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Rene Descartes Cartesio Filosofia
Rene Descartes Cartesio Filosofia
Rene Descartes Cartesio Filosofia
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------La personalit di Cartesio segna la svolta decisiva dal Rinascimento allet moderna.
La filosofia di Cartesio, infatti, si fonda sui temi della filosofia rinascimentale, ma in essa:
Luomo inteso come soggetto;
Il mondo inteso come oggetto.
Inoltre egli considerato il fondatore del razionalismo, basato sulla ragione, considerata come:
Il principale organo di verit;
Lo strumento per elaborare una nuova visione del mondo.
Cartesio ritiene gli studi finora condotti insufficienti per fornire un orientamento sicuro allindagine filosofica.
Orientamento = Criterio = Metodo
Perverr quindi alla formulazione del suo metodo dindagine, come? Cos:
1. Compone un trattato di metafisica (che pubblicher pi tardi con il titolo di Meditazioni sulla filosofia prima, con
laggiunta delle obiezioni di altri filosofi e teologi e le risposte di Cartesio).
2. Compone un trattato sul mondo (che diverr un sommario per le scuole: Principi di filosofia).
3. Compone e pubblica in seguito alcuni dei suoi risultati in 3 saggi (su: Diottrica, Meteore, Geometria), a cui
premette una prefazione intitolata il Discorso sul metodo.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------- IL METODO
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------Al termine dei suoi studi Cartesio si rende conto che non ha nessun criterio certo per distinguere il vero dal falso, e che quindi il
sapere finora appreso negli studi scolastici inutile.
Il Metodo
Criterio dorientamento unico e semplice,
che serve alluomo in ogni campo teoretico e pratico,
che ha come fine il vantaggio delluomo nel mondo.
Cartesio ritiene che per luomo lunica via per giungere ad una conoscenza oggettiva del mondo sia mediante luso delle scienze
matematiche, che sono gi in possesso del metodo, che applicano normalmente. E necessario per saper giustificare tale
metodo e la possibilit della sua applicazione universale, riducendolo al suo termine minimo: la ragione (o uomo pensante).
Quindi il compito di Cartesio :
Formulare le regole del metodo, gi in qualche modo presenti nel procedimento matematico.
Fondare il valore assoluto e universale del metodo, attraverso una ricerca metafisica.
Dimostrare la possibilit dutilizzo del metodo, nei vari rami del sapere.
--------------LE REGOLE
Evidenza: Prendere per vero solo ci che risulta per intuizione evidente, ovvero chiaro e senza dubbi.
Sintesi: Procedere dagli elementi pi semplici trovati con lanalisi per poi risalire agli elementi pi complessi.
-----------------------------------------------Le regole metodiche non hanno giustificazione in s stesse, Cartesio deve tentare dunque di giustificarle risalendo alla loro radice:
Luomo come soggettivit o come ragione. Per giustificare tale metodo Cartesio afferma che bisogna dubitare di tutto (dubbio
metodico) e considerare come falso tutto ci su cui c dubbio. Se si trova qualcosa che si sottrae al dubbio, questo dovr servire da
fondamento per tutte le altre conoscenze. Si dubita quindi:
Delle conoscenze sensibili, perch i sensi possono ingannarci ->miraggi, il bastone immerso nell'acqua che vediamo spezzato.
Delle conoscenze matematiche, perch potrebbe essere che luomo sia stato creato da un Dio maligno che gli fa apparire
chiaro ed evidente ci che contrariamente falso e assurdo.
Cos il dubbio si estende ad ogni cosa e diventa assolutamente universale (dubbio iperbolico).
Dato che io sto dubitando, io devo esistere necessariamente, altrimenti non potrei dubitare -> Cogito ergo sum.
---------------------------Lespressione io esisto per ci da indicazioni solo che esista quel qualcosa che pensa, e non ci da certezza sullesistenza del nostro
corpo, pertanto io esisto in quanto cosa che pensa (res cogitans). Quindi, io posso pensare, dubitare, affermare ecc, ma non posso
affermare che esistano con assoluta certezza le cose pensate, dubitate o affermate, ma posso affermare con assoluta certezza che
esiste qualcosa che pensa, dubita e afferma. Su tale certezza, che una verit necessaria, devessere fondata ogni altra conoscenza.
Io esisto = Io sono un oggetto pensante (Spirito, intelletto, ragione)
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------Tramite il principio del cogito sono sicuro della mia esistenza ed evidenza, ma le altre esistenze ed evidenze?
