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riscaldamentoenergia
ISSN:2038-2723

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ANNO 2 - SETTEMBRE 2011

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Passato il referendum, bocciata l’utopia demagogica e


propagandistica del ritorno al nucleare, si può finalmente tornare a

Come sostituiremo l’energia promessa dal piano


nucleare? Per rispondere, bisogna prima capire se ad oggi
la potenza disponibile sia sufficiente o meno. Dai dati forniti
recentemente da Terna, la società pubblica principale proprietaria
della rete di trasmissione nazionale, gli impianti installati in Italia
sono in grado di fornire una potenza di oltre 106 GW, contro il
massimo picco storico di 56,8 GW toccato nell’estate del 2007.
Apparentemente sembra che la potenza di produzione sia quasi
doppia alla massima necessaria, ma non è così, perché parte dei
generatori non sono sempre disponibili. Storicamente le centrali
Enel a ciclo Hirn o a ciclo combinato sono costruite con 4 gruppi:
Aumenteranno i consumi di energia
elettrica. Tendenzialmente i consumi sono destinati ad
alzarsi, soprattutto in inverno, visto le nuove politiche energetiche,
DLgs 28/11 sulle RES in testa. Sembra un paradosso: per sfruttare
le rinnovabili termiche, aumenterà l’uso di pompe di calore, per
cui ci sarà uno spostamento dei consumi dal metano e gasolio
delle caldaie all’energia elettrica. I consumi di energia primaria
diminuiranno, ma i consumi di energia elettrica aumenteranno.
A questo aumento contribuirà anche la diffusione delle auto
elettriche, ormai quasi una realtà.

A regime, il picco di potenza richiesta si potrebbe


spostare dalle ore più calde dell’estate alle prime ore dei giorni
invernali, quando le pompe di calore si avvieranno alla massima
potenza per fornire riscaldamento e acqua calda sanitaria.
3 in funzione e 1 in manutenzione programmata. Pertanto, è più E qui potrebbero sorgere dei problemi: nei 67 GW di potenza
interessante il dato della potenza media disponibile, 67 GW (sempre media disponibile c’è anche il fotovoltaico, che in estate assolve
secondo Terna), valore comunque sufficiente ai picchi attuali, dal bene il proprio compito, ma non lo può fare in inverno. Infatti, il
momento che la crisi ha diminuito i consumi. Nel 2009 la massima massimo consumo dei condizionatori in estate è molto influenzato
potenza richiesta in estate è stata di 51,8 GW. dall’irraggiamento solare: più sole c’è, più energia richiedono gli
edifici, maggiore è il consumo dei condizionatori, ma più elevata è cifra spropositata per chi voglia produrre per scopi alimentari, sia
anche la produzione di energia elettrica dal fotovoltaico. per gli uomini che per l’allevamento.

Un picco di potenza alle 6 di mattina Non è sbagliato l’uso delle biomasse in sé, ma il modo
in pieno inverno, invece, taglia fuori completamente il in cui si cerca di perseguire l’obiettivo. Il problema è sempre di
fotovoltaico, non fosse altro perché a quell’ora il sole non è ancora scala: fintantoché in Italia si continuerà ad incentivare i grossi
sorto. Di conseguenza, in futuro avremo bisogno di maggiore investimenti, anziché i piccoli, sia attirerà la speculazione e si
potenza elettrica. Come produrla? A leggere il DLgs. 28/11 la faranno sempre disastri. Così è stato con la cogenerazione e il CIP
soluzione è semplice e ha un nome preciso: biomasse. Purtroppo la 6 negli anni 90, è proseguito con l’eolico e, ultimamente, con il
realtà non è altrettanto semplice perché bisognerebbe distinguere fotovoltaico.
tra biomassa e biomassa, tra gli scarti e la coltivazione diretta.
Ci vuole un piano energetico che tenga
La biomassa da scarti di lavorazione, o conto di tutte le fonti disponibili, basato su obiettivi
da manutenzione del sottobosco, è sempre da chiari e precisi, a lungo termine, con incentivi studiati per i piccoli
considerarsi positiva, anche se non scevra dai trucchi dei investitori, non per le grandi installazioni. C’è bisogno di tutto, delle
soliti “furbetti del quartierino”. Ci sono già voci sulla nascita di un rinnovabili, sia termiche che elettriche, come delle fonti tradizionali,
mercato nero di rifiuti biologici, come scarti dei macelli, venduti della cogenerazione diffusa e degli interventi di riqualificazione
illegalmente per fare biogas, cosa molto pericolosa perché può del parco edilizio esistente, sul quale si possono ottenere risparmi
portare alla diffusione di malattie animali, oltre a provocare
inquinamento ambientale.

La coltivazione diretta di vegetali per


produrre carburante è ancora più pericolosa.
A parte il fatto che bisognerebbe fare un bilancio serio su quanto
combustibile fossile occorra per 1 kg di biodiesel (la coltivazione
intensiva costa energia), ci sono considerazioni importanti da
fare. La prima, banale quanto agghiacciante, è che si smette di
produrre cibo per produrre combustibile. Qualche anno fa, un
importante dirigente della FAO definì “un crimine contro l’umanità”
il solo pensare di rinunciare alla coltivazione a fini alimentari per
trasformarla in produzione di energia. Non solo: se non mangiano
gli uomini, non mangiano neppure gli animali degli allevamenti.

Ma c’è di più: la monocultura intensiva


a mais per biogas è deleteria per la fertilità del
terreno, con la necessità di utilizzare concimi chimici e molta
acqua. Si calcola che, attualmente, in Lombardia il 25% dei

molto elevati. A questo tema particolare è dedicato il convegno
internazionale AICARR che si svolgerà a Baveno il 22 e 23 settembre.

Chiudo con una nota. Nei quotidiani e nei dibattiti


televisivi si parla spesso di produzione di energia elettrica a gas e
a carbone, senza peraltro precisare le differenze. Dal punto di vista
energetico i due combustibili sembrano sullo stesso piano, ma non
è così. Il carbone è alternativo alla nafta e al gasolio nei tradizionali
cicli Hirn: il combustibile brucia in caldaie, produce vapore che
aziona una turbina. Rendimento del ciclo attorno al 44%.

Il metano è usato nei cicli combinati: alimenta una


turbina a gas che produce energia elettrica e i cui fumi di scarico
producono vapore, che a sua volta alimenta una seconda turbina.
Da qui il nome di ciclo combinato, perché la produzione elettrica
avviene in due stadi distinti: turbina a gas e turbina a vapore.
Rendimento del ciclo attorno al 55%, 11 punti percentuali in più
rispetto ad un ciclo a carbone, con un risparmio del 25% di energia
primaria. Evidentemente, metano e carbone non stanno sullo
terreni coltivati sia già convertito a mais per biogas e questo ha stesso piano…
aumentato il prezzo degli affitti dei terreni, saliti a 1.500 € per ettaro, Michele Vio, Presidente AiCARR
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Editoriale 6 Attualità 10 Novità prodotti 14 AiCARR Informa 78
INTERVISTA A MATTEO BO

18 Decreto rinnovabili, si rischia di premiare


impianti che consumano di più
Il Decreto 28/2011 non valuta in modo corretto la quantità di energia rinnovabile
Periodico mensile
Organo ufficiale AiCARR
che le pompe di calore consentono di fornire e non considera il recupero di
calore. AiCARR propone correttivi che tengano conto della realtà italiana Direttore responsabile ed editoriale Marco Zani
a cura della redazione
Direttore scientifico Michele Vio
TAVOLA ROTONDA Consulente scientifico Renato Lazzarin

22 Come cambia il comparto alberghiero.


Rispondono l’industria e la progettazione
Gli albergatori sono sì interessati all’efficienza energetica, ma pongono
Comitato scientifico
Paolo Cervio, Sergio Croce, Francesca Romana d’Ambrosio
Alfano, Renato Lazzarin, Luca Alberto Piterà, Mara Portoso,
attenzione alla manutenzione, alla facilità di accedere agli impianti e alla Michele Vio, Marco Zani
semplificazione degli schemi per facilitare la parzializzazione.
di Marco Zani e Erika Seghetti Redazione Alessandro Giraudi, Silvia Martellosio,
Marzia Nicolini, Erika Seghetti
SISTEMI IMPIANTISTICI redazione@aicarrjournal.org

29 Portata variabile e sistemi radianti,


anche in albergo si può
Confronto ragionato sui vantaggi e svantaggi delle tipologie impiantistiche nel settore alberghiero
Art Director Marco Nigris
Grafica e Impaginazione Fuori Orario - MN

di Michele Vio Hanno collaborato a questo numero


Aroldo Bargone, Filippo Busato, Carmine Casale,
TECNICA F.R. d’Ambrosio Alfano, Katherine Hammack,

34
Elvira Ianniello, Lucia Kern, John Koeller,
Tempo di reazione dei sistemi Renato Lazzarin, Marco Noro, Lorenzo Santi, Michele Vio
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soffitto e sistemi a scambio prettamente convettivi Pubblicità Quine Srl
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La qualità dell’ambiente interno Rosaria Maiocchi
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Abitudini personali, abbigliamento, tipologia di attività influenzano la percezione di comfort
termico nelle camere d’albergo. Come la progettazione deve tenerne conto insieme ai Presidente Andrea Notarbartolo
parametri oggettivi che determinano la qualità ambientale (acustica, visiva e di IAQ)
Amministratore Delegato Marco Zani
di F.R. d’Ambrosio Alfano e E.Ianniello
Direzione, Redazione e Amministrazione
CASE HISTORY 20123 Milano – Via Spadari, 3 – Italy

42 Tecnologia a 5 stelle nella Spa


Per l’Hotel Excelsior di Pesaro si è fatto uso di tecnologie impiantistiche integrate dove
l’energia termica di scarto dei sistemi più tradizionali diventa risorsa per la Spa
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AiCARR journal è una testata di proprietà di
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AICARR – Associazione Italiana Condizionamento dell’Aria,
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di Filippo Busato, Renato Lazzarin e Marco Noro Iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione n. 12191
Responsabilità
ASSORBIMENTO VS COMPRESSIONE

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Tutto il materiale pubblicato dalla rivista (articoli e loro traduzioni, nonché immagini e
illustrazioni) non può essere riprodotto da terzi senza espressa autorizzazione dell’Editore.
Pompe di calore ad assorbimento. Manoscritti, testi, foto e altri materiali inviati alla redazione, anche se non pubblicati, non
Tecnologia e potenzialità verranno restituiti. Tutti i marchi sono registrati.
Aspetti impiantistici ed economici delle pompe di calore ad assorbimento INFORMATIVA AI SENSI DEL D.LEGS.196/2003
Si rende noto che i dati in nostro possesso liberamente ottenuti per poter effettuare i servizi
in confronto con le pompe di calore a compressione relativi a spedizioni, abbonamenti e similari, sono utilizzati secondo quanto previsto dal
di Renato Lazzarin D.Legs.196/2003. Titolare del trattamento è Quine srl, via Spadari 3, 20122 Milano (info@quine.
it). Si comunica inoltre che i dati personali sono contenuti presso la nostra sede in apposita banca
dati di cui è responsabile Quine srl e cui è possibile rivolgersi per l’eventuale esercizio dei diritti
CONSUMI IDRICI

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previsti dal D.Legs 196/2003.
Come evitare gli sprechi idrici negli edifici © Quine srl - Milano
L’efficienza d’uso dell’acqua nell’uso personale e nei sistemi HVAC nello
standard per la sostenibilità degli edifici ASHRAE 189.1 Associato Aderente
di John Koeller e Katherine Hammack
Testata volontariamente sottoposta a certificazione di tiratura e diffusione in
conformità al Regolamento C.S.S.T. Certificazione Stampa Specializzata Tecnica
SISTEMI ANTISISMICI

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Per il periodo 01/01/2010-31/12/2010
L’importanza della antisismicità degli impianti Tiratura media n. 11.250 copie
In attesa di appositi sviluppi delle nuove NTC una panoramica generale Diffusione media 11.079 copie
sul come progettare gli impianti in chiave antisismica Certificato CSST n. 2010-2115 del 28/02/2011 – Società di Revisione Metodo s.r.l.
di Aroldo Bargone
Tiratura del presente numero: 10.000 copie
Attualità Attualit
Hotel Spa Design 2011
Si terrà in FieraMilano dal 21 al 25 ottobre 2011 Hotel Spa Design,
mostra espositiva itinerante che vuole sia sensibilizzare gli ope-
ratori del settore turistico per migliorare la gestione della propria
struttura, sia incoraggiare l’ospite a comportamenti più rispetto-
si. Organizzata da My Exhibition in collaborazione con Fieramilano
Rassegne s.p.a., la sesta edizione della mostra evento si propone di
intraprendere un percorso di progetti, situazioni e proposte cui si
affiancano materiali innovativi, oggetti eco-oriented, tecnologie
esclusive legate al futuro di tutto l’ambiente alberghiero per l’ho-
tel resort del futuro. La prossima edizione vedrà quindi la presen-
tazione di sei nuovi progetti su una superficie di 1000 mq. Il tema
dell’appuntamento sarà: “2015 Eco City Resort & Spa”, con la pro-
spettiva di dare a sei noti studi di architettura specializzati in Hotel
& Wellness l’opportunità di interpretare la loro visione dell’alber-
go del prossimo futuro.

Galleggiante e eco-
sostenibile
Ispirato dal riscaldamento globale e dal conseguente aumento del livello
dei mari, l’architetto russo Alexander Remizov ha progettato un hotel total-
mente ecosostenibile e, volendo, in grado di galleggiare. Il nome della strut-
tura è “Ark Hotel” (Albergo Arca) ed è stata ideata dall’architetto in collabo-
razione con un’azienda di ingegneria tedesca e con lo scienziato moscovita
Lev Britvin. La struttura, ideata per essere completamente autosufficiente
grazie ad un sistema di generatori a energia eolica e solare, è stata pensa-

ta per raggiungere una dimensione di 14.000 metri quadrati e ospitare fino


a 10.000 persone. All’interno dell’albergo sarà presente anche uno spazio
verde in cui rilassarsi e rigenerarsi e sarà curato nel design in ogni particola-
re. Ad esempio i vetri saranno sostituiti da materiali riciclabili ed autopulen-
ti. Secondo Remizov, la realizzazione dell’hotel non comporterà una tempi-
stica superiore a 3 o 4 mesi al massimo.

10 #9

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Attualità Attualit
A Pechino l’hotel più green della Cina
Con le sue 1.500 camere e i suoi 303 metri di lunghezza, il futuro Beijing National Hotel non solo sarà il più grande albergo di Pechino, ma anche il più eco-sostenibile. Pro-
gettato dallo studio californiano Emergent di Los Angeles, l’edificio è situato vicino all’Aeroporto internazionale ed ospiterà, oltre alle più recenti tecnologie in materia, una
foresta pluviale di 10.000 mq. Una leggera struttura di cavi comporrà la facciata in vetro dell’edificio, che sarà anche scandita da finestre e lucernari per l’induzione della luce
naturale. Per una maggiore sostenibilità ed efficienza energetica, la facciata includerà tubi solari termici. L’involucro dell’edificio utilizzerà invece un sistema a doppia pelle,
funzionando come tampone termico. La forma dell’albergo si sviluppa in tre anelli distinti, raccordati insieme con superfici avvolgenti. Gli atri sono ricoperti da robuste cupole
anticorrosive in plastica Efte. L’hotel includerà sale conferenze, aree di servizio, bu-
siness suite e le camere, che si aprono a ventaglio lungo la circonferenza degli anelli.

Il 1º hotel di Manhattan
il freddo a noleggio 24 Ore Service

certificato Leed Gold


Il Crosby Street Hotel di Soho a giugno del 2011 è diventato il primo al-
bergo di Manhattan (New York) ad essersi aggiudicato la certificazione
Leed Gold per le sue qualità eco-compatibili, l’uso di materiali efficienti e
l’impiego di molte strategie eco-sostenibili. Marchio di fabbrica dell’ho-
tel è sicuramente il suo tetto verde che, oltre ad ospitare diverse pian-
te autoctone che contribuiscono a ridurre l’effetto isola di calore, viene
utilizzato per coltivare ortaggi e erbe aromatiche impiegati nella cuci-
na dell’albergo. «È particolarmente difficile per un hotel – ha dichiarato
Jennifer Easton, portavoce dell’US Green Building Council – ottenere la
certificazione Leed Gold. Questi edifici, infatti, non sono di certo noti per
essere grandi risparmiatori energetici»

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to all’apertura delle finestre e di spegnere le luci in caso di assenza del clien-
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so consumo energetico, il nuovo modello è dotato di compressore Inverter e di
ventilatori a velocità variabile e si presta per il riscaldamento, la produzione di
acqua calda sanitaria ed il raffrescamento degli ambienti. Con una gamma di
potenze comprese tra 4 kW e 15 kW, la pompa di calore è in grado di funzio-
nare con temperature dell’aria esterna compresa da -20 a +35°C. Nella stagio-
ne estiva, se integrata con un impianto solare termico a “svuotamento” (auro-
STEP plus), la pompa di calore lavorerà in fase di climatizzazione in condizioni
ottimali, poiché il sistema solare assicurerà una copertura quasi completa del-
la produzione di acqua calda sanitaria. Nella cosiddetta mezza stagione, invece,
la pompa di calore garantirà alti valori di COP (4,24, versione 6 kW – alle condi-
zioni A7(6), W 35-
30), mentre nella
stagione invernale
è consigliabile col-
legarla ad un cal-
daia di supporto,
meglio se a con-
densazione.
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Chiller condensati ad aria 100% silenziose
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verter che permettono alle unità di raggiungere alti valori di efficienza a carico parziale (ESEER fino nuove linea di plac-
a 6, nella versione con regolazione opzionale della velocità del ventilatore). La tecnologia Inverter, che per l’ambien-
oltre a ridurre i livelli sonori, consente anche una regolazione precisa della temperatura dell’acqua te bagno. Si tratta
di mandata, una richiesta di corrente di spunto minore, una riduzione del volume di acqua necessa- di Visign for Care e
rio all’impianto e maggiore affidabilità grazie a un numero ridotto di avvii e arresti dei compresso- for Public, una serie
ri. I ventilatori sono caratterizzati da pale con un profilo brevettato per il funzionamento silenzioso, pensata per gli edi-
mentre il regolatore Microtech III consente una gestione semplificata e garantisce la compati- fici pubblici e gli al-
bilità con diversi sistemi BMS (Building Management Sy- berghi. Articolate
stem). Le unità EWAD-CZ nelle tre versioni Vi-
funzionano con tempe- sign for More, Visign for Style e Visign for Life, le placche di comando nascono dal-
rature esterne compre- la collaborazione del centro ricerca e sviluppo interno con uno studio di designer
se fra -18 e 50°C, con internazionali. Studiato per il consumatore esigente, il design delle placche di co-
temperature dell’acqua mando è reso possibile grazie ai cavi Bowden, soluzione che consente l’aziona-
in uscita fra -8 e 15°C. mento silenzioso dello scarico, a garanzia di un “soft touch” che necessita solo di
Le potenze variano da una lieve pressione per ottenere il risciacquo. Inoltre, per il risparmio idrico, è pos-
635 a 1800 kW. sibile scegliere se attivare lo scarico totale o quello parziale.
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l’umidità, naturalmente.

Gli umidificatori adiabatici della serie NEB sono facili da installare,


richiedono pochissima manutenzione e hanno costi di esercizio
ridottissimi. L’acqua finemente polverizzata evapora nell’ambiente
umidificandolo e raffrescandolo.

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6° ENERGY FORUM sugli

06 - 07 dicembre 2011, Bressanone, Alto Adige


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piccola taglia
Disponibile in diverse potenze (Rec 2 20-30-40-50-65), la nuova gam-
ma di cogeneratori di piccola taglia RefComp Cogeneration consente
la produzione simultanea di energia elettrica e termica. I cogenerato-
ri funzionano parallelamente alla rete elettrica in bassa tensione, men-
tre l’energia termica prodotta in cogenerazione viene resa disponibile
in parallelo al sistema tradizionale di riscaldamento, in forma priorita-
ria. L’azienda assicura un rendimen-
to complessivo – elettrico e ter-
mico – anche superiore al 90% e
1° Giorno - Martedì, 6 dicembre 2011 un risparmio fino al 40% sul con-
sumo di energia primaria. Dal re-
Sessione 1 Involucri edilizi intelligenti e adattivi
sidenziale al settore ospedaliero,
Sessione 2 Integrazione delle tecnologie solari dal terziario agli impianti sportivi
Sessione 3 Le lezioni apprese dai progetti BIPV fino all’industria alimentare, con-
Sessione 4 Sviluppi innovativi nelle vetrate ciaria, tessile, chimica e farmaceu-
tica, sono numerosi i campi di ap-
plicazione dei micro-cogeneratori
2° Giorno - Mercoledì, 7 dicembre 2011
dichiara la RefComp.
Oratore speaker James Law, Cybertecture International, Hong Kong www.refcomp.it
Sessione 5 Accessibilità e commerciabilità delle Case Energy Plus
Sessione 6 Modelli, strumenti e simulazioni per gli involucri solari
Sessione 7 Ventilazione naturale e comportamento termico dell’involucro
Sessione 8 Illuminazione diurna migliorata
Modulo idronico per
Workshop - Lunedì, 5 dicembre 2011
pompe di calore a gas
Integrazione redditizia delle fonti energetiche rinnovabili Tecnocasa Climatizza-
negli edifici esistenti grattacielo
Workshop organizzato dai partner del progetto europeo Cost-Effective
zione, dal 2000 unico
distributore europeo
delle pompe di calo-
Il convegno si terrà in Italiano e Inglese con traduzione simultanea in entrambe le lingue. Il re a gas (GHP) di Aisin,
costo di partecipazione è di € 480 e comprende gli atti congressuali, due pranzi e le pause caffè.
ha ampliato l’offerta sul
mercato creando il Mo-
dulo Idronico AWS Yo-
shi applicabile all’intera
gamma. Il nuovo modu-
lo permette di applica-
re le pompe di calore a
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gas Aisin anche agli im-


pianti che utilizzano l’acqua come
termovettore. Il brevetto, di cui Tecnocasa Cli-
matizzazione è interamente proprietaria, è applicabile all’intera gamma GHP. Il
modulo può essere installato sia internamente che esternamente, permetten-
do di riutilizzare le tubature e i fancoils interni esistenti.
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serie di centraline elettroniche Wi, evoluzione del- ai tubi di gomma e, assicura l’azienda, ha dimostrato di resistere con acqua a 90°C a pressio-
la precedente linea Evo. Pur con un numero limi- ni superiori anche ai tradizionali tubi in gomma. Coperto da una garanzia di 10 anni, è dispo-
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piccolo impianto unifamiliare al grande impianto di raccordi in ottone o materiale plastico.
multizona, fino ad arrivare a impianti con produ- www.parigispa.com
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di ogni singola utenza. Grazie all’adozione di sche-
de elettroniche di ultima generazione, si possono
impiegare sonde ambiente con collegamenti a filo
(TA e TA/H), via bus (Wi-BP Bus e Wi-BT Bus) o tra-
mite connessioni wireless (Wi-Wt e Wi-WP) anche
all’interno di uno stesso impianto. Ogni centralina
può essere interfacciata con il mondo esterno e dia-
logare con impianti domotici o supervisori esterni.
Due le tipologie disponibili: Wi-SA e Wi.Net. La pri-
ma è indicata per la gestione del riscaldamento e
raffrescamento in impianti radianti a pavimento,
soffitto e parete con produzione autonoma dell’e-
nergia. Può gestire fino a un massimo di 8 valvo-
le miscelatrici, 8 unità di trattamento dell’aria con
funzionalità di deumidificazione, ventilazione, rin-
novo e integrazione, 64 deumidificatori con funzio-
nalità di deumidificazione e 64 zone con sensore di
temperatura e umidità; è anche previsto un con-
tatto esterno per chiamata da bassa temperatura
e uno per chiamata da alta temperatura. Le regola-
zioni Wi.NET sono invece rivolte a sistemi di produ-
zione centralizzata dell’energia. Una centralina Ma-
ster controlla le funzioni di produzione del calore e
il circolatore di centrale e che dialoga con un massi-
mo di 64 unità periferiche.
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Intervista a Matteo Bo

Decreto
rinnovabili,
si rischia di
Solar Decathlon 2007,
Universidad Politechnica
de Madrid
premiare

impianti che
consumano di più
MATTEO BO
Presidente commissione

T
comitati tecnici di ra meno di un anno entreranno in vigore le alcune imprecisioni tecniche già
AICARR sul D.Lgs 3 disposizioni dell’allegato 3 del D.Lgs. 3 mar- presenti nel testo della direttiva
marzo 2011, nº28 zo 2011 nº28 che impongono significative medesima, specie per quanto ri-
percentuali di copertura dei fabbisogni ener- guarda l’impiego delle pompe di
getici per la climatizzazione invernale, estiva e calore.
la produzione di acqua calda sanitaria median-
Il Decreto 28/2011 non valuta te fonti rinnovabili: 20% a partire dal 31 maggio Quali influenze hanno queste

in modo corretto la quantità di 2012, fino ad arrivare al 50% nel 2017. (Per una de-
scrizione più approfondita del testo del Decreto
imprecisioni?
Secondo noi molto significati-
energia rinnovabile che le pompe si rimanda al fascicolo 6 di AiCARR journal). ve dal momento che, se vogliamo
Nel corso degli ultimi mesi AiCARR ha ana- essere pragmatici e concreti, fra le
di calore consentono di fornire lizzato il testo del Decreto e redatto un position possibili alternative che i progettisti
e non considera il recupero di paper che verrà diffuso nel corso del conve-
gno internazionale di Baveno. Il Presidente del-
si troveranno a poter applicare per
soddisfare le percentuali di copertu-
calore. AiCARR propone correttivi la commissione Comitati Tecnici dell’AiCARR, ra dei fabbisogni termici mediante
ing. Matteo Bo, illustra i contenuti più significati- fonti rinnovabili, le pompe di calore
che tengano conto della realtà vi emersi dal confronto sul dispositivo legislativo
italiana, ove nel terziario il che rivoluzionerà non poco il modo di progetta-
re i nuovi edifici. “Il Decreto
fabbisogno per il raffreddamento ha ripreso
estivo è di gran lunga maggiore Ing. Bo, è tutto pronto per l’entrata in vigo-
re delle disposizioni del D.Lgs 28/2011? imprecisioni
del fabbisogno invernale A giudizio di AICARR, e mio personale, credo
tecniche della
proprio di no. Il dispositivo legislativo che recepi-
sce la direttiva europea 2009/28/CE sull’impiego Direttiva Res
a cura della redazione delle fonti rinnovabili (la cosiddetta direttiva RES
Renowable Energy Sources) presenta non po-
sulle pompe
chi problemi interpretativi e attuativi; primo fra di calore”
tutti l’aver ripreso, purtroppo senza correggerle,

18 #9
possono fornire.

Non è sufficiente il correttivo previsto dal-


la norma?
È presente una limitazione consistente nella
condizione che si potrà prendere in considera-
zione solamente l’energia prodotta dalle pompe
di calore per le quali vale la relazione:
SPFMin > 1,15η
in cui η è il rendimento di trasformazione
da energia primaria a energia elettrica, conven-
zionalmente considerato uguale a 0,4 in tutta
POMPA DI CALORE ARIA/ACQUA CON INSTALLAZIONE INTERNA. Europa, per cui SPFMin = 2,88. Tale limitazione,
proprio perché l’SPF è valutato come valore me-
dio stagionale e non come valore puntuale in
costituiranno di fatto e senza alcun (p.c. Geotermiche) e dalle acque superficiali (p.c. tutte le condizioni di funzionamento, non è però
dubbio quelle di gran lunga più in- idrotermiche). Non va dimenticata, però, a pare- sufficiente a correggere questa anomalia.
teressanti e importanti. Le altre al- re di AICARR, la possibilità di utilizzare come sor- Lo dimostra il fatto che, in corrispondenza al
ternative, come ad esempio il solare gente fredda anche l’energia contenuta nei re- valore limite SPF = 2,88, la percentuale di energia
termico e le biomasse, sono infatti o flui altrimenti perduti, quali l’aria espulsa o gli rinnovabile corrisponde al 65%. Com’è possibile
più onerose o di più difficile impie- scarichi fognari (p.c. recuperative). che al di sotto di 2,88 la percentuale di energia
go. L’assenza di chiarezza e precisio- La restante quota di energia prodotta dal- rinnovabile sia 0% e poi scatti immediatamente
ne sul piano tecnico in quest’ambi- la pompa di calore è costituita dall’energia ne- al 65% senza alcuna progressione?
to è quindi fondamentale. cessaria per far funzionare la medesima; ovvero
energia elettrica trasformata in calore, nel caso Quindi quali rischi si corrono?
A giudizio di AiCARR, qua- delle più comuni pompe di calore a compressio- Basandosi su un valore medio come l’SPF si ri-
li sono le carenze del Decreto ne di gas azionate da motore elettrico, ed ener- schia di mettere insieme condizioni in cui si ha lo
28/2011? gia termica nel caso delle pompe di calore azio- sfruttamento da fonte rinnovabile, con altre in cui
Innanzitutto, il Decreto valuta nate da motore endotermico e delle pompe di tale sfruttamento non c’è. Tanto per capirci, se si
in modo non corretto e coerente calore ad assorbimento. produce la stessa quantità di energia con COP = 2
la quantità di energia rinnovabile e con COP = 4, secondo il D.Lsg. si ha SPF = 3: la per-
che le pompe di calore consento- centuale di energia rinnovabile sfruttata rispetto al
no di fornire. Poi dimentica di con- totale prodotto è pari al 66,6%. Nella realtà, questa
siderare come fonte energetica “Non si considera percentuale è molto inferiore perché COP = 2 è un
rinnovabile il recupero di calore.
Inoltre, non è per nulla chiaro se il
il rendimento della valore troppo basso per sfruttare l’energia rinno-
vabile. Conta soltanto l’energia rinnovabile sfrutta-
free-cooling potrà essere conside- rete elettrica” ta con COP = 4, con il quale si ottiene il 37,5% del
rato fonte energetica rinnovabile, fabbisogno totale. Come si vede, il D.Lgs fa la “me-
come dovrebbe, perché è energia dia del pollo”, resa famosa da Trilussa.
aerotermica, oppure soltanto ri- Perché secondo AiCARR il Decreto non va-
duzione dei fabbisogni. luta in modo corretto la quota di energia rin- Quali sono le conseguenze?
Infine, non viene considera- novabile sfruttata da una pompa di calore? Almeno tre.
ta la realtà italiana: ormai in molti In primo luogo perché non considera il rendi- La prima, la più importante, è che il Decreto fi-
impianti, in particolare tutti quelli mento della rete elettrica. Infatti, la formula che nisce con il favorire le pompe di calore a bas-
presenti negli edifici terziari avan- il punto 4 dell’Allegato 1 del Decreto utilizza per sa efficienza rispetto a quelle ad alta efficienza.
zati, il fabbisogno per il raffredda- calcolare tale quota ERin è la seguente: Passando da un SPF = 3, corrispondente a una
mento estivo è di gran lunga mag- ERin = EC∙(1 - 1SPF) pompa di calore ad aria di scarsa qualità, a un
giore del fabbisogno invernale. dove EC è l’energia prodotta mediante la SPF = 5, corrispondente ad una pompa di ca-
pompa di calore, sia in estate sia in inverno, e SPF lore geotermica a alta efficienza, c’è un abisso,
Cominciamo dalle pompe di (Seasonal Performance Factor) è il fattore di ren- sia in termini tecnologici sia in termini econo-
calore. Qual è la quantità di ener- dimento medio stagionale della pompa di calo- mici. Applicando l’equazione prevista dal D.Lsg
gia rinnovabile che consentono re, definito dalle relazione: 28/11, però, la percentuale di energia rinnovabile
di sfruttare? SPF = ECES aumenta solamente dal 66% all’80%. Ci si deve
La quantità di energia rinno- dove ES è l’energia elettrica spesa per il fun- chiedere chi investirà così tanto a fronte di un
vabile sfruttabile in una pompa zionamento della pompa di calore, compresi gli guadagno pari solamente al 20%.
di calore è costituita dalla quota ausiliari. Se invece le valutazioni fossero correttamen-
parte di energia sottratta alla co- Come si può vedere, questa formula non ri- te fatte applicando un’equazione basata sul REP
siddetta “sorgente fredda”, costi- ferisce le prestazioni della pompa di calore lega- (Rapporto Energia Primaria) che, com’è noto, è
tuita da fonti energetiche rinnova- te all’energia primaria consumata. Ciò compor- dato dalla relazione:
bili, rappresentate dall’aria esterna ta una sovrastima dell’energia rinnovabile che le REP = ECEP = η∙ECES = SPF∙η
(p.c. aerauliche), dal sottosuolo pompe di calore alimentate da energia elettrica la quantità di energia rinnovabile sfruttata con

