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Bari

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Bari (, IPA: ['baːri], Bare IPA: ['baːrə] in barese, fino al 1931 Bari delle
Bari
Puglie[3]) è un comune italiano di 322 018 abitanti capoluogo della regione
comune
Puglia.
(IT) Bari
È il nono comune italiano per popolazione, terzo del Mezzogiorno dopo (NAP) Bare
Napoli e Palermo. La sua area metropolitana è la sesta d'Italia con quasi
1 300 000 abitanti[4].

È nota anche per essere la città nella quale riposano le reliquie di San Nicola.
Tale condizione ha reso Bari e la sua basilica uno dei centri prediletti dalla
Chiesa ortodossa in Occidente e anche un importante centro di comunicazione
interconfessionale tra l'Ortodossia e il Cattolicesimo.
(dettagli)

Bari ha una solida tradizione mercantile - imprenditoriale e da sempre è punto


nevralgico nell'ambito del commercio e dei contatti politico-culturali con il
Medio Oriente. Il suo porto è il maggiore scalo passeggeri del mare Adriatico.
Dal 1930 si tiene a Bari la Fiera del Levante, tra le principali esposizioni
fieristiche d'Italia. Più recentemente la città è diventata sede del segretariato
per il Corridoio pan-europeo 8.

Indice A sinistra: Castello Normanno-Svevo,


Geografia fisica Piazza Del Ferrarese. A destra:
Territorio panorama sul golfo di Bari, Piazza
Clima Umberto I, Lungomare.
Storia Localizzazione
Età antica e medievale
Stato Italia
Età moderna
Seconda guerra mondiale Regione Puglia
La contaminazione con l'iprite
Il Congresso antifascista di Bari Città Bari
Simboli metropolitana
Onorificenze Amministrazione
Monumenti e luoghi d'interesse Sindaco Antonio Decaro (PD)
Architetture religiose
dal 23-06-2014
Architetture civili
Palazzo dell'Acquedotto Pugliese Territorio
Palazzo Mincuzzi
Coordinate 41°07′31″N
Palazzo Fizzarotti
16°52′00″E
Palazzo de Gemmis
Teatro Kursaal Santa Lucia Altitudine 5 m s.l.m.
Architetture militari Superficie 117,39 km²
Aree naturali
Abitanti 322 018[1] (31-3-2018)
Società
Evoluzione demografica Densità 2 743,15 ab./km²
Etnie e minoranze straniere
Comuni Adelfia, Bitonto,
Lingue e dialetti
Religione confinanti Bitritto, Capurso,
Istituzioni, enti e associazioni Giovinazzo,
Sanità Modugno, Mola di
Qualità della vita Bari, Noicattaro,
Cultura Triggiano, Valenzano
Istruzione Altre informazioni
Biblioteche
Ricerca Cod. postale 70121–70132
Scuole Prefisso 080
Conservatorio
Fuso orario UTC+1
Università
Musei Codice ISTAT 072006
Museo archeologico Cod. A662
Pinacoteca città metropolitana di Bari
catastale
Altri musei
Targa BA
Media
Stampa Cl. sismica zona 3 (sismicità
Televisioni bassa)
Radio
Cl. climatica zona C, 1 185 GG[2]
Teatri
Teatro Petruzzelli Nome abitanti baresi
Teatro Piccinni Patrono San Nicola, San
Auditorium Nino Rota
Sabino (compatrono),
Cinema
Madonna Odigitria
Musica
Associazione Polifonica barese "Biagio Grimaldi" Giorno 8 maggio - San
Cucina festivo Nicola
Eventi Cartografia
Fiera del Levante
Festa di san Nicola patrono di Bari
Bari International Film Festival
Bari Geek Festival

Geografia antropica
Urbanistica
Bari Vecchia e Borgo murattiano
Quartieri novecenteschi e razionalismo italiano
Ex comuni aggregati
Comuni adiacenti Bari
Dotazioni infrastrutturali
Lungomare di Bari e strutture pubbliche
Pianificazione urbanistica
Suddivisioni amministrative
Economia
Agricoltura
Industria
Commercio
Infrastrutture e trasporti
Strade
Ferrovie
Porto
Aeroporto
Interporto
Mobilità urbana
Amministrazione
Consolati
Gemellaggi
Sport
Baseball & Softball
Calcio
Automobilismo Posizione del comune di Bari all'interno
Canottaggio dell'omonima città metropolitana
Ciclismo
Sito istituzionale
Football
Nuoto e pallanuoto
Pallacanestro
Pallavolo
Rugby
Tennis
Vela
Impianti sportivi
Stadio San Nicola
Arena della Vittoria
Palaflorio
CUS Bari
Palamartino
Stadio del nuoto
Polisportiva Angiulli
Palaghiaccio

Note
Bibliografia
Altre fonti
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni

Geografia fisica

Territorio
La città si affaccia sul Mare Adriatico per una lunghezza di circa 42 km, fra i comuni di Giovinazzo, a nord, e Mola di Bari, a sud. Si
estende in senso latitudinale per circa 18 km, partendo dalla zona portuale fino all'estremo quartiere
Loseto a sud-ovest.

Il territorio comunale è al centro di una vasta area pianeggiante e depressa, la conca di Bari. Tuttavia, nella sua porzione centrale, si
spinge per alcuni chilometri nell'entroterra, fino ai centri di Capurso, Triggiano, Bitritto, Modugno e Bitonto, incontrando così i primi
pendii delle Murge. La città va dai 0 ai 131 metri di altitudine sul livello del mare. Il Municipio, situato in Corso Vittorio Emanuele,
una delle principali vie cittadine, la quale in direzione est si affaccia sul Teatro Margherita, quindi sul mare, si trova a 5 metri di
altitudine.

La conformazione della città viene spesso descritta come un'aquila con le ali spiegate, la cui testa è la piccola penisola sulla quale è
sorto il primo nucleo urbano,Bari Vecchia.
Classificazione sismica:[5] zona 3
(sismicità bassa), Ordinanza PCM
n. 3274 del 20/03/2003 aggiornata
al 16/01/2006 con le
comunicazioni delle regioni.

Clima

Porto di Bari

La città è caratterizzata da un clima mediterraneo (o, secondo la classificazione di Köppen, csa), con inverni miti ed estati calde e
asciutte. Le escursioni termiche sono contenute dall'azione mitigatrice marina, infatti il capoluogo, trovandosi sulla costa del basso
Adriatico, è spesso interessato da venti a regime di brezza. Tuttavia la città nei mesi invernali può essere influenzata dalle correnti
fredde di provenienza nord-orientale balcanica e nord-occidentali provenienti dagli alti monti abruzzesi, che sporadicamente
determinano precipitazioni anche a carattere nevoso: da ricordare le nevicate del 1987, 1993, 1999, 2003, 2007, 2014, 2017 e 2018 in
cui caddero mediamente sulla città circa 15 cm di neve. Le piogge, concentrate nei mesi invernali, sono caratterizzate da un regime
estremamente variabile; nei mesi estivi vi è alternanza tra ondate di caldo torrido provenienti dal nord-Africa alternate da altrettante
ondate di caldo umido provenienti dalle regioni ad est del bacino del basso mediterraneo. In contrapposizione alle ondate di caldo, vi
sono giorni in cui soffiano venti settentrionali di maestrale, a cui possono associarsi nuclei di bassa pressione transitori che possono
dar luogo a fenomeni temporaleschi tipici della stagione estiva, bruschi cali di temperatura e mare agitato.

Il 24 luglio 2007 a Bari Palese si toccarono i 45,6 °C, la più alta temperatura mai registrata presso la stazione meteorologica
dell'aeroporto cittadino.[6] La temperatura minima assoluta risale al 3 gennaio1993, quando si registrarono -5,9 °C.[7]

Classificazione climatica:[8] zona C, 1185 GG


Mesi
BARI Palese
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
T. max. media
12,1 12,6 14,4 17,7 22,2 25,8 28,4 28,3 25,4 21,0 16,5 13,1
(°C)
T. min. media
4,9 4,8 6,3 8,6 12,9 16,7 19,3 19,4 16,3 12,6 8,2 6,1
(°C)
T. max. 24,0 25,2 27,2 32,6 39,1 45,5 45,6 44,8 39,0 35,2 27,5 23,0
assoluta (°C) (1979) (2016) (1977) (1985) (1994) (2007) (2007) (1994) (1988) (1979) (2008) (1989

T. min. −5,9 −3,0 −2,4 −1,0 5,3 7,8 12,8 12,8 8,4 4,0 0,0 −3,0
assoluta (°C) (1993) (1979) (1987) (2003) (1987) (1986) (1971) (1976) (1979) (1972) (1977) (1986

Giorni di
calura (Tmax 0 0 0 0 0 5 11 12 3 0 0 0
≥ 30 °C)
Giorni di gelo
1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1
(Tmin ≤ 0 °C)

Precipitazioni
53,7 64,2 42,0 40,5 34,9 23,3 25,4 30,4 59,7 61,5 72,7 54,3
(mm)
Giorni di
7 8 7 6 5 4 3 4 5 6 8 7
pioggia
Giorni di
1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
nebbia
Umidità
relativa 76 73 72 69 69 66 65 67 70 75 77 77
media (%)

Storia
Trafugamento e culto delle reliquie di san
Età antica e medievale Nicola di Myra
San Nicola
Toponimi: Βαριον in greco, Barium in latino. Non sono chiare
veneratissimo tra
le origini di Bari, ma da quanto emerso dagli scavi nell'area cattolici, ortodossi è
della chiesa di San Pietro, nella città vecchia, sembra considerato il protettore
ipotizzabile l'esistenza di un originario insediamento dell'età delle ragazze e dei
naviganti. La vicenda
del bronzo, appartenente al popolo dei Peucezi; altri ipotizzano
del trafugamento della
che Bari fosse stata colonizzata da Creta. In epoca greca, la salma è adombrata da
città assunse il nome diBarion. sospetti circa
l'attendibilità storica del
Entrata a far parte del dominio romano, nel III secolo a.C. fatto. La tradizione
come municipium, Barium si sviluppò in seguito alla vuole che quando Myra
cadde in mano Un'icona di san Nicola
costruzione della via Traiana. Era dotata di un teatro, come si
musulmana, Bari e
ricava da una epigrafe di liberto rinvenuta nel succorpo della Venezia, città rivali,
Cattedrale, ma di cui non sono emerse evidenze entrarono in competizione per il possesso delle
archeologiche.[9] reliquie. È noto che la spedizione barese formata
da 62 marinai, battendo sul tempo i Veneziani,
Dal IV secolo, fu sede episcopale (era nota come ecclesia riuscì ad impadronirsi per prima delle spoglie del
varina, come si legge in una dedica su pavimento di un'aula
Santo, che il 9 maggio 1087, furono depositate in
una Chiesa di benedettini sotto la custodia
della chiesa paleocristiana al di sotto dell'attuale Cattedrale) e dell'abate Elia. La leggenda narra altresì che le
spoglie furono collocate nel luogo in cui si
fermarono i buoi che trainavano il corpo del Santo.
L'abate (poi vescovo di Bari) iniziò la costruzione di
dopo la caduta dell'Impero Romano fu contesa tra Longobardi una nuova Chiesa. L'edificazione terminata entro
e Bizantini (l'attuale struttura della "città vecchia" risale a poco, consentì la consacrazione che fu operata nel
quest'epoca, e si articola intorno alla corte delCatapano). 1089 da papa Urbano II. Solo dopo fu edificata
l'attuale basilica romanica. Ancora oggi sono
Successivamente fu in mano dei Berberi (dall'847 all'871 fu
custodite, sotto l'altare della cripta, le ossa del
Santo patrono della città. Proprio da queste ossa i
sede di un emirato[10]) e quindi dei duchi longobardi di monaci avrebbero estratto un liquido dalle
Benevento. Nell'875 tornò ai Bizantini che la crearono capitale potenzialità taumaturgiche, chiamato manna. A
del thema di Langobardia, comprendente l'Apulia e la questa vicenda vanno ricondotte le qualità di
Calabria. taumaturgo attribuite a san Nicola.

