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Dopo la fine dell'impero romano, il territorio della provincia è segnato dalle devastazioni della guerra greco-
gotica (535-553) e alla fine del VI secolo viene conquistato dai Longobardi. Nel corso del medioevo le città
di Pisa e Volterra vi insediano una rete di postazioni fortificate, che garantiscono il controllo delle risorse
minerarie.
Successivamente, per lungo tempo, risulta divisa tra più entità statali. Intorno all'anno 1000 fu creato,
intorno al grande porto di Pisa, il "Piviere del Piano del Porto Pisano", giurisdizione amministrativa della
Repubblica marinara che arrivava fino a Montenero e governata da un proprio capitano. Con la sconfitta di
Pisa la zona livornese cade in parte sotto la potestà di Genova che vi costituì un vicariato dallo Stagno fino
alle colline della Valle Benedetta e a sud fino al torrente Chioma (1408-1426). La zona passata sotto la
sovranità di Firenze diviene una exclave amministrativa annessa direttamente al distretto fiorentino e quindi
autonomo dalla provincia di Pisa.
Da allora la città di Livorno seguì una sua storia particolare (data anche la sua condizione di porto franco).
Il Capitanato Nuovo della Città e Porto di Livorno, istituito nel 1606, comprendeva anche alcuni territori
extra cittadini: esso si estendeva sui territori limitrofi a Stagno, Collesalvetti, Crespina e Lorenzana, per
ricongiungersi al mare attraverso il fiume Fine. Vada e la Maremma a sud rimanevano sotto la giurisdizione
amministrativa della provincia pisana. Mentre Lorenzana, in seguito eretta a feudo dal granduca di Toscana,
fu temporaneamente distaccata dalla giurisdizione di Livorno (1720-1783), mentre la città ed il capitanato
con le riforme leopoldine entrò a far parte della provincia pisana.
Invece, Piombino e gran parte dell'Isola d'Elba se in un primo tempo erano sotto Pisa, divennero
indipendenti a partire dal XIV secolo e fino al Congresso di Vienna, dapprima come signoria (Signoria di
Piombino), quindi come principato (Principato di Piombino); Porto Azzurro, al tempo "Porto Longone",
divenne dopo il 1559 un territorio dello Stato dei Presidii; l'Isola di Capraia era sotto Genova già da lungo
tempo.
Nel 1776, con la riforma della Comunità della Provincia Pisana, furono istituite le cancellerie di Pisa,
Vicopisano, Lari e Peccioli. Il granduca Pietro Leopoldo, nel tentativo di arginare la grande autonomia di
cui godeva il porto franco di Livorno, decretò che i territori livornesi fossero aggregati alla Cancelleria di
Lari (1780) e ripartiti tra le comunità di Rosignano Marittimo e Fauglia (che comprendeva Crespina,
Castell'Anselmo, Nugola, Gabbro, Parrana e Luciana). Questo malgrado alcuni anni prima la città labronica
fosse stata dotata, unico centro del Granducato assieme a Firenze, di un tribunale con cancellieri e
sottocancellieri, civili e criminali.[2]
Il periodo napoleonico unificò quasi tutta l'attuale provincia, oltre ai territori oggi in provincia di Pisa, e altre
estese zone dell'entroterra arrivando fino a San Miniato, sotto il vasto "Dipartimento del Mediterraneo" di
cui Livorno era capoluogo; restarono esclusi il principato di Piombino, posto insieme a Lucca sotto il
controllo della sorella di Napoleone, Elisa Baciocchi che creò un'unica entità amministrativa ovvero il
Principato di Lucca e Piombino.
