Indice
Geografia fisica
Territorio
Clima
Origini del nome
Storia
Origini della città Localizzazione
Periodo greco-romano Stato Italia
Alto medioevo
Regione Puglia
Il periodo normanno-svevo e angioino
Età moderna e contemporanea
Provincia Barletta-Andria-Trani
Il Risorgimento
Dall'Unità d'Italia ai giorni nostri
Amministrazione
Simboli
Sindaco Angelantonio Angarano
Monumenti e luoghi d'interesse
([Coalizione Civica]) dal
Architetture religiose
Concattedrale di San Pietro Apostolo 24.06.2018
Chiesa di Sant'Adoeno
Territorio
Chiesa di San Matteo
Chiesa di San Nicolò
Coordinate 41°14′27.36″N
Chiesa di Santa Margherita 16°30′07.42″E
Chiesa di San Lorenzo Altitudine 16 m s.l.m.
Chiesa di San Domenico
Superficie 69,25 km²
Chiesa del Salvatore o del Santissimo
Altre chiese di Bisceglie Abitanti 55 385[1] (31-12-2017)
Architetture civili Densità 799,78 ab./km²
Palazzo San Domenico
Palazzo Tupputi Comuni Corato (BA), Molfetta
Altri palazzi di Bisceglie confinanti (BA), Ruvo di Puglia
Il Teatro Garibaldi (BA), Terlizzi (BA), Trani
Il "Palazzuolo"
Altre informazioni
Architetture militari Cod. 76011
Il castello e la torre maestra
postale
Le mura difensive
Prefisso 080
Architetture rupestri e insediamenti
I Casali Fuso UTC+1
Grotte orario
Grotta di Santa Croce
Codice 110003
I Dolmen
ISTAT
Il dolmen della Chianca
Il dolmen di Albarosa Cod. A883
Il dolmen Frisari catastale
Altri dolmen Targa BT
Siti di interesse Cl. sismica zona 3 (sismicità bassa)
Zona Pantano-Ripalta
Orto botanico comunale Veneziani-Santonio Cl. zona C, 1 202 GG[2]
Il Lungomare di Ponente ed il Teatro Mediterraneo climatica
Società Nome biscegliesi
Evoluzione demografica abitanti
Etnie e minoranze straniere Patrono Santi Mauro, Sergio e
Dialetto biscegliese Pantaleone
Tradizioni e folclore
Le feste durante l'anno Giorno Prima domenica di
La festa dei Tre Santi festivo agosto
La festa dell'Addolorata Cartografia
Cultura
Istruzione
Biblioteche
Scuole
Musei
Museo Diocesano di Bisceglie
Museo Etnografico "Francesco Prelorenzo"
Museo Civico Archeologico "Francesco Saverio
Maiellaro"
Museo Civico del Mare Bisceglie
Media
Stampa
Radio
Musica
La banda musicale di Bisceglie
Cinema e televisione
Set di riprese
Manifestazioni legate al cinema
Cucina
Geografia antropica
Urbanistica
Economia
Agricoltura e pesca
Industria manifatturiera
Terziario
Infrastrutture e trasporti
Ferrovie
Porti
Mobilità urbana
Piste ciclabili
Amministrazione Posizione del comune di Bisceglie
Gemellaggi
nella provincia di Barletta-Andria-Trani
Sport
Calcio
Sito istituzionale
Altri sport
Impianti sportivi
Galleria d'immagini
Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
Geografia fisica
Territorio
La città si affaccia sul mare Adriatico per uno sviluppo del litorale di circa 7,5 km, fra i comuni di Trani, a nord, e Molfetta, a sud
. Il territorio comunale, prevalentemente pianeggiante, scivola verso il mare solcato da diverse lame, nelle quali il microclima è
particolarmente favorevole alla proliferazione di flora e fauna. Il territorio comunale si spinge per alcuni chilometri verso i centri
di Corato, Ruvo di Puglia e Terlizzi, incontrando così i primi pendii delle Murge.
L'altimetria è compresa fra 0 e 160 metri di altitudine sul livello del mare. La città si estende prevalentemente in una fascia compresa
fra il tratto costiero e la linea ferroviaria Bologna - Lecce, con alcune propaggini che vanno oltre la strada ferrata (quartiere di
Sant'Andrea, zona artigianale, zona industriale). Il nucleo più antico della città, un tempo limitato da due lame che convergevano
verso il bacino portuale, sorge su una porzione di territorio predominante rispetto alle aree successivamente urbanizzate.
Clima
La città è caratterizzata da un clima mediterraneo con inverni miti continentali umidi ed estati calde e umide. Le escursioni termiche
sono contenute dall'azione mitigatrice dell'Adriatico. Essendo una città costiera, l'umidità relativa si mantiene molto elevata in tutto
l'anno, oscillando mediamente tra il 70% e 90%. Tuttavia, la città nei mesi invernali è spesso influenzata dalle correnti fredde di
provenienza nord-orientale, che sporadicamente determinano precipitazioni a carattere nevoso. Le piogge, concentrate nei mesi
invernali, sono caratterizzate da un regime estremamente variabile.
Storia
Periodo greco-romano
Quando la parte centrale della Puglia venne occupata dai Peucezi, secondo ipotesi non sostenute da sufficienti prove archeologiche,
l'area del pulo di Molfetta e la contrada di Navarino, nel territorio di Bisceglie, furono sede di coloni greci che avrebbero lasciato le
loro terre natìe di Pylos e Nabàrinon in Grecia, da cui sarebbero derivati i toponimi.[14] Nel III secolo successivo alla guerra di Pirro,
il territorio cadde sotto il dominio di Roma, e pur solcato da nuove strade continuò ad essere una zona di transito e un locus di scarsa
importanza.[15] A tal proposito è utile ricordare la presenza di una pietra miliare di epoca romana disposta nei giardini di piazza
Vittorio Emanuele II in prossimità della strada nazionale.
Alto medioevo
Alla caduta dell'Impero romano d'Occidente l'agro biscegliese era caratterizzato dalla presenza di piccoli grumi di case circondate da
alti muri e spesso contigue a tempietti religiosi. Di questi caseggiati, detti casali, vengono annoverati per importanza storica il casale
di Giano risalente all'età romana, il casale di Cirignano, il casale di Pacciano, il casale di Sagina, ed il casale di Zappino.
Dai primi anni del VII secolo e fino all'800 il territorio biscegliese rimase sotto il Gastaldato Longobardo di Canosa.
Verso il 700 il casale di Giano, antico luogo di culto pagano, divenne sede di un ricco monastero; mentre nel 789 alcune case del
casale di Pacciano furono cedute al celebremonastero di Santa Sofia. In questo contesto vi era un luogo, lungo la costa, aspro e denso
di vegetazione, che costituiva un buon riparo per le imbarcazioni, e che fu denominato dagli abitanti Vescègghie, dal nome delle
querce selvatiche diffuse tutt'intorno. Questo luogo fu il naturale sbocco al mare di quei contadini che lentamente si avviarono ad una
modesta attività marinaresca. Sorse così un piccolo borgo marinaro denominato Vescègghie, coevo alla costituzione di altri borghi di
origine longobarda come Giovinazzo sulla costa Adriatica e Terlizzi, nell'entroterra.
Dall'800 il territorio venne assoggettato al gastaldato longobardo di Trani, in quel periodo fiorente città adriatica. Successivamente,
per circa un trentennio, laterra di Bari fu tenuta dai Saraceni, per poi passare ai Longobardi ed ai Bizantini.