Liberata, dopo sei mesi di assedio dei Saraceni, dalla flotta veneziana, nel 1002 si
ribellò sotto la guida di Melo di Bari (nobile barese) al governo fiscale del catapano
bizantino, riuscendo nel 1018 ad ottenere la propria autonomia.

Ultimo possedimento bizantino in Italia, nel 1068, la città di Bari fu assediata dai
normanni, che la strapparono ai bizantini nel 1071, e nel 1087 vi furono portate le
spoglie di san Nicola di Myra. Tra il XII e il XIV secolo fu porto di partenza per le
Crociate.

Nel 1098 nella cripta della nuova basilica di san Nicola, si riunì il concilio
presieduto da papa Urbano II, al quale intervennero oltre 180 vescovi riunitisi per esterno della cattedrale di San
discutere di problemi dogmatici inerenti ai rapporti tra la Chiesa ortodossa e Chiesa Sabino
Romana all'indomani del Grande Scisma.

Statua di san Nicola Basilica di San Nicola

Distrutta da Guglielmo il Malo nel 1156, tornò a rifiorire in epoca sveva, intorno al castello
fatto erigere da Federico II su preesistenti fortificazioni normanne.

Un lungo periodo di decadenza (dovuta soprattutto alla politica vessatoria dei governi dominatori) caratterizzò la città sotto le
dominazioni di Alduino Filangieri di Candida, Maestro della Regia Corte e Giustiziere di Bari dal 1284, e quelle angioina, aragonese
e spagnola, interrotto dallo splendore sotto gli Sforza, con le duchesse Isabella d'Aragona e Bona Sforza. Bari subì anche la
dominazione veneziana, grazie alla quale si ebbe l'ampliamento del porto e un periodo molto florido, favorito anche dal commercio di
prodotti dell'entroterra, molto richiesti sui mercati esteri.

Età moderna
Il 24 aprile del 1813, con Gioacchino Murat, fu posta la prima pietra dell'espansione cittadina al di fuori delle mura medioevali
("borgo nuovo", o "borgo murattiano"), caratterizzato dal tracciato ortogonale delle vie. La popolazione crebbe rapidamente dagli
allora 18.000 abitanti ai 94.000 dell'inizio del XX secolo: divenuta capoluogo di provincia, vi trovarono sede edifici e istituzioni
pubbliche (Teatro Piccinni, la camera di commercio, l'Acquedotto pugliese, il Teatro Petruzzelli, l'Università degli Studi) e la casa
editrice Laterza.

Durante la Prima guerra mondialedal settembre 1916 arriva la101ª Squadriglia che resta fino al 18 gennaio 1919.

Durante il ventennio fascista fu costruito il lungomare monumentale[11] ed inaugurata la


Fiera del Levante, con la quale prese vita il disegno di "Bari porta d'oriente", consacrato
negli anni recenti dal ruolo di "European gateway" assegnato dall'
Unione europea.

A metà del XX secolo la città si espanse ulteriormente, in modo disordinato, giungendo a


sfiorare i 400.000 abitanti neglianni settanta e ottanta.

La città, fatta metropoli, affronta i fenomeni del pendolarismo e della deurbanizzazione,


Elogio russo mentre crescono il terziario e l'area industriale. A causa della sua posizione Bari accoglie un
notevole flusso di immigrazione dall'est. L'8 agosto 1991 attracca nel porto la nave Vlora,
carica di oltre ventimilaAlbanesi.

Alle porte del 2000 la città vecchia viene ristrutturata e restituita a nuova vita, mentre si avvia al termine un profondo rinnovamento
infrastrutturale che coinvolgeporto, aeroporto, interporto e ferrovia.

Seconda guerra mondiale


Nel corso della seconda guerra mondiale i porti di Bari, Brindisi e Taranto
furono fra i più attivi e strategicamente importanti per le forze alleate, che
occuparono il meridione italiano in seguito allo sbarco in Sicilia, anche per il
cospicuo numero di mezzi e navi che i porti ospitarono per tutta la durata del
conflitto. Le città portuali tuttavia furono teatro di disastri navali e
consuetudinari scenari bellici che penalizzarono soprattutto la popolazione
locale. Bari visse due pesanti catastrofi navali, tra le quali la seconda fra le più
disastrose di tutta la guerra.

Il primo e più grave disastro ebbe luogo il 2 dicembre 1943, a pochi mesi dalla
cacciata dei tedeschi da Bari e dalla battaglia in difesa del porto del 9 Immagine ottocentesca del porto di Bari.
settembre. Il porto, in cui erano ormeggiate decine di navi alleate, subì un
pesantissimo bombardamento aereo della Luftwaffe. Alle 19.25 una pioggia di
ordigni, sganciati da 105bombardieri Junkers Ju 88, investì le navi del porto battenti bandiera americana, inglese, polacca, norvegese
e olandese e che si concentravano compatte presso il nuovo molo foraneo. L'effetto fu amplificato dal forte assembramento di mezzi:
le navi affondate o distrutte furono 28 e 12 altre risultarono danneggiate.[12] Il porto rimase chiuso per tre settimane e ritornò
pienamente operativo solo nel febbraio 1944,[13] Gli anglo-americani, in difficoltà nell'approvvigionare le proprie truppe, dovettero
rallentare l'offensiva, consentendo ai tedeschi di attestarsi sulla linea Gustav.[14]

La contaminazione con l'iprite


Tra le navi affondate vi era l'inglese John Harvey carica di bombe all'iprite, un gas asfissiante già usato durante il primo conflitto
mondiale e presente a Bari solo per essere utilizzato in caso di necessità bellica. Fortunatamente quando la nave esplose, il vento da
terra allontanò verso il largo la nube tossica generata dalle esplosioni. Ciò comunque non impedì all'iprite di disperdersi come
miscela oleosa nelle acque del porto, dove contaminò gli indumenti dei marinai, portuali e soccorritori che si erano adoperati per
trarre in salvo i superstiti[15].
Il numero di vittime totale del raid non è mai stato accertato; il totale secondo fonti anglosassoni supererebbe i 680, ma a causa dei
moltissimi civili dispersi la stima potrebbe superare il migliaio. Per la gravità delle conseguenze, il bombardamento è conosciuto
come uno dei più tragici bombardamenti aerei su basi navali della seconda guerra mondiale, secondo per rilevanza solo all'attacco di
Pearl Harbor.

Il secondo disastro colpì la città il 9 aprile 1945, ore 11.57, quando il piroscafo americano Charles Henderson esplose a causa di un
incidente con il carico di materiale bellico. Le vittime accertate, fra gli abitanti della città vecchia e gli scaricatori del porto, furono
175 e si registrarono 142 dispersi. In totale 317 persone furono travolte e uccise dall'esplosione. Più di 600 rimasero ferite
gravemente, migliaia in modo lieve. Un centinaio furono invece le vittime tra gli alleati. L'esplosione, che investì tutta la vecchia
città, provocò pesanti danni alla cattedrale, alla basilica di San Nicola e alla Chiesa russa.

Il Congresso antifascista di Bari


Durante le operazioni belliche, in seguito all'armistizio di Cassibile stipulato l'8 settembre 1943, e precisamente nei giorni 28-29
gennaio 1944, si tenne a Bari (in quegli anni infatti la città era uno dei centri di maggiore attività politica nell'Italia occupata dagli
Alleati), il congresso dei comitati provinciali di liberazione, che volle definire per i partiti antifascisti, escluso il PRI le linee direttive
comuni della futura azione politica nazionale: abdicazione di Vittorio Emanuele III e formazione di un governo che fosse espressione
politica dei comitati di liberazione, dotato di pieni poteri al fine di intensificare lo sforzo bellico e di preparare la nuova Costituzione.
La maggior parte di questi avvenimenti fu commentata e trasmessa da Radio Bari che dal settembre del 1943 era diventata la prima
radio dell'Italia libera, anche se operava sotto il controllo degli Alleati.

Simboli
Lo stemma cittadino è uno scudo sannitico "partito d'argento e di rosso timbrato da una corona di
città".[16]

Esso risalirebbe al tempo delle crociate: l'argento, che in araldica corrisponde al bianco, simboleggerebbe
[17].
la purezza della fede, mentre il rosso rappresenterebbe il sangue versato in sua difesa

Lo scudo è accompagnato da un ramo di ulivo (a sinistra) e uno di leccio (a destra) decussati sotto la
punta dello scudo e annodati da un nastro con i colori nazionali.

Onorificenze
Gonfalone del
Medaglia d'oro al Merito Civile comune di Bari
«Città di rilevante importanza strategica per il suo porto, durante
l'ultimo conflitto mondiale, si rese protagonista di una tenace
resistenza al nazifascismo, sopportando la perdita di un numero
elevato dei suoi figli migliori e la distruzione di ingente parte del
suo patrimonio monumentale ed edilizio. Venti giovani cittadini
vennero trucidati in via Nicolò dell'Arca mentre inneggiavano,
all'indomani della caduta del fascismo, alla riconquistata libertà.
Al culmine dei moti di riscatto, la popolazione tutta, animata da
profonda fede negli ideali di democrazia e di giustizia, con
eroico coraggio, unendosi ad un nucleo di militari, impedì, dopo
ore di violenti scontri, che le truppe tedesche portassero a
termine la prevista distruzione del porto. 1940 / 1945»
— 12/04/2007[18]

Monumenti e luoghi d'interesse


La città è ricca di storia, che ha contribuito a donarle, nel corso dei secoli, un
notevole patrimonio culturale, essenzialmente di tipo architettonico, che dagli
anni 2000 è in costante riscoperta e valorizzazione, si ricordano principalmente
la grande Basilica o la Cattedrale di San Sabino, i tre principali teatri della
Città, il Piccinni, primo per costruzione, il Petruzzelli, primo per importanza, e
il Margherita, che è stato costruito sul mare per gli accordi tra la famiglia
proprietaria del Petruzzelli e il Comune di Bari, ma anche i due stadi, il San
Nicola, edificato per i Mondiali di Italia '90, e l'Arena della Vittoria, edificata
nel 1934 come primo vero stadio di Bari e che ha ospitato fino al 1990 le
partite della FC Bari 1908, simboli di due ere differenti del XX secolo, quella
fascista e quella del Boom Economico. Unitamente a questo sono presenti altre
importanti architetture: Basilica di San Nicola, esterno

Architetture religiose
Basilica di San Nicola: uno dei simboli della città di Bari, sorge nel cuore
della città vecchia, in una larga piazza, dove, prima della sua
costruzione, vi era il palazzo delcatapano bizantino (distrutto durante
una ribellione popolare). L'edificio fu eretto tra il1087 ed il 1197, allo
scopo di custodire le reliquie disan Nicola, trafugato da Myra da alcuni
marinai nel 1087. La sua struttura è uno dei migliori esempi di
architettura romanica pugliese.
La cattedrale di San Sabinofu eretta tra XII e il XIII secolo, dopo la
distruzione della città (avvenuta nel1156) ad opera di Guglielmo I di
Sicilia. Come la basilica, anche questa chiesa è uno dei migliori esempi
di Romanico pugliese: ha una facciata semplice, e, come il resto del
complesso, si caratterizza per la presenza dilesene, archi, bifore e
monofore. In alto presenta un maestosorosone dalla cornice variegata.
I tre portali che immettono nell'interno sono datati all'XI secolo, ma sono
stati rimaneggiati nel XVIII secolo.

