Settembre 2008

D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)

Poste Italiane Spa - Sped. in A. P.

art. 1, comma 1 - DCB Milano 42

http://www.ordineingegneri.milano.it
E-mail: info@ordineingegneri.milano.it

RELAZIONE DEL PRESIDENTE ALLASSEMBLEA ANNUALE

DEL 16 GIUGNO 2008

INTRODUZIONE ALLE NANOTECNOLOGIE

LE RECENTI EVOLUZIONI NEL BUSINESS DEL RADIO MOBILE

IL NUCLEARE IN ITALIA TRA PASSATO, PRESENTE E FUTURO

ANTICORPI MONOCLONALI

LA TUTELA DELLE INVENZIONI IN ITALIA

BANDI DI GARA E PROCEDURE DI SCELTA DEI CONTRAENTI

GLI ORDINI E LAGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

 Sommario

Settembre 2008
D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)
42

Poste Italiane Spa - Sped. in A. P.

art. 1, comma 1 - DCB Milano

http://www.ordineingegneri.milano.it
E-mail: info@ordineingegneri.milano.it
Vita Associativa
relazione del presidente allassemblea annuale
del 16 giugno 2008
RELAZIONE DEL PRESIDENTE ALLASSEMBLEA ANNUALE
DEL 16 GIUGNO 2008 Gianfranco Agnoletto p. 5
INTRODUZIONE ALLE NANOTECNOLOGIE

LE RECENTI EVOLUZIONI NEL BUSINESS DEL RADIO MOBILE il bilancio consuntivo dellordine per lanno 2007
IL NUCLEARE IN ITALIA TRA PASSATO, PRESENTE E FUTURO
e previsione per lanno 2008
ANTICORPI MONOCLONALI
Domenico Perrone p. 12
LA TUTELA DELLE INVENZIONI IN ITALIA

BANDI DI GARA E PROCEDURE DI SCELTA DEI CONTRAENTI

commissione aggiornamento professionale
GLI ORDINI E LAGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
e formazione (capf)
Claudio Cardosi p. 16
RIVISTA DELLORDINE DEGLI INGEGNERI
DELLA PROVINCIA DI MILANO gli ordini e laggiornamento professionale
Enrico P. Mariani p. 46
ANNO XII
N. 42 - Settembre 2008 Nanotecnologie
Direttore Responsabile introduzione alle nanotecnologie
Gianfranco Agnoletto Alberto Cigada, Barbara Del Curto p. 18
Direttore Editoriale
Giuseppe Susani Comunicazioni
le recenti evoluzioni nel business
Comitato di Redazione del radio mobile
Elena Baj, Chiara Battistoni,
Luciano Bertolini, Alberto Caleca, Daniele Roderi, Giacomo Premoli p. 22
Aldo Franchi, Carlo Gaifami,
Enrico Pio Mariani, Energia
Maria Cristina Motta, Riccardo Pellegatta, il nucleare in italia
Daniele Russo, Matilde Schiavoni,
Maria Grazia Sonzogno tra passato, presente e futuro
Luciano Vianelli p. 29
Amministrazione
e Redazione
Corso Venezia, 16 - 20121 Milano Bioingegneria
Tel. 02 76003731 (r. a.) anticorpi monoclonali
Fax 02 76004789 Laura Zamolo p. 32
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Appalti pubblici
Gestione Editoriale bandi di gara e procedure di scelta
e Pubblicit dei contraenti
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Stampa Brevetti
Soc. Coop. Grafica Bergamasca srl la tutela delle invenzioni in italia
Almenno S. Bartolomeo (Bg) Franco Rastelli p. 40
Spedizione in A. P.
D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. Attivit professionale
46) art. 1, comma 1 - DCB Milano il consulente tecnico dufficio (c.t.u.)
Luciano De Stefani p. 42
Iscrizione al Registro della Stampa
del Tribunale di Milano n. 517
del 15/9/1997 le competenze dei professionals ict
Roberto Bellini, Claudio Cardosi p. 44
Tiratura: 12.710 copie
Chiuso in tipografia il 28 luglio 2008
Gli articoli e le note firmate esprimono lopi- Rubriche
nione dellautore e non impegnano lOrdine
degli Ingegneri di Milano n la Redazione della Leggi e Decreti A cura di Maria Grazia Sonzogno p. 25
Rivista. Recensioni A cura di Chiara Battistoni p. 38
Gli articoli e/o i documenti inviati alla Rivista,
anche se non pubblicati, non saranno restituiti. La parola agli iscritti A cura di Alberto Caleca p. 39
La Redazione non in alcun modo impegnata In breve p. 47
a pubblicare gli articoli e/o i documenti rice- Cultura e tempo libero A cura di Giuseppe Ranza p. 48
vuti.
La pagina della Fondazione p. 49
Le Commissioni dellOrdine p. 50

INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008 PAGINA 3

 Vita Associativa

relazione del presidente

allassemblea annuale
del 16 giugno 2008
are colleghe e cari colleghi, Vi ringrazio per es- Commissione Nanotecnologie ing. Alberto Ca-
C sere intervenuti alla nostra assemblea annuale.
Far ora, come nelle precedenti assemblee, una
leca
Commissione Ordinamento professionale prof.
sintetica esposizione delle attivit svolte e di quelle ing. Ambrogio Girotti
in programma e dei problemi di maggior rilievo in- Commissione per l'Aggiornamento professionale
teressanti la categoria, il nostro e altri Ordini, ri- e formazione ing. Claudio Cardosi
servandomi di dare maggiori ragguagli in fase di Commissione per l'Elenco dei periti ing. Aldo
dibattito; comunque il testo della relazione sar Franchi
pubblicato nel numero 42 della Rivista dellOrdine Commissione per l'Etica professionale ing. Do-
degli Ingegneri della Provincia di Milano. menico Perrone
Tralascio, come nelle precedenti Assemblee, di par- Commissione per l'Ingegneria dell'informazione -
lare del lavoro di routine, peraltro sempre pi im- ing. Enrico Pio Mariani
pegnativo e assillante; esporr, invece, le iniziative Commissione Prevenzione Incendi ing. Silvestre
prese per contrastare azioni contrarie alletica e Mistretta
alle nostre competenze istituzionali, o comporta- Commissione Qualit - ing. Luigi Gaggeri
menti di Enti pubblici o privati a nostro avviso di- Commissione Referenti - ing. Alberto Caleca
scutibili; riferir sullesame e partecipazione ai Commissione Sicurezza e Igiene sul Lavoro ing. Voglio ricordare
bandi di concorso, esame e partecipazione che per Maria Cristina Motta i 350 colleghi
noi rappresentano un grande impegno, sui Corsi e Commissione Strutture prof. ing. Alberto Ca- che fanno parte,
Convegni tenuti, sul Congresso dello scorso anno stellani volontariamente,
a Agrigento, sulla situazione della riforma delle Pro- Commissione Telecomunicazioni ing. Gianni ma con grande
fessioni, sui rapporti con il Politecnico e gli Enti Isti- Confalonieri partecipazione,
tuzionali e sugli Esami di Stato, insomma sui temi Commissione Urbanistica ing. Riccardo Pelle- delle
che maggiormente ci coinvolgono e interessano e gatta Commissioni.
ci coinvolgeranno in futuro. Come accennato, abbiamo recentemente costi- Senza la loro
Voglio, comunque, ricordare, come sempre ho fatto tuito la nuova Commissione Energia. collaborazione
in occasione delle precedenti assemblee, le Com- Tra i compiti che la Commissione si pone vi , in e partecipazione,
missioni dellOrdine, lultima, la 24esima costituita, particolare, la trasmissione a tutti i colleghi inge- le attivit
la Commissione Energia, e i 350 colleghi che gneri, attraverso articoli e seminari, di una corretta dellOrdine
ne fanno parte, volontariamente, ma con grande informazione tecnico-scientifica sui temi energetici sarebbero
partecipazione, e debbo nuovamente ribadire che, ed ambientali, in relazione ai quali circolano, alquanto
senza la loro collaborazione e partecipazione, le at- spesso, notizie ed informazioni imprecise se non condizionate.
tivit dellOrdine sarebbero alquanto condizionate. distorte.
Sulle attivit delle Commissioni, che di seguito Con cadenza quindicinale o settimanale, sono a di-
elenco con il nominativo del relativo Presidente, i sposizione degli iscritti, con riferimento alla nostra
membri delle Commissioni compaiono nella nostra professione, consulenti per:
Rivista, siamo comunque a disposizione per dare compilazione delle parcelle;
tutti i ragguagli eventualmente richiesti dai colle- Inarcassa;
ghi presenti. questioni legali;
Commissione Ambiente e Territorio ing. Mario questioni fiscali;
Amadasi informatica;
Commissione Bioingegneria prof. ing. Sergio sportello giovani;
Cerutti problematiche del lavoro.
Commissione Catasto ing. Flavio Tresoldi
Commissione di Esperti per la revisione delle par- COMMISSIONE PARCELLE
celle professionali ing. Luigi Rainero Ritengo utile dare alcuni dati sul lavoro svolto dal
Commissione Donne ingegneri ing. Matilde Comitato Parcelle.
Schiavoni Il Comitato Parcelle ha tenuto 8 sedute; le specifi-
Commissione Energia prof. dott. Enrico Cerrai che presentate per la liquidazione nel periodo
Commissione Giovani ing. Luigi Rainero 1/1/200731/12/2007 sono state:
Commissione Impianti ing. Gianangelo Bonfigli per Comuni
Commissione Industria - Enti Pubblici - ing. Al- od Enti Pubblici 9 (scorso anno 4)
berto Caleca per privati 35 (scorso anno 33)
Commissione Innovazione prof. ing. Amalia Er- totale 44 (scorso anno 37)
coli Finzi Anche questanno non sono state presentate par-
Commissione LL.PP. ing. Alberto Avanzini celle di acconto.

INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008 PAGINA 5

 Il grado di Da quanto sopra riportato risulta evidente la riduzione
soddisfazione del numero delle parcelle liquidate anche se quelle
rilevato dalla per privati comportano sempre un maggiore tempo
Fondazione per per la loro definizione, ci anche per la mancanza,
gli eventi spesso, di preciso incarico scritto e relativo discipli-
proposti, ha nare, mancanza che, da anni, non ci stanchiamo di
mostrato un mettere in evidenza.
miglioramento
rispetto allo ETICA
scorso anno, in La Commissione per lEtica professionale ha tenuto,
particolare per da giugno 2007 ad oggi, 6 sedute; sono state trattate
quelli gratuiti; complessivamente 16 pratiche, di cui 7 archiviate
globalmente la (una dopo audizione preliminare ed una con lettera
partecipazione del Presidente), 7 tuttora in corso desame, 1 per la
si conferma quale stato avviato il procedimento disciplinare
intorno a 1.500 avanti il Consiglio e 1 ritirata
persone Le pratiche sono avviate e quindi trattate sulla base
interessate. di denunce e comunicazioni, da vagliare, presentate
da colleghi (poche) ma soprattutto da Committenti
privati o Societ interessate.
CORSI E CONVEGNI
Non ritengo necessario ricordare, in dettaglio, i vari
seminari, convegni, corsi e tavole rotonde, svolti nel-
lanno trascorso, in quanto largamente pubblicizzati
nelle locandine che Vi sono state trasmesse, sulla no-
stra Rivista, su Il Giornale dellIngegnere e anche
attraverso il sito internet. Voglio solo ricordare che in
totale sono stati organizzati 32 eventi, dei quali 14
gratuiti e 18 a pagamento e che la loro gestione
stata affidata alla Fondazione.
Il grado di soddisfazione rilevato dalla Fondazione per
gli eventi proposti, ha mostrato un miglioramento ri-
spetto allo scorso anno, in particolare per quelli gra-
tuiti; globalmente la partecipazione si conferma
intorno a 1.500 persone interessate.
Alle manifestazioni pubblicizzate in locandina, prima
ricordate, si devono aggiungere altri 17 eventi. In det-
taglio:
1. Seminario di aggiornamento della formazione di
Responsabili del Servizio di Prevenzione e Prote-
zione (RSPP) e degli Addetti al Servizio di Preven-
zione e Protezione (ASPP): Lesercizio degli
apparecchi a pressione secondo il decreto
329/2004 del 15 giugno 2007.
2. Seminario: Prevenzione Incendi: incontro tema-
tico di aggiornamento professionale del 28 giu-
gno 2007.
3. Corso di istruzione: Bioarchitettura introdu-
zione alla progettazione sostenibile del 13 set-
tembre 2007.
4. Seminario di aggiornamento della formazione di
RSPP e ASPP Aggiornamento normativa elettrica
per RSPP del 28 settembre 2007.
5. Corso di aggiornamento: Norme tecniche per le
costruzioni del 19 e 26 ottobre 2007.
6. Seminario di aggiornamento della formazione di
RSPP e ASPP Direttiva ATEX e Valutazione del ri-
schio per atmosfere esplosive: aggiornamento per
RSPP del 23 novembre 2007.
7. 8 corso di formazione Esperti in materia di tu-
tela paesistico ambientale, con particolare ri-
guardo alla Valutazione Ambientale Strategica
(VAS), tenutosi nei giorni 9, 16, 23, 30 gennaio
2008.
8. Seminario di aggiornamento della formazione di
RSPP e ASPP: Il ruolo dei modelli di organizza-
PAGINA 6
zione aziendale nel nuovo testo unico sulla sicu-
rezza del 22 febbraio 2008.
9. Corso Approccio alla Fire safety engineering te-
nutosi il 31 gennaio e il 5 febbraio 2008.
10.Seminario di aggiornamento periodico La previ-
denza per ingegneri e architetti la riforma 2004
delle pensioni del 26 febbraio 2008.
11. Incontro di aggiornamento Lavori in prossimit
di linee elettriche aeree esterne dell11 marzo
2008.
12.Seminario di aggiornamento della formazione di
RSPP e ASPP - Incontro di formazione: La re-
sponsabilit amministrativa dellimpresa il D.Lgs
231/01 del 15 aprile 2008.
13.Seminario di aggiornamento della formazione di
RSPP e ASPP: Aggiornamento normativo per la
sicurezza nei luoghi i lavoro: la protezione dai
campi elettromagnetici del 18 aprile 2008.
14.Incontro Governare lo sviluppo del territorio mi-
lanese: a colloquio con la citt nel corso del quale
lAssessore allo sviluppo del Territorio del Comune
di Milano, ing. Carlo Masseroli, ha presntato i con-
tenuti strategici generali del Piano di Governo del
Territorio, tenutosi il 6 maggio 2008.
15.Corso di istruzione: La gestione dei cantieri edili
e la contabilit lavori del 4 e 11 giugno.
16.Corso di formazione: Verifica dei progetti ai fini
della validazione, iniziato il giorno 5 giugno e che
terminer il 24 luglio 2008.
17. Seminario: Fire Safety engineering casi pratici
sul territorio nazionale del 13 giugno 2008.
Desidero inoltre segnalarvi che domani, 17 giugno, ci
sar presso di noi, alle ore 16,00, un interessante se-
minario relativo alla Chirurgia con laiuto di tecniche
computerizzate, per il quale c il patrocinio dellOr-
dine dei Medici della nostra provincia e del Politec-
nico di Milano e il giorno successivo, sempre presso
il nostro Ordine alle ore 17,30, un altro seminario di si-
curo interesse, non riportato in locandina, dal titolo
Nanotecnologie per la medicina.
LOrdine ha, inoltre, dato il proprio patrocinio e/o la
propria collaborazione, partecipando quasi sempre
con propri Relatori, a convegni, manifestazioni e ta-
vole rotonde, organizzati da Enti locali, Universit e
Associazioni, inerenti i vari campi della professione.
Invitato ufficialmente come Presidente dellOrdine, a
Convegni, Seminari, etc.., ho, salvo impegni prece-
denti, sempre aderito; non mi sono limitato per ad
un semplice saluto, ma ho espresso il mio personale
pensiero e/o quello dellOrdine.
In particolare, stato concesso il patrocinio a 21
Eventi ai quali lOrdine ha sempre partecipato con
propri iscritti e spesso con propri relatori; essi hanno
riguardato impiantistica, sicurezza antincendio e sul
lavoro, ambiente, idraulica, restauro, risparmio ener-
getico, architettura ed edilizia sostenibile, strutture,
ingegneria biomedica e nanotecnologie. In dettaglio:
1. Nanoforum 2007 manifestazione tenutasi presso
il Politecnico di Milano Bovisa il 18 e 19 set-
tembre 2007.
2. Conferenza dellIngegnere brasiliano Helio Olga
al Palazzo Triennale il 10 ottobre 2007, organiz-
zato da ANAB Associazione Nazionale Architet-
tura Bioecologica.
3. Convegno AICARR 2007 L'impiantistica di fronte
alle nuove disposizioni sul risparmio energetico
tenuto il 25 ottobre 2007 a palazzo affari a Bo-
INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008
 logna.
4. Convegno Edilizia scolastica eco-compatibile
organizzato da Edicom Edizioni, Legambiente, Di-
partimento Best del Politecnico di Milano e ABI-
TAlab nei giorni 8 e 9 novembre 2007.
5. Convegno GUMU 2007, Geologia Urbana di Mi-
lano, organizzato da SIGEA Casa Editrice La
Fiaccola il 15 novembre 2007.
6. Convegno UMAN (Unione Costruttori Materiali
Antincendio) Il quadro normativo sulla prote-
zione attiva dal fuoco: Evoluzione normativa e ob-
blighi della certificazione CEdel 16 novembre
2007.
7. Seminario tecnico Fastening Academy tenuto
al Politecnico di Milano il 16 Novembre 2007, or-
ganizzato dalla societ Hilti Italia S.p.A.
8. Convegno Riuso edilizio ed inserimento in tes-
suto urbano ovvero recuperi ed ampliamenti di
edificati anche interessati da assestamenti e mi-
glioramento sismico 21 novembre 2007 presso
lUnione del Commercio, organizzato dal Collegio
Ingegneri e Architetti di Milano.
9. Convegno INGEGNERIA, ARCHITETTURA, IM-
PRESA: Il progettare dal punto di vista delle
donne - 24 Novembre 2007 tenutosi nella nostra
sede in occasione del 50 anniversario della fon-
dazione di A.I.D.I.A.- Associazione Italiana Donne
Ingegneri e Architetti.
10. Master di secondo livello Innovazione in Chirur-
gia del Dipartimento di Bioingegneria del Poli-
tecnico di Milano, con inizio in Novembre 2007.
11. Ciclo di incontri sull'"Altra Sede della Regione
Lombardia" al Politecnico di Milano, organizzati
dal raggruppamento studentesco del Politecnico
di Milano Lista Aperta per il diritto allo Studio
nel dicembre 2007.
12. Corso per Tecnico Ambientale, organizzato da
Eco Utility Company srl a Milano settembre 2007.
13. Convegno Caratteristiche Prestazionali di Edifici
e impianti: valenza estetica, comfort termico, acu-
stico e prevenzione incendio, ovvero il perfetto
controllo della performance energetica delledifi-
cio organizzato il giorno 28 febbraio 2008 presso
lUnione del Commercio da Uni Pubblicit.
14. Convegno CASE SILENZIOSE: calde e certificate.
Correlazione tra i requisiti di risparmio energetico
e acustica Fiera di Rho Milano 13 marzo 2008
.organizzato da ANIT (Associazione Nazionale Iso-
lamento Termico).
15. VIII Convegno Nazionale AIIC (Associazione Ita-
liana Ingegneri Clinici) TGO: Mostra Convegno
della Tecnologia e Gestione Ospedaliera presso
la Fiera di Cremona 3-5 aprile 2008 organizzata
da CremonaFiere S.p.a. in collaborazione con il
Consorzio Pavese per Studi Post-Universitari nel-
l'Area Economico Aziendale.
16. 2 corso di aggiornamento Stadium 08 Il dre-
naggio urbano, la citt il territorio che si tenuto
dal 16 al 18 aprile 2008, organizzato dal Centro
Studi Idraulica Urbana DIIAR (Dipartimento di
Ingegneria Idraulica, Ambientale Infrastrutture
Viarie e Rilevamento), al Politecnico di Milano.
17. Convegno "Il principio della separazione tra ero-
gazione e gestione in Lombardia. Analisi di un mo-
dello di attuazione del Servizio idrico integrato".
Organizzato da Societ del Gres il 22 aprile 2008
all'Auditorium Giorgio Gaber.
INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008
18. Corso di illuminotecnica per esterni applicata
alla L.R. 17/00 organizzato dallassociazione
CieloBuio dal 12 maggio presso il Collegio dei Pe-
riti e dei Periti Industriali Laureati delle provincie
di Milano e Lodi.
19. Corso di formazione Utilizzo dell'acciaio in zona
sismica secondo le nuove NTC, organizzato da
Fondazione Promozione Acciaio nei giorni 27
maggio, 3 e 10 giugno 2008 a Sesto San Gio-
vanni.
20. Convegno Case di legno tenutosi a Milano il 29
maggio 2008, organizzato da PromoLegno.
21. Convegno "Costruire con l'acciaio" organizzato
dalla ACAI (Associazione Costruttori Acciaio Ita-
liani), AIZ (Associazione Italiana Zincatura) in col-
laborazione con il Comitato Costruire con
l'Acciaio ed il CTA (Collegio Tecnici dell'Acciaio),
tenuto a Milano il 6 giugno 2008 presso il Centro
Congressi Bicocca.
Come vedete la nostra presenza stata molto assi-
dua e costante e penso, o almeno spero, anche ap-
prezzata, visto i riconoscimenti ricevuti.
Abbiamo inoltre dato il nostro patrocinio ad un evento
in programmazione: Incontro Tecnico Il nuovo DLgs
311 organizzato da ANIT (Associazione Nazionale
Isolamento Termico) a Castelletto di Cuggiono (MI) in
data 17 giugno.
BANDI DI CONCORSO E AFFIDAMENTO
Il numero totale dei bandi pervenuti allOrdine nel E in atto un
corso dellultimo anno poco diverso dallanno pre- confronto sui
cedente. Si tratta, anche questanno, soprattutto di temi
bandi al di sotto della soglia comunitaria (100.000 dellaffidament
euro) di cui una percentuale non trascurabile per la o degli incarichi
formazione di elenchi di professionisti. 11 tra concorsi che ci
di progettazione e concorsi di idee. In crescita i bandi auguriamo porti
per premi di laurea (5) e questo mi sembra un positivo ad ampliare la
segnale di rinnovata attenzione verso i giovani allini- collaborazione
zio della professione. ingegneri/
Nel periodo giugno 2006 - giugno 2007, sono stati architetti sui
pubblicati in bacheca e internet 57 bandi, rispetto ai tanti argomenti
53 dellanno precedente. che coinvolgono
Il Consiglio ha deciso di costituire un gruppo di lavoro gli iscritti e la
interdisciplinare per lesame dei bandi che collabora qualit degli
con la Commissione Bandi dellOrdine degli Architetti. interventi sul
La Commissione congiunta, operativa da aprile 2008, territorio.
ha lobbiettivo di fornire tempestivamente, sui rispet-
tivi siti internet, le informazioni relative ai bandi pub-
blicati, e di intraprendere un dialogo con gli Enti
aggiudicatori quando i bandi necessitano di chiari-
menti e/o correzioni. Ad oggi la Commissione ha ri-
chiesto chiarimenti, per iscritto, a n. 6 Enti.
E in atto, inoltre, un confronto sui temi dellaffida-
mento degli incarichi che ci auguriamo porti ad am-
pliare la collaborazione ingegneri/architetti sui tanti
argomenti che coinvolgono gli iscritti e la qualit degli
interventi sul territorio.
52 CONGRESSO NAZIONALE
AD AGRIGENTO 11/14 SETTEMBRE 2007 -
AMBIENTE, SICUREZZA, ENERGIA
Il 52 Congresso si svolto ad Agrigento dal 11 al 14
settembre, lorganizzazione stata encomiabile e
non posso non ricordare la straordinaria bellezza
della Valle dei Templi.
Come ebbi a scrivere nelleditoriale del numero 38
della nostra Rivista, la mozione finale del Congresso
PAGINA 7
 oltre ai temi specifici Ambiente, Sicurezza, Ener-
gia, sui cui impegni c stata totale convergenza di
opinioni dei congressisti, ha raccolto anche due
istanze del nostro Ordine:
a) valorizzare, riconoscendone formalmente il ruolo,
la figura dellingegnere che opera nel settore del-
linformazione, in particolare nella sicurezza in-
formatica;
b) perseguire una moderna riforma delle professioni
che abbia come cardini fondamentali la garanzia
della qualit delle prestazioni professionali a ser-
vizio del cittadino e la tutela del ruolo professio-
nale dellingegnere. La qualit da rafforzare,
prevedendo un tirocinio prima dellEsame di Stato
e lobbligo di aggiornamento permanente en-
Continua trambi gestiti dagli Ordini.
e produttiva la In questo Congresso sono stati trattati argomenti
collaborazione attuali e concreti, peculiari dellattivit professionale
con il Collegio degli ingegneri, sia liberi professionisti che dipen-
degli Ingegneri denti privati e pubblici, non dimenticando lanalisi
ed Architetti, del Prof. Prandstraller sulla difficolt degli ingegneri
sia attraverso a far sentire la propria voce al legislatore, anche su
commissioni argomenti principalmente tecnici.
miste,
sia attraverso INCONTRI E RAPPORTI CON LA CONSULTA
seminari DEGLI ORDINI DELLA LOMBARDIA,
e convegni IL CNI E LASSEMBLEA DEI PRESIDENTI
comuni. DEGLI ORDINI
Consulta Regionale degli Ordini degli Ingegneri
della Lombardia
Continua attivamente la nostra partecipazione ai la-
vori della Consulta per lapprofondimento dei pro-
blemi attinenti la nostra professione e per la stesura
di delibere comuni, riguardanti vari aspetti dellatti-
vit professionale e della tariffa.
La Consulta Lombarda ha attivato il Corso di For-
mazione VERIFICA DEI PROGETTI AI FINI DELLA
VALIDAZIONE che verr proposto dai vari Ordini
lombardi. Il nostro Ordine ha in corso la prima edi-
zione, iniziata il 5 giugno scorso e che terminer,
dopo 60 ore di lezioni, il prossimo 24 luglio.
Assemblea dei Presidenti presso il CNI
LAssemblea dei Presidenti nel corso dellanno si
data una nuova organizzazione con la costituzione,
per elezione, di un Comitato di presidenza formato
da 5 Presidenti di altrettanti Ordini che ha il com-
pito di convocare lassemblea, di solito con cadenza
bimestrale.
Si proceduto anche al rinnovo dei componenti il
Centro Studi del CNI.
INCONTRI CON ORGANIZZAZIONI
STRANIERE DINGEGNERI
La nostra collaborazione con URISF-DS (Union R-
gional des Ingnieurs et Scientifiques de France-
Dauphin Savoie) dura da oltre 10 anni ed
entrambe le Parti si sono dichiarate interessate a
continuare e consolidare i rapporti; tale collabora-
zione ha preso il nome di GREMIL (Grenoble Mi-
lano). Nel processo di decisione dei futuri temi di
studio sono state coinvolte le Commissioni dellOr-
dine per poter meglio approfondire i temi di inte-
resse comune dei nostri iscritti. A questo proposito
si invitano tutti gli iscritti a segnalare temi ritenuti
particolarmente significativi e che quindi meritino di
essere portati in queste riunioni bi o trilaterali
PAGINA 8
Lultimo incontro con lURISF-DS avvenuto a Gre-
noble il 21 aprile scorso, il prossimo si terr a Mi-
lano in ottobre. Il Bollettino semestrale di
informazione GREMIL, riportante i verbali delle riu-
nioni, viene pubblicato semestralmente sul sito del-
l'Ordine.
Continua, dal 2006, anche la collaborazione con il
V.D.I. (Verein Deutscher Ingenieure) dellAssia e
della Renania Palatinato. Tale collaborazione ha
preso il nome di WIEMIL (Wiesbaden Milano)
Il prossimo incontro si terr a Wiesbaden il 23 giu-
gno prossimo. Vi parteciperanno, per il nostro Or-
dine, il Vice presidente Alberto Caleca e ling.
Giuseppe Susani.
Stiamo esperimentando una collaborazione a tre: in-
gegneri italiani, francesi e tedeschi. Infatti si sono
gi tenuti due incontri a tre (GREMIL + WIEMIL) a
Milano nel 2007 e a Grenoble nel 2008. Il prossimo
incontro (Gremil+Wiemil) previsto a Wiesbaden
nellAprile 2009.
Auspichiamo una collaborazione a quattro: ingegneri
italiani, francesi, tedeschi e svizzeri, collaborazione
appena avviata, per meglio mettere a frutto le ri-
spettive esperienze in campo europeo.
Vogliamo dire qui che i contatti con i colleghi fran-
cesi e tedeschi ci hanno dato interessanti spunti ed
informazioni per migliorare le attivit del nostro Or-
dine.
Nel 2007 abbiamo iniziato interessanti contatti
anche con lOrdine degli Ingegneri Industriali della
Catalogna. Abbiamo gi avuto due incontri a Milano,
il 15 novembre 2007e lo scorso 7 aprile. Il 9 di giu-
gno i nostri rappresentanti Caleca e Franchi hanno
incontrato i colleghi catalani a Barcellona. Linten-
zione di estendere alla Spagna i consolidati con-
tatti con gli ingegneri francesi e tedeschi. Si prevede
di organizzare incontri semestrali alternativamente a
Milano e a Barcellona. E previsto uno studio con-
giunto Italia- Spagna dei corsi di studio di Ingegne-
ria e delle organizzazioni professionali dei due Paesi.
INCONTRI CON IL COLLEGIO INGEGNERI
E ARCHITETTI, GLI ALTRI ORDINI E COLLEGI,
IL COMUNE DI MILANO, LA REGIONE,
LA CAMERA DI COMMERCIO E IL CUP
(COMITATO UNITARIO DELLE PROFESSIONI)
DI MILANO
Continua e produttiva la collaborazione con il Colle-
gio degli Ingegneri ed Architetti, sia attraverso com-
missioni miste, sia attraverso seminari e convegni
comuni.
Attiva la partecipazione dellOrdine, attraverso pro-
pri iscritti, appositamente designati, a specifiche
Commissioni Comunali, Provinciali, Regionali e della
Camera di Commercio, oltre che a dibattiti o Con-
vegni. Particolarmente attivi e producenti i rapporti
con gli organismi della Regione Lombardia, con i
quali si sono affrontate, questanno, le tematiche re-
lative alla certificazione energetica degli edifici.
Il nostro Ordine rappresentato nella Consulta re-
gionale degli Ordini, Collegi e Associazioni profes-
sionali, dal Consigliere Segretario, Aldo Franchi.
Lo scorso anno il nostro Ordine si notevolmente
impegnato, a supporto dei comitati CUP, sul tema
della proposta di legge sulla riforma delle profes-
sioni.
E' stata elaborata tra le varie professioni, e ufficia-
INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008
lizzata, una proposta di legge di iniziativa popolare
quale alternativa alle proposte di legge presentate
dalle parti politiche, di cui i professionisti avevano
sempre criticato le impostazioni
Il nostro Ordine si distinto per aver organizzato
presso la propria sede un punto di raccolta firme,
presidiato da un notaio, che ha provveduto alla con-
testuale vidimazione ed inoltro ai vari comuni di re-
sidenza e quindi a Roma
Tale proposta di legge di iniziativa popolare ha otte-
nuto e superato abbondantemente il numero di
firme richieste per il deposito .
Il collegamento con il CUP di Milano (Comitato Uni-
tario delle Professioni) tenuto dal Consigliere Luigi
Rainero.
Per quanto riguarda i rapporti con il Comune di Mi-
lano, il Consiglio ha dato, a firma del Presidente, la
disponibilit dellOrdine a forme di collaborazione in
vista dellExpo 2015, inviando anche una lettera di
congratulazioni al Sindaco Moratti.
LEXPO una Esposizione mondiale che si svolge,
mediamente, ogni cinque anni ed gestita da unOr-
ganizzazione Internazionale denominata Bureau In-
ternational des Espositions, sinteticamente B.I.E.
Lultima esposizione si svolta ad Aichi (Giappone)
nel 2005. La prossima sar a Shanghai nel 2010 e
quindi a Milano nel 2015 e sar intitolata: Nutrire il
Pianeta, Energia per la Vita.
Lesperienza milanese si svolger nella zona della
nuova area fieristica RHO-PERO, su una superficie
di circa 1,1 milioni di m2. Lultima Esposizione si
tenne a Milano nel 1906.
Le previsioni, abbastanza concordi in funzione delle
precedenti EXPO, sono di 180 Paesi interessati e
una trentina di milioni di visitatori, oltre un quarto
dei quali provenienti, probabilmente, dallestero.
COLLABORAZIONE CON IL POLITECNICO
DI MILANO
I rapporti di collaborazione con il Politecnico si sono
ulteriormente approfonditi.
I punti di maggior interesse riguardano:
1) Esami di Stato: lOrdine ha partecipato attivamente,
sempre mantenendosi nellambito di sua compe-
tenza, allo svolgimento degli esami di Stato. A tale
scopo il Consiglio dellOrdine ha nominato tre co-
ordinatori, per i vari settori, (Aldo Franchi per il set-
tore civile e ambientale, Alberto Caleca per
lindustriale e Enrico Pio Mariani per il settore del-
linformazione). I coordinatori sono assistiti dai no-
stri delegati che hanno lo scopo di collaborare con
le Commissioni dEsame.
Sempre riguardo lesame di Stato, in data 11 giu-
gno si svolto un incontro al Politecnico, presenti il
Preside De Donato e numerosi professori della Fa-
colt di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale
e presenti, da parte dellOrdine, Agnoletto, Avanzini,
Caleca, Franchi e Pellegatta. Lincontro, che si
svolto in unatmosfera estremamente cordiale e di
reciproca stima, risultato, a nostro avviso, posi-
tivo per i laureati della Facolt prima citata che si
apprestano ad affrontare lEsame di Stato.
2) In accordo con il Prof. Quirico Semeraro, Preside
della Facolt dIngegneria Industriale del Politec-
nico di Milano-Bovisa e con il Rettore Giulio Bal-
lio, nel 2008 abbiamo svolto con successo il
terzo Corso libero di 25 ore e con 2,5 crediti, in-
INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008
titolato: Lingegnere e la sua professione. Tale
Corso si svolto, presso il Politecnico, tra il
Marzo e il Maggio 2008. Hanno frequentato circa
60 allievi ingegneri.
Gli argomenti principali sono stati la deontologia
e la legislazione professionale dellingegnere, la
cui conoscenza, secondo il DPR 328/01, ne-
cessaria per il superamento dellEsame di Stato,
anche se tali materie non sono ancora comprese
nel Piano di studi del Politecnico.
Il responsabile del Corso, che contiamo di ripe-
tere lanno prossimo in pieno accordo con il Po-
litecnico, stato il Vice Presidente ing. Alberto
Caleca.
3) La partecipazione, con il proprio patrocinio e pro-
pri relatori, a numerosi seminari e dibattiti orga- Il nostro
nizzati dal Politecnico come precedentemente Ordine,
specificato. ben conscio
dellimportanza
LA RIVISTA DELLORDINE DEGLI INGEGNERI della Ricerca,
DELLA PROVINCIA DI MILANO ha da tempo
E in distribuzione il quarantunesimo numero della deciso
Rivista al quale hanno collaborato colleghi, perso- di cofinanziare,
nalit di prestigio e professori del Politecnico. Per al 50%, un certo
quanto ci risulta, il riscontro presso i lettori, anche numero
non iscritti allOrdine, sembra essere stato sempre di Dottorati
soddisfacente; essenziale rimane, comunque, come di Ricerca
gi detto nelle precedenti Assemblee, la collabora- presso
zione di tutti con articoli, consigli, proposte e, natu- il Politecnico
ralmente, critiche. La diffusione attuale della rivista di Milano.
di oltre 12.000 copie. Il prossimo numero uscir ai
primi di settembre e, come di consueto, verr di-
stribuito anche in occasione del futuro Congresso di
La Spezia.
SITO INTERNET
Nei mesi scorsi stata avviata la procedura di
messa a punto del sito che prevede due fasi: risolu-
zione delle criticit evidenziate nel primo anno di
funzionamento (fase ora in corso) e studio ed im-
plementazione di miglioramenti.
Riporto qualche dato significativo dellultimo anno:
Visite mensili (media): circa 14.500, poco meno
dello scorso anno.
Utenti registrati: circa 2.650 (1.007 nei primi 6
mesi del 2007).
Curricula pubblicati sul nostro Sito nellultimo
anno: 147 suddivisi in parti uguali tra i curricula di
iscritti, senza limiti det, e di giovani anche non
iscritti purch abbiano sostenuto lesame di Stato.
Annunci di offerta lavoro pervenuti: 320 (218 nei
primi sei mesi di esercizio del sito nel 2007) di cui
219 (181) sono stati pubblicati in bacheca e 101
(37) non accettati perch mancanti dei recapiti;
sono stati quindi richiesti i necessari completa-
menti e quindi pubblicati. Questanno hanno uti-
lizzato il servizio molte aziende ed imprese diverse,
anche di rilevante dimensione.
DOTTORATI DI RICERCA TRIENNALI
PRESSO IL POLITECNICO DI MILANO
Dottorato di Ricerca: corso di tre anni dopo la lau-
rea di 5 anni, con progetto di ricerca.
Il nostro Ordine, ben conscio dellimportanza della
Ricerca, ha da tempo deciso di cofinanziare, al
50%, un certo numero di Dottorati di Ricerca
presso il Politecnico di Milano.
PAGINA 9
 Attualmente sono in corso due dottorati: in inge-
gneria chimica e in ingegneria nucleare, tutti co-fi-
nanziati, al 50%, dal nostro Ordine.
E in corso di definizione un altro Dottorato Trien-
nale di Ricerca dal titolo Dispositivi nanoelettro-
nici.
Speriamo vivamente che altri Ordini ci seguano in
questi nostri sforzi per aiutare la ricerca in Italia.
PREMI DI LAUREA
Sempre nellintento di sviluppare la collaborazione
con il Politecnico e di incentivare i giovani ingegneri
pi meritevoli, il Consiglio dellOrdine ha deciso,
nel 2007, di istituire tre premi, di 3000 Euro cia-
scuno, uno per ogni settore dellingegneria, a fa-
vore delle migliori tesi di laurea discusse al
Politecnico di Milano dal gennaio 2007 allagosto
2008. Contiamo di consegnare detti premi entro
la fine dellanno corrente.
il Consiglio COLLABORAZIONE CON LE AZIENDE
dellOrdine Nel corso del 2007 lOrdine ha organizzato inte-
ha deciso, ressanti visite alla SANDVIK di Milano e alla Agusta
nel 2007, Westland in provincia di Varese. Nel marzo 2008
di istituire abbiamo visitato la Moto Guzzi di Mandello Lario.
tre premi, Tutte le visite sono state seguite, con interesse, da
di 3000 Euro un folto gruppo di colleghi.
ciascuno, Il giorno 19 giugno visiteremo il Cantiere della
uno per ogni nuova Metropolitana di Torino.
settore
dellingegneria, AGEVOLAZIONI E CONVENZIONI
a favore LOrdine degli Ingegneri della Provincia di Milano
delle migliori ha rinnovato a favore dei propri iscritti agevolazioni
tesi di laurea con diverse aziende ed enti e ne ha stipulate di
discusse nuove per un totale di 42.
al Politecnico Le agevolazioni sono relative ai seguenti settori:
di Milano. agenzie di viaggio, alberghi, assistenza sanitaria in-
tegrativa, banche, librerie ed editoria tecnica, nor-
mative, mutui, previdenza, servizi sanitari e tempo
libero. In dettaglio:
AGENZIE DI VIAGGIO: Duomo Viaggi e Turismo.
ALBERGHI, CENTRI TERMALI, RISTORANTI: Do-
mina Roma Cassia (Roma); Jolly Hotels (ca-
tena alberghiera); Savoy Hotel (Roma); Hotel
Mondial (Roma); Hotel Raffaello (Roma);
Grand Hotel PianetaMaratea (Maratea - PZ);
B&H Hotels (catena alberghiera); Centro Ter-
male Il Baistrocchi(Salsomaggiore Terme PR).
ASSISTENZA SANITARIA INTEGRATIVA: Insieme
Salute (Associazione Mutualistica dei Cittadini).
BANCHE: Banca Popolare di Sondrio; BHW -
Banca, Mutui, Risparmio, Casa; Banca Generali.
LIBRERIE ED EDITORIA TECNICA: EPC Libri;
Maggioli Editore S.p.a; Libreria Cortina; Li-
breria Internazionale Partipilo; Libreria Il Trit-
tico; Libreria Libri e Professioni; Casa Editrice
Colombo Duemila spa.
MUTUI E PREVIDENZA: Ina Assitalia; Generali
Progetto Archimede; Toro Assicurazioni.
SERVIZI SANITARI: CDI - Centro Diagnostico Ita-
liano; C.M.C. - Cernusco Medical Center; H San
Raffaele; Istituto Auxologico Italiano; Istituto Sto-
matologico Italiano; Centro Polispecialistico Fi-
sioterapico Acqualife Salute s.r.l.; Casa di Cura
Capitanio; SIPAP - Servizio Multidisciplinare di
Psicologia; Centro di Fitness e Medicina Sportiva
Phisioclinic srl.
PAGINA 10
VARIE e TEMPO LIBERO: La Societ dei Con-
certi; Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro
Sinfonico di Milano G. Verdi La Verdi; Principe
boutique; Ottica Cenisio srl; Guidami Car Sha-
ring Easy Moving; Corsi Autocad Studio-
delta; Scuole di Lingue Language Club e
International Language School srl; Compagnia
Teatrale Quelli di Grock; Pomeriggi Musicali.
Ricordo inoltre:
a) la convenzione stipulata con il Politecnico di Mi-
lano affinch i nostri iscritti possano ospitare
gli studenti per il tirocinio svolto nellambito del
curriculum di studi, anche nei 18 mesi succes-
sivi alla laurea;
b) laccordo quadro con il Servizio Sportelli Lavoro
del Comune di Milano affinch i professionisti
iscritti possano ospitare, per il tirocinio di for-
mazione e orientamento, giovani che intendono
acquisire competenze in un settore specifico.
RAPPORTI CON LUNI E CEI
Per quanto riguarda lUNI, lOrdine partecipa alla
Commissione Prevenzione Incendi con il collega
Franco Luraschi e alla Commissione Sicurezza con
il collega Pietro Freschi.
LOrdine anche socio del CEI, Comitato Elettro-
tecnico Italiano, e partecipa con vari colleghi alle
Commissioni specifiche.
LA FONDAZIONE
La Fondazione ha svolto lusuale e intensa attivit
di organizzazione delle iniziative di aggiornamento
professionale, in stretta e fattiva collaborazione
con lapposita Commissione dellOrdine.
Nel 2007 la Fondazione ha anche ottenuto il rin-
novo del Certificato del sistema di gestione per la
qualit (ISO 9001).
Il bilancio economico dellesercizio 2007, chiuso in
attivo, stato presentato e approvato nella riu-
nione del C.d.A. della Fondazione del 9 aprile
2008.
Dal primo gennaio 2008 subentrato alling. Ni-
cola Barbera, nella direzione della Fondazione,
ling. Edoardo Mantia. Ling. Barbera collabora an-
cora con la Fondazione, in particolare come coor-
dinatore degli eventi. Intendo ringraziare ling.
Barbera per limpegno profuso in 8 anni dedicati
alla Fondazione, anche per i positivi risultati rag-
giunti.
Il Presidente ing. Silvio Bosetti, il Vice Presidente
ing. Alberto Pianta, il Tesoriere ing. Domenico Per-
rone, e il Direttore ing. Edoardo Mantia, che rin-
graziamo, sono a Vostra disposizione per ogni
chiarimento.
RIFORMA DELLE PROFESSIONI,
RIFORMA UNIVERSITARIA
E MODIFICA DEL DPR 328/2001
Per quanto riguarda la riforma delle professioni, ri-
cordo che nel novembre 2007, su iniziativa degli
Onorevoli Pierluigi Mantini e Giuseppe Chicchi,
stato presentato alle Commissioni riunite, seconda
e decima, della Camera dei deputati, un testo unifi-
cato di progetto di legge di riforma delle professioni.
Tale testo accorpa, con alcune modifiche, le propo-
ste di legge presentate sulla stessa materia alla Ca-
mera dei deputati (n. C. 867 Siliquini, C. 1216
INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008
Mantini, C. 1319 Vietti, C. 1442 Laurini, C. 2160
(DdL diniziativa governativa) e C. 2331 Naccarato).
Il 27 novembre stato presentato alla Camera il
progetto di legge di iniziativa popolare (C. 3277),
Riforma delle professioni intellettuali, messo a
punto dal Comitato Unitario delle Professioni.
Linstabilit politica ha per fermato il processo le-
gislativo sulla materia e pertanto occorrer atten-
dere ancora; di questi giorni la notizia che
lattuale Ministro della Giustizia, Angelino Alfano,
non ha dato deleghe per la Riforma delle profes-
sioni e ci stato interpretato come un segnale di
maggiore attenzione per una materia vitale per lo
sviluppo del Paese, ma ferma da anni.
Il nostro Ordine continuer a seguire levoluzione
della riforma con grande attenzione.
Per quanto riguarda la Riforma universitaria, ri-
cordo che con decreto 22 ottobre 2004 n. 270, era
stata approvata una, a mio avviso, miniriforma, a
firma dellallora Ministro Letizia Moratti, con la
quale venivano definiti il percorso a Y, con un anno
comune sia ai triennali che ai quinquennali, e i
nuovi titoli.
Nel luglio 2007 sono stati pubblicati in Gazzetta Uf-
ficiale i decreti attuativi che erano stati ritirati nel
maggio 2006 dallallora Ministro dellUniversit
Fabio Mussi.
Nulla di nuovo riguardo il provvedimento di modi-
fica del DPR 328/2001, messo a punto nel 2006
dallallora sottosegretario del Miur Maria Grazia Si-
liquini, che prevedeva, tra laltro, anche un tiroci-
nio obbligatorio; il provvedimento di modifica
stato firmato ma non pubblicato in Gazzetta.
INDAGINE SUI SERVIZI DELL'ORDINE
L'ultima Indagine sui servizi dell'Ordine risaliva al
1997. Abbiamo quindi commissionato, nel 2007, ad
una societ specializzata una nuova Indagine per
valutare il livello di soddisfazione dei nostri iscritti
nei riguardi dei servizi offerti dall'Ordine.
I risultati dellIndagine 2007 ci sono stati conse-
gnati nel dicembre scorso e sono stati allegati al
n. 40, del marzo 2008, della nostra Rivista.
Ricordiamo qui che con il numero del marzo 2008,
la nostra Rivista ha compiuto 10 anni; lesperienza
cos acquisita, e i risultati dellIndagine 2007, alla
quale hanno partecipato quasi 2.500 iscritti, ci da-
ranno elementi e stimoli per ampliare e migliorare
le attivit e i servizi del nostro Ordine.
CERTIFICAZIONE ENERGETICA
La Regione Lombardia ha emanato, nel luglio 2007,
la Deliberazione di Giunta Regionale n. 5018 che
detta le regole per la certificazione energetica degli
edifici nella nostra regione (poi modificata ed inte-
grata, in ottobre, dalla DGR 5773).
Per laccesso allaccreditamento regionale, ci sono
due percorsi:
a) frequentare un corso, (il nostro Ordine ne ha or-
ganizzati finora 3 e il quarto previsto per lau-
tunno);
b) chiedere allOrdine lattestazione di possesso
di esperienza almeno triennale; per quetultimo
il Consiglio ha nominato una commissione per
listruzione delle pratiche di attestazione. Sono
state tenute circa 20 riunioni di Commissione;
le pratiche esaminate, parecchie delle quali pi
INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008
di una volta, sono state 218, di cui 133 accolte La nostra
sino ad ora. Rivista
In mancanza di precise definizioni, nelle D.G.R., la ha compiuto
Commissione si trovata a dover chiedere inte- 10 anni.
grazioni e specificazioni ai colleghi. Lesperienza
Siamo consapevoli che questo impegnativo lavoro cos acquisita,
dei membri della Commissione, che ringrazio per e i risultati
il tempo profuso, ha prolungato, comunque, i tempi dellIndagine
di rilascio delle attestazioni, ma ritengo doveroso 2007,
che lOrdine applichi il massimo scrupolo affinch alla quale
un tema cos importante e complesso come la cer- hanno
tificazione energetica, che ha risvolti ambientali ed partecipato
economici non indifferenti, sia affrontato da pro- quasi 2.500
fessionisti preparati. iscritti,
ci daranno
STAMPA DELLALBO 2008 elementi
Nello scorso gennaio stata avviata la raccolta dei e stimoli
dati per laggiornamento dellAlbo. Delle circa 5500 per ampliare
schede pervenute, il 10% ha richiesto un contatto e migliorare
ulteriore. I dati per la stampa del nuovo Albo sono le attivit
ora in fase avanzata di elaborazione. e i servizi
dell Ordine.
NUMERO DEGLI ISCRITTI AL 16 GIUGNO 2008
Attualmente (oggi 16 giugno 2008) gli iscritti sono
11.374 (al 20 giugno 2007 erano 11024) di cui 127
della sezione B. (nel 2007 erano 102).
CONCLUSIONE
Ho concluso questa, forse non completa, esposi-
zione sulle attivit e iniziative svolte dal nostro Or-
dine nellanno trascorso dallultima Assemblea,
dalla quale risulta, a mio avviso, una fattiva pre-
senza dellOrdine in molti campi, in ambito provin-
ciale, regionale, nazionale e internazionale a favore
dei propri iscritti.
Come gi detto allinizio di questo mio intervento,
il testo della relazione sar pubblicato sul n. 42
della nostra Rivista.
Il lavoro svolto stato notevole, anche da parte mia
debbo dire, ma certamente lo si potuto svolgere
solo con la fattiva e disinteressata collaborazione
di tutti i membri del Consiglio dellOrdine, in parti-
colare del Vicepresidente ing. Alberto Caleca e del
Consigliere Segretario ing. Aldo Franchi, che con
la loro professionalit e la loro esperienza hanno
assolto, in modo egregio, i compiti ai quali erano
stati chiamati, ma soprattutto di tutti i membri
delle 24 commissioni, di vari delegati e di molti
iscritti che ancora sento il dovere di ringraziare
sentitamente.
Prima di lasciare la parola al Consigliere Tesoriere
ing. Perrone, che illustrer il bilancio consuntivo e
preventivo, che verranno poi sottoposti al Vostro
giudizio, voglio ringraziare vivamente tutti i dipen-
denti del nostro Ordine per lattivit svolta con
grande professionalit e dedizione.
Un particolare saluto e ringraziamento allArch.
Maria Grazia Sonzogno e alling. Valeria Dolcetta
per la collaborazione che stata per me non solo
essenziale ma fonte di continui aggiornamenti pro-
fessionali.
Un saluto cordiale a tutti gli iscritti che spero giu-
dicheranno favorevolmente quanto da noi realiz-
zato in questo anno.
Molte grazie per lascolto.
IL PRESIDENTE
Gianfranco Agnoletto
PAGINA 11
Vita Associativa

