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sbobbine filologia romanza

Filologia romanza
Università degli Studi di Messina (UNIME)
124 pag.

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Filologia Romanza:

Libri le origini delle lingue neolatine, C. Tagliavini, Brugnolo R. Cappelli, Profilo delle letterature romanze
medievali, P. Chiesa Elementi di critica tesuale, studio delle lingue neolatine ma anche delle letterature
romanze, per gli studendi ispanisti A. D'agostino lo spagnolo antico, sintesi storico- descrittiva, castellani
grammatica storica lingua italiana, si concentra sulla storia delle parole divise per settore, entrate dalle
lingue germaniche, greche, conoscenza del lessico italiani.

Trasformazione della lingua dalla base comune latina, settore concentrato sulla fisionomia del latino
parlato, diverso dal latino scritto, latino volgare, lessico, ecc, poi critica del testo, dei filologi in generale
usano per ricostruire un testo letterario che ha avuto nel medioevo ma anche prima per la filologia
classica e che è arrivato a noi attravberso copie deformate, ci sono procedimenti scentifici che ci
permettono di pulire il testo da tutti questi errori, e sono molto serrate. ci sarà una parte letteraria
riguardande la letteratura del medioevo, il romanzo per esempio, il racconto, la narrativa breve, la
tipologia della lirica, canone nel medioevo, cercheremo di affrontare l'approccio diretto, leggeremo testi
diversi in modo da immeggerci nella letteratura molto varia e non è per niente noiosa, ci sono testi molto
particolari e belli.

Termine filologia: etimologicamente abbiamo due parti filos: vuol dire amante, amico e logos: vuol dire
discorso, parlare, il filologo era amante del parlare, la persona che era chiacchierano rispetto una
persona taciturna, però come spesso capita questo termine ha subito una specializzazione, una
concentrazione di significato perchè platone utilizza il termine con un significato gia diverso il filologo è
l'amante del conversare colto, l'erudito, l'intellettuale uno che sa parlare che ha una cultura, sotto
aristotele la filologia indicava la sapienza la cultura, soprattutto la conoscenza letteraria, quindi la
filologia è come dice un grande filologo che si chiama Auerbach, la filologia è quella discipila che si
occupa del linguaggio dell'uomo e delle opere d'arte composte in quel linguaggio, l'accento è posto sul
linguaggio, sulle lingue, la loro formazione, la loro crescita e nel tempo sulle letterature, sul uso letterario
di queste lingue, ma la filologia è lo studio delle lingue e letterature medievali, 3 aspetti di cui si occupa
la filologia: aspetto diacronico, le lingue studiate nella loro storia nel loro formarsi nella loro storia, si
segue l'evoluzione storica, sempre comparata con le altre perchè le lingue romanze sono tutte sorelle,
ma ogni lingua ha le proprie caratteristiche, ma anche lo stadio diacronico sincronico in un momento
predefinito sarebbe lo studio della forma, della lingua che aveva nel medioevo o nel rinascimento o nel
settecento che sono importanti dell'aspetto diacronico, poi lo studio sincronico, l'edizioni dei testi
ecdotica, edizioni che ricostruiscono la forma originaria del testo, questa esigenza è particolare nelle
discipline che si occupano del passato, prima pubblicare un libro era diverso in passato rispetto ad oggi,
nel medioevo bisognava farlo ricopiare a mano e veniva pubblicato così e diventava proprietà condivisa,
il manoscritto veniva ricopiato più volte in base al successo che aveva, o sincrone perchè da più
amanuensi nello stesso tempo e c'erano degli errori spesso perchè veniva ricopiato più volte, il testo
quindi che noi avremo a disposizione è frammentato in testimoni i vari codici che non sono identici e che
hanno caratteristiche individuali e allora si tratta di risalire al contrario dal medioevo a oggi e da oggi al
medioevo per capire qual'era quello scelto dall'autore, ha dei fondamenti scientifici e dei fondamenti
che ci permettono di arrivare all'edizione che ha una buona approssimazione di correttezza quessa
