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Alessandra Terrile
QUADERNO
DELLE VERIFICHE
di letteratura italiana per il primo anno del secondo biennio
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02/12/11 15.59
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Anno
12 13 14 15 16 17
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Indice
PROVE DI VERIFICA SEMISTRUTTURATE
Dalle origini allet della Controriforma
PROVA 1 Dante Alighieri ..................................................................................................
...................................................................................
...................................................................................
10
PROVA 2
TESTO A Letterario
Linchiesta di Orlando .................................................................................................... 24
(L. Ariosto, da Orlando furioso)
ON LINE
III
28/11/11 19.57
28/11/11 19.57
PROVE DI VERIFICA
SEMISTRUTTURATE
Dalle origini allet della Controriforma
PROVA 1
PROVA 2
PROVA 3
PROVA 4
PROVA 5
PROVA 6
Dante Alighieri
Francesco Petrarca
Giovanni Boccaccio
Ludovico Ariosto
Niccol Machiavelli
Torquato Tasso
28/11/11 19.58
PROVA DI VERIFICA 1
Dante Alighieri
ON LINE
Vca
interava
Tempo: 1 ora
VERO/FALSO
A. Indica con una crocetta se ciascuna delle seguenti aermazioni vera (V) o falsa (F).
quelle proposte.
punti: ............... / 5
28/11/11 19.58
c
d
TRATTAZIONE SINTETICA
DI ARGOMENTI
D. Sviluppa largomento proposto in max. 10-15
righe.
PUNTEGGIO: 4 punti
punti: ............... / 6
28/11/11 19.58
PROVA DI VERIFICA 2
Francesco Petrarca
ON LINE
Vca
interava
Tempo: 1 ora
VERO/FALSO
A. Indica con una crocetta se ciascuna delle seguenti aermazioni vera (V) o falsa (F).
quelle proposte.
1. Petrarca trascorse alcuni anni della giovinezza ad Avignone, ricoprendo incarichi pubblici
V
F
presso la corte papale.
28/11/11 19.58
c
d
la donna-angelo che guida Petrarca alla salvezza, pur senza corrispondere al suo amore.
una donna che non subisce mai lazione del
tempo: preservata dalla precariet delle
cose terrene, dalla vecchiaia e dalla morte.
11
14
2. Facendo riferimento alla canzone Chiare, fresche e dolci acque, confronta il ruolo che riveste Laura per il poeta con quello che Dante
riserva a Beatrice nella Divina Commedia.
punti: ............... / 5
TRATTAZIONE SINTETICA
DI ARGOMENTI
D. Sviluppa largomento proposto in max. 10-15
righe.
PUNTEGGIO: 4 punti
28/11/11 19.58
PROVA DI VERIFICA 3
Giovanni Boccaccio
ON LINE
Vca
interava
Tempo: 1 ora
VERO/FALSO
A. Indica con una crocetta se ciascuna delle seguenti aermazioni vera (V) o falsa (F).
1. Nonostante lestrazione borghese, Boccaccio subisce il fascino dellambiente aristocratico napoletano che frequenta nella giovinezza. V F
1. Nel Decameron dieci giovani fiorentini si ritirano in campagna e trascorrono le giornate narrando e ascoltando novelle. Nel tempo libero
a pregano e si dedicano a esercizi spirituali.
b si intrattengono con banchetti, canti, balli e
giochi.
c litigano frequentemente tra loro su come
organizzare la giornata.
d si annoiano per la mancanza dei divertimenti cittadini.
punti: ............... / 5
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1. Quale idea della fortuna emerge in Dante (visione medievale) e quale in Boccaccio (prospe va della societ mercan le)?
2. Una forza centrale nel mondo del Decameron
lamore. Quali cara eris che presenta?
pun: ............... / 5
TRATTAZIONE SINTETICA
DI ARGOMENTI
D. Sviluppa largomento proposto in max. 10-15
righe.
PUNTEGGIO: 4 pun
pun: ............... / 6
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PROVA DI VERIFICA 4
Ludovico Ariosto
ON LINE
Vca
interava
Tempo: 1 ora
VERO/FALSO
A. Indica con una crocetta se ciascuna delle seguenti aermazioni vera (V) o falsa (F).
quelle proposte.
punti: ............... / 5
28/11/11 19.58
TRATTAZIONE SINTETICA
DI ARGOMENTI
D. Sviluppa largomento proposto in max. 10-15
righe.
PUNTEGGIO: 4 pun
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PROVA DI VERIFICA 5
Niccol Machiavelli
ON LINE
Vca
interava
Tempo: 1 ora
VERO/FALSO
A. Indica con una crocetta se ciascuna delle seguenti aermazioni vera (V) o falsa (F).
quelle proposte.
1. Machiavelli riveste incarichi di grande responsabilit nel campo della politica interna, estera
e militare della Repubblica fiorentina. V F
2. Nella lettera a Francesco Vettori del 10 dicembre 1513 Machiavelli descrive le futili occupazioni della vita di campagna, a cui oppone la
soddisfazione dello studio serale dei classici.
3. Durante una missione diplomatica presso Cesare Borgia (il duca Valentino), Machiavelli ha
modo di ammirare la sua figura di politico auV
F
dace e spregiudicato.
