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Indice
Geografia fisica Localizzazione
Territorio Stato Italia
Clima
Regione Puglia
Origini del nome
Storia Provincia Barletta-Andria-
Età antica
Medioevo normanno e svevo Trani
Periodo angioino e aragonese Amministrazione
Età moderna
Sindaco Nicola Giorgino (Forza
Età contemporanea
Italia) dal 30-3-2010
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose Territorio
Villa comunale "Giuseppe Marano"
Coordinate 41°13′54″N
Società 16°18′30″E
Evoluzione demografica
Etnie e minoranze straniere Altitudine 151 m s.l.m.
Lingue e dialetti Superficie 402,89 km²
Religione
Abitanti 99 784[1] (31-03-2018)
Cultura
Istruzione Densità 247,67 ab./km²
Biblioteche Frazioni Castel del Monte,
Ricerca Montegrosso,
Scuole
Troianelli, Punta di
Università
bosco spirito, Citulo,
Musei
Media Posta di Grotte,
Radio
Petrone, Le Palombe
Televisioni
Cinema
Comuni Barletta, Canosa di
Cucina confinanti Puglia, Corato (BA),
Eventi Minervino Murge,
Economia
Ruvo di Puglia (BA),
Servizi Spinazzola, Trani
Infrastrutture e trasporti Altre informazioni
Strade Cod. postale 76123
Ferrovie
70031 fino al 30 aprile
Mobilità urbana
2011
Amministrazione
Gemellaggi Prefisso 0883
Sport Fuso orario UTC+1
Impianti sportivi
Codice 110001
Eventi sportivi
ISTAT
Note
Cod. A285
Bibliografia catastale
Altri progetti Targa BT
Collegamenti esterni
Cl. sismica zona 3 (sismicità bassa)
Cl. climatica zona C, 1 377 GG[2]
Geografia fisica Nome andriesi
abitanti
Patrono san Riccardo di
Territorio Andria, Madonna dei
Miracoli
Giorno Terza domenica di
festivo settembre
Soprannome Città dei tre campanili,
Murge in territorio di Andria eCastel
del Monte
città federiciana e città
dell'olio
Cartografia
12.000 ettari del territorio comunale sono inclusi nel Parco nazionale dell'Alta
Murgia[9], istituito nel 2004.
Clima
Il clima è mediterraneo, con inverni quasi miti ed estati calde e secche,
condizioni che determinano l'alternarsi di due stagioni favorevoli alla
vegetazione, quali primavera ed autunno. La vegetazione comprende
numerosissime specie selvatiche (pseudosteppa mediterranea) a cui si
contrappongono vasti uliveti e vigneti.
[18].
La piovosità annua si aggira attorno ai 597 mm di pioggia
Andria - Mesi
Murge basse Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug
T. max. media
10,5 11,4 14,7 19,8 25,0 31,8 32,7
(°C)
T. min. media
4,2 4,3 6,0 8,5 12,3 16,2 18,8 Posizione del comune di Andria nella
(°C)
provincia di Barletta-Andria-Trani
Precipitazioni
61 64 58 42 39 30 21
(mm) Sito istituzionale
Umidità
relativa 78,4 77,1 75,1 72,0 69,1 65,2 61,6
media (%)
Zona climatica: C
Gradi giorno: 1377
Storia
«...alberi di ulivo, e vigneti, si spiegano, e par che fuggano mentre passi; indi il suon d'una squilla ti percote
l'orecchio - eccomi in Andria - ecco Andria la ricca, Andria l'antichissima [...] Andria la ridente, dalle belle
mandorle, dalle belle ulive»
Età antica
Le prime tracce di insediamenti nel territorio di Andria risalgono alneolitico, sono Lo Stemma
infatti stati rinvenuti alcuni oggetti, coltellini diossidiana ed armi litiche.