Palazzo Mincuzzi, fotografato da Via


Sparano
Architetture civili

Palazzo dell'Acquedotto Pugliese


Nel 1924 l'Ente Acquedotto Pugliese si dotò di una sede centrale, affidando a Cesare
Vitantonio Brunetti un edificio in Via Cognetti, a poca distanza dal mare.
L'imponente candida facciata bugnata che corre attorno ai quattro lati dell'edificio
dona l'aspetto inespugnabile di una fortezza. Tuttavia, varcato l'accesso, si possono
ammirare gli splendidi interni scaturiti in ogni minimo particolare dalla fantasia
liberty di Duilio Cambellotti: il tema dominante è quello dell'acqua, che viene
proposto nei grandi affreschi della Sala del Consiglio, nei pavimenti, negli intarsi in
legno e madreperla degli oltre 140 mobili originari.
Il palazzo dell'Acquedotto pugliese,
ubicato al fianco del Teatro
Palazzo Mincuzzi
Petruzzelli
Nel cuore del quartiere Murat, all'angolo tra l'elegante via Sparano, strada della
moda e dello shopping barese, e via Putignani, Aldo Forcignano elaborò nel 1923 un
progetto con soluzione d'angolo per l'edificio, che mantiene tuttora chiare destinazioni commerciali. La facciata è un coacervo di
colonne, lesene bugnate, capitelli ionici e mascheroni tra i quali si sviluppano le molte finestre, tutte scolpite da Nicola Buono,
scultore del vicino paese diCapurso. Gli interni, ricchi di decorazioni Liberty, sono dominati da un monumentale scalone e illuminati
dalla cupola vetrata che sovrasta l'edificio.
Palazzo Fizzarotti
Edificato su Corso Vittorio Emanuele II e radicalmente ampliato negli anni 1905-1907 da Ettore Bernich e Augusto Corradini, si
presenta come un imponente edificio in stile eclettico. Molti degli stilemi del romanico pugliese vengono fusi con diverse tradizioni
architettoniche. La facciata, composta da tre piani in stile veneziano sui quali si apre un leggero loggione colonnato, è un omaggio
alla liberazione della città occupata dai Saraceni compiuta dalla Serenissima nel 1022. Gli interni, accessibili mediante un suggestivo
androne marmoreo, ospitano diverse decorazioni che richiamano l'epoca federiciana, allegorie delle attività economiche della Puglia
e simboli esoterici. L'edificio oggi è adibito ad uso residenziale, ma ospita anche la sede della Delegazione Regionale della Puglia
della Gran Loggia d'Italia di Piazza del Gesù, oltre ad un centro polifunzionale con sale per esposizioni e numerosi studi
professionali.

Palazzo de Gemmis
Elegante palazzo ottocentesco dei Baroni de Gemmis, neoclassico. Sulla facciata è posta una lapide marmorea in ricordo di Giuseppe
Garibaldi, accolto nel suo arrivo a Bari dal Barone patriota Nicola de Gemmis, primo Sindaco di Bari. Il Palazzo ospitò anche la
raccolta del bibliofilo ing. Gennaro de Gemmis, fondatore della omonima biblioteca, la più ampia sulla storia della Puglia.[19]. Il
Palazzo fu requisito per usi militari durante la Seconda Guerra Mondiale.

Teatro Kursaal Santa Lucia


Il Kursaal Santa Lucia è un edificio sul lungomare Goffredo di Crollalanza, a ridosso dei giardinetti di largo Adua, realizzato in stile
tardo Liberty a Bari . Il Kursaal Santalucia ospita una duplice funzione di cinema-teatro.

All'esterno le grandi aperture della fascia centrale lasciano intravedere i fasti della sala Giuseppina. Quest'ultima è impreziosita da
altorilievi e affreschi eseguiti dai fratelli torinesiMario e Guido Prayer, noti artisti decoratori dell'epoca.

Utilizzato in passato anche come sala prove per i balletti accolti dal vicino teatro Petruzzelli è in grado di rievocare nel visitatore
suggestive atmosfere anni ‘20.

Architetture militari
Il castello Normanno-Svevoè una fortezza costruita nel1131 da Ruggero II di Sicilia. Nel 1156 Guglielmo I di Sicilia,
lo distrusse quasi interamente e, subito dopo, Guido il a Vsto, su commissione diFederico II di Svevia, si occupò
della sua ricostruzione. Dopo gli interventi di Federico II, durante XVI
il secolo, furono effettuati vari interventi per
adeguarlo alle esigenze difensive dell'epoca. Il complesso è caratterizzato dalle torri quadrate che lo sovrastano e
da un fossato largo e profondo.
Il Fortino di Sant'Antonio Abatefu eretto per scopi difensivi. La data di costruzione non è accertata; tuttavia talune
fonti citano il forte a partire dal XIV secolo. Distrutto dai baresi nel 1463, fu ricostruito nel XVI secolo per volere di
Isabella d'Aragona.
La lunga muraglia che circonda tutta la città vecchia, costruita nel XII secolo, e che un tempo frivaof uno spettacolo
alquanto suggestivo, presentandosi a strapiombo sul mare. [20]

Inoltre lungo tutto il litorale barese (e pugliese più in generale) sono presenti le caratteristiche torri di avvistamento erette in epoca
medievale per segnalare l'arrivo dei pirati saraceni, una delle quali da tuttora il nome al quartiere di "Torre a Mare" nella zona
meridionale della città.

Il Sacrario Militare dei caduti d'oltremare, inaugurato il 10 dicembre del 1967.

Aree naturali
Il più grande parco pubblico barese è il Parco 2 giugno, nel quartiere Carrassi; vi è la Pineta di San Francesco, polmone verde situato
tra i quartieri Marconi - San Girolamo; una pineta sita in Piazza Romita al San Paolo; giardini pubblici di Piazza Garibaldi e Piazza
Umberto I entrambi nel centro della città, e il grande parco costruito sul lungomare nella zona detta "Punta Perotti" nel luogo
precedentemente occupato dall'omonimo "ecomostro", nonché aree verdi e piccoli giardini pubblici in molti quartieri. Tra le spiagge
libere spiccano le strutture di Pane e Pomodoro e Torre Quetta, tratti di Lungomare nord nei quartieri Santo Spirito e Palese, mentre
nel litorale sud nei quartieri San Giorgio e Torre a Mare.

Alla fine del ventesimo secolo viene istituito, all'interno dei confini comunali, il Parco Naturale attrezzato di Lama Balice che, con i
suoi 130 ettari circa di estensione diventa il polmone verde più ampio della città (progetto ingegneri Romualdo Costa, Domenico De
Candia, Vincenzo Sassanelli e architetti Luigi Mirizzi e Stefano Serpenti). Lo stesso Parco, poi, viene ampliato inglobando territori
dei comuni di Bitonto e Modugno.

Società

Evoluzione demografica
Come le altre aree metropolitane italiane, anche Bari a partire dagli anni ottanta è stata interessata da una progressiva
deurbanizzazione a vantaggio dei comuni dell'hinterland. Negli ultimi 5 anni è stato osservato un incremento della popolazione
residente, anche grazie al flusso migratorio, che vede Bari come porta d'ingresso perEuropa,
l' ma anche località d'insediamento.

Abitanti censiti[21]

Etnie e minoranze straniere


[22]:
Gli stranieri residenti nel comune sono 13 755. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti

Georgia, 1687
Albania, 1317
Romania, 1220
Bangladesh, 950
Cina, 816
Pakistan, 673
Mauritius, 636
Filippine, 575
Nigeria, 557
Somalia, 408
Lingue e dialetti
«Puèt'èsse nu baròne
oppùre nu marchèse;
pe mmè sì ppròbbie nudde,
ce ttu non zì Barèse.»

(traduzione: "Non importa che tu sia un barone o un marchese; per me non vali nulla se non sei Barese.";
Alfredo Giovine , scrittore barese )

Il dialetto barese è un idioma che si è costruito e modificato a seguito delle innumerevoli occupazioni di popolazioni straniere che per
secoli la città ha vissuto e che hanno donato alla parlata barese peculiarità diverse ed un'inflessione incomprensibile per molti italiani.

Dal punto di vista filologico, il dialetto barese ha avuto origine dalla comune lingua madre, il latino, prima del siciliano e poi del
napoletano; conseguentemente a tale evoluzione si è creato, sotto vari influssi, il tipico idioma barese.

Il dialetto barese appartiene alla varietà linguistica romanza chiamataapulo-barese. Questa varietà linguistica, appunto l'apulo-barese,
viene parlata grosso modo nella Città metropolitana di Bari, nella provincia di Barletta-Andria-Trani, nella parte occidentale della
provincia di Taranto e in alcuni comuni della provincia di Brindisi, e nella parte nord-orientale della Basilicata, ovvero una parte del
materano. In particolare, esclusivamente nella zona di Bari Vecchia, sembra sussistere il frangimento vocalico in éu, oggi quasi
scomparso nella parlata più moderna. Es. zucchina > var. antica zucchéune ; var. moderna zucchìne; limone > v.a. leméune > v.m.
lemòne

Religione
La religione più diffusa è il cattolicesimo. Il santo patrono della città è san Nicola, le
cui reliquie sono ospitate nella basilica a lui dedicata. Per questa ragione, la città, da
sempre capolinea e punto d'incontro di oriente e occidente, è divenuta uno dei
principali punti di riferimento della cristianità, nonché luogo d'incontro fra cattolici e
ortodossi, oltre ad essere una delle principali mete di pellegrinaggio dei fedeli delle
tre principali religioni monoteistiche.

Istituzioni, enti e associazioni

Sanità
Nella città hanno sede diverse strutture sanitarie, sia pubbliche che private. Tre sono Chiesa Russa Ortodossa di San
i grandi poli ospedalieri generali: il Policlinico Consorziale[23], sede della facoltà di Nicola
Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi, il Presidio Ospedaliero Di Venere e
il più recente Ospedale San Paolo. Le principali strutture specializzate sono
invece l'Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII e l'Istituto Tumori "Giovanni Paolo
II", Istituto di Ricovero e Cura a carattere scientifico, specializzato nella cura
oncologica. Un'altra struttura presente ma da tempo ferma è l'Ospedale Militare.

Qualità della vita


Nel 2010 la provincia di Bari si è piazzata al 93º posto nell'annuale classifica
stilata da Il Sole 24 ORE sulla vivibilità delle 107 province italiane[24],
conseguendo un discreto risultato nei parametri "servizi, ambiente e salute" e
Il Policlinico
"tenore di vita", ma piazzandosi male in particolare per l'ordine pubblico.
In una inchiesta del 2007 di Altroconsumo sulla qualità della vita in 21 città italiane
(quasi tutti capoluoghi di regione), Bari si è piazzata al 19º posto[25]. La graduatoria
è stata compilata in base alle percezioni e ai pareri degli stessi abitanti, quindi senza
considerare dati empirici.

Cultura

Istruzione Alberi d'Acqua sul Lungomare, di


La città è ricca di scuole che si occupano della crescita e della formazione culturale notte
dei suoi abitanti. Fra queste si deve sicuramente ricordare il Convitto Nazionale
Domenico Cirillo che è una delle scuole più antiche d'Italia, in quanto risulta essere
in attività fin dai tempi dello Stato borbonico[26]. Altre scuole importanti sono: i licei scientifici “Gaetano Salvemini", "E. Fermi",
"M. Hack" e "A. Scacchi", storico istituto barese collocato nel cuore della città, i licei classici "Orazio Flacco" e "Socrate", il liceo
linguistico e Istituto tecnico commerciale "Marco Polo" situato nel quartiere Poggiofranco, l'Istituto di Istruzione Superiore Euclide
(comprendente Istituto Tecnico Aeronautico, Nautico e Geometra), ad oggi il più grande istituto scolastico della provincia e, l'oramai
cinquantenne, l'Istituto Tecnico Modesto Panetti.

Dal settembre 2015 l'Istituto Tecnico Panetti e il geometra Pitagora diventano l'I.I.S.S Panetti - Pitagora, affermando un grande polo
tecnologico in terra di Bari. Il 29 e il 30 gennaio 2016 il polo tecnologico si presenta alla città nelle sue due sedi.

Biblioteche
La Biblioteca nazionale Sagarriga Visconti-Volpi Conserva un patrimonio librario di circa 500.000 unità: 300.000 volumi di
monografie; 55 incunaboli; 2.300 cinquecentine; 50.000 volumi antichi a stampa del XVII, XVIII secolo e della prima parte
dell'Ottocento; 5000 periodici di cui 450 correnti; 460 manoscritti in volume; 16.400 manoscritti a carte sciolte variamente raccolte;
pergamene del XIII e XVIII secolo; manoscritti musicali del XIX secolo; 818 caricature originali di Frate Menotti; epistolari di
personaggi illustri di Terra di Bari come Tommaso Fiore, Giovanni Modugno e Nicola Di Cagno Politi; numerose allegazioni
giuridiche manoscritte e a stampa; oltre 700 carte geografiche; 200 fotografie; 3.172 titoli di periodici storici e correnti. I fondi donati
[27].
alla biblioteca da Giuseppe D'Addosio e Giuseppe De Ninno conservano documenti di storia locale

La collezione della Biblioteca provinciale de Gemmis, ospitata nell'ex convento annesso alla chiesa di Santa Teresa dei Maschi, è
frutto della donazione del barone ing. Gennaro de Gemmis e contiene circa 70.000 volumi, per lo più di argomento storico. La
sezione archivistica è ricca di circa 100.000 fra carte e pergamene del IX secolo ed è considerata la più ampia raccolta di materiale
storico locale della Puglia.[28]

Diplomi e pergamene antiche conferiscono particolare importanza all'archivio della basilica di San Nicola, ma di valore ancor
maggiore è il rotulo pergamenaceo miniato dell'Exultet, conservato nell'archivio della cattedrale di San Sabino. Databile tra l'XI e il
XIII secolo.