Simboli
Lo stemma comunale è formato da un albero diquercia sradicato, dorato, disposto su uno scudo di
colore rosso. Nel 1532 l'imperatore Carlo V d'Asburgo concedette all'Università di Bisceglie la
facoltà di imprimere o dipingere sopra lo stemma la corona cesarea, quale simbolo di fedeltà
all'impero.
Inoltre, lo scudo è circondato, sui lati verticali ed in basso, da due rami uno di quercia e l'altro di
alloro, di colore verde, annodati per i loro gambi rivolti verso il basso da un nastro tricolore.
In un decreto del 1937, il Comune di Bisceglie fu definitivamente iscritto nel libro araldico degli
enti morali. Con lo stesso decreto fu approvato il gonfalone così descritto: drappo di colore bianco
bordato d'oro al palo sinistrato di rosso, attraversato da una banda abbassata dello stesso colore,
caricato dello stemma civico, con iscrizione centrata “Città di Bisceglie”.
Lo stemma di Bisceglie
La chiesa di San Giovanni al Castello (in restauro) venne costruita nel periodo angioino.
La chiesa del Purgatorio, costruita in prossimità del castello nel1638.
La chiesa di San Luigi con l'annesso monastero delle Clarisse fu edificata sull'antico tempio di San Ludovico
nell'anno 1638.
La chiesa di Santa Croce e l'annesso monastero venne costruita intorno al 1650 in prossimità del bastione di porta
Zappino, oggi scomparso.
Alle chiese interne alla cinta muraria si aggiungono, per interesse storico - architettonico, le seguenti chiese
extra moenia:
Architetture civili
“Bisceglie contava non poche opere dei secoli della sua maggiore prosperità, che il tempo ha distrutto, ma che pur son ricordate dai
cronisti locali”, così il critico d'arte Demetrio Salazaro si congedava con la città nel suo libro Puglia Medievale. Per questo è
opportuno annoverare fra le architetture civili della città alcuni importanti palazzi, significativi dal punto di vista storico –
architettonico, il teatro comunale costruito laddove vi era uno teatri più grandi del regno di Napoli, ed infine l'antico porto.
Palazzo Tupputi
Il Palazzo fu fatto edificare verso la seconda metà del XVI secolo con molta probabilità dalla famiglia Frisari, di origini salernitane,
che ricoprì importanti incarichi pubblici a Bisceglie.
L'edificio è da ritenersi una delle opere più interessanti dell'architettura rinascimentale in loco.
Verso la metà del XVIII secolo il palazzo fu venduto ai marchesi Tupputi, originari del piacentino, per cui assunse l'attuale
denominazione.
Durante il periodo risorgimentale l'edificio denominato Palazzo Nazionale fu sede della carboneria ed ospitò il 5 luglio 1820 la Dieta
delle Puglie, una storica riunione presieduta da Domenico Antonio Tupputi, durante
la quale i carbonari pugliesi concordarono un'azione comune a sostegno della
Repubblica Napoletana.
L'edificio è ubicato nel centro storico ad angolo fra via Cardinale Dell'Olio, su cui si
apre l'ingresso principale, e via Ottavio Tupputi. Il palazzo, caratterizzato da una
facciata in bugne a punta di diamante nel piano superiore, conserva all'interno alcune
colonne di granito numidico acquistate nel XVI secolo e provenienti dal duomo di
Giovinazzo.
Il Teatro Garibaldi
L'edificio fu costruito sul suolo occupato dal demolito "teatro della polveriera",
all'interno dell'antico bastione di Zappino. Le vicende legate alla concessione
edilizia ed alla costruzione del teatro furono piuttosto travagliate. Il progetto,
affidato all'architetto Giuseppe Albrizio dall'amministrazione comunale nel 1861,
venne portato a termine nel1872.
Nel 1870 vennero completati i lavori di muratura, mentre nei due anni successivi
furono realizzati gli arredi interni, la scenografia, le decorazioni sul soffitto e
l'impianto per l'illuminazione.
Nell'inverno del 1872 il teatro fu inaugurato con il "Rigoletto" di Giuseppe Verdi e
dedicato all'eroe dei due mondi, Giuseppe Garibaldi, il quale non potendo
partecipare all'evento, inviò una lettera scritta di pugno con cui ringraziava il
Comune di Bisceglie di un così grande onore.
Il teatro presentava una elegante facciata secondo un linguaggio architettonico
neoclassico. Lo spazio interno si sviluppava su tre ordini di palchi ed una platea con
200 posti. La copertura, con struttura in legno, presentava due falde.
Il teatro "Garibaldi"
Agli inizi del Novecento venne rinnovata la facciata ed aggiunti due rilievi in stucco
raffiguranti figure femminili, mentre negli anni successivi cominciarono a
manifestarsi i primi segni di decadenza della struttura che durante la prima guerra mondiale fu adibito a deposito di alimenti ed a
cinematografo.
Nel 1954 il teatro fu assoggettato ad una serie di demolizioni interne e destinato a struttura cinematografica.
Nel 1981 il Ministero dei Beni Culturaliha dichiarato l'immobile come bene di interesse storico - artistico.
Il "Palazzuolo"
Il "Palazzuolo" è la più grande piazza di Bisceglie, indicata nella toponomastica come piazzaittorio
V Emanuele II.
Il Palazzuolo si forma come enormepomerium in corrispondenza della porta principale della Città, Porta Zappino. Già nel XV secolo
questa vasta area che si estendeva oltre il fossato era denominata "largo de lo Palazulo". Questo nome derivava dalla presenza del
"palatiolum"[25] che sorgeva sulla strada detta "dei palazzi", l'attuale via Giulio Frisari, e si affacciava sul tratto della muraglia
compreso fra la Porta Zappino ed il torrione Schinosa.
Questa enorme spianata di terra abbandonata era attraversata dalla strada consolare[26], e vi arrivavano tutte le strade interne dei
Comuni limitrofi.
Con l'espansione extra moenia Ottocentesca, il nudo e selvaggio terreno antistante alla porta principale della Città, divenne l'orgoglio
e la delizia dei biscegliesi.
Architetture militari
La città conserva la torre maestra, punto di riferimento per tutto il territorio ormai da oltre un millennio, il castello ed una buona parte
delle mura di cinta aragonesi,limes del nucleo più antico della città rispetto all'espansione urbana avvenuta fuori le mura.
Le mura difensive
Agli inizi del XV secolo, il sistema difensivo medioevale di cui la città era dotata, risultò essere inadeguato a sostenere la nuova
artiglieria da fuoco. Fu così che con l'avvento degli Aragonesi le vecchie mura normanne, alte e sottili, vennero sostituite da una
nuova cinta muraria, bassa e terrapienata, che seguì quasi ovunque il tracciato precedente. Il tracciato aragonese prevedeva 4 torrioni
più una torre di cinta del castello: Torrione Sant'Angelo (NW), Torrione dell'abisso (SW), Torrione San Martino (NE) (smantellato),
Torrione della Porta (S) (smantellato). La nuova murazione aveva mantenuto le due porte cittadine: una orientata a nord detta porta di
mare (oggi murata ma ancora visibile), una orientata a sud chiamata "di Zappino" (ove attualmente sorge il teatro Garibaldi). Nella
seconda metà del XVI secolo a seguito delle minacce
turche, sempre più insistenti, e con l'avvento degli Spagnoli
le mura furono rafforzate con 5 baluardi pentagonali e
intorno ad esse vennero scavati enormi fossati, e fu creato il
cosiddetto guasto. I cinque baluardi erano: il Bastione della
Porta o Polveriera (smantellato), il Bastione di San Paolo
(W), il Bastione del Castello (SE) (oggi inglobato da
edifici), il Bastione di San Gennaro (E), il Bastione di San
Martino (NE) il più grande ed ultimo ad essere stato
costruito. Gran parte delle strutture di fortificazione è
attualmente fruibile e visibile, soprattutto sul versante del
porto e lungo la via che ad esso giunge.