La Restaurazione del congresso di
Vienna cancellò l'autonomia di
Piombino e di Porto Longone e
ripristinò la situazione amministrativa
prima di Napoleone. Nel 1849 il
Granducato veniva suddiviso in sette
compartimenti (sostanzialmente
equiparabili a province) e i governi di
Livorno (comprendente il solo comune) Livorno
e dell'Isola d'Elba. Nel 1851 al
governatorato di Livorno venne unito
quello dell'Elba. Grazie al suo particolare status di porto franco, Livorno
godeva di poteri eccezionali rispetto agli altri dipartimenti del Granducato: ad
esempio il governatore era il punto di riferimento dell'organizzazione sanitaria
e militare, conservava competenze diplomatiche con i consoli toscani nei porti
esteri ecc.[3]
Il gonfalone della La trasformazione del Governo di Livorno in prefettura sancì la fine di questi
provincia privilegi; come contropartita fu richiesto di dotare Livorno di una provincia di
dimensioni adeguate al suo rango e all'importanza economica della città, di
dimensioni paragonabili, pertanto, a quelle delle altre città.[3] Per questo, sin
dagli anni sessanta del XIX secolo furono avanzate alcune proposte per inglobare ad esempio i territori di
Rosignano Marittimo e parte di quello di Lari; in realtà il territorio restò limitato al solo comune capoluogo
e alle isole d'Elba, Gorgona, Pianosa e Montecristo.
L'armoriale della Provincia di Livorno fu concesso con Regio Decreto nel 1902, proprio nel periodo in cui
la provincia era costituita dai soli territori del Comune di Livorno e dell'isola d'Elba. È per questo motivo
che esso è costituito dall'arme della città di Livorno sormontato dalla bandiera dell'Elba, rappresentando
così tutto l'allora territorio provinciale.
Solo nel 1925, per interessamento diretto del gerarca fascista Costanzo Ciano (livornese di nascita) la
piccolissima provincia labronica, raccolta attorno ad una città che contava allora oltre 100.000 abitanti, fu
ingrandita con il comune di Capraia Isola (tolto alla provincia di Genova) e con quelli di Bibbona,
Campiglia Marittima, Castagneto Carducci, Cecina, Collesalvetti, Piombino, Rosignano Marittimo, Sassetta
e Suvereto, tolti alla provincia di Pisa[4]. In tale occasione venne anche istituito il terzo circondario, con
capoluogo Piombino[5].
Nel 1938 fu distaccato un piccolo lembo di territorio dal comune di Cecina, a cui era stata assegnata per un
errore amministrativo, ed assegnata al comune di Castellina Marittima, facente parte della provincia di Pisa.
Nel 1970 il comune di Piombino cedette una piccola porzione del suo territorio al comune di Follonica,
facente parte della provincia di Grosseto.
Dal 1º gennaio 2018 i comuni della provincia passano da 20 a 19, a causa della fusione di Rio Marina e
Rio nell'Elba, nel nuovo ente di Rio.
Geografia fisica
La zona nord della provincia, alle spalle del porto di Livorno, è pianeggiante ed è caratterizzata da un
ambiente palustre che si riflette nei nomi di alcune località come Stagno e Guasticce. Più a sud sono
presenti rilievi di modesta entità che si estendono alle spalle di una fascia costiera pianeggiante, salvo che
nella zona immediatamente a sud di Livorno e nel promontorio di Piombino, dove invece la costa è alta e
rocciosa.
La provincia comprende le isole di Gorgona, Capraia, l'Isola d'Elba,
Pianosa e Montecristo. L'unico corso d'acqua rilevante è il fiume
Cecina, che dopo un percorso di 73 km sfocia all'altezza
dell'omonimo abitato, in piena Maremma livornese. A sud si trova la
valle del fiume Cornia che include, nella provincia di Livorno, i
comuni di Piombino, San Vincenzo, Campiglia Marittima, Suvereto
e Sassetta.
Natura
Castiglioncello
Vie di comunicazione
Strade principali
La provincia è percorsa da nord a sud dalla Via Aurelia, affiancata dalla Variante Aurelia tra Quercianella a
Grosseto; nel tratto urbano di Livorno la Variante funge essenzialmente da tangenziale e si raccorda
all'Autostrada A12. L'A12, proveniente da Genova, termina nel comune di Rosignano Marittimo, a nord di
Cecina, presso l'intersezione con la stessa Variante Aurelia: le uniche uscite che interessano la provincia
sono quelle di Livorno (ubicata però nella provincia di Pisa e raccordata alla città mediante una lunga
bretella a quattro corsie che lambisce l'abitato di Stagno), Collesalvetti e Rosignano Marittimo.