Descrizione dello stemma: "D'azzurro, al
Nell'età successiva, nell'eneolitico, gli uomini abitavano alcune grotte scavate nel leone coronato all'antica d'oro,
Sulla Tavola Peutingeriana viene indicata una città di nome Rudas, probabilmente la vecchia Netium greca, di sicuro una stazione
sulla via Traiana[22]. I successivi insediamenti alto-medievali dei Longobardi e dei Bizantini, sorsero vicino alle rovine della vecchia
Netium. Si hanno notizie di 12 casali, forse in origineville rustiche, che ebbero in gran parte nomi di santi (Sant'Andrea, San Martino,
Santa Caterina, Casalino e San Ciriaco, che si trovavano all'interno delle successive mura cittadine, e San Candido, San Vittore, San
Pietro, San Valentino, San Lizio, San Lorenzo, Borghello, Trimoggia e Cicaglia, che restarono all'esterno di esse).
Nel 44 d.C. Pietro apostolo nel suo viaggio versoRoma evangelizzo Andria che nel 492 d.C. circa, divenne sede vescovile sotto papa
Gelasio I[23]. In un documento del915, Andria viene citata come villaggio l(ocus) dipendente da Trani.
Ad Andria nacque suo figlio Corrado IV nel 1228, avuto con la moglie Jolanda di Brienne, regina
di Gerusalemme, sepolta nella cripta della cattedrale di Andria, che morì appena sedicenne in
seguito al parto.
Bertando del Balzo, che in occasione dell'assedio riparò ad Avignone presso Papa Clemente VI, morì improvvisamente nel 1357 a
Napoli ove si era recato per affari di stato. La sua salmafu tumulata nella Chiesa di San Domenico Maggioredi Napoli.
In quell'anno gli succedette Francesco I del Balzo, suo figlio, che ottenne il titolo ducale e la città (1351). La moglie di Francesco I,
Sveva Orsini fondò in quegli anni ilconvento di San Domenico.
Nel 1431 il ducato passò al nipote di Francesco I,Francesco II del Balzo. Nel 1438 venne rinvenuto il corpo del santo protettore della
città, san Riccardo d'Inghilterra, che era andato disperso durante il precedente assedio: in memoria dell'episodio fu istituita una festa
("Fiera d'Aprile")[31] che si tiene tuttora dopo ormai quasi 600 anni, dal 23 al 30 di aprile.
Nel 1453, Pirro, figlio di Francesco II del Balzo, sposò a Castel del Monte Maria
Donata Orsini, cugina di Isabella, moglie del reFerdinando D'Aragona.
Nel 1462 il principe di Taranto, Giannantonio Orsini, non avendo avuto quali alleati
nella lotta contro Ferdinando D'Aragona Francesco del Balzo e Pirro, assediò
Andria. Non riuscendovi a penetrare, l'Orsini fece scavare una galleria che passasse
sotto le mura della città, ma il duca Francesco II scoperta la notizia fece scavare
anch'egli una galleria in senso contrario. I nemici furono tutti catturati e rilasciati.
Dopo 49 giorni di assedio il duca di Andria viste le gravi condizioni del suo popolo
si arrese e tornò la pace tra idel Balzo e gli Orsini.
Campanile di San Francesco in Quando la figlia Isabella del Balzo sposò ad Andria Federico I di Napoli[32], portò il
notturna
ducato alla casa reale e il marito lo governò fino al 1496, quando divenne re di
Napoli.
Età moderna
Nel 1503 nella piana fra Andria e Corato,precisamente in "Terra Quadrati" si svolse
la famosa Disfida di Barletta, che opponeva gli italiani capeggiati da Ettore
Fieramosca ai francesi. In mattinata i 13 cavalieri italiani pregarono nel cappellone
della cattedrale. Dopo la conquista del regno di Napoli da parte di Ferdinando il
Cattolico nel 1504, Andria venne assegnata al "Gran Capitano" Gonzalo Fernández
de Córdoba e poi al nipote di questi, Fernando Consalvo II. Egli vendette la città nel
1552 a Fabrizio Carafa, I° duca di Andria e conte di Ruvo e parente del Papa Paolo
IV Carafa, che sistemò splendidamente il Palazzo Ducale. A questi succedette nel
Passaggio tra Palazzo Ducale e la 1554 il figlio Antonio Carafa; la madre e il fratello, Vincenzo Carafa (che nel 1571
cattedrale aveva partecipato allabattaglia di Lepanto), fecero edificare nel 1577 il convento dei
Cappuccini. Al successore, Fabrizio Carafa si deve la costruzione del monastero dei
Benedettini e della basilica di Santa Maria dei Miracoli, in seguito alla scoperta nel
1576 di un'icona miracolosa.
