto
con freddezza e un preciso col-
po di testa, oltre a una rete ca-
polavoro di Everton su bel tiro
da destra dopo aver scartato
due avversari.
Sollievo
Il Brasile è privo del suo mag-
gior fuoriclasse degli ultimi 10
anni, ma una Seleçao senza
Neymar è un Brasile decentra-
lizzato, che può esprimere un
gioco più di squadra, meno in-
dividuale. O Ney sta vivendo
un momento difficile: l’ag-
gressione a un tifoso in Francia
e soprattutto l’accusa di stupro
da parte di una modella brasi-
liana avrebbero reso la vita di
Neymar un inferno alla Coppa
America. La sua assenza nel
torneo per infortunio è stata
quasi un sospiro di sollievo per
lo staff tecnico e i dirigenti del
Brasile nel torneo. E al mo-
mento giusto ecco Coutinho,
adesso a 16 gol in 50 presenze
in nazionale, principale punto
di riferimento della verdeoro.
Che all’esordio ha indossato
l’antica maglia bianca con cui
vinse la sua prima Coppa
America nel 1919, disputatasi
pure in Brasile, dove la Seleção
non si è mai lasciata scappare
il titolo in 4 occasioni.
Senza italiani
La formazione di Tite che ini-
zia la competizione continen-
tale è senza italiani. Miranda,
Alex Sandro, Allan, il quale ha
perso il ballottaggio con Fer-
nandinho per il posto dell’in-
fortunato Arthur, Paquetá so-
no in panchina e ci restano. In-
vece gli ex romanisti Alisson e
Marquinhos, l’ex juventino
Daniel Alves (capitano), l’ex
Nord e Centro America
Al via anche la Gold Cup: chi può sfidare Usa e Messico?
Partito nella notte il torneo Concacaf
per nazionali. Favorite le due big, ma
Canada e Costa Rica possono batterle
di Adriano Seu
S
edici squadre al via,
due esordienti (Ber-
muda e Guyana) e le
solite due grandi fa-
vorite che si divido-
no la gloria ormai quasi inin-
terrottamente dal 2002. In
contemporanea con la Coppa
America è partita stanotte an-
che la Gold Cup, il torneo della
Concacaf giunto alla 15ª edi-
zione che, salvo clamorose sor-
prese, finirà per ingrandire la
bacheca di Messico o Usa, pro-
Coutinho fa Neymar
E si prende il Brasile
con una doppietta
di Mauricio Cannone- RIO DE JANEIRO
16
i gol in nazionale
di Philippe Coutinho
col Brasile in 50 partite,
di cui 5 in Coppa America:
3 nel 2016, venerdì notte
Coppa America: convincente
esordio della Seleçao e dell’ex
interista. Bolivia battuta 3-0
tagonisti di 13 dei 14 trionfi
(unica eccezione il Canada nel
2000). Rispetto al passato,
quest’anno le nazionali al via
saranno 16 (anziché 12), suddi-
vise in 4 gironi all’italiana. Per
l’occasione la Concacaf ha vo-
luto fare le cose in grande, ri-
partendo l’organizzazione in
ben tre Paesi (Usa, Costa Rica e
Giamaica) per un totale di 16
città e 17 impianti. Sfida inau-
gurale tra Canada e Martinica,
questa notte a Pasadena.
Leader Cristian Pulisic, 20 anni,
ala del Borussia Dortmund,
americano, qui contro l’Italia AFP
11
le reti in stagione
col Barcellona dell’ex interista
in 54 presenze totali:
5 in Liga, 3 in Champions,
3 in coppa del Re
Stelle e outsider
Per Usa e Messico l’occasione è
ghiotta. Entrambe le federa-
zioni hanno declinato l’invito
in Coppa America proprio per
la concomitanza dei due tor-
nei. A fronte del maggior pre-
stigio della competizione su-
damericana, hanno probabil-
mente prevalso logiche com-
merciali e (forse) anche ragioni
di mera convenienza: le proba-
bilità di successo in Coppa
America per messicani e statu-
nitensi, è innegabile, sarebbero
state infinitamente inferiori di
quanto invece non lo siano in
Gold Cup, dove ormai regge un
duopolio. Il Messico di Gerardo
Martino non potrà contare su
stelle come Lozano, oggetto del
SPAGNA N.1 FEDERCALCIO RUBIALES INDAGATO
Il presidente della Federcalcio spagnola (Rfef) Luis Rubiales
risulta indagato per un caso di corruzione. Lo rivela Marca,
che fa riferimento alla presunta concessione di una
sovvenzione illegittima all’Huesca, club di Liga appena
retrocesso, per la costruzione di un campo di calcio.
milanista Thiago Silva e l’ex
interista Coutinho partono ti-
tolari. Il capitano gioca sulla
fascia sinistra, ma con più li-
bertà per avanzare. Almeno
contro la Bolivia, avversaria
contro cui si può giocare con il
4-3-3. L’attacco a tre punte, col
supporto della mezzala Cou-
tinho, inizia con Richarlison,
Firmino, David Neres. Poi c’è
posto anche per il promettente
HA DETTO
Everton, fantasista del Grêmio
allenato dall’ex romanista Re-
nato. La triade di punta che fi-
nisce la partita allora è Willian,
Gabriel Jesus, Everton. Tite
non ha ancora deciso i titolari Qui a San
Paolo ci
Blindati sono tifosi
I fischi del pubblico non sono
piaciuti a Dani Alves, che non
di varie
vede l’ora di giocare martedì squadre.
contro il Venezuela, a Salvador, A Bahia c’è
Bahia, stato natio dell’ex bian- più voglia
conero: «Qui a San Paolo ci di vedere
sono tifosi di varie squadre. la Seleçao
Non ci siamo sentiti a casa. A
Bahia sentono di più la man-
canza della Seleção, dell’ener-
gia che porta». Coutinho, pro-
tagonista della partita con la
Bolivia, però, perdona il pub-
blico paulista: «I fischi ci stan-
no. I tifosi vogliono che gio- Ex Juve Alves
chiamo bene, perciò sono esi-
genti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 2’18’’ I fischi
ci stanno,
i tifosi
LA GUIDA vogliono
che
giochiamo
Pari tra Perù bene.
e Venezuela Perciò sono
esigenti
Oggi Uruguay
● GIRONE A
Brasile 3, Perù, Venezuela 1, Bolivia 0.
Giocate: Brasile-Bolivia 3-0 (2
Coutinho, Everton), Venezuela-Perù
0-0; martedì: Bolivia-Perù, Brasile-
Venezuela; sabato 22: Perù-Brasile,
Bolivia-Venezuela Bomber Cou
● GIRONE B
Argentina, Colombia, Paraguay-Qatar.
Giocata nella notte: Argentina-
Colombia, oggi: Paraguay-Qatar;
mercoledì Colombia-Qatar,
Argentina-Paraguay; domenica 23
Qatar-Argentina, Colombia-Paraguay
● GIRONE C
Cile, Ecuador, Giappone, Uruguay.
Oggi (24.00): Uruguay-Ecuador,
domani: Giappone-Cile, giovedì
Uruguay-Giappone, venerdì Ecuador-
Cile, lunedì Cile-Uruguay, Ecuador-
Giappone Fase finale
● Quarti: 27-29/6, semifinali: 2-3/7,
finale 3° posto: 6/7. Finale: 7 luglio
desiderio del Napoli, così come
su pilastri come Vela, Corona
fa. In casa «tico», al contrario,
persiste lo zoccolo duro del-
ed Herrera, ma resta comun- l’ultimo quinquennio con i na-
que un gradino sopra tutti gra-
zie a gente come Jimenez dei
vigati Bolaños, Ruiz, Duarte e
gli ex «italiani» Gonzalez e Joe
Wolves e al promettente Alva- Campbell. Nelle vesti di outsi-
rado (trequartista esploso nel der, infine, occhio a Curaçao:
Cruz Azul). Qualche illustre la nazionale della piccola isola
assenza la lamentano anche gli caraibica allenata dall’olande-
Usa, ma la presenza di McKen- se Bicentini può infatti contare
nie dello Schalke e soprattutto su 20 elementi sparsi tra i cam-
Pulisic è una garanzia più che pionati olandese e inglese, tra
affidabile sulle ambizioni dei cui Room (Psv) e Bacuna (Car-
campioni in carica. Tra le pos- diff). Tra amichevoli e sfide uf-
sibili sorprese, invece, Canada ficiali, i caraibici hanno perso
e Costa Rica in prima fila. A solo una volta nelle ultime no-
trascinare i primi insieme ai ve, togliendosi anche la soddi-
veterani Hutchinson e Osorio sfazione di superare nell’ulti-
ci sarà il giovane gioiello del mo anno avversari più quotati
Bayern Monaco, Alphonso Da- come Bolivia e India.
vies, già protagonista due anni © RIPRODUZIONE RISERVATA
 D O M E N I CA 1 6 G I U G N O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA 37

Opinioni/CHE COSA C’È DA SAPERE E CAPIRE

Dentrolenotizie
HANNODETTO
L’uomo del giorno
Allenare l’Inter I TEMI CALDI
E COME LA PENSA
è stata una cosa POLE IN MOTOGP LA GAZZETTA
bellissima
e un grande onore
Luciano Spalletti
QUARTARARO
ALLENATORE

STELLINA
A TUTTO GAS Novità Pasquale Marino, 56 anni
Forse voleva dire... di Paolo Ianieri LA NUOVA SERIE B
3 All’Inter volevano la Cham-
Da Palermo in su
P
pions e gliel’ho data, ma quan- robabile che Etienne Quartararo non ci farà mai
te ne ho dovute passare. Ma co- l’abitudine. Anche ora che suo figlio Fabio sta
me faccio a dirle tutte, sono diventando un habitué delle posizioni che il prossimo torneo
ancora sotto contratto... contano in MotoGP. La prima pole a Jerez, un con troppi dubbi

Il morso a
Chiellini? Negavo
la realtà fra
lacrime e psicologi
Luis Suarez
ATTACCANTE BARCELLONA
Forse voleva dire...
3 Anche dopo 5 anni non me la
sento di ammettere che quel
giorno non ci vedevo più dalla
fame e ho preso a morsi la pri-
ma cosa che mi è capitata a tiro.
!
mese e mezzo fa, col primo podio andato in
frantumi assieme alla leva del cambio della sua Yamaha. 3 Il Trapani è l’ultima
Un’altra pole ieri, a 11 giorni dall’operazione promossa in Serie B. Si
all’avambraccio destro. «Non riesco a respirare, con tutte completa l’organico di
queste emozioni mi stanno venendo capelli e barba grigi» un campionato, il
ci scherza su ma non troppo Etienne. Un papà normale in prossimo, pieno di
una famiglia normale, con un figlio al quale sin da interrogativi, e non
ragazzino avevano predetto un grande futuro, tanto da solo tecnici. L’aspetto
cambiare le norme di accesso al Mondiale: in pista anche
senza avere compiuto i 16 anni, in quanto campione del
inquietante è sempre lo stesso:
è possibile che, in uno dei
Cev, il Mundialito spagnolo. Eppure l’essere obbligato a primi movimenti calcistici al
vincere ha quasi «bruciato» Quartararo. Il salto in Moto2 mondo, ci siano tante realtà sul
dopo appena un anno, i cambi di squadra a ogni stagione, filo? Il Palermo — in teoria una
gli avevano fatto smarrire la direzione. Ci ha pensato Luca delle favorite sul campo — ha
Boscoscuro, nel 2018, a rimettere i mattoncini al posto tutt’altro che la certezza di
giusto. E Fabio è ripartito. La prima vittoria qui un anno fa, potersi iscrivere, al di là dei
un’altra persa a tavolino a Motegi, in mezzo la chiamata toni rilassati (che registriamo)
Petronas per la nuova squadra Yamaha. Non ci ha messo della proprietà. Lo stesso
tanto, «El Diablo», a capire che la M1 era la moto giusta Trapani non è sicuro del
per lui. Progressi continui, una facilità di guida naturale, proprio futuro, e si allungano
una velocità esplosiva. Ora è la stellina che tutti ombre persino sul Frosinone,
vorrebbero. Con Rossi vicino all’epilogo della carriera e ritrovatosi di colpo nel caos
Vinales che non ha fatto il salto di qualità, a Iwata faranno dell’inchiesta calcioscommesse
bene a non lasciarselo sfuggire. in Spagna. La B 2019/20 non ha
padroni tecnici all’orizzonte:
Origini siciliane Fabio Quartararo, 20 anni, francese l’augurio è che gli interrogativi
si limitino al campo.
di Andrea Fanì

GAZZAVOTI
seconda è la Spagna, con segnale nell’edizione
quattro successi, e proprio la dell’Europeo Under 21 del

8
Spagna è il nostro avversario di
IL COMMENTO stasera a Bologna. L’Euro dei
ragazzi è stato per noi il bosco
di Sebastiano Vernazza delle fragole, una camera di
compensazione. Il primo
1986, di cui si diceva prima:
quell’Italia giovane di Vicini
era bella, anzi bellissima,
aveva in pancia Vialli e
Mancini, Donadoni e

ITALIA Under 21: l’Europeo trionfo, nel 1992, stemperò la

delusione per il mancato
Giannini, giocava un calcio
fresco e vivace, eppure nella Brasiliano Coutinho, 27 anni

è il nostro parco giochi

NAZIONALE DONNE accesso all’Europeo dei grandi.
L’ultimo, nel 2004, mitigò
l’amarezza per il biscotto tra
danesi e svedesi che ci
estromise dall’Europeo
maggiore, in Portogallo.
L’Europeo Under 21 ha
doppia finale del 1986,
andata e ritorno, venne COPPA AMERICA
sconfitta ai rigori dalla
Spagna. La Spagna che, in Senza Neymar
stagioni più recenti, ci ha
battuto nella nostra ultima sarà Coutinho
finale, anno 2013, e ci ha la star del Brasile?

sublimato le qualità di Cesare
Maldini come maestro di calcio
- da selezionatore “Cesarone”
RDue obiettivi già raggiunti ha portato a casa i tre euro
per le azzurre: qualificazione titoli vinti dagli azzurrini negli
nel cassetto e Italia Anni Novanta - e fa piacere che
conquistata con 3 milioni alcune partite dell’edizione
venerdì davanti alla tv. 2019 si giochino a Trieste, la
sua città. Attraverso l’Europeo
?
eliminato in semifinale nel
2017. Soltanto una volta 3 Una carriera in
l’abbiamo superata in finale, altalena, su e giù.
nel 1996, a casa sua e ai Grandi aspettative,
rigori, alla fine di una partita cocenti delusioni,
infinita, chiusa in nove dagli rinascite inaspettate e
azzurrini causa espulsioni. La e poi di nuovo flop
Spagna è stata e rimane il clamorosi. Da San Siro al Camp
nostro termometro di questi Nou passando per Anfield,

7
Under 21 sono passate
generazioni di fenomeni: Vialli
e Mancini nella squadra bella e
sfortunata di Azeglio Vicini,
che nel 1986 gettò i semi di
Trionfo Cesare Maldini festeggia (sulle spalle di Toldo) la vittoria nell’Euro ‘94 Italia 90; Albertini nel 1992;
ROCCO COMMISSO Fabio Cannavaro, Del Piero,
anni difficili. Il 4-0
all’Europeo dei grandi in
Polonia e Ucraina, nel 2012,
ci spinse verso
l’emarginazione, anche se
non lo sapevamo e
perdemmo tempo a cullarci
Philippe Coutinho ha sempre
lottato contro un nemico, la
discontinuità. Al Liverpool gli
anni migliori tanto da
conquistare il grande
palcoscenico di Barcellona al
fianco di sua maestà Leo Messi

