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Palazzolo sull'Oglio

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Palazzolo sull'Oglio (Palasöl in dialetto bresciano[5] e in Palazzolo sull'Oglio


dialetto bergamasco, Palahöl nella variante palazzolese[6]) comune
è un comune italiano di 19 909 abitanti[2] della provincia di
Brescia in Lombardia. Si trova al confine con la provincia
di Bergamo in una posizione equidistante dai due
capoluoghi.

Il comune ebbe la denominazione di Palazzolo fino al


1862, quando con Regio Decreto 24 agosto 1862, n.
802[7], fu aggiunta la specificazione sull'Oglio[8] al fine di
distinguerla da altre municipalità omonime e di sottolineare
il legame con il fiume Oglio, sulle cui rive sorge il
principale centro abitato[9].

Indice
Geografia fisica
Territorio
Clima
Origini del nome Localizzazione

Storia Stato  Italia


Epoca preromana e romana Regione Lombardia
Epoca medioevale
Provincia Brescia
Dominio veneto
Dominio napoleonico e austriaco Amministrazione
Sviluppo industriale Sindaco Gianmarco Cossandi (PD)
Il Novecento dal 13-6-2022
Onorificenze
Territorio
Monumenti e luoghi d'interesse
Chiesa di santa Maria Assunta Coordinate 45°36′N 9°53′E
Vecchia Pieve Altitudine 166 m s.l.m.
Ponte romano Superficie 23,04 km²
Rocca Magna
Abitanti 19 909[2] (31-5-2022)
Torre del Popolo
Torre Rotonda di Mura Densità 864,11 ab./km²
Teatro sociale Frazioni San Pancrazio[1]
Rocchetta di Mura
Comuni Adro, Capriolo, Castelli
Santuario della Madonna di Lourdes
confinanti Calepio (BG), Chiari,
Chiesa di San Giovanni Cologne, Erbusco,
Altri luoghi d'interesse Grumello del Monte (BG),
Società Palosco (BG), Pontoglio,
Evoluzione demografica Telgate (BG)
Etnie e minoranze straniere Altre informazioni
Religione Cod.
25036
Cultura postale
Ricorrenze Prefisso 030
Geografia antropica Fuso
Suddivisioni amministrative UTC+1
orario
Frazioni
Codice
Infrastrutture e trasporti 017133
ISTAT
Strade
Ferrovie Cod.
G264
catastale
Amministrazione
Targa BS
Sport
Calcio Cl. sismica zona 3 (sismicità bassa)[3]
Note Cl.
zona E, 2 383 GG[4]
Bibliografia climatica

Voci correlate Nome


palazzolesi
Altri progetti abitanti

Collegamenti esterni Patrono san Fedele


Giorno
14 maggio
festivo
Geografia fisica
Cartografia

Territorio
Palazzolo
sull'Oglio
La città è posta a 166 m s.l.m. Al centro scorre il fiume
Oglio.

Inoltre, per ragioni storiche[10], nel territorio è presente la


viticultura. Sono consentite le operazioni di vinificazione di
vino Franciacorta, imbottigliamento (tiraggio),
elaborazione, compresa la fermentazione in bottiglia, nella
frazione di San Pancrazio di Palazzolo sull'Oglio[11].

Clima

A Palazzolo Sull'Oglio il clima è parzialmente continentale.


Le estati sono prevalentemente calde e afose. Numerosi
sono i temporali di calore nel corso dei mesi estivi che
possono rinfrescare il clima.
Le temperature massime di
solito si aggirano tra i 30°/41 °C, le minime tra i 15°/20 °C.
L'accumulo annuale di pioggia si attesta in media sui
1200mm, come nei comuni limitrofi.

Gli inverni sono relativamente freddi con numerose minime


sottozero, soprattutto tra gennaio e febbraio. Le nevicate
non sono abbondanti, si attestano in media sui 20–25  cm
annuali. Le temperature medie del periodo si attestano su
minime tra -2°/8 °C e massime tra i 6-15 °C

Spesso invece ci sono banchi di nebbia più o meno fitti tra


il periodo di novembre-febbraio, dovuti non solo per la
posizione geografica della media-alta pianura ma anche per
la presenza del fiume Oglio che aumenta notevolmente
Posizione del comune di Palazzolo
l'umidità in zona. Negli ultimi anni si sono toccati i -12.0°,
sull'Oglio nella provincia di Brescia
nel dicembre 2012 e i +37 nel luglio 2015.
a Palazzolo
sull'Oglio è presente una stazione meteo, vicino al confine Sito istituzionale (http://www.comun
con Capriolo, e appartiene alla rete del Centro Meteo e.palazzolosulloglio.bs.it)
Lombardo (CML)

Origini del nome


Il nome della città ha origini latine in quanto, durante il dominio romano, essa era chiamata "Palatium".
Durante i secoli successivi il nome ha subito un'evoluzione dovuta al progressivo modificarsi della lingua
che l'ha portato a diventare in un primo tempo "Palazzuolo" e, infine, nella sua forma definitiva, ovvero
Palazzolo sull'Oglio.