#9 19
“Sono penalizzate altre, sono trascurate dal Decreto

le pompe di calore Legislativo appena emanato. inverno, pur di coprire in estate le percentuali di
copertura richieste e difficilmente perseguibili.
ad assorbimento Si accennava prima ad altri Queste considerazioni sono tutt’altro che delle

e quelle a motore punti del D.Lgs: recupero di ca-


lore, free-cooling e soprattut-
forzature. Il position paper di AICARR farà una se-
rie di esempi significativi, in cui si metteranno in
endotermico” to la scarsa attenzione al clima luce tutte le incongruenze presenti nel testo del
italiano. Che cosa ci può dire su D.Lgs 28/11 e da cui si evincerà come, senza op-
SPF = 5 diventa 3 volte superiore a quella con SPF questo? portune correzioni, si rischia di premiare impianti
= 3. Il guadagno è quindi del 200%, non del 20%! Cominciamo proprio dall’ulti- che consumano di più.
La seconda conseguenza è la non omogenea mo punto, la scarsa attenzione al Per questo è necessario che il recupero di ca-
valutazione del comportamento delle varie ti- clima italiano, perché molte pro- lore sull’aria espulsa e il free-cooling siano con-
pologie di pompe di calore: vengono penaliz- blematiche nascono da lì. Ormai, siderati energia rinnovabile e non soltanto ridu-
zate quelle a motore endotermico e quelle ad con gli isolamenti termici utilizza- zione del fabbisogno: anche a questo proposito
assorbimento. ti nella maggior parte delle appli- il documento AICARR sarà molto chiaro.
La terza conseguenza è invece connessa con il cazioni al di fuori del residenzia-
fatto che in questo modo non si premiano i siste- le, il fabbisogno estivo, che non In definitiva che cosa intende fare AICARR?
mi di produzione energetica più virtuosi dal mo- dimentichiamolo deve essere Il Presidente di AiCARR, ing. Michele Vio, ha
mento che si dimentica completamente l’effetto anch’esso coperto in quota parte per l’appunto costituito un gruppo di lavoro
dell’eventuale integrazione, parziale o totale, con con fonti rinnovabili, è di gran lun-
altri generatori, primi fra tutti le caldaie a conden- ga superiore a quello invernale.
sazione. Ci possono essere infatti molti casi in cui Mentre le RES possono esse- “Produrre il freddo
le pompe di calore, operando con REP < 0,95÷1,
consumano più energia primaria di quanta ne po-
re sfruttate abbastanza bene in in-
verno per la produzione del caldo,
da fonti rinnovabili
trebbe consumare un normale generatore di ca- specie con l’impiego di pompe di è difficile. Pensate
lore a condensazione. Ciò avviene, per esempio,
per le pompe di calore ad aria, quando la tem-
calore, è enormemente più diffici-
le produrre con fonti rinnovabili il
a climatizzare
peratura è bassa e il COP scende sotto il valore di freddo. Pensate, per esempio, che con solar cooling
2,4 ÷ 2,5. In questi casi, è energeticamente con-
veniente spegnere la pompa di calore e produrre
cosa significa climatizzare con si-
stemi solar cooling un ospedale o
un centro
l’energia termica con la caldaia a condensazione, il un centro commerciale! Si tende- commerciale!”
che significa, di fatto, imporre l’installazione di en- rà quindi a produrre più rinnovabi-
trambi i sistemi di produzione energetica. li del necessario in inverno per go- su questo importantissimo problema. Il nostro
dere della loro eccedenza in estate. obiettivo è quello di avviare quanto prima – e
Vede positivamente i sistemi multienergia? Per fare un esempio, posto come vede lo stiamo già facendo – un serrato
Il Decreto rischia di spingere verso soluzioni uguale a 100 il fabbisogno inver- dibattito fra gli addetti ai lavori in modo da fare
“tutte elettriche” perché la soluzione dell’inte- nale, se esso viene coperto con chiarezza su questo e molti altri “punti oscuri” del
grazione con resistenze elettriche tende a esse- una pompa di calore con SPF = 4 Decreto Legislativo.
re attualmente considerata indifferente rispetto la quantità di energia rinnovabi- Per fare ciò la Giunta Esecutiva di AiCARR ha
a quella dell’integrazione con caldaia, benché le sfruttata secondo il D.Lgs 28/11 già messo in calendario le seguenti azioni:
dal punto di vista dell’energia primaria sia peg- ammonta al 75%. Il 50% serve a co- • pubblicazione entro settembre, in occasione
giore. È un clamoroso errore strategico: le solu- prire il valore imposto per l’inverno del Convegno internazionale di Baveno, il già
zioni miste, elettrico più gas, sono fondamentali (a partire dal 2017), mentre il restan- citato position paper da diffondere fra i Soci e
per il nostro Paese. Quando gli impianti si avvie- te 25% può essere reso disponibi- inoltrare alle competenti sedi ministeriali;
ranno al mattino chi fornirà tutta l’energia elet- le come surplus per far fronte ai • programmare entro l’anno due incontri tecni-
trica? Non certo il fotovoltaico, che alle 7 di mat- fabbisogni estivi. Se, però, il fabbi- ci specificatamente dedicati a questo tema da
tina non può produrre nulla. Solamente i sistemi sogno termico invernale diminui- tenersi in due città, una del nord e una del sud,
misti permetteranno di gestire meglio la rete, sce, perché si realizzano interven- verosimilmente Torino e Napoli;
evitando pericolosi black out. Tutto ciò, com’è ti di contenimento dei consumi, si • programmare nell’ambito di Mostra Convegno
facilmente comprensibile, determina un impat- riduce anche il suddetto surplus. I Expocomfort (marzo 2012) un seminario tecni-
to tutt’altro che trascurabile sui futuri progetti. progettisti potrebbero quindi es- co cui si spera partecipino i responsabili del
Purtroppo queste condizioni, insieme a molte sere paradossalmente spinti verso Ministero dello Sviluppo Economico.
soluzioni che consumino di più in
Avete speranza di essere ascoltati?
Onestamente, credo che sarà molto difficile
“Poiché il Decreto non considera poter modificare qualcosa, anche perché il pro-

l’integrazione con altri generatori, i blema è ormai chiaramente di natura politica. Il


limite del 50% fissato dal Decreto è raggiungi-
sistemi di produzione energetica più bile utilizzando la formula riportata nel Decreto

virtuosi non vengono premiati” stesso, che non considera il rendimento della
rete elettrica. Se si volesse effettuare un calcolo

20 #8
“Non è
possibile
considerare il
free-cooling
e il recupero
di calore
sull’aria espulsa
solamente
come RECUPERATORE di calore a flussi incrociati doppio stadio
riduzione del
fabbisogno” soluzioni, o per meglio dire alcune “scappato- stiamo cercando di evidenziare con esempi
ie”, che cercano di salvare sia la forma sia la so- semplici le anomalie che potrebbero verificarsi.
stanza, sperando che vengano recepite nel AICARR ha il vantaggio di essere un’associa-
corretto, tale limite dovrebbe es- modo corretto. Auspichiamo, inoltre, che si ab- zione culturale e, come tale, super partes. A noi
sere abbassato, perché irraggiun- bia la pazienza di leggere tutto il documento non interessa che sia scelta una tecnologia invece
gibile nella realtà. La vedo una so- che sarà presentato, capirne lo spirito, non guar- di un’altra. Abbiamo solamente il dovere, come
luzione impercorribile: l’opinione dare e giudicare solamente le formule che ver- esperti del settore, di evidenziare le cose che
pubblica prenderebbe questo ab- ranno proposte. Per agevolare questo passaggio non vanno e suggerire le soluzioni possibili. n
bassamento non come una cor-
rezione di un’imprecisione inizia-
le, ma come scelta di un Governo “Il limite del 50% è raggiungibile
poco sensibile alla sostenibilità
ambientale.
utilizzando la formula riportata nel
AICARR sta valutando alcune Decreto, ma irraggiungibile nella realtà”

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Come cambia
il comparto
alberghiero

Rispondono l’industria
e la progettazione
«Lavorando con gli albergatori – racconta Roberto Bellucci Sessa, amministratore della società
d’ingegneria ITACA di Napoli – ho compreso come siano attenti all’efficienza energetica ma soprattutto
alla manutenzione, alla facilità di accedere agli impianti e alla semplificazione degli schemi di
impianto. Sono interessati inoltre alla possibilità di sezionare, parzializzare l’impianto. In questo
momento di crisi del settore turistico serve gestire con intelligenza aree che non vengono occupate.»

di Marco Zani e Erika Seghetti

LaLacommittenza
committenza sente la crisi
«L’efficienza energetica è un aspetto di grande interesse – di-
sente la crisi
progettazione che prevedesse una suddivisione per piano e mez-
chiara Andrea Pallavicini – sopratutto in considerazione del perio- zopiano, in orizzontale e verticale. Evitare di dissipare energia è una
do di crisi che sta attraversando il settore alberghiero e del fatto che strategia per far quadrare i bilanci a fine anno. Purtroppo oggi è
l’incidenza delle utilities all’interno del bilancio è passato nel giro di questa l’esigenza del settore alberghiero che si cerca di consegui-
alcuni lustri dal 5% a circa il 7%.» re anche a scapito di scelte “irrazionali”. Ho trovato in più strutture
La parzializzazione degli impianti, che consente di chiudere al- alberghiere – racconta Pallavicini – impianti a quattro tubi dove il
cuni ambienti o piani inutilizzati, è un’esigenza sempre più incalzan- gruppo frigo veniva spento, magari da settembre fino a marzo, per
te perché, continua Pallavicini: «lavorando in una location destinata poi accenderlo appena il cliente si lamentava che aveva caldo. Il ta-
ad un’utenza business, che ha più di 200 stanze ed un’occupazio- glio dei costi ha portato anche a questo: a fare degli investimenti
ne “a battito cardiaco”, ovvero soggetta ad ampie fluttuazioni, pic- su un impianto a 4 tubi e poi essere costretti anche per poco a spe-
chi durante la settimana o nel periodo fieristico e affluenza che di- gnere il gruppo frigo per risparmiare. Ha allora avuto senso questo
minuisce durante molti fine-settimana per noi era necessaria una investimento?»

22 #9
L’industria della climatizzazione è pronta a soddisfare queste richieste?

Andrea Pallavicini Paolo Cervio Ferruccio De Paoli Jacques Gandini Roberto Bellucci Sessa
Direttore Cosmo Direttore Tecnico Responsabile Alleanze Responsabile Amministratore
Hotel Palace Systemair S.p.A. strategiche di Robur marketing Clivet ITACA di Napoli

Impianti poco sofisticati – continua Bellucci –, per le sale riunioni, perché ambienti caratte-
«La progettazione può soddisfare queste esigenze di parzializ- rizzati da permanenze che si attestano generalmente intorno alle 3
zazione d’impianto e contenimento dei costi partendo dalla valuta- ore o poco più e sottoposti a forti variazioni del flusso di persone,
zione della permanenza media delle persone negli ambienti – af- che possono causare un sovradimensionamento dell’impianto. In
ferma Bellucci – ed è necessaria una distinzione fra le camere e gli questo caso, e prendendo come esempio un recente progetto re-
ambienti comuni. Per le camere, in cui la permanenza media è sulle alizzato a Napoli, è possibile utilizzare la generazione termica e in-
otto ore, e nella maggior parte delle quali si dorme, la tipologia più stallare un gruppo polivalente ad aria che serve i fan coil attraverso
usata è un sistema ad aria primaria e fan coil. Si tratta non del mi- un impianto a quattro tubi con una pompa di calore a recupero. Va
gliore dei sistemi disponibili dalla tecnica, ma rappresenta un buon certamente considerato – precisa Bellucci – che si sta parlando, in
compromesso tra costi di installazione e flessibilità di gestione (mo- questo caso, del Sud Italia dove le Pdc ad aria, per i nostri climi, ga-
difica, velocità dell’aria, temperatura). Altro discorso va fatto, invece rantiscono una buona efficienza.»

È l’ora
È l’ora dell’aria?
dell’aria
«Realizzare un impianto a tutt’aria è diventato molto più faci- Portata variabile
le negli ultimi tempi – spiega Paolo Cervio – perché, con la sud- Partendo dal presupposto che deve essere fatta una distinzio-
divisione degli impianti su più piani e la parzializzazione delle ca- ne fra camere e ambienti più grandi come le sale riunioni, parlando
mere, sono diminuite conseguentemente le dimensioni dei canali di quest’ultime Cervio ammette di prediligere «sistemi a tutt’aria a
che trasportano l’aria. Quindi si ha bisogno di spazi ridotti, perché portata variabile e impianti a dislocamento.»
ci sono più macchine con una portata minore e con canalizzazioni Il problema degli impianti ad aria è sempre stato il costo eleva-
più piccole.» to, causato dalle dimensioni dei ventilatori, delle canalizzazioni e,
Oltre a un guadagno in termini di spazio, la gestione dell’aria come afferma Cervio: «dalla tendenza a realizzare impianti in grado
consente anche di ridurre i consumi energetici e lo sguardo dovreb- di “coprire” il fatidico giorno più caldo dell’anno. Adesso, però, con
be essere rivolto all’Europa, come precisa Cervo: «A livello europeo, la possibilità di regolazione su tutte le componenti impiantistiche,
in questo settore, si tende sempre più a usare motori EC che offrono con la presenza di diffusori ad alta induzione e regolatori di portata
un grosso risparmio energetico e massima regolazione e poi recu-
peratori di calore ad alta efficienza, soprattutto rotativi o in contro-
corrente, e muniti di filtri ad alta efficienza, che consentono di avere
una qualità dell’aria migliore. L’uso dei motori EC – continua Cervio –
è diventato sempre più importante anche per la presenza di estrat-
tori, che permettono di regolare la gestione dell’aria in tutti i vani,
anche con l’opzione on-demand. Nelle colonne con tanti bagni è
ora possibile estrarre la quantità d’aria richiesta a seconda delle ne-
cessità dei vari vani, con più modularità e meno centralizzazione ri- Recupero rotativo ad
spetto a prima. Per esempio, nel bagno posso inserire un rilevatore alta efficienza, alta
di persona, piuttosto che un umidostato per il controllo di umidità efficienza di filtrazione
e temperatura, oppure posso agire in modo differente utilizzando e facile manutenzione
estrattori che hanno anche una compensazione sulla pressione o
sulla temperatura.»

#9 23
che consentono risparmi energetici in base al numero delle per- stime infatti nella media 1/3 dei consumi è causato dal movimento
sone presenti nell’ambiente, un impianto del genere è molto più d’aria all’interno delle strutture.»
economico.» La soluzione proposta dal responsabile marketing di Clivet per
E la regolazione degli ambienti come viene gestita? «Con termo- tutte le esigenze di rinnovo e purificazione dell’aria è quella di «uti-
stati che, agendo sui regolatori di portata e sui motori EC dei venti- lizzare sistemi di recupero termodinamico attivo che utilizzano l’a-
latori, gestiranno il flusso d’aria in base alle necessità. ria espulsa come sorgente energetica e che, con il proprio circuito
Per le zone comuni e nei grandi ambienti come reception, bar, ri- a espansione diretta in pompa di calore di tipo reversibile, rendono
storante, sale riunioni, si potranno utilizzare impianti a portata varia- disponibile energia termica o frigorifera con un’elevata efficienza di
bile con regolatori di portata dotati di batteria di post-riscaldamen- trasformazione (efficienza invernale COP pari a 7,6 con -5°C esterni).
to e diffusori ad alta induzione a soffitto. Per ambienti interni molto Questa energia di recupero, superiore ai tradizionali sistemi di recu-
alti si possono prevedere diffusori a dislocamento a parete, magari pero statici o rotativi, viene utilizzata per abbattere il carico dell’aria
con l’utilizzo di eventuali finte colonne o “circondando” col diffusore esterna di rinnovo e per fornire ulteriore potenza termica o frigorife-
quelle presenti nelle zone centrali.» ra all’ambiente servito, secondo la domanda e qualora le condizioni
lo consentano, diminuendo dunque i consumi energetici comples-
Perdite di carico sivi anche del 40% a seconda delle diverse applicazioni. I vantaggi
«L’aria è certamente un ottimo vettore per offrire una climatiz- energetici non si fermano al recupero e generazione dell’energia;
zazione a ciclo annuale basata sulla tecnologia della pompa di ca- un ulteriore vantaggio di questo tipo di soluzioni è legato al fatto
lore ed il contenimento delle perdite di carico, specie quando sono che gli scambiatori impiegati sono delle semplicissime batterie alet-
previsti sistemi di recupero calore ed elevati livelli di filtrazione è tate le cui perdite di carico possono oscillare tra i 30 ed i 40 pascal,
di fondamentale importanza per diminuire in maniera sostanziale che unito alla filtrazione elettronica contribuiscono in maniera so-
i consumi energetici legati alla ventilazione – esordisce Gandini, re- stanziale alla diminuzione dei costi di ventilazione per tutto il ciclo
sponsabile marketing di Clivet –. Notiamo che spesso vi è la tenden- di vita dell’impianto.»
za ad utilizzare filtrazioni molto elevate, che se da un lato garantisco- «A livello di filtrazione – interviene Cervio – la tendenza è inve-
no adeguati standard di qualità dell’aria richiedono spesso ingenti ce quella dell’utilizzo di filtri ad alta efficienza e a grande portata.
perdite di carico. A questo si aggiunge il fatto che i recuperatori tadi- Il problema dei vecchi filtri è che si intasavano facilmente, causan-
zionalmente impiegati, siano essi a piastre o rotativi, possono com- do elevate perdite di carico. Adesso si utilizzano filtri a tasche con
portare perdite di carico nell’ordine di 300-400 pascal, che porta- una capacità di accumulo elevata che significa: tempi di intasamen-
no ad un costo energetico di ventilazione cospicuo per il ciclo-vita to più lunghi, manutenzione meglio programmabile, possibilità di
dell’impianto. Anche per i costruttori – precisa Gandini – è di vitale controllo del livello di intasamento del filtro e quindi anche di con-
importanza limitare le perdite di carico lato aria: secondo le nostre tenimento delle perdite di carico.»

Un albergo in classe A
Il nuovo Holiday Inn di Mozzo è il primo albergo in del funzionamento dell’impianto ha portato a una re- termico preassemblato a condensazione, sempre di for-
Italia in classe energetica A. Sorta in soli 7 mesi la golazione delle temperature di mandata dell’acqua nitura Robur, posto sulla copertura dell’albergo, oltre
struttura comprende 98 camere climatizzate e una agli impianti a 50°C in inverno e a 7°C in estate. Durante che a una serie di collettori solari sottovuoto.
sala riunioni da 130 metri quadrati. il funzionamento estivo si provvede anche alla pro- L’adozione della tecnologia ad assorbimento ha por-
I consumi energetici sono la principale fonte di spesa duzione di circa 80 kW di potenza termica di recupe- tato a un importante risparmio dei costi di gestione,
e di impatto ambientale di una struttura alberghiera. ro, totalmente gratuita, che contribuisce in maniera quantificabile in circa 12.000 €/anno rispetto a una
L’installazione delle pompe di calore ad assorbimen- sensibile al riscaldamento dell’acqua calda sanitaria. soluzione tradizionale con caldaia a condensazione e
to a gas ha consentito di risparmiare fino al 40% sulle L’integrazione della stessa è di pertinenza di un gruppo chiller elettrico.
spese di riscaldamento annuali, con un pay-back time
del maggior costo sostenuto inferiore ai 4 anni.
L’impianto è composto da quattro centrali di trattamen-
to aria, dotate di recuperatore di calore a flussi incrociati
a servizio dell’aria primaria, e da una serie di ventilcon-
vettori a soffitto e a parete. La produzione di acqua cal-
da sanitaria è garantita dallo stoccaggio di 10.000 litri di
acqua in cinque bollitori. Le potenze richieste sono pari
a 400 kW per il riscaldamento, 150 kW per l’acqua calda
sanitaria e 400 kW per il condizionamento. Le poten-
ze sono state soddisfatte con cinque gruppi ad assorbi-
mento preassemblati Robur costituiti da pompe di calo-
re ad aria reversibili, refrigeratori per raffreddamento e
con recupero di calore. I gruppi sono stati posizionati sul
tetto, evitando così l’utilizzo di spazi tecnici interni.
Le unità sono in grado di produrre acqua calda fino a
60°C per riscaldamento (garantendo il funzionamento
anche a -20°C di temperatura esterna) e acqua refrige-
rata fino a 3°C per condizionamento. L’ottimizzazione

24 #8
LaLagestione
gestione
Manutenzione
«Vorrei focalizzare l’attenzione anche su un altro aspetto – inter- un pacchetto post-vendita offerto da un’azienda. Infatti, molti al-
viene Pallavicini –, quello della manutenzione. Purtroppo, all’interno berghi stanno adottando dei pacchetti di facility management, per-
delle strutture alberghiere, a meno che non si tratti di una struttura ché ci si rende conto che la gestione manutentiva esterna entra in
talmente ampia da poterselo permettere, c’è un solo manutentore contrasto con le nostre esigenze di tempestività degli interventi.»
e “di primo livello”, ovvero un tecnico che sa, ad esempio, cambia- «Sotto questo aspetto – interviene Paolo Cervio – l’industria e
re un rubinetto, chiudere una valvola dell’acqua, ma non è in gra- la progettazione dovrebbero, in primo luogo, cambiare mentalità.
do, ad esempio, di andare a cambiare i parametri su un gruppo fri- E lo stimolo dovrebbe arrivare dal mercato nord europeo dove –
go o di rendersi conto se c’è un compressore che non funziona o continua Cervio – tutti i componenti dei recuperatori di calore sono
se è solo un po’ scarico di freon o altro. Serve assistenza qualificata montati su slitte con attacchi elettrici a sgancio rapido per la pulizia,
esterna. E invece, per ridurre i costi, ho visto in parecchie struttu- sostituzione e manutenzione dei vari pezzi di una macchina. Mi au-
re tagliare sull’assistenza programmata – rivela Pallavicini –. Il risul- guro che anche in Italia si arrivi ad adottare questo sistema perché,
tato? Queste strutture alberghiere hanno problemi negli impianti visto che la manutenzione può farla direttamente una ditta manu-
elettromeccanici.» tentrice, questo comporterebbe un abbattimento dei costi.»
«Quello che noi notiamo, da progettisti – interviene Bellucci –, è
che spesso manca lo sviluppo e l’elaborazione da parte della com- La regolazione, un problema
mittenza di piani di manutenzione concordati con le aziende, per- «Altro elemento su cui riflettere – dichiara Pallavicini – è quello
ché soltanto loro, conoscendo la specificità delle macchine, riesco- della building automation che è entrata negli anni sempre più all’in-
no a garantire dei piani di manutenzione specializzati.» terno degli alberghi, con lo scopo di migliorare gli obiettivi di effi-
Dovrebbe esserci un collegamento più stretto tra tutti i soggetti cienza energetica. Spesso si tratta di sistemi sofisticati, che neces-
del sistema: progettisti, aziende costruttrici e committenti e Bellucci sitano sempre più del supporto di un IT manager, o comunque di
aggiunge: «Quello che apprezzo nelle grandi strutture alberghiere un manutentore con un skill sul controllo elletromeccanico molto
è la presenza degli uffici tecnici, perché gli esperti del settore ci aiu- approfondito, senza la quale risulta impossibile sfruttare al 100% le
tano a comprendere meglio le problematiche di gestione di cui non possibilità del sistema. Ma quanti alberghi possono permettersi un
sempre siamo a conoscenza.» IT manager o un “maintenance engineer“?»
Rivolgendosi a Pallavicini, Gandini domanda: «Quindi l’Hotellerie
vedrebbe di buon occhio la fornitura prodotto e servizio da parte Sistemi, non prodotti
dei costruttori?» «Mettere in primo piano il tema dell’efficienza energetica e di
«Viste le difficoltà degli ultimi tempi – risponde Pallavicini – credo funzionamento – dichiara Gandini – significa fornire soluzioni im-
che qualsiasi struttura alberghiera prenderebbe in considerazione piantistiche basate su una logica di sistema, dove tutti i componenti

Impianto idronico e WSHP per il Laguna Palace di Venezia


È un progetto variegato quello del Laguna Palace “kitchenette” e di servizi comuni come ad esempio Il terzo corpo, denominato Laguna Conference
di Venezia, dove due corpi principali, denominati una reception dedicata ed un bar. A completamen- Center, contiene un innovativo centro congressi mo-
Building A e Building B, contengono complessiva- to si trovano una grande reception-hall, un’ampia dulare ed il “Laguna Gallery” un open space di ben
mente 384 camere d’albergo. Di esse, 31 sono Suites area living, vari ristoranti ed una serie di sale riunio- 600 m². Tutte le strutture sono dotate delle più so-
e 21 Junior-suites, di 55/60 m² ciascuna e dotate di ni (meeting rooms). fisticate tecnologie come oramai la maggior parte
delle strutture alberghiere d’alto livello.
Le necessità delle zone di cui si compone il comples-
so sono diverse e dipendono in maniera marcata dal
profilo di utilizzo. Le camere dell’albergo sono ca-
ratterizzate da un’occupazione complessiva media-
mente stabile, e pertanto la tipologia impiantistica
adottata è di tipo idronico centralizzato, basata su
refrigeratori condensati ad aria.
Le Suites e le sale del Conference Center presenta-
no invece un’occupazione tipicamente variabile, le
prime per il loro posizionamento di nicchia e le se-
conde in ragione degli eventi. Appare dunque ine-
vitabile la scelta di un sistema decentralizzato, con
produzione di energia termofrigorifera solo dove e
quando serve e contenimento dei costi di esercizio.
La tipologia impiantistica adottata è quella dell’a-
nello d’acqua, basata su pompe di calore acqua-ac-
qua ed acqua-aria.

#8 25
dell’impianto sono progettati per dialogare tra loro e sfruttare al
meglio le risorse disponibili, privilegiando l’utilizzo delle rinnovabi-
li e rendendo il sistema in grado di autogestirsi impostando pochi
semplici parametri. Prendendo come esempio una realizzazione di
Clivet nel settore alberghiero, da un ambiente come quello di un
conference center, spesso facente parte di una comune struttura
ricettiva – spiega Gandini – è possibile prelevare il calore generato
dalle persone presenti in sala, trasferirlo, per esempio, in un sistema
ad anello d’acqua, rendendone il contenuto energetico disponibi-
le ad altre unità in pompa di calore allacciate all’anello che contem-
poraneamente possano beneficiare di questa energia per produr-
L’HOTEL AGUAS DE IBIZA, che ha adottato un sistema re acqua calda sanitaria o semplicemente per riscaldare ambienti al
di pompe di calore acqua-acqua, utilizza l’impianto piano interrato, che magari contemporaneamente possono richie-
come strumento di marketing rivolto ai clienti, ai quali dere di essere riscaldati – continua Gandini –. Con la logica dei sin-
vengono illustrati i vantaggi energetici in un’apposita goli prodotti, e non del sistema completo, questo tipo di dialogo tra
brochure scaricabile dal sito internet dell’albergo
i singoli componenti dell’impianto spesso non esiste, per cui ingen-
ti quantità di energia possono essere sprecate inutilmente. Il diffe-
renziale nell’impiantistica del nostro settore lo farà l’ottica di sistema
con indubbi vantaggi per i gestori», ribadisce Gandini.

Retrofit
Retrofit, come fare?
come fare?
«Il problema rimane, però, sempre lo stesso – sottolinea «La riqualificazione di un edificio di grandi dimensioni, come un
Pallavicini –. Considerando lo stato di crisi, quale struttura azzarda hotel, oggi, anche grazie al nuovo decreto 28/2011 sulle rinnovabili,
una conversione dei vecchi impianti se non necessario?» non comporta più una spesa insostenibile», dichiara il responsabi-
«In riferimento a sistemi di distribuzione dell’aria – risponde le delle alleanze strategiche della Robur Ferruccio De Paoli, che ag-
Cervio – se il ventilatore della macchina sta funzionando corretta- giunge: «Con le nostre soluzioni aerotermiche, che sfruttano una
mente e non si ha la necessità di utilizzare un sistema a portata va- tecnologia intermedia fra una pompa di calore e una caldaia a con-
riabile, è inutile sostituirlo. Se invece ho un impianto che può per- densazione, interveniamo su edifici già predisposti con una rete a
mettermi poi di operare con la portata variabile, allora ben venga la gas, senza andare quindi a toccare la distribuzione interna. Un inter-
sostituzione con un ventilatore con un motore EC. Sopratutto per- vento che consente di abbattere del 30-40% i costi di gestione rela-
ché – sottolinea Cervio – è possibile farlo a costi ridotti facilmente tivi al consumo di gas ed elettricità», sottolinea De Paoli.
recuperabili nella gestione dell’impianto.»

Le rinnovabli
Le rinnovabili
«L’uso di energie rinnovabili e il green design, nelle struttu-
Condotti flessibili re alberghiere, sono stati inizialmente una grande operazione di
insonorizzati marketing.»
Questa è l’opinione di Pallavicini, che aggiunge: «In quelle due
o tre valutazione che mi è capitato di fare, nella mia esperienza pro-
fessionale, non è mai stato dato esito positivo nell’uso, ad esempio,
di pannelli fv sulla copertura, rispetto a quello che era poi l’effettivo
vantaggio economico. Tuttavia – continua – alcune aziende sono
molto attente al problema ecologico, mi riferisco sopratutto a quel-
le tedesche o svedesi, e spesso sono interessate a sapere che tipi di
atteggiamenti hai nei confronti della sensibilità ambientale.»

Lo spazio
“La struttura alberghiera – dichiara Pallavicini – ha poi un altro
problema: la carenza di spazio in copertura. La maggior parte dei
m² sono occupati dagli impianti, ovvero dal fine corsa della cabina
degli ascensori, dal locale caldaia, dal gruppo frigo e via dicendo. E

26 #8
resta soltanto un 15-20% di superficie disponibile per l’installazione Condotti semirigidi
di pannelli solari. Infatti – continua Pallavicini –, le catene americane, insonorizzati
quando possono, creano una zona tecnica ad ogni piano, o alterna-
no un piano normale e uno tecnico.»
«È vero – risponde De Paoli – che qualsiasi sistema modulare oc-
cupa più spazio di sistemi concentrati, però vorrei riportare l’atten-
zione sulla normativa. Non dimentichiamo che oggi in tutta Italia, e
soprattutto in Lombardia, dove c’è un DGR molto interessante per il
mondo pompe di calore, è obbligo produrre il 50% dell’acqua calda
sanitaria con energia rinnovabile. In Lombardia, Emilia Romagna, e
a breve su tutta l’Italia, il decreto sulle rinnovabili 28/11 impone un
sempre crescente uso del rinnovabile. Se faccio una riqualificazio-
ne di un hotel, a partire da maggio 2012, sarà obbligatorio coprire il
20% di tutto il fabbisogno con fonti rinnovabili. E se prima si predili-
geva l’installazione di pannelli solari, ora si potrà optare anche per le
pompe di calore. Il vantaggio per la proprietà è il salto di classe ener-
getica della struttura», commenta De Paoli.
«L’incremento del valore del bene immobiliare è sicuramente in-
teressante – risponde Pallavicini –, tuttavia oggi il settore alberghie-
ro è più impegnato nell’ottimizzazione delle risorse esistenti piut-
tosto che nell’idea di fare un investimento impiantistico nel campo
del rinnovabile. Ovviamente se non strettamente necessario, ma le
priorità sono altre – continua – e comunque il tempo di pay back
dell’investimento deve essere molto rapido.»

