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Lezione 288 (GRE) La suddivisione delle consonanti greche

Nota Questa lezione propedeutica ovvero preparatoria allo studio della terza declinazione greca, che davvero complessa. Quanto esposto qui non va imparato necessariamente a memoria. Procedete con calma, afferrando ogni concetto. Ricordiamo quali sono le consonanti greche prendendo lo schema della lezione n. 6:
LETTERA Alfa Beta Gamma Delta psilon Zeta Eta Theta Iota Kappa Lambda M N Csi micron Pi Rho Sigma Tau psilon Fi Chi Psi Omega
MINUSCOLO

MAIUSCOLO

PRONUNCIA A, come in italiano B, come in italiano G sempre dura, come in gara, ghiro, gheriglio D, come in italiano la e breve; si pronuncia e, come in italiano Z, come in italiano la e lunga; si pronuncia e, come in italiano Th inglese, pronunciato con la lingua tra i denti I, come in italiano K o c sempre duro, come in cappa, chiodo, chela L, come in italiano M, come in italiano N, come in italiano Cs, come la x, come in xilofono la o breve, si pronuncia o, come in italiano P, come in italiano R, come in italiano S, come in italiano; usata nel corpo della parola S, come in italiano; usata solo come finale T, come in italiano , pronunciata come la u francese o milanese F, come in italiano Pronunciata come la j spagnola Ps, come in psicologia, pseudonimo la o lunga, si pronuncia o, come in italiano

TRASCRIZIONE a b gh d e z e th i k l m n cs o p r s t f ch ps o

Queste consonanti si possono dividere in due categorie fondamentali: 1. Consonanti che nella pronuncia producono un suono che non pu essere prolungato allinfinito, ma appare come una esplosione della durata di un momento. Ad esempio, possiamo pronunciare la rho (r) allinfinito, finch abbiamo fiato, ma non possiamo fare altrettanto con la beta (b). I grammatici greci diedero a queste ultime consonanti il nome di mute. Pi correttamente, possiamo chiamarle esplosive (per come sono pronunciate) oppure momentanee (per via del fatto che il loro suono non si pu prolungare a piacimento) oppure occlusive (per via dellocclusione che si produce nellorgano fonatorio quando di pronunciano). Le consonanti occlusive (o momentanee o esplosive) si suddividono a loro volta in tre gruppi, secondo il punto in cui nellorgano fonatorio si produce locclusione: a) Labiali (, , ). Nella pronuncia il fiato determina lesplosione interrompendo locclusione che si forma tra le labbra. b) Velari (, , ). Nella pronuncia il fiato determina lesplosione interrompendo locclusione che si forma tra il dorso della lingua e il velo del palato. Qualcuno le chiama gutturali. c) Dentali (, , ). Nella pronuncia il fiato determina lesplosione interrompendo locclusione che si forma tra la punta della lingua e la chiostra anteriore dei denti. 2. Consonanti che vengono pronunciate formando con lapparato boccale una fessura, attraverso la quale passa laria producendo un fruscio. Sono chiamate spiranti o continue. Anche queste si suddividono in tre gruppi: a) Sibilante (). La s produce un leggero sibilo attraverso la strettoia delle labbra e dei denti. b) Liquide (, ). Si chiamano cos per la scorrevole dolcezza del loro suono. c) Nasali (, ). Nella loro pronuncia la cavit boccale in comunicazione con le fosse nasali. Dal precedente elenco mancano tre consonanti che sono chiamate doppie ma che sarebbe pi corretto chiamare consonanti-gruppo: , , . A ben vedere, infatti, queste consonanti sono ciascuna il risultato della fusione di altre due: += // + = // + =

A completamento va detto che le occlusive (labiali, velari, dentali) possono essere catalogate in base alla vibrazione o meno delle corde vocali. Cos abbiamo le sorde (, , ), pronunciate senza la vibrazione delle corse vocali, e abbiamo le sonore (, , ), con vibrazione delle corde vocali. Sono dette invece aspirate quelle accompagnate da aspirazione (, , ). Ecco lo specchietto: CONSONANTI OCCLUSIVE (O MOMENTANEE O ESPLOSIVE) Labiali Velari (o gutturali) Dentali Diamo anche lo specchietto completo delle consonanti:
SECONDO LA QUALIT DEL SUONO SECONDO LORGANO
TENUI

SORDE
(O TENUI)

SONORE
(O MEDIE)

ASPIRATE

MOMENTANEE O MUTE
MEDIE ASPIRATE NASALI

CONTINUE O SONORE
SPIRANTI LIQUIDE

LABIALI GUTTURALI DENTALI

=n

(F) * (j) *

* Suoni della lingua greca antica, che poi sono scomparsi. Lo jod (j) aveva il suono di una i molto intensa, come in jena. Il vau o digamma (F) aveva il suono di v, come in verit. La natura di questi due suoni al limite tra le vocali e le consonanti.

Terminiamo questa lezione raccomandando di tenere a memoria questo fenomeno fonetico: // + = // + =

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