Grotte
Nel territorio di Bisceglie si trovano lungo il corso delle lame di Santa Croce e lama d'Aglio, antiche vie di comunicazione tra
l'entroterra e la costa, importanti insediamenti neolitici e paleolitici che sono stati oggetto di esplorazioni archeologiche in tempi
diversi.
I Dolmen
In prossimità delle lame maggiori, sono localizzate, su terrazzi pianeggianti, alcune importanti strutture dolmeniche.
Il dolmen di Albarosa
Il dolmen di Albarosa fu eretto a poco meno di 1 km daldolmen della Chianca.
Il tumulo è ubicato nell'omonima contrada posta sulla strada provinciale BisceglieRuvo
- di Puglia, a circa 8 km dal centro urbano.
Anche questo dolmen fu scoperto nel 1909 da Francesco Samarelli all'interno di uno specchione a pianta ellittica. Esso è costituito da
sette lastroni verticali, tutti costituenti le pareti del sepolcro.
Al momento della scoperta furono rinvenuti alcuni oggetti in ceramica lavorata a mano, resti umani, schegge di selce e alcuni bollitoi
di pietra calcarea lavorati a mano.
Il dolmen Frisari
Nel 1909 il dolmen Frisari fu oggetto di una prima esplorazione archeologica da parte del Gervasio. Già in quel periodo il megalite si
presentò semidistrutto e privo di copertura.
Esso appartiene alla tipologia di tumulo a pianta ellittica, composto da cella sepolcrale, larga 2 m e lunga circa 4 m, preceduta da un
dromos.
Il monumento megalitico databile al periodo dell'Età del bronzo (proto appenninico), si affaccia ai primi declivi della sponda sinistra
della caratteristica incisione carsica di lama dell'Aglio, in prossimità del crocevia di confine con i territori di Molfetta e Ruvo di
Puglia, non molto distante daldolmen di Albarosa e dal dolmen della Chianca, e prossimo al casale detto torre di Navarrino.
Altri dolmen
Il "dolmen di Giano", cosiddetto perché si trovava nelle immediate vicinanze del "tempio di Giano" in contrada Santeramo, in
prossimità di una lama. Di questo dolmen, distrutto nel 1975, non resta più niente, se non minutissimi frammenti di roccia del
dromos. Anch'esso può considerarsi analogo agli altri dolmen presenti nell'agro biscegliese.
Il "dolmen di Santa Croce" ubicato in località lama Santa Croce, non molto distante dagli altri megaliti biscegliesi, che presenta
analogie con i dolmen salentini[28].
Nel territorio di Corato, non lontano dal confine con Bisceglie, si può ancora visitare il "dolmen dei Paladini".
Siti di interesse
Zona Pantano-Ripalta
La località, che occupa un'area pari a 685 ettari lungo la costa fra Bisceglie e Molfetta[29], è definita di interesse naturalistico nel
Decreto Ministeriale n. 30 del 1º agosto 1985, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 06/02/1986. Il sito, di
elevato valore paesaggistico, rappresenta un elemento morfologico e strutturale di grande importanza per la definizione olistica del
paesaggio costiero e carsico pugliese. Il paesaggio vegetale, guardato nel suo insieme, è caratterizzato da campi agricoli: dominano
l'olivo, il mandorlo, i vigneti con impianto a tendone e gli orti disalberati, segno evidente che la mano dei coltivatori ha contribuito
non poco a trasformare il luogo, un tempo completamente ricoperto da vegetazione tipica delle zone umide e della macchia
mediterranea.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[31]
Etnie e minoranze straniere
Secondo i dati ISTAT al 1º gennaio 2015 la popolazione straniera residente era di 1.287 persone. Le nazionalità maggiormente
rappresentate erano:
Romania: 428
Albania: 178
Ucraina: 148
Dialetto biscegliese
"Lingua odorosa di terra e di mare,
sobria come il nostro pane,
violenta come il nostro sole,
rude e amara a volte,
ma sempre sincera e virilmente ottimista"
(Mario Cosmai, dialetto biscegliese)
Tradizioni e folclore
Nell'ambito del folclore pugliese, le tradizioni di Bisceglie costituiscono un patrimonio di consuetudini, atteggiamenti,
comportamenti, rituali religiosi, canti e racconti, tipici del mondo contadino – marinaro meridionale. L'antica tradizione del teatro a
Bisceglie, che vantava già nel regno di Napoli uno dei più grandi teatri detto la “polveriera”, trova testimonianza anche in una
maschera da non dimenticare: Don Pancrazio Cucuzziello.
Successivamente, vengono passate in rassegna le feste dell'anno e le due principali feste patronali, veri e propri eventi: la festa dei tre
Santi e quella dell'Addolorata.
La festa dell'Addolorata
Nella concattedrale è venerata come compatrona della città l'Addolorata, la cui festa ha luogo il
15 settembre. Anche questi festeggiamenti iniziano il 14, con le stesse modalità con cui si svolge
la festa dei tre Santi, e si concludono il 16 sera a tarda ora.
Le bancarelle, le luminarie ed i fuochi pirotecnici riportano la gente nel clima della festa dei Santi.
Presso il teatro Garibaldi viene ornato un altare circondato da luminarie, drappi e fiori, in cui
viene posta il sabato sera l'immagine della Madonna. La processione, lunga e solenne,
accompagna la statua dellaMèmme du paése[43], vestita di nero e col cuore trafitto da sette spade. La Madonna Addolorata
Segue la statua[44] la congrega dell'Addolorata e la folla dei fedeli. Le donne indossano un abito
nero e portano ceri di varia grandezza. Nella tradizione, le donne che hanno ricevuto delle
[45].
"grazie" fanno voto alla Madonna portando i capelli sciolti e i piedi nudi per tutto il periodo festivo
Cultura
Istruzione
Biblioteche
Un punto di riferimento per molti studiosi era ed è rappresentato dalla Biblioteca comunale "Pompeo Sarnelli", ubicata nello storico
edificio del monastero di Santa Croce, in via Frisari nel cuore della città. Nella biblioteca sono conservati oltre 16000 volumi di ogni
genere, fra cui libri rari ed antichi.
Presso il Seminario vescovile è presente la Biblioteca diocesana "San Tommaso d'Aquino" ed un archivio con numerosi fondi. Infine,
presso la Parrocchia di Santa Caterina da Siena, è presente la Biblioteca Parrocchiale "don Michele Cafagna" che conserva un fondo
moderno di circa 10000 libri, con una ricca sezione dedicata alla storia locale.
Scuole
[46] tra le quali le seguenti secondarie di secondo grado:
Nel territorio di Bisceglie sono presenti varie istituzioni scolastiche,
Musei
Museo Diocesano di Bisceglie
Il Museo Diocesano di Bisceglie è situato nel Palazzo Vescovile, nel centro storico della città. Fondato nel 1982 con decreto
dell'allora arcivescovo di Trani Giuseppe Carata, raccoglie quadri, argenti, sculture lignee e lapidari oltre a preziosi messali ed
evangeli provenienti dallaCattedrale di Biscegliee da diverse parrocchie, databili al XVII, XVIII, e XIX secolo.