Acustica
Acustica
«Io affronterei anche l’ultimo aspetto della questione, quello le- ha una trave fredda rispetto a un’altra tipologia impiantistica per
gato alla rumorosità degli impianti – interviene Bellucci –. In seguito delle stanze non molto grandi a volte la sfavorisce.»
all’esigenza di parzializzazione, si sono installati più gruppi in aree Cervio invita, poi, a guardare favorevolmente ai ventilatori di
vicine alle camere e, quindi, alla rumorosità della ventola del ventil- nuova generazione, caratterizzati da portata variabile e da uno
convettore si è aggiunta anche quella dei gruppi.» spettro sonoro migliorato: «La prassi di insonorizzazione attual-
«Secondo la mia esperienza – commenta Cervio – due sono gli mente usata non prevede più l’isolamento interno dei canali, che
elementi presenti in una stanza più rumorosi in assoluto: il ventil- causava una proliferazione batterica, ma l’installazione a monte di
convettore e il frigorifero. Nel ventilconvettore oltretutto – continua tutta la canalizzazione, che rispetto a prima è molto più piccola e
Cervio –, per buono che sia, dopo un po’ di tempo la girante si sbi- pulita, di silenziatori.»
lancia, i cuscinetti iniziano a far rumore, le lamiere vibrano e questo Altro elemento importante è il diffusore che «possibilmente ad
senza contare il problema igienico sanitario delle vaschette di rac- alta induzione, deve essere correttamente dimensionato per poter
colta della condensa. Se si vuole evitare il rumore dei gruppi che funzionare alle differenti portate, silenziosamente, senza creare cor-
sono stati aggiunti per parzializzare le zone, esistono in commer- renti fastidiose.»
cio degli ottimi prodotti flessibili insonorizzanti che, usati nell’ulti- È necessario, quindi, come sottolinea Cervio, limitare la metratu-
mo tratto prima di arrivare alla bocchetta, risolvono il problema. Si ra dei tubi flessibili che se contorti su se stessi aumentano conside-
tratta di piccoli accorgimenti – sottolinea Cervio – e poco costosi.» revolmente le perdite di carico ed utilizzare il condotto flessibile del
«Per quanto riguarda le unità di generazione – si inserisce tipo microforato insonorizzante dotato di pellicola interna che non
Gandini – negli anni la situazione è notevolmente migliorata. Oggi permette la fuoriuscita del materiale fonoassorbente, come in uso
le tecnologie modulari multiscroll, i ventilatori e le pompe a velocità nel settore ospedaliero.
variabile consentono livelli di rumorosità contenuti. Forse permane «Tornando al discorso delle stanze – conclude Cervio – per risol-
ancora qualche elemento sulla diffusione del calore di prossimità, vere il comune problema della regolazione del flusso dell’aria spa-
anche se le tecnologie che sfruttano pannelli radianti o travi fredde, rata da “bocchette da primo prezzo”, si dovrebbe pensare all’instal-
pur dovendo fare i conti con la maggiore inerzia termica, stanno si- lazione di, chiamiamoli “diffusori da parete ad alta induzione”, che
curamente cambiando anche questo elemento.» offrono le migliori prestazioni dei diffusori da soffitto ad alta indu-
«A proposito della trave fredda – interviene Cervio – sebbene sia zione ma evitano i costi di controsoffittatura perché si possono in-
sempre stata ben considerata per gli open space, spesso ha dei pro- stallare a parete.» n
blemi di costo/potenzialità per le camere. Il rapporto tra il costo che

#8 27
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Portata variabile
e sistemi radianti,
anche in albergo si può
Confronto ragionato sui vantaggi e svantaggi delle tipologie impiantistiche
nel settore alberghiero e analisi della velocità di messa a regime una panoramica su pregi e difetti
di ogni tecnologia in funzione dei
parametri di scelta adottati.
di Michele Vio
La scelta dell’impianto otti-
male in un albergo va fatta sulla

E
siste un impianto di climatiz- possono essere utilizzate con successo: i sistemi radianti a sof- base degli obiettivi che si voglio-
zazione ideale per gli alber- fitto e i sistemi VAV a portata d’aria variabile. L’articolo propone no perseguire.
ghi? I parametri di scelta per
il progettista sono molteplici e la DISTRIBUZIONE EFFICACE. In una camera d’albergo una buona qualità
loro importanza può mutare sia in dell’aria deve essere garantita soprattutto a 70-80 cm da terra, altezza
funzione della tipologia dell’alber- a cui è posizionata la testa di una persona distesa a letto
go sia per l’evolversi della sensibili-
tà dei committenti (ovvero il pro-
prietario dell’albergo) o del cliente
finale (l’utilizzatore della stanza
d’albergo).
Nelle camere d’albergo si usa
attualmente uno schema impian-
tistico abbastanza comune, fan-
coil o sistemi ad espansione diret-
ta VRF-VRV, entrambi caratterizzati
da terminali ventilati ubicati diret-
tamente all’interno dell’ambiente
supportati, quando possibile, da
un sistema di trattamento dell’aria
primaria.
Altre due tipologie d’impianto

#9 29
CHECK LIST PER LA PROGETTAZIONE
Il controllo della qualità
dell’aria ambiente
È probabilmente il requisito
più importante, anche se spesso
si tende a dimenticarlo. Da que-
sto punto di vista, clamorosa è la
problematica generata dal diffon-
dersi della SARS nei primi anni del
secolo: il virus si è trasmesso dal
paziente 0, contagiato da anima-
li, al paziente 1 all’interno di una
struttura alberghiera. CORRENTI d’aria generate da un sistema di ventilazione
Oltre ad evitare il diffondersi di
batteri più o meno nocivi nell’am-
biente, l’impianto di climatizzazio- maggiore la quantità dell’aria esterna immes- I sistemi radianti garantiscono un ottimo
ne dovrebbe evitare di muove- sa, a parità di efficacia della ventilazione comfort ambientale per effetto dello scambio
re polvere, di trasmettere cattivi • l’efficacia della ventilazione è maggiore ne- per irraggiamento, in particolare nel caso del sof-
odori e, nel contempo, assicurare gli impianti dove l’aria primaria viene immes- fitto, grazie all’ottimo fattore di vista (la persona
il corretto ricambio dell’aria nel- sa dall’alto e ripresa dal basso, rispetto a quelli distesa a letto vede il soffitto, mentre non vede il
la zona occupata, specialmen- che lavorano solo per espulsione attraverso le pavimento). Consentono di mantenere una tem-
te nelle aree riservate ai fumatori. aperture peratura dell’aria in ambiente più alta in estete e
Inoltre è necessario che la camera I fan-coil e i VRF non garantiscono una buona più bassa in inverno, a parità di benessere.
sia mantenuta in sovrapressione qualità dell’aria, soprattutto per la presenza del Con i fan-coil e i VRF la distribuzione dell’aria
rispetto al bagno ed al corridoio e filtro a bordo del terminale, che dovrebbe essere è scarsa ed è possibile generare fastidiose cor-
non vi sia alcuna miscela d’aria tra pulito spesso, ma di fatto è sempre sporco e inta- renti d’aria, soprattutto perché le fonti sono due:
camere contigue. sato (vedasi successivamente le problematiche il terminale e il diffusore dell’aria primaria. Può
La zona occupata, nelle came- sulla manutenzione). migliorare in un impianto VAV a patto che i diffu-
re, si trova ad un’altezza nettamen- Inoltre l’efficacia della ventilazione può esse- sori siano posizionati in modo corretto.
te inferiore rispetto agli impianti re negativamente influenzata dalla mutua posi-
nel terziario, perché una persona zione della bocchetta d’immissione dell’aria pri- Velocità di messa a regime
distesa a letto ha la testa a 70 – 80 maria e del terminale, generalmente posto in La velocità della messa a regime, unita alla
centimetri da terra, circa la metà ri- alto per motivi di spazio e di sicurezza. Ciò può capacità di adattarsi rapidamente alle mutate
spetto a quella di una persona se- comportare anche una distribuzione dell’aria esigenze dell’occupante, è un elemento fonda-
duta. È pertanto importante non non corretta con possibile movimento di polve- mentale per ridurre il consumo energetico, per-
solo immettere una quantità suffi- re in ambiente. ché consente di disattivare la climatizzazione
ciente al fabbisogno igienico del- I sistemi radianti garantiscono un’ottima qua- quando il cliente è assente dalla stanza e di riatti-
le persone ed alla sovrapressione lità dell’aria. La quantità di aria in movimento è varla non appena rientra.
dell’ambiente, ma anche distribu- minima e non vi è sollevamento di polvere. Le differenze tra un sistema radiante a soffit-
irla con un’efficacia della ventila- Gli impianti VAV hanno il vantaggio di im- to e le altre tipologie di impianto sono descritte
zione elevata, in modo che effetti- mettere un’elevata quantità di aria esterna. nel box.
vamente raggiunga le zone dove
è realmente richiesta. Comfort termico Indipendenza della
In generale si può dire che: All’interno della rivista vi è un artico- regolazione climatica
• la qualità dell’aria ambien- lo dedicato all’argomento, cui si rimanda per Per indipendenza della regolazione climati-
te è tanto maggiore quanto è approfondimenti. ca si intende la possibilità, da parte del cliente,
di riscaldare o raffreddare l’ambiente a seconda
delle proprie abitudini e sensazioni. Ciò signifi-
ca adottare sistemi di climatizzazione in grado di
riscaldare alcune zone e contemporaneamente
Variable flow rate and radiant systems, even in hotel raffreddarne delle altre.
Systems and VRF fan coils are the most common types of plants in the hotel industry, but also the plant might be a Questa funzione è tanto più importante
great VAV system, especially in places where summer temperatures don’t present higher peaks. From the energy quanto più sono lussuosi gli alberghi, quanto più
point of view it represents the best solution due to the massive use of free cooling. On the other hand may require
internazionale è la loro clientela e quanto più l’e-
more power for refrigeration units precisely in the hottest hours of the year.
Very positive is the adoption of the radiant ceiling. Combined with primary air, it appears to be the best system for dificio sia predisposto a richiedere carichi termici
the speed in achieving the operating temperature of comfort and energy efficiency. contemporanei di segno opposto (palazzi vetra-
ti o con strutture leggere, fortemente influenzati
Keywords: Hotel, VAV, free coling, radiant, ceiling, dall’irraggiamento solare). Lo consentono tutti i
sistemi a parte il pavimento radiante.

30 #8
Pertanto la manutenzione non
viene mai effettuata in modo cor-
retto, compromettendo l’igiene
dell’ambiente.
Sono nettamente favoriti tutti
gli impianti che non hanno orga-
ni di movimento o filtri all’interno
dell’ambiente, quindi primi fra tutti
i sistemi radianti e gli impianti VAV.

Velocità d’installazione
PULIZIA. Un’accurata manutenzione di un fan-coil richiede almeno 30 minuti di La velocità d’installazione è un
tempo. Ciò significa che per un albergo con 150 fan-coil sono necessarie 75 ore requisito importante soprattutto
nel caso di installazione di impian-
ti in alberghi già esistenti. È fonda-
Comfort acustico posizionati nelle zone alte e ciò aumenta i pro- mentale limitare il tempo di chiu-
È uno dei parametri fondamentali richiesti ad blemi di manutenzione. sura dell’intera struttura o di una
un impianto. Da questo punto di vista fan-coil e sola zona. Da questo punto di vi-
VRF sono penalizzati rispetto a quelli con venti- Semplicità di manutenzione sta gli impianti ad espansione di-
lazione posta all’esterno dell’ambiente. I sistemi La manutenzione è un aspetto generalmen- retta VRF presentano degli indub-
radianti sono favoriti rispetto ai VAV per la mino- te poco tenuto in considerazione nella proget- bi vantaggi.
re portata d’aria. tazioni degli alberghi. Invece dovrebbe essere
uno degli aspetti principali, non fosse altro per- Contenimento dei costi
Limitazione degli spazi ché incide fortemente sull’igiene della stanza. dell’investimento iniziale
occupati dall’impianto Terminali posti in ambiente con filtri luridi e va- L’albergo è una attività com-
Soprattutto nelle ristrutturazioni di edifici sche di raccolta della condensa piene di muffa merciale: è naturale che si effettui
storici, vi è la necessità di ridurre gli spazi occu- sono all’ordine del giorno. La pulizia della stan- un controllo sui costi iniziali d’in-
pati dall’impianto nel suo complesso (terminali, za può anche essere impeccabile, ma c’è il for- stallazione. È il motivo principale
centrali di trattamento dell’aria, canalizzazioni, te rischio di diffusione di batteri dall’impianto di per cui gli impianti a fan-coil e VRF
tubazioni, ecc.). da questo punto di vista, l’im- climatizzazione. sono i più utilizzati.
pianto VAV è fortemente penalizzato dalla di- Se il fan-coil è inserito nel controsoffitto, Il problema è che generalmen-
mensioni dei canali. una accurata manutenzione richiede almeno te ci si limita solo a questo aspetto,
Molto importante è anche l’invasività dell’im- mezz’ora di tempo. Il che significa che, per un senza considerare il risparmio che
pianto nell’ambiente. Questa è da intendersi nel albergo con 150 fan-coil, sono necessarie 75 ore, si può ottenere negli anni grazie ad
senso più ampio, perché riguarda l’influenza ovvero due settimane lavorative di una perso- un’elevata efficienza energetica.
dell’impianto sulle strutture (pavimento, muri, na. Poiché la manutenzione andrebbe fatta ogni
soffitto) sia in fase d’installazione che di funzio- quindici giorni, o almeno una volta al mese, ciò Flessibilità per
namento. Generalmente si cerca di lasciare liberi significa avere un dipendente che è occupa- l’eventuale ampliamento
gli spazi a livello del pavimento, quasi tutti occu- to da questo lavoro a tempo pieno, o, nella mi- dell’impianto nel tempo
pati dall’arredo. I fan-coil, VRF sono quasi sempre gliore delle ipotesi, per metà del proprio tempo. La ristrutturazioni degli alber-
ghi è spesso fatta per zone nel
corso degli anni. In questi casi è
CHIUSO PER RISTRUTTURAZIONE. Solitamente la ristrutturazione degli importante che l’impianto sia suf-
alberghi viene fatta a zone, mentre l’Hotel Gallia di Milano ha deciso di ficientemente flessibile da poter-
chiudere completamente i battenti almeno fino a dicembre 2011
si evolvere nel corso degli anni
senza troppi oneri aggiuntivi.
Soprattutto è fondamentale che,
durante i lavori in una certa zona,
l’impianto sia in grado di climatiz-
zare le altre zone cui è asservito. Da
questo punto di vista l’impianto a
fan-coil è insuperabile.

Possibilità di utilizzare
il free-cooling
L’isolamento termico previsto
nei nuovi edifici e nelle ristruttura-
zioni è tale da limitare al massimo
il fabbisogno termico invernale, fa-
cendo sì che già nelle mezze stagio-
ni si debba raffrescare gli ambienti.

#8 31
Gli impianti radianti nell’utilizzo alberghiero
Pavimento
Il pavimento radiante non è adatto all’uso alberghiero sostanzialmente per tre
motivi, riportati in ordine d’importanza:
• Ha una resa per metro quadrato di superficie troppo bassa, soprattutto in cli-
matizzazione. Una stanza d’albergo, oltre ad avere il pavimento rivestito di
moquette, ha una superficie libera molto inferiore a quella effettiva in pianta.
Tutta la parte occupata dal letto e dagli armadi non contribuisce alla climatiz-
zazione dell’ambiente: la potenza sensibile scambiata dal pannello è inferiore
a quella richiesta. Pertanto la quantità d’aria immessa in ambiente deve esse-
re superiore a quella necessaria per usi igienici o per garantire la sovrapressio-
ne. Poiché non si può mescolare l’aria di stanze diverse, necessariamente tut-
ta l’aria deve essere presa dall’esterno, con una notevole perdita di efficienza Poco spazio per il
energetica. pavimento radiante
• Ha un’inerzia troppo elevata e, quindi, una messa a regime lenta, che poco si
adatta alla gestione economicamente corretta (funzionamento della climatiz- Soffitto
zazione in stanza solamente in presenza del cliente). È l’impianto combinato con l’aria aria primaria in assoluto migliore per l’applica-
• Non può essere utilizzato in sistemi a quattro tubi, che consentano di riscaldare zione negli alberghi. L’inerzia termica è molto bassa, per cui il tempo di messa a
una stanza e contemporaneamente raffreddarne un’altra. regime è limitato. Ciò permette anche di passare rapidamente dal regime di raf-
L’impianto a pannelli radianti può trovare una sua collocazione solo in alberghi freddamento a quello di riscaldamento, condizione tipica negli edifici con carichi
con stanze molto grandi, soffitti alti e pavimenti senza moquette. Negli altri casi termici contemporanei di segno opposto. La qualità dell’aria è ottima, così come il
è conveniente utilizzare dei sistemi radianti a soffitto. comfort termico, grazie anche all’importante contributo della radiazione.

Per migliorare l’efficienza energe- equivalgono, almeno per quanto riguarda gli
tica, un impianto deve avere la ca- aspetti esaminati.
pacità di sfruttare il free-cooling sia L’impianto VAV potrebbe essere un ottimo si-
diretto (immissione di aria esterna) stema per il settore alberghiero, soprattutto in DIRETTO E
che indiretto (sfruttamento di ac- località dove l’estate non presenta picchi di tem- INDIRETTO.
qua fredda proveniente da una sor- peratureelevate.Dalpuntodivistaenergeticorap- Il raffreddamento
gete fredda come falda o terreno). presenta la soluzione migliore grazie al massiccio adiabatico sia
diretto che indiretto
Sistemi a Fan coil e VRF non sfruttamento del free-cooling. Di contro può ri-
aiuta a migliorare
sono in grado di sfruttare il free- chiedere una maggiore potenza per i gruppi frigo- le prestazioni
cooling né diretto, né indiretto (te- riferi proprio nelle ore più calde dell’anno. n del sistema
oricamente sì i fan-coil, anche se
con una resa molto bassa). I siste-
mi radianti a soffitto sono in grado
di sfruttare il free-cooling da sor- VOTI AI SISTEMI IMPIANTISTICI NEGLI ALBERGHI
genti geotermiche se la loro tem- Tabella riepilogativa (voti progressivi da 1 – molto scarso – a 5 – ottimo)
peratura è sufficientemente bassa Sistemi con terminale in ambiente Sistemi radianti Sistemi ad aria
(inferiore a 15°C). Gli impianti VAV VAV a tutta
sono in grado di sfruttare il free- Fan-coil VRF Pavimento Soffitto aria esterna
cooling diretto su tutto il territorio Qualità dell’aria 2 2 4 4 5
nazionale. L’utilizzo del raffredda- Comfort termico 3 3 5 5 4
mento adiabatico sia diretto che
Velocità messa 5 5 1 4 5
indiretto aiuta a migliorare le pre- regime
stazioni del sistema. Regolazione C-F * 5 – consentita 5 – consentita 1 – non consentita 4 – consentita 5 – consentita
Comfort acustico 2 2 5 5 3
Conclusioni Spazi occupati 3 3 4 5 3
La tabella riassuntiva mostra
un riepilogo delle prestazioni dei Semplicità 2 2 5 5 4
manutenzione
sistemi impiantistici esaminati in
Velocità 4 5 1 3 3
una scala con votazioni da 1 a 5. installazione
Stando a queste classifica, og- Investimento
gettiva per quanto possibile, c’è iniziale 5 4 3 3 1
un impianto nettamente vincito- Flessibilità
ampliamento 5 5 2 4 3
re sugli altri, il soffitto radiante, ed
uno nettamente perdente, il pavi- Sfruttamento
free-cooling 1 1 1 3 5
mento radiante. I motivi sono de-
scritti nel box a fianco. Voto medio 3,4 3,4 2,9 4,1 3,7
Sistemi a fan-coil e VRF si * si riferisce alla possibilità di riscaldare alcune stanze e raffreddarne altre contemporaneamente

32 #8
Impianti VAV a tutta aria esterna
Nella valutazione energetica occorre calcolare la quantità di aria esterna trattata
A prima vista, un impianto a tutta aria esterna in un albergo sembra una follia
energetica. Sicuramente nessuno può discutere la scelta relativamente alla quali-
tà dell’aria. Climatizzare trattando solo esclusivamente aria esterna, come viene
fatto negli ospedali, garantisce prestazioni igieniche ottimali. Per contro, come
detto in precedenza, il consumo energetico aumenta in maniera proporzionale
alla quantità di aria esterna immessa.
Nel bilancio energetico, però, bisogna considerare tre fattori importanti:
1. la quantità d’aria immessa va considerata nell’arco dell’intera giornata;
2. un impianto a tutta aria esterna permette di sfruttare meglio il free-cooling:
3. un impianto VAV consente dei notevoli risparmi sul consumo elettrico dei
ventilatori.
Il primo aspetto è il più importante. Nella gestione degli alberghi, l’erogazione
di energia termica nella camera viene effettuata solamente quando il cliente è
presente. Negli impianti ad aria primaria si spegne il terminale (fan-coil o pannel- Figura C1 ARIA PRIMARIA O VAV, QUANTITÀ
lo a soffitto), ma l’aria primaria viene immessa continuamente, 24 ore al giorno. D’ARIA ESTERNA TRATTATA
In un impianto VAV a tutta aria esterna, invece, escludendo l’erogazione di ener- Per calcolare la portata complessiva di aria esterna immessa, bisogna ricordarsi che un
gia, si esclude anche l’immissione di aria primaria. Ovviamente bisogna escludere impianto VAV lavora in inverno alla minima portata d’aria, pari al 40% della massima.
anche l’estrazione del bagno, in modo da mantenere la camera neutra, dal punto La figura C1 mostra la quantità effettiva di aria esterna trattata (considerando anche il
di vista della pressione. L’esclusione può essere fatta dopo circa un’ora che il clien- recupero di calore sull’aria di estrazione) di un impianto ad aria primaria e da un VAV a
te ha lasciato la stanza. tutta aria esterna nelle ipotesi:
Per ultimo, bisogna considerare il consumo energetico legato ai ventilatori ed alle • portata aria primaria = 1 volume/ora
pompe. A differenza degli impianti ad aria a portata costante, la cui efficienza • portata massima VAV = 5 volumi/ora
globale è molto penalizzata nelle mezze stagioni dal consumo elettrico dei venti- • portata minima VAV = 2 volumi ora
latori, il sistema VAV ha consumi per ventilatori e pompe paragonabili a quelli de- • recupero di calore invernale: solo sensibile, efficienza del recuperatore = 60%
gli impianti ad aria primaria. • recupero di calore estivo:
Un inconveniente degli impianti a tutta aria potrebbe essere rappresentato dalla caso A – solo sensibile, efficienza del recuperatore = 60%;
maggiore potenza richiesta per i gruppi frigoriferi nel periodo estivo, quando la caso B – solo sensibile con raffreddamento adiabatico indiretto, efficienza del recu-
portata è massima è agli effetti del free-cooling nulli. I vantaggi, infatti, si han- peratore = 60%
no in termini di energia, ma non di potenza. Questo potrebbe essere un limite • occupazione attiva della stanza: 12 ore
importante. • percentuale occupazione stanze = 80%
Il termine “effettivo” sta ad indicare che si è considerato l’effetto del recuperatore come
una riduzione virtuale di portata d’aria trattata. In effetti la riduzione avviene sull’ener-
gia consumata, ma, poiché si vogliono confrontare tra loro sistemi di diverso peso del
recupero di calore, è conveniente riportare gli effetti di riduzione dell’energia ad una ri-
duzione di portata d’aria trattata.
Come si può notare la quantità d’aria esterna effettivamente trattata è sempre netta-
mente inferiore per l’impianto VAV se si utilizza un recuperatore di calore assistito dal
raffreddamento adiabatico indiretto. In questo modo si riesce ad ottenere un notevole
risparmio energetico perché si apporta in ambiente una maggiore quantità di aria “pu-
lita” per un tempo inferiore, ovvero solo quando vi è presenza di persone nelle stanze.
L’utilizzo del raffreddamento adiabatico indiretto è sempre consigliabile perché per-
mette di fruttare appieno il free-cooling, con risparmi energetici decisamente notevoli.

Per approfondimenti sui temi dell’articolo


Impianti a tutta aria e free-cooling, impianti a fan-coil
M. Vio: Impianti di climatizzazione – Manuale di calcolo, 2ª ristampa, Editoriale Delfino 2009
Sistemi radianti
M. Vio: La climatizzazione con sistemi radianti – guida alla progettazione, Editoriale Delfino 2011
Sistemi VRF, impianti a fan-coil
M. Vio, M. Rigo: Impianti idronici e sistemi VRF-VRV – Un confronto ragionato in 70 domande, Editoriale Delfino 2010
Utilizzo del free-cooling
M.Vio: Sistemi di free-cooling diretto ad elevata efficienza – Articolo contenuto in Aicarr Journal 7, visionabile gratuitamente nel sito www.aicarr.it

#8 33
TECNICA

TEMPO DI REAZIONE
DEI SISTEMI
Messa a regime dell’impianto:
confronto tra sistemi radianti
a soffitto e sistemi a scambio
prettamente convettivi (fan-
coil, VRF, impianti ad aria)
TEMPISTICA. Il tempo di
di Michele Vio
messa regime di un sistema

I
di climatizzazione convettivo
l tempo di messa regime di un ambiente nel caso impianto a soffitto radiante confrontato con un
è minore rispetto a quello
di un sistema radiante a soffitto è più lungo ri- impianto a fan-coil nel funzionamento invernale, di un sistema radiante
spetto a quello di un impianto a scambio pret- in una stanza d’albergo di 20 m², altezza 3 m, con
tamente convettivo, ma la differenza è dell’ordi- una superficie utile attiva per il sistema radiante
ne dei minuti, al massimo della decina di minuti di 16 m². L’ipotesi di partenza è che la tempera- minuti in più. Va considerato che il
in inverno. tura mantenuta in ambiente all’arrivo degli oc- sistema radiante a soffitto permet-
I sistemi di climatizzazione a scambio pretta- cupanti sia di 17°C, con una temperatura media te di mantenere in ambiente una
mente convettivo sono molto reattivi, perché ri- radiante tMR di 16°C. temperatura dell’aria più bassa.
escono a influire rapidamente sulla temperatura Al minuto 10, quando le persone arrivano in Il comportamento della tem-
dell’aria in ambiente. In questo modo è possibile stanza, l’impianto si sposta dal set-point ridotto peratura operativa (cfr. articolo
correggere la temperatura operativa e portarla (17°C) al set-point di funzionamento. Se si con- F. d’Ambrosio), però, è completa-
al valore ideale anche nel caso in cui la tempera- frontano i due impianti, si vede come la tempe- mente diverso. Per l’impianto a
tura media radiante sia sfavorevole, a causa della ratura dell’aria in ambiente sale molto rapida- fan-coil la temperatura operati-
temperatura superficiale delle pareti. mente nel caso dell’impianto a fan-coil, perché il va è sempre inferiore alla tempe-
I sistemi radianti a soffitto sono più lenti nel 100% della potenza è scambiato per convezione, ratura dell’aria e il divario tra i due
modificare la temperatura dell’aria in ambien- assai più lentamente per l’impianto a soffitto ra- valori aumenta all’aumentare del-
te, non tanto per l’inerzia della struttura, quanto diante, a causa della bassa percentuale di scam- la temperatura dell’aria esterna
piuttosto per la minore componente di scambio bio convettivo. L’impianto a fan-coil raggiunge il perché le pareti hanno un’inerzia
convettivo. Non per questo sono meno efficien- set-point della temperatura dell’aria in 25 minuti termica elevata: ci vuole del tem-
ti. La figura A1 mostra il tempo di reazione di un circa, mentre il sistema radiante richiede circa 20 po perché varino di temperatura.
Infatti, al raggiungimento del set-
point sull’aria in ambiente, la tem-
Figura A1 – Inverno: variazione della temperatura dell’aria peratura operativa continua a sa-
e della temperatura operativa. Stanza d’albergo all’arrivo lire, mentre quella dell’aria rimane
degli occupanti: confronto nel funzionamento invernale inalterata (si presume una regola-
tra sistema radiante a soffitto e impianto a fan-coil zione modulante), perché le pareti
continuano a scaldarsi e aumenta
la temperatura media radiante.
Nel caso del sistema radian-
te, la temperatura operativa è su-
periore di quella dell’aria, perché
anche in funzionamento ridotto
il sistema è attivo, per cui la tem-
peratura superficiale del soffitto è
maggiore di quella dell’aria. Al pas-
sare del tempo, la differenza tra
temperatura operativa e tempe-
ratura dell’aria aumenta, perché il
soffitto si scalda.

34 #8
TECNICA

Figura A2 – Inverno: variazione


del PMV in una stanza d’albergo
all’arrivo degli occupanti. Confronto
nel funzionamento invernale tra sistema
radiante a soffitto e impianto a fan-coil

Analisi del comportamento degli metabolismo energetico maggio- Funzionamento estivo


utenti e andamento del PVM re, come ad esempio disfare le va- In raffrescamento il sistema radiante a sof-
Per confrontare meglio il tempo di reazione lige. Interessa la sensazione a cir- fitto reagisce più velocemente, come mostrato
dei due sistemi conviene individuare l’andamen- ca 10 minuti dall’ingresso. Come in figura A3, valida per la stessa stanza d’alber-
to del voto medio previsto PMV (cfr. articolo F. si vede, i due impianti reagiscono go, nell’ipotesi che nel regime ridotto, ovvero
d’Ambrosio) mostrato in figura A2. più o meno nello stesso modo, a stanza vuota, la temperatura dell’aria sia 29°C
perché il tempo per passare da con una temperatura media radiante di 30°C. Le
Funzionamento invernale una classe di benessere all’altra è dinamiche sono sostanzialmente le stesse de-
All’arrivo degli occupanti (minuto 10), la tem- compatibile. scritte per l’inverno.
peratura dell’aria e la temperatura operativa Con il sistema a soffitto radian- L’impianto a fan-coil è molto rapido: la tem-
sono basse, per cui si ha una situazione di di- te si raggiunge un valore di benes- peratura di set-point è raggiunta in pochi mi-
scomfort termico. La sensazione è minore per il sere maggiore con una tempera- nuti, contro il quarto d’ora dell’impianto radian-
soffitto radiante, non solamente per la maggio- tura dell’aria nettamente inferiore. te. La variazione del PMV, mostrata in figura A4,
re temperatura operativa, ma anche per la mi- Per migliorare i tempi di reazione garantisce che le condizioni di benessere sono
nore velocità dell’aria in ambiente (con il fan- basta semplicemente aumentare raggiunte in tempi rapidi per entrambe le tipo-
coil la velocità dell’aria non è mai ottimale). Nei di circa 1°C la temperatura dell’a- logie d’impianto. A regime, il sistema radiante a
primi minuti la sensazione reale non è proprio ria quando la stanza è vuota. Un pavimento garantisce lo stesso comfort con una
quella mostrata in figura e calcolata per perso- soffitto con elementi metallici non temperatura dell’aria superiore di circa 1°C. n
ne a riposo, con metabolismo energetico pari porta a sostanziali miglioramen-
a 58,2 W/m²: appena entrate in stanza, per i pri- ti (si parla dell’ordine massimo di
mi minuti gli occupanti svolgono un’attività con qualche minuto).

Figura A3 – Estate: variazione della temperatura dell’aria Figura A4 – Estate: variazione


e della temperatura operativa. Stanza d’albergo all’arrivo del PMV in una stanza d’albergo
degli occupanti: confronto nel funzionamento estivo all’arrivo degli occupanti. Confronto
tra sistema radiante a soffitto e impianto a fan-coil nel funzionamento estivo tra sistema
radiante a soffitto e impianto a fan-coil

#8 35
Comfort in Hotel

LA QUALITÀ
DELL’AMBIENTE
Abitudini personali, abbigliamento, tipologia
di attività influenzano la percezione di comfort INTERNO NELLE
STRUTTURE
termico nelle camere d’albergo. Come la
progettazione deve tenerne conto insieme
ai parametri oggettivi che determinano la
qualità ambientale (acustica, visiva e di IAQ)

di F.R. d’Ambrosio Alfano e E. Ianniello*


ALBERGHIERE
A
livello di recettività, c’è una grande diffe- il livello dell’ambiente interno, nel senso che chi Principe del Galles a fondare l’Inter-
renziazione nel tipo di strutture disponibi- paga per soggiornare in una struttura si aspet- national Tourism Partnership (ITP),
li: si va dagli hotel d’essai ai camping, pas- ta di trovare, oltre a determinati standard di ac- anche noto come International
sando per gli alberghi (più o meno grandi, più o coglienza e pulizia, anche condizioni di qualità Hotels and Environment Initiative
meno in stile italiano o americano-giapponese), dell’aria interna e di comfort termico, acustico (IHEI), un’associazione che pro-
i residence, i villaggi turistici, gli agriturismo ed i e visivo adeguate. Evidentemente tutto ciò ha muove la sostenibilità anche nelle
sempre più diffusi B&B. Ciascun tipo di struttu- una ricaduta enorme sui consumi energetici, in strutture alberghiere. In quest’otti-
ra garantisce agli ospiti servizi e livelli di comfort quanto assicurare una buona qualità ambienta- ca, in alcune nazioni sono nate as-
diversi e, all’interno delle varie tipologie, vanno le richiede notevoli quantità di energia, soprat- sociazioni che raccolgono opera-
fatte le opportune differenze tra le categorie di tutto per garantire il comfort termico; a questo tori del settore che garantiscono
qualità. proposito, va sottolineato che il consolidarsi di nei loro alberghi qualità ambienta-
Come sempre, poi, quando si parla di quali- una cultura che rispetta l’ambiente porta molte le a bassi costi energetici.
tà interviene anche un discorso sulle aspettative, persone a scegliere strutture che utilizzano fonti Tutto quanto detto dovrebbe
in questo caso quelle dell’ospite, che in genere rinnovabili e che adottano strategie di risparmio rendere l’idea di quanto compli-
dipendono dal tipo di struttura e dal costo del energetico, per esempio i cosiddetti Green Hotel cato sia il discorso sulla qualità am-
soggiorno. (Ikeda et al., 2007). Dall’altro lato, la sensibilità ver- bientale interna (IEQ) nelle struttu-
In questo ambito assume grande importanza so i problemi ambientali ha spinto nel 1992 il re ricettive, anche se ci si volesse

36 #9
limitare a quelle alberghiere, in
quanto, a seconda dei servizi of-
ferti, bisogna considerare non solo
le camere, il bar e la hall, ovunque
presenti, ma anche il ristorante, il
centro congressi, la palestra, la pi-
scina, il centro benessere, i negozi,
per non parlare di camere fuma-
tori e non fumatori, e ciascuno di
questi ambienti presenta peculia-
rità proprie in termini di comfort ri-
chiesto e quindi, talvolta, di tipolo-
gia impiantistica da adottare.
L’abbigliamento e l’attività influenzano i valori di temperatura operativa nelle camere da
letto, nelle quali gli ospiti possono stare sia di giorno che di notte, con abbigliamenti diversi.

