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OMEOSTASI ENERGETICA

Siamo dotati di un metabolismo basale, ovvero il nostro organismo consuma comunque una certa
quantità di energia indipendentemente da ciò che facciamo.
L’omeostasi energetica rappresenta la capacità di mettere in equilibrio l’apporto di energia
(tramite l’alimentazione) e la spesa energetica.

Come regoliamo il comportamento alimentare?


Gli studi effettuati sugli animali hanno ricondotto alla struttura dell’ipotalamo. In particolare si è
dimostrato come le lesioni all’ipotalamo laterale portavano alla sindrome ipotalamica laterale,
ovvero all’assenza di fame; le lesioni a livello dell’ipotalamo ventromediale portavano ad un
aumento di peso, quindi ad aumento della fame.
Da questi studi è stata definita l’ipotesi del “Doppio centro Ipotalamico”:

 Centro della fame → ipotalamo laterale;


 Centro della sazietà → ipotalamo ventromediale.
Questo modello del doppio centro si basava sul fatto che i due centri fossero separati. Nel
momento in cui l’animale mangia, si generano delle informazioni sulla disponibilità dei nutrienti
che comportano l’attivazione dell’ipotalamo ventromediale e in questo modo è indotta la sazietà.

Quali sono i segnali della fame e della sazietà?


Tra i segnali delle fame e della sazietà troviamo due fattori principali (con le rispettive teorie):
(1) Zuccheri → teoria glucostatica regolata dall’organismo in base alla presenza di glucosio;
(2) Grassi → teoria lipostatica con funzione di deposito adiposo. I depositi adiposi effettuano
un controllo alimentare.
Ci sono altri segnali omeostatici che provengono da altri organi e che influenzano/convergono
sull’ipotalamo e sono:

 sistema gastroenterico (ormoni: grelina, PYY, colecistochinina)


 Tessuto adiposo (ormone: leptine)
 Pancreas (ormone: insulina)
NB: Noi esseri umani siamo sensibili al comportamento alimentare per via delle emozioni, delle
vista, dell’odore, fattori genetici e segnali metabolici → sono tutti segnali non omeostatici.
Andando più nel particolare, la zona interessata dell’ipotalamo è detta nucleo arcuato, all’interno
del quali troviamo due gruppi neuronali con funzioni opposte (sono gruppi di neuroni di 1° ordine
che ricevono per primi l’afferenza proveniente dalla periferia). Questi gruppi di neuroni sono:

 POMC – neuroni (pro-opio-melanocortina)→ sono neuroni soppressori del comportamento


alimentare;
 NPY – neuroni (neuropeptide Y) → sono neuroni stimolatori del comportamento
alimentare.
Sia i POMC- neuroni che i NPY-neuroni agiscono sui neuroni di 2°ordine, che a loro volta agiscono
da inibitori.
LEPTINE- TESSUTO ADIPOSO
La leptina è un ormone proteico prodotto dagli adipociti e i suoi recettori sono posti
nell’ipotalamo.
Tanto tessuto adiposo dà luogo a tanta leptina che riduce l’apporto energetico → è un
comportamento a feedback. Se la quantità di nutrienti è maggiore della spesa energetica abbiamo
molto tessuto adiposo che produrrà tanta leptina che arriverà all’ipotalamo riducendo la ‘fame’.
La leptina è quindi la prima che arriva al SN e agisce sui neuroni di 1° ordine (sia NPY che POMC)
che in genere bloccano l’istinto alimentare e andranno a stimolare questi gli inibitori del 2° ordine
in modo da ridurre la ricerca di cibo.
La leptina è un grande soppressore della ricerca di cibo per azione dei nostri depositi di grasso → è
confermata la teoria lipostatica.
INSULINA – PANCREAS
L’insulina è un ormone molto importante che interviene nell’equilibrio glicemico ed è responsabile
dei livelli di [Glucosio] nel sangue >> è prodotta quando abbiamo alti livelli di glucosio nel sangue.
(ex: dopo i pasti).
Anche l’insulina è un ormone soppressore del comportamento alimentare perché stimola la via
che andrà a ridurre l’apporto di cibo agendo sui neuroni di 1° ordine → confermata la teoria
glucostatica.
[QUINDI: leptina e insulina sono 2 grandi segnalatori e regolatori della risposta in termini di
riduzione dell’apporto di cibo e generano segnali di sazietà che derivano direttamente dalla
concentrazioni di glucosio ematico e dai depositi adiposi].
GRELINA, PYY, COLECISTOCHININA – SISTEMA GASTOENTERICO
La grelina è un ormone proteico ed è secreto dallo stomaco con una fluttuazione energetica: ha un
picco durante i pasti e diminuisce subito dopo. La grelina è prodotta specialmente durante la
notte, perché la sua secrezione è associata ad un aumento del volume dello stomaco, dunque, è
prodotta quando lo stomaco è vuoto.
La grelina agisce quindi da ormone stimolatore del comportamento alimentare agendo sui neuroni
di 1° ordine NPY e stimola la rimozione dell’inibizione sui neuroni del 2° ordine stimolando la
ricerca di cibo.
L’ormone PYY e la colecistochinina contrastano l’azione della grelina perché sono ormoni prodotti
quando bisogna diminuire l’apporto di cibo. Entrambi agiscono sui neuroni di 1° ordine NPY e lo
inibiscono riducendo l’apporto di cibo.
Sono due regolatori coinvolti sulla segnalazione specifica di cibo e il loro equilibrio dà luogo
all’equilibrio omeostatico alimentare (equilibrio spesa energetica-apporto energetico)

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