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LA RIFORMA

PROTESTANTE
La crisi della Chiesa cattolica

• Fallimento del conciliarismo (fine piccolo scisma1438-1439)


• Fallimento umanesimo cristiano (Erasmo, Tommaso Moro) rimasto
circoscritto ad una ristretta cerchia di intellettuali (applicazione dei
metodi filologici all’analisi della Scrittura)
La crisi della Chiesa cattolica: le cause

CAUSE POLITICHE, ECONOMICHE E SOCIALI:


• Rivolta contro il fisco romano
• L’affermazione dello Stato (i principi vogliono sottrarsi ai
tentativi di centralizzazione dell’imperatore)
• Conflitti sociali (i contadini rivendicano una più equa
distribuzione della ricchezza)
CAUSE RELIGIOSE:
• Sensibilità religiosa del Cinquecento (angoscia per la fine del
mondo e per la salvezza della propria anima)
• Corruzione del clero (ignoranza del basso clero e sete di
potere e ricchezza dell’alto clero)
• Confusione teologica (i teologi fornivano interpretazioni
contrastanti della Bibbia)
Le indulgenze

SECONDO LA CHIESA DI ROMA


Le offerte in denaro (acquisto
delle «Lettere di indulgenza»)

Rendono più efficaci le preghiere

Garantiscono uno sconto sulle pene del Purgatorio per


la propria anima e per quella dei propri defunti

Il banchiere Jacob Fugger e la sua


famiglia durante un banchetto
Le indulgenze

Fondamento dottrinale della pratica delle indulgenze:


La chiesa si considerava depositaria di un «tesoro» formato
dalle preghiere e dalle opere buone della Vergine, di Cristo
e di tutti i santi, a cui attingere per poter concedere ai
peccatori la parziale o completa remissione delle PENE
TEMPORALI (pene che il peccatore deve scontare sulla terra,
mediante penitenze, preghiere,
Critica opere caritatevoli)
di Lutero:
• L’indulgenza non può prescindere dal pentimento
• È dannosa perché risparmia al fedele il percorso della
penitenza (dolorosa ma necessaria presa di coscienza
dell’errore commesso e sofferta espressione di un proficuo
«odio di sé» (vera «penitenza interiore»)
• La sua efficacia è limitata al perdono delle pene inflitte
dalla chiesa e non può nulla verso le pene inflitte da Dio
(da scontare nell’al di là)
Alberto Hohenzollern
e Leone X
Il principe Alberto Hohenzollern (1495-1540)
Già vescovo di Magdeburgo

Vuole anche la carica di vescovo di Magonza


Poiché non è possibile avere
più cariche vescovili
Chiede a Leone X una dispensa

Leone X concede la dispensa


In cambio di 10. 000 monete d’oro Per finanziare la ricostruzione della basilica
di San Pietro