Altri centri bibliotecari sono:

la Biblioteca comunale;
la Biblioteca "Gaetano Ricchetti";
la Biblioteca multimediale del Consiglio regionale "T eca del Mediterraneo";
la Biblioteca sportiva regionale delCONI;
la Biblioteca della fondazione Gianfranco Dioguardi;
le biblioteche dell'Università degli Studi e del Politecnico di Bari.
[29]
Biblioteca di quartiere "Don Bosco - Buona cultura"

Ricerca
I principali Istituti di ricerca sono dislocati fra il campus universitario e il vicino
comune di Valenzano:

CNR - Istituto agronomico mediterraneo;


CNR - Istituto di studi sui sistemi intelligenti per l'automazione;
CNR - Istituto di cristallografia;
CNR - Istituto di scienze delle produzioni alimentari;
CNR - Istituto di genetica vegetale;
Istituto nazionale di fisica nucleare;
CEMeC - Centro di eccellenza in meccanica computazionale ;
Parco scientifico e tecnologico Tecnopolis-CSATA Novus Ortus. Il palazzo del Dipartimento di
È in via di costituzione il Polo biotecnologico regionale. Informatica della Facoltà di Scienze
MM. FF. NN. nel campus dell'Università
A Bari ha sede dal 1983 il Consorzio delle università mediterranee (CUM), al di Bari
quale aderiscono oltre 160 istituzioni universitarie delbacino del Mediterraneo.

Scuole

Conservatorio

Conservatorio di musica "Niccolò Piccinni"


Intitolato al celebre compositore barese Niccolò Piccinni, oltremodo apprezzato in Italia, a
Bari ed in Francia, dove svolse la sua attività di musicista, è il Conservatorio massima
scuola musicale della città di Bari[30].

Accademia di Belle Arti di Bari

Ha sede legale in città ma l'attività didattica è tenuta presso il complesso monastico di Santa
Chiara nel vicino comune di Mola di Bari[31].

Istituto per l'Istruzione Secondaria Superiore "Guglielmo Marconi"


L'Istituto scolastico, fondato nel 1939 e dedicato a Guglielmo Marconi, rappresenta una delle
più antiche e prestigiose scuole secondarie superiori della città di Bari.
Presso la sede storica, ubicata in piazza Carlo Poerio in corrispondenza della fermata
ferroviaria Marconi è organizzato in forma di laboratorio didattico un museo della scienza e
della tecnica in cui sono conservati antichi prototipi di macchine a fluido.
L'Istituto ha contribuito nell'anno 2011, come scuola capofila, alla fondazione dell'Istituto
Tecnico Superiore "Antonio Cuccovillo", quale scuola post-diploma destinata alla formazione
superiore di tecnici nel settore meccatronico.

Università
Bari ospita due università pubbliche (l'Università di Bari e il Politecnico), e una privata (la LUM Jean Monnet - Libera Università
Mediterranea).

L'Università degli Studi di Bari[32] è la più importante università pugliese, nonché fra le più grandi del Meridione in termini di
affluenza. Fondata nel 1925, l'università conta 13 facoltà e oltre 60.000 iscritti. La sede centrale si trova nello storico Palazzo Ateneo
in piazza Umberto I, nel cuore del centro ottocentesco dove hanno sede diverse facoltà umanistiche. Nelle vicinanze sono dislocate le
facoltà di giurisprudenza, scienze politiche e lingue e letterature straniere. Il campus universitario ospita la maggior parte delle facoltà
scientifiche. La facoltà di economia ha sede nel quartiere Poggiofranco, quella di medicina all'interno del Policlinico, e quella di
veterinaria nel comune diValenzano.
Nel 1990 per gemmazione dall'Università degli Studi, fu istituita la seconda sede
universitaria barese, il Politecnico di Bari[33], che ha sede presso il campus
universitario della città. Esso conta 11.000 iscritti e tre facoltà di Ingegneria e
Architettura, due delle quali con sede a Bari.

Più recente è la fondazione della Libera Università Mediterranea[34], università


privata legalmente riconosciuta nel 2000 che ha sede nel comune di Casamassima, a
pochi chilometri da Bari.

Musei

Museo archeologico Stemma dell'Università degli studi di


Bari
Il "Museo archeologico" di Bari,[35] fondato nel 1875 come Museo Provinciale, è
stato notevolmente ampliato nel tempo grazie a donazioni private e nuove scoperte
archeologiche che hanno arricchito le bacheche dell'istituto. Esso infatti comprende
la più completa raccolta di materiale archeologico pugliese, soprattutto ceramiche e
bronzi. Il museo è fondamentale ai fini di una completa conoscenza della civiltà
apula dal VII secolo al III secolo, dell'antica Daunia (attuale provincia di Foggia),
della Messapia e soprattutto della Peucezia (attuale provincia di Bari).

Il museo si trova all'interno del palazzo Ateneo dell'Università di Bari, in Piazza


Umberto I. È attualmente chiuso e attende di essere trasferito in nuova sede
(probabilmente l'ex monastero di Santa Scolastica).
Il palazzo dell'Ateneo dell'Università,
in piazza Umberto I
Pinacoteca città metropolitana di Bari
La Pinacoteca metropolitana di Bari, sita nel palazzo della Provincia di Bari, si
compone di opere databili dal XV secolo all'attuale, la cui paternità è attribuita ad
artisti quali Tintoretto, Giovanni Bellini, Antonio Vivarini e Bartolomeo Vivarini,
Paolo Veronese e pittori di scuola napoletana come Luca Giordano e numerosi
ottocentisti italiani. La pinacoteca è intitolata al pittore di epoca rococò Corrado
Giaquinto, nativo di Molfetta. Il museo ospita inoltre un'importante raccolta
(collezione Grieco) di opere dell'Ottocento e Novecento italiano, comprendente
dipinti di macchiaioli toscani come Fattori, Lega, Signorini, Banti e di artisti come
Morandi, De Chirico, Carrà, De Pisis, Campigli, Casorati, Mafai, Sironi. Sono
presenti, inoltre, opere di Pellizza da Volpedo, De Nittis, Netti, Boldini e Toma. La
pinacoteca ospita anche opere di autori contemporanei come Pino Pascali. È sede di
mostre ed eventi culturali. Stemma del Politecnico di Bari

Altri musei

Cittadella mediterranea della scienza


Museo etnografico africano
Gipsoteca del Castello Normanno Svevo
Museo nicolaiano
Museo della cattedrale
Museo storico civico
Museo del Sacrario militare
Orto Botanico di Bari[36]
Museo di zoologia[37]
Museo di scienze della terra[38]
Museo raccolta di fisica[39]
[40]
Museo dell'acqua - Palazzo dell'Acquedotto Pugliese
Museo della Fotografia del Politecnico di Bari

Media
Bari ospita diversi giornali e reti radiotelevisive a carattere locale, ma conta anche sedi di testate a diffusione nazionale. Fra queste si
ricorda la prima emittente televisiva privata del sud Italia eTlebari e a seguire Studio 100, AntennaSud e Telenorba.

Stampa
Le testate giornalistiche più importanti sono La Gazzetta del Mezzogiorno[41], l'edizione pugliese del Corriere del Mezzogiorno[42],
dorso meridionale del Corriere della Sera e l'edizione barese del quotidiano La Repubblica[43]. Hanno cessato le pubblicazioni i
quotidiani Puglia[44] e Barisera[45], che veniva distribuito a partire dal pomeriggio.

[46].
Ha sede a Bari anche ilfree press E Polis, ora edizione autonoma, dopo la cessazione dell'edizione principale.

Ha cessato le pubblicazioni il settimanalePuglia d'oggi.[47]

È presente, altresì, la redazione cittadina del Quotidiano di Bari (edizione di Bari del giornale "Quotidiano di Foggia", entrambi
stampati a Foggia.[48]

Hanno cessato l'edizione barese gli altri free pressCity[49] e Leggo[50],

Di portata nazionale è l'attività editoriale, dalle storiche case editrici Laterza e Cacucci alle più giovani Adda, Dedalo, De Donato e
Palomar.

Televisioni
La storia delle televisioni di Bari nasce con Telebari, fondata dall'Ing. Orfeo Mazzitelli. Telebari fu la prima televisione privata del
sud Italia, tutt'oggi attiva nel territorio barese.

Bari è sede della redazione regionale per la Puglia della Rai[51], Norba News ed è stata anche la sede della redazione centrale del
telegiornale del gruppo Telenorba[52], con sede a Conversano, che controlla le emittenti TgNorba 24, Telenorba (ex Telenorba 7) e
Teledue (ex Telenorba 8).

Bari è inoltre sede di altre emittenti televisive locali, quali Antenna Sud[53] (una volta collegata a La Gazzetta del Mezzogiorno),
Teleregione Color.

Radio
Bari è inoltre sede di numerosestazioni radiofoniche, di cui le principali sono:

Canale 100 (94.9 MHz)


Controradio (97.3 MHz)
Radio mi piaci (ex L'AltraRadio Bella da Ascoltare) (101.5 MHz)
Radio Manbassa (98.9 MHz) - ex frequenza di Radio Antenna Sud acquistata all'asta.
Radiobari (88.8 MHz)
Radio Enny Sound (96.3 MHz)
Radio Made in Italy (102.3 MHz)
Radio Popizz (101.0 MHz)
RadioSound (91.7 MHz)
Radionorba (97.0,105.5 e 106.8 MHz)
VERA FM (95.65 MHz - 105 MHz)
Radio 5 Network (90.4 MHz)
Diverse sono le radio che da Bari hanno iniziato le proprie trasmissioni, spostandosi poi in altre città: questo è il caso di Radio 5
Network (ora in Lecce), Radio Farfalla (ora inMottola, Taranto) e ReteOtto (ora in Lecce).

Teatri
La Fondazione Lirico-Sinfonica "Petruzzelli e Teatri di Bari" gestisce i maggiori teatri cittadini, il Petruzzelli e il Piccinni, e
l'Auditorium Nino Rota presso il Conservatorio Musicale.

Oltre al Teatro Margherita chiuso dal 1980 ma riaperto nel 2009 (ma solo per le mostre), gli altri teatri cittadini sono:

Teatro dell'Anonima, gestito dagli attori baresiDante Marmone e Tiziana Schiavarelli, chiuso nel 2013[2];
Teatroteam;
Teatro Forma;
Teatro Kismet OperA;
Teatro Duse;
Teatro-Cinema Royal;
Teatro Purgatorio;
Piccolo Teatro di Bari;
Casa di Pulcinella;
Teatro Barium;
Teatro Di Cagno;
Teatro Bravò (ex Salottino);
Nuovo Teatro Abeliano (nuova sede);
Teatro Palazzo;
Auditorium Vallisa
Multisala Showville (la Sala 2 è usata per spettacoli teatrali).
È chiuso da tempo il Teatro-cinema Kursaal Santalucia, acquistato dalla Regione Puglia, che ha av
viato opere di messa in sicurezza.

Teatro Petruzzelli
Il Teatro Petruzzelli nacque dall'esigenza della città di possedere un contenitore
culturale degno di una città desiderosa di elevarsi al livello delle altre metropoli
italiane. La passione di Bari per il teatro era nota, ma i luoghi di rappresentazione
non erano ritenuti sufficienti, neanche dopo la costruzione del teatro comunale
Piccinni nel 1854.

Teatro Petruzzelli in una foto


d'epoca.