Storia

Epoca preromana e romana

Il fiume Oglio ha determinato, fin dall'antichità, l'evoluzione e la conformazione del territorio palazzolese.
Fondamentale via di collegamento e allo stesso tempo confine naturale per i primi abitatori della Pianura
Padana, esso fu oggetto di stanziamenti a est e a ovest di popolazioni quali i Cenomani e gli Insubri.
Successivamente, laddove il suo corso si ramifica in due vie, si sviluppò il nucleo del paese grazie alla sua
posizione strategica al centro di una fitta rete di comunicazioni.

Durante l'Impero Romano fu luogo di transito sulla strada Brixia - Mediolanum (la via Gallica)[9]. Il ponte
romano sul tracciato dell'antica strada è ancor oggi esistente[12].

Epoca medioevale

Gli scavi del 1977-78 hanno rinvenuto resti di una primitiva chiesa di un'epoca risalente al VII - IX secolo.
Alla pieve, la prima sorta nella zona, facevano riferimento le località limitrofe di Pontoglio, Palosco, Mura e
Cividino[9].

Nell'anno 830 un privato effettuò una donazione di terre alla Chiesa bergamasca: è la prima testimonianza
scritta in cui viene fatta menzione di Palazzolo[9].
Al borgo palazzolese si contrappose per un certo periodo il borgo
fortificato di Mura, sull'altra sponda del fiume Oglio. Tra le due
fortezze vi furono diversi scontri per il controllo del fiume i quali
cessarono nel 1192, quando con la cosiddetta Pace di Mura, le due
corti si fusero dando origine al nuovo comune. La nuova entità si
ritrovava, quindi, dotata di una Rocca (poi Castello), di mura
difensive e di una Rocchetta sulla riva opposta: strutture che si
mostrarono necessarie per difendere un confine sempre conteso[13].
Inoltre i vantaggi derivanti dal passaggio dell'Oglio per queste terre
permisero un rapido sviluppo economico-sociale della nuova
comunità palazzolese.

Sotto il punto di vista politico, il comune si suddivise in tre quadre:


Mura, Mercato e Riva. Le magistrature comunali furono poste
presso l'edificio che in tempi recenti è stata sede dell'ex Banca
Popolare di Palazzolo. La municipalità acquisì gradualmente i
Torre rotonda di Mura (VIII-IX secolo) diritti connessi all'uso delle acque, i quali originariamente
spettavano al vescovo di Brescia[13].

Nel 1259 Ezzelino da Romano, il quale era diretto a Cassano d'Adda per affrontare le truppe inviate da
Papa Innocenzo II, fu accolto da Palazzolo e quindi poté attraversare il ponte con 8000 cavalli.

Nel 1316 i ghibellini bresciani si rinchiusero nel castello di Palazzolo[14], inseguiti dai guelfi che posero
d'assedio la fortificazione. Gli assediati tentarono una sortita ma vennero sopraffatti, e quindi uccisi o fatti
prigionieri. Nel 1324 i ghibellini si riunirono a parlamento nella rocca di Palazzolo: erano presenti i
rappresentanti di Verona, Mantova, Ferrara, Milano e di altre città lombarde[15]. Chiesero così al Papa di
demolire il ponte sul Po a Piacenza, poiché era d'intralcio alla navigazione.

Nel 1329, l'Imperatore Ludovico il Bavaro nel confermare gli statuti comunali, riconobbe al paese una certa
autonomia rispetto al comune di Brescia che però ebbe termine nel 1337 quando il paese fu conquistato dai
Visconti di Milano. La nobile famiglia milanese controllò il centro fino al 1405 quando dovette cederlo a
Pandolfo III Malatesta per ottenere in cambio la liberazione di Estore Visconti[13]. Stando all'estimo
visconteo, nel 1385 il comune era capoluogo di quadra[16].

Dominio veneto

Il comune fu incorporato dalla Repubblica di Venezia a seguito del ducale 29 aprile 1428. Sotto la
Serenissima mantenne il ruolo di capoquadra e fu sede di Podesteria con a capo nove paesi limitrofi[13]. Fu
governato da una vicinia, formata da trentasei consiglieri, i quali nominavano tre deputati e tre consoli,
mentre il Podestà, che svolgeva funzione di giudice, era un nobile proveniente da Brescia[16].

Nel 1441 le truppe viscontee comandate da Niccolò Piccinino conquistarono la città, bombardando la rocca
che si arrese dopo alcuni giorni[17]. Nel 1448 i Palazzolesi chiesero di avere in dono il castello per poterlo
radere al suolo, considerate le ingenti spese necessarie per la sua manutenzione. Pochi anni prima, nel 1432
erano state effettuate grandi opere di restauro del fortilizio[17].