esigenza di ripulitura del testo è antichissima è avvenuta nel momento in cui un popollo ha preso

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coscienza di avere un patrimonio letterario e di doverlo preservare, gia gli eruditi del 3 secolo avanti
cristo in alessandira si resero conto che era importante recuperare le lezioni originali e quindi hanno
ripulito lavorato sui testi del antica poesia greca e sui testi omerici, omero è un poeta per eccellenza e in
uqesta fase di avanti cristo abbiamo i primi rudimenti i primi pricedimenti di ricostruzione di un testo ed
è da allora che questo procedimento si è via via migliorato e un altro disciplina importante è
l'ermeneutica, illustrazione del testo, il critico il filologo non può solo ridare la forma originaria al testo,
se si trova un tetso in lingua occitana un testo del mill e ecento lo ripulisco però questo testo che è un
testo di medicina popolare lo pubblico senza capire di cosa parla senza illustrare di cosa si tratta senza
contestualizzarlo e per ricostruire il testo e comprendere di cosa parla sono necessarie scienze
ausilarie,paleografia per esempio, perchè il manoscritto va letto, il manoscritto del 11 secolo sui
manoscritti bisogna applicarsi per capire la grafia e la paleografia ci permette di decifrare il testo, in base
alla lingua e alle caratteristiche capiamo di che tipo di testo si tratta se è innovativa se è stata pionera
oppure no dobbiamo conscere la storia quindi quando è stata scritta, quali erano le norme sociali le
possibilità economiche per uno studioso di procurarsi un testo è un lavoro di studi continuo che ci
permette di comprendere per bene il testo e metteremo tutto quello che serve alla sua comprensione, ci
sono le ntoe esplicative per esempio che aiutano. Bannare un termine che significa impedire, tagliare
fuori, escludere, da una chat da un social da qualcosa che ha a che vedere con il computer o la
tecnologia, vediamo la storia della parola che segue la strada della storia e il suo significato possa
cambiare nel corso del tempo, questa parola viene dal inglese To Ban, che viene da To Banish che
significa escpludere, esiliare, bandire, questo termine lo abbiamo anche in italiano ed è abbastanza
simile bandire però ha un significato più complesso in italiano, l'inglese To Banish viene da una parola
gotica che è Bandwian che vuol dire o mostrare o significare, fare un segnale, come arriviamo al bandire,
cosa succede che dal gotico abbiamo l'antico inglese Bannan che ha un significato preciso cioè convocare
per mezzo di proclama pubblico, come si facevano gli annunci, le comunicazioni dei regnanti attraverso i
proclami pubblici, c'erano i messaggeri che convocavano il pubblico e convocavano le novità e avremo il
convoncare per mezzo di proclama pubblico e siccome con questo proclama pubblico si affermavano
anche gli esili ecco che avremo questo significato di esiliare così nasce il significato specifico, esiliare lo
dobbiamo ricondurre all'antico francese Ban significava sia Esilio/ proclama due significati, abbiamo
queste due accezioni quello generale e quello specifico che non c'erano nel termine originario, il termine
italiano bandire significa esiliare in effetti perchè appunto veniva da proclamare e proclamava le persone
da esiliare bandite cioè banditi dalla società, anche il concorso viene reso pubblico con il bando, quindi
significa anche mostrare, rendere pubblico, fare un segnale, lo stesso meccanismo ha dato il nostro
italiano regionale bannari. ci potrebbe riportare alla voce francese, la voce italiana dovrebbe essere di
derivazione francese ma in realtà noi abbiamo avuto diverse colonizzazioni germaniche gli ostrogoti, i
barbari quindi potrebbe venire dalla voce germanica però è la voce francese ad avere doppio senso, per
ricostruire una voce antica ci sono idee contrastanti, dal momento che l'antico inglese la voce gotica ci da
un significato specifico e invece il francese più articolato allora si pensa che deriva dal francese, che ci ha
