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ISSN:2038-2723
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Periodico
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n. 77 dicembre 2022
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DOBBIAMO ESSERE DETERMINATI
Quando guardiamo una delle foto del paesaggio impatto ambientale e della riduzione “assoluta”
scattato dalla superficie del pianeta Marte, ci possiamo delle emissioni di CO2.
chiedere: è un pianeta prima della comparsa dell’uomo, Si parla di riduzione assoluta perché quella
è un pianeta senza l’uomo, o è un pianeta dopo l’uomo? specifica (pro-capite) sta invece già avvenendo (!),
La risposta corretta potrebbe essere a ritmi medi mondiali dell’1% annuo, ma non è ahimè
“tutte delle precedenti”. sufficiente perché non è in grado di compensare l’aumento
Di recente è stato introdotto nella lettura della popolazione. È necessario fare di più, consapevoli
scientifica (anche medica) il termine “eco-ansia”, definito di costi marginali crescenti e benefici marginali decrescenti.
come “la sensazione generalizzata che le basi ecologiche Solo nell’ambito delle costruzioni ad esempio, da qui
dell’esistenza siano in procinto di crollare” (Albrecht, 2019), al 2060 si costruiranno edifici per una superficie calpestabile
la cui forma prevalente – riconosciuta – è quella complessiva che si sviluppa al ritmo di una città di New York
relativa al cambiamento climatico antropogenico. al mese (architecture2030.org); e più gli edifici saranno
Ciò significa che parte della popolazione soffre efficienti, minore sarà il contributo delle emissioni legate
di un problema legato alle sempre maggiori evidenze al funzionamento e più importanti saranno invece
del fenomeno. Sappiamo anche che l’aumento quelle legate alla costruzione e decommissioning,
della temperatura media del pianeta al 2040 non sarà con un peso sempre crescente del processo edilizio
“addirittura”, ma “almeno” 1,5 °C. e dell’economia circolare a valle.
Non si vogliono minimizzare i problemi relativi Inoltre, di fronte al prezzo crescente
alle risorse (acqua, cibo) che generano talvolta conflitti, delle fonti energetiche (pensiamo anche soltanto
ma si vuole cercare invece un punto di equilibrio rispetto al gas naturale), è crescente anche il vantaggio
ad alcune posizioni catastrofiste (reali o strumentali), dato dalla decarbonizzazione rispetto
consapevoli del fatto che la scarsità è dovuta all’esplosione alla diversificazione dei fornitori. Come sottolinea
demografica dello scorso e del presente secolo e al il presidente del coordinamento FREE Livio de Santoli,
cambiamento delle abitudini di vita dei paesi sviluppati decarbonizzare è più economico che diversificare1.
nel tempo globalizzato. La sfida è importante, e abbiamo gli strumenti
I nostri sguardi rimangono sempre puntati per vincerla: una rete con vettori più puliti (penso alla
sull’obiettivo, che non è solo l’aumento di efficienza, penetrazione dell’idrogeno), un maggiore utilizzo
e non è solo la penetrazione delle rinnovabili, ma è quello delle rinnovabili, una riduzione dei consumi che passa
della riduzione dei consumi di fonti primarie ad elevato attraverso tecnologia, gestione, comportamento.
1
https://www.tpi.it/opinioni/caro-energia-perche-decabornizzare-meglio-diversificare-20221128954535/
4 #77
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Editoriale 4 Novità prodotti 8 AiCARR Informa 62
NORMATIVA
RETI DI DISTRIBUZIONE
SISTEMI DI CONTROLLO
TECNOLOGIA
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CASE STUDY
STRUMENTI
Performance di
un’altra dimensione.
Defangatore R145XC: extra compattezza
per chi vuole extra prestazioni.
Così piccolo eppure così potente: nel nuovo filtro defangatore R145XC di
Giacomini è tutto “extra”, non solo la compattezza! È extra performante,
con Il magnete ad alte prestazioni e l’ampia superficie filtrante che
riduce gli interventi di manutenzione. Extra efficiente, grazie al campo
di portata più alto che diminuisce perdite di carico e consumi. Extra
comodo, perché puoi collegarlo in qualsiasi posizione sotto la caldaia, e
si pulisce senza dover svuotare l’impianto.
Novità Prodotti
RISCALDAMENTO A PARETE PER UN CALDO RAPIDO ED EFFICACE
La serie di termoventilatori MICROSOL® di VORTICE, installabili a parete, sono progettati
per garantire, in modo efficace e sicuro, il necessario calore in abitazioni, piccoli negozi o
uffici, anche privi di impianto di riscaldamento primario e lo spessore ridotto ne permette
l’inserimento in spazi molto contenuti. Grazie all’assenza di parti in movimento, riscal-
dano con la massima silenziosità e sono ideali in camere da letto, oltre alla possibilità di
installazione in Zona 1 dei bagni (IPX4).
La serie prevede 4 modelli, differenti per dimensioni e potenza calorica erogata (potenza
massima pari a 600, 1000, 1500 e 2000 W). Un termostato ambiente con funzione anti-
gelo ne garantisce l’accensione automatica quando la temperatura scende sotto i 5° e sono
anche collegabili a un cronotermostato esterno. Interruttori luminosi protetti da sportello
ne regolano l’accensione, lo spegnimento e la scelta della potenza erogata. Dimensioni:
• altezza: 25,8 cm;
• lunghezza: 46/57/72/86 cm;
• profondità: 10,9 cm;
• peso: 2,9/3,2/3,9/4,6 Kg.
www.vortice.it
Funzionamento silenzioso
Grazie a innovative tecnologie di riduzione del rumore, la pompa di calore EHS Mono HT Quiet,
certificata Quiet Mark, funziona con livelli di rumorosità fino a 35 d(BA) avvalendosi di una moda-
lità silenziosa in 4 fasi. L’unità esterna è dotata di un sistema di isolamento acustico a doppio strato,
con design brevettato “Groove Grid Felt”, in grado di assorbire efficacemente ogni tipo di rumore
prodotto dalle parti soggette a compressione e minimizzare le vibrazioni. L’utilizzo di ammortizza-
tori a molla (anziché in gomma) nel montaggio del compressore riduce la trasmissione delle vibra-
zioni del 90%. Il compressore sfrutta un albero motore rinforzato che diminuisce il rombo a bassa
frequenza, mentre l’unità esterna si avvale di un ventilatore Multi-Serration che limita in modo
significativo il rumore prodotto, riducendo al minimo il vortice d’aria.
www.samsung.com/climate
8 #77
Novità Prodotti
POMPA PER CONDENSE
Sanicondens Deco+ di Sanitrit marchio leader a livello mondiale nel settore degli apparecchi
sanitari di SFA Group, è la pompa per condense progettata appositamente per lo smaltimento
delle acque reflue delle caldaie a condensazione con potenza massima 25 Kw.
Particolarmente compatta e silenziosa, Sanicondens Deco+ è ideale per caldaie installate in
piccoli spazi, come ad esempio la cucina. Grazie al suo design estremamente pulito, si integra
perfettamente con qualsiasi interno. È fornita con kit completo di installazione.
Da settembre 2015 è diventato obbligatorio installare solo caldaie a condensazione che permet-
teranno un notevole risparmio energetico e lo sfruttamento dell’energia rinnovabile. Tuttavia
queste nuove caldaie provocano la formazione di acque acide di condensa che dovranno essere
smaltite in maniera sicura. Per venire in aiuto di questo problema, Sanicondens Deco+ è perfetta
per convogliare le acque di condensa verso gli scarichi in modo efficiente.
www.sanitrit.it
Soluzioni a basse
emissioni di CO²
La generazione K utilizza il refrigerante R32, rendendola
un’ottima soluzione per le nuove costruzioni. La genera-
zione L utilizza invece il refrigerante naturale R290, che ha
un potenziale di riscaldamento globale (GWP) 3. La strut-
tura riprogettata delle unità esterne di entrambe le gene-
razioni offre un elevato livello di sicurezza, poiché l’unità è
sigillata ermeticamente per un’installazione facile e flessi-
bile. La generazione K mantiene il collegamento tra l’unità
esterna e l’unità interna attraverso il refrigerante, mentre la
generazione L presenta un collegamento idraulico.
La nuova serie L è progettata per sfruttare al meglio le
proprietà del refrigerante R290, consentendo una tempe-
ratura di uscita dell’acqua fino a 75 °C anche con La nuova
serie L è progettata per sfruttare al meglio le proprietà del
refrigerante R290, consentendo una temperatura di uscita
dell’acqua fino a 75 °C anche con –10 °C esterni. È quindi
particolarmente adatta per ristrutturazioni e applicazioni
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MONITORAGGIO
DA REMOTO DEGLI
IMPIANTI HVAC
Alisea potenzia le performance di Remotair®,
l’innovativo sistema di monitoraggio da remoto
degli impianti HVAC, con l’introduzione di nuove
feature, tra cui figura un apposito sensore per
le funzionalità dell’apparecchio
Deumidificatori SP e SPW: silenziosi, robusti, efficienti.
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via Garibaldi, 15 - 35020 Albignasego (PD) - Italia
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Novità Prodotti
UNITÀ MONOBLOCCO IN PICCOLE TAGLIE
Daikin lancia la nuova pompa di calore Altherma 3 M, disponibile ora nelle taglie 4-6-8 kW per le abita- la messa in funzione. Anche questa gamma è stata studiata con un approccio attento alla sostenibilità.
zioni più piccole. Tali modelli completano la gamma monoblocco in R32, precedentemente lanciata nelle Daikin Altherma, infatti, utilizza il refrigerante R32 che permette una riduzione dell’impatto ambien-
classi da 9 a 16 kW. Grazie alla compattezza, alla flessibilità di installazione e alle elevate prestazioni, tale del 70% e la massima efficienza energetica fino alla classe A+++ in modalità riscaldamento.
Daikin Altherma 3 M è perfetta sia per le nuove abitazioni sia per la sostituzione di caldaie. Si tratta www.daikin.it
di una pompa di calore monoblocco
aria-acqua con refrigerante R32 che
assicura le funzioni di riscaldamento,
raffrescamento e produzione di acqua
calda sanitaria in modo estremamente
efficiente. Punto di forza della gamma
Daikin Altherma 3 M è sicuramente
la sua configurazione monoblocco
che, non necessitando di alcuna unità
interna, le permette di essere utilizzata
anche in uno spazio limitato. Daikin
Altherma 3 M garantisce un’installa-
zione estremamente agevole grazie
all’integrazione di tutti i componenti
idraulici all’interno della stessa unità,
compreso il circuito refrigerante. Questo
permette all’installatore di avere una
soluzione unica, integrata e facile da
gestire sia per la manutenzione sia per
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VMC PER GARANTIRE ARIA SALUBRE
SENZA DISPERSIONI DI CALORE
I sistemi di Ventilazione Meccanica Controllata possono dare una risposta semplice ed efficace al problema
del ricambio dell’aria in casa: grazie al recuperatore di calore di cui sono dotati, infatti, sono in grado di
assorbire l’energia termica contenuta nell’aria in uscita e di utilizzarla per riscaldare l’aria fredda in entrata.
In questo modo si avrà aria pulita e ricca di ossi-
geno all’interno dei locali in ogni momento,
senza sprechi energetici.
Per gli ambiti residenziali Helty propone Flow
Easy, un sistema decentralizzato a parete di
fascia entry level che racchiude in dimensioni
molto compatte le peculiarità dei migliori sistemi
VMC a doppio flusso continuo. Etichettato in
classe energetica A e riconosciuto nella lista VMC CONFORMI alla nuova UNI EN ISO 52120-1
Qualità Casa Clima, è un dispositivo ideale per Prestazione energetica degli edifici
ricambiare costantemente l’aria indoor senza
dispersioni termiche. Attraverso lo scambia-
tore entalpico ad alta efficienza, infatti, questa
tecnologia permette di recuperare in modo
costante fino all’91% del calore contenuto
nell’aria esausta che viene espulsa. Il doppio Soluzioni Belimo
filtro F7+G4 per la purificazione dell’aria di cui per tutti gli edifici
è dotato, inoltre, permette di eliminare pollini,
polveri sottili e agenti inquinanti immettendo
in Classe A e B
all’interno dei locali aria pulita e rendendo più
salubri gli ambienti.
L’installazione è rapida e minimamente invasiva:
sono sufficienti due fori da 8 cm sulla muratura
perimetrale e l’allacciamento alla corrente, in
meno di un’ora l’unità è installata e pronta a
funzionare per migliorare il comfort in casa.
Anche il consumo elettrico è davvero minimo –
l’utilizzo continuo impiega dai 4,6 ai 16,5 Watt,
per un costo giornaliero inferiore ai 6 centesimi*
– e viene, quindi, ampiamente ripagato dalla
riduzione dei costi di riscaldamento.
Ma non solo: in quanto sistema decentralizzato,
Le migliori valvole per il Bilanciamento Dinamico degli impianti
Flow Easy consente un’ottimizzazione anche La recente norma UNI EN ISO 52120-1 sostituisce la precedente UNI EN 15232-1 e definisce nuovi
sui consumi della macchina stessa. Il ricambio requisiti per la classificazione energetica degli edifici. Tutti gli impianti con più di 10 terminali (fancoil,
radiatori, scambiatori, superfici radianti ...) di edifici residenziali e non in Classe A e B, dovranno adottare
di aria, infatti, può essere gestito in modo diffe-
opportune soluzioni di Bilanciamento Dinamico nel circuito idronico.
renziato “stanza per stanza”, a seconda delle Belimo offre la più vasta gamma di soluzioni conformi ai nuovi requisiti con valvole a 2-vie, 3-vie e 6-vie
diverse esigenze di ventilazione degli ambienti indipendenti dalla pressione sia meccaniche (PI) che elettroniche (EPIV) e persino certificate MID (EV).
Chillventa è tornata
a Norimberga
Con 884 espositori e oltre 30.000 visitatori
professionali, l’edizione 2022 di Chillventa
segna il grande ritorno in presenza della fiera
dedicata all’HVAC e alla refrigerazione
A cura della redazione
D
opo quattro anni di assenza, Chillventa è finalmente tornata e oltre 30.000 visitatori professionisti, che hanno avuto l’opportunità
in presenza. E i numeri parlano chiaro: è stato un successo. di discutere di persona e in loco di innovazioni e tendenze per il futuro
I padiglioni del centro espositivo di Norimberga hanno del settore della refrigerazione e HVAC.
infatti ospitato, dall’11 al 13 ottobre scorsi, 844 espositori da 43 paesi Petra Wolf, membro del consiglio di amministrazione di Nürnb-
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ergMesse, ha commentato: “Siamo estremamente soddisfatti, oltre prima della fine della manifestazione, 94 degli 844 espositori avevano
che dei numeri raggiunti quest’anno, di quello che è stato il primo affermato che avrebbero esposto nuovamente a Chillventa 2024.
incontro del settore dal vivo in quattro anni. Chillventa è, e continuerà
a essere, il barometro delle tendenze e l’evento più importante a livello Un ricco programma di supporto
mondiale per il settore della refrigerazione, compresi i segmenti AC, Un altro motivo di successo di Chillventa 2022 è stato il ricco
ventilazione e pompe di calore”. programma di supporto che, tra presentazioni (oltre 200) e forum, ha
consentito ai partecipanti di aggiornarsi, acquisire nuove conoscenze
Grande presenza internazionale e avere un’occasione di confronto.
Oltre il 56% dei 30.773 visitatori di Chillventa è arrivato a Norim- “L’attenzione – ha affermato il dott. Rainer Jakobs, consulente tecnico
berga dall’estero. Da sottolineare la qualità dei visitatori professionisti: e coordinatore del programma tecnico per Chillventa – si è concen-
circa l’81% è stato direttamente coinvolto nelle decisioni di acquisto trata su argomenti come la sostenibilità, la sfida della transizione del
e approvvigionamento delle proprie attività. Nove su dieci sono stati refrigerante, REACH o PEFAS e le pompe di calore su larga scala e le
soddisfatti della gamma di prodotti e servizi e oltre il 96% parteciperà pompe di calore ad alta temperatura. Infine sono state presentate
nuovamente alla prossima Chillventa. nuove informazioni sulla climatizzazione per i data center”.
“Questo ottimo feedback è il più grande successo per noi – afferma Ulteriori punti salienti del programma di sostegno sono stati i J ob
Elke Harreiss, Direttore Esecutivo Chillventa, NürnbergMesse –. Dai Corner, di nuova creazione, che hanno offerto l’opportunità di incon-
produttori agli operatori di impianti, rivenditori, designer, architetti e trare datori di lavoro e lavoratori qualificati; due presentazioni speciali
artigiani, tutti erano di nuovo lì”. sui temi “Pompe di calore” e “Gestione dei refrigeranti infiammabili”; e
visite guidate da professionisti con vari temi chiave.
Espositori desiderosi di tornare
Questo entusiasmo per la prossima edizione è stato confermato anche Save the date
dai risultati ai sondaggi inviati dagli espositori. La maggior parte degli espo- La prossima edizione di Chillventa si svolgerà presso il Centro Conve-
sitori proveniva da Germania, Italia, Turchia, Spagna, Francia e Belgio. Il 94% gni di Norimberga dall’8 al 10 ottobre 2024. Il giorno prima, il 7 otto-
degli espositori (misurati per area) considera la propria partecipazione a bre 2024, il Chillventa CONGRESS introdurrà alla settimana dell’evento
Chillventa un successo. Il 95% ha stretto nuovi contatti commerciali e si dedicato alla comunità internazionale della refrigerazione, dell’AC, della
aspetta di poter fare affari grazie alle conoscenze acquisite in fiera. Anche ventilazione e delle pompe di calore.
