Indice
Geografia fisica
Territorio
Clima
Origini del nome
Storia Quattro scorci: (da sinistra a destra)
Simboli veduta del centro storico dalla valle del
Onorificenze Carpino, veduta del campanile della
cattedrale, la Fontana Fraterna e la
Monumenti e luoghi d'interesse
facciata della cattedrale di Isernia
Architetture religiose
Cattedrale di San Pietro Localizzazione
Altre chiese Stato Italia
Architetture civili Regione Molise
Fontana Fraterna
Provincia Isernia
Palazzi di Isernia
Le mura di fortificazione Amministrazione
Altro Sindaco Piero Castrataro
Siti archeologici (Indipendente di centro-
Valico del Macerone sinistra) dal 18-10-2021
Società Territorio
Evoluzione demografica Coordinate 41°36′10″N 14°14′23″E
Etnie e minoranze straniere
Altitudine 423 m s.l.m.
Lingue e dialetti
Superficie 69,15 km²
Religione
Tradizioni e folclore Abitanti 20 945[2] (28-2-2021)
Il Tombolo di Isernia Densità 302,89 ab./km²
Le Confraternite di Isernia Frazioni Acquazolfa, Bazzoffie,
La processione del Venerdì Santo Breccelle, Capruccia,
Istituzioni, enti e associazioni Castagna,
Qualità della vita Castelromano,
Collecroci, Colle de'
Cultura
Istruzione Cioffi, Colle Martino,
Biblioteche Colle Pagano, Colle
Scuole Palumbo, Conocchia,
Coppolicchio, Fragnete,
Università
Sapienza Università di Roma Marini, Salietto, Valle
Facoltà di Medicina e Chirurgia Soda, Valgianese
Geografia fisica
Territorio
Territorio di Isernia
Secondo la Carta Geologica d'Italia redatta dal Servizio Geologico d'Italia[11], il territorio del comune di
Isernia è situato a metà tra le formazioni "calcareo-dolomitiche mesozoiche" a sud, relative all'appennino
campano e dei monti del Matese, e i "sedimenti di tipo pelagico" del mesozoico-terziario a nord,
appartenenti all'appennino sannita e all'appennino abruzzese[11]. L'accavallamento molto esteso di queste
due zone costituisce un'anomalia rispetto al resto della morfologia appenninica. Il sottosuolo del centro
abitato è formato da rocce di travertino, mentre nella parte settentrionale del comune sono presenti rocce
arenarie e calcaree[11].
Clima
In base alla media trentennale di riferimento 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio,
si attesta a +5,9 °C; quella del mese più caldo, agosto, è di +23,5 °C[12].
Mesi Stagio
ISERNIA
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Inv Pri E
T. max.
media 9,6 10,5 13,1 16,7 21,4 26,0 29,1 29,8 25,4 18,7 13,5 11,4 10,5 17,1 2
(°C)
T. min.
media 2,2 2,6 4,8 7,6 11,0 14,5 17,0 17,1 14,8 9,9 6,3 4,5 3,1 7,8 1
(°C)
La temperatura più bassa registrata ad Isernia, nel gennaio 2011, è stata di -8,5 °C.
Storia
L'area dove sorge Isernia è stata abitata dall'uomo sin dall'era paleolitica[16]: i primi insediamenti, infatti,
risalgono ad almeno 700.000 anni fa. Anche le origini dell'agglomerato urbano sono molto antiche, ma allo
stato attuale non è possibile stabilirne una datazione certa.
La città fu sotto il dominio sannita[17] fin dal V secolo a.C. Grazie alla sua posizione strategica, il suo
controllo fu uno dei punti cruciali durante le guerre sannitiche[18]. Nel 264 a.C. divenne colonia latina e nel
209 a.C. rimase fedele a Roma nella seconda guerra punica[19]. Nel periodo che va dal 263 a.C. al 240
a.C.[20], cioè dopo la deduzione a colonia, furono coniate le monete di Aesernia. Alcuni autori ritengono
che parte della monetazione della guerra sociale possa essere stata coniata nello stesso centro[21]. Durante la
Guerra sociale, nel 90 a.C. Isernia fu occupata dagli italici dopo un lungo assedio e divenne la loro capitale.
Cadde alla fine della guerra[22] per mano di Silla, che la rase al suolo.[17]
Negli anni successivi, vari imperatori, da Cesare a Nerone, promossero un piano di ripopolamento inviando
colonie nei territori ove sorgeva la città. Ai tempi di Traiano, Isernia venne elevata al rango di Municipio; in
quel periodo, venne anche costruito il Capitolium[23].
Dopo la caduta dell'Impero romano, Isernia venne distrutta nel 456 dai Vandali, capitanati da Genserico,
per ben tre volte dai Saraceni, negli anni 860, 882 e 883.
Il 23 ottobre 1860 Isernia ospitò per una notte Vittorio Emanuele II di Savoia in viaggio per recarsi a Teano
ad incontrare Giuseppe Garibaldi. Il Sovrano prese alloggio nel Palazzo Cimorelli, sito nella via che poi
prese il Suo nome, ospite di Vincenzo Cimorelli (n. 5 aprile 1796 - m. 9 agosto 1889)[26]. L'indomani, alla
partenza per Venafro, donava all'ospite la sua tabacchiera d'oro in un cofanetto sul coperchio del quale
erano incise le iniziali reali[27].
Alla fine del XVIII secolo, era la città più popolosa del Contado di Molise. Oppose resistenza ai francesi
nel tentativo di conquista del Regno di Napoli, così come oppose resistenza anche nel 1860, in virtù della
reazione borbonica contro i Piemontesi[28]. I piemontesi ordinarono anche a Isernia fucilazioni sommarie in
cui secondo Pino Aprile morirono 1245[29], mentre secondo uno scritto del tempo (1861) lo scontro "costò
1245 vittime tra guardie nazionali, liberali, reazionari e soldati delle due armate belligeranti"[30].
Nel giorno 10 settembre 1943, durante la seconda guerra mondiale, Isernia subì un pesantissimo
bombardamento da parte degli alleati, che rase al suolo quasi un terzo dell'abitato e provocò la morte di un
numero altissimo di persone. Uno studio del 2007, a cura dell'Archivio di Stato di Isernia, evidenzia come i
morti in totale durante tutti i giorni di bombardamenti, furono in
realtà 489. A causa dei danni causati da questi e da altri
bombardamenti, verso la metà del XX secolo si pose in atto un
piano di rinascita[31] della città, che prevedeva anche lo sviluppo
nella zona più a nord.
Il 16 febbraio 1970 il Parlamento sancì l'istituzione della nuova provincia che divenne operativa il 3 marzo
1970[32].
Simboli
Onorificenze
«A Isernia, che vanta il titolo di prima capitale d'Italia, custode di bellezze naturali
ancora intatte e di testimonianze significative di una lunga storia di civiltà; a Isernia,
medaglia d'oro al valor civile per le stragi e distruzioni belliche sopportate con eroico
contegno; a Isernia, che fedele al suo motto araldico risorge oggi, come capoluogo di
una provincia ricca di antiche virtù e forte di una gioventù laboriosa e onesta.»
(Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi alla consegna della Medaglia d'oro al valor civile)
Titolo di Città
Architetture religiose
Il campanile della chiesa, situato tra il fianco sinistro del tempio e l'Università, fu realizzato nel 1349 ed è
attraversato dal cosiddetto Arco di San Pietro. I due ingressi dell'arco sono sorvegliati da quattro statue
togate romane, inizialmente acefale, conosciute nella cultura locale come mamozi.
Altre chiese
L'Eremo dei santi Cosma e Damiano, come la cattedrale, è
stato edificato su un antico tempio pagano. Notizie certe della
sua costruzione si hanno a partire dall'anno 1130.
La chiesa di San Francesco, fatta costruire nel 1222 da San
Francesco. Tradizionalmente nota anche come Chiesa di
Sant'Antonio, per metonimia da un'ampia cappella in essa
situata, che custodisce una veneratissima statua del santo
portoghese.
La Chiesa di Santa Chiara, costruita nel 1275.
Il Monastero di Santa Maria delle Monache, costruito intorno
all'anno 1000, ha ospitato le monache dell'ordine benedettino.
Nelle sue stanze sono presenti il Museo Nazionale, la
Biblioteca Comunale di Isernia e parte del Museo paleolitico di La chiesa di Santa Chiara
Isernia.
La Chiesa di San Giuseppe lavoratore, costruita nel 1993 nel
rione San Lazzaro, il più popoloso della città.
La Chiesa di San Pietro Celestino, fondata nel 1623 insieme al
monastero adiacente, successivamente distrutto.
La Chiesa dell'Immacolata Concezione, sede della
Confraternita di San Pietro.
La Chiesa di Santa Maria Assunta, costruzione moderna nella
parte nuova della città.
La Parrocchia Sacro Cuore, costruita nel 1948, che comprende
il monastero dei frati cappuccini.
Architetture civili
Eremo dei Santi Cosma e
Damiano
Fontana Fraterna
Annoverata fra le fontane monumentali d'Italia per la sua mirabile struttura architettonica, la fontana
Fraterna[37][38][39] è una delle opere più significative e più importanti nonché simbolo della città.
La fontana, composta da blocchi di pietra locale provenienti da un numero imprecisato di edifici nella città e
da costruzioni di epoca romana, è formata principalmente da una serie di archi a tutto sesto. Presenta
diverse epigrafi incise su di essa, tra cui una dedicata agli Dei Mani. Al centro della fontana c'è una lastra di
marmo più grande delle altre, decorata con due delfini ed un fiore,
proveniente da un edificio sepolcrale. Si può affermare quindi che
la fontana non risale ad un periodo storico preciso, ma che è
testimone dei numerosi periodi storici che hanno attraversato la
città.
Acque Sulfuree: è presente, in contrada Acqua Sulfurea, uno stabilimento termale risalente
ai tempi dei Romani e caduto in disuso da molto tempo. Nello stabilimento è presente una
fontana di acqua sulfurea attiva. A seguito di una ancora parziale ristrutturazione del sito ad
opera dell'amministrazione comunale - c'è stato un tentativo di rivalorizzazione
architettonica del luogo.
Viadotto Santo Spirito: viadotto ad arco della Ferrovia Termoli-Vairano sul fiume Carpino.
Distrutto nei bombardamenti alleati del 1943, venne ricostruito nella forma attuale. È sorretto
da due serie di arcate separate da un arco di notevoli dimensioni che scavalca il Carpino.
Palazzi di Isernia
Palazzo D'Avalos-Laurelli, edificato nel 1694 ad opera
del principe Diego I d'Avalos.
Palazzo San Francesco, costruito nel 1222 da San
Francesco.
Palazzo De Lellis-Petrecca, risalente a circa la metà del
settecento, è un'opera vanvitelliana fatta costruire da
Ferdinando II di Borbone.
Palazzo Jadopi, risalente al XVIII secolo, fu testimone
dell'impiccagione di alcuni garibaldini.
Palazzo D'Avalos-Laurelli
Palazzo Pecori Veneziale, uno dei più belli della città, fu
costruito nel XVIII secolo dal marchese Pecori.
Palazzo Orlando, situato nella zona nuova della città, è una delle sedi dell'università degli
studi del Molise.
Palazzo Pansini-Clemente, edificato tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento sulla
chiesa dell'Annunziata, andata distrutta.
Palazzo dell'Università è un'altra sede dell'Università degli studi del Molise; costruito sulla
vecchia chiesa di San Paolo, è collegato alla cattedrale attraverso l'Arco di San Pietro.
Palazzo Viti sorge su l'attuale Corso Garibaldi, all'altezza della Villa Comunale. Costruito
agli inizi del 900 (1901), si caratterizza per 4 rosoni sulla facciata che simboleggiano le virtù
della famiglia (arte - lavoro - onestà - commercio)
Le mura di fortificazione
Isernia non è stata mai dotata di un castello, piuttosto di una cinta muraria
ancora in parte individuabile nel centro antico. La sopraelevazione naturale
dell'abitato sulla collina, rendeva già dal XII secolo Isernia una città ben
protetta. Per quanto riguarda la precedente era romana, gli elementi arrivati
riguardanti la muratura, a grossi blocchi trachinici parallelepipedi, ne sono
visibili delle tracce sulla parte orientale. Il foro romano era l'attuale Piazza
Andrea d'Isernia o piazza del Mercato, dove il duomo di San Pietro fu
eretto sopra il tempio di Giove. Il decumanus maximus coincideva con
l'andamento del corso Marcelli; nella ripetizione regolare dei vicoli a
questo ortogonali, unica eccezione il vico Storto del Castello, si riconosce
una teoria di cardines.
Nell'847 un terremoto distrusse Isernia, altri danni furono arrecati dai Normanni, sicché la contea passò
nella Contea di Boiano, o di Molise. Nel 1223 l'imperatore Federico II, lottando contro il conte Tommaso di
Celano dei Marsi, ordinò l'abbattimento delle mura isernine. Così queste lentamente nei secoli seguenti
vennero a fondersi con le case civili, complici altre distruzioni arrecate dai terremoti del 1456 e del 1805.
Nel 1703 l'abate Giovan Battista Pacichelli realizzò una pianta della città di
Isernia come si presentava all'epoca, nella legenda della carta geografica,
con lettere dell'alfabeto, sono riportati i monumenti principali:
Nei pressi di Piazza Purgatorio, dove sorgeva la chiesa, distrutta nel bombardamento del 1943, pare che
manchi un tratto della cortina muraria, forse crollato già col terremoto del 1805, si nota una rientranza, un
declivio con un terreno senza costruzioni. Sul lato meridionale la muratura mostra un avancorpo, una torre
circolare e Porta da Piedi, con un ponte che scavalcava un fossato; quest'ultimo sembra generato dal fiume
Carpino. Probabilmente venne realizzato un canale artificiale a protezione dell'accesso alle mura, all'inizio
del corso Marcelli. Il lato nord delle mura appare caratterizzato da una serie di massicci contrafforti che
fanno supporre l'ampio riutilizzo dei resti delle mura sannitiche; manca l'ingresso da nord, detto Porta
Maggiore, che accoglieva i mercanti e i pellegrini dalla strada degli Abruzzi e di Bojano, Campobasso, e vi
si trovava la chiesa dell'Immacolata Concezione.