il bilancio consuntivo
dellordine per lanno 2007
e previsione per lanno 2008
ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI MILANO
L Assemblea degli iscritti allOrdine, convocata
per il 16 giugno 2008, ha approvato lo stato
patrimoniale, il consuntivo economico dellanno
Bilancio al 31 dicembre 2007
STATO PATRIMONIALE ATTIVO 2007 e il bilancio di previsione per il 2008.
Parziali Totali
Si rende opportuno illustrare nel dettaglio i docu-
IMMOBILIZZAZIONI menti che formano gli atti approvati e che rendono
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 13.684 palesi la strategia e la politica di questo Consiglio.
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 14.247 Dallesame dello stato patrimoniale relativo al
2007, si pu constatare un lieve incremento del pa-
IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE 798.325
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI 826.256 trimonio, rispetto allanno precedente, di 3.180,00
Euro, incremento dovuto a investimenti operati nel
CAPITALE CIRCOLANTE ramo informatico.
TITOLI 297.820 Lo stato patrimoniale presenta una discreta di-
CREDITI 46.995 sponibilit finanziaria, che rappresenta una riserva
DISPONIBILITA' 402.294 in caso di imprevisti, anche in considerazione del
TOTALE CAPITALE CIRCOLANTE 747.109 fatto che la sede degli uffici non di nostra pro-
priet, ma in locazione.
RATEI E RISCONTI 29.476
Se si esamina il consuntivo economico sempre del-
TOTALE ATTIVO 1.602.841 lanno 2007, esso d un risultato positivo con un
avanzo di 3.180,00 Euro, che ritroviamo nellincre-
STATO PATRIMONIALE PASSIVO Parziali Totali mento del patrimonio.
Questo risultato si deve alla gestione oculata del
PATRIMONIO NETTO 1.210.009 budget a disposizione, merito soprattutto della
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO 175.566 struttura, e in parte al ritardo di iniziative pro-
DEBITI 212.640 grammate dal C.N.I.
RATEI E RISCONTI 1.446 Il conto consuntivo si pu cos riassumere:
TOTALE 1.599.661
AVANZO DELL'ESERCIZIO 3.180 A) VALORE DELLA PRODUZIONE:
Euro 1.344.131,00
TOTALE PASSIVO 1.602.841
B) COSTI DELLA PRODUZIONE:
Euro 1.399.892,00
ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI MILANO
C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI:
Consuntivo Preventivo
CONTO ECONOMICO RICAVI
2007 2008
Euro 58.956,00

CONTRIBUTI ISCRIZIONE ALBO E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI:

Quote Albo professionale 1.326.432 1.380.000 Euro 15,00
1.326.432 1.380.000
ALTRI RICAVI TOTALE (A-B+C-E)
Diritti liquidazione parcelle 7.672 7.000 Euro 3.180,00
Diritti di segreteria 2.966 2.500
Albo professionale e Elenco Consulenti Tecnici 212 1.000 Rispetto al consuntivo economico dellanno 2006,
Tariffe e normativa 84 1.000 che presentava un avanzo maggiore, il 2007 si
Recupero costi ritardo pagamento quote 6.469 7.000
Recupero canone Catasto per visure 296
chiude ancora positivamente con una certa soddi-
17.699 18.500 sfazione del Consiglio, perch dimostra una capa-
PROVENTI FINANZIARI cit di spesa migliorata.
Interessi attivi su c/c bancari 15.862 12.500 Per il 2007 non si ritoccata la quota di iscrizione
Interessi su depositi titoli 37.071 30.000 allOrdine, sebbene vi sia stata, lanno precedente,
Interessi su polizza R.A.S. 6.403 6.500 una drastica riduzione del numero degli iscritti, do-
59.336 49.000 vuta al trasferimento di 1.700 colleghi allOrdine di
PROVENTI STRAORDINARI Monza e Brianza, di nuova costituzione. Questa di-
Sopravvenienze 196 0 minuzione di iscritti ha comportato una minor en-
196 0
trata, che risultata per il 2007 pari a circa
TOTALE RICAVI DELL'ESERCIZIO 1.403.663 1.447.500 26.000,00 Euro.
Per una pi completa comprensione del bilancio,

PAGINA 12 INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008

 ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI MILANO
Consuntivo Preventivo
CONTO ECONOMICO COSTI 2007 2008
utile esaminare lincidenza percentuale sul totale COSTI DEL PERSONALE
Stipendi lordi (escluso straordinari) 196.093 200.000
delle principali voci aggregate dell'attivo e del pas- Straordinari + Fondo incentivazione ex art. 36 CCNL 20.968 24.000
sivo (tra parentesi sono riportati i valori relativi al- Contributi previdenziali, assicurativi ed IRAP 73.212 78.000
T.F.R. 20.381 22.000
l'esercizio 2006): Oneri per buoni pasto 9.761 11.500
I ricavi, espressi in valore percentuale rispetto al Assistenza sanitaria integrativa 2.520 2.500
322.935 338.000
totale, sono i seguenti: PRESTAZIONI DI SERVIZI
Affitto e spese accessorie 170.625 172.000
Noleggio macchine elettroniche 2.330 2.000
Contributi iscrizione albo: 94,54 (93,70) % Canoni di leasing 9.533 9.500
Consulenze amministrative e fiscali 16.099 16.500
Consulenze tecniche 1.404 3.000
Altri ricavi: 1,26 (2,52) % Consulenze legali 9.792 10.000
Assistenza legale contenzioso 3.115 20.000
Resp. servizio prevenzione e protezione 1.224 1.200
Proventi finanziari: 4,20 (3,77) % Servizi resi da "Fondazione Ordine Ingegneri" 28.261 30.000
Prestazioni di Terzi 37.903 50.000
Sito Internet 4.543 6.000
Gli altri ricavi sono determinati principalmente dai Elaborazione paghe 4.756 4.000
diritti di segreteria, per la revisione delle parcelle e Redazione regolamento interno 2.000
Indagine servizi ordine 15.096
dal recupero di morosit per quote pregresse. Manutenzioni varie 3.101 2.000
I proventi finanziari, derivanti dalla gestione del pa- Pulizia uffici 13.193 14.500
Canone sistema allarme 580 600
trimonio titoli e della liquidit nonch dagli inte- Canone sistema antincendio 320 400
ressi maturati sulla polizza assicurativa contratta a Canoni software 552 500
Assistenza tecnica macchine ufficio 2.623 4.000
garanzia del T.F.R del personale dipendente, hanno 325.050 348.200
comportato una remunerazione netta del capitale SPESE DI GESTIONE E GENERALI
Assicurazioni 4.372 4.500
pari al 4,20%. Spese postali 4.767 5.500
I principali costi, sempre espressi in valori percen- Spese telefoniche 14.357 16.000
Energia elettrica 5.938 6.500
tuali, sono: Spese stampa e invio circolari 13.825 14.000
Cancelleria e stampati 5.178 7.000
Costi del personale: 23,07 (22,75) % Spese c/c bancari 2.552 3.000
Spese bancarie MAV 19.593 22.000
Stampe e pubblicazioni dellOrdine 1.754 7.600
Prestazione di servizi: 23,22 (23,61) % Abbonamenti a giornali e riviste 2.252 4.000
Pubblicazioni 314 1.000
Marche da bollo 1.181 4.500
Spese di gestione e generali: 7,30 (9,40) % Assistenza sociale 840 2.000
Contributi associativi 4.378 5.000
Beni di consumo macchine ufficio 1.349 3.500
Oneri per funzionamento IRAP lavoratori autonomi 1.698 2.000
Canone abbonamento Catasto per servizio visure 417 1.000
degli organi sociali: 2,54 (2,34) % Erogazioni per opere umanitarie 4.896 10.000
Spese varie 12.474 11.000
102.135 130.100
Organizzazione convegni, ONERI PER FUNZIONAMENTO ORGANI SOCIALI
promozione, tutela Congresso nazionale 19.424 20.000
Convocazione Assemblea annuale 5.344 5.000
e valorizzazione Oneri per elezione Consiglio dell'Ordine 7.242 7.700
della professione, Rimborso spese per Consiglieri
Rimborso spese per partecipazione commissioni e CNI 3.199 5.300
partecipazione a commissioni Rimborso spese per partecipazione a Consulta regionale 372 3.000
nazionali e internazionali: 6,75 (5,21) % 35.581 41.000
ONERI PER ORGANIZZAZIONE CONVEGNI 5.000
Giornale degli Ingegneri ATTIVITA' DI PROMOZIONE, TUTELA E ... 42.168 60.000
PARTECIPAZIONE A COMMISSIONI ESAMI DI STATO 36.480 40.000
e rivista Ordine: 9,87 (10,85) % WIEMIL/GREMIL 12.000
COMMISSIONI NAZIONALI E INTERNAZIONALI 8.032 15.000
86.680 132.000
Contributi (al CNI),
Consulta Regionale GIORNALE DELLINGEGNERE (Compr. trasferiti Monza) 86.466 93.600
RIVISTA ORDINE DEGLI INGEGNERI 51.704 50.000
e Ordine Monza: 23,46 (21,35) % PROMOZIONE PER GLI ISCRITTI 7.792 10.000
CONTRIBUTI
Ammortamenti Contributo C.N.I. 277.400 293.000
e svalutazioni: 3,79 (3,54) % Consulta Regionale 1.040 1.200
Contributo allOrdine degli Ingegneri della Provincia di Monza 50.000
Conferimento alla "Fondazione Ordine Ingegneri Provincia di Milano"
Le spese per organizzazione convegni, ecc com- 328.440 294.200
prendono i costi sostenuti dallOrdine per la parte- AMMORTAMENTI
Macchine ufficio elettroniche 4.627 6.000
cipazione alla gestione degli Esami di Stato e per i Mobili e arredi 1.127 1.100
contributi a borse di studio per dottorato di ricerca, Attrezzature 1.288 1.000
Sistemi telefonici 3.148 3.100
a seguito convenzione con il Politecnico di Milano. Condizionatori 110 100
Infine c da rammentare che nel corso del 2007 Software 380 400
Elaborazione grafica e sito Internet 28.013 28.000
stata erogata allOrdine degli Ingegneri della Pro- Protezione antincendio e sicurezza uffici 316 300
vincia di Monza e Brianza la somma di Euro Condizionamento Sala conferenze 230 200
Condizionamento uffici 4.000
50.000,00 (una tantum), quale contributo per lini- Abbattimento barriere architettoniche 3.744 3.700
zio della propria attivit. Oneri pluriennali
Deposito logo 57 100
Spese deposito marchio Qing 69 100
Il bilancio di previsione per l'esercizio 2008, pure 43.109 48.100
approvato dall'Assemblea, prospetta un disavanzo ACCANTONAMENTI Accantonamento rischi su crediti 10.000
di 37.700 Euro, che rappresenta il 2,54 % circa ONERI FINANZIARI Perdite su titoli 380
del totale. ONERI STRAORDINARI Sopravvenienze 211
Dopo il trasferimento al nuovo Ordine di Monza e
Totale 1.400.483 1.485.200
Avanzo/(Disavanzo) dell'esercizio 3.180 (37.700)
INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008 TOTALE COSTI DELL'ESERCIZIO 1.403.663 1.447.500
 Brianza di circa 1.700 colleghi residenti nella nuova Le altre voci di costo conseguono dalla previsione
istituenda Provincia, il numero degli iscritti al no- dattivit prevista per il corrente anno e dallade-
stro Ordine risulta, a tutto il 2007, di circa 11.100 guamento ai costi unitari correnti delle singole voci
colleghi. di spesa.
Tuttavia, a fronte di una diminuzione di iscritti, non Prima di concludere, sono necessarie alcune con-
si apportato nessun ritocco alle quote di iscri- siderazioni al di l dellelencazione arida di cifre e
zione neanche per il 2008. Bisogna tener presente numeri. La predisposizione del bilancio di previ-
che la struttura, a fronte dei servizi che eroga, as- sione rappresenta ogni anno un atto politico-am-
sorbe le medesime spese generali che notoria- ministrativo del Consiglio, perch ne indica la
mente crescono per effetto degli aumenti strategia e la presenza nellambito delle altre Isti-
generalizzati delle tariffe (telefono, elettricit, tuzioni. Anche se, a volte, si ipotizza un disavanzo,
ecc.), del materiale di cancelleria e delle manu- questo non deve essere motivo di avversione nei
tenzioni delle macchine operatrici degli uffici. confronti del documento economico, perch prima
Nella parte ricavi l'incremento rispetto al consun- di essere sottoposto allapprovazione dellAssem-
tivo dellanno precedente, determinato princi- blea, il disavanzo viene discusso, soppesato e va-
palmente dalla previsione di un maggiore introito lutato con molta attenzione da tutti i membri del
per quote d'iscrizione, connesso all'incremento del Consiglio, tenendo conto anche dellimmagine che
numero degli iscritti previsto nel corso del 2008. il nostro Ordine deve trasmettere allesterno per i
Per la parte costi bene rilevare quanto segue: servizi che elargisce agli iscritti e ai non iscritti.
Per il costo del personale previsto un leggero au- Infine un ringraziamento va rivolto a tutto il perso-
mento per gli adeguamenti salariali previsti nel nale dipendente dellOrdine, per la professionale
C.C.N.L. che comporter un incremento di circa collaborazione prestata sia nella gestione dellEnte,
15.000 Euro. sia nella predisposizione di tutta la documenta-
Per le prestazioni dei servizi previsto un aumento zione economico-finanziaria 2007/2008. Non ven-
rispetto al 2007 di circa 23.000 Euro, dovuto prin- gono citati i nomi dei collaboratori dellEnte, perch
cipalmente sia alle assistenze legali per contenziosi ciascuno di loro, nel proprio ruolo ed in egual mi-
giudiziari posti in essere, sia per spese relative alla sura, ha dato e d un contributo notevole alla ge-
prestazione di servizi svolti dalla Fondazione per stione dellEnte, rendendone positiva limmagine
lOrdine, sia per adeguamenti delle consulenze am- sia nei confronti degli iscritti, sia nei confronti delle
ministrative. Istituzioni pubbliche e private esterne.
Per le spese di gestione e generali previsto un in-
cremento rispetto allo scorso esercizio di circa IL TESORIERE
28.000 Euro, dovuto agli adeguamenti delle tariffe Domenico Perrone
ed utenze varie, nonch ad una nuova iniziativa
verso opere umanitarie.
Per il funzionamento degli organi sociali, lincre-
mento previsto di circa 5.400 Euro .
Invece per organizzazioni convegni, promozione e
tutela e valorizzazione della professione, ecc.
previsto un incremento consistente pari a circa
45.000 Euro, attinente soprattutto il patrocinio a
borse di studio in accordo con il Politecnico e ai
collegamenti internazionali con le associazioni di
ingegneri francesi e tedesche.
Nel 2008 previsto un decremento di circa 34.000
Euro di Contributi, per lazzeramento del contributo
erogato allOrdine degli Ingegneri di Monza e
Brianza per lavvio della propria attivit e per il pre-
ventivato aumento dei contributi da versare al Con-
siglio Nazionale Ingegneri in base al numero degli
iscritti.
Per quanto riguarda gli ammortamenti, lincre-
mento previsto per il 2008 dovuto principal-
mente agli investimenti nel campo dellinformatica
e allesecuzione e compimento del nuovo sito in-
ternet dellOrdine, nonch al potenziamento e ri-
qualificazione dellimpianto di condizionamento
della nostra sede.
In sostanza il disavanzo giustificato da una pre-
senza e comunicazione dellOrdine verso lesterno
pi qualificata con investimenti, promozioni mirate,
e vigilanza per la tutela degli iscritti.
Il disavanzo sar coperto dal fondo di riserva che,
come evidenziato alla lettera A) dello stato patri-
moniale ammonta al 2007 a 1.213.189,00 Euro,
realizzato anche dallavanzo ottenuto nel corso del-
lesercizio del medesimo anno.

