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TARANTO

LA REGINA DELLA
MAGNA GRECIA
LA PROVINCIA DI TARANTO
 La provincia di Taranto occupa la parte sud-occidentale della Puglia e si affaccia interamente
sul Mar Ionio (Golfo di Taranto). A differenza delle altre province pugliesi, il capoluogo
Taranto è la seconda città più popolosa della regione.

Superficie:  2.467 Km²    Il territorio è in buona parte


Abitanti:  560.000 (stime 1 Gennaio 2021) pianeggiante, collinare verso l'interno,
Densità:  227 ab/Km² nelle zone settentrionali della provincia,
Data di istituzione:  1923 dove si superano di pochissimo i 500
metri d'altezza.
Numero comuni:  29
Capoluogo:  Taranto 189.400 ab.    La provincia ha conservato
   un'impronta agricola (cereali, uva da
Province confinanti:  Bari, Brindisi, Lecce (Puglia) vino e da tavola, ortaggi, frutta), con
Matera (Basilicata) buon contributo anche di allevamento e
pesca, anche se negli ultimi decenni c'è
Monti principali:  Monte Sorresso 524 m
stato un notevole sviluppo industriale,
trainato dai settori siderurgico,
Fiumi principali:  Bradano 120 Km
Gravina di Matera 50 Km metalmeccanico e cantieristico; il
turismo è incentrato sulle località
Laghi principali:  Lago di Pappadai (artificiale) 4 Km²
balneari.
Isole principali:  San Pietro 1,16 Km²
TARANTO: LA CITTA’ DEI DUE
MARI Altitudine 15 m s.l.m.

Superficie 249,86 km²
La città di Taranto, situata nell'omonimo
Abitanti 189 355
Golfo sul Mar Ionio, si estende tra due
mari: il Mar Grande ed il Mar Piccolo. Densità 757,84
ab./km²

Taranto è un Comune della Puglia, capoluogo di provincia. La


città è situata nella parte più interna del golfo omonimo e ha il
suo nucleo originario nella falsa isoletta che, in posizione
centrale, separa il Mare Piccolo, a nord, dal Mare Grande, a
sud. Da qui si dipartono, allargandosi, due aree triangolari, una
in direzione ovest, l’altra in direzione sud-est.
STORIA
Taranto è una città con una lunga e importante storia. In posizione strategica al
centro dell’omonimo golfo, fu fondata dagli Spartani nell’VIII secolo a.C. (706
a.C.) col nome di Taras e divenne la più importante polis della Magna Grecia.
Dopo cinque anni di guerre, fu l’ultima città della Magna Grecia a cadere sotto il
dominio di Roma, ma riuscì a mantenere una notevole influenza culturale sul
territorio.

MITI SULLA FONDAZIONE


Il nome Taranto deriva dalla fusione tra Falanto e Taras

La leggenda racconta che nell'VIII secolo a.C., l'eroe spartano Falanto divenne il condottiero dei Parteni (degli abitanti greci ritenuti
spartani, ovvero coloro che non avevano alcun diritto in Patria). Consultando l'Oracolo di Delfi prima di avventurarsi per mare alla
ricerca di nuove terre, apprese che sarebbe giunto nella terra dei lapigi, e che avrebbe fondato una città. Falanto si mise in viaggio, fino
a quando giunse nei pressi della foce del fiume Tara dove l'eroe si accinse a fondare la sua città.

Un'altra leggenda, complementare di epoca predorica, racconta della nascita della città ad opera di Taras, uno dei figli di Poseidone e
della ninfa Satyria. Circa 2000 anni prima di Cristo, Taras sarebbe giunto in questa regione con una flotta, approdando presso un
corso d'acqua che poi da lui stesso avrebbe preso il nome: il fiume Tara. Taras decise di fondare una città proprio in quella zona e la
chiamò Saturo.
TESTIMONIANZE DELLA CIVILTÀ GRECA
L’acropoli della città antica sorgeva sulla piccola penisola che chiude il
porto. Di fronte all’estremità ovest dell’acropoli, è stato rinvenuto un
importante insediamento (XIV-XII sec. a.C.), che attesta una massiccia
presenza micenea nella zona. In seguito è attestata la cultura iapigia
sull’acropoli, dove poi si insediarono i primi coloni greci provenienti da
Sparta.