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Visti in fiera CHILLVENTA 2022
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COMPRESSORI A PISTONE AD ALTA TEMPERATURA
Tra le novità lanciate da Frascold a Chillventa 2022, spiccano i compressori a pistone ad alta tempera- idrocarburi R290 e R600a. A rendere le performance eccellenti concorrono due diversi Vi (rapporto di
tura ATEX Z40-126, studiati per le pompe di calore del settore industriale. Una soluzione a isopentano, compressione) e la possibilità di ampliare il campo di funzionamento scegliendo un motore elettrico
certificata ATEX che, quando associata a fonti rinnovabili, è in grado di garantire massima sicurezza e maggiorato. Infine, è caratterizzata da un controllo di capacità, a gradini o continuo, garantito da una
sostenibilità. Tra le peculiarità, i 6 cilindri permettono di raggiungere una temperatura di condensa- valvola a cassetto, oltre a un sofisticato sistema di separazione dell’olio a tripla azione, che ne riduce
zione intorno ai 160 °C e produrre acqua pressurizzata fino a 100/155 °C. Il compressore potrà essere al minimo il trascinamento. Proseguendo la visita allo stand, la new entry Magnetic è il ventaglio di
utilizzato in cascata, oppure impiegando il calore di scarto per alimentare l’intero sistema, a favore di prodotti a vite consigliato da Frascold per il segmento del comfort, i processi di cooling e le applicazioni
una superiore efficienza e circolarità delle risorse. Nel corso della fiera, sono state presentate le due con pompe di calore. Il protagonista del compressore è l’esclusivo motore sincrono IPM (Interior Perma-
serie di compressori a vite CX ATEX e Magnetic, le quali consentono uno spostamento volumetrico nent Magnet), composto da magneti nel rotore elettrico che eliminano il fenomeno dello scorrimento e
maggiore e di conseguenza, una produzione di una capacità termica superiore. sono garanzia di un accurato monitoraggio della velocità. Ulteriore vantaggio dell’IPM è la diminuzione
I CX ATEX, oltre a completare la proposta per le installazioni industriali, sono ideali anche per i district della potenza assorbita rispetto a sistemi tradizionali, a favore di un risparmio energetico superiore.
heating. La gamma è sinonimo di affidabilità, rendimento e silenziosità ed è disponibile anche a www.frascold.it
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Visti in fiera CHILLVENTA 2022
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Normativa
Decreto
RequisitiMinimi:
partita larevisione
In attesa del testo integrale e definitivo,
ecco le principali novità contenute a oggi
nella revisione del DM 26 giugno 2015
L.A. Piterà*
I
l MiSE ha da qualche mese avviato i lavori di revi- a partire dalla sua pubblicazione; della metodologia di calcolo e dei
sione del DM 26 giugno 2015, conosciuto anche • integrare gli elementi interpretativi requisiti della prestazione ener-
come “Decreto Requisiti Minimi”, in conformità con forniti negli anni, ai quali AiCARR ha getica degli edifici. Ad esempio,
il recepimento italiano della EPBD III, avvenuto con il D.Lgs. collaborato, attraverso la pubblica- il D.Lgs. 48/2020 considera l’inte-
48/2020. Intanto, in Europa si sta già lavorando alla revi- zione delle tre serie di FAQ ministeriali; grazione delle infrastrutture per la
sione della EPBD III. • integrare quanto previsto dal D.Lgs. mobilità elettrica e gli interventi di
La revisione del Decreto si pone i seguenti obiettivi: 48/2020 con particolare riferimento a: sostituzione degli impianti tecnici
• valutare l’adeguamento dei requisiti minimi sulla base ⚬ strumenti volti ad accelerare la e demanda a un futuro D.P.R. la
di quanto ottenuto con l’applicazione della metodo- ristrutturazione economicamente disciplina di esercizio, conduzione,
logia comparativa per la determinazione dei livelli otti- efficiente degli edifici esistenti; controllo, ispezione e manuten-
mali di prestazione energetica negli edifici, che ENEA ⚬ strategie di ristrutturazione del zione degli impianti termici per la
ha predisposto e pubblicato nel 2018 come aggiorna- settore edilizio a lungo termine per climatizzazione invernale e estiva e
mento dell’ultima analisi condotta con i criteri previsti favorire la mobilitazione di risorse per la preparazione dell’acqua calda
dalla Commissione Europea nel 2013; economiche e la realizzazione di sanitaria.
• integrare in testo tenendo presente quanto è emerso edifici a emissioni zero entro il 2050; Su questo ultimo punto si evidenzia
dall’esperienza maturata nell’applicazione del Decreto ⚬ criteri generali per la definizione che il MiSE sta lavorando anche alla
20 #77
revisione del D.P.R. 74/2013, che molto dei coefficienti di scambio termico degli • per le ristrutturazioni importanti di secondo livello: la
probabilmente vedrà la luce alla fine elementi disperdenti dell’edificio, in cui verifica sarà eliminata, anche in accordo con le modi-
della stagione di riscaldamenti, al fine il peso di ciascun elemento è dato dalla fiche previste per i ponti termici (di seguito). Infatti,
di evitare modifiche legislative in corso corrispondente superficie disperdente questa tipologia, che comprende i casi di intervento
d’opera. salvo nel caso dei ponti termici. su una superficie maggiore del 25% di quella disper-
La verifica di H’ T, che rientra tra dente, prevede il controllo del rispetto delle caratteristi-
Aggiornamenti relativi quelle volte a ottimizzare la presta- che delle prestazioni minime delle superfici disperdenti
alle criticità rilevate zione energetica generale dell’edificio oggetto di intervento, ad esempio attraverso la verifica
dall’applicazione del DM 25 in ottemperanza al Decreto Requisiti dei valori tabellati della trasmittanza termica.
giugno 2015 Minimi, ha evidenziato delle criticità
Requisiti prestazionali degli impianti e soprattutto quando effettuata su edifici Ponti termici
degli elementi edilizi con importanti porzioni dell’involucro Attualmente il contributo dei ponti termici lineari e
Alla luce di quanto emerge dal vetrate, e stiamo parlando della verifica puntuali viene calcolato sulla base dei rispettivi coefficienti
report ENEA del 2018, il MiSE ritiene del (H’t, che è una media pesata sulle e l’edificio di riferimento non ha ponti termici.
non ancora necessario l’aggiornamento superfici disperdenti della prestazione La proposta di revisione si articola come segue:
dei requisiti attualmente vigenti, quindi dell’involucro edilizio). Attualmente la • per le nuove costruzioni, la demolizione e costruzione
conferma per le nuove costruzioni gli verifica viene fatta utilizzando tabelle e le ristrutturazioni importanti di primo livello, in cui è
obiettivi NZEB contenuti nel Decreto in cui i valori limite sono riportati in previsto l’uso dell’edificio di riferimento per la verifica,
Requisiti Minimi e per il parco edilizio funzione del rapporto di forma dell’e- saranno definiti valori di ponti termici di riferimento;
esistente i requisiti attualmente vigenti, dificio, S/V, e della zona climatica: • per le ristrutturazioni importanti di secondo livello, sarà
ancora decisamente sfidanti, soprat- • nel caso di nuova costruzione demo- prevista una doppia verifica dei valori limite tabellati per
tutto per i componenti opachi verticali e lizione costruzione e ristrutturazioni le superfici opache: una sulla trasmittanza termica della
i serramenti e che rappresentano ancora importanti di primo livello: la verifica sezione corrente, la seconda sulla trasmittanza termica
l’ottimo tra costi e benefici. È invece deve essere fatta per l’intero edificio; comprensiva dei ponti termici;
previsto un adeguamento dei requisiti • nel caso di ristrutturazioni importanti • per le riqualificazioni energetiche, in cui si opera su
minimi per le pompe di calore al fine di di secondo livello: la verifica deve una superficie inferiore al 25% di quella disperdente,
tenere conto del nuovo approccio euro- essere fatta per i soli elementi edilizi sarà prevista un’unica verifica dei valori di trasmittanza
peo in ambito Ecodesign a livello euro- interessati. termica nella sezione corrente, quindi non si terrà conto
peo, che vuole i requisiti di prestazione La proposta di revisione prevede di della presenza dei ponti termici.
delle macchine definiti su base stagio- differenziare la verifica sulla base della
nale e non nominale, quindi in termini tipologia di intervento: Fattori di conversione degli impianti alimentati da reti di
di SCOP e SEER e non di COP e EER. • per gli edifici di nuova costruzione e teleriscaldamento
Si ricorda che dal 13 giugno 2022 demolizioni e costruzioni: verrà mante- Un’altra criticità più volte segnalata al MiSE è riferita
per quanto riguarda i requisiti minimi nuta la verifica attuale senza modifiche; alla metodica scelta per l’allocazione dei fattori di conver-
in termini di integrazione da fonti ener- • per le ristrutturazioni importanti sione in energia primaria dell’energia consegnata da reti
getiche rinnovabili sia termiche sia di primo livello: saranno propo- di teleriscaldamento, soprattutto per le reti alimentate
elettriche degli NZEB sono aggiornati sti nuovi limiti, che terranno conto da impianti di cogenerazione ad alto rendimento, per le
a seguito dell’abrogazione e sostitu- della percentuale di superficie vetrata quali attualmente si usano fattori di conversione in energia
zione dell’art. 11 e dell’Allegato III del rispetto a quella opaca e della zona primaria penalizzanti, con un conseguente impatto sulla
D.Lgs. 28/2011 con l’art. 26 e l’Allegato climatica. Infatti, considerato che classificazione energetica dell’edificio e sulla produzione
III del D.Lgs. 199/2021, che recepisce la in questa tipologia di intervento si di calore prodotti da tali sistemi.
nuova direttiva REDII. agisce su una superficie maggiore o La proposta di modifica mira a dare un maggior ricono-
uguale del 50% di quella disperdente scimento a un parco di teleriscaldamento più efficiente e
Verifica del coefficiente H’t e che tale superficie potrebbe essere ai benefici della cogenerazione, con la sostituzione dell’at-
Il coefficiente medio globale di tutta vetrata, è necessario differen- tuale metodologia con il metodo “di Carnot”, che deter-
scambio termico, H’ T, è una media pesata ziare le situazioni; mina in maniera diretta il combustibile effettivamente
#77 21
associato alla produzione di energia termica. I vantaggi un numero minimo di punti di ricarica Attualmente è in consultazione da parte
conseguenti dall’adozione di tale metodica riguardano obbligatori, crescente sulla base del dell’ARERA il documento 449/2022/R/eel
l’indipendenza dai fattori di conversione del vettore “elet- numero di posti auto e differenziato inerente le iniziative regolatorie a supporto
trico”, l’assenza di deviazioni sui risultati, che non vanno tra parcheggi a uso pubblico e privato della progressiva decarbonizzazione dei
quindi calcolate, e la maggiore semplicità di applicazione, e per tipologia dei punti di ricarica. consumi e per l'attuazione delle disposi-
anche a tutte le tipologie di impianti di cogenerazione, Verrà inoltre fornita una serie di prin- zioni contenute nel D.lgs. 210/2021 e nel
per cui non sarà più necessario scorporare o segregare cipi e criteri generali, ad esempio: D.lgs. 199/2021 in tema di mobilità elet-
le componenti di pura cogenerazione dalle produzioni • le caratteristiche dimensionali delle trica con scadenza 31 dicembre 2022
complessive dell’intero periodo considerato. canalizzazioni; (www.arera.it/it/docs/22/449-22.htm).
• l’obbligo di fornitura di servizi di tipo
Requisiti introdotti in conformità con il V1G (smart charging); Conclusioni
D.Lgs. 48/2020 • le deroghe agli obblighi sopra indicati; Queste sono le principali novità
Per considerare quanto previsto dal D.Lgs. 48/2020 di • l’obbligo di rispetto dei requisiti di contenute a oggi nella revisione del
recepimento della EPBD III, che ha modificato e integrato sicurezza antincendio previsti dalla Decreto Requisiti Minimi, che partono
l’art. 4 del D.Lgs. 192:2005, saranno inseriti nella revisione circolare n. 2/2018 della Direzione da un’elaborazione delle osservazioni,
del Decreto i seguenti punti: Centrale per la Prevenzione e la Sicu- che il Gruppo Consultivo del CTI, di cui
• per gli edifici di nuova costruzione, demolizione e costru- rezza tecnica del Dipartimento dei AiCARR fa parte, aveva inviato al MiSE.
zione e ristrutturazioni importanti: opportunità di consi- Vigili del Fuoco, del Soccorso pubblico Restiamo in attesa del testo integrale e
derare le condizioni di benessere termoigrometrico e e della Difesa civile del Ministero definitivo della revisione per avere un
di qualità dell’aria negli ambienti in esame; dell’Interno; quadro più completo delle modifiche
• per gli edifici non residenziali: possibilità di deroga • l’obbligo per i gestori di infrastrut- apportate. n
dall’obbligo previsto dal comma 3-sexies dell’art. 4 del ture di ricarica ad accesso pubblico di
D.Lgs. 192:2005 di installazione di sistemi di automazione trasmissione delle informazioni neces- * Luca A. Piterà, Segretario Tecnico di
e controllo per tutti gli impianti termici con potenza sarie alla Piattaforma Unica Nazionale. AiCARR
nominale superiore a 290 kW (l’obbligo di dotazione è
entro il 1° gennaio 2025) qualora l’intervento abbia un
tempo di ritorno dell’investimento superiore a 6 anni;
• inserimento dei riferimenti a quanto previsto dalle
“Regole tecniche verticali” di cui ai Decreti del Ministero
dell’Interno, in merito alla sicurezza sugli incendi intesa
BIBLIOGRAFIA
come le caratteristiche dei materiali da poter impie- ∙ ENEA. 2018 Aggiornamento della metodologia comparativa per la determinazione dei livelli ottimali di
gare per l’isolamento termico delle superfici opache prestazione energetica negli edifici. Roma: ENEA – Ricerca di Sistema Elettrico. – https://www.enea.it/
it/Ricerca_sviluppo/documenti/ricerca-di-sistema-elettrico/adp-mise-enea-2015-2017/edifici-nzeb/
disperdenti.
report-2017/rds-par2017-141.pdf
∙ Governo italiano. 2015. D.Lgs. 19/08/2005, n. 192 – Attuazione della direttiva (UE) 2018/844, che
Integrazione delle infrastrutture di ricarica dei veicoli modifica la direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia e la direttiva 2012/27/UE
sull’efficienza energetica, della direttiva 2010/31/UE, sulla prestazione energetica nell’edilizia, e della
elettrici
direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia. Roma: Poligrafico dello Stato.
È previsto un numero minimo di punti di ricarica dei ∙ Governo italiano. 2017. Decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 74 – Regolamento
veicoli da installare e sono riportate le prescrizioni minime recante definizione dei criteri generali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e
ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la prepa-
da rispettare per la realizzazione di infrastrutture di canaliz-
razione dell'acqua calda per usi igienici sanitari, a norma dell'articolo 4, comma 1, lettere a) e c), del
zazione in presenza di parcheggi con più di 10 posti auto. d.lgs. 19 agosto 2005, n. 192. Roma: Poligrafico dello Stato.
Queste prescrizioni saranno di applicazione immediata ∙ Governo italiano. 2020. Decreto Legislativo 10 giugno 2020, n. 48 – Attuazione della direttiva (UE)
2018/844 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2018, che modifica la direttiva 2010/31/
per le nuove costruzioni e da realizzare entro il 1° gennaio
UE sulla prestazione energetica nell'edilizia e la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica. Roma:
2025 per gli edifici esistenti. Poligrafico dello Stato.
