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PRODOTTI FITOSANITARI

tutti i prodotti che si impiegano per la difesa delle piante,


delle derrate alimentari, il diserbo delle coltivazioni
e che favoriscono o regolano le produzioni vegetali

Ciascuna classe costituita da composti a diversa struttura chimica che associati a


sostanze coadiuvanti e coformulanti (es solventi) costituiscono i formulati commerciali
in Italia sono usati circa 300 principi attivi e 3000 formulati commerciali
per 170.000 t, pari al 2-3% circa del consumo mondiale

Esposizione inalatoria

Esposizione cutanea

aerea

Composizione dei prodotti


fitosanitari
PRINCIPIO ATTIVO: sostanza che produce leffetto tossico
molecola chimica naturale o di sintesi
microrganismo
obbligatorio riportare in etichetta il nome tecnico e la percentuale
presente nel formulato
Possono essere presenti anche pi principi attivi

COADIUVANTI: sostanze che servono a stabilizzare,


conservare, migliorare lefficacia del principio attivo
non specificati in etichetta

COFORMULANTI: sostanze inerti che fungono da solventi o


diluenti
non specificati in etichetta

I pesticidi naturali sono conosciuti e usati da tempo:


zolfo, rame, As, stricnina, piretro, rotenone, azadiractina
i pesticidi sintetici sono stati per la prima volta sintetizzati negli anni 30:
DDT, parathion, carbaril ecc.
I pesticidi possiedono una tossicit anche per luomo
o specie animali non-bersaglio

Questo dovuto alla bassa selettivit


per le specie bersaglio, per cui vengono intossicate anche specie con sistemi
biochimici simili alla specie bersaglio

A livello mondiale si verificano 3.000.000 di casi di avvelenamento acuto


allanno

TOSSICITA RELATIVA DEI PESTICIDI


E BIOACCUMULO

+
Studi di impatto ambientale
Persistenza ambientale
bioaccumulo

Organoclorurati: bassa tossicit per i mammiferi, elevata persistenza ambientale

Organofosforici e carbammati: elevata tossicit, bassa persistenza ambientale

bioconcentrazione degli organoclorurati

DPR 290/01

la produzione, il commercio, lutilizzo dei pesticidi sono


regolamentati dal Ministero della Sanit, come prodotti
fitosanitari
Il DPR 290/01 stabilisce per ciascun fitofarmaco:

Un intervallo di sicurezza tra la applicazione e la


raccolta o tra lapplicazione post-raccolta e la immissione
sul mercato

Il residuo massimo tollerato di principio attivo che pu


essere presente nei prodotti alimentari
Regolamenta lutilizzo di prodotti naturali nella
agricoltura biologica

DM 46/1992
norme per la classificazione, etichettatura,
imballaggio delle sostanze pericolose

decreto legislativo 14 marzo 2003, n. 65


Attuazione delle direttive 1999/45/CE e 2001/60/CE,
relative alla riclassificazione, all'imballaggio e all'etichettatura dei preparati
pericolosi

Classificazione per gli effetti tossicologici

* Molto tossico (T+) * Tossico (T)

* Nocivo (Xn)

Irritante (Xi)

* Patentino per lacquisto,


registro di carico e scarico per la vendita,
detenzione in locale separato e sotto chiave

Classificazione per gli effetti ecotossicologici

Pericoloso per l'ambiente (N)

Classificazione per gli effetti fisico-chimici

Estremamente
infiammabile (F+)

Facilmente
infiammabile (F)

Corrosivo (C)

Comburente (O)

Esplosivo (E)

Scheda tecnica del Lebaycid

INSETTICIDI

ORGANOCLORURATI
derivati del
diclorodifeniletano

DDT, DDD, dicofol, pertano,


metoxiclor

ciclodieni

aldrin, dieldrin, eptaclor,


clordano, endosulfano

derivati clorurati del


benzene e cicloesano

HCB, HCH, lindano

ANTICOLINESTERASICI

esteri organofosforici

parathion, malathion,
dimetoato, fosfamidon,
diazinon, fenthion, diclorvos

carbammati

carbaril, propoxur, carbofuran

PIRETROIDI

piretrina, alletrina, tetrametrina,


fluvanilato ecc

ALTRI

nicotina, rotenoidi

Esteri organofosforici

Abakim
Antivermi Fito
Atacaril
Bladan
Dazin
Diastinon
Diazol
Geofos D
Gusathion 20 SC
E 605 FT 20
Folithion
Kermesse
Lebaycid
Malac
Malathion 50
Malathion DP
Malathion EC