PAGINA 14 INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008

 Vita Associativa
commissione aggiornamento
professionale e formazione
(capf)
Un progetto per analizzare i problemi, indicare le soluzioni e migliorare
il servizio agli iscritti. Un percorso lungo e impegnativo, ma necessario.
1. PREMESSA
Allinizio del 2006 la CAPF ha ritenuto opportuno
riesaminare in modo critico il proprio ruolo e le pro-
prie modalit operative.
Pi precisamente lo scopo di questo intervento di
autodiagnosi stato quello di valutare e proporre
gli obiettivi primari, le strategie e gli strumenti ne-
cessari al loro raggiungimento, al fine di rendere
pi efficiente la collaborazione CAPF/Fondazione e
di conseguenza migliorare i risultati raggiungibili,
la qualit degli eventi formativi organizzati, limma-
gine della Fondazione (e quindi dellOrdine), non-
ch il suo risultato economico.
2. METODOLOGIA
Le priorit indicate dai 22 membri della CAPF (45
argomenti in totale) sono state classificate in 6
aree di interesse e cio: educazione alla profes-
sione, formazione professionale, aggiornamento
professionale, strategie, strumenti per la loro rea-
lizzazione e interdisciplinariet. Le 6 aree sono
state poi raggruppate in 4 e votate dagli stessi
membri della CAPF per differenziare pi oggettiva-
mente le vere priorit su tre livelli: alta, media e
bassa priorit.
In base al giudizio dei membri della CAPF , 16 ar-
gomenti sono stati classificati di priorit alta e fra
questi , come era attendibile ed auspicabile, 5
hanno riguardato le strategie e 7 gli strumenti.
3. STRATEGIE
I cinque indirizzi strategici che sono stati ritenuti di
massima priorit sono, non necessariamente in or-
dine di priorit e importanza fra loro, i seguenti:
3.1. Definizione aggiornata e realistica del ruolo,
dei compiti e delle attivit della Fondazione e
della CAPF.
3.2. Individuazione, anche con la collaborazione
delle altre Commissioni, di alcune sezioni te-
matiche per laggiornamento e la formazione
professionale che si ritengono determinanti
nei prossimi anni per lo sviluppo della figura
dellIngegnere, costruendo un palinsesto di
iniziative idonee e coerenti.
3.3. Definizione ed implementazione, da parte
Abstract
The Committee for the Professional and Training Updating
At the beginning of 2006 the Committee has considered advisable to
analyze critically their role and their operative modes.
PAGINA 16
della Fondazione, di piani/mezzi di comuni-
cazione (il sostegno pubblicitario citato nello
Statuto) differenziati, personalizzati, ripetitivi
eattivi.
3.4. Costituzione di uno schema di rapporti istitu-
zionali con il Politecnico.
3.5. Analogamente, costituzione di uno schema di
rapporti istituzionali con Enti Pubblici Territoriali.
4. STRUMENTI
Come anticipato, gli strumenti individuati con prio-
rit alta (in numero di 7 ) servono alla realizzazione
delle strategie, sia di quelle precedentemente in-
dicate, sia di quelle ricavabili dai regolamenti esi-
stenti.
Per semplicit di classificazione gli strumenti sono
stati suddivisi in due categorie:
A. Attivit CAPF/Fondazione.
B. Procedure.
che vengono di seguito dettagliate:
A.1. Miglioramento/potenziamento organizzativo
della Fondazione.
A.2. Miglioramento della collaborazione della
CAPF con le altre Commissioni e con la Fon-
dazione.
B.1. Indagine a tappeto sulle esigenze formative
degli iscritti allOrdine.
B.2. Definizione delle modalit di collaborazione
con le altre Commissioni per conoscere le
loro esigenze formative.
B.3. Definizione delle modalit di approvazione
degli eventi da parte della CAPF. Si tratta di
istituzionalizzare una procedura di autorizza-
zione da parte della CAPF delle proposte di
un evento, provenienti dalle altre Commis-
sioni e dai membri della CAPF stessa, con
obiettivi, programma, relatori, uditorio target,
costi, etc.
B.4. Definizione di un catalogo degli eventi.
B.5 Feed-back sugli eventi. E necessario disporre
di output sistematici e significativi e soprattutto
esaminarli in modo critico, al fine di migliorare
il prodotto erogato (la CAPF attualmente non
vede le schede di valutazione).
5. PRIME CONCLUSIONI
Chi ha partecipato in questi ultimi anni allattivit
della CAPF sa che molte delle idee emerse dalla re-
cente indagine interna non sono nuove, ma anzi
INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008
sono state pi volte discusse ed avanzate.
Queste erano le conclusioni a cui la CAPF era arri-
vata nellestate 2006, formalizzate nel documento
CAPF: le priorit , consegnato alla Presidenza del-
lOrdine e della Fondazione.
6. I PASSI SUCCESSIVI
Le conclusioni e le proposte della CAPF sono state
formalmente presentate al Consiglio dellOrdine
nelle riunioni del 10 e 24 gennaio 2007.
Il Consiglio dellOrdine: condivide ed approva il
contenuto e le proposte del documento di sintesi
CAPF- Le Priorit 10/01/07 d mandato alla del proprio lavoro di oltre un anno (vedi docu-
CAPF, nellambito delle proprie competenze e per
quanto sin dora possibile, di realizzare il progetto
presentato decide di convocare una riunione con
tutti i membri di tutte le Commissioni per dichia-
rare di voler seguire con determinazione la strada
indicata ...
La CAPF dal canto suo ha cominciato subito dopo
ad approfondire lanalisi svolta, classificando gli
eventi erogati dalla Fondazione nellultimo triennio
2004 - 2006 secondo il seguente schema:
5 Settori: civile e ambientale, industriale, infor-
mazione, istituzionale e interdisciplinare.
29 Categorie di conoscenza (tratte dal Docu-
mento Una Banca dati sulle specializzazioni
degli Iscritti dellIng. Matilde Schiavoni, legger-
mente ampliato).
186 Specializzazioni (tratte dal predetto Docu-
mento).
Analizzando in dettaglio le Categorie interessate da
alcuni Eventi erogati dalla Fondazione (in numero di
87 nel triennio 2004-06), si possono fare le se-
guenti considerazioni.
il numero di Eventi nei Settori Industriale e Infor-
mazione relativamente basso;
pi di un terzo delle Categorie non sono mai state
toccate dagli Eventi organizzati e quasi un terzo
lo sono state una sola volta.
Lanalisi della CAPF si estesa poi alla mappa-
tura delle Commissioni, primi motori e fonti della
formazione, nellambito dei vari Settori e delle varie
Categorie. In questa fase i Settori Istituzionale e In-
terdisciplinare sono stati accorpati, mentre si ag-
giunto il Settore Gestione dellOrdine.
Analizzando le 22 Commissioni che al momento
dellindagine erano attive nellOrdine, si rilevato
che solo 11 delle 29 Categorie sono presidiate,
mentre il Settore Industriale ha oggi segmenti che
probabilmente dovrebbero essere maggiormente
seguiti dalle Commissioni.
Sulla base dei risultati prima sintetizzati, la CAPF
ha ritenuto opportuno formulare alcune proposte
da approfondire:
Istituire nuove Commissioni come ad esempio:
Logistica, Energia, Nanotecnologie, etc.
Riesaminare i criteri di suddivisione dei Settori
nelle varie Categorie e Specializzazioni e proce-
dere alla loro conferma o ridefinizione.
Indicare a quali Commissioni possano essere as-
segnate quelle Categorie di conoscenza ritenute
importanti ma non coperte dalle attuali Com-
missioni n da quelle di nuova eventuale costitu-
zione.
INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008
Verificare leventuale fusione di Commissioni che
trattano argomenti complementari.
Sottoporre al Consiglio dellOrdine le conclusioni
tratte e le proposte per le necessarie discussioni
e decisioni in merito, dopo aver espletato le sud-
dette analisi approfondite.
7. INCONTRO DEL 28 MAGGIO 2007
Come concordato, il Presidente dellOrdine ha con-
vocato un incontro il giorno 28 maggio 2007, con
tutti i membri di tutte le Commissioni, durante il
quale la CAPF ha presentato i risultati su esposti
mento pubblicato sul Sito dellOrdine CAPF: stra-
tegie e strumenti nellarea riservata Riservato
Organi Collegiali/Documenti).
Contemporaneamente, seguendo anche alcune in-
dicazioni dellanalisi della CAPF, si dava luogo alle
seguenti azioni:
Potenziamento organizzativo della struttura della
Fondazione.
Raccolta delle esigenze formative degli iscritti al-
lOrdine, per mezzo del Questionario Indagine
sui servizi dellOrdine inviato a tutti gli iscritti,
alla definizione del quale ha partecipato anche
un membro della CAPF.
Costituzione delle Commissioni Nanotecnologie
ed Energia.
8. CONCLUSIONI
Come sicuramente appare a tutti, il lavoro intra-
preso dalla CAPF, da oltre due anni, un percorso
lungo e impegnativo come tutti i progetti di cam-
biamento.
La CAPF ritiene che sia anche un progetto fonda-
mentale per fare un salto di qualit, erogare un ser-
vizio migliore agli iscritti allOrdine e rendere pi
appetibile liscrizione allOrdine stesso.
Il Consiglio dellOrdine, come visto, ha dato il suo
consenso allo svolgimento del progetto.
E necessario ora che si prosegua con perseve-
ranza nel raggiungimento degli obiettivi definiti e
nellanalisi delle proposte fatte.
La CAPF, anche da questa tribuna della Rivista del-
lOrdine, chiede la collaborazione di tutti i Colleghi
di tutte le Commissioni e della Fondazione.
Claudio Cardosi
N.B.: Questo articolo, in forma pi estesa, pubbli-
cato sul nostro sito, nel settore dedicato alla CAPF.
PAGINA 17
Nanotecnologie

introduzione
alle nanotecnologie
I materiali strutturati su dimensioni nanometriche presentano spesso propriet
e caratteristiche sensibilmente diverse da quelle degli stessi materiali massivi.
Le nanotecnologie si propongono di sfruttare in modo consapevole
queste nuove propriet, mediante il controllo della strutturazione del materiale
a livello nanometrico.
I materiali LE NANOTECNOLOGIE: strumenti utilizzabili per cambiare la natura chimica
strutturati COSA, COME E PERCH dei materiali: possono essere utilizzati come emittenti
su scala Per spiegare il principio alla base delle nanotecnologie, di luce di ogni colore o come interruttori ultraveloci.
nanometrica si pu partire da una semplice considerazione iniziale: La ricerca sta cercando di capire se e come possano
possono i materiali strutturati su dimensioni nanometriche pre- essere utilizzati allinterno del corpo umano per inte-
mostrare sentano spesso propriet e caratteristiche (fisiche, ragire con cellule vive allo scopo di riparare danni in-
propriet molto meccaniche, elettriche, magnetiche, ecc.) sensibil- terni.
diverse rispetto mente diverse da quelle degli stessi materiali massivi Le nanotecnologie si propongono di sfruttare in modo
a quelle (strutturati su dimensioni macroscopiche o anche mi- consapevole queste nuove propriet, mediante il con-
che esibiscono crometriche). trollo della strutturazione del materiale a livello nano-
alla scala macro, Il motivo principale di questo comportamento il di- metrico.
permettendo verso rapporto tra il numero di atomi che sono pre- Questo fatto fondamentale: non sufficiente che si
applicazioni senti allinterno della struttura e quelli presenti alla sua operi a livello nanometrico per poter parlare di nano-
uniche. superficie. A questa scala, diventano infatti fonda- tecnologia, necessario che la nano strutturazione
mentali forze come quelle di tensione superficiale e permetta di ottenere in modo controllato propriet al-
di Van der Waals (forze di attrazione intermolecolare trimenti non ottenibili.
che contribuiscono a mantenere unite le diverse mo-
lecole che costituiscono un materiale), mentre per- DEFINIZIONI
dono di importanza altre forze come ad esempio Va innanzitutto ricordato che un nanometro (nm) pari
quella di gravit. a 10-9 m, cio a un miliardesimo di metro ed equivale
I materiali strutturati su scala nanometrica possono a 10 ngstrom.
conseguentemente mostrare propriet molto diverse Per rendersi conto di queste dimensioni basta pensare
rispetto a quelle che esibiscono alla scala macro, per- che un capello ha un diametro di circa 80 m e sa-

Abstract
mettendo applicazioni uniche. Per esempio, sostanze
opache diventano trasparenti (rame o ossido di zinco),
materiali inerti diventano catalizzatori (platino, oro),
materiali stabili diventano combustibili (alluminio), so-
Introduction lidi diventano liquidi a temperature poco superiori a
to the Nano- quella ambiente (oro), isolanti diventano conduttori
technologies (silicio), materiali fragili diventano resistenti (carbonio).
Vediamo pi in dettaglio tre semplici esempi, in ordine
The different ratio di complessit crescente.
between the Il primo connesso alla reattivit superficiale: lallu-
number of atoms minio massivo reagisce con lossigeno dellaria for-
inside the mando un film protettivo che lo protegge dalla
structure and the corrosione; lalluminio in particelle nanometriche,
one of atoms avendo unarea di contatto enormemente superiore,
present on the reagisce con lossigeno in modo esplosivo e pu es-
surface explains sere utilizzato come combustibile per razzi spaziali.
the particular Il secondo esempio invece connesso alla tempera-
behavior of the tura di fusione: un iceberg o un cubetto di ghiaccio
minerals that are fondono alla stessa temperatura, ma se si scende a
structured in scala nanometrica la cosa cambia. Loro che fino a di-
nanometer sizes.
mensioni micrometriche fonde ad una temperatura di
The superficial
circa 1000C, se in dimensioni nanometriche fonde a
tension and Van
temperatura poco superiore a quella ambiente.
der Waalss forces
Un terzo esempio, pi complesso, sono i punti quan-
become
fundamental
tici (quantum dots), definiti i cuscinetti a sfera del-
whereas gravity
lera nanotecnologica. Sono strutture di diametro
loses in
dellordine di 1 nm a base di silicio, capaci di confi-
importance. nare degli elettroni, il cui stato pu essere attivato e
controllato applicando una tensione. In pratica sono
rebbe pertanto costituito da quasi un milione di nano-
fibre di diametro 80 nm e da quasi 100 milioni di fibre
di diametro 8 nm.
Secondo la definizione del dizionario della lingua ita-
liana Treccani on line 2007, Nanotecnologia un com-
posto di nano-(struttura) e tecnologia e vuol dire La
tecnologia delle nanostrutture. Questa definizione
importante soprattutto perch sposta il centro del-
lattenzione dalle tecnologie in quanto tali alla nano-
struttura che i materiali possono assumere.
E utile allora osservare che la stessa fonte definisce
Nanostruttura nella tecnologia dei materiali come:
Struttura, cristallo, fase, ecc, caratterizzati dallavere
dimensioni estremamente piccole, dellordine dei na-
nometri.
Oltre a queste definizioni possiamo introdurre quella
della Royal Society & The Royal Academy of Enginee-
ring (GB, 2004) che definisce la Nanotecnologia come
La progettazione, caratterizzazione, produzione e ap-
plicazione di strutture, strumenti e sistemi control-
lando la forma e le dimensioni su scala nanometrica.
Definizione che introduce due importanti concetti,
oltre a quello legato alla dimensione, e che sono il con-
cetto di progettazione consapevole e il concetto di
controllo dei processi.
Questi concetti possono essere maggiormente espli-
citati giungendo ad una ulteriore definizione di Nano-
tecnologie, che pone qualche ulteriore limite
dimensionale e introduce il concetto di propriet; pos-