dato tantissime voci all'italiano anche in tempi antichi. la storia e la lingua sono legate indissolubilmente
e accanto all'evoluzione ci sono quelle della letteratura, abbiamo parlato solo di filologia vediamo il
secondo termine del sintagma, romanza: che ci porta all'aggettivo latino romanus: romano cioe abitante
di roma questo aggettivo aveva un significato etnico cioè appunto razza umana e un significato politico, il
governo di roma inizialmente l'italia era suddivisa in diverse popolazioni e poi c'era il significato

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linguistico, perchè c'è quello etnico quello politico e quello linguistico, in età romana repubblica nel 49
avanti cristo la cittadinanza romana viene estesa alle città dell'italia del nord non solo i romani di roma
ma anche quelli del settentriona nel 212 dopo cristo ci sarà la famosa con stitutio antoniniana, editto di
caracalla, ciddatini liberi dell'impero prima solo nord italia, tutti cittadini romani, volontà da parte di
roma di estendere il più possibile ma con la estensione della cittadinanza aumentavano le tasse e tutti i
cittadini dell'impero romano sono romani e il popolo romano non era una nozione geografica di razza ma
era una mozione giuridica il concetto di romanus comprendeva etnie diverse il romano poteva essere
abitante di roma ma anche della gallia, dell'africa il concetto fu soltato giuridico e linguistico le
popolazioni parlavano il latino non era perfetto ma era latino e naturalmente c'è stato un significato
diverso una sfumatura diverso se il romano un tempo si contrapponeva alle popolazioni vicine in italia
agli umbri agli etruschi a questo punto i romani si contrapponevano a una società a un insieme di etnie
molto più grosso le popolazioni germaniche i barbari che dal termine greco significa balbuziente che nn
parla bene il greco in questo caso i barbari non parlavano bene il latino romani potevano essere tutti
questo insieme di territori nn poteva essere più roma e si è creato un termine nuovo che si conia sulla
base di termine esistenti per esempio britannia gallia ispania da roma ci si sposta e avremo romania,
questo termine eloquente indica il complesso dei territori soggetti ai romani e alle leggi romane che
comprendono un insieme etereogeneo di territori attestato nei documenti del 4 secolo dopo cristo si
usava il termine romania gia questo termine aveva un valore politico e linguistico, giuridico sottoposti
alle leggi di roma e linguistico perchè parlavano tutti latino più o meno nel momento in cui cade l'impero
romani e avviene nel 476 dopo cristo romania la parola resta ma nn può più avere un valore politico solo
linguistico, gli abitanti della romania sono coloro che parlano il latino gia tra 5 secolo in poi. parlata latina
si chiama romane o latine loqui cioè loqui è il verbo che non continua nelle lingue romanze parlare latino
o romano. ovviamente non va più tanto bene perchè abbiamo il nuovo termine romania e si conierà una
espressione diversa e sarà romanice parabolare o fabulare, popolazioni con entroterra diverso si erano
adattate ad una realtà linguistica differente che era acquisita come seconda lingua come modo di vivere
imparato non dalla nascita, termini volgari che sostituiscono loqui parabolare e fabulare riconosciamo
parabolare italiano e francese e fabulare lo spagnolo perchè si diceva fabular, seguendo le leggi e norme
che sono latineggianti non latine occorre che venga adottata da una serie di generazioni, romanizzati a
usare il latino come lingua seconda, veniva pronunciata romance perchè la i è dopo la vocale accentata
che è la a e nel flusso del parlato tende a cadere la i e si chiama sincope della vocale postonica e si dice
romance e non romanice, romance nella lingua parlata perde la vocale finale e diventa nella pronuncia
soprattutto della gallia romanz, dalla lingua della gallia da quello che era il propotipo del francese entra
nelle lingue romanze, lingue neolatine cioè lingue etereogene diverse dal latino in base ai diversi territori
anche perchè parlate lingue che continuano la lingua latina ma diverse pure se derivano tutte dal latino,
