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Paola Biglia

Alessandra Terrile

QUADERNO
DELLE VERIFICHE
di letteratura italiana per il primo anno del secondo biennio

prove di verifica semistrutturate


prove di competenza di lettura
sul modello INVALSI

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FA 0395 00654 L
SG 0395 00577C C
SG 0395 00584K D

Coordinamento editoriale: Franca Crosetto


Coordinamento redazionale: Chiara Buffa
Redazione: Barbara Garofani
Progetto grafico: Eva Ferri
Copertina: Sunrise Advertising, Torino
Coordinamento grafico: Massimo Alessio
Impaginazione elettronica: LIV, Cascine Vica (Rivoli), Torino
Controllo qualit: Andrea Mensio
Segreteria di redazione: Enza Menel

Le Prove di verifica semistrutturate sono di Paola Biglia (Prova 2, 4, 6) e Alessandra Terrile


(Prova 1, 3, 5).
Le Verifiche di competenza di lettura sono di Alessandra Terrile.

Tutti i diritti riservati


2012, Pearson Italia, Milano - Torino
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La Tipografica Varese, Varese, Italia
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Anno
12 13 14 15 16 17

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Indice
PROVE DI VERIFICA SEMISTRUTTURATE
Dalle origini allet della Controriforma
PROVA 1 Dante Alighieri ..................................................................................................

PROVA 2 Francesco Petrarca .....................................................................................

PROVA 3 Giovanni Boccaccio

...................................................................................

PROVA 4 Ludovico Ariosto ............................................................................................

PROVA 5 Niccol Machiavelli

...................................................................................

10

PROVA 6 TorquatoTasso ................................................................................................... 12

VERIFICHE DI COMPETENZA DI LETTURA


Prove di allenamento sul modello INVALSI
PROVA 1
TESTO A Letterario
Chichibio cuoco ........................................................................................................................ 16
(G. Boccaccio, da Decameron)

TESTO B Non letterario


La rivoluzione di Boccaccio .......................................................................... 20
(D. Fo, F. Rame, da Il Boccaccio riveduto e scorretto)

PROVA 2
TESTO A Letterario
Linchiesta di Orlando .................................................................................................... 24
(L. Ariosto, da Orlando furioso)

TESTO B Non letterario


Rotholandus, Roland, Orlando ...................................................................... 29
(I. Calvino, da Orlando Furioso di Ludovico
Ariosto raccontato da Italo Calvino)

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Altre prove di verifica


semistrutturate e altre verifiche
di competenza di lettura

III

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PROVE DI VERIFICA
SEMISTRUTTURATE
Dalle origini allet della Controriforma
PROVA 1
PROVA 2
PROVA 3
PROVA 4
PROVA 5
PROVA 6

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Dante Alighieri
Francesco Petrarca
Giovanni Boccaccio
Ludovico Ariosto
Niccol Machiavelli
Torquato Tasso

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PROVA DI VERIFICA 1
Dante Alighieri

ON LINE

Vca
interava

Tempo: 1 ora

VERO/FALSO

QUESITI A SCELTA MULTIPLA

A. Indica con una crocetta se ciascuna delle seguenti aermazioni vera (V) o falsa (F).

quelle proposte.

PUNTEGGIO: 0,5 punti per ogni risposta corretta

PUNTEGGIO: 1 punto per ogni risposta corretta

1. Dante nasce a Ravenna da una famiglia fiorenV


F
tina in esilio.

1. Il dolce stil novo


a uno stile complesso, che richiede al lettore
un intenso sforzo interpretativo.
b uno stile scorrevole e naturale, che ricerca suoni dolci ed evita espressioni troppo
complicate.
c uno stile molto enfatico, adatto a esprimere
situazioni di felicit e appagamento amoroso.
d uno stile che predilige parole preziose e
suoni aspri, ottenuti attraverso lo scontro di
consonanti.

2. Dopo la morte di Beatrice, Dante si dedica agli


studi filosofici e in essi trova conforto. V F
3. Tra i poeti latini, Dante predilige Virgilio, che
V
F
considera il suo maestro.
4. Dante partecipa attivamente alla vita politica
di Firenze, ricoprendo numerose cariche pubV
F
bliche.
5. Ai tempi di Dante Firenze lacerata dalla lotta
tra le fazioni e il poeta Guelfo bianco. V F
6. Dante si adopera con ogni mezzo per sosteneV
F
re la politica di papa Bonifacio VIII.
7. Nel 1301 i Guelfi neri si impadroniscono di
Firenze e Dante viene condannato allesilio.
V

8. Nelle corti dei signori che gli orono ospitalit


Dante assume un importante ruolo politico e
V
F
non desidera pi tornare a Firenze.
9. La causa principale delle rivalit che lacerano
le citt italiane per Dante la mancanza di un
pontefice capace di regolare la vita civile e fare
V
F
rispettare le leggi.
10. Lobiettivo di Dante nello scrivere la Commedia di indicare allumanit le cause della sua
decadenza e di mostrarle la via del riscatto.
V

punti: ............... / 5

B. Indica con una crocetta la risposta giusta tra

2. Tra le frasi seguenti scegli quella che descrive


meglio il contenuto della Vita nuova.
a unopera in prosa di carattere autobiografico che narra linfanzia e la giovinezza di
Dante.
b un testo costituito da parti in prosa e parti
in versi in cui Dante ricostruisce e interpreta
la propria esperienza di vita e di poesia.
c una raccolta di testi poetici di argomento prevalentemente politico, in cui Dante
prende posizione contro la lotta tra fazioni
nella sua citt.
d un trattato scientifico sullamore, in cui
Dante analizza in modo oggettivo le diverse
possibili manifestazioni del sentimento.
3. Con quali intenti Dante scrive il Convivio?
a Preparare una vasta enciclopedia di tutto il
sapere per dimostrare la propria dottrina ai
fiorentini che lo hanno esiliato.
b Narrare unesperienza soggettiva in modo
appassionato per orire insegnamenti agli
innamorati.

PROVE DI VERIFICA SEMISTRUTTURATE

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c
d

Dimostrare che la lingua latina la pi adatta a esprimere contenuti alti e dottrinali.


Dilettare i lettori con i racconti e le novelle
che si narrano tradizionalmente durante i
banchetti.

4. Il De vulgari eloquentia un trattato in cui


Dante
a discute le norme duso della lingua latina.
b propone di usare nella lingua parlata il latino al posto del volgare.
c espone gli usi linguistici e retorici della Provenza.
d discute le norme duso della lingua volgare.
5. Nel De monarchia Dante
a sostiene la supremazia del potere della Chiesa, da cui deriva linvestitura imperiale.
b aerma che il papa deve essere sottoposto
al potere supremo dellimperatore.
c sostiene lautonomia del potere imperiale
e di quello ecclesiastico, entrambi derivanti
direttamente da Dio.
d descrive i comuni italiani come istituzioni
democratiche, che attuano un positivo superamento dei limiti dei due poteri universali.
6. Nella Commedia Dante assegna a se stesso
una missione profetica. Quale?
a Annunciare ai cittadini di Firenze che la loro
citt diventer grande e potente e dominer il mondo.
b Suggerire agli uomini che la Chiesa guidata
dal papa la sola autorit cui adarsi per
ottenere la felicit nella vita terrena.
c Rendere gli uomini consapevoli che Dio,
nella sua infinita bont, alla fine dei tempi
salver tutti, virtuosi e peccatori.
d Indicare allumanit la via della rigenerazione e della salvezza dal peccato attraverso la
rappresentazione del destino che attende
tutti nelloltretomba.

QUESITI A RISPOSTA SINGOLA


C. Rispondi alle seguenti domande (max. 5 righe
per ciascuna risposta).

PUNTEGGIO: 2,5 punti per ogni risposta corretta

1. La Commedia ha un impianto allegorico: indica


se per Dante si tratta di allegoria dei poeti o
di allegoria dei teologi e motiva la tua risposta.
2. Che cosa si intende per plurilinguismo e pluristilismo dantesco?
punti: ............... / 5

TRATTAZIONE SINTETICA
DI ARGOMENTI
D. Sviluppa largomento proposto in max. 10-15
righe.

PUNTEGGIO: 4 punti

Lo spazio e il tempo nella Commedia dantesca.


punti: ............... / 4
PUNTEGGIO TOTALE ............... / 20

punti: ............... / 6

PROVA 1 Dante Alighieri

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PROVA DI VERIFICA 2
Francesco Petrarca

ON LINE

Vca
interava

Tempo: 1 ora

VERO/FALSO

QUESITI A SCELTA MULTIPLA

A. Indica con una crocetta se ciascuna delle seguenti aermazioni vera (V) o falsa (F).

quelle proposte.

PUNTEGGIO: 0,5 punti per ogni risposta corretta

PUNTEGGIO: 1 punto per ogni risposta corretta

1. Petrarca trascorse alcuni anni della giovinezza ad Avignone, ricoprendo incarichi pubblici
V
F
presso la corte papale.

1. Che cos laccidia di cui parla Petrarca nel Secretum?


a La gelosia, dovuta al fatto che Laura non ricambia lamore del poeta.
b Lincapacit di prendere decisioni risolutive,
una debolezza morale da cui derivano tristezza e insoddisfazione costanti.
c Linvidia per il successo altrui, il fastidio che
nasce nellassistere alla felicit di altri.
d La pigrizia di chi non intende sottoporsi a
studi troppo gravosi pur desiderando la gloria letteraria.
2. Perch si parla di umanesimo cristiano di Petrarca?
a Perch Petrarca scopre molti testi classici nelle biblioteche dei conventi e delle abbazie.
b Perch Petrarca considera i classici dei precursori del cristianesimo: adatta temi e personaggi del mondo antico alla propria visione della
realt, assimilando il passato al presente.
c Perch Petrarca ritiene possibile la conciliazione tra cultura classica e spiritualit cristiana: ad esempio auspica il distacco dal
mondo, purch in luoghi ameni e con la compagnia di libri e conversazioni piacevoli.
d Perch Petrarca tenta di diondere la conoscenza dei testi classici dopo averli emendati dalle parti che contrastano con gli insegnamenti cristiani.
3. Nel Canzoniere, Laura
a una donna concreta, descritta con particolari precisi che riguardano tanto laspetto
fisico quanto il carattere.
b una figura evanescente, rappresentata secondo il formulario della letteratura amorosa, in un paesaggio stilizzato.