4. Dopo la caduta della Repubblica fiorentina nel
1512, Machiavelli viene licenziato da tutti i
V
F
suoi incarichi.
5. Il Principe fu dedicato nel 1516 a Francesco
V
F
Vettori.
6. I rapporti tra Machiavelli e la famiglia de MeV
F
dici furono sempre ostili.
7. Il Principe mira a fornire unimmagine ideale
ed esemplare del regnante, a cui consiglia di
V
F
praticare tutte le lodevoli virt.
8. La verit eettuale della politica per Machiavelli linsieme delle virt morali che il principe dovrebbe idealmente possedere. V F
9. Machiavelli giudica negativamente il ricorso
alle milizie mercenarie, che considera inadaV
F
bili per lo Stato.
10. Nellultimo capitolo del Principe Machiavelli
auspica che un regnante straniero conquisti e
V
F
domini lItalia.
punti: ............... / 5
10
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c
d
TRATTAZIONE SINTETICA
DI ARGOMENTI
D. Sviluppa largomento proposto in max. 10-15
righe.
PUNTEGGIO: 4 punti
punti: ............... / 6
11
28/11/11 19.58
PROVA DI VERIFICA 6
Torquato Tasso
ON LINE
Vca
interava
Tempo: 1 ora
VERO/FALSO
A. Indica con una crocetta se ciascuna delle seguenti aermazioni vera (V) o falsa (F).
12
28/11/11 19.58
una prigione contro cui non perde occasione di polemizzare, rivendicando la propria autonomia di intellettuale.
un luogo idealizzato, in cui i contrasti sono
appianati dalla condivisione delle stesse regole e dal rispetto per lonore.
un contesto ranato ed elegante, dove
le abilit umane si esprimono pienamente,
mentre lambiente naturale dei pastori
percepito come rozzo e pericoloso.
I cristiani rappresentano la visione edonistica rinascimentale, i pagani sono lincarnazione della censura controriformistica.
I pagani rappresentano il passato e la tradizione, i cristiani la fiducia nel futuro, nei
viaggi e nelle scoperte scientifiche.
I cristiani rappresentano il codice culturale
della Controriforma, i pagani la visione laica
e rinascimentale, entrambi allinterno della
cultura occidentale.
punti: ............... / 6
58
2. Nella prima ottava della Gerusalemme liberata introdotta una triplice opposizione che fa
da sfondo allintero poema. Quali elementi si
contrappongono radicalmente? Quale personaggio incarna il tentativo di conciliare unit e
molteplicit?
punti: ............... / 5
PROVA 6 Torquato Tasso
13
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TRATTAZIONE SINTETICA
DI ARGOMENTI
D. Sviluppa largomento proposto in max. 10-15
righe.
PUNTEGGIO: 4 pun
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VERIFICHE DI COMPETENZA
DI LETTURA
Prove di allenamento sul modello INVALSI
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PROVA 1
TESTO A Letterario
ON LINE
Vca
interava
Chichibio cuoco
[] Quantunque il pronto ingegno, amorose donne, spesso parole presti e utili e belle, secondo
gli accidenti, a dicitori1, la fortuna ancora, alcuna volta aiutatrice de paurosi, sopra la lor lingua
subitamente di quelle pone che mai a animo riposato per lo dicitore si sareber sapute trovare2: il
che io per la mia novella intendo di dimostrarvi.
Currado Gianfigliazzi, s come ciascuna di voi e udito e veduto puote avere, sempre della nostra
citt stato notabile cittadino, liberale e magnifico, e vita cavalleresca tenendo continuamente
in cani e in uccelli3 s dilettato, le sue opere maggiori al presente lasciando stare4. Il quale con
un suo falcone avendo un d presso a Peretola una gru ammazzata, trovandola grassa e giovane,
quella mand a un suo buon cuoco, il quale era chiamato Chichibio e era viniziano; e s gli mand
dicendo che a cena larostisse e governassela5 bene. Chichibio, il quale come nuovo bergolo era
cos pareva6, acconcia la gru, la mise a fuoco e con sollecitudine a cuocer la cominci. La quale essendo gi presso che cotta e grandissimo odor venendone, avvenne che una feminetta della contrada, la quale Brunetta era chiamata e di cui Chichibio era forte innamorato, entr nella cucina,
e sentendo lodor della gru e veggendola preg caramente Chichibio che ne le desse una coscia.
Chichibio le rispose cantando e disse: Voi non lavr da mi, donna Brunetta, voi non lavr da mi.
Di che donna Brunetta essendo turbata, gli disse: In f di Dio, se tu non la mi dai, tu non avrai mai
da me cosa che ti piaccia, e in brieve le parole furon molte; alla fine Chichibio, per non crucciar
la sua donna, spiccata7 luna delle cosce alla gru, gliele diede.
Essendo poi davanti a Currado e a alcun suo forestiere8 messa la gru senza coscia, e Currado,
maravigliandosene fece chiamare Chichibio e domandollo che fosse divenuta laltra coscia della
gru. Al quale il vinizian bugiardo subitamente rispose: Signor mio, le gru non hanno se non una
coscia e una gamba.
