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ALDEIDI E CHETONI
NOMENCLATURA
Il nome sistematico (IUPAC) di un'aldeide si ottiene sostituendo il suffisso finale “o” dell'idrocarburo genitore con il
suffisso “ale”.
Il nome sistematico di un chetone si ottiene sostituendo la lettera finale “o” dell'idrocarburo genitore con il suffisso
“one”. La catena si numera in modo da assegnare al carbonio carbonilico il numero più basso.
Nel caso di chetoni ciclici il carbonio carbonilico assume sempre la posizione 1.
P. Y. Bruice – Elementi di Chimica Organica - Capitolo 12
• Esercitiamoci
REATTIVITÀ
Il carbonio carbonilico di un acido carbossilico o di un derivato di acido carbossilico è legato a un gruppo uscente.
Al contrario, il carbonio carbonilico di un'aldeide o di un chetone è legato a gruppi che non possono comportarsi da
gruppi uscenti, essendo basi troppo forti (H− o R−).
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COMPOSTI ORGANOMETALLICI
Come è possibile ottenere un carbonio nucleofilo, che sia in grado di reagire con un elettrofilo?
Per essere nucleofilo, un carbonio deve essere legato a un atomo meno elettronegativo.
REATTIVI DI GRIGNARD
!!! ATTENZIONE
I reattivi di Grignard sono ottimi nucleofili e anche basi tanto forti da reagire immediatamente con qualsiasi
acido sia presente nell'ambiente di reazione, anche con tracce di acidi deboli come acqua, alcoli e ammine.
Quando questo accade, il reattivo di Grignard viene convertito in alcano.
Questo significa che i reattivi di Grignard non possono essere preparati da composti che
contengono gruppi acidi (come OH, NH2, NHR, SH, C≡CH o COOH).
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La reazione di un'aldeide o un chetone con il reattivo di Grignard è una addizione nucleofila al carbonile: il
reattivo di Grignard è nucleofilo e si addiziona al carbonio carbonilico elettrofilo.
L'addizione nucleofila del reattivo di Grignard al carbonio carbonilico forma uno ione alcossido che si complessa
con lo ione magnesio.
L'aggiunta di acido diluito porta alla formazione dell'alcol corrispondente.
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Se la reazione con il composto carbonilico forma un prodotto con un centro asimmetrico, come
appunto la reazione appena vista che produce 1-fenil-1-butanolo, il prodotto sarà una miscela
racemica.
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È anche possibile formare alcoli terziari per reazione di due equivalenti di reattivo di Grignard con un cloruro
acilico. Il meccanismo di questa reazione è identico a quello della reazione di un reattivo di Grignard con un
estere.
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Idrolisi acida
ACIDI CARBOSSILICI
Riduzione
AMMINE
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Poiché i cloruri acilici e gli esteri possiedono un gruppo uscente, possono subire due
successive reazioni con lo ione idruro e con i reattivi di Grignard.
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Il boroidruro di sodio (NaBH4) non è un donatore di idruro sufficientemente forte per reagire con i
composti carbonilici meno reattivi di aldeidi e chetoni.
Per questo gli esteri, gli acidi carbossilici e le ammidi devono essere ridotti con idruro di litio alluminio
(LiAlH4), un donatore di idruro più reattivo.
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Anche le ammidi subiscono due successive reazioni di addizione di ione idruro quando
reagiscono con LiAlH4.
La reazione converte il gruppo carbonilico in un metilene (CH 2), per cui il prodotto della
reazione è un'ammina.
Nel secondo stadio della reazione si usa H2O invece di H3O+; se si usasse H3O+, il prodotto sarebbe
un'ammina protonata.
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Un'aldeide o un chetone reagisce con una ammina primaria formando un'immina (chiamata
anche base di Schiff).
La formazione delle immine è reversibile. L'azoto della carbinolammina è più basico dell'ossigeno, per cui
l'equilibrio favorisce l'intermedio tetraedrico protonato sull'azoto.
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Poiché la formazione di un'immina è reversibile in soluzione acida, essa può essere nuovamente
idrolizzata a composto carbonilico e ammina primaria.
L'immina che si forma per reazione di un'aldeide o di un chetone con ammoniaca è piuttosto instabile,
poiché l'azoto è legato a due atomi di idrogeno.
Il doppio legame di un'immina si riduce più velocemente di quello di un legame C ═O, perciò in
questa reazione la riduzione del carbonile non compete con la riduzione dell'immina.
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L'acetale può essere idrolizzato di nuovo ad aldeide o chetone in soluzione acquosa acida.
La reazione del gruppo aldeidico e di un gruppo alcolico del D-glucosio forma un composto ciclico emiacetalico. Gli
emiacetali ciclici si possono legare tra loro per reazione del gruppo emiacetalico di una unità con un gruppo OH di una
seconda unità, con formazione di un legame acetalico.
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Le strutture di risonanza di un composto carbonilico α,β-insaturo evidenziano che la molecola ha due siti
elettrofili: il carbonio carbonilico e il carbonio β.
Questo significa che il nucleofilo si può addizionare sia al carbonio carbonilico che al carbonio β.
L'addizione nucleofila al carbonio β è chiamata addizione coniugata o addizione 1,4, poiché avviene sulle
posizioni 1 e 4.
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I nucleofili che sono basi forti, come un reattivo di Grignard o uno ione idruro, formano prodotti di addizione
diretta.
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I derivati degli acidi carbossilici α,β-insaturi possono subire addizione nucleofila coniugata e sostituzione
nucleofila acilica.
Quando i nucleofili reagiscono con derivati degli acidi carbossilici α,β-insaturi che hanno gruppi carbonilici
reattivi, come i cloruri acilici, essi reagiscono al gruppo carbonilico formando prodotti di sostituzione
nucleofila acilica.
Dalla reazione dei nucleofili con gruppi carbonilici meno reattivi, come quelli di esteri e ammidi, si formano
prodotti di addizione coniugata.
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