Media
Stampa
A Bisceglie sono presenti le sedi di alcune piccole case editrici nonché di alcuni periodici quali:
Bisceglie 15 Giorni
Il Biscegliese
BisceglieViva (ex La Diretta, ex La Nuova Diretta, ex Bisceglie in Diretta)
BisceglieLive
Bisceglie24
La Diretta 1993
Radio
L'unica emittente radiofonica presente in città è Radio Centro Bisceglie.
Musica
Cinema e televisione
Set di riprese
Il 28 giugno 2014 sono iniziate a Bisceglie le riprese del nuovo film di Michele Placido intitolato La scelta con Ambra Angiolini,
Raoul Bova, Valeria Solarino e Placido stesso. Il film che vede come comparse molti cittadini biscegliesi è stato interamente girato a
[49][50]
Bisceglie. Le riprese sono terminate il 4 agosto 2014.
Sempre a giugno 2014 la città è stata il set di riprese per Pietro Mennea - La freccia del Sud, fiction Rai diretta da Ricky Tognazzi
dedicata all'atleta barlettanoPietro Mennea.[51]
Cucina
La cucina tradizionale biscegliese è in perfetto equilibrio tra Il “sospiro”
terra e mare. È il dolce preferito dalla
I piatti tipici sono: ceci e cavatelli; ceci e pasta; cime con pasticceria locale. Dalla sua
strascinati (simili alle orecchiette) e cardi (piante di carciofi
denominazione si coglie
perfettamente l'essenza del
lessate e cucinate in brodo con l'uovo); cime e strascinati “dolce sospiro”, un impasto
assése; patate, cozze e checozze[53] al forno; sevéirchie de fatto con pochi ingredienti,
checòzze e chechezzéidde mbregatorie; ciammarechéidde cu banali, tutti appartenenti alla
premedòle[54]; l'arancia rotta all'acqua; u sfricone[55]; tradizione locale. Pare che la Il sospiro
ricetta si tramandi dal lontano
l'acquasale[56], la cialdédde[57]; strascinati e cime di rapa;
XV secolo, quando le
pane, pomodoro, olio e sale. Clarisse producevano e
Completano queste pietanze: il pesce, servito in tutte le salse, sfornavano i cosiddetti "sospiretti delle monache",
tra cui quello servito alla griglia e u ciambotte[58], ma anche realizzati con pan di Spagna farcito con crema e il
tutto ricoperto da una glassa di colore rosa.
prelibatezze marinare come alici marinate, ricci, piccoli polpi e
Una leggenda racconta che questi dolci furono preparati
seppioline crude condite con limone e olio e cozze crude
dalle Clarisse in occasione delle nozze di Lucrezia Borgia.
oppure cotte; le braciole e l'arrosto di castrato; le
Ma la sposa non arrivò mai; nel frattempo gli ospiti
gnimbredde[59].
sospiravano appunto per l'attesa e quindi questi dolci, dalla
Tra la frutta, primeggiano le ciliegie di Bisceglie, l'uva da
forma provocatoria perché riproducenti il seno femminile,
tavola del genere "baresana" (detta anche turchesca o lattuario
furono mangiati. Una testimonianza certa arriva
bianco), l'uva "regina" e l'uva "cardinale".
dall'eremita Aleandro Baldi che li descrive così: "A
Una tipica ghiottoneria locale è u calzaune[60], una focaccia
Visceglia si confeciuma una zacchero assai gustoso e
ripiena di sponsali lessati e baccalà, olive nere, acciughe,
buono".
diabuicchie (peperoncino) e uva passa. Un'altra varietà di
calzone è preparata con pomodori, ricotta forte e cipolla.
Rientra nella tradizione mangiare il calzone alla vigilia dell'Immacolata ed alla vigilia di Natale.
I dolci tipici della cucina locale sono: le cartellate, dolci preparati in occasione delle feste natalizie; i pizzetti fatti con mandorle
arrostite, zucchero e cacao; i marzapane; le sapienze, fatte con farina, zucchero e marmellata; le ciambelle, fatte con farina e uova e
inzuppate nel giléppe (glassa), preparate per le feste pasquali; le zeppole, fatte con uova, farina, un po' di burro e fritte in forma di
taralli servite in occasione della festa di San Giuseppe; la schiuma di uova; la scarcella; u seseméidde; la còlve, preparata il giorno
dei morti con grano bollito condito con abbondante vin cotto[61], mandorle tritate, pezzi di noce, pezzetti di cioccolato, chicchi di
melograno; le pestazze e la monaca; u calzengéidde; il "sospiro"[62]. Quest'ultimo è il dolce tipico biscegliese più famoso, tutelato dal
consorzio Pasticceri Di Bisceglie, che ne hanno redatto il disciplinare (ingredienti e preparazione), legando ulteriormente la storia di
questo dolce alla storia della città stessa.
Geografia antropica
Urbanistica
Dall'evoluzione urbana della città risulta chiaro che già sul finire del XVIII secolo i due quartieri esterni al nucleo più antico,
delimitato dalle mura aragonesi e cresciuto in simbiosi con la natura, si formarono spontaneamente ai mar
gini delle fortificazioni.
L'espansione extra moenia settecentesca, che seguiva come dei tentacoli i solchi scavati dalle due "lame" ai fianchi della città murata,
venne ricucita ad un tessuto urbano ottocentesco, più regolare, che si sviluppò intorno al grande
pomerium denominato Palazzuolo.
La realizzazione del tronco ferroviario Foggia – Bari e la costruzione del fabbricato viaggiatori avvenuta nel 1864, determinò un
nuovo orientamento nell'espansione urbana di fine Ottocento,
limitata ad ovest dalla costruzione del camposanto (1863). Già nel
1874 era stato affidato all'ingegnere barese Giorgio De Vincentiis
l'incarico di redigere per Bisceglie un piano regolatore e
d'ampliamento[63] che trovò nella stazione un elemento di
orientamento della nuova espansione urbana. L'idea di collegare
con un asse viario il fabbricato viaggiatori con piazza del mercato
(attuale piazza San Francesco) ed ilPalazzuolo, ripresa nel piano di
ampliamento del 1909 redatto dall'ing. Gaetano Ventrella, diede
luogo nel 1928 alla realizzazione delRettifilo[64].
Tuttavia, la costruzione della ferrovia ha rappresentato, almeno fino Espansione urbana di Bisceglie
alla metà del secolo scorso, un nuovo limite urbano che ha segnato
l'organizzazione del territorio nella direzione est –ovest.
Solo con il Piano regolatore generale comunale del 1959 si proponeva un'area destinata alle attività industriali che scavalcava la
ferrovia e si proiettava in direzione sud – est. Questo piano, pur prevedendo la riorganizzazione della città attraverso la realizzazione
di nuove arterie stradali (via della Repubblica, via della Libertà, corso Umberto I), non tenne conto dei “segni antichi” del territorio,
non salvaguardò né la cittàintra moenia, né l'edilizia di interesse storico – architettonicoextra moenia, molto diffusa fuori dalle mura.
Tutto ciò determinò una espansione urbana a "macchia d'olio" dominata da una grande quantità di edilizia priva di qualità.