PAGINA 18 INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008

siamo dire che: Le nanotecnologie si occupano di ma-
teriali e sistemi in cui: almeno una delle dimensioni
compresa tra 1 e 100 nanometri; la manipolazione
della materia passa attraverso processi che consen-
tono un controllo completo su composizione e strut-
tura su scala atomica e molecolare; si ottengono
propriet altrimenti non ottenibili.
Per quanto riguarda le dimensioni importante rap-
portare i limiti dimensionali tra 1 e 100 nanometri alle
dimensioni degli atomi: non si parla di singoli atomi o
molecole ma di aggregati di centinaia o migliaia di
atomi. Nanotecnologia non infatti produrre una
nuova molecola, come i chimici da sempre sanno fare,
ma sapere aggregare atomi o molecole in numero li-
mitato con idonei e innovativi processi di manipola-
zione, ottenendo propriet diverse rispetto a quelle
che si ottengono aggregandole in grande numero
(come fino ad oggi si sempre fatto) e non altrimenti
ottenibili.
IL PADRE DELLE NANOTECNOLOGIE
Il 29 dicembre 1959 al California Institute of Techno-
logy (Caltech) di Pasadena durante un meeting del-
lAmerican Physical Society, Richard Feynman
(1918-1988 USA), considerato il padre delle nanotec-
nologie, tiene una conferenza intitolata Theres plenty
of room at the bottom (C moltissimo spazio in
basso) durante la quale suggerisce un processo at-
traverso cui la possibilit di manipolare singoli atomi e
molecole potrebbe essere sviluppata usando un set di
normali strumenti meccanici di precisione, a sua volta
utilizzato per costruire un altro set proporzionalmente
pi piccolo e cos via fino alla scala atomica richiesta.
Feynman lancia anche una sfida: scrivere tutta lEnci-
clopedia Britannica sulla capocchia di uno spillo, uti-
lizzando atomi per formare i caratteri. Nel 1985 lo
studente Tom Newman risolve una sfida lanciata da
Feynman riuscendo a diminuire di 25.000 volte lo spa-
zio occupato dalla trascrizione del primo paragrafo di
un racconto.
GLI STRUMENTI DI INDAGINE
Due nuovi strumenti di indagine sono stati fondamen-
tali per lo sviluppo delle nanotecnologie: il microsco-
pio elettronico a effetto tunnel (STM) e il microscopio
a forza atomica (AFM).
Il microscopio elettronico a effetto tunnel (STM) con-
sente di analizzare la superficie di campioni condut-
tori o semiconduttori drogati fino ad una definizione
di 4 ngstrom.
LSTM utilizza come sensore una punta cresciuta su di
un cristallo singolo di tungsteno e rastremata alla som-
mit fino allo spessore di un singolo atomo: a questa
punta, posta ad una distanza molto ravvicinata dal
campione, viene applicata una piccola tensione (del-
lordine del volt) rispetto al campione.
Data la particolare conformazione del sensore, si ha la
certezza che gli elettroni fluiranno tutti dalla punta
verso il campione per effetto tunnel. Poich la corrente
varia con la distanza della punta del sensore dalla su-
perficie del campione, possibile tramite un processo
di retroazione mantenere costante tale distanza, muo-
vendo la punta sullasse ortogonale alla superficie del
campione con la precisione garantita da un attuatore
piezoelettrico. Effettuando quindi una scansione punto
per punto su tutta la superficie del campione possi-
bile ricostruirne un modello tridimensionale.
INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008
Ci di cui voglio parlare il problema di manipolare e
controllare le cose su una piccola scala
.... Ma non mi spaventa affrontare anche la questione fi-
nale, cio se - in un lontano futuro- potremo sistemare gli
atomi nel modo in cui vogliamo ... Per quanto ne so, i prin-
cipi della fisica non impediscono di manipolare le cose
atomo per atomo. Non un tentativo di violare alcuna
legge; qualcosa che in principio pu essere fatto, ma in
pratica non successo perch siamo troppo grandi.
29 dicembre 1959,
Richard Feynman,
Meeting dellAmerican Physical Society, Caltech
Il microscopio a forza atomica (AFM) permette di ef-
fettuare analisi non distruttive di superfici, conduttrici
o non conduttrici con una risoluzione inferiore al na-
nometro.
LAFM consiste in una microleva (cantilever) alla cui
estremit montata una punta acuminata di silicio
(tip) di dimensioni nanometriche. Una sonda di di-
mensioni dellordine del micrometro esplora la super-
ficie da analizzare, a contatto o a brevissima distanza
da essa (circa 10 angstrom). Interagendo con gli atomi
del campione, per effetto delle forze di Van der Waals,
subisce microscopiche deflessioni che, attraverso un
sensibilissimo dispositivo (leva ottica), vengono tra-
dotte nei dettagli di unimmagine topografica della su-
perficie del campione.
NANOFABBRICAZIONE TOP-DOWN
E BOTTOM-UP
Le nanotecnologie possono seguire due approcci pro-
fondamente diversi: il cosiddetto approccio top-
down (dallalto in basso) oppure lapproccio bottom-up
(dal basso verso lalto).
Lapproccio top-down volto a ridurre con metodi fi-
sico-ingegneristici le dimensioni delle strutture pi pic-
cole verso livelli nano. Il pi tipico esempio quello
dellelettronica, da sempre impegnata per la miniatu-
rizzazione dei componenti.
Oggi i wafer di silicio vengono lavorati con tecnologie
come quella cosiddetta plasma, cos da produrre mi-
crochip sempre pi piccoli, potenti e a basso con-
sumo. Attraverso tali tecnologie gi oggi possibile
costruire strutture complesse che includono micro-
chip che contengono centinaia di milioni di nano strut-
ture posizionate con precisione, il tutto in uno spazio
inferiore ai 100 nm. Ci ha consentito di passare dai
primi computer grandi come una stanza a dispositivi
sempre pi piccoli e leggeri, che ci stanno ormai per-
mettendo di avere il mondo in tasca.
Altri dispositivi prodotti con tecnologia top-down sono
i cosiddetti NEMS (Nano Electro Mechanical Systems),
derivati dei MEMS (Micro), di cui si parler nel se-
guito.
Noi chimici montiamo e smontiamo delle costruzioni
molto piccole. Ci dividiamo in due rami principali, quelli
che montano e quelli che smontano, e gli uni e gli altri
siamo come dei ciechi con dita sensibili. Dico come dei
ciechi, perch appunto, le cose che noi manipoliamo sono
troppo piccole per essere viste, anche coi microscopi pi
potenti; e allora abbiamo inventato diversi trucchi intelli-
genti per riconoscere senza vederle.
Primo Levi
La chiave a stella (1978)
PAGINA 19
 Lapproccio bottom-up un approccio di tipo chi-
mico-biologico nel quale, partendo da piccoli compo-
nenti, normalmente atomi o molecole, si cerca di
indirizzarne lassemblaggio utilizzandoli come mat-
toncini per realizzare nanostrutture, sia di tipo inor-
ganico che organico/biologico (ad esempio con
molecole di DNA), sfruttando la capacit che le mole-
cole hanno di organizzarsi autonomamente o la sin-
tesi chimica o infine lassemblaggio posizionale.
Lapproccio bottom-up pu essere utilizzato per creare
nuovi meccanismi e materiali dotati di straordinaria
forza, flessibilit, durata o leggerezza. Numerosi sono
ancora i problemi da superare, ma senza dubbio
questa la strada che pu portare ai risultati pi rivo-
luazionari e a realizzare le attese pi ambiziose.
I settori APPLICAZIONI DELLE NANOTECNOLOGIE
di applicazione Applicazioni delle nanotecnologie sono rintracciabili
delle anche in tempi non recenti, quando di nano non si
nanotecnologie poteva ancora parlare. Un esempio pu essere la
sono pressoch coppa di Licurgo, elemento decorato di notevole bel-
illimitati lezza, realizzata in vetro inconsapevolmente nano-
e tutti strutturato con particelle di oro delle dimensioni di
i principali 5-10 nm, che appare verde se la luce riflessa, rossa
settori invece se trasmessa.
produttivi Secoli dopo leroe greco, le nanotecnologie sono oggi
ne possono un campo molto vasto e interdisciplinare che stanno
essere pervadendo tutti i principali settori della scienza (si
influenzati. parla di nanoelettronica, nanofisica, nanomedicina,
nanomateriali, ecc.).
Anche i settori di applicazione delle nanotecnologie
sono pressoch illimitati e tutti i principali settori pro-
duttivi ne possono essere influenzati.
Si pu inoltre con sicurezza affermare che nei pros-
simi decenni il campo delle nanotecnologie sar quello
di fondamentale confronto a livello scientifico e di
competizione a livello tecnologico.
Nel seguito verr realizzata una veloce carrellata di al-
cune nanotecnologie per specifici settori applicativi.
Biomedicina
La biomedicina e pi in generale le biotecnologie rap-
presentano il campo in cui le nanotecnologie potranno
avere gli sviluppi pi interessanti. Questo appare evi-
dente anche in considerazione degli ordini di gran-
dezza delle dimensioni dei principali costituenti
biologici (cellule 1-10 m, virus 100 nm, proteine 10
nm, DNA 1nm) che sicuramente devono essere gestiti
e controllati a livello nanometrico.
Gi vicina la possibilit di mettere a contatto o im-
piantare nel corpo umano nanosistemi in grado di mo-
nitorare in continuo i parametri fisiologici vitali (battito
cardiaco, pressione, temperatura, livello di zuccheri,
ecc.).
Sar possibile operare nanochirurgicamente con
grande precisione e senza la necessit di creare per-
corsi di accesso di grandi dimensioni.
Si potr migliorare enormemente la possibilit della
terapia genica sviluppando metodi di transfezione non
di tipo virale.
Grandi progressi nelle terapie cliniche saranno fatti
grazie alla possibilit di localizzare i trattamenti di cura
(ad esempio con farmaci a rilascio controllato) nelle
sole zone malate.
Ad esempio i nanotubi di carbonio (il pi studiato pro-
dotto nano tecnologico) potranno essere utilizzati nella
lotta contro i tumori. A questo scopo i nanotubi ver-
PAGINA 20
ranno funzionalizzati con molecole in grado di fissarsi
selettivamente alle cellule cancerose. Grazie alla ec-
cezionale capacit di assorbire le radiazioni, i nanotubi
potranno essere riscaldati mediante irraggiamento
nellinfrarosso prossimo, distruggendo selettivamente
le cellule malate, senza alcun effetto sulle cellule sane.
Ambiente
Numerosi sono i vantaggi che le nanotecnologie pos-
sono portare per la salvaguardia dellambiente, per ri-
mediare a danni gi esistenti e per evitarne di nuovi.
Per fare ci si pu ricorrere a catalizzatori (che miglio-
rano lefficienza energetica e di combustione di mar-
mitte per auto e impianti chimici), a membrane
selettive (che possono filtrare i contaminanti o addi-
rittura il sale dallacqua), a pesticidi e insetticidi bio-
degradabili e selettivi, a composti chimici in grado di
aumentare la fertilit dei terreni.
Gi in fase di utilizzo sono cementi, asfalti, vernici e ri-
vestimenti superficiali a base di ossido di titanio, in
grado a seguito di irraggiamento con luce UV (solare
o artificiale), di promuovere processi fotocatalitici di
ossidazione delle principali speci inquinanti (NOx, CO,
toluene, benzene, ecc.) presenti sia nellinquinamento
out-door dovuto al traffico, sia nellinquinamento in-
door dovuto ad esempio al fumo da sigaretta.
Altri strumenti possono essere i nano sensori (utili per
rilevare lo stato di sforzo meccanico a cui sono sotto-
posti gli edifici ed evitare disastri ambientali), nuovi si-
stemi illuminanti (meno dispendiosi al posto di quelli a
incandescenza o fluorescenza), le celle fotovoltaiche
per pannelli solari (dallefficienza migliorata rispetto
agli attuali che riescono a utilizzare efficientemente
solo il 20% dellenergia solare).
Elettronica
Nel campo dellelettronica in corso un generale mi-
glioramento qualitativo che riguarda laumento di ve-
locit di calcolo e la trasmissione dati (potenza), oltre
che laumento della capacit di memoria (si parla di
terabyte) e la diminuzione delle dimensioni che vanno
di pari passo con labbassamento dei costi. Le princi-
pali applicazioni delle nanotecnologie riguardano i
NEMS e i display (OLED e FED).
I NEMS (Nano Electro Mechanical Systems, genera-
zione successiva alla micro MEMS) sono nanosistemi
elettromeccanici, cio un insieme di dispositivi di varia
natura (meccanici, elettrici ed elettronici) integrati in
forma altamente miniaturizzata su uno stesso sub-
strato di silicio, che coniugano le propriet elettriche
dei semiconduttori con propriet optomeccaniche.
Si tratta dunque di sistemi intelligenti che abbinano
funzioni elettroniche, di gestione dei fluidi, ottiche, bio-
logiche, chimiche e meccaniche in uno spazio ridot-
tissimo, integrando la tecnologia dei sensori e degli
attuatori e le pi diverse funzioni di gestione dei pro-
cessi.
Gli OLED (Organic Light Emitting Diodes), evoluzione
dei pi noti LED, saranno ampiamente impiegati per i
display di camere digitali, telefoni cellulari, navigatori,
ecc.
Meccanica, aerospaziale e automotive
Le nanotecnologie hanno grandi potenzialit nel set-
tore dellutensileria di precisione, della componenti-
stica strutturale o meccanica dei mezzi di trasporto
(soprattutto aerospaziale), degli strumenti di visualiz-
INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008
zazione e analisi.
Utilizzando nanocompositi a matrice metallica o cera-
mica (carburo di tungsteno, di tantalio e di titanio)
possibile produrre utensili per lavorazioni alle mac-
chine pi precisi e resistenti degli attuali.
Sono in fase di studio adesivi ultrapotenti capaci di in-
collare pietra, metallo, polimeri, legno, collegati a una
sorta di interruttore che pu renderli inattivi e che
possono pertanto consentire adesioni reversibili e ri-
petibili. Questi adesivi trovano ispirazione dalla natura,
basti pensare alladerenza alle pareti delle zampe di
ragni e gechi, regolate dalle leggi di Van der Waals.
Nanocompositi ceramici possono risultare molto utili
nel settore aerospaziale ove grazie alle nano particelle
possono essere esaltate le propriet di barriera ter-
mica, con applicazioni anche nel campo delle pale di
turbine. Le nanosfere possono essere utilizzate per so-
stituire i cuscinetti a sfera (e evitare lutilizzo di lubrifi-
canti).
Numerose sono le applicazioni nanotecnologiche per
migliorare la qualit dei mezzi di trasporto. Si va dal-
luso di nanocompositi a matrice polimerica (molto pi
facilmente processabili su larga scala rispetto ai com-
positi rinforzati con fibre lunghe di carbonio) alle ver-
nici con propriet antigraffio (gi commerciali), dalluso
di materiali ultraleggeri ai catalizzatori pi performanti,
dai sensori per autodiagnosi ai parabrezza e finestrini
antiriflesso, antigoccia e antiappannamento.
Architettura
Sono ormai una realt i vetri e le facciate ventilate rese
superidrofiliche o superidrofobiche che grazie al ciclo
sole/pioggia restano pulite molto pi a lungo.
Commerciali sono i vetri in grado di riflettere un alta
percentuale di radiazioni IR diminuendo la necessit
di condizionamento in estate e di riscaldamento in in-
verno.
Grandi risparmi verranno ottenuti nellisolamento ter-
mico degli edifici ricorrendo ad esempio ai cosiddetti
aerogel.
Sempre di pi e sempre pi diversificati sono i mate-
riali intelligenti, in grado di modificare le proprie ca-
ratteristiche e funzioni in relazione a stimoli ambientali
rilevati mediante nanosensori e attuatori. La loro im-
plementazione e integrazione ci permetter di svilup-
pare edifici intelligenti in grado di ridurre in modo
molto sensibile i costi di gestione sia delle grandi
opere pubbliche che allinterno di abitazioni domesti-
che.
Altri settori
Grandissimo utilizzo previsto per le nanotecnologie
nel campo del tessile (in particolare in relazione alle
tecnologie cosiddette plasma freddo a radiofrequenza
e sol-gel). E infatti possibile produrre tessuti idrofo-
bici, antimacchia, antiolio, antifiamma, antiscarica
elettrica oppure in grado di proteggere da raggi UV e
da onde elettromagnetiche. Si pu anche riuscire a
produrre tessuti di lana con una mano molto pi mor-
bida e che non producono le odiate palline.
Gi presenti sul mercato sono occhiali da sole e da
vista che usano lenti antigraffio, antiriflesso ed in
grado di assorbire gli UV grazie a film ultrasottili e tra-
sparenti.
Sicuramente luso di materiali in cui possono essere
modulate le propriet di leggerezza, rigidezza, resi-
stenza e assorbimento delle vibrazioni permetter la
INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008
produzione di attrezzi sportivi sempre pi performanti Gli organi
(sci, racchette da tennis, bastoni da golf, ecc.). governativi
Gi in commercio sono creme solari trasparenti che stanno
proteggono dai raggi UVA e UVB senza lasciare la pelle controllando
bianca, come pure creme antirughe, spray antimicro- e in qualche caso
bici (contenenti ad esempio nanoparticelle di argento). frenando,
Lindustria alimentare trae vantaggi dalluso di additivi attraverso
specificamente formulati per migliorare lapporto nu- la compilazione
trizionale di cibi, o dalluso di etichette in grado di ri- di leggi
velare leventuale interruzione della catena del freddo, e normative
o dalluso di pellicole o contenitori in grado di far pas- sempre pi
sare selettivamente alcuni gas o con propriet anti- aggiornate,
batteriche (cos da regolare latmosfera interna per la diffusione
una migliore conservazione). di massa
dei nuovi
I RISCHI DELLE NANOTECNOLOGIE prodotti
Nel giugno 2003 il Governo britannico ha commissio- nanotecnologici
nato alla Royal Society uno studio per capire quali po- allo scopo di
tevano essere gli sviluppi futuri delle nanotecnologie. evitare disastri
Il rapporto finale pubblicato un anno dopo ha sottoli- irreversibili.
neato la necessit di ulteriore ricerca sui potenziali be-
nefici e i rischi connessi. Il recente 7 Programma
Quadro della UE destina una elevata percentuale dei
fondi per la ricerca sulle nanotecnologie allo studio
della loro sicurezza.
Per questi motivi gli organi governativi stanno con-
trollando e in qualche caso frenando, attraverso la
compilazione di leggi e normative sempre pi aggior-
nate, la diffusione di massa dei nuovi prodotti nano-
tecnologici allo scopo di evitare disastri irreversibili.
E infatti necessario prestare molta attenzione ai po-
tenziali rischi per la salute e lambiente e per questo
motivo le nanotecnologie e in particolare le nanopar-
ticelle sono spesso al centro dellattenzione.
In questo caso per ad esempio utile suddividere le
nanoparticelle tra quelle fisse (cio incorporate e bloc-
cate nella sostanza cui sono aggiunte) e quelle libere.
Queste seconde sono quelle che destano le maggiori
preoccupazioni: le nanoparticelle hanno infatti di-
mensioni cos piccole da poter superare senza pro-
blemi le barriere biologiche (compresa la pelle).
Alberto Cigada, Barbara Del Curto
Dipartimento di Chimica, Materiali
e Ingegneria Chimica Giulio Natta
Politecnico di Milano
BIBLIOGRAFIA
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1986
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US National Science andTechnology Council,Committee onTechnology,Interagency
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Group on NanoScience, Engineering andTechnology,Nanostructure Science andTe-
chnology, A Worldwide Study, 1999
PAGINA 21
 Comunicazioni
le recenti evoluzioni
nel business del radio mobile
Le linee di tendenza che guideranno il business del mobile nei prossimi anni si
possono riassumere nei seguenti 3 punti:
Convergenza fisso mobile, per creare sinergia con gli operatori di rete
fssa e combattere il rischio rappresentato dal VolP su rete internet.
Sviluppi di servizi integrati per la mobilit a banda larga
Razionalizzazione nei costi operativi della rete: catena degli acquisti,
marketing, customer care ecc.
La diffusione 1. INTRODUZIONE
del telefono Gli operatori di radio mobile, dopo anni di forte cre-
mobile ha scita in termini di utenti, ricavi ed utili dovuti al-
cambiato in l'esplosione del GSM praticamente in tutto il
modo mondo, si sono trovati in una situazione stagnante
significativo il poich i profitti del tradizionale servizio voce hanno
mercato del subito una lenta ma progressiva flessione.
servizio voce. L'introduzione dell'UMTS a partire dal 2001 ha
L'utente mobile richiesto grossi investimenti agli operatori, sia
chiama una per l'acquisizione delle licenze che per l'acqui-
persona e non sto e la messa in servizio delle nuove infrastrut-
un luogo, e il ture: investimenti non compensati rapidamente
telefono mobile perch la prima versione di questo nuovo si-
diventato stema non manteneva le promesse di sistema a
personale per banda larga, deludendo almeno momentanea-
cui ogni mente tutte le aspettative di poter fornire a costi
componente di ragionevoli il cosiddetto Triple-Play (voce, dati e
una famiglia ne video) mobile.
possiede uno. Nel frattempo le nuove tecnologie ADSL hanno per-
messo gradualmente agli operatori di rete fissa di
fornire canali dati a banda larga sul doppino telefo-
nico tradizionale. Contemporaneamente venivano
anche fatti grossi investimenti per permettere l'ac-
cesso tramite fibra ottica, con la nascita quindi di
nuovi operatori specializzati nei servizi a banda larga.
A questo punto la convergenza fisso mobile (FMC:
Fixed Mobile Convergence) diventata il primo
obiettivo di trasformazione del business degli ope-
ratori mobili, per creare sinergia con gli operatori
di rete fissa e fronteggiare il rischio rappresentato
dal diffondersi della comunicazione vocale su rete
internet (VolP). L'evoluzione delle nuove release
UMTS con le prestazioni HSPA (High Speed Packet
Access) da un lato, e in prospettiva l'introduzione
dei nuovi sistemi WiMax e 3G LTE (Long Term Evo-
lution) consentono ora un reale accesso radio a
banda larga, aprendo quindi nuove prospettive di
business per gli operatori mobili.
Le linee di tendenza che guideranno il business del
mobile nei prossimi anni si possono quindi riassu-
Abstract
The recent developments in the business of mobile radio
After years of very strong growth due to the GSM development, the
field of the mobile radio is in a stagnant situation caused by a slow
progressive fall in the profits. In the next years key points will be the
fixed mobile convergence, the development of the integrated services,
the rationalization of the operative costs
PAGINA 22
mere nei seguenti 3 punti:
Convergenza fisso mobile, per creare sinergia
con gli operatori di rete fssa e combattere il ri-
schio rappresentato dal VolP su rete internet.
Sviluppi di servizi integrati per la mobilit a banda
larga.
Razionalizzazione nei costi operativi della rete:
catena degli acquisti, marketing, customer care
ecc.
2. CONVERGENZA FISSO MOBILE
La convergenza fisso mobile il modo di connet-
tere il telefono mobile anche all'infrastruttura di te-
lefonia fissa permettendo agli utenti di usufruire
del servizio indipendentemente dal luogo dove si
trovano: l'utente deve essere in grado di iniziare
una chiamata dall'ufficio, raggiungere l'automobile,
guidare fino a casa, entrare in casa con la stessa
chiamata che commuta con continuit dalla rete
privata dell'ufficio alla rete cellulare e da questa
alla rete di casa, con la connessione migliore e pi
economica.
La diffusione del telefono mobile ha cambiato in
modo significativo il mercato del servizio voce.
L'utente mobile chiama una persona e non un
luogo, e il telefono mobile diventato personale
per cui ogni componente di una famiglia ne pos-
siede uno.
Al tempo stesso il telefono mobile ha aggiunto
nuove prestazioni alla pura fonia, quali l'accesso a
Internet, la localizzazione dell'utente e l'accesso a
servizi dati. Offrire il servizio di mobilit unitamente
ai loro servizi tradizionali apparso conveniente
agli operatori di telefonia fissa, minacciati nel loro
core business dalla esplosiva diffusione della tele-
fonia mobile e dai servizi IP per dati e voce. D'altro
canto l'FMC appare conveniente anche agli opera-
tori mobili, per acquisire nuovi utenti nella fase di
saturazione del loro mercato e per combattere la
concorrenza con operatori che forniscono servizio
voce e dati su internet tipo Skype, o su Wi-Fi o
WiMax come Sprint.
In molti paesi si assiste quindi a fusioni aziendali
tra operatori fissi e operatori mobili con l'obiettivo
primario di realizzare sinergie negli investimenti per
le reti di nuova generazione, che saranno basate
su una architettura di rete all-IP che riduce i costi
di manutenzione e permette l'introduzione di ser-
vizi integrati ad alto valore aggiunto.
INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008
2.1 Tecnologie FMC Fig. 1
Per realizzare la FMC il telefono mobile deve es-
sere in grado di connettersi via radio al punto di ac-
cesso pi vicino per utilizzare l'infrastruttura di rete
fissa durante la chiamata.
L'approccio seguito finora nella maggioranza dei
casi si basa sull'uso di bande di frequenze non li-
cenziate, cosa che permette di sviluppare questi
nuovi servizi senza costi per licenze e senza biso-
gno di complesse pianificazioni di frequenza e di
copertura.
Le tecnologie che forniscono accesso in bande non
licenziate sui 2.4 GHz sono il Bluetooh e il Wi-Fi.
Naturalmente il successo dell'offerta FMC risiede
nella disponibilit in massa e a basso costo di mo-
bili duali: anche se sono diffusi mobili duali tipo
Bluetooh ultimamente sta prevalendo, soprattutto Fig. 2
per la efficienza spettrale e di copertura, l'utilizzo
del Wi-Fi.
Con l'integrazione Wi-Fi, il mobile duale permette
che le chiamate da aree dotate di copertura Wi-Fi
come case private, piccoli e medi uffici, vengano
inviate sugli ADSL radio locali mentre nelle grandi
strutture aziendali possono raggiungere la rete at-
traverso PBX wireless basati su protocollo IP.
Le strutture di rete che supportano questa conver-
genza sono l'UMA e l'IMS.
L'architettura UMA (Unlicensed Mobile Access), il-
lustrata nella figura 1, consiste in una wireless Lan
sovrapposta e connessa ad una rete cellulare tra-
mite il controller UMA.
L'utente dotato di mobile duale accede alla WLAN
ed connesso al controller UMA tramite la con- viene risolta in modo economico l'Interfaccia tra le In molti paesi si
nessione a banda larga della WLAN. Quando il mo- Femtocell e la core network, gli operatori mobili assiste a fusioni
bile passa dalla zona a copertura WLAN a quella avrebbero un asset di certo vincente contro l'UMA aziendali tra
cellulare viene trasferito automaticamente alla rete e altre soluzioni alternative. operatori fissi e
cellulare. operatori
3. SVILUPPI DI SERVIZI INTEGRATI mobili con
2.2 IP Multimedia Subsystem (IMS) PER LA MOBILIT A BANDA LARGA l'obiettivo
L'architettura UMA presuppone anche la presenza Gli operatori hanno recentemente investito milioni primario di
di una core network basata sul protocollo IP. A que- di euro per infrastrutture a banda larga 3G per realizzare
sto scopo l'ente di standardizzazione 3GPP (3rd uscire dalla condizione di scarsa crescita dei pro- sinergie negli
Generation Partnership Project) ha proposto lo fitti del tradizionale servizio voce; il mercato si investimenti
standard IMS, per dotare le reti mobili di comuni- gi orientato nella direzione dello sfruttamento dei per le reti di
cazioni basate sul protocollo IP. servizi offerti dalla banda larga, grazie anche alla nuova
Uno dei principali vantaggi della architettura IMS, disponibilit di dispositivi mobili con prestazioni generazione,
illustrata nella figura 2 quello di rendere semplice ben superiori ad un telefono tradizionale e molto che saranno
la tassazione delle sessioni multimediali: gli ope- vicine a quelle di un PC. basate su una
ratori possono scegliere di tassare le sessioni in L'invio di messaggi di testo, la ricezione di notiziari, architettura di
una gran variet di modi, dalla tassazione flat per iI partecipare a giochi e lotterie, vedere partite di rete all-IP che
tutti i prodotti alla tassazione specifica per ogni calcio, scambiarsi foto e video clips, giocano un riduce i costi di
prodotto multimediale. L'importanza di questa ruolo molto importante nella crescita dei prodotti e manutenzione e
struttura risiede soprattutto nel fatto che pu es- servizi per i dispositivi mobili, senza dimenticare le permette
sere utilizzabile da operatori fissi, mobili, distribu- applicazioni della mobilit a banda larga nelle l'introduzione
tori di TV via cavo e altri operatori indipendenti. aziende, con indubbi vantaggi in termini di produt- di servizi
tivit e di competitivit. integrati ad
2.3 Femtocell Quali scelte strategiche devono fare gli operatori alto valore
Nell'approccio UMA necessario avere un mobile per crescere i loro profitti basandosi sulla esplo- aggiunto.
duale cellulare/ Wi-Fi, o disporre di un Access sione attesa dei servizi dati sul mobile?
Point Wi-Fi. In alternativa, i costruttori di infra- Due sono le opzioni di modello di business.
strutture radiomobili si sono posti l'obiettivo di La prima quella di adottare il modello di pura con-
mantenere una unica interfaccia radio 3G e 2.5G nettivit incrementando il volume dei dati tra-
fornendo agli operatori piccole stazioni radio base smessi nella propria rete wireless.
(Femtocell). Dato che le Femtocell hanno una in- Focalizzandosi sull'incremento di traffico l'opera-
terfaccia aria compatibile con il 3G e il 2.5G non tore rischia per di perdere l'opportunit di cattu-
necessario che l'utente cambi il mobile. E' chiaro rare il valore ricavabile dai contenuti trasportati
che se il costo delle Femtocell ragionevole e se dalla rete.

INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008 PAGINA 23

 Per gli operatori maggiori profitti possono venire in termini di affidabilit del servizio, sicurezza, pri-
ACRONIMI
da un modello di sviluppo a maggior rischio, ba- vacy e facilit d'uso e dovranno stabilire nuove
GSM sato su un servizio integrato che fornisca la con- strategie di tassazione, non pi basate sul volume
Global System for nessione e al tempo stesso i contenuti. di dati ma sul tipo, la qualit e l'attrattivit del con-
Mobile communica- Questo secondo modello di business, dopo un tenuto per le diverse fasce di clienti.
tions avvio promettente coinciso con l'attivazione del si-
UMTS stema 3G, d ora segni di rallentamento. Lo testi- 4. RAZIONALIZZAZIONE DEI COSTI
Universal MobileTe- moniano chiaramente, ad esempio, i rapporti PER OPERATORI DI RADIOMOBILE
lecommunications annuali dell'"Osservatorio Mobile Content" del Po- La razionalizzazione dei costi operativi diventata
System litecnico di Milano e la vendita a Mediaset da parte una necessit ormai imprescindibile. Naturalmente
ADSL dell'operatore spagnolo Telefonica di Endemol, il la ristrutturazione dei costi deve prendere in con-
Asymmetric Digital pi importante fornitore europeo di contenuti per siderazione contemporaneamente tutte le aree
Subscriber Line la televisione. operative per ottimizzare a lungo termine l'effi-
FMC Le ragioni di questo rallentamento sono molteplici. cienza globale del sistema. Magari senza dimenti-
Fixed Mobile Con- Di fatto la banda larga delle prime release UMTS care di minimizzare i costi sociali che queste
vergence non era tale n in termini di bit rate n di tasso operazioni possano comportare. Fin dall'inizio del-
VoIP d'errore, per non parlare della copertura territo- l'avventura GSM gli operatori, salvo casi speciali,
Voice over Internet riale, e quindi insufficiente per consentire lattiva- avevano utilizzato aziende specializzate nell'indivi-
Protocol zione di servizi multimediali come il DBV-H (mobile duazione di siti adatti per le stazioni radio basi,
HSPA TV) e l'MBMS (Multimedia broadcasting service); nella costruzione di opere civili per i siti e nelle at-
High Speed Packet d'altra parte non esistevano e non esistono ancora tivit di installazione, integrazione e commissioning
Data terminali mobili adatti alla fruizione di questi con- delle stazioni radio basi. Questo trend di esterna-
WiMAX tenuti. lizzazione, fonte di notevoli riduzioni di costi data la
Worldwide Intero- Un ulteriore motivo legato al costo eccessivo di presenza di molte aziende tra loro concorrenti che
perability for Micro- questi servizi dovuto a strategie tariffarie non ap- si sono specializzate in queste attivit, viene ora
wave Access petibili dalla massa degli utenti. esteso anche al progetto di dettaglio delle aree di
3G LTE Questo rallentamento per non pregiudica la po- copertura delle stazioni radio base e alla valuta-
3rd Generation Long tenzialit del business mobile sulla banda larga: lo zione e ottimizzazione della qualit della rete. Gli
Term Evolution conferma in modo chiaro l'incremento del traffico operatori definiscono il progetto, in termini di nu-
Wi-Fi peer-to-peer per lo scambio di immagini e dati re- mero e distribuzione geografica degli utenti, il tipo
Wireless Fidelity gistrato negli ultimi tempi e le molteplici applica- (fonia e dati) e la quantit di servizio richiesto per
protocol zioni dei servizi dati sul mobile nelle diverse utente, definiscono la quantit di apparati per l'ac-
IP strutture delle aziende e della pubblica ammini- cesso e per la trasmissione necessari, e affidano ai
Internet Protocol strazione. Basta ricordare le applicazioni a sup- cosiddetti General Contractor la completa imple-
porto delle attivit logistiche di movimentazione mentazione "chiavi in mano" del progetto. Questa
Bluetooh
Wireless protocol for delle merci, la gestione delle flotte di autoveicoli di tendenza all'outsourcing si va ora estendendo
short-range commu- trasporto pubblico e privato, il monitoraggio dello anche alla attivit di maintenance del sistema e a
nications stato delle consegne, la videosorveglianza di aree altre attivit aziendali ancillari permettendo cos al-
PBX
critiche per la sicurezza e traffico, il supporto alla l'operatore di gestire i progetti ad alto livello, di fo-
Private Branch Ex- manutenzione e gestione di impianti dislocati sul calizzarsi meglio sul suo core business realizzando
change territorio. E i contenuti dei servizi sono sviluppati notevoli risparmi e riduzioni di personale. L'area
UMA
non dagli operatori ma da aziende specializzate degli acquisti, con un progetto opportunamente
Unlicenced Mobile nelle applicazioni, a stretto contatto con l'utente centrato su aspettative di traffico e di prestazioni
Access finale. in grado di incrementare lARPU, pu portare ad ul-
Si profila quindi per gli operatori un nuovo modello teriori risparmi attraverso una accurata scelta tra i
IMS
IP Multimedia Sub- di business intermedio tra i due precedenti basato vari fornitori di stazioni radio base e apparati di in-
system su un servizio integrato che provvede accesso e terconnessione, che sono diventate oramai delle
connessione a banda larga di alta qualit, integrati commodities.
W-LAN
Wireless Local Area
dalla promozione e vendita di servizi sia propri che La crescita dell'ARPU sar ottenuta in prospettiva
Network offerti dalle compagnie proprietarie di contenuti. dall'avvento della "vera" banda larga mobile: que-
Per meglio focalizzare le prospettive di questo sta permetter di offrire piattaforme e soluzioni per
3GPP nuovo trend i principali operatori del mondo hanno varie applicazioni dati e video, in grado di attrarre
3rd Generation Par-
tnership Project attivato un gruppo di studio per la definizione di l'interesse dei privati ma soprattutto delle aziende:
una Next Generation Mobile Networks (NGMN). la strategia di sviluppare prodotti specifici per
DVB-H Sono considerate priorit assolute per i servizi mo- aziende pu rappresentare una specie di cavallo di
DigitalVideo Broad-
casting - Handheld bili futuri la realizzazione di un'unica rete integrata Troia per diffondere l'uso dei nuovi servizi integrati
all-IP a banda larga, garantita sia in termini di agli impiegati aziendali che finiranno poi per utiliz-
MBMS throughput che di copertura che di tasso di errore zarne alcuni anche per uso personale. Gli operatori
Multimedia Broad-
cast Multicast Ser-
e realizzata non tanto con innovazioni tecnologi- dovranno sviluppare una campagna di marketing
vice che continue ma piuttosto con l'ottimizzazione aggressiva, non solo sulla pubblicit dei nuovi pro-
degli asset e delle infrastrutture esistenti ed una dotti ma anche nell'ambito delle tariffe: introdu-
NGMN graduale migrazione verso strutture di reti sempli- cendo ed utilizzando allo scopo la convergenza
Next Generation
Mobile Network ficate. fisso mobile, potrebbero differenziare le tariffe
Non pi solo fornitori del trasporto, nel nuovo mo- dando sconti sensibili per le chiamate fatte nelle
ARPU dello gli operatori devono assumersi la responsa- aree di coperture aziendali o residenziali UMA o
Average Revenue
Per User bilit di gestire nuovi tipi di servizi garantendo Femtocell.
all'utente il soddisfacimento delle sue aspettative Daniele Roderi, Giacomo Premoli

PAGINA 24 INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008

 leggi e decreti
Nuove Leggi o Decreti corredati di un breve commento
per una migliore individuazione degli stessi.

A CURA DI MARIA GRAZIA SONZOGNO

Leggi e Decreti
LEGGI E NORMATIVE EDILIZIA ENERGETICA
NAZIONALI E REGIONALI
Decreto 28 marzo 2008 Ministero Decreto Legislativo 30 maggio 2008
per i Beni e le Attivit culturali n. 115 (G.U. n. 154 del 3 luglio 2008)
(Suppl. Ord. n. 127 alla G.U. n. 114 Attuazione della direttiva 2006/32/CE rela-
del 16 maggio 2008) tiva allefficienza degli usi finali dellenergia e
Linee guida per il superamento delle barriere i servizi energetici e abrogazione della diret-
architettoniche nei luoghi di interesse cultu- tiva 93/76/CEE.
rale.

Nuove Norme UNI in materia di

D.P.C.M. 6 maggio 2008 (G.U. n. 164
del 15 luglio 2008)
Approvazione del Modello unico digitale per
ledilizia.
certificazione energetica
Il Consiglio Nazionale Ingegneri ci ha tra-
smesso un comunicato concernente la pub-
blicazioni di una serie di norme UNI di
certificazione energetica, che integrano o so-
stituiscono quelle gi esistenti. Le stesse sono
reperibili sul nostro sito http://www.ordinein-
gegneri.milano.it/attualita_certific_energ.aspx

STRUTTURE

Decreto 6 maggio 2008 Ministero

delle Infrastrutture (G.U. n. 153 del
2 luglio 2008)
Integrazione al decreto 14 gennaio 2008 di
approvazione delle nuove Norme Tecniche
per le costruzioni.
Detto decreto riguarda lintegrazione, nel
testo approvato, delle norme concernenti
il legno, la cui approvazione fu rinviata in
quanto oggetto di parere circostanziato
da parte dellAustria.

SICUREZZA

Lettera circolare dei Vigili del

Fuoco n. 720/4122 del 29 maggio
2008
La circolare fornisce chiarimenti in me-
rito alla possibilit di intallare dispositivi a
scorrimento presso le uscite di piano e
lungo le vie desodo, al posto delle porte
apribili a semplice spinta.

PAGINA 26 INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008

 VARIE REGIONE LOMBARDIA

Decreto-Legge 3 giugno 2008 n. 97 D. Dir. Gen. 27 dicembre 2007 n.

(G.U. n. 128 del 3 giugno 2008)
Disposizioni urgenti in materia di monito-
raggio e trasparenza dei meccanismi di allo-
cazione della spesa pubblica, nonch in
materia fiscale e di proroga dei termini.
16381 (BURL 17.03.2008 n. 12)
Approvazione della circolare relativa alla ne-
cessit di certificazione energetica per gli im-
mobili oggetto di incentivi o agevolazioni.

L.R. 14 marzo 2008 n. 4 (Suppl. Ord.