IL COMFORT TERMICO ISO 7730 (UNI, 2006) in ambienti tipici delle strutture alberghiere. Le de-
In Tabella I sono riportati gli intervalli di valori di temperatura scrizioni delle classi (UNI, 2008) sono riportate in Tabella 2.
operativa relativi al rispetto delle prescrizioni delle norma UNI EN In tabella non sono riportati i valori relativi alle piscine, nelle quali le
problematiche di comfort sono complesse e richiedono una trattazio-
ne a parte.
In riferimento all’isolamento termico dell’abbigliamento, va sottoli-
Intervalli di valori della neato che i valori di temperatura operativa possono cambiare, anche

temperatura operativa da realizzare molto, al cambiare dell’abbigliamento (d’Ambrosio Alfano e Vio, 2011)
e ciò comporta spesso un problema soprattutto nelle camere da let-
in strutture alberghiere in funzione to, nelle quali gli ospiti possono stare sia di giorno che di notte, con ab-

della destinazione d’uso degli ambienti bigliamenti diversi. Inoltre, facendo riferimento alla notte, c’è da tener
presente anche la difficoltà della valutazione della resistenza termica
I valori sono stati ricavati per ta = tr, va = 0,10 m/s, UR = 0,50.
Temperatura
Destinazione d’uso Classe operativa [°C]
estate inverno

Camera da letto
A 26,6 – 27,6 20,5 – 22,3 Classi di qualità dell’ambiente termico
Da (UNI, 2008)
(M = 0,95 met, Icl,st, estate = B 25,9 – 28,3 19,2 – 23,6
0,5 clo, Icl,st, inverno = 1,5 clo) Condizione PMV
C 25,4 – 28,7 18,3 – 24,5
Livello di aspettativa elevato.
A 24,5 – 25,8 20,3 – 22,3 Raccomandata per spazi occupati
Lobby
(M = 1,4 met, Icl,st, estate = B 23,5 – 26,8 18,9 – 23,7 classe A da persone molto fragili e sensibili -0,20 ÷ 0,20
0,5 clo, Icl,st, inverno = 1,0 clo) con requisi ti speciali, quali amalati,
C 22,5 – 27,4 17,9 – 24,7 disabili, anziani e bambini
A 25,3 – 26,5 21,4 – 23,2 Livello di aspettativa normale. Va
Bar classe B adottata per edifici nuovi e ristrutturati -0,50 ÷ 0,50
(M = 1,2 met, Icl,st, estate = 0,5 B 24,4 – 27,3 20,1 – 24,4
clo, Icl,st, inverno = 1,0 clo) Livello di aspettativa moderato. Può
C 23,5 – 27,9 19,3 – 25,3 classe C essere usata per edifici esistenti -0,70 ÷ 0,70
A 24,9 – 26,1 20,9 – 22,7
Ristorante, Sala Conferenza I valori di metabolismo energetico sono riferibili
TABELLA II

(M = 1,3 met, Icl,st, estate = 0,5 B 24,0 – 27,1 19,5 – 24,1 alle attività che si svolgono negli ambienti
clo, Icl,st, inverno = 1,0 clo)
C 23,4 – 27,7 18,6 – 25,0 considerati secondo la norma UNI EN ISO
A 24,5 – 25,8 20,3 – 22,3 8996 (UNI, 2005), l’isolamento termico statico
Negozi dell’abbigliamento è quello standard (UNI, 2006)
(M = 1,4 met, Icl,st, estate = 0,5 B 23,5 – 26,8 18,9 – 23,7
clo, Icl,st, inverno = 1,0 clo)
C 22,9 – 27,4 17,9 – 24,7
A 25,0 – 26,1 23,5 – 24,8
Palestra
(M = 2 met, Icl,st, estate = 0,24 B 24,1 – 26,9 22,5 – 25,9
clo, Icl,st, inverno = 0,40 clo)
C 23,6 – 27,5 21,8 – 26,5
Comfort in the Hotel
The quality of the indoor environment is of great importance in a hotel. Who pays to stay in a facility
A 19,5 – 20,5 17,4 – 18,6 expects to find, in addition to certain standards of hospitality and cleanliness, conditions of indoor
Palestra
(M = 4 met, Icl,st, estate = 0,24 B 18,7 – 21,2 16,5 – 19,5 air quality and thermal comfort, adequate sound and visual comfort. Obviously this has an huge
clo, Icl,st, inverno = 0,40 clo) impact on the energy consumption, as to ensure good environmental quality requires considera-
C 18,2 – 21,7 15,9 – 20,1
ble amounts of energy, especially to ensure the thermal comfort. In this regard the user’s behavior
I valori di metabolismo energetico sono riferibili should not be overlooked: habits, clothing and activities influence the perception of the operating
TABELLA I

alle attività che si svolgono negli ambienti temperature, triggering the manipulation of the thermostat or, even worse, opening the windows.
considerati secondo la norma UNI EN ISO
8996 (UNI, 2005), l’isolamento termico statico Keywords: Hotel, thermal, comfort, dressing, IAQ, IEQ
dell’abbigliamento è quello standard (UNI, 2006)

#9 37
Differenze d’abitudine
Bisogna anche considerare
che, sempre per i brevi tempi di
permanenza, gli ospiti in genere
non hanno la possibilità di adat-
tarsi alle condizioni termoigrome-
triche degli ambienti alberghieri. A
questo proposito, va sottolineato
che i turisti statunitensi, abituati a
stare al chiuso in estate con tem-
perature polari (è ben noto che il
risparmio energetico negli USA è
un optional), quando alloggiano
nei nostri alberghi si lamentano
per il caldo. A parte che andrebbe
SEMPLICI È MEGLIO. I clienti preferiscono impostare autonomamente la propria
aperta una discussione sulla vali-
temperatura di comfort e possono subire frustrazioni da controlli difficili da usare
dità a livello internazionale di nor-
me quali la UNI EN ISO 7730 (UNI,
del materasso e di quella relativa alla copertura, Regolazione 2006) e non volendo tener conto
intesa come insieme di lenzuola e coperta o piu- Non va poi trascurato l’aspetto della regola- del fatto che comunque il PMV è
mino (Lin e Deng, 2008). Non a caso, forse, anche zione, che ha anche implicazioni soggettive. Dal stato adottato anche dalla Norma
nella stagione estiva in molti alberghi nel guar- punto di vista tecnico, in riferimento alle came- ASHRAE 55 (ASHRAE, 2010), ci si
daroba c’è una coperta, più o meno pesante. re da letto, la regolazione dovrebbe prevedere chiede cosa si debba fare per evi-
Si noti che la temperatura presa in conside- una riduzione della temperatura e della portata tare queste lamentele; in qualche
razione dalla norma 15251 non è quella dell’aria, di ventilazione durante i periodi in cui l’ospite è caso progettista e committente
ma quella operativa, che corrisponde alla tem- fuori; ovviamente, però, la velocità di messa a re- scelgono di creare una specie di
peratura effettivamente sentita dalle persone e gime dell’impianto deve essere tale che l’inter- riserva indiana per questa catego-
che tiene conto dell’importanza relativa dei fe- vallo di tempo dal momento in cui l’ospite rien- ria di clienti “non acclimatati”, rea-
nomeni di scambio termico radiativo e convet- tra in camera a quello in cui sono ripristinate le lizzando un impianto che assicura
tivo sulla sensazione di benessere. Dal punto condizioni di comfort sia molto breve. temperature dell’aria più basse in
di vista impiantistico, questo aspetto va molto Dal punto di vista soggettivo, per motivi alcune zone: è questa la strada da
ben considerato perché potrebbe portare a si- psicologici, i clienti preferiscono avere la possi- seguire?
tuazioni di discomfort; per esempio (d’Ambro- bilità di controllare la temperatura, il che impli- Per garantire condizioni di
sio Alfano e Vio, 2011), nel caso di sistemi di cli- ca l’installazione di sistemi di controllo semplici comfort termico è necessario
matizzazione a superfici radianti bisogna porre da usare, perché gli ospiti possono non essere spesso prevedere tipologie diver-
particolare attenzione al sistema di distribuzione esperti nell’uso di tali sistemi e, data la durata del- se di impianto di climatizzazione, a
dell’aria in ambiente. In ogni caso, agli impian- la permanenza, non hanno molto tempo per im- seconda della destinazione d’uso
ti negli alberghi è dedicato l’articolo di M. Vio in pararne il funzionamento. L’importanza di ave- degli ambienti (Vio, 2011).
questo stesso numero della rivista (Vio, 2011). re una regolazione di facile gestione per l’utente
Per quanto riguarda il discomfort termico lo- non è banale, al punto da essere stata oggetto QUALITÀ DELL’ARIA
cale, la causa che più frequentemente determi- di una ricerca, recentemente svolta all’Università La IAQ è un altro elemento cru-
na lamentele da parte degli ospiti è il rischio di della California per conto della Commissione per ciale della qualità dell’ambiente
corrente d’aria, generalmente legato ad una cat- l’Energia dello Stato della California, il cui obietti- interno negli alberghi, dove sono
tiva distribuzione dell’aria in ambiente (Vio, 2011). vo è stato lo studio dell’utilizzazione di termosta- presenti tutte le sorgenti di inqui-
ti programmabili (Do, s.d.; Nicolini, 2011). nanti tipiche degli ambienti interni.
Uno dei problemi fondamentali è
AIR CONDITIONED dato dalla presenza delle moquet-
ADDICTED. te, che sono una nota sorgente di
Creare zone con contaminanti di ogni genere, dal-
temperature dell’aria la polvere agli acari, passando per
più basse per
accontentare i clienti i residui dei detergenti che vengo-
non acclimatati può no usati per pulirle. Purtroppo, le
essere una strategia moquette sono diffuse ovunque
progettuale? e, incredibilmente, sono tragica-
mente presenti nelle camere da
letto, laddove si dovrebbe inve-
ce garantire una maggiore igie-
ne ed una migliore qualità dell’a-
ria, se non altro perché gli ospiti vi
trascorrono in genere la maggior
parte del tempo.

38 #8
Per migliorare la IAQ è neces-
sario prevedere almeno un im-
pianto di ventilazione. Molto
spesso, però, capita che gli ospi-
ti, entrando nelle camere da let-
to, avvertano un odore non gra-
devole, spesso legato proprio alla
presenza della moquette, e quin-
di aprano la finestra anche quan-
do è in funzione l’impianto. È evi-
dente che l’apertura delle finestre
è un controsenso dal punto di vi-
sta energetico.
Un capitolo a parte è poi rap-
presentato dalle aree fumatori,
nelle quali il problema della qua-
La moquette raccoglie polvere, acari e residui di detergenti. Spesso è causa del cattivo
lità dell’aria è amplificato. odore che si avverte entrando in camera che induce il cliente ad aprire le finestre

COMFORT ACUSTICO
La progettazione acustica de-
gli edifici adibiti ad alberghi deve
essere realizzata in ottemperan-
za al DPCM 5/12/1997 sui requisi-
ti acustici minimi degli edifici, sia
per quanto riguarda l’involucro
edilizio che per la rumorosità de-
gli impianti.
I parametri che definiscono le
prestazioni acustiche sono:
• indice del potere fonoisolante
apparente delle partizioni verti-
cali ed orizzontali, R’w, in dB, per
valutare la capacità dei divisori
di isolare dai rumori aerei prove-
nienti dagli ambienti interni all’e-
dificio stesso;
• indice di isolamento acusti-
co standardizzato di facciata,
D2m,nT,w, in dB, per valutare la ca-
pacità dell’involucro edilizio di
proteggere dai rumori aerei pro-
venienti dall’esterno dell’edificio;
• indice del livello di rumore di cal-
pestio di solai normalizzato (Ln,w)
in dB, per valutare il grado di iso-
lamento dai rumori di calpestio;
I valori limite minimi e massi-
mi fissati dal decreto citato sono Air and cooling fell in love
riportati in Tabella IV. to give you the very best solution.
Rumore esterno
La rumorosità proveniente
the SwegonSolution
dall’esterno dell’edificio può, in al-
Swegon è leader nei sistemi di trattamento dell’aria e ventilazione residenziale.
cuni casi, essere un problema, spe- Da oggi anche nei sistemi di condizionamento.
cie in contesti densamente abitati
Uniti, Swegon e Blue Box offrono la soluzione integrata più completa ed efficiente
e trafficati. Spesso gli alberghi sono del mercato per la ventilazione e condizionamento commerciale, residenziale e industriale.
collocati in prossimità di centri ur- La gamma di chiller ad altissima efficienza, roof-top, unità idroniche, espansione diretta e
bani, aeroporti, stazioni, strade a close-control completano il portfolio Swegon, da oggi fornitore globale di soluzioni per il
comfort di qualunque ambiente
scorrimento veloce, per cui la com-
ponente di rumore esterno all’edi- Join us
ficio diventa significativa rispetto
Requisiti acustici passivi minimi per
l’involucro edilizio di edifici adibiti ad alberghi
R’w D2m,nT,w L’n,w

TABELLA IV
Categorie (valore minimo) (valore minimo) (valore massimo)
[dB] [dB] [dB]
Residenze, alberghi, 50 40 63
pensioni ed assimilabili

all’interno. Infine, la scelta di disporre gli ambien- di un nuovo albergo o di ristruttu-


ti da proteggere maggiormente, quali le camere razione di uno esistente la distribu-
da letto e le sale conferenze, il più lontano pos- zione razionale degli spazi dovreb-
sibile dalle sorgenti di rumore esterne può esse- be essere tenuta in considerazione
re un’ulteriore strategia per il contenimento della ed attentamente studiata.
rumorosità interna.
Materiali fonoassorbenti
Rumore interno La rumorosità in un ambien-
Le attività che si svolgono all’interno dell’al- te chiuso dipende non solo dal-
BARRIERE VERDI. Fasce alberate bergo possono arrecare disturbo agli ospiti. Ad le sorgenti ma anche dalle finitu-
possono contribuire a limitare le esempio, la rumorosità generata in ambienti co- re interne. Per contenere i livelli di
immissioni acustiche all’interno muni (sale da pranzo, salottini, aree gioco, bar) rumorosità in ambienti quali sale
adiacenti alle camere da letto può essere causa ristorante o bar, sarebbe oppor-
al caso, ad esempio, di tranquilli Resort nel cuo- di disturbo per il riposo. Anche in questo caso, tuno dedicare attenzione anche
re della campagna. Pertanto l’edificio deve es- la struttura edilizia deve essere opportunamen- alla scelta dei materiali di finitu-
sere protetto opportunamente dalla rumorosità te progettata in modo da proteggere ogni am- ra delle pareti verticali, dei soffitti
esterna. È fondamentale, quindi, che ogni ele- biente dai rumori sia aerei che impattivi. Le scelte e degli arredi. Intonaci o pannel-
mento che costituisce un collegamento acusti- e le soluzioni per l’isolamento acustico delle par- lature assorbenti, tende pesanti
co con l’esterno sia adeguatamente isolato: pa- tizioni sono svariate e spesso legate anche a scel- e poltrone imbottite possono es-
reti opache, superfici vetrate e piccoli elementi, te di tipo architettonico, quindi vanno valutate di sere un ottimo accorgimento per
quali i fori di ventilazione, devono essere studiati volta in volta. Un accorgimento spesso utilizzato contenere il campo riverberante e
in maniera che l’isolamento di facciata che si ot- negli alberghi per limitare gli effetti dell’impat- quindi il livello di pressione sonora
tiene rispetti i limiti in Tabella IV. In zone partico- to di oggetti che possono cadere e dei tacchi di in ambiente che, se troppo eleva-
larmente rumorose potrebbe essere necessario chi cammina nell’ambiente, prevede l’impiego to, potrebbe arrecare fastidio agli
disporre all’esterno dell’edificio dispositivi qua- di pavimenti con finiture non dure, per esempio occupanti.
li barriere acustiche, con lo scopo di proteggere di legno; si potrebbero usare anche le moquet-
la struttura dalle immissioni. Si sottolinea che, in te, che però, come detto, determinano problemi COMFORT VISIVO
qualche modo, anche l’utilizzo di fasce alberate di qualità dell’aria. L’aspetto visivo della qualità
può contribuire a limitare le immissioni acustiche È evidente, quindi, che già in fase di progetto ambientale negli alberghi è forte-
mente condizionato dalle esigen-
ze psicologiche del comfort. Oltre
che a soddisfare i requisiti illumi-
notecnici prescritti dalla UNI EN
12464-1 (UNI, 2011) che si riferisco-
no principalmente alle aree comu-
ni, come atri, scale, corridoi ed alle
zone di accoglienza, è necessario
infatti privilegiare quegli aspetti
dell’illuminazione che, garanten-
do adeguate prestazioni visive,
rendono particolarmente grade-
voli sia il transito che la permanen-
za nei vari ambienti. Nelle camere,
in particolare, in cui è necessario
realizzare ambientazioni persona-
lizzabili, è opportuno scegliere il-
luminazioni con luci soffuse, me-
diante diversi punti luce, in modo
da potere creare scenari luminosi
diversificati in relazione alle varie

40 #8
La luce disegna
gli spazi del
Future Hotel
(Duisburg) –
LAVA
Architects

esigenze che si possono presenta- quando ci si specchia. In ogni caso, la resa cro- accese; questo problema è stato risolto ormai
re, quali la lettura/scrittura su un ri- matica deve essere elevata. È evidente che l’il- da tempo, con l’utilizzo dei dispositivi di disatti-
piano, il trasferire gli indumenti dai luminazione artificiale è strettamente connessa vazione dell’alimentazione elettrica. n
bagagli agli armadi e viceversa, la con il risparmio energetico, ma il problema più
lettura a letto. Particolare cura va grande, in questo senso, era legato al fatto che * F.R. d’Ambrosio Alfano, E. Ianniello, DIIIN –
posta nell’illuminazione dei ba- gli ospiti uscivano dalle camere lasciando le luci Università degli Studi di Salerno
gni che deve essere, oltre che gra- MCE_adv_Aicarr_Journal_07_06_11.pdf 7-06-2011 16:30:37

devole, funzionale in modo da


consentire una perfetta visione

Bibliografia
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for human occupancy. ANSI/ASHRAE Standard
55-2010. Atlanta: American Society of Heating,
Refrigerating, and Air-Condi­tioning Engineers, Inc.
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ding systems commonly used in the subtropics.
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Nicolini M. 2011. Termostato, un estraneo in casa. Casa


M

e Clima, 31, 31-35. CM

UNI. 2005. Ergonomia dell’ambiente termico – MY

Determinazione del metabolismo energetico. CY

Norma UNI EN ISO 8996. Milano: Ente Nazionale di CMY

Unificazione Italiana. K

UNI. 2006. Ergonomia degli ambienti termici –


Determinazione analitica e interpretazione del
benessere termico mediante il calcolo degli indici
PMV e PPD e dei criteri di benessere termico locale.
Norma UNI EN ISO 7730. Milano: Ente Nazionale di
Unificazione Italiana.
UNI. 2008 Criteri per la progettazione dell’ambiente in-
terno e per la valutazione della prestazione ener-
getica degli edifici, in relazione alla qualità dell’a-
ria interna, all’ambiente termico, all’illuminazione
e all’acustica. UNI EN 15251. Milano: Ente Nazionale
Italiano di Unificazione.
UNI. 2011. Luce e illuminazione – Illuminazione dei
posti di lavoro – Parte 1: Posti di lavoro in inter-
ni. Norma UNI EN 12464. Milano: Ente Nazionale di
Unificazione Italiana.
Vio M. 2011. Sistemi radianti e portata variabile, in al-
bergo si può. AiCARR Journal, 9, 29-35.
CASEHISTORY

CREDIT: T.Libiszewski
TECNOLOGIA Per l’Hotel Excelsior di Pesaro
si è fatto uso di tecnologie

A 5 STELLE impiantistiche integrate dove

NELLA SPA
l’energia termica di scarto
dei sistemi più tradizionali
diventa risorsa per la Spa

riprogettato per diventare un modello di soste- dal punto di vista energetico.


di Lorenzo Santi* nibilità. L’albergo è costituito da cinquanta ca-
mere, una sala riunioni polivalente, una sala ri- IMPIANTO DI

I
naugurato nel giugno 2011 dopo un lungo in- storante, un bar con annesse cucine e un centro TRIGENERAZIONE
tervento di recupero che ha portato a nuovo benessere per un totale di 3770 m² di superficie L’impianto termico e di con-
splendore la struttura originaria degli anni ’50, utile riscaldata. L’intervento di risanamento ha dizionamento a servizio dell’al-
l’Hotel Excelsior di Pesaro è stato interamente permesso di migliorare fortemente la struttura bergo è costituito da un sistema

STRUTTURA. La tipologia costruttiva realizzata segue PONTI TERMICI. Si sono curati particolarmente i ponti
quella esistente, ovvero una struttura intelaiata in cemento termici, prolungando all’intradosso e all’estradosso dei
armato, ma con tamponamenti realizzati con blocchi da balconi l’isolante per almeno 100 cm CREDIT: T.Libiszewski
25 cm del tipo Alveolater,
avente λ = 0,26 w/mk; la
struttura è stata completata
con un cappotto in EPS120
di 8 cm di spessore,
portando il valore di
trasmittanza della parete
a 0,28 w/m²k CREDIT: T.Libiszewski

42 #9
Y five-star technology
Opened in june 2011 after a long renovation that has brought new luster to the original structure of the Fifthy, Hotel
Excelsior in Pesaro has been completely redesigned to become a model of sustainability and energy saving. The
seven-storey building adopts cutting-edge engineering solutions, that combine self-energy and waste reduction,
Limite Termico (LT) valgono rispettivamente
0,365 e 0,655.

TIPOLOGIA IMPIANTISTICA
not only in the rooms, but especially in the common parts of the hotel. An example is the wellness center, an area
of 500 m² located on the second and last floor of the building, above the convention center. Oltre all’impianto di trigenerazione, all’in-
terno della struttura sono stati utilizzati anche
Keywords: energy saving, trigeneration, Uta, waste reduction, wellness diversi sistemi impiantistici. Nelle camere, ad
esempio, gli impianti sono del tipo a ventilcon-
vettori a due tubi, dimensionati alla minima velo-
cità per ragioni di rumorosità, e supportati da un
trigenerativo, la cui produzione L’impianto si completa poi con un gruppo di impianto ad aria primaria trattata attraverso Uta.
energetica soddisferà la richiesta caldaie modulari alimentate a gas metano, di po- L’impianto di aria primaria è del tipo a portata va-
di base della struttura, mentre le tenza totale 750 kWth, e un chiller per la produ- riabile, mentre la macchina di trattamento, una
variazioni di picco saranno soddi- zione di acqua fredda con scambiatore ad aria ogni due piani, è dotata di recuperatori di calore
sfatte da un gruppo di caldaie a da 602 kwf alimentato elettricamente. La totalità a flussi incrociati, aventi un rendimento del 55%,
condensazione in batteria e da un degli interventi descritti ha permesso di posizio- free-cooling e inverter sui motori. La stessa ti-
chiller per la generazione di acqua nare l’edificio in riscaldamento in classe C, con pologia d’impianti è stata utilizzata anche per la
refrigerata. L’impianto di trigene- 43,5 kWh/m²anno, e
razione risulta così costituito: un valore di CO2 emes-
• gruppo cogenerativo alimenta- sa, pari a 14 kgCO2/
to a metano, realizzato con una m²anno, mentre per PANNELLATURE IN LEGNO. La copertura del corpo basso
turbina a gas, tale da generare il raffrescamento si è in Rheinzinc ventilato è invece realizzata con pannellature
contemporaneamente una po- calcolato un indice di in legno di spessore 12 cm, sotto la quale trova posto un
pannello in lana di roccia da 10 cm completata con un
tenza termica di 170 kW e una involucro di 23,4 kWh/
pannello in OSB da 15 mm, ottenendo valori di trasmittanza
potenza elettrica di 100 kW; m². L’impianto di tri- globale per la copertura pari a 0,274 w/m²k CREDIT: T.Libiszewski
• la macchina assorbitrice a bro- generazione, a parità
muro di litio (BrLi) preleverà una di condizioni di isola-
potenza di 93 kWth dal cogene- mento della struttura,
ratore e fornirà 70 kWf al serbato- se confrontato con un
io freddo di accumulo; impianto tradiziona-
• la restante parte di calore non uti- le a sola caldaia a con-
lizzata dall’assorbitore verrà con- densazione, permette
vogliata ad una serie di serbatoi di risparmiare circa 20
di accumulo di elevata capacità, tonCO2/anno. A titolo
a servizio sia delle reti di riscalda- indicativo, così come
mento che dell’acqua calda sani- richiesto dal GSE, il
taria. La rete calda in uscita dalla valore dell’Indice di
turbina avrà temperatura di man- Risparmio Energetico
data non superiore a 95°C. (IRE) e il valore del

FACCIATE VETRATE. Il corpo basso della struttura, alta circa


12 m, presenta facciate quasi completamente vetrate, con
LA TORRE, alta circa 32 m, è stata completata con infissi con telaio in alluminio a taglio termico e vetri basso
una facciata ventilata realizzata con piastrelle di emissivi, con trasmittanza dei soli vetri pari a 1,4 w/m²k e
gress porcellanato 120x60 cm CREDIT: T.Libiszewski trasmittanza del serramento di 1,96 w/m²k CREDIT: T.Libiszewski

#9 43
Turbina/Cogeneratore
DESCRIZIONE DEI SINGOLI COMPONENTI

La turbina è costituita da un corpo macchina, un pri-


mo recuperatore di calore a fascio tubiero sulla linea
fumi dotato di by-pass fumi, un secondo recuperato-
re di calore a fascio tubiero sulla linea fumi e un cana-
le di raccordo tra i due scambiatori con by-pass fumi
posizionato sul secondo scambiatore. Due i circuiti ad
acqua uscenti dagli scambiatori: ad alta temperatu-
ra, uscente dal 1° scambiatore (Tmax = 95°C) e bas-
sa temperatura, uscente dal 2° scambiatore (Tmax =
70°C). Su ciascun ramo in uscita dai recuperatori sono
presenti sonde di temperatura sulla mandata e sul ri-
torno, oltre ai contabilizzatori di calore, uno per cia-
scun ramo.

UTA. Installato all’interno della sala ristorante un impianto a tutt’aria


a portata variabile con sonda di CO2 per la qualità dell’aria

FUNZIONAMENTO INVERNALE
Funzionamento del cogeneratore
Come detto, il gruppo cogenerativo risulta prioritario rispetto alla generazione di calore proveniente
dalla caldaia; pertanto nel funzionamento invernale il cogeneratore deve lavorare in continuo con pro-
duzione termica massima pari a 160 kW e produzione elettrica di 100 kW. Il calore prodotto dal coge-
neratore in uscita dallo scambiatore primario viene trasferito ai serbatoi attraverso uno scambiatore a
TURBEC T100 CHP S3 piastre. Il calore viene scaricato ai serbatoi a mezzo di valvole deviatrici, che doseranno la quantità di
Pth = 170 KW fluido che attraverserà i serbatoi in funzione della temperatura richiesta in uscita dagli stessi. Il calore
Pe = 100 KW
CREDIT: GI&E prodotto dal cogeneratore in uscita dallo scambiatore secondario viene anch’esso trasferito ai serbatoi.
Attraverso questa linea, il calore viene scaricato in sequenza a mezzo di valvole deviatrici, che doseran-
no la quantità di fluido che attraverserà i serbatoi in funzione della temperatura richiesta in uscita da-
Assorbitore gli stessi.
L’assorbitore, alimentato con acqua calda provenien- Funzionamento della caldaia
te dal cogeneratore (Ti = 95°C – Tu = 85°C), possiede La caldaia agisce con una propria linea sugli stessi serbatoi del cogeneratore. L’intervento della caldaia
una pompa di circolazione sul ramo freddo che per- sarà ad integrazione della richiesta di calore per la parte mancante non soddisfatta dal cogeneratore. Il
mette la circolazione del fluido sul serbatoio inerziale sistema di alimentazione dei serbatoi è simile ai precedenti descritti e prevede l’uso di valvole deviatrici
da 2000 lt. Il prodotto della sua trasformazione è ac- agente ciascuna su ogni singolo serbatoio. La partenza di ogni singolo modulo di caldaia avverrà in fun-
qua refrigerata (7/12°C). Inoltre, sul ramo di ingresso zione della richiesta e risulterà gestita dalla centralina che ne modulerà anche la potenza.
e uscita dalla macchina, sono presenti sonde di tem-
peratura sulla mandata e sul ritorno, oltre ad un con- FUNZIONAMENTO ESTIVO
tabilizzatore di calore sull’uscita (ramo freddo). Funzionamento del cogeneratore
Il cogeneratore rimane prioritario e lavorerà alla potenza nominale, ripetendo il procedimento di fun-
zionamento invernale. Durante la fase estiva risulterà attivo l’assorbitore, che preleverà gran parte del
calore prodotto dalla turbina e pertanto non si dovrebbero riscontrare problemi di non utilizzo del ca-
lore prodotto.
Funzionamento della caldaia
La caldaia funzionerà nel medesimo modo descritto per il funzionamento invernale.
Funzionamento del chiller e dell’assorbitore
Il chiller sarà per la maggior parte a supporto dell’assorbitore, che risulterà prioritario nel funziona-
mento fino a che la domanda di calore dai serbatoi non richieda una maggior potenza e, in particolare,
non ne richieda il serbatoio sul quale andrebbe a lavorare il desurriscaldatore del chiller, divenendo così
BCTHD115 ditta Broad Pf = 70 KW maggiormente conveniente dal punto di vista energetico il lavoro svolto con il chiller rispetto all’assor-
CREDIT: GI&E bitore. Il monitoraggio degli assorbimenti e la gestione delle macchine deve limitare il più possibile
l’intervento della caldaia.

44 #8
Caldaia

DESCRIZIONE DEI SINGOLI COMPONENTI


sala riunioni e il bar, mentre nella quando questo sarà a piena potenza. La produ- Le caldaie sono del tipo a cascata formate da tre mo-
sala ristorante è stato installato un zione generale di acqua calda sarà contabilizza- duli da 250 kW ciascuna. La temperatura di manda-
impianto a tutt’aria a portata varia- ta, così come alcune reti delle quali si vogliono ta è settata su 80°C con un salto termico massimo di
bile con sonda di CO2 per la qualità determinarne i consumi, come il bar, il ristoran- 15°C (Tr = 65°C). Le caldaie sono dotate di centrali-
dell’aria. Infine, nell’area wellness è te, la Spa e le cucine. Molta importanza si è de- na di controllo per la modulazione e la gestione del-
stato collocato un impianto a pan- dicato al problema della legionella. Per questo la cascata e delle relative sicurezze. Sono presenti sul
nelli radianti con aria primaria nel- sono stati scelti lo scambiatore in istantaneo, il ramo di ingresso e uscita dalla macchina, sonde di
le zone massaggio; nella zona pi- valore della temperatura dell’acqua nelle tuba- temperatura sulla mandata e sul ritorno, oltre ad un
scina, oltre al pavimento radiante, zioni di mandata e ricircolo intorno ai 50°C e l’u- contabilizzatore di calore sull’uscita.
è presente un impianto tutt’aria tilizzo del Cillit-Allsil Super 25, prodotto liquido a
con macchina dedicata. base di perossido di idrogeno e ioni argento per
sanificare e mantenere protetti dalla Legionella
GESTIONE DELLA Pneumophila e dal biofilm le tubature.
PRODUZIONE DI ACS
Per quanto riguarda la produ- TRATTAMENTO DELL’ACQUA E
zione di acqua calda sanitaria av- GRUPPI DI SURPRESSIONE
viene tramite due circuiti distinti, L’acqua in arrivo dalla rete dell’acquedotto
uno di bassa e l’altro di alta pres- viene trattata attraverso un impianto di addol-
sione, e l’ausilio di due scambiatori cimento della ditta Cillichemie e stoccata in ser-
per circuito. Le fonti di calore al pri- batoi di prima raccolta in pressione. In seguito,
mario degli scambiatori risulteran- viene avviata alle utenze tramite due reti distin-
no i due serbatoi accoppiati. Sul te, una di bassa e l’altra di alta pressione, attra-
secondario di ciascun scambiato- verso due diversi gruppi di pressurizzazione ad
re a piastre sono collocate delle inverter Salmson, dotati ciascuno di proprio qua-
sonde di temperatura che moni- dro elettrico che gestirà autonomamente gli av-
toreranno il valore della grandez- viamenti e le portate. I serbatoi di prima raccolta
za riferita all’acqua prodotta. La sono mantenuti alla pressione di acquedotto e
temperatura dell’acqua prodotta tali da azionarsi quando la richiesta d’acqua da MultiBongas.eco 750 Kw
CREDIT: Bongioanni
e circolante sulla rete sarà di 50°C. luogo ad un abbassamento della pressione di
Pertanto la valvola a due vie posta erogazione mantenendone il valore costante.
al primario di ciascun scambiato- Lo sfruttamento della pressione dell’acquedot- Chiller
re provvederà al raggiungimento to permette un consistente risparmio energeti- Il gruppo frigorifero, alimentato elettricamente, pro-
dell’obiettivo, modulando cioè sul co, quantificabile in un 50% se raffrontato al caso duce acqua refrigerata (7/12°C) e, essendo suddiviso
primo e sul secondo scambiatore, di accumulo a pressione atmosferica. in tre circuiti separati, ciascuno dei quali monta quat-
tro compressori, è fortemente parzializzabile. La mac-
china è provvista di un desurriscaldatore a piastre che
permette il recupero di calore parziale, migliorando le
prestazioni della macchina e recuperando energia. La
potenza recuperabile in condizioni nominali è di 160
kwth. La macchina, inoltre, è dotata di pompa di cir-
colazione interna che agisce sul medesimo serbatoio
inerziale dell’assorbitore. Il calore proveniente dal de-
surriscaldatore viene stoccato su un serbatoio posto
nell’interrato a servizio della zona wellness.