La proposta prevede inoltre per gli edifici di tipo resi- ∙ Ministero dello Sviluppo Economico. 2015. Decreto 26 giugno 2015 – Applicazione delle metodologie
di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici.
denziale la prescrizione di predisposizione delle infra-
Roma: Poligrafico dello Stato.
strutture di canalizzazione e per quelli non residenziali
22 #77
Informazioni dalle aziende
Bilanciamento e regolazione
dei circuiti idronici alla luce
della EN ISO 52120-1
Analisi delle novità introdotte dalla EN ISO 52120-1,
la prima norma recepita in Italia che indica in modo
organizzato quali devono essere i nuovi requisiti del
bilanciamento idronico e del controllo delle pompe in
funzione delle prestazioni energetiche volute per l’edificio
L. Pauletti*
L
e reti di distribuzione degli impianti di riscalda- gia prodotta da uno o più generatori radiatori, superfici radianti, fancoil, travi
mento e raffrescamento possono essere defi- (caldaia, pompa di calore, chiller, etc.) ai fredde, etc.).
nite come la concatenazione di uno o più circu- terminali/emettitori delle varie utenze La corretta progettazione, posa in
iti idronici chiusi aventi lo scopo di trasportare l’ener- dell’edificio (batterie di scambio di UTA, opera e commissioning di una rete di
24 #77
distribuzione sono fondamentali per 6 schemi base riportati in Figura 1. circuito stesso, ossia la pompa, le valvole di regolazione
garantire il funzionamento richiesto I sei schemi vengono scelti in fase di e gli organi di bilanciamento. Questi ultimi sono quindi
dall’intero impianto sia in termini di progettazione sulla base di vari fattori dei dispositivi indispensabili al corretto funzionamento
comfort che di consumo energetico quali il tipo di pompa (numero di giri del circuito.
dell’edificio. Anche i migliori generatori variabile o fisso) e di terminale. Prendiamo ad esempio una semplice rete di distribu-
e terminali con le più elevate prestazioni A solo titolo esemplificativo la zione (riportata in Figura 2) che deve alimentare 3 iden-
non potranno in alcun modo compen- batteria di preriscaldamento di una tiche batterie di scambio termico (B1, B2 e B3), poste a
sare una rete di distribuzione funzio- UTA potrà essere alimentata e rego- distanza crescente dalla pompa, con l’energia prodotta da
nante in modo non corretto. lata tramite un circuito di miscelazione un unico generatore (CH), la cui portata che lo attraversa
I vari circuiti idronici che compon- con valvola a 3-vie, perché questo dovrà essere sempre costante. È evidente che maggiore
gono tali reti sono denominati prima- garantirà una portata costante nella sarà la distanza della batteria dalla pompa, minore sarà
rio, secondario, terziario, etc. in funzione batteria stessa, prevenendo la forma- la prevalenza disponibile ai capi del circuito della batte-
della loro distanza dai generatori. zione di giaccio all’interno del circu- ria stessa. Senza alcuna compensazione degli organi di
Ciascun circuito può essere intercon- ito e godendo di una temperatura più bilanciamento D1, D2 e D3 è chiaro che le portate che
nesso con quello precedente/succes- uniformemente distribuita su tutta la attraversano ciascuno dei 3 circuiti delle batterie sareb-
sivo sia in modo diretto, che con organi superficie di scambio. bero totalmente diverse da quelle previste a progetto.
specifici (batterie di scambio acqua-ac- Mentre la batteria di riscaldamento
qua, disgiuntori idraulici, collettori, etc.). di un ventilconvettore (fancoil) potrà Le novità introdotte dalla norma EN ISO
Inoltre ogni circuito è sempre dotato di essere alimentata e regolata sia attra- 52120-1
almeno una propria pompa che può verso un circuito modulante con valvola La norma EN ISO 52120-1:2022 “Energy performance
essere a numero di giri costante (circo- a 2-vie, sia tramite un circuito di devia- of building – Contribution of building automation, control
latore) o variabile. zione con valvola a 3-vie. Sebbene il and building management – Part 1: General frameworks
Com’è facile intuire, le reti di distri- risultato sia sostanzialmente lo stesso, and procedures”, è la norma europea che entro breve sarà
buzione sono strutture molto articolate in questo caso la scelta dipende dalla recepita anche in Italia e sostituirà la precedente norma
in cui la complessità cresce soprattutto volontà o meno di utilizzare una pompa UNI EN 15232-1.
in corrispondenza degli ultimi circuiti a numero di giri variabile o costante. Questo documento, proprio come il suo predecessore,
della rete stessa, ossia quelli asserviti Senza entrare nel merito dell’analisi è la norma di riferimento per la definizione e la classifi-
alle singole utenze dell’edificio. di tutti i circuiti, le loro conseguenze cazione dei sistemi di automazione e regolazione (noti
e le loro principali applicazioni1, gli come BACS – Building Automation & Control Systems) in
Schemi base dei circuiti schemi esposti in Figura 1 indicano relazione alla Classe di efficienza energetica di edifici resi-
idronici chiaramente almeno 3 tipi di disposi- denziali e non. Tra le parti più note della norma spiccano
Nonostante la complessità, ciascuno tivi fondamentali al funzionamento del 2 lunghe schematizzazioni, ossia la Tabella 5 e la Tabella 6.
dei circuiti idronici che compongono La Tabella 5 identifica in modo organizzato le funzioni
1Per una trattazione più esaustiva si rimanda al
il tratto terminale della rete di distribu- del TBM (sistema di gestione tecnica) e del BAC (sistema
Cap. 7.3 del Manuale d’ausilio alla progettazione
zione può essere ricondotto a uno dei termotecnica – Idronica (AiCARR 2015). di automazione) che caratterizzano il controllo di 7 sotto-
#77 25
sistemi fondamentali per l’edificio ossia: TABELLA 1 Funzione di bilanciamento idronico del sistema di distribuzione dell’impianto di riscaldamento (1.4.a) e
raffreddamento (3.4.a), incluso il contributo al bilanciamento dei terminali
1. del sistema di riscaldamento (12 funzioni);
2. del sistema di controllo della fornitura di ACS (4 funzioni); 0 Nessun bilanciamento
3. del sistema di raffrescamento (10 funzioni);
Bilanciamento statico per i terminali, nessun
1
4. del sistema di ventilazione e condizionamento (10 bilanciamento dei gruppi di terminali
funzioni); Bilanciamento statico per i terminali, bilanciamento statico dei
2 gruppi di terminali (es. valvola di taratura sugli stacchi)
5. del sistema di illuminazione (2 funzioni);
Bilanciamento statico per i terminali, bilanciamento dinamico dei gruppi di
6. del sistema di schermatura solare (1 funzione); 3 terminali (es, valvola di controllo della pressione differenziale sugli stacchi)
7. del sistema di gestione dell’edificio (7 funzioni). Bilanciamento dinamico per i terminali (es. con
4
Per ciascuna delle 46 funzioni elencate e descritte vengono controllo della pressione differenziale)
punti 1.4.a (bilanciamento idronico sistema di distribu- Controllo a velocità variabile della pompa: tramite controllo a ∆p variabile
4 basato sul segnale esterno di richiesta (portata, ∆T, energia …), per ridurre il
zione dell’impianto di riscaldamento) e 3.4.a (bilancia- consumo della pompa quando la massima portata/prevalenza non è necessaria
mento idronico del sistema di distribuzione dell’impianto
di raffrescamento), sono sostanzialmente equivalenti e
possono essere raggruppate in Tabella 1.
A questi requisiti è bene aggiungere anche quelli per Bilanciamento statico “pressure dipendent” ossia dipendente
la funzione di controllo delle pompe di distribuzione Per dispositivi di bilanciamento dalle variazioni di pressione a monte del
anch’essi uguali sia nel caso di sistemi di distribuzione statico si intendono sostanzialmente dispositivo. Questa famiglia di organi di
dell’impianto di riscaldamento (requisiti 1.4) e raffredda- quelli a geometria fissa che, introdu- bilanciamento è sostanzialmente costi-
mento (requisiti 3.4), che possiamo riassumere in Tabella 2. cendo una perdita di carico, consen- tuita dalle cosiddette “valvole di taratu-
Come detto in precedenza, le funzioni esplicitate nella tono il transito di una specifica portata ra(in Figura 3).
Tabella 5 della norma vengono poi riprese nella successiva di acqua in un determinato tratto di Normalmente il corpo di tali valvole
Tabella 6 per definire quali di esse siano necessarie per otte- circuito detto bilanciato. ospita sia un orifizio, attraverso il quale
nere la Classe A, B, C o D del sistema BAC. Se prendiamo Tuttavia, tale portata sarà proporzio- viene fatto transitare il fluido, sia un
a riferimento sono gli edifici non residenziali (quali uffici, nale alla prevalenza a monte del dispo- apposito otturatore volto a ridurre la
scuole, centri commerciali, alberghi, etc.) i requisiti per le sitivo di bilanciamento stesso. Questo superficie di passaggio dell’orifizio e
funzioni di bilanciamento idronico e di controllo delle significa che quel tratto di circuito la cui posizione viene fatta variare in
pompe possono essere riassunti nella Tabella 3. perderà il suo bilanciamento ogni qual modo preciso tramite una manopola
volta qualsiasi elemento della rete di esterna. Tale restringimento regola-
Principali organi di bilanciamento distribuzione a cui il circuito appartiene bile consente di indurre una perdita di
Come visto, la norma EN ISO 52120-1, oltre a indicare sia in grado di perturbare la prevalenza a carico concentrata tale da ottenere la
quando sia necessario prevedere funzioni e dispositivi di monte del dispositivo di bilanciamento portata di fluido desiderato, in quella
bilanciamento idronico, specifica quando queste soluzioni statico. Per questo motivo questa solu- specifica posizione di equilibrio dell’in-
debbano essere di natura statica o dinamica zione di bilanciamento si dice anche tera rete di distribuzione.
26 #77
TABELLA 3 Requisiti per le funzioni di bilanciamento idronico e di controllo delle pompe in caso di edifici non residenziali tono di ottenere la lettura della portata che transita per
la valvola stessa. Ciò consente di ruotare la manopola, e
Edifici non residenziali
variare la pressione differenziale, fino a quando la portata
Funzione di bilanciamento idronico del sistema di distribuzione definita dalla loro combinazione è pari a quella desiderata
dell’impianto di riscaldamento (1.4.a) e raffreddamento (3.4.a),
incluso il contributo al bilanciamento dei terminali nel circuito. In alternativa è possibile associare alla valvola
Classe D C B A di taratura uno specifico asametro (o altro misuratore di
portata). In questo caso sarà sufficiente muovere la mano-
0 Nessun bilanciamento X pola della valvola fino alla lettura della portata richiesta.
In ogni caso le valvole di taratura, per poter funzionare in
1 Bilanciamento statico per i terminali. X
modo preciso, devono introdurre una perdita di carico di
Bilanciamento statico per i terminali,
2 bilanciamento statico dei gruppi di terminali X almeno 20-30 kPa. Per la loro natura statica queste valvole
non sono adatte agli impianti a portata variabile.
3 Bilanciamento statico per i terminali, bilanciamento X X
dinamico dei gruppi di terminali
#77 27
il risultato è quello di un impianto che di combinazioni di valori di portata e
può essere completamente bilanciato prevalenza all’interno della rete di distri-
(quando a ogni valvola di regolazione buzione, fa si che un bilanciamento
è associata questa valvola di bilancia- non corretto possa comportare un
mento) oppure parzialmente bilanciato impianto completamente ingoverna-
FIGURA 4 Stabilizzatori di portata (quando la valvola di bilanciamento è bile ed energivoro. Per questo motivo
associata a un gruppo di valvole, ossia negli ultimi 10 anni si sono affermate
è montata su uno stacco del circuito). delle cosiddette valvole di regolazione
Queste valvole esistono anche nella autobilanciate o “pressure indipendent”,
versione elettronica costituita da una ossia un unico dispositivo in grado di
valvola di regolazione motorizzata il cui regolare la portata di fluido nel termi-
attuatore intelligente legge il valore di nale senza alcun bisogno di dispositivi
due trasduttori di pressione collegato esterni di bilanciamento. Il segreto di
ad altrettanti punti del circuito. questa funzionalità risiede nel fatto che
il corpo di queste valvole racchiude al
Valvole di regolazione suo interno due dispositivi, quello di
autobilanciate o “pressure regolazione e quello di bilanciamento,
indipendent” che vengono prodotti per lavorare tra
FIGURA 5 Valvola di controllo della pressione differenziale Il corretto bilanciamento dei rami loro in modo coordinato.
di un circuito non richiede solamente Esistono 2 principali tipi di valvole
un’attenta progettazione e la scelta “pressure indipendent”, quelle mecca-
differenza di pressione tra 2 capi di uno stesso circuito. di adeguati dispositivi, è indispensa- niche e quelle elettroniche. Le valvole
La valvola più comune di questa tipologia è costitu- bile anche un engineering qualificato meccaniche “pressure indipen-
ita da 3 componenti: in cantiere al momento della messa dent” sono sempre composte da una
• una speciale valvola di taratura, detta anche valvola in servizio dell’impianto. In molti casi, valvola di regolazione (sia essa a sfera
partner, dotata di una presa di pressione; negli impianti a portata costanti, un o stelo-otturatore) in abbinamento con
• un regolatore di ∆p, dotato anch’esso di una presa di bilanciamento non perfetto permette di una valvola di controllo della pressione
pressione; ottenere comunque risultati accettabili differenziale (Figura 6).
• un tubo capillare che collega le 2 prese di pressione dei o comunque tali da garantire il funzio- Quest’ultima sostanzialmente
precedenti componenti. namento complessivo dell’impianto. assorbe tutti gli sbalzi di pressione del
Il regolatore di ∆p è dotato di un otturatore che ostru- Non così negli impianti a portata varia- circuito stesso, permettendo alla valvola
isce o meno il passaggio dell’acqua e il cui stantuffo è bile, soprattutto con terminali modu- di regolazione di modulare l’esatto valore
collegato a una speciale membrana flessibile su cui lanti, dove il numero pressoché infinito di portata desiderata. L’unico valore da
agiscono 2 forze contrapposte: la pressione del fluido
captata dalla valvola partner e la pressione esercitata
da una molla tarata. Ruotando la ghiera esterna al rego-
latore si aumenta o meno il precarico della molla e, di
conseguenza, si modifica l’equilibrio sulle due facce della
membrana così come la posizione dell’otturatore stesso.
Un opportuno indicatore rivela la pressione differenziale
raggiunta che può così essere confrontata e modificata
fino al raggiungimento del valore desiderato. Questa
valvola, a differenza delle altre, non consente di ottenere
“da sola” la portata richiesta al circuito, tuttavia permette
alle valvole di regolazione presenti nel circuito di lavo-
rare in modo “indipendente dalla pressione”. Nell’insieme FIGURA 6 Esempi di valvole meccaniche “pressure indipendent”
28 #77
Tale sensore, in combinazione con un attuatore intelli-
gente, permette di modulare la portata del fluido senza la
necessità di indurre alcuna perdita di carico minima, come
nel caso delle valvole meccaniche. La valvola ottenuta è
così bilanciata dinamicamente, in quanto qualsiasi scosta-
mento della portata dal valore desiderato viene intercet-
tato dal misuratore di portata e corretto immediatamente
dalla valvola stessa di regolazione.
Come per la valvola meccanica, anche in questo caso
l’unico valore da impostare è quello della portata massima,
ossia di quella richiesta dal terminale. Valore che, assieme
FIGURA 7 Esempio di valvole elettroniche “pressure indipendent”
a quello della portata istantanea, può essere letto e modi-
ficato dal BMS rendendo sia il commissioning che la veri-
fica del funzionamento della rete di distribuzione una
tarare in queste valvole è quello della poter funzionare correttamente hanno attività molto semplice anche in impianti con migliaia di
portata massima desiderata, ossia quello bisogno di una prevalenza minima di valvole. L’impiego delle valvole di bilanciamento statico
di progetto del terminale per cui sono 15-20 kPa. Alle valvole meccaniche si e dinamico, così come di quelle “pressure indipendent”,
state previste. Una volta impostato in affiancano le valvole elettroniche “pres- in funzione del tipo di circuito (a portata costante o varia-
fabbrica o in cantiere il circuito in cui sure indipendent” nelle quali la valvola bile) e di regolazione dei terminali, può essere riassunta
verranno installate sarà sempre bilan- di controllo ∆p è sostituita da un misu- nella Tabella 4.
ciato dinamicamente. Queste valvole per ratore di portata a ultrasuoni (Figura 7).
Implicazioni della EN ISO 52120-1
sui circuiti base e sulla regolazione
TABELLA 4 Impiego delle valvole di bilancio in funzione del tipo di circuito
della pompa
Dopo aver visto i requisiti definiti dalla nuova norma
Impianti a Impianti a portata
Impianti porta variabile variabile con in merito agli edifici non-residenziali e le varie forme di
Simbolo Dispositivo a portata con terminali a terminali a portata bilanciamento e regolazione, è possibile riformulare i 6
costante portata on/off modulante
schemi base dei circuiti idronici in funzione del tipo di
Adatti
Valvola di + economici No No regolazione dei terminali (modulante oppure on/off ). Ci
taratura - regolazione
complessa concentreremo ora sui 2 circuiti più diffusi negli edifici
ossia il circuito modulante con valvola a 2-vie (utilizzato
Stabilizzatore Adatti Adatti
automatico + regolazione + regolazione No nei circuiti con pompa a numero di giri variabile) e il circu-
di portata semplice semplice
ito di deviazione con valvola a 3-vie (utilizzato nei circu-
valvola di iti con pompa a numero di giri fisso). Nelle Tabelle 5 e 6
controllo Adatti Adatti Adatti sono indicati 2 rami, il primo con valvole di regolazione
della - regolazione - regolazione - regolazione
pressione modulanti, il secondo con valvole di regolazione on/off.
complessa complessa complessa
differenziale
(meccanica)
Conclusioni
Valvola di
regolazione Si La nuova EN ISO 52120-1 sarà la prima norma recepita
Si
pressure No + semplice in Italia a indicare in modo organizzato quali devono essere
+ semplice taratura
indipendent taratura
meccanica i requisiti del bilanciamento idronico e del controllo delle
pompe in funzione delle prestazioni energetiche volute
Si
Valvola di + taratura Si per l’edificio. In questa prospettiva la norma prende in
regolazione e controllo + taratura e
pressure No continuo controllo continuo considerazioni sia il tradizionale bilanciamento statico
indipendent della portata della portata anche
meccanica anche da da remoto (BMS) (valvole di taratura) che quello di tipo dinamico, oramai
remoto (BMS) indispensabile in tutti gli impianti a portata variabile. Già
#77 29
IMMAGINI TABELLA 5
IMMAGINI TABELLA 6
Q Q
IMMAGINI TABELLA 5
Q1.n
1.n Qr.m
r.m
Q
r.m
TABELLA 6 Circuito di deviazione con valvola a 3-vie, secondo la EN ISO 52120-1 (edifici non residenziali)
Q
Q 1.n
Q1.2
1.2
Q
Q r.m
Qr.2
r.2
1.n
mod. r.m
on/off
mod.
mod. on/off
Q1.2 Qr.2 on/off
Classe D
mod. on/off
mod. on/off
Q1.n Qr.m Q1.n Qr.m
mod. on/off Q1.1
Q Qr.1
Q
1.1 r.1
Qmod. Qr.2
Classe D
on/off mod. on/off
Classe D Classe D
1.2
Classe D
Qmod.