2. San Tommaso e la filosofia Scolastica sono il


costante punto di riferimento per il pensiero
V
F
di Petrarca.
3. In seguito a una profonda crisi religiosa, PeV
F
trarca scelse di divenire chierico.
4. Anche se fu incoronato pubblicamente poeta
sul Campidoglio, Petrarca nella sua vita non
diede mai particolare importanza alla gloria e
V
F
al giudizio dei posteri.
5. Petrarca amava viaggiare e stabilire legami con
altri intellettuali, ma al tempo stesso desiderava ritirarsi in luoghi quieti e solitari, adatti agli
V
F
studi.
6. Le lettere di Petrarca sono degli utili documenti per ricostruire fatti precisi della vita dellautore, perch ricche di dettagli concreti e anedV
F
doti spiccioli.
7. Petrarca attendeva la gloria dalle sue opere in
latino e non dal Canzoniere, che invece il suo
V
F
capolavoro.
8. Nel Secretum, il personaggio di Agostino rappresenta la coscienza indagatrice e Francesco
V
F
la debolezza del peccatore.
9. Il Canzoniere composto interamente di soV
F
netti.
10. Nel Canzoniere compaiono anche alcuni testi
politici, di aspra denuncia contro la corruzione
V
F
della curia avignonese.
punti: ............... / 5

B. Indica con una crocetta la risposta giusta tra

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c
d

la donna-angelo che guida Petrarca alla salvezza, pur senza corrispondere al suo amore.
una donna che non subisce mai lazione del
tempo: preservata dalla precariet delle
cose terrene, dalla vecchiaia e dalla morte.

4. In che cosa consiste il dissidio interiore di Petrarca?


a Vorrebbe abbandonare le cose terrene, di
cui percepisce la caducit, ma non capace
di staccarsene.
b Vorrebbe dimenticare colei che non corrisponde al suo amore, ma incapace di
amare qualsiasi altra donna.
c Vorrebbe scrivere soltanto opere storiche
ed erudite, ma lanimo lo spinge costantemente a scrivere poesie damore in volgare.
d Vorrebbe poter esprimere liberamente il
suo stato danimo, ma costretto dalla sua
condizione di chierico ad arontare temi di
edificazione spirituale.
5. Secondo Petrarca, il volgare
a possiede per sua natura una dignit maggiore del latino, che nel tempo ha subito troppe alterazioni e non pi adatto a
esprimere contenuti alti.
b deve essere costruito scegliendo con cura
lessico e procedimenti retorici dai vari volgari parlati nelle corti italiane.
c pu essere usato come lingua letteraria se
elevato alla dignit formale del latino, attraverso unaccuratissima selezione e un lavoro di revisione continua.
d una lingua adatta ad esprimere contenuti
filosofico-scientifici, ma non pu dare voce
allintensit della poesia lirica.
6. Quali scelte linguistiche e formali caratterizzano il Canzoniere?
a Selezione e idealizzazione: tutto visto attraverso il filtro delle reminiscenze letterarie e dellinteriorit del poeta.
b Plurilinguismo e concretezza: tutta la realt
degna di essere rappresentata sulla pagina in modo realistico.
c Unilinguismo e mescolanza di stili: la lingua
deve essere selezionata, ma lo stile pu variare dal comico al sublime a seconda dei
contenuti.
d Idealizzazione e ironia: alle parole elevate si
aanca talvolta un lessico basso, per pren-

dere le distanze dai contenuti rappresentati


e attenuare i ricordi dolorosi.
punti: ............... / 6

QUESITI A RISPOSTA SINGOLA


C. Rispondi alle seguenti domande (max. 5 righe
per ciascuna risposta).

PUNTEGGIO: 2,5 punti per ogni risposta corretta

1. Quale giudizio esprime Petrarca sulla propria


esperienza amorosa e sulle proprie poesie nel
sonetto proemiale del Canzoniere?

Voi chascoltate in rime sparse il suono


di quei sospiri ondio nudriva l core
in sul mio primo giovanile errore
quandera in parte altruom da quel chi sono,

del vario stile in chio piango e ragiono


fra le vane speranze e l van dolore,
ove sia chi per prova intenda amore,
spero trovar piet, nonch perdono.

11

Ma ben veggio or s come al popol tutto


favola fui gran tempo, onde sovente
di me medesimo meco mi vergogno;

14

e del mio vaneggiar vergogna l frutto,


e l pentersi, e l conoscer chiaramente
che quanto piace al mondo breve sogno.

2. Facendo riferimento alla canzone Chiare, fresche e dolci acque, confronta il ruolo che riveste Laura per il poeta con quello che Dante
riserva a Beatrice nella Divina Commedia.
punti: ............... / 5

TRATTAZIONE SINTETICA
DI ARGOMENTI
D. Sviluppa largomento proposto in max. 10-15
righe.

PUNTEGGIO: 4 punti

Quale modello di intellettuale incarnato da


Petrarca? Quale idea di dotto delineata da lui
nelle lettere?
punti: ............... / 4
PUNTEGGIO TOTALE ............... / 20
PROVA 2 Francesco Petrarca

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PROVA DI VERIFICA 3
Giovanni Boccaccio

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Vca
interava

Tempo: 1 ora

VERO/FALSO

QUESITI A SCELTA MULTIPLA

A. Indica con una crocetta se ciascuna delle seguenti aermazioni vera (V) o falsa (F).

B. Indica con una crocetta la risposta giusta tra


quelle proposte.

PUNTEGGIO: 0,5 punti per ogni risposta corretta

PUNTEGGIO: 1 punto per ogni risposta corretta

1. Nonostante lestrazione borghese, Boccaccio subisce il fascino dellambiente aristocratico napoletano che frequenta nella giovinezza. V F

1. Nel Decameron dieci giovani fiorentini si ritirano in campagna e trascorrono le giornate narrando e ascoltando novelle. Nel tempo libero
a pregano e si dedicano a esercizi spirituali.
b si intrattengono con banchetti, canti, balli e
giochi.
c litigano frequentemente tra loro su come
organizzare la giornata.
d si annoiano per la mancanza dei divertimenti cittadini.

2. A Napoli Boccaccio fa pratica mercantile con il


padre e partecipa alla vita ranata della corte
V
F
angioina.
3. Il padre vorrebbe avviarlo alla letteratura, ma
egli preferisce la professione di mercante e banV
F
chiere.
4. La corte angioina durante la permanenza a Napoli di Boccaccio era un centro culturale molto
V
F
attivo.
5. A causa della crisi della compagnia dei Bardi,
nel 1340 Boccaccio costretto a tornare a FiV
F
renze.
6. Negli ultimi anni della vita di Boccaccio linfluenza di Petrarca lo induce a coltivare una
letteratura finalizzata al diletto e rivolta a un
V
F
pubblico non letterato.
7. Il Decameron una raccolta di cento novelle, inV
F
quadrate entro una cornice narrativa.
8. Nella cornice del Decameron una brigata composta da sette fanciulle e tre giovani di Firenze
decide di rifugiarsi in campagna per scampare
V
F
alla peste.
9. Soltanto alle fanciulle della brigata (e non ai
tre giovani) spetta il compito di narrare novelle
per occupare piacevolmente il tempo. V F
10. Nel Decameron la narrazione delle novelle ocV
F
cupa dieci giorni.

2. Qual il pubblico a cui il Decameron rivolto?


a Le donne aitte da pene damore, di nobile
sentire e civili costumi.
b Le donne che non conoscono lamore e non
ne hanno subito il traviamento.
c Le donne di alta cultura.
d Le donne analfabete e senza educazione.
3. Qual latteggiamento di Boccaccio di fronte
alla peste che devasta Firenze?
a Paura che il contagio annulli la necessaria
distanza sociale tra ricchi e poveri.
b Convinzione che lepidemia sia una giusta
punizione divina per lavidit di ricchezze
dei fiorentini.
c Preoccupazione per il disgregarsi dei costumi moderati e rispettosi su cui si basa la
convivenza civile.
d Indierenza perch la peste una malattia
ricorrente, a cui i fiorentini hanno fatto ormai labitudine.

punti: ............... / 5

PROVE DI VERIFICA SEMISTRUTTURATE

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4. La cornice del Decameron


a la parte del testo cos tuita dalle novelle.
b il breve riassunto del contenuto che si trova
allinizio di ciascuna novella.
c la dedica alle donne compiuta dallautore.
d la parte del testo in cui si raccontano le vicende della brigata dei giovani novellatori.
5. Lindustria nel Decameron
a ledificio in cui si svolgono le a vit economiche ci adine.
b lavidit di guadagno dei mercan fioren ni.
c linizia va individuale per reagire alle avversit e per superarle.
d lindierenza delle classi aristocra che per
la vit mercan le.
6. Nel Decameron si confrontano il mondo mercan le ci adino del presente e quello aristocra co cavalleresco del recente passato. Come
si colloca lautore rispe o alla realt rappresentata?
a Celebra la superiorit del mondo borghese
e mercan le rispe o a quello aristocra co.
b Condanna con mo vazioni morali e religiose lintraprendenza dei mercan borghesi.
c Ri ene che la vera nobilt sia quella trasmessa con il sangue e aerma la superiorit dellaristocrazia.
d Aspira a una fusione tra i valori dellindustria mercan le e quelli della cortesia aristocra ca.

QUESITI A RISPOSTA SINGOLA


C. Rispondi alle seguen domande (max. 5 righe
per ciascuna risposta).

PUNTEGGIO: 2,5 pun per ogni risposta correa

1. Quale idea della fortuna emerge in Dante (visione medievale) e quale in Boccaccio (prospe va della societ mercan le)?
2. Una forza centrale nel mondo del Decameron
lamore. Quali cara eris che presenta?
pun: ............... / 5

TRATTAZIONE SINTETICA
DI ARGOMENTI
D. Sviluppa largomento proposto in max. 10-15
righe.

