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L’intervento italiano
L’INIZIALE NEUTRALITÀ DELL’ITALIA
La Germania era riuscita a evitare l'intervento degli USA. La guerra rimase circoscritta all’Europa:
IMPERI CENTRALI: si aggiunse la Bulgaria.
TRIPLICE INTESA: si aggiunsero Portogallo, Romania e Italia.
L'entrata in guerra dell'Italia determinò l'apertura del Fronte Sud.
L’INIZIALE NEUTRALISMO ITALIANO: quando iniziò la guerra in Italia ardevano i disordini degli scioperi della “settimana
rossa” (duramente repressi dal governo). La maggioranza delle forze politiche e dell’opinione pubblica era contraria
all’entrata in guerra a fianco degli Imperi centrali per 4 motivi:
1. La Triplice alleanza aveva un carattere esclusivamente difensivo.
2. L’Italia non fu avvisata dell’ultimatum alla Serbia.
3. Vienna non concordò i compensi territoriali all’Italia in caso di espansione austriaca.
4. La popolazione era generalmente antiaustriaca.
Contro la guerra vi erano anche i seguaci di Giolitti, perché ritenevano:
1. Potesse rompere l'equilibrio liberale dello stato;
2. Fosse inutile, in quanto si sarebbero potuti ottenere sufficienti compensi territoriali anche con la sola diplomazia.
3. Avrebbe comportato una spesa deleteria per uno stato debole come l'Italia.
4. Si configurasse come una lotta per l’egemonia del mondo tra Germania e Gran Bretagna, alla quale l’Italia si sarebbe
dovuta opporre serbando intatte le sue forze.