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Stile e

Forma

Romano Guardini1

I. La differenza tra limmagine di devozione e limmagine di culto.


Romano Guardini inizia con una domanda: che differenza c tra la Disputa di Raffaello e la Madonna
con bambino di Duerer? La differenza solo un aspetto dello stile, della cultura diversa, o esiste una
differenza proprio nellesperienza della fede che si legge nellopera darte? Secondo Guardini
distinguere le opere darte una domanda attinente alla esistenza religiosa, alla metafisica, alla
psicologia e alla sociologia.
1. cultura
Immagine di culto: viene da una cultura primitiva, ha un aspetto di terrore, non c ancora la
coscienza religiosa individuale
Immagine dadorazione: significa una crescita del sentimento religioso del proprio carattere
2. umano
Immagine di culto: non parte dallesperienza umana, ma parte dal potere e dellessere oggettivo di
Dio, non importa il processo creativo dellartista, ma lessere di Dio e la sua grazia. Dio non solo
penetra nel mondo, ma interviene nel mondo, nello specifico nellincarnazione in Cristo. Limmagine
di culto parte da questa realt e da questo concetto della salvezza. Limmagine diventa un organo della
Oikonomia della salvezza. Va diritta verso la trascendenza, meglio, sembra che venga dalla
trascendenza stessa.
Noi siamo abituati a collegare linteriorit con la religiosit. Se cerchiamo questo nellimmagine di
culto non lo troviamo; perch limmagine di culto non ha uninteriorit emozionale, umana,
psicologica. Nellimmagine di culto abbiamo uninteriorit nel senso della Entruecktheit, ovvero
dellavvertire la sfera divina. Non si ha una psicologia nel senso comune, limmagine di culto ha
una realt, un essere e un potere. Non c niente da capire o comprendere, perch il potere rivelato
in se. Dio presente. Se si guarda bene unicona non si dice che questa raffigura Cristo, bens
diventiamo coscienti della presenza divina nellicona.
Immagine dadorazione: parte dallesperienza interiore del fedele, sia dellartista, sia dellosservatore.
Limmagine di adorazione sembra che venga dallinteriorit e non dalla trascendenza. Limmagine di
adorazione non cerca cos tanto la realt divina, bens vuole esprimere la realt esperimentata.
Lesperienza sta al centro. Chi parla nellimmagine luomo, luomo fedele che preso da Dio, e che
si dedicato a Dio.

3. assoluto
Immagine di culto: nellimmagine di culto non viene chiesto perch lartista lha visto o vissuto cos.
E una cosa assoluta ed eterna che sembra uscire dallicona. Lopera umana non importa. La presenza
divina si manifesta nellicona. Luomo dellicona non un artista. Non crea, ma serve. Lui crea
licona come deve essere, cos che la presenza di Dio possa rivelarsi.
Immagine dadorazione: nellimmagine di adorazione invece parlano levento religioso e la grandezza
artistica dellopera. Cos anche lestetica e la genialit sono importanti, perch in questo caso lopera
stessa che si esprime e diventa cosciente al fedele. Nellimmagine di adorazione luomo ha unaltra
iniziativa. La sua creativit e sensibilit personali partecipano in modo diverso. Non vuole tanto
preparare il luogo per la presenza di Dio che si pu rivelare, quanto piuttosto rappresentare quello che
il suo cuore sente.

Dohna, Romano Guardini e il contorno del vuoto, (articolo in preparazione)

4. senza condizione
Immagine di culto: ha un aspetto incondizionato. Sta in relazione al dogma, il sacramento, la verit
oggettiva della chiesa. Nellicona il dogma continua, e la sacra scrittura oggettiva, non sperimentata
ma interpretata intellettualmente, si rivela. Licona la sorella della teologia. Nellimmagine di culto
il sacramento continua lopus operatum della grazia. Il fedele si avvicina come a un potere sacro, che
non si mette -come lo descrive il soggettivismo- tra la fede e licona, perch il potere di Dio stesso,
che non esclude la personalit delluomo, perch il potere si rivolge alluomo, in un modo appellativo.
Immagine dadorazione: Diversa limmagine dadorazione, che sta in relazione con la vita cristiana
personale. Nellimmagine dadorazione continua il pensiero della fede, la lotta e la ricerca, i compiti
dellesistenza e la sofferenza esistenziale. Limmagine di adorazione insegna la vita, fa parte della
carit, della costruzione umana, della consolazione. Serve alla formazione religiosa: crea la vita che
riceve.