Altro
L'Incontro (Piazza della Repubblica)[41]. Nel 1998, in Piazza
della Repubblica, fu posta una scultura in pietra lavorata
del maestro Pietro Cascella, denominata "L'incontro".
L'opera rappresenta l'anima di Isernia, fondata su un
incontro di più strade, e quindi di culture diverse.
Monumento ai Caduti della Prima guerra mondiale,
collocato nel Parco della Rimembranza, e realizzato dal
mastro scalpellino Camillo Centuori. Il monumento è
dedicato alle vittime della Prima guerra mondiale; è formato
da sei colonne con capitelli corinzi, che sorreggono una
Il monumento L'Incontro, opera di
struttura circolare sulla quale sono scolpiti i nomi delle
Pietro Cascella.
vittime della Grande Guerra e i sei fiumi protagonisti della
vittoria italiana.
Le leonesse di marmo: nel XVI secolo in piazza Andrea
D'Isernia era presente una grande fontana, di cui rimangono soltanto quattro leonesse
ornamentali in marmo. Due di queste statue sono state posizionate ai lati dell'ingresso sud
dell'attuale villa comunale. Le rimanenti due giacciono nel deposito comunale del museo
(ritrovate casualmente da un operaio dello stesso comune), e da almeno un decennio
attendono di essere ricollocate.
Statua alle vittime del X Settembre, situata in
Piazza X Settembre, la statua delle vittime del X
Settembre rappresenta una figura maschile
bronzea tra le macerie, che si ripara dai
bombardamenti aerei.
Terminal Francesco Martino: Il terminal per gli
autobus urbani ed extraurbani, costruito nei primi
anni 2000 vicino alla stazione ferroviaria, è stato
intitolato a Francesco Martino, il ragazzo di
Isernia morto in un incidente ferroviario sulla
Monumento ai Caduti Statua alle vittime del
tratta Roma-Campobasso nei pressi di
della Prima guerra bombardamento del
Roccasecca il 20 dicembre 2005[42].
mondiale. 10 settembre 1943.
Mura Ciclopiche: il centro storico di Isernia (cioè
la parte della vecchia colonia latina) era
circondato da mura ciclopiche (visibili solo in
alcuni punti) risalenti al terzo secolo a.C. circa. Le mura circondavano l'area della cittadella
fortificata sul tracciato delle quali nel Medioevo furono innalzate delle torrette di guardia
circolari ancora perfettamente visibili. L'area delle mura ciclopiche va dalla zona della
Chiesa di San Pietro Celestino ed arriva all'altezza dell'attuale piazza Celestino V dove è
situata la Fontana Fraterna davanti alla quale sono state scoperti resti delle suddette mura.
Altri resti sono stati scoperti durante il restauro di un locale adibito a ristorante adiacente
piazza Celestino V.
Siti archeologici
"Isernia-La Pineta" è un sito archeologico del Paleolitico risalente a circa 700.000 anni fa[16]
candidato nel 2006 alla lista dei patrimoni dell'umanità[43]. Fu rinvenuto casualmente dal
ricercatore Alberto Solinas nel maggio 1979[44], in occasione dei lavori per una bretella che
collega SS 85 e SS 17. La scoperta è avvenuta in località La Pineta, a poche centinaia di
metri ad est del centro abitato attuale.
La Necropoli della Quadrella. Lungo le strade che conducono fuori dall'antico centro abitato
si sono susseguiti diversi ritrovamenti di oggetti funerari, relativi ad alcune necropoli di età
romana. Il ritrovamento più importante è stato quello avvenuto nel 1980 in località Quadrella,
di una necropoli risalente ai primi secoli dopo Cristo. La zona interessata si trova a sud del
centro abitato, dove il Sordo e il Carpino si uniscono a formare il fiume Cavaliere. Le tombe
rinvenute erano di tipo "a fosso", ricche di corredo funerario poco eterogeneo, ad indicare
una presunta uniformità sociale tra i defunti. Alcuni dei corredi funerari sono esposti nel
museo nazionale di Santa Maria Delle Monache.
Il valico del Macerone (684 m s.l.m.), situato nella zona settentrionale del comune, è stato fin dall'età
romana il valico appenninico che collegava Isernia con Forlì del Sannio e Castel di Sangro tramite
l'omonimo percorso stradale. Una sezione del tragitto è stata sostituita da una superstrada pressoché
parallela, che ha notevolmente ridotto i tempi di percorrenza della tratta Isernia-Rionero Sannitico. Il valico
fu interessato da una terribile frana nel 2013 che devastò l'intera sede stradale rivelando strati su strati di
asfalto aggiunti negli anni per contrastare quella che era una "frana perenne". Tale avvenimento portò
notevoli disagi agli abitanti delle frazioni: Vandra e Masserie Lotto del comune di Forlì del Sannio. Il settore
della SS17 è stato poi riaperto dall'ANAS nel 2019.
La particolare ripidezza e tortuosità del "Macerone" fanno sì che il valico sia estremamente popolare tra gli
appassionati di ciclismo e gli escursionisti in moto.
Pagine memorabili del ciclismo professionistico sono state scritte su questo percorso: in una tappa del Giro
d'Italia del 1921, il "campionissimo" Costante Girardengo, alle prese con i chilometri del "Macerone" -
alcuni dei quali con pendenze fino al 14% -, scese dalla bicicletta e tracciò una croce sulla polvere della
strada, sussurrando con voce stremata "Girardengo si ferma qui!", per poi abbandonare la corsa.[45]
Società
Evoluzione demografica
Sul territorio comunale di Isernia sorgono numerose frazioni e contrade che comportano una distribuzione
demografica irregolare all'interno del comune. Il centro abitato principale ha una popolazione che si attesta
intorno alle 16.000 unità.
Un notevole incremento demografico si è avuto subito dopo l'istituzione della provincia di Isernia nel
1970[32]. Tale variazione positiva è proseguita in maniera ridotta nei decenni successivi. Per far fronte
all'incremento della popolazione residente sono sorti due nuovi quartieri con ampi spazi verdi ed ampie
carreggiate stradali: il quartiere San Leucio e il quartiere San Lazzaro, leggermente distaccato dal centro
cittadino primario.
Negli ultimi anni è in notevole espansione la zona nord della città (località Nunziatella), con la costruzione
di un piccolo ma moderno centro commerciale e con l'ammodernamento dell'impianto stradale attraverso la
realizzazione di nuove rotonde e di una nuova strada (doppia corsia e due marciapiedi) che collega più
agevolmente il centro della città direttamente con il nuovo polo di Pesche dell'università del Molise.
Abitanti censiti[46]
Etnie e minoranze straniere
Al 31 dicembre 2019, gli stranieri residenti a Isernia sono 1163, pari al 5,3% della popolazione
comunale.[47]
Molto popolosa è la comunità rom, presente soprattutto a causa delle deportazioni compiute dal regime
fascista nel 1943 nel locale campo di internamento. La maggior parte dei rom risiede nelle abitazioni
popolari dei quartieri di San Lazzaro e San Leucio.