Successivamente, nei secoli XVII e XVIII,
la città rimase sempre sotto il dominio dei
duchi Carafa, in continuo conflitto con il
vescovo e il capitolo della Cattedrale, con il
quale la famiglia divideva il possesso della
maggior parte delle terre. L'epidemia di
peste del 1656 ne decimò la popolazione
mentre nel 1741 la città subì un'invasione
di cavallette.
Andria disegnata da Pacichelli nel
XVII secolo
Nel 1797 la città ottenne di poter eleggere
il proprio sindaco e nel 1799, al momento
della Repubblica partenopea, fu assediata dall'esercito francese capitanato dal generale Jean-
Palazzo Ducale
Baptiste Broussier e appoggiato dallo stesso conte Ettore Carafa. Si voleva annettere Andria
alla Repubblica Partenopea, liberandola dal dominio Borbonico, ma la città rimase fedele ai
Borbone. Nella battaglia, perirono circa 2000 persone da entrambe le parti. Successivamente, fallita l'idea della Repubblica, e
mancata la rivoluzione, i Borbone fecero giustiziare i repubblicani napoletanidi spicco, tra cui lo stesso Ettore Carafa ghigliottinato a
Napoli il 4 settembre del 1799. Nel 1806 gli eredi dei Carafa vendettero il Palazzo ducale alla famiglia Spagnoletti Zeuli.
Per la sua fedeltà a Ferdinando IV ottenne il titolo di Città Regia. Sotto il governo napoleonico e i regni di Giuseppe Bonaparte e di
Gioacchino Murat fu abolito il sistema feudale e soppressi molti conventi, mentre vennero aumentati i diritti elettorali.
Nel 1818 la diocesi si allargava alle città di Canosa, Minervino Murge e Montemilone, mentre la città viveva un periodo di sviluppo
demografico e si espandeva al di fuori della cinta muraria.
Età contemporanea
Durante il Risorgimento vi ebbe sede la carbonara "Società degli Spettri" o "Tomba
Centrale" e una sezione della Giovine Italia. Circa 100 uomini di Andria, guidati da
Federico Priorelli e da Niccolò Montenegro, parteciparono alla spedizione dei Mille
di Giuseppe Garibaldi eletto in seguito Deputato del Regno presso il collegio
elettorale di Andria[33][34][35][36]. Dopo l'annessione al Regno d'Italia il territorio fu
teatro di azioni di brigantaggio: nel 1865 vi fu fucilato il capo-brigante Riccardo
Colasuonno ("il Ciucciariello").
L'abolizione del latifondo e la confisca dei beni ecclesiastici diede impulso alla
Palazzo Ceci formazione di una borghesia terriera, sviluppando le produzioni agricole
specializzate e un fiorente artigianato. Anche la città si accrebbe, vi furono edificate
dimore signorili per i ceti emergenti e vi sorsero due piccole banche locali e le sedi
di diversi partiti politici. Grazie allo sviluppo economico, Andria non fu particolarmente
toccata dal fenomeno dell'emigrazione.