la filologia romanza si occupa dello studio delle lingue che derivano dal latino e delle letterature a partire
dalle loro attestazioni. ambito cronologico della disciplina non ci sono dei limiti temporali romanz è tutto
ciò che ha a che fare con il latino e le lingue romanze ma in italia la ricerca è circoscritta al medioevo
perchè nel medioevo avviene questo distacco in verticale delle lingue volgari dal latino e anche del
volgare rispetto a un altro, nel medioevo abbiamo il sorgere delle letterature e ci occupiamo in via
preferenziale dal 476 dal tardo antico fino alla scoperto dell'america 1492 naturalmente, c'è una
dipendenza da questo momento comune che è il latino ambito geografico dove si parlano le lingue
neolatine spagnolo, italiano, francese, rumeno, portoghese. una caratteristica imprescindibile è

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l'approccio comparato della nostra disciplina anche i gruppi di studio diversi da un lato lettere e lingue
sono messe insieme perchè come vi dicevo un fenomeno può essere illustrato e compreso guardando
alla produzione e quando si irradia nelle diverse lingue o letterature, una parola difficile desueta in una
lingua può essere spiegata andandola a spiegare in una lingua diversa o in un dialetto e non assumono
sempre lo stesso significato magari non si usa più ma solo nel italiano antico possiamo capirla in un
dialetto italiano o di un altra lingua l'approccio comparato è importante, nessun elemento è quasi mai
isolato invece guardando al fenomeno nella molteplicità lo capiamo meglio anche al liceo ci fanno
studiare argomenti di letteratura guardando ad altri autori, non fissandoci solo su un settore per capirlo
meglio, approccio comparato lo applichiamo alla storia ma anche alla sincronia i fenomeni fermi nel
tempo o nell'evoluzione.

seconda lezione:

Due le scuole di pensiero principali, l'europa nasce nel 16 secolo quando iniziano a farsi strada le
regioni, difficilmente c'era una lingua letteraria comune non c'era il concetto unitario di nazione, l'europa
nasce nel 16 secolo secondo una scuola di pensiero invece un altra scuola di pensiero la vede nascere nel
periodo di omero fino ad oggi quindi 3000 anni, il termine Europeenses 769 Isidoro il giovane, battaglia
di poitiers nel 732, scrive una prologa e si riferisce agli uomini di Carlo Martello, si tratta di una
contrapposizione precisa una quella che appartiene a chi scrive che è quella della popolazione
occidentale l'altra quella degli arabi, dei mussulmani, contrapposizione che denota una coscienza di
identià europeens manifesta questa coscienza guardando alla cultura non romanza ma più indietro
troviamo la persistenza dei modelli dell'antichità i modelli sono sempre più o meno gli stessi anche se c'è
il rinnovamento ma c'è la base persistente i generi letterari i temi le forme sono sempre quelli dell'età
classica e il latino costituirà un punto di riferimento per le letterature, nella letteratura non c'è mai
cancellazione c'è superamento evoluzione ma non cancellazione e una dinamica continua di innovazione
e conservazione, se dessimo vita a un genere nuovo con impostazione e genere di scrittura diversa da ciò
che conosciamo sarebbe inattengibile perchè non si avrebbe un terreno necessario alla conoscenza
quando le innovazioni si verificano segnano cambiamento ma la base deve essere condivisa comune si
procede per scarti successivi di ciò che è gia noto è un riuso continuo costante se guardiamo per
esempio nel arco dell'evoluzione letteraria gli autori latini vengono coltivati e conosciuti anche quando le
letterature romanze sono rigorose la lingua latina viene usata da Dante che è padre della lingua italiana
antica ma scrive in latino, le letterature latine sono a fondamento delle letterature volgari, anche nello
spazion perchè un opera che nasce in un punto dell'europa coinvolte altre letterature, tipo la chansons
de roland in francese ma che dilaga e che diventa un modello per tutta l'europa uno studio per analizzare