Nel 1493, stando al Medin, Palazzolo aveva 1920 anime. L'economia fu fiorente: molte entrate
provenivano da dieci mulini lungo l'Oglio, da un frantoio da olio e soprattutto dal transito sul Ponte
Reale[16]. Questa infrastruttura fu allargata per decisione del consiglio comunale nel 1477. In questo periodo
furono costruite le rogge Vetra e Fusia, derivate entrambe dall'Oglio[13].
Il paese fu colpito pesantemente dalla peste
del 1630, propagatasi a causa dei rapporti
commerciali con Milano[18].

Nella seconda metà del Seicento si assistette


a una generale ripresa economica con la
diffusione delle coltivazioni del mais e del
gelso. Quest'ultima permise la diffusione
dell'allevamento del baco da seta e l'apertura
delle prime filande, mosse dall'acqua delle
seriole[18].

Dominio napoleonico e
austriaco
Leone di San Marco alla Torre del Popolo
Il comune aderì alla Repubblica bresciana
fin dal giorno della sua proclamazione (18
marzo 1797)[18]. Fu inserito nel cantone dell'Alto Oglio a norma della legge 1º maggio 1797 e quindi, con
la confluenza dell'effimera repubblica in quella cisalpina, fu inglobato nel distretto delle Sete del
Dipartimento del Mella[19].

Con il riassetto della seconda repubblica cisalpina (poi Repubblica Italiana) fu incorporato nel Distretto II di
Chiari del dipartimento del Mella (1801), mentre dopo la riorganizzazione amministrativa del Regno d'Italia
fu assegnato al Cantone I di Chiari appartenente al Distretto II di Chiari (1805). Con decreto 8 giugno
1805 fu definito comune di seconda classe[19].

Durante il Regno Lombardo-Veneto, l'ente municipale fu inserito nel Distretto VIII (dal 1853 IX) di Chiari
appartenente alla Provincia di Brescia[20].

Sviluppo industriale

Nel 1856 si costruì il primo impianto in Italia per la produzione


della calce e del cemento il quale sfruttava il materiale calcareo
proveniente dal lago d'Iseo. I prodotti furono venduti al cantiere
della costruenda linea Milano – Venezia, a quel tempo passante per
il territorio palazzolese, e successivamente furono richiesti anche
per la costruzione della stazione ferroviaria di Venezia Santa
Lucia[21].

Un'ulteriore spinta all'industrializzazione fu data dal tessile: nel


Le ciminiere dell'Italcementi
1862 fu aperta la ditta Sefferheld, seguita nel 1867 dalla Gramer e,
dal 1877, dalla Niggeler & Schmid, poi Niggeler & Küpfer.
Quest'ultima fu la prima a introdurre l'uso industriale dell'energia
[22]
elettrica in provincia di Brescia (1883) .

Nello stesso periodo furono aperte anche delle fonderie, come la corderia di Rocco Zanelli (1870), l'officina
meccanica Gottardi (1860) e quella dei fratelli Marzoli (1905), tutte orientate alla produzione di macchinari
e parti di ricambio destinate all'industria tessile. Palazzolo fu anche sede del primo bottonificio italiano,
quello del milanese Edoardo Tacchi, che durante la prima guerra mondiale fu convertito alla produzione di
cerniere lampo[22].
L'industrializzazione fu sostenuta anche dal capitale finanziario: il 13 gennaio 1864 fu aperto uno sportello
della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, mentre nel 1872 fu istituita la Banca mutua popolare
agricola di Palazzolo sull'Oglio. Sorsero anche le prime organizzazioni operaie: la Società operaia maschile
di mutuo soccorso (1862), il Consolato Operaio (1881), la Camera del Lavoro e l'Unione professionale
cattolica del lavoro (1902)[22].

Il Novecento

L'8 dicembre 1914 a Sarnico viene fondato il Comitato di Distretto della Media Valle dell'Oglio della
Croce Rossa Italiana, che a partire dal 1915 gestisce a Palazzolo l'ospedale per i feriti della Grande Guerra
(nell'edificio che ancora oggi ospita l'ospedale). Inoltre nello stesso periodo la C.R.I. gestisce anche il
centro di assistenza ai profughi e prigionieri italiani, ubicato presso l'attuale centro diurno a lato della Chiesa
Parrocchiale della (attuale) frazione di San Pancrazio[23].

Il paese, soprattutto per la presenza della stazione ferroviaria e del ponte ferroviario, subì trentadue
bombardamenti tra il 1944 e il 1945[24]. Il ponte ferroviario fu riaperto al traffico solamente il 27 aprile
1945[22].

Negli anni '30 Palazzolo visse una crisi economico-demografica: nel 1926 infatti le aziende con più di 25
dipendenti erano 23, nel 1932 erano scese a solo 11[25].

Nel 1954 Palazzolo fu elevato al rango di città. Nel 1962 i suoi confini sono stati estesi inglobando la
frazione di San Pancrazio.