PRESIDENTE DELLA FIORENTINA
RSarà la ricostruzione della
Fiorentina a dare la misura di
Commisso. Per il momento
l’imprenditore calabrese
vince in simpatia.
L’
Italia ha
organizzato un
unico Europeo per
grandi, nel lontano
1968. L’ultimo Mondiale
«nostrum» risale al 1990.
Motivo per cui l’Europeo
Under 21 - che parte oggi in
Emilia e che ospitiamo con la
partecipazione di San Marino
- rappresenta qualcosa di
speciale, interrompe un
digiuno organizzativo. È un
segno: ci siamo ancora e
qualche stadio l’abbiamo
adeguato ai tempi moderni,
per esempio il Friuli di Udine,
sede di partite della
competizione. L’Europeo
Under 21 l’abbiamo vinto per
cinque volte: nel 1992, 1994,
1996, 2000 e 2004. Non c’è
coppa per nazionali che
abbiamo alzato di più al cielo,
non c’è Paese che ne abbia di
più in bacheca. Nell’albo d’oro
Pippo Inzaghi e Bobo Vieri nel
1994; Nesta, ancora Cannavaro,
Totti e Buffon - riserva di
Pagotto! - nel 1996; Pirlo e
Perrotta nel 2000; Barzagli, De
Rossi e Gilardino nel 2004;
Donnarumma, Chiesa e
Bernardeschi, all’Euro Under
del 2017. Gli spagnoli, avversari
di stasera, sono le nostre bestie
nere. Sono diventati tali con
metodo, senza che quasi ce ne
accorgessimo. Il primo remoto
nel tepore del secondo posto.
Il 3-0 del settembre 2017, a
Madrid, nelle qualificazioni
per Russia 2018, ci traghettò
verso l’esclusione dal
Mondiale. Così ci aspettiamo
che Italia-Spagna di stasera al
Dall’Ara confermi il
Rinascimento azzurro. Forza
ragazzi, l’Europeo Under 21 è
cosa vostra - lo dice la storia -
e in più giocate a casa vostra.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
per la mostruosa cifra di 120
milioni più bonus. Una
convivenza difficile che
nell’ultima stagione ha
penalizzato il brasiliano,
oscurato anche nella Seleçao
dalla luce di Neymar. Adesso
c’è la grande occasione, con O
Ney a casa e una Coppa
America che il Brasile deve
solo vincere. E allora riecco
Coutinho: due gol e spettacolo.
E domani chissà...
di Mimmo Cugini
38 DOMENICA 16 G IUGNO 2019 LA GAZZETTA SP O RT I VA
Serie C/PLAYOFF, L’ULTIMA SFIDA
Trapani in B
L’isola è felice?
Steso il Piacenza in finale
Ma il club resta in bilico
Nzola e Taugourdeau a segno, ora mancano soci forti
Capolavoro Italiano: aveva iniziato l’anno con i baby
di Guglielmo Longhi- INVIATO A TRAPANI
T
utti al centro ad ab-
bracciarsi e saltare
con la coppa della Le-
ga Pro: il Trapani tor-
na in B dopo due anni
e sarebbe stato uno scandalo se
non fosse finita così. Davvero.
Perché i ragazzi di Italiano han-
no dominato il Piacenza: corsa
più estetica, organizzazione più
ordine. Miscelate questi ingre-
dienti e avrete una squadra che
in casa ha vinto 18 volte e segna
da 26 partite di fila. Che ha
Il caso in B
Palermo, rispuntano i nodi
Servono subito 14 milioni
«Tranquilli, ci iscriveremo»
La Figc dà l’ok
alla nuova società,
i dubbi rimangono
Tuttolomondo:
«In regola per il 24
Vedrete i fatti»
di Giovanni Di Marco
L
a canicola di un saba-
to di giugno non ha
impedito ai dirigenti
rosanero di ritrovarsi
presso gli uffici del
Barbera per un incontro a cui
hanno partecipato il presidente
Alessandro Albanese, il d.g. Fa-
brizio Lucchesi e soprattutto
Salvatore Tuttolomondo, pa-
tron rosanero, nonché direttore
finanziario di Arkus Network,
la società che un mese e mezzo
fa ha rilevato il Palermo attra-
verso la controllata Sporting
Network: «Non chiamatelo
summit – ha scherzato Tuttolo-
mondo, lasciando lo stadio po-
co dopo ora di pranzo – Si è trat-
tato di una chiacchierata. Tutto
procede secondo la tabella di
marcia che abbiamo stabilito.
Ribadisco che il Palermo si
iscriverà regolarmente al cam-
pionato, entro i termini previsti
dalla Figc». Vale a dire, entro il
24 giugno.
Ansia
Il manager napoletano (di origi-
ni palermitane) ha ostentato se-
grandi problemi fuori dal cam-
po, i giocatori hanno messo in
mora la società, ma sembra ci
sia una cordata pronta a inter-
venire. Sarebbe un peccato che
la festa fosse rovinata, perché
questo Trapani resta qualcosa di
unico, più forte di tutto: ha co-
minciato con pochissime cer-
tezze, iscrivendosi solo all’ulti-
mo giorno e tra mille problemi.
E’ arrivato anche un punto di
penalizzazione, sembrava una
stagione segnata. E invece. Inve-
DI CHE COSA
PARLIAMO
Il 24 giugno scadono i
termini per le iscrizioni di
ai campionati
professionistici. Per
ottenere l’ok, ai club serve
adempiere a obblighi
strutturali (stadio) e
finanziari (fidejussioni,
adempimenti nei confronti
dei dipendenti e situazione
debitoria in linea con
determinati parametri).
Il Palermo, che ha appena
cambiato proprietà, deve
sciogliere alcuni nodi
economici.
renità e ottimismo. Finora la
nuova società ha rispettato tutte
le scadenze, ma i tifosi conti-
nuano a nutrire preoccupazio-
ne, perché i problemi di ordine
finanziario ereditati dalla pre-
cedente gestione sono assai no-
tevoli: «Non c’è da essere pre-
occupati – ha ribadito Tuttolo-
mondo – Allo scetticismo, ri-
spondiamo con i fatti. C’è chi
rema contro, qualcuno si è pro-
posto come ciambella di salva-
taggio, qualcun altro dice che i
nostri soldi sono del Monopoli
(riferimento a Tacopina, ndr). E
noi ripetiamo: risponderemo
con i fatti. I tifosi stiano tran-
quilli: il Palermo parteciperà
senza alcun dubbio al prossimo
Top
8 TAUGOURDEAU (Trapani)
Piedi raffinati
anche quando
deve fare il
difensore.
Prezioso regista
arretrato. E
segna
campionato di Serie B». Per
formalizzare l’iscrizione servo-
no diversi milioni di euro: poco
più di 8 per riequilibrare i conti
e superare i controlli Covisoc, e
altri 5,5 per pagare le ultime tre
mensilità ai giocatori (tasse
compresi): «Martedì ci sarà
l’assemblea dei soci – ha ag-
giunto Tuttolomondo – e proce-
deremo col nostro piano di ri-
strutturazione del debito. Nes-
suno però ha mai parlato di au-
mento di capitale, perché si può
ripianare anche senza ricorrere
all’aumento di capitale socia-
le». In un modo o nell’altro pe-
rò, i soldi vanno immessi nelle
casse del club.
Primi sì
Intanto, dopo aver ricevuto l’ok
dal sindaco Orlando alla proro-
ga per l’utilizzo del Barbera (al-
tro passaggio necessario al-
l’iscrizione), il Palermo ha otte-
nuto un parziale «sì» dalla Figc
riguardo al passaggio di pro-
prietà. Parziale perché la Fede-
razione attende il parere defini-
tivo della commissione tecnica.
Però ha dato il via libera al nuo-
vo management, tant’è che
mercoledì Lucchesi parteciperà
per la prima volta da dirigente
rosanero all’assemblea della
Lega B: «Abbiamo informato il
sindaco – ha concluso Salvatore
Tuttolomondo – dell’ok ricevu-
to dalle istituzioni calcistiche,
per cui, compatibilmente con i
suoi impegni, siamo pronti a
fissare un incontro». Le que-
ce ha trionfato il gioco. E la vo-
glia di stupire di una squadra
che si è formata poco per volta,
ai primi allenamenti c’erano so-
lo i ragazzi della Berretti e qual-
che vecchio.
Lo shock
E’ stata una finale a senso unico,
che ha lasciato spazio anche alla
paura quando al 22’ s.t. si scon-
trano Bertoncini e Corradi. Che
botta: restano a terra entrambi.
Entra l’ambulanza e il primo
Il timoniere di Arkus
Salvatore Tuttolomondo, direttore
finanziario di Arkus Network GETTY
stioni tecnico-finanziarie non
sono state le uniche affrontate
nell’incontro. Tra i nodi da scio-
gliere c’è quello relativo a Rino
Foschi, sotto contratto per un
altro anno (come Aladino Valo-
ti), con il quale non c’è intesa.
Per quanto riguarda la squadra,
invece, il d.g. Lucchesi ha detto:
«Ho parlato con l’agente di Po-
mini, penso rimarrà. Dobbiamo
risentirci, ma le distanze sono
minime. Con Pasquale Marino
c’è massima sintonia. Stiamo
lavorando ma prima di acqui-
stare dobbiamo vendere».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 2’45”
TRAPANI 2
PIACENZA 0
ANDATA 0-0
PRIMO TEMPO: 1-0
MARCATORI: Nzola al 21’ p.t.;
Taugourdeau al 38’ s.t.
TRAPANI (4-3-3)
Dini 5,5; Costa Ferreira 7 (dal 44’ s.t.
Scrugli s.v.), Taugourdeau 8, Da Silva
7, Ramos 6,5; Aloi 6,5 Toscano 7,5,
Còrapi 6,5; Ferretti 6,5 (dal 21’ s.t.
Golfo 6), Nzola 7 (dal 32’ s.t. Evacuo
s.v.), Tulli 6,5 (dal 44’ s.t. Fedato s.v.)
PANCHINA: Cavalli, Ferrara, Garufo,
Lomolino, Franco, Tolomello,
D’Angelo
ALLENATORE: Italiano 8
AMMONITI: Toscano, Da Silva
PIACENZA (4-3-3)
Fumagalli 6,5; Corsinelli 5 (dal 42’ s.t.
Silva s.v.), Pergreffi 4,5, Bertoncini 5
(dal 25’ s.t. Terrani 5), Barlocco 5;
Marotta 6 (dal 42’ s.t. Sylla s.t.) ,
Della Latta 5,5, Corradi 6; Sestu 5
(dall’11’ s.t. Corazza 5), Ferrari 5 (dal
12’ s.t. Perez 5), Di Molfetta 5
PANCHINA: Calore, Calzetta, Cauz,
Mulas, Porcari, Bachini, Nicco
ALLENATORE: Franzini 5
AMMONITI: Della Latta, Ferrari
ARBITRO: Ayroldi di Molfetta 6,5
NOTE: paganti 7.439, incasso di 93.481
euro. Angoli 3-4
deve essere portato in ospedale
(trauma cranico e profonda feri-
Flop ta al labbro). Il secondo riprende
con una vistosa fasciatura.
4,5 PERGREFFI (Piacenza) Registi mascherati
Si gioca a specchio, ma solo for-
Sbaglia sul primo malmente perché il 4-3-3 di Ita-
gol, quello che liano è reale, quello di Franzini
indirizza la gara: virtuale. Il primo chiede difesa
cade per motivi alta e pressing, il secondo predi-
misteriosi e ca prudenza e il modulo, in fase
lascia spazio a di non possesso, tende al 4-5-1
Nzola. con Sestu e Di Molfetta che arre-
LE ALTRE N E W S
Avellino
A Lucca, Foggia
e Arzachena
rebus maggiori
Ok al vecchio nome
e allo storico logo
● (l.z.) Dopo la promozione in
Serie C, la Calcio Avellino è
«Più sostegni» divenuta ufficialmente Us
Avellino 1912 riprendendo la
● I paletti più restrittivi
fissati per il 2019-20 dalla
Figc rendono in salita, non
solo per il Palermo,
storica denominazione grazie
all’accordo con l’Associazione
per la storia, che ha concesso
il logo (foto sotto) e la
l’iscrizione ai prossimi tornei
di B e C. In cima alla lista c’è
denominazione in comodato
d’uso gratuito. L’assemblea
la Lucchese, che si è salvata dei soci ha già adottato il
in C dopo una stagione piena
di difficoltà e due playout
nuovo statuto sociale, dopo
che lunedì il Tar del Lazio
(con Cuneo e Bisceglie): a aveva chiuso le porte alla
Lucca, dove di fatto non
esiste una proprietà con
vecchia società del presidente
Taccone esclusa la scorsa
possibilità finanziarie, il trio estate dal campionato di Serie
Ceniccola-Castelli-Ottaviani B. Sul fronte tecnico a giorni è
sta trattando la cessione previsto l’annuncio per la
con un imprenditore, Joseph riconferma dell’allenatore
Ferrando, le cui potenzialità Giovanni Bucaro.
economiche però sono
ancora da verificare. Come
scritto ieri, l’Arzachena è in
vendita e, se non ci sarà un
acquirente a breve, non
dovrebbe iscriversi alla C;
sulla questione è intervenuto
il presidente della Lega Pro,
Francesco Ghirelli, che è
tornato a chiedere la
defiscalizzazione e la
necessità «di convincere la A
e B a ragionare di sistema, Sicula Leonzio
distribuire risorse per un Grieco sarà il tecnico
progetto condiviso». In
difficoltà potrebbe esserci ● (f.g.) Vito Grieco, 48 anni, è
anche il Foggia. il nuovo allenatore della
Sicula Leonzio. L’allenatore
pugliese, dopo essere stato
per sei stagioni alla Pro
Vercelli (tra settore giovanile e
Prima squadra), si siederà
sulla panchina della squadra
siciliana. La formazione del
presidente Leonardi viaggia
spedita, e dopo aver iscritto in
largo anticipo la squadra al
prossimo campionato di Serie
Il presidente Francesco
Ghirelli, n°1 Lega Pro LAPRESSE
C, ha già scelto il successore
di Torrente.
 D O M E N I CA 1 6 G I U G N O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA 39

Emozioni
1 LA NUOVA B 2019/20
2
Siciliani in orbita
SQUADRA 18/19

1. ASCOLI (B)

«Scritta pagina
2. BENEVENTO (B)
3. CHIEVO (A)
4. CITTADELLA (B)
5.
6.
7.
COSENZA
CREMONESE
CROTONE
(B)
(B)
(B)
straordinaria»
8. EMPOLI (A)
9. ENTELLA (C) Franzini k.o.: «Non era destino
10.
11.
FROSINONE
JUVE STABIA
(A)
(C) HA DETTO Prima l’Entella, poi questa...»
12. LIVORNO (B) di Franco Cammarasana- TRAPANI
13. PALERMO (B)

trano. Un invito a nozze per il
Trapani, abituato a occupare gli
spazi e giocare a ritmi alti. Ri-
sultato: il Trapani fa la partita e
concede pochissimo agli avver-
sari, perché Toscano comanda e
manda in crisi Della Latta, chia-
ve del gioco del Piacenza, prima
della gara premiato da RaiSport
con il «Mario Facco» per il gol
più bello del campionato (alla
Carrarese da metà campo). Lo-
gico e giusto che dopo una paio
di occasioni (Còrapi e Nzola) ar-
rivi il gol: lo segna il francese che
approfitta della goffa caduta di
Pergreffi, si gira e batte Fuma-
galli. Il Piacenza reagisce e pro-
va a riportare il 4-3-3 alle fun-
zioni originarie, mentre il Tra-
pani si gode la possibilità di ge-
stire il risultato. Cosa che non
avviene, perché non fa parte
delle abitudini di Italiano. Costa
Ferreira non è l’unico a muover-
si da regista mascherato: c’è an-
che Taugourdeau, difensore
centrale per necessità, che sa
C
14. PERUGIA (B) ol ritorno in Serie B del Trapani è calato
15. PESCARA (B) il sipario anche sull’ultima finale dei
16. PISA (C) playoff. Un ritorno atteso due anni dal-
17.
18.
PORDENONE
SALERNITANA
(C)
(B) 3 Partiti tra
mille
la squadra siciliana e dai suoi tifosi e
anche per questo accolto con indescri-
19. SPEZIA (B) vibili manifestazioni di giubilo dai giocatori di
20. TRAPANI (C) difficoltà
Vincenzo Italiano ancor prima che il presidente
Devo della LegaPro, Francesco Ghirelli, consegnasse
ringraziare loro la coppa a ricordo della promozione.
i miei
giocatori Le parole
Notte da sogno 1 La festa del per questa Proprio Italiano, artefice principale di questo au-
Trapani con il trofeo della promozione tentico miracolo sportivo, con una squadra parti-
promozione 2 L’esultanza di M’Bala ta per mantenere la categoria, è stato il primo a
Nzola, 22 anni, dopo il gol del Italiano essere sommerso dai suoi giocatori dopo essere
vantaggio per i siciliani 3 Anthony All. Trapani andato sotto la curva a ringraziare: «Siamo parti-
Taugourdeau, 30 anni, ex del ti tra mille difficoltà, poi la squadra ha fatto qual-
Piacenza e colonna di Italiano cosa di straordinario ed eccoci qua. Ringrazio con
in questo campionato IPP/LAPRESSE tutto il cuore i miei ragazzi. Sono felice» le sue
prime parole a fine gara. Sconsolato Arnaldo
come e quando far partire in totale) se non si riesce a uscire Franzini, che ha portato il Piacenza a un passo dal
l’azione. dall’assedio. Franzini prova a Finale traguardo: «Prima superati dall’Entella, poi que-
cambiare: Corazza per Sestu e persa sta sconfitta in finale. Si vede che non era destino.
Sempre avanti Perez per Ferrari. Poi c’è l’episo- all’andata Il presidente avrebbe meritato questa soddisfa-
La partita ha un imprinting pre- dio raccontato all’inizio. Il fuori zione, peccato perché abbiamo perso l’occasione
Il futuro?
ciso, come dimostra il secondo programma distrae il Trapani? di segnare in casa, mentre il Trapani ha tenuto
tempo. Trapani avanti, Piacenza Figuriamoci. Taugourdeau vuo- Credo che nella gara di andata e ha approfittato del fatto di
che aspetta, ma è una scelta sui- le lasciare la firma sulla promo- la società giocare il ritorno sul proprio campo. Il futuro?
cida visto che c’è da recuperare zione, rivolve una mischia e voglia Penso che la società voglia riprovarci anche l’an-
un gol per andare ai supple- chiude la partita. riprovare no prossimo».
mentari. Difficile cambiare la © RIPRODUZIONE RISERVATA il salto in B © RIPRODUZIONE RISERVATA
testa proprio nella partita deci-
siva e non serve dimostrarsi
squadra da trasferta (10 vittorie s TEMPO DI LETTURA 2’45” Franzini
All. Piacenza s TEMPO DI LETTURA 1’04”
40 DOMENICA 16 G IUGNO 2019 LA GAZZETTA SP O RT I VA

L’altraCopertina
MOTOMONDIALE/GP CATALOGNA

Assalto
Yamaha L E Q U A L I F I C H E

MARQUEZ ACCERCHIATO
QUARTARARO IN POLE
MORBIDELLI 3 E VALE 4
o o
Marc è secondo: «Fabio è spesso il più veloce, si
vede che gli dà la sveglia». Terzo tempo di Viñales
poi penalizzato. Oggi occhio alla Suzuki di Rins
di Paolo Ianieri - INVIATO A MONTMELÒ (SPAGNA)

sindrome compartimentale, e Rinascita blu volte Rossi. E il suo è il pensiero cati che qui proverà a firmare il vinto una gara questa stagione,

«
Marc, tu come spieghi questa
Yamaha che due settimane fa al
Mugello era un disastro e poi
qui piazza 4 moto ai primi 5
posti?». Marc Marquez, il gua-
statore di quello che sarebbe
stato il sabato perfetto di Iwata,
con Fabio Quartararo alla se-
conda pole in MotoGP a 11 gior-
ni dall’operazione all’avam-
braccio destro per ridurre la
poi — prima della penalizzazio-
ne di tre posizioni in griglia del
primo — Maverick Viñales,
Franco Morbidelli e Valentino
Rossi a occupare il 3°, 4° e 5° po-
sto, non ci pensa su un attimo.
«Io non ho mai visto andare
male la Yamaha. Una moto che
fa la pole in Qatar, un’altra a
Jerez, che è quasi sempre parti-
ta in prima fila, che spesso nel-
le libere vola, significa una cosa
sola: che la moto va, funziona
ed è competitiva. Forse la ri-
sposta è semplicemente Quar-
tararo: è spesso il pilota
Yamaha più veloce, e se uno è
veloce sveglia anche gli altri».
Punto, punto esclamativo e
avanti con la prossima doman-
da.
Se Marc abbia ragione o meno
non c’è certezza, fatto sta che,
arrivata qui in Spagna convinta
di soffrire più o meno come al
Mugello, inaspettatamente la
Yamaha è diventata il riferi-
mento per una gara dalle mille
incognite. Perché l’asfalto rifat-
to un anno fa, in un modo in-
spiegabile come aderenza, è
tornato ai livelli antichi («La
mia esperienza qui dice che più
cerchi il grip e meno lo trovi,
non so perché, ma è da sempre
così» è la spiegazione/non
spiegazione di Rossi), e con una
temperatura ogni giorno più al-
ta le gomme giocheranno un
ruolo più decisivo rispetto ad
altre occasioni. «Sarà cruciale
fare la scelta giusta» ripete più
di tutti gli altri.
Il battibecco con Jorge
Certo, quei 15 millesimi che
hanno negato a Marc la 5a pole
position dopo essersi nascosto
in prova («Io ero tranquillissi-
mo della mia velocità»), col
brivido di essere passato in FP3
da 9° alla tagliola della Q2 con
pure un battibecco in pista con
Jorge Lorenzo («Ero nel mio gi-
ro veloce e lui era in mezzo alla
curva 3, l’ho mandato a quel
paese ma poi mi ha chiesto scu-
sa»), raccontano come anche
oggi nessuno potrà fare i conti
senza di lui. Ma, se si deve pro-
prio pensare a un possibile fa-
vorito, forse più che a Marc, al
quartetto Yamaha e a una Du-
tris dopo avere dominato le ul-
time due edizioni, con Andrea
Dovizioso promosso d’ufficio
5° e Danilo Petrucci 7°, bisogne-
rà stare attenti ad Alex Rins.
Che con la Suzuki ha volato,
mettendo in mostra un passo
gara impressionante e che, sen-
za la caduta alla curva 5 in un
giro da caschi rossi, probabil-
mente sarebbe partito dalla po-
le position invece dell’8° posto.
«Peccato, ma questo è il fine
settimana in cui mi sono senti-
to meglio, abbiamo fatto un ot-
timo lavoro e domani (oggi;
n.d.r.) può essere una grande
giornata».
Il giorno giusto?
Unica tra le grandi a non avere
la Yamaha forse mai come que-
sta volta accarezza il sogno di
interrompere un digiuno che
dura dall’Australia di un anno
fa. Sicuramente ci pensa, anche
se sta attento a non dirlo, Quar-
tararo, che proprio qui nel 2018
colse la prima vittoria in Moto2
chiudendo un periodo nero che
poteva costargli la carriera. Sa-
rà anche l’ultima occasione per
strappare a Marquez il primato
di più giovane vincitore di un
GP: aveva 20 anni e 63 giorni
quando conquistò Austin nel
2013, ne avrà 20 e 57 oggi il
francese del team Petronas.
«Ma i record li ricordi solo
quando vengono battuti, non
sarà certo questo a farmi ri-
schiare di più» dice Marc.