Dopo la seconda guerra mondiale, nel marzo del 1946, a causa del
rifiuto di una ditta locale di assumere quattro reduci, scoppiò una rivolta contadina, che vide il sequestro di alcuni proprietari terrieri e
l'erezione di barricate. Ci furono scontri cruenti con le forze dell'ordine e sembrò che fosse stato trovato un accordo: ma al momento
del discorso che doveva tenere il celebre sindacalista Giuseppe Di Vittorio fu sparato un colpo d'arma da fuoco, facendo rinascere i
disordini: fu assaltato il palazzo della famiglia Porro, grandi proprietari terrieri della città e vennero linciate due anziane sorelle
(Carolina e Luisa Porro)[41]. In seguito a tali fatti fu inviato l'esercito che riuscì a sedare la rivolta con una dura repressione. Si
manifestò in quel periodo una crisi economica in seguito alla quale diversi abitanti furono costretti ad emigrare.
A partire dagli anni cinquanta si ebbe una progressiva ripresa economica, favorita dall'inaugurazione nel 1965 della linea ferroviaria
Bari-Barletta che metteva in comunicazione Bari con i comuni dell'entroterra del nord della provincia. Nel 2004 viene istituita la
nuova provincia di Barletta-Andria-Trani (poi resa attiva dal 2009) la città abbandona la provincia di Bari anche se la città di Bari è
sempre stata e continua ad essere un punto di riferimento per Andria e le altre città del nord barese (vedi anche la frequenza
dell'Università da parte di tanti giovani).
Panorama di Andria
Da ricordare inoltre:
Palazzo Comunale. Costruito dopo il ritorno diFederico II di
Svevia dalla sesta crociata, pare per volere dello stesso
imperatore nel 1230, in origine era un convento Francescano. Nel
1813 un decreto di Gioacchino Napoleone Murat, Re delle due
Sicilie soppresse tutti i conventi ed il palazzo divenne l'attuale
sede del comune di Andria.
Porta Sant'Andrea o Arco di Federico II (XI secolo) [43]. Fu
edificata all'epoca dei normanni eFederico II di ritorno dalla sesta
crociata, trovando la città fedele vi fece scolpire sopra di essa le
famose parole che egli dedicò alla comunità;
Torre dell'Orologio, costruita all'epoca di Francesco II del
Balzo[44];
Palazzo Ducale (residenza fortificata rimaneggiata nel XVI Tipo Architettonico
secolo); Criterio C (i) (ii) (iii)
Monumento ai Caduti (XX secolo);
Forte di Porta Castello (XI secolo); Pericolo Nessuna
Palazzo Ceci Ginistrelli (XIX secolo); segnalazione
Palazzo Jannuzzi (XIX secolo) Riconosciuto 1996
Palazzo Schettini Accetta (XIX secolo);[45] dal
Le Maschere Apotropaiche;
Scheda (EN) Scheda
Piazza Vittorio Emanuele II[46] (già piazza Catuma così chiamata
UNESCO (FR) Scheda
perché sotto di essa vi sono delle catacombe);
Laure Basiliane;
Andria sotterranea. Vecchie abitazioni risalenti al periodo
medievale si snodano nei sotterranei dell'intero centro storico, si tratta di grotte o di vere e proprie stanze murate in
pietra con archi e colonne (non visitabile);
Museo diocesano con alcune opere di Antonio Vivarini e Tuccio di Andria;
Museo del Confetto "Giovanni Mucci"
Chiostro medievale di Statua di San Riccardo Campanile della Particolare a lato della
San Francesco Cattedrale Cattedrale
Navate della Cattedrale e La chiesa di San Basilica di Santa Maria Icona bizantina della
cappella di San Riccardo Domenico dei Miracoli Madonna dei Miracoli,
grotta e cappella della
Crocifissione
Architetture religiose
Cattedrale (XII secolo) e la sua cripta o San Pietro in Cattedrale (VII
secolo)[47]. All'interno sono custodite le reliquie diSan Riccardo, la
Sacra Spina di Gesù e le mogli di Federico II,Jolanda di Brienne ed
Isabella d'Inghilterra[48]. Il campanile fu eretto su di una vecchia torre
longobarda del (VII-VIII secolo);