PUNTEGGIO: 4 pun

Nel Proemio del Decameron lautore prende la


parola per delineare le finalit, i des natari e i
mo vi che domineranno lintera opera. Sintezzane i contenu .
pun: ............... / 4
PUNTEGGIO TOTALE ............... / 20

pun: ............... / 6

PROVA 3 Giovanni Boccaccio

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PROVA DI VERIFICA 4
Ludovico Ariosto

ON LINE

Vca
interava

Tempo: 1 ora

VERO/FALSO

QUESITI A SCELTA MULTIPLA

A. Indica con una crocetta se ciascuna delle seguenti aermazioni vera (V) o falsa (F).

quelle proposte.

PUNTEGGIO: 0,5 punti per ogni risposta corretta

PUNTEGGIO: 1 punto per ogni risposta corretta

1. A causa di problemi economici, Ariosto entr al


servizio dei duchi dEste e divenne chierico per
V
F
godere delle rendite ecclesiastiche.

1. Che cos la qute presente nellOrlando furioso?


a la qute medievale, ossia la ricerca di un
oggetto mistico e simbolico dalla forte connotazione religiosa.
b la ricerca della verit: i personaggi sono
tormentati da dubbi e cercano risposte ai
loro interrogativi.
c la ricerca di un oggetto desiderato (una
donna, unarma, luomo amato ecc.), sempre
destinata al fallimento: i personaggi non trovano mai quello che cercano.
d la ricerca della gloria in battaglia, che Orlando considera il massimo valore: per inseguire la gloria disposto a rinunciare a
qualunque cosa.

2. Il cardinale Ippolito dEste seppe valorizzare le


competenze letterarie di Ariosto, adandogli
incarichi esclusivamente di alto livello intelletV
F
tuale.
3. Nel 1510 Ariosto pass al servizio del duca Alfonso, con il quale si rec in Ungheria. V F
4. Ariosto dimostr di non essere in grado di svolgere attivit politiche in contesti dicili come
V
F
la Garfagnana.
5. Nelle satire di Ariosto i rapporti tra gli uomini
sono osservati con sguardo lucido e disincantato, senza ottimismo, ma con ironia. V F
6. Ariosto scrisse anche commedie in latino per
lintrattenimento della corte ferrarese. V F
7. La trama dellOrlando furioso non tiene conto di
quella dellOrlando innamorato di Matteo MaV
F
ria Boiardo.
8. Ariosto crede profondamente negli ideali della
cavalleria e ritiene siano ancora praticabili nel
V
F
mondo a lui contemporaneo.
9. NellOrlando furioso i personaggi si muovono
in uno spazio vastissimo, essenzialmente orizzontale, privo di un centro prestabilito. V F
10. LOrlando furioso dedicato ad Alfonso dEste.
V

punti: ............... / 5

B. Indica con una crocetta la risposta giusta tra

2. Lamore tra Bradamante e Ruggiero


a un amore impossibile: Bradamante pagana, Ruggiero cristiano.
b introduce il tema encomiastico: dallunione
tra i due deriver la casata Estense.
c non conosce tentennamenti: i due si amano
profondamente e non cedono mai a seduzioni da parte di estranei.
d introduce il tema della follia: poich inizialmente non corrisposto, Ruggiero perde il
senno.
3. Angelica
a una figura evanescente, idealizzata, la donna-angelo della tradizione letteraria, come il
suo nome suggerisce.
b una donna concreta, pragmatica e opportunista: il nome va inteso in senso antifrastico.

PROVE DI VERIFICA SEMISTRUTTURATE

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uneroina generosa, che agisce guidata


dalladesione a una virt ideale e dalla fedelt ai principi religiosi.
insensibile allamore: oggeo di desiderio da parte degli altri, ma in tua lopera
non si innamora di nessuno.

4. In che modo organizzata la struura narrava dellOrlando furioso?


a Pi vicende sono portate avan in parallelo,
interroe nel punto cruciale e riprese successivamente.
b Le vicende procedono per blocchi narravi
omogenei e compiu, senza interruzioni.
c I fa sono inseri in ununica cornice: si
traa di un racconto nel racconto.
d La narrazione non si conclude mai, nemmeno al termine dellopera: i principali filoni
narravi restano aper, le avventure non
hanno alcun compimento definito.
5. Il narratore esterno
a non interviene a commentare i fa, ma li
espone con distacco, secondo loggevit
propria dellepica.
b non depositario dellunico punto di vista:
le vicende sono presentate da una pluralit
di prospeve diverse, secondo loca del
narratore esterno oppure di un personaggio.
c non crica mai personaggi che rappresentano la virt idealizzata, anche se questa
desnata alla sconfia.
d ammira senza ironia i personaggi pi spregiudica, che sanno agire con cinismo e
adaarsi prontamente agli even.
6. Quali scelte linguische e formali caraerizzano lulma edizione dellOrlando furioso?
a Su influenza di Pietro Bembo, Ariosto sostuisce i termini padani e laneggian con il
lessico dei classici fiorenni.
b Ariosto segue rigidamente lunilinguismo di
Petrarca: elimina tu i termini aulici e quelli colloquiali, adoando una lingua regolare
e poco varia.
c Il modello di riferimento il plurilinguismo
di Dante: Ariosto intende provocare il leore con improvvisi cambi di lessico e di sle.

Nonostante lamicizia con Bembo, Ariosto


sceglie di mantenere una marcata connotazione linguisca regionale, perch non si
rivolge a un pubblico nazionale ma locale.
pun: ............... / 6

QUESITI A RISPOSTA SINGOLA


C. Rispondi alle seguen domande (max. 5 righe
per ciascuna risposta).

PUNTEGGIO: 2,5 pun per ogni risposta correa

1. Quale significato ha il binomio amore-follia


nel poema di Ariosto? Rispondi facendo riferimento alloava che segue (XXIII, 133), che ha
per protagonista Orlando.
Qui riman lelmo, e l riman lo scudo,
lontan gli arnesi, e pi lontan lusbergo:
larme sue tutte, in somma vi concludo,
avean pel bosco differente albergo.
E poi si squarci i panni, e mostr ignudo
lispido ventre e tutto l petto e l tergo;
e cominci la gran follia, s orrenda,
che de la pi non sar mai chintenda.

2. Qual il rapporto tra Ariosto e lambiente


della corte?
pun: ............... / 5

TRATTAZIONE SINTETICA
DI ARGOMENTI
D. Sviluppa largomento proposto in max. 10-15
righe.

PUNTEGGIO: 4 pun

Quale valore ha lironia nellOrlando furioso?


Di quali procedimen si serve Ariosto a tale
scopo?
pun: ............... / 4
PUNTEGGIO TOTALE ............... / 20

PROVA 4 Ludovico Ariosto

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PROVA DI VERIFICA 5
Niccol Machiavelli

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interava

Tempo: 1 ora

VERO/FALSO

QUESITI A SCELTA MULTIPLA

A. Indica con una crocetta se ciascuna delle seguenti aermazioni vera (V) o falsa (F).

quelle proposte.

PUNTEGGIO: 0,5 punti per ogni risposta corretta

PUNTEGGIO: 1 punto per ogni risposta corretta

1. Machiavelli riveste incarichi di grande responsabilit nel campo della politica interna, estera
e militare della Repubblica fiorentina. V F
2. Nella lettera a Francesco Vettori del 10 dicembre 1513 Machiavelli descrive le futili occupazioni della vita di campagna, a cui oppone la
soddisfazione dello studio serale dei classici.

1. Machiavelli elabora la sua teoria politica


a basandosi esclusivamente sulla lettura dei
trattati teorici sullargomento.
b rispettando i dogmi elaborati dalla Chiesa
nel corso dei secoli.
c fondandosi essenzialmente sullesperienza
di governo della famiglia de Medici.
d osservando la realt dellItalia a lui contemporanea e studiando loperare politico degli
antichi.

3. Durante una missione diplomatica presso Cesare Borgia (il duca Valentino), Machiavelli ha
modo di ammirare la sua figura di politico auV
F
dace e spregiudicato.
4. Dopo la caduta della Repubblica fiorentina nel
1512, Machiavelli viene licenziato da tutti i
V
F
suoi incarichi.
5. Il Principe fu dedicato nel 1516 a Francesco
V
F
Vettori.
6. I rapporti tra Machiavelli e la famiglia de MeV
F
dici furono sempre ostili.
7. Il Principe mira a fornire unimmagine ideale
ed esemplare del regnante, a cui consiglia di
V
F
praticare tutte le lodevoli virt.
8. La verit eettuale della politica per Machiavelli linsieme delle virt morali che il principe dovrebbe idealmente possedere. V F
9. Machiavelli giudica negativamente il ricorso
alle milizie mercenarie, che considera inadaV
F
bili per lo Stato.
10. Nellultimo capitolo del Principe Machiavelli
auspica che un regnante straniero conquisti e
V
F
domini lItalia.
punti: ............... / 5

10

B. Indica con una crocetta la risposta giusta tra

2. Qual per Machiavelli lunica via duscita dalla


straordinaria gravit de tempi che aigge
lItalia?
a Un principe straniero, sostenuto da milizie
mercenarie.
b Un principe dotato di virt morali, fedele ai
princpi della religione e alleato del papa.
c Un principe capace di unire le energie delle
genti italiane e di costruire uno Stato autonomo e forte.
d Un principe democratico, leale e rispettoso
della volont dei cittadini.
3. Perch la teoria politica di Machiavelli rappresenta una radicale novit nel contesto della
cultura occidentale?
a Perch subordina la politica alla morale e
delinea per il principe un modello di comportamento ideale.
b Perch anzich limitarsi alla verit eettuale della cosa si spinge allimmaginazione di essa.

PROVE DI VERIFICA SEMISTRUTTURATE

prove strutturate 001-014.indd 10

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c
d

Perch dichiara lautonomia della politica e


delle sue leggi dalla morale.
Perch non parte dallosservazione diretta
della realt, ma da princpi universali.