CHA/K-HR 21012-P SSL/PS


CREDIT: CLINT

#8 45
Pompa di calore Spa di nuova generazione
DESCRIZIONE DEI SINGOLI COMPONENTI

Wellness – Piscina
La macchina permette la deumidificazione della zona Nato dalla collaborazione fra il designer d’in- servizio di tali ambienti. Ciascuna
piscina e il mantenimento della temperatura inter- terni Andrea Fogli e Cristiano Boldoncini, specia- cabina è dotata di una propria cas-
na intorno ai 30°C con rinnovo automatico dell’aria. lizzato in ortodermia, il centro benessere si arti- setta a portata variabile, tale da
La macchina tratta 4900 m³/h d’aria e nella stagione cola su una superficie di 500 m² con due facciate intervenire per sopperire sia alle
estiva, in cui minore è il fabbisogno termico e maggio- vista mare completamente vetrate. La Spa fun- maggiori richieste di portata d’a-
ri sono le necessità di deumidificazione, poiché il calo- ziona in gran parte grazie a energia recuperata: ria, sia per il controllo dell’umidi-
re ceduto al condensatore risulta eccessivo, la pompa il calore “di scarto” del deumidificatore viene re- tà ambiente. L’aria immessa dovrà
di calore smaltisce la potenza di condensazione in uno cuperato per riscaldare l’acqua della piscina, così essere il più possibile neutra, con
speciale condensatore in acciaio inox collegato all’ac- come dall’impianto di condizionamento dell’ho- possibilità, in caso di una mag-
qua della piscina a mezzo di scambiatore intermedio. tel proviene l’energia che riscalda l’intera area gior richiesta energetica da parte
wellness, dotata di pannelli radianti a pavimento di qualche locale, di produrre inte-
che durante l’estate vengono utilizzati come si- grazione al riscaldamento/raffre-
stema di raffrescamento. scamento a pavimento. In questo
Nello specifico, la zona wellness è suddivi- caso, gli ambienti che non hanno
sa in due parti: zona massaggi-spogliatoi, gesti- richiesto una maggiore integra-
ta da UTA, e zona piscina-relax, amministrata da zione vedranno ridotta la porta-
macchine dedicate. Entrambe le aree sono do- ta immessa, di modo che possa-
tate di impianti a pannelli radianti a pavimento no essere mantenute le condizioni
e a loro volta sono suddivise in quattro zone: ca- ambientali il più vicino possibile al
bina-massaggi; spogliatoi-uffici; caledariun; re- set-point richiesto.
lax-piscina. Di queste, le prime due sono abilitate Condizioni estive progettuali
per il riscaldamento-raffrescamento, mentre le limite raggiungibili
ultime due solo per il riscaldamento. Aria ambiente (estate) bulbo secco 26°C
PCP 9 DF 4,9 R CE Bulbo umido 18,46°C
CREDIT: Thereco
Portata variabile per il Umidità relativa 50%
controllo d’umidità Condizioni invernali progettuali
Pompe Durante il periodo estivo, nelle zone in cui è limite raggiungibili
Tutte le pompe di circolazione sono del tipo gemel- previsto il raffrescamento a pavimento, sarà im- Aria ambiente (inverno) bulbo secco 30°C
lari dotate di inverter, tale da modificare la portata portante tenere sotto controllo sia l’umidità am- Bulbo umido 22°C
in funzione della reale richiesta, producendo così un bientale che la temperatura di mandata dell’im- Umidità relativa 50%
consistente risparmio energetico. I parametri di fun- pianto, che non dovrà scende sotto i 18°C per Dato che nelle zone del ca-
zionamento di ciascuna pompa, sono visibili sul siste- evitare fenomeni di condensazione superficia- ledarium e dell’idro-suite, anche
ma di supervisione, in particolare: portata, prevalen- le. Nella zona massaggi e spogliatoi, il control- durante il periodo estivo devono
za e guasto/allarme lo dell’umidità ambientale viene fatto attraver- essere mantenuti valori di tempe-
so l’apporto di aria primaria trattata dall’Uta a ratura elevati rispetto alla restan-
te parte dei locali, si è provveduto
a dotare le cassette a portata va-
ALTA INDUZIONE PER I SOFFITTI BASSI. La diffusione dell’aria all’interno riabile di batteria di post riscalda-
del locale piscina ha comportato un’attenzione particolare per la limitata mento, in modo tale da consentire
altezza dei locali (3 m circa) e l’elevato valore di portata d’aria da immettere.
La soluzione adottata è stata quella di utilizzare un canale semicircolare un rinnovo dell’aria senza raffred-
in acciaio inox forellinato, posto nella mezzeria del soffitto e corrente per damento dei locali.
tutta la lunghezza del locale. Grazie al suo elevato valore di induzione, è
stato possibile omogeneizzare velocemente le vene fluide e limitare la
velocità dell’aria già in uno spazio di un metro attorno al diffusore
CREDIT: T.Libiszewski
CREDIT: G. Ghiandoni

46 #8
Possibilità termica della zona ambienti come spogliatoi, bagni e ripostiglio
Cappe Cucine

DESCRIZIONE DEI SINGOLI COMPONENTI


caledarium che possiedono una aspirazione comandata da
Aria ambiente bulbo secco 38°C una unica cassetta, la quale risulterà indipenden- Tutti gli aspiratori delle cappe delle cucine, posti
Bulbo umido 28,6°C te da tutte le altre. Il valore minimo di imposta- esternamente alla struttura, sono dotati di motori
Umidità relativa 50% zione è pari a 400 m³/h, modificabile in seguito ad alta efficienza (EFF1) e di inverter. L’impianto di
In ciascuna cabina, inoltre, è in funzione della portata di immissione, di modo aspirazione interno alla cucina vede la presenza di di-
previsto l’uso di termostati rita- che venga rispettato il rapporto di 0,95 tra porta- verse cappe di aspirazione, la cui attivazione avvie-
ratori della temperatura ambien- ta totale aspirata e immessa. ne da touch-screen, con il conseguente adattamen-
te che permettono di modificare to dell’impianto al valore nominale impostato e al
singolarmente la temperatura di Gestione coordinata del suo automatico bilanciamento a mezzo di serrande di
ciascun locale rispetto al set-point rinnovo dell’aria? regolazione motorizzate modulanti. Tali scelte pro-
impostato. Tale possibilità con- Tutti gli ambienti frequentati e soggiornati gettuali permetteranno di ridurre i costi di esercizio
sente di venire incontro alle singo- sono dotati di sonda ambiente avente la triplice di circa un 20-25% rispetto ad un motore EFF3 senza
le esigenze del cliente, rendendo funzione di controllo delle temperature, dell’u- inverter.
il più possibile flessibile ogni zona midità e della CO2. La qualità dell’aria, determi-
di lavoro. La ritaratura agirà sulle nata dalla sonda di CO2, determinerà l’apporto
testine dei circuiti a pavimento e o meno di una certa quantità d’aria di rinnovo.
sulla portata d’aria di mandata e In condizioni conflittuali, tra il maggior ricam-
ripresa ambiente. Se poi ciò non bio d’aria richiesto e la temperatura da tenere
risultasse sufficiente, allora ver- in ambiente, come ad esempio in inverno, nel
ranno a modificarsi i parametri di caso di richiesta di rinnovo d’aria con tempera-
temperatura sulla Uta che gesti- tura ambiente soddisfatta e temperature dell’a-
sce l’aria primaria in funzione della ria di mandata superiore a quella ambiente, si in-
richiesta. terverrà sulle testine dei circuiti a pavimento in
Aspirazione unica comandata chiusura. Dunque, verrà immessa una maggior
Per quanto riguarda gli accop- portata d’aria, proporzionale al mantenimento
piamenti tra cassette di mandata del set-point, con possibili variazioni ammesse
e di ripresa, oltre agli ambienti che di ±1°C sul valore di taratura.
le possiedono entrambe, si hanno
CREDIT: T.Libiszewski

CREDIT: G. Ghiandoni

#8 47
Impianto domotico
DESCRIZIONE DEI SINGOLI COMPONENTI

L’albergo è dotato di un sistema domotico fortemen-


te integrato con i sottosistemi. Basti dire che tutti gli
impianti, sia quelli ordinari (luce, fm, ecc), che quelli
speciali, (riv. Incendi, tvcc, antintrusione, allarmi vari,
ecc.) sono supervisionati e connessi tramite Desigo –
Siemens con tutta la parte tecnologica per la gestione
delle macchine e delle centrali di distribuzione dei flui-
di. In questo modo dal computer posto nella reception è
possibile visionare e intervenire, permettendo di avere
sotto controllo tutta l’impiantistica, le condizioni inter-
ne di ogni singolo ambiente, nonché lo stato di ogni ca- MACCHINA PER DEUMIDIFICARE. La macchina per la piscina
mera. Oltre a ciò, la struttura si presenta flessibile anche tratta 4900 m³/h d’aria, mentre nella stagione estiva, in cui è minore
il fabbisogno termico, la pompa di calore smaltisce la potenza di
per un eventuale affitto di alcune sue parti. Infatti, si è
condensazione in uno speciale condensatore in acciaio inox collegato
proceduto all’inserimento di contabilizzatori di calore, all’acqua della piscina a mezzo di scambiatore intermedio
contabilizzatori volumetrici per la misura della portata
d’acqua sanitaria e multimetri per la lettura dei consumi
elettrici, in modo da ripartire correttamente gli assor- Temperatura di set-point in piscina
bimenti e i consumi. Chiaramente, anche questa parte Nella zona piscina verrà mantenuto il pa-
risulta integrata nel sistema di supervisione. Gli appa- vimento radiante con una temperatura di set- Progetto e direzione lavori degli
recchi di illuminazione, dotati di reattori elettronici tipo point di 32°C. Tale temperatura non sarà mai impianti e dell’isolamento termico
Dali, funzionano per la maggior parte con lampade a raggiunta, ma servirà per fare in modo che il pa- Ing. Lorenzo Santi
basso consumo o a led. Inoltre, sono previsti sensori di vimento risulti sempre caldo e non si spenga Studio Tecnico Ing. Lorenzo Santi
presenza e di luminosità in tutti quegli ambienti comu- mai. La macchina a sevizio della piscina, invece, 61029 – Urbino
ni, con aperture esterne dotate di tende motorizzate si autodeterminerà in funzione della temperatu- Progetto e direzione lavori
che permetteranno di modulare la quantità di luce ar- ra dell’aria di ripresa, che dovrà essere impostata architettonica
tificiale in funzione di quella naturale. con i seguenti valori: Ing. Daniele Gerboni
Aria ambiente bulbo secco 30°C Mosaico Engineering Srl
Bulbo umido 24,65°C 61100 – Pesaro
Umidità relativa 65% Progetto e direzione lavori
La macchina (Mod. PCP 9 DF 4,9 R CE) della strutturale
ditta Thereco permette la deumidificazione del- Ing. Giulio Ubaldo Ondelli
la zona piscina e il mantenimento della tempe- Mosaico Engineering Srl
ratura interna attorno ai 30°C, con rinnovo in au- 61100 – Pesaro
tomatico dell’aria. La macchina tratta 4900 m³/h
d’aria e nella stagione estiva, in cui è minore il fab-
bisogno termico, ma maggiori sono le necessità all’acqua della piscina a mezzo di
di deumidificazione poiché il calore ceduto al scambiatore intermedio. n
condensatore risulta eccessivo, la pompa di calo-
re smaltisce la potenza di condensazione in uno * Lorenzo Santi, Studio Tecnico Ing.
speciale condensatore in acciaio inox collegato Lorenzo Santi

SUPERVISIONE GENERALE. Il sistema


domotico, posizionato alla reception,
permette di avere sotto controllo
sia l’impiantistica che le condizioni
interne di ogni singolo ambiente

48 #8
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AMICO DELL’AMBIENTE PER NATURA.


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condizionamento dell’aria. Per saperne di più sui nostri prodotti, consulta il sito: www.bitzer.it

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ESPERIENZA DELLE AZIENDE

Chiare, fresche, dolci


Docce, piscine, ristoranti e
…e sane acque
impianti termici funzionano
meglio con acqua dolce e pura.
I numerosi impieghi dell’acqua nel
settore alberghiero e le soluzioni dell’acqua calda e fredda ai servizi (bagni,
docce, ecc.);
A valle del contatore
Come prescritto dalle norma-
per una qualità ottimale b. impianto di riscaldamento ad acqua calda; tive, all’ingresso dell’acquedotto, a
c. lavatrice e lavastoviglie; valle del contatore, va installato un
d. protezione dalla Legionella Pneumophila; filtro di sicurezza (ad esempio Cillit-
Archivio tecnico Cillichemie e. acqua pura in piscina. Multipur automatico deltapi), per

I DANNI DEL TEMPO. Tubo corroso

I
proprietari di alberghi hanno compreso da tem- con corrosioni puntiformi
po che l’acqua che alimenta i circuiti idraulici
deve essere depurata e adeguatamente trat-
tata per non subire il rapido deterioramento
degli impianti idrotermosanitari, conseguenza
diretta della formazione di incrostazioni calca-
ree e/o corrosioni. La pratica impiantistica cer-
ca di proteggere i circuiti idraulici applicando un
unico sistema di filtrazione a valle del contato-
re. Di fatto, sarebbe opportuno tenere in consi-
derazione specifici utilizzi del settore alberghie-
ro e individuare strategie idonee e circoscritte.
Principalmente, occorre prestare attenzione ai
seguenti aspetti:
a. impianto per la produzione e distribuzione

50 #9
Filtro Cillit-Multipur
automatico e automatico
autopulente con FILTRO E CONDIZIONANTI. Filtro defangatore e chiarificatore per l’acqua di impianti
sentinella deltapi di riscaldamento tramite il quale si possono aggiungere i condizionanti protettivi

impedire che nei circuiti elencati corrosioni e incrostazioni calcaree e al migliora- (oltre 15°fr totali) andrebbe installato un impian-
possano penetrare sabbia, trucio- mento della qualità dell’acqua. to automatico di addolcimento. Tramite l’ap-
li di ferro e altri corpi estranei che posita valvola di miscelazione, in genere già in-
provocano corrosioni puntiformi Protezione dell’impianto acqua corporata nell’impianto o da installare a parte,
e danneggiano i macchinari colle- calda e fredda sanitaria ai servizi va effettuato un taglio dell’acqua addolcita con
gati alla rete idraulica. Un partico- Per una corretta valutazione delle strategie acqua greggia per riportare la durezza totale a
lare accorgimento è l’adozione di di protezione sarebbe opportuno conoscere le circa 7°fr, ideale per tutti gli utilizzi previsti in un
un filtro di tipo autopulente auto- caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua. È pos- albergo.
matico, che evita cali di pressione sibile ottenere questa analisi chiedendo al ge- A valle dell’addolcitore, per proteggere gli
dovuti allo sporco in concomitan- store locale dell’acquedotto, facendo eseguire impianti dalle incrostazioni calcaree che, sep-
za con i picchi di richiesta in parti- un’analisi da un laboratorio, oppure consegnan- pur in modo minore, la durezza residua di 7°fr
colari momenti della giornata. do un campione da almeno ½ litro alla nostra può provocare nel tempo, va effettuato un do-
Una volta installato il filtro au- agenzia locale. (Reperibile sul sito www.cilliche- saggio di sali minerali naturali adatti per l’acqua
topulente si può porre attenzione mie.com.) potabile, che possiedono la caratteristica di neu-
alla protezione degli impianti dalle Nel caso in cui la durezza dell’acqua è elevata tralizzare la durezza residua e di proteggere gli
impianti da fenomeni di corrosione. In caso di
impianti da tempo in esercizio, i sali sono anche
PERDITE DI CARICO. Esempio di depositi di corrosioni dovuti ad in grado di eliminare progressivamente incrosta-
un’acqua dolce e tubazione semiocclusa da incrostazioni calcaree
zioni e residui di corrosione già presenti.

Protezione dell’impianto di
riscaldamento ad acqua calda
In genere, gli impianti di riscaldamento ad ac-
qua calda un volta riempiti non richiedono signi-
ficative aggiunte di acqua, poiché quella in circo-
lazione resta sempre la stessa.
L’acqua erogata dall’impianto di addolcimen-
to è idonea per riempire gli impianti di riscalda-
mento, i quali vanno protetti dalle corrosioni e
dalle incrostazioni, aggiungendo all’acqua spe-
cifici condizionanti a protezione permanente in
grado sia di neutralizzare la durezza residua che
di formare un film protettivo per proteggere l’im-
pianto anche dalle corrosioni. In questo modo
verranno protetti dai tipici danni dell’acqua non
adeguatamente trattata e depurata anche la rac-
corderia, i miscelatori e le pompe di riciclo.
Va comunque tenuto presente che, nel
caso in cui l’acqua greggia fornita dall’acque-
dotto avesse già naturalmente una durezza di
7°fr oppure una durezza addirittura inferiore,

#9 51
dosato, ossia aggiunto all’acqua,
un particolare disinfettante appo-
sitamente formulato. Esistono in
ESPERIENZA DELLE AZIENDE

commercio anche prodotti in gra-


do di risanare circuiti già contami-
nati, senza la necessità di effettua-
re particolari interventi manuali
oppure di ristrutturazione.

L’acqua della piscina


Poiché la piscina di un alber-
go è considerata una piscina pub-
blica, occorre rispettare le stesse
leggi e prescrizioni in materia di
impianti di filtrazione, di tempi, di
sistemi di riciclo e degli additivi e
Impianto con filtrazione, addolcimento e sistema proporzionale di disinfettanti.
neutralizzazione dell’acqua in un albergo di medie dimensioni Per un’ottima filtrazione dell’ac-
qua, si consiglia di installare un fil-
tro ad effetto catalitico che con-
La perdita di efficienza del sistema dovu- sente la flocculazione in continuo,
ta alla minore trasmissione del calore in conse- sistema che permette di solidifica-
guenza delle incrostazioni è elevata e può toc- re le impurità disciolte, filtrandole
care punte anche del 60%. ed eliminandole. Per agevolare le
operazioni di manutenzione sa-
Lavanderia e cucina rebbe utile prevedere filtri auto-
L’acqua fornita dall’addolcitore a valle del matici con i quali è possibile im-
contatore è anche idonea per alimentare la la- postare la frequenza e i tempi di
vatrice e la lavastoviglie e per ottimizzare i cicli di lavaggio del filtro.
lavaggio, proteggendo la biancheria dall’infeltri- I filtri multistrato ad effetto ca-
mento; così come per ridurre in modo significati- talitico riducono notevolmente
vo il consumo di detersivi e detergenti. l’aggiunta di cloro, diminuendo la
Va tenuto presente che l’utilizzo per la lava- concentrazione nell’acqua in pi-
stoviglie di acqua meno dura riduce del 30-40% scina con vantaggio e gradimen-
SE INCROSTATO CONSUMA
la quantità di brillantante e detersivi necessa- to degli ospiti. Inoltre l’acqua, con il
DI PIÙ. Aumento del consumo
combustibile in rapporto allo ri al ciclo di lavaggio per evitare la formazione sistema multistrato, oltre ad essere
spessore delle incrostazioni calcaree. di antiestetiche macchie di calcare sui bicchieri, limpida e trasparente, avrà sempre
1 mm di incrostazioni incrementa problema a cui i ristoratori pongono particolare le caratteristiche di purezza pre-
il consumo del 12% circa attenzione. scritte dalle normative. n

l’installazione dell’addolcitore può essere evita- La Legionella Pneumophila negli


ta. Tuttavia non si risolve il problema delle cor- impianti di acqua calda sanitaria
Filtro automatico ad effetto
rosioni e quindi risulta necessaria l’aggiunta dei Come noto, nel circuito d’acqua calda sani-
catalitico multistrato
condizionanti, che qualora venissero impiegati taria può instaurarsi e proliferare la Legionella Cillit-Patent Supe
anche nel circuito igienico sanitario devono ave- Pneumophila.
re caratteristiche alimentari. L’inalazione della Legionella Pneumophila
si verifica prevalentemen-
te nelle docce, dove l’acqua
si polverizza in miriadi di mi-
cro gocce e vapori carichi
del batterio che l’ospite ina-
la facendolo penetrare anche
nel profondo dei polmoni
dove provoca le sue violente
manifestazioni.
Per impedire l’insedia-
mento e la proliferazione del
temuto batterio, nella tuba-
zione alimentata dai produt-
tori di acqua calda (boiler,
caldaie bi termiche, ecc.), va

52 #8
2011
Bologna 5-8 ottobre

SAIENERGIA INTEGRARE CON ENERGIA


Energia rinnovabile ed efficienza energetica nella più grande fiera dell’edilizia

Lo spazio di SAIE dedicato al Costruire Sostenibile, al


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Confronto tra pompe di calore

L’impiego di pompe
di calore invertibili ad
assorbimento consente
di ottenere dei vantaggi
energetici ed economici
a fronte di maggiori costi
d’investimento, con un pay
back che nel nord Italia
è di alcuni anni. Tuttavia
non tutte le configurazioni
d’impianto risultano
ugualmente vantaggiose

Alberghi
in città,
quando serve usare
Hotel
Bernini
Palace
Firenze

Chiller ad assorbimento
al bromuro di litio
l’assorbimento
N
di Filippo Busato, Renato Lazzarin e Marco Noro *
el settore del terziario,gli hotel sono tra
gli edifici a maggior consumo energeti-
co. Per tali motivi, soprattutto in fase di
retrofitting di strutture già esistenti, appare sem- et Balaras, 2004); e l’energia elettrica pare esse- medio degli alberghi di Singapore
pre più interessante la valutazione di tecnolo- re la “fonte” energetica maggiormente utilizzata. – 427 kWh/m² – (Priyadarsini et al.,
gie ad elevata efficienza per la climatizzazione Alcuni numeri tratti da uno studio (Karagiorgas 2009) e di Atene – 298 kWh/m² –
e la produzione di acqua calda sanitaria. I dati et al., 2007) possono aiutare a comprendere me- (Santamouris et al., 1996). Si tratta
ci dicono che negli hotel europei il 61% dell’e- glio l’entità dei consumi annui di energia pri- dunque di consumi molto eleva-
nergia consumata è dedicata alla climatizzazio- maria in gioco: 215 kWh/m² in Italia, 287 kWh/ ti, superiori a quelli dell’edilizia re-
ne ambientale, il 25% ai servizi (ascensori, illumi- m² in Spagna, 280 kWh/m² in Grecia e 420 kWh/ sidenziale media. Alcune possibili
nazione, cucine, ecc.) e il 15% all’a.c.s. (Daskalaki m² in Francia. Altri studi riportano il consumo soluzioni per ridurre l’entità di tali

54 #9
Funzionamento e prestazioni dell’impianto innovativo
Le prestazioni effettive delle macchine Figura 1 – Schema di funzionamento
sono state ricavate a partire dalle condizio- dell’impianto con scambiatore a
ni nominali di EER, COP e GUE (Gas Utilization terreno in regime estivo ed invernale
Efficiency), indicate nelle schede tecniche di (nella configurazione con scambio con
terreno). L’impianto raffreddato ad
noti produttori e corrette in funzione della aria presenta analoga configurazione
temperatura dell’acqua all’uscita dell’evapo-
ratore, della temperatura dell’acqua all’in- Nell’assorbitore
gresso degli assorbitori (soluzioni c, d, e), COND = condensatore;
dell’aria esterna in ingresso alle batterie con- GEN = generatore;
densanti (soluzioni a, b, f, g) ed in funzione EVAP = evaporatore,
della temperatura di mandata dell’acqua cal- climatizzato). L’occupazione massima prevista è pariASS = assorbitore.
a 150 persone, con andamento orario tipico di
Nell’UTA
un albergo cittadino. Per quanto riguarda i guadagni interni sensibili e latenti, si sono considerati
da di alimentazione degli assorbitori.
BF = batteria
valori tipici connessi alle persone, illuminazione, personale fredda;
computer (per uffici e reception) ed
BC = batteria
elettrodomestici (per la cucina). Il valore delle infiltrazioni calda;
è stato posto pari 0,6 V/h, mentre la
CT AUX
portata d’aria di rinnovo pari a 11 l/s per persona (UNI, = caldaia
1995) (AICARR, ausiliaria;
2010). Un carico termico
CF AUX = batteria
rilevante è costituito dall’acqua sanitaria, quantificato in circafredda
800 ausiliaria
kWh giornalieri.
Complessivamente il carico massimo termico è stato quantificato in 312 kW e quello frigorifero in
134 kW. Tali dati sono del tutto compatibili con alcuni studi recentemente pubblicati (Aprile,
2009), che forniscono alcuni numeri circa i fabbisogni energetici degli alberghi in Italia suddivisi
per categoria, tipo di occupazione, dimensioni.
fabbisogni sono state già delinea-
te dai citati autori e riguardano sia soluzioni per la climatizzazione e produzione di a.c.s.
Tabella I – Descrizione delle diverse soluzioni per la climatizzazione e produzione di a.c.s. dell’hotel considerato
ovvi interventi sugli edifici (isola- Soluzione Sorgente termica Tipo di macchina frigorifera Alternative
mento termico, ombreggiamen- a Caldaia+chiller Aria Chiller elettr. a compr.
Senza recupero termico
al condensatore
ti, …) e sulla riduzione dei consu-
Senza recupero termico
mi finali (installazione di sensori di b PdC a compr. Aria PdC revers. elettr. a compr.
al condensatore
presenza per l’illuminazione, ado- c LiBr-H2O torre
Acqua di torre
Assorbitore LiBr-H2O
Senza recupero termico
zione di carte-chiavi elettroniche evaporativa al condensatore
Acqua di torre Senza recupero termico
nelle stanze, …), sia interventi su- d H2O-NH3 torre Assorbitore H2O-NH3
evaporativa al condensatore
gli impianti (installazione di collet- e
LiBr-H2O a
Terreno Assorbitore LiBr-H2O
Con recupero termico al
tori solari termici per la produzio- terreno condensatore
H2O-NH3 aria Senza recupero termico
ne di a.c.s. e di energia frigorifera f
senza recupero
Aria Assorbitore H2O-NH3
al condensatore
in impianti di solar cooling); senza H2O-NH3 aria Con recupero termico al
g Aria Assorbitore H2O-NH3
TABELLA I

dimenticare l’utilizzo di impianti di con recupero condensatore


co/tri-generazione o di pompe di Descrizione delle diverse soluzioni per la climatizzazione
Le prestazioni effettive delle macchine sono state ricavate a partire dalle condizioni nominali di
calore, magari raffreddate ad ac- e produzione di a.c.s. dell’hotel considerato
EER, COP e GUE (Gas Utilization Efficiency) ricavati dalle schede tecniche di noti produttori e
qua di mare per gli hotel in loca- corrette in funzione della temperatura dell’acqua all’uscita dell’evaporatore, della temperatura
lità balneari. dell’acqua all’ingresso degli assorbitori (soluzioni c, d, e) e dell’aria esterna in ingresso alle batterie
condensanti (soluzioni a, b, f, g) ed in funzione della temperatura di mandata dell’acqua calda di
alimentazione degli assorbitori.
Il sistema innovativo Lo schema di funzionamento dell’impianto con scambiatore a terreno è mostrato in Figura 1 -
Per la climatizzazione a ciclo distinguendo per il funzionamento in ciclo estivo e invernale. L’impianto raffreddato ad aria
annuale di un albergo, si è voluto presenta analoga configurazione. È prevista l’integrazione della fornitura termica con una caldaia
confrontare l’adozione di sistemi ausiliaria (rendimento medio stagionale par 0,9):
– quando l’assorbitore non sia in grado di coprire il carico termico in estate (acqua sanitaria e
innovativi con gruppi ad assorbi- post-riscaldamento) poiché funziona seguendo il carico frigorifero, oppure
Figura 2 – Schema
mento con un sistema tradiziona- – nel caso di temperature dell’aria esterna troppo rigide (nel caso di utilizzo della batteria
dell’unità di trattamento
le (sol. a), cioè dotato di un grup- aria/acqua), quando
aria dell’applicazione l’assorbitore a LiBr-H2O viene spento.
po frigorifero a compressione di È prevista l’integrazione
considerata della fornitura frigorifera con una batteria ausiliaria (prestazioni calcolate
in funzione della temperatura dell’aria esterna):
vapore e di una caldaia a gas na-
– quando l’assorbitore non sia in grado di coprire il carico frigorifero in inverno
turale, e con una soluzione dota- (deumificazione nelle stagioni intermedie) poiché funziona seguendo il carico termico.
ta di sola PdC elettrica reversibi- e frigorifera (sol. b). Sia i sistemi innovativi che il sensibile sull’espulsione (efficienza del 50%) con
le a compressione meccanica per sistema tradizionale servono un’unità di tratta- un effetto di free-cooling ottenuto umidifican-
la produzione di energia termica mento dell’aria (Figura 2) con uno scambiatore do l’aria espulsa attraverso un saturatore adia-
batico (efficienza del 90%). Le diverse alternati-
ve previste sono riassunte in Tabella I. Si rimanda
alla bibliografia per maggiori dettagli sulla confi-
Heat pumps in hotel: cost efficiency and economics gurazione d’impianto e sulla logica di funziona-
The primary energy savings achieved through solutions using reversible absorption heat pumps are in the range 12- mento adottata (Castellotti et al., 2003).
37% in a climate of northern Italy. There are advantages that arise from a more efficient use of natural gas in winter Per questa tipologia d’impianto, l’integra-
and a reduced use of electricity. Translated into economic terms you get a savings system operating from 15% to
zione della fornitura termica con una caldaia au-
31%. Considering the initial investment costs, payback times are obtained between 3 and 5 years.
siliaria (rendimento medio stagionale par 0,9) è
keywords heat pumps, absorption, hotel, boiler, chiller prevista quando l’assorbitore non è in grado di co-
prire il carico termico in estate (acqua sanitaria e

#9 55
Assunzioni per l’analisi
L’analisi è stata condotta tramite un modello numerico per la simulazione del quantificato in circa 800 kWh giornalieri. Complessivamente, il carico massimo
comportamento termico ed energetico degli edifici in regime variabile (AA. VV., termico è stato quantificato in 312 kW e quello frigorifero in 134 kW. Tali dati sono
2004), appositamente integrato dai moduli dell’assorbitore e dello scambiatore del tutto compatibili con alcuni studi recentemente pubblicati (Aprile, 2009), che
a terreno (Minchio, 2002). L’arco temporale considerato è 10 anni (il corretto di- forniscono alcuni numeri circa i fabbisogni energetici degli alberghi in Italia sud-
mensionamento dello scambiatore a terreno necessita di un orizzonte temporale divisi per categoria, tipo di occupazione, dimensioni.
prolungato per verificare che l’assorbitore non raffreddi o riscaldi eccessivamen-
te il terreno che è dotato di un proprio accumulo). Per l’applicazione è stato scelto Caratteristiche dell’edificio
un tipico albergo di città con utilizzo annuale. Per quanto riguarda le condizioni L’edificio si sviluppa su due piani, con pianta rettangolare. La superficie
climatiche dell’aria esterna, si sono scelti i valori relativi alla città di Vicenza (UNI, complessiva calpestabile è pari a 4.000 m² ed il volume complessivo clima-
1994), mentre per i guadagni interni sensibili e latenti, sono stati considerati va- tizzato è 13.900 m³, per un totale di 60 camere con due posti letto. L’hotel è
lori tipici connessi a persone, illuminazione, personale computer (per uffici e re- stato suddiviso in otto zone termiche: hall-reception, bar, uffici, ristorante,
ception) ed elettrodomestici (per la cucina). Il valore delle infiltrazioni è stato po- cucina, camere, sala convegni e magazzino (quest’ultimo non climatizzato).
sto pari 0,6 V/h, mentre la portata d’aria di rinnovo pari a 11 l/s per persona (UNI, L’occupazione massima prevista è pari a 150 persone, con andamento orario
1995) (AICARR, 2010). Un carico termico rilevante è costituito dall’acqua sanitaria, tipico di un albergo cittadino.

Risultati dell’analisi
energetica
In Tabella II sono riportati i risul-
tati in termini di utilizzo delle fonti
energetiche e in termini di energia
espulsa attraverso un saturatore adiabatico (efficienza del 90%.). Si rimanda alla bibliografia per primaria per gli scenari contempla-
maggiori dettagli sulla configurazione d’impianto e sulla logica di funzionamento adottata
(Castellotti et al., 2003).
ti. Sono esclusi i contributi di pom-
pe e ventilatori dell’UTA, mentre è
considerato il lavoro di pompag-
RISULTATI DELL’ANALISI ENERGETICA ED ECONOMICA gio necessario per lo scambiatore
In Tabella II sono riportati i risultati in termini di utilizzo delle fonti energetiche e in termini di
energia primaria per gli scenari considerati. Sono esclusi i contributi di pompe e ventilatori a terreno. Nei confronti, in termi-
dell’UTA, mentre è considerato il lavoro di pompaggio necessario per lo scambiatore a terreno. Nei ni di energia primaria, si conside-
confronti in termini di energia primaria si considera una produzione di energia elettrica con un ra una produzione di energia elet-
rendimento del 45% (AEEG, 2008).
trica con un rendimento del 45%
Si nota subito come l’utilizzo di energia elettrica si riduca fortemente negli scenari con assorbitore
raffreddato ad aria e ancor più in quelli con assorbitore raffreddato ad acqua di torre, dove l’energia (AEEG, 2008).
elettrica è impiegata solamente per la batteria fredda ausiliaria. L’impiego di energia elettrica è Si nota subito come l’utilizzo
sensibilmente maggiore quando si prevede lo scambiatore a terreno, proprio per il lavoro di di energia elettrica si riduca for-
pompaggio in tal caso necessario, e che è stato quantificato prevedendo unaFlorence-Business-Hotel
pompa da 2 kW.
Il consumo di gas dell’assorbitore ad H2O-NH3 rimane alto se non si effettua il recupero termico al
temente negli scenari con assor-
condensatore raffreddato ad aria. Nello scenario con scambiatore a terreno, il consumo di gas bitore raffreddato ad aria e anco-
dovuto al funzionamento dell’assorbitore durante tutto l’anno e della caldaia ausiliaria in estate ra di più in quelli con assorbitore
risulta inferiore proprio
post-riscaldamento), per il recupero
poiché funzionatermico previsto sull’acqua
seguendo calcolate in al condensatore.
funzione della temperatura dell’aria raffreddato ad acqua di torre, dove
Complessivamente, rispetto al sistema tradizionale, il risparmio di energia primaria è più contenuto
ilnei
carico frigorifero,
sistemi oppure
raffreddati nel caso
ad acqua di temperatu-
di torre, esterna)
mentre sale al 17% viene invece
utilizzando considerata
la macchina quando l’assor-
ad ammoniaca l’energia elettrica è impiegata so-
re dell’aria esterna troppo rigide (nel caso di utiliz- bitore non è in grado di coprire
raffreddata ad aria. Introducendo il recupero termico estivo su quest’ultima (prevedendo a tal fine il carico frigorifero lamente per la batteria fredda
un accumulo termico adeguato), si ottiene un
zo della batteria aria/acqua) quando l’assorbitore a consumo di gas minore rispetto all’assorbitore a LiBr-
in inverno (deumificazione nelle stagioni interme- ausiliaria. Proprio per il lavoro di
H2O in virtù delle prestazioni ipotizzate leggermente superiori. Il risparmio complessivo arriva al
LiBr-H2O viene spento. L’integrazione della fornitu- die), poiché funziona seguendo il carico termico. pompaggio necessario, quantifi-
37%. Nel caso di scambiatore a terreno l’energia primaria è ridotta di circa il 20%.
ra frigorifera
Anche con unacon
la soluzione batteria
PdC ausiliaria (prestazioni
a compressione meccanica consente interessanti risparmi, dell’ordine cato prevedendo una pompa da
del 28%. Tali risultati si concretizzano anche nei relativi Fabbisogni di Energia Primaria (FEP) ed 2 kW, l’impiego di energia elettrica
emissioni di CO2eq riportati in Tabella II (per il calcolo di queste ultime si è assunto un fattore di è sensibilmente maggiore quan-
emissione pari a 0,2 kgCO2/kWhp per l’energia termica prodotta tramite processo di combustione del
gas naturale e 0,510 kgCO2/kWhe (Terna, 2010) per l’energia termica/frigorifera prodotta tramite do si prevede lo scambiatore a ter-
Utilizzazione annua media delle fonti energetiche
PdC/chiller elettrico a compressione meccanica). reno. Il consumo di gas dell’assor-

per i sistemi considerati


Tabella II - Utilizzazione annua media delle fonti energetiche per i sistemi considerati
bitore ad H2O-NH3 rimane alto se
non si effettua il recupero termi-
Energia prim. Gas naturale En. elettr.
Risparmio
FEP CO2eq
co al condensatore raffreddato ad
Soluzione en. prim. aria. Nello scenario con scambiato-
[kWh / a] [Sm3/a] [kWhe/a] [kWh/(m2 a)] [tCO2/a]
[%]
a Caldaia+chiller 974300 86087 67185 - 244 200 re a terreno, il consumo di gas do-
b PdC a compr. 706267 7716 284545 28% 177 160 vuto al funzionamento dell’assor-
c LiBr-H2O torre 856746 88699 3021 12% 214 172
bitore durante tutto l’anno e della
d H2O-NH3 torre 851742 83478 3021 13% 213 162
LiBr-H2O a caldaia ausiliaria in estate risulta in-
TABELLA II

e 780866 78119 14500 20% 195 157


terreno feriore proprio per il recupero ter-
H2O-NH3 aria
f
senza recupero
811681 83488 5217 17% 203 163 mico previsto sull’acqua al con-
H2O-NH3 aria densatore. Complessivamente,
g 613200 71702 5217 37% 153 140
con recupero rispetto al sistema tradizionale, il
È interessante monetizzare tali risultati, proprio per le differenti fonti energetiche in gioco. I costi di
56 #8
queste ultime vengono ipotizzati come medie dei valori registrati sul libero mercato e sul mercato
usi civili che industriali) diviene ridotta rispetto agli usi civili. Si deve sommare poi l’IVA, con
aliquota del 20%.
Ai risparmi legati all’utilizzo di energia va aggiunto il costo annuo aggiuntivo del sistema
tradizionale rispetto a quelli utilizzanti macchine ad assorbimento, legato al maggiore impegno di
potenza elettrica (circa 30 kW) e quantificato in 1.200 €. Si sono trascurati in prima analisi i
risparmio di energia primaria è più Costi annui per la climatizzazione
differenti costi di manutenzione. I risultati sono riportati in Tabella III.
contenuto nei sistemi raffredda-
ti ad acqua di torre, mentre sale
per i sistemi considerati
Tabella III - Costi annui per la climatizzazione per i sistemi considerati
al 17% utilizzando la macchina ad Energia Gas naturale Risparmio Risparmio
Soluzione Totale [€/a]
ammoniaca raffreddata ad aria. elettrica [€/a] [€/a] [€/a] [%]
Introducendo il recupero termico a Caldaia+chiller 8734 37878 46612 - -
estivo su quest’ultima (preveden- b PdC a compr. 36991 3395 40386 6227 13%
c LiBr-H2O torre 393 39028 39420 7192 15%
do a tal fine un accumulo termico d H2O-NH3 torre 393 36730 37123 9490 20%
adeguato), si ottiene un consumo LiBr-H2O a
e 1885 34373 36258 10355 22%
di gas minore rispetto all’assorbi- terreno
tore a LiBr-H2O in virtù delle pre- H2O-NH3 aria
f 678 36735 37413 9200 20%