La banca tedesca dei Fugger anticipa i soldi al principe


In cambio ottiene la vendita di indulgenze per due anni
MARTIN LUTERO (1483-1546)
• Martin Lutero nacque il 10 novembre 1483 ad Eisleben (in Turingia)
• Nel 1501 iniziò gli studi a Erfurt (Turingia)
• nel 1505 conseguì l’esame di magistero per poi studiare giurisprudenza ad
Erfurt e seguire un corso di Filosofia (logica, metafisica, etica)
• Già molto presto il giovane studente viveva nella paura per la salvezza
della propria anima e del Giudizio universale.
• 2 luglio 1505,nei pressi di Stotternheim, venne proiettato a terra da un
fulmine caduto vicino e, nella paura di morire, esclamò: “Aiutami, Santa
Anna. Voglio diventare monaco!”
• Il 17 luglio quindi entrò nel convento degli agostiniani di Erfurt
• Nel 1510 si recò a Roma per un incarico di rappresentanza
• Dal 1512 tiene lezioni sui Libri della Bibbia come dottore in teologia a
Wittenberg
• 1513-1514: «scoperta del vangelo», ossia del suo vero senso grazie alla
riflessione su un passo della «Lettera di S. Paolo ai Romani» (1,17),
ovvero «La giustizia di Dio è rivelata nel Vangelo», «Il giusto vive per la
fede».
• Lutero capì che: «Dio non ci vuole salvare mediante una sapienza ed una
giustizia di casa, ma mediante una estranea, che non venga e nasca da noi,
ma da fuori di noi»
95 tesi contro le indulgenze
• Nella notte tra il 31 Ottobre ed il 1° Novembre del 1517 il principe
Federico il Savio (principe di Sassonia) aveva avuto una visione
profetica: aveva sognato un frate che affiggeva delle tesi sulla porta della
chiesa del castello di Wittemberg e la sua penna (stilo) si prolungava fino a
raggiungere il papa a Roma facendogli cadere di testa il triregno (o tiara
papale, corona che simboleggia la sovranità del papa).
• La tradizione vuole, infatti, che Lutero abbia affisso le 95 tesi rendendosi
disponibile ad una disputa pubblica.
• Secondo gli storici J. Lortz e E. Iserloch («L’affissione delle tesi non ci
fu») la storia dell’affissione è un mito costruito ad hoc per trasformare
Lutero in un eroe della nazione germanica (dal momento che da tempo i
principi, la piccola nobiltà e le masse contadine aspettavano che qualcuno
prendesse parola contro il depauperamento delle risorse della nazione
tedesca per opera della Chiesa romana).
• Lutero, secondo questa tesi, il 31 Ottobre 1517 avrebbe inviato le tesi
all’arcivescovo Alberto di Hohenzollern, autorità competente, seguendo
il procedimento corretto.
• Non avendo ricevuto risposta , le 95 Tesi verranno tradotte in tedesco e
raccolte in un opuscolo a stampa, che avrà un’ampia risonanza.
95 tesi contro le indulgenze

• LUTERO, quindi, secondo la tesi di J. Lortz e di E.


Iserloh, non intendeva, già nel 1517 rompere
definitivamente con la chiesa di Roma, ma maturò
progressivamente il disegno di RIFORMA.

• Secondo la tradizione il 31 Ottobre del 1517 si consuma


la ROTTURA CON LA CHIESA DI ROMA ed inizia l’età
della Riforma che verrà poi chiamata protestante.
1518
Lutero è accusato di eresia da Leone X Federico di Sassonia protegge Lutero e ottiene che
E deve presentarsi a Roma entro 60 giorni la discussione delle tesi avvenga in Germania

1520

Leone X emana la bolla Exsurge domine («Sorgi Lutero deve ritrattare, pena la scomunica, ma, a
Signore, un cinghiale devasta la tua vigna…») Wittemberg dà pubblicamente fuoco alla bolla papale

Carlo V tenta di ricomporre le


16 aprile 1521 – Dieta di Worms divisioni interne alla Chiesa

Il 3 gennaio Lutero viene scomunicato con la bolla


Decet Romanum Ponteficet Lutero si rifiuta di abiurare

4 maggio 1521 – Federico di Sassonia organizza un falso rapimento

Lutero trova rifugio nel castello di Wartburg, dove rimane nascosto per quasi un anno e traduce la Bibbia
in tedesco
I CONTENUTI DEGLI SCRITTI RIFORMATORI
DI LUTERO
Alla nobiltà cristiana di La cattività babilonese
La libertà del cristiano
nazione tedesca della chiesa

In queste tre opere, pubblicate nel 1520, Lutero


espone i tre principi secondo cui attuare la riforma
del cristianesimo, dichiarando di fatto di non
riconoscere più l’autorità della chiesa cattolica