Così al via alle 14

1ª FILA 2ª FILA 3ª FILA 4ª FILA 5ª FILA 6ª FILA 7ª FILA 8ª FILA

P Media: 167,4 km/h

QUARTARARO V. ROSSI PETRUCCI LORENZO BAGNAIA NAKAGAMI RABAT SMITH
FRA-YAMAHA ITA-YAMAHA ITA-DUCATI SPA-HONDA ITA-DUCATI PRAMAC GIA-HONDA LCR SPA-DUCATI AVINTIA GB-APRILIA

20 46 9 99 63 30 53 38

1 1’39’’484 4 1’39’’753 7 1’39’’844 10 1’40’’199 13 1’40’’167 16 1’40’’362 19 1’40’’682 22 1’41’’232

M. MARQUEZ DOVIZIOSO RINS MIR MILLER A. ESPARGARO OLIVEIRA GUINTOLI

SPA-HONDA ITA-DUCATI SPA-SUZUKI SPA-SUZUKI AUS-DUCATI PRAMAC SPA-APRILIA POR-KTM FRA-SUZUKI

93 4 32 36 43 41 88 50

2 1’39’’499 5 1’39’’777 8 1’39’’870 11 1’40’’240 14 1’40’’271 17 1’40’’400 20 1’40’’752 23 1’41’’270

MORBIDELLI M. VIÑALES* CRUTCHLOW P. ESPARGARO ABRAHAM ZARCO SYAHRIN IANNONE

ITA-YAMAHA SPA-YAMAHA GB-HONDA LCR SPA-KTM R. CEC-DUCATI AVINTIA FRA-KTM MAL-KTM ITA-APRILIA

21 12 35 44 17 5 55 29

3 1’39’’711 6 1’39’’710 9 1’40’’151 12 1’40’’425 15 1’40’’349 18 1’40’’427 21 1’40’’839 24 1’41’’748

Vinales penalizzato di 3 posizioni per guida pericolosa (ha rallentato in traiettoria e ostacolato Quartararo in Q2) RCS
 D O M E N I CA 1 6 G I U G N O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA 41

ILBATTIBECCO LAFRASEDELGIORNO
● Durante le qualifiche Marc Marquez (nella
foto IPP da video) se l’è presa platealmente col Ho mandato a quel paese Lorenzo ma
compagno Jorge Lorenzo per averlo
rallentato alla curva 3 durante il giro veloce. poi mi ha chiesto scusa.
«Incidente» in casa Honda poi rientrato. MARC MARQUEZ

IL MIGLIOR TEMPO
Fabio Quartararo, 20 anni, di
Sotto i riflettori

Fabio il predestinato
Nizza. Lo scorso anno, qui al
Montmelò, conquistò in
Moto2 il primo successo
nel mondiale EPA

«La seconda volta

vale più della prima»
HA DETTO In pole già a Jerez: «Ma vincere è un’altra cosa»
La scorsa settimana è stato operato a un braccio
di Giovanni Zamagni - MONTMELÒ

N
«Marquez on si può più parlare
è veloce
e anche
di sorpresa: sarebbe
sbagliato. E ingiusto
I NUMERI
verso Fabio Quarta-

5
scaltro. Sa raro, un pilota che
sempre chi nelle sue prime sette qualifiche
deve in MotoGP è già partito due vol-
seguire per te dalla pole position (Jerez e
il giro in qui), tre volte dalla prima fila,
qualifica» facendo fatica solo nella gara Le stagioni
inaugurale in Qatar. Più che di Quartararo
una sorpresa, un predestinato. nel Mondiale. Ha
Perché se è vero che, recente- debuttato in
mente, anche altri piloti sono Moto3 nel 2015.
subito andati fortissimo in Mo- Poi il salto in
«Qui più toGP fin dal debutto — basti Moto2 nel 2017
cerchi grip pensare a Casey Stoner, Jorge e in MotoGP
e meno lo Lorenzo e Marc Marquez — lui ci quest’anno
riesce dopo un passato difficile

Marc succhiaruote
Il quale anche ieri ha prosegui-
to nella strategia da qualifica
inaugurata quest’anno: pren-
dere come riferimento il pilota
o la moto che giudica più peri-
colosi e sfruttarne la scia. Ieri a
fargli da lepre è stato un Valen-
tino tornato pimpante («Mar-
quez non è solo veloce, ma an-
che intelligente, quello che fa è
calcolato. Sa chi deve seguire e
a quel punto non hai possibili-
tà, o fai il giro davanti a lui o
non lo fai e lo sprechi. Ma con
prove all’ultimo sangue, se non
sei nei 10 il tuo weekend è rovi-
nato»), anche se sull’argomen-
to il campione risponde stizzi-
bidelli, uscito alla grande da un
giorno iniziato con una brutta
caduta alla curva 13 sul finale
della FP3, che oltre a una botta
al sedere gli è costata anche la
Q1. «Una delle più dure della
mia vita, a 192 km/h, anche se
proprio qui nel 2015 ero caduto
a 200,4 alla 9. Per fortuna non
mi sono fatto troppo male».
Beffato per un solo millesimo
da Viñales, è stato promosso in
prima fila dalla penalità a Ma-
verick reo di aver impennato e
salutato i tifosi, mentre Quarta-
raro e Petrucci cercavano il giro
veloce. «Ho fatto un errore, mi
spiace» ha ammesso Maverick.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
trovi. La
nelle categorie minori, con ri-
scelta delle sultati molto meno brillanti di
gomme quelli che sta ottenendo sulle
sarà moto più potenti del mondo.
davvero Non solo: la settimana scorsa,
decisiva» Quartararo era sotto i ferri per
risolvere i problemi di sindrome
Valentino compartimentale al braccio de-
Rossi stro. «Speriamo mi diano il via
libera per correre», aveva detto
un po’ timoroso alla vigilia. Per
fortuna gliel’hanno dato. «Fisi-
camente non ho limitazioni —
spiega il francese della Yamaha
—: solo nelle FP1 avevo una sen-
sazione strana, ma mai dolore.
Credo e spero di non avere pro-
blemi nemmeno in gara».
Pista amica
Montmelò è un circuito che pia-
ce parecchio a Quartararo. Nel
2018 conquistò la sua prima po-
le e vittoria in Moto2. Può ripe-
tersi in MotoGP? «Molto diffici-
le, non è quello il mio obiettivo
Numero 1 Fabio Quartararo, 20 anni, alla 2 pole position in MotoGP CIAMILLO
arrivare fra i primi cinque (il
suo miglior risultato è stato 7°,
n.d.r), poi sul podio, quindi si
punterà alla vittoria. Anche se
un pilota, dentro di sé, spera
sempre nel podio o nel succes-
so». Un’analisi condivisibile,
ma Fabio sembra avere il passo
per puntare in alto. «In gara è
tutto diverso, come si è visto an-
che a Jerez o al Mugello: sarà
fondamentale non sbagliare la
partenza, non perdere posizio-
ni all’inizio, come mi è già suc-
cesso».
Due pole diverse
Quartararo paragona le due po-
le ottenute. «La prima di Jerez
1
a
La vittoria
ottenuta nel
mento di Morbidelli davanti a 2018 in Moto2 al
me. Questa l’ho conquistata da Montmelò. Il
solo, facendo due giri veramen- miglior risultato
te veloci, a soli 11 giorni dal- 2019 in MotoGP
l’operazione al braccio destro, è stato il 7°
insomma ha più valore dell’al- posto negli Usa
tra». Delle quattro M1 in pista, ad Austin
la sua è tecnicamente quella
meno evoluta, ma Fabio non se
ne preoccupa affatto. «La
Yamaha ha dei punti forti e al-
cuni aspetti negativi: curva con
grande facilità, ma per essere
più efficaci in gara, dobbiamo
mettere insieme tutti i pezzi del
puzzle. In generale, però, sono
molto contento di come va».
Veloce e umile.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

to. «Il mio obiettivo è la prima
fila tutte le gare, per riuscirci
faccio di tutto». E poi c’è Mor-
— risponde —: credo che prima
s TEMPO DI LETTURA 4’23” di pensare al successo, sia ne-
cessario fare un passo alla volta,
era arrivata in modo totalmente
differente: avevo fatto un solo
giro veloce, sfruttando il riferi- s TEMPO DI LETTURA 2’06”

Le altre classi

Arbolino scatta 3° in Moto3 che ha avuto il sangue freddo

di aspettare al box il momento
giusto per entrare in pista. Ot-
LA GUIDA

La gara MotoGP (Spa-Kalex) 1’44”270; 7. Baldassarri

dopo il far west delle scie

tavo Lorenzo Dalla Porta, che
ha un buon passo, mentre gli
altri italiani sono tutti oltre il
18° posto. In Moto2 prima pole
in carriera per Augusto Fer-
di g.z. - MONTMELO’ nandez, che è arrivato alla ca-
tegoria di mezzo seguendo una
diretta e in chiaro
su Sky e Tv8
● Oggi sul circuito di Montmeló
(4.655 m) si corre il GP di Catalogna,
(Ita-Kalex) 1’44”437; 8. Bulega (Ita-
Kalex) 1’44”489; 9. Locatelli (Ita-
Kalex) 1’44”505.
● LA GRIGLIA MOTO3
1. Rodrigo (Arg-Honda) 1’48”450
(media 153,5 km/h); 2. Ogura (Gia-
Honda) 1’48”471; 3. Arbolino (Ita-

L
a lista dei piloti pe-
nalizzati in Moto3 è
lunghissima: sette
in totale. Tra i quali
gli italiani Niccolò
Antonelli, Andrea Migno e
Dennis Foggia, tutti colpevoli
di guida irresponsabile duran-
te le FP3, quando più o meno
tutti i piloti «pascolano» lun-
go il circuito in attesa di un
traino. I tre sono stati puniti
con l’arretramento di 12 posi-
zioni sullo schieramento di
partenza e saranno quindi co-
stretti a una gara in rimonta
dalla 23a casella (Migno), dalla
27a (Antonelli) e dalla 30a (Fog-
gia). Un problema che non si
riesce a risolvere in nessun
modo, anche per colpa di chi
gestisce questi ragazzini ai
box: troppo spesso sono pro-
prio i team manager che dico-
no ai loro piloti di non tirare da
soli, di aspettare qualcuno per
sfruttarne la scia e guadagnare
così decimi importanti. È vero
che in Moto3 avere un altro pi-
lota davanti fa una grandissi-
ma differenza, ma se si inse-
gnasse a girare da soli, si limi-
terebbe la questione. E i piloti
preparerebbero anche meglio
il GP.
In crescita
Al di là delle penalizzazioni,
sono state qualifiche compli-
cate per i nostri piloti, con il
solo Tony Arbolino in prima fi-
la, 3° dietro a Gabriel Rodrigo
(prima pole stagionale, quarta
della carriera) e al giapponese
Ai Ogura. Arbolino è cresciuto
tanto, il successo ottenuto al
Mugello gli ha dato grande
consapevolezza e nelle qualifi-
strada anomala, simile a quella
percorsa da Franco Morbidelli.
In prima fila con lui scatteran-
no Thomas Luthi e Sam Lowes.
Ottimo 5° posto per Fabio Di
Giannantonio, con la super
competitiva Speed UP di Luca
Boscoscuro, la moto con la
quale Quartararo qui vinse nel
2018. Terza fila tutta italiana
con Lorenzo Baldassarri, Nico-
lò Bulega e Andrea Locatelli.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 1’39”
7° appuntamento (su 19) del
Motomondiale 2019. Tutto il fine
settimana viene trasmesso in diretta
su Sky MotoGP HD. Le gare, anche di
Moto2 e Moto3, in diretta e in chiaro
su TV8.
● PROGRAMMA
OGGI Gare: Moto3 alle 11 (21 giri,
97,2 km); Moto2 alle 12.20 (22 giri,
101,8 km); MotoGP alle 14 (24 giri 111
km).
● LA GRIGLIA MOTO2
1. Fernandez (Spa-Kalex) 1’44”170
(media 159,9 km/h); 2. Luthi (Svi-
Kalex) 1’44”191; 3. Lowes (GB-Kalex)
1’44”199; 4. Navarro (Spa-Speed Up)
1’44”211; 5. Di Giannantonio (Ita-
Speed Up) 1’44”259; 6. A. Marquez
Honda) 1’48”764; 4. Suzuki (Gia-
Honda) 1’48”782; 5. Canet (Spa-Ktm)
1’48”796; 6. Arenas (Spa-Ktm)
1’48”809; 7. Lopez (Spa-Honda)
1’49”072; 8. Dalla Porta (Ita-Honda)
1’49”300; 9. McPhee (GB-Honda)
1’49”454.
● CLASSIFICHE
MOTOGP: 1. M. Marquez
(Spa/Honda) 115; 2. Dovizioso
(Ita/Ducati) 103; 3. Rins (Spa/Suzuki)
88.
MOTO2: 1. Baldassarri (Ita/Kalex)
88; 2. A. Marquez (Spa/Kalex) 86; 3.
Luthi (Svi/Kalex) 84.
MOTO3: 1. Canet (Spa/Ktm) 83; 2.
Dalla Porta (Ita/Honda) 80; 3.
Antonelli (Ita/Honda) 70.
42 DOMENICA 16 G IUGNO 2019 LA GAZZETTA SP O RT I VA
 D O M E N I CA 1 6 G I U G N O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA 43

Motomondiale/GP CATALOGNA

Guaio elettrico
L’Aprilia va k.o.
Iannone ultimo
«Sembra che
HA DETTO HA DETTO sia inevitabile»
di P. Ianieri - INVIATO A MONTMELÓ

U
ltimo. Ancora una
volta. Per la terza ga-
«Contento «Obiettivo ra di fila e la quarta in
delle è stare tra stagione. «Beh, par-
qualifiche, i primi 5. tendo ultimo posso
dire che peggio di così non pos-
ma si fa Purtroppo so fare» prova anche a scher-
una gran ci manca zarci su Andrea Iannone. Che
fatica a L’inseguitore Andrea Dovizioso, 33 anni, ha chiuso al terzo posto l’ultimo GP al Mugello. Lo scorso anno qui al Montmelò cadde, mentre nel 2017 vinse GETTY aderenza. questa volta è stato tradito dal-
migliorare Ci saranno l’Aprilia, ammutolitasi nel mo-

Ducati e l’enigma gomme

la messa a tante mento in cui stava uscendo dal-
punto» sorprese» la corsia box per il secondo e ul-
timo tentativo. Un problema
elettrico ha mandato in prote-
zione il sistema, spegnendo la

Dovi: «Sarà dura per tutti»

moto. «È successo due volte, e
poi non è più ripartita. A quel
punto era tardi per fare un altro
tentativo» spiega Andrea. Che
A. Dovizioso D. Petrucci nel terzo turno di libere aveva
girato al ritmo del compagno
Andrea: «Siamo tra i migliori, ma non è chiaro chi farà Aleix Espargaro. «Sembra che
si debba per forza partire ulti-

la differenza». Petrucci: «Per il podio la vedo difficile» mi. Peccato, perché con tutti i
nostri limiti, riuscivo a guidare
abbastanza bene. Quando c’è la
«Pochi «Se manca
hanno fatto di Giovanni Zamagni - MONTMELÓ (SPAGNA) grip io possibilità di fare bene bisogna
tanti giri fatico di più provare a sfruttare la situazio-

L
a supremazia degli
filati
ultimi due anni
proprio per sembra un ricordo.
capire il O forse no: la situa-
feeling con zione è così intricata
moto e che è difficilissimo fare prono-
mescole» stici. Sicuramente non si sba-
glia a dire che la Ducati è com-
petitiva, ma non più delle riva-
li, come invece era accaduto
nelle stagioni passate. Almeno
per il momento. Inoltre, non
c’è solo la Honda con Marquez
che va forte, ma sembra molto
competitivo anche Alex Rins
con la Suzuki (sembra lui il pi-
lota da battere) e lo sono le
quattro Yamaha, che però soli-
tamente in gara rendono un po’
meno che in qualifica. Il nume-
ro degli avversari da battere è
quindi elevato: un altro punto a
molto preciso nelle sue analisi,
fatica a inquadrare la situazio-
ne, non si sbilancia in prono-
stici, non indica favoriti, crede
di essere veloce, ma quanto lo
si scoprirà solo durante il GP.
Carte in regola
«La qualifica è andata bene,
sono contento della sesta posi-
zione — dice Andrea prima di
sapere che oggi scatterà in real-
tà dalla quinta casella, per la
penalizzazione inflitta a Viña-
les —. È un fine settimana diffi-
cile per tutti, c’è veramente po-
co grip, si gira un secondo più
lenti del normale, si fa una gran
fatica a trovare le gomme giuste
e a migliorare la messa a punto.
Per questo è complicato capire
cosa si potrà fare in gara: siamo
capire il feeling con moto e
gomme. Siamo in una buona
posizione. Abbiamo tutte le
carte per giocarcela, ma non è
chiaro chi potrà veramente fare
la differenza». Su questa pista,
la mancanza di grip è usuale,
ma stavolta è perfino inferiore
al normale: è questo che rende
ancora più complicato il com-
pito di tecnici e piloti. «Solita-
mente — spiega il Dovi — nelle
FP4 tutti i piloti provano con le
gomme della gara, invece sta-
volta è stato fatto un lavoro
anomalo, tanti hanno utilizza-
to più pneumatici nuovi: è la
conferma che c’è un po’ di con-
fusione, i veri valori emerge-
ranno solo in gara». Questo ac-
cade quando c’è poca differen-
za tra una gomma e l’altra, sia
sere utilizzate per il GP.
Petrucci, che fatica
Dopo il bel successo al Mugello,
Danilo Petrucci scatterà dalla
terza fila. «L’obiettivo è stare
nei primi cinque, mentre per il
podio la vedo più complicata»
ha detto il ternano, che dopo
un venerdì di grandi difficoltà,
è riuscito a trovare un miglior
bilanciamento. Non ottimale,
però. «Quando manca grip —
motiva — io fatico più degli altri
perché ho una guida aggressiva
e soffro a fermare la moto. Sarà
difficile gestire le gomme, non
per un problema delle Miche-
lin, ma a causa delle condizioni
della pista: ci saranno tante
sorprese».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ne, avrei potuto stare nei 13 e sa-
perché ho
rebbe stata un’altra gara. Invece
una guida dovrò tentare il solito recupero
aggressiva iniziale, che poi pagherò con un
e soffro a calo delle gomme».
fermare la
moto» Aleix frustrato
Se Andrea non è felice, non è
differente la situazione nell’al-
tro lato del box, con Aleix
Espargaro che oggi scatterà 17°
sulla pista a pochi chilometri
della sua Granollers. «Sono
frustrato, credo sia uno dei peg-
gior sabati che abbia mai vissu-
to in MotoGP. Ho tentato di tut-
to, andare più veloce era sem-
plicemente impossibile. E in ga-
ra sarà ancora più difficile. Con
questo caldo e l’assenza di grip,
faticheremo molto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

sfavore. Insomma, una gara
tutta da decifrare e anche An-
drea Dovizioso, solitamente
veloci, siamo nel gruppetto di
testa, ma pochi piloti hanno
fatto tanti giri filati, proprio per
anteriore sia posteriore: teori-
camente, le tre mescole (soffi-
ce, media e dura) possono es- s TEMPO DI LETTURA 2’36”
s TEMPO DI LETTURA 1’14”

Mondiale Endurance
disfatti dalla direzione presa. Il
L’anticipazione
CROSS
budget cap arriva dal 2021 in F.1
e quindi potremmo essere
pronti (per il Wec; n.d.r.) al più

Le Mans, sfida futura con le Hypercar tardi quell’anno». La Casa di

Woking adatterà una delle sue
supercar stradali: «Vogliamo
Lettonia, pole
di Herlings
Cairoli soffre
Tre marchi dicono sì, ma la Ferrari...
correre con ciò che vendiamo e
utilizzare le gare come piatta-
forma tecnologica per il com- ed è solo 12°
mercio di auto stradali».
● (f.d.) Pole position di
Le regole 2020/21 chiudere al 7° posto per laurear- Maranello in dubbio Jeffrey Herlings nelle
si campioni. Una prova di forza Per la stessa ragione, non è per
per ora piacciono che conferma quanto visto nel- nulla contenta la Ferrari, che ha
qualifiche del 9° round MXGP
a Kegums (Lettonia).
a Toyota, Aston le altre 7 gare del Mondiale En- partecipato a tutti i tavoli tecni- Rientrato da un lungo
Martin e McLaren durance 2018/19: 6 vittorie con
5 doppiette per i giapponesi.
ci per la stesura delle regole. Gli
uomini di Maranello vorrebbe-
infortunio solo la settimana
scorsa in Russia, il pilota
La rossa vorrebbe ro un peso minimo innalzato a della Ktm ha conquistato
auto quasi di serie Piano di rilancio
Intanto tengono banco le rifles-
1.200-1.250 kg e un ridimen-
sionamento dell’energia ibrida
l’holeshot per poi subire il
sorpasso di Pauls Jonass
sioni sulla bozza di regolamen- a 2-3 MJ contro gli 8 MJ di cui (Husqvarna), cui ha risposto
di Giovanni Cortinovis to per la stagione 2020/21 diffu- dispongono le Toyota. In tal ca- al 7° dei 12 giri. Forma fisica
- LE MANS (FRANCIA) sa dall’ACO (Automobil Club de so potrebbero infatti avvalersi precaria per Antonio Cairoli
l’Ouest), creatore e organizza- con opportuni adattamenti di dopo l’incidente di otto

P
oco più di 3 ore e 51
giri sono bastati alla
Toyota TS050 Hybrid
di Mike Conway, Ka-
mui Kobayashi e José
Maria Lopez per doppiare le al-
tre 59 vetture della 24 Ore di Le
Mans. Unica eccezione l’auto
gemella affidata a Sébastien
Buemi, Kazuki Nakajima e Fer-
nando Alonso, a cui basterà
tore della 24 Ore. L’intento
emerso è di impiegare Hyper-
car da 1.100 kg di peso minimo,
che fanno largo uso dell’ibrido e
con prestazioni intorno ai 750
cavalli: i prototipi LMP1 com-
pleterebbero così un giro del
circuito di Le Mans (13,6 km) in
3’30”. Un ritorno alle prestazio-
ni di 13 anni fa, mentre ieri Ko-
bayashi ha realizzato il miglior
Per il titolo Fernando Alonso, 37 anni, sulla Toyota TS050 Hybrid AFP
giro in 3’17’’297. Il progetto pia-
Il Cavallino ce a Toyota e Aston Martin, che
Senza poter usare schiererà la Valkyrie (1.030 kg),
la creatura di Adrian Newey che
la SF90 Stradale, entrerà in produzione a breve.
dovrà investire Contento si è detto ieri anche
50 milioni di euro
Zac Brown, amministratore de-
legato di McLaren: «Siamo sod-
modelli di serie: la SF90 Strada- giorni fa a Orlyonok: è solo
le pesa 1.570 kg e dispone di 4 12°. Ivo Monticelli (Ktm) 7°.
MJ. Altrimenti sarebbe necessa- Oggi gare alle 13.15 alle 16.10.
rio un investimento esagerato In MX2 pole a Jorge Prado
(50 milioni di euro) che difficil- (Ktm). A Roan Van De
mente gli amministratori ap-
proverebbero.
Moosdijk (Kawasaki) gara 1
dell’Europeo 250.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Campionato MXGP: 1.
Gajser 351 punti; 2. Cairoli
s TEMPO DI LETTURA 1’44” 338; 3. Paulin 231.
44 DOMENICA 16 G IUGNO 2019 LA GAZZETTA SP O RT I VA
 D O M E N I CA 1 6 G I U G N O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA 45

Motori/SPECIALE

RALLY ITALIA SARDEGNA

Campionato italiano

Rossetti e Basso,
che duello tricolore
Sfortuna Campedelli
La Citröen C3 del
primo precede la
Skoda Fabia, mentre
un problema tecnico
frena il romagnolo.
In testa La Toyota Yaris dell’estone Ott Tanak, coadiuvato da Martin Jarveoja, e a destra la Hyundai i20 degli spagnoli Dani Sordo e Carlos del Barrio BETTIOL K.o. anche Crugnola

Tanak, sei speciali su sei È

di l.b.