Il 30 dicembre 1991, l'Osservatorio Bassano Bresciano scoprì un pianetino della fascia principale, il
numero 6793, che è stato dedicato alla città palazzolese.

Nel pomeriggio del 3 luglio 1995 un intenso tornado classificato poi F3 ha colpito il comune di Palazzolo
cagionando gravi danni

Nel 1997 una piena del fiume allagò la piazza della città causando ingenti danni[26].

Onorificenze
Titolo di Città
— Decreto— 24 ottobre 1954

Palazzolo è stata dichiarata città a seguito del Decreto del presidente della Repubblica Luigi Einaudi del 24
agosto 1954.

Monumenti e luoghi d'interesse

Chiesa di santa Maria Assunta

La Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta fu progettata dall'architetto Giorgio Massari e fu costruita su
di un antecedente edificio ecclesiale dedicato alla Maria Maddalena. La costruzione, realizzata grazie ai
fondi raccolti tra i cittadini di Palazzolo, cominciò nel 1751 e fu completata nel 1782. La facciata è stata
invece realizzata nel 1848 su di un progetto dell'architetto Giovanni Donegani.
La pianta della chiesa è a croce latina con tre navate. L'interno
presenta un polittico del 1525 a opera di Vincenzo Civerchio, una
pala del 1620 di Grazio Cossali e un'Ultima Cena frutto del lavoro
di Pompeo Batoni (1760)[18].

Vecchia Pieve

L'edificio attuale della Pieve, dedicata a Fedele di Como, è stato


costruito nel XV secolo ed è utilizzato dagli anni settanta del XX
La facciata di Santa Maria Assunta
secolo come Auditorium.

La chiesa sorge su due strutture ecclesiali precedenti i cui resti sono


visibili all'interno:

la pieve originaria fu costruita nei secoli VIII e IX;


presentava un'abside semicircolare realizzata
impiegando ciottoli di fiume e laterizi di tipo romano;
la seconda pieve fu realizzata nel XII secolo ed era
dotata di due absidi in stile romanico e di una torre
quadrata, posta sul lato meridionale[13].
L'Oglio e la parrocchiale dell'Assunta
La terza chiesa, quella che possiamo ammirare oggi nel suo
(XVIII secolo)
splendore, presenta tre navate e da un protiro cinquecentesco sul
lato meridionale, mentre gli interni sono affrescati dai Campi da
Cremona e di Pietro Marone. Dopo la costruzione della nuova e più
ampia chiesa parrocchiale, Santa Maria Assunta, molti elementi
decorati, quadri e statue furono trasferiti nell'edificio più recente,
lasciando alcuni altari spogli e dedicati ad altri santi[27].

Tra l'estate del 1977 e l'inverno del 1978, il tempio religioso è stato
restaurato e ammodernato. Grazie a questo intervento sono state
scoperte le strutture absidali della prima chiesa carolingia e due
tombe proprio sotto la porta centrale. Al fine di conservare al
meglio i materiali trovati durante gli scavi, sono stati costruiti due
Interno della Pieve
livelli sotterranei di pavimentazione, al di sopra dei quali
(raggiungibili con una scala a chiocciola), vi è il moderno
"Auditorium San Fedele"[27]. La struttura viene ora utilizzata per ospitare grandi manifestazioni culturali-
ricreative, in particolar modo concerti di musica classica, importanti conferenze ed eventi di primo piano
della moderna città.

Ponte romano

È il più antico ponte di Palazzolo, nonché quello dotato di maggior rilevanza storica: gli storici e alcuni dati
archeologici datano la sua costruzione intorno al IV secolo[28]. In particolare, la sua costruzione del ponte
romano di Palazzolo sull'Oglio era essenziale per i collegamenti di Brescia con Bergamo e Milano, su una
tracciato stradale che correva ai piedi delle colline e lontano dalle zone paludose e boscose della pianura.

A schiena d'asino e con volte in pietre squadrate, il ponte fu nel corso dei secoli teatro di numerosi eventi,
anche bellici, e subì alcune modifiche. Protetto alle estremità da due fortilizi contrapposti, tra i quali la torre
della Rocchetta, il ponte era uno snodo fondamentale per le vie di comunicazione verso Bergamo e
soprattutto Milano, seguendo il tracciato detto poi della via “Francesca”.
Rocca Magna

La Rocca Magna o Rocha Magna è il castello della borgata di


Palazzolo costruito tra i secoli IX e XII.

È costituito da quattro torri le quali erano unite tra loro da poderose


mura circondate da un ampio fossato. Tre torri, denominate
Mirabella, Ruellina e Porta di fuori, sono a pianta rotonda e
allineate al corso del fiume.
Il ponte romano di Palazzolo
La quarta torre, detta Torre della Salvezza è a pianta quadrata e sull'Oglio (IV secolo)
fungeva da Mastio; era dotata di due porte, entrambe dotate di
ponte levatoio: una dava verso l'esterno ed era denominata Porta
del Soccorso, l'altra verso l'interno del fortilizio ed era stata battezzata Porta di Riva[13].