Dato che io sono un essere pensante, penso qualcosa. Questo qualcosa sono le idee (intese come oggetti del pensiero).
Sebbene sia sicuro che tali idee esistano nel mio spirito, non sono sicuro che corrispondano alle cose al di fuori di me.
Per risolvere tale dubbio, Cartesio suddivide le idee in:
Innate: Quelle innate in me, a cui appartiene la capacit di pensare e di avere idee.
Avventizie: Quelle estranee a me, a cui appartengono le idee delle cose naturali.
Fattizie: Quelle formate o trovate da me, a cui appartengono le idee inventate.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------La fisica cartesiana attu la completa eliminazione dei residui seicenteschi. Ovvero finalismo, antropomorfismo, magia ecc..
Cartesio era volto infatti:
A risolvere il problema metodologico;
Ad elaborare un sistema fisico onnicomprensivo, che facesse da complemento alla metafisica.
Tale meccanismo cartesiano incise profondamente nella formazione della mentalit scientifica dellepoca.
Meccanicismo = Determinismo
- Una casualit della natura, dato il meccanicismo cartesiano, non ammessa, quindi tutti i fenomeni naturali (= fisici) si svolgono
secondo un principio di necessit oggettiva e causale.
- Dato che la fisica assume una struttura matematica, allora tale principio di necessit oggettiva si trasforma in necessit
logico matematica, fondata sul pensiero (procedimento deduttivo).
- Il successo di tale procedimento port allillusione che levidenza delle argomentazioni fosse garanzia della loro corrispondenza con
la realt, senza una conferma sperimentale: Apriorismo.
- Indotto da tale illusione, e quindi guidato dalla convinzione di poter cavare dalla propria testa le leggi che governano il mondo,
Cartesio tende ad operare nella fisica quel salto dallordine logico allordine ontologico (razionalismo).
- Dato che: Le propriet oggettive sono solo quelle trattabili geometricamente.
- Quindi: La geometria lunica scienza fisica.
Geometria degli antichi: Rimane ancorata ad unimmediata considerazione dei contenuti intuitivi, non riuscendo a formulare
leggi generali, necessarie ad unimpostazione sistematica della scienza.
Lalgebra dei moderni: Presenta un confuso uso di simboli, spesso di significato oscuro. Subordinata alla geometria.
Egli risolve tali problemi, riordinando la simbologia algebrica e portando ad un livello universale la geometria.
Lalgebra riorganizzata quindi in un linguaggio ordinato e autonomo capace di spiegare in termini numerici la geometria, la quale a
sua volta capace di chiarire intuitivamente i procedimenti dellalgebra. Algebra: Numero. Geometria: Forma.
Fu lui quindi lideatore degli assi cartesiani, entro cui le realt geometriche sono riproducibili sul piano attraverso procedimenti algebrici.
-------------LA FISICA
-------------Sebbene la fisica si riconduce interamente alla geometria, tuttavia nelle opere cartesiane constatiamo lassenza della matematica.
Questo perch ad egli interessa solamente fornire uninterpretazione della fisica che renda possibile la trattazione matematica, ma
non utilizzare tale interpretazione.
Di fatto la fisica cartesiana vuol ridurre linfinita variet di fenomeni ai 2 ingredienti principali: Estensione e moto.
Estensione = Materia
Entrambi hanno origine da Dio, perch:
Lo spazio geometrico infinitamente divisibile -> la materia non pu esser costituita da atomi.
Il moto di rivoluzione dei pianeti: La materia sottile manterrebbe la Terra e i pianeti in orbita attorno al sole.
Sebbene errata, tale teoria unificava cielo e terra, e riconduceva alla stessa causa la caduta dei gravi e il moto orbitale dei pianeti.
Lo stesso corpo delluomo una macchina (res extensa), di cui la res cogitans si serve come proprio strumento.
Cartesio dichiara che lanima sia collegata al corpo attraverso la ghiandola pineale (ipofisi) ma questo collegamento tra res extensa e
res cogitans un ulteriore motivo della fragilit del sistema cartesiano.
2.
3.
Terza regola: cercare di vincere se stessi e non la fortuna (il caso, la sorte);
- Ovvero vincere i propri desideri, piuttosto che cambiare il mondo.
- Perch questo?
- Perch solo i pensieri sono in nostro potere, e lutilizzo di questi rende luomo meritevole e dignitoso.
Tale regola delinea lideale massimo della morale cartesiano, la saggezza (guidata interamente dalla ragione)