quante persone avevano i nomi degli eroi greci e in posti impensabili si imponeva il nome a dui fratelli
uno orlando e l'altro carlo, anche le località in sicilia c'è capo d'orlando questa traccia lasciata dai nomi
ha fatto capire come un genere scritto in un altra lingua avesse attecchito in punti lontani d'altra parte se
guardiamo ad alcuni generi come la lirica o il romanzo e ne parleremo, prende la forma moderna nel
medioevo ma lo abbiamo tutt'ora il romanzo ed è quello che era nel medioevo la lirica viene trovata dai
trovatori che raccontano il loro io parlano d'amore e prima non aveva tanta importanza la donna, la
poesia ha tutt ora gli stessi elementi fondanti che aveva nei trovatori, non c'è mai un vero superamento è
una continuazione e la stessa cosa avviene con le lingue il verismo italiano per esempio pensiamo al

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naturalismo francese erano collegate, non possiamo ragionare per compartimenti stagni ma al fenomeno
dell'intera europa anche ai termine desueti l'aupax è un concetto pronunciale perchè si illude che quel
termine non abbia omologhi sia spuntato dal nulla ma invece se guardi nelle altre lingue e dialetti e
vedrai che trovi il significato, delle lingue e letterature tenere in considerazione la comune matrice latina
che ha reso unitaria la cultura europea anche quando si è frammentata ha dato il senso della molteplicità
e unità il territorio di studio della filologia viene chiamato Romania, è un concetto linguistico la romania
linguistica comprende i territori dove si parlano le lingue romanze, penisola iberica la francia in parte il
belgio la parte a occidente e a sud dei paesi alpini nord dell'italia, italia, e la romania territori che parlano
una lingua romanza evoluta da quella latina ma come e in quali modi questa evoluzione ha portato a
lingue diverse, la lingua si evolve ma è un continum, lo scarto tra il mio linguaggio e quello dei nostri
genitori è minimo solo alcune parole, però è chiaro che nel piccolo segmento la differenza non si vede se
percorriamo la strada da messina a catania a piedi non c'è una differenza brusca di dialetto anche se le
cadenze sono diverse. ma non è l'evoluzione normale, un elemento troppo debole per spiegare queste
differenze tra il francese e l'italiano, la lingua latina appartiene al ceppo indo europeo le lingue
nell'europa centro orientale, latino lingua unicamente di roma, dialetto di roma e poi espansione
progressiva,probabilmente fu una questione di espansione politica che portò la popolazione a
espandersi via via sempre di più dopo le guerre puniche i romani conquistano nuovi territori la sicilia nel
241 la sadergna e la corsica,la spagna nel 197 quindi la parte settentrionale dell'italia la valle del po
l'africa che comprende anche questa parte e poi anche la parte orientale che si chiamava il lirico che
comprendeva l'odierna croazia gallia in due tempi prima la parte meridionale nel 120 e poi la parte
settentrionale dopo una sessantina d'anni il latino si impianta al sud e poi al nord, la dacia cioè la
romania conquistata nel 107 e poi zone del mediterraneo orientale che constituisce impero d'oriente le
zone conquistate adotteranno la lingua latina invece la zona ad oriente non adotta la lingua latina, la
grecia conquistata conquistò il selvaggio vincitore, perchè i meccanismi attraverso cui un territorio adotta
una lingua il numero di invasori il prestigio della lingua, in gallia nei paesi vicini a roma e in spagna il
latino si sovrappose a lingue che non avevano lo stesso prestigio del latino per cui l'adozione fu
progressiva e completa mentre nella parte orientale c'è una letteratura e lingua classica di omero, che un
greco non si sognava di imparare il latino furono i latini i romani a adottare le usanze greche, i soldati non
riuscirono a effettuare una conquista culturale ma solo politica la parte orientale resta grecofona, la
parte germanofona che si trova nel corso inferiore del danubio parzialmente latinizzata tratta di regioni
conquistate sotto la monarchia che abbandoneranno la lingua latina, roma non imponeva la propria