Chiesa di San Domenico(XIV secolo) con portale rinascimentale e
campanile barocco. All'interno è conservato il busto del ducaFrancesco
II del Balzo attribuito allo scultore Francesco Laurana (1430-1502);
Chiesa di Sant'Agostino (XIII secolo): costruita in origine daiCavalieri
templari, la chiesa passò successivamente aiBenedettini ed infine agli
Agostiniani, che la ricostruirono dopo gli assedi del 1350. Il pregevole Piazza Duomo, Cattedrale di Andria
portale gotico risale al XIV secolo, mentre l'interno è barocco; e sullo sfondo il campanile della
Chiesa di San Nicola (XII secolo); chiesa di San Francesco
Chiesa di San Francesco ed il suo chiostro (XII secolo). Pregevole
campanile del 1772;
Chiesa di Santa Chiara costruita intorno al 1200 in uno dei vicoli del
centro storico[49];
Chiesa dell'Annunziata (XII secolo) con affresco della Vergine attribuibile
alla scuola giottesca e altare della pietà di arte rinascimentale[50];
Santuario di Santa Maria dei Miracolisviluppato su tre livelli. Il livello
inferiore, la chiesa rupestre di Santa Margherita (IX secolo) è il più
antico. La laura basiliana, include un'interessante sala a tre navate con
decorazioni tratte dallaGenesi. In questa grotta è stata rinvenuta ed è
presente tuttora l'icona bizantina della Madonna dei Miracoli [51]. Il livello
medio (Tempietto) (XVI secolo) ha tre arcatein marmi policromi. Di
particolare interesse la cappella della Crocifissione con bellissimi
Chiesa della Beata Vergine
affreschi. Il livello superiore del XVIII secolo uf progettato da Cosimo
Fanzago (1591-1678)[52]. Immacolata
Santa Maria Mater Gratiae costruita intorno al 1600 in seguito ad una
apparizione della vergine, sorge dove un tempo c'era la cappella di San
Giovanni Battista[53];
Santuario della Madonna dell'Altomare(1598) e laura basiliana di Santa Sofia, all'interno la scultura "La Pietà
dell'Altomare" di Luigi Enzo Mattei dichiarata insieme alle sue altre opere "Patrimonio per una cultura della pace"
dall'UNESCO;
Sant'Anna o Chiesa del Conservatorio[54];
Chiesa di San Bartolomeo citata in un documento del 1196 si presuppone sia sorta su di un antico tempio di
Mercurio. Il vescovo Riccardo II vi trasferì dentro di essa le reliquie dei santiErasmo e Ponziano[55];
Chiesa rupestre di Santa Croce (X secolo);
[56];
Chiesa rupestre di Cristo di Misericordia (IX secolo)
Chiesa di Sant'Angelo de' Meli o San Micheluzzo con af fresco del Cristo Pantocràtore (XIII secolo)[57];
Chiesa di Santa Maria di Porta Santa (XIII secolo) costruita sottoCorrado IV;
Chiesa di San Michele Arcangelo e San Giuseppe (1881) costruita sulla vecchia Chiesa di San Michele al Lago (XII
secolo);
Chiesa di Santa Maria Vetere (XIII secolo);
Chiesa di Santa Maria del Carmine;
Chiesa di Santa Lucia contrada Santa Lucia;
Chiesa parrocchiale della Beata Vergine Immacolata (1911)[58][59] costruita dai Salesiani.
Il 2 giugno 2013, dopo i lavori di recupero e riqualificazione, la villa comunale viene ufficialmente intitolata dall'amministrazione
guidata da Nicola Giorgino.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[60]
1. Romania, 1 266
2. Cina, 95
3. Tunisia, 64
4. Algeria, 55
5. Marocco, 55
Lingue e dialetti
Il dialetto andriese è una varietà linguistica facente parte dei dialetti pugliesi centro-
settentrionali. Andria parla il suo dialetto in barese orientale. In particolare, con
quello di Bitonto, Bitetto, Bitritto e gran parte dell'entroterra delle Murge, esso
costituisce una varietà del dialetto barese che si distingue da quella dauna. Da
rimarcare la presenza nel dialetto della parola nan (tipico dei dialetti murgiani)
esempio di negazione (non), che si discosta seppur di una lettera dalla pronuncia nei
dialetti dell'hinterland barese.