Dall'ampio cortile si accede ai camminamenti di ronda ed ai passaggi sotterranei alle mura, tuttora
percorribili, che permettono di raggiungere le torri.

Torre del Popolo

La Torre del Popolo, detta anche di san Fedele, è la torre


campanaria principale della città. Alta 91 metri, è la torre a sezione
circolare più alta d'Italia ed è una delle più alte in Europa[29].

Torre Rotonda di Mura

Chiamata più comunemente Torrione, è alta 25 metri e con un


diametro di 10 metri, è stata costruita tra il VIII ed il IX secolo a
difesa del complesso fortificato di Mura. L'unico accesso al
manufatto era in origine posto a circa 13 metri di altezza e
collegava le mura difensive del borgo. Le prime testimonianze
scritte sulla torre di Mura sono datate 1482, mentre l'immagine più
antica risale ai primi del Seicento.
Tra la fine dell'Ottocento e
l'inizio del Novecento, a causa del piano di riqualificazione di via
Gorini, la torre murasca stava per essere abbattuta, ma è stata poi La Torre del Popolo
salvata[30]. Nel 1913 sono state aggiunte sulla cima della torre le
coperture e le merlature, mentre l'interno è stato adibito a serbatoio
per l'acquedotto. Alla fine del secolo scorso, invece, questa funzione è venuta meno del tutto e così il
Torrione è stato recuperato, ristrutturato e aperto al pubblico il 14 maggio 1999[31].

Teatro sociale

Inaugurato l’ 1 ottobre 1870[32] è lo storico teatro di Palazzolo, ubicato in piazza Tamanza, dietro
l'auditorium San Fedele e a ridosso della roggia Vetra.

Fu allestito nel 1870 in quegli spazi che in precedenza avevano ospitato prima la chiesa dei Disciplini, o di
San Francesco, e in seguito la "caserma Disciplina".
Il sipario venne realizzato dal pittore bresciano Luigi Campini
(1816-1890), anche se la critica dell'epoca lo indicava come opera
del palazzolese Leopoldo Arrighini. Sullo sfondo sono raffigurati i
monumenti principali di Palazzolo: il ponte romano, il ponte
ferroviario, la Rocchetta di Mura, la chiesa di Santa Maria Assunta
e la Torre del Popolo. In primo piano sono rappresentate tre donne
che simboleggiano l'industria della seta, l'agricoltura e il
commercio[32].

Il teatro è stato restaurato nel 1997 e successivamente nel 2012. Interno del teatro sociale
Contiene al massimo 140 posti a sedere, compresa la platea e i due
piani di loggette.

Rocchetta di Mura

Conosciuta originariamente col termine latino "Rocha Parva", si trova dirimpetto al ponte romano ed è quel
che rimane del castello della frazione di Mura. Del fortilizio originario restano la Porta di Mura, ingresso
posto sul lato bergamasco della cittadina, la torre rotonda e parte delle mura. Nell'epoca precedente alla
Pace di Mura si contrapponeva alla "Rocha Magna" di Palazzolo, più grande e sulla riva nemica del fiume.
Costruita tra la seconda metà dell'VIII secolo e la prima metà del IX secolo, è ora visibile attraverso la torre
quadrata d'avvistamento, ora trasformata in campanile con orologio[31].

Santuario della Madonna di Lourdes

Posto a pochi metri dalla centrale piazza Vincenzo Rosa, il


santuario della Madonna di Lourdes è sito in via Santissima Trinità,
adiacente alla scuola paritaria delle Ancelle della Carità. L'edificio
religioso era stato inizialmente eretto come prolungamento
dell'orfanotrofio femminile di Palazzolo e la sua apertura ai fedeli è
datata 1889. Lo stile è molto vicino a quello della Basilica di Nostra
Signora di Lourdes, così come voluto dall'arciprete Don
Ferdinando Cremona. La struttura è stata restaurata due volte: nel
1954, per volere di Monsignor Zeno Piccinelli, e nel 1979[27]. È
conosciuta anche come "Chiesa della Madonnina", oppure più
semplicemente "Madonnina".

Chiesa di San Giovanni

Costruita su un terrapieno e sulle mura della quadra di Mura, fu La facciata della "Madonnina"
poco utilizzata fino al 1459, finché i Vicini di Mura non ottennero
direttamente da Papa Pio II il diritto ad avere un rettore. Tre gli
altari, dedicati a Giovanni apostolo ed evangelista, alla Beata Vergine Addolorata e a San Gerolamo
Emiliani (precedentemente a Sant'Antonio da Padova. Interessanti gli affreschi proprio di quest'ultimo,
dipinti dal giovanissimo Matteo Pedrali nel 1935. Celebri anche la pala dedicata a San Giovanni, quella
nota come "La deposizione dell'Addolorata". La chiesa è stata restaurata nel 1966[33].