Decreto-Legge 30 giugno 2008 n. n. 1 al BURL 17.03.2008 n. 12)
112 (Suppl. Ord. n. 152/L alla G.U. n. Ulteriori modifiche ed integrazioni alla L.R.
147 del 25 giugno 2008) 11 marzo 2005 n. 12 (Legge per il Governo
Disposizioni urgenti per lo sviluppo econo- del Territorio).
mico, la semplificazione, la competitivit, la
stabilizzazione della finanza pubblica e la
perequazione tributaria.
Segnaliamo alcuni punti della manovra:
art. 32: prevede labrogazione dellart.
35 comma 12 del D.L. 223/06 (Legge PRIVACY
Bersani). Per i professionisti scompare
lobbligo della tenuta di conti correnti e Garante per la protezione dei dati
della tracciabilit dei compensi (scom- personali (Suppl. Ord. n. 175 alla
pare lobbligo del pagamento con asse- G.U. n. 169 del 21 luglio 2008)
gno). Autorizzazioni numeri 1, 2, 3, 4, 5, 6, e 7 del
art. 35: prevede labrogazione dellart. 2008 relative al trattamento di dati sensibili
13 del D.lgs. 37/2008. che introduceva e di carattere giudiziario.
obblighi documentali in caso di trasfe-
rimento di immobili.

Decreto-Legge 30 giugno 2008 n.

113 (G.U. n. 151 del 30 giugno 2008)
Proroga di termini previsti da disposizioni le-
gislative.
Alcuni punti:
Prevenzione Incendi strutture ricettive
turistico-alberghiere: proroga al 30 giu-
gno 2009
Arbitrati: I termini di cui allart. 15 della
legge 28.02.2008 n. 31 in merito al-
labolizione dellistituto dellarbitrato
negli appalti pubblici sono differiti fino
alla data di entrata in vigore delle di-
sposizioni di legge di attuazione della
devoluzione delle competenze ivi pre-
vista.

Risoluzione Agenzia delle Entrate

del 7 luglio 2008 n. 283/E
Detrazione del 55% per spese relative ad in-
terventi di risparmio energetico.

Risoluzione Agenzia delle Entrate

del 3 luglio 2008 n. 275/E
Regime per i contribuenti minimi - legge 24
dicembre 2007 n. 244 - requisiti di accesso.

Tasso ufficiale di riferimento dal 3

luglio 2008 = 4,25%

Adeguamento ISTAT tariffa urbani-

stica maggio 2008: 1577,4

INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008 PAGINA 27


il nucleare in italia
tra passato, presente e futuro
I problemi irrisolti del nucleare a ventanni dal referendum il titolo
di un recente documento di Lega Ambiente la cui lettura consigliabile,
se non altro per cercare di capire in quale contesto si trova oggi il nostro
paese dal punto di vista energetico e quale futuro ha davanti a s in funzione
di alcune opzioni strategiche fondamentali in materia di energia.
o scorso novembre sono trascorsi ventanni dal
L referendum sul nucleare, i cui esiti sono a tutti
noti. L11 e il 12 del suddetto mese si sono tenute
a Roma manifestazioni di giubilo da parte di mili-
tanti politici dellarea rosso-verde nonch di ade-
renti alle principali associazioni ambientaliste
italiane e per celebrare loccasione Lega Ambiente
ha contemporaneamente reso disponibile on-line
un suo documento di 33 pagine dal titolo I pro-
blemi irrisolti del nucleare a ventanni dal referen-
dum, la cui lettura consigliabile a chicchessia,
sia pure attraverso il filtro voltairiano del Ti cono-
sco mascherina!.
Dal momento che una recentissima indagine ha di-
mostrato che, se si ripetesse oggi, il referendum
condurrebbe agli stessi risultati del 1987, sembre-
rebbe inutile perdere tempo a chiedersi cosa si sa-
rebbe potuto fare in questi ventanni per far
cambiare sia pure di poco idea agli italiani; pi co-
struttivo invece appare riflettere su cosa si possa
fare nel merito negli anni a venire. Ovvero addirit-
tura, se sia da perseguire la strada di fare qualcosa,
essendo ancora presente la sensazione che non
ci sia pi niente da fare al riguardo. Che cio abbia
ragione lex-ministro Bersani quando afferma che
lItalia non ha il fisico per il nucleare e che siccome
non sappiamo condurre a termine le piccole cose
(ad esempio una discarica in Campania per i rifiuti
solidi urbani), non proprio il caso di imbarcarci in
quelle grandi (ad esempio un deposito permanente
di rifiuti radioattivi).
Se vogliamo non arrenderci di fronte al vischioso
patchwork pessimismo-qualunquismo che costi-
tuisce il denominatore comune del variegato pa-
norama italiano, utile partire proprio dal succitato
documento di Lega Ambiente, per cercare se non
altro di capire in quale contesto si trovi oggi il no-
stro paese dal punto di vista energetico e quale fu-
turo abbia davanti a s in funzione di alcune opzioni
strategiche fondamentali (opzioni ovviamente che
sono predittive e non deterministiche e come tali
devono essere considerate) sempre in materia di
energia.
La premessa dobbligo che parlare di nucleare
vuol dire parlare di elettricit per cui di un terzo
dei consumi finali di energia. Spazziamo via da su-
bito quindi lidea che il nucleare possa rappresen-
tare da solo la panacea di tutti i problemi energetici
in Italia e nel mondo. Lequazione nucleare = pro-
duzione di energia elettrica non ammette dubbi (la-
sciando da parte per il momento il nucleare
militare). Altrimenti fuor di discussione ipotizzare,
sotto la spinta del global warming, di affidare al nu-
INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008
Energia
cleare tutta la produzione mondiale di energia elet-
trica. Significherebbe disseminare sul pianeta da
tremila a quattromila reattori da 1.000/1.500 MW
cadauno: una sterminata pletora incontrollabile e
incontrollata, in un mondo sotto lincubo della pro-
liferazione clandestina a scopi terroristici.
Si converr comunque che lenergia elettrica la
madre di tutte le energie: senza di essa non fun-
zionerebbero le industrie, si fermerebbero i treni, i
tram e le metropolitane, le nostre case sarebbero
al buio, senzacqua e senza gas, nelle stazioni di
servizio il carburante non uscirebbe dalle pompe, le
radio e le televisioni si spegnerebbero. Insomma LItalia importa
lintero nostro vivere quotidiano ne sarebbe scon- dallestero
volto e la struttura della nostra societ contempo- (essenzialmente
ranea crollerebbe miseramente. Per cui legittimo da Francia,
considerare lenergia elettrica una commodity pri- Austria e
maria e la sua produzione una questione vitale. Or- Svizzera)
bene lItalia il secondo paese del mondo come 50 TWh/anno,
importazioni di EE, nel senso che importiamo dal- pari al 12,5%
lestero (essenzialmente da Francia, Austria e Sviz- del totale dei
zera) 50 TWh/anno (dati Terna 2005) con potenze consumi di
in gioco da un minimo 4.000 MW (agosto notte) a energia
un massimo di 7.500 MW (inverno giorno), pari al elettrica.
12,5% del totale dei consumi. E questa una prima
condizione di vulnerabilit. La seconda, forse an-
cora pi preoccupante, che quella EE che produ-
ciamo noi necessita di combustibili fossili per il
90% del totale cos suddivisi: gas 60%, carbone
17%, olio combustibile 13%, totalmente importati
rispettivamente da Russia, Algeria, Paesi Bassi
(gas), Sud Africa, Indonesia, Colombia (carbone),
Libia, Russia, Arabia Saudita, Iran, Irak e altri mi-
nori (petrolio). Lapalissianamente ne consegue che
il nostro paese dipende in maniera assoluta dagli
approvvigionamenti esteri per sostenere la propria
domanda interna di elettricit. Insomma siamo in
affitto in casa nostra: se il padrone (del combusti-
bile) cambia idea nei nostri confronti e non ci rin-
nova il contratto, ci ritroviamo tutti per strada (al
buio). Applicando a questa situazione il concetto di
rischio R, cio del prodotto della magnitudo delle
Abstract
The problem of the nuclear energy in Italy:
past, present and future
After twenty years from the referendum about the nuclear energy, our
country keeps the second place in the world for the imports of
electrical energy. Nowadays there are insistent debates about a possible
use of the nuclear energy that, anyhow, doesnt represent the panacea
for all the energy problems. On the other hand, all the collateral
problems connected with the nuclear energy are still unsolved in all
countries,The United States in the first place.
PAGINA 29
 Veduta virtuale
a lavori ultimati
della centrale
nucleare
in costruzione
a Olkiluoto
(Finlandia).
Progetto
franco-tedesco.
Reattore EPR .

Combustibile
irraggiato sommerso
in vasca dacqua
a Le Hague
(Normandia).
La luce azzurra
generata
dalla radiazione
Cherenkov,
che si viene a creare
quando una particella
si sposta in un mezzo
ad una velocit
superiore a quella
della luce
nel mezzo stesso.

conseguenze M per la probabilit di accadimento
P, e attribuendo a questultima un valore piccolo
(molto remota lipotesi che i nostri padroni ci
chiudano tutti il rubinetto dei rifornimenti) resta
pur sempre il secondo fattore M oggettivamente
grandissimo: quindi R sicuramente un numero si-
gnificativamente >0. Se si preferisce un linguaggio
pi diretto si pu affermare che lItalia a rischio
blackout elettrico. Cautelativamente e/o prope-
deuticamente dovremmo quindi iniziare a mettere
in atto una serie di esercitazioni periodiche su tutto
il territorio nazionale (cos come si deve fare per
legge nei luoghi soggetti a rischio incendio
medio/alto) in cui la popolazione impari come
comportarsi in caso di blackout, compresa una
procedura di sopravvivenza in caso di prolungato
oscuramento elettrico. E questo, si badi bene,
non per fare terrorismo ideologico, ma semplice-
mente per mettere di fronte gli italiani alla realt
in cui ognuno di noi assai poco consapevolmente
si trova a vivere oggi.
Il nucleare potrebbe essere un rimedio alle vulne-
rabilit di cui sopra? In una certa parte s, ma non
del tutto. Il minerale uranifero esiste in Italia in
quantit risibili, ma in compenso due nazioni poli-
ticamente molto affidabili, il Canada e lAustralia,
ne posseggono oltre la met di tutto quello attual-
mente sfruttabile sul pianeta. Gli impianti di tra-
sformazione e di arricchimento (lasciamo perdere
lIran) sono presenti anchessi in paesi amici:
Olanda, Francia, Germania, Stati Uniti. Lo spau-
racchio dello shortage uranifero (entro meno di
un secolo non ci sar pi uranio disponibile sul pia-
neta) lascia il tempo che trova, primo perch tra
centanni chiss luomo quali altre fonti energeti-
che avr scoperto e secondo perch gi oggi per
produrre un kWh di energia elettrica si consuma
met delluranio che consumavamo ventanni fa,
per cui evidentemente siamo sulla buona strada.
Realizzare in Italia delle centrali nucleari di potenza
dal punto di vista dellengineering & construction
cosa dimostrata: ne abbiamo costruite 4,7 (Latina.

PAGINA 30 INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008

Garigliano, Trino, Caorso pi il 70% di Montalto di
Castro). Naturalmente non con lin-house building
ma questo ormai non si fa in nessuna parte del
mondo. Quindi (e non lo dice luomo della strada,
lo dice lENEL in una recente audizione al Senato)
siamo pronti per mettere in rete energia elettrica
da nucleare in ragione (dice sempre lENEL) di una
centrale da 1.000/1.200 MW ogni cinque anni se
costruite una alla volta o pi rapidamente ancora
se se ne fanno partire pi contemporaneamente.
E non si venga a obiettare che in Italia proibito
costruire centrali nucleari per via del referendum
del 1986: lo sanno anche le pietre che detto refe-
rendum toglieva al CIPE il potere di localizzare le
centrali senza darlo a nessun altro (per cui creando
di fatto terra bruciata attorno al consenso alla loro
realizzazione), ma senza proibire tale realizzazione
in assoluto e la moratoria ampiamente scaduta(1).
Per cui ha ragione Zorzoli quando provocatoria-
mente invita qualsivoglia raggruppamento dim-
prese a presentare un ineccepibile (ingegneristica-
mente parlando) progetto esecutivo di una centrale
nucleare X in localit Y, corredarlo di una Valuta-
zione dImpatto Ambientale(2) a prova di Ministero
dellAmbiente, ENEA, ARPAT et alia, e vedere un po
cosa succede a procedura andata in porto e quindi
con la classe politica (governo e opposizione) co-
stretta a dire lultima parola.
Riprendiamo ora il problema dei problemi: il con-
senso. Si detto che nulla cambiato in ventanni:
la gente non voleva il nucleare allora e non lo
vuole adesso. Ma forse non ha tutti i torti se si
pensa proprio a quanto in questi ventanni suc-
cesso al riguardo. Fermate le centrali funzionanti
con la moratoria del 1989 si doveva decidere se la-
sciare i reattori in stand-by in attesa di tempi mi-
gliori (o peggiori) tenendo le scorie in stato
conservativo, oppure di smantellarli completamente
e risolvere in maniera tombale il problema delle sco-
rie stesse. Il programma stato messo nelle mani
della SOGIN, una societ inizialmente ENEL, poi
passata al Ministero del Tesoro. Dopo alcuni anni
di limbo, si deciso di passare alla fase tombale
per cui la SOGIN ha iniziato 1) a realizzare il de-
commisioning delle centrali esistenti 2) a cercare e
quindi trovare un deposito permanente alle scorie
nucleari provenienti dai lavori di cui al punto prece-
dente. Il risultato di tali azioni ad oggi , eufemisti-
camente parlando, poco rassicurante. Lo stato
avanzamento lavori del decommisionig dovrebbe es-
sere da programma oltre il 50 % e invece siamo
all8%. Il sito del deposito permanente non stato
ancora individuato, anzi peggio: era stato indivi-
duato in un giacimento di salgemma in prossimit di
Scanzano Ionico, ma poi si dovuto fare macchina
indietro tutta perch si era in zona sismica, perch
si era in presenza a solo un chilometro di distanza
di un giacimento di gas naturale, perch si era
preso come benchmarking un sito pilota USA in
New Mexico (WIPP) il quale ci si accorti dopo es-
sere stato luogo ove erano gi successi numerosi e
(1)
E scaduta nel 1994 e non stata pi rinnovata.
(2)
Il combinato disposto dei DPCM del 10 agosto e 27 dicembre
1988 inserisce tra gli impianti assoggettati a VIA anche le centrali
nucleari.
INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008
Veduta aerea della
zona di Yucca
Mountain, Nevada,
sito scelto
dallAmministrazione
Bush come deposito
definitivo di tutte le
scorie nucleari USA.
imprevisti incidenti: insomma il meno indicato dei
posti possibili. Per giunta, al fine di ottenere il con-
senso della popolazione locale la SOGIN aveva man-
dato a Scanzano un ex generale dellesercito,
sicuramente assai pratico di conflitti armati ma
forse ancora da formare circa i conflitti civili in tema
di sicurezza ambientale(3). Negli Stati Uniti esistono
da tempo cattedre universitarie dove si insegna len-
vironmental problem solving, ma in Italia siamo an-
cora evidentemente in fase puerperale. Per il
momento aspettiamo che tornino in Italia le scorie
di terza categoria di Caorso e quelle residue di
Trino, che abbiamo iniziato a spedire allimpianto di
riprocessamento del gigante francese AREVA, a Le
Hague in Normandia. Ne partiranno nei prossimi 5
anni, dalle nostre 4 centrali, in totale 235 tonnel-
late. Riappariranno, sia pure molto ridotte in peso e
volume, incapsulate in matrice di borosilicato ve-
troso in 11 contenitori speciali (casks), tra dicias-
sette anni; ma non le potremo pi rispedire
allestero (esiste un trattato internazionale che deve
essere rispettato) e quindi la classe politica italiana
degli anni 2020/2030 finalmente non potr pi na-
scondersi dietro un dito e dovr uscire allo scoperto
decidendo dove metterle.
Personalmente sono molto curioso di vedere nel
frattempo cosa succeder negli USA al national
final repository di Yucca Mountain (Nevada), voluto
fortemente dalle amministrazioni Bush sen. & jr.,
la cui progettazione iniziata ventanni fa, su cui si
sono gi spesi 6,1 miliardi di dollari e che al mo-
mento in attesa dellOK finale da parte della Nu-
clear Regulatory Commission. Siamo in piena
campagna elettorale americana ma Barack Obama,
in sintonia con quanto da tempo sostenuto da Hil-
lary Clinton alla Commisione Ambiente del Senato,
ha gi dichiarato che, se verr eletto, lopera non
sar completata e quello che stato fatto sinora
verr decommissionato.
Non flagelliamoci troppo perch, come si pu ve-
dere, in materia di nucleare tutto il mondo paese.
Del resto Disraeli, quando alla Camera dei Comuni
gli venne chiesto cosa stesse facendo per le future
generazioni di sudditi della regina Vittoria, rispose
sdegnato: Ma cosa stanno facendo questi proni-
poti per noi?
Luciano Vianelli
(3)
Si tratta del Gen. Carlo Jean, la cui carica di commissario stra-
ordinario per la messa in sicurezza e lo smaltimento dei rifiuti nu-
cleari, in scadenza il 27 dicembre scorso, non stata rinnovata.
PAGINA 31
 Bioingegneria

anticorpi monoclonali
LIng. Laura Zamollo sta completando il suo Dottorato di Ricerca triennale
presso il Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica G. Natta
del Politecnico di Milano. Largomento del suo Dottorato : Gli Anticorpi
Monoclonali. Tale Dottorato cofinanziato al 50% dallOrdine degli Ingegneri
della Provincia di Milano. Pubblichiamo volentieri questarticolo della giovane
collega, come ulteriore contributo del nostro Ordine allInnovazione e alla
Ricerca, tanto necessarie alla nostra Nazione.

Gli anticorpi 1. INTRODUZIONE todomini: il FAB (Fragment Antigen Binding) la re-

monoclonali Il sistema immunitario il meccanismo di difesa
(Monoclonal grazie al quale il nostro organismo in grado di ri-
AntiBodies, conoscere e contrastare la presenza di sostanze
MAB) sono patogene (note come antigeni), quali virus, batteri
definiti tali in o altri agenti infettivi. La sua efficacia dipende da
quanto prodotti tre propriet fondamentali: la capacit di distin-
dai cloni di guere tra self (le molecole dellorganismo) e non
ununica cellula self (le sostanze estranee); la presenza di ele-
madre. menti in grado di eliminare gli antigeni; un mecca-
nismo mnemonico che consenta una risposta pi
rapida agli attacchi successivi da parte dello
stesso microrganismo (questultima caratteristica
consente lo sviluppo dei vaccini).
Gli anticorpi (o immunoglobuline, Ig) sono elementi
indispensabili per garantire tali funzioni: essi, in-
fatti, sono in grado di legarsi in modo specifico a
un determinato antigene in corrispondenza di uno
dei siti di legame presenti sulla sua superficie (detti
determinanti antigenici o epitopi). Pertanto un sin-
golo antigene pu presentare pi epitopi e stimo-
lare la produzione di diversi anticorpi, ma ciascun
anticorpo riconoscer uno e un solo determinante
antigenico. Tramite la formazione del complesso
con lantigene, gli anticorpi segnalano ad altri com-
ponenti del sistema immunitario (macrofagi e pro-
teine del complemento) lelemento estraneo da
distruggere e rimuovere.
Gli anticorpi sono glico-proteine ad alto peso mo-
lecolare (150 kDa), composte per l82-96% da
amminoacidi e per il 4-18% da carboidrati. Essi pre-
sentano una caratteristica forma a Y, lunga circa
240 , e sono generati da una specifica classe di
globuli bianchi, i linfociti B.
La loro struttura fondamentale costituita da due
catene leggere (25 kDa) identiche tra loro e da
due catene pesanti (50 kDa) identiche tra loro (Fi-
gura 1). Esistono cinque tipi di catene pesanti, in
base alle quali le immunoglobuline vengono suddi-
vise in altrettante classi funzionali (IgG, IgM, IgA,
IgD, IgE), ciascuna con propriet differenti rispetto
alla modalit di eliminazione dellantigene. Gli an-
ticorpi inoltre possono essere suddivisi in due sot-
Abstract
gione variabile che contiene il sito di legame per
lantigene; lFC (Fragment Crystalline) il dominio
con sequenza costante in ciascuna classe tramite
il quale essi vengono riconosciuti dai macrofagi.
La specificit del legame antigene-anticorpo pu
essere sfruttata per applicazioni sia terapeutiche
(per la cura di diverse malattie, tra cui i tumori) che
diagnostiche (per individuare la presenza nel san-
gue non solo di agenti patogeni, ma anche di dro-
ghe, farmaci e altre sostanze anomale). Lampia
possibilit di applicazioni e la loro importanza
spiega gli sforzi della ricerca scientifica volti alla
produzione di anticorpi su larga scala. I primi ten-
tativi in questo senso consistevano nelliniettare
lantigene in una cavia di laboratorio, lasciare che
si formassero gli anticorpi e quindi recuperarli dal
sangue degli animali. Tuttavia questo metodo for-
niva un siero contenente sostanze indesiderate e
una frazione molto ridotta di anticorpi utilizzabili.
Oggi questi limiti sono stati superati grazie allo svi-
luppo di una nuova tecnologia: gli anticorpi mono-
clonali.
2. PRODUZIONE DI ANTICORPI
MONOCLONALI
2.1. Generazione degli anticorpi in laboratorio
Gli anticorpi monoclonali (Monoclonal AntiBodies,
MAB) sono definiti tali in quanto prodotti dai cloni
di ununica cellula madre. Essi si contrappongono
alla risposta policlonale in vivo (quella sviluppata
da ciascun organismo) in quanto questultima ga-
rantisce la generazione di anticorpi diversi a par-
tire da pi cellule madri (linfociti B).
La produzione dei MAB (Figura 2) prevede innanzi-
tutto che lantigene contro cui si vogliono svilup-
pare gli anticorpi venga iniettato nelle cavie di
laboratorio (gli animali maggiormente utilizzati
sono i topi), in modo che esse sviluppino la rispo-
sta immunitaria; successivamente si isolano i lin-
fociti B dalla milza e dai linfonodi dellanimale. I
linfociti B, tuttavia, non sono in grado di sopravvi-
vere a lungo al di fuori dellorganismo, se coltivati
in vitro essi muoiono dopo brevissimo tempo e non
possono quindi essere impiegati tal quali per la

Monoclonal Antibodies produzione a lungo termine di anticorpi. Per questo

Our organism defends itself by recognizing and hindering the external
pathogenic agents (such as viruses, bacteria and other infectious agents).
At the Chemistry, Materials and Chemical Engineering Department of
Milan Polytechnic, where the author carries out his program of
doctorate, a research aiming at optimizing the production of biological
is being now carried out.
si procede con la fusione di questi globuli bianchi
con cellule cancerose; in particolare, vengono uti-
lizzati i mielomi, forme tumorali dei linfociti B che
hanno perso la capacit di produrre anticorpi. Il
prodotto della fusione cellulare viene chiamato ibri-
doma e racchiude in s le caratteristiche di en-

PAGINA 32 INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008

trambe le cellule di origine: come i linfociti in
grado di produrre gli anticorpi di interesse; come i
tumori presenta la capacit di crescere in modo in-
definito e a una velocit superiore alla normale ve-
locit di crescita di una cellula. Gli ibridomi cos
ottenuti sono quindi in grado di produrre un unico
tipo di anticorpi e in quantit elevate; inoltre essi
possono crescere e sopravvivere al di fuori dellor-
ganismo (in un opportuno mezzo di coltura) per un
periodo indefinito.
Il passaggio successivo prevede di separare gli ibri-
domi dalle cellule non fuse, grazie al mezzo di col-
tura selettivo HAT (hydroxanthine, aminopterin,
thymidine) che favorisce lo sviluppo delle cellule
ibride ma non consente la crescita dei soli linfociti
B o delle sole cellule di mieloma. Infine gli ibridomi
pi stabili, efficaci e produttivi vengono selezionati
per la clonazione e per la conseguente produzione
su pi ampia scala (in vivo o in vitro) degli anticorpi
monoclonali di interesse.
Linvenzione dei MAB solitamente accreditata a
Georges Khler, Csar Milstein e Niels Kaj Jerne Figura 1 - Struttura di un anticorpo.
che vinsero il Premio Nobel per la Medicina nel
1975. I primi MAB erano creati esclusivamente a
partire da cellule murine (dal latino mus, muris,
topo); il problema di questo approccio risiede nel
fatto che il sistema immunitario umano riconosce
gli anticorpi murini come elementi estranei e pro-
cede quindi alla loro eliminazione. Nel breve pe-
riodo ci pu comportare reazioni di tipo allergico
anche gravi; nel lungo periodo ci significa che gli
anticorpi somministrati saranno efficaci solo nella
prima applicazione, mentre in seguito il sistema im-
munitario li eliminer prima che essi possano svol-
gere la propria funzione. Grazie ai progressi
compiuti nel campo dellingegneria genetica,
stato possibile aggirare questo ostacolo sosti-
tuendo parti dellanticorpo murino con il corrispet-
tivo umano; in base allentit di questa
sostituzione, si parla di anticorpi chimerici o uma- Figura 2 - Produzione di anticorpi monoclonali.
nizzati. Gli anticorpi chimerici sono ottenuti dal-
lunione delle regioni variabili murine con la regione
costante umana; essi risultano umani al 65%, e peranno un tumore in grado di produrre un fluido
consentono una riduzione dellimmunogenicit e (detto fluido ascitico) ricco di anticorpi; nel se-
un aumento dellemivita del siero (tempo richiesto condo caso gli ibridomi vengono impiantati in col-
per ridurre del 50% la concentrazione di farmaco ture batch o in sistemi a membrana semipermeabile.
in un organismo) significativi. I MAB umanizzati, in- La tecnica in vivo consente di ottenere elevate con-
vece, sono costituiti dalla regione ipervariabile mu- centrazioni di MAB in tempi relativamente brevi
rina (ovvero la zona terminale della regione (circa sei settimane) e, nel caso di scale di produ-
variabile, che costituisce il sito di legame per lan- zione piccole (fino a 10 g) e medie (fino a 100g),
tigene) e dal restante anticorpo umano, risultando con costi inferiori rispetto al metodo in vitro; inol-
umani al 95%. Sono inoltre stati realizzati anticorpi tre, grazie alle condizioni di crescita ideali, i metodi
completamente umani a partire da topi transgenici, in vivo consentono di sfruttare tutte le linee cellu-
introducendo i geni umani delle immunoglobuline lari, anche quelle non ottimizzate. Tuttavia essi pre-
nel genoma murino; questi MAB risultano pi sicuri sentano i ben noti problemi associati allimpiego di
ed efficaci di quelli di vecchia generazione. Gli svi- animali in questi settori: la questione etica legata
luppi ancora pi recenti di questa tecnologia pre- alle sofferenze loro imposte; la necessit di ricor-
vedono di utilizzare frammenti di anticorpo anzich rere a personale specializzato e procedure rigorose
lintera proteina; ci consentirebbe di raggiungere per la manipolazione e il controllo degli animali; in-
pi facilmente le cellule tumorali, aumentando lef- fine il rischio di contaminazione del MAB prodotto
ficacia del trattamento. con immunoglobuline o patogeni di origine ani-
male.
2.2. Produzione su larga scala I metodi in vitro, per contro, limitano lutilizzo dei
Per quanto riguarda la produzione di MAB su larga topi alle fasi iniziali di produzione e prevedono la
scala esistono due possibilit: la produzione in vivo possibilit di crescere gli ibridomi in colture prive di
o in vitro. Nel primo caso libridoma selezionato siero animale (sistemi serum-free, contrapposti a
viene iniettato nei topi, che di conseguenza svilup- sistemi in vitro che utilizzano il siero bovino fetale

INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008 PAGINA 33


Figura 3 - come mezzo di coltura). Ci consente di ridurre il
Rappresentazione rischio di contaminazione, che tuttavia non mai
schematica del tutto eliminato: anche in assenza di siero pos-
della cromatografia
di affinit. sibile la contaminazione da ibridomi morti e altri
microrganismi. Risulta pertanto evidente come la
sterilit di materiali e apparecchiature impiegati sia
un aspetto critico in ogni fase della produzione.
Per quanto riguarda la concentrazione dei MAB
prodotti, esistono differenze significative tra i si-
stemi batch e quelli a membrana semipermeabile.
Nel primo caso si ottengono miscele a bassa con-
centrazione di anticorpi, che andranno quindi con-
centrate: tale operazione pu denaturare gli
anticorpi e/o modificarne laffinit e comporta un
aumento di tempi e costi di produzione. Nei sistemi
a membrana, invece, possibile produrre MAB in
concentrazioni confrontabili con quelle del fluido
ascitico dei topi.
Tuttavia, il vero elemento cruciale in base al quale
viene effettuata la scelta del metodo da utilizzare
il costo. Uno dei fattori che determina lelevato
costo delle tecniche in vitro lottimizzazione del
processo, ovvero la selezione del clone da utiliz-
zare: questa indispensabile in quanto ogni linea
cellulare risponde in maniera differente ai diversi
metodi di produzione in vitro; in alcuni casi alcuni
casi gli ibridomi non riescono a sopravvivere nei si-
stemi in vitro attualmente esistenti, pertanto la tec-
nica in vivo una scelta obbligata. Tuttavia, per
scale di produzione medio-grandi (>100 g), i costi
delle tecniche in vitro possono diventare competi-
tivi con quelle in vivo, in quanto i costi fissi di otti-
mizzazione sono ripartiti su una maggiore quantit
di MAB prodotti.
In definitiva, la scelta della tecnica utilizzata di-
pende dallutilizzo finale del MAB. Nelle applica-
zioni diagnostiche la scala di produzione
tipicamente medio-piccola, si ha una minore pre-
occupazione per la contaminazione da parte di
agenti estranei ma risulta fondamentale contenere
tempi e costi di produzione, saranno quindi prefe-
riti i metodi in vivo. Al contrario per le applicazioni
terapeutiche, caratterizzate da scale di produzione
medio-grandi, vengono solitamente preferiti me-
todi in vitro e serum-free poich consentono di ri-
durre il rischio di contaminazione da parte di
anticorpi e patogeni di origine animale. Si ritiene
che in futuro, grazie allottimizzazione delle tecni-
che di produzione, i sistemi in vitro diventeranno
PAGINA 34
pi economici ed efficienti e la maggior parte della
produzione di MAB avverr con tali metodi.
2.3. Purificazione
Un ulteriore passaggio critico nella produzione dei
MAB la loro purificazione. Questo processo pre-
senta molteplici difficolt, a partire dallestrema
complessit della miscela (siero, fluido ascitico,
brodo di coltura) da cui vanno estratti gli anticorpi.
Questo problema ancora pi sentito se si ricorda
che le specifiche di purezza imposte sono molto
stringenti (per le applicazioni terapeutiche ne-
cessaria una purezza prossima al 100%, mentre
essa pu essere inferiore per il settore diagno-
stico). inoltre fondamentale che la struttura della
proteina rimanga inalterata: tanto il sito di legame
per lantigene quanto i siti di riconoscimento per i
recettori dellanticorpo (come ad esempio i ma-
crofagi o altre proteine) non devono essere dena-
turati o modificati durante la purificazione. Va
infine considerato il costo complessivo della pro-
cedura da utilizzare: attualmente il costo del solo
processo di purificazione pu rappresentare il 50-
80 % del costo complessivo di produzione e que-
sto vale per anticorpi prodotti sia in vivo che in
vitro.
Diverse tecnologie sono state considerate per la
separazione dei MAB (precipitazione, filtrazione,
estrazione con solvente, cristallizzazione), tuttavia
i risultati migliori sono stati ottenuti con i metodi
cromatografici (affinit, scambio ionico, interazioni
tiofiliche) e in particolar modo con la cromato-
grafia di affinit.
Questo metodo (Figura 3) si basa sullinterazione
specifica e reversibile tra limmunoglobulina e una
determinata molecola (il legante) che risulta in
grado di legare in modo selettivo o il sito di legame
dellantigene (nel dominio FAB) o la regione co-
stante dellanticorpo (dominio FC); questultima
strategia attualmente la pi utilizzata.
3. APPLICAZIONI TERAPEUTICHE DEI MAB
Gli anticorpi monoclonali sono utilizzati a scopo te-
rapeutico per la cura di diverse malattie, quali tu-
mori, malattie cardiovascolari, patologie infiammatorie,
fenomeni di rigetto post-operatorio, sclerosi multi-
pla; tuttavia il settore oncologico a dominare la ri-
cerca e il mercato.
Le terapie immunologiche per la cura del cancro
sono necessariamente trattamenti di tipo passivo,
ossia utilizzano anticorpi non generati dal paziente:
il suo sistema immunitario, infatti, riconosce le cel-
lule tumorali come self e non le combatte. Tutta-
via queste sono cellule altamente anormali e
spesso esprimono sulla propria superficie recettori
inappropriati per il tipo di cellula, per lambiente
circostante o per la fase di sviluppo dellorganismo
(ad esempio cellule con caratteristiche embrionali
riscontrate in un individuo adulto). Alcuni tumori
presentano recettori rari o assenti sulle cellule
sane, che possono attivare la crescita e la divisione
incontrollata della cellula. possibile sfruttare tali
caratteristiche delle cellule cancerose per proget-
tare MAB che siano in grado di contrastare un tu-
more o direttamente, riconoscendo e legando i
recettori anomali presenti sulla sua superficie, o
indirettamente, agendo su altre cellule/molecole
INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008
comunque necessarie per la sua crescita.
Unulteriore possibilit costituita dagli anticorpi
coniugati, ovvero legati a farmaci, sostanze radio-
attive, agenti chemioterapici o altre tossine:
quando lanticorpo si lega allantigene, lelemento
nocivo agisce sul tumore e ne provoca la morte.
Pur essendo un metodo pi aggressivo rispetto ai
MAB non coniugati, lazione mirata e congiunta del-
lanticorpo e della tossina aumenta lefficacia del
trattamento e allo stesso tempo riduce in modo si-
gnificativo gli effetti collaterali sui tessuti sani ri-
spetto alle terapie tradizionali.
Il primo MAB per applicazioni terapeutiche (Muro-
monab, OKT-3, anticorpo di origine murina svilup-
pato contro i fenomeni di rigetto post-opratorio) fu
approvato dalla FDA (Food and Drug Administration)
nel 1986. Attualmente esistono in commercio 21
terapie a base di MAB, la pi recente delle quali
stata approvata nel 2007 (Eculizumab Soliris,
MAB umanizzato utilizzato nella cura di malattie in-
fiammatorie), mentre centinaia sono nella fase dei
test clinici o in attesa di approvazione. Il mercato
degli anticorpi monoclonali attualmente tra quelli
in maggiore crescita nel settore farmaceutico: il
suo valore raddoppiato passando da circa 10.3
miliardi di dollari nel 2004 a 20.6 miliardi nel 2006.
I significativi progressi tecnologici nella produzione
e i buoni risultati dei test clinici hanno indotto lin-
dustria farmaceutica a ridefinire la direzione della
ricerca anteponendo i MAB ai farmaci tradizionali;
lobiettivo primario in questo settore non pu che
essere la riduzione dei costi di produzione: basti
pensare infatti che il costo annuale della terapia
per un paziente dellordine dei 30 mila euro (dato
relativo al 2006).
4. IL PROGETTO DI RICERCA
AL POLITECNICO DI MILANO
Il Politecnico di Milano direttamente coinvolto
nella ricerca sugli anticorpi monoclonali grazie a
un progetto svolto presso il Dipartimento di Chi-
mica, Materiali e Ingegneria Chimica G. Natta,
sotto la supervisione del Professore Carlo Caval-
lotti. Il lavoro, co-finanziato dallOrdine degli Inge-
gneri della Provincia di Milano, coinvolge diversi
dottorandi e ricercatori, e si inserisce nellambito
del progetto AIMs (Advanced Interactive Materials
by Design(1)). Lobiettivo di AIMs consiste nellotti-
mizzare le tecniche di produzione di farmaci biolo-
gici, quali sono i MAB; partecipano a questo studio
industrie farmaceutiche (Bayer, Merk, Sartorius) e
altre universit europee (tra cui lETH di Zurigo); il
progetto finanziato dalla comunit europea.
Nel caso degli anticorpi monoclonali si visto che
le tecniche di purificazione possono incidere per
oltre il 50% sul costo complessivo di produzione,
per cui risulta indispensabile ottimizzare tale fase
del processo. In particolare il nostro progetto si
concentra sulle tecniche di cromatografia di affi-
nit per la purificazione dellimmunoglobulina G
(IgG, lanticorpo presente in maggiore concentra-
zione nellorganismo umano). Attualmente i leganti
utilizzati (nel caso dellIgG il pi diffuso la pro-
(1)
www.aims-eu.de
INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008
teina A da Staphylococcus Aureus), pur garantendo
unelevata affinit per lanticorpo da purificare, pre-
sentano anche alti costi di produzione e problemi
di stabilit e sterilit. Pertanto vengono ricercati
nuovi leganti sintetici in grado di superare i limiti
dei leganti naturali e garantire comunque unele-
vata selettivit. Solitamente, per, il design di nuovi
leganti considera esclusivamente le loro interazioni
con lanticorpo, trascurando invece quelle con gli
altri componenti del sistema cromatografico.
In realt, anche le caratteristiche della matrice di
supporto e del braccio spaziatore di fatto influen-
zano il comportamento del legante e la sua affinit
per la proteina(2). Il nostro lavoro consiste pertanto
nellinvestigare leffetto del substrato e dello spa-
cer sul processo di separazione, con lobiettivo di
definire la natura delle interazioni che caratteriz-
zano il sistema in esame e ottenere delle indica-
zioni per il design razionale di nuovi leganti. Questa
analisi viene realizzata mediante simulazioni di di-
namica molecolare (MD) del sistema cromatogra-
fico substrato spacer legante IgG.
Lapproccio computazionale, infatti, negli ultimi
anni ha compiuto notevoli progressi (calcolo paral-
lelo, software avanzati, modelli sempre pi accu-
rati) grazie ai quali oggi possibile studiare sistemi
molto complessi come quelli biologici (nelle simu-
lazioni MD vengono trattati decine di migliaia di
atomi) e ottenere risultati confrontabili con quelli
sperimentali. I metodi computazionali inoltre con-
sentono di svolgere un lavoro complementare volto
a razionalizzare e accelerare lattivit sperimentale:
essi permettono di progettare nuove serie di com-
posti (librerie molecolari), di stimarne le potenzia-
lit come leganti grazie a opportuni software
(docking molecolare) e di selezionare i pi promet-
tenti, che potranno quindi essere sintetizzati e sag-
giati. Combinando i diversi metodi dindagine,
pertanto, possibile ottenere una maggiore com-
prensione del sistema in esame e ridurre notevol-
mente i costi e i tempi della ricerca.
Laura Zamolo
Dipartimento di Chimica, Materiali
e Ingegneria Chimica G. Natta
Politecnico di Milano
(2)
Busini,V.; Moiani, D.; Moscatelli, D.; Zamolo, L.; Cavallotti, C. In-
vestigation of the Influence of Spacer Arm on the Structural Evo-
lution of Affinity Ligands Supported on Agarose. J. Phys. Chem. B,
2006, 110
PAGINA 35
 Appalti Pubblici
bandi di gara e procedure
di scelta dei contraenti
Cenni introduttivi sulle tipologie di contratti
e sulle procedure ad evidenza pubblica.
l codice sugli appalti pubblici (Decreto Legislativo
I 163/2006) raccoglie tutte le leggi sui contratti
pubblici relativi a lavori, forniture e servizi e come
tale ha una vastit che ne consente unanalisi cir-
coscritta a singoli aspetti contenuti nello stesso.
Il codice, riformando le disposizioni precedenti in
materia, stabilisce che i lavori pubblici possono es-
sere realizzati esclusivamente mediante contratti
di appalto o di concessione (articolo 53).
La riforma ha quindi ribadito il principio della tipi-
cit degli strumenti contrattuali, nonostante dot-
trina e giurisprudenza abbiano nel corso della
previgente disciplina lasciato spazio a forme con-
trattuali diverse dallappalto.
Il codice (articolo 56) lascia nella discrezionalit
della stazione appaltante la scelta della tipologia
di appalto, con il solo limite di doverne motivare la
scelta, utilizzando uno tra i seguenti strumenti: ap-
palto per esecuzione di lavori, appalto per la pro-
gettazione esecutiva e lesecuzione di lavori (detto
anche appalto integrato) e appalto per progetta-
zione e esecuzione di lavori con progettazione ese-
guita in fase di offerta (simile nella sostanza al
vecchio appalto concorso).
Tale ultima figura non da confondere con lap-
palto del general contractor previsto dalla disci-
plina comunitaria che si connota per essere un
chiavi in mano con obbligazioni di risultato a ca-
rico del contraente, istituto molto utilizzato in am-
bito internazionale per i progetti di importi e
complessit consistenti.
Premessi tali cenni sulle tipologie di contratti cui
possibile ricorrere nelle procedure ad evidenza
pubblica, nei successivi paragrafi si intendono illu-
strare le singole procedure ad evidenza pubblica
previste dal codice degli appalti.
Il bando di gara dovr indicare il tipo di procedura
e loggetto del contratto (articolo 55, paragrafo 3).
Rispetto alla disciplina previgente il codice degli ap-
palti ha introdotto circoscritte ma rilevanti novit.
La prima differenza tra vecchia e nuova normativa
di natura terminologica: dovremmo abituarci a
non usare pi i termini pubblico incanto, licita- da invitare.
zione privata o trattativa privata in quanto il co-
dice degli appalti ha adottato la terminologia
comunitaria cui viene fatto riferimento nei succes-
sivi paragrafi.
Abstract
Calls for bids and procedures
for the choice of the contracting parties
The Code for the public bids (Decree with the force of law 163/2006
states that the public works can be carried out only by contracts or by
concession. The articles examines the novelties that are limited, but
remarkable, of this reform.
PAGINA 36
Al riguardo la legge chiarisce che per lindividua-
zione dei contraenti le stazioni appaltanti possono
utilizzare, per i casi e con le modalit che illustre-
remo, le procedure aperte o ristrette, quelle ne-
goziate con o senza pubblicazione di bando di gara
ovvero il dialogo competitivo.
PROCEDURE APERTE E RISTRETTE
Le procedure da utilizzarsi in via ordinaria sono la
procedura aperta e quella ristretta.
Nelle procedure aperte gli offerenti presentano le
proprie offerte nel rispetto delle modalit e dei ter-
mini fissati nel bando di gara (articolo 55, para-
grafo 5).
Nelle procedure ristrette invece gli offerenti pre-
sentano la richiesta di invito e sono invitati dalla
stazione appaltante coloro che sono in possesso
dei requisiti di qualificazione previsti dal bando.
Ci che caratterizza la procedura ristretta rispetto
alla procedura aperta lesistenza di una fase di
pre-qualifica.
Il secondo comma dellarticolo 55 del codice degli
appalti stabilisce un utilizzo preferenziale della pro-
cedura ristretta nel caso in cui il contratto da affi-
dare abbia ad oggetto non solo lesecuzione di
lavori ma anche la progettazione ovvero nel caso
in cui laggiudicazione debba avvenire con il crite-
rio dellofferta economicamente pi vantaggiosa e
non del prezzo pi basso.
Altra rilevante novit nelle procedure ristrette at-
tiene allintroduzione della cosiddetta forcella
ossia nella facolt da parte della stazione appal-
tante di limitare il numero degli invitati.
Per poter limitare il numero dei soggetti invitati oc-
corro alcuni requisiti e cio che lappalto abbia un
valore superiore a 40 milioni di euro e che lopera
preveda elementi di complessit tale da giustificare
la limitazione degli inviti. In tal caso occorre che la
stazione appaltante indichi il numero minimo dei
soggetti da invitare con facolt di indicare anche il
numero massimo nonch i criteri oggettivi e non
discriminatori in base ai quali scegliere i soggetti
LA PROCEDURA NEGOZIATA:
CON E SENZA PUBBLICAZIONE
DEL BANDO DI GARA
Una delle innovazioni pi rilevanti del codice degli
appalti riguarda la disciplina della procedura nego-
ziata.
E bene sapere che lipotesi di ricorso alla proce-
dura negoziata con pubblicazione di bando di gara
limitata, per espressa disposizione normativa (ar-
ticolo 56, comma 1) alle ipotesi in cui si sia prov-
veduto senza successo ad una procedura aperta o
ristretta e per lavori di importo inferiore ad 1 mi-
INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008
lione di euro ovvero per lavori di ricerca o speri-
mentazione od infine nei casi di impossibilit di fis-
sazione preliminare dei prezzi.
Pubblicato il bando la stazione appaltante invita i
candidati selezionati a negoziare; il bando ha quindi
in questa procedura la funzione non di raccogliere
le offerte ma bens di selezionare i soggetti cui in-
viare, in un momento successivo, gli inviti al fine di
ricevere le relative offerte.
La natura di tale procedura, sulla falsariga della
equivalente disciplina comunitaria, tale da attri-
buire un certo margine di discrezionalit alla sta-
zione appaltante.
In verit vi una differenza non minimale tra pre-
visione comunitaria e norma locale in quanto nella
disciplina UE la scelta dei candidati da invitare
connaturata ed parte della procedura stessa
mentre nella previsione italiana questa una mera
facolt da esercitarsi nelle sole ipotesi sopra indi-
cate.
Terminata la fase della selezione, con o senza la
menzionata forcella, si apre la vera e propria ne-
goziazione finalizzata ad adeguare le offerte alle
necessit della stazione appaltante.
La negoziazione dovr assicurare parit di tratta-
mento per i chiamati e si concluder attraverso lin-
dividuazione dellofferta migliore, utilizzando il
criterio del prezzo pi basso o dellofferta econo-
micamente pi vantaggiosa.
Lipotesi dellaggiudicazione mediante procedura
negoziata senza pubblicazione di bando di gara si
avvicina, almeno per alcune caratteristiche, alla
vecchia trattativa privata ed limitata, per
espressa disposizione normativa (articolo 57) alle
ipotesi in cui non vi sia stata alcuna offerta in una
precedente espletata procedura aperta o ristretta,
quando vi siano ragioni tecniche che concludano
per un solo operatore o nei casi di estrema urgenza
e inoltre, per le sole forniture, in caso di acquisto di
materie prime quotate in borsa, di prodotti in so-
stituzione di altri gi installati, di prodotti per la ri-
cerca e sperimentazione o di forniture a particolari
condizioni di favore da un fornitore che sta ces-
sando lattivit commerciale.
Anche per tale procedura, per quanto possibile
(sono le parole del codice degli appalti), dovranno
essere assicurati i principi di trasparenza, concor-
renza e rotazione nonch del numero minimo, pari
a tre, di soggetti con cui negoziare.
Inoltre come previsione assoluta e non solo l ove
possibile, dovranno essere assicurati i principi della
contemporaneit della negoziazione tra gli offerenti
e dellaggiudicazione in base al prezzo pi basso o
allofferta economicamente pi vantaggiosa.
IL DIALOGO COMPETITIVO
Il dialogo competitivo (articolo 58) pu conside-
rarsi una delle disposizioni pi innovative del co-
dice. Si tratta di una procedura di aggiudicazione
limitata ai soli appalti particolarmente complessi.
Questa condizione pu dirsi sussistente quando la
stazione appaltante, per ragioni oggettive a lei non
imputabili, non in grado di stabilire con quali
mezzi tecnici realizzare le opere o di quantificare i
bisogni e le caratteristiche dellintervento da rea-
lizzare.
Proprio lassenza di competenza in capo alla sta-
INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008
zione appaltante impone che questo strumento sia
utilizzato con le dovute cautele e per tale ragione la
norma impone alla stazione appaltante di motivare
in maniera specifica le ragioni di ricorso a questa
procedura.
Caratteristica del dialogo competitivo che, dopo
la pubblicazione del bando nelle forme ordinarie,
si avvia una fase di dialogo tra stazione appal-
tante e offerente finalizzata, nel rispetto del princi-
pio di parit di trattamento tra i partecipanti,
allindividuazione e alla definizione della soluzione
e dei mezzi pi idonei a soddisfare le necessit o gli
obiettivi dellamministrazione appaltante.
La norma chiarisce la netta separazione tra la fase
del dialogo e la fase successiva in cui la stazione
appaltante riceve e valuta le offerte che le sono
pervenute cos come prescrive il divieto di ricor-
rere al dialogo competitivo se finalizzato a ostaco-
lare, limitare o distorcere la concorrenza tra le
imprese.
Nel caso di ricorso al dialogo competitivo laggiu- La prima
dicazione dovr avvenire sempre in base al criterio differenza tra
dellofferta economicamente pi vantaggiosa. vecchia e nuova
In sintesi emerge che il dialogo competitivo una normativa di
procedura assai pi flessibile di quelle previste per natura
laggiudicazione in via ordinaria ed fuori di dubbio terminologica:
che essa produrr una serie di problemi in rela- dovremmo
zione alla sua sostanziale estraneit rispetto ai ca- abituarci a non
noni tipici delle procedure ad evidenza pubblica pi usare pi i
tradizionali. termini
Proprio alla luce delle sue peculiari caratteristiche, pubblico
sar di grande interesse verificare lutilizzo che incanto,
sar riservato al dialogo competitivo nella pratica licitazione
degli affari pubblici tenuto conto delle esigenze ga- privata o
rantistiche e di par condicio che gli appalti pubblici trattativa
per loro natura devono assicurare. privata in
quanto il codice
LACCORDO QUADRO degli appalti ha
ED I SISTEMI DINAMICI DI ACQUISIZIONE adottato la
Il testo unico sugli appalti pubblici ha poi previsto terminologia
listituto dellaccordo quadro (articolo 59) di durata comunitaria.
non superiore ai quattro anni salvo casi eccezio-
nali, per le ipotesi di lavori di manutenzione e la-
vori caratterizzati da serialit e caratteristiche
esecutive standardizzate.
In genere si tratta di lavori ripetitivi di importi non
particolarmente elevati e proprio per questo si
rende conveniente operare la scelta una sola volta
per tutte le prestazioni da svolgersi in un determi-
nato arco temporale, con evidenti risparmi di tempi
e costi per la stazione appaltante.
Lassegnazione di accordi quadro dovr avvenire, a
uno o pi soggetti, secondo le procedure aperte o
ristrette precedentemente esaminate. Quanto al-
lutilizzo della procedura negoziata, nel silenzio del
codice, i commentatori hanno parlato di inconci-
liabilit con lo strumento dellaccordo quadro.
I criteri di aggiudicazione degli accordi quadro re-
stano quelli del prezzo pi basso e dellofferta eco-
nomicamente pi vantaggiosa.
Concluso laccordo si avvia la seconda fase, quella
dellaffidamento dei singoli lavori che dovr avve-
nire senza modifiche sostanziali rispetto a quanto
previsto nellaccordo quadro.
Ci non fonte di difficolt qualora laccordo qua-
dro sia stato concluso con un solo soggetto.
Se invece laccordo quadro stato sottoscritto con
PAGINA 37
Recensioni
pi di un operatore il procedimento si articola in
quanto, qualora non fossero gi state definite in
dettaglio tutte le condizioni dirette a regolamen-
tare laffidamento del singolo contratto, occorre un
ulteriore confronto competitivo che si realizza invi-
tando i firmatari dellaccordo quadro a precisare le
condizioni originarie fissate nel capitolato doneri
(Articolo 59, comma 8). Sulla scorta di tali preci-
sazioni, la stazione appaltante affider i singoli la-
vori applicando i criteri di aggiudicazione fissati nel
capitolato doneri.
Il codice degli appalti prevede anche la possibilit
di adottare sistemi dinamici di acquisizione per le
a cura di Chiara Battistoni sole forniture e servizi tipizzati e standardizzati di
uso corrente con esclusione di tale strumento per
quegli appalti da eseguirsi su specifiche tecniche
approntate dal committente.
Si tratta tipicamente degli acquisti correnti per la
LATOMO SOCIALE
gestione quotidiana dellattivit della stazione ap-
Il comportamento umano e le leggi della fisica paltante, quali la cancelleria e la minuteria.

di Mark Buchanan CONCLUSIONI

Mondadori, 2008 La vastit dellargomento imporrebbe di ulterior-
mente precisare specifiche disposizioni relative ai
cosiddetti settori esclusi, alle soglie comunitarie
Un libro borderliner, sospeso tra la sociologia e la fisica, impegnato a consolidare e nazionali e ad altre distinzioni che il codice degli
quel ponte che scienziati del calibro del Nobel Kahlenman hanno cominciato a appalti prevede in relazione alle specifiche proce-
costruire decenni fa, nel tentativo di spiegare scientificamente il comportamento dure ad evidenza pubblica per la selezione dei con-
umano. Mark Buchanan, gi autore di Ubiquity e Nexus, fisico teorico, gi redat- traenti, ma, cos facendo, si correrebbe il rischio di
tore di Nature e New Scientist; scrive con semplicit e immediatezza di temi de- cadere in un tecnicismo giuridico che poco giove-
cisamente ostici, anche per noi ingegneri che con la matematica dovremmo avere rebbe al lettore.
familiarit. Non aspettatevi formule, per; le pagine de Latomo sociale sono piut-
tosto un concentrato di postulati logici che dovrete esplorare, meditare, leggere
Da ultimo vale la pena di sottolineare come dalla
e rileggere per coglierne le implicazioni pi profonde. sua emissione ad oggi il codice degli appalti ha gi
La lettura, per quanto impegnativa, non vi deluder anche perch, con un pizzico subito pi di un ritocco ma nella sostanza lasse
di creativit e fantasia, non vi sar difficile applicare alla vita quotidiana ci che portante resta e non si pu che attendere che ma-
avrete imparato. turino i primi filoni interpretativi e giurisprudenziali
Facciamo insieme questo semplice esperimento; riflettiamo sulla condizione di crisi che in ambito pubblicistico rilevano tanto quanto
che attanaglia il mondo intero; l dove c crisi, domina lincertezza che delinea le previsioni normative.
scenari imprevedibili.
In questa situazione perfino ragionevole pensare non ci sia governo davvero ca-
pace di predisporre misure idonee; non questione di incapacit, piuttosto man- Avv. Renato Lunelli
canza di strumenti adatti a governare e comprendere ci che accade.
Il pi delle volte in queste situazioni, osserva Buchanan, possiamo solo arrabat-
tarci, ma se avessimo unidea delle forze nascoste che guidano il mondo e danno
forma alle nostre vite collettive, forse ci arrabatteremmo meglio.
La riflessione di Buchanan ha il pregio di suggerire un percorso di lettura del quo-
tidiano che fa della conoscenza scientifica un alleato prezioso per dirimere situa-
zioni di particolari complessit.
La tesi di Buchanan (che richiama la teoria della conoscenza oggettiva di Karl R.
Popper) in apparenza semplice; per capire il mondo complesso degli uomini ne-
cessario pensare alle strutture (che scaturiscono proprio dalle relazioni tra per-
sone), piuttosto che alle singole persone.
Latomo sociale, cio lindividuo, segue regole pi semplici di quanto si pensasse
una volta; al tempo stesso gli scienziati stanno scoprendo che la complessit del
mondo prima di tutto il frutto dei modi sorprendenti con cui le persone tendono
a cooperare.
Proprio alla fisica e alla matematica dobbiamo la scoperta, solo negli ultimi ven-
tanni, delle forze organizzative di base che dominano buona parte dei fenomeni
in apparenza inspiegabili (come le fluttuazioni finanziarie improvvise, lesplosione
dellodio etnico o manifestazioni senza precedenti di violenza).
Non significa affatto che siamo e saremo in grado di prevedere il futuro; abbiamo
per qualche nozione in pi per immaginare gli eventi leggendo gli indizi che la re-
alt ci propone.
Nessuna deriva deterministica, per; latomo sociale libero di agire; quando lo
fa, per, lo fa secondo la propria matura che soprattutto adattiva, imitativa e
cooperativa. Il contributo di Buchanan sta tutto in questa scoperta: luomo, oltre
a essere atomo sociale, agisce (e sceglie) per adattamento, imitazione e coopera-
zione.
Attraversare una crisi sapendo che queste sono le caratteristiche dellagire umano
significa avere gi le idee chiare per individuare le direttrici di azione.

