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Oggi la Commissione europea ha proposto per l’Italia – nel programma di Recovery Fund – tra i
153 e i 172 miliardi, di cui 81 a “fondo perduto” e il resto come prestiti da restituire (se fossero 172
miliardi, il prestito sarebbe di 91). Il nostro Paese sarebbe quello che riceverebbe la somma più alta
dell’intero piano di aiuti. Urla di giubilo tra gli eurofanatici e i membri del governo, ben sostenuti
da un’accurata propaganda dei media.
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Primo punto. Perchè la proposta della Commissione europea diventi realtà servono ancora due
passaggi: l’approvazione del Parlamento europeo e quella del Consiglio europeo. In quest’ultimo
occorre però l’unanimità (l’Olanda ha già detto no), quindi – alla fine delle trattative – bisogna
vedere cosa resta.
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Secondo punto: il cosiddetto contributo “a fondo perduto” sarà finanziato col prossimo bilancio
pluriennale della UE, dunque prima versiamo e poi vi attingiamo. Quindi proprio “perduto” non è,
anche perché aumenterà la nostra contribuzione annua al bilancio europeo.
Se anche il contributo a “fondo perduto” restasse di 81 miliardi, tolto quello che verseremo nel
bilancio comunitario, ci resterebbero solo 26 miliardi. Meno del MES.
La conferma arriva anche dalle parole dell’ex ministro Carlo Calenda, europeista convinto e
certamente contento per l’impegno della Commissione europea, che dalla trasmissione della Gruber
parla di 26 miliardi netti “a fondo perduto” in 5 anni, definendo una speculazione della stampa
l’annuncio dei 172 miliardi: https://www.liberoquotidiano.it/news/politica/22869506/carlo-calenda-
otto-mezzo-recovery-fund-170-miliardi-italia-speculazione-stampa-primi-soldi-2021.html
In pratica, al netto della propaganda governativa e dei media e al netto della nostra contribuzione al
bilancio Ue, siamo di fronte a poco più di 5 miliardi l’anno a “fondo perduto”, a partire dal 2021.
Una cagatina di mosche. Tutto il resto saranno prestiti da restituire. I 172 miliardi sono una vera e
propria trovata pubblicitaria della stampa e delle televisioni.
A svelare l’inganno ci pensa anche Christian Odendahl, capo economista del Centre for European
Reform, che su twitter conferma che dagli 82 miliardi “a fondo perduto” per l’Italia, vanno sottratti
56 miliardi di nostra contribuzione al bilancio Ue. Insomma, netti sono 26 miliardi in 5 anni: quasi
niente.
Questi i numeri, ad andarci bene. Sempre che l’Olanda e gli altri Paesi del Nord Europa non tentino,
in seno al Consiglio europeo, a dare il loro ok solo su un accordo a ribasso.
Qui di seguito un mio VIDEO su facebook col quale spiego, in poco più di 2 minuti, come stanno
veramente le cose:
Siamo di fronte all’ennesima presa in giro di un popolo allo stremo delle forze.
Giuseppe PALMA
Consigli letterari:
http://www.historicaedizioni.com/libri/democrazia-in-quarantena/
https://www.ibs.it/democrazia-in-quarantena-come-virus-libro-paolo-becchi-giuseppe-palma/e/
9788833371535
https://www.mondadoristore.it/Democrazia-quarantena-Come-Giuseppe-Palma-Paolo-Becchi/
eai978883337153/
https://www.libreriauniversitaria.it/democrazia-quarantena-virus-ha-travolto/libro/9788833371535
https://www.amazon.it/Democrazia-quarantena-virus-travolto-Paese/dp/8833371530/
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