Currado allora turbato disse: Come diavol non hanno che una coscia e una gamba? non vidio
mai pi gru che questa?
Chichibio seguit: Egli 9, messer, comio vi dico; e quando vi piaccia, io il vi far veder ne vivi10.
Currado per amore de forestieri che seco avea non volle dietro alle parole andare11, ma disse: Poi
che tu di di farmelo veder ne vivi, cosa che io mai pi non vidi n udi dir che fosse, e12 io il voglio
veder domattina e sar contento; ma io ti giuro in sul corpo di Cristo che, se altramenti sar, che
io ti far conciare in maniera, che tu con tuo danno ti ricorderai, sempre che tu ci viverai13, del
nome mio.
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1. parole ... dicitori: suggerisce spesso parole utili e belle a chi parla (dicitori), a seconda dei casi (accidenti).
2. la fortuna ... trovare: anche la
fortuna, che talvolta aiuta i paurosi,
pone improvvisamente sulla loro lingua tali parole (di quelle) che mai chi
parla avrebbe potuto trovare con animo tranquillo.
3. in cani ... uccelli: nella caccia, in cui
si impiegavano cani e falconi.
16
10. il vi ... vivi: ve lo far vedere nelle gru vive. Gru poteva essere anche
maschile; o forse sottinteso animali, uccelli.
11. non volle ... andare: non volle
continuare la contesa.
12. e: ebbene.
13. sempre che ... viverai: finch tu
vivrai in questo mondo (ci).
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45
50
Finite adunque per quella sera le parole, la mattina seguente, come il giorno apparve, Currado,
a cui non era per lo dormire lira cessata, tutto ancor gonfiato si lev e comand che i cavalli gli
fossero menati; e fatto montar Chichibio sopra un ronzino, verso una fiumana, alla riva della quale sempre soleva in sul far del d vedersi delle gru, nel men14 dicendo: Tosto vedremo chi avr
iersera mentito, o tu o io.
Chichibio, veggendo che ancora durava lira di Currado e che far gli conveniva pruova della sua
bugia, non sappiendo come poterlasi fare cavalcava appresso a Currado con la maggior paura
del mondo, e volentieri, se potuto avesse, si sarebbe fuggito; ma non potendo, ora innanzi e ora
adietro e dallato si riguardava, e ci che vedeva credeva che gru fossero che stessero in due pi15.
Ma gi vicini al fiume pervenuti, gli venner prima che a alcun vedute16 sopra la riva di quello ben
dodici gru, le quali tutte in un pi dimoravano17, s come quando dormono soglion fare; per che egli,
prestamente mostratele a Currado, disse: Assai bene potete, messer, vedere che iersera vi dissi il
vero, che le gru non hanno se non una coscia e un pi, se voi riguardate a quelle che col stanno.
Currado vedendole disse: Aspettati, che io ti mostrer che elle nhanno due, e fattosi alquanto
pi a quelle vicino, grid: Ho, ho!, per lo qual grido le gru, mandato laltro pi gi, tutte dopo
alquanti passi cominciarono a fuggire; laonde18 Currado rivolto a Chichibio disse: Che ti par,
ghiottone? parti che elle nabbian due?
Chichibio quasi sbigottito, non sappiendo egli stesso donde si venisse19, rispose: Messer s, ma
voi non gridaste ho, ho! a quella diersera; ch se cos gridato aveste ella avrebbe cos laltra coscia e laltro pi fuor mandata, come hanno fatto queste.
A Currado piacque tanto questa risposta, che tutta la sua ira si convert in festa e riso, e disse Chichibio, tu hai ragione: ben lo doveva fare.
Cos adunque con la sua pronta e sollazzevol20 risposta Chichibio cess21 la mala ventura e paceficossi col suo signore.
(G. Boccaccio, Decameron, VI, 4)
14. nel men: ve lo condusse.
15. e ci che ... pi: Chichibio crede
di vedere dovunque gru che stanno su
due zampe, lidea che lo ossessiona.
16. gli venner ... vedute: gli capit di
vedere prima di ogni altro.
A2. Quale tra le seguenti aermazioni sintetizza in modo corretto lidea centrale delle parole
di apertura del testo: Quantunque il pronto ingegno, amorose donne, spesso parole presti e utili e belle, secondo gli accidenti, a dicitori, la fortuna ancora, alcuna volta aiutatrice
de paurosi, sopra la lor lingua subitamente di quelle pone che mai a animo riposato per
lo dicitore si sareber sapute trovare: il che io per la mia novella intendo di dimostrarvi?
A. Se non si possiede lingegno, la fortuna non suciente ad aiutare chi si trova
nei guai.
B. N lingegno n la fortuna possono aiutare chi si trova nei guai.
C. Non soltanto lingegno, ma talvolta anche la fortuna pu aiutare chi si trova nei
guai.
D. Chi non ha fortuna non pu contare sul solo ingegno per togliersi dai guai.
PROVA 1 Testo A Letterario
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A3. In che modo Brunetta riesce a ottenere da Chichibio una coscia della gru?