Altri luoghi d'interesse


Porta di Mura. Sita in via Mura, al centro dello storico borgo medievale originariamente
bergamasco, la Porta di Mura è l'unica sopravvissuta tra tutte le porte della cinta muraria di
Palazzolo. È nota anche come "Porta Mediolanensis" o "Porta de Berghem".
Palazzo del Comune. Sede delle magistrature medioevali, fu costruito agli inizi del
Duecento e fu ampliato nel 1618.
Palazzolo Duranti.
Chiesa di San Sebastiano. Costruita nel XV secolo, è posta sulla vecchia strada che va a
Palosco. Nel 1894 le è stato costruito attorno l'oratorio di San Luigi, ora di San Sebastiano,
con un cine-teatro parrocchiale tornato attivo nel 2006.[34].
Chiesa di San Pietro. Oratorio campestre del XIV secolo è stata costruita lungo la strada che
collega al paesino di Telgate. Nei secoli successivi è stata più volte rimaneggiata e dipinta
con affreschi con tema religioso e della terribile pestilenza del Quattrocento[31].
Chiesetta dei morti del russ. Piccola struttura religiosa sita in via Sgrazzutti, vicina
all'ospedale. Celebre perché eretta alla fine del Settecento nel punto in cui si rifugiarono gli
abitanti del centro durante la tragica pestilenza del 1630, deponendo le ossa dei propri cari.
Chiesa della Santissima Trinità. Meglio nota come "Chiesa di Sant'Alberto", è stata costruita
nel Seicento sulla strada che va in direzione di Pontoglio. È in festa ogni anno il 7 agosto
per celebrare sant'Alberto.
Chiesa di Sant'Anna. Vecchio oratorio di via Matteotti, il suo nome originario è "chiesetta di
Sant'Antonio Abate" e la struttura di base risale al 1300.
Chiesa di San Rocco. Costruita nel XV secolo in aperta campagna, probabilmente è sorta
dopo esser diventata rifugio di appestati. Celebre la visita alla cappella di Carlo Borromeo
nel 1580.
Chiesa di Sacro Cuore. Parrocchiale del quartiere Sacro Cuore, costruita tra il 1921 e il
1925.
Chiesa di San Pancrazio. Sorta nel XVII secolo su una cappella preesistente, serviva
l'abitato di San Pancrazio che dipendeva in fasi diverse da Palazzolo, Adro e Erbusco.
Le tre Ville.
Polo culturale, in precedenza fu scuola elementare di Mura[35] ed è sede della biblioteca
civica Lanfranchi, del sistema bibliotecario intercomunale dell'ovest bresciano,
dell'Informagiovani, del Centro per l'impiego e del museo dei ricordi di guerra.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[36]
Etnie e minoranze straniere

Gli stranieri residenti nel comune sono 3 141, ovvero il 15,7% della popolazione. Di seguito sono riportati i
gruppi più consistenti[37]:

1. Albania, 621
2. India, 393
3. Senegal, 364
4. Marocco, 349
5. Romania, 336
6. Pakistan, 330
7. Ucraina, 179
8. Ghana, 130
9. Kosovo, 53
10. Cina, 52

Religione

La maggioranza della popolazione è cristiano cattolica. Il territorio è organizzato in cinque parrocchie:


Santa Maria Assunta, San Paolo in San Rocco, Sacro Cuore, San Giuseppe e San Pancrazio, tutte
appartenenti alla Diocesi di Brescia[38].

I Testimoni di Geova hanno una Sala del Regno sita nella zona industriale.

È presente una comunità Islamica, una comunità di indiani sikh ed esistono diversi gruppi cristiano
protestanti e valdesi.

Cultura
Ricorrenze

Il patrono è san Fedele di Como che si festeggia il 14 maggio.

Geografia antropica

Suddivisioni amministrative

La città è suddivisa in rioni, o quartieri. Tra i più importanti Mura, Piazza, Riva, Calci, Costa, Sacro Cuore,
San Rocco, San Giuseppe e la Sgraffigna.

Frazioni
San Pancrazio (45°36′38″N 9°55′10″E). Località di circa 3 000 abitanti. Fino al 1962 era
suddivisa fra i territori comunali di Adro e di Erbusco. Con Decreto Presidenziale 31 marzo
1962, n. 220, la frazione fu staccata da questi ultimi per essere aggregata a Palazzolo.
Anche per questa origine, la frazione è l'unica parte del territorio comunale rientrante nella
zona di produzione del Franciacorta[39].

Infrastrutture e trasporti

Strade

Il territorio comunale è solcato dall'autostrada A4 Torino - Trieste accessibile tramite i caselli di Palazzolo
sull'Oglio, ubicato nei pressi della frazione di San Pancrazio, e di Ponte Oglio, quest'ultimo posto in
territorio di Castelli Calepio.

La città palazzolese è servita altresì da due strade provinciali ex statali:

la 573 detta l'Ogliese;


la 469 detta Sebina Occidentale.