Nei primi anni settanta, con il nuovo Piano regolatore generale (PRG), redatto
dall'architetto Antonio de' Grassi di Pianura e dall'ingegnere Giambattista La Notte,
proporzionato rispetto al 2010 con una popolazione di 79.000 abitanti, il territorio è
stato organizzato principalmente sul reperimento di nuove aree di espansione esterne
alle "maglie" già edificate o parzialmente edificate. Per cui, nel nuovo PRG (inteso
come strumento urbanistico di indirizzo generale approvato nel 1975), venivano
individuate nuove aree di tipo residenziale[65], veniva riorganizzata la zona turistico
– residenziale di “Salsello e la Testa” ed individuata a sud della città, tra la SS 16 e
la ferrovia un'area destinata alla residenza stagionale, e si individuavano nuove aree
per gli insediamenti industriali (zona lama di Macina, verso Molfetta) e artigianali Il PRG degli anni settanta
(via Ruvo e SS 16 in direzione Molfetta). Il piano, inoltre, prevedeva il recupero del
centro storico e teneva conto della proposta avanzata nel 1967 dal Consiglio
Comunale per la costruzione di un porto – canale di tipo turistico all'interno della "lama Paterno", sul confine con il territorio di
[66].
Trani. Progressivamente, negli anni successivi, il PRG è stato attuato attraverso la redazione di specifici piani attuativi
A partire dai primi anni novanta tutto il litorale di ponente, assoggettato ai fenomeni di erosione marina, è stato riprogettato[67]
secondo tecniche di progettazione ambientale. Fra gli interventi realizzati è da annoverarsi il teatro "Mediterraneo"[68], costruito in
prossimità del mare in zona "trullo verde".
Nel 2009 è stato conferito l'incarico ad un gruppo di 16 professionisti[69] per la redazione del nuovo PUG (piano urbanistico
generale). Nella corposa relazione generale del 2010, composta da 245 pagine, a cui vengono allegate 29 tavole di analisi e di
strategie da adottare, si pone l'attenzione verso l'agro biscegliese proponendo fra i progetti strategici la creazione di un parco agricolo
lungo la lama di Santa Croce, del parco Pantano – Ripalta e di un itinerario naturalistico, la creazione di un foro urbano a cavallo
della ferrovia, la ricostruzione di un nuovo fronte mare compreso fra “la salata e la seconda spiaggia”, e alcune strategie per il
[70].
recupero del nucleo antico. Inoltre, con il nuovo PUG si prevede per i prossimi 15 anni un incremento abitativo per 6000 abitanti
Economia
La “Banca dei biscegliesi”
Agricoltura e pesca Per ben settantasette anni la stabilità e la vitalità
dell'economia locale è stata garantita dallaBanca
Popolare di Bisceglie. In città già sul finire
dell'Ottocento operava la Banca Tupputi a
sostegno del credito agrario. Nel 1913 alcuni
sostegno del credito agrario. Nel 1913 alcuni
L'economia della città è da sempre legata all'agricoltura. I suoli professionisti ed un gruppo di
agricoli utilizzati sono principalmente coltivati a oliveti, commercianti diedero vita ad
vigneti per uva da tavola ed a ciliegeti. La città vanta un
un nuovo Istituto bancario
che, nonostante il modesto
fiorente commercio di esportazione ortofrutticola per l'Italia e avvio, attraversò tra la fine
per l'estero. La costruzione della ferrovia Adriatica favorì ed degli anni Sessanta e l'inizio
intensificò, già sul finire dell'Ottocento, gli scambi con le degli anni Settanta, un
grandi città dell'Italia settentrionale e dell'Europa centro- considerevole periodo di
crescita patrimoniale sotto la
settentrionale.
guida di Michele Dell'Olio. La
Dallo scalo merci ferroviario, coperto e scoperto, si spedivano Banca Popolare di Bisceglie,
per i mercati di Milano, Torino, Bologna, per l'Austria, la oltre alle normali operazioni Bisceglie. La sede
bancarie, sostenne della Banca
Svizzera, la Francia e la Germania, uva da tavola[71],
l'economia locale Popolare di
mandorle, olive, ciliegie, e di ortaggi come insalate pomodori e Bisceglie
concedendo crediti sulle
cavoli. nuove costruzioni di alloggi,
Attualmente la produzione agricola alimenta l'attività molitoria anticipazioni ad imprese che
delle olive per la produzione di olio di oliva, ed il commercio lavoravano nel settore dei lavori pubblici, crediti ad
imprese commerciali ed artigiane.
dell'uva da tavola e delle ciliegie[72].
L'attività marinara della città è testimoniata dalla sua flotta L'Istituto, che aveva filiali a Canosa di Puglia, Trani e
peschereccia, che conta oltre 30 imbarcazioni di notevole Corato, dopo la fusione con la Banca del Salento, ha
stazza, che, nonostante la crisi del comparto, rende la pesca un chiuso i battenti nel 1990.
Industria manifatturiera
La struttura produttiva è caratterizzata dalla prevalenza di micro e piccole imprese che gravitano intorno ai settori dell'agricoltura e
della pesca, come i frantoi oleari e piccole industrie conserviere.
Significativa è la presenza sul territorio di numerose imprese che operano nel settore dell'abbigliamento, in particolar modo nella
produzione di biancheria intima e di ricami[73].
Sono da segnalare alcune industrie dedite alla lavorazione del legno e della pietra locale.
Terziario
Il settore dei servizi, un tempo fortemente legato alla struttura sanitaria della “Casa della Divina Provvidenza, è rivolto
principalmente al turismo. Ai numerosi esercizi ricettivi, ben distribuiti su tutto il territorio, corrispondono significativi arrivi e
presenze durante l'anno. Per questo la città risulta essere punto di riferimento nel settore turistico – alber
ghiero del nord barese.
Inoltre, sul territorio è considerevole l'attività di aziende e professionisti che svolgono servizi alle imprese.
Infrastrutture e trasporti
Ferrovie
La stazione di Bisceglie è posta sulla direttrice adriatica Lecce - Bologna gestita da Rete Ferroviaria Italiana. Il piazzale è composto
da due binari entrambi di corsa.
Porti
Il porto di Bisceglie si sviluppa in un bacino naturale di circa 100.000 m² ed è
settorializzato nell'attività peschereccia ed in quella turistico-diportista.
Mobilità urbana
Il trasporto pubblico urbano è gestito dal Comune di Bisceglie, garantito con due
linee di autobus. I trasporti interurbani sono gestiti dalla STP Bari, mentre i
collegamenti giornalieri con la città di Corato sono serviti dagli autobus della ditta
Conca aderente al consorzio regionaleCotrap.
Porto di Bisceglie: lo scalo di alaggio
La stazione degli autobus è ubicata nel centro della città, presso piazza regina
Margherita.
Piste ciclabili
La città è dotata di un sistema perimetrale di piste ciclabili. Il tratto più consistente si sviluppa sul lungomare di ponente e fa parte del
più ampio progetto della costruendaciclovia Adriatica che collegherà tutte le località costiere dell'Adriatico.