1.2 Q
r.2
Q1.1 Qr.1 mod.
on/off
on/off
Qmod. Qr.2
Classe D
Edifici non-residenziali Edifici non-residenziali
1.2 on/off
mod. on/off
mod. on/off
mod. on/off
Q1.1 Qr.1 Q1.2 Qr.2
Classe D
Q 1.2 Q r.2
Q1.1 Qr.1
Nessun controllo Qmod.
mod.
1.1 Q
on/off
r.1
on/off Nessun controllo mod. on/off
mod. on/off
Q1.n Qr.m
Classe C
Classe C Qmod.
1.n Q r.m
on/off
Edifici non-residenziali
Q
Q 1.n
Q1.2
1.2
Q
Q r.m
Qr.2
r.2
Edifici non-residenziali
Classe C Q1.2
mod.
Qr.2
on/off
mod.
mod.
mod.
on/off
on/off
on/off
Q1.n Qr.m Q1.n Qr.m
mod. on/off
Controllo automatico Q
Q1.1 Q
Qr.1
Controllo automaticoClasse C
1.1 r.1
Qmod. Qr.2
Classe C
on/off mod. on/off
Classe
di C
Bilanciamento idronico di
mod. on/off
on/off
Q1.2
Q Qr.2
Q Q1.2 Qr.2
Bilanciamento idronico
1.1 r.1
Q1.1 Qr.1
Qmod. Q tipo statico sui terminali
Classe C
mod. on/off
(valvole di taratura)
mod. on/off
on/off
(valvole di taratura)
mod. on/off
Q1.1 Qr.1 on/off Q1.1 Qr.1
on/off
e dinamico sugli stacchi
e dinamico sugli stacchi mod. on/off
Classe C
(valvole di controllo
mod. on/off
∆p o stabilizzatori
on/off
automatici di portata).
Classe B Q Q
Edifici non-residenziali Classe B Q1.n
1.n Qr.m
r.m
Q1.n Qr.m
Edifici non-residenziali mod.
mod.
on/off
on/off
Q1.n
on/off
Qr.m
Q
Qmod.
r.m
on/off
Qr.2
mod.
mod. on/off
on/off
Classe B
1.2
on/off Q mod. on/off
Q1.n Qr.m Q1.n Qr.m
Q
Bilanciamento idronico di Bilanciamento idronico Q Q
mod. on/off
Q Q1.1
1.1 Qr.1r.1
Qmod. Qr.2
on/off
Classe B
mod. on/off
1.2
indipendent meccanicheClasse B
Multi-stage Q1.1
Q 1.2 Q
Qr.2
r.1
quelli on/off (stabilizzatori Q1.2
Q1.1
Qr.2
Qr.1
ed elettroniche) e su quelli Qmod.
1.1
mod.
Q
Q Q
on/off
r.1
on/off
automatici di portata) mod. on/off
Classe B
mod. on/off
Classe A Classe B
mod. on/off mod. on/off
Edifici non-residenziali Q
Q1.n
1.n
Q
Qr.m
r.m
Q
Edifici non-residenziali della pompa a numero
mod. on/off
Q1.n Qr.m
Qmod.
1.n Q r.m
on/off Q di giri variabile con ∆p Q
Q 1.n
Q1.2
1.2
Q
Q r.m
Qr.2
r.2
Controllo automaticoClasse
della A Qmod.
1.2 Qr.2
on/off Q integrato (per mantenere mod.
mod.
mod.
on/off
on/off
on/off
Classe A
1.2
Qmod. Q
Q1.1 Qr.1
Bilanciamento idronico
1.2 r.2
Classe
di A
mod. on/off
signal Q1.1 Q Dp
Q 1.2 Qr.2 Dp Q1.2 Qr.2
Bilanciamento idronico terminali modulanti e su
r.1
Q1.1 Qr.1
On-Demand Q
Dp Qmod. Q Q
quelli on/off (stabilizzatori
mod. on/off
ed elettroniche) e su quelli
on/off (valvole pressure Dp Dp
indipendent, stabilizzatore
automatico di portata)
un edificio non residenziale in (appena) classe C, dovrà di bilanciamento richiesta potrebbe ziali con importanti conseguenze sia
adottare delle strategie di bilanciamento che in alcuni casi avere importanti conseguenze legali. in caso di interventi di ristrutturazione
sono superiori alla consuetudine impiantistica del nostro Anche se in questo articolo sono stati per accedere a eventuali incentivi fiscali,
paese. Considerando il fatto che la dichiarazione della trattati i requisiti della EN ISO 52120-1 sia in caso di nuove realizzazioni.n
classe energetica di un edificio costituisce clausola indi- solamente per gli edifici non residen-
spensabile del contratto di compravendita di un immobile, ziali, analoghe considerazioni possono * Luca Pauletti, Belimo Italia S.r.l.
la mancata installazione e messa in servizio della soluzione essere fatte anche per quelli residen-
30 #77
PREZZI INFORMATIVI
DELL’EDILIZIA
I p e r S U P E R B O N U S 110%
PREZZAR F acciate
a B on u s, B o n u s
Sism
zione
e Bonus Ristruttura
www.build.it
Sistemi di controllo
Un modello di controllo
per ottimizzare le prestazioni
del pavimento radiante
con un ventilconvettore
canalizzato a zone
T
roviamo oggi la pompa di calore ad aria quale ria (ACS), che viene poi collegata con radiante è ampiamente utilizzato in
unico produttore di fluidi termovettori estivi e diverse unità terminali quali radiatori, climi molto freddi, grazie alle sue eccel-
invernali. Soluzione unica per coprire le esigenze pavimenti radianti e ventilconvettori. lenti prestazioni per il riscaldamento in
di climatizzazione e di produzione di acqua calda sanita- Il riscaldamento con pavimento termini di comfort ed efficienza (Hesa-
32 #77
raki et al. 2022). Tuttavia, in modalità Descrizione dei sistemi alla pompa di calore e al ventilconvettore, possono control-
raffreddamento, la temperatura del In questo studio vengono presi a rife- lare la velocità del ventilatore e la temperatura scorrevole
pavimento è limitata dalla tempera- rimento due diversi sistemi impiantistici: sulla mandata della PDC.
tura di rugiada dell’aria ambiente, per 1. Pavimento radiante con unico ventil- Entrambe le schede di controllo ricevono informazioni
evitare la condensazione dell’umidità convettore canalizzato e zonificato a dai termostati di zona: temperatura di zona (Tz), tempe-
dell’aria, che ne riduce la capacità frigo- servizio di tutte le stanze; ratura del setpoint (Tsetz) e umidità relativa (URz), ed è da
rifera a circa 50 W/m2 (UNI 2009). 2. Pavimento radiante con singoli queste informazioni che l’algoritmo di controllo stabilisce
Per questo motivo nei climi caldi, ventilconvettori nelle stanze. il funzionamento con la gestione dei seguenti parametri:
un’alternativa è quella di combinarlo 1. Ogni zona ha il proprio termostato e uscita motorizzata
con i ventilconvettori, che funzionano Pavimento radiante combinato (D). Quando la temperatura dell’aria della zona arriva in
con temperature di produzione meno con ventilconvettore canalizzato comfort, un segnale di controllo viene inviato all’uscita
favorevoli ma hanno una maggiore e zonificato (modalità combinata) motorizzata della zona, che interrompe l’immissione
capacità di raffreddamento e tempi La Figura 1 mostra lo schema del dell’aria nella zona. Inoltre, le zone rimangono spente
di risposta molto più rapidi ai cambia- sistema con i diversi elementi di regola- se non sono occupate;
menti di carico nella zona. zione. Il sistema di controllo è costituito 2. La velocità del ventilatore (F) viene selezionata in base
Tuttavia, la revisione della letteratura da due elementi principali: la centrale al rapporto tra il numero di zone in richiesta e il numero
evidenzia una lacuna in quanto a ricer- della zonizzazione e quella di controllo di zone totali;
che che studino il controllo di entrambe della pompa di calore (PDC). Entrambi 3. La temperatura di mandata della pompa di calore (PDC)
le unità terminali combinate, in parti- hanno delle interfacce di comunica- viene obbligatoriamente determinata a seconda che
colare nel settore residenziale. zione, che, grazie ai protocolli applicati si alimenti il pavimento radiante o il ventilconvettore;
4. Le valvole a pavimento (VS) e/o ventilconvettori (FC)
controllano l’evoluzione della temperatura della zona;
5. La presenza di una valvola miscelatrice assicura che l’ac-
qua fornita al pavimento radiante in modalità di raffredda-
mento non sia così bassa da causare condensa superficiale.
#77 33
controllo off/on che accende e spegne continuamente
l’unità HVAC a seconda della differenza con la tempera-
tura della zona che può essere più o meno lontana dell’in-
tervallo di temperatura della banda di comfort (in genere
±0,5ºC) rispetto al setpoint. Poiché ogni zona ha il proprio
termostato e uscita motorizzata, quando la temperatura
dell’aria della zona è nella banda di comfort, viene inviato
un segnale di controllo all’uscita motorizzata della zona
che interrompe l’alimentazione dell’aria alla zona.
34 #77
tore (Daikin, 2021). Queste curve forniscono informa-
CASO DI STUDIO zioni sulla capacità di riscaldamento e raffreddamento
L’abitazione in studio (Figura 6) ha cinque zone e sul consumo elettrico in funzione della temperatura
riscaldate/raffreddate (soggiorno LR, cucina dell’aria esterna e della temperatura di mandata della
K, ufficio OF, camera da letto dei genitori PR e PDC richiesto. La Figura 5 mostra le curve di prestazione
camera da letto per bambini CR), con una super- COP ed EER di un’unità a pompa di calore utilizzata nel
FIGURA 6 Rappresentazione 3D della casa
ficie di 121 m2. La simulazione è effettuata in caso di studio.
Trnsys 17 per diverse città italiane: Napoli, Roma e Milano. Il modello fan-coil si basa sul metodo effective-
I file meteo EnergyPlus sono utilizzati nella simulazione. ness-NTU e utilizza un valore costante di efficienza per ogni
Una portata d’aria di 0,6 rinnovi/ora è impostata per la ventilazione di rinnovo in tutte le stanze tranne velocità del ventilatore. L’efficienza può essere calcolata a
la cucina, dove è calcolata a 2,9 rinnovi/ora. La Tabella 1 mostra i valori considerati per il coefficiente partire dai dati forniti nel catalogo fan-coil (Daikin 2021).
di scambio termico dell’involucro. Il pavimento radiante è stato modellato utilizzando il
Per determinare il funzionamento del sistema HVAC si considera il seguente profilo di occupazione componente Tipo 705, disponibile nella libreria TRNSYS.
(Figura 7) tipico negli edifici residenziali. Questo componente utilizza il metodo del volume finito
per modellare una lastra con tubi incorporati su di essa.
TABELLA 1 Coefficienti di scambio termico [W/(m² · K)].
Risultati e discussione
Città Muro Soffitto Pavimento Finestra
L’obiettivo di questo studio è valutare i benefici della
Milano 0,34 0,33 0,3 2,2
modalità combinata rispetto a un controllo convenzionale.
Roma 0,36 0,32 0,36 2,2
Napoli 0,40 0,38 0,42 2,2
Influenza del sistema di controllo sul dimensionamento
dei sistemi HVAC
Il calcolo dei carichi termici di ogni città viene calcolato
in un intervallo di comfort tra 22 °C e 24 °C che rappre-
senta i set-point maggiormente utilizzati nella realtà dagli
utenti. Trattandosi di sistemi zonificati, la Tabella 2 mostra
i carichi simultanei per ogni città, nonché la pompa di
calore e il ventilconvettore canalizzato selezionati (in base
al modello di un produttore (Daikin 2021).
Tuttavia, nel caso di raffreddamento con ventilconvet-
FIGURA 7 Profilo di occupazione
tori singoli, il dimensionamento deve essere eseguito in
base al carico di picco di ciascuna zona. La Tabella 3 mostra
i singoli ventilconvettori selezionati per ogni città (Daikin
2021) e i carichi di picco di ciascuna delle zone (Q (W)).
2. Pavimento radiante sempre ATTIVO. I ventilconvettori singoli vengono Valutazione del comfort termico
La pompa di calore fornisce sempre utilizzati in freddo. Il controllo di ogni In primo luogo, le prestazioni della modalità combinata
acqua riscaldata a ogni circuito con ventilconvettore modifica sia la velo- (Figura 8) rispetto al pavimento radiante a zone (Figura
temperatura di mandata della PDC cità del ventilatore che la temperatura 8) e pavimento radiante sempre ON (Figura 9) vengono
fissata a 35 ºC. Tutte le zone sono di mandata della PDC in base alla diffe- analizzate in una tipica giornata invernale a Milano, per il
riscaldate tutto il giorno. Questa stra- renza tra l’aria ambiente e il setpoint. soggiorno (LR) e la stanza dei bambini (CR). La fase tempo-
tegia è molto favorevole per evitare rale di simulazione è di un minuto, adattata al funziona-
ritardi nelle zone, ma il consumo di Modelli numerici mento del sistema di controllo.
energia può essere compromesso Il modello di pompa di calore Nella modalità che unisce regolazione combinata e
rispetto al pavimento radiante aria-acqua è sviluppato sulla base del pavimento radiante a zone, si evidenzia l’influenza della
zonificato. tipico insieme di curve di un produt- zonizzazione termica sul comportamento delle zone.
#77 35
Tutte le zone sono in comfort termico durante i periodi TABELLA 2 Pompa di calore e dimensionamento FC
di occupazione (Figura 7). Le temperature operative sono Milano Roma Napoli
di circa 21-23 ºC e il Voto Medio Previsto (PMV), calcolato
Qheat (W) 8106 7267 7454
secondo lo standard ISO 7730 (ISO 2005), definisce una
Qsens, fresco (W) 3963 4946 5742
sensazione di comfort tra leggermente caldo e fresco
Qtot, fresco (W) 4115 6283 8139
(PMV tra –0,5 e 0,5).
Pompa di calore EBHQ011 EBLQ07CV EBLQ07CV
Analizzando la modalità solo pavimento radiante a
FC canalizzato FWM010D FWM08D FWM08D
zone, si evince che le temperature di comfort non vengono
raggiunte a causa dell’inerzia termica del pavimento
radiante. Di contro, la modalità combinata sopperisce TABELLA 3 Pompa di calore e dimensionamento FC
con il funzionamento del ventilconvettore in ogni zona, Milano Roma Napoli
consentendo un rapido aumento della temperatura dell’a- Zona
Q(kW) FC Q(kW) FC Q(kW) FC
ria. Come si può vedere, la mandata della PDC cambia da
LR 1,8 FWT02 2,2 FWT02 · 2,9 FWT04
35 ºC (pavimento radiante caldo) a 42-45 ºC (ventilconvet-
Okay 2,5 FWT04 3,4 FWT04 · 3,6 FWT05
tore) a seconda di quale terminale sia attivato.
DI 1,6 FWT02 0,9 FWT02 · 1,1 FWT02
Per quanto riguarda la modalità pavimento radiante
CR 1,0 FWT02 1,1 FWT02 · 1,3 FWT02
sempre attivo, va notato che non si applica il profilo di
PR 1,1 FWT02 1,2 FWT02 · 1,5 FWT02
occupazione, quindi le temperature operative e il PMV
sono molto stabili intorno alla fascia di comfort. Il sistema di
controllo attiva unicamente acqua calda alle zone quando
l’inerzia termica del pavimento radiante non sia in grado
di mantenere il comfort.
Un’analisi del comfort più dettagliata è stata valutata
in ogni zona. La Figura 11 mostra un riepilogo dei risultati
del comfort termico utilizzando la percentuale di ore in
cui ciascuna delle zone ottiene valori PPD e PMV in base
alle categorie di comfort (ISO 2005).