Il Comune decise quindi di sfruttare un piazzale sul mare (Largo della Marina),
adibito a ospitare concerti e rappresentazioni di strada, per edificare il teatro.
Nel 1896 fu scelto il progetto presentato da due commercianti baresi, Onofrio
ed Antonio Petruzzelli, e nel 1898 iniziarono i lavori di edificazione. La
Interno del Teatro Petruzzelli. struttura esordì la sera del 14 febbraio 1903 con la rappresentazione de Gli
Ugonotti di Giacomo Meyerbeer.

Il Teatro Petruzzelli è il quarto teatro italiano per dimensioni e il più grande teatro privato d'Europa
.

La notte tra il 26 e il 27 ottobre 1991 il teatro venne distrutto da un incendio doloso. L'ultima opera rappresentata fu la Norma di
Vincenzo Bellini (che, ironicamente, si chiude con la scena di un rogo).
Nel 2008 si sono conclusi i lavori di ripristino del teatro alla sua funzionalità e il 7 settembre 2009 le chiavi del Politeama sono state
consegnate alla Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e eTatri di Bari che ne ha assunto la gestione.[54]

Teatro Piccinni
Il Teatro Piccinni è il più antico teatro barese esistente. La struttura è in grado di
contenere più di ottocento spettatori. Il teatro fu inaugurato il 4 ottobre 1854
con la rappresentazione del Poliuto di Gaetano Donizetti. Un anno dopo, nel
1855, fu intitolato al musicista barese Niccolò Piccinni, oltremodo apprezzato
nella città natale e in Francia, dove svolse la sua attività di compositore.

Auditorium Nino Rota


L'auditorium Nino Rota, di proprietà del Conservatorio Niccolò Piccinni, è la Teatro Piccinni
più importante sala d'ascolto della città di Bari, in ristrutturazione dal 1991[55],
è stato riaperto nel 2017[56]. L'edificazione, promossa dall'amministrazione
provinciale negli anni sessanta, fu completata nel 1981.[55] Fu intitolato al
compositore milaneseNino Rota, a lungo direttore del conservatorio barese.

Cinema
Hanno avuto la città di Bari come sfondo della loro trama i seguenti film:

Questa voce o sezione sugli argomenti


cinema e Puglia è ritenuta da controllare.
Motivo: Lungo elenco da verificare, per ogni film Interno dell'Auditorium Nino Rota
valutare l'effettiva rilevanza dello stesso col luogo
, un paio di riprese non giustificano l'inserimento

Questa voce o sezione sugli argomenti centri abitati della Puglia e


cinema non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono
insufficienti.

Idillio infranto di Nello Mauri (1931), girato a Bari e ad Acquaviva delle Fonti.
L'atleta di cristallo del barese Enzo Fiermonte (1946)
Il grido della terra di Duilio Coletti (1948), girato a Bari ed a Palese.
Polvere di stelle di Alberto Sordi (1973), girato a Bari (Teatro Petruzzelli).
La legge violenta della squadra anticriminedi Stelvio Massi (1976).
Il nero muove di Gianni Serra (1977), mini serie televisiva.
Quello strano desideriodi Enzo Milioni (1977).
Maschio, femmina, fiore, fruttodi Ruggero Miti (1979).
La dottoressa preferisce i marinaidi Michele Massimo Tarantini (1981).
Giselle di Herbert Ross (1987).
Il giovane Toscanini di Franco Zeffirelli (1988).
12 registi per 12 città di Lina Wertmüller (1989), segmento dedicato a Bari.
La sposa di San Paolodi Gabriella Rosaleva (1989).
La riffa di Francesco Laudadio (1991).
Fratelli coltelli di Maurizio Ponzi (1997).
Fuori di me di Gianni Zanasi (1999).
LaCapaGira di Alessandro Piva (1999).
77 Hotel Dajti di Carmine Fornari (2000).
All'alba saliremo il montedi Vito Giuss Potenza (2002).
Mio cognato di Alessandro Piva (2003).
Sotto gli occhi di tutti di Nello Correale (2003).
Bell'epoker di Nico Cirasola (2004).
L'Ariamara di Mino Barbarese (2005).
Nicola, lì dove sorge il soledi Vito Giuss Potenza (2006).
L'avvocato Guerrieri - Ad occhi chiusidi Alberto Sironi (2007), film tv.
L'avvocato Guerrieri - Testimone inconsapevole di Alberto Sironi (2007), film tv.
Il passato è una terra stranieradi Daniele Vicari (2008).
L'uomo nero di Sergio Rubini (2009).
Piripicchio - L'ultima mossadi Vito Giuss Potenza (2010).
Non me lo dire di Vito Cea (2011).
La nave dolce di Daniele Vicari (2012).
L'Amore è imperfetto di Francesca Muci (2012).
Leone nel basilico di Leone Pompucci (2014).
Nel film statunitense del 1995 I ponti di Madison County, Meryl Streep informa Clint Eastwood delle sue origini italiane, dicendo di
aver vissuto in una città, a suo dire sconosciuta, sul mare Adriatico, che si rivela essere Bari. Eastwood risponde tuttavia di conoscere
Bari, avendola visitata per qualche giorno prima di salpare daBrindisi per la Grecia.

Bari è sede del Cineporto (situato nel complesso della Fiera del Levante), uno spazio con sale di registrazione e strumentazione
cinematografica, aperto dall'Apulia film commissioncol fine di sviluppare l'industria cinematografica inPuglia.

Dal 2010 la città ospita un proprio festival di cinema: il"Bif&st".

Musica

Associazione Polifonica barese "Biagio Grimaldi"


Fu fondata l'8 dicembre 1926 come "Accademia Polifonica Barese" dal
musicista barese Biagio Grimaldi (1897-1986), insieme all'organista Donato
Marrone, che di quell'impresa era l'anima intellettuale. L'associazione creò
subito un notevole repertorio di polifonia sacra e profana che affiancava ai
massimi autori del genere[57] la musica dei compositori pugliesi e le melodie
popolari baresi. I concerti della Polifonica conobbero una diffusione ampia Il Teatro Margherita negli anni 80
attraverso le frequenze di Radio Bari e della Radio italiana. Alla morte del
fondatore, l'accademia prese il nome attuale. La Polifonica dispone di un
archivio storico-musicale, che nel 1998 è stato riconosciuto di "notevole
interesse storico" dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Cucina
La cucina pugliese in generale si basa sui tre prodotti agricoli principali della
regione cioè il grano, l'olio e il vino. La cucina barese è arricchita anche da
ortaggi e frutta, abbondanti nell'agricoltura locale, e dalla produzione del pane
pugliese e delle paste alimentari casalinghe: orecchiette, recchietèdde o
strascenàte, la variante tarantina chiancarelle (ossia orecchiette di grandezza Il lungomare con il Teatro Margherita sullo
sfondo
varia), cavatelli, lagane, troccoli (ossia fettuccine), fusilli (ossia maccheroni
arrotolati), tripoline e megnuìcchie (ossia gnocchetti di semola).

Con la pasta fatta in casa si preparano anchecalzoni al forno ripieni di cipolla, acciughe sotto sale[58], capperi e olive; panzerotti fritti
ripieni di lardo e ricotta o mozzarella; pettole alla barese; pizze rustiche, la tipica focaccia alla barese, i taralli, le friselle e le
sgagliozze, ossia fette dipolenta fritta, preparate e vendute per le strade della città vecchia.
Condimenti sovrani sono l'olio d'oliva e l'aglio. Ottime sono le minestre di verdure e quelle a base di pane (pancotto e caponata),
ceci, fave intere o schiacciate (con cicorie), cavoli, sedani, cardi e finocchi che compaiono in tavola anche da soli con olio, o salati o
con brodo di maiale.

I piatti di carne sono per lo più a base di agnello (tacche al forno, cottarello, involtini in barese "ghiemmerìidde"), di maiale
(capocolli e salsicce varie, soprattutto condite con peperoncino), coniglio e cacciagione. Una raffinatezza è quella dei tordi in salsa
conservati nel vino bianco.

Specialità: Tiella alla barese di patate riso e cozze, piatto ereditato dall'occupazione spagnola e detto anche "tièdde" (tiella), nome
che suggerisce l'uso dellapaella spagnola in passato, nonché lelinguine al sugo di seppia e le "cazzavùne", alla barese, ossia lumache
raccolte dal vicino altopiano delle Murge, cotte o lessate e condite in vario modo.

In quanto città di mare, Bari è famosa per i numerosi piatti di pesce: il dentice alle olive, l'orata alla san Nicola, le alici arraganàte e i
polpetti "che ll'àcqua lòre", in casseruola.

Tra i dolciumi tipici, molti legati a periodi di festività, si ricordano le "carteddàte"


cartellate e i bocconotti (tipiche ricette natalizie), le
paste reali, le castagnèdde, le sassanìidde, le zeppole (tipiche del giorno di san Giuseppe), le "scarcelle" (dolce pasquale) e u
sanguinàcce, ossia sanguinaccio dolce.

Tra i vini pregiati di Bari e della provincia si ricordano: il Castel del Monte, il Moscato di Trani, il Primitivo di Manduria molto
conosciuto anche nel resto dell'Italia, il Primitivo di Gioia, il Negroamaro Salentino, bianchi di Alberobello e Locorotondo, l'Aleatico
e varietà di Cerasuolo e di Sangiovese. È abbondante la produzione di vini da taglio tra cui Barletta.
il

Eventi

Fiera del Levante


La Fiera del Levante[59] è una delle principali fiere del bacino del
Mediterraneo, nata nel 1929 per iniziativa del Comune, dell'Amministrazione
Provinciale e della Camera del Commercio di Bari e operativa
continuativamente dal 1930 con la sola esclusione degli anni della seconda
guerra mondiale, dal 1940 al 1946.

Complessivamente gli espositori che partecipano annualmente alle


manifestazioni sono cinquemila tra nazionali ed esteri. I visitatori ammontano
Ingresso monumentale al quartiere
a circa due milioni. fieristico

La rassegna storica, nonché la più nota al grande pubblico, è la fiera


campionaria, la più grande d'Europa, che ha luogo ogni settembre con oltre settecentomila visitatori e più di duemila espositori, in
un'apposita vasta area, ampia circa 300 000 metri quadrati, situata a nord-ovest della città, in vicinanza della punta di San Cataldo, al
limite occidentale del porto nuovo.

La fiera è inoltre volta a favorire gli scambi tra Oriente e Occidente, di cui Bari costituisce, per tradizione millenaria, il più favorevole
punto d'incontro.

Festa di san Nicola patrono di Bari


Dal 7 al 9 maggio si svolgono i festeggiamenti in onore del patrono della città, san Nicola. Già alla vigilia delle festività religiose
affluiscono in città molti " ziazì" ossia pellegrini devoti al Santo. Una delle usanze tradizionali è l'offerta del pane alla basilica. A
rievocare l'antico arrivo delle reliquie di san Nicola, la sera della vigilia si tiene Corteo
il storico san Nicola[60].

Corteo storico san Nicola


In occasione del corteo storico di san Nicola, che come da tradizione si tiene a
maggio, i percussionisti, figuranti e sbandieratori delle sue associazioni sfilano
lungo le vie di Bari fra coreografie e messinscena. Le due bande musicali che si
esibiscono sono: la M
' ilitia Santi Nicolai' e la 'Barium'.

Il giorno della festa si svolge la solenne processione in cui la statua del Santo
viene portata fino al Molo san Nicola dove si tiene una celebrazione eucaristica
presieduta dall'Arcivescovo di Bari; la statua viene poi trasportata in mare da un
corteo di imbarcazioni. Verso sera avviene il raduno delle imbarcazioni presso il
molo in cui si saluta il ritorno del Santo nella basilica, attraverso una nuova
Tomba di San Nicola nella cripta della
sontuosa processione al culmine della quale avviene "l'artefìzzie" ossia scoppio
basilica
di fuochi pirotecnici.

Il giorno dopo, in seguito alla celebrazione eucaristica di saluto che si tiene in


Piazza del Ferrarese, nella cripta della basilica si procede ufficialmente al prelievo della santa manna (che i monaci benedettini
trassero dalle ossa del santo) alla presenza di fedeli e autorità religiose e civili. Tutta la ritualità religiosa è immersa in una cornice
profana di luci e abbellimenti e di concerti bandistici, che contribuiscono a creare un'atmosfera suggestiva.