A. Minaccia Chichibio di parlare male di lui al padrone.
B. Dichiara a Chichibio che se non laccontenter non ricever pi nulla di buono da lei.
C. Supplica Chichibio di aiutarla a sfamare la sua famiglia.
D. Aerma che se Chichibio non le dar la coscia della gru lei se la prender da sola.
A4. Quando Chichibio durante il convivio insiste a sostenere che le gru hanno una sola zampa, Currado lo sfida a dimostrarglielo e aggiunge alle sue parole una minaccia. Quale?
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A5. Quali tra le seguenti caratteristiche, in base al testo, sono proprie del carattere di Chichibio?
Caratteristiche
No
a. bugiardo.
b. calmo e ragionevole.
c. allegro e superficiale.
d. astuto e calcolatore.
e. imprudente.
f. Ha presenza di spirito.
A6. Quali elementi allinterno del testo ti consentono di aermare che i personaggi e lambiente sono realistici?
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A7. In base al luogo e al tempo delle azioni, la novella pu essere strutturata in tre sequen-
ze. Completa la tabella scrivendo a sinistra le righe che identificano ciascuna sequenza
e a destra la sintesi del contenuto di ogni sequenza.
Sequenze
A8. Nellespressione come il giorno apparve (riga 31), che cosa significa come?
A. Quando.
B. Sebbene.
C. Poich.
D. Allo stesso modo in cui.
18
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A9. Individua quale funzione grammaticale (verbo, nome, aggettivo, avverbio, preposizione, congiunzione) svolgono le parole evidenziate e scrivi un sinonimo di ciascuna.
a. s come ciascuna di voi e udito e veduto puote avere (riga 5)
b. Poi che tu di di farmelo veder ne vivi (righe 26-27)
c. in sul far del d (riga 34)
A10. a. Che cosa significa lespressione tutto ancor gonfiato (riga 32)?
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A11. a. Nella frase tutta la sua ira si convert in festa (riga 51), qual il significato di si
convert?
A. Si persuase.
B. Si pent.
C. Si conserv
D. Si trasform.
b. In questa stessa frase la parola festa usata nel significato pi comune dellitaliano
attuale? Con quale sinonimo (o espressione compiuta che ne spieghi il senso) potresti
sostituirla?
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A12. Nel testo si sottolinea la dierenza tra personaggi che appartengono a classi sociali assai
lontane tra loro. In che cosa si distinguono Currado e Chichibio? Quale circostanza contribuisce invece momentaneamente ad annullare la loro disparit?
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A13. Nella VI giornata del Decameron labilit della parola che salva dalle dicolt in gene-
re propria degli uomini dotati di pronto ingegno e di industria. cos anche nel caso
di Chichibio? Nella sua vicenda prevale lingegno oppure la fortuna (il caso fortuito)?
Rispondi con riferimento al testo.
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Prova 1
La rivoluzione di Boccaccio
In uno dei monologhi del giullare pazzo che accompagna re Lear, Shakespeare fa dire al buffone
cose assurde mischiate ad espressioni che paiono ovvie, ma che sono in verit intuizioni di grande saggezza. Celebre quella che analizza il perch dei comportamenti del vecchio re davanti alle
soluzioni di problemi privi di logica e opportunit.
Perch si chiede il re cado spesso in questa trappola che da solo mi vado costruendo? E il
giullare risponde: Troppo in fretta hai vissuto il tempo iniziale della tua vita, te lo sei divorato
quasi senza accorgertene, cos non hai potuto godere dellimbecillit sublime della giovinezza.
A quanti uomini e donne si potrebbe applicare questa sentenza!
Unaltra straordinaria osservazione quella di Erodoto1 a proposito della fuga da Alicarnasso:
noi ci siamo abituati a considerare, della vita, le cose che ci hanno dato successo, dice il sapiente,
soddisfazione e piacere. Velocemente, al contrario, cerchiamo di seppellire, dimenticare tutto ci
che ci ha prodotto disperazione unita al profondo senso di fallimento. Ebbene, dobbiamo imparare ad incidere gli errori nel nostro cervello se vogliamo crescere nella saggezza e nella genialit.
Buona sorte e sventura vanno tenendosi per mano come due sorelle. Se le dividiamo ed esaltiamo
solo ci che ci fa comodo considerare, ci riduciamo a esseri vuoti come cornamuse dimenticate.
Boccaccio, fra gli illustri personaggi fortunati, famosi nella storia, uno di quelli che ha tenuto in
gran considerazione o addirittura anticipato i due brevi principi enunciati prima da Erodoto e poi
da Shakespeare, quasi due secoli e mezzo dopo. Ha esaltato i momenti di vantaggio che la sorte gli
ha ripetutamente donato, ma, in particolare, verso la malasorte ha tenuto unattenzione costante e
spregiudicata e ne ha fatto tesoro. A dimostrazione di ci, Boccaccio ha inserito come preambolo del
suo pi grande successo letterario, il Decameron, levento tragico che in quegli anni sta sconvolgendo
lEuropa intera: cio la terribile epidemia di peste che ha decimato la popolazione nel XIV secolo.