Azinphos
Bromephos
Bromephos etil
Butonate
Carbophenothion
Chlorfenvinphos
Chlorpyriphos
Chlorthion
Coumaphos
Crotoxyphos
Demeton
demeton-Smethyl
demeton-S methylsulphone
diazinon
dicapton
dichlorvos
(DDVP)
diisopropilfluoro
-phosphoate
(DFP)
dimefox
dimethoate
dimetilparathion
dioathion
disulfoton
ditalimphos
DMPA
Endothion
ethion, diethion
fenchlorphos
fenitrothion
fensulfothion
fenthion
formothion
isochlorthion

isofluorophate
leptophos
malathion
methamidophos
methidathion
mevinphos
mipafox
naled
omethoate
parathion
paraoxon
parathionmethyl
phorate
phosalone
phospholan
phosphamidon
pirazinon
pirazoxon
potosan
prothoate
schradan
sulfotep
tabun
TEPP
Thiomezin
Trichlornate
Trichlorphon
Vamidothion

Carbammati

Baygon
Carbavit
Carbil flow
Carbim
Mesurol
Methomil
Metiol
Metioral
Metioset
Piral
Sevilan
Sevitox L
Undene

Aldicarb Carbaryl
Methiocarb
Propoxur

Piretrine e piretroidi

Bang
Biopiren
Bitam blu
Drago blu
Fito scarafaggi e formiche
Insetticida fito
Karate xpress
Metrin ec
Nurelle 10
Pertec
Pirene colloidale
Pirene spray
Piretrix 10
Piretro verde
Raid mosche e zanzare
Raid scarafaggi e formiche
Vape magic
Vape zanzare

I TIPO: Permethrin
Tefluthrin
Bifenthrin

II TIPO:
Acrinathrin
Alphacypermethrin
Esfenvalerate
Fenpropathrin
Fenvalerate
Flucytrinate
Lambda-Cyalothrin
Taufluvalinate
Tralomethrin

Insetticidi organoclorurati

INSETTICIDI ORGANOCLORURATI

DDT

Il chimico svizzero Paul Hermann Mller fu premiato nel 1948


con il Premio Nobel in Fisiologia e Medicina "per la scoperta
della grande efficacia del DDT come veleno da contatto contro
molti artropodi".

DDT
DDNo

Rachel Louise Carson

DDSi

Silent Spring 1962

STABILITA CHIMICA
SCARSA VOLATILITA

LENTA BIOTRASFORMAZIONE
LENTA DEGRADAZIONE

SELETTIVITA

BIOACCUMULO
le caratteristiche che rendono gli organoclorurati apprezzabili
come insetticidi li rendono anche pericolosi per le altre specie in quanto
si accumulano nellambiente e nella catena alimentare, attraverso
la quale arrivano alluomo

Gli organoclorurati hanno una persistenza media nel terreno di 18 mesi


sono lentamente metabolizzati dai mammiferi, che hanno scarsa

capacit di declorazione

accumulo nella catena alimentare

dicloro difenil tricloroetano


DDE: dicloro difenil
dicloroetilene
DDD: dicloro difenil
dicloroetano
DDA: acido dicloro
difenil acetico

Nellorganismo il DDT viene metabolizzato molto lentamente


per declorazione enzimatica

bioconcentrazione degli organoclorurati

Bioaccumulo nel latte materno

Gli insetticidi organoclorurati sono molto liposolubili


Accumulo nei tessuti ricchi di lipidi: fegato
rene
tessuto adiposo
tessuto nervoso
Hanno una eliminazione dallorganismo lentissima (DDT: 1% /giorno),
questo favorisce laccumulo e spiega la comparsa di tossicit a distanza
di tempo
Lenta biotrasformazione
Emivita del DDT nei bovini : 335 g

Emivita nel terreno: 18 mesi


Per queste caratteristiche, in uno studio degli anni 60 si ritrovarono circa 5 ppm di DDT
e 15 ppm dei suoi derivati nel tessuto adiposo della popolazione

DDT DDE: tossicologicamente attivi


Solo Il DDA sufficientemente idrosolubile da essere escreto

Per la elevata tossicit luso degli organoclorurati attualmente


vietato nei paesi occidentali (EU dal 1978)