4. Qual il messaggio che Machiavelli ada allultimo capitolo del Principe?


a Descrivere con rassegnazione la situazione
disperata in cui si trova lItalia.
b Manifestare la convinzione che senza laiuto
divino lItalia non avr speranze di salvezza.
c Dimostrare con rigore scientifico che lItalia
si risollever in pochi mesi dalla crisi ricorrendo allaiuto di principi stranieri.
d Esprimere in modo appassionato la fiducia
che un principe dotato di virt possa arontare e risolvere i problemi dellItalia.
5. Che cosa intende Machiavelli quando aerma che il principe ha successo se riscontra
el modo del procedere suo con le qualit de
tempi?
a Il principe deve agire esprimendo le qualit
morali pi apprezzate nel tempo in cui vive.
b Il principe deve procedere in modo indipendente, senza lasciarsi influenzare da ci che
pensano gli uomini del tempo in cui vive.
c Il principe deve far corrispondere il suo
modo di agire con le caratteristiche della
situazione politica del tempo in cui vive.
d Il principe deve procedere lentamente, in
modo che la sua azione possa avvalersi dei
vantaggi di una lunga riflessione.
6. Nella Mandragola Machiavelli
a mette in scena un mondo dominato da sentimenti nobili e disinteressati.
b descrive le conseguenze tragiche dellincapacit di tutti i personaggi di adattare il proprio comportamento al variare della fortuna.
c delinea un mondo fantastico, in cui si muovono creature straordinarie dotate di magici poteri.
d d una veste comica alla visione pessimistica delluomo che esprime anche nei trattati
politici.

QUESITI A RISPOSTA SINGOLA


C. Rispondi alle seguenti domande (max. 5 righe
per ciascuna risposta).

PUNTEGGIO: 2,5 punti per ogni risposta corretta

1. Leggi il seguente passo tratto dal capitolo XVIII


del Principe e rispondi alle domande.
Non pu pertanto uno signore prudente n
debbe osservare la fede, quando tale osservanzia li torni contro e che sono spente le
cagioni che la feciono promettere. E se gli
uomini fussino tutti buoni, questo precetto
non sarebbe buono; ma perch sono tristi,
e non la osservarebbono a te, tu etiam non
lhai ad osservare a loro.

Quale giudizio sulla natura umana si trova alla


base di questa riflessione politica di Machiavelli? Come deve comportarsi di conseguenza
il principe?
2. Quale funzione attribuisce Machiavelli alla religione nellordinamento di uno Stato?
punti: ............... / 5

TRATTAZIONE SINTETICA
DI ARGOMENTI
D. Sviluppa largomento proposto in max. 10-15
righe.

PUNTEGGIO: 4 punti

Il rapporto tra virt e fortuna nel Principe


di Machiavelli: in che cosa consiste la virt
delluomo politico? E come viene definito il
concetto di fortuna?
punti: ............... / 4
PUNTEGGIO TOTALE ............... / 20

punti: ............... / 6

PROVA 5 Niccol Machiavelli

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11

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PROVA DI VERIFICA 6
Torquato Tasso

ON LINE

Vca
interava

Tempo: 1 ora

VERO/FALSO
A. Indica con una crocetta se ciascuna delle seguenti aermazioni vera (V) o falsa (F).

10. La Gerusalemme liberata si conclude con la


conquista del Santo Sepolcro per opera di GofV
F
fredo di Buglione.
punti: ............... / 5

PUNTEGGIO: 0,5 punti per ogni risposta corretta

1. Gli anni trascorsi a Ferrara tra il 1565 e il 1575


furono i pi sereni della vita di Tasso e quelli pi
fecondi per la sua produzione letteraria.
V

2. Alfonso II dEste tent in tutti i modi di impedire la reclusione di Tasso nellospedale di


SantAnna e per questo si attir le ire della cuV
F
ria pontificia.
3. Tasso trascorse molti anni della sua vita vagabondando da una corte allaltra, in perenne inquietudine, afflitto da turbe psichiche.
V

4. Tasso era ossessionato dal timore di violare


lortodossia nella fede cattolica, tanto che sottopose spontaneamente la Gerusalemme libeV
F
rata al giudizio dellInquisizione.
5. LAminta una tragedia scritta per intratteneV
F
re la corte estense.
6. La Gerusalemme conquistata unedizione del
poema di Tasso uscita senza lautorizzazione
dellautore e messa in circolazione mentre il
V
F
poeta era recluso a SantAnna.
7. Il tema delle crociate era considerato di attualit al tempo di Tasso, in seguito allo scontro a
Lepanto tra la flotta turca e le potenze cristiaV
F
ne coalizzate.
8. Tasso intende rispettare i dettami della Controriforma per i contenuti del suo poema,
ma rivendica la propria autonomia stilistica
nei confronti dei canoni letterari aristotelici.
V

9. Per la Gerusalemme liberata Tasso ha come


modello non il tono medio dellOrlando furioso, ma lo stile sublime e le azioni illustri
V
F
dellIliade e dellOdissea.

12

QUESITI A SCELTA MULTIPLA


B. Indica con una crocetta la risposta giusta tra
quelle proposte.

PUNTEGGIO: 1 punto per ogni risposta corretta

1. Nei Discorsi dellarte poetica Tasso espone


le sue considerazioni in merito ai concetti di
vero e verosimile e sostiene che
a la poesia deve occuparsi del vero, mentre il
verosimile un inganno che provoca traviamento morale.
b il vero oggetto della storia, il verosimile
oggetto della poesia.
c la poesia finzione e, per sua natura, si allontana dal vero, occupandosi di fatti completamente inventati e di creature fantastiche.
d la poesia deve riguardare fatti veri, ma
avvenuti in un passato lontano, in modo
che non abbiano alcun legame con il presente.
2. Dal punto di vista del genere letterario, la Gerusalemme liberata pu essere definita
a un poema cavalleresco.
b una tragedia a sfondo storico.
c un poema eroico.
d una favola pastorale.
3. La corte per Tasso
a il contesto da cui dipende tutta la sua
esistenza, ma anche percepita come una
limitazione: nella sua opera infatti si coglie
il vagheggiamento di una vita diversa, pi
semplice e spontanea.

PROVE DI VERIFICA SEMISTRUTTURATE

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una prigione contro cui non perde occasione di polemizzare, rivendicando la propria autonomia di intellettuale.
un luogo idealizzato, in cui i contrasti sono
appianati dalla condivisione delle stesse regole e dal rispetto per lonore.
un contesto ranato ed elegante, dove
le abilit umane si esprimono pienamente,
mentre lambiente naturale dei pastori
percepito come rozzo e pericoloso.

4. Nel proemio (I, 3) della Gerusalemme liberata si fa riferimento a un bicchiere pieno di


unamara medicina, i cui bordi tuttavia sono
cosparsi di miele. Quale valore ha questa immagine nella poetica di Tasso?
a Tasso consapevole delle dicolt stilistiche che caratterizzano la sua opera e intende rivolgersi soltanto a lettori colti e preparati.
b Tasso allude a due temi della sua opera: la
morte (lamara medicina) e lamore (il miele).
c Tasso intende avvicinare al lettore i dicili
contenuti morali e religiosi grazie alla dolcezza della poesia e alla piacevolezza degli
eventi meravigliosi.
d Tasso si propone di correggere le mistificazioni e gli errori commessi dagli autori dei
poemi cavallereschi.
5. Nella Gerusalemme liberata gli elementi fantastici
a sono per scelta del tutto assenti.
b sono analoghi a quelli presenti nel poema
di Ariosto: cavalli alati, filtri magici, armi incantate.
c sono azioni magiche che riguardano esclusivamente personaggi pagani.
d sono rappresentati dagli interventi soprannaturali delle potenze angeliche e di quelle
infernali.
6. Quali caratteristiche assume lopposizione tra
pagani e cristiani nella Gerusalemme liberata, secondo linterpretazione del critico Sergio
Zatti?
a Si tratta di due culture completamente diverse ed estranee.

I cristiani rappresentano la visione edonistica rinascimentale, i pagani sono lincarnazione della censura controriformistica.
I pagani rappresentano il passato e la tradizione, i cristiani la fiducia nel futuro, nei
viaggi e nelle scoperte scientifiche.
I cristiani rappresentano il codice culturale
della Controriforma, i pagani la visione laica
e rinascimentale, entrambi allinterno della
cultura occidentale.
punti: ............... / 6

QUESITI A RISPOSTA SINGOLA


C. Rispondi alle seguenti domande (max. 5 righe
per ciascuna risposta).

PUNTEGGIO: 2,5 punti per ogni risposta corretta

1. Le ottave che seguono (XII, 57-58) narrano il


duello tra Tancredi e Clorinda. Per quale ragione si pu dire che questo testo esemplifica il
gusto di Tasso per le situazioni ambivalenti?
57

Tre volte il cavalier la donna stringe


con le robuste braccia, ed altrettante
da que nodi tenaci ella si scinge,
nodi di fer nemico e non damante.
Tornano al ferro, e luno e laltro il tinge
con molte piaghe; e stanco ed anelante
e questi e quegli al fin pur si ritira,
e dopo lungo faticar respira.

58

Lun laltro guarda, e del suo corpo essangue


su l pomo de la spada appoggia il peso.
Gi de lultima stella il raggio langue
al primo albor ch in oriente acceso.
Vede Tancredi in maggior copia il sangue
del suo nemico, e s non tanto offeso.
Ne gode e superbisce. Oh nostra folle
mente chognaura di fortuna estolle!

2. Nella prima ottava della Gerusalemme liberata introdotta una triplice opposizione che fa
da sfondo allintero poema. Quali elementi si
contrappongono radicalmente? Quale personaggio incarna il tentativo di conciliare unit e
molteplicit?
punti: ............... / 5
PROVA 6 Torquato Tasso

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13

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TRATTAZIONE SINTETICA
DI ARGOMENTI
D. Sviluppa largomento proposto in max. 10-15
righe.

