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Il termine "riforma", indica il processo di rinnovamento della Chiesa dal punto di vista
economico, politico, sociale e culturale.
QUESTIONI DOTTRINALI
L'UMANESIMO CREISTIANO
ERASMO DA ROTTERDAM
Martin Lutero (1483 - 1546), influenzato dalle teorie di Agostino, che enfatizzò
l'inclinazione verso il male, conseguenza del peccato originale e la necessità della
grazia divina , sviluppò una reformatio ecclesiae differente da quella erasmiana,
provocando una rottura nel 1520 con la Chiesa di Roma.
Lutero sosteneva che nonostante la volontà, l'uomo non potesse far nulla per evitare il
male e dopo gli studi effettuati a Wittenberg, approfondì la dottrina della
giustificazione e dell'inclinazione al male.
Lutero, leggendo la lettera di San Paolo ai romani, giunse alla conclusione che " il
giusto vivrà per fede": l'uomo siccome è sottomesso al peccato, non è libero di agire
secondo la propria volontà e solo avendo fede ( opera divina in noi che ci fa rinascere
e mutare come figli di Dio ) può ricevere la giustificazione, pura grazia divina. Quindi,
le buone opere sono una conseguenza della giustificazione che è una giustizia
salvifica, indipendente da condanne o meriti ( sola fide = condizione per ricevere la
giustificazione ).
Dopo aver negato il libero arbitrio all'uomo nelle opere " La libertà del cristiano ", "
Della cattività babilonese della chiesa" e " Alla nobiltà cristiana di nazione tedesca",
provocò una rottura totale con la Chiesa di Roma, bruciando la bolla del popolo, che
richiedeva la ritrattazione della sua posizione dottrinale. Lutero affermò che il
credente non è sottoposto alle prescrizioni religiose e alle norme morali dettate dalla
Chiesa, perché giustificato dalla fede: solo l'uomo buono può compiere opere buone.
Erasmo nel 1524, pubblicò un'opera, nella quale criticava la negazione del libero
arbitrio di Lutero. Egli sostenne che l'uomo non è incline al male, perché il peccato
originale ha solo ferito la natura umana e che la negazione del libero arbitrio, renda i
dieci comandamenti, la Bibbia e la misericordia di Dio privi di senso.
Ad Erasmo risponde nel 1525 Lutero con il " De servo arbitrio", in cui afferma che, se
l'uomo potesse giungere alla salvezza mediante il libero arbitrio, la grazia divina
sarebbe inutile e che la volontà dell'uomo non sarebbe libera: l'uomo è una bestia da
soma, se la cavalca Dio và dove vuole Dio, se la cavalca satana và dove vuole satana
Calvino definisce l'uomo responsabile delle proprie scelte malefiche, nonostante neghi
il libero arbitrio. Infatti, egli attribuisce all'uomo un arbitrio volontario, in quanto
l'uomo sceglie il male seguendo volontariamente la propria inclinazione del male.
La misericordia divina, invece, si manifesta nel fatto che Dio salva alcuni eletti,
indipendentemente dai loro meriti mediante la grazia. Inoltre, Calvino ritiene
importante l'operosità dell'uomo, perché è attraverso le opere che l’uomo manifesta
la sua vocazione alla salvezza. ( vedi Max Weber “ L’Etica protestante e lo spirito del
capitalismo”)
- non solo le tradizioni scritte, ma anche quelle orali tramandate dalla Chiesa e
ricevute dagli apostoli, hanno valore, in quanto
derivano dagli insegnamenti di Cristo;
Quindi il Concilio di Trento, rifiuta la visione divina di Calvino, perché Dio, non può
essere il responsabile del bene e del male operato dagli uomini, donando la grazia solo
ai predestinati.