Ferrovie

Il comune è servito dalla stazione ferroviaria omonima posta sulla linea Lecco-Brescia. La linea varca il
fiume Oglio a occidente dell'impianto ferroviario grazie a un ponte a nove arcate lungo 269,50 metri, di
altezza massima 40 m e di larghezza pari a 9 m[40]. La stazione fu aperta nel 1857 nell'ambito della ferrovia
Milano-Venezia che nei progetti originari e fino al 1878 fu fatta passare per Bergamo.

Dalla stazione si dirama la breve linea per Paratico e il Lago d'Iseo. Attualmente (2018) la linea è impiegata
come ferrovia turistica da FTI - Ferrovie Turistiche Italiane in collaborazione con Trenitalia e Rete
Ferroviaria Italiana.

Amministrazione
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
30 gennaio Partito Popolare [41]
8 maggio 1995 Marino Gamba Sindaco
1998 Italiano
30 gennaio 25 maggio Commissario
Rinaldo Argentieri
1998 1998 prefettizio
25 maggio 3 novembre [42]
Gianpietro Metelli Lega Nord Sindaco
1998 2003
3 novembre [43]
8 giugno 2009 Silvano Moreschi Forza Italia Sindaco
2003

8 giugno 2009 3 febbraio 2012 Alessandro Sala Il Popolo della Libertà Sindaco [41]

21 maggio Commissario [44]


3 febbraio 2012 Roberta Verrusio
2012 prefettizio
21 maggio
13 giugno 2022 Gabriele Zanni Partito Democratico Sindaco
2012
Gianmarco
13 giugno 2022 in carica Partito Democratico Sindaco
Cossandi

Sport
Il 7 giugno 1992 la 14ª tappa del Giro d'Italia 1992 si è conclusa a Palazzolo sull'Oglio con la vittoria del
francese François Simon.

Nel 2010 è stata creata, presso il parco in riva al fiume dedicato a Giampietro Metelli, una palestra per
l'arrampicata sportiva.

È da anni presente una folta comunità di canoisti facenti riferimento al locale kayak club.

La pesca fluviale è rappresentata da un proprio club.

Calcio

Il Palazzolo, ha militato in Serie C1 negli anni 90 e nello scorso decennio ha partecipato nel campionato di
Serie D.
Nel 2014-2015 ha militato nel campionato di Eccellenza Lombardia, nel quale, dopo crisi
societarie, si è classificato ultimo retrocedendo in Promozione, Girone C Lombardo. Nel campionato di
Promozione 2015-2016 cambia la denominazione della società in PalazzoloTelgate, grazie all'entrata in
società di una cordata di imprenditori bresciano/bergamasca capitana da Chiari e Cagliani, quest'ultimo con
la mansione anche di Allenatore.