PUNTEGGIO: 4 pun

Che cosa si intende per bifronsmo spirituale di Tasso?


pun: ............... / 4
PUNTEGGIO TOTALE ............... / 20

14

PROVE DI VERIFICA SEMISTRUTTURATE

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VERIFICHE DI COMPETENZA
DI LETTURA
Prove di allenamento sul modello INVALSI

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PROVA 1

TESTO A Letterario

ON LINE

Vca
interava

Chichibio cuoco

[] Quantunque il pronto ingegno, amorose donne, spesso parole presti e utili e belle, secondo
gli accidenti, a dicitori1, la fortuna ancora, alcuna volta aiutatrice de paurosi, sopra la lor lingua
subitamente di quelle pone che mai a animo riposato per lo dicitore si sareber sapute trovare2: il
che io per la mia novella intendo di dimostrarvi.
Currado Gianfigliazzi, s come ciascuna di voi e udito e veduto puote avere, sempre della nostra
citt stato notabile cittadino, liberale e magnifico, e vita cavalleresca tenendo continuamente
in cani e in uccelli3 s dilettato, le sue opere maggiori al presente lasciando stare4. Il quale con
un suo falcone avendo un d presso a Peretola una gru ammazzata, trovandola grassa e giovane,
quella mand a un suo buon cuoco, il quale era chiamato Chichibio e era viniziano; e s gli mand
dicendo che a cena larostisse e governassela5 bene. Chichibio, il quale come nuovo bergolo era
cos pareva6, acconcia la gru, la mise a fuoco e con sollecitudine a cuocer la cominci. La quale essendo gi presso che cotta e grandissimo odor venendone, avvenne che una feminetta della contrada, la quale Brunetta era chiamata e di cui Chichibio era forte innamorato, entr nella cucina,
e sentendo lodor della gru e veggendola preg caramente Chichibio che ne le desse una coscia.
Chichibio le rispose cantando e disse: Voi non lavr da mi, donna Brunetta, voi non lavr da mi.
Di che donna Brunetta essendo turbata, gli disse: In f di Dio, se tu non la mi dai, tu non avrai mai
da me cosa che ti piaccia, e in brieve le parole furon molte; alla fine Chichibio, per non crucciar
la sua donna, spiccata7 luna delle cosce alla gru, gliele diede.
Essendo poi davanti a Currado e a alcun suo forestiere8 messa la gru senza coscia, e Currado,
maravigliandosene fece chiamare Chichibio e domandollo che fosse divenuta laltra coscia della
gru. Al quale il vinizian bugiardo subitamente rispose: Signor mio, le gru non hanno se non una
coscia e una gamba.
Currado allora turbato disse: Come diavol non hanno che una coscia e una gamba? non vidio
mai pi gru che questa?
Chichibio seguit: Egli 9, messer, comio vi dico; e quando vi piaccia, io il vi far veder ne vivi10.
Currado per amore de forestieri che seco avea non volle dietro alle parole andare11, ma disse: Poi
che tu di di farmelo veder ne vivi, cosa che io mai pi non vidi n udi dir che fosse, e12 io il voglio
veder domattina e sar contento; ma io ti giuro in sul corpo di Cristo che, se altramenti sar, che
io ti far conciare in maniera, che tu con tuo danno ti ricorderai, sempre che tu ci viverai13, del
nome mio.

10

15

20

25

30

1. parole ... dicitori: suggerisce spesso parole utili e belle a chi parla (dicitori), a seconda dei casi (accidenti).
2. la fortuna ... trovare: anche la
fortuna, che talvolta aiuta i paurosi,
pone improvvisamente sulla loro lingua tali parole (di quelle) che mai chi
parla avrebbe potuto trovare con animo tranquillo.
3. in cani ... uccelli: nella caccia, in cui
si impiegavano cani e falconi.

16

4. le sue ... stare: per non parlare al


presente di sue azioni di maggiore
importanza. Si riferisce alla partecipazione alla vita pubblica di Firenze e
allattivit di banchiere.
5. governassela: la preparasse.
6. il quale ... pareva: il quale era un
fatuo chiacchierone e tale pareva.
7. spiccata: staccata.
8. forestiere: ospite venuto di fuori.
9. Egli : la cosa sta.

10. il vi ... vivi: ve lo far vedere nelle gru vive. Gru poteva essere anche
maschile; o forse sottinteso animali, uccelli.
11. non volle ... andare: non volle
continuare la contesa.
12. e: ebbene.
13. sempre che ... viverai: finch tu
vivrai in questo mondo (ci).

VERIFICHE DI COMPETENZA DI LETTURA

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35

40

45

50

Finite adunque per quella sera le parole, la mattina seguente, come il giorno apparve, Currado,
a cui non era per lo dormire lira cessata, tutto ancor gonfiato si lev e comand che i cavalli gli
fossero menati; e fatto montar Chichibio sopra un ronzino, verso una fiumana, alla riva della quale sempre soleva in sul far del d vedersi delle gru, nel men14 dicendo: Tosto vedremo chi avr
iersera mentito, o tu o io.
Chichibio, veggendo che ancora durava lira di Currado e che far gli conveniva pruova della sua
bugia, non sappiendo come poterlasi fare cavalcava appresso a Currado con la maggior paura
del mondo, e volentieri, se potuto avesse, si sarebbe fuggito; ma non potendo, ora innanzi e ora
adietro e dallato si riguardava, e ci che vedeva credeva che gru fossero che stessero in due pi15.
Ma gi vicini al fiume pervenuti, gli venner prima che a alcun vedute16 sopra la riva di quello ben
dodici gru, le quali tutte in un pi dimoravano17, s come quando dormono soglion fare; per che egli,
prestamente mostratele a Currado, disse: Assai bene potete, messer, vedere che iersera vi dissi il
vero, che le gru non hanno se non una coscia e un pi, se voi riguardate a quelle che col stanno.
Currado vedendole disse: Aspettati, che io ti mostrer che elle nhanno due, e fattosi alquanto
pi a quelle vicino, grid: Ho, ho!, per lo qual grido le gru, mandato laltro pi gi, tutte dopo
alquanti passi cominciarono a fuggire; laonde18 Currado rivolto a Chichibio disse: Che ti par,
ghiottone? parti che elle nabbian due?
Chichibio quasi sbigottito, non sappiendo egli stesso donde si venisse19, rispose: Messer s, ma
voi non gridaste ho, ho! a quella diersera; ch se cos gridato aveste ella avrebbe cos laltra coscia e laltro pi fuor mandata, come hanno fatto queste.
A Currado piacque tanto questa risposta, che tutta la sua ira si convert in festa e riso, e disse Chichibio, tu hai ragione: ben lo doveva fare.
Cos adunque con la sua pronta e sollazzevol20 risposta Chichibio cess21 la mala ventura e paceficossi col suo signore.
(G. Boccaccio, Decameron, VI, 4)
14. nel men: ve lo condusse.
15. e ci che ... pi: Chichibio crede
di vedere dovunque gru che stanno su
due zampe, lidea che lo ossessiona.
16. gli venner ... vedute: gli capit di
vedere prima di ogni altro.

17. in un ... dimoravano: stavano dritte su una zampa sola.


18. laonde: quindi.
19. non sappiendo ... venisse: non sapendo neppure lui da che parte (della
mente) gli venisse (quella risposta). Si

veda a tal proposito il preambolo della narratrice.


20. sollazzevol: divertente.
21. cess: evit.

A1. A quale genere letterario appartiene il testo?


A. Romanzo.
B. Poema epico.
C. Testo teatrale.
D. Novella.

A2. Quale tra le seguenti aermazioni sintetizza in modo corretto lidea centrale delle parole

di apertura del testo: Quantunque il pronto ingegno, amorose donne, spesso parole presti e utili e belle, secondo gli accidenti, a dicitori, la fortuna ancora, alcuna volta aiutatrice
de paurosi, sopra la lor lingua subitamente di quelle pone che mai a animo riposato per
lo dicitore si sareber sapute trovare: il che io per la mia novella intendo di dimostrarvi?
A. Se non si possiede lingegno, la fortuna non suciente ad aiutare chi si trova
nei guai.
B. N lingegno n la fortuna possono aiutare chi si trova nei guai.
C. Non soltanto lingegno, ma talvolta anche la fortuna pu aiutare chi si trova nei
guai.
D. Chi non ha fortuna non pu contare sul solo ingegno per togliersi dai guai.
PROVA 1 Testo A Letterario

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17

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A3. In che modo Brunetta riesce a ottenere da Chichibio una coscia della gru?
A. Minaccia Chichibio di parlare male di lui al padrone.
B. Dichiara a Chichibio che se non laccontenter non ricever pi nulla di buono da lei.
C. Supplica Chichibio di aiutarla a sfamare la sua famiglia.
D. Aerma che se Chichibio non le dar la coscia della gru lei se la prender da sola.

A4. Quando Chichibio durante il convivio insiste a sostenere che le gru hanno una sola zampa, Currado lo sfida a dimostrarglielo e aggiunge alle sue parole una minaccia. Quale?

......................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................

A5. Quali tra le seguenti caratteristiche, in base al testo, sono proprie del carattere di Chichibio?

Caratteristiche

No

a. bugiardo.
b. calmo e ragionevole.
c. allegro e superficiale.
d. astuto e calcolatore.
e. imprudente.
f. Ha presenza di spirito.

A6. Quali elementi allinterno del testo ti consentono di aermare che i personaggi e lambiente sono realistici?

......................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................

A7. In base al luogo e al tempo delle azioni, la novella pu essere strutturata in tre sequen-

ze. Completa la tabella scrivendo a sinistra le righe che identificano ciascuna sequenza
e a destra la sintesi del contenuto di ogni sequenza.
Sequenze

Sequenza I: da Currado Gianfigliazzi (riga 5) a ....


(riga ..)

Sintesi del contenuto di ogni sequenza


Currado Gianfigliazzi uccide una gru
e...

Sequenza II: da .... (riga ) a .... (riga )


Sequenza III: da .... (riga ) a .... (riga )

A8. Nellespressione come il giorno apparve (riga 31), che cosa significa come?
A. Quando.
B. Sebbene.
C. Poich.
D. Allo stesso modo in cui.

