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PSICODINAMICA DEI GRUPPI

Prof.ssa Daniela Di Riso


METODOLOGIA DI
INSEGNAMENTO

a) Lezioni frontali nelle quali è’ auspicato l’intervento attivo degli


studenti.

b) 14 ore Didattica integrativa : Dott.ssa Cifarelli


6 ore in compresenza : i gruppi nel contesto della formazione e il ruolo
dell’osservatore nei contesti di gruppo
8 ore seminario extra curricolare : peculiarità della terapia di gruppo ad
orientamento dinamico con bambini ed adolescenti

c) 2 o 4 ore di Seminario: Dott.ssa Cani


(durante le ore di lezione, probabilmente su piattaforma Zoom)
«Lo psicodramma analitico: principi teorici ed applicazioni cliniche»
TESTI DI RIFERIMENTO ed ESAME

1. Giorgia V. Margherita. Narrazione e rappresentazione nella


psicodinamica di gruppo. Teorie e tecniche. Franco Angeli. 2009
parte prima (tutta); cap 6 e 7 della seconda parte.
Se Nuova edizione parte prima (tutta); cap 6 della seconda parte

2. Franco di Maria e Ivan Formica. Fondamenti di Gruppoanalisi.


Il Mulino. 2009
cap 1, 3, 4, 6, 7, 8
ESAME

 L'esame di svolgerà in forma scritta:


10 domande a scelta multipla, e 3 domande aperte (di cui una
libera sul seminario Psicodramma).
 L'esame durerà 90 minuti
 Possibilità di pre-appello prima di Natale
 Non c’è distinzione tra frequentanti e non frequentanti
RICEVIMENTO

 Su appuntamento (via Zoom)

 daniela.diriso@unipd.it
DOMANDE
Chi studia i gruppi

la sociologia, l’antropologia, il diritto, la psicologia....

Psicologia Sociale

a) Usa metodi sperimentali,


b) descrive gli aspetti strutturali e i processi elementari nei gruppi e tra i
gruppi
c) descrive il modo in cui i pensieri, i sentimenti e le azioni sono influenzati
dall’appartenenza a gruppi sociali,
d) modello teorico prevalentemente di stampo cognitivista.
COSA INTENDIAMO CON «GRUPPO»
1) qualcosa di più, di diverso dalla somma dei suoi membri

2) Possiede STRUTTURA, FINI peculiari

3) Si basa sulla INTERDIPENDENZA DEI SUOI MEMBRI, non sulla loro


somigliano

1) Se cambia una sua parte, questo si riflette sullo stato di tutte le


altre
2) La INTERDIPENDENZA dipende da AMPIEZZA,
ORGANIZZAZIONE, COESIONE

Dinamica di gruppo (Lewin, 1951)


IL VERTICE DELLA PSICOLOGIA SOCIALE

Kurt Lewin
Teoria dinamica della personalità (1935) Teoria e sperimentazione in
psicologia sociale (1951)

da... a...
Ottica meccanicistica Ottica dinamica
focus su singoli elementi focus sull’interrelazione
degli elementi

Causalità lineare Causalità circolare


Per una introduzione:

GRUPPO
(origine nel XVII secolo)

dal germanico “Kruppa”:


matassa arrotolata

e dall’italiano “groppo”: nodo

e, nelle arti, elementi dipinti o scolpiti che formano un tema


I fenomeni di gruppo si manifestano pienamente
soltanto a partire da quattro membri

In un gruppo composto da quattro o più componenti il numero delle possibili relazioni


due a due supera il numero dei membri

Fra tre persone A B C esistono tre relazioni possibili: AB, AC, BC;

tra quattro persone A B C D esistono sei relazioni possibili: AB, AC, AD, BC, BD, CD

D. Anzieu – J.Y. Martin 1986


Tenendo conto della prospettiva dinamica…

Gruppo come:

a) un costrutto della mente,


b) un’organizzazione mentale,

c) sentimenti di appartenenza
d) emozioni

e) complesso reticolo di inter-relazioni psichiche


ALCUNE CLASSIFICAZIONI

Dance
Henri Matisse, 1869-1954
C.H. Cooley, 1902 (1)