Il libero esame: il diritto dei La giustificazione per


cristiani di interpretare sola fede: solo la fede, Il sacerdozio universale:
liberamente le Sacre Scritture. dono di dio, e non le tutti gli uomini possono
Solo il battesimo e la opere, è strumento di praticare il sacerdozio,
comunione sono riconosciuti salvezza dell’uomo. Non come pastori scelti dalla
sacramenti. c’è libero arbitrio. comunità dei fedeli.
« Sola Scriptura »
 La sola Scrittura costituisce l’autorità infallibile di cui
abbiamo bisogno.
 La chiesa non può essere depositaria della parola, ma solo
sua testimone vivente.
 I cristiani hanno il diritto di esaminare liberamente la
Bibbia, senza l’aiuto dell’insegnamento della Chiesa.
 Tutte le verità religiose non contenute nella Bibbia vanno
abbandonate.
 Per questo Lutero riconobbe il valore solo di DUE DEI SETTE
SACRAMENTI: il battesimo e la comunione (gli unici di cui,
secondo Lutero, parla la Bibbia), mentre non riconosce la
cresima, il matrimonio, l’unzione degli infermi e l’ordine
sacerdotale.
LA RIFORMA NEGA
 Il magistero della Chiesa
 L’autorità pontificia
 La tradizione successiva al V sec.
 I sacramenti “aggiunti” al battesimo e all’eucarestia
(=penitenza)
 Il culto dei santi
 Il culto mariano
 Non “Messa” (rivivere il sacrificio di cristo), ma “cena del
Signore” (celebrazione del sacrificio di Cristo)
 La dottrina della TRANSUSTANZIAZIONE (l’eucarestia si
realizza in quanto, durante la messa, si verifica un passaggio
da una sostanza all’altra, ovvero il pane e il vino si
trasformano nel corpo di Cristo) e vi oppone la dottrina della
CONSUSTANZIAZIONE (Cristo solo in quel momento si rende
presente nella «cena del Signore» nella specie del pane e del
vino che mantengono la natura di pane e vino)
Sacerdozio universale:
« Sola Ecclesia »
 Tutti i credenti sono sacerdoti di se stessi
 Viene eliminata la distinzione fra clero e laici,
ma non viene eliminato il ministero pastorale e
gli ecclesiastici, chiamati PASTORI, sono
delegati che svolgono, nel nome di tutti,
determinati uffici morali e sociali indispensabili
in una società organizzata.