Lingue e dialetti
Il dialetto di Isernia fa parte del dialetto molisano della zona centro-occidentale della regione, con tutte le
sue particolarità. Molto marcato è il rotacismo negli articoli determinati maschili (ru càne per "il cane" o ru
cegliùcce per "l'uccellino"), così come il rotacismo della "d", tuttavia non sempre applicato (songhe re
Sernia per "sono di Isernia").
Religione
Lo statuto comunale di Isernia indica come patrono san Pietro Celestino, considerato dalla tradizione nativo
del luogo, mentre la diocesi di Isernia-Venafro riconosce quali patroni san Nicandro[24][48], san Marciano e
santa Daria, il cui culto, come riportano alcuni documenti,[49] fu celebrato con fiere e processioni religiose
già nel XIX secolo. Tale culto, abbandonato nei primi decenni del Novecento, si è conservato intatto nella
vicina Venafro, dove nel 303 d.C. i tre santi furono martirizzati proprio nello stesso luogo in cui sorge la
basilica ad essi dedicata.
Tradizioni e folclore
Il Tombolo di Isernia
Le Confraternite di Isernia
A Isernia sono presenti numerose confraternite[52][53]. La più antica è la confraternita "la Fraterna", istituita
nel 1289 di Pietro Angelerio (futuro papa Celestino V); poi esistono la confraternita del "Santissimo
Rosario", la confraternita "Santa Maria del Suffragio" e la confraternita di "Sant'Antonio. In passato le
dispute tra le varie confraternite erano delle vere e proprie lotte di classe, poiché ogni confraternita
rappresentava una diversa classe sociale.
Come stabilito anche dalla ricerca di Legambiente, Mal'Aria 2010[56], Isernia è uno dei capoluoghi di
provincia con la qualità dell'aria più alta d'Italia, grazie alla folta vegetazione ed alla bassa urbanizzazione
del suo territorio ed alla mancanza di industrie pesanti e di traffico.
Inoltre, sempre secondo uno studio di Legambiente, nel 2011 Isernia è risultato uno dei comuni
completamente rinnovabili d'Italia, infatti il fabbisogno energetico della città è completamente coperto
attraverso la produzione di energia elettrica da pannelli fotovoltaici per 392 kW, miniidroelettrico 3,3 MW,
eolico 2,4 MW e 625 kW da biogas[57].
Cultura
Istruzione
Biblioteche
Biblioteca civica "Michele Romano"[58]
Biblioteca provinciale Theodor Mommsen, è la biblioteca
provinciale[59] che ha sede nel palazzo della provincia. Nata
per un progetto provinciale di diffusione della cultura e della
lettura in tutto il territorio[60], contiene circa 40.000 volumi e
60.000 tra giornali quotidiani, periodici ed opuscoli, in
particolare per le sezioni "scienze", "economia" e "diritto".
Sono presenti una emeroteca, una mediateca e un internet
point[61].
Biblioteca comunale[62]
Biblioteca della Camera di commercio, industria, artigianato e
agricoltura
La Biblioteca civica
Biblioteca dell'archivio di Stato di Isernia[63]
"Michele Romano", ospitata
Biblioteca dell'Ente provinciale per il turismo pentro[64] tra le mura dell'antico
Biblioteca di ateneo di Isernia[65] Monastero di Santa Maria
delle Monache.
Scuole
Isernia è sede di varie scuole elementari e medie, e di un numero rilevante di complessi scolastici per le
scuole superiori.
Con l'espansione della città sono stati costruiti due nuovi plessi scolastici (nei quartieri San Leucio e San
Lazzaro), intitolati ai due giovani studenti di Isernia Michele Iavagnilio e Vittorio Tagliente, i quali persero
la vita durante il terremoto dell'Aquila del 2009.
Le scuole elementari intitolate a San Giovanni Bosco e ad Ignazio Silone sono chiuse a causa dell'inagibilità
dei rispettivi edifici.
Università
Musei
Media
Stampa
Quotidiano del Molise
Nuovo Molise
Il Tempo Molise
Radio
Radio Valentina
Radio Orizzonte
Cucina
La cucina di Isernia è molto legata alla tradizione contadina della zona, soprattutto per quanto riguarda la
preparazione di pasta fatta in casa, salumi e prodotti caseari[67].
Un secondo tipico della città sono i "turcinelli" arrostiti, interiora di agnello avvolte in budella e arrostite. Ci
sono poi "ru macche" (polenta con fagioli), i "frattaruoli" (tocchetti di polenta con salsiccia) e "ru
sciarone" (mezzelune di pasta ripiene di uova e formaggi)[67].
Per quanto riguarda i prodotti della natura, molto tipici della zona sono:
il tartufo molisano, in particolare quello bianco, di cui è ricca l'intera provincia, si stima infatti
che contribuisca alla produzione nazionale con una quota di mercato del 40%.
la cipolla di Isernia[68] detta anche di San Pietro: tonda, schiacciata e di dimensione
notevole (ogni cipolla pesa circa dai 100 ai 300g). Famosa anche la varietà Majorina, più
piccola e precoce. È molto importante nella tradizione isernina sia in campo medico, perché
veniva usata per la cura delle cisti e duroni ai piedi, sia dal punto di vista della preparazione
di piatti tipici come la frittata di cipolle (cipollata).
(La moglie che vuole bene al marito la sera gli fa trovare la cipollata)
Vini
In zona si producono anche molti vini, per lo più produzioni casalinghe, tra i quali:
Eventi
Questa voce o sezione sull'argomento Eventi è ritenuta da
controllare.
Motivo: La sezione contiene inserimenti in stile volantino pro loco non
enciclopedici nei contenuti e nel linguaggio, non ammessi da Wikipedia:Modello
di voce/Centro abitato.
Il 26 settembre di ogni anno si celebra ad Isernia la festa dei santi Cosma e Damiano, molto sentita nella
città. Oltre che nel giorno sancito dalla Chiesa, ad Isernia le celebrazioni proseguono anche nel giorno 27,
localmente noto come festa dei santi[69][70]. Oltre alle classiche celebrazioni religiose, tradizionalmente si
svolge anche una grande fiera, che ha luogo nel centro storico di Isernia. Ad essa si aggiungono vari
spettacoli e intrattenimenti musicali, organizzati dall'apposito comitato.
In origine la festa era una celebrazione pagana del Dio Priapo, ma sul finire dell'età romana fu convertita
nella celebrazione cristiana dei due santi medici. Stando ad una lettera-relazione inviata nel 1781 da Sir
William Hamilton a Sir Joseph Banks, alcuni residui del rito pagano avevano finito per protrarsi e
conservarsi pressoché intatti nei secoli. Le usanze in questione prevedevano la commercializzazione di ex-
voto a forma di genitali maschili e femminili, o il pellegrinaggio e la benedizione - all'interno dell'eremo - di
donne e uomini infertili[71]. Queste antiche pratiche, osservate e descritte con stupore dal diplomatico
inglese alla fine del Settecento durante un suo soggiorno isernino, non sono più presenti nella celebrazione
odierna dei santi Cosma e Damiano.