18

VERIFICHE DI COMPETENZA DI LETTURA

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A9. Individua quale funzione grammaticale (verbo, nome, aggettivo, avverbio, preposizione, congiunzione) svolgono le parole evidenziate e scrivi un sinonimo di ciascuna.
a. s come ciascuna di voi e udito e veduto puote avere (riga 5)
b. Poi che tu di di farmelo veder ne vivi (righe 26-27)
c. in sul far del d (riga 34)

A10. a. Che cosa significa lespressione tutto ancor gonfiato (riga 32)?
......................................................................................................................................................................................................................

b. Di quale figura retorica si tratta?


A. Metonimia.
B. Ossimoro.
C. Similitudine.
D. Antitesi.

A11. a. Nella frase tutta la sua ira si convert in festa (riga 51), qual il significato di si
convert?
A. Si persuase.
B. Si pent.
C. Si conserv
D. Si trasform.

b. In questa stessa frase la parola festa usata nel significato pi comune dellitaliano
attuale? Con quale sinonimo (o espressione compiuta che ne spieghi il senso) potresti
sostituirla?
......................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................

A12. Nel testo si sottolinea la dierenza tra personaggi che appartengono a classi sociali assai

lontane tra loro. In che cosa si distinguono Currado e Chichibio? Quale circostanza contribuisce invece momentaneamente ad annullare la loro disparit?

......................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................

A13. Nella VI giornata del Decameron labilit della parola che salva dalle dicolt in gene-

re propria degli uomini dotati di pronto ingegno e di industria. cos anche nel caso
di Chichibio? Nella sua vicenda prevale lingegno oppure la fortuna (il caso fortuito)?
Rispondi con riferimento al testo.

......................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................

PROVA 1 Testo A Letterario

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Prova 1

TESTO B Non letterario

La rivoluzione di Boccaccio

In uno dei monologhi del giullare pazzo che accompagna re Lear, Shakespeare fa dire al buffone
cose assurde mischiate ad espressioni che paiono ovvie, ma che sono in verit intuizioni di grande saggezza. Celebre quella che analizza il perch dei comportamenti del vecchio re davanti alle
soluzioni di problemi privi di logica e opportunit.
Perch si chiede il re cado spesso in questa trappola che da solo mi vado costruendo? E il
giullare risponde: Troppo in fretta hai vissuto il tempo iniziale della tua vita, te lo sei divorato
quasi senza accorgertene, cos non hai potuto godere dellimbecillit sublime della giovinezza.
A quanti uomini e donne si potrebbe applicare questa sentenza!
Unaltra straordinaria osservazione quella di Erodoto1 a proposito della fuga da Alicarnasso:
noi ci siamo abituati a considerare, della vita, le cose che ci hanno dato successo, dice il sapiente,
soddisfazione e piacere. Velocemente, al contrario, cerchiamo di seppellire, dimenticare tutto ci
che ci ha prodotto disperazione unita al profondo senso di fallimento. Ebbene, dobbiamo imparare ad incidere gli errori nel nostro cervello se vogliamo crescere nella saggezza e nella genialit.
Buona sorte e sventura vanno tenendosi per mano come due sorelle. Se le dividiamo ed esaltiamo
solo ci che ci fa comodo considerare, ci riduciamo a esseri vuoti come cornamuse dimenticate.
Boccaccio, fra gli illustri personaggi fortunati, famosi nella storia, uno di quelli che ha tenuto in
gran considerazione o addirittura anticipato i due brevi principi enunciati prima da Erodoto e poi
da Shakespeare, quasi due secoli e mezzo dopo. Ha esaltato i momenti di vantaggio che la sorte gli
ha ripetutamente donato, ma, in particolare, verso la malasorte ha tenuto unattenzione costante e
spregiudicata e ne ha fatto tesoro. A dimostrazione di ci, Boccaccio ha inserito come preambolo del
suo pi grande successo letterario, il Decameron, levento tragico che in quegli anni sta sconvolgendo
lEuropa intera: cio la terribile epidemia di peste che ha decimato la popolazione nel XIV secolo.
Egli si immagina che un gruppo di giovani maschi e femmine sia fuggito da Firenze, citt che sta
riducendosi giorno dopo giorno a un enorme camposanto. Lunica loro speranza di sopravvivere
rifugiarsi in una vasta magione sulle colline della Toscana. Per trascorrere il tempo e, soprattutto,
abbattere langoscia e il pensiero della morte che incombe su ognuno, la brigata dei fuggitivi pensa di coinvolgere ciascun partecipante nel racconto di novelle facete e tragiche insieme.
[...]
Limmane tragedia che si sta consumando attorno a loro diventa il contrappunto della narrazione. come se Boccaccio, che fra laltro era un discreto pittore, avesse immerso le figure e le storie
dogni giornata dentro un fondale scuro con colori bui e profondi, dove per le figure galleggiano
sempre, incise dalla luce di taglio del sole.
Ancora: forse per la prima volta in una storia narrata, o meglio rappresentata, troviamo inseriti
uno nellaltro tutti gli andamenti classici sia del teatro tragico sia di quello farsesco [...].
A questo proposito ci troviamo completamente daccordo con quei ricercatori e critici che hanno
dimostrato come Boccaccio, con questa sua opera, abbia determinato una vera e propria rivoluzione, non solo nella scrittura dei racconti, ma soprattutto nel teatro, riuscendo a superare la

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35

1. Erodoto: storico greco del V secolo a.C., nato nella citt di Alicarnasso,

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in Asia Minore, da cui dovette fuggire per la sua opposizione al dominio

persiano.

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dicotomia che fino ad allora esisteva fra le rappresentazioni buffe e quelle tragiche, fra gli svolgimenti allegorici e quelli impostati sulla realt e la cronaca. In poche parole, senza questa impostazione libera dellassetto narrativo non avremmo mai goduto della grande rivoluzione prodotta
dalla Commedia dellArte2 e, appresso a quella, dello straordinario rinnovamento di tutto il teatro
dEuropa a partire dagli elisabettiani3, Shakespeare in testa.
(D. Fo, Il Boccaccio riveduto e scorretto, testo a cura di F. Rame e R. Shaw, disegni
e dipinti di D. Fo, con la collaborazione di C. Ricciulli e A. Girami, Guanda, Parma 2011)
2. Commedia dellArte: forma di teatro nata in Italia nel Cinquecento ed
esercitata da attori di mestiere, i quali
improvvisavano i loro pezzi basandosi

su tracce chiamate canovacci.


3. elisabettiani: autori di teatro britannici operanti nella seconda met
del Cinquecento durante il regno di

Elisabetta I dInghilterra (1558-1603).


Il massimo esponente del teatro elisabettiano il drammaturgo William
Shakespeare (1564-1616).

B1. a. A quale tipo di pubblico si rivolgono gli autori?


A. A ricercatori esperti di critica letteraria.
B. A persone non molto colte, che non sanno nulla di letteratura e di teatro.
C. A persone di media cultura, interessate alla letteratura e al teatro.
D. Ad attori che stanno recitando opere di Shakespeare.
b. Da quali elementi del testo puoi dedurre la tua risposta?
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B2. Scegli tra le frasi che seguono quella che meglio riassume la risposta del giullare a re

Lear: Troppo in fretta hai vissuto il tempo iniziale della tua vita, te lo sei divorato quasi
senza accorgertene, cos non hai potuto godere dellimbecillit sublime della giovinezza (righe 6-7).
A. Hai vissuto troppo poco per capire quanta imbecillit sia contenuta nella giovinezza.
B. Poich sei troppo giovane, non puoi capire che non bisogna bruciare troppo in
fretta il tempo della giovinezza.
C. Ora che sei anziano puoi rallegrarti di avere lasciato alle tue spalle limbecillit
della giovinezza.
D. Hai vissuto troppo velocemente la giovinezza e cos non hai potuto godere della
gioia inconsapevole che la caratterizza.

B3. La frase A quanti uomini e donne si potrebbe applicare questa sentenza! (riga 8)
A. un augurio.
B. una constatazione.
C. unimprecazione.
D. unipotesi.

B4. Sintetizza con le tue parole il contenuto dellosservazione di Erodoto riportata nel testo
(righe 10-15).

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PROVA 1 Testo B Non Letterario

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B5. Nellargomentazione degli autori, come si collega la figura di Boccaccio con quella di
Erodoto e di Shakespeare?
A. Come Erodoto prima e Shakespeare poi, Boccaccio ha valorizzato i momenti di
buona sorte senza dimenticare quelli di sventura.
B. Come Erodoto e Shakespeare, Boccaccio autore di opere teatrali.
C. Boccaccio citato perch vissuto nello stesso periodo di Erodoto e di Shakespeare.
D. Boccaccio ha una visione della vita del tutto opposta rispetto a quella espressa
nella massima di Erodoto e nel Re Lear di Shakespeare.

B6. In base al testo, perch Boccaccio ha inserito la narrazione della peste allinizio del Decameron? Scrivilo.

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B7. Nellespressione novelle facete e tragiche insieme (riga 27) che cosa significa facete?
A. Facili.
B. Spiritose.
C. Drammatiche.
D. Fantasiose.

B8. Nella frase Limmane tragedia che si sta consumando attorno a loro diventa il con-

trappunto della narrazione (righe 29-30), che cosa significa la parola contrappunto?
Esprimilo con le tue parole.

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B9. a. Esprimi in altre parole la frase dove per le figure galleggiano sempre, incise dalla
luce di taglio del sole (righe 31-32).

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b. Quale figura retorica puoi riconoscere nella parola galleggiano?


A. Iperbole.
B. Ossimoro.
C. Similitudine.
D. Metafora.

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c. A quale parola della frase come se Boccaccio, che fra laltro era un discreto pittore,
avesse immerso le figure e le storie dogni giornata dentro un fondale scuro con colori
bui e profondi, dove per le figure galleggiano sempre, incise dalla luce di taglio del
sole (righe 30-32) si riferisce lavverbio dove?
A. Fondale.
B. Giornata.
C. Figure.
D. Storie.

B10. In che cosa consiste la rivoluzione di Boccaccio (righe 36-37)? Completa la tabella che
segue.