LA RIFORMA NEGA
• La gerarchia ecclesiastica (papato)
• Il sacerdozio come ordine separato
(celibato)
• Gli ordini monastici
« Sacerdozio universale »
 Infatti "non sarai condannato o salvato per la dottrina vera
o falsa di un altro, ma solo per la tua fede " (Lutero).
 Gli uomini sono quindi lasciati senza tutori e chiamati a
presentarsi direttamente davanti a Dio.
 Intollerabile è il "furto della parola " di Dio sottratta
alla lettura di tutti i credenti.
 Ciascun cristiano deve poter leggere la Bibbia e
"giudicare con assoluta libertà tutti quelli che lo
ammaestrano, ammaestrato nel suo cuore solo da Dio "
(Lutero).
Critiche mosse a Lutero:
- Aver aperto la strada all’individualismo, ovvero ad una
molteplicità delle interpretazioni personali della Scrittura
- Aver conferito ad una specifica interpretazione della
Bibbia (la propria) la stessa rigidità ed assolutezza che era
propria dell’autorità papale.
La giustificazione per sola fede
« Sola Gratia »
 La salvezza può solo essere dono gratuito (= gratia ) di Dio, non può in
nessun modo essere procurata dagli uomini.
 Punto di partenza del ragionamento di Lutero - che riprende e sviluppa
spunti e temi presenti già in Paolo di Tarso e in Agostino d'Ippona - è
l'onnipotenza di Dio: se Dio è tale, lo è in modo assoluto.
 La natura dell’uomo, per Lutero, è irrimediabilmente macchiata dal
male in quanto compromessa dal peccato originale.
 Per questo l’uomo non può contribuire alla salvezza della sua anima
con le proprie opere buone che saranno, inoltre, sempre imperfette.
 Lutero non parlò mai esplicitamente di teoria della predestinazione, ma, di
fatto, se è Dio che ha stabilito, da sempre, chi salvare e chi dannare,
l’uomo è predestinato (come sosterrà apertamente Calvino).
 Nel 1524 Erasmo prese posizione contro le concezioni di Lutero e
pubblicò il De libero arbitrio, in cui confuta la tesi luterana secondo la
quale l’uomo non è libero.
 Nel 1525 Lutero risponde ad Erasmo pubblicando il De servo arbitrio,
dove ribadisce al sua posizione.
Una rivoluzione culturale
• La diffusione delle idee di Lutero fu agevolata da un ampio ricorso all’uso
della STAMPA, in dimensioni che nessuna attività di propaganda aveva
raggiunto fino a quel momento.
• Oltre alle opere di Lutero iniziarono a circolare per l’Europa scritti polemici
e teologici scritti in LINGUA VOLGARE.
• L’uso della lingua volgare per esprimere nuove idee di argomento
religioso e comunicare alle masse la Sacra Scrittura rappresentò una
vera e propria RIVOLUZIONE CULTURALE.
• Furono utilizzate anche altre forme di propaganda come manifesti e
caricature.
• Lutero promosse anche la lotta all’analfabetismo (per facilitare l’accesso
diretto alla parola di Dio).
• Nel 1580, per esempio, una legge introdotta in Sassonia stabilì che anche
nei villaggi più sperduti, dove la gente era troppo povera per retribuire un
insegnante, almeno un sagrestano fosse disponibile per l’insegnamento
della lettura e della scrittura; nelle città vennero aperte diverse scuole
elementari.
Una rivoluzione culturale
• In questa incisione
l’artista paragona il
riformatore ad Ercole.

• Come l’eroe della


mitologia greca aveva
ucciso l’idra (mostro
dalle tante teste) così
Lutero è raffigurato
mentre abbatte uomini di
chiesa corrotti.

• Hans Holbein il giovane, Lutero nelle vesti


di Ercole germanico, 1519,
La Dieta di Worms (1521)
• Papa Leone X aveva già scomunicato Lutero con la bolla
“Decet Romanum Pontificem” il 3 gennaio 1521.
• Carlo V, però, fu costretto dal peso politico dei principi tedeschi e
dal consenso di cui godeva presso di loro Lutero ad ascoltare il
riformatore.
• Il Principe Elettore di Sassonia, Federico II detto il Saggio, di
cui Lutero era suddito, ottenne un salvacondotto affinché il teologo
potesse comparire dinanzi l’imperatore senza correre pericoli
durante il tragitto da Wittenberg a Worms.
• Lutero giunge a Worms il 16 aprile 1521 e il giorno successivo si
chiese la ritrattazione integrale dei propri scritti.
• Lutero cercò di guadagnare tempo con la richiesta di ventiquattro
ore di ulteriore riflessione, tempo che gli venne accordato. 
• La risposta di Lutero spiazzò tutti, sprezzante della situazione e
del pericolo che correva, con voce ferma dichiarò:
«A meno che non venga convinto da testimonianze delle Scritture o da ragioni evidenti —
poiché non confido né nel Papa, né nel solo Concilio, poiché è certo che essi hanno spesso
errato e contraddetto loro stessi — sono tenuto saldo dalle Scritture da me addotte, e la mia
coscienza è prigioniera dalla parola di Dio, ed io non posso né voglio revocare alcunché,
vedendo che non è sicuro o giusto agire contro la coscienza. Dio mi aiuti. Amen».