La Fiera delle Cipolle[72], L'associazione tra San Pietro e la cipolla deriva da un'antica
legata ai festeggiamenti leggenda isernina in cui, per salvare sua madre dall'inferno, San
dei Santi Pietro e Paolo, è Pietro fece scendere una resta di cipolle a cui la donna poteva
la più importante della aggrapparsi. Alla resta, però, si
città di Isernia e si svolge aggrapparono anche altre anime.
il 28 e 29 giugno. Di La madre del santo, allora, per
antica origine (la prima non far aggrappare gli altri
testimonianza risale al XV dannati, cominciò a dimenarsi.
secolo), è nata Così facendo, però, fece rompere
inizialmente per favorire il la resta e ricadde tra le fiamme.
commercio della cipolla di
Isernia dei produttori
Fiera delle Cipolle sull'area occupata
locali; è diventata una
in seguito dalla villa comunale
fiera molto variegata e
frequentata ma sono
comunque presenti i tipici
banchetti con la cipolla di Isernia. Un tempo si svolgeva dove si trova il parco della Rimembranza,
denominato il largo delle cipolle; in seguito, dopo l'espansione a nord della città, la fiera si è svolta per
alcuni decenni su corso Risorgimento, per poi spostarsi negli ultimi anni sul corso principale della città,
corso Garibaldi[72]. La fiera, con il passare del tempo, ha perso la sua funzione originaria, cioè quella di
favorire il commercio della cipolla. Allo stato attuale, la maggior parte delle bancarelle adibite alla vendita
di questo prodotto è stata rimpiazzata da allestimenti di tipo generico, presenti in qualsiasi altra fiera o
mercato italiano[72].
Festa di Sant'Antonio
Ad Isernia è molto sentito il culto di Sant'Antonio da Padova[73][74]. Nella città, infatti, gli sono state
dedicate una grande cappella della Chiesa di San Francesco e una confraternita cittadina. La processione,
che negli ultimi anni ha avuto luogo di sera, è una delle cose più caratteristiche della città, in quanto
prevede la partecipazione di cavalli bardati con vistosi drappi, nastri colorati e immagini del santo che
seguono il corteo per tutta la città. Per tradizione i cavalli sono 13, in modo da rispettare la numerologia
attribuita al santo[73]. In origine i cavalli partecipanti erano di proprietà dei contadini, ma sono poi stati
utilizzati quelli della comunità Rom, molto presente nella città. Oltre al corteo, durante i giorni di festa, a
Isernia sono presenti svariati altarini con immagini raffiguranti il santo, e molti bambini vengono vestiti
come Sant'Antonio per invocare la protezione del santo su di essi. Di questa festa sono responsabili il
comitato festa e la confraternita di Sant'Antonio, fondata nell'anno 1781 con Regio Decreto. Nel giorno
della festa (13 giugno) in chiesa viene distribuito il pane benedetto a tutti i fedeli che vi si recano.
Il 4 dicembre 2011 è stata inaugurata la prima fiera nazionale del tartufo bianco molisano a cui hanno
partecipato numerosi produttori di tartufi e prodotti tipici dell'intera regione. La fiera ha avuto una durata di
una settimana accostando alla vendita del tartufo anche numerosi eventi e manifestazioni culturali[75].
Festa de L'Unità
Altro evento della città è la Festa de l'Unità, dal nome del quotidiano fondato da Antonio Gramsci, già
organo ufficiale del PCI e poi giornale di "area", che si svolge solitamente nei primi giorni di settembre,
dura all'incirca 5 giorni e presenta serate all'insegna di musica e spettacoli vari. Anni fa veniva organizzata
nel centro storico, quindi all'interno della villa comunale, ed era incentrata su giochi popolari.
Successivamente venne spostata in piazza Ignazio Silone (adiacente alla scuola elementare) mentre negli
ultimi anni si è svolta nel terminal situato in contrada Tremolicci[76] con l'organizzazione di concerti di artisti
anche molto famosi come i Negramaro, Caparezza, Luca Barbarossa, Modena City Ramblers, Bandabardò.
Essendo sostanzialmente una festa di partito, peraltro organizzata a livello nazionale, con la nascita del PD,
sorto dalla fusione di Ds e Margherita, la festa ha cambiato nome e negli ultimi anni non è stata più
organizzata ad Isernia.
La canzone italiana d'autore[77] è un concorso musicale ideata dall'assessorato alla cultura del Comune di
Isernia che si svolge nella città (in piazza Andrea d'Isernia, prima si svolgeva in piazza Celestino V) e
propone il rilancio della musica italiana. È un concorso per artisti emergenti non professionisti, ognuno dei
quali si esibisce con un brano edito ed uno inedito. Ospiti del concorso sono stati artisti di fama nazionale
come Alex Britti. Eugenio Finardi, Angelo Branduardi e Bobby Solo. È un concorso che ha visto come
direttore artistico Red Ronnie, ruolo che è successivamente stato rivestito da Dario Salvatori. L'evento
musicale rientra nella serie di iniziative appartenenti a Molise Live[78].
Cronologia Vincitori
La sigla di apertura del concorso canoro è stata realizzata dal compositore isernino Giacomo Bucci, il titolo
del brano è "Il Grande Momento"
Geografia antropica
Urbanistica
L'urbanistica di Isernia è notevolmente cambiata dopo la sua istituzione a Provincia[32]. Al centro storico (a
sud), caratterizzato da un unico corso principale (Corso Marcelli) e da numerosi strettissimi vicoli, si è
aggiunta (a nord) la parte nuova della città. Quest'ultima si espande attorno a 4 assi stradali principali
(Corso Garibaldi, Corso Risorgimento, via XXIV Maggio e via Giovanni XXXIII) disposti a V, il cui
vertice coincide con la Villa Comunale. Fuori dal centro cittadino è nato il quartiere di San Lazzaro, mentre
è in forte espansione la località a nord della Città. Lo sviluppo urbano della città non presenta mai
un'eccessiva densità; inesistente o quasi il problema del traffico, facilmente risolto con la costruzione di
poche rotonde, realizzate soprattutto dopo le pressioni dell'opinione pubblica.
Centro storico
Il centro storico della città, che ha mantenuto in parte il suo antico aspetto, si contraddistingue per i suoi
stretti vicoli. Situato nella parte sud ovest della città, è stretto al lato da due pendii; è circondato da due
antiche mura e da due strade, via Roma e via Occidentale, che ne permettono un facile accesso. Il completo
restauro dopo il terremoto del 1984[79] ha consentito al centro storico di tornare cuore pulsante della città,
anche grazie all'apertura delle sedi universitarie e di numerose botteghe locali; il giovedì e il sabato mattina
è sede di un caratteristico mercato. Presenta un corso principale,
corso Marcelli, che unisce le due piazze principali, piazza San
Pietro Celestino V e piazza Andrea D'Isernia (dove è presente la
cattedrale).
Piazza Celestino V
Piazza X Settembre
La piazza, intitolata al bombardamento del 10 settembre 1943, accoglie la statua bronzea che ricorda le
migliaia di vittime che la città pagò quel tragico giorno. La piazza stessa è stata figlia di quel
bombardamento spaventoso e sono ancora visibili alcuni ruderi delle abitazioni preesistenti.