Egli si immagina che un gruppo di giovani maschi e femmine sia fuggito da Firenze, citt che sta
riducendosi giorno dopo giorno a un enorme camposanto. Lunica loro speranza di sopravvivere
rifugiarsi in una vasta magione sulle colline della Toscana. Per trascorrere il tempo e, soprattutto,
abbattere langoscia e il pensiero della morte che incombe su ognuno, la brigata dei fuggitivi pensa di coinvolgere ciascun partecipante nel racconto di novelle facete e tragiche insieme.
[...]
Limmane tragedia che si sta consumando attorno a loro diventa il contrappunto della narrazione. come se Boccaccio, che fra laltro era un discreto pittore, avesse immerso le figure e le storie
dogni giornata dentro un fondale scuro con colori bui e profondi, dove per le figure galleggiano
sempre, incise dalla luce di taglio del sole.
Ancora: forse per la prima volta in una storia narrata, o meglio rappresentata, troviamo inseriti
uno nellaltro tutti gli andamenti classici sia del teatro tragico sia di quello farsesco [...].
A questo proposito ci troviamo completamente daccordo con quei ricercatori e critici che hanno
dimostrato come Boccaccio, con questa sua opera, abbia determinato una vera e propria rivoluzione, non solo nella scrittura dei racconti, ma soprattutto nel teatro, riuscendo a superare la
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1. Erodoto: storico greco del V secolo a.C., nato nella citt di Alicarnasso,
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persiano.
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dicotomia che fino ad allora esisteva fra le rappresentazioni buffe e quelle tragiche, fra gli svolgimenti allegorici e quelli impostati sulla realt e la cronaca. In poche parole, senza questa impostazione libera dellassetto narrativo non avremmo mai goduto della grande rivoluzione prodotta
dalla Commedia dellArte2 e, appresso a quella, dello straordinario rinnovamento di tutto il teatro
dEuropa a partire dagli elisabettiani3, Shakespeare in testa.
(D. Fo, Il Boccaccio riveduto e scorretto, testo a cura di F. Rame e R. Shaw, disegni
e dipinti di D. Fo, con la collaborazione di C. Ricciulli e A. Girami, Guanda, Parma 2011)
2. Commedia dellArte: forma di teatro nata in Italia nel Cinquecento ed
esercitata da attori di mestiere, i quali
improvvisavano i loro pezzi basandosi
B2. Scegli tra le frasi che seguono quella che meglio riassume la risposta del giullare a re
Lear: Troppo in fretta hai vissuto il tempo iniziale della tua vita, te lo sei divorato quasi
senza accorgertene, cos non hai potuto godere dellimbecillit sublime della giovinezza (righe 6-7).
A. Hai vissuto troppo poco per capire quanta imbecillit sia contenuta nella giovinezza.
B. Poich sei troppo giovane, non puoi capire che non bisogna bruciare troppo in
fretta il tempo della giovinezza.
C. Ora che sei anziano puoi rallegrarti di avere lasciato alle tue spalle limbecillit
della giovinezza.
D. Hai vissuto troppo velocemente la giovinezza e cos non hai potuto godere della
gioia inconsapevole che la caratterizza.
B3. La frase A quanti uomini e donne si potrebbe applicare questa sentenza! (riga 8)
A. un augurio.
B. una constatazione.
C. unimprecazione.
D. unipotesi.
B4. Sintetizza con le tue parole il contenuto dellosservazione di Erodoto riportata nel testo
(righe 10-15).
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B5. Nellargomentazione degli autori, come si collega la figura di Boccaccio con quella di
Erodoto e di Shakespeare?
A. Come Erodoto prima e Shakespeare poi, Boccaccio ha valorizzato i momenti di
buona sorte senza dimenticare quelli di sventura.
B. Come Erodoto e Shakespeare, Boccaccio autore di opere teatrali.
C. Boccaccio citato perch vissuto nello stesso periodo di Erodoto e di Shakespeare.
D. Boccaccio ha una visione della vita del tutto opposta rispetto a quella espressa
nella massima di Erodoto e nel Re Lear di Shakespeare.
B6. In base al testo, perch Boccaccio ha inserito la narrazione della peste allinizio del Decameron? Scrivilo.
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B7. Nellespressione novelle facete e tragiche insieme (riga 27) che cosa significa facete?
A. Facili.
B. Spiritose.
C. Drammatiche.
D. Fantasiose.
B8. Nella frase Limmane tragedia che si sta consumando attorno a loro diventa il con-
trappunto della narrazione (righe 29-30), che cosa significa la parola contrappunto?
Esprimilo con le tue parole.
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B9. a. Esprimi in altre parole la frase dove per le figure galleggiano sempre, incise dalla
luce di taglio del sole (righe 31-32).
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c. A quale parola della frase come se Boccaccio, che fra laltro era un discreto pittore,
avesse immerso le figure e le storie dogni giornata dentro un fondale scuro con colori
bui e profondi, dove per le figure galleggiano sempre, incise dalla luce di taglio del
sole (righe 30-32) si riferisce lavverbio dove?
A. Fondale.
B. Giornata.
C. Figure.
D. Storie.
B10. In che cosa consiste la rivoluzione di Boccaccio (righe 36-37)? Completa la tabella che
segue.