testa a testa tra Luca

Rossetti e Giando-
menico Basso per la

Il trionfo è a un passo
2a tappa del Rally Ita-
lia Sardegna. I prota-
gonisti del campionato italiano
rally si sono lanciati, dalla mat-
tina del sabato, verso la frazio-
ne conclusiva per aggiudicarsi
L’estone domina la seconda tappa dell’ottava prova il secondo punteggio a disposi-
zione nell’impegnativo round

mondiale e stacca lo spagnolo Sordo. Terzo Suninen mondiale. Punti che potrebbe-
ro mischiare ancora le carte
per la classifica assoluta, dato
Testa a testa In alto Luca
Rossetti su Citröen C3 R5 e sotto
la Skoda Fabia R5 di Giandomenico
di Luca Bartolini che proprio Basso è primo a Basso BETTIOL
40,5 punti, appena una spanna

E
ra la più temuta, la
più lunga e quella
tecnicamente più in-
sidiosa delle tre tap-
pe del Rally Italia
Sardegna 2019, ottava prova del
campionato del mondo, il Rally
Italia Sardegna, gara organizza-
ta dall’Automobile Club d’Italia.
Sei le prove speciali ma soprat-
tutto i passaggi ripetuti sulle
lunghissime Monti di Ala e
Monte Lerno, due lunghi ser-
penti di curve controcurve di
quasi 60 chilometri complessi-
vi, da corrersi praticamente tut-
ti di un fiato. Da questa tappa si
aspettavano indicazioni preci-
classifica che, in vista delle ulti-
me quattro prove di oggi, si è in
gran parte delineata soprattutto
per quanto riguarda il nome del
possibile vincitore.
L’attacco
Ott Tanak, con la sua Toyota
Yaris, secondo venerdì, ha sfer-
rato un attacco straordinario
che gli ha permesso di vincere
tutte e sei prove speciali in pro-
gramma e di passare nettamen-
te al comando su Dani Sordo
che, con la sua Hyundai i20
condivisa con Carlos del Barrio,
ora distaccato di 25”9. Lo spa-
gnolo ha cercato di resistere al-
chiuso Teemu Suninen, in cop-
pia con Jarno Lehitinen su una
Ford Fiesta Wrc, che ha chiuso a
42”9. Distacchi pesanti anche
perché i poco più di 40 chilo-
metri rimanenti non sembrano
in grado di sconvolgere gli equi-
libri fino ad ora stabiliti.
La sfida per il podio
A ridosso del podio per il 4° po-
sto sul filo dei secondi altra ap-
passionante sfida tra il britan-
nico Elfyn Evans su Ford Fiesta
WRC e il norvegese Andreas
Mikkelsen su Hyundai i20. At-
tacco sfumato alla top 5 da parte
dell’altro britannico della Toyo-
va PS 15. Gara impegnativa per
il belga Thierry Neuville sulla
Hyundai i20 WRC che occupa la
6 a posizione. Settimo posto
provvisorio per la prima Ci-
tröen in classifica, quella del
finlandese Esapekka Lappi che
ha iniziato la rimonta nel se-
condo giro dopo una scelta più
efficace di gomme. Oggi i re-
sponsi definitivi con la gara sar-
da che sta ancora una volta di-
mostrando di essere una delle
migliori al mondo sia per il con-
testo, sia per la qualità organiz-
zativa, sia per le difficoltà e la
varietà dei percorsi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
sopra a Rossetti e Campedelli,
appaiati a quota 39. Peccato
che il romagnolo e Tania Can-
ton si sono fatti da parte, come
nel finale di venerdì, anche al-
l’inizio della mattinata. Stavol-
ta un masso piega il braccetto
dell’anteriore sinistra e Cam-
pedelli è costretto a perdere
mezz’ora salutando, eccetto
stravolgimenti, le ambizioni da
vertice nel Ris parte II.
Duello serrato
Poi la rottura di un tubo dei fre-
ni della Skoda Fabia R5 lascia a
piedi Andrea Crugnola e Pietro
Ometto. Allora Rossetti, insie-
fiancato da Lorenzo Granai, ri-
sponde colpo su colpo, spin-
gendo al massimo la sua Fabia
R5. I due a fine giornata sono
distanti 23”5 e sarà ancora una
sfida tutta da seguire fino al-
l’ultimo tornante. Dietro di lo-
ro, un po’ a sorpresa, c’è il gio-
vane palermitano Alessio Pro-
feta, insieme a Sergio Raccuia,
su altra Fabia R5, a tenere la
terza posizione nonostante una
corsa estremamente faticosa e
una foratura nel tratto crono-
metrato iniziale. Oggi conosce-
remo il vincitore di gara due
del tricolore.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

se, sull’esito di questo 16o mon-
diale in terra sarda, e nei fatti
queste sono arrivate con una
l’attacco del suo avversario ma
ha lentamente e costantemente
perso terreno. Al terzo posto ha
ta Kris Meeke in netta rimonta me a Eleonora Mori, prende
ma poi scivolato in 8^ posizione
per una foratura sulla conclusi- s TEMPO DI LETTURA 2’11” l’iniziativa al volante della Ci-
troen C3 R5. Mentre Basso, af- s TEMPO DI LETTURA 1’12”

L E C L A S S I F I C H E ● CLASSIFICA WRC dopo la
seconda tappa: 1. Tanak-Jarveoja
(Toyota) in 3h04”10”3; 2. Sordo-Del
Evans è quarto Barrio (Hyundai) a 25”9; 3. Suninen-
Lehtinen (Ford) a 42”9; 4. Evans-Martin
a oltre un 1’ (Ford) a 1’25”4; 5. Mikkelsen-Jaeger
(Hyundai) a 1’33”3; 6. Neuville-Gilsoul
Neuville solo 6° (Hyundai) a 2’32”4; 7. Lappi-Ferm
(Citroen) a 2’58”3; 8. Meeke-Marshall
(Toyota) a 3’53”3; 9. Rovanpera-
Halttunen (Skoda) a 7’24”5; 10.
Kopecky-Dressler (Skoda) a 7’50”06.
● MONDIALE WRC: 1. Sebastien
Ogier (Fra) punti 142; 2. Ott Tanak (Est)
140; 3. Thierry Neuville (Bel) 132; 4.
Elfyn Evans (GB) 65; 5. Kris Meeke
(GB) 56; 6. Teemu Suninen (Fin) 44; 7.
Sebastien Loeb (Fra) 39; 8. Jari Matti
Latvala (Fin) 38; 9. Andreas Mikkelsen
(Nor) 36; 10. Esapekka Lappi (Fin) 34;
11. Dani Sordo (Spa) 27; 12. Kalle
Rovanpera (Fin) 12; 13. Benito Guerra
(Mes) 8; 14. Greensmith (GB) 6; 15.
Marco Bulacia (Bol) 6; 16. Mads
Ostberg (Nor) 4; 17. Pontus Tidemand
(Sve) 4; 18. Yohann Bonato (Fra) 4; 19.
Jan Kopecky (Cec) 4; 20. Stephane
Sarrazin (Fra) 2.
● WRC 2 Pro: 1. Rovanpera (Skoda
Fabia R5) in 3h11’34”8; 2. Kopecky
(Skoda Fabia R5) a 26”1; 3. Otsberg
(Citroen C3 R5) a 38”2; 4. Greensmith
(Ford) a 40”7
● CAMPIONATO ITALIANO 1.
Rossetti (Citroen C3 R5) in 1h36’24”2;
2. Basso (Skoda Fabia R5) a 23”5.
● CLASSIFICA CIR 1. Campedelli
(Ford Fiesta R5) punti 39; 2. Basso
(Skoda Fabia R5) 33; 3. Rossetti
(Citroen C3 R5) 30; 4. Breen (Skoda
Fabia R5) 23; 5. Crugnola
(Volkswagen Polo R5) 16; 6. Michelini
(Skoda Fabia R5) 14; 7. Albertini
(Skoda Fabia R5) 12. 8. Rusce
(Volkswagen Polo R5) 8.

I protagonisti

Andolfi al vertice in Wrc 2 e lo junior Pollara si riscatta

I piloti dell’Aci Team Italia brillano sempre tra i protagonisti di
vertice della categoria.
davanti al nutrito pubblico di casa
nella serie iridata e nel tricolore baby Pronta reazione
Per quanto riguarda invece il
Oggi gran finale sul podio di Alghero campionato italiano rally ju-
nior, giornata di riscatto per
di l.b. Marco Pollara, anche lui come
gli altri in gara su Ford Fiesta
Sardegna. Quattro le prove
speciali: Cala Flumini (14,06
km) con passaggi alle 8.15 e al-
le 11.15. poi Sassari-Argentiera
(6,89 km) con primo passaggio
alle 9.08 e il secondo alle 12.18
che sarà la Power Stage del ral-
ly, che assegnerà punti iridati
ai migliori. Cerimonia del po-

S
econda tappa del
Rally Italia Sardegna
ancora all’insegna
del pubblico strari-
pante lungo il per-
corso e ad Alghero, sede del
parco assistenza, per la gara
organizzata dall’Automobile
Club d’Italia in partnership
glia italiana targata ACI Team R2. Il siciliano ha chiuso netta- dio ai Bastioni di Alghero alle
Italia, impegnata con Fabio mente davanti a tutti, con Mat- 15. Anche la giornata conclusi-
Andolfi nel mondiale WRC 2, e tia Vita autore anche ieri di una va si potrà seguire live attraver-
con sette equipaggi nel cam- prova convincente, che lo se- so le dirette Rai alle 9 e alle 12
pionato italiano junior. Dopo gue al secondo posto ma molto su Rai Sport HD e Rai Play; du-
la prima tappa di venerdì ter- da lontano. rante il Tg su Rai 2 Sport, intor-
minata troppo presto, Fabio no alle 11; nella Domenica
Andolfi e Simone Scattolin, su Giornata di chiusura Sportiva Estate.
Skoda Fabia R5, hanno ieri di- L’avventura dei ragazzi, come © RIPRODUZIONE RISERVATA

con la Regione Sardegna. Ed è
in questo contesto che conti-
nua il «viaggio» della pattu-
sputato un’ottima prova otte- quella di tutti gli altri piloti in
nendo anche uno scratch nella
PS11 in WRC 2 e rimanendo
La promessa La Ford Fiesta R2 del siciliano Marco Pollara (Aci Team
Italia) che ha chiuso nettamente davanti a tutti nel Cir junior BETTIOL
gara, terminerà oggi con la 3a e
ultima giornata del Rally Italia s TEMPO DI LETTURA 1’23”
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Ciclismo/GIRO DEL DELFINATO
Poels nel nome di Froome
Che Fuglsang, ahi Dumoulin
L’olandese della Ineos vince nella bufera: «È per Chris»
Il danese nuova maglia gialla, si ritira Tom: salta il Tour?
di Claudio Ghisalberti
P L’inglese ringrazia
oels vince, Fuglsang
s’accontenta e Du-
moulin saluta. E’ un
po’ questa il senso
della settima tappa
del Delfinato. Il 31enne olan-
dese dell’Ineos trova il 19° suc-
cesso in carriera con uno stre-
pitoso ultimo chilometro. In
una tappa resa tremenda dal
maltempo sull’ultima salita ci
provano quasi tutti i big della
classifica. Ma quando la vitto-
ria sembra solo una questione
tra il tedesco Emanuel Buch-
mann e il danese Jakob Fugl-
sang, scattati a meno di tre chi-
lometri dal traguardo, Poels si
alza sui pedali e accelera. Ai
300 metri passa in tromba i
due e va a cogliere il successo
con un secondo di vantaggio.
Successo che ha anche un va-
lore emotivo importante per-
ché proprio lui mercoledì era
con Froome quando il britan-
nico è stato vittima del deva-
stante incidente nella ricogni-
zione della crono di Roanne.
Infatti, le prime parole del vin-
citore sono proprio una dedica
alla squadra e al capitano in-
fortunato: «È davvero bello
per la squadra ed è anche un
regalo per Chris. E pensare che
fino ai 500 metri mi sembrava
quasi impossibile riprendere i
due davanti. Però mi sono sen-
tito davvero forte per tutta la
tappa».
Verso il bis
Oggi il Delfinato si conclude
con una tappa corta ma duris-
sima, la Cluses-Champéry di
113,5 km con ben sette gpm.
Fuglsang, che ieri non ha potu-
to brindare per la vittoria che
già annusava, si consola di par-
tire con la maglia gialla di lea-
der che potrebbe proiettarlo
verso il bis dopo il successo del
2017. «Sono contento della
maglia e spero di difenderla -
afferma - anche se la tappa che
ci aspetta sarà difficile soprat-
tutto tatticamente visto che è
molto corta». Un altro succes-
so potrebbe lanciarlo verso il
Tour con rinnovate ambizioni
di classifica in quella che già
ora potrebbe forse essere con-
siderata la sua stagione miglio-
Giro di Svizzera \ Prima tappa
La crono è di Dennis
Aru si promuove:
«Sì, sto molto bene»
di c.ghis.
L’
australiano Rohan
Dennis, iridato della
specialità ma netta-
mente sotto i suoi li-
velli di rendimento
nella prima parte di stagione,
ha vinto a Langnau la crono
d’apertura del Giro di Svizzera
battendo, per una manciata di
centesimi, il polacco Macjei
Bodnar. Buono anche il rientro
di Peter Sagan, 7° a 7”. Ma la
grande curiosità di ieri, alme-
Trionfo Wout Poels vince soto la pioggia, dietro di lui c’è Jakob Fuglsang
Guai infiniti piettanti sulle rampe che por-
Il capitano della tavano al traguardo.
Sunweb, caduto Momento difficile
al Giro, ha dolore c’è
Ma se Poels è l’olandese felice,
anche un olandese triste.
a un ginocchio Parliamo di Tom Dumoulin
re. dove brilla il trionfo nella
Liegi-Bastogne-Liegi.
Pensiero giallo
E anche se magari non sarà
una tappa al Delfinato a tarpa-
re le ali di chi sogna di volare al
Tour, non si può certo dire che
quello visto ieri sia un grande
Quintana. Il colombiano, che
ha già detto a gran voce di vole-
re tutta la Movistar al suo ser-
vizio, ha provato a fare la corsa,
ma al momento della verità ha
pagato. Un altro sconfitto è il
l’inglese Adam Yates. Partito
con il simbolo del primato, ha
corso tutto il giorno in difesa e
alla fine s’è visto sfuggire tappa
e maglia. Ora insegue Fuglsang
con un ritardo di 8 secondi. Il
francese Romain Bardet è stato
un pochino più brillante, ma
anche lui poca cosa. Non male,
invece, il suo connazionale
no per noi italiani, era vedere
all’opera Fabio Aru anche in
prospettiva Tour. Il sardo della
Uae-Emirates, operato il 1°
aprile per l’occlusione dell’ar-
teria femorale e protagonista di
un sorprendente recupero, ha
chiuso in 39a posizione con un
ritardo di 30” da Dennis. Pe-
sando la sua prestazione con
gli altri uomini da classifica
che puntano al Tour si nota che
ha perso 13” da Thomas e 7 da
Bernal. Ma, per esempio, ha
fatto meglio di 13” rispetto a
Thibaut Pinot tra i più scop-
che, pur evitando il diluvio, ha
vissuto una giornata durissima
e che potrebbe avere risvolti
clamorosi. Il corridore della
Sunweb infatti ieri non ha pre-
so il via per il riacutizzarsi del
dolore al ginocchio, di cui non
è mai stata resa pubblica una
diagnosi, che lo ha costretto ad
abbandonare il giro dopo la ca-
duta di Frascati. Camiel Alder-
shof, medico della squadra,
per spiegare il forfait cerca di
sdrammatizzare: «La nostra è
più una misura preventiva che
altro. Prima del Delfinato ab-
biamo detto che non avremmo
corso alcun rischio, ed è esat-
tamente quello che stiamo fa-
cendo. Questa settimana è sta-
ta abbastanza soddisfacente;
abbiamo monitorato la situa-
zione ogni giorno e, natural-
mente, abbiamo avuto alti e
bassi, ma c’era da aspettarselo.
Dopo alcuni giorni buoni, l’ir-
Enric Mas, la grande speranza
spagnola. E lui stesso, dopo
avere esaminato i tempi, si pro-
muove: «Devo dire che la mia
prova è molto buona in una ga-
ra di grande spessore tecnico.
Bene , bene, sono contento del-
la prestazione. Mi sono sentito
a posto e se guardo il risultato,
relativo agli uomini di classifi-
ca, è ancora meglio. Ora sono
curioso di vedere come andrà
nelle prossime tappe». E già
oggi, sempre a Langnau, è in
programma una tappa ostica di
160 km con 2.500 metri di di-
slivello. É un circuito da ripete-
re tre volte con dentro due sali-
te, la seconda con pendenze
che arrivano anche al 16-17 per
cento. Un altro test importante.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 1’17”
Out Tom Dumoulin, 28 anni BETTINI
ritazione al ginocchio è tornata
a farsi sentire in serata, quindi
abbiamo deciso che un po’ di
riposo in più prima di salire in
altura sarebbe stata la soluzio-
ne ideale». Però il corridore al-
la vigilia della corsa era stato
molto meno ottimista: «Due
settimane fa mi sembrava di
essere in forte ripresa, ma ora
non ne sono più così sicuro. Ho
ancora un po’ di liquido nel gi-
nocchio e la cartilagine è anco-
ra un po’ danneggiata. Se non
sarò in forma in questa occa-
sione sarà davvero difficile es-
serlo per il Tour de France e
quindi dovrò aggiustare il tiro
riguardo alle mie ambizioni.
Ora vedremo come andrò al
Delfinato e se potrò essere
competitivo alla Grande Bou-
cle». E la risposta, a questo
punto è sotto gli occhi di tutti.
Già nella notte di venerdì, cioè
prima dell’abbandono, da fon-
ti interne alla squadra era tra-
pelata la notizia che molto dif-
ficilmente Tom sabato 6 luglio
sarà a Bruxelles.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 3’43”
LA CERIMONIA
Longari campionessa pioniera
La sua bici al museo del Ghisallo
● Giuditta Longari (nella foto), pioniera del ciclismo femminile in
Italia, ha consegnato ieri al Museo del Ghisallo la sua bicicletta
d’epoca e la maglia tricolore. La Longari ha vinto 4 campionati
italiani (3 su pista, uno su strada), nel 1970 il suo anno d’oro.
D O M E N I CA 1 6 G I U G N O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA 47
Dopo l’incidente
Social Froome sorridente dal letto d’ospedale francese
LA GUIDA
Arrivo e posta la foto:
«Tornerò al top»
1. Wouter
POELS (Ola,
Ineos) 133,5 km
in 4.01’34”,
media 33,159
Froome si mostra sorridente
km/h; 2. dal letto d’ospedale e lascia un
Fuglsang (Dan) messaggio social. Lesioni pure
a 1”; 3.
a sterno e 7a vertebra cervicale
Buchmann
(Ger);
4. Pinot (Fra) a
di c.ghis.
10”, 5. D. Martin
«C’
(Irl); 6. A. Yates è una lunga strada da percorre-
(Gbr); 7. Bardet re per il recupero, ma quella ri-
(Fra) a 13”; 8. presa inizia ora e sono comple-
Van Garderen tamente concentrato sul ritor-
(Usa) a 16”; 9. no al top». Questa la parte più
Teuns (Bel) a significativa del messaggio che Chris Froome ha
30”; 10. affidato ieri ai social network insieme con la sua
Lambrecht (Bel) foto, sorridente, dal letto d’ospedale dove è rico-
a 34”; 13. verato in seguito alla caduta di mercoledì. L’ingle-
Quintana (Col) a se (operato per le fratture a femore e gomito de-
46”; 14. Porte stro) aggiunge: «Voglio mandare un enorme rin-
(Aus); 34. graziamento a chi mi hanno inviato degli auguri.
Moscon a 9’01”. E’ un momento difficile, ma ho ritrovato morale e
forza. Voglio ringraziare squadra e staff medico,
Classifica
1. Jakob
esemplari dopo l’incidente. E sono molto grato a
tutti quelli del Roanne Hospital, così come ai chi-
FUGLSANG rurghi, ai medici e agli infermieri dell’ospedale di
(Dan, Astana);
2. A. Yates
Saint-Etienne. So quanto sono fortunato a essere
qui oggi e quanto devo ai paramedici e al persona-
(Gbr) a 8”; 3. le medico in gara. Infine, ringrazio mia moglie
Van Garderen Michelle e la mia famiglia. Sono stati con me ad
(Usa) a 20”; ogni passo: il loro amore e sostegno mi motive-
4. Buchmann ranno a tornare il più rapidamente possibile».
(Ger) a 21”; 5.
Poels (Ola) a Nuovi video
28”; 6. Teuns E a proposito della caduta ieri sono comparsi due
(Bel) a 32”; 7. video. In uno si vedono i graffi lasciati dalla sua
Pinot (Fra) a bici sull’asfalto, e le macchie di sangue, in prossi-
33”; 8. Lutsenko mità del muretto di rue Durantet. Nell’altro, gira-
(Kaz) a 1’12”; 9. to poco prima dello schianto, si vede Froome che
Kruijswijk (Ola) prende una mantellina dall’ammiraglia e stacca
a 1’20”; 10. D. entrambe le mani dal manubrio. Poi infila la ma-
Martin (Irl) a nica destra, ma non riesce a infilare la sinistra che
1’21”; 11. va avanti a sventolare. E proprio Poels, al suo fian-
Quintana (Col) a co, gli dice: «Chris non prenderti rischi». Intanto
1’24”; 12. Porte dall’ospedale trapela che Chris soffre anche della
(Aus) a 1’38”; 13. frattura dello sterno e della settima vertebra cer-
Bardet (Fra) a vicale. Resterà ricoverato ancora per circa sei set-
1’38”. timane, mentre non si escludono altri interventi
chirurgici. Remi Philippot, il primario, ha spiega-
to: «Forse avremo bisogno di fare altre cose, forse
la riabilitazione non sarà come vogliamo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 1’55”
G I R O U N D E R 2 3
Walls trionfa,
Ferri buon 2°
Hayter resta
al comando
● Parla ancora inglese il Giro
d’Italia Under 23. Nella seconda
tappa, Bagno di Romagna-
Pescia, vittoria allo sprint per
Matthew Walls, campione
europeo Elite su pista a
Glasgow nell’Eliminazione.
Ancora in maglia Rosa Ethan
Hayter, che in coppia con Walls,
su pista, è campione europeo
Madison U23. Secondo posto
in volata per il bolognese
Gregorio Ferri (Zalf).
Oggi 4a tappa Sesto Fiorentino-
Gaiole in Chianti, un omaggio ad
Alfredo Martini e all’Eroica. Nel
finale ci sono cinque tratti di
strade bianche.
48 DOMENICA 16 G IUGNO 2019 LA GAZZETTA SP O RT I VA

