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Cartesio e il razionalismo
29/02/2013
Il dubbio e il cogito
Per trovare il fondamento del metodo, secondo Cartesio, il filosofo deve procedere dubitando di
tutte le conoscenze; procedendo con una critica radicale rivolta a tutto il sapere, si giunger ad
un principio che, proprio perch indubitabile, costituir il fondamendo del metodo. Tale
procedimento di esercitazione del dubbio definito dubbio metodico. Per Cartesio nessuna
forma di conoscenza pu astenersi al dubbio. Questultimo in primo luogo deve riguardare le
conoscenze sensibili, in quanto i segni potrebbero trarci in inganno. In secondo luogo si deve
estendere anche alle conoscenze matematiche, illusorie per la considerazione che siano state
create da un genio maligno. Cartesio mette quindi in discussione anche le verit pi certe ed il
dubbio diventa universale: dubbio iperbolico. Ma proprio da questultimo Cartesio ricava la
prima certezza: se dubito penso e se penso esisto, cogito, ergo sum. Si tratta di una
proposizione assolutamente vera, poich confermata dallo stesso dubbio.
Lesistenza dellio riguarda solo le indicazioni del mio pensiero (il volere, laffermare,
limmaginare.. ecc.) e non le cose da me pensate che potrebbero anche non essere reali.
Marco Matta IV F
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Cartesio e il razionalismo
29/02/2013
Marco Matta IV F
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Cartesio e il razionalismo
29/02/2013
Dio come essere perfetto senza ammettere la sua esistenza, poich questultima parte delle
sue perfezioni.
Il dualismo cartesiano
Levidenza garantita da Dio consente a Cartesio di avanzare il suo ragionamento sulle cose
corporee delle quali luomo possiede unidea evidente e non ingannevole. Cartesio ritiene che
non tutti i corpi abbiano realmente le qualit che percepiamo; egli opera la distinzione fra qualit
oggettive (la grandezza, la durata, il numero ecc.) e qualit soggettive (il colore, il sapore,
lodore ecc.). Cartesio attua quindi una divisione delle realt in due parti ben distinte ed
eterogenee:
1. la sostanza pensante (res cogitans) inestesa e incorporea;
2. la sostanza estesa (res extensa) spaziale e corporea;
Ora, il problema che si pone Cartesio, quello di spiegare il rapporto scambievole tra le due
sostanze, pi in generale la relazione tra anima e corpo. Cartesio risolve tale questione
ricorrendo alla ghiandola pineale, intesa come la parte del cervello in grado di unificare le
sensazioni provenienti dagli organi di senso.
Marco Matta IV F
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Cartesio e il razionalismo
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La geometria analitica
Cartesio consapevole dellunit delle scienze matematiche, che sebbene riscontrino oggetti
differenti si accordano tra loro, e ritiene possibile unificare la geometria degli antichi con
lalgebra dei moderni. La geometria degli antichi, nonostante i suoi successi non in grado di
elevarsi ad unimpostazione sistematica della scienza. Dallaltra parte, lalgebra dei moderni
appare a Cartesio confusa ed oscura a causa del linguaggio inadeguato. Cartesio procede
quindi con una riorganizzazione sistematica dellalgebra, alla quale conferisce un linguaggio
autonomo e la possibilit di produrre entro di s la geometria. Questultima si pone dessere uno
strumento di spiegazione dei procedimenti dellalgebra; tale operazione richiede lassunzione di
un sistema che consenta di individuare rette e curve tramite procedimenti algebrici: gli assi
cartesiani.
La fisica
La fisica cartesiana pretende di ridurre i fenomeni del mondo allestensione e al moto.
Entrambi hanno avuto origine dal divino, da cui non deriva soltanto la creazione della rex
extensa ma anche lassegnazione ad essa di una certa quantit di moto.
Secondo Cartesio il mondo intero stato messo in movimento dalloriginaria quantit di moto, la
quale si distribuisce nei vari corpi attraverso gli urti. Questa impostazione cartesiana guarda con
ostilit il concetto di forza, in particolare le forze che dovrebbero agire a distanza (magnetiche,
gravitazionali ecc.) delle quali lo stesso Galilei aveva sospetti. Sono due le leggi che dominano
il mondo fisica secondo Cartesio: il principio dinerzia e il principio della conservazione
della quantit di moto. Tuttavia Cartesio va in contro a numerose difficolt (dovute anche alla
pochezza degli strumenti di cui disponeva) quando cerca di immaginare nello spazio euclideo
qualcosa che corrisponda al moto, dal quale hanno avuto origine le diversit presenti nella rex
extensa. Cartesio relaziona i differenti aspetti della rex extensa con le diverse condizioni
inerziali dei vari frammenti destensione. Cartesio ricorre a tali frammenti per spiegare la
solidit della materia, la quale costituita appunto di corpuscoli, soggetti ciascuno ad una
differente condizione inerziale.
Lindagine meccanica attuata da Cartesio si estende anche al mondo della vita, il quale non si
differenzia dai fenomeni naturali poich anchesso dettato dallinerzia e dalla conservazione
della quantit di moto. Per Cartesio anche il corpo delluomo una macchina, di cui la res
cogitans si serve come di un proprio strumento.
Marco Matta IV F
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Cartesio e il razionalismo
29/02/2013
Il merito che senza dubbio ha avuto Cartesio circa la fisica sicuramente quello di aver posto le
fondamenta per una fisica basata sulla razionalit matematica e il modello meccanico.
Marco Matta IV F
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