La rivoluzione di Boccaccio consiste

No

a. Nellavere scritto unopera teatrale di grande successo.


b. Nellavere contribuito al superamento della distinzione tradizionale tra opera
bua e opera tragica.
c. Nellavere privilegiato nella narrazione gli elementi allegorici su quelli realistici.
d. Nellavere aperto la strada, con la sua narrazione, alle successive innovazioni nel
teatro (Commedia dellArte, teatro elisabettiano).
e. Nellavere fatto recitare gli attori in teatri dai fondali molto scuri.

B11. Gli autori di questo brano, Dario Fo e Franca Rame, sono drammaturghi e attori di tea-

tro. Quali elementi allinterno del testo ti consentono di comprendere che linteresse
per il teatro alla base della loro interpretazione del Decameron?

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PROVA 1 Testo B Non Letterario

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PROVA 2

TESTO A Letterario

ON LINE

Vca
interava

Linchiesta di Orlando
Orlando ha visto in sogno Angelica travolta da un turbine e teme si tratti di un avvertimento, perci decide di uscire da Parigi assediata e partire alla sua ricerca: senza preoccuparsi dei suoi doveri di paladino
nei confronti del suo signore e zio Carlo Magno, indossa la veste nera di un saraceno ucciso in battaglia
e attraversa nel buio laccampamento nemico.
1
Che non pu far dun cor chabbia suggetto1
questo crudele e traditore Amore,
poi chad Orlando pu levar del petto
la tanta f che debbe al suo signore?
Gi savio e pieno fu dogni rispetto,
e de la santa Chiesa difensore:
or per un vano amor, poco del zio,
e di s poco, e men cura di Dio.
2
Ma lescuso io pur troppo, e mi rallegro
nel mio difetto aver compagno tale;
chanchio sono al mio ben languido ed egro,
sano e gagliardo a seguitare il male2.
Quel se ne va tutto vestito a negro,
n tanti amici abandonar gli cale3;
e passa dove dAfrica e di Spagna
la gente era attendata alla campagna:
3
anzi non attendata, perch sotto
alberi e tetti lha sparsa la pioggia
a dieci, a venti, a quattro, a sette, ad otto;
chi pi distante e chi pi presso alloggia.
Ognuno dorme travagliato e rotto:
chi steso in terra, e chi alla man sappoggia.
Dormono; e il conte uccider ne pu assai:
n per stringe Durindana mai.
4
Di tanto core il generoso Orlando,
che non degna ferir gente che dorma.
Or questo, e quando4 quel luogo cercando

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1. suggetto: assoggettato.
2. languido male: poich anchio sono
fiacco e debole verso il mio bene tanto
quanto sono forte e deciso a perseguire il
mio male.
3. gli cale: gli importa.
4. Or questo, e quando: ora ora.

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va, per trovar de la sua donna lorma.


Se truova alcun che veggi5, sospirando
gli ne dipinge labito e la forma;
e poi lo priega che per cortesia
glinsegni andar in parte ove ella sia.
5
E poi che venne il d chiaro e lucente,
tutto cerc lesercito moresco:
e ben lo potea far sicuramente,
avendo indosso labito arabesco;
ed aiutollo in questo parimente,
che sapeva altro idioma che francesco6,
e lafricano tanto avea espedito7,
che parea nato a Tripoli e nutrito.
6
Quivi il tutto cerc, dove dimora
fece tre giorni, e non per altro effetto8;
poi dentro alle cittadi e a borghi fuora
non spi9 sol per Francia e suo distretto10,
ma per Uvernia e per Guascogna ancora
rivide sin allultimo borghetto:
e cerc da Provenza alla Bretagna,
e dai Picardi ai termini di Spagna11.
7
Tra il fin dottobre e il capo di novembre,
ne la stagion che la frondosa vesta
vede levarsi e discoprir le membre
trepida pianta, fin che nuda resta
e van gli augelli a strette schiere insembre12,
Orlando entr ne lamorosa inchiesta;
n tutto il verno13 appresso lasci quella,
n la lasci ne la stagion novella14.
(L. Ariosto, Orlando furioso, IX, 1-7)
5. che veggi: che vegli.
6. altro idioma che francesco: altra lingua
oltre a quella francese.
7. avea espedito: parlava cos speditamente.
8. eetto: scopo.

9. spi: guard.
10. e suo distretto: le immediate vicinanze di Parigi.
11. ma per Uvernia di Spagna: ma per lAlvernia, la Guascogna, la Provenza, la Breta-

gna, la Piccardia, fino ai confini della Spagna,


cio attraverso tutte le regioni della Francia.
12. insembre: insieme.
13. verno: inverno.
14. stagion novella: primavera.

A1. A quale genere letterario appartiene il testo?


A. Romanzo.
B. Poema cavalleresco.
C. Poema didascalico.
D. Lirica amorosa.
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A2. Leggi i versi che aprono lottava 1 e scegli la parafrasi pi corretta:


Che non pu far dun cor chabbia suggetto
questo crudele e traditore Amore,
poi chad Orlando pu levar del petto
la tanta f che debbe al suo signore?.

A. Che cosa potrebbe fare Orlando, visto che il suo cuore assoggettato ad Amore
crudele e traditore, se non dimenticare questo sentimento e tornare alla somma
fedelt che deve al suo signore?.
B. Che cosa potrebbe fare un cuore come quello dOrlando, assoggettato ad Amore
crudele e traditore, se non perdere la fedelt che dovrebbe al suo signore?.
C. Che cosa potrebbe fare Amore crudele e traditore contro un cuore del tutto assoggettato al suo signore come quello che si trova nel petto di Orlando?.
D. Che cosa non potrebbe fare Amore crudele e traditore a un cuore a lui assoggettato, dato che a Orlando riuscito a togliere dal petto la tanta fedelt che
avrebbe dovuto dimostrare al suo signore?.

A3. Quale parola svolge la funzione di soggetto sottointeso nei versi poi chad Orlando pu
levar del petto / la tanta f (1, 3-4)?
A. Il cuore.
B. Orlando.
C. LAmore.
D. La fedelt.

A4. Lottava una strofa costituita da


A. otto versi endecasillabi con schema ABABABCC.
B. otto versi endecasillabi con schema abababcc.
C. alternanza di versi endecasillabi e settenari con schema AbAbAbCc.
D. otto versi endecasillabi sciolti.

A5. Nella prima ottava e nei primi quattro versi della seconda lautore manifesta indulgenza

per lerrore di Orlando oppure esprime su di lui un giudizio di inappellabile condanna?


Con quali ragioni?

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A6. Il narratore, nelle ottave che hai letto, invisibile oppure palesa in qualche punto la sua
presenza? Giustifica la tua risposta con riferimento al testo.

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A7. Chi la gente dAfrica e di Spagna dellottava 2 (v. 7)?


A. I cristiani.
B. I saraceni.
C. I cristiani e i saraceni.
D. Gli alleati di Carlo Magno.

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A8. Lespressione a dieci, a venti, a quattro, a sette, ad otto (3, 3) significa che i nemici
A. erano distribuiti in gruppi numericamente identici.
B. erano organizzati in manipoli per meglio presidiare il territorio.
C. erano complessivamente pochi.
D. erano sparsi in gruppi di dimensioni diverse, senza ordine.

A9. Qual il significato di rotto (3, 5)?


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A10. Per quali ragioni Orlando non uccide i nemici che dormono? Qual il suo comportamento nei confronti di coloro che trova svegli?

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A11. Quali tra le seguenti caratteristiche, in base al testo, sono proprie del carattere e del
comportamento di Orlando?

Caratteristiche

No

a. coraggioso.
b. allegro ed entusiasta.
c. Conosce bene la lingua dei saraceni.
d. Si traveste per poter sorprendere i nemici di notte e farne strage.
e. nato a Tripoli.
f. disposto ad arontare qualsiasi fatica per cercare Angelica.
g. Trascura per amore i suoi doveri di paladino.
h. Nellallontanarsi dallaccampamento franco prova dispiacere ad abbandonare gli
amici.

A12. Nei versi Di tanto core il generoso Orlando, / che non degna ferir gente che dorma
(4, 1-2) il che introduce una frase
A. causale.
B. consecutiva.
C. relativa.
D. temporale.

A13. Quale significato ha lespressione tutto cerc lesercito moresco (5, 2)?
A. Lesercito moresco cerc Orlando dappertutto.
B. Orlando cerc ovunque lesercito moresco.
C. Orlando pass in rassegna lintero esercito moresco.
D. Orlando cerc di distruggere lintero esercito moresco.

PROVA 2 Testo A Letterario

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A14. Dove si svolge la ricerca di Orlando e quanto dura? Qual lintenzione dellautore nel
descrivere lestensione spaziale e la durata temporale dellamorosa inchiesta del paladino?

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A15. Individua e spiega con altre parole le tre metafore presenti nei seguenti versi: ne la
stagion che la frondosa vesta / vede levarsi e discoprir le membre / trepida pianta, fin
che nuda resta (7, 2-4).