Basket/FINALE SCUDETTO

De Nicolao-Tonut PROFILO/1

«L’adrenalina
di Venezia Andrea
De Nicolao
Playmaker,
prodotto del

la diamo noi»
vivaio della
Benetton
Treviso, con cui
esordisce in A
nel 2009. Poi
Varese, Verona

La Reyer, ora sul 2-1, cerca il bis e lo sbarco a

Reggio Emilia,

a Sassari e si affida ai suoi italiani con cui gioca la

finale scudetto
2016. Dal due
di Mario Canfora - INVIATO A SASSARI anni è alla Reyer

I
l discorso generale
non cambia: ai ra-
gazzi italiani va dato
spazio, bisogna farli
giocare altrimenti i
PARERI fiumi di parole sul loro minu-
taggio più o meno adeguato
saranno sempre meno interes-
santi. Nell’ultimo periodo si è
fatto un gran parlare di Sassari
e del suo trio formato da Spis-
su, Gentile e Polonara, spesso
In gara-3 decisivo nel filotto di vittorie
bravi a sarde. Ma anche Venezia non è
mettere da meno con l’utilizzo dei no-
stri giocatori.
il corpo
in difesa Italians
per dare Walter De Raffaele piazza da
fastidio tempo Mazzola in quintetto e
al loro ha da Tonut e De Nicolao, che
attacco escono dalla panchina, un
rendimento mediamente alto.
tanto pensa solo a questa fina-
le: «Finora la serie è equilibra-
ta ed è come ce l’aspettavamo,
PROFILO/2
col fattore campo che è contato
relativamente, viste le due vit-
torie esterne su tre – dice la
guardia della Reyer, 25 anni –.
Siamo stati bravi a entrare sul
parquet con un approccio di-
verso da gara-2, soprattutto
mettendo il corpo in difesa per
dare fastidio al loro attacco. La Stefano
difesa tosta ha fatto la differen- Tonut
za, poi abbiamo eseguito il Guardia, nel
piano partita anche offensiva- 2012 passa a
mente, per cui questo ci ha Trieste, dove
portato ad essere più lucidi e esplode nel
tranquilli nel finale, quando Playmaker Andrea De Nicolao, 27 anni CIAMILLO Figlio d’arte Stefano Tonut, guardia, 25 anni CIAMILLO 2014-2015 in A-2:
per lui 19.2
tutto era ancora in bilico. Do- fa alla grande e se poi come punti, 4 rimbalzi
De Raffaele mani (stasera, n.d.r.) sarà an-
A L L E 2 0 . 4 5
l’altra sera trova pure il modo e 2.4 assist di
punta sul play, cora più difficile mantenere la
concentrazione: proveremo a
di mettere dentro triple pesan-
ti, allora il suo ruolo diventa
media. L’exploit

Tonut Ci sarebbe anche Biligha, or-
Guardia Reyer mai stranamente uscito dalle
rotazioni verso la fine della
stagione regolare, su cui l’inte-
resse attuale è soltanto per ca-
pire quale sarà la sua prossima
squadra.
Il fattore
campo non Ferro
esiste, Tonut e De Nicolao in gara-3,
abbassare quella del blitz Umana, sono
stati tremendamente efficaci.
la tensione
proprio ora
Due piccoletti tutto pepe che
hanno la freddezza dei vetera-
sarebbe un ni. Il primo ha giocato una pri-
errore non ma parte di match di spessore,
tollerabile spingendosi dentro con conti-
nuità e dando fastidio come
De Nicolao dimostrano i quattro falli subi-
Regista Reyer ti: 10 punti in 23’ e un plus mi-
nus di 9, ossia con lui in cam-
po la squadra gira a mille.
«Non c’è nessun italiano che
attacca in uno contro uno co-
me lui, meriterebbe di andare
in Cina al Mondiale», dice il
coach bolognese Stefano Mi-
chelini, oggi commentatore su
Rai Sport. Per parlare di queste
cose ci sarà tempo, Stefano in-
il figlio d’arte
e Mazzola
dal quintetto
Pozzecco
risponde col trio
italiano Spissu,
Stefano Gentile
e Polonara
L ’ A L T R A F I N A L I S T A
La Dinamo in Champions League per cinque anni
● (canf) Sassari giocherà la
Champions League nelle
prossime cinque stagioni:
nello specifico, il club di
Stefano Sardara ha firmato
un accordo per tre anni più
un’opzione per altri due. A
rappresentare l’Italia in
Champions ci sarà anche
bissare la serata di venerdì con
una gara solida ed equilibrata,
abbassando i ritmi quando lo-
ro cercheranno di alzarli».
Mastino
Andrea De Nicolao è l’altro
mastino di Venezia. L’argento
Under 20 all’Europeo di cate-
goria del 2011, oggi 27enne, è
sempre costretto a dare tutto
in quei quindici minuti di me-
dia che il coach gli riserva. Lo
Brindisi, mentre il terzo posto
(attraverso le qualificazioni)
toccherebbe a Trieste e
Varese, che hanno effettuato la
pre-iscrizione, al momento non
ritirandola. Dovesse succedere,
via libera per Brescia, che ne
ha fatto richiesta. La Fiba
Europe Cup la farà Avellino,
Stasera gara-4
su Rai Sport
e Eurosport 2
● La serie, al meglio delle 7 gare. In
tv su Eurosport 2, Rai Sport e Rai 4.
Gara-1 Venezia-Sassari 72-70;
gara-2: Venezia-Sassari 66-80
gara-3: Sassari-Venezia 73-76
gara-4: Sassari-Venezia (oggi)
gara-5: Venezia-Sassari (martedì)
ev. gara-6: Sassari-Venezia (20/6)
ev. gara-7: Venezia-Sassari (22/6)
mentre in Eurocup
giocheranno Venezia, Trento e
Virtus Bologna, quest’ultima
con wild card. Stride il no alle
competizioni europee di
Cremona: non proprio il
massimo, visto che il tecnico
della Vanoli, Meo Sacchetti, è
anche il c.t. della Nazionale.
indispensabile: «Ognuno in
gli vale il
passaggio a
squadra ha il proprio ruolo, so Venezia con cui
qual è il mio e quello che chie-
de l’allenatore: delle volte c’è
vince lo
scudetto 2017
da fare uno sforzo in più, delle
volte meno». Tanta difesa e
mettere ordine in attacco: il
play di scuola Treviso sa come
svolgere i suoi compiti. «Va be-
ne la difesa, ma l’altra sera ab-
biamo anche segnato tanto,
mentre in gara-2 abbiamo pra-
ticamente distrutto il ferro»,
osserva De Nicolao che con-
clude invitando i suoi a «non
abbassare la tensione proprio
ora, sarebbe un errore imper-
donabile. Di sicuro abbiamo
capito che il fattore campo non
esiste. Si affrontano squadre
che possono vincere sempre, si Gazzetta.it
vive di adrenalina, di momenti Sul nostro sito
buoni e di black-out cercando ogni giorno
di aggiustare le situazioni peg- notizie, video e
giori per trasformarle in mi- servizi su tutti
gliori». gli sport. Oggi
© RIPRODUZIONE RISERVATA focus su gara-4
di finale
s TEMPO DI LETTURA 2’42” scudetto
Sassari-Venezia

Donne / L’evento di Parma

A M ONTECATINI

Le azzurre di Crespi cucinano la Bielorussia L’Urania Milano

promossa in A-2
Gare al Palalido?

U
L’Italia vince agevolmente la seconda n’altra vittoria contro
la Bielorussia e l’Italia
amichevole 73-56, poi una serata va verso l’Europeo di
creativa ai fornelli con lo chef fine giugno con mag-
giore fiducia. Netto il
stellato Conti all’Academia Barilla punteggio: 73-56. La miglior
marcatrice è Penna con 12 punti.
di Andrea Schianchi - INVIATO A PARMA A Broni, venerdì sera, in questa
doppia sfida contro la Bielorus-
sia, Penna era stata la protagoni-
sta della rimonta (71-67 il finale)
con 27 punti. Ieri pomeriggio, a
Parma, il momento è stato parti-
colarmente emozionante per
Martina Crippa, che ha raggiun-
to il traguardo delle 100 presen-
ze in azzurro. Adesso, dopo due
giorni di riposo concessi dal
commissario tecnico Marco
Che piatto Da sinistra Giuditta Nicolodi, Lorela Cubaj, lo chef stellato
Roberto Conti, il c.t. azzurro Marco Crespi, Francesca Dotto e Sabrina Cinili
Crespi, la Nazionale si ritroverà
domani a Roma per proseguire
gli allenamenti. All’Europeo
l’Italia sarà impegnata a Nis, in
Serbia, contro la Turchia (27 giu-
gno), contro l’Ungheria (28 giu-
gno) e contro la Slovenia (30 giu-
gno).
Ai fornelli
Dopo la fatica sul parquet, per le
ragazze di Crespi c’è stata quella
dietro ai fornelli. La Nazionale
femminile, infatti, al termine
dell’amichevole contro la Bielo-
russia è stata ospitata all’Acade-
mia Barilla e ha dato vita a un di-
vertente show-cooking durante
il quale le giocatrici si sono mes-
se in gioco come aspiranti chef.
La Barilla, azienda che ha più di
140 anni di storia ed è leader
mondiale nel settore alimentare,
in qualità di sponsor ufficiale del
basket azzurro, è sempre molto
vicino alle nazionali e ne segue
con interesse ogni iniziativa. A
spiegare come si cucina, durante
lo show-cooking, lo chef stellato
Roberto Conti del ristorante
«Parmigianino». Quattro gio-
catrici e il c.t. Crespi, in perfetta
tenuta con tanto di grembiule e
cappello, si sono sbizzarrite a
preparare un gustoso primo
piatto: trofie, pesto, patate e fa-
giolini. Tra risate e applausi, la
serata è poi proseguita con una
cena di gala nella biblioteca cu-
linaria dell’Academia Barilla.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 1’25”
● L’Urania sbarca in Serie A-
2. La seconda squadra del
basket di Milano, fondata nel
1952 e ora Super Flavor
(presieduta da Ettore
Cremascoli), battendo ieri
Pescara 79-74 nella finale
delle Final Four di
Montecatini, è stata
promossa e nella prossima
stagione potrebbe giocare
nel Palalido appena
ristrutturato ed inaugurato
come Allianz Cloud. Nel
quarto periodo i milanesi
allenati da Davide Villa hanno
ribaltato le sorti di un match
in cui avevano dovuto
sempre inseguire.