Conseguenze della Dieta di Worms
Il 19 aprile l’imperatore convocò i sette principi elettori e i maggiori signori e disse:

« […]Sono perciò risoluto ad attenermi a tutto quanto è avvenuto dopo il concilio di Costanza. 
Giacchè è certo che, quando un solo frate si pone contro l’opinione dell’intera cristianità,
egli sbaglia o altrimenti la cristianità intera avrebbe dovuto sbagliare per mille anni e
anche di più. […] Non lo ascolterò più. Venga accompagnato fuori, ma d’ora in poi lo tratterò
come un eretico notorio e non soltanto io, ma spero anche voi, da buoni cristiani di questa
nobile nazione tedesca, su cui cadrebbe eterna vergogna se per negligenza vostra dovesse
sopravvivervi non dico l’eresia, ma il mero sospetto di eresia».

• Da quel momento Lutero divenne un fuorilegge ed un nemico pubblico che chiunque


poteva impunemente uccidere, con l’approvazione dell’autorità.
• Il 26 aprile, Lutero partì da Worms verso l’Elettorato di Sassonia. Alcuni nobili sassoni gli
fecero da scorta per un lungo tratto di viaggio.
• Il principe Federico il Savio, preoccupato che dopo la condanna potesse succedere
qualcosa al suo monaco e docente universitario, organizzò un finto rapimento per
salvare Lutero. 