Note
1. ^ Comune di Palazzolo sull'Oglio - Il territorio, su comune.palazzolosulloglio.bs.it. URL
consultato il 14 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2018).
2. Bilancio demografico anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in
Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie,
l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile
2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
5. ^ Toponimi in dialetto bresciano, su brescialeonessa.it. URL consultato il 5 gennaio 2011 (archiviato
dall'url originale il 22 luglio 2011).
6. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani.,
Milano, Garzanti, 1996, p. 469, ISBN 88-11-30500-4.
7. ^ Testo su wikisource: Regio Decreto 24 agosto 1862, n. 802, che autorizza alcuni comuni a
variare la loro denominazione
8. ^ LombardiaBeniCulturali - Comune di Palazzolo sull'Oglio (1859 - [1971]), su
lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 4 marzo 2010 (archiviato il 20 giugno 2015).
9. Mazza (1986), p. 204.
10. ^ Fino agli anni Sessanta la frazione di San Pancrazio faceva parte di Adro ed Erbusco.
11. ^ In questa frazione di Palazzolo sull'Oglio la cantina esistente produce Franciacorta e
Curtefranca ma con uve non raccolte in San Pancrazio. Invece, con i vigneti di San
Pancrazio si può produrre Sebino IGT.
12. ^ Le cinque cose da vedere a Palazzolo sull'Oglio | I CONSIGLI DI BSNEWS - BsNews.it -
Brescia News, in BsNews.it - Brescia News, 2 aprile 2018. URL consultato il 10 aprile 2018
(archiviato dall'url originale l'11 aprile 2018).
13. Mazza (1986), p. 205.
14. ^ Paolo Guerrini, Pagine sparse Note varie sui paesi della provincia di Brescia. - [Pt.] 3,
vol. 9, Brescia, Edizioni del Moretto, 1968, p. 694. URL consultato il 28 luglio 2014 (archiviato dall'url
originale il 9 agosto 2014).
15. ^ Paolo Guerrini, Pagine sparse Note varie sui paesi della provincia di Brescia. - [Pt.] 3,
vol. 9, Brescia, Edizioni del Moretto, 1968, p. 695. URL consultato il 28 luglio 2014 (archiviato dall'url
originale il 9 agosto 2014).
16. LombardiaBeniCulturali - Comune di Palazzolo (sec. XIV - 1797), su
lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 4 marzo 2010 (archiviato il 22 marzo 2014).
17. Paolo Guerrini, Pagine sparse Note varie sui paesi della provincia di Brescia. - [Pt.] 3, vol. 9,
Brescia, Edizioni del Moretto, 1968, p. 699. URL consultato il 28 luglio 2014 (archiviato dall'url originale
il 9 agosto 2014).
18. Mazza (1986), p. 206.
19. LombardiaBeniCulturali - Comune di Palazzolo (1798 - 1815), su lombardiabeniculturali.it.
URL consultato il 4 marzo 2010 (archiviato il 20 giugno 2015).
20. ^ LombardiaBeniCulturali - Comune di Palazzolo (1816 - 1859), su lombardiabeniculturali.it.
URL consultato il 4 marzo 2010.
21. ^ Mazza (1986), pp. 206-207.
22. Mazza (1986), p. 207.
23. ^ Croce Rossa Italiana, sito del comitato locale di Palazzolo sull'Oglio - "La Storia del
Comitato Locale di Palazzolo sull'Oglio", su cripalazzolo.it. URL consultato il 5 marzo 2015
(archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
24. ^ Bonari (2007), pp. 12-15.
25. ^ Francesco Ghidotti, Palazzolo sull'Oglio, Palazzolo sull'Oglio, ANMIL, 200-?.
26. ^ Archivio Storico Corriere - "Mancavano anche i sacchi di sabbia", dal Corriere della Sera
(01/07/1997), su archiviostorico.corriere.it. URL consultato il 1º febbraio 2011.
27. Bonari (2010), p. 26.
28. ^ Ponte romano di Palazzolo sull'Oglio, su comune.palazzolosulloglio.bs.it. URL consultato il 10
novembre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2018).
29. ^ Comune di Palazzolo sull'Oglio - Torre del Popolo, su archive.is, 19 dicembre 2012. URL
consultato il 14 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2012).
30. ^ Bonari (2010), p. 74.
31. Bonari (2010), p. 75.
32. Bonari (2010), p. 46.
33. ^ Bonari (2010), p. 70.
34. ^ Cinema Teatro Aurora - Oratorio di San Sebastiano, su oratoriosansebastiano.net. URL
consultato il 1º settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2013).
35. ^ Marco Bonari, Palazzolo dalla A alla Z - Vocabolario storico ragionato, Roccafranca,
Massetti Rodella editore, 2007, pp. 263, ISBN 978-88-8486-240-2.
36. ^ Statistiche I.Stat (http://dati.istat.it/Index.aspx) - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
37. ^ Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 1 gennaio 2018 per sesso e
cittadinanza, su tuttitalia.it, ISTAT. URL consultato il 30 ottobre 2018 (archiviato il 30 ottobre 2018).
38. ^ Diocesi di Brescia - Parrocchie a Palazzolo sull'Oglio, su diocesi.brescia.it. URL consultato il
22 marzo 2011 (archiviato il 20 giugno 2015).
39. ^ Art. 5 del Disciplinare di produzione dei vini a Denominazione di Origine Controllata e
Garantita "Franciacorta", p. 4.
40. ^ Bonari (2007), p. 9.
41. Dimissionario.
42. ^ Deceduto.
43. ^ Dal 3 novembre 2003 al 14 giugno 2004 svolge la carica di sindaco facente funzioni.
44. ^ Palazzolo, il sindaco Sala si è dimesso - Corriere Brescia, su brescia.corriere.it. URL
consultato il 4 febbraio 2012 (archiviato il 7 febbraio 2012).

Bibliografia
Attilio Mazza, Il Bresciano - Volume IV. La pianura, Bergamo, Bortolotti, 1986, pp. 214-217.
ISBN non esistente.
Carlo Bonari, Marco Bonari, La Ferrovia a Palazzolo sull'Oglio, Roccafranca, La Compagnia
della Stampa Massetti Rodella Editori, 2007. ISBN 978-88-8486-273-0.
Marco Bonari, Carlo Bonari, Tesori palazzolesi, Roccafranca, La Compagnia della Stampa
Massetti Rodella Editori, 2010. ISBN 978-88-8486-411-6.

Voci correlate
Paolo Baitelli sindaco ad Honorem
Fiume Oglio
Parco Oglio Nord
Museo delle Armi Luigi Marzoli

Altri progetti
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Collegamenti esterni
Sito ufficiale, su comune.palazzolosulloglio.bs.it.
Palazzòlo sull'Òglio, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di VIAF (EN ) 240526058 (https://viaf.org/viaf/240526058) · WorldCat Identities
autorità (EN ) viaf-240526058 (https://www.worldcat.org/identities/viaf-240526058)

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