No
B11. Gli autori di questo brano, Dario Fo e Franca Rame, sono drammaturghi e attori di tea-
tro. Quali elementi allinterno del testo ti consentono di comprendere che linteresse
per il teatro alla base della loro interpretazione del Decameron?
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PROVA 2
TESTO A Letterario
ON LINE
Vca
interava
Linchiesta di Orlando
Orlando ha visto in sogno Angelica travolta da un turbine e teme si tratti di un avvertimento, perci decide di uscire da Parigi assediata e partire alla sua ricerca: senza preoccuparsi dei suoi doveri di paladino
nei confronti del suo signore e zio Carlo Magno, indossa la veste nera di un saraceno ucciso in battaglia
e attraversa nel buio laccampamento nemico.
1
Che non pu far dun cor chabbia suggetto1
questo crudele e traditore Amore,
poi chad Orlando pu levar del petto
la tanta f che debbe al suo signore?
Gi savio e pieno fu dogni rispetto,
e de la santa Chiesa difensore:
or per un vano amor, poco del zio,
e di s poco, e men cura di Dio.
2
Ma lescuso io pur troppo, e mi rallegro
nel mio difetto aver compagno tale;
chanchio sono al mio ben languido ed egro,
sano e gagliardo a seguitare il male2.
Quel se ne va tutto vestito a negro,
n tanti amici abandonar gli cale3;
e passa dove dAfrica e di Spagna
la gente era attendata alla campagna:
3
anzi non attendata, perch sotto
alberi e tetti lha sparsa la pioggia
a dieci, a venti, a quattro, a sette, ad otto;
chi pi distante e chi pi presso alloggia.
Ognuno dorme travagliato e rotto:
chi steso in terra, e chi alla man sappoggia.
Dormono; e il conte uccider ne pu assai:
n per stringe Durindana mai.
4
Di tanto core il generoso Orlando,
che non degna ferir gente che dorma.
Or questo, e quando4 quel luogo cercando
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1. suggetto: assoggettato.
2. languido male: poich anchio sono
fiacco e debole verso il mio bene tanto
quanto sono forte e deciso a perseguire il
mio male.
3. gli cale: gli importa.
4. Or questo, e quando: ora ora.
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9. spi: guard.
10. e suo distretto: le immediate vicinanze di Parigi.
11. ma per Uvernia di Spagna: ma per lAlvernia, la Guascogna, la Provenza, la Breta-
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A. Che cosa potrebbe fare Orlando, visto che il suo cuore assoggettato ad Amore
crudele e traditore, se non dimenticare questo sentimento e tornare alla somma
fedelt che deve al suo signore?.
B. Che cosa potrebbe fare un cuore come quello dOrlando, assoggettato ad Amore
crudele e traditore, se non perdere la fedelt che dovrebbe al suo signore?.
C. Che cosa potrebbe fare Amore crudele e traditore contro un cuore del tutto assoggettato al suo signore come quello che si trova nel petto di Orlando?.
D. Che cosa non potrebbe fare Amore crudele e traditore a un cuore a lui assoggettato, dato che a Orlando riuscito a togliere dal petto la tanta fedelt che
avrebbe dovuto dimostrare al suo signore?.
A3. Quale parola svolge la funzione di soggetto sottointeso nei versi poi chad Orlando pu
levar del petto / la tanta f (1, 3-4)?
A. Il cuore.
B. Orlando.
C. LAmore.
D. La fedelt.
A5. Nella prima ottava e nei primi quattro versi della seconda lautore manifesta indulgenza
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A6. Il narratore, nelle ottave che hai letto, invisibile oppure palesa in qualche punto la sua
presenza? Giustifica la tua risposta con riferimento al testo.
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A8. Lespressione a dieci, a venti, a quattro, a sette, ad otto (3, 3) significa che i nemici
A. erano distribuiti in gruppi numericamente identici.
B. erano organizzati in manipoli per meglio presidiare il territorio.
C. erano complessivamente pochi.
D. erano sparsi in gruppi di dimensioni diverse, senza ordine.
A10. Per quali ragioni Orlando non uccide i nemici che dormono? Qual il suo comportamento nei confronti di coloro che trova svegli?
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A11. Quali tra le seguenti caratteristiche, in base al testo, sono proprie del carattere e del
comportamento di Orlando?
Caratteristiche
No
a. coraggioso.
b. allegro ed entusiasta.
c. Conosce bene la lingua dei saraceni.
d. Si traveste per poter sorprendere i nemici di notte e farne strage.
e. nato a Tripoli.
f. disposto ad arontare qualsiasi fatica per cercare Angelica.
g. Trascura per amore i suoi doveri di paladino.
h. Nellallontanarsi dallaccampamento franco prova dispiacere ad abbandonare gli
amici.
A12. Nei versi Di tanto core il generoso Orlando, / che non degna ferir gente che dorma
(4, 1-2) il che introduce una frase
A. causale.
B. consecutiva.
C. relativa.
D. temporale.
A13. Quale significato ha lespressione tutto cerc lesercito moresco (5, 2)?