Diffusione del barese nella
provincia di Bari e BAT:1) Dialetto
Religione barese orientale 2) Dialetto barese
Andria è sede vescovile. La diocesi di Andria (in latino Dioecesis Andriensis) è una occidentale 3) Dialetto barese (fascia
di transizione)
sede della Chiesa cattolica suffraganea dell'arcidiocesi di Bari-Bitonto appartenente
alla regione ecclesiastica Puglia. Nel 2012 contava 138.000 battezzati su 141.006
abitanti. È attualmente retta dal vescovo Luigi Mansi. La diocesi comprende i comuni di Andria, Canosa di Puglia e Minervino
Murge.
Riccardo II vescovo di Andria presenziò alconcilio Lateranense IIItenutosi durante il pontificato dipapa Alessandro III.
Cultura
Istruzione
Biblioteche
La città dispone di due biblioteche principali. La Biblioteca Comunale è stata istituita nel settembre 1880 e nel 1941 è stata intitolata
professor Giuseppe Ceci, studioso andriese: ha un patrimonio librario di circa 42.000 volumi, incluse 16 cinquecentine e altri 242
volumi antichi e 3000 CD/DVD. La biblioteca diocesana "San oTmmaso d'Aquino" è ubicata presso il seminario vescovile.
Ricerca
Il Centro Ricerche agroalimentari Bonomo (CRB), svolge attività di ricerca applicata, con progetti nazionali e
internazionali, in collaborazione con istituti universitari, enti di ricerca, consorzi e imprese private, nei seguenti
settori: gestione post-raccolta dei prodotti ortofrutticoli freschi, trasformazione e valorizzazione dei prodotti
agroalimentari, utilizzazione dei sottoprodotti e degli scarti di produzione delle aziende agroalimentari [62].
Scuole
Università
Musei
I principali musei della città sono:
Museo del Confetto di Mucci Giovanni è una storica fabbrica di confetti creata nel 1894 da Nicola Mucci.
Riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, membro dell'associazione "Unione Imprese Storiche
Italiane" (UISI), "Museimpresa" e del Circuito "Locali Storici d'Italia", il Museo raccoglie in quattro sezioni documenti,
utensili, apparecchiature, stampini per la produzione di confetti, caramelle e cioccolato.
Museo del giocattolo antico
Media
Radio
Le uniche emittenti radiofoniche presenti nel comune sono:
Cinema
Questa voce o sezione sull'argomento cinema non cita le fonti
necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
La cittadina Andriese e il suo territorio circostante sono stati utilizzati come location per le riprese di film e documentari:
Grandiosa manifestazione per il primo maggio 1913 ad Andria , regia di Cataldo Balducci (1913)
Il Vangelo secondo Matteo, regia di Pier Paolo Pasolini (1964)
La legge violenta della squadra anticrimine, regia di Stelvio Massi (1976)
Il nome della rosa, regia di Jean-Jacques Annaud (1986)
Odore di pioggia, regia di Nico Cirasola (1989)
Io non ho la testa, regia di Michele Lanubile (1998)
Non me lo dire, regia di Vito Cea (2012)
Ameluk, regia di Mimmo Mancini (2014)
Il racconto dei racconti - Tale of Tales, regia di Matteo Garrone (2015)
King Arthur - Il potere della spada(King Arthur: Legend of the Sword), regia di Guy Ritchie (2017)
Cucina
La gastronomia andriese conta numerosi prodotti profondamente legati ad antiche tradizioni contadine tra questi ci sono:
Eventi
Festival internazionale Castel dei Mondi (agosto-settembre), è un festival che presenta un'anteprima a luglio ed è
interamente dedicato al teatro. Per più di una settimana, nella dimora federiciana di
Castel del Monte e in vari
monumenti e piazze del centro storico di Andria, si svolgono spettacoli di ogni tipo e in contemporanea tra loro.
