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Cubismo

Protocubismo

In questa prima fase gli oggetti acquistano una morfologia cubica, con divaricazione netta tra le facce in luce e le facce in ombra; essi sono esibiti in primo piano con una specie di zoomata assumendo un carattere macroscopico che tende ad annullare il valore dello sfondo. I soggetti sono prevalentemente paesaggi, nature morte, figure. I colori sono caldi, tendenti al legno, utilizzati in gamme monocromatiche che variano da dipinto a dipinto.

Cubismo analitico
Gli oggetti, pur mantenendo una morfologia ancora cubica, aumentano le sfaccettature con il moltiplicarsi dei piani e quindi dei punti di vista. Braque e Picasso fanno uso di brani di scrittura da inserire nell'opera e introducono l'effetto trompe l'oeil, imitando le venature del legno. I soggetti sono prevalentemente ritratti. I colori, pur mantenendo una tendenza al monocromo, diventano metallici, leggeri e sfumati ai bordi.

Cubismo sintetico
Gli oggetti divengono sempre pi immateriali abbandonando la forma reale per lasciar posto all'idea che ognuno possiede dell'oggetto. Il disegno si fa sempre pi esile, lasciando ampi spazi vuoti che vengono riempiti dal trompe l'oeil, collages, inserti di scritte. I soggetti sono prevalentemente nature morte. La tavolozza si mantiene quasi immutata rispetto al periodo precedente, mentre aumenta l'uso del collage e la differenziazione dei materiali utilizzati: Braque usa il papier coll pi rispondente al carattere mentale delle sue opere, mentre Picasso, pi concreto, usa materiali plastici pi forti, come ad esempio pezzi incollati di tela incerata che simulano l'intreccio della paglia di una sedia.

Un paio di scarpe allunga la vita.

Scarpe

Vincent
Vincent Willem Van Gogh nasce a Zundert il 30 marzo 1853, figlio e nipote di ministri del culto. Abbandonati gli studi lavora presso un mercante darte lasciando dopo qualche anno il lavoro per diventare predicatore evangelico nella regione mineraria del Borinage, senza troppo successo. Dopo questa esperienza e dopo momento di grande turbamento psicologico ed emotivo si dedica prevalentemente alla pittura e al disegno. A dieci anni da allora mette fine alla propria vita in modo tragico. il 29luglio 1890 a Auvers-sur-Oise

fragile dal punto di vista emotivo. Rifiutato da una cugina di cui si innamorato, per dimostrarle lintensit del suo sentimento si ustiona la mano sinistra su una lampada. Negli anni Ottanta si lega ad una prostituta e va vivere con lei e suo figlio ma anche questo rapporto fallimentare, anche perch la sua salute ne minata. Di questo periodo ci rimane lopera Sorrow

I mangiatori di patate

Nel 1885, a Parigi, conosce Gauguin al quale lo legher una forte amicizia. Lanno successivo si trasferisce ad Arles dove viene raggiunto dal suo amico e dove inizia a dipingere con una tavolozza in cui predomina il giallo. durante la permanenza ad Arles che avviene uno degli episodi pi controversi e drammatici della vita di Van Gogh. Dopo una lite culminata con un'aggressione ai danni di Gauguin (che fugge spaventato), si taglia la parte inferiore dell'orecchio sinistro, la incarta e la porta in un bordello per farne regalo ad una prostituta alla quale si era affezionato. Viene ricoverato in ospedale con la diagnosi di epilessia, alcolismo e schizofrenia. Dipinge il celebre Autoritratto con orecchio bendato.

Cortile di prigione

Davanti al manicomio di Saint-Remy

Il 27 luglio del 1890 si presenta alla coppia proprietaria della locanda in cui vive. Sta molto male e confessa di essersi sparato un colpo di rivoltella in un campo accanto al cimitero nei pressi di Auvers sur Oise mentre dipingeva la sua ultima opera. Morir il 29 luglio e verr sepolto il giorno dopo in quello stesso cimitero.

Alcune opere

Terrazza del caffe a Place du Forum - Arles

La camera da letto

Iris

Notte stellata

La Chiesa di Auvers

e veniamo a noi.

Prendiamo in considerazione le linee deformate di quelle scarpe, e i tratti neri sulla destra che ne raccontano i movimenti. Ogni elemento di quelle scarpe ci dice qualcosa della storia dell'uomo che le ha vissute. Le screpolature sono segnali narrativi. Segnalano i movimenti narrativi di una storia vissuta per davvero; raccontano in frammenti gioie e dolori di un uomo e il suo quotidiano commercio col mondo.
[G. Vattimo, La fine della modernit, Milano, Garzanti, 1985, p. 134]

Nei quadri di Van Gogh c il racconto di unumanit sofferente, e la sua intenzione non il pietismo, ma lepica. Unepica eroica dove i feticci sono presi dal mondo dei contadini, ma sono perfettamente riconoscibili da chiunque e non chiedono parole di spiegazione. Nelle sue prove iniziali Van Gogh rappresenta la miseria, gli ambienti contadini, linfelicit vicino alla natura, senza idillio. I suoi personaggi sono fuori della storia, sono i vinti che non potranno mai mutare la loro condizione, sono anchessi nature morte come le scarpe, le sedie, i letti, le stanze che li rappresentano. Van Gogh fin da subito, anche nel realismo ha una visione disperata. Non c rimedio, non c consolazione alla dannazione della miseria: linferno su questa terra.

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