A. Lesercito moresco cerc Orlando dappertutto.
B. Orlando cerc ovunque lesercito moresco.
C. Orlando pass in rassegna lintero esercito moresco.
D. Orlando cerc di distruggere lintero esercito moresco.
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A14. Dove si svolge la ricerca di Orlando e quanto dura? Qual lintenzione dellautore nel
descrivere lestensione spaziale e la durata temporale dellamorosa inchiesta del paladino?
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A15. Individua e spiega con altre parole le tre metafore presenti nei seguenti versi: ne la
stagion che la frondosa vesta / vede levarsi e discoprir le membre / trepida pianta, fin
che nuda resta (7, 2-4).
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A16. a. Tra le seguenti figure retoriche quale puoi riconoscere nel distico finale dellottava 7
n tutto il verno appresso lasci quella, / n la lasci ne la stagion novella?
A. Anafora.
B. Anacoluto.
C. Similitudine.
D. Sinestesia.
b. Spiega in che cosa consiste la figura retorica e qual il suo eetto sul significato.
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Prova 2
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In ogni atlante storico del Medioevo c una cartina in cui, colorate di solito di viola, sono segnate le conquiste di Carlomagno re dei Franchi e poi imperatore. Una grande nube violetta
sallarga sullEuropa, dilaga fin oltre lElba e il Danubio, ma a occidente sarresta al confine della
Spagna ancora saracena. Solo lorlo pi basso della nuvola scavalca i Pirenei e arriva a coprire la
Catalogna: la Marca Ispanica, tutto quel che Carlomagno riusc a strappare, negli ultimi anni
della sua vita, allEmiro di Cordova. Tra tante guerre che Carlomagno combatt e vinse contro
Bvari, Frisoni, Slavi, vari, Brtoni, Longobardi, quelle contro gli Arabi occupano, nella storia
dellimperatore dei Franchi, relativamente poco posto; invece, nella letteratura, singigantirono
fino a coinvolgere tutto lorbe terracqueo, e riempirono le pagine di biblioteche intere. Nellimmaginazione dei poeti e prima ancora nellimmaginazione popolare i fatti si dispongono in
una prospettiva diversa da quella della storia: la prospettiva del mito.
Per rintracciare le origini di questa straordinaria proliferazione mitologica, ci si suole rifare a un
episodio storico oscuro e sfortunato: nel 778 Carlomagno tent una spedizione per espugnare
Saragozza, ma fu rapidamente costretto a ripassare i Pirenei. Durante la ritirata, la retroguardia
dellesercito franco fu assalita dalle popolazioni basche della montagna e distrutta, presso Roncisvalle. Le cronache ufficiali carolinge riportano, tra i nomi dei dignitari franchi uccisi, quello
dun certo Hruodlandus.
Fin qui la storia, ma la verit dei fatti ha poco a che vedere con lepopea. La Chanson de Roland fu
scritta circa tre secoli dopo Roncisvalle. Siamo attorno al 1100, allepoca della Prima Crociata: il
riferimento storico pi pertinente questo. LEuropa pervasa dallo spirito della guerra santa che
contrappone mondo cristiano e mondo musulmano. In quel clima nasce in Francia un poema
epico dautore sconosciuto (Turoldo il nome che compare nellultimo verso), dalla versificazione semplice, commossa e solenne: La Chanson de Roland. Carlomagno figura aver conquistato
tutta la Spagna, tranne Saragozza, ancora in mano saracena; re Marsilio chiede la pace purch
larmata franca lasci la Spagna, il prode Roland vorrebbe continuare la guerra ma prevale il consiglio di Guenes (Gano di Maganza o Ganellone), che tradisce e saccorda con Marsilio perch
lesercito saraceno violi la pace e piombi in forze a Roncisvalle sulla retroguardia franca guidata
da Roland. Il paladino fa prodigi con la spada Durendal, dono dun angelo, ma i suoi guerrieri gli
cadono intorno a uno a uno. Solo quando ferito a morte, Roland si rassegna a dar fiato allOlifante, il corno magico, per chiamare a soccorso re Carlo.
Non si sa se Turoldo non abbia fatto altro che dare respiro di poesia a una tradizione gi affermata, cio se la leggenda di Roncisvalle gi facesse parte del repertorio dei giullari, poeti-cantastorie che giravano di castello in castello, repertorio orale che venne a un certo punto fissato
in cantari di gesta scritti in rima, o in narrazioni in prosa che fornivano i motivi ai verseggiatori. A queste ultime appartiene la cronaca latina attribuita allarcivescovo Turpino (Historia
Karoli Magni et Rotholandi) che passava per la testimonianza diretta dun contemporaneo e
che poeti e romanzieri posteriori tiravano sempre in ballo come fonte autorevole, mentre fu in
realt scritta anchessa allepoca delle Crociate.