lingua ma una volta che si conquistava la regione si metteva in modo un meccanismo gigantesco,
conquista a più livelli perchè se non veniva davvero assorbito dall'organismo conquistatore qualcosa
mancava avveniva tutto con una serie di procedimenti che serviva a avere un pieno controllo dei
territori, avveniva dall'alto ed era un procedimento preciso che i romani adottavano si mandava un
contingente non militare ma civile nel territorio conquistato i colletti bianchi ufficiali anche negozianti
amministrativi insegnanti perchè si trattava di persone che possedevano i nodi della società che
amministravano poi si costruivano delle scuole gli insegnanti insegnavano secondo il sistema latino,
naturalmente questa lingua latina non veniva imparata subito ci voleva un pò di tempo si creavano i
luoghi di dvertimento importanti questa parola è abbastanza usata i luoghi di divertimento sono luoghi di
aggregazione che effettuata secondo le loro regole attirava a se queste popolazioni, luoghi di sport
importanti perchè il latino diventava la lingua dell'amministrazione del commercio e veniva adottato

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dalle classi elevate i rappresentanti di queste classi mandava i propri figli nelle scuole latine, le scuole
americane, francesi sono a pagamento e solo chi ha più possibilità se lo può permettere, lo stesso
sistema avveniva a roma le città piano piano si latinizzavano e diventavano romane prima le città e poi le
campagne, la teoria delle onde, anche i culti religiosi si identificavano e le comunità autoctone si
fondevano con quelle latine che quindi le sostituivano il cristianesimo non faceva altro che appropiarsi
degli edifici pagani di culto che diventano chiese o alcune date particolari del calendario cristiano che
vengono prese da quello pagano e cambiate perchè il processo è insensibile e il singolo utente è
facilitato e durava nell'arco di qualche generazione avremmo avuto un rinnovamento ora se il processo di
latinizzazione e romanizazzione viene completato nel momento in cui cade l'impero romano evviene nel
476 dopo cristo nel 4 secolo allora avremo per cui il latino diventa la lingua del territorio, le generazioni
sono diventate romane se invece solo le città hanno acquisito questi meccanismi ma non le campagne la
lingua indigena riguadagnerà terreno o la lingua di altri invasori prenderà possesso e il latino verrà
eliminato, e resteranno nelle lingue indigene o nelle nuove lingue solo alcune parole. questa parte di
romania che viene riguadagnata da altre culture si chiama romania perduta o romania summersa e
riguarda proprio quei territori in cui il latino si è parlato e poi si è dimenticato, la britannia le zone
danubiane dove si parlano lingue germaniche l'africa settentrionale tutta la parte della slovenia la
croazia la bosnia la serbia l'ungheria sono tutti territori che erano stati latinizzati e poi hanno lasciato il
latino. L'austria o la svizzera sono territori latinizzati e quindi la romania e la romania perduta e poi c'è la
romania nuova, è una piccola digressione rispetto al discorso storico e linguistico romania nuova territori
dove si parlano le lingue romanze, ma non sono stati conquistati dai romani ma popolazioni che
parlavano lingue romanze, al canada per esempio o l'america latina dove si parla spagnolo e portoghese,
non nate direttamente ma fatte attecchire da parlanti di lingue romanze, lingue studiate da punto di vista
filologico linguistico ed è interessante studiare le differenze tipo nel ispanoamericano nella pronuncia e
nei tratti morfologici rispetto allo spagnolo, delle notazioni interessanti, e quindi anche la romania nuova
è oggetto di studio e non è pura emerge da una cultura non latina ma gia romanza. lingue con affinità
che le distinguono da altre lingue che non ne hanno, dalmatico lingua estinta ma è sempre rimasta
lingua romanza, blocco di lingue occidentali e orientali, per distinguere i blocchi lo ha fatto un linguista
tedesco che ha usato delle glosse e individuato due blocchi, romagna orientale e ocidentale divisa dalla