In una prima analisi generale, i risultati della Figura 10
confermano le tesi precedentemente presentate. Il pavi-
mento radiante suddiviso in zone, a causa del suo elevato
tempo caratteristico nel periodo iniziale di ciascuna zona,
presenta percentuali più elevate di disagio (categoria C e
disagio, dal 23-33%). Questi risultati sono ancora più alti FIGURA 8 Modalità combinata. Milano (riscaldamento)
nei climi più freddi, dove la temperatura radiante media
è inferiore e la pompa di calore funziona in condizioni
esterne peggiori. Inoltre, in zone come l’ufficio (OFF), che
è occupato solo dalle ore 17:00 alle ore 20:00, il carico di tati di comfort termico. Il pavimento Per quanto riguarda la modalità
riscaldamento accumulato è molto elevato e il tempo radiante è prioritario a causa della di raffreddamento, le percentuali di
caratteristico è aumentato. sua elevata inerzia termica e del suo comfort termico sono simili tra la moda-
La modalità pavimento radiante sempre acceso risolve impatto diretto sulla temperatura di lità combinata e i singoli fancoil.
il problema dello zonificato a scapito di un maggiore esercizio della zona, e il ventilconvet-
consumo energetico e raggiunge buoni risultati di tore viene inizialmente attivato per Consumo di energia
comfort. Tuttavia, ci sono alcuni periodi di surriscalda- evitare il ritardo del pavimento radiante Per completare la valutazione, è
mento nelle giornate invernali più calde, con disagi dal e per mantenere, quando necessario, la importante confrontare i sistemi di
15% al 24%. temperatura dell’aria della zona nella controllo analizzando il consumo ener-
La modalità combinata raggiunge i migliori risul- banda di comfort. getico che include il consumo elet-
36 #77
trico della pompa di calore e dei ventilatori. La Figura 12
presenta un confronto in termini di consumo energetico
totale dell’edificio e di risparmio energetico ottenuto nel
sistema combinato (COMB) rispetto ai sistemi pavimento
radiante zonificato (PR ZON), pavimento radiante sempre
attivo (PR 24H) e singoli ventilconvettori (FC).
Come si può vedere, in modalità riscaldamento, il PR
ZON è il più efficiente, ma gli alti valori di disagio termico
rendono la modalità PR 24H più conveniente perché
consuma meno della modalità combinata, anche se le
differenze sono solo del 6% circa. La modalità combinata
può essere giustificata a causa del consumo elettrico
totale perché il risparmio energetico relativo ai singoli
FIGURA 9 Modalità pavimento radiante suddivisa in zone. Milano (riscaldamento)
ventilconvettori è di circa il 40-45%. La combinazione di
pavimento radiante e ventilconvettori migliora le presta-
zioni della pompa di calore e il consumo energetico del
ventilatore del ventilconvettore canalizzato è inferiore
alla somma del singolo caso ventilconvettore. Pertanto,
il risparmio energetico totale è del 12-41%, che risulta più
favorevole nelle città con inverni meno rigidi.
#77 37
Conclusioni
Questo studio ha analizzato le prestazioni di un sistema
di controllo applicato a un sistema combinato di ventilcon-
vettore canalizzato e zonificato con pavimento radiante
ed è stato confrontato con un sistema basato su un pavi-
mento radiante per il riscaldamento e singoli ventilcon-
vettori per il raffreddamento.
Le principali conclusioni sono:
1. In riscaldamento:
a. La modalità combinata è la migliore in termini di
comfort termico. Il ventilconvettore agisce quando
una zona viene attivata per aumentare rapida-
mente la temperatura dell’aria e quando il pavi-
mento radiante non è in grado di gestire il carico
di riscaldamento; FIGURA 12 Valutazione dei consumi energetici e del risparmio energetico
b. Il solo pavimento radiante a zone presenta un’im-
portante percentuale di ore di disagio a causa dell’e- TABELLA 4 Pompa di calore e dimensionamento FC
levato tempo caratteristico del sistema. La modalità Costo Sistema Milano Roma Napoli
pavimento radiante sempre attivo risolve questo
CB 12807 10752 10752
problema ma, nei giorni invernali con basso carico IC (€)
IndFC+RF 10860 8878 9062
di riscaldamento, il surriscaldamento in alcune
CB 1929 1127 1170
zone può verificarsi in un clima con un inverno
OC (€) ZonedRF 2235 1980 1772
meno rigido.
RF Sempre attivo 2542 1921 2001
2. In raffreddamento:
CB-ZonedRF 7,7 3 2,2
a. Il confronto avviene sostanzialmente tra ventil- PB (anni)
CB-RFAlways su 3,2 2,4 2
convettori, quindi entrambi i sistemi di controllo
raggiungono alte percentuali di comfort termico.
3. Per quanto riguarda i consumi energetici, la modalità
combinata ottiene un risparmio energetico totale dal
BIBLIOGRAFIA
∙ AirzoneItalia www.airzonecontrol.com (consultato il 9.04.2022).
12-41%. Le differenze sono più importanti nel raffredda- ∙ BRE 2010, BREEAM offices 2008 manuale valutatore, BREEAM. Watford: BRE Global Ltd.
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Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni – REPowerEU: Azione comune europea per un’energia più accessibile, sicura
con un elevato numero di ore di funzionamento con
e sostenibile. Strasburgo 8.03.2022.
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dei singoli FC. ∙ D. Lgs. N.192 del 19 agosto 2005. Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia.
∙ Hesaraki A., Huda N. 2022. Una revisione comparativa sull’applicazione del riscaldamento radiante a bassa temperatura
4. Il periodo di ammortamento calcolato in ogni città con
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la modalità combinata ottiene un PB di 2,2-7,7 anni logie e valutazioni dell’energia sostenibile. Vol 49, 101661.
rispetto al pavimento radiante a zone e da 2-3,2 anni ∙ Joe J., Karava P. 2019. Un modello di strategia di controllo predittivo per ottimizzare le prestazioni dei sistemi radianti di
riscaldamento e raffreddamento a pavimento negli edifici per uffici. 245, pp. 65-77.
rispetto al pavimento radiante sempre attivo. n ∙ Liu D., Zhou H., Hu A., Zhang Q., Liu N., Wen J. 2022. Studio sulla modalità di funzionamento intermittente caratteristica
di un sistema di raffreddamento combinato convezione-radiazione negli edifici per uffici. Energia ed edifici 255, 111669.
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fan-coil. 46, pp. 527-534.
Francisco Fernández Hernández, Università di Malaga
∙ UNI. 2009. UNE-EN 15377. Sistemi di riscaldamento negli edifici – Progettazione di sistemi di riscaldamento e raffred-
Juan Bandera Cantalejo, Corporación Empresarial Altra S.L. damento superficiali incorporati basati sull’acqua – Parte 3: Ottimizzazione per l’uso di fonti di energia rinnovabile
∙ UNI. 2005. Norma europea EN ISO-7730:2005. Ergonomia dell’ambiente termico – Determinazione analitica e interpre-
tazione del comfort termico utilizzando il calcolo degli indici PMV e PPD e dei criteri di comfort termico locale.
∙ Zarrella A., De Carli M., Peretti C. 2014. Raffreddamento radiante a pavimento abbinato a sistemi di deumidificazione in
edifici residenziali: un’analisi basata sulla simulazione. Conversione e gestione dell’energia. Vol 85, pp. 254-263.
38 #77
Costruire
IL P R IMO C ONV EGNO DIGI TALE
DELL A FILIER A DELLE C O S T RUZIONI
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Tecnologia
La riqualificazione impiantistica
con il sistema Water Loop Heat Pump
Il tasso di rinnovamento del settore edile è ancora troppo
basso per raggiungere gli obbiettivi di decarbonizzazione
entro le tempistiche fissate dalla Comunità Europea.
Serve un nuovo approccio per l’utilizzo di pompe di calore
in edifici plurifamiliari esistenti
I. Zanetti*
L
a transizione energetica e il passaggio dall’utilizzo forte mettendo a disposizione tutte le dei cambiamenti climatici.
di fonti non rinnovabili a fonti rinnovabili sono risorse necessarie, al fine di invertire Secondo l’EIA (Fig. 1) per raggiun-
oggi un imperativo che la comunità europea e rapidamente il trend di produzione di gere questo obbiettivo la tendenza
gli stati partner si sono impegnati ad affrontare in maniera CO2 e l’aumento di temperatura cause delle fonti di energia primaria nel
40 #77
tica, l’incremento dell’utilizzo delle fonti rinnovabili, la
digitalizzazione delle reti elettriche e lo sviluppo di nuove
tecnologie in pompe di calore. Il graduale spostamento
del sistema energetico globale verso l'energia elettrica
sarà fondamentale per il processo di decarbonizzazione
e questo ha messo le pompe di calore al centro dell'atten-
zione dei decisori politici e della legislazione. In partico-
lare, la loro combinazione con la produzione di elettricità
rinnovabile in loco, ad esempio da fotovoltaico, permette
di portare quote elevate di energia rinnovabile.
In questo contesto, se da un lato si vede in prospet-
FIGURA 1 Consumo globale di energia primaria per fonte energetica (210-2050). Fonte: EIA
tiva un contributo determinante delle pompe di calore,
dall’altro sarà un processo lento e graduale. Al fine di
incentivare questo processo e per la crescita del mercato
periodo che va dal 2018 al 2050 vedrà L’evoluzione per il parco delle pompe di calore sarà determinante trovare soluzioni
un aumento considerevole in termini edifici europeo verso il 2050 impiantistiche per estendere il più possibile le installazioni
dell’energia secondaria dell’elettri- e l’utilizzo intensivo al mercato delle ristrutturazioni, che interessano princi-
cità (+79%). A questo si associa una delle pompe di calore palmente edifici esistenti, condomini, edifici plurifami-
crescita conseguente delle rinnova- Il settore dell’edilizia è corresponsa- liari (circa l'80% del mercato delle costruzioni residen-
bili in termini di energia primaria, a bile oggi di oltre il 40% dei fabbisogni ziali si concentrerà nella ristrutturazione e solo il 20% sarà
dimostrare ancora una volta come lo energetici globali e l’evoluzione prevista nel nuovo). Una sfida complessa che passa attraverso la
spostamento progressivo del sistema per il parco edifici europeo verso metà prospettiva dal singolo edificio, al complesso edilizio, al
energetico globale verso l’elettricità, secolo vede un fortissimo aumento delle quartiere, e poi all’intera città. In questo scenario di repli-
sarà fondamentale per il processo di ristrutturazioni. Il rapporto tra edifici cazione su larga scala in grandi edifici esistenti (condo-
decarbonizzazione. nuovi e stock complessivo di edifici a mini/periferie), unita alla riqualificazione dell'involucro, si
Il settore “building” (il nostro Civile) livello EU-27 evidenzia una stagnazione avverte la necessità di ripensare agli interventi impiantistici
– che raggruppa strutture residen- presente, e futuro del trend dei nuovi risolvendo due questioni fondamentali che riguardano il
ziali e commerciali – subirà l’aumento edifici: molto si giocherà quindi su ristrut- complesso edificio-impianto nel suo insieme:
maggiore in termini relativi (+65%), turazioni e sostituzioni edilizie (Fig. 2). • la difficoltà di integrazione architettonica dei compo-
indotto dal miglioramento degli stili di Le fasi principali di questo cambia- nenti esterni della pompa di calore in un contesto edili-
vita, dalla crescente urbanizzazione e dal mento sono la decarbonizzazione, il zio esistente;
sempre maggiore accesso all’elettricità. rafforzamento dell’efficienza energe- • trovare soluzioni impiantistiche che permettano il più
possibile l’utilizzo degli impianti esistenti, minimizzino
l'impatto sugli utenti, consentendo la continuità dell'a-
bitare negli alloggi.
#77 41
ESEMPIO DI APPLICAZIONE
ESEMPIOCON
DI APPLICAZIONE
WLHP CON WLHP
COLONNE ESISTENTI COLONNE ESISTENTI COLONNE ESISTENTI
(50-70°C) (50-70°C) La riqualificazione di La
unriqualificazione
condominio esistente
di un condominio esistente (25°C)
• impianti con tubazioni esistenti alimentati ad alta tempe- APP. 3 APP. 4 APP. 3 APP. 4 APP. 3 APP. 4 APP. 3 A
ratura; Elevate dispersioni termiche nelle tubazioni di APP. 3 APP. 3 APP. 4 APP. 4 APP. 3 APP. 3 APP. 4 APP. 4
42 #77
bilità in termini di funzionamento del I principali vantaggi tubazioni poco isolate, possono arrivare tra il 30-50% del
sistema. Il circuito di distribuzione disac- del sistema calore prodotto. Nell’impianto riqualificato, il manteni-
coppia la sorgente dalle unità di alimen- Molteplici sono i vantaggi del mento della temperatura nell’anello attorno ai 25 °C,
tazione (pompe di calore decentraliz- sistema per l’utente finale: riduce fino a 9 volte le dispersioni di calore, incremen-
zate). La temperatura del circuito può • utilizzo delle tubazioni esistenti e tando complessivamente la prestazione energetica;
essere regolata secondo necessità per lavori interni limitati: la pompa di • possibilità di produzione ACS per i singoli alloggi; con
far funzionare le pompe di calore nel calore decentralizzata si collega ai l’utilizzo di pompe di calore acqua/acqua collegate
miglior regime di funzionamento e, allo punti di collegamento dei radiatori sull’anello abbinate a un accumulo sanitario, permette
stesso tempo, sfruttare al meglio l'elet- esistenti limitando al minimo gli inter- una produzione autonoma di ACS per i singoli alloggi.
tricità rinnovabile prodotta in loco. venti sull’impianto; Tale sistema, oltre a eliminare la distribuzione sanita-
Sul fronte del bilanciamento dell’a- • continuità abitativa; non neces- ria centralizzata con ricircolo ai vari piani, con notevoli
nello d’acqua molteplici sono le possi- sitando di interventi impiantistici dispendi di energia, quando avviene il raffreddamento
bilità per il mantenimento dell’anello in interni invasivi; e la produzione simultanea di ACS, il calore erogato
temperatura oltre alla pompa di calore: • riscaldamento, raffrescamento e dagli impianti in modalità raffrescamento sarà utiliz-
solare fotovoltaico; solare termico; torre deumidificazione con lo stesso zato in modo efficiente (estratto dal circuito di distribu-
evaporativa; acqua di falda/terreno; reti sistema; zione) dagli impianti di preparazione dell'acqua calda,
di teleriscaldamento a bassa tempe- • potenza termica costante indipen- riducendo al minimo l'energia che l'impianto centrale
ratura: i vantaggi nell’utilizzo di reti di dente dalla temperatura esterna e deve fornire per equilibrare la distribuzione ciclo conti-
teleriscaldamento a bassa tempera- altissima efficienza; nuo. Il COP complessivo del sistema in quei momenti
tura sono legati alla possibilità di poter • completa autonomia di funziona- può arrivare fino a 6;
cedere alla rete non solo il calore di mento stanza per stanza, e comfort • la soluzione offre vantaggi significativi rispetto ad altri
scarto industriale, ma anche quello ottimale; sistemi di approvvigionamento di energia rinnovabile
proveniente da varie attività locali • riduzione delle perdite di distribu- concorrenti. Caratterizzata dall'essere altamente fles-
come supermercati o dagli uffici, i quali zione nell'impianti: Le perdite di distri- sibile e versatile, offre un elevato potenziale di adatta-
possono smaltire calore senza ulteriori buzione negli impianti centralizzati mento alle diverse tipologie di distribuzione impianti-
costi o addirittura venderlo. esistenti, in virtù dell’elevata tempe- stica e alle esigenze dell'utente finale;
ratura dell’acqua e molto spesso con • uso di energie rinnovabili e riduzione delle emissioni
inquinanti e CO2 nei centri urbani.
Per quanto riguarda l'integrazione delle nuove apparec-
chiature nell'edificio e nelle abitazioni, vanno citate due
ulteriori caratteristiche: il sistema proposto si basa su dispo-
sitivi molto compatti con un design moderno, che facili-
tano l'integrazione di nuove apparecchiature in zone con
disponibilità di spazio limitata e consentono agli utenti
finali di scegliere più di un'opzione, non solo in termini di
costi e prestazioni, ma anche per quanto riguarda l'este-
tica e/o lo spazio necessario. Agevole il montaggio sull’im-
pianto in sostituzione del terminale esistente (con l’ag-
giunta dell’alimentazione elettrica all’unità) con un termi-
nale con l’estetica di un fancoil di basso spessore, ma con
un elevato contenuto tecnologico in pompa di calore: in
soli 14 cm di profondità (Fig. 4).
Le unità sono dotate di compressore Dc inverter che
modula la potenza sulla reale necessità (carico parziale)
garantendo un livello di temperatura ideale, e il ventila-
FIGURA 4 Estetica del nuovo WLHP di INNOVA, caratterizzato da un design moderno e una profondità di soli 14 cm tore tangenziale inverter in modulazione continua attenua
#77 43
progressivamente i giri al raggiungimento della tempera- TABELLA1 Principali dati di resa in funzionamento estivo e invernale al variare della taglia
tura impostata, garantendo silenziosità e comfort. Grandezza 200 400 600 800
Fra gli altri vantaggi:
Rese unità di Climatizzazione (dati riferiti a T aria ambiente 27 °C
• ampio range di potenze: per poter integrarsi al meglio e umidità 38% – acqua anello 30 °C – Portata acqua es aria nominali
ai fabbisogni degli ambienti sono disponibili 4 Taglie, Potenza frigorifera KW 1,02 1,9 2,7 3,58
con un range di potenze termiche da 1,1 a 3,8 KW e Potenza assorbita KW 0,2 0,39 0,56 0,76
frigorifere da 1,02 a 3,58 KW; EER 4,97 4,87 4,82 4,71
• alta efficienza: COP 5,88, EER 4,97;
• impatto ambientale nullo: Gas propano R290 – GWP 3; Rese unità di Riscaldamento (dati riferiti a T aria ambiente 20 °C
e umidità 50% – acqua anello 20 °C – Portata acqua es aria nominali
• possibilità di installazione a vista o a incasso Rasomuro,
ceiling. Potenza frigorifera KW 1,1 2,1 3,05 3,8
Nella Tabella 1 vengono riassunti i principali dati tecnici Potenza assorbita KW 0,18 0,35 0,52 0,66
44 #77
ria (COPw2a) per il carico di riscaldamento ambiente e
acqua-to-water (COPw2w) per l'acqua calda sanitaria.