Linee ferroviarie
Lo stesso argomento in dettaglio: Ferrovia Maremmana, Ferrovia Tirrenica e Ferrovia Leopolda.
Porti
Il principale porto è quello di Livorno, tra i più importanti scali mercantili d'Italia; da qui partono inoltre
traghetti per la Sardegna, la Corsica, la Capraia e, periodicamente, per la Sicilia. Negli ultimi anni è
divenuto un terminal di riferimento anche per i croceristi.
Altro importante scalo mercantile e passeggeri è quello di Piombino, da dove partono le navi
principalmente per l'Isola d'Elba, Sardegna, Pianosa e la Corsica.
Inoltre ci sono porti minori a Portoferraio, Porto Azzurro e Rio Marina. Tra i porti turistici, oltre a quelli
presenti nel capoluogo, i maggiori si trovano a Rosignano Solvay, Marina di Cecina e Piombino.
Aeroporti
Nella provincia di Livorno è presente un unico aeroporto, situato all'Isola d'Elba, nel comune di Campo
nell'Elba. Tuttavia, a pochi chilometri a nord del confine provinciale, si estende l'aeroporto internazionale di
Pisa.
Comuni
Lo stesso argomento in dettaglio: Armoriale dei comuni della provincia di Livorno.
Livorno 156 299
Piombino 32 907
Rosignano
30 160
Marittimo
Cecina 27 867
Collesalvetti 16 401
Campiglia
12 706
Marittima
Portoferraio 11 918
Castagneto
8 769
Carducci
San
6 590
Vincenzo
Campo
4 651
nell'Elba
Capoliveri 4 024
Porto
3 640
Azzurro
Rio 3 379
Bibbona 3 209
Suvereto 3 072
Marciana 2 091
Marciana
1 910
Marina
Sassetta 464
Capraia
401
Isola
Amministrazioni
Gemellaggi
El Aaiún
Economia
Industria
Il comparto industriale è sviluppato nel capoluogo e nei centri di Rosignano Solvay e Piombino. A Livorno,
alle spalle del porto, insistono industrie petrolchimiche e di lavorazioni meccaniche; sviluppata è pure la
cantieristica e, nelle aree limitrofe alla città, sorge il vasto Interporto "Amerigo Vespucci" di Guasticce.
L'attività industriale di Rosignano è concentrata principalmente
attorno alla fabbrica della Solvay Group, attiva nel settore chimico e
farmaceutico. Anche Piombino riveste una notevole importanza per
la presenza di grandi acciaierie.
Terziario
Agricoltura
Industrie Solvay a Rosignano
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Note
1. Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
2. ^ M. Sanacore, I paradossi della storia: Livorno non ebbe provincia perché era troppo
importante!, in "CN - Comune Notizie", n. 81, ottobre-dicembre 2012, p. 26.
3. M. Sanacore, cit., p. 24.
4. ^ R.D.L. 15 novembre 1925, n. 2011, art. 1 s:R.D.L. 15 novembre 1925, n. 2011
5. ^ R.D.L. 15 novembre 1925, n. 2011, art. 3 s:R.D.L. 15 novembre 1925, n. 2011
Voci correlate
Costa degli Etruschi
Toponimi latini dei comuni della provincia di Livorno
Altri progetti
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Collegamenti esterni
Sito ufficiale della provincia di Livorno, su provincia.livorno.it. URL consultato il 19 luglio 2009
(archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2011).
Sito ufficiale dell'APT Costa degli Etruschi, su costadeglietruschi.it. URL consultato il 23 gennaio
2007 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2018).
Sito del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, su islepark.it.
VIAF (EN ) 126672941 (https://viaf.org/viaf/126672941) · LCCN (EN ) n80150477 (htt
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