Il quartiere San Lazzaro si è sviluppato nella parte nord della città, lungo la Strada Statale 17 su una piccola
collina collegata al resto della città attraverso il viadotto "San Leonardo" sopra il fiume Sordo.
Frazioni e contrade
Sono frazioni o contrade di Isernia: Colle Croce, Colle Marino, Colle Pagano, Conocchia, la Castagna,
Salietto, Castelluccio, Castelromano, Coppolicchio, le Piane, Breccelle, Fragnete, Signora Rosa, il Tiegno,
Colle Palumbo, Asinina, Masseria Capruccia, Bazzoffie, Cutone.
Castelromano
La frazione più grande e popolosa (500 abitanti circa) è Castelromano che sorge in un pianoro ai piedi del
monte La Romana (882 m) ad un'altitudine di 680 m s.l.m., distante circa 5 km ad ovest della città.
Economia
Isernia e la sua provincia è una delle aree del Mezzogiorno che ha
visto diminuire il peso dell'imprenditoria privata, essendo per lo più
una città basata su redditività statale e parastatale. Il comune pentro
è infatti incentrato sull'agricoltura con piccole presenze artigianali
quali, conciarie, dolciarie, meccaniche, automobilistiche, delle
materie plastiche e dei laterizi difatti ha il nucleo produttivo più
piccolo d'Italia, contando poco meno di 7600 imprese in tutta la
provincia[80].
Settore Secondario
Vi è una minuta presenza di medie imprese fuori dal territorio comunale del tipo tessile e del tipo
automobilistico, quest'ultima ormai rimaneggiata.
Negli ultimi anni si sta tentando di sviluppare vari settori, tra cui quello delle energie rinnovabili.
Settore Terziario
Le attività terziarie si basano soprattutto sulla pubblica amministrazione. Oltre al Comune, dopo l'istituzione
della Provincia[32], Isernia è diventata sede di numerosi servizi pubblici, che hanno dato nuovo slancio alla
crescita economica e sociale della città.
Notevole anche la rilevanza turistica della città, soprattutto in ambito archeologico; tra i vari siti spicca
quello di Isernia La Pineta.
Infrastrutture e trasporti
Strade
Il territorio del comune di Isernia è attraversato principalmente dalla Strada statale 17 dell'Appennino
Abruzzese e Appulo Sannitica che la collega a nord con Sulmona, L'Aquila fino ad arrivare a Antrodoco, e
verso est fino a raggiungere Campobasso e Foggia. Negli ultimi anni è stata inaugurata la variante della
ss17, che arriva fino a Forlì del Sannio, e che rappresenta il primo pezzo della nuova strada che collegherà
Isernia con Castel di Sangro[83]. IL 28 dicembre 2011 è stato inaugurato il lotto finale di questa strada, cioè
quello che collega Forlì del Sannio a Castel di Sangro[84]
Molto importanti sono anche la Strada statale 650 di Fondovalle Trigno, che collega Isernia con San Salvo
Marina, la Strada statale 85 Venafrana che collega la città con Vairano Patenora e infine la ex Strada statale
627 della Vandra (poi diventata Strada Provinciale 1 Vandra) che la collega a Colli a Volturno.
Isernia dista esattamente 80 km da entrambe le coste, sia quella adriatica di San Salvo Marina, sia quella
tirrenica di Scauri[85].
Ferrovie
Mobilità urbana
Il trasporto pubblico locale nell'ambito del territorio comunale è gestito dalla società AUTOSERVIZIO
URBANO Aesernia s.r.l.[86]; il servizio consta di 8 linee di autobus[86] che collegano tra loro il centro
storico, il centro urbano, l'ospedale Veneziale e il quartiere San Lazzaro oltre che le varie frazioni nel
territorio e il cimitero. È presente inoltre un servizio navette che collegano il centro della città e la stazione
ferroviaria con la nuova sede dell'università[87].
I collegamenti regionali, con il capoluogo e con gli altri centri della provincia sono gestiti dalle società ATM
e Sati[86].
Amministrazione
Gemellaggi
Douz
«Douz, nel cuore dell'oasi fra le dune del grande sud tunisino, già deserto del Sahara,
Isernia, fra le colline alberate del centro meridione d'Italia. Due mondi separati dallo
stesso mare, vicini, lontani. Diversi per vicende storiche, filosofie di vita, religioni,
abitudini ancestrali, ma fatti di uomini che continuano al tempo stesso a cercarsi per
scoprirsi e conoscersi, divenire amici e, se possibile, amarsi invece di combattersi. [...]»
(Maria Franca Martino, convegno sul tema «Isernia-Douz, incontro tra due civiltà»[88])
Sant'Elia Fiumerapido[89]
Sport
Impianti sportivi
Stadio Mario Lancellotta
Palazzetto dello Sport "Liborio Fraraccio"
Piscina comunale (chiusa)
Società sportive
Isernia Football Club, la squadra di calcio principale della città che ha disputato anche
diversi campionati di Serie C2 e che durante la sua storia ha militato nel campionato di
Eccellenza.
Aesernia Futsal, società sportiva di calcio a 5 che milita in serie C1.
La Fenice Volley Isernia militante nel campionato nazionale di Serie B2[90].
A.S.D. Aesernia Hockey Club[91], associazione sportiva di hockey in line, che organizza
anche dei corsi di pattinaggio in linea.
A.S.D. Il Globo Basket, associazione sportiva di pallacanestro, che durante la sua storia ha
militato in Serie B.
A.S.D. Karate Team Isernia
F.V.C. Effesport Isernia, squadra femminile di pallavolo, che milita nel campionato di B1,
dopo che ha vinto il campionato di B2 nella stagione 2014/2015.
Note
1. ^ AA. VV., Nomi d'Italia. Origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni, Novara,
Istituto geografico De Agostini, 2006, p. 321.
2. Dato Istat (http://demo.istat.it/bilmens/query.php?anno=2021&lingua=ita&Rip=S4&Reg=R14
&Pro=P094&Com=23&submit=Tavola) - Popolazione residente al 28 febbraio 2021.
3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in
Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie,
l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile
2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
5. ^ Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Isernia", in Dizionario d'ortografia e di
pronunzia, Rai Eri, 2007, ISBN 978-88-397-1478-7.
6. Isernia, su Iserniaturismo.it. URL consultato il 16 luglio 2011.
7. ^ Mauro Gioielli, I sacri fiumi di Isernia, in Isernia fra passato e presente (PDF), Campobasso,
Palladino Editore, 2006. URL consultato il 16 luglio 2011 (archiviato dall'originale il 14 novembre 2012).
8. ^ Fiumi di Isernia - sito pro loco, su prolocoisernia.it. URL consultato il 16 luglio 2011.
9. ^ Altimetria di Isernia, su molise.org. URL consultato il 15 luglio 2011.
10. ^ Rischio sismico, su zonesismiche.mi.ingv.it. URL consultato il 13 giugno 2010.
11. Servizio Geologico d'Italia - Carta Geologica d'Italia, foglio n° 161 (Isernia), su
isprambiente.gov.it. URL consultato il 15 luglio 2011.
12. ^ Tabella climatica (TXT) , su erg7118.casaccia.enea.it.