TABELLA III
senza recupero
stazioni ipotizzate leggermente
H2O-NH3 aria
superiori. Il risparmio complessi- g 678 31549 32227 14385 31%
con recupero
vo arriva al 37%. Nel caso di scam-
biatore a terreno l’energia prima- Si scopre che il risparmio sui costi di esercizio annui per lo scenario con assorbitore ad H2O-NH3
ria è ridotta di circa il 20%. Anche vale il 20%, arrivando al 31% con il recupero termico estivo. Il risparmio per l’assorbitore a LiBr-
la soluzione con PdC a compres- H2O accoppiato al terreno è del tutto simile (22% - tale risultato è influenzato fortemente
dall’utilizzo di energia elettrica per il pompaggio). Le restanti alternative offrono invece un
sione meccanica consente inte- costo annuo aggiuntivo del sistema tradizionale è influenzato fortemente dall’utilizzo di energia
risparmio più contenuto.
ressanti risparmi, dell’ordine del rispetto
E’ stata a quelli
condottautilizzanti
quindimacchine
un’analisi ad di
assorbi-
convenienzaelettrica per il pompaggio).
economica di massima Le sulrestanti
valore alterna-
attualizzato
28%. Tali risultati si concretizzano mento, legato al maggiore impegno di potenza
dell’investimento. L’orizzonte temporale considerato per l’assorbitore ad H2O-NHcontenuto.
tive offrono invece un risparmio più 3 è di 15 anni,
anche nei relativi Fabbisogni di elettrica
mentre(circa
per lo 30scenario
kW) e quantificato in 1.200 a€.terreno
con scambiatore Si si è scelto un orizzonte temporale di 30 anni (vita
Energia Primaria (FEP) ed emissio- sono
utiletrascurati in prima analisi
degli scambiatori i differenti costi
in polietilene), di
prevedendo Analisi di convenienza
allo scadere del 15° anno economica
la sostituzione delle
ni di CO2eq riportati in Tabella II (per caldaie
manutenzione. e del chiller del sistema tradizionale e dell’assorbitore e dei gruppi ausiliari
È stata condotta quindi un’analisi di degli impianti
conve-
il calcolo di queste ultime si è as- innovativi. Il tasso di sconto utilizzato è
I risultati sono riportati in Tabella III. Si scopre pari al 4%.
nienza economica di massima sul valore attua-
In definita, ipotizzando un extra-investimento iniziale pari a 48.000 €, comprensivi di ausiliari, per
sunto un fattore di emissione pari che il risparmio sui costi di esercizio annui per lo lizzato dell’investimento. L’orizzonte temporale
gli scenari f e g (assorbitore ad H2O-NH3 raffreddato ad aria), 130.000 € per lo scenario e
a 0,2 kgCO2/kWhp per l’energia ter- scenario con assorbitore ad H2O-NH3 vale
(assorbitore a LiBr-H2O con ausiliari e scambiatore il 20%, considerato per l’assorbitore
a terreno), 35.000 €ad H2O-NH3
per è di 15c e d
gli scenari
mica prodotta tramite processo di arrivando al 31%
(assorbitori con il recupero
raffreddati ad acquatermico estivo. eIl 5.000
di torre) anni, mentre
€ per per lo scenario
la soluzione con scambiatore
b, si sono a
ottenuti i risultati
combustione del gas naturale e risparmio per l’assorbitore
riportati in Figura 3. a LiBr-H2O accoppiato terreno si è scelto un orizzonte temporale di 30
0,510 kgCO2/kWhe (Terna, 2010) per al terreno è del tutto simile (22% – tale risultato anni (vita utile degli scambiatori in polietilene),
l’energia termica/frigorifera pro-
dotta tramite PdC/chiller elettrico
a compressione meccanica).

Analisi dei costi annui


per la climatizzazione
È interessante monetizzare tali
risultati, proprio per le differenti
fonti energetiche in gioco. I costi
di queste ultime vengono ipotiz-
zati come medie dei valori regi-
strati sul libero mercato e sul mer-
cato tutelato per utilizzatori con
consumi coerenti con quelli de-
lineati in questa analisi, relative al
2009 (AEEG, 2010): 13 c€/kWhe per
l’energia elettrica e 44 c€/Sm³ per
il gas naturale che però nel settore
alberghiero gode di accisa agevo-
lata (confr. box). Ai risparmi legati
all’utilizzo di energia va aggiunto il

Tassazione agevolata per il gas metano


Nonostante il prezzo del gas metano abbia subìto in questi ultimi anni un sensi- i consumi nell’anno termico non superano 1.200.000 m³ (come nel caso del nostro
bile incremento (in Italia risulta tra i più alti d’Europa, anche a causa del livello studio), l’accisa erariale ridotta è pari a 0,012498 euro ed è fissa. Di conseguenza,
di tassazione), tale costo può essere ridotto grazie alle disposizioni – introdot- anche l’addizionale regionale (che generalmente è fissata nella misura del 50%
te nell’ordinamento italiano su proposta di Federalberghi – che consentono alle dell’accisa erariale sia per usi civili che industriali) diviene ridotta rispetto agli usi
imprese del settore alberghiero che ne fanno richiesta di beneficiare di una tas- civili. Si deve sommare poi l’IVA, con aliquota del 20%.
sazione agevolata, equiparando di fatto gli usi alberghieri a quelli industriali. Se

#8 57
Figura 3 – Valore Attuale prossimi anni se guardiamo ai dati
Netto differenziale (rispetto storici (AEEG, 2010). La soluzione g
la soluzione a di Tabella rimane la più conveniente al cre-
I) e payback scontato scere del prezzo dell’energia elet-
delle diverse alternative
utilizzanti PdC reversibili trica, sia rispetto la soluzione tradi-
zionale a sia rispetto la soluzione
con PdC reversibile a compressio-
ne (sol. b), grazie al minor utiliz-
zo della “fonte energia elettrica”.
All’aumentare del prezzo del gas
l’ipotesi di utilizzo della macchi-
na ad assorbimento diventa sem-
(3-4 anni). Tutte le altre soluzioni sono decisa- pre meno conveniente rispetto la
prevedendo allo scadere del 15°anno la sostitu- mente meno vantaggiose (pur garantendo tut- sol. b (pur rimanendo entrambe
zione delle caldaie e del chiller del sistema tradi- te risultati economici migliori della soluzione a), più vantaggiose della sol. a), fino
zionale e dell’assorbitore e dei gruppi ausiliari de- perché consentono VAN minori con payback a raggiungere il pareggio del VAN
gli impianti innovativi. Il tasso di sconto utilizzato confrontabili se non maggiori. L’utilizzo dell’as- differenziale per un aumento del
è pari al 4%. In definita, ipotizzando un extra-in- sorbitore accoppiato a terreno non risulta con- 30% del prezzo del gas. L’utilizzo
vestimento iniziale pari a 48.000 €, comprensi- veniente nell’orizzonte temporale considerato. È della PdC elettrica a compressio-
vi di ausiliari, per gli scenari f e g (assorbitore ad opportuno far notare che, ipotizzando la presen- ne meccanica (sol. b) diventa for-
H2O-NH3 raffreddato ad aria), 130.000 € per lo za di un terreno roccioso, i costi di perforazione temente svantaggioso con un
scenario e (assorbitore a LiBr-H2O con ausiliari e sarebbero ancora maggiori, a fronte di prestazio- aumento del prezzo dell’energia
scambiatore a terreno), 35.000 € per gli scenari ni energetiche leggermente migliori dovute alla elettrica superiore al 20% (a cau-
c e d (assorbitori raffreddati ad acqua di torre) e maggiore conduttività termica. sa dell’elevata quantità di questa
5.000 € per la soluzione b, si sono ottenuti i risul- “fonte” utilizzata rispetto alle altre
tati riportati in Figura 3. soluzioni, vedi Tabella III).
In termini di VAN differenziale delle diverse Ipotizzando un aumento
alternative rispetto lo scenario tradizionale (a), del costo dell’energia Nel resto d’Italia…
l’utilizzo dell’assorbitore ad acqua-ammoniaca È stata condotta infine un’analisi di sensitivi- Svolto al variare del clima di ri-
raffreddato ad aria con recupero al condensato- tà del VAN differenziale (Figura 4) e del tempo ferimento e quindi del rapporto fra
re garantisce il risultato economico migliore, con di ritorno al crescere dei prezzi delle fonti ener- fabbisogni per il riscaldamento e
un tempo di ritorno scontato più che accettabile getiche, situazione certamente ipotizzabile nei quelli per il raffrescamento (il fab-
bisogno di a.c.s. non varia sostan-
zialmente, come riportato anche in
Aprile, 2009), lo stesso studio porta
a risultati diversi. Nel caso in esame,
ad esempio, si sono svolte le simula-
zioni anche per un clima del centro
Figura 4 – Valore Attuale Italia (Roma) che prevede sostan-
Netto differenziale (rispetto zialmente una diminuzione del 50%
la soluzione a di Tabella del fabbisogno invernale ed un au-
I) delle alternative più mento del 50% di quello estivo. In
significative (macchina ad
termini di energia primaria, limitan-
ammoniaca con recupero
e pdc elettrica) al variare doci ai due casi b e g, ciò significa un
del prezzo dell’energia risparmio rispettivamente del 20%
elettrica e del gas naturale e del 14% (contro il 28% e 37% nel
caso di Vicenza) rispetto alla solu-
zione tradizionale a. Ciò si traduce,
dal punto di vista economico, in un
VAN differenziale di, rispettivamen-
te, 49.000 e 105.000 €, con tempi
di ritorno dell’investimento di 1,7 e
6,2 anni. La pompa di calore elettri-
ca diventa molto più interessante,
rispetto alla soluzione ad assorbi-
mento con recupero termico (oltre
che, ovviamente, rispetto la soluzio-
ne tradizionale), nei climi più miti,
cioè con un rapporto tra fabbisogni
estivi ed invernali sempre meno sbi-
lanciato verso i secondi.

58 #8
CONCLUSIONI
I risparmi di energia primaria BIBLIOGRAFIA
ottenuti tramite le soluzioni che AEEG, 2008, Delibera EEN 3/08, Aggiornamento del fattore di conversione dei kWh in tonnellate equivalenti di petrolio connesso al meccanismo dei titoli di efficienza energetica
utilizzano PdC reversibili ad assor- AEEG, 2010, Relazione annuale sullo stato dei servizi e sull’attività svolta Aprile M., 2009, Caratterizzazione energetica del settore alberghiero in Italia, ENEA, Report RSE/2009/162
AA.VV., 2004, TRNSYS: A Transient System Simulation Program, TRNSYS Manual, Version 16
bimento sono compresi nell’inter-
AICARR, 2010, Manuale di ausilio alla progettazione termotecnica Bohdanowicz P., Churie-Kallhauge A., Martinac I., 2001, Energy-Efficiency and Conservation in Hotels –
vallo 12-37% in un clima del nord Towards Sustainable Tourism, Proc. of the 4th International Conference on Asia-Pacific Architecture
Italia. Sono vantaggi che nascono Castellotti F., Lazzarin R., Minchio F., Noro M., 2003, Possibilità applicative delle pompe di calore ad assorbimento nell’edilizia alberghiera, Convegno AICARR “L’impiantistica al-
da un utilizzo del gas naturale più berghiera: valutazioni tecniche, economiche e gestionali”
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e da un ridotto impiego di ener- vol. 36(11), pp. 1091-1105
Hellström G., Claesson J., Eftring, Mazzarella L., Johansson, Duct ground heat storage model. Lund
gia elettrica, limitata ad un grup-
DST. TRNSYS 13.1 Version 94/01/27, Dep. of Mathematical Physics, University of Lund,
po frigorifero elettrico ausiliario Sweden, 1994
nelle mezze stagioni e al lavoro di Karagiorgas M., Tsoutsos T., Moia-Pol A., 2007, A simulation of the energy consumption monitoring in Mediterranean hotels application in Greece, Energy and Buildings, vol. 39,
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biatore a terreno. Traducendo in Khemiri A., Hassairi M., 2005, Development of energy efficiency improvement in the Tunisian hotel sector: a case study, Renewable Energy, vol. 30, pp. 903-911
termini economici si ottiene un ri- Mavrotas G., Demertzis H., Meintani A., Diakoulaki D., 2003, Energy planning in buildings under uncertainty in fuel costs: the case of a hotel unit in Greece, Energy Conversion and
Management, vol. 44, pp. 1303-1321
sparmio di gestione dell’impianto
Minchio F., 2002, Analisi tecnico-economica di accumuli stagionali a terreno, Tesi di Laurea, Relatore Prof. R. Lazzarin, Università degli Studi di Padova
dal 15% al 31%. Considerando i co- Priyadarsini R., Xuchao W., Eang L.S., 2009, A study on energy performance of hotel buildings in Singapore, Energy and Buildings, vol. 41(12), pp. 1319-1324
sti di investimento iniziali, si otten- Railio J., 2011, L’efficienza parte dai prodotti, Aicarr Journal, 7, pp. 8-13
gono tempi di recupero dell’inve- Santamouris M., Balaras C.A., Dascalaki E., Argiriou A., Gaglia A., 1996, Energy conservation and retrofitting potential in Hellenic hotels, Energy and Buildings, vol. 24, pp. 65-75
stimento compresi fra 3 e 5 anni Terna, 2010, Dati statistici (www.terna.it)
per le soluzioni ad aria e a torre, UNI 10349:1994, Riscaldamento e raffrescamento degli edifici – Dati climatici
UNI 10339:1995, Impianti aeraulici ai fini di benessere. Generalità, classificazione e requisiti. Regole per la richiesta d’offerta, l’offerta, l’ordine e la fornitura
mentre l’investimento non risul-
ta conveniente per l’assorbitore
accoppiato a terreno. L’analisi va
ovviamente approfondita in fun- * Filippo Busato, Renato Lazzarin, Marco Noro, RINGRAZIAMENTI
zione del clima e del profilo di oc- Dipartimento di Tecnica e Gestione dei siste- Si ringraziano gli ingg. Francesco Castellotti e Fabio
cupazione dell’hotel. n mi industriali, Università di Padova – Sede di Minchio per l’apporto fornito allo sviluppo del model-
Vicenza lo di simulazione.

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Assorbimento vs Compressione

Pompe di calore
ad assorbimento
Tecnologia e
potenzialità
L
a primissima applicazione del fenomeno dell’as-
sorbimento si può far risalire al 1777, quando
lo scienziato scozzese Gerald Nairne si rese Aspetti impiantistici ed economici delle
conto che l’evaporazione d’acqua in una campa-
na di vetro sotto vuoto era fortemente accele-
pompe di calore ad assorbimento in confronto
rata dalla presenza di un recipiente contenente con le pompe di calore a compressione
acido solforico. Tramite l’evaporazione di etere
etilico nel 1758 lo scozzese William Cullen aveva
di Renato Lazzarin*
prodotto ghiaccio artificialmente.
Ci vorranno circa 100 anni prima che in
Francia i fratelli Carré brevettino e realizzino la Columbus Iron Works, mise in commercio a Altenkirch. Quest’ultimo in par-
macchine frigorifere ad assorbimento sia a ci- partire dal 1880 oltre 600 macchine con capaci- ticolare [2] sviluppò una serie di
clo intermittente (produzione di freddo median- tà produttiva di ghiaccio fino a 100 tonnellate al proposte che hanno trovato ap-
te evaporazione di refrigerante, assorbimento giorno. La particolarità delle macchine ad assor- plicazione nelle macchine più mo-
e rimpiazzo della sostanza assorbente quando bimento è il loro azionamento tramite energia derne; un esempio per tutti il ci-
esausta) che a ciclo continuo [1]. termica, per cui in modo apparentemente para- clo GAX, di cui si parlerà più avanti.
La prima applicazione ebbe carattere essen- dossale “producono freddo con il caldo”. La storia dell’assorbimento prose-
zialmente voluttuario (produzione di caraffe di gue con il brevetto del ciclo ad as-
acqua ghiacciata per i caffè parigini), mentre la Nel Novecento sorbimento a diffusione (Munters
seconda trovò utilizzo prima di tutto nella pro- A partire dagli inizi del secolo scorso impor- e Platen, 1920) che è alla base di
duzione industriale di ghiaccio (le prime macchi- tanti scienziati cominciarono ad occuparsi di molti frigoriferi silenziosi da came-
ne ne producevano anche 100 kg/h) e in segui- queste macchine e dei processi secondo cui fun- ra d’albergo o da campeggio. Nel
to nel trasporto refrigerato delle carni attraverso zionavano. L’elenco di questi annovera scienzia- decennio 1930-40 alla sperimen-
l’Atlantico. La tecnologia ebbe un successo com- ti del calibro di Albert Einstein (cui è dovuto un tata coppia ammoniaca-acqua si
merciale di tutto rispetto: una singola azienda, brevetto), Hans Lorenz, Rudolf Planck e Edmund affiancò quella basata su acqua

60 #9
come refrigerante e come sostan- COME
za assorbente sali di litio (in parti-
colare bromuro) in soluzione con FUNZIONANO?
acqua. Una serie di grandi azien- Alla base delle macchine ad as-
de sviluppò prodotti commerciali sorbimento vi è il fenomeno per
basati sull’assorbimento con mac- cui esistono coppie di sostanze
chine anche di grande potenza che presentano una forte affinità:
frigorifera (oltre 2 MW). Qualche una sostanza (assorbente) risulta
nome dà un’idea della loro impor- molto avida dell’altra (refrigeran-
tanza: Carrier, Arkla Servel, York e te) e quindi tende ad assorbirne
Trane. Nel 1965 il 30% delle gran- i vapori, portandoli in soluzione.
di macchine frigorifere negli Stati Se si vuole una descrizione un po’
uniti operava con la tecnologia meno generica, conviene riferir-
dell’assorbimento. si alla Figura 1 che rappresenta la
Con la crisi energetica del 1973, tensione di vapore dell’acqua in
la tecnologia andò in crisi, soprat- funzione della temperatura, sia in
tutto per le piccole macchine ali- presenza di acqua allo stato puro
mentate da fiamma diretta, poi- che di una soluzione assorben-
Figura 1 – PRESSIONE. Pressione di vapore di
ché a fronte di tariffe elettriche te (acqua + un sale igroscopico)
soluzioni acquose di cloruro di litio a diversa
relativamente stabili vi fu un au- a diverse concentrazioni. Scelta concentrazione in funzione della temperatura
mento brusco delle tariffe del gas. una concentrazione della solu- confrontata con la pressione di saturazione dell’acqua
Nel giro di due anni la produzio- zione (ad esempio il 25% in sale),
ne si ridusse di dieci volte e alcune si vede che per ogni temperatura
aziende vendettero i loro brevetti la tensione del vapore dell’acqua
ai giapponesi, fortemente interes- in equilibrio con la soluzione è si-
sati a produrre il freddo con impie- gnificativamente più bassa rispet-
go ridotto di energia elettrica. A to a quella che compete al liquido
partire dal 1979 nacque un impor- allo stato puro. Di conseguenza,
tante mercato asiatico che doveva il vapore tende a migrare verso la
coinvolgere oltre al Giappone an- soluzione e ad esserne assorbito.
che India, Cina e Corea. Nel 1991 La differenza di pressione esiste
un’azienda italiana acquisì la tec- anche per temperature del vapo-
nologia Servel dell’acqua-ammo- re d’acqua parecchi gradi più bas-
niaca, rivitalizzando la produzione se di quella della soluzione che è Figura 2 – COMUNICAZIONE. Due recipienti ermetici in
comunicazione: un evaporatore (E) ed un assorbitore (A)
e innovandola fino allo sviluppo di quindi in grado di effettuare l’as-
interessanti modelli di pompa di sorbimento anche se “più calda”.
calore ad assorbimento. Se quindi si mettono in comu-
Le problematiche legate alle nicazione due recipienti (Fig. 2),
crisi energetiche e all’inquina- uno contenente un refrigerante
mento ambientale portavano in che alla temperatura ambiente in
primo piano l’esigenza di svilup- cui è collocato evapori e l’altro la
pare le fonti rinnovabili. La pro- sostanza assorbente ad una tem-
duzione del freddo per via termi- peratura opportuna, il vapore di
ca portava un rinnovato interesse refrigerante passerà nell’altro reci-
nella tecnologia dell’assorbimen- piente con un effetto di estrazio-
to per la possibile realizzazione di ne simile a quello sviluppato da un
impianti solari di condizionamen- compressore. Si produrrà un effet-
to nei quali collettori solari alimen- to frigorifero e l’energia termica Figura 3 – Schema a blocchi sul piano
tano macchine frigorifere ad as- sottratta da E si ritroverà in A quan- temperatura pressione di una macchina
sorbimento [3]. do il vapore passa in soluzione [4]. ad assorbimento elementare
Nella zona inferiore sinistra si notano i due elementi prima ricordati,
l’evaporatore e l’assorbitore. Una pompa preleva la soluzione che si
è arricchita del refrigerante che ha assorbito e la invia ad un organo
(generatore) dove la fornitura di calore separa vapore di refrigerante
Absorption heat pumps: technology and potentiality dalla soluzione. La comunicazione del generatore con un sistema
The first application of the absorption phenomenon dates back to 1777. After nearly a century a temperatura più bassa fa migrare il vapore verso quest’ultimo
the first refrigeration equipment have been made with a commercial success. The development (condensatore), ove condensa con effetto termico. A quel punto il
of the machines is done with varying success until the relatively recent implementation of ab- refrigerante può ritornare alla pressione più bassa dell’evaporatore
sorption heat pumps. This is certainly the most convenient mode of operation for these machi- chiudendo il ciclo. Per quanto riguarda la soluzione rigenerata, essa
nes in comparison with compression heat pumps. ritorna all’assorbitore. Si osservi come l’insieme pompa + generatore
consente di ritrovare i vapori di refrigerante che erano alla pressione
Keywords: absorption heat pumps, Gas Utilization Efficiency, GAX cycle, refrigeration minore dell’evaporatore alla più alta pressione del condensatore con
un effetto che viene realizzato altrimenti tramite un compressore.

#9 61
Ciclo GAX di una macchina acqua-acqua
Lo schema a blocchi della macchina, rappresentato in
fig. 5, fa riferimento ad una macchina specifica del tipo
acqua-acqua. Esistono anche macchine del tipo aria-
acqua (sorgente esterna aria). Molte di queste macchi-
ne hanno la possibilità del funzionamento nella dop-
pia modalità pompa di calore/macchina frigorifera. Il
punto di partenza nell’esame della figura può essere il
generatore, ubicato sulla sinistra ed identificabile per
il bruciatore laterale che permette di sviluppare i va-
pori di ammoniaca dalla soluzione acqua-ammoniaca.
Questi vapori, evidenziati dal colore giallo, vengono
Figura 5 – SCHEMA A BLOCCHI di una pompa
rettificati (il vapore d’acqua che si è sviluppato nel ge-
di calore ad assorbimento del tipo
neratore assieme all’ammoniaca, viene lì condensato acqua-acqua operante secondo
per produrre ammoniaca pressochè pura) e poi passano il ciclo GAX Per cortese autorizzazione di Robur SpA
al condensatore (posto quasi all’estrema destra) dove
producono un primo effetto termico utile. L’ammoniaca
liquida (colore verde) evapora nella batteria evaporan-
te posta all’estrema destra, sottraendo energia termica
alla sorgente fredda. Il vapore viene indirizzato verso l’assorbitore/rigeneratore (posto proprio nel centro della figura). Qui l’assorbimento dà luogo ad un im-
portante sviluppo termico in una gamma di temperature ampia per la forte differenza di concentrazione fra soluzione ricca e soluzione povera. Questo sviluppo
termico riduce la quota termica che il bruciatore deve fornire al generatore, dal momento che la soluzione ricca in refrigerante che passa attraverso il serpen-
tino visibile all’interno del dispositivo viene portata ad una temperatura relativamente elevata prima di passare al generatore (ciclo GAX – Gas Absorber Heat
Exchanger). L’assorbimento completo del refrigerante e il raffreddamento della soluzione consentono un riscaldamento ulteriore nel secondo assorbitore (che
affianca il condensatore). Una pompa a membrana porta la soluzione (colore arancio) che ha completato l’assorbimento a preriscaldarsi prima nel serpentino del
rettificatore e poi nell’ampio scambiatore GAX, dove già cominciano a separarsi vapori di refrigerante.

Ciclo continuo
Riscaldamento e diluizione della soluzione generatore. Due unità termiche vanno sottrat- anche perché il COP così definito
assorbente richiedono una suo raffreddamen- te nel contempo a condensatore e ad assorbito- è una sorta di Rapporto di Energia
to e una sua rigenerazione. È quanto si realiz- re. In termini prestazionali il COP frigorifero della Primaria (PER, Primary Energy
za nel ciclo continuo che viene schematizzato macchina (rapporto fra freddo prodotto e calo- Ratio) [5,6]. Più recentemente nei
in fig. 3 con lo schema a blocchi inserito in un re da fornire) può essere al più circa 1, mentre se documenti ufficiali si fa riferimento
grafico pressione-temperatura che evidenzia l’interesse è all’effetto termico a temperatura in- al GUE (Gas Utilization Efficiency).
che la macchina opera su due pressioni e tre termedia (assorbitore + condensatore), il COP te- Nell’ambito delle pompe di calo-
temperature. orico può arrivare a 2. Nelle macchine reali il COP re la miscela acqua ammoniaca
Un rapido esame dei bilanci termici del ci- frigorifero può valere 0,6-0,8, mentre in pompa (l’acqua è la sostanza assorben-
clo appena rappresentato mostra che, gros- di calore può anche superare 1,6. Questo mostra te e l’ammoniaca è il refrigeran-
so modo, ad ogni unità di freddo prodotta si che la vocazione primaria di queste macchine te) ha una posizione di quasi mo-
deve fornire, come minimo, un’unità termica al è proprio il funzionamento in pompa di calore, nopolio. Infatti riesce a produrre

62 #8
temperature utili anche superiori
ai 60°C e a ad operare con una sor-
gente fredda a temperature an-
che di -20°C.

Ciclo GAX
Si vuole terminare questa bre-
ve descrizione del funzionamen-
to, presentando uno schema più
realistico della macchina. La mi-
gliore comprensione dello sche-
ma della macchina richiede uno
sforzo particolare nel compren-
dere le trasformazioni di ciclo, rap-
presentate nel diagramma di fi-
gura 4 (pressione, temperatura,
concentrazione). Le linee “diago-
nali” del grafico rappresentano,
a partire da sinistra verso destra,
concentrazioni crescenti nella so- POMPA DI CALORE AD ASSORBIMENTO. Settore terziario CREDIT Robur
stanza assorbente (la prima linea
ammoniaca pura, l’ultima acqua
pura). Evaporatore e condensa- con una gamma di temperatu-
tore operano con refrigerante re che vanno nel grafico da 100
puro (nel grafico riportato rispet- fino a 200°C. Come si vede, esi-
tivamente alle temperature di 4 e ste un’ampia sovrapposizione
49°C). Il processo di assorbimen- fra le temperature dell’assorbi-
to avviene invece in una gamma tore che sono per un bel tratto
di temperature che va dai valo- maggiori di quelle del genera-
ri più alti in corrispondenza alla tore. Esiste, quindi, la possibi-
massima concentrazione in acqua lità di scambiare calore fra as-
(137°C) ai valori più bassi dovuti al sorbitore e generatore (ciclo
raffreddamento dell’assorbitore GAX), riducendo l’input termi-
con concentrazioni ormai diluite co da fornire al generatore e di
(40°C). Anche il generatore opera conseguenza migliorando si-
entro due concentrazioni limite, gnificativamente il COP della
Figura 4 – CICLO GAX. Rappresentazione del
la più diluita e la più concentrata, macchina.
ciclo GAX sul diagramma pressione temperatura
della miscela acqua-ammoniaca

ASPETTI IMPIANTISTICI ED ECONOMICI [7]


Una prima caratteristica si- termini di energia primaria sono molto elevate. temperatura della sorgente fredda. La fig. 6 mo-
gnificativa di queste macchine è Generalmente il GUE supera 1,4, ma nelle mac- stra il GUE in funzione della temperatura dell’aria
la ridottissima richiesta di poten- chine alimentate a gas, in cui si realizza anche la esterna nella gamma da -20 a 20°C. Nell’intervallo
za/energia elettrica per il funzio- condensazione sui fumi di scarico, si è arrivati a di “normale” impiego nei climi del Nord Italia (da
namento. Per dare degli ordini di 1,7. Nel confronto con le macchine elettriche si -5 a 10°C) il GUE passa da 1,7 a 1,5 con una riduzio-
grandezza, una pompa di calo- deve considerare il rendimento medio di trasfor- ne di poco superiore al 10%. Una pompa di calo-
re ad assorbimento con una po- mazione nelle centrali termoelettriche dell’ener- re elettrica, nello stesso intervallo, potrebbe pas-
tenza resa di circa 40 kW richie- gia chimica dei combustibili in energia elettri- sare da 3,5 a 2,3 con una riduzione di quasi il 50%.
de una potenza elettrica per la ca. Con i rendimenti medi italiani l’equivalenza La pompa di calore ad assorbimento consente di
pompa delle soluzioni di appena energetica con 1,7 si ha fra 3,5 e 4 per la pompa ottenere temperature di mandata relativamente
500 W. L’impegno elettrico è quin- di calore elettrica. elevate con una limitata penalizzazione di pre-
di molto ridotto, mentre una pari stazioni. Si veda in fig. 7 l’andamento del GUE per
potenza resa da una pompa di ca- Problematiche legate una certa temperatura della sorgente fredda al
lore a compressione richiede oltre alla temperatura variare della temperatura utile prodotta. La mac-
10 kW con un onere contrattuale L’efficienza della pompa di calore ad as- china produce acqua a 55°C con un GUE di 1,4,
non trascurabile. Le prestazioni in sorbimento risente in maniera moderata della ma può lavorare con rese apprezzabili fino a 65°C.