Quello che possiamo dire con certezza che una lunga tradizione si form dalla Chanson de
Roland in poi, e che passate dalla severa epopea militare di Turoldo alla letteratura romanzesca
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e avventurosa, le gesta dei paladini di Carlomagno ebbero fortuna popolare, pi ancora che in
Francia, in Spagna e in Italia. Roland diventa Don Roldn al di l dei Pirenei, e al di qua delle Alpi
Orlando. I centri di diffusione dei cantari di gesta si trovavano lungo le vie percorse dai pellegrini: la via per San Giacomo di Compostella, che attraversava Roncisvalle dove veniva visitata una
presunta tomba di Roland-Roldn-Orlando; e la via per Roma, che era stata percorsa da Carlomagno nella sua lunga guerra contro i Longobardi e nelle sue visite al papa. Nei luoghi di tappa
dei pellegrinaggi i giullari cantavano le gesta dei paladini a un pubblico che riconosceva quei
personaggi come familiari.
In Italia, questi giullari non erano solo quelli venuti di Francia; cerano giullari veneti, che manipolavano i versi francesi dei cantari in un linguaggio pi vicino ai dialetti della pianura padana; nacque
tra il Duecento e il Trecento una letteratura franco-veneta che traduceva i cicli francesi e li arricchiva di nuove gesta. Poco pi tardi cominciarono le traduzioni in toscano: alle monotone lasse a
una sola rima, i toscani sostituirono una strofa narrativa dal ritmo ampio e movimentato: lottava.
Di Roland la tradizione francese non dice se non lultima battaglia e la morte. Tutto il resto della
sua vita, nascita, albero genealogico, infanzia giovinezza avventure prima di Roncisvalle, egli le
trover, sotto il nome di Orlando, in Italia.
(I. Calvino, Orlando Furioso di Ludovico Ariosto raccontato da Italo Calvino,
Mondadori, Milano 1995, pp. 9-11)
B2. Che cos la grande nube violetta (riga 2) che si allarga sullEuropa?
A. Un turbine che minaccia la pace del continente.
B. I territori conquistati in Europa da Carlo Magno.
C. I territori occupati in Europa dai saraceni.
D. La zona delimitata dai fiumi Elba e Danubio.
B3. Quale figura retorica puoi riconoscere nellespressione grande nube violetta (riga 2)?
Scrivila e prova a spiegare quale impressione produce sul lettore questa scelta dellautore.
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B4. Alla luce di quanto hai letto, quale tra le seguenti aermazioni ti sembra pi corretta?
A. Poich le campagne militari sostenute da Carlo Magno contro gli Arabi furono
sfortunate, esse furono cancellate dalla memoria popolare e non se ne trova
traccia nella letteratura.
B. La rapida e vittoriosa campagna militare di Carlo Magno contro gli Arabi si concluse
con la conquista di tutta la Spagna da parte dei Franchi e fu celebrata dalla letteratura
del tempo.
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C. Carlo Magno condusse campagne militari contro gli Arabi con il sostegno di Bvari, Frisoni, Slavi, vari, Bretoni, Longobardi e la gloria delle sue vittorie fu cantata
nelle opere letterarie del tempo.
D. Tra le molte campagne militari sostenute da Carlo Magno quelle contro gli Arabi
non furono le pi significative, eppure assunsero enorme importanza nellimmaginazione popolare e nella letteratura.
B5. Quali tra le seguenti informazioni sullepisodio storico alla base della leggenda di Orlando sono vere?
Informazione storica
Vero Falso
B6. Indica quali tra le seguenti caratteristiche appartengono alla Chanson de Roland.
Caratteristiche della Chanson de Roland
No
B7. Spiega perch, nella Chanson de Roland, il comportamento di Roland risulta valoroso.
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B8. Turoldo fu il primo a narrare la leggenda di Roncisvalle? Che cosa aerma Calvino a
questo proposito? Scrivilo.
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B9. Considera la cronologia della Chanson de Roland e dellHistoria Karoli Magni et Rotholandi. Quali tra le aermazioni che seguono quella corretta?
A. Entrambe furono scritte allepoca delle crociate.
B. La Chanson de Roland fu scritta alcuni secoli prima rispetto allHistoria Karoli
Magni et Rotholandi.
C. LHistoria Karoli Magni et Rotholandi fu scritta allepoca dei fatti di Roncisvalle,
mentre la Chanson de Roland fu scritta circa tre secoli dopo.
D. Entrambe furono scritte contemporaneamente ai fatti narrati, cio nellVIII secolo.
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B10. Nella frase Quello che possiamo dire con certezza che una lunga tradizione si form
dalla Chanson de Roland in poi (righe 39-40), quale funzione svolgono rispettivamente
i due che?
A. Il primo una congiunzione, il secondo un pronome relativo.
B. Sono due pronomi relativi.
C. Il primo un pronome relativo, il secondo una congiunzione.
D. Sono due congiunzioni.
B11. Perch nella frase dove veniva visitata una presunta tomba di Roland-Roldn-Orlando (righe 44-45) sono riportati tre nomi? A chi attribuita la tomba?
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B12. A quale popolazione si deve la scelta di usare lottava per narrare le vicende dei paladini
di Carlo Magno?
A. Ai veneti.
B. Ai toscani.
C. Ai franchi.
D. Agli spagnoli.
B13. Riscrivi in altre parole (per dimostrare di averne compreso il contenuto) la frase Di
Roland la tradizione francese non dice se non lultima battaglia e la morte (riga 54).
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B14. Nel seguente elenco Tutto il resto della sua vita, nascita, albero genealogico, infanzia
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