• Il riformatore fu nascosto per dieci mesi, dal 4 maggio 1521 al 3 marzo 1522, nel
castello di Wartburg (ad Eisenach, in Turingia), dove si dedicò alla sua più importante
opera: la monumentale TRADUZIONE DEL NUOVO TESTAMENTO IN LINGUA
TEDESCA.
Rivolte e contestazioni politiche
• Gli sconvolgimenti politici e religiosi provocati dalla riforma si intrecciarono
con vasti sommovimenti sociali.
• Primi a muoversi furono I CAVALIERI, ovvero la piccola nobiltà.
• I cavalieri, sprovvisti di mezzi economici adeguati al loro rango, colsero nella
predicazione di Lutero un invito ad aggredire la grande proprietà
ecclesiastica.
• Nel 1521-1523 scatenarono una vera e propria GUERRA CIVILE, ma una
potente lega di feudatari laici ed ecclesiastici represse nel sangue la
rivolta, condannata dallo stesso Lutero.
• Molto più grave fu la rivolta dei contadini, che nutrivano da secoli un forte
malessere nei confronti delle autorità.
• Tra il XV e il XVI secolo le condizioni di asservimento dei contadini
tedeschi si erano aggravate: in seguito all’estendersi dell’economia di
mercato, i signori avevano esteso il loro dominio di carattere personale sui
contadini, nonché il loro dominio sulle terre comuni dei villaggi.
• Tra il 1524 e il 1525 la RIVOLTA DEI CONTADINI dilagò in Germania: furono
assaliti ed incendiati i castelli, i monasteri e le dimore signorili.
Rivolte e contestazioni politiche
• La rivolta si estese anche ad alcune città (Magonza, Colonia) e si diffuse
anche tra i minatori del Tirolo.
• I contadini si organizzarono e, in seguito al fallimento delle trattative con i
signori, elaborarono i DODICI ARTICOLI: una sorta di manifesto che
raccoglieva le principali rivendicazioni.
• I contadini chiedevano: l’abolizione di qualsiasi forma di servitù
personale, l’uso delle foreste e dei boschi, il libero esercizio della caccia e
della pesca, la possibilità di eleggere e destituire i parroci, l’abolizione
delle decime e delle prestazioni non previste dalla consuetudine, oppure
la loro riduzione secondo misure armoniche con i principi generali espressi
dal Vangelo.
• Particolare rischio eversivo assumeva il costante richiamo al Vangelo,
difficilmente spiegabile senza la diffusione delle idee di Lutero e l’attività dei
suoi seguaci, anche se le rivolte contadine affondavano le loro radici in un
malessere secolare.
• I contadini si aspettavano che Lutero assumesse la guida del loro movimento
e le autorità lo accusarono di essere il vero responsabile delle agitazioni.
• Lutero intuì il rischio che correva la riforma e reagì prontamente con una
serrata critica del programma e delle rivendicazioni dei rivoltosi.
Rivolte e contestazioni politiche
• Il Vangelo escludeva qualsiasi violenza e qualsiasi ribellione.
• Il compito di punire le ingiustizie spettava solo a Dio ed i contadini dovevano
rassegnarsi ad obbedire.
• Il potere temporale non poteva conciliarsi con la libertà dei singoli individui ed era
necessario che ci fossero padroni e servi.
• L’unica libertà veramente importante ed insopprimibile era quella interiore.
• La scelta di Lutero sorprese e deluse molti di coloro che aveva accolto con entusiasmo il
suo messaggio.
• Tra le fila dei riformatori più attivi ci fu chi fece un’altra scelta.
• Thomas Müntzer (ca 1490-1525) si era allontanato da Lutero, che considerava troppo
moderato ed incline al compromesso, ed era divenuto uno dei capi della rivolta contadina.
• Nel maggio del 1525 i soldati inviati dai principi tedeschi annientarono un esercito
contadino a Frankenhausen, in Turingia. Müntzer fu fatto prigioniero e mentre lo
torturarono, prima di decapitarlo, gridò: «Tutte le cose appartengono a tutti!».
• La lotta per la fede e la lotta contro la miseria per Müntzer erano inscindibili. tero —
egli asseriva — dice che i poveri hanno quanto basta loro nella fede. Non si accorge che
l’usura e le tasse impediscono a molti di ricevere la fede? Dice che la parola di Dio è
sufficiente; non si rende conto che gente che spende ogni minuto del suo tempo per
procurarsi il pane non ha tempo d’imparare a leggere la parola di Dio? ».
• La strage di Frankenhausen fu seguita da tanti episodi analoghi che, insieme al mancato
appoggio di Lutero e dei suoi seguaci ed alla mancanza di compattezza del movimento
contadino, portarono al fallimento della sollevazione.
La protesta dei principi tedeschi
• 1529: Carlo V convocò una dieta a Spira in cui decise di acconsentire al mantenimento
del culto luterano laddove s’era già affermato, vietandone, però, ogni ulteriore diffusione.
In ogni regione, inoltre, andava garantita piena libertà per i riti cattolici.
• I principi e le città riformate protestarono contro queste decisioni: da qui la definizione
data loro di «PROTESTANTI».
• 1530: nella DIETA DI AUGUSTA si cercò di giungere ad compromesso teologico per porre
fine al contrasto politico.
• I luterani presentarono un documento redatto da Filippo Melantone, amico e
collaboratore di Lutero.
• Si tratta della CONFESSIO AUGUSTANA (professione di fede dei protestanti) che si
articolava in due parti: nella prima veniva descritta la dottrina luterana, cercando di
attenuarne gli elementi di maggior contrasto con la tradizione cattolica, nella seconda
venivano identificati gli abusi da correggere (celibato ecclesiastico, voti, eucarestia).
• Questo documento scontentò tutti, luterani e cattolici. Carlo V prese atto del fallimento di
questo tentativo di conciliazione e ribadì le posizioni assunte a Worms (obbligo di restituire
alla chiesa i beni che erano stati secolarizzati).
• I principi protestanti e le 11 città imperiali diedero vita alla LEGA DI SMALCALDA (1531)
che potrà giovarsi dell’appoggio di Francia, Inghilterra e Danimarca.
• La Germania si trovò divisa fra imperatore e principi cattolici da una parte e principi
protestanti dall’altra.
• 1546: Lutero morì mentre il protestantesimo si stava estendendo oltre i territori tedeschi.
I luoghi della Riforma
Le date principali

1517
Lutero 1521
pubblica le Dieta di
95 tesi Worms

1518 1529
Leone X Dieta di
condanna Spira
Lutero

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