rima la spezia rimini e la romania del sud, sia spagnolo che francese che i dialetti italiani del settentrione
formano il plurale con la s finale accusativo del latino la parte del nord con le vocali il secondo è
l'esistenza solo in uno dei due blocchi del fenomeno della lenizione che è la sonorizzazione di alcuni
fonemi consonantici delle occlusive sorde intervocaliche t,p,k, poi si parlerà del consonantismo se
prendiamo il latino amica troviamo che in italiano standard rimane invariato e invece in spagnolo
abbiamo amiga con un indebolimento sonorizzazione e in francese c'è amie quindi la sonorizzazione
arriva al dileguo questo fenomeno che riguarda italia settentrionale divide romania occidentale e
meridionale, italiano standard è vicino al rumeno per molti fenomeni l'italia è divisa in due, il toscano è
una parte di transizione rispetto al veneto il piemonte e il nord, lingua estremamente complessa e
articolata, la lingua che abbiamo studiato e che possiamo vedere è la lingua scritta letteraria, la
differenza tra la parte scritta e quella orale, ma soprattutto diversa da quella scritta la differenza sul
piano linguistico tra scritto e orale tra lingua letteraria è enorme anche oggi che l'alfabetizzazione è
diffusissima e non ci sono più persone che non sanno scrivere ci sono i mass media che unificano le
caratteristiche linguistiche la lingua che usiamo per scrivere non è las stessa che usiamo per le relazioni

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interpersonali, molte ripetizioni il gergo e non usa il congiuntivo o certi modi verbali, ma la norma
grammaticale è un altra stendere una lettera formale un racconto o rivolgersi per scritto a una persona si
usa un linguaggio più corretto più elevato di quello che usiamo per parlarci, ci sono vari registri e questa
situazione che oggi è così evidente immaginatela in un periodo in cui la cultura non era così diffusa molti
sapevano parlare ma non leggere e scrivere anche della consapevolezza culturare vi era una anarchia e la
lingua scritta erano le stesse persone che la scrivevano questa lingua scritta della letteratura che noi
leggiamo complessa nella grammatica non era la lingua parlata, quella parlata è diversa per le
declinazioni era detta volgare ma l'accezione non era negativa come oggi il vulgus volgo era il popolo
lingua parlata dal popolo e si intendono tutti anche i letterati che usava una lingua elegantissima in
letteratura in altri contesti usava la lingua volgare anche cicerone, anche lettere scritte in una maniera
meno elevata sono più semplici con un linguaggio meno aulico più colloquale, nelle lingue romanze
termini che non troviamo attestati in nessuna opera letteraria latina che nella lingua elegante non
esistevano perchè appunto sono della lingua volgare parlata, esistevano nella lingua parlata registri
linguistici che ci sono giunti perchè registrati degli studiosi della lingua parlano di Sermo urbanus la
lingua della città il latino corretto colto che non è il latino scritto è solo un registro elevato di latino la
lingua dei professori dei politici ed era anche scritta usata per le lettere e non opere letteraria poi c'era il
sermo provincialis delle province sono quelle di annessione a roma territori conquistati
progressivamente dal popolo romano imparavano il latino piano piano applicavano regole ma non erano
madre lingua e il latino provinciale era anche un pò diverso, stiamo parlando del latino quella provincialis
era meno colta gente che parlavano la loro lingua e poi imparano il latino non riusciamo perche c'è
l'influenza della nostra lingua, poi il sermo militaris delle truppe che andavano a conquistare i vari
territori, gergo militare era molto diretto basso e con termini coloriti poi il sermo rusticus la lingua dei
campagnoli delle campagne con vocabolario tecnico una terminologia precisa ma con maggiore
semplicità la grammatica ridotta all'osso e poi il plebeius o vulgaris oppure cotidianus che è la lingua che
ci interessa hanno rilevato e che ci hanno trasmesso così sappiamo che il latino non è monolitica ma con