Dei monumenti dell’acropoli si riconoscono le tracce di due templi dorici (VI-V


sec. a.C.). Oltre all’agorà le fonti ricordano il mercato della carne e quello
delle stoffe, gli impianti dei vasai e officine per la lavorazione della pietra e dei
metalli. Mentre nella fascia costiera prospiciente il Mare Piccolo si trovavano le
strutture portuali. Lo splendore della città in questo periodo è documentato
dai corredi più ricchi, comprendenti oreficerie, e dalla ripresa delle tombe a
camera (con decorazione scultorea).

Un cenno a parte meritano le monete della zecca tarantina, la più attiva di tutta la Magna
Grecia che coniò soprattutto in argento ma spesso anche in oro. Le serie monetali seguono
spesso le vicende politiche della città.
LUOGHI DI INTERESSE CULTURALE E TURISTICO
Diversi sono gli spazi nel territorio tarantino che riportano antichi luoghi e reperti dalla fondazione della colonia spartana.

La necropoli di Taranto
Lo storico Polibio racconta di come i Tarantini, interrogando l’oracolo
di Apollo in merito alla loro fortuna, ricevessero un singolare
responso: la città sarebbe stata prospera se i suoi abitanti si fossero
adattati a convivere con i morti. Si cercava in tal modo di spiegare la
presenza di necropoli non solo all’esterno della città, come usuale
nel mondo greco, ma anche al suo interno. Tale situazione venne in
realtà a determinarsi nel corso del V sec. a.C., in conseguenza
dell’ampliamento dell’area urbana e della costruzione delle mura.

Nell’area sono visibili sepolture relative ai vari periodi storici come


inumazione dentro fosse scavate nel tufo e coperte da lastroni,
sepolture dentro sarcofaghi e tombe a camera.
L’emporion miceneo di Scoglio del Tonno

I micenei, abili navigatori, trovarono lungo le coste del Golfo di Taranto un luogo
ideale per le esplorazioni e le loro attività commerciali. Le merci trattate erano
varie: manufatti in bronzo, vasellame, materiali esotici come l’avorio, profumi,
vino.
Il sito di Scoglio del Tonno fu scavato alla fine dell’Ottocento, quando il
promontorio fu sbancato per la realizzazione della ferrovia presso l’attuale porta
Napoli.
Le ricerche svoltesi a più riprese evidenziano una complessa stratigrafia, con la
presenza di un più antico villaggio neolitico.
La scelta del luogo è estremamente significativa, essendo presso il punto di
passaggio naturale fra Mar Grande e Mar Piccolo. L’insediamento era dotato di
mura difensive e all’interno vi erano diversi ambienti.
Particolarmente importanti sono i 700 frammenti di ceramica micenea rinvenuti e
gli oggetti in bronzo recuperati nel sito.
Il MArTA (Museo Archeologico Nazionale di Taranto) è di uno dei musei italiani più belli e
Museo particolari. Al suo interno sono contenuti diversi manufatti risalenti all’epoca greco-
romana del periodo della Magna Grecia. In maniera particolare, sono famosi gli “Ori di
Archeologico Taranto”,  una collezione di gioielli tra cui anelli, orecchini, bracciali, corone e preziosi
Nazionale di monili di epoca ellenistica e romana.

Taranto Altri tesori ostitati al MArTA sono la Tomba dell’Atleta, le Veneri di Parabita (18.000 a.C.
Circa), lo Zeus di Ugento (530 a.C.).
ALTRI LUOGHI DI INTERESSE A TARANTO
Taranto non è solo ricca di archeologia ma ci sono altri luoghi che testimoniano la sua storia.