Basket/NBA
Te la do io l’America
D
a sempre gli ameri-
cani dicono che chi
vince la Nba, così co-
me la Mlb, è campio-
ne del mondo. Spara-
ta accettabile per il football, in
nessun Paese giocato a livello
nemmeno avvicinabile a quello
della Nfl. Ma che è già più discu-
tibile per il baseball ed è del tut-
to opinabile nel basket. La fo-
glia, d’acero anziché di fico, die-
tro cui nascondere questa scio-
vinista definizione è Toronto.
Sono i Blue Jays e i Raptors (fre-
schi di anello Nba) le uniche
squadre enclave canadesi in
campionati per il resto esclusi-
vamente Usa. Danno quel tocco
di internazionalità che permet-
te ai club americani di definirsi
campioni del mondo. Col sot-
tinteso però che quel titolo non
dovrebbe mai uscire dagli States
e dunque che Blue Jays e Rap-
tors secondo molti non dovreb-
bero mai conquistarlo. Nel ba-
seball, quando è successo - per
due volte di fila, ‘92 e ‘93 - fu
uno choc. Adesso la cosa si è ri-
petuta nel basket. È passato più
di un quarto di secolo e un po’ di
cose sono cambiate: la sorpresa,
più che per la nazionalità cana-
dese, riguarda il fatto che i Rap-
tors non fossero favoriti e gio-
chino in una città dalla scarsa
tradizione di canestri.
La foglia capovolta
Ventisette anni fa era tutta
un’altra storia. Quando nel ‘92 i
Blue Jays arrivarono alle World
Series, contro Atlanta, in gara-2
in Georgia la banda dei Marines
marciò in campo con le due
bandiere. Solo che quella cana-
dese la portò al contrario, con la
foglia in giù. Ne scaturì un puti-
ferio. I Jays vinsero. E riuscirono
a ripetersi l’anno dopo, sempre
con Cito Gaston come allenato-
re: il primo afroamericano ma-
nager campione. Primo e finora
unico, come unici campioni
stranieri del baseball sono ri-
masti i Jays, anche perché nel
frattempo i Montreal Expos si
sono trasferiti a Washington,
diventando i Nationals. Nel ‘93
gli avversari erano i Philadel-
phia Phillies. I Jays vinsero di
nuovo ribaltando gara-6 al 9°
inning, con un leggendario fuo-
ricampo di Joe Carter. «Batti un
cinque a tutti, Joe – urlò il radio-
cronista locale – nella vita non ti
capiterà mai più un home run
Pallavolo/NATIONS LEAGUE
L’Italia non si ferma
Australia al tappeto
Oggi c’è la Bulgaria
di Davide Romani
C
ontinua a stupire
l’Italia di Chicco
Blengini in Nations
League. Lasciati a ca-
sa molti big - da
Juantorena a Zaytsev, da Colaci
a Lanza - gli azzurri ottengono
la sesta vittoria in 8 partite e re-
stano in corsa per un posto tra le
magnifiche sei che dal 10 al 15
1 2
Trittico vincente 1 Serge Ibaka, Kawhi Leonard e Kyle Lowry festeggiano il primo titolo Nba vinto dai Raptors in 6 partite di finale contro i Warriors
2 I Blue Jays celebrano le seconde World Series di baseball di fila vinte nel ‘93 col fuoricampo di Joe Carter 3 I Maple Leafs con la Stanely Cup Nhl ‘62 AFP-AP
Toronto ha rotto il digiuno
Alla faccia degli States
Il successo dei Raptors, 26 anni dopo quello dei Jays nel
baseball, legittima i team canadesi, snobbati negli Usa
di Mario Salvini
importante come questo». Ave- della nazione, Maple Leafs, fi-
La scalata va ragione. Toronto da allora, fi- gurava 122a e ultima franchigia
Da peggior città to
no a giovedì, non aveva più vin-
nulla.
dei 4 campionati pro’. Ma anche
allora, come ora, le Foglie
sportiva del Nord d’Acero non hanno mai smesso
America al tetto Peggior città di sport
La rete tv Espn nel 2011 definì
di essere il vero orgoglio della
comunità. La ScotiaBank Are-
del mondo Nba Toronto «peggior città sporti- na, casa dei Raptors, è soprat-
va» del Nord America. Persino tutto la loro casa. Dal soffitto
Cleveland, ai tempi ritenuta pa- pendono le maglie ritirate.
radigma della disgrazia per via Enormi stendardi corredati dai
degli scalcinatissimi Browns, volti degli eroi che idealmente
Indians e Cavs, gli era davanti. E guardano giù, ascoltano i rap di
nella stessa classifica, la squa- Drake e tifano Raptors. Gente
dra di hockey cittadina, con
quel nome che evoca il simbolo
che negli anni 40 vinceva sem-
pre. A un certo punto i Leafs
sciogliersi. Invece hanno chiuso
con un perentorio 3-1 sull’Au-
stralia con un ottimo Lavia.
«Un’altra vittoria, un’altra par-
tita nella quale ci siamo dovuti
aggiustare in corso d’opera»
analizza il c.t. Blengini.
Novità
Per l’occasione il tecnico azzur-
ro ha dato un turno di riposo al
capitano Simone Giannelli,
promuovendo in regia Riccardo
luglio a Chicago (Usa) si gioche- Sbertoli. «Siamo felici di questa
ranno la seconda edizione della vittoria. Nel secondo set l’Au-
manifestazione che ha preso il stralia è cresciuta di intensità e
posto della World League. E an- noi non siamo stati sul pezzo -
che ieri, come già successo con analizza il regista -. Può capita-
il Giappone venerdì, a colpire re e siamo stati bravi a reagire
dell’Italia è il carattere. Perso il subito. Anche perché, a parte il
2° set dopo essersi stati avanti secondo set che abbiamo perso
per lunghi tratti c’era il rischio
che i giovani azzurri potessero
Rivelazione Daniele Lavia, 19 anni,
ieri protagonista con 19 punti FIVB.COM
32-30, nel resto del match ab-
biamo imposto il nostro gioco».
D O M E N I CA 1 6 G I U G N O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA
3 il ritrovamento a 11 anni dall’in-
hanno pensato però di essere
maledetti. Nel ‘51 la finale era il
derby con Montreal. Tutte le
partite finirono ai supplemen-
tari, compresa la 5a, la bella. Che
fu decisa da Barilko, un difen-
sore che disobbedì all’allenato-
re, si avventurò in attacco e se-
gnò il 3-2 dell’apoteosi. Ma Ba-
rilko morì 4 mesi dopo in un in-
cidente aereo. E il suo cadavere
non fu ritrovato. Si diffuse la
credenza che i Leafs non avreb-
bero mai più rivinto la Stanley
Cup fino a quando non sarebbe
stata data sepoltura a Bill. Cosa
Oggi, alle 19.40, ultimo match
del weekend di Varna contro i
padroni di casa della Bulgaria
allenata dall’italiano Silvano
Prandi. «Ci sarà un ambiente
caldo con un palazzetto con
molta gente. Penso possa essere
una bella partita dal punto di
vista ambientale. Ci preparere-
mo ad affrontare una battaglia»
conclude Blengini.
Classifica Iran (21), Russia (20),
Brasile (19) 7-1; Francia (19), Italia (18)
6-2; Usa (13), Canada (12), Polonia (12),
Serbia (10), Bulgaria (8) 4-4; Argentina
(10), Giappone (8) 3-5; Portogallo (7),
Germania (5) 2-6; Australia (6), Cina
(4) 1-7.
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s TEMPO DI LETTURA 1’24”
49
NUMERO
16
Titoli pro’ Usa Toronto ne ha
vinti 13 nell’hockey ghiaccio Nhl con i
Maple Leafs, 2 nel baseball delle
Major League con i Blue Jays, e ora
uno nella Nba con i Raptors
che avvenne, finalmente, dopo
cidente, nel 1962. I Maple Leafs
rivinsero il campionato quel-
l’anno. E poi ancora nel ‘63, ‘64
e ‘67. Poi il vuoto.
Le fatiche del basket
Ora ci ha pensato il basket a col-
marlo. Con un club giovane, co-
stretto a battere lo scetticismo e
a costruire una cultura del suo
sport nella patria del ghiaccio.
Cultura che doveva in effetti di-
fettare, se è vero che nel ‘95, an-
no di esordio, Tracy Murray se
ne uscì con una frase micidiale:
«Dovete dire ai nostri tifosi che
tutto quel casino con quei cosi
di plastica devono farlo quando
i liberi li tirano gli avversari,
non quando li tiriamo noi». Ep-
pure i Raptors hanno saputo
darsi credibilità e consistenza.
Nel 2000 i canadesi in Nba era-
no 3, ora sono 13. In un certo
senso è come se il trofeo fosse
tornato a casa. Perché la prima
partita della storia della Lega, il
1° novembre ‘46, si giocò pro-
prio a Toronto. Di fronte la
squadra locale, senza troppa
fantasia nominata come quella
dell’hockey, Maple Leafs, e i
New York Knicks. Il sito ufficia-
le della Nba con maligno sciovi-
nismo fa notare che in quei
Maple Leafs giocava un solo ca-
nadese, Hank Biasatti. Così, per
dire che il basket era una cosa
per statunitensi. Ma nemmeno
quello è vero, perché Hank in
realtà si chiamava Arcado, ed
era sì cresciuto a Windsor, ap-
pena di là dal confine a nord di
Detroit, ma era nato a Beano,
provincia di Udine, Italia.
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s TEMPO DI LETTURA 4’10”
ITALIA 3
AUSTRALIA 1
(25-18, 30-32, 25-18, 25-15)
ITALIA
Piano 11, Sbertoli 7, Cavuto 1,
Russo 6, Nelli 27, Lavia 16;
Balaso (L), Candellaro, Giannelli,
Raffaelli, Antonov 10, Anzani 5. N.e.
Pesaresi, Pinali. All.: Blengini.
AUSTRALIA
Graham 3, Dosanjh 4,
Staples 7, Weir 7, Stockton 7,
Richards 5; Perry (L), O’Dea,
Walker 7, Smith 10, Williams 3, Viles 3,
Colotti. N.e. Mote. All.: Lebedew.
ARBITRI Collados (Fra), Adler
(Ung).
NOTE Durata set: 25’, 41’, 27’, 28’;
tot. 121’. Italia: b.s. 17, v. 11, m. 18, e.
27. Australia: b.s. 9, v. 5, m. 7, e. 22.
50 DOMENICA 16 G IUGNO 2019 LA GAZZETTA SP O RT I VA
Tennis e Atletica/IMPRESE AZZURRE
Sull’erba a Stoccarda
Quaterna Matteo Berrettini, 23, giocherà la quarta finale in carriera GETTY
Berrettini show
non si ferma
Adesso la sfida
alla stella baby
Battuto anche
Struff, oggi
in finale (ore 15,
Supertennis) con
Auger-Aliassime:
«È già un grande»
di Riccardo Crivelli
C I
on quel cognome un
po’ così, che sa di co-
se minime e non si
presta alle iperboli,
Berrettini è più ispi-
rato a parlare con i risultati. E
in questi giorni la sua voce è
squillante, squillantissima: a
Stoccarda arriva la terza finale
stagionale dopo Budapest (vin-
ta) e Monaco (persa), ma la pri-
ma in carriera sull’erba, una
superficie storicamente mai
troppo amica dei nostri.
Servizio bollente
Eppure, quasi sempre è solo
una questione mentale: nati
sulla terra, gli italiani non ama-
no i prati e gli adattamenti che
D O P O L A S E P A R A Z I O N E D A V A G N O Z Z I
Cecchinato ha scelto
Ecco il nuovo allenatore:
sarà Vico per tutto il 2019
Ripartenza Marco Cecchinato,
26 anni, si allena al Queen’s GETTY
richiedono, anche adesso che
la velocità dei campi si è ridotta
e uniformata. Matteo stesso ne
dà plastica conferma: «Fino al-
l’anno scorso non mi piaceva a
pelle, la chiave di questa setti-
mana credo risieda in questo
cambio di mentalità». Stimola-
to a febbraio dal successo in Da-
vis a Calcutta e ora consolidato
dalla quarta vittoria di fila in
Germania senza concedere set.
D’altronde, se ti ritrovi con un
servizio che non lascia margini
di replica agli avversari, parti
già con un atout fondamentale:
anche contro Struff, Berrettini
concede appena quattro punti
con la prima, e così fanno 15 in
quattro partite. È vero, deve
fronteggiare le prime due palle
break del suo cammino (nel
quarto game del primo set), ma
dopo averle annullate diventerà
intoccabile. Però non di sola
battuta vive il campione: Ber-
retto ora impressiona per la ca-
pacità di adeguarsi ai rivali e al-
la superficie. Ha reso più ergo-
nomico il dritto, che ha un mo-
vimento molto ampio e quindi
complicato per i prati, ha reso
● Cinque giorni dopo l’annuncio
della separazione da Simone
Vagnozzi, dopo due anni e mezzo
di collaborazione (tre titoli Atp,
la storica semifinale al Roland
Garros 2018 e il best ranking al
numero 16 Atp), Marco
Cecchinato ha annunciato su
Instagram il nuovo allenatore: si
affiderà, almeno sino al termine
del 2019, a Uros Vico, 38 anni,
che già faceva parte del team
Vagnozzi. Ceck, sceso al numero
39 del mondo, questa settimana
giocherà al Queen’s (2.081.830 e,
erba) dove al primo turno
affronterà Raonic.
Giocare sull’erba
non mi piaceva,
ora ho cambiato
la mentalità
Matteo Berrettini
sui risultati di questa settimana
solido il rovescio, slice o piatto,
e poi ha alzato il livello di ag-
gressività della risposta, che gli
è servito per prendersi il break
decisivo alla fine del secondo
set. Insomma, una completez-
za da top player, e da lunedì lo
confermerà anche la classifica
(ora è numero 24, salirà a 22 in
caso di successo): «Non è stata
una partita semplice, sono sta-
to molto concentrato sul servi-
zio. La svolta è stata il break del
primo set, essere riuscito a
strappargli il servizio per pri-
mo mi ha reso ancora più fidu-
cioso e convinto».
Giovane fenomeno
Per coach Santopadre «non c’è
da meravigliarsi, Matteo ha in-
vestito tanto per migliorarsi e
ora gioca sull’erba con una
maggiore sicurezza. Ma il no-
stro non è un progetto che si li-
mita alla singola partita o al
singolo torneo». Anche i tra-
guardi parziali, però, aiutano a
crescere più in fretta, soprat-
tutto se la finale (dalle 15 su Su-
pertennis) ti regala come con-
tendente il vaticinato, futuro
dominatore, il canadese del
2000 Auger-Aliassime, il ra-
gazzo nato lo stesso giorno di
Federer (8 agosto). Felix arriva
subito in fondo nel primo tor-
neo sull’erba giocato in carrie-
ra, pur essendo stato graziato
da Brown nei quarti (volée fuo-
ri a campo aperto sul match
point a favore) e senza toccare il
campo nel derby di semifinale
per il ritiro del connazionale
Raonic (schiena): intanto è il
più giovane dal 1999 (Hewitt) a
raggiungere almeno le semifi-
nali su tre o più superfici nella
stessa stagione. Occorrerà ri-
spetto: «È già un grande gioca-
tore — conferma Matteo — non
l’ho mai affrontato, però mi so-
no allenato con lui proprio qui.
Mi aspetto un bel match». E
senza diminutivi.
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s TEMPO DI LETTURA 2’46”
Semifinali (679.015 e):
BERRETTINI b. Struff (Ger) 6-4 7-5;
Auger-Aliassime (Can) b. Raonic
(Can) ritiro.
● VINCE LA PIOGGIA
Sull’erba in Olanda e Gran
Bretagna pioggia
protagonista. A ’s-
Hertogebosch, semifinali
uomini (635.750 e): Mannarino
(Fra) e Coric (Cro) 4-6 6-3 6-6
(3-2) sospesa; Thompson (Aus)
e Gasquet (Fra) 7-5 5-3
sospesa; semifinali donne
(222.700 e): Bertens (Ola) b.
Rybakina (Kaz) 6-4 6-4; Riske
(Usa) b. Kudermetova (Rus) 6-
4 3-6 7-6 (5). A Nottingham
(Wta, 222.700 e), semifinali:
Vekic (Cro) b. Maria (Ger) 5-7
6-0 6-0; Garcia (Fra) e Brady
(Usa) 4-6 6-4 4-3 sospesa.
● AVVENIRE L’azzurro
Piraino (6-2 6-2 nel derby a
Ciavarella) e la svizzera
Scilipoti (6-0 4-6 6-2 alla
croata Bagaric) vincono
l’Avvenire 2019.
Al meeting di Ginevra
Podio svizzero Davide Re, in mezzo, con Bonevacia e Anne, ieri 2° e 3°
Il Re dei 400
L’ex sciatore
vola in 45”01,
record italiano
Davide, 26enne
ligure, dopo tre
anni, toglie
11/100 al primato
di Galvan: «Non
sono appagato»
di Andrea Buongiovanni
l bello è che una pre-
stazione così – pre-
stigiosa al punto da
togliere mezzo se-
condo al già proprio
miglior crono europeo 2019 –
era in qualche modo attesa. Da-
vide Re, sciatore prestato all’at-
letica, a Ginevra centra il record
italiano dei 400, specialità no-
bilissima. Il 26enne ligure di
Imperia, con un 45”01 pieno di
significati, toglie 11/100 al limi-
te ottenuto due volte nel 2016
dal vicentino Matteo Galvan,
compagno di allenamenti e di
Fiamme Gialle. E 25 al persona-
le, firmato vincendo i Giochi del
Mediterraneo di Tarragona
2018. Sì, attesa: perché il futuro
L’ALTRA ATTIVITÀ
Diamond League a Rabat
con Crippa e Tamberi
Societari: oggi gli scudetti
Tris Gianmarco Tamberi, 27, a
Rabat per la terza volta LAPRESSE
dottore in medicina (è iscritto
all’Università di Torino), poco
più di un mese fa, ai Mondiali di
staffette di Yokohama, in 24 ore
aveva corso frazioni di 4x400
(mista e tradizionale) in 45”3 da
fermo e in 44”7 lanciato. Poi,
però, prima a Rieti (45”51) e poi
domenica a Hengelo (45”72),
complici distribuzioni non da
manuale, non tutto era andato
come voluto. Ma per l’allievo di
Chiara Milardi, la pista di Gine-
vra è come il giardino di casa.
Ha vinto nel 2017 col primo
-46” della carriera (45”79), poi
nel 2018 in 45”31 e quest’anno,
davanti a gente come l’olandese
Bonevacia (45”71) e il francese
Anne (45”81).
Obiettivi stagionali
«Dopo Hengelo e un riscalda-
mento poco brillante – racconta
Davide – pensavo di non far me-
glio di 45”30, comunque mini-
mo per i Mondiali. Ma in quinta
corsia, con Bonevacia a far da
riferimento, ho corso al meglio.
E non essere sceso sotto i 45” mi
spiace solo fino a un certo pun-
to: in vista di una stagione che
● Gimbo Tamberi, dopo il 2.28 del
Golden Gala, oggi (Sky Sport
Arena, ore 20) torna nella 6a
tappa di Diamond League a
Rabat. Tra gli altri sfida il
ritrovato ucraino Bondarenko,
2.31 a Roma, il connazionale
Protsenko, l’australiano Starc e
il giapponese Tobe. L’azzurro,
sulla pedana marocchina, ha già
saltato nel 2016 (2.25) e nel 2017
(2.27). «Vorrei migliorare quanto
fatto all’Olimpico» dice. Yeman
Crippa, a Roma sceso a 13’09”52
nei 5000, farà i 1500: punta al
personale (3’38”22). Nei 5000 El
Otmani. Attesa per il lungo con
Sulla neve andavo
bene, ma dal 2016
mi alleno a Rieti:
è stata la svolta
Davide Re
sulla sua doppia carriera
sarà lunghissima, non sono cer-
to appagato». Lo aspettano
Ostrava (giovedì), La Chaux-de-
Fonds (domenica 30) e, su invi-
to giunto subito dopo il record,
Montecarlo, il 12 luglio. «Torne-
rò nel Principato con piacere –
sorride –: Imperia è vicina e a
inizio anni 2000, da ragazzino,
ho vinto due volte i 1000 giova-
nili del pre-meeting». Erano le
stagioni in cui si divideva tra pi-
ste di sci e di atletica: «Papà è
molto appassionato – ricorda –
e accompagnava me e la mia ge-
mella Elena in montagna. Nel
2008, a 15 anni, ad aprile vinsi il
trofeo Topolino e a ottobre siglai
il primato italiano cadetti sui
300... Ho anche frequentato lo
ski-college di Limone Piemonte
e fino al 2013 ho lavorato come
maestro. Elena, invece, nono-
stante un grave infortunio ha
continuato e dal mese scorso è
istruttrice nazionale. All’am-
biente resto legato, tifo per Sofia
Goggia, forte come Lindsey
Vonn e conosco gli azzurri Cas-
se, Marsaglia e Borsotti, che per
due anni è stato fidanzato di
mia sorella. Ma s’è imposta una
scelta. Quella definitiva è matu-
rata nell’autunno 2016, quando
mi sono trasferito a Rieti, a 700
km da casa, per essere seguito
da Chiara e allenarmi col suo
gruppo, ampio e di qualità. Il
50% del merito di questo risul-
tato è suo. Ero demotivato: mi
ha ricostruito, fisicamente e
tecnicamente». Davide, a Rieti,
ha condiviso per due anni un
appartamento con Francesco
Cappellin e, in parte, con Mi-
chele Tricca, colleghi di specia-
lità. Ora vive solo. «Così quan-
do la mia ragazza Francesca,
che studia medicina a Siena,
viene a trovarmi, siamo un po’
più liberi – spiega –. A proposito
di studi: mi sto rimettendo in
carreggiata anche con quelli.
Sono circa a metà strada. Con
tanti grazie a Riccardo D’Elicio,
presidente del Cus Torino, che
mi dà una mano appena può. I
miei hobby? I fumetti manga».
Raccontano (anche) di imprese.
Come la sua di ieri a Ginevra.
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s TEMPO DI LETTURA 2’50”
Echevarria-Manyonga. La
Semenya ha rinunciato agli
800. A Boston (Usa) meeting
«su strada» con Lyles (100) e la
Miller (150). Ieri a Samorin (Slk)
8’31”36 ”di Chiappinelli (5°) nei
3000 sp.
Oggi, a Firenze, 2a giornata
della finale Oro dei Societari
(RaiSport ore 10): guidano
Athletic Club Bolzano (uomini)
e Atl. Brescia (donne). Ieri 16.46
(+0.6) di Cavazzani nel triplo,
39’00”79 di Fortunato nei
10.000 di marcia e 52”84 della
Chigbolu nei 400. A Imola
(Argento) 8’43”62 di O.
Zoghlami nei 3000 siepi, a
Orvieto (Bronzo) 60.51 di Faloci
nel disco e 11”47/+0.4 della
Siragusa nei 100. Oggi, nella 10
km di Telese (Bn), Meucci,
Faniel, La Rosa; Dossena,
Inglese e Brogiato.
 D O M E N I CA 1 6 G I U G N O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA 51

Terzo tempo/TUTTO LO SPORT

Olimpiadi
News
NUOTO

1 Miressi, podio a Barcellona

Rana: ok solo la Castiglioni
● Alla ricerca della velocità
giusta per una finale
mondiale, Alessandro Miressi
fa il debutto internazionale
stagionale da campione
europeo dei 100 sl al Mare
Nostrum di Barcellona e
raccoglie un 2° posto in 49”16
(23”59), tra i brasiliani
Correia, vincitore in 48”89
(23”81) e Chierighini e Santos,
terzi ex aequo in 49”30; Santo
Condorelli è 5° in 49”36
(22”76). L’altro podio azzurro
è di Arianna Castiglioni, terza
nei 50 rana (31”05) dietro
Efimova (Rus 30”17) e
Conceicao (Bra, 30”65) e
Azzurri in blu 1 Giorgio Armani con gli azzurri e il presidente del Coni Giovanni Malagò 2 Alex Zanardi, 52 anni, sfila sulla passerella: vanta quattro ori nella davanti a Martina Carraro Gigante Alessandro Miressi, 20,
handbike alle Paralimpiadi ANSA 3 Beatrice «Bebe» Vio, 22, oro nel fioretto alla Paralimpiade di Rio ANSA 4 Le Farfalle della ritmica AFP 5 Il bozzetto della tuta (31”14), quarta come il 202 cm, oro europeo dei 100 sl EPA
fidanzato Fabio Scozzoli
(1’00”29) nei 100 rana vinti ● Fondo: Bridi seconda

Un grande disco e la T sacra

da super Peaty (Gb, 58”15) e
con Martinenghi 5° in
1’00”37. Secondo tempo
dell’anno per la Efimova, nei
200 rana (2’21”60), e terzo per
Arianna Bridi, medagliata
mondiale due anni fa proprio
nel lago Balaton in Ungheria,
è seconda e beffata al tocco
dall’iridata brasiliana Ana

Le divise Armani per Tokyo

l’argentina Delfina Pignatiello Marcela Cunha. Nella 10 km
nei 1500 neo specialità olimpica, la trentina precede
olimpica: in 15’51”68 batte la sul podio la tedesca Beck,
reginetta spagnola Belmonte mentre settima è l’argento di
e ora si trova davanti a Rio, Rachele Bruni, reduce
Ecco l’outfit degli azzurri ai Giochi 2020: sul fronte l’omaggio Simona Quadarella, attesa da
venerdì al Settecolli. Oggi a
dal podio di Setubal. Tra gli
uomini, vince l’ungherese
alla bandiera giapponese, dietro la lettera che ricorda il Torii Gorizia nuota invece Federica
Pellegrini. A Indianapolis,
Rasovszky sull’olimpionico
olandese Weertman e sul
infine, record mondiale jrs tedesco Meissner; sesto il
di Simone Battaggia per Regan Smith (Usa, 17 medagliato mondiale Mario
anni) nei 100 dorso: 58”85. Sanzullo.

TUFFI CICLISMO

Batki e Marsaglia Oggi Sportful Race

seconda e terzo
nel GP di Bolzano
● Nel GP Fina di Bolzano,
ultimo test pre Mondiali, altri
due podi azzurri. Noemi Batki
(287.90) è 2a dai 10 m, battuta
solo dalla cinese Zhang Ninje
(324.40), 4a è Di Maria. Dai 3 m
Lorenzo Marsaglia (385.25)
batte il cinese Tai Xiaohu (367)
2 3 4 5 ed è 3° dietro al colombiano
Morales (447.25) e al canadese
Mai (386.25), 6° Tocci (318.20).
Dolomiti da scalare
spettacolo per 5000
● Saranno oltre 5000 i ciclisti
che all’alba partiranno da
Feltre per partecipare alla
spettacolare Sportful Dolomiti
Race. Due i percorsi: il lungo
da 210 chilometri con le salite
Cima Campo, i passi Manghen
e Rolle, il Croce D’Aune
(tracciato che ricalca quello
del Giro d’Italia); il corto da
140. Arrivo sempre a Feltre.

I
l blu notte come to-
nalità predominan-
te, il verde, bianco e
rosso della bandiera
italiana per gli in-
serti, un grande disco sul da-
vanti di tute e polo che ricorda
quello della bandiera giappo-
nese, la T della parola «Italia»
a forma di Torii, il tradizionale
portale simbolo di ingresso alle
aree sacre nella terra del Sol
Levante.
Sfilata azzurra
Si presenterà così l’Italia ai
Giochi Olimpici e Paralimpici
di Tokyo 2020. L’outfit è stato
firmato da Giorgio Armani, co-
me già era successo a Londra
2012, Rio 2016 ai Giochi inver-
nali di Sochi 2014 e Pyeon-
gChang 2018. Il lancio delle di-
vise è avvenuto ieri a Milano
all’Armani Teatro, in occasione
della presentazione della col-
lezione primavera-estate 2020
di Emporio Armani. Presenti,
oltre allo stilista e al presidente
del Coni Giovanni Malagò, an-
che venti azzurri olimpici e no-
ve paralimpici, da Elena Val-
lortigara (salto in alto) al lotta-
tore Frank Chamizo, dalla
nuotatrice Margherita Panzie-
ra al judoka Fabio Basile, da
Bebe Vio ad Alex Zanardi e a
Martina Caironi passando per
le Farfalle della ginnastica rit-
mica.
Dettagli preziosi
Tra gli altri dettagli, la presen-
za delle prime parole dell’Inno
di Mameli all’interno del col-
letto delle polo e delle t-shirt,
mentre l’intera strofa è stata
inserita all’interno delle giac-
che e delle felpe. Il guardaroba
prevede anche borsoni, zaini,
cappellini e sneaker: saranno
in vendita al pubblico da mag-
gio 2020. Armani firmerà an-
che le divise ufficiali per le ce-
rimonie d’Apertura dei Giochi:
l’appuntamento è per il 24 lu-
glio 2020 allo stadio Olimpico
di Tokyo. «Sono felice di que-
sta collaborazione che rinnova
un sodalizio nato nel 2012 — ha
detto Giorgio Armani —. Trovo
sempre stimolante cercare
nuove soluzioni per le unifor-
mi degli atleti, che devono fon-
dere l’eleganza dello stile alla
praticità d’uso. Per L’Italia Te-
am a Tokyo ho creato capi con
dettagli visivi che sono un
omaggio al Giappone, un paese
che ammiro da sempre e che
mi ha accolto di recente con
grande calore».
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s TEMPO DI LETTURA 1’33”
IPPICA BOXE
I 4 anni a Trieste Valentino in palla
attesa Zabriskie Ok Conferma tricolore
Moussac con Mission Ora c’è l’Europa?
● Trieste propone il GP ● A Grumello del Monte (Bg),
Presidente della Repubblica. per l’organizzazione Loreni,
Orfano dei grandi nomi della l’imbattuto Domenico
generazione dei quattro anni Valentino (8) mantiene il
di trotto, il punto di Tricolore leggeri battendo ai
riferimento è Zabriskie Ok (A. punti in 10 riprese con
Gocciadoro). A Chantilly nel verdetto unanime (97 a 93
Prix Le Moussac corre Mission per tutti i giudici) Albert
Boy (diretta Tv canale 220). Ciprian. Supremazia
TQQ a Milano, Premio piuttosto marcata dell’ex
Trenno ore 18.45: consigliamo
9-4-14-3-1-12
iridato Aiba, che ora punta a
una chance internazionale.