Il 10 maggio, ultimo giorno di festa, dopo la messa celebrata in Piazza del Ferrarese la statua di san Nicola, prelevata "da la
màghene", solennemente trasportata in processione, viene riportata In Basilica.

San Nicola è inoltre festeggiato a Bari anche il 6 dicembre, anniversario della sua morte. Evento importante è l'atmosfera che si crea
nella città vecchia, alle prime luci dell'alba, per assistere alla prima messa delle 5.00, celebrata dall'Arcivescovo di Bari-Bitonto e la
consegna delle chiavi della città al Santo, e prosegue con una lunga processione della statua per le vie della città vecchia. Quella del 6
dicembre è festa sentita in tutto il mondo cristiano e particolarmente nei paesi del nord Europa,
Russia compresa.

A tale proposito, Bari, nel marzo 2007 è stata visitata dall'allora presidente russo Vladimir Putin, il quale durante il meeting italo-
russo si è recato nella basilica di San Nicola per rendere omaggio alle reliquie del santo. In quell'occasione Putin definì Bari, secondo
il sentimento religioso del popolo russo legato alla figura di san Nicola, "la città più importante del mondo dopo Gerusalemme". Al
momento in cui la chiesa russa è stata consegnata ai legittimi proprietari, ufficialmente nell'aprile del 2008, il primo cittadino della
città Michele Emiliano ha donato la cittadinanza barese al primo ministro russo Vladimir Putin recandosi direttamente a Mosca. Il
successore di Putin, Dmitrij Anatol'evič Medvedev, tornò a Bari il 1º marzo del 2009 per riprendere possesso dellaChiesa russa.

L'incontro fra papa Benedetto XVI e il patriarca di Mosca Cirillo I a Bari ha suggellato la funzione della città quale punto di incontro
fra il mondo cattolico e quello ortodosso.

Una delle tradizioni ancora vive è quella per cui le ragazze che desiderano sposarsi scrivono le proprie aspirazioni matrimoniali su
bigliettini che sono poi inseriti nella teca di vetro che accoglie la statua del santo. Essa si rifà a una delle leggende più diffuse su san
Nicola, secondo cui il santo abbia consentito a tre fanciulle povere di sposarsi donando loro tre sacchetti colmi di monete d'oro. Da
allora è rappresentato, nella tradizionale iconografia, con tre palle d'oro in mano.

Bari International Film Festival


Il Bari International Film Festival(Bif&st) è un festival internazionale delcinema e della cultura audiovisiva.

Bari Geek Festival


Il Bari Geek Festival (BGeek) è un festival internazionale dedicato al fumetto, ai giochi da tavolo, ai videogiochi ed a tutto ciò che fa
parte della cosiddetta sottocultura nerd.

Geografia antropica
Urbanistica
Per la lettura di questo paragrafo, può essere di supporto vedere la voce Quartieri di
Bari ed il paragrafo "Storia" (più sopra).

«Per me, la trovo attraente questa città nuova, con le sue vie
larghe, ad angoli retti, che consentono di veder sempre in fondo
ad esse il mare, come si vedono a T
orino le Alpi»

(Paul Bourget , Sensations d'Italie , 1891 )

Bari Vecchia e Borgo murattiano


Il “centro” della città è costituito dalla città vecchia (come usano chiamarla i baresi)
e dal Borgo murattiano. La città vecchia, sita su un'appendice di roccia calcarea
affacciata sul mare (luogo corrispondente al nucleo primordiale di Bari), ha il tipico
impianto urbanistico medioevale (caratterizzato da strade strette che formano una Una strada del centro storico con la
raggiera irregolare, con al centro le due chiese principali), risalente all'epoca Cattedrale di San Sabino, duomo
bizantina ed ospita i principali monumenti della città, quali la basilica, la cattedrale della città di Bari

ed il castello Normanno-Svevo.

Il Borgo murattiano è invece in tipico stile ottocentesco molto simile ai modelli


urbanistici delle città statunitensi (fu costruito infatti nei primi decenni del XIX
secolo), con isolati “a scacchiera” e strade larghe come negli Stati Uniti. Nel
murattiano si trovano molti negozi di grandi marche (degni di nota quelli
d'abbigliamento), ristoranti e bar raffinati.

Quartieri novecenteschi e razionalismo italiano


Attorno al centro si sviluppano i rioni centro-periferici della città. Madonnella, Palazzo Atti[61]
grande quartiere innalzato durante il fascismo, sito a Sud-Est del centro, è il tipico
esempio di architettura ed urbanistica fascista. Quasi tutta la zona centrale del
lungomare (ad eccezione del centro storico) è dello stesso periodo (anni venti e trenta del '900) ed è caratterizzata da palazzi pubblici
(scuole, caserme, palazzi per uffici, ecc.) in stile littorio (proprio del fascismo).

Gli altri rioni centro-periferici, dovuti allo sviluppo demografico ed economico del dopoguerra, sono caratterizzati da una maglia
quadrilatera meno regolare del murattiano ed hanno arredi urbani propri del razionalismo novecentesco (sono -da Nord-Ovest a Sud-
San Girolamo, Fesca, Libertà, Marconi, Carrassi, San Pasquale, Picone, Japigia, Poggiofranco); tra essi si distingue Poggiofranco, il
quartiere tra i più ricchi e moderni di Bari.

Ex comuni aggregati
A corona del centro della città e più distanziate da esso, nell'ordine di 5–10 km ci sono poi, nelle direzioni Nord-Ovest, Sud e Sud-Est
le cosiddette ex-frazioni, altri sei quartieri con fisionomia urbanistica più autonoma rispetto a Bari città (si tratta di –da Nord a Sud ed
Est- Santo Spirito, Palese, Carbonara, Ceglie del Campo, Loseto, T
orre a Mare).

In direzione Ovest e in una posizione intermedia fra il centro-periferia e le ex-frazioni c'è il quartiere San Paolo, un grande
agglomerato urbano, edificato a partire dagli anni cinquanta del '900 nell'ambito dell'edilizia economica e popolare; esso viene
considerato a tutti gli effetti un'appendice del centro di Bari, in quanto fin dal principio fu abitato da molti baresi. La zona industriale
è posta più ad Ovest, al confine fra il territorio comunale di Bari e quello di Modugno ed è condivisa dai due comuni. Osservando
Bari dall'alto, si nota come sia stata urbanizzata in blocco da Nord a Sud e più distaccata verso Est ed Ovest (ci sono grandi spazi
vuoti fra Japigia e San Pasquale e fra Picone ed i quartieri a Nord-Ovest).
Comuni adiacenti
I comuni della provincia Valenzano, Triggiano e Modugno, confinanti con il capoluogo, vengono spesso considerati,
orientativamente, parte integrante di esso (anche considerando i molteplici rapporti, soprattutto economici, che stringono con Bari).
[62].
Ad oggi l'area metropolitana di Barisi estende su una superficie territoriale di 2.269,74 km² e conta circa 1 milione di abitanti

Dotazioni infrastrutturali
La Ferrovia Adriatica separa il centro dai
quartieri centro-periferici meridionali;
affiancata a questa corre via Capruzzi
(importante strada urbana di scorrimento),
da cui si diramano altre importanti strade Lungomare Perotti
(tra queste le vie De Gasperi e Giulio
Petroni, che dopo aver attraversato
Carrassi e S. Pasquale raggiungono infineCarbonara).

L'elegante e centralissimo corso Vittorio Emanuele II (nato nel 1813 grazie all'abbattimento delle vecchie mura urbiche) è la strada
divisoria fra il centro storico e il murattiano; su esso s'affacciano le sedi delle principali istituzioni comunali (Municipio, Palazzo
della Prefettura), il Teatro Piccinni ed altri storici palazzi. Corso Cavour, dall'incrocio con C.so Vitt. Em.le (nei pressi del centro
storico), fiancheggia ad est tutto il centro e attraversando con un ponte la Ferrovia, s'innesta in viale Unità d'Italia (grande via del
quartiere San Pasquale).

Viale Japigia-Gentile, a Est, è un prolungamento di via Capruzzi e attraversa tutto il quartiere Japigia, per poi immettersi nella statale
16. Proprio la 16 svolge un importantissimo ruolo di collegamento e smistamento del traffico, favorendo l'ingresso nelle diverse zone
periferiche della città e nei comuni contermini (fungendo quindi daTangenziale
" di Bari").[63]

Lungomare di Bari e strutture pubbliche


Il lungomare (opera completata durante il fascismo, compresa l'aggiunta della fascia di terreno tra la città vecchia - il centro storico
medioevale - ed il mare, prima non carrabile) attraversa buona parte della città, connettendo le zone San Girolamo e San Gior
gio.

I quattro grandi ospedali pubblici sono il Policlinico (costruito durante il Fascismo) a Picone, il presidio ospedaliero del quartiere San
Paolo, l'ospedale Di Venere a Carbonara e l'istituto pediatrico Giovanni XXIIIa San Pasquale, adiacente alla viaAmendola.

Da annotare la presenza dei quattro, storici mercati popolari della città: "Nicolai" (q.re Libertà), "Montegrappa" (Carrassi), "Japigia",
"Mazzini" (Marconi), che prendono nome dalle vie o dalle zone (come nel caso del mercato di Japigia) in cui fino a circa dieci anni fa
venivano allestiti un giorno alla settimana (con conseguente chiusura di quelle strade al traffico automobilistico). Ora hanno sede in
spazi coperti, costruiti o adeguati a tale uso, nelle vicinanze delle locazioni precedenti.

Pianificazione urbanistica
In questi anni il Comune di Bari si sta dotando di un nuovo Piano Urbanistico Generale, il cui "Documento Programmatico
Preliminare" (DPP) è stato approvato dalla Giunta Comunale nel 2009 e dal Consiglio Comunale nel 2011; questo Piano sostituirà il
precedente P.R.G., realizzato dall'architetto Ludovico Quaroni nel 1965 (a riprendere il precedente piano Calzabini-Piacentini, del
1952) e attuato a partire dal 1979.[64] Il nuovo Piano Urbanistico mira a riqualificare il territorio comunale soprattutto nelle periferie,
nel settore ambientale, nella razionalizzazione del settore dei trasporti e nella riconnessione delle "smagliature" venutesi a creare nel
tempo nel tessuto urbano.[64][65][66]

Suddivisioni amministrative
Il Comune di Bari è stato suddiviso sino al 2014 in nove circoscrizioni territoriali dotate di un consiglio (con un numero di
rappresentanti compreso fra 14 e 18) e di un presidente democraticamente eletto.
Tranne la circoscrizione Madonnella, tutte le altre sono nate dalla fusione di due o
più quartieri e zone.