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A16. a. Tra le seguenti figure retoriche quale puoi riconoscere nel distico finale dellottava 7
n tutto il verno appresso lasci quella, / n la lasci ne la stagion novella?
A. Anafora.
B. Anacoluto.
C. Similitudine.
D. Sinestesia.

b. Spiega in che cosa consiste la figura retorica e qual il suo eetto sul significato.
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Prova 2

TESTO B Non letterario

Rotholandus, Roland, Orlando

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In ogni atlante storico del Medioevo c una cartina in cui, colorate di solito di viola, sono segnate le conquiste di Carlomagno re dei Franchi e poi imperatore. Una grande nube violetta
sallarga sullEuropa, dilaga fin oltre lElba e il Danubio, ma a occidente sarresta al confine della
Spagna ancora saracena. Solo lorlo pi basso della nuvola scavalca i Pirenei e arriva a coprire la
Catalogna: la Marca Ispanica, tutto quel che Carlomagno riusc a strappare, negli ultimi anni
della sua vita, allEmiro di Cordova. Tra tante guerre che Carlomagno combatt e vinse contro
Bvari, Frisoni, Slavi, vari, Brtoni, Longobardi, quelle contro gli Arabi occupano, nella storia
dellimperatore dei Franchi, relativamente poco posto; invece, nella letteratura, singigantirono
fino a coinvolgere tutto lorbe terracqueo, e riempirono le pagine di biblioteche intere. Nellimmaginazione dei poeti e prima ancora nellimmaginazione popolare i fatti si dispongono in
una prospettiva diversa da quella della storia: la prospettiva del mito.
Per rintracciare le origini di questa straordinaria proliferazione mitologica, ci si suole rifare a un
episodio storico oscuro e sfortunato: nel 778 Carlomagno tent una spedizione per espugnare
Saragozza, ma fu rapidamente costretto a ripassare i Pirenei. Durante la ritirata, la retroguardia
dellesercito franco fu assalita dalle popolazioni basche della montagna e distrutta, presso Roncisvalle. Le cronache ufficiali carolinge riportano, tra i nomi dei dignitari franchi uccisi, quello
dun certo Hruodlandus.
Fin qui la storia, ma la verit dei fatti ha poco a che vedere con lepopea. La Chanson de Roland fu
scritta circa tre secoli dopo Roncisvalle. Siamo attorno al 1100, allepoca della Prima Crociata: il
riferimento storico pi pertinente questo. LEuropa pervasa dallo spirito della guerra santa che
contrappone mondo cristiano e mondo musulmano. In quel clima nasce in Francia un poema
epico dautore sconosciuto (Turoldo il nome che compare nellultimo verso), dalla versificazione semplice, commossa e solenne: La Chanson de Roland. Carlomagno figura aver conquistato
tutta la Spagna, tranne Saragozza, ancora in mano saracena; re Marsilio chiede la pace purch
larmata franca lasci la Spagna, il prode Roland vorrebbe continuare la guerra ma prevale il consiglio di Guenes (Gano di Maganza o Ganellone), che tradisce e saccorda con Marsilio perch
lesercito saraceno violi la pace e piombi in forze a Roncisvalle sulla retroguardia franca guidata
da Roland. Il paladino fa prodigi con la spada Durendal, dono dun angelo, ma i suoi guerrieri gli
cadono intorno a uno a uno. Solo quando ferito a morte, Roland si rassegna a dar fiato allOlifante, il corno magico, per chiamare a soccorso re Carlo.
Non si sa se Turoldo non abbia fatto altro che dare respiro di poesia a una tradizione gi affermata, cio se la leggenda di Roncisvalle gi facesse parte del repertorio dei giullari, poeti-cantastorie che giravano di castello in castello, repertorio orale che venne a un certo punto fissato
in cantari di gesta scritti in rima, o in narrazioni in prosa che fornivano i motivi ai verseggiatori. A queste ultime appartiene la cronaca latina attribuita allarcivescovo Turpino (Historia
Karoli Magni et Rotholandi) che passava per la testimonianza diretta dun contemporaneo e
che poeti e romanzieri posteriori tiravano sempre in ballo come fonte autorevole, mentre fu in
realt scritta anchessa allepoca delle Crociate.
Quello che possiamo dire con certezza che una lunga tradizione si form dalla Chanson de
Roland in poi, e che passate dalla severa epopea militare di Turoldo alla letteratura romanzesca
PROVA 2 Testo B Non Letterario

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e avventurosa, le gesta dei paladini di Carlomagno ebbero fortuna popolare, pi ancora che in
Francia, in Spagna e in Italia. Roland diventa Don Roldn al di l dei Pirenei, e al di qua delle Alpi
Orlando. I centri di diffusione dei cantari di gesta si trovavano lungo le vie percorse dai pellegrini: la via per San Giacomo di Compostella, che attraversava Roncisvalle dove veniva visitata una
presunta tomba di Roland-Roldn-Orlando; e la via per Roma, che era stata percorsa da Carlomagno nella sua lunga guerra contro i Longobardi e nelle sue visite al papa. Nei luoghi di tappa
dei pellegrinaggi i giullari cantavano le gesta dei paladini a un pubblico che riconosceva quei
personaggi come familiari.
In Italia, questi giullari non erano solo quelli venuti di Francia; cerano giullari veneti, che manipolavano i versi francesi dei cantari in un linguaggio pi vicino ai dialetti della pianura padana; nacque
tra il Duecento e il Trecento una letteratura franco-veneta che traduceva i cicli francesi e li arricchiva di nuove gesta. Poco pi tardi cominciarono le traduzioni in toscano: alle monotone lasse a
una sola rima, i toscani sostituirono una strofa narrativa dal ritmo ampio e movimentato: lottava.
Di Roland la tradizione francese non dice se non lultima battaglia e la morte. Tutto il resto della
sua vita, nascita, albero genealogico, infanzia giovinezza avventure prima di Roncisvalle, egli le
trover, sotto il nome di Orlando, in Italia.
(I. Calvino, Orlando Furioso di Ludovico Ariosto raccontato da Italo Calvino,
Mondadori, Milano 1995, pp. 9-11)

B1. Lo scopo principale del testo


A. far capire al lettore che Carlo Magno era invincibile.
B. ricostruire la storia delle conquiste di Carlo Magno e delle dicolt incontrate dal
suo esercito in Spagna.
C. ricostruire la tradizione letteraria che narra le vicende di Orlando.
D. convincere il lettore che le vicende di Orlando narrate nei testi letterari sono tutte
storicamente vere.

B2. Che cos la grande nube violetta (riga 2) che si allarga sullEuropa?
A. Un turbine che minaccia la pace del continente.
B. I territori conquistati in Europa da Carlo Magno.
C. I territori occupati in Europa dai saraceni.
D. La zona delimitata dai fiumi Elba e Danubio.

B3. Quale figura retorica puoi riconoscere nellespressione grande nube violetta (riga 2)?
Scrivila e prova a spiegare quale impressione produce sul lettore questa scelta dellautore.

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B4. Alla luce di quanto hai letto, quale tra le seguenti aermazioni ti sembra pi corretta?
A. Poich le campagne militari sostenute da Carlo Magno contro gli Arabi furono
sfortunate, esse furono cancellate dalla memoria popolare e non se ne trova
traccia nella letteratura.
B. La rapida e vittoriosa campagna militare di Carlo Magno contro gli Arabi si concluse
con la conquista di tutta la Spagna da parte dei Franchi e fu celebrata dalla letteratura
del tempo.

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C. Carlo Magno condusse campagne militari contro gli Arabi con il sostegno di Bvari, Frisoni, Slavi, vari, Bretoni, Longobardi e la gloria delle sue vittorie fu cantata
nelle opere letterarie del tempo.
D. Tra le molte campagne militari sostenute da Carlo Magno quelle contro gli Arabi
non furono le pi significative, eppure assunsero enorme importanza nellimmaginazione popolare e nella letteratura.

B5. Quali tra le seguenti informazioni sullepisodio storico alla base della leggenda di Orlando sono vere?

Informazione storica

Vero Falso

a. Carlo Magno tent nel 778 di conquistare Saragozza.


b. La spedizione ebbe un rapido successo.
c. I saraceni furono assaliti e dispersi a Roncisvalle.
d. Le popolazioni basche assalirono lesercito franco e ne distrussero la retroguardia.
e. Tra i Franchi uccisi durante la spedizione figura un certo Hruodlandus.

B6. Indica quali tra le seguenti caratteristiche appartengono alla Chanson de Roland.
Caratteristiche della Chanson de Roland

No

a. stata scritta poco dopo gli avvenimenti storici a cui fa riferimento.


b. una narrazione epica in prosa.
c. Nellultimo verso compare il nome Turoldo.
d. Narra le vicende della prima crociata.
e. stata scritta in Francia.

B7. Spiega perch, nella Chanson de Roland, il comportamento di Roland risulta valoroso.
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B8. Turoldo fu il primo a narrare la leggenda di Roncisvalle? Che cosa aerma Calvino a
questo proposito? Scrivilo.

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B9. Considera la cronologia della Chanson de Roland e dellHistoria Karoli Magni et Rotholandi. Quali tra le aermazioni che seguono quella corretta?
A. Entrambe furono scritte allepoca delle crociate.
B. La Chanson de Roland fu scritta alcuni secoli prima rispetto allHistoria Karoli
Magni et Rotholandi.
C. LHistoria Karoli Magni et Rotholandi fu scritta allepoca dei fatti di Roncisvalle,
mentre la Chanson de Roland fu scritta circa tre secoli dopo.
D. Entrambe furono scritte contemporaneamente ai fatti narrati, cio nellVIII secolo.
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B10. Nella frase Quello che possiamo dire con certezza che una lunga tradizione si form
dalla Chanson de Roland in poi (righe 39-40), quale funzione svolgono rispettivamente
i due che?
A. Il primo una congiunzione, il secondo un pronome relativo.
B. Sono due pronomi relativi.
C. Il primo un pronome relativo, il secondo una congiunzione.
D. Sono due congiunzioni.

B11. Perch nella frase dove veniva visitata una presunta tomba di Roland-Roldn-Orlando (righe 44-45) sono riportati tre nomi? A chi attribuita la tomba?

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B12. A quale popolazione si deve la scelta di usare lottava per narrare le vicende dei paladini
di Carlo Magno?
A. Ai veneti.
B. Ai toscani.
C. Ai franchi.
D. Agli spagnoli.

B13. Riscrivi in altre parole (per dimostrare di averne compreso il contenuto) la frase Di
Roland la tradizione francese non dice se non lultima battaglia e la morte (riga 54).

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B14. Nel seguente elenco Tutto il resto della sua vita, nascita, albero genealogico, infanzia

giovinezza avventure prima di Roncisvalle (righe 54-55) lautore ha scelto di scrivere


infanzia giovinezza avventure prima di Roncisvalle senza segni di punteggiatura. Quale eetto produce questa scelta?
A. Accelera il ritmo suggerendo lidea dellaccumulazione delle informazioni.
B. Rallenta il ritmo grazie alle ampie pause che suggerisce al lettore.
C. Produce un eetto di straniamento, perch il lettore non capisce e pensa a un
errore.
D. Suggerisce al lettore che le vicende richiamate da queste parole sono senza importanza.

B15. Il testo che hai letto


A. un racconto.
B. un testo di divulgazione scientifica.
C. unepopea.
D. una presentazione di un testo letterario.

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VERIFICHE DI COMPETENZA DI LETTURA

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