Il COPa2w è definito con la temperatura dell'aria (Tair)
e la temperatura dell'acqua (Twater loop) corrispon-
denti come condizioni al contorno sorgente/carico. Il
COPw2a è definito dalla temperatura dell'acqua all'aria
ambiente di 22 °C. Allo stesso tempo, il COPw2w è defi-
nito considerando la temperatura dell'anello dell'ac-
qua come sorgente e temperatura calda di mandata
45 °C. L'ultima colonna presenta il COP della pompa di
calore aria-acqua utilizzata come monostadio (COPa2w
sg) per raggiungere i 45 °C considerati come tempera-
tura di mandata per il riscaldamento degli ambienti e
per l'acqua calda sanitaria, in un tradizionale impianto a
bassa temperatura; in questo caso il COP non dipende
dalla temperatura del circuito dell'acqua. Nel calcolo
FIGURA 5 Sistema riprodotto nel laboratorio delle pompe di calore – Eurac Research (BZ)
della Tabella 2 abbiamo considerato due temperature
del circuito idrico.
Nel riscaldamento degli ambienti, il sistema in pompa
temperatura di mandata. La seconda modello di controllo predittivo (Fig. 5). di calore in cascata ha prestazioni migliori rispetto alla
fase della caratterizzazione del labora- In Tabella 2 il riepilogo della fase pompa di calore aria-acqua in monostadio per tempera-
torio è stato eseguire il test dinamico di studio per determinare le presta- ture dell'aria fino a 7 °C; l'unica eccezione è a 12 °C. Una
dell'intero sistema in cui il sistema a zioni nel funzionamento in cascata. Il considerazione è che il secondo stadio lavora con una
pompa di calore in cascata è installato COP del sistema a pompa di calore in temperatura di condensazione più bassa in quanto la
in tre camere climatiche. Questo con cascata (COPsys) è calcolato dal COP seconda pompa di calore lavora con 22 °C di aria mentre il
lo scopo di sviluppare al meglio stru- della pompa di calore aria-acqua monostadio aria-acqua doveva funzionare con fan-coil per
menti di controllo sia tradizionale sia un (COPa2w) come sorgente e acqua-a- avere un impianto simile del pompa di calore acqua-aria.
Le prestazioni del sistema in cascata sono paragona-
bili a quelle della pompa di calore monostadio. Nono-
TABELLA 2 Test delle condizioni al contorno a livello di componenti – Eurac Research (BZ) stante il maggior costo necessario per l'installazione e
simili prestazioni, il sistema in cascata presenta numerosi
vantaggi che vengono ottimizzati con l'implementazione
del regolatore predittivo: l'acqua calda sanitaria può essere
bilanciata con il riscaldamento degli ambienti. La parte di
generazione può essere disaccoppiata ai carichi, mentre
la gestione degli accumuli (termici ed elettrici) garantisce
flessibilità e utilizzo di energia rinnovabile. n
BIBLIOGRAFIA
[1] Programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’Unione Euro-
pea nell’ambito dell’accordo di sovvenzione n. 957007, progetto
HAPPENING –“HeAt PumPs in existing multi-family buildings for
achievements union’s ENergy and envIromeNtal Goals”.
#77 45
IPMVP
L’applicazione del
Protocollo IPMVP
nei contratti servizio energia
La disciplina del M&V (Measurement and Verification)
relativa ai risparmi energetici si sta diffondendo
sempre di più nei contratti sia in contesto pubblico
sia in quello privato. Ma sussistono ancora dei limiti e
delle problematiche da risolvere
F. Minchio*
N
el settore della riqualificazione energetica La stessa definizione di Energy di fornire i criteri per la corretta quantifi-
da sempre esistono, soprattutto nell’am- Performance Contract, che si può ritro- cazione dei risparmi energetici, e trova
bito pubblico, in alternativa alla realizzazione vare nel D.lgs 102/14 e ss.mm.ii e anche nell’ambito contrattuale uno dei classici
diretta dei lavori, forme contrattuali che prevedano l’inve- in generale la definizione di Servizio campi di applicazione.
stimento da parte di terzi, in tutto o parzialmente remune- Energetico, così come data dalla norma Come noto l’M&V ha nel proto-
rati attraverso il pagamento di un canone; in tali ambiti vi UNI CEI EN 15900, implicano un legame collo IPMVP (International Performance
sono diverse tipologie di contratti, che spaziano da forme fondamentale fra il corrispettivo econo- Measurement and Verification Proto-
di finanziamento tramite terzi ai contratti servizio ener- mico nei contratti e nei servizi e il rispar- col (IPMVP®) il principale riferimento
gia e servizio energia plus (conformi al format del D.lgs mio energetico conseguito con gli inter- internazionale, al quale si sono poi
115/08 e ss.mm.ii) a contratti di rendimento energetico, venti oggetto di tali contratti o servizi. È ispirate anche le norme ISO 50015 e
o forme ibride degli stessi. quindi indispensabile che tali risparmi le principali pubblicazioni in materia.
A differenza del passato, dove la verifica degli effettivi siano quantificati opportunamente, e Costituisce una raccolta delle migliori
risparmi raggiunti era un elemento accessorio e spesso in tal senso pertanto, un contratto che pratiche disponibili per verificare i risul-
realizzato sulla base di calcoli convenzionali (confronto si rispetti deve contenere uno speci- tati di progetti di efficienza energetica,
fra APE ante e post intervento) privi di attinenza con i fico allegato, che definisca gli oppor- efficienza idrica e fonti rinnovabili in
risultati reali, è crescente la sensibilità e la necessità di tuni algoritmi di calcolo per la misura e diversi campi di applicazione. L’affida-
avere, durante il corso del contratto, un effettivo riscon- verifica dei risparmi e la quantificazione bilità del protocollo, il suo riconosci-
tro in merito al raggiungimento degli obiettivi di rispar- del canone da applicare. mento storico a livello internazionale
mio contrattualmente previsti. Ciò in realtà solo in alcuni e la condivisione dello stesso, ne fanno
casi determina effettivi impatti sui valori dei corrispettivi La disciplina dell’M&V uno strumento molto adatto come rife-
dovuti dal cliente, ma è tuttavia già importante il fatto La disciplina dell’M&V (Measu- rimento in ambito contrattuale.
che via sia un obbligo di misurare e verificare i risultati rement and Verification) relativa ai La tradizione dei contratti servizio
generati dagli interventi migliorativi. risparmi energetici ha proprio l’obiettivo energia non ha tuttavia uno storico
46 #77
molto ampio nell’inserimento di requi- Capitolo a parte sono senza dubbio particolare a erogare un contributo a fondo perduto per
siti formali sul piano dell’M&V, che richia- le convenzioni CONSIP, in particolare le l’assistenza tecnica, legale e finanziaria a progetti di effi-
mino l’impiego del protocollo IPMVP, convenzioni relative al cosiddetto Servi- cienza energetica che utilizzino i contratti EPC e il finan-
per quanto tuttavia, sia sul fronte zio Integrato Energia, nelle quali è da ziamento tramite terzi come strumento applicativo. In
pubblico sia sul fronte privato, gli ultimi sempre presente un obiettivo di rispar- Italia i progetti ELENA conclusi sono vari [1].
anni abbiano visto una maggiore matu- mio energetico ma che scontano tutta- Nel caso di alcuni di questi (ad esempio il Progetto
rità del settore in tal senso. Nell’ambito via problematiche concrete di applica- 3L di Provincia di Padova, il progetto Amica-E di Città
pubblico inoltre l’emulazione, ha favo- zione pratica nell’effettiva verifica dei Metropolitana di Venezia, il progetto GEN-IUS a Genova)
revolmente contribuito alla diffusione risultati. il contratto è stato sviluppato come EPC nella forma di
dell’impiego del protocollo IPMVP Negli ultimi 6-7 anni sicuramente è concessione mista di lavori e servizi. Il calcolo del canone
nell’ambito dei contratti servizio ener- l’illuminazione pubblica l’ambito d’in- prevede una garanzia di risultato che si traduce in una
gia, per quanto a volte i richiami al tervento in cui moltissime ammini- variazione diretta dello stesso e non sotto forma di penale;
protocollo stesso siano inseriti in modo strazioni hanno deciso di intervenire, nello specifico allegato tecnico “Determinazione Risparmi
poco pertinente. grazie alla grande potenzialità di rispar- e Canone” viene illustrata la modalità di calcolo dello
Sul fronte privato invece, il proto- mio energetico date dalla combina- stesso. La verifica degli obiettivi è basata su un piano di
collo ha assunto una crescente popo- zione della tecnologia LED e dei sistemi M&V che richiama espressamente i principi del Protocollo
larità nei contratti EPC e viene da un moderni di telegestione o telecontrollo. IPMVP sia per gli edifici sia per la pubblica illuminazione.
lato richiesto dai committenti, se assi- Le problematiche nella costruzione L’algoritmo di calcolo del canone sviluppato nel caso
stiti da tecnici con adeguata forma- di una credibile struttura di Misura e di gare multi-edificio presenta la necessità importante di
zione, e dall’altra inserito nei contratti Verifica dei risparmi energetici nell’am- ridurre la complessità, poiché già la struttura contrattuale
da parte delle ESCO stesse con l’obiet- bito pubblico, al di là del contenuto risulta di per sé molto articolata. Pertanto nei casi citati, la
tivo di dimostrare la propria serietà e il effettivo di contratti e bandi, si scontra scelta si è diretta su una normalizzazione basata su una
proprio rigore nell’operare. molto spesso con concrete difficoltà unica variabile indipendente (gradi giorno di riscalda-
Di seguito si vedranno alcune tipo- sul campo, date da un lato dall’as- mento), lasciando le modalità d’uso degli edifici, le ore di
logie di applicazione, evidenziando senza o grave incompletezza dei dati di utilizzo ecc. come fattori statici per i quali è previsto un
anche i limiti e le problematiche emerse consumi di baseline e dall’altro, special- aggiustamento straordinario. Il compromesso nell’ottica di
in alcuni contesti. mente in contesti di project financing, una maggiore semplificazione è indispensabile in gare che
nella significativa asimmetria di cono- presentano un centinaio o oltre di edifici, anche in consi-
Esempi di applicazione in scenza tecnica e contrattuale fra gli derazione del fatto che si tratta di esperienze “sperimentali”
ambito pubblico uffici pubblici e le aziende operanti a livello contrattuale e un’eccessiva complessità poteva
Nell’ambito dei bandi pubblici sono sul mercato. anche fungere da elemento di dissuasione alla parteci-
numerose le situazioni in cui l’oggetto di Di seguito si andranno ad analizzare pazione degli operatori, che preferiscono indubbiamente
intervento è una riqualificazione ener- alcune esperienze di applicazione di strumenti contrattuali meno vincolanti. L’elaborazione del
getica. Ciò può avvenire nell’ambito di M&V e del protocollo IPMVP nel conte- vero e proprio Piano di M&V è demandata al Concessio-
un appalto di lavori (es. lavori di riqua- sto di bandi pubblici e le principali criti- nario, pur essendo presenti tutti i principi e le caratteristi-
lificazione di edifici), o nell’ambito di cità concrete sul fronte sia della costru- che del Piano di M&V. È chiaro che un piano di M&V deve
appalti o più comunemente nell’ambito zione dei bandi di gara sia della concreta essere costruito sul singolo edificio e questo contrasta con
del partenariato pubblico privato con applicazione dei contratti stessi. la necessità di gestire insieme numerosi immobili, con già
concessioni di servizi (o miste di lavori Nel contesto della M&V alcune una documentazione di gara molto pesante.
e servizi) o molto spesso project finan- applicazioni sono più spinte e citano Trattandosi di gare che affidano la gestione dell’intero
cing. In alcuni casi le forme contrattuali espressamente la conformità al Proto- edificio e con target di risparmio minimi per edificio pari
possono essere ricondotte a Energy collo IPMVP. o superiori al 10%, tipicamente l’opzione IPMVP scelta è
Performance Contract, per quanto in Di sicuro interesse sono i bandi l’Opzione C. Peraltro una scelta diversa sarebbe sostanzial-
realtà molto spesso si tratti solo di una sviluppati nell’ambito dei progetti mente inapplicabile vista la quasi totale assenza di misure
costruzione formale e spesso introdotta ELENA, un fondo europeo finanziato specifiche relative ai singoli asset. Si deve anche tener
in elementi accessori del contratto. da BEI a sostegno della PA finalizzato in conto che sul parco edifici sono molto rari quelli dotati
#77 47
anche di un impianto di climatizzazione estiva significativo. risparmi in gioco, piuttosto limitata in gni standard calcolati da Attestati di
Nelle ultime gare sviluppate si è scelto un approccio termini assoluti, pare opportuna una Prestazione Energetica; è chiaro che
di back-casting (per quanto basato su un dato annuale scelta di semplificazione. questa ipotesi non solo evidenzia una
aggregato), introdotto più recentemente dal protocollo Capita tuttavia che il protocollo scasa conoscenza della materia ma
IPMVP, ma particolarmente adatto alle situazioni in cui IPMVP venga citato e richiamato espres- altresì mette in chiara difficoltà le parti
la costruzione delle curve di baseline in funzione delle samente nelle procedure di gara e nei contrattuali nella gestione futura del
variabili indipendenti risulta particolarmente difficile ante contratti, senza tuttavia che risulti contratto. Peraltro in questi contesti
intervento. un’aderenza effettiva ai principi dello di gara spesso è un miraggio avere a
Più interessante è stato lo sviluppo della gara relativa stesso. Si possono in tal senso riscon- disposizione le baseline di consumo.
alla riqualificazione energetica di un importante edificio trare diverse situazioni: Se nei bandi pubblici i principi di M&V
genovese, il condominio “Matitone”, una delle sedi del • piani M&V presentati in sede di propo- sono presenti, la vera sfida sta nell’ap-
Comune di Genova. In questo caso l’edificio è uno solo, sta privata in project financing, richia- plicazione dei contratti; spesso infatti la
per quanto in realtà sia molto complessa la suddivisione mano il protocollo, ma risultano gene- PA è assistita nella redazione del bando
interna fra consumi delle parti private e consumi condo- rici e assolutamente inadeguati; è ma è sola nella verifica delle prestazioni
miniali. Nel caso specifico dei consumi condominiali si anche tuttavia abbastanza preve- ex-post. È sempre consigliabile preve-
è adottata una opzione C, implementando tuttavia un dibile la cosa, visto che le informa- dere quindi le già citate commissioni
algoritmo di backcasting, spingendosi questa volta su una zioni dettagliate sugli immobili molto di controllo.
struttura su base mensile. La scelta del back-casting e della spesso non sono a disposizione dei Va compreso peraltro che una
base mensile è strettamente legata al fatto che i consumi proponenti; in tali casi si enunciano corretta implementazione dell’M&V
di climatizzazione estiva e ventilazione in questo caso sono più che altro dei principi di M&V piut- richiede una adeguata conoscenza
molto rilevanti, e sono disponibili misure ante intervento tosto che strutturare un vero e proprio dell’oggetto di intervento e pertanto
solo parzialmente. Anche in questo caso non è presente piano. La dualità fra fasi preliminare ed deve essere personalizzata, in un qual-
un piano di M&V completo, elemento di valutazione delle esecutiva, tipica della progettazione, che momento all’interno del processo
offerte, ma vi sono tutti gli elementi per costruirlo. non è in realtà presente nei principi fra la gara e l’avvio del contratto. Una
Una prassi che si sta diffondendo in molti contratti del protocollo, per quanto diventi in delle principali criticità ad esempio delle
anche in project financing, è l’introduzione nella fase di questi casi una necessità; convenzioni CONSIP sul piano pratico
gestione contrattuale di una commissione tecnica parite- • in alcune situazioni invece, sono sta proprio nella difficoltà di implemen-
tica, destinata in alcuni casi proprio alla gestione dell’M&V, presenti obiettivi di risparmio energe- tare vere e proprie modalità di verifica
con un membro di parte terza e un membro rappresen- tico, ma non vi è alcuna menzione di dei risparmi, a fronte di baseline di riferi-
tante di ciascuna parte contrattuale. In questi casi viene una vera richiesta strutturata di misura mento che spesso sono frutto di costru-
normalmente richiesto che i membri o almeno il soggetto e verifica dei risparmi durante l’ese- zioni teoriche. Generalizzare in ambito
terzo sia in possesso di certificazione PMVA o CMVP. cuzione del contratto; in tali conte- M&V non è purtroppo una strada effi-
Nell’ambito dell’illuminazione interna invece alcune sti sono richiamate generiche penali, cacemente praticabile, poiché un piano
esperienze (fra cui quelle degli accordi quadro del Consor- ma nella sostanza il concessionario di M&V fatto come si deve dovrebbe
zio CEV, ma anche quella relativa allo stesso Matitone ha mani libere, rendendo i pochi essere costruito edificio per edificio, o
a Genova) hanno evidenziato la difficoltà oggettiva di elementi di M&V citati e in alcuni casi intervento per intervento.
implementare l’M&V in senso proprio in ambito pubblico; i riferimenti al protocollo, elementi Un aspetto storicamente critico è
i quadri elettrici infatti negli edifici pubblici non separano accessori, una sorta di “contentino” la presenza della fornitura del vettore
FM e illuminazione, se non di rado, e per l’installazione dei dato alla PA; all’interno del contratto; è necessario
contatori è necessari modificare l’impiantistica elettrica. • sono vari negli esempi, in partico- in questi casi che l’attività di M&V risulti
Inoltre è complesso ipotizzare le ore di funzionamento: in lare anche in gare rilevanti di sanità svincolata dalla struttura contrattuale
alcuni casi sono state implementate misure con analizza- pubblica, in cui sono richiamati i di vendita dell’energia elettrica o gas
tore di rete, in altre situazioni ipotizzate le ore come fattore principi del protocollo IPMVP, ma naturale, con la creazione di una sezione
statico. Ma le misure effettuate in molti edifici testimo- paradossalmente si chiede di appli- dedicata del contratto alle garanzie
niano in realtà come le ore effettive abbiano un’estrema carlo rispetto a fabbisogni energe- prestazionali e una componente di
variabilità. Anche in questo caso, vista l’entità media dei tici determinati a partire da fabbiso- canone a sé stante. Altrimenti il rischio
48 #77
è un depotenziamento concreto delle presenza della fornitura del vettore porti facilmente utilizzabili laddove le realtà aziendali abbiano
effettive verifiche sulle performance a privilegiare la presenza di garanzie dimensione di grande impresa o multinazionale.
energetiche. prestazionali tipicamente simboliche.