I cinque municipi di Bari

Densità
Superficie Abitanti Abitanti
Circoscrizione (ab/km²) Suddivisioni
(km²) (2001) (2005)
(2001)
Palese-Macchie, Santo
I Palese-Santo Spirito 18,62 28.757 29.210 1.544
Spirito-Catino-San Pio
San Paolo-Stanic-Villaggio del San Paolo, Stanic-Villaggio
II 20,14 35.516 35.580 1.764
Lavoratore del Lavoratore
III Picone-Poggiofranco 7,47 43.724 42.304 5.853 Picone, Poggiofranco
Carbonara di Bari, Ceglie
IV Carbonara-Ceglie-Loseto 35,03 39.910 39.898 1.139
del Campo, Loseto
Japigia, Torre a Mare, San
V Japigia-Torre a Mare 18,77 35.891 35.495 1.912
Giorgio, Sant'Anna
Carrassi, San Pasquale,
VI Carrassi-San Pasquale 7,70 60.775 59.124 7.893
Mungivacca
VII Madonnella 0,95 17.601 17.094 18.527 Madonnella
Libertà-Marconi-San Girolamo- Libertà, Marconi-San
VIII 6,30 65.317 65.122 10.368
Fesca Girolamo-Fesca
IX Murat-San Nicola 1,05 16.978 16.523 16.170 Murat, San Nicola
Totale Comune 116,03 344.014 340.355 2.969

Con l'intento di favorire il decentramento amministrativo e dar vita alla città metropolitana, è stata approvata la riorganizzazione del
[67].
Comune delle nove circoscrizioni amministrative in cinque municipi
Densità
Superficie Abitanti Abitanti
Municipio (ab/km²) Suddivisioni
(km²) (2001) (2005)
(2001)
Murat, San Nicola,
Libertà, Madonnella,
I Municipio del mare
Japigia, Torre a Mare,
San Giorgio, Sant'Anna
Picone, Poggiofranco,
Picone - Poggiofranco - San
II 15,17 104.499 101.428 13.746 Carrassi, San Pasquale,
Pasquale - Carrassi - Mungivacca
Mungivacca
San Paolo, Stanic-
San Paolo - Stanic - Villaggio del Villaggio del Lavoratore,
III
Lavoratore - San Girolamo - Fesca Marconi-San Girolamo-
Fesca
Carbonara di Bari, Ceglie
IV Carbonara - Ceglie - Loseto
del Campo, Loseto
Palese-Macchie, Santo
V Palese - Santo Spirito
Spirito-Catino-San Pio
Totale Comune 116,03 344.014 340.355 2.969

Economia
Antico centro marinaro, Bari ha sempre avuto una spiccata vocazione mercantile che
l'ha resa un importante centro di commerci, oggi il secondo del meridione. Proprio i
commercianti hanno decretato la fortuna della città moderna: a loro è dovuta la
costruzione dell'imponente edificio della Camera di Commercio, del teatro
Petruzzelli e di molti dei principali edifici storici del centro murattiano.

Nel 2003 la disoccupazione si è attestata sotto l'11%: un dato significativamente


inferiore alla media del sud Italia.

Faro di Punta San Cataldo.


Agricoltura
Ben sviluppata è anche l'agricoltura: vigneti, oliveti, mandorleti e frutteti sono le
principali colture, a complemento delle quali sono sorti oleifici e stabilimenti enologici e conservieri. Attivissimo il commercio di
prodotti agricoli, favorito dalla specializzazione delle colture (pomodori, carciofi, cetrioli, uva da tavola, pere, ciliegie e fichi), che
determina una forte corrente di esportazione.

Molto sviluppato è anche il commercio delpesce per il quale è attivo un mercato ittico all'ingrosso.

Industria
L'industria è da sempre trainante e si sviluppa nei comparti alimentare, chimico, petrolchimico, tessile, del legno e, soprattutto,
meccanico. Nel settore alimentare operano le aziende di caffè come Saicaf e Bristol Battista. Nella meccanica operano aziende come
[68].
Magneti Marelli, Bosch e Getrag: Bari ospita il principale distretto industriale tedesco in Italia

Alla fine degli anni ottanta nel centro Elasis fu sviluppato per la FIAT il noto sistema common rail, ceduto poi alla Bosch. L'area
industriale si è progressivamente spostata all'esterno della città, ed è oggi ospitata fra i comuni di Bari e Modugno, con propaggini
verso i comuni di Palo e Bitonto. L'avvio alla saturazione dell'area ha inoltre favorito, nell'ultimo decennio, la crescita del comparto
industriale di Molfetta.

Commercio
Nel 1987 la congestione del centro cittadino ha spinto un imprenditore locale, Giuseppe Degennaro, a costruire nei pressi della città
un centro integrato direzionale e commerciale all'ingrosso: oggi il Baricentro, alle porte del comune di Casamassima, è ancora uno
dei più grandi centri commerciali d'Europa.

I servizi costituiscono uno dei settori più vivaci dell'economia, con aziende come Getronics, EDS, Olivetti e IBM. Rimane tuttavia
bassa la spesa per ricerca e sviluppo.

Centrale per tutte le attività commerciali è laFiera del Levante.

A garantire e promuovere lo sviluppo economico di Bari e provincia c'è Camera di Commercio di Bari[69], un ente autonomo che
svolge funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese promuovendo e curandone lo sviluppo nell'ambito delle economie
locali.

Infrastrutture e trasporti

Strade
Bari è servita dalle autostradeA14 e A16, che la collegano rispettivamente con Napoli e Bologna verso nord e con Taranto verso sud.
Gli accessi avvengono ai caselli diBari Nord, presso Modugno, e Bari Sud, presso Bitritto.

Da Bari passa anche la Strada statale 16 Adriatica, che tra le uscite di Bari Japigia e Fiera del Levante-Porto di Bari acquista le
caratteristiche di superstrada, con tre corsie per senso di marcia, e funge da tangenziale: questa serve sia il traffico di transito che di
distribuzione, e l'ANAS investe ogni anno cifre notevoli per la manutenzione dell'arteria, che è fondamentale per i collegamenti con il
porto. Verso sud la SS 16 raggiungeBrindisi e Lecce, e verso nord costituisce una valida alternativa all'
A14 fino a Foggia.

Da Bari si dipartono altre cinque arterie stradali con tratti di superstrada: la SS 100 in direzione Taranto, la strada provinciale 236 in
direzione Bitritto-Matera, la strada provinciale 54 in direzione Modugno, la SS 96 in direzione Altamura-Matera e la strada
provinciale 231 in direzione Bitonto-Andria.

Per il decongestionamento del traffico è prevista la realizzazione del terminale dell'asse di collegamento Nord-Sud[70] (dal porto alla
tangenziale)[71], dell'asse Est-Ovest (dalla strada provinciale 236 a via Giulio Petroni) e il completamento della strada di scorrimento
Terza Mediana Bis, una sorta di tangenziale interna, tra lo svincolo autostradale Bari Nord e corso Trieste. L'asse viario di progetto
dovrà assorbire e drenare una considerevole parte di traffico a differente provenienza e viabilità e precisamente: traffico extraurbano
riveniente dall'A14, dall'A16, dalla Strada statale 16 Adriatica, dalla Strada statale 379 Egnazia e delle Terme di Torre Canne, dalla
Strada statale 613 Brindisi-Lecce, dalla SS 100, dalla SP 231, dalla SS 96, dalla SP 236 e dalle ulteriori strade provinciali a sud,
dirette nella fascia urbana compresa fra la rete ferroviaria e latangenziale.

Ferrovie
La città di Bari è servita da diverse stazioni ferroviarie la principale delle quali è la
stazione di Bari Centrale; vi confluiscono, oltre alle linee Adriatica e Bari-Taranto,
le Ferrovie del Sud Est (linee Bari-Martina Franca-Taranto e la Bari-Casamassima-
Putignano). Le Ferrovie Appulo Lucanee la Ferrotramviaria hanno proprie e distinte
stazioni ferroviarie; quest'ultima, che esercisce le Ferrovie del Nord Barese, rilevò
alla sua costituzione l'esercizio della tranvia Bari-Barletta, in seguito sostituita dalla
ferrovia.

Nell'area urbana i servizi ferroviari sono organizzati su sei linee convergenti nella
La stazione di Bari centrale
stazione di Bari Centrale, gestite da quattro diversi operatori, che costituiscono il
servizio ferroviario metropolitano.

Trenitalia gestisce il servizio sulle tratteRFI per Modugno, Enziteto e Torre a Mare-Monopoli, collegando nove stazioni urbane.
Nel 2008 è stata attivata la Ferrovia Bari-San Paolo, che collega la periferia ovest
della città[72].

Il 20 luglio 2013 è entrato in servizio il passante ferroviario che collega l'aeroporto


[73].
alla stazione centrale ed alla rete ferroviaria nazionale

Porto
Il porto di Bari è tradizionalmente considerato porta tra l'Europa, la penisola
balcanica e il Medio Oriente. È uno scalo polivalente in grado di rispondere a tutte le Fermata urbana San Gabriele
esigenze operative. Fra i principali del mare Adriatico, il porto di Bari nel 2007 ha
movimentato 1,8 milioni di passeggeri, dei quali circa 350.000 croceristi.

Aeroporto
L'aeroporto internazionale civile di Bari-Palese Karol Wojtyła sorge nella periferia
nord della città, al confine fra i quartieri Palese-Macchie e San Paolo. Nel 2005 è
stato inaugurato il nuovo terminal. Dal 2013 è attiva la linea metro che collega
l'aeroporto alla stazione centrale.
Porto passeggeri - Terminal crociere

Interporto
L'Interporto Regionale della Puglia è situato alla periferia nord-ovest della città, a
breve distanza dallo svincolo autostradale e dall'aeroporto, ed è collegato con l'area
portuale, mediante il passante nord-sud, e con la rete ferroviaria, mediante un
attrezzato terminal ferroviario. Costituisce il più importante centro logistico
multimodale di scambi commerciali della Regione Puglia, e tra la regione stessa ed i
[74]
vicini paesi del bacino mediterraneo, e quelli del Nord-Europa per via marittima.

Mobilità urbana Aeroporto InternazionaleKarol


La città dispone di una rete di 42 linee urbane, gestita dalla società AMTAB,[75] più Wojtyła - Piano partenze
alcune linee complementari, quali quelle scolastiche e riservate ai disabili.

L'amministrazione comunale ha inoltre deliberato la ricostruzione di unalinea filoviaria lunga 14 km per la quale è previsto l'impiego
di quattro filobus prodotti acquistati alla fine degli anni novanta e altri tre di nuova costruzione.

Sino al 1987 la città disponeva di quattro linee filoviarie per un totale di 15,4 km. La reintroduzione dei filobus era prevista nel 1992.
L'appalto venne vinto ma si aprì un contenzioso tra l'azienda e il comune e i lavori non vennero portati a termine. Inoltre una nuova
normativa europea impose un sistema di alimentazione per le linee filoviarie diverso da quello realizzato a Bari e i lavori furono
definitivamente bloccati.[76]

È inoltre attivo un servizio di bike sharing con diverse postazioni per il noleggio di
biciclette in tutta l'area urbana e un parcheggio biciclette attrezzato
("velostazione")[77].

Fra il 1909 e il 1948 era attiva in città una rete tranviaria, gestita dalla SAER, con
una linea per Carbonara e Ceglie, fino al 1928 comuni autonomi.

Il servizio ferroviario metropolitano di Bari è costituito da due sistemi, gestiti da


Ferrotramviaria (linee FM1 e FM2) e Trenitalia. È inoltre in costruzione un'altra La Velostazione di Bari
linea ferroviaria da adibire a servizio metropolitano, il cui esercizio sarà affidato alle
Ferrovie Appulo Lucane.

Amministrazione

Consolati
A Bari sono presenti i seguenti consolati:[78]

Albania, Austria, Belgio, Brasile, Bulgaria, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Gabon, Germania, Regno Unito, Grecia,
Indonesia, Lettonia, Lituania, Messico, Moldavia, Monaco, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, San Marino, Serbia, Senegal,
Svezia, Spagna, Svizzera, Sud Africa, Turchia, Ucraina, Ungheria.

Gemellaggi
Banja Luka[79]
Bologna, dal 2009[80]

Canton
Celle di San Vito[80]
Corfù[81]
Durazzo
Mar del Plata
Patrasso
Palma di Maiorca
Stettino
Słupsk
Batumi[82]
San Giovanni Rotondo
Monte Sant'Angelo
Kostroma
Cardiff

Sport
Questa voce o sezione sull'argomento Sport è ritenuta da controllare.
Motivo: Sezione ipertrofica contenente numerose informazioni (molte con voce
propria) non enciclopediche e senza fonti. Scritta con linguaggio contenente toni
enfatici e contenuti promozionali. Da ristrutturare e ridimensionare come da
Wikipedia:Modello di voce/Centro abitato#Sport .

Baseball & Softball


Baseball & Softball Club Bari - Warriors, dal 1971 storica società di baseball e softball esistente nella città di Bari ha militato nei
diversi campionati nazionali baseball sino alla serie "B" per il softball sino alla serie "A2"

attualmente la società è impegnata nell'attività giovanile presso le scuole e nel campionato nazionale di baseball di serie "C" .