Amministrazione
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Primo
Periodo Partito Carica Note
cittadino
26 maggio 21 giugno Francesco [74]
Democrazia Cristiana Sindaco
1988 1990 Contò
21 giugno 16 febbraio Francesco [74]
Democrazia Cristiana Sindaco
1990 1993 Contò
16
24 aprile Biagio [74]
dicembre Partito Repubblicano Italiano Sindaco
1995 Lorusso
1993
Maria
8 maggio 13 marzo Giuseppina [74]
Polo per le Libertà Sindaco
1995 1996 Del
Monaco
4 luglio 13 febbraio Francesco [74]
centro-sinistra Sindaco
1996 1998 Napoletano
8 giugno 28 maggio Francesco [74]
Partito della Rifondazione Comunista Sindaco
1998 2002 Napoletano
28 maggio 7 gennaio Francesco [74]
centro-sinistra Sindaco
2002 2006 Napoletano
Francesco
30 maggio 22 giugno [74]
Carlo centro-destra Sindaco
2006 2011
Spina
lista civica: bisceglie che vogliamo,lista civica: forza
Francesco
20 maggio 22 febbraio giovani, la puglia prima di tutto,lista civica: movimento [74]
Carlo Sindaco
2011 2013 politico alfonso russo, lista civica: progresso e libertà,
Spina
nuovo psi, lista
Partito democratico (dal 2016) -lista civica: per
Francesco
12 giugno bisceglie, lista civica: noi riformatori, lista civica: [74]
06/09/2017 Carlo Sindaco
2013 ambiente e socialità, lista civica: bisceglie d'amare,
Spina
lista civica: biscegliesi, lista civica: progresso e libertà
Partito democratico (dal 2016) -lista civica: per
Vittorio bisceglie, lista civica: noi riformatori, lista civica: [74]
06/09/2017 "in carica" Sindaco
Fata ambiente e socialità, lista civica: bisceglie d'amare,
lista civica: biscegliesi, lista civica: progresso e libertà
Gemellaggi
San Pancrazio Salentino
Al Fuheis
Khan Younis
Tartous
Kalwaria Zebrzydowska
Sport
Questa voce o sezione sull'argomento Sport è ritenuta da controllare.
Motivo: Sezione contenente descrizioni dettagliate di società dilettantistiche, (alcune
con voce propria) ricca di informazioni non enciclopediche e povera di fonti. Da
ristrutturare come daWikipedia:Modello di voce/Centro abitato#Sport .
Calcio
Il calcio è lo sport che occupa il primo posto sia per atleti che per appassionati e tifosi.
Nel 1908 gli studenti Luigi Ventura, Francesco de Villagomez, Fedele Papagni e i fratelli
Pasquale, fondarono la società sportiva “Ercole” che raccolse atleti nelle discipline del calcio, del
ciclismo, del nuoto e dell'atletica leggera.
Dopo qualche anno la prima società sportiva biscegliese cambiò denominazione in "A.S. Velox"
ed ebbe come presidente Mauro Simone, un industriale del legno.
U.S. Biscegliese -
Sulla scia di questa esperienza, nel maggio del 1913, Giuseppe Maenza ed altri atleti costituirono
Modenese, anno 1929
l'Unione Sportiva Biscegliese, dai colori blu con stella bianca, che attraversò un periodo di
successi, raggiungendo la qualificazione al massimo campionato italiano (I divisione).
Nel 1929, alcuni impiegati della Banca Popolare di Bisceglie, fra cui Gustavo Ventura, a cui verrà dedicato il nuovo stadio comunale
consegnato alla città negli anni settanta, fondarono una nuova società calcistica, denominata “Diaz”.
Inizialmente le partite di calcio erano giocate sulla spianata del palazzuolo. Il luogo, già risultato non regolamentare per lo
svolgimento di partite di calcio nel campionato del 1921 – 1922, venne ben presto sostituito da un nuovo campo di calcio
regolamentare (l'attuale campo vecchio "Francesco Di Liddo).
Nel 1950 le società A.S. Diaz e A. S. Biscegliese diedero vita all'Bisceglie, dai colori nero e azzurro con stella bianca, che negli anni
si è distinta qualificandosi e giocando i campionati di serie C.
Negli anni settanta venne realizzato un nuovo impianto sportivo comunale destinato a stadio comunale ed attrezzato per ospitare le
gare di atletica leggera.
Nell'ultimo decennio si è diffuso il Calcio a 5, grazie alla Società Sportiva Bisceglie Calcio a 5 distintasi anche a livello nazionale, e
sciolta nel 2012. La diffusione del Calcio a 5 ha determinato la fondazione in città di diversi club sportivi.
Altri sport
La tradizione sportiva biscegliese registra oltre un secolo di attività, in diverse discipline sportive, sia di squadra che individuali.
La prima attività di pallacanestro risale al 1978 con l'associazione sportiva G. S. Basket. Nel 1989 venne fondata l'A.S. Basket
Bisceglie che ha disputato campionati in C1 e B2.
Fra gli appuntamenti sportivi che la città ospita sono da annoverare: il giro podistico Città di Bisceglie, giunto alla cinquantunesima
edizione, e l'evento "Asta Night" a cui partecipano i campioni nazionali disalto con l'asta.
Qui di seguito sono elencate le società sportive con sede a Bisceglie:
La società Olimpia Bisceglie Basket, squadra attualmente militante inserie B Dilettanti (basket)
L'A.S.D. Sportilia volley, squadra femminile militante in serie C (pallavolo)
La società ciclistica “Gaetano Cavallaro” ciclismo)
(
Sono inoltre presenti: la società Atletica Riccardi, un club sportivo che opera nelle discipline dell'atletica leggera, la squadra
Nazionale di karate, il gruppo sportivo ciclistico cicloamatoriale AVIS e l'associazione giovanile Ludobike Racing Team, la società
Basket Ambrosia Bisceglie che è impegnata nella pallacanestro, la sezione biscegliese del Tiro a Segno Nazionale, l'associazione
sportiva Hippos impegnata nell'equitazione.
Impianti sportivi
La città, che ha ospitato nel 1997 alcune gare della XIII edizione dei Giochi del Mediterraneo, è dotata di uno stadio comunale
intitolato a Gustavo Ventura, con pista per atletica leggera e campo da calcio. È dotata di altri due campi di calcio (campo vecchio
"Francesco Di Liddo", campo di calcio “Don Uva” con annessi impianti sportivi), di un palazzetto dello sport comunale denominato
PalaDolmen, di piscine coperte e scoperte, di impianti sportivi regolamentari con campi da tennis, pallavolo e calcetto, di un impianto
privato per il tiro a segno, di un ciclodromo e di un impianto privato per ilbowling.
Galleria d'immagini
Questa voce o sezione sull'argomento Puglia è ritenuta da
controllare.
Motivo: Galleria esagerata in contrasto con linee guida.
Bisceglie extra moenia. Bisceglie intra moenia. I Bisceglie intra moenia. Bisceglie intra moenia.
Pietra miliare di età tre archi Un arco medioevale Uno scorcio
romana
Bisceglie intra moenia. Bisceglie extra moenia. Bisceglie extra moenia. Bisceglie intra moenia.
Uno scorcio Palazzo Fiori Monumento ai caduti Strada caldaia
Bisceglie intra moenia. Bisceglie intra moenia. Bisceglie. Giardini Bisceglie. Il palazzuolo
Palazzo sede Palazzo Frisari.
dell'Università
Bisceglie. Il rettifilo Bisceglie. Castello Bisceglie. Scorcio del Bisceglie intra moenia.
Palazzo Ammazzalorsa Dettaglio Concattedrale
Palazzo Tupputi
Note
1. ^ a b Dato Istat (http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html)- Popolazione residente al 31 dicembre 2017.
2. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia(PDF ), in Legge 26 agosto 1993, n.
412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile , 1º marzo
2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012.
3. ^ Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Bisceglie", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2007,
ISBN 978-88-397-1478-7.
4. ^ Autori Vari, Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani,1996, Milano, GARZANTI,
p. 80.
5. ^ Bandiera Blu 2001, in tuttitalia.it. URL consultato il 6 aprile 2015.
6. ^ Bandiera Blu 2003, in bandierablu.org. URL consultato il 6 aprile 2015.
7. ^ Bandiera Blu 2005, in bandierablu.org. URL consultato il 6 aprile 2015.
8. ^ Bandiera Blu 2006, in bandierablu.org. URL consultato il 6 aprile 2015.