Scherma

Cassarà e Di Francisca per la cinquina

A G E N Z I A D E L D E M A N I O
Direzione Regionale Lombardia
Estratto bando di gara
Stazione Appaltante: Agenzia del Demanio – Direzione Regionale Lombardia – C. so Monforte
n. 32, 20122 Milano – telefono: 02.7626181 – Fax mail 06.50516074 – E-mail: dre.lombardia@

C
Da domani a sabato on la miglior forma-
zione possibile l’Ita-
Europei a Düsseldorf: lia si presenta agli
in palio punti pesanti Europei di scherma,
per i Giochi 2020. I tappa cruciale per la
due fiorettisti mirano qualificazione olimpica, in pro-
gramma da domani a sabato a
al record di ori Düsseldorf, e antipasto degli
ancor più importanti Mondiali
di Paolo Marabini di Budapest (15-23 luglio). Due
step da monetizzare al massi-
mo, per non dover poi soffrire
nelle successive gare di qualifi-
cazione. I fiorettisti Andrea
Cassarà ed Elisa Di Francisca
hanno a portata di mano anche
un traguardo record, quello dei
5 titoli individuali: il 35enne
bresciano, prima volta d’oro nel
lontano 2002, eguaglierebbe al
maschile lo sciabolatore russo
Pozdniakov, mentre la mammi-
na di Jesi, 4 volte d’oro tra il 2011
e il 2015, raggiungerebbe la con-
cittadina Valentina Vezzali e
due sciabolatrici: la russa Ve-
likaia e l’ucraina Kharlan. Ci sa-
ranno anche i nostri iridati in
carica - i fiorettisti Alice Volpi e
Alessio Foconi e la spadista Ma-
ra Navarria - l’olimpionico 2016
di fioretto Daniele Garozzo, la
due volte iridata di spada Ros-
sella Fiamingo, la plurimeda-
gliata del fioretto Arianna Erri-
go e il veterano Aldo Montano,
l’oro ai Giochi 2004 che a 40 an-
ni è ancora lì a giocarsela.
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agenziademanio.it – PEC: dre_lombardia@pce.agenziademanio.it.
Oggetto: procedura aperta ai sensi dell’art. 60 del D.Lgs. 50/2016 - affidamento del servizio
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co-economica da restituire in modalità BIM per taluni beni di proprietà dello stato presenti nella
Regione Lombardia.
Criterio di aggiudicazione: ai sensi dell’art. 95 co. 3b del D.Lgs 50/2016, con il criterio dell’offerta
economicamente più vantaggiosa sulla base dei criteri di valutazione e dei relativi fattori ponderali
indicati nel disciplinare di gara.
Importo complessivo dell’appalto: € 2.421.462,46 di cui € 16.563,23 per oneri della sicurez-
za, non soggetti a ribasso. Termine ultimo e luogo per la presentazione delle offerte: tramite
piattaforma telematica di negoziazione nella disponibilità di Consip S.p.A., conforme alle regole
stabilite dal D. Lgs. n. 82/2005 e dalle pertinenti norme del Codice, entro le ore 12:00 del 12
luglio 2019. Per le modalità di presentazione delle offerte, si rimanda al disciplinare di gara. Pub-
blicazione: il bando integrale è stato pubblicato sulla GURI Serie Speciale V n. 66 del 07.06.2019
52 DOMENICA 16 G IUGNO 2019 LA GAZZETTA SP O RT I VA
Viaggio a Rivolto /IL VANTO DELL’AERONAUTICA MILITARE
Ifenomenidelcielo
HA DETTO
I
In volo ci
chiamiamo
Pony,
l Tagliamento in secca, distese di
deriva mais, vigneti di Ribolla e Refo-
dalla prima scone. È qui, in quest’angolo di
pattuglia, Friuli vicino a Codroipo, che al-
quella dei l’improvviso appare l’aeroporto
Cavallini di Rivolto. A pochi minuti d’au-
Rampanti to, un secolo fa dai prati di Cam-
poformido decollava Francesco
Baracca, oggi a Rivolto tocca al
313° Gruppo addestramento
acrobatico, che meglio cono-
sciamo come le Frecce Tricolori,
Non c’è un tramandare l’eredità della scuo-
allenamento la di volo italiana. Più di ogni at-
specifico, testato, a testimoniare la fama di
questi piloti sono le centinaia di
ma per migliaia di persone che ogni an-
i nostri voli no, da maggio a ottobre, ovun-
una buona
tenuta
que nel mondo si assiepano a te-
sta in su per assistere alle loro
fisica
è necessaria
esibizioni. La base ospita le bat-
terie missilistiche del 2° Stormo,
e in una sua “dependance” i cen-
Gaetano to uomini e donne (tra piloti e
Farina specialisti) delle Frecce. Nella
bassa palazzina di mattoni rossi
tutto trasuda di orgoglio del tri-
colore e di senso di appartenen-
za, affidati dallo scorso novem-
bre al maggiore Gaetano Farina,
nuovo comandante della Pattu-
glia. Brindisino di Francavilla
Fontana, trentanovenne, sposa-
to, due figli di 8 e 3 anni, Farina è
un top gun dall’eloquio pacato,
che ha bruciato le tappe. All’ap-
puntamento arriva in sella alla
sua bici da corsa. E e anche quel-
la è verde, bianca e rossa: «Dopo
il volo, è lo sport la mia passione.
Tutto, praticato o visto» dice.
3 Comandante, come è diventa-
to pilota?
«Lo debbo a un amico dei tempi
della scuola. Presentammo in-
sieme la domanda per l’Accade-
mia. La presi quasi come un gio-
co. La prima aspirazione era di-
Gazzetta.it ventare ingegnere, ma quello del
Sul sito della pilota era il mio sogno di back-
Gazzetta dello up. Lo immaginavo come qual-
Sport troverete cosa di irraggiungibile, e invece
anche una mi presero. Era il 1998, da lì la
gallery scuola di volo a Latina, l’accade-
fotografica mia, la laurea, un corso Nato ne-
sull’attività della gli Stati Uniti per piloti militari,
Pattuglia infine la “consegna delle ali” e i
acrobatica
nazionale (Pan)
tre anni e mezzo sui caccia F-16 a
Trapani. A quel punto toccava al
Frecce Tricolori
L’INTERVISTA
«VI RACCONTO
TUTTI I SEGRETI
DELLA PATTUGLIA
ACROBATICA»
Parla il nuovo comandante Gaetano Farina:
«Nessuno vola in formazione da 10 come noi
C’è preparazione ma anche tanta storia»
di Massimo Arcidiacono - INVIATO A CODROIPO (UDINE)
IL PROGRAMMA
L’11 ottobre
al Festival
dello sport
● Ecco il programma delle
Frecce Tricolori che l’11
ottobre saranno a Trento
per il Festival dello Sport.
Le date delle altre
esibizioni: oggi Brindisi
(sorvolo) e Ladispoli
(esibizione), 19 Venezia, 23
Punta Marina, 30 Cazaux
(Francia); 21 luglio Fairford
(Regno Unito), 27 Siauliai
(Lituania); 4 agosto Sliac
(Slovacchia), 11 Lignano, 25
Reggio Calabria; l’1
settembre Rimini, 7 Zwelteg
(Austria), 8 Monza e Lovere
(sorvolo); 15 Jesolo; 21
Matera (sorvolo); 29 Como;
6 ottobre Desenzano, 13
Linate; 4 novembre Roma
(sorvolo), 22 dicembre Alta
Badia (sorvolo).
mio corso partecipare alla sele-
zione per le Frecce e anche lì, fui
scelto».
3 Solo 50 allievi piloti all’anno
entrano all’Accademia di Poz-
zuoli, quanti arrivano fino alle
Frecce Tricolori?
«Uno o due per corso. Chi viene
selezionato ha già almeno 700
ore di volo, la gran parte su jet ad
alta prestazione come Tornado,
Eurofighter o il nuovissimo F35,
ma l’inserimento è graduale. Al-
l’inizio si vola dietro, da passeg-
gero, lo chiamiamo il “sacco”. Fi-
nita la stagione acrobatica, a ot-
tobre inizia il vero addestramen-
1 2
4 ogni stormo aveva la propria pat-
to sui nostri MB-339: le prime
manovre con un solo aereo, poi
in coppia, fino ad arrivare al-
l’esordio, di solito il 1° maggio e al
volo in formazione, con tutti i
dieci aerei».
3 Che qualità sono richieste?
«A scegliere chi farà parte della
Pattuglia sono gli stessi piloti
delle Frecce Tricolori. È un par-
ticolare non trascurabile: non si
cerca il miglior pilota, ma un
buon pilota che sappia lavorare
in gruppo e condividere le capa-
cità. Come nello sport, è il team
che conta, una squadra non è
composta da 11 Ronaldo».
Nella base 1 e 3) Il maggiore Farina è a capo delle
Frecce Tricolori da novembre, qui è nel suo ufficio
durante l’intervista, 2) La Pattuglia schierata al completo,
4) L’MB-339 del comandante nell’hangar di Rivolto
3 E anche qui è necessaria una
INFO
notevole preparazione fisica?
«Non c’è un allenamento speci-
fico. La vera preparazione è vola-
re più volte al giorno per anni, Luglio 1961
siamo sottoposti ad accelerazio- Le Frecce
ni gravitazionali notevoli, il peso Tricolori
sale di tre, quattro volte e una nascono nel 1961
buona tenuta fisica aiuta. Non raccogliendo
c’è un personal trainer che ci se- l’eredita della
gua, ma ognuno di noi cerca di
prima scuola di
fare dello sport. Io, poi, sono un volo acrobatico
caso particolare. Gioco al calcio creata da Rino
in terza categoria nel campiona- Corso Fougier
to del Friuli collinare con l’Atle- nel 1930.
tico Nazionale, i miei compagni
sono medici, tecnici della base e
anche un ex pilota delle Frecce.
Mi piace correre, ho fatto qual-
che maratona, ma adesso prefe-
risco la bicicletta, seppure mi li-
miti a qualche migliaio di chilo-
metri all’anno».
R Gli aerei
3 Dieci piloti, poi c’è lei - Pony 0 Le Frecce
- che li guida da terra e indica le volano sull’MB-
correzioni per volare in sicurez- 339, velivolo
za. Perché vi chiamate “Pony”? addestratore
«Da Pony 1, il capo formazione, che nel 1982 ha
a Pony 10 che è il solista. Altra fi-
gura chiave è Pony 6, cioè il lea-
sostituito i G91
e che presto
der della seconda sezione, quella
posteriore, che si separa e poi si
potrebbe
essere avvicen-
incrocia in volo oppure si ricon- dato dai più
giunge con la prima. Senza di- moderni M-346.
menticare il solista che si inseri- R 33 date
sce quando va via la formazione, La stagione
in modo che durante l’esibizione acrobatica 2019
non ci sia mai un buco... Quella prevede 33
dell’origine del termine Pony è appuntamenti
una curiosità: nel dopoguerra tra veri e propri
tuglia acrobatica, con nomi co-
me le Tigri Bianche, i Cavallini
air show e
sorvoli. Gli aerei
hanno 45 minuti
Rampanti, i Getti Tonanti. Nel
1960 la pattuglia dei Cavallini
di autonomia,
l’esibizione
Rampanti fu incaricata di creare dura 25 minuti.
il 313° Gruppo e da qui, da quello R Le figure
stemma scelto da Baracca e poi La Pattuglia
fatto proprio da Ferrari, arriva il esegue 18
nostro nominativo radio». figure: la finale è
l’alona, definita
3 Che cosa rende uniche le il tricolore più
Frecce Tricolori? lungo al mondo,
«Per prima cosa il numero: nes- sulle note
sun’altro vola in formazione da della Turandot
dieci. Poi il fatto che ci separia- cantata
mo, ricongiungiamo e incrocia- da Pavarotti.
mo con due sezioni di cinque e
quattro aerei, senza mai scom-
parire dalla vista del pubblico,
gli unici al mondo. È qualcosa di
molto difficile, un programma
acrobatico che si tramanda da 58
anni. Dietro le Frecce Tricolori
c’è tanta preparazione, ma so-
prattutto tanta storia».
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s TEMPO DI LETTURA 4’20”
 D O M E N I CA 1 6 G I U G N O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA 53

AltriMondi
ILTRIBUTO
● Pubblico e orchestra in piedi e 3 minuti di ap-
plausi ieri al Teatro del Maggio di Firenze per
Zeffirelli. Il sovrintendente Cristiano Chiarot
(foto) prima delle “Nozze di Figaro” spiega: «Il
minuto di silenzio non gli sarebbe piaciuto».

HA DETTO

L’ultimo
maestro
Spirito
brillante
e coinvol-
gente, ha
accompa-
gnato la sua
arte con
IL TEMA DEL GIORNO IN 5 PU N T I passione
civile

ADDIO A ZEFFIRELLI L’IDENTIKT

GENIO IRREQUIETO Fiorentino

Franco Zeffirelli,
all’anagrafe Gian
Sergio
Mattarella
Presidente

AMATO NEL MONDO:

Franco Corsi, della Repubblica
era nato
a Firenze
nel 1923: venne
riconosciuto

DAI FILM ALL’OPERA

dal padre solo
19 anni dopo. È stato un
maestro,
Nomination tutti noi

UNA VITA IN SCENA

Ha raccolto
oltre una decina
abbiamo
di nomination attinto alla
agli Oscar: sua arte, al
due come suo genio.
Ed è stato
Il regista si è spento a Roma, aveva 96 anni miglior regista
(1969 e 1972). un fratello
Oltre mezzo secolo di carriera unendo opera Ha diretto
opere liriche Il congedo Franco Zeffirelli,
e teatro, cinema e successo popolare in tv e testi di prosa
dagli Anni 50.
96 anni, morto ieri dopo una
lunga malattia; sotto, con la
sciarpa della Fiorentina ANSA
di Francesco Rizzo Adozioni
Nel 2011 aveva
dato vita Carla Fracci
LA PASSIONE PER LA POLEMICA E I VIOLA
Da un rivoluzionario “Romeo e Giulietta”
rella Luna; dalla Bisbetica do-
mata con Burton e la Taylor alla
boxe intrisa di lacrime de Il
ad una
fondazione
che porta il suo
sogno di far fare San Francesco
a Paul McCartney. 4 Zeffirelli che si faceva tanti
nemici.
I giovani colleghi («Il finto pro-
Étoile della
danza italiana

al trionfo Rai di “Gesù Di Nazareth”: eppure

si sentiva più celebrato all’estero che in Italia.
Polemico e controcorrente, tifosissimo della
Fiorentina, preparava due nuove regie liriche
1 Ci si può congedare a 96
anni mentre mancano po-
chi giorni a un debutto.
È successo a Franco Zeffirelli,
quale, nel 2005, si vagheggiava
di un budget da 40 milioni di
dollari. Spiegava così la sua pas-
sione: «Mi piace l’incertezza,
campione. «Voglio andare al ci-
nema anche per piangere, sof-
frire, ma non per deprimermi»,
la sua filosofia di cineasta, tra
ricerca della bellezza e impeto
spirituale, melodramma e reto-
rica. Il suo Gesù di Nazareth, te-
le-kolossal per la Rai del 1977,
segna a fondo l’immaginario
popolare. Tanto che ieri monsi-
nome. Viveva
con due figli
adottati quando
3 Zeffirelli più amato al-
l’estero che in Italia.
Ex partigiano liberale, non na-
gressismo ci fa tutti eguali»),
Roberto Benigni che legge Dan-
te alla tv («Il clown ha sempre la
avevano scondeva la sua avversione per sua clientela»), la lirica di oggi
già superato «coloro che hanno obbedito al («Il narcisismo dei registi in- Tutta la
i 30 anni. Minculpop comunista per op- competenti ha infettato anche Fiorentina
portunismo», ha detto al Cor-
riere. Attribuendo all’avversio-
ne “politica” della critica i fischi
parte del pubblico»), la politica
(«allena alla menzogna»). E la
Juventus, si sa.
piange
un genio
per il suo film Il giovane Tosca- del teatro e

regista, scenografo, costumista
- ma anche senatore, voce pun-
gente, tifoso doc della Fiorenti-
na - morto ieri a Roma dopo una
lunga malattia. Il 21 giugno an-
drà in scena all’Arena di Verona
la sua nuova Traviata, opera
che aveva affrontato per la pri-
ma volta nel 1958 negli Stati
Uniti, con l’amica Maria Callas e
poi portata al cinema nel 1983,
con Placido Domingo. Per la
Traviata veronese dicono che,
malgrado età e salute, avesse
collaborato ai bozzetti, ai costu-
mi, alle scene: forse soprattutto
un omaggio al suo nome, acco-
stato del resto anche a un Rigo-
letto previsto nel 2020 in Oman.
Ma Zeffirelli non sarebbe mai
uscito di scena, tanto da covare
non essere sicuri di niente».
2 Zeffirelli popolare, Zeffi-
relli intellettuale.
Raro caso di regista capace di la-
vorare ad altissimo livello al ci-
nema e a teatro, nella lirica e in
tv, Zeffirelli è un refuso. Nato da
una relazione extraconiugale, la
madre scelse per lui il cognome
“Zeffiretti”, omaggio a Mozart.
L’anagrafe sbagliò a scrivere. Ma
il destino era segnato, anche nei
maestri: Giorgio La Pira, futuro
padre della Costituente e Luchi-
no Visconti, che lo scartò come
attore, ma notò i suoi disegni.
Nasce lo Zeffirelli regista per il
grande schermo, quasi una
ventina di titoli, dal Romeo e
Giulietta del 1968 con interpreti
gnor Davide Milani, presidente
della Fondazione Ente dello
Spettacolo, ha spiegato: «Le
grandi masse in Italia e nel
mondo sono state aiutate a fare i
conti con l’umanità del Figlio di
Dio, riconoscendo in Robert
Powell, il Gesù del kolossal tele-
visivo, il volto della misericor-
dia, della bellezza, della pace».
Ma il grande amore era la lirica,
con una Bohème e un’Aida ri-
maste nella storia. «Come ho
pensato questa Traviata? Ci ho
pensato tutta la vita», spiegava
del resto dell’allestimento vero-
nese. E poi, il teatro, insegnan-
do Shakespeare agli inglesi. E,
unico in Italia, a diventare Sir.
Tanto che quel genio di Flaiano
lo ribattezzò “Scespirelli”. Una
nini 30 anni fa a Venezia. Lo rin-
cuorerà Silvio Berlusconi con
una telefonata notturna. Zeffi-
relli, poi senatore di Forza Italia,
era cattolico e omosessuale,
senza timore di dirlo: «Credo
che il peccato della carne sia ta-
le se compiuto con un uomo o
con una donna. La stessa parola
“gay” è frutto della cultura puri-
tana, una maniera stupida di
chiamare gli omosessuali, come
fossero dei pazzerelli».
5
Zeffirelli, devoto ai viola. del cinema
Devoto alla sua città, che e grande
domani lo saluterà con la came-
ra ardente a Palazzo Vecchio,
Zeffirelli era tanto nemico della
tifoso della
Viola
Juventus da dire, anni fa, «mi fa
rabbia che una squadra così sia
costretta a sporcarsi le mani con
traffici mafiosi». Querela e
causa persa. A Firenze, fra i tifo-
si, nasce poi la “Brigata Zeffirel-
li”. E il regista raccontava di aver Rocco
fatto, una volta, una corsa in au- Commisso
to con Gina Lollobrigida per as- Presidente
sistere a un Cagliari-Fiorentina: della Fiorentina
ma lei «guidava come una mat-
ta», ci fu un incidente e lui pas-
sò mesi a curarsi. «Appena mi
rimisi in piedi, corsi allo sta-
dio». O a teatro, chissà.
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il rimpianto di non aver diretto I
fiorentini, un affresco della sua
città nel Cinquecento, per il
molto vicini all’età dei perso-
naggi originali, al ritratto di San
Francesco in Fratello Sole, So-
vita da romanzo, dai disegni di
Matisse regalatigli da Coco Cha-
nel e rivenduti per mangiare, al s TEMPO DI LETTURA 4’31”