#8 63
Figura 6 – TEMPERATURA SORGENTE FREDDA. Figura 7 – TEMPERATURA ACQUA CALDA. GUE (Gas
GUE (Gas Utilization Efficiency) in funzione Utilization Efficiency) in funzione della temperatura
della temperatura della sorgente fredda dell’acqua calda prodotta dalla macchina

Nelle pompe di calore a compressione la penalità è


molto più forte e nel passaggio da 35 a 55°C è spesso
superiore al 30%. Questa capacità di lavorare a tem-
perature più elevate rispetto alle pompe di calore a
compressione può risultare preziosa nelle ristruttu-
razioni con terminali a radiatori che, alle temperature
consentite dalla pompa di calore ad assorbimento,
riescono a scambiare i ¾ della potenza di progetto,
che potrebbe ridursi a tale livello con la semplice so-
stituzione degli infissi. Inoltre risulta superato ogni
problema di produzione dell’acqua calda sanitaria.
L’equivalenza in termini di energia primaria fra pom-
pe di calore a compressione e ad assorbimento im-
plica che le prime devono recuperare dalla sorgen-
te fredda la quota perduta in centrale termoelettrica.
Supponendo un’equivalenza dal punto di vista ener-
getico fra un COP di 4 per le prime e un GUE di 1,6
per le seconde, ogni kWt utile prodotto dalle prime
richiede 0,75 kW dalla sorgente fredda, mentre per
la pompa di calore ad assorbimento sono sufficien-
ti 0,375 kW.
Dal momento che la sorgente fredda è spesso
impropriamente indicata come sorgente gratuita,
ma in realtà non lo è affatto, il vantaggio è tutt’altro
che trascurabile. Non si pensi solo ad una pompa di
calore a terreno, ma anche ad acqua di falda con re-
lativa movimentazione tramite pompa, se non ad-
dirittura ad aria per il dimensionamento di batteria
e relativo ventilatore. La macchina ad assorbimento
POMPA DI CALORE AD ASSORBIMENTO. Edificio residenziale CREDIT Robur
è inoltre complessivamente una macchina statica,

Figura 8 – COSTI POMPA DI CALORE AD


ASSORBIMENTO. Costo del kWh termico prodotto da Figura 9 – COSTI POMPA DI CALORE ELETTRICA A
una pompa di calore ad assorbimento in funzione del COMRESSIONE. Costo del kWh termico prodotto da una
COP per quattro diverse tariffe per il gas naturale pompa di calore elettrica a compressione in funzione del
COP per quattro diverse tariffe dell’energia elettrica

64 #8
quindi limitatamente soggetta ad la ragionevole variabilità da un costruttore Bibliografia
usura e con una proverbiale affida- o da un modello all’altro) è sostanzialmente [1] Thévenot, R. A history of refrigeration throughout the world, IIR,
bilità. Come tutte le pompe di ca- confrontabile, si deve tenere presente che la Paris, 1979.
[2] Stirlin, H. Contribution d’Altenkirch à la réalisation de machines fri-
lore nella versione acqua-acqua si potenza frigorifera di una pompa di calore
gorifiques à absorption, Les pompes à chaleur à absorption, Pyc Ed.,
presta alla produzione contempo- ad assorbimento è grosso modo la metà del- Paris, 19-36, 1983.
ranea di riscaldamento e raffred- la sua potenza termica nominale. Dal punto [3] Lazzarin, R. L’energia solare e la produzione del freddo, PEG, Milano,
damento, spesso utile nel settore di vista dei costi di esercizio tutto dipende 1983.
terziario od industriale. Si deve te- dalle tariffe elettriche e del gas. Si possono [4] Lazzarin, R. Il condizionamento dell’aria e il gas naturale, PEG,
nere presente il ben diverso rap- confrontare le curve di fig. 8, relativa a costi Milano, 1993.
[5] Lazzarin, R., Le pompe di calore ad assorbimento: tecnologia e po-
porto caldo/freddo per le due ti- unitari del gas da 40 a 70 c€/m³ con la fig. 9,
tenzialità, Atti 28º Convegno AICARR, Rispondere alla crisi energeti-
pologie di macchine: relativa a tariffe elettriche con costi unitari ca con l’integrazione edificio-impianto: la pompa di calore invertibi-
da 10 a 25 c€/kWh in funzione del COP sta- le, 63-80, Bologna, 2010.
gionale invernale delle macchine. n [6] Herold, K., Radermacher R., Klein S.A., Absorption chillers and heat
pumps, CRC Press, Boca Raton, 1996.
* Renato Lazzarin, Dipartimento di Tecnica [7] Lazzarin, R., Pompe di calore: parte teorica, parte applicativa,
Capitolo 3 – Le pompe di calore a gas, SGEditoriali, Padova, 2011
e Gestione dei Sistemi Industriali – DTG
(www.pompedicalorelazzarin.it)
Università di Padova

Pompa di calore ad
assorbimento vs Pompa
di calore a compressione.
Pregi e difetti
Solo vantaggi dunque per la Nuovi attuatori SF con ritorno a molla.
pompa di calore ad assorbimento
rispetto a quella a compressione? La sicurezza porta tranquillità.
Il confronto è in realtà più com-
plesso. Se si considera il funziona-
mento annuale della macchina
non si deve dimenticare che le pre-
stazioni frigorifere delle macchine
ad assorbimento non sono par-
ticolarmente brillanti. Per le mac-
chine ad acqua bromuro di litio
non si supera 0,7-0,8 con il sempli-
ce effetto. Per le macchine ad am-
moniaca la situazione è addirittu-
ra peggiore, in particolare per la
perdita di efficienza nel processo
di rettificazione. Il valore comune-
mente ottenuto con il ciclo sem-
plice era di poco superiore a 0,5.
Solo con il ciclo GAX si arriva ad un
COP di 0,71. L’equivalenza energe-
tica con le macchine frigorifere a
compressione si ha con un EER di
appena 1,8. Inoltre, la ridotta sen-
sibilità alle temperature della pro-
duzione termica e della sorgente
fredda si può leggere anche nell’al-
tro senso. Il miglioramento presta- La nuova generazione di attuatori Belimo SF con ritorno a molla è basata
zionale per temperature utili più sulla funzionalità ed il design dei leggendari attuatori AF, ormai comprovati in milio-
basse (ad esempio 30-35°C) e per ni di applicazioni in tutto il mondo. Con la loro motorizzazione efficace ed una cop-
sorgenti fredde a temperatura più pia aumentata del 30 % proteggono le unità ora meglio che mai. Inoltre è possibile

favorevole (ad esempio 10-15°C) se implementare fino a 4 contatti ausiliari utilizzando uno switch addizionale. Oltre
che per serrande, i nuovi attuatori con ritorno a molla da 20 Nm possono essere
è notevolissimo per le macchine a
utilizzati per applicazioni su valvole di regolazione a sfera o valvole a farfalla.
compressione, risulta abbastanza
Per saperne di più visita il nostro sito www.belimo.it.
limitato per quelle ad assorbimen-
to. Resta da considerare infine il ca-
pitolo costi. Se il costo iniziale spe-
cifico (€/kWt) delle macchine (con
BELIMO Italia - Via Stezzano, 5 - 24050 Zanica (BG) - Tel. +39 035 5788700 - Fax +39 035 670200 - info@belimo.it - www.belimo.it
Consumi idrici

Don’t waste water. Una campagna di


sensibilizzazione per un uso consapevole e
attento dell’acqua, prodotta da un’agenzia
pubblicitaria del Cairo, Egitto

Come evitare
gli sprechi idrici
negli edifici L’efficienza d’uso dell’acqua nell’uso personale e nei sistemi HVAC
nello standard per la sostenibilità degli edifici ASHRAE 189.1

Q
uando sentiamo parlare di carenza idrica, so-
litamente pensiamo a problemi locali che di John Koeller*, Katherine Hammack**, Membri ASHRAE
possono riferirsi a una città, a un distretto
o al massimo a una regione. Generalmente il pro- che dovrà fronteggiare situazioni di stress a cau- (abitazioni di tipo individuale), af-
blema non viene considerato con particolare ap- sa dell’acqua, a parte ogni altra considerazione fronta il dissipamento d’acqua ne-
prensione e, in ogni caso, si ritiene che esso pos- a proposito delle conseguenze sui cambiamenti gli edifici e nei giardini o parchi ad
sa essere risolto con adeguati investimenti nelle climatici, si prevede che crescerà fino a circa 3,9 essi pertinenti. La norma stabilisce
infrastrutture, con un avveduto risparmio o, an- miliardi di persone, cioè quasi la metà della po- limiti molto importanti, anche se
che, con particolari strategie di gestione. In real- polazione mondiale prevista (per quell’epoca)”. del tutto realizzabili, per controlla-
tà non è così semplice. Leggiamo infatti dei titoli La mancanza d’acqua diviene così un problema re e gestire il consumo d’acqua. La
come: “La mancanza globale di acqua incombe sul generale che rende indispensabili Linee guida Sezione 6 dello Standard 189.1 sulla
nuovo secolo”, “Quattro miliardi di persone nell’in- opportune e norme più restrittive riguardanti il “Efficienza d’uso dell’acqua”, infatti,
cubo della carenza idrica se i leader mondiali si suo uso negli edifici. indica dettagliatamente le misure
mostreranno tiepidi fin dall’inizio sul cambiamen- richieste per conseguire un effi-
to climatico del 2010” e anche “Almeno 36 degli Standard Ashrae 189.1, ciente uso dell’acqua in tutti i pro-
Stati Uniti d’America debbono far fronte alla man- “Efficienza d’uso dell’acqua” getti. Vengono prospettate due
canza d’acqua”. Secondo l’Organizzazione per la Lo Standard ASHRAE/USGBC/IES 189.1, strade alternative da seguire per il
Cooperazione Economica e lo Sviluppo (OCSE), Normativa per la progettazione di edifici “green” raggiungimento dell’obiettivo:
“per il 2030 il numero degli abitanti della Terra ad alta efficienza, esclusi quelli di bassa altezza • la strada della “prescrizione”, con

66 #9
la quale si stabiliscono una serie
di strategie specifiche per il ri-
sparmio idrico;

l’opzione della “prestazione”
(performance), che permette di
calcolare l’uso complessivo d’ac-
qua nel progetto e compararlo
con i livelli massimi stabiliti nel
sistema della prescrizione.

Riduzioni idriche
obbligatorie nel sito
di costruzione
La pianificazione di un giardi-
no o di un parco all’interno di un
sito ha un grande impatto sull’u-
tilizzo d’acqua. Per risparmiare le
risorse, Comuni e enti idrici locali
hanno iniziato a imporre restrizio-
ni sull’uso d’acqua trattata per usi
domestici (da rubinetto o potabi- WATER WISE GARDEN (SANDOVAL COUNTRY – NEW MEXICO). Concepiti
le) e per innaffiare prati o giardini. come un modello facilmente replicabile, i giardini mostrano differenti sistemi
di irrigazione che puntano soprattutto al risparmio idrico. Sono infatti
Da un punto di vista economico,
presenti all’interno del giardino piante che non hanno problemi di crescita
l’acqua disponibile sta diventan- e richiedono dunque solo una minima attenzione da parte dell’uomo
do sempre più cara e quando si
progettano estesi tappeti erbosi
l’acqua che serve raggiunge co- mentre piove. Questo problema
sti elevatissimi. Lo Standard 189.1 potrebbe essere facilmente risol-
stabilisce che, quando si proget- to con l’uso intelligente sia di re-
tano estese superfici riconvertite, golatori del tipo evapotraspirati-
almeno il 60% sia piantumato in vo, che tengano conto del tipo
biodiversità tra piante native ed di suolo e dei dati meteorologi-
altre importate, limitando in que- ci, sia di altri sensori di pioggia
sto modo la superficie che si può o di umidità atmosferica. Questi
adibire a prato erboso. Ci sono controlli interrompono l’irriga-
piante che, una volta che le radi- zione quando c’è sufficiente ac-
ci siano attecchite nel suolo, non qua nella zona delle radici delle
presentano problemi di crescita in piante.
un determinato habitat e richie- Un altro obbligo per ridurre
dono solo una minima attenzione l’impiego di acqua nei giardini
da parte dell’uomo per la loro pro- estesi è quello di utilizzare siste-
tezione invernale, per l’impiego di mi di irrigazione a zone. Piantare
pesticidi o di fertilizzanti, nonché gli arbusti che richiedono lo stes-
d’acqua per l’irrigazione. Anche so livello di irrigazione a gruppi
le piante importate e adattate ravvicinati per limitare i consu-
nel terreno si ritiene siano poco mi è una pratica ben conosciu-
invasive, pur esigendo qualche ta nel giardinaggio, in quanto al-
manutenzione. cune specie di alberi o cespugli
Si notano spesso nei prati ugel- richiedono quantitativi simili di
li irrigatori che funzionano anche irrigazione.

SENSORI DI UMIDITÀ. Grazie


all’utilizzo di regolatori del tipo
evapotraspirativo e di altri sensori di
Addressing unnecessary water waste in buildings pioggia o di umidità atmosferica è
Rapidly growing concerns regarding the impacts of water stress and scarcity have driven the need for an increased possibile rilevare l’umidità presente
focus on water use in, on and around buildings. Building designers must recognize the impact their design deci- all’interno del terreno. In questo modo,
sions have on future generations. Professionals in the building industry must incorporate responsible water use si può capire se il terreno ha ancora
efficiencies and strategies into the built environment. bisogno di essere irrigato oppure se
il suo livello di umidità è ottimale
Keywords: ashrae, building efficiency, leed, water consumption

#9 67
Riduzioni idriche obbligatorie
negli edifici
Il sistema di valutazione Leed dell’US Green
Building Council (qualificazione/certificazione
degli edifici, noto in Italia come GBC-Italia, NdT)
incoraggia l’uso di apparecchiature idrauliche
ancor più efficienti rispetto a quelle contenute
nella legge statunitense sull’efficienza energeti-
ca del 1992 e che siano possibilmente certifica-
te (WaterSense). Questi obiettivi di alta efficienza
sono in parte stabiliti come requisiti obbligatori
dello Standard 189.1 (Tabella 1). Le apparecchia-
ture debbono essere di classe Energy Star, ossia
appartenere alla certificazione energetica statu-
nitense delle apparecchiature.
Apparecchiature HVAC
Lo Standard contiene anche i requisiti di ef-
ficienza per l’acqua in tutte le apparecchiature
HVAC. Tutti i sistemi di raffreddamento ad ac-
qua senza recupero (ad un solo passaggio) sono
assolutamente proibiti. Infatti, in questi siste- l’impoverimento dei livelli di ossigeno e l’estin- l’impiego di separatori di goccioli-
mi l’acqua è attinta direttamente da una qual- zione di microrganismi nutritivi per i pesci. ne che consentano una riduzione
siasi sorgente e, dopo essere passata attraverso Unità di condizionamento superiori a 19 kW e delle goccioline trascinate ad un
lo scambiatore di raffreddamento (condensa- torri di raffreddamento massimo dello 0,002% del volume
tore) dove assorbe calore, viene scaricata nella Anche la condensa degli impianti a vapore d’acqua ricircolata e di 0,005% per
primitiva sorgente ad una temperatura più ele- e delle unità di condizionamento dell’aria supe- le torri a flusso incrociato.
vata. Poiché i sistemi a passaggio singolo non riori a 19 kW deve essere recuperata e riutilizzata Acqua potabile sui tetti
ricircolano l’acqua di raffreddamento, a volte inviandola alle torri di raffreddamento come ac- Per migliorare le condizioni in-
sono necessarie migliaia di litri di acqua al gior- qua di aggiunta, riducendo in questo modo l’am- terne dell’edificio, in alcuni casi si
no. Anche se questi sistemi sono semplici da ap- montare di acqua potabile. Inoltre, la condensa usa spruzzare acqua potabile sul
plicarsi e generalmente di basso costo, l’impat- recuperata può essere utilizzata anche per l’irri- tetto. Sebbene l’uso di piccoli la-
to ambientale provocato dal prelievo d’acqua da gazione dei giardini. Nelle torri normali ed eva- ghetti sul tetto, l’impiego degli
pozzi, laghi, correnti, fiumi o addirittura da siste- porative è altresì necessario calcolare il consumo spruzzi oppure l’applicazione di
mi idraulici municipali è molto elevato. Le eleva- idrico e utilizzare sistemi di controllo della con- particolari sacchi umidificati può
te temperature alle quali l’acqua viene rigettata duttività quando la portata è superiore a 39 L/s; ridurre efficacemente la tempe-
in ambiente possono avere un impatto molto lo stesso è richiesto nei sistemi di tipo evapora- ratura del tetto stesso, e quindi il
dannoso, come la crescita esagerata di alghe, tivo quando l’acqua di aggiunta supera 0,4 L/s. carico termico dell’edificio, tale si-
Inoltre, per le torri in controcorrente è prescritto stema non è certo favorevole alla
disponibilità di acqua da bere ed
è proibito dallo Standard 189.1. Si
TORRI EVAPORATIVE. Se la portata è superiore a 39 L/s sia nelle torri
può ad ogni modo utilizzare ac-
normali sia in quelle evaporative è necessario calcolare il consumo
idrico e utilizzare sistemi di controllo della conduttività CREDIT: Mita Srl qua potabile per irrigare giardini
permanenti sui tetti, ma, una volta
che le piante abbiano attecchito, e
comunque non oltre 18 mesi, l’im-
pianto di irrigazione deve essere ri-
mosso o posto fuori servizio.

Misurazione obbligatoria
del consumo idrico
Una misurazione continua del
consumo idrico è essenziale sia
per la gestione di un edificio o di
un campus universitario, sia per
il controllo delle risorse. I requisi-
ti riguardanti la misurazione ed il
monitoraggio dell’uso dell’acqua
sono di primaria importanza per
poter individuare una qualsiasi
anomalia che potrebbe verificarsi
nel consumo indice di disfunzioni

68 #8
Requisiti per le apparecchiature
e installazioni idrauliche
APPARECCHIATURA IDRICA VOLUME MASSIMO
WC – vasi
Flussometro (vasi a passo rapido) Flusso singolo – 4,8 L
Flussometro a valvola Doppio flusso effettivo – 4,8 L
Vasi a cassetta Singolo scarico anche di tipo certificato – 4,8 L
Doppio scarico anche di tipo certificato – 4,8 L
Orinatoi 1,9 L
Rubinetti
Servizi pubblici 1,9 L/min
Servizi pubblici, con autochiusura 1,0 L per ciclo automatico
ACQUA SUL TETTO. Anche se proibito dallo Lavabi per bagni residenziali 5,7 L/min anche con i modelli certificati
Standard 189.1, l’uso di piccoli laghetti sul tetto Lavelli di cucine residenziali 8,3 L/min
può ridurre efficacemente la temperatura dello
Soffioni per doccia
stesso, e quindi il carico termico dell’edificio
Residenziali 7,6 L/min

TABELLA 1
Reparto docce residenziali (box) Ogni presa – 7,6 L/min
in unità abitative e servizi ospiti
del sistema idrico o dell’edificio in
generale. Se l’impianto è collegato
ad un sistema di gestione in tem-
po reale dell’edificio, un evento Riduzione dei consumi – altre risorse alternative presenti nel sito come, ad
del genere può essere immedia- Opzione “Prescrizione” esempio, acque di rifiuto trattata localmente, ac-
tamente identificato e corretto. Il percorso prescrittivo descrive una serie di que piovane raccolte, acqua di condensa da im-
Per questo motivo, è di grande im- strategie addizionali specifiche per il risparmio pianti di raffreddamento e acqua pompata da
portanza per gli operatori dell’e- idrico, basate sui requisiti obbligatori preceden- terreno o da sistemi di drenaggio delle fondazio-
dificio misurare e registrare il con- temente esposti. Per una qualsiasi ragione, se il ni. In ogni caso, non può essere utilizzata acqua
sumo idrico. Questa previsione, progetto non dovesse riuscire a soddisfare i re- potabile o proveniente dal terreno.
in seguito, dovrà essere inserita quisiti prescritti, i risparmi idrici possono essere All’atto dell’installazione del giardino, l’irriga-
nel progetto, al fine di assicura- espressi attraverso un calcolo basato sulle pre- zione è necessaria per impiantare la vegetazione;
re una prestazione soddisfacen- stazioni effettive, come si descriverà in seguito. perciò per un periodo di 18 mesi è consentito l’u-
te dell’operatività. Ogni progetto Riduzione idrica nel sito so di acqua potabile. Ma, appena trascorsa que-
deve quindi prevedere l’installa- In un giardino o in un parco l’utilizzo d’acqua sta fase, il sistema di irrigazione temporanea deve
zione di dispositivi di misura con potabile per irrigare è permesso al massimo per essere rimosso o messo fuori servizio permanen-
possibilità di trasmissione remo- un terzo dell’area trattata. Per il resto della super- temente. Ad ogni modo, l’ammontare di acqua
ta. Sia l’acqua potabile che quella ficie, invece, deve essere prevista una piantuma- potabile usata durante il periodo di piantumazio-
riciclata immesse in un progetto zione con piante resistenti a regime asciutto che ne del giardino non deve eccedere il 70% del fat-
edile debbono essere monitorate non richiedano irrigazione o che comunque pos- tore di evapotraspirazione (ET) per il prato erboso
e misurate (Tabella 2). Installare di- sano essere irrigate con acqua proveniente da al- e il 55% dell’ET per le altre specie. Ogni Regione
spositivi di misura nelle varie bran- tra sorgente. I siti che prevedono estese superfi- ha dei propri valori di ET. Infine, se nei dintorni del
che terminali di utilizzo (sottosi- ci a prato erboso, come i campi da golf e relativi giardino è disponibile acqua riciclata, attraver-
stemi) è importante non solo per sentieri, debbono essere irrigati con acqua pro- so una tubazione non più lunga di 60 metri dal
il progetto in sé, ma anche per i veniente da sistemi di riciclaggio municipale o da sito, questa può essere impiegata durante il detto
dati risutanti, indicativi del trend
d’utilizzo necessario alla corretta
gestione dell’edificio. I dati di uti-
lizzo, registrati continuamente, in- Soglie di monitoraggio per la
formano il personale di gestione
sull’andamento generale e lo al-
misurazione del consumo d’acqua
lertano in caso di eventuali per- Sottosistemi Soglia di misurazione
dite o altri problemi connessi agli Torri di Raffreddamento – contatore sull’acqua Torri di Raffreddamento a caduta
di aggiunta e quella anticoncentrazione con portata maggiore di 30 L/s
impianti. I sistemi di monitoraggio
Raffreddatori Evaporativi Acqua di aggiunta > 0,04 L/s
debbono essere capaci di registra-
re e archiviare elettronicamente i Caldaie a Vapore o Acqua Calda Input >50 kW
dati raccolti per ogni ora, giorno e Area totale a giardino irrigata con dispositivi di controllo Superficie maggiore di 2 500 m²
tabella 2

mese dell’anno e debbono essere Campus separati o complessi di edifici Consumo maggiore di 3 800 L/giorno
in grado di avvertire in tempo rea- Spazi concessi in leasing o affitto Consumo maggiore di 3 800 L/giorno
le gli operatori qualora un proble- Qualsiasi processo che coinvolge un rilevante utilizzo di acqua Consumo maggiore di 3 800 L/giorno
ma dovvesse sorgere.

#8 69
ACQUA DI RICICLO. I campi da golf e relativi PIANTUMAZIONE MANTO ERBOSO. L’acqua
sentieri debbono essere irrigati con acqua potabile utilizzata durante il periodo di
proveniente da sistemi di riciclaggio municipale piantumazione del giardino non deve eccedere il
o da altre risorse alternative presenti nel sito 70% del fattore di evapotraspirazione (ET) per il
prato erboso e il 55% dell’ET per le altre specie

periodo di formazione del giardino/parco. incrostazioni insolubili o dei fanghi. Un indicatore (meno di 200 ppm o 200 mg/L di
Riduzione idrica nell’edificio dell’efficienza di una torre di raffreddamento è il durezza totale espressa come con-
Una delle preoccupazioni principali è l’uso numero di cicli di concentrazione (COC) o rappor- tenuto di carbonato di calcio), la
dell’acqua per le torri di raffreddamento e per il to di concentrazione. Questo fattore è il rapporto torre di raffreddamento deve esse-
raffreddamento evaporativo. L’acqua che evapo- tra le portate dell’acqua di aggiunta e l’acqua to- re calcolata in modo da raggiunge-
ra dalle torri di raffreddamento è pura, in quan- tale del sistema a pioggia. Il COC però non è solo re un minimo di 5,0 COC. Nelle aree
to non contiene i minerali disciolti in quella di raf- un importante fattore per determinare l’uso tota- con acqua più dura è richiesto inve-
freddamento. D’altro canto però l’evaporazione le di acqua di una torre, ma è anche intimamente ce che si ottenga un minimo di 3,5
ha l’effetto di concentrare i minerali disciolti nel- legato al regime di trattamento chimico. Alti COC COC. L’implementazione di un si-
la rimanente quantità d’acqua della torre. Con significano risparmi idrici dato che l’acqua resta stema di trattamento totale dell’ac-
il continuo flusso dell’acqua attraverso la torre e più a lungo nel sistema. In alcuni casi, però, rive- qua, talvolta mediante l’impiego di
la sua parziale evaporazione, la concentrazione la anche l’alto impiego di trattamento chimico. Al un trattamento acido, è una strate-
dei minerali aumenta continuamente. Ne conse- contrario, COC più bassi denotano un maggiore gia di adeguamento allo Standard.
gue che questi sistemi richiedono continui spilla- uso d’acqua, anche se generalmente significano È importante considerare che il pH/
menti, “bleed off”, e successive aggiunte di nuo- minore necessità di trattamento chimico. Come alcalinità è associato all’aumen-
va acqua per mantenere la concentrazione dei risultato, i minimi livelli di COC richiesti in questo to dei cicli di concentrazione. Una
minerali entro limiti accettabili. In aggiunta, i mi- Standard per risparmiare acqua sono direttamen- protezione standard di zincatura è
nerali disciolti (comunemente sali di calcio e di te legati alla qualità dell’acqua di aggiunta. Nei siti suscettibile di creazione di “ruggi-
magnesio) possono precipitare, creando delle dove si dispone di acqua di aggiunta più dolce ne bianca”, associata con maggio-
ri livelli di pH. I requisiti posti dallo
MISURARE IL CONSUMO IDRICO. Standard possono essere trascurati
Il monitoraggio continuo sia dell’acqua solo nei casi in cui l’acqua di discari-
potabile che di quella riciclata è importante ca eccede i 1500 ppm (1500 mg/L),
non solo per il progetto in sé, ma anche per misurati come biossido di silicio pri-
i dati risutanti, indicativi del trend d’utilizzo ma che i COC siano raggiunti.
necessario alla corretta gestione dell’edificio
Settore commerciale
Nel settore commerciale le at-
tività alimentari sono quelle che
utilizzano i maggiori quantitati-
vi d’acqua. Per queste lavorazioni
lo Standard contempla provvedi-
menti che si riferiscono ad alcune
operazioni relative alla prepara-
zione degli alimenti ed al lavaggio
delle stoviglie in una tipica attività
di servizio alimentare. Le apparec-
chiature specializzate disponibili
oggi per le moderne cucine com-
merciali usano, ovviamente, molto
meno acqua di quelle in uso negli

70 #8
anni ’90. Lo Standard incoraggia modo che i gestori dell’edificio possano essere
l’installazione di apparecchiature costantemente allertati su eventuali riparazioni
più efficienti, stabilendo soglie di necessarie. Un’eccezione ai requisiti suddetti è
massimo uso d’acqua tali da non prevista per quei progetti edilizi che intendono
compromettere la salute e i requi- utilizzare una fontana ornamentale, pur non es-
siti culinari e sanitari. I tipi di appa- sendo locati vicino ad una sorgente municipale
recchiature trattati dallo Standard di acqua riciclata. Qui si può usare acqua potabi-
includono le valvole a spruzzo di le per l’acqua di aggiunta, ma solo per vasche di
pre-lavaggio, le lavastoviglie com- capacità inferiore a 38.000 litri. A differenza del-
merciali, i vaporizzatori per alimen- le fontane ornamentali, le piscine e le terme non
ti, i forni combinati, le macchine per sono soggette all’uso di acqua riciclata per moti-
il ghiaccio e i controlli dei rubinetti. vi igienici. Comunque, esse debbono essere pro-
Settore sanitario gettate in modo che si possa riutilizzare l’acqua
Anche le attività sanitarie di lavaggio, opportunamente trattata, per i prati
come, ad esempio, ospedali, clini- o giardini circostanti o per altre applicazioni.
che, centri medici, studi medici o
dentistici sono grandi utilizzatori Riduzione dei consumi – NO ALL’UTILIZZO DI ACQUA
d’acqua. Per i seguenti tipi di ap- Opzione “Prestazioni” RICILATA. Ovviamente, piscine e
parecchiature e processi sono pre- L’intento dell’opzione “prestazioni” è di offrire terme non sono soggette all’uso di
visti requisiti specifici: sterilizzatori un approccio alternativo che preveda la dimostra- acqua riciclata per motivi igienici.
a vapore, apparecchi per il proces- zione, da parte del progetto, della possibilità di ri- Esse debbono, comuqnue, essere
progettate in modo che si possa
so di sviluppo di lastre di raggi X duzione generale nel consumo d’acqua nel caso
riutilizzare l’acqua di lavaggio,
di grandi dimensioni, sistemi di ra- in cui, per qualsiasi ragione, non sia possibile o opportunamente trattata, per
diografia per immagini digitali, se- non si voglia assoggettarsi al criterio della prescri- i prati o giardini circostanti
paratori di cappe di aspirazione, zione. In questo caso, è possibile dimostrare l’ade- o per altre applicazioni
pompe per il vuoto e processi di sione ai requisiti di riduzione tramite un calcolo
trattamento acqua comprenden- basato sulle attuali prestazioni dell’uso dell’acqua
ti filtrazione, scambio ioni e ad- sia per il sito, sia per l’edificio che per entrambi. utilizzando gli elementi d’uso dell’edificio e del
dolcimento nonché apparecchi di Riduzione idrica nel sito conduttore, secondo l’attività dello stesso, l’uso
osmosi inversa e nanofiltrazione. Per dimostrare di attenersi alla domanda di di acqua dell’edificio è uguale o inferiore a quello
Piscine e fontane ornamentali riduzione, con l’opzione “prestazioni” è neces- che si raggiungerebbe con il metodo prescrittivo.
Le fontane o getti ornamen- sario che l’uso d’acqua potabile utilizzata per il Sulla base degli elementi d’uso disponibili nell’e-
tali sono accettabili in un proget- giardino sia inferiore al 35% della domanda base dificio e utilizzati dal conduttore, i proponenti del
to edilizio di alta efficienza, sola- d’acqua per lo stesso. In altri termini, occorre de- progetto debbono calcolare l’uso d’acqua preve-
mente se alimentate con acqua terminare la domanda base di acqua per la su- dibile con il sistema prescrittivo e quindi compa-
riciclata, o comunque provenien- perficie a giardino del progetto, riferita ai fattori rarlo con l’uso di acqua proposto. Perché il calcolo
te da sorgente non potabile, e di evapotraspirazione (ET) applicabili per il clima prestazionale abbia successo si deve dimostrare
progettate per il riuso dell’acqua considerato (per compararla con i consumi ef- che l’edificio utilizzi effettivamente un ammonta-
nello stesso processo. Le fontane fettivi previsti). re di acqua uguale o minore a quello che avreb-
debbono contenere un sistema Riduzione idrica nell’edificio be usato se si fosse aderito al calcolo prescrittivo.
di rilevamento delle perdite ed un I progetti per i quali si voglia adottare un cal-
contatore d’acqua di aggiunta, in colo a “prestazione” debbono dimostrare che, Conclusioni
Le preoccupazioni sempre maggiori de-
rivanti dall’impatto che stress idrico e scarsità
CON MOLTA MENO ACQUA. Lo Standard incoraggia l’installazione di
d’acqua potrebbero avere, hanno condotto alla
apparecchiature più efficienti, stabilendo soglie di massimo uso d’acqua
tali da non compromettere la salute e i requisiti culinari e sanitari necessità di un’attenzione specifica sul consu-
mo d’acqua all’interno, sopra o attorno all’edifi-
cio. I progettisti devono essere sempre più con-
sci dell’impatto che le loro decisioni potrebbero
avere sulle generazioni future, mentre l’industria
delle costruzioni dovrebbe includere nell’am-
biente costruito l’uso responsabile d’acqua
con le relative strategie d’efficienza. n

* John Koeller, Koeller e Associati, Yorba Linda,


CA – USA
** Katherine Hammack, Senior Manager Ernst &
Young LLP, Phoenix, AZ – USA

TRATTO DA: ASHRAE JOURNAL 6/2010 –


Traduzione e adattamento di Carmine Casale

#8 71
CREDIT: J.BEAP Industries
Sistemi antisismici

L’importanza
della
antisismicità
degli
impianti
Iniziamo la pubblicazione di un
ciclo di articoli di approfondimento
sulle precauzioni da adottare per la
protezione sismica degli impianti.
Nella prima parte viene offerta
una panoramica generale sul
tema, che purtroppo ad oggi non
è ancora normato nonostante la
recente entrata in vigore delle nuove
Norme Tecniche sulle Costruzioni

D
opo gli eventi sismiciche negli ultimi anni
di Aroldo Bargone*
hanno caratterizzato il nostro Paese, in
particolare Friuli Venezia Giulia, Umbria,
Campania, Molise, Marche e Abruzzo, si è sem- Danno e crollo fino al limite del danno ma senza
pre più convinti che la “convivenza” con il sisma Essendo costruiti nel rispetto dei requisiti ri- crollo. Ebbene, tra questi due limiti
debba essere studiata con maggiore ampiezza chiesti dalle prescrizioni normate e legiferate, (danno e crollo) ciò che è stato ve-
di obiettivi. Da sempre, infatti, durante le azioni alcune delle strutture più recenti di edifici han- rificato sul campo operativo suc-
sismiche, si è ritenuta prioritaria l’attenzione alla no risposto abbastanza positivamente, anche cessivamente agli eventi sismici
capacità di resistenza dell’involucro contenitore
di persone, ricercando, nella sua variegata vul-
nerabilità, dovuta soprattutto alla duttilità degli
elementi strutturali, la classificazione degli inter- The importance of the earthquake-resistant plant
venti più idonei da prendere in considerazione, After the earthquakes that during the last few years have characterized our Country, particularly Friuli Venezia
anche con l’adozione di isolatori e dissipatori si- Giulia, Umbria, Molise, Abruzzo and Marche, has increasingly convinced that the “coexistence” with the earthqua-
ke should be studied with greater scope. For this reason, today more than ever, plant designers, structural en-
smici. Il concetto di isolamento sismico, in real-
gineers, architects, construction companies, installers and any other person involved in this process must feel a
tà, trova origini molto lontane. Già 2.500 anni fa, shared responsibility to interact both for the construction of any type of new building and for the modification or
Plinio il Vecchio nella sua “Naturalis Historia” te- restructuring of existing buildings. This, in fact, is the only correct way to ensure security, safety and protection of
stimonia che i Greci isolarono il tempio di Diana human life.
a Efeso, una delle sette meraviglie del mondo,
«con uno strato di frammenti di carbone e un al- Keywords: collapse, construction, earthquake-resistant, installation
tro di velli di lana».

72 #9
Stato limite di servizio
Per stato limite di servizio intendiamo la capacità di fare in modo che, al cessa-
re dell’evento sismico di qualsiasi magnitudo superiore a circa 2 gradi Richter, la
possibile funzionalità immediata di tutti i settori impiantistici, o almeno di quelli
più importanti e rischiosi di qualunque edificio o sistema di edifici, non subisca
soluzione di continuità. Infatti, nelle brevissime frazioni di tempo in cui si è colti
di sorpresa dal manifestarsi dell’energia dinamica sviluppata da un terremoto,
sono prima di tutto i servizi e le infrastrutture ad offrire il loro lato debole sul pia-
no dell’esercizio, in conseguenza delle modifiche subite. Ne conseguono l’inter-
ruzione delle funzioni e le relative implicazioni socio-economiche, che in zona 2
hanno dimostrato di incidere, rispetto a quelle in zona 1, per circa il 68%.
Già nel 1997 la FEMA (Federal Emergency Management Agency – Washington)
e, in seguito, anche le Raccomandazioni congiunte Stati Uniti – Italia “per il
Controventamento e l’Ancoraggio dei Componenti Non Strutturali negli Ospedali
Italiani” (ATC-51-2) del 2003, registravano la criticità dei danni sui componenti
non strutturali secondo l’elenco che segue: INGV (Istituto Nazionale di
A Componenti fissi montati sul pavimento Geofisica e Vulcanologia). Mappa
B Componenti fissi appesi al soffitto o fissati al muro delle zone sismiche – 2004
C Componenti fissi su piani rialzati
D Componenti isolati dalle vibrazioni e montati sul pavimento L Lampadari
E Componenti isolati dalle vibrazioni e sospesi M Scaffalature e armadi
F Sistemi di tubature N Ascensori
G Impianti di distribuzione dell’aria O Pavimenti rialzati
H Sistemi di distribuzione dell’energia elettrica Per ridurre la vulnerabilità di questi componenti non strutturali bisogna prende-
I Rivestimenti esterni re in seria considerazione sia i loro elementi, in quanto dispositivi di vincolo nello
J Partizioni spazio, di controventamento, di ancoraggio dal comportamento rigido o flessibi-
K Controsoffitti le, sia le connessioni, i giunti e le interferenze.