13. ^ zerodelta dio aiser, su zerodelta.net. URL consultato il 14-05-2010.
14. ^ Dizionario illustrato della civiltà etrusca, p. 127.
15. ^ Tavola di Campochiaro, su sanniti.info. URL consultato il 07-04-2010.
16. Sulle tracce dell'uomo di Isernia, su xoomer.virgilio.it.
17. Strabone, Geografia, V, 3,10.
18. ^ Tito Livio, x. 31..
19. ^ Velleio Patercolo, Livy Epit., volumi xvi. xxvii., p. 10.
20. ^ Rutter, Historia Nummorum Italy, p. 58.
21. ^ Head, Historia Numorum: Social War, su snible.org.
22. ^ Raffaele Garrucci, La storia di Isernia, raccolta dagli antichi monumenti, pp. 28-29-30.
23. ^ Domenico Romanelli, Antica topografia istorica del regno di Napoli, Napoli, 1818, p. 468.
24. Longobardi a Isernia, su francovalente.it.
25. ^ Per una ricostruzione della vicenda, v. Valeria Cocozza, Il costoso miraggio della
demanialità. Ceti emergenti e attività creditizie nelle cause di riscatto in demanio del Regno
di Napoli in Mediterranea Ricerche Storiche, n. 47, dicembre 2019
26. ^ Raffaele de Cesare: La fine di un regno, Milano 1969, pag. 963
27. ^ Francesco Colitto: Imperatori, Re e Regine nel Molise: Vittorio Emanuele II. S. Giorgio
Editrice, Campobasso 1978
28. ^ Mark Lemon, Henry Mayhew, Tom Taylor, Shirley Brooks, Sir Francis Cowley Burnand, Sir
Owen Seaman, Punch, volume XXXIX, 1860.
29. ^ Pino Aprile-Terroni, p. 66
30. ^ Vedi Isernia — La reazione avvenuta nei distretto d'Isernia dal 30 settembre al 20 ottobre
1860, Napoli, t. Nazionale 1861. p. 48 in 4°. riportata a pag. 80 in Giuseppe Bertocci
Repertorio bibliografico delle opere stampate in Italia nel secolo XIX. Storia, Vol 1, 1876,
Tipografia di Mario Armanni, Roma.
31. ^ Piano di ricostruzione dell'abitato di Isernia post Guerra (PDF), su rapu.it. URL consultato il 28-
03-2010.
32. Istituzione della Provincia di Isernia, su provincia.isernia.it.
33. ^ Stemma di Isernia, su comuni-italiani.it. URL consultato il 29-03-2010.
34. ^ Stemma su comune.isernia.it, su comune.isernia.it. URL consultato il 29-03-2010 (archiviato dall'url
originale il 20 agosto 2008).
35. ^ Isernia, su quirinale.it.
36. ^ Istituzioni decorate di croce di guerra (al valor militare), su istitutonastroazzurro.it.
37. ^ Fontana Fraterna su Iserniaturismo.it, su iserniaturismo.it. URL consultato il 10 giugno 2010.
38. ^ Fontana Fraterna su touringclub.com, su touringclub.com. URL consultato il 10-06-2010.
39. ^ La Fontana dei Misteri, su francovalente.it. URL consultato il 10 giugno 2010.
40. ^ Ponte Cardarelli su wikimapia, su wikimapia.org. URL consultato il 20-03-2010.
41. ^ L'incontro, su comune.isernia.it. URL consultato il 15 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 23 aprile
2010).
42. ^ Disastro Ferroviario a Roccasecca, su caffemolise.it. URL consultato il 15-06-2010 (archiviato
dall'url originale il 18 aprile 2009).
43. ^ The Lower Palaeolithic Palaeosurfaces at Isernia-La Pineta, su whc.unesco.org. URL
consultato il 5 febbraio 2013.
44. ^ "Sulle tracce dell'uomo di Isernia, su xoomer.virgilio.it.
45. ^ storia del giro d'italia, su sdamy.com. URL consultato il 10-04-2010 (archiviato dall'url originale il 19
luglio 2009).
46. ^ Statistiche I.Stat (http://dati.istat.it/Index.aspx) - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
47. ^ Cittadini Stranieri 2011 - Isernia su Tuttitalia.it, su tuttitalia.it. URL consultato il 1º giugno 2012.
48. ^ Giambattista Masciotta, Il Molise dalle origini ai nostri giorni, volume 3.
49. ^ patrono di isernia, su comune.isernia.it. URL consultato il 12-06-2010 (archiviato dall'url originale il 20
agosto 2008).
50. ^ Isernia turismo - Il Tombolo di Isernia, su iserniaturismo.it. URL consultato il 7 giugno 2010.
51. ^ Molisando - Il Merletto a Tombolo, su molisando.it. URL consultato il 1º giugno 2010 (archiviato
dall'url originale il 18 maggio 2012).
52. ^ Mauro Gioielli, Congregomachia, in Isernia fra passato e presente (PDF), Campobasso,
Palladino Editore, 2006. URL consultato il 19 marzo 2010 (archiviato dall'originale il 14 novembre 2012).
53. ^ Le Confraternite di Isernia, su comune.isernia.it. URL consultato il 31 luglio 2011.
54. ^ Venerdì Santo, su iserniaturismo.it. URL consultato il 28 aprile 2010.
55. ^ Comunità Centro Pentria, su comunitamontanacentropentria.it. URL consultato il 10-06-2010.
56. ^ Malaria 2010 (PDF), su legambiente.it. URL consultato il 31 luglio 2011.
57. ^ Comuni Rinnovabili 2011 (PDF), su risorse.legambiente.it. URL consultato il 10-05-2011
(archiviato dall'url originale il 23 aprile 2011).
58. ^ Biblioteca Michele Romano, su comune.isernia.it. URL consultato il 16 giugno 2010.
59. ^ Biblioteca Provinciale, su guidamonaci.it. URL consultato il 10 giugno 2010 (archiviato dall'url
originale l'11 giugno 2015).
60. ^ Sistema bibliotecario provinciale, su provincia.isernia.it. URL consultato il 10 giugno 2010
(archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2010).
61. ^ Biblioteca provinciale di Isernia, su zerodelta.net. URL consultato il 10-06-2010.
62. ^ Biblioteca comunale , su anagrafe.iccu.sbn.it. URL consultato il 10 giugno 2010.
63. ^ Biblioteca dell'Archivio di Stato, su guidamonaci.it. URL consultato il 10 giugno 2010 (archiviato
dall'url originale l'11 giugno 2015).
64. ^ Biblioteca dell'Ente provinciale per il turismo Pentro, su guidamonaci.it. URL consultato il 10
giugno 2010 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2015).
65. ^ Biblioteca di Ateneo di Isernia , su serviziweb.unimol.it. URL consultato il 10 giugno 2010.
66. ^ La Sapienza - Sede di Isernia , su uniroma1.it.
67. La cucina di Isernia, su itwg.com.
68. ^ Cipolla di Isernia, su prodottitipici.com. URL consultato il 7-05-2010.
69. ^ Festa dei Santi Cosma e Damiano - forche caudine, su forchecaudine.com. URL consultato il
13 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2016).