9. ^ istat.it, dati del bilancio demografico ufficiale ISTAT http://demo.istat.it/bilmens2012gen/index02.html dati del
bilancio demografico ufficiale ISTAT. URL consultato l'11 settembre 2014.
10. ^ Dato Istat al 09/10/2011
11. ^ cfr. la tesi sostenuta dal prof. Alberto Simone, esposta nell'articolo IL NOME BISCEGLIE E LA SUA ORIGINE,
pubblicata nella Raccolta della Rassegna Storica dei Comuni, pag. 110 e succ., vol. 3 anno 1971 edita dall'Istituto di
Studi Atelliani, e la tesi del prof. Mario Cosmai presentata nel suo libro LA ST ORIA DI BISCEGLIE, pag. 20 e succ.,
pubblicato nel 1960 dall'editore Il Palazzuolo.
12. ^ "Pompeo Sarnelli congetturò che Bisceglie fosse stata fondata dai romani al tempo della guerra di Pirro. Al servizio
di Roma il paese avrebbe assolto il compito di vigilanza sul mare attraverso postazioni di controllo, da cui derivava al
luogo il nome Vigiliae con cui era denominataBisceglie dall'anno 1000 in poi. Inoltre, poiché era in uso presso i
romani donare un ramo di quercia a chi avesse salvato la vita umana, Bisceglie che con la costante vigilanza salvava
intere città... avrebbe avuto in dono un albero di quercia.", Mario Cosmai, LA ST ORIA DI BISCEGLIE, 1960
13. ^ toponimo derivato da termine dialettale "zembre" che significa becco
14. ^ a tal proposito leggasi Memorie de' Vescovi di Bisceglia, di Pompeo Sarnelli pubblicato a Napoli nei primi del
Seicento e le osservazioni fatte daMario Cosmai nel primo capitolo del libro Storia di Bisceglie, edito a Bisceglie nel
1960
15. ^ "Alla luce di prove storiche, non ci sono tracce che rivelano l'esistenza di una città romana sul tratto costiero fra
Trani e Molfetta, nonostante non manchino tracce di grecità e romanità nell'agro biscegliese. Si fa cenno a Giano in
una carta del 700 e a Pacciano in una carta del 790. Il primo documento in cui si nomina in modo esplicito il luogo
Vigiliae risale solo alla fine dell'800." Mario Cosmai, Storia di Bisceglie, pag. 19, Bisceglie, 1960
16. ^ Questo è quanto viene riportato nella tradizione. Per ulteriori approfondimenti leggasi Mario Cosmai in ST ORIA DI
BISCEGLIE, pag. 33, ed. Mezzina, 1960.
17. ^ In una carta del 1211 si fa cenno ad un accordo commerciale fra Bisceglie e Ragusa Dalmata. Mario Cosmai,
Storia di Bisceglie, pag.30
18. ^ citazione non suffragata da prove provate
19. ^ Spunti e riflessioni della narrazione sono in RINASCIMENT O PRIVATO, di Maria Bellonci edito da Rizzoli
20. ^ all'interno delle mura
21. ^ dal libro Bisceglie turistica, Mario Cosmai, ed. Bisceglie 1960
22. ^ Denominata così perché era stata concessa alle genti provenienti da Enziteto, un'area che si estendeva a sud –
est rispetto al borgo, in direzione di Molfetta
23. ^ strada che scendeva verso il porto in cui erano ubicate le caldaie per la produzione della pece
24. ^ Secondo l'etimologia, incerta, proposta dagli antichi romani,pomerium deriverebbe da post-moerium dove moerus
varrebbe murus, oltre le mura
25. ^ Palazzo del regio governatore di Città
26. ^ A tal proposito è utile indicare la presenza di una pietra miliare romana ubicata nei giardinetti della piazza in
direzione di Trani
27. ^ Pompeo Sarnelli nel suo libroMemorie de' Vescovi di Biseglia pubblicato nel 1693, attribuisce la costruzione della
torre maestra al conte Pietro I il normanno. Per questo la torre è detta ancheorre T Normanna.
28. ^ a tal proposito si legga l'articolo scritto da Alfredo Logoluso nel novembre del 2006 e pubblicato su internet al
seguente indirizzo Alfredo logoluso (http://www.pinodenuzzo.com/pietre/logoluso.htm)
29. ^ Inserita nel Foglio 177 tav. IV S.O. della Carta d'Italia (I.G.M.)
30. ^ Fronte marino
31. ^ Statistiche I.Stat (http://dati.istat.it/Index.aspx)- ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
32. ^ Storia, leggenda e tradizioni, su uniurb.it. URL consultato il 12 luglio 2013.
33. ^ per esempio [... la parola Ascre, che significa terrazza, richiama i cocci che in greco sono detti òstraka...] cit. Mario
Cosmai, Il dialetto Biscegliese, Bari, edizioni Levante, 1984
34. ^ per esempio [... la parola chelòmme, fiorone, prende il nome dal latino COLUMBUS, il colombo, per somiglianza;
cra, domani, ripete il noto avverbio latino CRAS; méire, vino, è così detto dal latino MERUM, che significa puro...] cit.
Mario Cosmai, Il dialetto Biscegliese, Bari, edizioni Levante, 1984
35. ^ per esempio [... il germanico sparon ci ha dato sparagno, mentre risparmio è rimasto fuori dal nostro lessico...] cit.
Mario Cosmai, Il dialetto Biscegliese,pag. 17, Bari, edizioni Levante, 1984
36. ^ per esempio [... il nostro vastòse ripete il bizantino bastasio, facchino...] cit. Mario Cosmai, Il dialetto Biscegliese,
Bari, edizioni Levante, 1984
37. ^ per esempio [... relitti mediterranei sono: cala, per rada; matina, piccola altura; e pochi altri...] cit. Mario Cosmai, Il
dialetto Biscegliese, Bari, edizioni Levante, 1984
38. ^ così scriveva Mario Cosmai inLEGGENDE E TRADIZIONI BISCEGLIESI, pag. 112, Mezzina ed., Molfetta, 1980
39. ^ trad. dal dialetto: l'anima dei morti
40. ^ grano cotto misto con acini di melagrane, scaglie di cioccolato, granoturco e vin cotto
41. ^ dal greco phanós, fiaccola. [Questa tradizione ha origini nella credenza popolare secondo cui la Madonna, dopo
aver preparato il corredo per il nascituro Gesù, volle lavarlo in questo giorno ma, poiché era cattivo tempo, accese il
fuoco per asciugarlo.] tratto da Mario Cosmai,LEGGENDE E TRADIZIONI BISCEGLIESI, Mezzina ed., Molfetta,
1980
42. ^ [La bassa banda è formata da 4 o 5 persone (sono chiamati gli analfabeti del pentagramma: orecchianti) che
suonano rispettivamente piatti, tamburo, grancassa e flauto o pif fero che esegue la melodia. Essa inizialmente
accompagnava per il paese i questuanti dei comitati feste patronali] così Luca De Ceglia in STORIA DELLA BANDA
MUSICALE DI BISCEGLIE, pag. 8, tip. Mezzina, Molfetta, 1989
43. ^ Mamma del paese
44. ^ scultura lignea realizzata verso la metà del Settecento dall'artista andriese Nicola Antonio Brudaglio
45. ^ cit. Mario Cosmai, Leggende e tradizioni biscegliesi, Mezzina ed., Molfetta, 1980
46. ^ tuttitalia.it, http://www.tuttitalia.it/puglia/73-bisceglie/36-scuole/. URL consultato il 1º novembre 2014.