GRUPPI PRIMARI
Gruppi naturali, spontanei (famiglia, compagni di gioco, gruppi
adolescenziali…) con forti legami di appartenenza e reciproca
identificazione - «NOI»

GRUPPI SECONDARI
Sistemi sociali, economici, giuridici, scolastici, ospedalieri, politici,
amministrativi.
Sono caratterizzati da relazioni indirette e formali (realizzazione
dell’obiettivo)
C.H. Cooley, 1902 (2)

GRUPPO NATURALE/GRUPPO SPERIMENTALE


Il primo è il gruppo in cui si nasce o ci si trova senza scelta (famiglia,
gruppo di amici dell’infanzia), il secondo è un gruppo costituito per
uno specifico scopo

GRUPPO INFORMALE/GRUPPO FORMALE


Nel primo le interazioni sono situazionali e contingenti, nel secondo vi
è una precisa strutturazione delle relazioni interne e delle finalità
(regole)
Anzieu, Martin (1986)

FORME DELL’AGGREGAZIONE
LA FOLLA
Insieme numeroso di
individui (centinaia,
migliaia) nello stesso La situazione di folla sviluppa uno stato psicologico tipico:
posto, senza aver cercato
esplicitamente di riunirsi a) passività e ricerca di soddisfazione immediata
(assembramenti,
b) assenza o debole livello di contatti sociali e interazioni
pellegrinaggi, tumulti...)
interumane
Il concetto di folla è c) contagio delle emozioni
diverso da quello di
MASSA perché d) rapida propagazione di azioni collettive violente o
quest’ultimo indica una entusiastiche o apatia collettiva
moltitudine molto più
ampia di persone, che
non sono fisicamente
raccolte in uno stesso
luogo (opinione pubblica,
telespettatori, ecc.).
BANDA adolescenti (abbigliamento,
modifiche del corpo, gergo...)
Numero finito di membri, che si aggrega
sulla somiglianza, con forte senso di età adulta: la compagnia di
appartenenza e di definizione dall’esterno. amici, ecc.

Esigenze evolutive dei soggetti

Temporanei

Disgregazione e/o profondi cambiamenti


continui

RAGGRUPPAMENTO Si tratta di insiemi di soggetti che si


trovano periodicamente per il
È composto da un numero variabile di raggiungimento di specifici scopi,
persone, unificate da rapporti superficiali, di oltre ai quali non si danno altre forme
di legame o coinvolgimento (circoli
durata variabile. Presenta un livello medio di
artistici, patronati, club sportivi,
strutturazione. Azione passiva e limitata. ecc.).
GRUPPI
Dimensione

• Piccoli gruppi/ gruppi ristretti

• Gruppi mediani/allargati

• Gruppo secondario (organizzazione/istituzione)


Piccoli gruppi/gruppi ristretti

 3-12 membri
 elevata interdipendenza
 relazioni ricche e privilegiate, intense (positive o negative)
 Fine condiviso che risponde ai loro bisogni più profondi
 Strutturazione elevata (ruoli e norme)
 Elevata consapevolezza degli scopi
 Codici, linguaggio comuni
 Elevato senso appartenenza
 Riconoscersi nella cultura di gruppo
 Confine interno ed esterno
si caratterizzano per

ORIGINE: spontanei o organizzati

DURATA: chiusi/slow open

COMPOSIZIONE: omogenei/eterogenei
PICCOLI/RISTRETTI
GRUPPI
Gruppi di lavoro, equipe
Gruppi di discussione
Gruppi di decisione AMBITO LAVORATIVO
Gruppi di informazione/educazione
Gruppi di orientamento
Gruppi di ricerca *****

Gruppi di osservazione/formazione
Gruppi di sostegno
Gruppi di counselling
Gruppi di prevenzione AMBITO CLINICO
Gruppi di
psicoterapia Gruppi
di auto - aiuto
Gruppi mediani/allargati

 13 e 50 persone per discutere di un tema comune.


Si possono manifestare dinamiche interattive simili a
quelle del piccolo gruppo
Gruppo secondario
(organizzazione/istituzione)

Strutturazione molto elevata che funziona sulla base di istituzioni


sociali di varia natura (politiche, economiche e giuridiche).
Comprende al suo interno anche piccoli gruppi o gruppi allargati
la consapevolezza sugli scopi è variabile
azione comune è pianificata.
Le relazioni interpersonali sono regolate da principi impersonali e
logiche burocratiche.