A.P.D. Baseball Club Bari Warriors http://www.bcbariwarriors.it/

Calcio
A Bari hanno sede diverse società calcistiche:

Società Sportiva Calcio Bari, militante in Serie D


A.S.D. Quartieri Uniti Bari (erede della societàA.S.D. San Paolo Bari, che ha disputato due stagioni inSerie D[83])
United Sly FC (militante inPrima Categoria[84][85])
A.S.D. Ideale Bari (società basata sull'azionariato popolare, militante inSeconda Categoria[86])

Automobilismo
Per nove edizioni si svolse il Gran Premio di Bari
con partecipazione di campioni memorabili, che
correvano su percorsi stradali nell'area abitata
davanti a un pubblico sempre numeroso. Nel 2013
una rievocazione storica della gara ha attirato
50.000 spettatori.[87][88]

Canottaggio
La ultracentenaria tradizione di voga a fini
sportivi nasce alla fine del XIX secolo (6
novembre 1894) dall'iniziativa di un dottore
milanese, Igino Pampana, venuto a Bari in veste
Circuito del Lungomare - Bari 1947 di medico provinciale, che dopo esser riuscito a
raccogliere un centinaio di adesioni fonda

un'associazione sportiva inizialmente chiamataCircolo Canottieri Sport.

La Bari Vogatori 1894[89] è annualmente impegnata in una manifestazione estiva


di regate su lance storiche (Trofeo dell'Adriatico) dove partecipano molte
marinerie storiche come Giovinazzo, Brindisi, Molfetta, Ortona, Pescara e Vasto.

Ciclismo Bari Vogatori 1894

Bari è stata sede di arrivo di tappe delGiro d'Italia:

1911 10ª tappa Sulmona-Bari, vinta da Carlo Galetti


1913 5ª tappa Salerno-Bari, vinta da Giuseppe Azzini
1914 5ª tappa Avellino-Bari, vinta da Giuseppe Azzini
1925 6ª tappa Napoli-Bari, vinta da Alfredo Binda
1927 8ª tappa Avellino-Bari, vinta da Alfredo Binda
1934 7ª tappa Napoli-Bari, vinta da Adriano Vignoli
1935 8ª tappa Lanciano-Bari, vinta da Learco Guerra
1936 7ª tappa Napoli-Bari, vinta da Raffaele Di Paco
1947 9ª tappa Napoli-Bari, vinta da Elio Bertocchi
1948 8ª tappa Pescara-Bari, vinta da Adolfo Leoni
1954 4ª tappa Catanzaro-Bari, vinta da Angelo Conterno
1961 9ª tappa Castellana Grotte-Bari, (cron. individuale) vinta da Jacques Anquetil
1963 2ª tappa Potenza-Bari, vinta da Pierino Baffi
1971 1ª tappa Brindisi-Bari, vinta da Marino Basso
1975 5ª tappa Campobasso-Bari, vinta da Rik Van Linden
1981 6ª tappa Rodi Garganico-Bari, vinta da Giuseppe Saronni
1987 9ª tappa San Giorgio del Sannio-Bari, vinta da Urs Freuler
1990 1ª tappa Bari (cron. individuale) vinta da Gianni Bugno
2014 4ª tappa Giovinazzo-Bari, vinta da Nacer Bouhanni

Football
Il football americano ha un'importanza storica per i baresi poiché ricorda la fine della seconda guerra mondiale: infatti questo gioco
fu mostrato per la prima volta da militari statunitensi nello Stadio della Vittoria. La prima squadra fu chiamata Roosters Bari, alla
quale seguirono vecchi sodalizi come Gasshoppers e Trucks, poi molte altre squadre sono state organizzate e tante partite si sono
svolte proprio nello stesso stadio della prima storica partita disputata da militari statunitensi. Attualmente la squadra barese si chiama
Navy Seals Bari.

Nuoto e pallanuoto
Il 1º luglio 1976 prende l'avvio a Bari la Scuola Nazionale di Nuoto e Pallanuoto, nota come Payton, iscritta al n° 39 dell'Albo
Federale della FINA. È stata una delle prime Scuole Nuoto in Italia riconosciute dalla FINA e il settore agonistico di nuoto può
vantare numerosi successi sia in ambito regionale che nazionale. La squadra di pallanuoto partecipa nella serie A2 nel campionato
2010/2011, massimo risultato mai raggiunto da una squadra pugliese. Il palmarès della squadra giovanile di pallanuoto può vantare
un titolo di vice campione d'Italia nel 2009 e numerosi titoli regionali.

Pallacanestro
A Bari hanno sede varie squadre di pallacanestro. La più importante è quella del CUS Bari, che ha partecipato in tutte le serie
nazionali, inclusa la serie A.[90]

Pallavolo
Nella pallavolo il sodalizio più titolato èAmatori Volley Bari: infatti vinse il campionato femminile nel 1978-79.

Rugby
L'Associazione Sportiva Rugby Bari è stata fondata nel 1980 da un piccolo gruppo di appassionati. Lo stemma rappresentativo è
costituito da un tigrotto con la divisa ufficiale della squadra, una maglia bianco-azzurra assieme a pantaloncini bianchi. Alle spalle
del tigrotto un sole a raggi biancorossi ricorda i colori della città.[91] La squadra, chiamata Tigri Bari, disputa le partite in casa
nell'Arena della Vittoria.

Tennis
Il Circolo Tennis Bari fu sede di Hypo Group Tennis International, Bari Challenger e campionati italiani assoluti di tennis.[92]

Vela
Il Circolo della vela Bari organizza regate e corsi di vela.

Impianti sportivi

Stadio San Nicola


Lo stadio San Nicola, di proprietà del comune e dedicato al patrono della città, è il più grande impianto sportivo di Bari ed è situato
alla periferia sud-ovest, nelquartiere Carbonara di Bari. Progettato dall'architettoRenzo Piano, fu costruito tra il 1987 e il 1990 per la
quattordicesima edizione delCampionato mondiale di calcio 1990, della quale ospitò la finale per il terzo posto Italia-Inghilterra. Nel
1991 fu sede dell'ultima finale di Coppa dei Campioni, prima che il nome fosse cambiato in Champions League. Mentre nel 1997 ha
ospitato i XIII Giochi del Mediterraneo, oggi lo stadio è utilizzato per le partite casalinghe di calcio dell'A.S. Bari, e occasionalmente
è stato impiegato per gare diatletica leggera, eventi religiosi o concerti dimusica leggera.

Arena della Vittoria


Lo stadio (o arena) della Vittoria è l'impianto sportivo storico della
città di Bari. Progettato nel 1930 e inaugurato il 16 dicembre 1934
ai margini del quartiere fieristico, è rimasto la maggiore
infrastruttura per lo sport della città fino alla costruzione dello
Stadio San Nicola nel 1990. Il 23 novembre 1944 alcuni militari
statunitensi vi disputarono la prima partita di football americano-
touch football in Italia, chiamata bambino bowl, davanti a 5000
spettatori.[93] La fisionomia dell'impianto, originariamente simile a
quella di altri stadi coevi, venne alterata nel 1972 con
l'abbattimento della Torre Maratona, simbolo storico dell'impianto.
Foto storica dello Stadio della Vittoria.
Nell'estate del 1991 fu utilizzato per raccogliere gli oltre 20.000
profughi albanesi giunti su una nave nel vicino porto. Tra il 1996 e
il 1997 la struttura venne ristrutturata per essere adibita principalmente a teatro e sede di attività espositive e musicali, e solo
sporadicamente viene adoperata nell'originaria funzione di impianto sportivo. Dal luglio 2007 l'Arena della Vittoria ospita gli uffici
del Coni regionale, provinciale e di diverse federazioni sportive oltre alla sede di medicina dello sport. Dallo stesso anno è sede delle
partite casalinghe della rifondata formazione del a.s.d. Liberty Bari che milita nel campionato regionale di Eccellenza. Dal 2011 è
terreno di casa delle società di rugby (Tigri Rugby Bari) e di football americano.

Palaflorio
Il PalaFlorio è una struttura polifunzionale situata nel quartiere Japigia e costruita negli anni ottanta per sopperire alle esigenze di
impianti sportivi. Il nome del palazzetto è stato assegnato per onorare la memoria di Pietro Florio, presidente di origini baresi della
Federvolley dal 1977 al 1988.

Dopo sette anni di chiusura, il palazzetto è stato recentemente ristrutturato e possiede attualmente una capienza di 5.000 posti circa.
Rappresenta uno dei più grandi palasport della regione, nonostante non sia impiegato a dovere, quarto impianto nel sud Italia dopo
quello di Reggio Calabria, di Caserta e di Avellino. È sempre stato usato in prevalenza per concerti, eventi, congressi, e poche volte
per manifestazioni sportive, a causa degli scarsi investimenti locali da parti imprenditori interessati a sport di squadra come basket e
pallavolo. Grazie agli accordi tra comune e F. I.P.(Federazione Italiana Pallacanestro) nell'agosto del 2010 il palazzetto ospita le gare
interne di qualificazione agli europei 2011 della nazionale italiana di pallacanestro maschile.

CUS Bari
Il Centro Universitario Sportivo di Bari è una struttura polivalente adibita a vari sport, come l'atletica leggera, il canottaggio, la
canoa, il tennis, il calcio, la pallacanestro, il nuoto, il pattinaggio e il karate.[94]

Palamartino
Il Palamartino è una struttura coperta polivalente nella quale si praticano varie discipline atletiche. È stato periodicamente
ristrutturato e costituisce l'impianto sportivo più antico della città. Diverse gare vi furono disputate durante i Giochi del Mediterraneo
1997. Le tribune possono ospitare 500 spettatori.[95] Il nome dell'impianto onora e ricorda Francesco Martino (ginnasta), che vinse
due medaglie d'oro neiGiochi della VIII Olimpiade: una targa in marmo è sistemata sull'ingresso condedica al campione barese.

Stadio del nuoto


Le piscine comunali comprendono lo stadio del nuoto e altre piscine per didattica o allenamenti. Tale struttura fu totalmente
[96]
restaurata per i Giochi del Mediterraneo 1997: lo stadio è costituito da piscina olimpica e tribune per spettatori.

Polisportiva Angiulli
La denominazione ufficiale della polisportiva è Società Ginnastica Angiullipoiché la prima attività atletica praticata da tale sodalizio
fu la ginnastica, alla quale poi si sono aggiunte tante altre discipline sportive. La società fu fondata nel 1908 e dispone di una vasta
area con molti campi sportivi per le varie specialità atletiche.[97] Il nome della polisportiva ricorda e onora Andrea Angiulli, che fu
filosofo e pedagogista.

Palaghiaccio
Il Palaghiaccio è una struttura coperta riservata alla pratica del pattinaggio su ghiaccio per atleti agonisti e dilettanti. Esiste pure una
squadra giovanile di hockey su ghiaccio ma la pista non è omologabile per partite ufficiali quindi gli hockeisti vi si allenano soltanto.
Le tribune possono ospitare 2.000 spettatori.[98] Tale edificio è ubicato in una vasta area con altri impianti sportivi come piscine,
campi da tennis, pallacanestro, ecc.[99]

Note
1. ^ Istat (http://demo.istat.it/bilmens2018gen/index.html-Dato) - Popolazione residente al 31 marzo 2018.
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9. ^ Cfr. AE 2008, 00416 (http://db.edcs.eu/epigr/epi_einzel_it.php?p_belegstelle=AE+2008,+00416&r_sortierung=Bele
gstelle). Datata attorno al 160-180, attesta un decreto decurionale con cui venne riconosciuto alliberto Lucio Gellio
Primigenio, come merito per aver salvato da una potenziale carestia il popolo, un posto in teatro e una statua.
10. ^ da L'emirato di Bari 847-871di Giosuè Musca
11. ^ Bari, il lungomare e la ruota panoramica visti dal drone , su Repubblica Tv - la Repubblica.it, 10 dicembre 2017.
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13. ^ Orange, p. 176. (http://books.google.com/books?id=QbRn5MwhlWcC&printsec=frontcover&source=gbs_v2_summ
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don Bosco oggi Don Giuseppe Morante - Vice Bibliotecario dr. Roberto Errico - Funzionario di Biblioteca Segretario
Generale Laboratorio don Bosco oggiOrari di apertura: dal lunedì al venerdì 09:00/13:00 - 14:00/19:00 Indirizzo: ia V
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Altre fonti
foto su Bari, su globopix.net.

Voci correlate
Area metropolitana di Bari
Assedio di Bari
Comuni italiani per popolazione
Punta Perotti

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