TOSSICITA DEGLI
ORGANOCLORURATI

Caratteristiche tossicologiche degli organoclorurati

Tutti gli insetticidi


organoclorurati sono
neurotossici

Effetti tossici degli insetticidi organoclorurati

DICLORODIFENILETANI
DDT
(dicofol, pertano, metoxiclor)

esposizione
Orale: buon assorbimento
Cutanea: scarso assorbimento

I sintomi della tossicit del DDT


compaiono solo dopo molte ore (6-24 ore)
TOSSICITA ACUTA
(10 mg/kg)

TOSSICITA CRONICA

parestesia lingua, labbra, faccia

calo ponderale

ipereccitabilit agli stimoli

anemia

instabilit motoria

tremori, affaticamento muscolare

ansia, irritabilit, confusione


mentale

alterazioni EEG
ipereccitabilit, ansia, iperiflessia

vertigini
visione offuscata

tremori, convulsioni
amnesia

Evidenze sperimentali
Tossicit epatica
Ipertrofia degli epatociti, formazione di inclusioni, necrosi
centrolobulare, aumentata incidenza di tumori
Induzione P450

tossicit riproduttiva

Atrofia testicolare nel maschio


Effetti estrogenici nella femmina

MECCANISMO DAZIONE DEL DDT


Il DDT agisce sul sistema nervoso,
prevalentemente a livello dellarco riflesso

I tremori periferici persistenti


e le convulsioni si
presentano in risposta a
uno stimolo sensoriale

Lesame degli eventi elettrici mostra un potenziale dazione modificato, con un


prolungamento del potenziale postumo negativo, che rende la membrana molto
sensibile a una nuova depolarizzazione in seguito a uno stimolo anche molto piccolo

- 70 mv

Dopo esposizione a DDT, la continua stimolazione dei nervi sensoriali


periferici da parte di stimoli tattili o acustici viene amplificata nel SNC
causando un tremore generalizzato a tutto il corpo

Il DDT altera i flussi ionici durante il potenziale dazione

1. Blocco dei canali al


K
conduttanza agli ioni
K+
2. Blocco nello stato di
apertura dei canali al Na

conduttanza agli ioni Na+

3. Inibizione ATPasi Na/K-Ca/Mg


4. Inibizione del trasporto del Ca
da parte della calmodulina
5. Stimolazione PKC
5. Stimolazione della fosforilazione
PKC-dipendente del canale Na

Ciclodieni / esaclorocicloesani
(aldrin, dieldrin, eptaclor, clordano, endosulfano
HCB, HCH, lindano)
esposizione
via orale e cutanea: buon assorbimento
estremamente
pericolosi in ambito professionale
Sono estremamente tossici e persistenti nellambiente
Sono stati responsabili di numerosi casi di avvelenamento
acuto con esito fatale

TOSSICITA ACUTA

TOSSICITA CRONICA

vertigini, cefalea, nausea

cefalea, vertigini

ipereccitabilit motoria

ipereccitabilit

iperriflessia

insonnia, ansia, depressione,


irritabilit, EEG alterato

Convulsioni (Aldrin
/dieldrin / lindano) anche a
basse dosi e senza altri
effetti tossici

incoordinazione motoria,
tremore,
convulsioni

collasso cardiocircolatorio

visione offuscata

depressione respiratoria

ALDRIN / DIELDRIN:
Riproduzione: diminuzione della fertilit, morte perinatale

malformazioni fetali

LINDANO:
Necrosi epatica e renale acutamente, per esposizione cronica
tumori epatici

KEPONE (clordecone): sindrome neurologica in lavoratori


di una fabbrica, caratterizzata da numerosi sintomi tra cui
tremori, modificazioni comportamentali, tremito oculare,
epatomegalia, splenomegalia, impotenza, che comparivano
circa 30 giorni dopo lesposizione

Ciclodieni, benzeni, cicloesani clorurati agiscono


prevalentemente sul SNC (R GABAA gangli dorsali)

1. Inibiz. del canale GABA


Ridotto ingresso di Cl

1. Inibiz. Ca/Mg ATPasi


Accumulo di Ca intracellulare
e aumento della liberazione
Ca-dipendente del
Neurotrasmettitore
3. Inibiz. Na/K ATPasi

TRATTAMENTO DEGLI
AVVELENAMENTI
non esiste un antidoto
trattamento sintomatico e procedure di
emergenza
Intossicazioni acute: diazepam, fenobarbital
colestiramina: resina che adsorbe il composto
durante la circolazione enteroepatica

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