Fiera d'aprile: si tiene dal 1438[66]. Celebra il ritrovamento delle ossa diSan Riccardo da parte di Francesco II Del
[66].
Balzo, Duca di Andria. Il Duca istituì la fiera dal 23 al 30 aprile di ogni anno
Festival internazionale del cortometraggio “Cortolandria”: è un evento culturale di punta del comune di Andria e
conosciuto e apprezzato in tuttaEuropa, Stati Uniti, nord Africa e America Latina, la rassegna internazionale di
cortometraggi "Cortolandria", alla vigilia del suo primo lustro, nasce dall'idea del musicista e pluripremiato regista di
corti Giuseppe Massarelli.[67]
Festival di musica classica "Farinelli", appuntamento rituale che si avvale della direzione artistica del Maestro
Nicola
Frisardi, in programma nella prima decade di settembre . [68]
[69].
Festival Suoni Dal Mediterraneo: Vi partecipano vari artisti folk provenienti da tutto il mondo
Qoco: Concorso internazionale di cucina.[70]
[71]
Biol: Concorso internazionale tra oli extravergini di oliva biologici.
Economia
L'economia locale presenta un prodotto interno lordo pro capite pari al 71% della media
europea, con un tasso d'attività della popolazione residente del 38%, allineato al dato
regionale e inferiore a quello italiano. Il tasso di disoccupazione è leggermente inferiore a
quello regionale (26% contro 29.9%) e quello di disoccupazione giovanile è
significativamente più basso (42.5% contro 54.3%).
Servizi
I servizi sono garantiti da 2.271 attività industriali con 7.586 addetti pari al 31,57% della forza lavoro occupata, 2.925 attività di
servizio con 5.784 addetti pari al 24,07% della forza lavoro occupata, altre 1.269 attività di servizio con 5.788 addetti pari al 24,09%
della forza lavoro occupata e 133 attività amministrative con 4.870 addetti pari al 20,27% della forza lavoro occupata.
[75]
Risultano occupati complessivamente 24.028 individui, pari al 25,12% del numero complessivo di abitanti del comune.
Infrastrutture e trasporti
Strade
Andria è raggiungibile con l'Autostrada A14, con uscita al casello autostradale di Andria/Barletta, situato a circa 1 km dal centro
abitato.
La parte sud della città è servita inoltre dalla SP 231 Andriese-Coratina (ex SS 98), che collega la città con il capoluogo pugliese e
dalla SS 170 dir. A, che nel tratto in questione, di circa 10 km, ha caratteristiche di superstrada a due corsie per senso di marcia e
spartitraffico centrale.
Nel novembre 2009 la provincia di Bari ha pubblicato il bando di gara per l'allargamento e
l'ammodernamento della SP 1 "Andria-Trani".[76] Tale strada provinciale collega due dei
capoluoghi della provincia di Barletta-Andria-Trani e permette un rapido accesso alla Strada
statale 16 Adriatica. Nel dicembre 2010 fu inaugurato l'ampliamento a 4 corsie della
tangenziale di Andria, nel tratto compreso tra il casello autostradale di Andria-Barletta e lo
svincolo con la provinciale per Trani.
Ferrovie
La stazione di Andria, situata in Piazza Bersaglieri d'Italia, è posta sulla ferrovia Bari-Barletta, Viabilità nella provincia di
Barletta-Andria-Trani
gestita dalla Ferrotramviaria[77], che ricalca il tracciato dellaprecedente tranvia a vapore.
Nel mese di agosto 2009 è stato pubblicato il progetto preliminare dell'interramento del
tracciato ferroviario nell'abitato di Andria per la procedura di verifica di assoggettabilità alla Valutazione di impatto ambientale, che
prevede il raddoppio, velocizzazione e potenziamento nella trattaCorato-Barletta.