Il castello aragonese
http://www.castelloaragonesetaranto.com/

Il Castel Sant'Angelo di Taranto, meglio conosciuto come castello


Aragonese, può vantare una lunga storia. Le precedenti strutture
greche e bizantine sono ancora leggibili. Il nuovo castello di epoca
aragonese fu ricostruito tra il 1487 ed il 1492, per i criteri imposti
dal perfezionamento delle artiglierie.

Ipogeo di palazzo Delli Ponti


https://www.museionline.info/tipologie-museo/ipogeo-di-palazzo-delli-ponti

Durante i lavori di restauro del palazzo furono scoperti alcuni resti


delle antiche mura greche che circondavano l’acropoli . Nell'area è
stato anche ritrovato un ipogeo funerario paleocristiano. All’esterno
delle tombe furono ritrovati oggetti in ceramica e lucerne con simboli
cristiani, utilizzati probabilmente durante le cerimonie funebri.
Mostra storica arsenale marittimo
https://www.marina.difesa.it/cosa-facciamo/per-la-cultura/musei/SalaStorica/P
agine/default.aspx

Dal 1979 nell'Arsenale di Taranto una mostra ispirata alla storia e


alla tradizione marinara e navale. Si offre ai visitatori la possibilità
di scoprire storia, curiosità e tradizioni della marineria.

Museo di storia naturale


https://www.iltarantino.it/turismo/bios-taras-il-museo-di-storia-naturale-di-taranto/

Il museo fu fondato nel 1968 allo scopo di fornire ad Università e scuole


reperti provenienti dal mondo animale, vegetale e minerale. il Museo
nel corso degli anni ha ampliato le sue collezioni e, ad oggi, contiene più
di 4000 reperti scientifici come conchiglie, minerali, esemplari di rettili
e pesci degli abissi profondi, ed in particolare farfalle ed insetti
provenienti da ogni parte del mondo.
CARATTERISTICHE ED ECONOMIA DELLA CITTÀ
Popolazione ed infrastrutture

A partire dagli anni 1960-70, la città si è estesa in maniera pressoché


incontrollata, soprattutto per il fallimento di qualunque tentativo di conciliare le
iniziative imprenditoriali con i bisogni complessivi della collettività. Non è
mancata, tuttavia, la realizzazione di importanti opere infrastrutturali, quali la
costruzione del ponte di Punta Penna, sul Mare Piccolo, del molo polisettoriale,
sul Mare Grande, l’avviamento del risanamento di ampie parti della città vecchia
e il disinquinamento del Mare Piccolo e del Mare Grande.

La popolazione comunale ha presentato, a partire dall’inizio


degli anni 1980, una forte contrazione: il decremento
nell’ultimo decennio è stato del 5,8%, ma nel periodo
intercensuario 1991-2001 era stato addirittura del 10,5%. Tale
tendenza negativa è riconducibile al contrarsi della natalità e
all’invecchiamento della popolazione locale.
L’ ECONOMIA DELLA CITTÀ
Il settore terziario, con i comparti della pubblica amministrazione e del
commercio, strettamente legato alle attività portuali (il porto di Taranto è uno
dei più importanti in Italia per traffico di merci e container), è quello dominante.
Seguono le attività industriali, centrate sul complesso siderurgico, nato come
Italsider nel 1961 e privatizzato nel 1995, un tempo motore dell’economia tarantina
e oggi colpito da una grave crisi, che ha portato a un notevole ridimensionamento
delle attività produttive e alla chiusura di molte aziende collegate ad esso, di cui ne
ha risentito il calo delle esportazioni del ramo siderurgico. Altre industrie presenti
sono quella chimica, meccanica, cantieristica, tessile, alimentare e dei mobili.
Queste ultime sono particolarmente sviluppate e il porto di Tè, per traffico merci e
traffico container, uno dei più importanti d’Italia.

Di lunga tradizione l’allevamento di crostacei e molluschi nelle acque del Mare


Piccolo.
FONTI:
https://museotaranto.beniculturali.it/it/

https://it.wikipedia.org/wiki/Taranto

https://www.sapere.it/enciclopedia/T%C3%A0ranto+%28provincia%29.html

Lavoro realizzato da:

DAUD AL YOUSUP
ARNAU MAZZARINI

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