G L I I N C O N T R I I N U N C A M M I N O D A L L A T V A L L A M U S I C A

Con i protagonisti
1 Franco Zeffirelli con Robert
1 2 Powell, oggi 75enne, sul set
di “Gesù di Nazareth”;
3
2 Il regista con l’attrice
Elizabeth Taylor, diretta nel
film “La bisbetica domata”;
3 Con Luciano Pavarotti,
a Roma, nel 2000 ANSA/AP
54 DOMENICA 16 G IUGNO 2019 LA GAZZETTA SP O RT I VA
AltriMondi
Amanda piange
«Qui in Italia
sono Foxy Knoxy
unmostrofalso»
La Knox ripercorre a Modena il suo
caso: «In Italia ho ancora paura,
ma vorrei rivedere il mio pm»
di Stefania Grimoldi
Intimorita Amanda Knox, 31
anni, è stata prima condannata
e poi assolta in via definitiva
per il delitto di Meredith
Kercher a Perugia nel 2007 AFP
U
n abitino rosa smani-
cato, capelli sciolti a
contornarle il viso e
copiose lacrime a ba-
gnarle le guance. Si
presenta così, Amanda Knox,
tornata in Italia 8 anni dopo la
scarcerazione e a 4 dall’assolu-
zione in via definitiva per il de-
litto di Perugia in cui perse la vi-
ta la sua coinquilina Meredith
Kercher, per il cui omicidio è
stato condannato a 16 anni Ru-
dy Guede. Amanda si rivolge in
italiano alla platea di Modena
per il suo attesissimo intervento
sul processo penale “mediatico”
nella giornata conclusiva del
Festival della giustizia penale.
«I media nella mia vicenda so-
no arrivati a contaminare l’in-
News
DOPO GLI ATTACCHI ALLE PETROLIERE NEL GOLFO DELL’OMAN
Tensione tra Usa e Iran
Congresso sfida Trump
Golfo dell’Oman L’esplosione a bordo di una delle due petroliere AFP
● Sale la tensione internazio-
nale dopo l’episodio delle due
petroliere attaccate nel Golfo
dell’Oman, giovedì scorso.
L’Iran, dopo le accuse di Usa e
Gran Bretagna, ha convocato
l’ambasciatore britannico a
Teheran. Durante l’incontro
con il funzionario del
ministero degli Esteri, l’Iran
ha criticato duramente quella
che definisce «l’inaccettabile
posizione della Gran
Bretagna», sottolineando che
nessun altro Paese ha
sostenuto le accuse degli Stati
chiesta. Mi definivano Foxy
Knoxy. Sul palcoscenico mon-
diale io ero una furba, psicopa-
tica e drogata, puttana. Colpe-
vole». Quarantacinque minuti
di parole spezzate, in cui si dice
consapevole delle perplessità
che la circondano: «So che no-
nostante la pronuncia della
Cassazione io rimango una fi-
gura controversa, soprattutto in
Italia, dove ho ancora paura di
essere derisa, molestata o di ri-
cevere nuove accuse».
Nessun compenso
Amanda ha ripercorso la vicen-
da che le «ha tolto anni della
giovinezza e ha sconvolto» la
sua famiglia. Da quella notte del
1° novembre 2007, in via della
Uniti al governo di Teheran.
Una risposta «rapida e
decisiva dopo gli atti di
terrorismo» ha chiesto invece
l’Arabia Saudita, attraverso il
ministro dell’Energia. Lo
scambio di accuse tra Usa e
Iran è stato molto duro. Il
presidente Donald Trump ha
parlato espressamente di
«Iran responsabile degli
attacchi» e non ha escluso
soluzioni anche gravi. E ora il
Congresso Usa studia come
fermare Trump e «il rischio
di una escalation militare».
Pergola a Perugia, «quando un
ladro, Rudy Guede, è entrato
nella mia abitazione, ha violen-
tato e ucciso la mia amica Mere-
dith mentre io e Raffaele (Solle-
cito, ndr) non eravamo lì», fino
all’oggi, all’invito a Modena,
«per il quale non sono stata pa-
gata». «So anche che alcuni di-
cono che con la mia presenza
qui io stia profanando la figura
di Meredith. Si sbagliano», ha
detto la 31enne di Seattle che ha
poi indirizzato un pensiero gra-
to alla famiglia di Meredith
«un’amicizia che ho vissuto
troppo poco». E a proposito di
conti da chiudere col passato,
esprime il desiderio di incon-
trare il magistrato che a Perugia
coordinò le indagini, il «mio
AI SEGGI IN 28 COMUNI
Si vota in Sardegna Parigi, prima messa
Cagliari e Sassari a Notre-Dame
scelgono il sindaco Tutti col caschetto
● Si torna al voto oggi in
Sardegna, dove quasi 400
mila elettori sono chiamati ai
seggi per scegliere i sindaci di
28 comuni (dalle ore 7 alle 23,
lo spoglio inizierà subito
dopo). Test importante
nel capoluogo, Cagliari,
ma anche a Sassari, Alghero
e a Monserrato e Sinnai,
centri nell’area metropolitana
di Cagliari (gli altri 23 centri
hanno meno di 15 mila
abitanti). Il capoluogo torna al
voto con due anni di anticipo
per le dimissioni del sindaco
Massimo Zedda, che ha optato
per il consiglio regionale
(dove siede nei banchi
dell’opposizione). Il voto
di Cagliari è atteso anche
per gli equilibri nazionali.
Lo spoglio Si vota dalle 7 alle 23:
scrutinio al via subito dopo LAPRESSE
pm», Giuliano Mignini.
«Quando avevo 20 anni per me
quel pm era solo un mostro con
l’obiettivo di distruggere la mia
vita. Quell’immagine era sba-
gliata e me ne sono resa conto
grazie ai media», ha detto la
Knox. A stretto giro, da Perugia
dove ora è alla procura generale,
Mignini declina: «Valuterò, ma
non credo proprio che sarà pos-
sibile incontrarci».
Infine, il legale dei Kercher,
Francesco Maresca, chiede alla
Knox, condannata a 3 anni per
calunnia: «Spieghi come mai
accusò Patrick Lumumba».
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s TEMPO DI LETTURA 1’56”
DUE MESI DOPO L’INCENDIO
● Una messa fra le macerie,
con gli elmetti bianchi da can-
tiere: «Dimostriamo che No-
tre-Dame è viva», ha procla-
mato il rettore della cattedra-
le, Patrick Chauvet, che ha ce-
lebrato alle 18 insieme con
l’arcivescovo di Parigi, Michel
Aupetit, la prima messa, due
mesi dopo l’incendio che ha
devastato la cattedrale parigi-
na. Una trentina i partecipanti
- fra sacerdoti, volontari - che
si sono sistemati nella cappel-
la della Vergine, la più lonta-
na, dietro l’altare principale,
l’unica zona preservata dal-
l’incendio. I fedeli sono stati
tenuti fuori per motivi di sicu-
rezza. Da settembre via alla ri-
costruzione: la durata dei
lavori è stata stimata in 5 anni.
Cantiere I celebranti all’interno
della Cattedrale a fuoco due mesi fa
Napoli, agli arresti da mercoledì
Sesso con le alunne
Si suicida un docente
finito ai domiciliari
Un colpo di pistola
al petto per il prof
accusato da una
studentessa gelosa
Messaggi d’amore
in chat e via sms
S
i è ucciso con un
proiettile nel cuore,
mentre era in casa,
dove da mercoledì
scontava gli arresti
domiciliari per l’accusa di atti
sessuali con due alunne della
scuola in cui insegnava. Vincen-
zo Auricchio, 53 anni, docente
di matematica al liceo Gian Bat-
tista Vico di Napoli, si è sparato
un colpo al petto poco dopo le
14 di ieri, nella sua casa di Quar-
to, in provincia di Napoli. L’uo-
mo, che probabilmente non ha
retto allo scandalo provocato da
un’indagine così imbarazzante,
ha usato la sua pistola per to-
gliersi la vita. Ieri la veglia degli
studenti, nel suo ricordo. Auric-
chio era stimato sia dai colleghi
che dalla preside della scuola al
centro dell’inchiesta della pro-
cura di Napoli. Lascia moglie e
due figli. Dalle indagini era
emerso che da alcuni mesi il
prof aveva avuto una relazione
con una studentessa, che si era
ingelosita e l’aveva denunciato
dopo la scoperta di altri mes-
saggi d’amore che il docente
scambiava con una sua compa-
gna. L’ipotesi della procura è
che le ragazze, all’epoca 15enni,
possano aver accettato le “at-
tenzioni” del docente in cambio
di buoni voti nella sua materia. I
rapporti erano testimoniati an-
che da messaggi in chat e via
sms, anche se Auricchio si è
sempre dichiarato innocente.
E S P O S T O D I U N P I C C O L O A Z I O N I S T A
Rcs, la procura indaga per usura
sullavenditadellasedeinSolferino
Storica La sede del Corriere in via Solferino 28 a Milano MELONI
● La Procura di Milano, dopo
l’esposto di un piccolo socio,
ha aperto un’inchiesta per
usura, a carico di ignoti, sulla
cessione nel 2013 della sede
storica del Corriere della Se-
ra, in via Solferino 28, a Milano
al gruppo americano Black-
stone per 120 milioni di euro e
riaffittata alla stessa Rcs a un
canone di 10,4 milioni l’anno.
Ieri, riferisce Il Corriere della
Sera, agenti della Finanza di
Milano si sono presentati nel-
la sede della società editrice,
in via Rizzoli, per acquisire gli
atti sul passaggio della pro-
prietà della sede. La Procura
vuole chiarire se le operazioni
di cessione siano state van-
Classico Il liceo Vico di Napoli
Violenze all’asilo
Da Ragusa a Lecce, diversi epi-
sodi di maltrattamenti negli
asili hanno coinvolto ieri alcu-
ne maestre. In Sicilia, bambini
costretti a mangiare, schiaffeg-
giati, rimproverati, sottoposti a
violenze psicofisiche dalla ma-
estra di un asilo nido, una don-
na ragusana di 56 anni, arre-
stata per maltrattamenti aggra-
vati perché commessi nei con-
fronti di minori. «Voglio bene
ai miei bambini, avete visto
male», ha detto la donna ai ca-
rabinieri. In Puglia, invece,
un’insegnante di scuola mater-
na, di 61 anni, è stata interdetta
a Lecce per avere maltrattato,
minacciato («Ti taglio le dita»,
avrebbe detto ai piccoli alunni)
e in alcuni casi malmenato dei
bimbi di tre anni durante le ore
di lezione.
Al.Mo.
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s TEMPO DI LETTURA 1’24’’
taggiose per l’acquirente
a causa delle difficoltà econo-
miche che Rcs attraversava.
Contro la vendita dell’edificio
si schierarono sia i giornalisti,
che Urbano Cairo,
allora azionista di minoranza,
prima di raggiungere il 60%
del capitale sociale. Nel
novembre 2018 Rcs ha avviato
anche un arbitrato a Milano
chiedendo l’annullamento
dell’operazione di vendita
del 2013. Blackstone ha aperto
una causa civile di fronte alla
magistratura di New York. Il
giudice americano ha sospeso
il procedimento dichiarando
la competenza dell’Autorità
giudiziaria italiana.
 D O M E N I CA 1 6 G I U G N O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA S P O RT I VA 55

AltriMondi

«Sea Watch, l’accesso è vietato» La legge per ora rinviata

Sbarcati in 10 per motivi di salute

Il ministro Salvini firma l’atto che impedisce alla nave di avvicinarsi all’Italia
Donne e bambini già a Lampedusa. La Ong: in Libia non ci sono porti sicuri
di Pierluigi Spagnolo
Mimetica La governatrice di Hong Kong, Carrie Lam. AP

«S
ono stati auto- ve ci dicono di riportare le per-

TreguaaHongKong
rizzati a scende- sone da noi soccorse».
re donne incin-
te, bambini e Negli Stati Uniti
persone malate.
Io voglio il bene di tutti, ma per
Il ministro Salvini – che oggi e
domani sarà negli Stati Uniti, Il governo cede
sull’estradizione
quanto riguarda quella nave dove a Washington incontrerà
fuorilegge, per me può stare lì il numero due della Casa Bian-
per settimane, mesi, fino a Ca- ca, Mike Pence, e il segretario di
podanno». Il ministro dell’In- Stato Usa, Mike Pompeo - è sta-

O
terno, Matteo Salvini, ha firma- to definito proprio ieri dal ggi a Hong Kong, gli oppositori alla
to (seguito dai colleghi Toninel- Washington Post «il politico legge sulle estradizioni in Cina scende-
li e Trenta) l’atto di interdizione più vicino a Donald Trump che ranno in piazza ugualmente. Anche se
per la nave Sea Watch3, che ci sia nell’Europa Occidenta- ieri hanno messo a segno il punto deci-
non può «entrare, transitare e le». Salvini affronta il viaggio sivo nella battaglia con le autorità: la
sostare nelle acque italiane»,
come viene stabilito dal decreto
con l’ambizione politica di ri-
cevere dalla Casa Bianca, anche
IL NUMERO governatrice Carrie Lam, in una lunga conferen-
za stampa ha annunciato la “sospensione” sine
Sicurezza bis approvato marte- se non direttamente da Trump, die della discussione sul controverso provvedi-

dì scorso in Consiglio dei mini-
stri. Sempre ieri, dopo un con-
trollo sanitario, dieci migranti
sui 52 a bordo della nave della
Ong tedesca hanno raggiunto il
porto di Lampedusa in consi-
derazione delle preoccupanti
condizioni di salute. Ed è stato
proprio il Viminale ad autoriz-
zare lo sbarco per tre minori,
tre donne (di cui due incinte),
due accompagnatori e due uo-
mini malati.
Il braccio di ferro
La Sea Watch, che mercoledì
aveva soccorso in mare 52 per-
sone al largo della Libia, si trova
a poche miglia dal porto di
Lampedusa. E il braccio di ferro
tra il ministro e la nave registra
una nuova puntata, dopo che
Salvini aveva accusato la Ong di
aver rifiutato il ritorno in Libia,
nonostante da Tripoli avessero
autorizzato lo sbarco. «Noi non
lo faremo mai», ha replicato su
Twitter la portavoce di Sea Wa-
tch Italia, Giorgia Linardi. «Il
fatto che la Libia non sia un
porto sicuro non è una nostra
Linea dura
Il ministro
dell’Interno
Matteo Salvini,
46 anni ANSA
valutazione — ha spiegato anco-
ra Linardi —. Riportando indie-
tro queste persone commette-
remmo un respingimento col-
lettivo, un crimine per cui l’Ita-
Voglio che certi lia è già stata condannata. La
comportamenti, Libia non è riconosciuta come
anche delle Ong, un porto sicuro a livello inter-
nazionale e lo dice la stessa
siano trasparenti missione Onu in Libia, l’Unhcr,
la commissione Europea, il no-
stro ministero degli Esteri. Lo
ha detto lo stesso ministro del-
l’Interno in tv lo scorso 25 mag-
gio e il presidente libico Al Ser-
raj», ha aggiunto la portavoce
italiana della Sea Watch, prima
di precisare che «negli ultimi
dieci giorni sono stati bombar-
dati un ospedale e un aeroporto
Premier Giuseppe Conte, 54 anni
presidente del Consiglio dei ministri
e sono stati distrutti diversi
quartieri. Questo è il Paese do-
52
l’investitura per diventare il mento che ha mobilitato negli ultimi giorni cen-
candidato premier del futuro. E tinaia di migliaia di persone contro l’ingerenza di
sul “modello Trump”, col suo Pechino. «Le nostre intenzioni erano di colmare
atteggiamento nei confronti dei alcune lacune normative», ha affermato la Lam,
migranti, Salvini ora comince- prima in cantonese e poi in inglese. «Forse non
rà la trattativa tra l’Italia e gli al- Sono 52 siamo stati sufficientemente efficaci nella comu-
tri Paesi europei, per trovare le persone nicazione, ma ora la priorità è quella di ricostrui-
chi voglia accogliere le persone soccorse re la pace e l’ordine e la fiducia verso il governo».
rimaste a bordo della Sea Wa- mercoledì
tch. Secondo la Ong, ci sareb- scorso al largo Comprensione dalla Cina
bero già «12 città tedesche già della Libia Ma agli attivisti dei diritti umani non basta: loro
disponibili a ospitare i migran- dalla nave chiedono il ritiro definitivo della misura, le scuse
ti». Sea Watch3, della governatrice per l’uso della forza negli scon-
tri di mercoledì scorso e la liberazione dei ferma-
Il parere di Conte
che attualmente
si trova ad una ti. «Se lei resta, noi restiamo», ha commentato
Venerdì anche il presidente del quindicina seccamente una rappresentante dei pan-demo-
Consiglio, Giuseppe Conte, era
intervenuto nelle polemiche
di miglia
di distanza
cratici, minoranza al parlamento di Hong Kong,
dominato dai gruppi pro-Pechino. La governatri-
sul ruolo delle Ong, alla luce da Lampedusa. ce, a cui da più parte è giunta la richiesta di dimis-
del braccio di ferro con la Sea Il numero delle sioni, ha difeso il pugno duro delle forze dell’or-
Watch. «Vogliamo che certi persone a dine, assicurando di aver avuto il «sostegno, ri-
comportamenti siano un po’ bordo della nave spetto e comprensione» della Cina per il rinvio
più trasparenti da parte anche ora è diminuito della discussione. Nessuna conferma invece circa
delle Ong. Adesso non voglio dopo un suo incontro con un altissimo funzionario del
affatto infierire ma chiediamo lo sbarco di 10 Partito Comunista cinese, Han Zheng, per con-
una maggiore trasparenza», persone, tra cordare la soluzione che pacificasse Hong Kong.
aveva detto Conte da Malta. donne, bambini Al.Mo.
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s TEMPO DI LETTURA 1’02”

TELECONSIGLIO
OROSCOPO LE PAGELLE di Antonio Capitani LO SPORT IN TV
21/3 - 20/4 21/4 - 20/5 21/5 - 21/6 22/6 - 22/7 23/7 - 23/8 24/8 - 22/9
CALCIO BASKET GP Catalunya
Ariete Toro Gemelli Cancro Leone Vergine IL FILM: “THE RAVEN” Stati Uniti - Cile Sassari - Venezia MotoGP
8 6 6- 6,5 7,5 6- La poesia di Poe
Mondiali femminili Serie A playoff, gara 4 14.00 Sky MotoGP, TV8
18.00 Sky Sport Serie A 20.45 Eurosport 2, Raisport
Giornata di Luna inquieta La Luna chiarisce La Luna vi rende Creativi, fattivi, La Luna vuol
soddisfazioni nel e ombrosa: don’t certe cose. Sco- piacevoli come una piuttosto fighi: cremarvi gli e un doppio giallo Polonia - Belgio CICLISMO TENNIS
privato, nel lavoro,
nei rapporti, in
lament, reagite,
perché potete
mode, ma utili da
sapere. L’umore
stipsi, ma Mercurio
vi accorda
la Luna vi rende
così. E porta pure
zebedei e azzerare
charme e fornica-
letto sul giornale Europei under21 Giro di Ungheria WTA S-Hertogenbosch
Finale
18.05 Rai 2 Quinta tappa
viaggio, ovunque. rivolgere a vostro è sfigopendulo e il il condono a errori divertimenti vari, zione. Pure il lavoro ● La poesia “Il corvo”, 12.00 Super Tennis
13.30 Eurosport 2
Siete pure sereni favore anche ciò sudombelico pure. o sbotti. E voi piccoli grandi è ni. Don’t azzard,
e sudombelico- che pareva perdu- Conviene raccogliete exploit in ogni don’t azzann: è di Edgar Allan Poe, Italia - Spagna
diventa un film, “The Europei under 21 Giro di Svizzera
fantasiosi: ci si to. Marte vi fa co- non strafare successi. Si fornica consesso e una solo una domenica ATP Stoccarda
20.35 Rai 1 Seconda tappa
diverte mucho. munque fornicare. e non sclerare. meticolosally. certa movida suina. un po’ così. Raven” (2012). A Baltimora, 15.30 Eurosport 2
Finale
nel 1849, una madre e sua 15.00 Super Tennis
Paraguay - Qatar
23/9 - 22/10 23/10 - 22/11 23/11 - 21/12 22/12 - 20/1 21/1 - 19/2 20/2 - 20/3 figlia vengono ritrovate Coppa America Criterium del Delfinato
assassinate. Il detective 21.00 Dazn Ottava tappa WTA Nottingham
Bilancia Scorpione Sagittario Capricorno Acquario Pesci 15.45 Eurosport
Emmet Fields scopre Finale
7,5 7 7+ 6- 7+ 6- che il delitto assomiglia
ATLETICA LEGGERA 17.00 Super Tennis
Domenica densa. Privato e lavoro Siete suscettibiler- Stanchezza e scemi Amici e affetti La Luna vi grattugia IAAF Diamond League MOTOCICLISMO
Di pubbliche vi risarciscono, i rimi. Ma quel cicinìn vi striminziscono confortano. un cicinìn gli a un omicidio descritto Rabat GP Catalunya
relazioni e ritmi sono piacevoli. di fortuna che gli zebedei. Don’t E i successi che zebedei, come su un giornale. Nel cast 20.00 Sky Sport Arena Moto3 VOLLEY
di impegni. Tutti Tenete però il cece occorre al lavoro, scler, pensate a voi vi stanno a cuore fossero noci John Cusack e Luke Evans. 11.00 Sky Sport MotoGP Italia - Bulgaria
riusciti. O quasi. fra i glutei e all’amore e al stessi. La sostanza sembrano essere moscate. E paventa AUTOMOBILISMO Nations league maschile
Amici e fortuna non parlate troppo: comparto finanzia- suina della vicini. La tempesta rognette passeg- 24 Ore di Le Mans GP Catalunya 19.40 Nove, Eurosport
vi sponsorizzano, vi nuocerebbe. rio non manca. Sud- domenica, inoltre, comunque si gere e fiacca, oltre 3 DA VEDERE STASERA Le Mans Moto2
il suino che c’è Fornicazione ombelico istintivo. è sciapa. dirada, gli ormoni che suine. State su, SU ITALIA 1 ALLE 23.30 12.00 Eurosport 12.20 Sky MotoGP, TV8
in voi es muy felice. very ruspant. Tanto. Domani migliora. si ripiglicchiano... è domenica...

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