Mobilità urbana
La città dispone di una rete di 12 linee urbane, gestita dalla società Servizio Autolinee
Urbane (ASA).[78]
Park and Ride: il Servizio è attivo solo in alcuni periodi dell'anno, in concomitanza di
eventi e manifestazioni varie. I siti individuati sono largo Appiani, largo Ceruti e largo Mappa del Servizio Autobus ASA
Caneva[80]. di Andria
Amministrazione
Con la nascita della cosiddetta sesta provincia pugliese, formalmente istituita l'11 giugno 2004 e operativa dal 2009, Andria
condivide con le vicine città di Barletta e Trani lo status di capoluogo e ospita una parte degli uffici. La città, in particolare, è sede
legale della provincia, ospita ilconsiglio provinciale e la presidenza provinciale, sede dell'INPS, sede della Questura (in costruzione),
inoltre è in maniera provvisoria sede dell'Azienda sanitaria locale Asl-BT; mentre la città di Barletta è sede della Prefettura,del
comando provinciale dei Vigili del Fuoco, del Comando provinciale della Guardia di Finanza e dell'Agenzia delle Entrate; Trani
ospiterà il Comando provinciale dell'Arma dei Carabinieri.
Gemellaggi
Monte Sant'Angelo, dal 2013
Alberobello, dal 2013
Durazzo
Sport
La squadra di calcio più rilevante del comune è la Società Sportiva Fidelis Andria 1928, che ha iniziato la sua attività nel 1928,
cambiando numerose denominazioni. Milita in Lega Pro e nella sua storia ha raggiunto come massimo risultato il campionatoSerie
di
B. L'altra società calcistica della città è l'A.S.D. Polisportiva Virtus Andria militante nel campionato di Prima Categoria pugliese
girone A. La squadra locale dicalcio a 5 è la A.S.D. Futsal Andria, fondata il 17 settembre 2013.
Le squadre localo di pallavolo sono la Manzoni Sport - Pallavolo Andria, fondata nel 2003 e militante nel campionato di serie B, e la
San Valentino Volley.
La squadra di pallamano è l'A.S.D. Culturale Andriasveva, fondata nel 2004.
La società di pallacanestro attiva nel comune è la Pallacanestro Andria, fondata nel 2017.
[81]
Per quanto riguarda gli sport natatori, ha sede ad Andria la società Planet Andria S.S.D. ARL.
Impianti sportivi
Il principale stadio cittadino è lo Stadio degli Ulivi. L'impianto ha una capienza
di circa 15 000 posti,[82][83] dalla stagione 2013-2014 fino all'attuale corrente
stagione 2015-2016 ridotti a 9 140[82][83] per inagibilità del settore distinti, in
attesa di lavori di messa in sicurezza. Costruito nel 1949, ha subito vari
interventi di ammodernamento; è munito di tabellone elettronico e tribuna
coperta.
Un impianto natatorio che ospita una piscina semi-olimpica, 25,00x12,50 m e una più piccola di 12,50x6,00 m: all'esterno si trova
una vasca semiolimpica, di 25,00x12,50 m. Hanno inoltre sede nel comune: un circolo tennis e vari impianti polivalenti.
Eventi sportivi
Dal 21 luglio al 3 agosto 2003 ad Andria si è tenuta la fase finale dell'XI FIVB World Grand Prix 2003, manifestazione sportiva di
pallavolo femminile, conosciuta col nome diWorld League.[84].
A novembre si tiene l'ATP Challenger Castel del Monte, un torneo internazionale di tennis giocato su campi in cemento indoor. Fa
parte dell'ATP Challenger Tour.
Note
1. ^ a b Dato Istat (http://www.demo.istat.it/bilmens2018gen/index.html) - Popolazione residente al 31 marzo 2018.
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Giovanni Cinnamo, Cronaca, XII secolo
Matteo Ieva, "Canosa. Dal territorio al castello", Adda 2003
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