Es. un ospedale, una scuola, un’industria


K. Lewin
(1890 -
1947)

“teoria del campo”

“dinamica di
gruppo”

Le prime ricerche

Il T-group
Per prevedere il comportamento umano è necessario
comprendere come l’interdipendenza tra

fattori soggettivi fattori sociali/ambientali

produca l’azione concreta


in un determinato tempo e in un determinato luogo
La teoria del campo spiega il comportamento in relazione
alla situazione in cui il comportamento stesso si verifica

Persona che agisce in un determinato ambiente:


“campo psicologico” o “spazio di vita” (eventi passati, presenti,
futuri)

Il comportamento (C) è in funzione della persona (P) e dell’ambiente (A).


E’ quindi in funzione dello “Spazio di Vita”, ovvero l’ambiente psichico

C = f (P, A) = f (SpV)
Spazio vitale e campo
Dovrebbe esistere uno stato di equilibrio fra la persona e il
suo ambiente

Se turbato,
 tensione (motivazione/bisogno)
 movimento mirante a ristabilire l’equilibrio
 Forze che determinano l’avvicinamento a regioni con
valenza positiva e l’allontanamento da regioni con valenza
negativa
DINAMICA DI
GRUPPO
(1944)

Come l’individuo e il suo ambiente formano


un campo psicologico,

così il gruppo e il suo ambiente formano


un campo sociale.
❖ Il gruppo è un fenomeno, non somma di fenomeni rappresentati
dall’agire e dal pensare dei suoi membri;

❖ Quando si studia, si studia nel suo insieme.

❖Nel “gruppo-campo” ogni individuo è fonte di azioni che


modificano
le altre persone e il gruppo

ma anche la sua azione viene a sua volta modificata


dalle azioni e reazioni altrui
(interdipendenza)

❖La struttura di un gruppo quindi si modifica di continuo


per i cambiamenti di soggetti e relazioni (totalità dinamica)
Nel Research Center for Group Dynamics
studio sistematico dei gruppi
(es. struttura dei ruoli, comunicazione, produttività di
gruppo)

Action research
Ricerca intervento che produce i cambiamenti
Focus: Leadership
LEADERSHIP
Ogni gruppo ha dei leader (uno o più di uno), che
sono riconosciuti
formalmente (leader formale)
o implicitamente (leader informale o carismatico)

Il leader ha il compito
di armonizzare e mantenere l’esistenza e il funzionamento del
gruppo stesso.

Contribuisce a
soddisfare i bisogni individuali e del gruppo.

Aiuta il gruppo a raggiungere lo scopo.


LE RICERCHE
EMPIRICHE:
Stili di leadership e atmosfera
sociale

autoritaria democratica permissiva


laissez-faire
Leader

Autoritario Impone l’attività al gruppo

Lascia scegliere l’attività al gruppo e


Democratico stimola i partecipanti
Presenta le attività al gruppo, ma non
Permissivo
partecipa ed interviene solo su richiesta

I Gruppi
Mancanza di iniziativa, frustrazione e
Autoritario aggressività, dipendenza dal leader,
marcate differenza di status

Nessuna differenza di status, rapporti


Democratico
spontanei, maggior coesione tra i
membri
Attenzione al lavoro e continue
Permissivo
richieste al leader
I membri
Da apatia a scoppi di aggressività
Autoritario
Aggressività verso i compagni, ricerca del
“capro espiatorio”.

Forte sentimento di appartenenza,


Democratico attenzione e approvazione reciproca.
Aggressività verso gli altri gruppi.

Molti propositi ma pochi risultati.


Permissivo Aggressività da frustrazione per
abbandono del conduttore. Aggressività
fra i membri e verso il conduttore.
Il T-group (Training Group = gruppo di addestramento)
nato nel 1946
può essere definito una esperienza di apprendimento
per implicazione diretta,
attraverso la quale i partecipanti acquisiscono una
maggiore sensibilità ai fenomeni di gruppo
e una più accurata percezione di sé e degli altri.

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