70. ^ Festa dei Santi Cosma e Damiano - pro loco isernia, su prolocoisernia.it. URL consultato il 13
agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 23 maggio 2011).
71. ^ Perle - Isernia, SS. Cosma e Damiano, su forchecaudine.com. URL consultato il 10 maggio 2016
(archiviato dall'url originale il 14 marzo 2016).
72. Fiera delle Cipolle, su iserniaturismo.it. URL consultato il 7 maggio 2010.
73. Mauro Gioielli, Isernia festeggia Sant'Antonio da padova - Un santo per gli zingari (PDF),
Extra Molise, 13 giugno 1998.
74. ^ Antonio, il santo dei cavalli, su comune.isernia.it. URL consultato il 13 agosto 2011.
75. ^ fieratartufomolise.com. URL consultato il 2 gennaio 2012.
76. ^ Terminal (PDF), su comune.isernia.it. URL consultato il 06-06-2010.
77. ^ La canzone italiana d'autore , su musicclub.it. URL consultato il 10 giugno 2010.
78. ^ MoliseLive, su eventimoliselive.it. URL consultato il 10-06-2010 (archiviato dall'url originale il 16 luglio
2009).
79. ^ Terremoto del 1984, su ispro.it. URL consultato il 15-05-2010 (archiviato dall'url originale il 19 aprile
2009).
80. ^ Camera di commercio di Isernia - informazioni, su camcomisernia.net (archiviato dall'url
originale il 26 marzo 2010).
81. ^ Piacere Molise nel sito dell'Assessorato al Turismo, su moliseturismo.eu. URL consultato il 7
maggio 2016.
82. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 22.
83. ^ trail.unioncamere scheda variante ss17, su trail.unioncamere.it. URL consultato il 20 luglio 2011.
84. ^ ansa - lotto finale della variante, su ansa.it. URL consultato il 28 dicembre 2012.
85. ^ viamichelin.it.
86. Trasporti urbani - sito del comune di Isernia, su comune.isernia.it. URL consultato il 20 luglio 2011
(archiviato dall'url originale il 14 novembre 2012).
87. ^ Unimol - Servizio Navetta (PDF) , su unimol.it. URL consultato il 20 luglio 2011.
88. ^ Il Tempo - Molise, Gemellaggio , su iltempo.ilsole24ore.com. URL consultato il 10-05-2010.
89. ^ Gemellaggio con Sant'Elia Fiumerapido (JPG) , su hseweb.it. URL consultato il 28-01-2011.
90. ^ fenicevolley, su fenicevolleyisernia.it. URL consultato il 10-03-2010 (archiviato dall'url originale il 30
marzo 2010).
91. ^ sito aesernia hockey, su aeserniahockey.it. URL consultato il 9 luglio 2011 (archiviato dall'url originale
il 20 maggio 2011).
Bibliografia
Comune di Isernia, Isernia, città della storia, Isernia, 1997.
Antonio Maria Mattei, Storia d'Isernia, Napoli, 1978, p. 35.
De Rensis, fasc. VIII, in La provincia di Campobasso inesplorata. Antichità, leggende e
monumenti, Isernia, 1911, p. 17.
Stefano Jadopi, vol. XIV,, in Il Regno delle due Sicilie descritto e illustrato da Filippo Cirelli,
Napoli, 1858, p. 63.
Raffaele Garrucci, La storia di Isernia, raccolta dagli antichi monumenti.
G. Masciotta, vol. 3°, in Il Molise dalle origini ai nostri giorni, Campobasso, 1984, p. 234.
Agostino Rocco, Isernia 35, Isernia, News 2000 Isernia, 2008.
Angelo Viti, Ponte Giancanese (Giano Camense), in Res Publica Aeserninorum, Isernia,
1982, p. 149.
Assessorato al turismo, Regione Molise, Molise, vacanze nella natura, Campobasso, 1986.
Ente provinciale per il turismo di Isernia, Informazioni turistiche sulla provincia di Isernia,
Isernia, 1984.
Enza Zullo, La Cattedrale di Isernia: il monumento-simbolo della città : origini, distruzioni e
restauri attraverso i secoli, Michigan, 1996, p. 166.
Jessie White Mario, Garibaldi e i suoi tempi, New York, 1907, p. 391.
Associazione Turistica Pro Loco Isernia, La processione del Cristo morto, Isernia, 1987.
Stefano Jadopi, Storia d'Isernia al cadere de' Borboni nel 1860.
Antonio Maria Mattei, Isernia: una città ricca di storia, 1992, p. 692.
Mark Lemon,Henry Mayhew,Tom Taylor,Shirley Brooks,Sir Francis Cowley Burnand,Sir
Owen Seaman, Punch, 1860.
Sir Richard Colt Hoare, A classical tour through Italy and Sicily, 1819.
Italo M. Iasiello, Samnium: assetti e trasformazioni di una provincia tardoantica, 2007.
Domenico Romanelli, Antica topografia istorica del regno di Napoli, Volume 2, Napoli, 1818.
Mauro Gioielli, Isernia fra passato e presente, Campobasso, Palladino editore, 2006.
Mauro Gioielli. Isernia festeggia Sant'Antonio di Padova, un santo per gli zingari, "Extra
Molise", 13 giugno 1998
Voci correlate
Cattedrale di Isernia
Castelromano
Provincia di Isernia
Diocesi di Isernia-Venafro
Molise
Sindaci di Isernia
Isernia La Pineta
Sanniti
Lega Italica (storia romana)
Football Club Isernia
La Fenice Volley Isernia
Monetazione di Aesernia
Altri progetti
Wikizionario contiene il lemma di dizionario «Isernia»
Wikimedia Commons (https://commons.wikimedia.org/wiki/?uselang=it) contiene
immagini o altri file su Isernia (https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Isernia?us
elang=it)
Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Isernia
Collegamenti esterni
Sito del Comune d'Isernia, su comune.isernia.it.
Sito sugli scavi di Isernia La Pineta (https://web.archive.org/web/20100228022359/http://we
b.unife.it/progetti/isernia-la-pineta/) dell'università di Ferrara
"Accampamenti di cacciatori preistorici a Isernia La Pineta" (http://150.146.3.132/218/01/FO
LDER-it-2005-34.pdf) articolo on-line sul sito FastiOnLine.
Scheda sul giacimento di Isernia La Pineta (http://www.iserniaturismo.it/modules/smartsectio
n/item.php?itemid=346&page=0) sul sito IserniaTurismo.it
Sito Comunità Montana Centro Pentria, su comunitamontanacentropentria.it.
VIAF (EN ) 143053082 (https://viaf.org/viaf/143053082) · LCCN (EN ) n79046629 (htt
Controllo di p://id.loc.gov/authorities/names/n79046629) · GND (DE) 4027735-5 (https://d-nb.inf
autorità o/gnd/4027735-5) · WorldCat Identities (EN ) lccn-n79046629 (https://www.worldcat.
org/identities/lccn-n79046629)
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Isernia&oldid=123682198"
Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 25 ott 2021 alle 15:54.
Il testo è disponibile secondo la licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo; possono
applicarsi condizioni ulteriori. Vedi le condizioni d'uso per i dettagli.