47. ^ nota brano tratto dal DIZIONARIO ENCICLOPEDICO UNIVERSALE DELLA MUSICA E DEI MUSICISTI , vol. I,
pag. 536, ed. UTET, Torino, 1983
48. ^ scrive Luca De Ceglia inSTORIA DELLA BANDA MUSICALE DI BISCEGLIE, pag. 48, tip. Mezzina, Molfetta, 1989
49. ^ La scelta di Michele Placido, in trovacinema.repubblica.it. URL consultato il 22 luglio 2014.
50. ^ Primo ciak per La scelta di Michele Placido, in www.bisceglielive.it. URL consultato il 22 luglio 2014.
51. ^ Ricky Tognazzi gira la freccia del sud, in corrieredelmezzogiorno.corriere.it. URL consultato il 22 luglio 2014.
52. ^ Cine Dolmen Fest, tanti gli attori che animeranno la kermesse a Bisceglie , in www.ilikepuglia.it. URL consultato il 22
luglio 2014.
53. ^ zucca
54. ^ lumachine bollite e successivamente cotte col sugo di pomodoro, aglio e peperoncino
55. ^ aglio olio e peperoncino sfritto con l'aggiunta di pomodori e sale
56. ^ si prepara mettendo a bollire in un tegamino dell'acqua e aggiungendovi pomodori prezzemolo e olio. Quando
l'acqua bolle si tagliano pezzetti di pane che vengono messi in un piatto e sopra si versa il brodo ottenuto condito con
olio e formaggio
57. ^ Si versa un po' d'acqua su pezzi di pane fatto in casa, che viene condito con olio, pomodori freschi, sale, origano e
ruca.
58. ^ zuppa di pesce, o minestrone fatto con pesci di varie sorte
59. ^ involtino di budelline, fegatino e cibreo di coratella
60. ^ focaccia ripiena di sponsali lessati e baccalà, olive nere,acciughe sotto sale, diabuicchie e uva passa. Un'altra
versione è preparata con pomodori, ricotta forte e sponsali lessati.
61. ^ mosto non fermentato
62. ^ Descrizione del sospiro suCentro Studi Biscegliese(http://www.centrostudibiscegliese.it/foto.php?id=10284)
63. ^ Gianfrancesco Todisco, Bisceglie nella documentazione grafica dal '500 al '900 , pag. 93, Mezzina ed., Molfetta,
1988
64. ^ strada rettilinea che si rifà ai diversi assi viari proposti negli interventi urbanistici di fine Ottocento
65. ^ zona San Francesco a est della città, zona Sant'Andrea compresa tra la ferrovia e la costruenda strada a grande
scorrimento SS 16 bis
66. ^ L'attuazione del PRG approvato nel 1975 si è sviluppata attraverso la redazione di specifici piani esecutivi come: Il
PQ della zona artigianale est approvato nel 1979; il PP della zona artigianale sud del 1982; il PP di Salasello
approvato nel 1985; il PR del centro storico approvato nel 1986; il PEEP approvato nel 2002; 22 PL approvati in un
arco temporale compreso fra il 1976 ed il 2005; 6 Programmi Speciali approvati fra il 1999 ed il 2009; una
pianificazione specialistica afferente l'area ASI del 2008. Dati riferiti alla tavola SC 3.2 stato di attuazione
pianificazione esecutiva, PUG Bisceglie 2010
67. ^ il progetto generale venne affidato dal Comune di Bisceglie all'arch. Amedeo Clavarino
68. ^ la costruzione, che afferisce alla tipologia classica del teatro greco, è incassata nella roccia con la scena rivolta
verso il mare ed orientata in direzione della cattedrale di rTani
69. ^ coordinamento generale prof. arch. Gianluigi Nigro, arch. Francesco Nigro, arch. Mauro Sàito
70. ^ Dalla Relazione Generale del PUG 2010, pag. 213 [... si ritiene che, in base all'andamento demografico degli ultimi
anni e riferendo il PUG... ad un arco temporale di 15 anni il dimensionamento del piano possa aggirarsi attorno a
nuove quantità per soddisfare un fabbisogno di circa 5.500/6.000 abitanti, pari al 10/12% degli attuali abitanti in ciò
comprendendo anche le eventuali nuove necessità per l'edilizia sociale]
71. ^ Agli inizi del Novecento Bisceglie era considerata il più importante centro di produzione e di scambio della famosa
uva da tavola denominata “baresana”, oggi soppiantata dall'uva “regina” e da altre qualità di uva
72. ^ La presenza del ciliegio nel territorio di Bisceglie risale alla seconda metà del XVI secolo. Nei primi del Novecnto
dallo scalo ferroviario biscegliese partiva un quarto della produzione nazionale di ciliegie. Attualmente alla
produzione della ciliegia tipica biscegliese la “dura del Reddito” detta “durone di Bisceglie” si fiancaaf la coltivazione
delle ciliegie della qualità Ferrovia, Bigarreau Moreau, Bigarreau Burlat, Celeste, New Star , Prime Giant, Giorgia,
Sweet Heart. Nel 2003, al fine di tutelare e promuovere la produzione cerasicola della ciliegia tipica del territorio, è
stato costituito il “Consorzio di tutela e valorizzazione della ciliegia di Bisceglie”
73. ^ Bisceglie vanta un'antica tradizione di merletti e ricami ottenuti con la tecnica del "tombolo", un grosso cuscino su
cui le donne cucivano ed intrecciavano, fra tantissimi spilli, il cotone in vari colori, secondo le indicazioni del cliente.
74. ^ a b c d e f g h i j k http://amministratori.interno.it/
Bibliografia
G. Di Benedetto e G. La Notte (a cura di),Bisceglie nella documentazione grafica dal '500 al '900 , Molfetta, Mezzina
editore, 1988
Erminia Cardamone e Matteo de Filippis (a cura di),Strutture teatrali dell'800 in Puglia, Bari, assessorato alla
Pubblica Istruzione Regione Puglia - Accademia delle Belle Arti di Bari, 1988
Gianfranco Borraccetti,Guida ai luoghi del centro storico di Bisceglie, Terlizzi, cooperativa culturale RTS, 2003
Francesco Cocola, Vocabolario dialettale biscegliese - italiano, Trani, tipografia Paganelli, 1925
Mario Cosmai, Storia di Bisceglie, Bisceglie, edizioni il Palazzuolo, 1960
Mario Cosmai, Bisceglie nella storia e nell'arte, Bari, Levante editore, 1968
Mario Cosmai, Leggende e tradizioni biscegliesi, Molfetta, Mezzina editore, 1980
Mario Cosmai, Il dialetto biscegliese, Bari, Levante editore, 1984
Luca De Ceglia, Storia della banda musicale di Bisceglie, Molfetta, Città di Bisceglie ed., 1989
Pompeo Sarnelli, Memoria de' vescovi di Bisceglia e della stessa città , Napoli, 1693
Giambattista La Notte,Bisceglie. Insediamenti culturali, Bari, Adda ed., 1991
Altri progetti
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file suBisceglie
Collegamenti esterni
Associazione Turistica Pro Loco Bisceglie, su prolocobisceglie.it.
Centro Studi Biscegliese, su centrostudibiscegliese.it.
Biblioteca Parrocchiale don Michele Cafagna, su parrocchiasantacaterinabisceglie.it.
Associazione Bisceglie Vecchia Extramoenia, su bisceglievex.it.
Controllo di autoritàVIAF (EN ) 123166734
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Bisceglie&oldid=99346899
"
Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 28 ago 2018 alle 20:15.
Il testo è disponibile secondo lalicenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo
; possono applicarsi
condizioni ulteriori. Vedi le condizioni d'uso per i dettagli.