5. autorit
Immagine di culto: Limmagine di culto autorit. kerygma. Annuncia che Dio . E comanda che
luomo deve adorare. E suscita lascolto, la liberazione, fino al miracolo. Porta luomo da un luogo a
un altro: in un luogo dellordine pieno di potere. In questo spazio gli succede qualcosa. Egli sar
trasformato, messo in ordine, rinnovato e dopo ritorner nella sua vita quotidiana, ma portando
qualcosa con s: il comandamento e la forza.
Immagine dadorazione: Limmagine di adorazione non ha autorit, solo il potere del suo essere e
della sua vita interiore. Non una cosa pi alta delluomo, se non in quel senso in cui limmagine
potrebbe aumentare quello che non vive in pienezza e purezza nelluomo stesso. Porta luomo oltre se
stesso, ma nella sua linea personale. Limmagine dadorazione si comporta in modo pedagogico con
luomo, gli fa capire la sua interiorit. Lascia sentire che luomo pu andare avanti e deve andare
avanti. Fa capire il caos dellesistenza e aiuta a camminare. Si mette accanto alluomo. Fa capire le
possibilit e scioglie le forze interiori per la loro realizzazione.
6. Sacro
Immagine di culto: il sacro, nel significato stretto della parola. Non solo nel senso etico, ma anche
nel senso religioso. E religioso non solo nel senso personale della fedelt intima, ma nel senso
oggettivo, nel senso della maest luminosa, il tremendum diventa sensibile, il terrore-divino. Fa capire
che luomo creatura. Spinge luomo nella sua posizione sacrale di creatura.
Immagine dadorazione: basata sulla relazione, le uguaglianza e la transizione. Crea ponti. Il Divino
scende verso luomo, e lumano sale. In questo la fiducia possibile. Chiama ad addentrarsi nella vita
e nel vivere dentro laltro. Linteriorit delluomo continua nellimmagine e limmagine pu essere
coinvolta da questa interiorit, e cos potrebbe diventare una parte dellesistenza stessa.
7. Luogo
a. Immagine di culto: Luogo dellimmagine di culto il tempio, il luogo chiuso, lontano. Si entra
dentro e si esce di nuovo. La porta che si apre e che si chiude si sente. Si viene da lontano, e quando si
esce luomo toccato e pieno di grazia. Spesso abbiamo una leggenda che circonda limmagine di
culto. Limmagine di culto sta sotto il volere dello spirito, serve allopera della chiesa, come il
pensiero serve allicona, si fa propriamente teologia. (Esodo 35,31-34, con lo spirito di Dio, creare le
opere belle). un volere dello spirito oggettivo, indicato nella concezione di Dio in cui lartista
creatore mette la sua creazione al servizio della chiesa. Limmagine di culto parla allo spirito, esiste
nella sua unit nella chiesa, ha lo scopo di formare la comunit, di dirigere la storia, e di creare una
Weltgestalt una forma del mondo.

Limmagine di adorazione. Sta anche nella chiesa, se un luogo di esperienza religiosa. In un


immagine di adorazioe non esiste una porta in cui si entra e esce. Non ha questo carattere di spazio e
di tempo in senso fisico, in cui si deve entrare attraverso una porta e alla fine uscire. Limmagine
dadorazione una continuazione del privato. Non , cos, tanto limmagine della comunit vista come
gruppo oggettivo, quanto piuttosto limmagine della comunit in preghiera e del fedele individuale.
Limmagine di adorazione viene dallincontro spirituale sacro. Come leggiamo nella Bibbia che non
possiamo pregare, se lui non insegna, cos anche lartista non pu creare se non ispirato. Ma questo
essere toccato succede nellindividuale. Non si sviluppa sulle regole oggettive, sulla tradizione
sacra, sul tipo definito, ma sulla scia dellesperienza individuale e del proprio talento e si abbraccia
con limpulso individuale, creativo, ispiratore. Limmagine dadorazione parla dello spirito stesso,
come nellimmagine di culto, tocca limmediatezza della relazione tra luomo e Dio, e guida i
cammini complessi della profezia individuale.
8. Conclusione
Sulla base di questa suddivisione, possiamo distinguere tra unarte sacra e unarte sacra autentica, che
quella che si lascia guidare dalle disposizioni della chiesa: le immagini di culto di cui parla R.
Guardini. Questo concetto nasce anche dalle disposizioni del CVII che delega al vescovo diocesano e
alle persone preposte la funzione di vigilare per lo sviluppo di unarte autenticamente sacra che
nasce dallunione tra la sacralit e la qualit artistica, quindi, lopera darte sacra devessere
necessariamente opera darte.
La storia sta dimostrando che limmagine di culto collegata ai periodi antichi, pensiamo subito al
concetto dellarcaico. Invece limmagine dadorazione si trova nei periodi pi recenti. Le vere
immagini di culto si trovano nel primo periodo cristiano, romanico, e gotico; successivamente nasce
limmagine di adorazione. Sembra che limmagine di culto sparisca e venga purtroppo sostituita dal
Gnadenbild, limmagine della grazia, che una forma diversa. Normalmente questultima non
deve essere messa nella categoria dellarte, piuttosto nella categoria religiosa. Il Gnadenbild,
limmagine della grazia, che senza valori estetici, potrebbe suscitare emozioni perch piena di
esperienze religiose. Ma la domanda : oggi possibile avere un immagine di culto? difficile
perch ci collegato con la crisi dellarte e la crisi della vita religiosa in generale. C il desidero per
una nuova immagine di culto, insieme a un desiderio di rinnovamento della prassi liturgica.
Per una nuova immagine di culto abbiamo non solo bisogno di unesperienza, nel seno di un
movimento religioso interiore, ma abbiamo anche bisogno di un vero Drangeratenseins, un vero
incontro di vicinanza alla realt di Cristo e di Dio! A questo punto siamo arrivati alla questinone
sulla formazione religiosa: in essa la psicologia, il razionale, la morale come scopo, il religioso devono
essere messi da parte e il fedele deve essere portato di nuovo alla realt di Cristo e alla realt della
nuova creazione.

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