PAGINA 38 INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008


ANCORA SULLOPEN SOURCE
Sono un iscritto al vostro Ordine da poco pi
di un anno ed ho letto con interesse l'articolo
intitolato "Informatica. Rischi Nascosti" pub-
blicato nel n. 39 (Dicembre 2007) della Rivi-
sta dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia
di Milano. Vorrei aggiungere un mio personale
contributo, descrivendo come, attraverso
l'Open Source, molte questioni riguardanti la
sicurezza ed il raggiungimento di uno standard
comune circa l'archiviazione dei dati, possano
avere delle soluzioni.
Cosa il software Open Source? Secondo
Wikipedia (essa stessa esempio di enciclope-
dia open source) open source indica un soft-
ware rilasciato con un tipo di licenza per la
quale il codice sorgente lasciato alla dispo-
nibilit di eventuali sviluppatori, in modo che
con la collaborazione (in genere libera e
spontanea) il prodotto finale possa raggiun-
gere una complessit maggiore di quanto po-
trebbe ottenere un singolo gruppo di
programmazione. L'open source ha ovvia-
mente tratto grande beneficio da internet.
Alla filosofia del movimento Open Source si
ispira il movimento Open Content: in questo
caso ad essere liberamente disponibile non
il codice sorgente di un programma, ma con-
tenuti editoriali quali testi, immagini, video e
musica.
Sorge la domanda: come questa concezione
pu aiutare a risolvere alcune questioni legate
alla sicurezza informatica, agli errori inaspet-
tati di programmazione e, infine, l'apertura ad
uno standard comune? Gli errori "inaspettati"
sono pi facilmente individuabili in quanto, il
codice sorgente, essendo aperto (appunto
"open source"), pu essere studiato da chiun-
que, e non solamente dai tecnici ed ingegneri
di una singola azienda.
Esiste inoltre il problema dello standard co-
mune circa l'archiviazione dei dati. Per questo
motivo sono nati degli standard comuni ai
quali tutti i programmi di scrittura devono
adeguarsi; tra questi c' l'ODT (open standard
document) , nato per consentire di svincolarsi
dall'obbligo di avere a tutti i costi un deter-
minato programma di scrittura, e poi di avere
uno standard aperto, modificabile e migliora-
bile con la facilit ed efficienza tipica dell'open
source.
Altro problema del Software proprietario
l'impossibilit di sapere se i programmi che
usiamo eseguono altre operazioni di cui noi
non siamo a conoscenza; il software proprie-
tario ... chiuso; nessun (o quasi) program-
INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008
a cura di AlbertoCaleca
Invitiamo gli iscritti a scrivere a questa ru-
brica, indirizzando a: La parola agli
iscritti presso Ordine degli Ingegneri
della Provincia di Milano, C.so Venezia 16,
20121 Milano. Potete trasmettere le Vo-
stre lettere anche via fax al n
02/76004789 o per E-mail: notiziario@or-
dineinge-gneri.milano.it Le Vostre osser-
vazioni e suggerimenti sono di grande
interesse per la redazione di questa Rivi-
sta, che potr cos assolvere meglio il suo
compito di collegamento e dialogo con gli
iscritti allOrdine.
matore pu essere certo che un dato pro-
gramma faccia solo quello per il quale stato
acquistato.
Vorrei dire che non sono contro il software
proprietario; ha anche esso i suoi pregi; quello
che voglio affermare invece un'altra cosa:
esistono dei servizi di utilit pubblica che non
possono prescindere dalla necessit di essere
accessibili a tutti e di avere, per tutti, uno stan-
dard comune; tali servizi sono la possibilit di
collegarsi ad Internet, scrivere e altro ancora.
Alessandro Nisi
Mi sembra di capire che molti nostri colleghi in-
formatici apprezzano il software open source.
Pubblichiamo quindi volentieri questa lettera di
Alessandro Nisi, anche se abbiamo dovuto
ridurla per motivi editoriali. Speriamo che non se
ne adonti e di aver saputo mantenerne il senso e
i concetti fondamentali.
LINDAGINE 2007
SUI SERVIZI DELLORDINE
Ho letto con attenzione ed interesse i risul-
tati dell'indagine 2007 sui servizi dell'Ordine.
Mi congratulo per l'iniziativa che mi sembra
molto utile e per la qualit del questionario
inviato a tutti gli iscritti.
Mi domando quali nuove iniziative intenda
prendere l'Ordine per soddisfare i suggeri-
menti e le richieste che gli iscritti hanno
espresso nelle loro risposte al questionario.
Si tratta, infatti, a mio parere, di un'occasione
da non perdere per migliorare e moderniz-
zare i servizi dell'Ordine degli Ingegneri di Mi-
lano.
Paolo Colombo
La parola agli iscritti
Ringrazio il collega Paolo Colombo. I complimenti
sono sempre graditi.
Mi fa piacere anche che abbia letto con atten-
zione i risultati dellIndagine e che ci chieda come
intendiamo utilizzarli per migliorare il nostro Or-
dine. Abbiamo fatto lIndagine proprio per questo
scopo.
Cosa abbiamo fatto finora a seguito delle risposte
degli iscritti?
1) Gli iscritti lamentano una modesta visibilit
dellOrdine verso il mondo esterno. Abbiamo
quindi istituito un gruppo di lavoro che, con
lassistenza di un professionista della comu-
nicazione, proponga al Consiglio un pro-
gramma per migliorare la nostra visibilit.
Lo scopo duplice: difenderci meglio dai noti
attacchi giornalistici contro gli Ordini ed au-
mentare le iscrizioni. Pi siamo numerosi pi
abbiamo risorse per essere pi utili agli
iscritti.
2) Gli iscritti chiedono una grafica pi attraente
per questa Rivista. Come vedete, da questo
numero, abbiamo ritoccato la grafica. Spe-
riamo che vi piaccia.
3) Gli iscritti sono favorevoli allAggiornamento
professionale permanente.Anche se la nuova
Legge di riforma delle Professioni Intellettuali
non ancora uscita, il nostro Ordine intende
prendere delle iniziative al riguardo. Presen-
teremo le nostre proposte al prossimo Con-
gresso degli Ordini degli Ingegneri dItalia, che
si terr a La Spezia nel Settembre di questo
anno.
4) Come richiesto dagli iscritti abbiamo istituito
la nuova Commissione Energia, con a capo il
Prof. Enrico Cerrai, uno dei pi stimati esperti
del settore.
Ci proponiamo a breve di:
A) Migliorare in qualit e disponibilit i Servizi di
assistenza (gratuita) dellOrdine.
B) Indagare ancora sulle esigenze e le richieste
di quel 79% di iscritti che non hanno risposto
al questionario.
C) Spronare la nostra Fondazione ad organiz-
zare Seminari, Eventi e Corsi ad alto conte-
nuto tecnologico ed innovativo.
Sempre interpretando le richieste degli iscritti ab-
biamo in cantiere numerose altre iniziative di cui
vi scriveremo strada facendo.
PAGINA 39
 Brevetti
la tutela delle invenzioni
in italia
Le norme che attualmente governano la protezione della Propriet Industriale
nel nostro Paese (marchi, indicazioni geografiche, denominazioni di origine,
disegni e modelli, invenzioni, modelli di utilit, topografie dei prodotti a
semiconduttori, informazioni aziendali riservate, nuove variet vegetali) sono
raccolte nel Codice della Propriet Industriale (cpi), il cui testo stato
approvato con Decreto Legislativo n. 30 del 10 febbraio 2005.
IL CODICE DELLA PROPRIET INDUSTRIALE
Le norme che attualmente governano la protezione
della Propriet Industriale nel nostro Paese (mar-
chi, indicazioni geografiche, denominazioni di ori-
gine, disegni e modelli, invenzioni, modelli di utilit,
topografie dei prodotti a semiconduttori, informa-
zioni aziendali riservate, nuove variet vegetali)
sono raccolte nel Codice della Propriet Indu-
striale (cpi), il cui testo stato approvato con De-
creto Legislativo n. 30 del 10 febbraio 2005.
In particolare nellambito delle invenzioni indu-
striali, lart. 66 cpi definisce nei seguenti termini il
Fig. 1 Diritto di brevetto (fig. 1).
Art. 66. Diritto di brevetto
1. I diritti di brevetto per invenzione industriale consistono nella facolt esclu-
siva di attuare linvenzione e di trarne profitto nel territorio dello Stato, entro i li-
miti ed alle condizioni previste dal presente Codice.
2. In particolare il brevetto conferisce al titolare i seguenti diritti esclusivi:
a) se oggetto del brevetto un prodotto, il diritto di vietare ai terzi, salvo con-
senso del titolare, di produrre, usare, mettere in commercio, vendere o im-
portare a tali fini il prodotto in questione;
b) se oggetto del brevetto un procedimento, il diritto di vietare ai terzi, salvo
consenso del titolare, di applicare il procedimento, nonch di usare, mettere
in commercio, vendere o importare a tali fini il prodotto direttamente otte-
nuto con il procedimento in questione.1
1V. art 1 R.D. 1127 del 1939.
Lacquisizione di questo diritto ottenuta attra-
verso la concessione della corrispondente priva-
tiva (art. 53 cpi), la cui durata di venti anni a
decorrere dalla data di deposito della domanda di
brevetto (art. 60 cpi).
IL BREVETTO PER INVENZIONE INDUSTRIALE
Allorigine dellacquisizione del diritto di cui sopra
si collocano dunque il deposito prima e la conces-
sione poi di una domanda di brevetto, sostanziata
da una descrizione dellinvenzione, seguita da una
o pi rivendicazioni e, se necessario, dai disegni
Abstract
Some general notions about the protection of the inventions
in Italy
The"Code of the Industrial Property", approved under a law in 2005,
contains the regulations concerning the protection of the industrial
property in our Country. Using a real example, the article explains the
procedures to obtain a patent and the modes of safeguarding against
possible counterfeits.
PAGINA 40
che illustrano la stessa. In particolare, come me-
glio si legge nellart. 52 cpi:
Art. 52. Rivendicazioni
1. La descrizione deve iniziare con un riassunto
che ha solo fini di informazione tecnica e deve con-
cludersi con una o pi rivendicazioni in cui sia indi-
cato, specificamente, ci che si intende debba
formare oggetto del brevetto.
2. I limiti della protezione sono determinati dal te-
nore delle rivendicazioni. Tuttavia, la descrizione e i
disegni servono ad interpretare le rivendicazioni.
3. La disposizione del comma 2 deve essere in-
tesa in modo da garantire nel contempo unequa
protezione al titolare ed una ragionevole sicurezza
giuridica ai terzi.
Molto brevemente, inoltre, lart. 45 primo comma
cpi sancisce che:
Art. 45. Oggetto del brevetto
Possono costituire oggetto di brevetto per inven-
zione le invenzioni nuove che implicano unattivit
inventiva e sono atte ad avere unapplicazione indu-
striale.
In ordine a quest'ultima disposizione del codice
servir ricordare che qualsiasi divulgazione, anche
quelle fatte in proprio dallinventore o dal titolare
del brevetto, nociva alla novit dellinvenzione
brevettata successivamente. La regola quindi
quella di non divulgare con nessun mezzo la pro-
pria invenzione, prima di avere depositato il rela-
tivo brevetto.
Nel seguito sono riportati lattestato di conces-
sione (fig. 2), la prima pagina della descrizione (fig.
3) e le rivendicazioni (fig. 4) di un brevetto deposi-
tato in Italia nel 1999 (fig. 5).
IL DEPOSITO DELLA DOMANDA DI BREVETTO
Le domande di brevetto sono depositate allUfficio
Italiano Brevetti e Marchi, anche attraverso le Ca-
mere di Commercio, o direttamente dal titolare del
brevetto, oppure da un Mandatario iscritto in un
apposito albo, o ancora dagli avvocati appartenenti
al proprio albo professionale.
Un elenco degli iscritti allalbo istituito presso il
Consiglio dellordine dei consulenti in propriet in-
dustriale, assieme a numerose altre informazioni
in materia, disponibile sul sito consiglio@ordine-
brevetti.it.
INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008

LA CONTRAFFAZIONE
E LA TUTELA DEI DIRITTI DI BREVETTO
In linea di principio la contraffazione sussiste
quando, nel prodotto o nel procedimento del con-
corrente, si possano leggere tutte le caratteristi-
che comprese almeno nelle rivendicazioni
indipendenti del brevetto (la rivendicazione 1, nel-
lesempio precedente).
Accanto a questo tipo di contraffazione, cosiddetta
letterale, esiste anche la tipologia della contraf-
fazione per equivalenti, questultima riconosci-
bile quando, seppure in presenza di modifiche di
carattere minore, il prodotto o il procedimento del
concorrente sfruttino lidea inventiva coperta dalle
rivendicazioni.
INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008
Fig. 2
Fig. 4
Fig. 3
Fig. 5
La tutela dei diritti di brevetto proposta davanti
allAutorit giudiziaria (per la Lombardia la Se-
zione specializzata in materia di propriet indu-
striale ed intellettuale istituita presso il Tribunale
di Milano), lazione potendo essere avanzata anche
sulla base del brevetto pubblicato e non ancora
concesso.
La medesima Autorit giudiziaria inoltre compe-
tente per disporre lacquisizione della prova del-
levento contraffattivo attraverso la descrizione, a
mezzo Ufficiale Giudiziario, degli oggetti o del pro-
cedimento in violazione del diritto brevettuale (art.
128 cpi).
Franco Rastelli
PAGINA 41
 Attivit professionale
il consulente tecnico dufficio
(c.t.u.)
Il CTU informatico nel Processo Civile e in quello Penale.
Come migliorare la propria preparazione e rendere il proprio lavoro
pi vicino a ci che si aspetta la societ di oggi.
l consulente del giudice un'attivit che, oltre
I alle ovvie capacit, conoscenze e preparazione
professionali nella propria materia, richiede doti
particolari di adattamento e negoziazione.
Il CTU, pur essendo un ausiliario del giudice, come
definito nel Codice di Procedura Civile, percepito
a volte da quest'ultimo come una sorta di corpo
estraneo al suo mondo.
Il giudice, ovviamente, ha molta pi familiarit con
l'avvocato che con il tecnico soprattutto se questi
usa una terminologia da addetto ai lavori, cosa che
troppo spesso accade e che porta a risultati op-
posti a quelli che sarebbe logico aspettarsi.
Quindi la capacit di adattamento del CTU una
dote indispensabile perch il suo lavoro abbia
lesito che merita. E non facile perch, oltre ai
problemi di terminologia, cio di farsi capire, vi
una diversit culturale che il CTU deve rapida-
mente imparare a colmare.
Se il C.T.U. Non potr mai dimenticare la mia prima udienza
riesce nel suo per il giuramento ed il conferimento dellincarico.
compito ne Al giudice che mi chiedeva entro quanto tempo
traggono avrei potuto presentare la relazione, pur essendo la
beneficio perizia relativamente semplice ma temendo di ap-
le parti che parire troppo sbrigativo e superficiale, dissi 2 set-
risparmiano timane e dal sorriso ironico che comparve sul viso
tempo e denaro, degli astanti, giudice e legali, capii di aver fatto la
il giudice che mia prima gaffe. Mi furono assegnati 60 giorni!
deve gestire un Nelle liti che originano la maggior parte delle cause
processo in civili raro che tutto il torto o tutta la ragione siano
meno e la dalla stessa parte. Perci compito del CTU pro-
collettivit che seguire il tentativo che il giudice spesso compie
vede ridursi i nel cercare di conciliare le parti.
tempi della Non unattivit facile perch ci si trova di fronte
giustizia a persone che spesso sono esasperate e non rie-
ordinaria. scono a distinguere bene ci che logico da ci
che irrazionale.
I conflitti infatti possono essere originati da ele-
menti oggettivi quali ad esempio la contraffazione,
la pirateria, la violazione della propriet o inadem-
pienze contrattuali, ma spesso sono originati da
elementi soggettivi quali malintesi, aspettative
mancate, cattiva comunicazione, ed in questo caso
la conciliazione pu risolvere la lite molto pi effi-
cacemente del processo giudiziario.
Se il CTU riesce in questo compito ne traggono be-
neficio le parti che risparmiano tempo e denaro, il
giudice che deve gestire un processo in meno e la
Abstract
The court-appointed Computer Technical Advisor
in the civil and criminal trials
The article is about the way of improving ones own preparation and
getting ones own work closer to the present societys expectations..
PAGINA 42
collettivit che vede ridursi i tempi della giustizia
ordinaria.
Nei paesi anglosassoni le tecniche ADR di Risolu-
zione Alternativa delle Dispute una prassi ormai
consolidata. In Europa ed in Italia si stanno facendo
notevoli progressi. La conciliazione e larbitrato
stanno evolvendo in modo significativo anche gra-
zie allimportante contributo delle Camere di Com-
mercio e della Comunit Europea.
Sempre pi numerosi sono i contratti di fornitura di
beni e servizi che, anzich avere la clausola finale
sul Foro Competente, hanno la clausola compro-
missoria di ricorso allarbitrato in caso di lite.
Il CTU in queste situazioni svolge un compito non
secondario. A volte nominato Arbitro dal Presi-
dente del Tribunale quando previsto, ad esempio,
dalla clausola compromissoria, altre volte chia-
mato a supportare il compito dell'Arbitro quando
questi non un tecnico e larbitrato richiede cono-
scenze che egli non ha.
Quanto detto attiene principalmente al Processo
Civile e riguarda tutte le oltre 50 categorie di CTU,
dagli architetti, ai biologi, ai chimici, agli ingegneri
edili, ai geometri, ai medici ed agli informatici tra gli
altri.
Nel Processo Penale il contributo del CTU infor-
matico completamente diverso.
Mi riferisco nel seguito ai cosiddetti crimini infor-
matici.
Oltre alla lunga descrizione di Wikipedia, desidero
porre lattenzione specificatamente sui reati di
pedo-pornografia.
Di norma, quando la Procura della Repubblica
viene interessata dalle Forze dellOrdine di un so-
spetto caso che ha generato il sequestro di sistemi
informatici incriminati, il Pubblico Ministero si ri-
volge alla Polizia Postale (e delle Comunicazioni),
un corpo speciale della Polizia di Stato, affinch
possa svolgere le necessarie perizie su detti si-
stemi.
Va notato che si pu trattare di parecchie decine di
PC, di hard disk e di supporti magnetici sequestrati
in unazione combinata di Polizia, Carabinieri e
guardia di finanza.
PC e periferiche che non sempre si rivelano essere
stati utilizzali per fini criminosi e che quindi deb-
bono essere restituiti ai legittimi proprietari in
tempi ragionevolmente brevi perch spesso sono
strumenti di lavoro e contengono dati indispensa-
bili ai rispettivi proprietari.
Purtroppo il fenomeno criminale in costante au-
mento, trend che non si verifica nellorganico della
Polizia Postale.
Accade dunque di sovente che la Polizia Postale di-
chiari al PM la sua indisponibilit, nei tempi brevi,
INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008
a svolgere l'incarico richiesto.
In questo caso il PM si rivolge ai CTU informatici
accreditali al Tribunale e li nomina, previo giura-
mento, consulenti del Pubblico Ministero.
Il CTU nominato si trova a dover affrontare una si-
tuazione che ha due aspetti molto importanti e de-
licati:
1. Normalmente chi commette questo tipo di cri-
mini non un informatico sprovveduto ma
molto abile nel cancellare le tracce dei siti visi-
tati e le altre tracce delle sue attivit.
2. Per questioni di tempo il PM autorizza la peri-
zia dei sistemi informatici senza la presenza dei
consulenti di parte (CTP). Il che significa che la
perizia deve essere fatta in modalit ripetibile
e quindi senza modificare in alcun modo i dati
informatici dellindagato. Se il CTP, quando
giunge il suo turno di controperizia, si dovesse
accorgere che cambiato un solo bit dalla data
del sequestro, verrebbe a cadere tutto il ca-
stello probatorio.
Esistono strumenti, software e hardware, e meto-
dologie che permettono di superare i problemi
detti.
Strumenti e metodologie, ovviamente, utilizzati
dalla Polizia Postale, ma non di facile utilizzo da
parie di un CTU informatico sia per i costi che que-
sti strumenti comportano sia per l impreparazione
che un normale CTU informatico ha sulla materia.
Sarebbe dunque auspicabile che a questi Consu-
lenti del Tribunale venisse data lopportunit di
poter essere un valido supporto alle Istituzioni del
nostro Paese.
LOrdine degli Ingegneri della Provincia di Milano
potrebbe organizzare dei seminari, o addirittura dei
corsi, per aiutare giovani ingegneri informatici a
perfezionarsi nella lotta contro i crimini informa-
tici. Guardia di Finanza e Polizia Postale vedrebbero
favorevolmente questa iniziativa e potrebbero col-
laborare con lOrdine per organizzare tali seminari
e/o corsi.
Luciano De Stefani
INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008
ORDINE DEGLI INGEGNERI
DELLA PROVINCIA DI MILANO
Corso Venezia, 16 - 20121 Milano
Tel. 0276003731 r. a. - Fax 0276004789
Internet:
http://www.ordineingegneri.milano.it
E-mail: info@ordineingegneri.milano.it
Membri del Consiglio
Gianfranco Agnoletto (Presidente)
Alberto Caleca (Vice Presidente)
Aldo Franchi (Segretario)
Domenico Perrone (Tesoriere)
Alberto Avanzini, Chiara Battistoni, Stefano Calzolari,
Amalia Ercoli Finzi, Guido Garrone, Massimo Giuliani,
Tomaso Lamperti, Maria Cristina Motta, Enrico Memmo,
Riccardo Pellegatta, Luigi Rainero
Orari di apertura della Segreteria:
Da luned a venerd 9-12, 15-18,
escluso il venerd p.m.
Servizi di assistenza dellOrdine
Assistenza legale:
avv. Giancarlo Conci
Riceve il mercoled a settimane alterne dalle 17.00 alle 19.00 su appun-
tamento presso la Segreteria dellOrdine
Assistenza Fiscale:
dr. Maurizio Riva
Riceve il marted a settimane alterne dalle 17.00 alle 18.30 su appunta-
mento presso la Segreteria dellOrdine
Problematiche del lavoro:
Avv. Nadia Restivo
Riceve il primo luned del mese dalle 17.30 alle 19.30 su appuntamento
presso la Segreteria dellOrdine
Assistenza tariffaria:
dr. ing. Erberto Botti
Riceve ogni gioved dalle 17 alle 19 su appuntamento presso la Segre-
teria dellOrdine
Assistenza informatica:
dr. ing. Andrea Sommaruga
Riceve ogni primo marted del mese non festivo su appuntamento presso
la Segreteria dellOrdine
Recapito E-mail: sommaa@stcom.com
Sportello Giovani:
dr. ing. Luigi Rainero
Riceve ogni luned dalle 17.30 alle 19.00 su appuntamento presso la Se-
greteria dellOrdine
Cassa Nazionale Ingegneri ed Architetti e temi collegati:
dr. ing. Angelo Selis
Riceve luned e marted dalle 16.00 alle 19.00 a settimane alterne su
appuntamento presso la Segreteria dellOrdine
PAGINA 43
Attivit professionale
le competenze
dei professionals ict
La necessit di formazione permanente per chi lavora,
a livello professionale, nelle tecnologie digitali
Per IL CONTESTO
Professionals I Professionals dellICT (Information & Communi-
si intendono cation Technology), secondo i dati Assinform
tutti coloro che, (www.assinform.it ), sono in Italia oltre un milione.
come specialisti In questo numero sono compresi molti Ingegneri
e come che lavorano nel settore e, come noto, lultima
manager, riforma universitaria prevede, per la facolt di in-
operano nel gegneria, uno specifico settore definito appunto
settore Ingegneria dellInformazione.
occupandosi a Per Professionals si intendono tutti coloro che,
livello come specialisti e come manager, operano nel set-
professionale tore occupandosi a livello professionale delle tec-
delle tecnologie nologie digitali: comprendiamo i dipendenti delle
digitali. aziende e delle organizzazioni private e pubbliche,
utenti di ICT (lato domanda) e quelli delle aziende
fornitrici di prodotti/servizi ICT (lato offerta), non-
ch i liberi professionisti/consulenti che offrono
servizi in questa area.
E concetto condiviso ormai a livello della perce-
zione generale, che le tecnologie digitali sono un
fattore abilitante che ha invaso la nostra vita quo-
tidiana: ne costituiscono un esempio i servizi of-
ferti da banche e finanziarie, da aziende di
telecomunicazioni, di trasporti, di distribuzione del-
lenergia, dalla pubblica amministrazione, da ospe-
dali o i prodotti di uso comune (automobili,
elettrodomestici, telefoni digitali, ovviamente gli
stessi PC, etc.); tutti hanno una componente ICT
di fondamentale importanza, senza la quale molti
servizi/prodotti non potrebbero neppure esistere.
Tempo fa si diceva che lICT sarebbe stata una
componente strategica delleconomia di un Paese
e della societ: oggi constatiamo che questa pre-
visione si trasformata in realt operativa supe-
rando ogni possibile immaginazione.
Ne consegue che le competenze dei Professionals
che pianificano, realizzano e gestiscono il ciclo di
vita dei sistemi ICT costituiscono un fattore pri-
mario e determinante per il successo/insuccesso
Abstract dei servizi e dei prodotti a base digitale, da gover-
nare e controllare con la massima attenzione: da
quanto si sa fare alluscita dalla scuola e/o dal-
luniversit, agli aggiornamenti derivanti dal lavoro
The sul campo, alla integrazione formativa dovuta alla
Competence evoluzione dei bisogni, delle soluzioni applicative
of the ICT e di quelle tecnologiche.
Professionals La formazione permanente degli Ingegneri un
tema di grande attualit, sia per i Professionisti
The article is about
autonomi che per quelli dipendenti, oltre che www.eucip.consorzio-cini.it).
the need for a
per le Aziende in cui essi lavorano.
permanent training
Nellultimo Congresso Nazionale di Agrigento (il
of the technicians
that work as
52) stata presentata con successo, dal nostro
professionals in the
Ordine, una mozione che impegna il C.N.I. a per-
digital
seguire una moderna riforma delle professioni che
technologies. abbia come fondamenta la garanzia della qualit
delle prestazioni professionali. Tale garanzia va raf-
PAGINA 44
forzata con percorsi di tirocinio e di formazione
permanente gestiti dagli Ordini, anche mediante la
certificazione delle competenze.
Inoltre il nostro Ordine ha proposto ed ottenuto che
venga valorizzata la figura dellIngegnere che opera
nel Settore dellInformazione, con particolare rife-
rimento alla sicurezza informatica, riconoscendone
formalmente il ruolo (vedi N. 38 della nostra Rivi-
sta).
LA RISPOSTA:
LO STANDARD EUROPEO EUCIP
Per garantire unadeguata e continua verifica delle
competenze dei Professionals ICT e un coerente
programma di formazione permanente, AICA pro-
pone lapplicazione dello Standard europeo EUCIP
(European Certification for Informatics Professio-
nals - www.eucip.it ).
AICA (Associazione Italiana per lInformatica e il
Calcolo Automatico www.aicanet.it), fondata nel
1961, la pi importante associazione professio-
nale del settore ICT ed federata con i principali
Enti mondiali ed europei, fra cui in particolare: IFIP
(International Federation of Information Processing
www.ifip.org) e CEPIS (Council of European Pro-
fessional Informatics Societies www.cepis.org);
il CEPIS governa e controlla la diffusione della Pa-
tente Europea del Computer, lECDL (European
Certification Driving License) appunto, rivolta non
ai Professionals ma agli utenti dei PC, che in Italia,
sempre per mezzo di AICA, stata conseguita da
oltre 1,5 milioni di persone (studenti e lavoratori).
EUCIP, per contro, si rivolge a coloro che abbiamo
definito i Professionals dellICT, e costituisce lo
Standard di riferimento per una serie di servizi, fra
cui la certificazione, a supporto del miglioramento
delle competenze professionali acquisite con la
scuola, lesperienza lavorativa, la formazione per-
manente e attraverso specifici esami sulle compe-
tenze specialistiche relative ai prodotti dei fornitori
di ICT (Vendor), conseguite nel corso della propria
attivit lavorativa.
Per il riconoscimento di EUCIP nella formazione
universitaria, AICA ha sottoscritto importanti ac-
cordi di collaborazione con Fondazione CRUI (Con-
ferenza dei Rettori delle Universit Italiane -
www.fondazionecrui.it) e con CINI (Consorzio Inte-
runiversitario Nazionale per lInformatica -
Inoltre AICA collabora con il Ministero del Lavoro
Borsa Lavoro (www.borsalavoro.it), che adotta
EUCIP come riferimento per il mercato del lavoro
nel Settore ICT e con Confindustria Servizi Innova-
tivi e Tecnologie per lInnovazione delle compe-
tenze digitali (www.confindustria.it).
Lo Standard EUCIP il frutto del lavoro durato oltre
INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008
4 anni da parte di pi di un centinaio di esperti eu-
ropei provenienti da diversi settori: universit, con-
sulenza, fornitori e utenti di ICT, Associazioni
specialistiche. Questo lavoro ha permesso di defi-
nire oltre 3000 unit elementari di conoscenza (il
syllabus EUCIP) che, raggruppate in varie categorie
di competenza, danno luogo alla definizione di:
21 profili elettivi diversi (dallInformation Sy-
stem Manager CIO al Network Manager, al
Software Developer, etc.). Oltre a questi profili
elettivi, esiste il profilo specialistico denominato:
IT Administrator, che definisce le competenze di
un addetto alla gestione di un piccolo Sistema In-
formativo centrale (ad es. il Sistema informativo di
una PMI, magari progettato da una Software House
esterna e poi gestito in outsourcing da un Centro
Servizi) o di una Unit Operativa periferica di un
grande e complesso Sistema Informativo (ad es. la
componente hardware/ software/rete del Sistema
Informativo di Filiale di una grande Banca).
un insieme di competenze di base che vanno
sotto il nome di EUCIP Core, comuni a tutti i 21
profili elettivi indicati.
Due aspetti particolarmente qualificanti dello Stan-
dard EUCIP sono:
la completa indipendenza dai Vendor, anche se
EUCIP riconosce, nel calcolo dei propri crediti, le
certificazioni derivanti dalla conoscenza di pro-
dotti degli stessi singoli Vendor;
laggiornamento del syllabus delle conoscenze e
delle competenze e la definizione degli stessi pro-
fili elettivi garantiti da CEPIS, in modo che tutti
gli utilizzatori dello Standard non si debbano pi
preoccupare di mantenere allineato alla evolu-
zione tecnologica il sistema delle competenze
che ogni 5 anni diventano obsolete per oltre il
50% della loro consistenza.
ABILITAZIONE VERSUS CERTIFICAZIONE
La certificazione non pu essere vista come un
processo concorrente della abilitazione: labilita-
zione allesercizio della professione infatti un ri-
conoscimento obbligatorio, definito a livello
nazionale, della propria capacit professionale iniziale,
dopo aver perseguito una laurea triennale o quin-
quennale; la certificazione invece, costituisce una ve-
rifica periodica, lungo lintera vita professionale, delle
conoscenze e delle competenze di un professionista,
come ad esempio permette di fare lo Standard EUCIP
per i Professionals del settore ICT, in modo oggettivo.
La certificazione EUCIP ha durata di 5 anni e per-
segue in particolare i seguenti obiettivi:
contribuire a identificare le aree di debolezza
(skill gap) nel settore delle tecnologie dellinfor-
mazione;
offrire un supporto di formazione permanente e
di qualificazione delle competenze, partendo da
un frame-work di profili elettivi standardizzato (i
21 profili EUCIP elettivi);
verificare il raggiungimento delle competenze ri-
chieste da ognuno dei 21 profili elettivi dello
Standard.
Lo sforzo complessivo di formazione richiesto (per
chi non sia stato gi certificato e/o non pu vantare
esperienze di lavoro o altre certificazione specifiche
di Vendor ) quantificato in 400 ore di studio per il
livello Core e in 800 ore per il livello Elettivo.
INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008
IL MODELLO ORGANIZZATIVO:
I SERVIZI OTTENIBILI
E IL VALORE AGGIUNTO EUCIP
Per utilizzare tutte le opportunit offerte dallo Stan-
dard EUCIP per il miglioramento delle competenze
e delle professionalit ICT, i Centri di Competenza
(normalmente societ di formazione/consulenza),
accreditati da AICA in qualit di autorit garante e
indipendente, mettono a disposizione di professio-
nisti, manager e organizzazioni pubbliche e private
una serie di servizi che comprendono:
assessment delle competenze, con valutazione Le competenze
ed analisi del gap delle competenze per i vari pro- dei
fili/ruoli ICT che operano in Azienda; Professionals
disegno dei percorsi formativi personalizzati per che pianificano,
il singolo Professional ed ottimizzati per colmare realizzano e
il gap individuato e per il conseguimento della gestiscono il
eventuale certificazione; ciclo di vita dei
erogazione della formazione necessaria differen- sistemi ICT
ziata per ognuno dei 21 profili/ruoli elettivi; costituiscono
certificazione delle competenze cos raggiunte; un fattore
indicazioni sul valore riconosciuto dal mercato primario e
per i vari profili professionali; i dati retributivi per determinante
profilo EUCIP sono ottenuti da una rielaborazione per il successo/
dei dati retributivi raccolti annualmente da insuccesso dei
OD&M, societ specializzata in rilevazioni retri- servizi e dei
butive con cui AICA ha un accordo rispetto allo prodotti a base
Standard EUCIP. digitale, da
Tutti i suddetti servizi hanno come riferimento lo governare e
Standard EUCIP, che assume pertanto un valore controllare con
aggiunto molto maggiore rispetto a quello legato la massima
alla semplice certificazione. attenzione.
CONCLUSIONI
Nel numero di gennaio scorso (N 343/08 ) de
LIngegnere Italiano nellarticolo Terapia durto
per le Professioni si legge fra laltro:
la necessit di conquistare e mantenere un mer-
cato implica per le professioni (n.d.a.: in gene-
rale, non solo ICT) un aggiornamento continuo;
la formazione diventa perci un istituto che con-
ferisce valenza sociale alle professioni;
la creazione di un mercato delle prestazioni pro-
fessionali determinante per la sopravvivenza
delle professioni;
occorre potenziare il proprio apparato teorico e
operativo per fornire alla popolazione quei servizi
specifici che la professione in grado di elargire.
Inoltre la recente Indagine 2007 sui servizi del-
lOrdine, i cui risultati sono riportati nel N 40
della nostra Rivista, indica come laggiornamento
professionale e la qualificazione siano i due fattori
cui gli iscritti attribuiscono la maggior importanza
fra i servizi erogabili dallOrdine, nellottica della
prossima Riforma delle Professioni Intellettuali.
Lo Standard EUCIP in grado da subito di dare ri-
sposte concrete ed efficaci a tutte le attese di un
Professional che opera nel settore ICT, sia esso li-
bero professionista o dipendente di Azienda o della
Pubblica Amministrazione, permettendo lo svi-
luppo di percorsi formativi mirati allo sviluppo della
carriera o al perseguimento della certificazione.
Roberto Bellini, Claudio Cardosi
Per saperne di pi, partecipate allevento su questo
tema, organizzato dalla Fondazione dellOrdine il 24
Settembre alle ore 17,30.
PAGINA 45
 Vita Associativa
gli ordini e l'aggiornamento
professionale
no dei compiti pi importanti svolti dagli Or-
U dini Professionali, sia direttamente che tramite
le Fondazioni, quello dell'aggiornamento profes-
sionale.
Questo compito, la cui importanza cresce anno
dopo anno con l'evoluzione sempre pi rapida delle
tecnologie, non ha la visibilit che merita.
Infatti, all'interno dell'Ordine, parliamo di quello
degli Ingegneri, che ben conosciamo, le possibilit
di formazione permanente che vengono date agli
iscritti sono molte ma in alcuni casi poco note.
Oltre ad organizzare corsi, convegni e seminari al-
tamente qualificati, gli Ordini danno agli iscritti
altre valide opportunit di migliorarsi professio-
nalmente, prima tra queste la partecipazione attiva
alle Commissioni.
Nelle Commissioni vengono dibattuti i temi pi at-
tuali, sia tecnologici che normativi; si ha la possi-
bilit di confrontarsi con colleghi che vengono sia
dal pubblico che dal privato che dall'Universit.
Una Commissione alla quale i componenti parte-
cipano attivamente un crogiuolo di idee e di co-
noscenze.
Le Commissioni non solo contribuiscono a formare
i professionisti, ma anche a formare i formatori.
Non solo le proposte di convegni e seminari na-
scono nelle Commissioni, ma spesso i relatori e
gli istruttori provengono da esse.
Gli Ordini non solo devono continuare su questa
strada, ma pubblicizzarla maggiormente.
Infatti l'evoluzione tecnologica rende necessario
un aggiornamento costante dei professionisti. Il le-
gislatore, per alcune professioni, per esempio
quella medica, ha voluto codificare questa neces-
sit imponendo il conseguimento di crediti forma-
tivi quale condizione per rinnovare l'iscrizione
all'Ordine Professionale di appartenenza.
Pur non essendo per ora previsto nessun obbligo
del genere per gli Ingegneri, sarebbe opportuno
stabilire delle regole fin d'ora, in modo da indicare
criteri effettivamente utili per misurare la compe-
tenza del professionista ed evitare che la legge, se
ci sar, diventi un atto puramente burocratico che
si presta pi ad uno sfruttamento economico da
parte degli Enti di formazione che ad una effettiva
valutazione del percorso professionale.
Forse varrebbe la pena che gli Ordini comincias-
sare a pensare ad un meccnismo di crediti forma-
tivi che potrebbero essere assegnati, per esempio:
Partecipando attivamente alle Commissioni tec-
niche.
Abstract
The Order of Engineers and the professional learning
Helping the professionals to be technically up to date is one of the main
tasks of the Professional Orders.The Order accomplishes this task
organizing courses and congresses. In this process the main resource of
the Order are the technical Commitees.The Order guarantees the skill
and the ethical behaviour of his members.
PAGINA 46
Fungendo da insegnante o relatore a corsi, con-
vegni o seminari qualificati dall'Ordine.
Con la pubblicazione di articoli tecnici, giudicati
rilevanti dall'Ordine, sulla nostra Rivista.
Frequentando corsi, convegni o seminari qualifi-
cati dall'Ordine.
Presentando al giudizio di una commissione del-
l'Ordine progetti innovativi realizzati nell'ambito
della propria attivit professionale.
Questo significa che gli Ordini diventeranno enti
certificatori?
Non credo che ci rientri tra i loro compiti, anche
se in qualche caso, ad esempio, compilano liste di
esperti o rilasciano certificati di frequenza ai corsi.
Per i vari tipi di certificazione esistono gli Enti pre-
posti: i certificatori della qualit che controllano le
procedure, le aziende, che certificano la cono-
scenza e la capacit di utilizzare i loro prodotti ed
i certificatori di standard Europei (ad esempio l'EU-
CIP per i professionisti dell'informatica, che certi-
ficano la preparazione di specifiche figure
professionali).
Quello che invece deve garantire l'Ordine un li-
vello pi alto: la capacit e la correttezza di un pro-
fessionista a rispondere ai compiti per i quali
chiamato.
Le certificazioni sono un passo ulteriore, che pu
essere richiesto, ma chi si rivolge a un professioni-
sta cerca soprattutto preparazione, capacit ed
etica, e queste sono attestate mille volte di pi
dagli studi, dalle referenze, dal curriculum, dall'ag-
giornamento professionale e dall'appartenza ad un
Ordine che dalle norme ISO 9000; da questa base
non si pu prescindere.
Gli Ordini rappresentano, allo stato attuale delle
cose, i garanti per il committente circa l'affidabi-
lit del professionista attraverso vari strumenti:
L'iscrizione, che comporta il superamento di un
Esame di Stato che, con la modifche in atto sta
diventando uno degli strumenti pi validi.
Il rispetto dell'etica professionale.
Forse non si insiste abbastanza su questo ultimo
aspetto che rappresenta un giusto vincolo, ma
anche un vantaggio competitivo per il professioni-
sta iscritto a un Albo.
Per esempio, quando un committente chiama un
esperto informatico, spesso deve mettergli a di-
sposizione dati riservati. Ovviamente, se l'esperto
tenuto al segreto professionale, il committente
pi tutelato.
I corsi obbligatori (es. Legge 494).
La formazione di elenchi di specialisti.
In futuro, le garanzie dovranno essere ampliate con
la gestione effettiva della formazione permanente
e con il controllo del tirocinio, che entrer in vigore
con la futura riforma delle Professioni.
Enrico P. Mariani
Presidente del Comitato Nazionale
dellIngegneria dellInformazione.
INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008