SUPPORTI DELLE TUBATURE E CONDOTTO VERTICALE di 1971, SAN FERNANDO


CONTROSOFFITTO danneggiati scappamento dei fumi nella California (California). Serbatoio
dal terremoto di Northridge nel del Sud danneggiato durante il d’acqua danneggiato al
1994. Le graffe di connessione dei terremoto di Northridge (1994). San Fernando Juvenile
supporti dei tubi alle travi strutturali Il condotto è stato schiacciato Facilities Fonte: ATC 51-2
d’acciaio si sono staccati Fonte: ATC 51-2 dall’oscillazione delle adiacenti
tubature non controventate Fonte: ATC 51-2
1994, NORTHRIDGE (California).
Condotti contenenti cavi elettrici
TERREMOTO DI S.FERNANDO (1971). DANNI PER SPOSTAMENTO.
danneggiati durante il terremoto
Separazione di una conduttura dell’acqua Danneggiamento della
di Northridge nel 1994. A causa
(16’’) e del gas (6’’) Fonte: Steinbrugge Collection, struttura causata dallo
dell’inadeguata connessione alla
Earthquake Engineering Research Center, Berkeley, California
spostamento dei tubi Fonte: Fischer
struttura soprastante gli attacchi delle
tubature si sono staccati Fonte: ATC 51-2

#9 73
TUBAZIONI. Allacciamento con MOP GIUNTO ANTISISMICO per GIUNTO ANTISISMICO per il
> 4 kPa (0,04 bar) per gas della I e II collegamento delle reti di collegamento delle reti di scarico
famiglia e con MOP > 7 kPa (0,07 bar) scarico B/N Fonte: L. Spadaro – 2010 acque B/N Fonte: L. Spadaro – 2010
per gas della III famiglia con contatori
installati su recinzione Fonte: C.I.G. Ed. 2009

ha dimostrato come la prevenzione dello stato “mondo progettuale” sia in qualche modo cam- inquadramento concettuale di
limite di servizio, ovvero non strutturale, sia sta- biato. Intanto si è pervenuti al concetto di cogen- tale approccio. Nonostante ciò,
to trascurato o comunque non particolarmente za per il modo con il quale prendere in considera- non bisogna comunque dimenti-
osservato. Effetto questo ben diverso da quelli le zione la sicurezza degli elementi non strutturali, care che esso di fatto è sempre in
cui cause sono da tempo regolate per risponde- ovvero secondari, che interessano gli impianti; di buona parte affidato ancora all’in-
re a requisiti antisismici dettati da scienza e tec- riflesso, è maturata la necessità di instaurare una tuito, all’esperienza e alla profes-
nica e soprattutto richiesti da prescrizioni legi- collaborazione concreta tra progettisti strutturi- sionalità acquisita degli operatori
slative cogenti. sti, impiantisti ed architetti per valutare in modo del settore.
integrato le soluzioni più idonee per il sistema Superfluo è altresì affermare
Qualcosa è cambiato… edificio/impianto. Naturalmente gli impianti in- che, stante la catalogazione della
Ricordiamo, ad esempio, come la maggior teressati sono molti e diversificati, soprattutto pericolosità sismica di ormai tut-
parte di noi progettisti, dopo il terremoto che oggi quando la domotica interviene prepoten- to il territorio italiano in quattro
colpì il Friuli nel 1976, non abbia sentito come temente in molte situazioni. Dunque, accertato zone in funzione dell’accelerazio-
prima preoccupazione quella tesa ad una ricer- che l’approccio alla difesa dal sisma deve dare in ne orizzontale al suolo, l’esigenza
ca razionale di soluzioni per la prevenzione del- qualche modo in senso gerarchico la priorità allo del calcolo e verifica degli elemen-
la vulnerabilità degli impianti. Anzi, al contrario, studio e progettazione degli elementi non strut- ti non strutturali degli impianti,
facendo ricorso sia alla scienza delle costruzioni turali di tutti gli impianti, è importante agire con- secondo le N.T.C. 2008, deve es-
che alle normative e leggi vigenti, abbiamo cer- giuntamente sugli aspetti sia edilizio/strutturali sere presente, pur in modo diver-
cato le migliori soluzioni per una corretta e ve- sia impiantistico/funzionali. sificato, in ogni tipo di intervento
loce ricostruzione. Oggi, tuttavia, dalla pubbli- e per ogni contesto con l’applica-
cazione dell’Ordinanza n.3274 del 20/03/2003 e Calcolo e verifica degli zione delle classi d’uso dettate an-
dal conseguente acceso dibattito intervenuto, e elementi non strutturali che autonomamente da alcune
dopo una lunga serie di dispositivi normativi e le- La nuova concezione stocastica, ovvero pro- Regioni. Senza entrare specifica-
gislativi (Linee Guida e Raccomandazioni), è inte- babilistica, della sicurezza, unita all’analisi di- tamente nel merito dell’applica-
ressante osservare come con il D.M. 14/01/2008 namica modale e alla verifica degli Stati Limite zione analitica della metodologia
(Norme Tecniche per le Costruzioni), la Circolare Ultimi, compresi i due Stati Limite Esercizio, in- di calcolo per la verifica degli Stati
esplicativa C.S.LL.PP. 02/02/2009 n. 617 e la trodotti dal D.M. 14/01/2008 e dalla relativa Limite, si può sintetizzare che la
Direttiva D.P.C.M. 09/02/2011 (Valutazione e ridu- Circolare n.617, prende adeguatamente in con- vulnerabilità sismica, intesa come
zione rischio sismico del patrimonio culturale) il siderazione il problema, fornendo un corretto “propensione al danneggiamento

SOTTOCENTRALE sospesa LE GIUNZIONI, eseguite con tubi


e solidale con piastra COMPONENTE sospeso con flessibili, servono ad assorbire gli
antisismica “Cosbau Spa” – controventi diagonali Fonte: ATC 51-2 spostamenti differenziali Fonte: ATC 51-2
Abruzzo Fonte: L. Spadaro – 2010

74 #8
Approccio progettuale sistemico
Riguardo l’impostazione di un approccio progettuale sistemico e contestualizza- le azioni sismiche sugli ancoraggi, sui controventamenti e sugli organi di tenuta
to si può fare riferimento ad un modello concettuale nel quale gli elementi fon- (flange e giunti sismici, termici, a manicotto e di separazione) da calcolare uti-
damentali sono: lizzando le equazioni prescritte dalle N.T.C. 2008 (paragrafi 7.2.1 e 7.2.2). Si pro-
• la definizione dei valori da tutelare; cede, quindi, al dimensionamento attraverso l’impiego diretto dei metodi della
• la definizione dell’azione prodotta dal terremoto riferita all’accelerazione del scienza e tecnica delle costruzioni, dei dispositivi di vincolo, verticale, laterale,
piano in cui è installato l’impianto e non a quella del terreno; longitudinale, a quattro vie ed altri, da scegliere come tipologicamente suggeri-
• la valutazione dell’adeguata risposta del sistema all’azione in relazione al con- ti da alcuni manuali tipo MASON, SMACNA (Sheet Metal Air Contractor’s National
testo, alle funzioni prestazionali immediate post sisma ed ai valori da proteg- Association), FISCHER, FLEX-HOSE Co., VIKING, MEFA, TOLCO, HILTI, VISCMA,
gere quali la vita umana, l’incolumità, il mantenimento delle attività, i valori ecc, dalle norme quali FEMA e NFPA (National Fire Protection Associaton), dal-
economici in gioco. le Raccomandazioni ATC-51-2 del Ministero della Salute oltre che dall’ASHRAE
Nota l’azione sismica di riferimento, si determinano con particolare attenzione Handbook e delle varie Linee Guida Ministeriali.

TRAPEZIO di rinforzo con controventatura DISPOSIZIONE dei bulloni di ancoraggio Fonte: ATC 51-2
laterale flessibile Fonte: ATC 51-2

determinata dalla carenza della diverse come le strutture portanti e i canali aria o funzione di coefficienti e classi d’uso degli edifi-
capacità di risposta all’azione si- tubi del gas, ecc. ecc… ci (paragrafo 7.3.7.3). In particolare, per gli edifici
smica”, deve essere valutata anche strategici come, ad esempio, gli ospedali, (classe
per gli elementi non strutturali Soddisfare gli Stati Limite d’uso IV), quando progettati con isolatori sismi-
che non partecipano direttamen- Sostanzialmente, possiamo dire che per gli ci che possono permettere spostamenti relati-
te alla capacità della risposta della impianti gli Stati Limite, di cui all’N.T.C. del 2008, vi di 30 cm, debbono essere soddisfatte anche
struttura, ma che hanno un com- ossia quello di Operatività (S.L.O.) relativo al non le azioni competenti allo Stato Limite Ultimo al
portamento più fragile della stes- pervenire ad alcun danno significativo per la Collasso (S.L.C.) per garantire la funzionalità de-
sa. Si rifletta soltanto per un mo- costruzione nel suo insieme e quello di Danno gli impianti in condizioni estreme. Lo stesso sa-
mento sugli effetti che possono (S.L.D.) relativo alla richiesta per la costruzione di rebbe auspicabile anche per altri edifici di ca-
produrre gli spostamenti relati- essere immediatamente utilizzabile pur nell’in- rattere pubblico come, ad esempio, gli alberghi.
vi e le interazioni, ovvero martel- terruzione d’uso di parte delle apparecchiatu- Sulla valutazione di vulnerabilità degli edifici esi-
lamenti, tra corpi di masse molto re, devono soddisfare alcuni valori prefissati in stenti, in particolare quelli in muratura di classe

CONTROVENTO TRASVERSALE di un
condotto sospeso realizzato mediante FORZE e DEFORMAZIONI agenti sui tipici angolari
un elemento rigido agente sia in tensione e bulloni di ancoraggio possono causare danno
che in compressione Fonte: ATC 51-2 al componente non strutturale Fonte: ATC 51-2

#8 75
GIUNZIONE
eseguita con
tubo flessibile
per assorbire
gli spostamenti
differenziali
Fonte: Flex-Hose co. inc

TIPOLOGIE di isolatori per


apparecchiature meccaniche
Fonte: L. De Santoli, D. Dondi – 2010 RIFERIMENTI e BIBLIOGRAFIA
1. Ministero della Salute, Gruppo di lavoro D.M. 22/12/2000 (2002) Raccomandazioni per il miglioramento della sicurezza sismica e
la funzionalità degli ospedali.
2. Ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri (2003-2005) n.3274/2003, 3316/2003, 3431/2005.
III e IV, pur non essendo attualmente obbliga-
3. M. Dolce, D. Cardone, A. Di Cesare, F.C. Ponzo (2004). Progetto di edifici con isolamento sismico. IUSS Press, Pavia, Dicembre 2004.
toria, occorrerebbe una trattazione da dedica- 4. M. Dolce, A. Martelli, G. Panza (2004). Proteggersi dai terremoti. 21º Secolo, Roma, Ottobre 2004. 2ª edizione, ottobre 2005.
re integralmente a questo argomento, a partire 5. ATC-74 (2007), Collaborative recommended requirements for automatic natual gas shutoff valves in Italy. Dipartimento della
dalle considerazioni alternative introdotte dal- Protezione Civile e Applied Technology Council.
le Raccomandazioni del Ministero della Salute 6. D.M. 14/01/2008 – “Norme tecniche per le costruzioni” e relativa Circolare 02/02/2009 n.617 C. S. LL. PP.
del 2002 e dall’Appendice C8A.9. della Circolare 7. Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 09/02/2011 – “Valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio cultu-
rale con riferimento alle Norme tecniche per le costruzioni di cui al Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti del 14
n.617/2009.
gennaio 2008”.
8. C.I.G. – “Linee guida per l’applicazione della normativa sismica nazionale alle attività di progettazione, costruzione e verifica dei
Conclusioni sistemi di trasporto e distribuzione per gas combustibile”. Aprile 2009.
Concludendo, lo scopo di quanto fin qui 9. A. De Sortis, G. Di Pasquale, M. Dolce, S. Gregolo, S. Papa, G. F. Rettore (2009), Linee Guida per la riduzione della vulnerabilità di
scritto è quello di introdurre la riflessione secon- elementi non strutturali, arredi ed impianti. www.protezionecivile.it
do cui, oggi più che mai, progettisti di impianti, 10. ASHRAE 2007 Handbook, American Society of Heating Refrigerationg and Air Conditioning Engineers. Cap. 54.
11. ATC 51-2, 2003 – “Raccomandazioni congiunte Stati Uniti-Italia per il controventamento e l’ancoraggio dei componenti non
strutturisti, architetti, imprese costruttrici, instal-
strutturali negli ospedali italiani”. Applied Technology Council California.
latori ed ogni altro soggetto coinvolto negli im- 12. Federal Emergency Management Agency. Washinton, D.C. – FEMA 274/1997, 412/2002, 413/2004, 414/2004.
pianti devono sentire la responsabilità comune 13. Fischer, 2006 – “Sistemi e soluzioni per costruire in zona sismica”. Cod. 70249, Ed. 03/2006.
per interagire in modo interdisciplinare, con si- 14. Grimaz S., Fascina G., 2007b – “Vulnerabilità sismica degli impianti antincendio negli edifici – parte II”. Antincendio n. 11/07, ECP,
nergia e sensibilità fin dall’inizio dell’”idea”, sia per Roma 2007, pp. 74-88.
la costruzione di qualunque tipo di nuovo edifi- 15. NFPA, 2010 – “NFPA 13 – Standard for the Installation of Sprinkler Systems”. National Fire Protection Associatio.
16. SMACNA, 1991 – “Seismic restraint manual. Guidelines for mechanical systems”, Sheet Metal ad Air Conditioning Contractors’
cio sia per la modifica o ristrutturazione di edifi-
National Association, Virginia.
ci esistenti. Questo, infatti, è il solo modo corret- 17. Bearzi V. – RCI – n. 4/2011 – Convivere con il sisma.
to con cui garantire ad ampio spettro l’obiettivo 18. MASON – A practical Guide to seismic Restraint – pp. 812 – 1999.
della prevenzione sismica per la sicurezza, la sa- 19. Autori diversi – A.I.C.A.R.R. – 2010 – La protezione antisismica degli impianti, requisiti, regole tecniche, esperienze.
lute e la salvaguardia della vita umana. n 20. INGV, ISTITUTO NAZIONALE DI GEOFISICA E VULCANOLOGIA, http://portale.ingv.it

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REGOLAZIONE
termostati: è tempo di ripensarli?

VENTILAZIONE
MECCANICA
In futuro ancora più efficiente

MATERIALI
etFe in copertura
dossier:
FOTOVOLTAICO analisi del quarto conto energia
Fissarlo bene è importante mercato del fotovoltaico integrato
solar cooling, quale scegliere
solare termico per la pompa di calore
sistemi multienergia
i costi del termodinamico

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Le soluzioni per il recupero


energetico degli edifici esistenti
al centro del 48º Convegno Il 29º Convegno AiCARR di
internazionale AiCARR Bologna: tecnologie per edifici
È alle porte l’appuntamento con il 48º Convegno Internazionale AiCARR – a energia “quasi zero”
“Il recupero energetico degli edifici esistenti: quali soluzioni per un sistema Venti relazioni circa, fra invito e libere, verranno presentate al 29º Convegno
integrato. L’involucro, gli impianti e la regolazione” (Baveno-Lago Maggiore, AiCARR di Bologna, dal titolo “Verso gli edifici a energia “quasi-zero”: le
22 e 23 settembre). Decisamente ricco e interessante è il programma del tecnologie disponibili”, che si terrà il 6 ottobre prossimo nel corso di SAIE
Convegno, animato da relazioni che saranno sviluppate da qualificati (Salone Internazionale dell’Edilizia) e Saienergia. Con questo Convegno,
esperti in campo internazionale e che offriranno una visione equilibrata fra che prende vita da un tema particolarmente attuale (il termine energia
aspetto teorico e applicazione pratica. Michele Vio, Presidente AiCARR, Ron “quasi-zero” è infatti stato introdotto recentemente dalla Direttiva Europea
Jarnagin, Presidente ASHRAE, e Michael Schmidt, Presidente REHVA, apri- 2010/31/UE), AiCARR fornisce un supporto concreto alle scelte progettuali,
ranno i lavori, che prenderanno poi il via con la Sessione Plenaria, animata tanto per la realizzazione di nuovi edifici, che entro il 2020 dovranno rispet-
dalla relazione di apertura di Michele Vio e da quattro relazioni a invito dal tare appunto il requisito energia “quasi zero”, quanto per la riqualificazione
titolo: “Il problema delle isole di calore nelle aree urbane”, “Come produrre di edifici esistenti. Le relazioni analizzeranno le più recenti evoluzioni tec-
e finanziare un edificio sostenibile”, “Opportunità di mercato nella riquali- nologiche e scientifiche, forniranno un’obiettiva valutazione delle possibili
ficazione degli edifici”, “Esperienze di retrofit su edifici: problemi e risulta- soluzioni che il mercato è o sarà in grado di fornire nei prossimi anni e pro-
ti”. Oltre sessanta relazioni, presentate da accademici, progettisti e profes- porranno esperienze applicative già operanti nel territorio.
sionisti di aziende, italiani ed esteri, delineano invece il programma delle
quattro Sessioni tecniche, intitolate rispettivamente “Sostenibilità energe-
tica e innovazione nell’involucro degli edifici esistenti”, “L’integrazione delle
fonti rinnovabili negli edifici esistenti: aspetti impiantistici e architettonici”,
“Innovazione tecnologica e sostenibilità nei sistemi impiantistici esisten-
ti”, “Gestione, manutenzione, automazione del sistema edificio-impian-
to”. L’ampiezza e la varietà degli argomenti trattati nel corso dell’evento
sono di sicuro interesse per la platea di qualificati professionisti, operanti
a vario titolo nel sistema edificio-impianto, attesi al Convegno: Architetti,
La Scuola AiCARR di Milano
Progettisti di impianti tecnologici, Fornitori di energia, Produttori di sistemi e le novità d’autunno
per l’edilizia, Produttori di componentistica per impianti, Operatori immo- Un autunno “caldo” vi aspetta alla Scuola AiCARR di Milano dove sono in
biliari, Manutentori di impianti, Funzionari di enti pubblici. Sempre nell’ot- programma nuovi moduli e programmi aggiornati su tematiche di attua-
tica del recupero energetico degli edifici, si parlerà infatti di progettazione lità. Il programma dettagliato di ciascun corso è pubblicato sul nostro sito
integrata, di bioarchitettura, di interventi sui serramenti e sull’involucro e, nella sezione Scuola.
naturalmente, di pompe di calore, fotovoltaico, impianti radianti, edifici a
energia quasi zero e molto altro. Il tutto arricchito da numerosi casi di stu- Calendario settembre-ottobre
dio. Il Convegno ha ottenuto il patrocinio di ASHRAE (American Society of 20 settembre Conduzione ed esercizio degli impianti tecnologici (NO02)
Heating, Refrigerating and Air-Conditioning Engineers), REHVA (Federation nuovo modulo
of European HVAC Associations), Regione Piemonte, Regione Lombardia e 21 settembre Gestione della manutenzione degli impianti tecnologici
Provincia di Verbano Cusio Ossola. L’evento sarà ospitato in una sede esclu- (NO03) nuovo modulo
siva e tranquilla per permettere ai partecipanti di riservare la migliore atten- 27 settembre Energie rinnovabili: fondamenti (ER00) nuovo modulo
zione ai lavori, ritagliandosi qualche momento di relax. Infine, è previsto an- 28 settembre Solare termico (ER01) nuovo programma
che un piacevole programma di eventi sociali: il concerto di musica classica, 29 settembre Eolico e mini idroelettrico (ER04) nuovo modulo
la cena di gala e rilassanti escursioni in barca nei dintorni. Nel corso della 4 ottobre Progettazione di sistemi radianti (PR15) nuovo modulo
cena verranno premiati gli studenti vincitori del Premio Tesi di Laurea e sa- 5 ottobre PED – Direttiva 97/23/CE (PE01)
ranno assegnati riconoscimenti ai Soci AiCARR da oltre 25 anni. 6 ottobre PED – Norme per la messa in servizio DM 1/12/04 n. 329 (PE02)
12 ottobre Geotermia e pompe di calore a terreno (ER03) nuovo programma
13 ottobre Fotovoltaico (ER02) nuovo programma
14 ottobre Impianti a biomassa e biogas (ER05) nuovo modulo
17 ottobre Cogenerazione: fondamenti (CO01)
18 ottobre Cogenerazione: applicazioni (CO02)
19 ottobre Controllo rumore: fondamenti (AC01)
Appuntamento a novembre 20 ottobre Controllo rumore: aspetti tecnici e applicativi (AC02)
con il Seminario a cura del 25 ottobre Mercato e tariffe dell’energia elettrica e del gas (EN01)
26 ottobre Mercato dei certificati (EN02) nuovo programma
Comitato Tecnico Sanità 27 ottobre Incentivazioni e agevolazioni fiscali (EN03)
Si terrà a Milano a metà novembre l’edizione 2011 del Seminario organiz-
zato dal Comitato Tecnico Sanità AiCARR. Quest’anno il seminario, che si
avvale della collaborazione del Comitato Tecnico Sicurezza e Prevenzione
Incendi, sarà dedicato al tema “Controllo, gestione e sicurezza antincendio
negli ospedali”. Informazioni dettagliate saranno a breve pubblicate sul sito.
Otto giornate di Collana tecnica AiCARR:
formazione AiCARR a ecco i nuovi volumi
poco più di 350 euro 13 Michele Vio
13

Michele Vio
È stato pubblicato sul sito di Fondoprofessioni l’avvi-
so 02/2010 che destina un importo complessivo di €
676.381,00 ai finanziamenti a fondo perduto per attivi- CLIMATIZZAZIONE
I sistemi radianti rappresentano la principale novità degli ultimi anni nel mondo della climatizzazione. Sono sta-

C L I M AT I Z Z A Z I O N E C O N S I S T E M I R A D I A N T I
ti riscoperti nell’ultimo decennio, grazie anche a ottime realizzazione, e ora sono divenuti particolarmente at-
traenti anche per l’utente finale. È invece una novità molto recente il loro uso nella climatizzazione estiva, co-
me lo è anche l’utilizzo di sistemi a soffitto o a parete.

tà di formazione; un’occasione da non perdere sul fron- Il testo racchiude l’esperienza fatta sul campo dall’Autore nella collaborazione pluriennale con la
RHOSS (gruppo IRSAP). Dal punto di vista didattico, il libro segue una serie di corsi per progettisti di qualun-
que livello, tenuti negli ultimi tre anni con cadenza quasi mensile.
Il volume aiuta a progettare un sistema radiante, considerando con attenzione tutti i parametri che ne influen-
CON SISTEMI
te della formazione finanziata per studi professionali e zano le prestazioni. Particolare attenzione è posta nel funzionamento estivo, periodo in cui le svariate formu-
le di dimensionamento semplificate presenti in letteratura si dimostrano poco efficaci e possono portare ad er-
rori anche grossolani. Il testo analizza lo scambio termico tra sistemi radianti e persone e tra sistemi radianti
e superfici, descrivendo i parametri che influenzano il comfort termico, e si inoltra poi nella descrizione delle RADIANTI
aziende di piccole dimensioni. varie tipologie di sistemi radianti.

MICHELE VIO si è laureato nel 1984 in Ingegneria Meccanica ad indirizzo Termotecnico all’Università di Pado-
va, con una tesi dedicata all’inserimento degli impianti di climatizzazione nel restauro degli edifici storici. È
Guida alla progettazione
Scegliendo fra i nostri corsi di formazione è possibile ot- stato direttore tecnico di un’azienda installatrice di cui era anche socio. Attualmente è contitolare dello Studio
Associato Vio di Venezia e opera come consulente di aziende costruttrici di componenti per la climatizzazione
dell’aria. È docente nei corsi AiCARR, la più importante associazione culturale italiana sul condizionamento del-
l’aria, di cui è stato anche membro di giunta ed è stato eletto Presidente nazionale per il triennio 2011-2013.

tenere un contributo pari all’80% del valore del corso Si occupa prevalentemente di sistemi di condizionamento dell’aria con particolare riguardo ai problemi ener-
getici legati alla produzione di energia frigorifera e allo sfruttamento del free-cooling.
Si occupa anche di cogenerazione. Ha pubblicato oltre 150 lavori sulle riviste specializzate italiane ed estere,
con le quali collabora attivamente, e ha partecipato a numerosi convegni in qualità di relatore, molto spesso ad

(iva esclusa), fino ad un massimo di 1.500,00 euro e per invito. Ha vinto il premio biennale AiCARR “Roberto Sanguineti” per la migliore pubblicazione nel settore del-
la climatizzazione nel 1996 e nel 2002.

AiCARR, Associazione Italiana Condizionamento dell'Aria, Riscaldamento e Refrigerazione, è un'associazio-

un massimo di due dipendenti. Tradotto in cifre, signifi- ne culturale no profit. Dal 1960 crea e promuove cultura e tecnica per il benessere sostenibile, occupandosi
di uso consapevole dell'energia e delle risorse naturali e di innovazione
delle infrastrutture energetiche, sia nel settore impiantistico che in quel-
lo edilizio.

ca che il dipendente di un’azienda può seguire a scelta 8 AiCARR conta oltre 2.600 Soci fra progettisti, costruttori di macchine,
installatori, manutentori, accademici, ricercatori, studenti, funzionari di
Enti e Agenzie governative e di istituzioni nazionali e internazionali.
La Collana AiCARR propone testi tecnici elaborati da Soci e selezionati

moduli di formazione di una giornata a un costo di poco dalla Commissione Editoria AiCARR, traduzioni di Linee Guida pubblica-
te da associazioni internazionali quali REHVA e ASHRAE e le Guide
AiCARR realizzate dai Comitati Tecnici dell'Associazione.
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Innanzitutto, le procedure per la partecipazione, che ri-


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chiedono unicamente la compilazione di alcuni moduli,


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e l’assenza di vincoli temporali per la presentazione del-


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le domande, accettate in ordine cronologico fino all’e- La Collana Tecnica AiCARR si compone di volumi di carattere tecnico-scientifico per un’infor-
saurimento dei fondi. E infine, la possibilità di iscriversi mazione rigorosa e aggiornata su sistemi di impianto, apparecchiature, normativa tecnica e
ora al Fondo e concorrere immediatamente al finanzia- applicazioni pratiche nell’ambito del condizionamento dell’aria, del riscaldamento, della ven-
mento. I requisiti? L’iscrizione dell’Azienda o dello Studio tilazione e della refrigerazione. La Collana propone testi tecnici elaborati da Soci e selezionati
a Fondoprofessioni e la posizione di dipendente di chi dalla Commissione Editoria AiCARR, traduzioni di Linee Guida pubblicate da associazioni inter-
partecipa ai corsi (non sono ammessi al finanziamen- nazionali, quali REHVA e ASHRAE, e le Guide AiCARR, realizzate dai Comitati Tecnici dell’Asso-
to liberi professionisti, co.co.co, apprendisti, tirocinanti, ciazione. La Collana si arricchisce ora di quattro nuovi volumi. Sono stati infatti pubblicati i vo-
praticanti). Inoltre, l’Azienda o lo Studio dovranno impe- lumi 13 e 14: “La climatizzazione con sistemi radianti: guida alla progettazione” di Michele Vio
gnarsi a rimanere iscritti al Fondo per almeno un anno e “Refrigerazione ad assorbimento” di Giuseppe Starace. Sono in uscita e verranno presentati
dalla conclusione delle attività formative. Vi invitiamo a in occasione del 48º Convegno Internazionale AiCARR, invece, i volumi “La valutazione della
consultare sul nostro sito la pagina dedicata all’Avviso qualità climatica dell’ambiente interno” (traduzione a cura di Stefano Paolo Corgnati del REHVA
02/2010, dove troverete tutte le informazioni utili, il link Guidebook “Indoor Climate Quality Assessment”) e “Ambiente interno ed efficienza energetica
al sito di Fondoprofessioni e i documenti scaricabili per negli ambienti scolastici” – Parte 1 Fondamenti (traduzione a cura di Elvira Iannello del REHVA
presentare la richiesta di finanziamento. Guidebook “Indoor Environment and Energy Efficiency in Schools” – Part 1 Principles).

AiCARR Sailing team…


aspettiamo il ritorno!
AiCARR sfida i flutti e il forte vento con il suo team di skipper:
Filippo Busato, Presidente Commissione Tecnica e Normativa,
Luca Alberto Piterà, Segretario tecnico, e Marcello Tezze, Socio
AiCARR. Indossando magliette “AiCARR Sailing Team”, i nostri
a bordo di un Paiardi R18 hanno partecipato lo scorso 19 giu-
gno a Velalonga, regata veneziana giunta alla sua 11ª edizione e
ospitata dal Circolo Velico Casanova. Peccato che la navigazio-
ne sia stata interrotta dal forte vento di Nord-Est che, arrivato
fino a punte di 30 nodi, ha imposto l’annullamento della rega-
ta. AiCARR ringrazia Luca Pauletti di Belimo – azienda sponsor
della regata e Socio della Consulta – che ha offerto all’Associa-
zione questa bella esperienza di sport e aggregazione. AiCARR Sailing Team
Da sinistra, Marcello Tezze, Filippo Busato e Luca Alberto Piterà

Le informazioni e i moduli per le iscrizioni


a tutti gli eventi AICARR sono pubblicati sul sito
www.aicarr.org
Le soluzioni di oggi per i progetti di domani…

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Fascicolo DOSSIER MONOGRAFICO FOCUS TECNOLOGICO
Evoluzione tecnologica
#6 Strutture sanitarie nel generatore di calore
Riduzione dei fabbisogni
#7 nel commercio Recupero del calore

Progettazione impianti solari Impianti con mix


#8 termici e fotovoltaici di fonti energetiche
Sistemi efficienti
#9 nel settore alberghiero Assorbimento

Tendenze impiantistiche
#10 per edifici direzionali Facciate innovative

Generazione e cogenerazione Building automation


#11 distribuita e monitoraggio
Recupero energetico
#12 edifici esistenti Regolazione

Ricostruire il passato. Rinnovabili ed edifici. Sustainable Building,


Riduzione dei fabbisogni
Strategie per la Integrazione delle fonti Low Energy Building,
nel terziario
riqualificazione impiantistica rinnovabili nel progetto Net Zero Energy Building

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strategie per la ne aggiungono 0,5 di energia rinnovabile aerotermica,
geotermica o idrotermica.
IntegrazIone delle
ecologiche o a quanto viene assorbito da 2.856.032 alberi
che coprono una superficie di 39.991.970 mq superiore a
NEL TERZIARIO
riqualificazione fontI rInnovabIlI nEt zEro
quella del Comune di Bergamo. * dati aggiornati al 1 Agosto 2010.
• Con Robur GAHP, ogni anno si evita l'emissione di 4,2
• Ideale integrazione di impianti nuovi o esistenti, Robur GAHP
impiantistica nel progetto
tonnellate di CO2, equivalenti a quanto viene assorbito

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già installate fanno risparmiare ogni anno 7.629 TEP e
evitano l'emissione di 20.026 tonnellate di CO2. ECOINCENTIVI PER ROBUR
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condizioni funzionamento A7 - W 35
(Air temp. 7 °C - Outlet hot water temp. 35 °C)
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Efficienza totale 150/165
Energia Fossile 100 32,7%/39,4%
di en. rinnovabile

Energia rinnovabile
GEOTERMICA

GAHP GS LT
ENERGIA

condizioni funzionamento B0 - W 35
(Inlet cold water temp. 0 °C -
Outlet hot water temp. 35 °C) 52/70
Efficienza totale 152/170 Pari al
Energia Fossile 100 34,2%/40,9%
di en. rinnovabile

Energia rinnovabile
IDROTERMICA

GAHP WS
ENERGIA

condizioni funzionamento W10 - W 35


(Water temp. 10 °C - Water temp. 35 °C)
(a circuito chiuso) 57/75
Efficienza totale 157/175 Pari al
Energia Fossile 100 36,3%/42,6%
di en. rinnovabile

GAHP (Gas Absorption Heat Pump): A (Air Source), GS (Ground Source), WS (Water Source)
LT (Low Temperature)

modello Potenza energia rinnovabile energia rinnovabile efficienza %


termica utilizzata utilizzata % (P.C.S./P.C.I)

Analisi energetica territoriale


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32,7/39,4
(P.C.S./P.C.I)
Ventilated Façade
150/165 VERSO UN SUpERmERcAtO IN clASSE A Edifici nEt zEro, quanto si può andarE in alto?
Gli effetti del cambio dei serramenti
Interventi per il condominio GAHP GS fino a 43 kW geotermica 34,2/40,9 152/170 OSpEDAlI DI tERZA GENERAZIONE Divario tra prestazioni attese e prestazioni reali
Impianti negli2010
edifici storici
Riqualificazione nel terziario GAHP WS fino a 44 kW
Solare
idrotermica
termIco NeI36,3/42,6
ceNtrI commercIalI 157/175
il peSo Dei refrigeranti SUl global Warming dossiEr • protocolli di sostEnibilità a confronto
23-27 marzo Expocomfort
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Gestione impianti nel recupero DImENsIONARE I pALI ENERgEtICI Una nUova norma per le eSCo
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Progettare l’Efficienza è un’Arte
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e la sua realizzazione

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Progettare l’Efficienza è un’Arte
Il Concorso di Idee 2011 Progettare l’Efficienza
è un’Arte, riservato ad architetti e progettisti,
premia i progetti che promuovono l’efficienza
e l’integrazione tra la soluzione architettonica adottata
e l’aspetto energetico e impiantistico dell’edificio.

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