Il mondo dei fondi immobiliari pare Conclusioni
Applicazione sul mercato essere piuttosto arretrato nell’approc- L’applicazione di M&V e di conseguenza l’inserimento
privato cio contrattuale all’efficienza energe- di riferimenti al protocollo IPMVP sta progressivamente
Le iniziative sviluppate sul mercato tica, basandosi su modelli datati, e in aumentando la propria diffusione nei contratti sia in conte-
privato hanno in generale una strut- tal senso gli operatori non spingono sto pubblico sia in quello privato. Nei contratti pubblici
tura molto diversa rispetto a quello che eccessivamente verso forme di EPC è un tema sempre più importante e sentito anche da
avviene in ambito pubblico, poiché puro in cui l’M&V possa giocare un parte della PA, e si riscontrano esperienze pionieristiche
difficilmente i contratti sono associati ruolo centrale. sviluppate negli ultimi anni, in cui viene richiamata la
a una molteplicità di edifici, ma presen- In tutti questi casi resta dominante conformità al Protocollo IPMVP e richiesta l’applicazione
tano tipicamente un riferimento più l’adozione dell’Opzione C su intero edifi- dello stesso. In molte situazioni tuttavia restano grandi
ristretto a un singolo immobile, o addi- cio, eventualmente integrata dall’appli- difficoltà legate alla costruzione della baseline da un lato,
rittura, come più facilmente avviene cazione dedicata dell’opzione B a speci- e alla complessità tecnica dall’altro, che non rendono
in ambito industriale, a uno specifico fici interventi. facile introdurre questi concetti con successo. La solu-
intervento impiantistico. Se anziché avere per oggetto edifici zione possibile richiede un processo di semplificazione,
Nel mercato degli edifici condo- o immobili, i contratti si spostano su per quanto limitato, e soprattutto la necessità che la PA
miniali le forme contrattuali proposte specifici interventi di riqualificazione, venga affiancata da soggetti “facilitatori” per affrontare
risultano ancora in prevalenza di tipo come avviene tipicamente nel settore questi temi sia nella preparazione dei bandi ma anche
tradizionale, con classici contratti servi- industriale, il livello delle competenze e soprattutto nella gestione dei contratti nel corso del
zio energia, e solo raramente si riscon- delle parti in causa aumenta e quindi tempo. Una probabile svolta per il mercato pubblico sarà
trano riferimenti a veri piani di M&V. anche le forme contrattuali applicate e la pubblicazione della nuova versione dei Criteri Ambien-
Su questo punto rispetto all’ambito i contenuti di M&V fedeli al protocollo tali Minimi sui servizi energetici, che dovrebbe spingere il
pubblico, manca la spinta del legisla- assumono una struttura maggiormente mercato verso l’adozione stabile di contratti EPC. Il conte-
tore e anche la presenza di soggetti con professionale. In questi casi, dove l’og- sto privato presenta invece situazioni diverse; da un lato
adeguate competenze al fianco degli getto dell’intervento può essere la nell’ambito industriale la preparazione tecnica delle parti
amministratori condominiali; inoltre la riqualificazione di centrali termiche o tende a favorire la diffusione di criteri di M&V aderenti al
complessità degli algoritmi di calcolo frigorifere di processo, o centrali aria protocollo e a esso conformi; dall’altro nei contesti condo-
del canone associati tipicamente a una compressa, sostituzioni di macchinari miniali o nel mondo del terziario delle grandi città, tipica-
corretta M&V, si sposa molto poco con le con altri di tecnologia più avanzata mente affidato a società di gestione immobiliare e ricon-
esigenze delle assemblee condominiali, ecc., si costruiscono contratti basati ducibile a fondi immobiliari, il mercato mostra ancora una
che vedono nella complessità un peri- sulle effettive performance energeti- scarsa evoluzione e un’assenza di competenza specifica
colo anziché, come dovrebbe essere, che e con M&V che predilige l’Opzione sul fronte della committenza.
una forma di tutela. B, con un piano personalizzato per l’in- In generale va detto che la complessità che si introduce
Un po’ più evoluta è la situazione tervento e spesso campagne di misura in un contratto al fine di costruire un’adeguata struttura
del mercato degli immobili del terzia- ante intervento ben congeniate. I casi di M&V, tende a spaventare notevolmente i soggetti coin-
rio, quali le grandi palazzine uffici o i tuttavia non sono moltissimi poiché volti e viene a volte evitata dagli operatori per il timore che
centri commerciali; in questi contesti in generale si paga la parziale ritrosia possa compromettere l’affidamento stesso dei contratti.
non mancano esempi di proposte di delle PMI italiane a forme contrattuali È necessario pertanto ancora lavorare per costru-
contratti EPC, per quanto in genere la quali gli EPC, essendo quest’ultime più ire una cultura della misura e verifica dei risparmi per
farne comprendere fino in fondo l’importanza e il valore
aggiunto a tutela proprio del committente e della parte
“debole” del contratto. n
WEBGRAFIA
[1] https://www.eib.org/en/products/advising/elena/projects/index.htm
* Fabio Minchio, 3F Engineering
#77 49
Case Study
Introduzione energetici, oltre a essere un riferimento esistono i contatori e che non esistono
Lo scopo di questo lavoro è quello di fornire degli spunti formale condiviso (richiamato dalla strumenti di misura per i risparmi, questi
di riflessione per la quantificazione del risparmio di lungo normativa internazionale, ad esem- possono essere calcolati sulla scorta di
periodo determinato da interventi di risparmio energetico pio nella UNI ISO 50015:2015) per i un principio semplice: “il risparmio non
in uno scenario di forte inflazione del prezzo dei prodotti contratti EPC, è uno strumento che può è la differenza tra il consumo nell’anno
energetici (materie prime e vettori), in cui questa influenza essere ampiamente utilizzato in conte- precedente l’intervento e il consumo
anche la determinazione dei tassi di interesse reale. sti diversi. Nella sostanza esso rende dell’anno successivo all’intervento,
La determinazione del risparmio è condotta secondo sistematico quello che a livello intui- ma è la differenza tra il consumo che
il protocollo IPMVP®. tivo è un “modo di pensare” estrema- si sarebbe avuto l’anno successivo in
Il protocollo IPMVP® per la misura e verifica dei risparmi mente logico. Dato che per i consumi assenza di intervento e il consumo che
50 #77
risparmi è stato l’intera annata 2021. Sono state redatte le
due diagnosi energetiche sviluppate secondo il protocollo
ENEA ai sensi del DLgs 102/2014, una per l’anno 2019 e
la seconda per l’anno 2021, i dati riportati e le immagini
che seguono sono quelli elaborati nelle due diagnosi
energetiche.
#77 51
Analisi dei costi e dei risparmi ottenuti sui TABELLA 2 Consumi di energia elettrica ante intervento (2019)
consumi di energia elettrica F1 F2 F3 Potenza Superamento TOTALE
MESE Impegnata limite potenza TEP
La Tabella 2 presenta i consumi elettrici ante intervento (kWh) (kWh) (kWh) (kWh)
(kW) disponibile
suddivisi per fascia, su base mensile. Come viene riportato Gennaio 83.399 15.017 6.529 545 –52 104.945 19,6
anche graficamente in Figura 2, non vi è influenza della Febbraio 153.456 34.647 14.685 564 –33 202.788 37,9
stagionalità sui consumi dell’energia elettrica, pertanto si
Marzo 97.490 34.726 13.738 566 –30 145.954 27,3
può dedurre che il consumo di energia per la climatizza-
Aprile 92.350 29.174 13.565 569 –28 135.089 25,3
zione estiva sia trascurabile rispetto agli altri consumi (in
Maggio 100.630 35.106 14.461 573 –24 150.197 28,1
particolare la produzione).
Giugno 89.849 35.210 17.839 595 –1 142.898 26,7
La (stragrande) maggior parte del consumo elettrico
Luglio 107.217 36.981 13.701 569 –27 157.899 29,5
pre intervento viene registrato in fascia F1, con il 70%
Agosto 31.114 7.350 7.299 573 –23 45.763 8,6
del totale. Vi sono anche dei superamenti del limite di
Settembre 103.978 33.116 14.513 577 –20 151.607 28,4
potenza disponibile.
Ottobre 107.301 33.424 14.318 588 –9 155.043 29,0
Dalla Tabella 3 il costo medio dell’energia elettrica
Novembre 95.825 33.110 14.911 597 0 143.846 26,9
consumata pre intervento è di 19 c€/kWh.
La Tabella 4 e la Figura 3 presentano i dati relativi ai Dicembre 69.546 21.918 12.335 567 –30 103.799 19,4
consumi post intervento, in cui se da un lato le caratteristi- Totale 1.132.155 349.779 157.894 573 –23 1.639.828 306,6
52 #77
TABELLA 4 Consumi di energia elettrica post intervento (2021) sta rispetto al valore del tasso di interesse che si applica
FUORI Potenza nell’attualizzazione del flusso di cassa (VAN), essa si può
F1 F2 F3 PICCO
MESE PICCO Impegnata TOTALE
(kWh) (kWh) (kWh) (kWh) (kWh) TEP trascurare; tuttavia in periodi di inflazione elevata è neces-
(kWh) (kW)
Gennaio 73.575 19.845 15.533 77.057 31.832 972 108.953 20,4 sario tenerla in debito conto all’interno dell’analisi econo-
Febbraio 58.023 20.311 13.826 61.956 30.252 972 92.160 17,2 mica dell’investimento (2).
Il primo elemento sul quale è necessario soffermarsi è
Marzo 108.450 31.351 15.803 113.567 42.037 972 155.604 29,1
l’interesse. Esso rappresenta il valore del denaro nel tempo (e
Aprile 95.824 30.260 13.461 100.194 24.270 972 139.545 26,1
completamente slegato dal fenomeno dell’inflazione), ed è tra
Maggio 99.276 31.125 14.735 104.192 40.934 972 145.136 27,1
tutti i parametri dell’analisi economica quello su cui maggior-
Giugno 75.103 24.469 12.363 79.213 32.722 972 111.935 20,9
mente si riflette l’incertezza di scelta da parte del professionista.
Luglio 104.789 41.272 20.672 107.445 56.288 972 166.733 31,2
Si tratta infatti di un valore che dipende da molti fattori,
Agosto 35.109 7.854 8.491 33.669 15.335 972 51.454 9,6
in primis dal soggetto che sostiene la spesa (e beneficia
Settembre 104.413 37.237 15.775 110.516 46.909 972 157.425 29,4
del risparmio), sia esso un privato, una pubblica ammini-
Ottobre 79.725 28.213 10.431 84.236 34.133 972 118.369 22,1
strazione, un’impresa che realizza margini elevati o ridotti
Novembre 103.876 36.889 17.208 109.751 48.221 972 157.973 29,5
ecc. L’interesse dipende dalla provenienza del capitale, dai
Dicembre 51.489 13.701 5.842 53.665 17.369 972 71.032 13,3 margini (nel caso di impresa), ed è una scelta dettata dalla
Totale 989.652 322.527 164.140 1.035.461 420.302 972 1.476.319 276,1 “politica” aziendale; può variare dal valore di riferimento per
la redditività dei titoli di stato (3-4%) ma può raggiungere
anche valori molto elevati (20%). Per questo motivo spesso
si utilizza (quando disponibile dal soggetto investitore) il
costo ponderato medio del capitale WACC (che è comun-
que un valore che varia nel tempo e dovrebbe essere aggior-
nato nelle rendicontazioni/revisioni dei progetti di investi-
mento). In ogni caso il tasso di interesse deve essere rappre-
sentativo del MARR (tasso di rendimento medio attraente).
L’inflazione rappresenta invece la perdita di potere
d’acquisto della moneta, e mette in relazione negli anni
FIGURA 3 Consumi di energia elettrica per fasce orarie, post intervento
successivi valori di flussi di cassa “a moneta corrente” (quella
scambiata nell’anno a cui fa riferimento) con quelli “a
moneta costante” (quella scambiata in un anno preciso,
TABELLA 5 Costi energia elettrica post intervento (2021)
ad esempio l’anno “0” in cui si realizza un investimento di
TOTALE COSTO BOLLETTA Importo Medio Importo Medio
MESE risparmio energetico, nella fattispecie). Pertanto il tasso
(IVA esclusa) (€) Energia attiva €/kWh €/kWh
Gennaio 22.031,87 0,202 0,202 di interesse monetario consente di creare le opportune
Febbraio 25.803,65 0,280 0,280 relazioni di equivalenza tra flussi di cassa che avvengono in
Marzo 19.805,25 0,127 0,127 anni diversi, l’inflazione misura la differenza di potere d’ac-
Aprile 25.487,38 0,183 0,183 quisto del denaro nel tempo. Per questo motivo esiste una
#77 53
del risparmio di spesa per l’energia elettrica. È una tecnica TABELLA 6 Confronto consumi e costi dell’energia elettrica, ante e post intervento
nota come O-ML-P (Optimistic – Most Likely – Pessimistic).