IL PROF. CARLO SOMIGLIANA
A seguito dell Intervista impossibile ad Ales-
sandroVolta, pubblicata sul numero 38 di que-
sta Rivista, il collega Cesare Somigliana ha
scritto, nel numero di giugno scorso, una
breve Intervista a suo zio Carlo. Entrambi
sono pronipoti di Alessandro Volta.
Come anticipatovi, ora uscito un gustoso
libro intitolato Per una biografia di Carlo So-
migliana. LEditore Mimesis e costa 19.00
Euro.
Il volume raccoglie numerose lettere indiriz-
zate al Prof. Carlo Somigliana, dal 1930 al
1955, dalle pi importanti personalit delle
scienze matematiche e fisiche italiane del se-
colo scorso.
Cito ad esempio Guido Castelnuovo,VitoVol-
terra, Mauro Picone e Ugo Amaldi.
Vi sono anche lettere di personalit della cul-
tura e della politica, quali Agostino Gemelli e
Giovanni Gentile.
Ma quello che pi mi ha emozionato la let-
tura della corrispondenza con alcuni nostri
vecchi professori del Politecnico, quali Gino
Cassinis e, soprattutto, Bruno Finzi.
Mi sembra importante ricordare i nostri
grandi scienziati e i nostri grandi docenti.
g.c.
I SEMINARI
SULLE NANOTECNOLOGIE
Recentemente la nostra Fondazione ha orga-
nizzato, presso lOrdine, due Seminari sulle
Nanotecnologie, rispettivamente nellaprile e
nel giugno scorsi. I titoli dei Seminari erano:Il
mondo delle Nanotecnologie, coordinato dal
Prof. Ing.Alberto Cigada, e Le Nanotecnolo-
gie per la medicina, coordinato dal Prof. Dott.
Silvio Abati.
Laffluenza stata grande, al di sopra delle no-
stre aspettative. Questo a dimostrazione che,
finalmente, ci rendiamo conto dellimportanza
delle materie pi innovative legate allinge-
gneria.
Ringraziamo la Commissione Nanotecnolo-
gie, che ha proposto i Seminari, i citati coor-
dinatori e tutti i relatori.
Sollecitiamo la Fondazione a proseguire sulla
strada di Seminari ed Eventi ad alto contenuto
tecnologico.
g.c.
IL COLLEGIO DEGLI INGEGNERI
INDUSTRIALI
DELLA CATALOGNA
Nel giugno scorso abbiamo avuto, a Barcel-
lona, un approfondito incontro con i colleghi
catalani.
Tale incontro fa seguito a due precedenti in-
contri avvenuti a Milano. Dopo le ormai con-
solidate forme di collaborazione con i colleghi
francesi e tedeschi (GREMIL e WIEMIL), ab-
biamo quindi iniziato, da questanno, i contatti
regionali con gli spagnoli.
Chiameremo BARMIL questa nuova collabo-
razione. Devo dire che laccoglienza dei cata-
INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008
lani stata straordinaria, e straordinaria ci
parsa la loro organizzazione, di cui vi relazio-
neremo prossimamente.
Abbiamo chiesto ai colleghi industriali cata-
lani un articolo, per la nostra Rivista, sui corsi
di studio per ingegneri in Spagna.
Noi faremo altrettanto per la loro Rivista.
Continueremo con determinazione questi
contatti con i colleghi delle pi importanti Re-
gioni europee, convinti come siamo che si
possano ottenere utili spunti per migliorare fare bella figura nel 2015.
lorganizzazione del nostro Ordine.
Pensiamo inoltre che sia cos possibile far me-
glio sentire la nostra voce anche a livello eu-
ropeo.
g.c.
LA NUOVA METROPOLITANA
AUTOMATICA DI TORINO
Nel giugno scorso una folta delegazione
dellOrdine ha visitato la nuova Metropolitana
automatica di Torino ed il cantiere del rela-
tivo tratto ancora in costruzione.
Il sistema adottato a Torino del tipo VAL
(veicoli automatici leggeri), senza conducente.
Le vetture si muovono su ruote gommate e
sono silenziose e confortevoli.
Le stazioni sono ampie e realizzate con cura.
La Metropolitana automatica di Torino pro-
gettata per trasportare 15.000 passeggeri al-
lora per ogni senso di marcia ed stata
inaugurata alla fine del 2005.
La visita stata organizzata dalla nostra Com-
missione Referenti ed in particolare dalla col-
lega Michela Chiorboli, che ringraziamo
sentitamente.
Ringraziamo anche lIng. Ilario Signoretti, Di-
rettore e Responsabile del procedimento,
nonch lIng. Roberto Crova, del Gruppo To-
rinese Trasporti (GTT) e tutti gli altri colla-
boratori che ci hanno cordialmente accolti a
Torino.
g.c.
In breve
LEXPO 2015
Quando leggerete questa Rivista saranno pas-
sati 6 mesi dallaggiudicazione a Milano del-
lEXPO 2015.
In altre parole trascorso il 7% del tempo a
disposizione.
Cosa stato fatto? Cosa stato deciso?
Ci piacerebbe vedere un programma degli
eventi e delle tappe che devono portarci a
Una volta era di moda fare il PERT per un si-
stema complesso come un EXPO mondiale.
Chiss se i nostri amministratori sanno cos
un programma PERT.
Ci basterebbe disporre di un pi semplice
programma GANTT della preparazione di
questo evento.
Il nostro Ordine potrebbe e dovrebbe cos
monitorare i progressi delloperazione, met-
tendo a disposizione dellAmministrazione le
competenze di noi ingegneri.
g.c.
LE COLLABORAZIONI
CON I COLLEGHI EUROPEI
Il 13 ottobre prossimo avremo a Milano i col-
leghi francesi del GREMIL.
Tra il 10 e il 17 ottobre incontreremo, sempre
a Milano i colleghi tedeschi del WIEMIL. Nel
novembre prossimo prevista una riu-
nione,sempre presso il nostro Ordine, con i
colleghi catalani. Chi fosse interessato a par-
tecipare a questi incontri lo faccia presente
alla nostra Segreteria.
g.c.
PAGINA 47
Cultura e tempo libero
VINCENZO PAGANI
(1490 CA. 1568)
Fermo (AP) Palazzo dei Priori -
Dal 31 maggio al 9 novembre 2008
Informazioni: +39 0734217140 -
+39 0734215231 (fax)
musei@comune.fermo.net - www.fermo.net
Ci si imbatte talvolta in artisti di notevole leva-
tura, ma poco conosciuti. Diventa allora stimo-
lante scoprirne la personalit. E il caso di
Vincenzo Pagani, correttamente presentato come
Un pittore devoto tra Crivelli e Raffaello, la cui
mostra vive nello splendido ambiente della citt di
Fermo.
MATILDE DA CANOSSA,
IL PAPATO, LIMPERO
Mantova Casa del Mantegna
Informazioni:Tel. 0376 360506
San Benedetto Po lAbbazia -
Dal 31 agosto al 8 dicembre 2008
(Alla casa del Mantegna si prolunga fino all11
gennaio 2009)
Matilde, donna di grande temperamento, si tro-
ver a essere lago della bilancia tra i due poten-
tati di allora. Il Papato di un granduomo duro e
ostinato come Gregorio VII, e lImpero dellirridu-
cibile Enrico IV, in lotta per le investiture. Storia e
arte insieme, perch andremo alle radici di quel
Romanico che, tra i modi di esprimersi dellarte,
fu il primo a trovare unanime consenso in tutta
Europa.
PAGINA 48
MOSTRE DARTE FIGURATIVA
IN PROGRAMMAZIONE
a cura di Giuseppe Ranza
CORREGGIO
Parma Galleria Nazionale;
Camera della Badessa; Cattedrale
Dal 20 settembre 2008 al 25 gennaio 2009
Informazioni: www.parmaincoming.it -
Tel.: +39 0521 298.883 - 0521 298.829
Quando si parla del grandioso epilogo dellarte ri-
nascimentale (prima della ventata di novit por-
tata dal Manierismo) la mente di tutti corre alle
sovrumane creazioni dei tre grandi : Leonardo, Mi-
chelangelo, Raffaello.Trascura ingiustamente un
quarto Genio, Correggio, la cui eccelsa statura ar-
tistica in tutto paragonabile a quella dei tre
maestri citati. Con questo spirito, e non ci pare
poco, va avvicinata la mostra di Parma, che si pre-
annuncia come uno dei massimi eventi artistici di
questi anni.
PALLADIO
Vicenza Palazzo Barbaran da Porto
Dal 20 settembre 2008 al 6 gennaio 2009
Informazioni: www.palladio500.it
Celebrazioni per il Cinquecentenario del Palladio.
Larchitetto il cui insegnamento ritroviamo nelle
facciate sia dei maestosi edifici pubblici sia delle
banche importanti un po in tutto il mondo, fu del
pari un grande ingegnere. Ciascuno di noi potr
scoprirlo con intuibile compiacimento e diletto, po-
tendo ammirare da vicino i suoi numerosi disegni
esposti.
SEURAT E SIGNAC
Milano Palazzo Reale -
Dal 9 ottobre 2008 al 21 gennaio 2009
Informazioni: info@arthemisia.it
www.arthemisia.it
Gli studi sul colore e sulla luce dei neo-impressio-
nisti e la loro poetica, specie quella di Seurat, non
a torto accostato agli antichi egizi e a Piero della
Francesca, non possono essere trascurati da chi si
prefigge obiettivi di cultura.
VAN GOGH I DISEGNI
Brescia Museo di Santa Giulia -
Dal 18 ottobre 2008 al 5 gennaio 2009
Informazioni: Linea d'ombra
tel. +39 0422 3095, fax + 39 0422 309777
info@lineadombra.it, www.lineadombra.it
Il Secolo XX, alla cui evoluzione il nostro mondo
deve cos tanto, ebbe il suo timone nel dirompente
innovarsi dellarte figurativa. Per lo meno nella sua
dote di indirizzarne gusto e pensiero. Ci riferiamo
a quellarte figurativa rinnovata della quale Van
Gogh rappresenta uno dei padri riconosciuti. Di
qui la rilevanza di questo artista per chi persegue
la comprensione del nostro presente oltre le ap-
parenze.
GIULIO CESARE.
LUOMO, LE IMPRESE, IL MITO
Roma Chiostro del Bramante
Dal 24 ottobre 2008 al 5 aprile2009
Informazioni: tel. 06.68809035
info@chiostrodelbramante.it -
www.chiostrodelbramante.it
Il personaggio pi celebre e universalmente noto
nella storia di tutti i tempi. Il generale autore delle
strabilianti campagne e vittorie. Il politico che
pose le basi dellImpero di Roma. Lo scrittore. Il
creatore del proprio mito, che si perpetuer nei
secoli fino ad oggi attraverso la letteratura, il tea-
tro, larte figurativa, la musica, il cinema. Nella cor-
nice stessa che lo ha visto vivente.
TURNER E LITALIA
Ferrara Palazzo dei Diamanti
Dal 16 novembre 2008 al 22 febbraio 2009
Informazioni: www.studioesseci.net
Due fondamentali argomenti ci obbligheranno
senza scampo a Ferrara.Turner fu il primo a sco-
prire limpressione, un mezzo secolo avanti la fa-
mosa mostra presso il fotografo Nadar.Al Palazzo
dei Diamanti ritroveremo le sue intuizioni, legate
ai famosi viaggi in Italia.
INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008

Istituzione: la Fondazione stata istituita
il 2 ottobre 1998.
Scopo: valorizzare e tutelare lingegnere
con iniziative diverse e complementari con
le attivit istituzionali svolte dallOrdine.
Attivit principale: organizzare e gestire
in accordo con lOrdine corsi di forma-
zione ed eventi per lo sviluppo continuo
della professionalit degli ingegneri.Attivit
sempre tese al miglioramento della cono-
scenza e della loro preparazione.
Collegamento funzionale con lOr-
dine: attraverso il CdA composto, in pre-
valenza, da Consiglieri dellOrdine.
Sistema gestione qualit certificato
UNI EN ISO 9001:2000
per progettazione ed erogazione
di corsi formativi ed eventi informativi
Per gli incontri gratuiti sufficiente, ma
indispensabile, inviare la propria adesione
via e-mail o fax alla Segreteria della Fon-
dazione:
fax 02794916
e-mail: fondazione@ordineinge-
gneri.milano.it
Per i corsi a pagamento necessario
compilare la scheda di iscrizione reperi-
bile anche sullarea FONDAZIONE del
sito:
www.ordineingegneri.milano.it
oppure www.foim.org
INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008
La pagina della Fondazione
PROSSIMI EVENTI IN PROGRAMMA
Corso a pagamento
Evento gratuito
12-19 settembre 2008
3-10-17-24 ottobre 2008
Corso distruzione
I CONSULENTI TECNICI NELLE PROCEDURE GIUDIZIARIE
INGEGNERIA FORENSE
400,00 + IVA
ottobre - dicembre 2008
4 Corso
CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI D.M. 192/05
960,00 + IVA
19 settembre 2008
Seminario di aggiornamento
TITOLO IV D.LGS 81/08: NOVIT E PRINCIPALI MODIFICHE
RISPETTO A D.LGS. N. 494/1996
50,00 + IVA
24 settembre 2008
Seminario
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE E LA CERTIFICAZIONE
DEI PROFILI PROFESSIONALI DELLICT
(Information & Communication Technology)
Settembre 2008 - Aprile 2009
5 CORSO DI MANAGEMENT
1 modulo 25-26 settembre 2008:
Orientarsi alle logiche organizzative di successo
2 modulo 23-24 ottobre 2008:
Attivare problem solving innovativi
3 modulo 20-21 novembre 2008:
Attivare comportamenti integrativi
4 modulo 26-27 febbraio 2009:
Parlare in pubblico attivando presentazioni efficaci
5 modulo 26-27 marzo 2009:
Guidare i collaboratori e rapportarsi con il proprio capo
6 modulo 23-24 aprile 2009:
Lavorare per progetti e in team
maggio 2009:
test finale su tutti gli argomenti
3000 + IVA
30 Settembre 2008
Seminario
OPEN SOURCE:APPLICAZIONE PER GLI STUDI PROFESSIONALI
Ottobre Marzo 2009
11 Corso di abilitazione
AL RUOLO DI COORDINATORE PER LA SICUREZZA CANTIERI
TITOLO IV - D.LGS.81/2008
1250,00 + IVA
7 novembre 2008
Seminario di aggiornamento
LA PREVIDENZA PER INGEGNERI E ARCHITETTI
LA RIFORMA 2004 DELLE PENSIONI
PAGINA 49
 COMPOSIZIONE DELLE COMMISSIONI
Commissione
per lEtica Professionale
Presidente: Domenico Perrone
Membri: Ermenegildo Bardelli, Chiara Batti-
stoni, Andrea Bazzani, Paolo Bran, Alessan-
dro Buccellati, Carlo Candiani, Gianni Cap,
Antonio De Marco, Gabriella Parlante, Ga-
briele Perucci, Matilde Schiavoni.
Comitato di esperti per la Revisione
delle Parcelle Professionali
Presidente: Luigi Rainero
Segretario: Gianni Cap
Membri: Luigi Ernesto Amman, Giovanni Bosi-
sio, Erberto Botti, Michele Coffano, Giovanni
Contini, Carlo Guaineri, Mauro Langfelder,
Giampiero Montalti, Giovanni Papetti, Ga-
briella Parlante, Gabriele Perucci.
Commissione per lElenco dei Periti
Presidente: Aldo Franchi
Vice Presidente sezione civile:
Alessandro Buccellati
Vice Presidente sezione industriale:
Alberto Caleca
Vice Presidente dellInformazione:
Mauro Langfelder
Membri: Alberto Avanzini, Elena Baj, Giovanni
Bosisio, Renato Fabris, P. Luigi Lusona, Silvestre
Mistretta, M.Cristina Motta, Mario Orsi, Aldo
Paraboni, Roberto Tomasucci.
Commissione Ordinamento
Professionale
Presidente: Ambrogio Girotti
Membri: Giacomo Andriola, Enrica Arcesi,
Mario Balzaretti,, Chiara Battistoni, Angelo
Lucchini, Giacomo Mori, Luigi Rainero, Edo-
ardo Rovida, Francesco Sannino, Luca Strada,
Pietro Vasco Tola, Cesare Turkheimer.
Commissione Industria - Enti Pubblici
Presidente: Alberto Caleca
Vice Presidente: Alberto Avanzini
Segretario: Paolo Chiastra
Membri: Giorgio Babanicas, Nicola Barbera,
Maurizio Brown, Paolo Arrigo Capelli, Giu-
seppe Cavallo, Marco Cecchini, Paolo Co-
lombo, Gianfranco Conca, Domenico
DAgostino, Lorenzo Del Felice, Dino Dini,
Carlo Gaifami, Romolo Gallo, Maurizio Gan-
dolfo, Ambrogio Girotti, Domenico Gola, Ste-
fano Grassi, Davide Lavazza, Maria Cristina
Motta, Marco Petta, Matilde Schiavoni, Dante
Segrini, Giulio Solero.
Commissione LL.PP.
Presidente: Alberto Avanzini
Membri: Ermenegildo Bardelli, Franco Bianchi,
Roberto Capra, Valeria Dolcetta Capuzzo,
Piero Giorgi, Marcello Oneta, Simone Pessina,
Roberto Petrali, Mario Pisani, Marco Sala.
Commissione per lAggiornamento
Professionale e Formazione
Presidente: Claudio Cardosi
Vice Presidente: Giorgio Proietti Silvestri
Segretario: Alberto Ricci
Membri: Elena Baj, Chiara Battistoni, Pierluigi
Brivio, Vittorio Carnemolla, Paolo Casolo,
Mario Garassino, Guido Garrone, Mario
Ghezzi, Maria Pina Limongelli, Claudio Magi-
stroni, Antonio Mancini, Guido Martinelli, Mar-
cello Miani, Mario Pisani, Luciano Re Cecconi,
Michele Rossi, Dante Segrini,Andrea Somma-
ruga, Dario Vanetti, Marco Trani, Giancarlo
Volpi.
PAGINA 50
Commissione Impianti
Presidente: Gianangelo Bonfigli
Membri: Maurizio Bechelli, Giuseppe Bel-
monte, Alberto Caleca,Alberto Cantoni, Ser-
gio Damiani, Antonio De Marco, Marco De
Santis, Marco Formica, Rudy Handschin, Clau-
dio Mosca, Demetrio Nava,Alfredo Previ,Alfio
Puglisi, Giuseppe Quaranta, Maurizio Rossetti
Conti, Carlo Zoppi.
Commissione Giovani
Presidente: Luigi Rainero
Membri: Maurizio Guido Abrate, Giacomo
Giovanni Andriola, Marco Arioli, Ambrogio
Baseggio, Andrea Boldrini, Giuseppe Borloni,
Alberto Caleca, Andrea Cataldo, P. Giuseppe
Dal Farra,Alba De Salvia, Antonio Gallea,To-
maso Lamperti, Davide Luraschi, Marcello
Oneta,Attilio Pessina, Simone Pessina, Daniele
Russo, Roberto Tomassucci.
Commissione per lIngegneria
dellInformazione
Presidente: Enrico Pio Mariani
Membri: Pierangelo Aloisi, Gabriela Bonavoglia,
Alfio Bongiovanni, Isabella Caramatti, France-
sco Crescentini, Luciano De Stefani, France-
sco Giovannini, Andrea Amedeo Manzato,
Luigi Marchei, Giorgio Parrella, Marco Re,
Gianluca Sironi,Andrea Sommaruga, Lorenzo
Vigan, Stefano Zanero.
Commissione Donne Ingegneri
Presidente: Matilde Schiavoni
Membri: Enrica Arcesi, Elena Baj, Chiara Batti-
stoni, Alberto Caleca, Valeria Dolcetta Ca-
puzzo, Amalia Ercoli Finzi, Carlo Gaifami, Maria
Cristina Motta.
Commissione Urbanistica
Presidente: Riccardo Pellegatta
Membri: Franco Caputo,Vittorio Carnemolla,
Vittore Ceretti, Salvatore Crapanzano, Luigi
Decio, Ezio Facchin,Angelo Ferraresi, Massimo
Giuliani, Angelo Lorenzi, Mauro Mereghetti,
Mario Rossetti, Gianluigi Sartorio,Alessandro
Toccolini, Dario Vanetti.
Commissione Qualit
Presidente: Luigi Gaggeri
Membri: Stefano Calzolari, Giuseppe De
Marte, Stefano Farn, Enrico Memmo, Fabio
Pasello, Elena Roacchi, Bruno Zanini.
Commissione Prevenzione Incendi
Presidente: Silvestre Mistretta
Membri: Pietro Antonacci, Giuseppe Bogani,
Lorenzo Brignole, Pasquale Capuano,Ambro-
gio Carenzi, Oreste Ceravola, Nicola Cle-
meno, Fabio Collamati, Giovanni Contini,
Alessandro Griffini, Paolo Lombardi, Franco
Luraschi, Sergio Mammi, Luca Marzola, Anna
Reggiori,Attilio Scalise, Enrico Schiatti, Marco
Tomo.
Commissione Catasto
Presidente: Flavio Tresoldi
Membri: Giampiero Alliori, Giangiacomo Bar-
rile, Francesco Citterio, Pietro Fontana, Paolo
Lorenzetti, Marco Scaioni,Alessandro Vigan.
Commissione Telecomunicazioni
Presidente: Gianni Confalonieri
Vice Presidente: Marco Mussini
Segretario: Costantino De Santis
Membri: Massimo Bertolotti, Franco Boffelli,
Marco Manlio Brambilla, Alberto Caleca, Ce-
sare Cogni, Edoardo Cottino, Francesco Cre-
scentini, Michele DAmico, Claudio Invernizzi,
Claudio Magistroni, Giuseppina Moretti, Aldo
Paraboni, Giordano Picchi, Enrico Giovanni
Pietralunga, Francesco Romeo, Guido Tartara,
Lorenzo Vigan.
Commissione Referenti
Presidente: Alberto Caleca
Vice Presidente: Paolo Jurkic
Segretario: Massimo Chindemi
Membri: Marco Agretti, Alberto Avanzini, An-
gelo Bargigia, Silvio Bosetti, Andrea Brenta,
Giovanni Cappellari, Claudio Cardosi, Marco
Cecchini, Gianni Chianetta, Michela Chiorboli,
Marco Felli, Manlio Ferrari, Giuseppe Grassi,
Giuseppe Giovanni Lalli, Antonio Mancini,
Maurizio Mafessoni, Federico Mancosu, Marco
Mussini, Emiliano Panaro, Riccardo Pellegatta,
Dante Pellicano,Alberto Pianta, Federico Poc-
cobelli, Costanzo Riva, Daniele Roderi, Marco
Scarioni.
Commissione Sicurezza
e Igiene sul Lavoro
Presidente: Maria Cristina Motta
Membri: Adriano Bacchetta, Mauro Bagagiolo,
Franco Baretich, Raffaello Basile, Enrico Bri-
goli, Paolo Maria Crivelli, Francesco De Bar-
tolomeis, Pietro Freschi, Giovanni Gambino,
Antonio Lago, Chiara Lecis, Ottavio Lecis,
Marcello Miani, Demetrio Nava, Giuseppe
Pantano, Fabio Pasello, Stefano Pelucchini, En-
rico Persico, Gianni Peruzzo, Giorgio Pome-
sano, Giuseppe Quaranta.
Commissione Bioingegneria
Presidente: Sergio Cerutti
Membri: Alessandro Bagno, Elena Baj, Anna
Bianchi, Alberto Caleca, Fulvio Falcone, Ugo
Garbarini, Paolo Lago, Giuseppe Giovanni Lalli,
Carlo Mambretti, Paolo Pessina, Monica Sivo,
Vincenzo Ventimiglia.
Commissione Innovazione
Presidente: Amalia Ercoli Finzi
Membri: Franco Baretich, Giuseppe Belmonte,
Anna Maria Bianchi, Claudio Cardosi, Dome-
nico DAgostino, Luigi Gaggeri, Massimiliano
Grosso, Davide Luraschi, Marco Molina, Tor-
quato Mussini, Roberto Pazzi, Alberto Ricci,
Giuseppe Sala, Gianluca Sironi, Paolo Vercesi.
Commissione Ambiente e Territorio
Presidente: Mario Amadasi
Membri: Enos Borrini, Paolo Centola, Gianni
Chianetta, Lorenzo Del Felice,Alba De Salvia,
Tomaso Gerosa, Gianluca Gurrieri, Artemide
Isimbaldi, Paolo Pileri, Franco Sironi, Maurizio
Vannucchi, Domenico Zampaglione.
Commissione Strutture
Presidente: Alberto Castellani
Membri: Bruno Adami, Luigi Biolzi, Michele
Cap, Claudio Chesi, Giancarlo Giuliani, Cri-
stian Stefanoni.
Commissione Nanotecnologie
Presidente: Alberto Caleca
Vice Presidente: Alberto Cigada
Segretario: Mario Biserni
Membri: Silvio Abati, Marco Bianchessi, Carlo
Bottani, Corrado Carretti, Paolo Jurkic,Giu-
seppe Giovanni Lalli, Roberto Millini, Biagio
Principe,Alberto Redaelli.
Commissione Energia
Presidente: Enrico Cerrai
Membri: Nicola Barbera, Franco Baretich,
Paolo Capelli, Antonio Casellato, Paolo Chia-
stra, Gianfranco Conca, Flavio Ferrari, Mar-
cello Scotto, Giulio Solero.
INGEGNERI MILANO SETTEMBRE 2008