Grandezza F1 F2 F3 Totale unità
I tre scenari prevedono tre diversi livelli di inflazione
Ante 1.132.155 349.779 157.894 1.639.828 kWh
media del prezzo dei prodotti energetici:
Post 989.652 322.527 164.140 1.476.319 kWh
• O-Optimistic 4% annuo;
Percentuale 69,0% 21,3% 9,6% 100,0%
• ML-Most Likely 6,7% annuo (pari all’inflazione media
Percentuale 67,0% 21,8% 11,1% 100,0%
dell’energia elettrica dal 2005 al 2015)
• P-Pessimistic 9% annuo. Costi ante 302.733 €
Questa valutazione presenta tutti flussi di cassa a moneta Costi post 324.900 €
corrente, la moneta nell’istante (anno) in cui viene scambiata. Consumi post (backcasting) 470.829 153.443 78.090 702.362 kWh
Costi post (backcasting) 154.572 €
TABELLA 7 Scenari di risparmio O-ML-P
2022 2023 2024 2025 2026 2027 2028 2029 2030 2031
Prezzi energia elettrica scenario medio ML (€/kWh) 0,28 0,30 0,32 0,34 0,36 0,39 0,41 0,44 0,47 0,50
Risparmio a moneta corrente ML (€) 188.504 201.134 214.610 228.989 244.331 260.701 278.168 296.805 316.691 337.909
Prezzi energia elettrica scenario O (€/kWh) 0,28 0,29 0,30 0,31 0,33 0,34 0,35 0,37 0,38 0,40
Risparmio a moneta corrente O (€) 188.504 196.044 203.886 212.041 220.523 229.344 238.518 248.058 257.981 268.300
Prezzi energia elettrica scenario P (€/kWh) 0,28 0,31 0,33 0,36 0,40 0,43 0,47 0,51 0,56 0,61
Risparmio a moneta corrente P (€) 188.504 205.469 223.962 244.118 266.089 290.037 316.140 344.593 375.606 409.411
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a necessità di ridurre i consumi energetici e del consumo di energia primaria totale. Da un punto di vista economico,
di progettare con attenzione alla sostenibilità È quindi indispensabile un efficienta- energetico e non ultimo ambientale,
ambientale è diventata di primaria importanza mento energetico in questo settore sia le pompe di calore costituiscono la
a livello internazionale. Tutte le attività umane implicano con azioni sull’involucro per ridurre i soluzione più vantaggiosa a questa
un impatto sull’ambiente, compresi gli edifici a uso civile fabbisogni dell’edificio per il riscalda- problematica. In particolare, le pompe
e industriale. Inoltre, i sempre più elevati target di comfort mento/raffrescamento, sia con l’utilizzo di calore geotermiche sono impianti
richiesti all’interno degli edifici comportano alti consumi di impianti di climatizzazione ad alta per la climatizzazione degli edifici a
energetici legati alla climatizzazione. A livello nazionale, per efficienza, accoppiati a fonti rinnova- uso civile e industriale a grandissima
esempio, il riscaldamento degli edifici costituisce il 30% bili di energia, dove possibile. efficienza [1] e innumerevoli evidenze
56 #77
di letteratura scientifica li identificano ratore dell’impianto a pompa di calore, utilizzano, lato edificio, sistemi di distribuzione dell’acqua
come uno dei sistemi più efficaci in fornendo al fluido frigorigeno il calore calda che lavorino a basse temperature (30–40 °C), come
termini sia di risparmio energetico, sia necessario all’evaporazione. Durante a esempio i pavimenti radianti, si possono ottenere valori
di riduzioni delle emissioni di gas serra. il funzionamento in raffrescamento di COP in funzionamento invernale dell’ordine di 4 e anche
Tale elevata efficienza deriva dall’accop- (modalità estiva) il fluido termovet- superiori. Ad esempio, con un COP = 4,5, durante il funzio-
piamento della pompa di calore con il tore geotermico scambia invece con il namento invernale il calore estratto al terreno, che rappre-
terreno, che rappresenta una sorgente condensatore dell’impianto a pompa senta la quota di energia (termica) rinnovabile fornita all’e-
termica vantaggiosa per il sistema in di calore, in modo da estrarre dal fluido dificio, copre fino all’80% del suo fabbisogno.
funzionamento sia estivo sia invernale. frigorigeno il calore necessario alla sua Infine, nell’ottica della sostenibilità ambientale, la
condensazione (Figura 1). pompa di calore geotermica permette di immettere in
Una possibile soluzione: le Il coefficiente di prestazione (COP) atmosfera un quantitativo di CO2 equivalente pari a circa
pompe di calore geotermiche dell’impianto risulta tanto più elevato un quarto rispetto a quello emesso da una caldaia a gas
Nella cosiddetta geotermia a bassa quanto più le temperature di evapora- metano di ultima generazione, in relazione alle emissioni
entalpia (a bassa profondità, 100-400 m), tore e condensatore (e di conseguenze attuali equivalenti di CO2 del sistema elettrico italiano
la pompa di calore, costituita dal tradi- delle due sorgenti con cui essi realiz- (circa 300 gCO2/kWhe) [2,3]. In Europa si stima vengano
zionale ciclo termodinamico inverso zano lo scambio termico) sono tra loro installate 80 000 pompe di calore geotermiche ogni anno
a compressione di vapore (e più rara- vicine. Il terreno costituisce quindi una (dati riferiti agli anni 2016 e 2017), per un totale di circa
mente ad assorbimento), viene inter- soluzione termodinamicamente molto un milione di impianti attualmente operativi. In Canada e
facciata con un sistema di scambiatori vantaggiosa perché presenta, rispetto negli Stati Uniti il numero di impianti geotermici a pompa
interrati a circuito chiuso in cui evolve all’aria esterna, una temperatura media- di calore installati ammonta a circa 2 milioni [4].
un fluido vettore (tipicamente acqua mente più elevata durante l’inverno e più
eventualmente additivata). Durante bassa durante la stagione estiva. Inoltre, I passi per un corretto dimensionamento
il funzionamento in riscaldamento a differenza della pompa di calore ad aria, L’accoppiamento con il terreno delle pompe di calore
(modalità invernale), il calore viene che risente delle variazioni di tempera- geotermiche avviene tramite un sistema di scambiatori
prelevato dalla sorgente inferiore (il tura dell’aria esterna, il sistema geoter- di calore interrati (sonde geotermiche), il cui dimensiona-
terreno) e, fornendo l’energia mecca- mico lavora in condizioni pressoché mento richiede una conoscenza approfondita dei modelli
nica necessaria al compressore, il calore stabili dal momento che la temperatura di scambio termico e delle caratteristiche termiche del
utile viene reso disponibile alla sorgente del terreno è circa costante nel tempo terreno circostante, oltre che la valutazione dei carichi
superiore (l’edificio). Il circuito geoter- e, a partire da 10-20 metri di profondità, termici dell’edificio.
mico in cui evolve il fluido termovet- non risente delle fluttuazioni giornaliere Il corretto dimensionamento del campo sonde geoter-
tore, si interfaccia quindi con l’evapo- e stagionali di temperatura. Infine, se si miche consiste essenzialmente nella definizione della
#77 57
lunghezza totale degli scambiatori e la loro migliore confi- (grout) che rimane plastico nel tempo e Sulla base di questo tipo di modella-
gurazione (numero degli scambiatori e loro disposizione garantisce un buon contatto termico tra zione, varie procedure per il dimensio-
geometrica). Se l’impianto a pompa di calore, e in parti- tubazioni e terreno, con una conducibi- namento del campo sonde sono state
colare il campo sonde, è dimensionato correttamente, lità termica fino a 1,5-2,0 W/mK. proposte e attualmente implementate
a fronte di un’intensità di estrazione di calore Q ¢ [W/m] L’analisi del comportamento termico in codici di calcolo commerciali, tra i
idonea alla domanda termica dell’edificio e alle caratteristi- degli scambiatori di calore geotermici è quali Earth Energy Designer (EED) [6]
che geologiche del terreno, la temperatura nelle vicinanze intrinsecamente tempovariante, poiché e GLHEPRO [7].
del singolo scambiatore interrato si assesta a qualche dipende dalla non trascurabile inerzia
grado di differenza rispetto al valore del terreno indistur- termica del terreno e dal fatto che sia Il metodo ASHRAE Tp8
bato e le prestazioni dell’impianto si mantengono elevate. l’edificio sia l’impianto a pompa di calore Kavanaugh and Rafferty [8] propo-
Se invece il dimensionamento non risulta corretto (la operano in regime dinamico. sero un metodo, successivamente
lunghezza totale è sottodimensionata) e il carico non è bilan- Per descrivere e prevedere l’entità raccomandato dall’American Society
ciato tra stagione estiva e invernale, si può anche arrivare a dello scambio termico dovuto all’inte- of Heating Refrigerating and Air-Con-
temperature prossime al congelamento del terreno circo- razione tra il campo sonde e il terreno ditioning Engineers (ASHRAE), basato
stante lo scambiatore, con il conseguente crollo del COP. Al circostante, si adottano comunemente sull’ipotesi che il comportamento del
contrario, se il campo sonde risulta sovradimensionato, non le ipotesi di pura conduzione e proprietà campo sonde in condizioni di reale
si riscontrano problemi nel funzionamento dell’impianto ma termofisiche del terreno uniformi. Con funzionamento possa essere rappre-
la sua installazione rischia di perdere la sostenibilità econo- queste ipotesi, sono disponibili diverse sentato dalla sua risposta a tre carichi
mica; infatti, per le pompe di calore geotermiche, il costo soluzioni base della risposta termica del elementari, ovvero un carico plurian-
maggiore è costituito dalle perforazioni nel terreno per inse- terreno alla presenza del campo sonde, nuale (almeno 10 anni), un carico
rire gli scambiatori. Il dimensionamento corretto è quindi dette Temperature Response Factors mensile e un carico multiorario (6 ore).
fondamentale anche economicamente per il successo e (TRF). Tali soluzioni di riferimento diffe- Tali flussi termici (annuale, mensile
la diffusione di questa promettente tecnologia. riscono tra loro a seconda che il singolo e orario in [W]) costituiscono una
Un parametro che influisce in maniera considerevole BHE sia modellato come una sorgente rappresentazione sintetica dello scam-
sulle prestazioni degli scambiatori interrati è la conducibi- lineare infinita (Infinite Line Source, ILS), bio termico al terreno su un orizzonte
lità termica del terreno kgr che rappresenta un dato fonda- una sorgente cilindrica infinita (Infinite temporale di 10 anni [1,9] e vengono
mentale in fase di dimensionamento dell’impianto e del Cylindrical Source, ICS), una sorgente calcolati a partire dalla conoscenza
campo sonde geotermiche. Purtroppo, mentre la densità lineare finita (Finite Line Source, FLS) o dei carichi mensili (o orari) dell’edifi-
ρgr e il calore specifico cgr del terreno assumono un inter- un sistema di molteplici sorgenti lineari cio. In particolare, il termine orario
vallo di valori piuttosto definito (2200 ≤ ρgr ≤ 2900 [kg/m3], finite descritte da opportune g-function. tiene in considerazione la condi-
cgr 850 [J/kgK]), la conducibilità termica kgr presenta Le g-function consentono di espri- zione di funzionamento più sfavore-
un’ampia variabilità (1÷5 W/mK) in base al tipo di roccia mere la variazione della temperatura vole (carico di picco [10]) per l’estra-
e pertanto si rende necessaria una misura in situ. Solita- media delle perforazioni del campo zione/immissione di calore al terreno
mente la conducibilità termica viene stimata sperimental- sonde Tave(rb) rispetto alla tempera- durante il mese “peggiore” dell’anno, in
mente attraverso una procedura detta Thermal Response tura del terreno indisturbato Tgr,∞ in quanto caratterizzato dalla richiesta di
Test (TRT), per la prima volta proposta e attuata dall’inge- funzione del flusso termico scambiato potenza termica più gravosa lato edifi-
gnere svedese Palne Mogensen nel 1983 [5]. per unità di lunghezza (valore medio cio e dunque terreno.
Gli scambiatori interrati possono essere verticali oppure del campo sonde) Q ¢ e la conducibi-
ave La formulazione comunemente
orizzontali. Gli scambiatori di tipo verticale (borehole heat lità del terreno kgr. utilizzata per il metodo ASHRAE è la
exchangers, BHEs) hanno il vantaggio di essere poco inva- Ogni specifica g-function dipende seguente [11], fornita da Bernier:
sivi sul territorio e si installano realizzando una perforazione poi dalla configurazione geometrica del
(solitamente profonda 100–150 m, con diametro circa campo, dalla interdistanza adimensio-
L=
{ Q y R y + Q m Rm + Q h (Rh + Rbhe )}
0,15 m) e calando al suo interno le tubazioni (singolo tubo nale tra i BHE B/H e dal raggio adimen- Tgr ,∞ − Tf , ave (τ N )− Tp
a U, doppio tubo a U, o configurazione coassiale). Il volume sionale della perforazione rb/H.
compreso tra la tubazione e la parete della perforazione Q ′
Tave (rb )− Tgr ,∞ = ave g(ln(9FoH ), rb H , B H , borefield geometry)
viene riempito con materiale cementizio di riempimento 2πk gr
58 #77
Dove L è la necessaria lunghezza 6 ore (∆τh), rispettivamente. Il tempo τN è basato infatti sulla soluzione elementare di sorgente
totale delle perforazioni, ottenuta come rappresenta il periodo dell’analisi sulla cilindrica infinita (ICS), che comporta un’approssimazione
prodotto tra la profondità attiva H del quale si basa il dimensionamento, somma nel lungo periodo del comportamento della sonda reale.
singolo BHE e il numero Ntot di BHE del dei tre precedenti sottoperiodi (Figura 2). Il Temperature Penalty costituisce una correzione a tale
campo sonde. L’equazione ASHRAE contiene il approssimazione, tenendo in considerazione gli effetti
Q , Q e Q rappresentano proprio i
y m h termine chiamato Temperature Penalty dovuti alla presenza dei molteplici BHE nel campo. Nono-
tre carichi termici elementari, relativi al Tp che costituisce l’elemento critico stante i punti di forza del metodo ASHRAE siano la sempli-
periodo di 10 anni (∆τy), 1 mese (∆ ) e della metodologia. Il metodo ASHRAE cità e la solidità, la sua accuratezza dipende proprio dalla
corretta stima del parametro Temperature Penalty. Diversi
metodi sono stati proposti per la valutazione del Tempe-
rature Penalty, spesso caratterizzati da procedure lunghe
e complesse e talvolta non accurate [12].
Il presente gruppo di ricerca propone un modello
denominato Tp8 [13], veloce e accurato, ampiamente
validato e descritto in articoli scientifici ai quali il Lettore
è indirizzato per ulteriori approfondimenti [1,12]
Il modello Tp8 è stato sviluppato nel 2015 da Fossa
e Rolando [13] e utilizza la soluzione elementare ILS
nella sovrapposizione degli effetti per il calcolo di Tp. La
geometria elementare di riferimento per il calcolo è una
matrice regolare dove un singolo BHE è circondato da altri
8 (Figura 3). In questa configurazione base, il BHE centrale
è circondato da 4 BHE alla distanza B (interdistanza tra le
perforazioni nel campo sonde) e da altri 4 alla distanza √2 B.
Applicando una sovrapposizione spaziale, l’incremento
di temperatura indotto sul BHE centrale dalla presenza
degli altri 8 può essere stimato come:
FIGURA 2 Metodo ASHRAE per il dimensionamento del campo sonde geotermiche: i tre carichi termici elementari
Δτy = 10 anni; Δτm = 1 mese; Δτh = 6 ore [9] E ( τ , B ) + E1( τ N , B 2)
θ8 = Q y 1 N
πk gr L
Dove l’integrale esponenziale E1 può essere stimato
con l’approssimazione di Abramovitz and Stegun [14],
accurata all’1% per For > 0,145.
j
1 5 1
4For ∑
E1 = a0 − ln + aj
j=1 4For
a0 = -0,57721566 a1 = 0,99999193
a2 = -0,24991055 a3 = 0,05519968
a4 = -0,00976004 a5 = 0,00107857
Infine, secondo il modello proposto, il Temperature
Penalty della formula ASHRAE, denominato ora Tp8, viene
calcolato come:
aN4 + bN3 + cN2 + dN1
Tp 8 = θ8
Ntot
Le costanti a, b, c, d sono state calcolate con lungo
processo di ottimizzazione per confronto tra i valori Tp8
e i valori di Tp calcolati con g-function di riferimento, deter-
FIGURA 3 Geometria elementare di riferimento del metodo Tp8 per il dimensionamento del campo sonde geotermiche minate secondo il modello originale di Eskilson, poi imple-
#77 59
mentato nel codice commerciale EED [6], per un totale
1200 “vere” configurazioni di campo sonde.
L’algoritmo è stato inoltre confrontato con successo
rispetto ai risultati di altri codici commerciali. Il campo di
validità è stato analizzato per interdistanze adimensionali
nel range 0,03 < B/H < 0,125.
In Figura 4 è mostrato proprio il confronto tra i risultati
del dimensionamento ottenuti con i Tp8 calcolati secondo
la metodologia proposta, semplice e rapida, e quelli rela-
tivi a Tp stimati con l’utilizzo di g-function di riferimento,
con uno scostamento sempre inferiore al 10%
I vantaggi del metodo Tp8 includono la possibilità di
considerare, durante la procedura di dimensionamento,
molteplici geometrie del campo sonde, riducendo al
minimo la necessità di iterare su numero e lunghezza
dei BHE in funzione della configurazione geometrica del FIGURA 4 Lunghezza H necessaria degli scambiatori: confronto tra software EED (H) e algoritmo Tp8 (H8);
campo sonde. Geometrie dei campi sonde. R-type: configurazioni rettangolari e quadrate. Non-R: configurazioni a rettangoli
allungati, in linea, L, O e U [15]
60 #77
La web-app, tramite una proce- e contemporaneamente fornisce al L’orizzonte temporale inerente alla validità e applica-
dura iterativa, fornisce come output progettista suggerimenti sulla confi- bilità del metodo Tp8 è del tutto analogo a quello rela-
la lunghezza complessiva del campo gurazione del campo sonde (mutua tivo al metodo proposto da Kavanaugh and Rafferty,
sonde (numero sonde richieste molti- disposizione geometrica degli scam- ovvero 10 anni un mese e 6 ore (in conformità con la
plicato per la loro profondità attiva H) biatori BHE). Si veda Figura 6. norma italiana UNI11466). Il presente gruppo di ricerca
sta tuttavia mettendo a punto una versione evoluta del
presente metodo che fornisca il dimensionamento del
Rectangular campo sonde per un orizzonte temporale esteso fino a
M or Square M M
(R type) U type O type 25 anni, intervallo temporale sovente considerato nella
progettazione di questo tipo di applicazioni.
N N N
Il gruppo di Ricerca
Il presente gruppo di ricerca facente riferimento al
Slender
M M Inline type M>5 Rectangular dipartimento DIME (Dipartimento di Ingegneria Mecca-
L type N=1 (Non R type)
nica, Energetica, Gestionale e dei Trasporti) dell’Univer-
sità degli Studi di Genova, sotto la supervisione del Prof.
N N=2 Marco Fossa, opera nell’ambito della trasmissione del
#77 61
AiCARR informa www.aicarr.org a cura di Lucia Kern
La riunione ha offerto anche spazio a un vivace Spa per l’accoglienza e le interessanti iniziative Psicrometria, IAQ e Comfort
dibattito sul tema sviluppato nel seminario. proposte. termoigrometrico aprono
AiCARR ringrazia la dirigenza e lo staff di Baxi il Percorso Fondamenti 2023
L’edizione 2023 del Percorso Fondamenti prenderà il via a
febbraio con i corsi dedicati a Psicrometria, Qualità dell’aria
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