stili diversi al suo interno. la lingua vulgaris è quella volgare del parlato che ha dato vita appunto alle
varie lingue romanze ora questo latino volgare era estremamente vario frammentato perchè i territori
conquistati erano stati conquistati in epoche diverse, in realtà erano tanti i latini gia all'interno
dell'impero il latino era comprensibile ma aveva delle differenze le variabili quali erano l'epoca della
romanizzazione i romani hanno allargato i loro territorio per un periodo di secoli dal 3 secolo avanti
cristo fino al 2 dopo cristo quindi nell'arco di questo lungo periodo subisce una sua evoluzione il latino
impiantato nel territorio all'inizio nel 2 secono avanti cristo un altro il latino portato in un altro territorio
successivamente la seconda variabile riguarda il tipo di latino non tutti i territori sono stati colonizzati
allo stesso modo la colonizzazione seguiva un iter ci sono casi in cui nelle zone di frontiera a rischio
venivano romanizzate molto rapidamente e si mandavano molte truppe soldati per difendere la frontiera
ed era lingua militaresca con più popolazioni di tipo rurale oppure elemento aristocratico a prevalere e
hanno fatto una differenza ed è la seconda variabile la 3 riguarda il fattore che nel linguaggio tecnico si
chiama di sostrato o substrato consiste, territori che parlavano una propria lingua e avremo una
sovrapposizione lingua latina con un altra se ci conquistassero altri popoli la lingua si mischierebbe a
quella e ci sarebbero sempre nell'altra lingua che è la seconda lingua ci sarebbero abitudini nostre
secondarie le lingue esistenti sono state soppiantate piano piano ma nel periodo in cui le due lingue
coesistevano e convivevano e si parlava la vecchia e la nuova lingua c'erano passaggi di elementi dalla

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lingua presistente al latino, per non bagnarci quando piove appoggiamo sull'erba un telo ma si macchina
in alcuni punti e viene segnato dalla ruggiada che affiora e sarà sempre lo stesso telo questo sistema
illustra l'apporto delle lingue di sostrato o substrato cioè quello che sta sotto alla lingua latina le lingue di
sostrato soccombono scompaiono ma riversano elementi nel latino fonemi suoni o parole alcuni termini
legati a oggetti che i romani non conoscevano i nomi dei luoghi per esempio delle località sono legate al
territorio e derivano da caretteristiche del territorio il nome di un luogo si evolve ma rimane sempre
quello per cui in questo modo il latino di tutte queste zone diverse assumerà sfumature differenti a
seconda dei diversi sostradi se mettiamo insieme queste variabili il tipo di romanizzazione e il tipo di
sostrato le configurazioni sono infinite e il latino di ogni zona è lo stesso latino ma aveva gia delle
differenze rispetto al latino di una zona vicina. abbiamo gia mentre il latino volgare è parlato nell'impero
abbiamo latini diversi il latino della gallia non è quello dell'iberia della britannia dell'italia se un
contadino della gallia va a roma capisce perchè è latino comunque anche se i termini e la pronuncia è
diversa ma la comprensione è possibile ma si tratta di un latino diversificato nella sua omogeneità una
lingua unitaria ma diverso comunque o come castellano e ispanoamericano, aspetti diversi all'interno
della romania edere, assomigliava a un altro verbo che era esse che vuol dire essere era anche un infinito
alternativo all'edere edo mangio poteva fare sia edere che esse e creava confusione che nella lingua
parlata è nemica della chiarezza e con l'eliminazione dell'ambiguità si risolve est 3 persona singolare di
esse quindi est sia mangia che è lui è era un ambiguità il verbo est e il principio dell'evoluzione che
spiega dell'evoluzione del latino classico e il principio dell'economia linguistica quando ci sono troppe
somiglianze la lingua tende a fare pulizia perchè in alcuni settori il verbo che era esile viene rafforzato
con un prefisso comedere e gli ispanisti gia sanno comer, nella zona ispanofona si dice comer si è usato
un altro verbo alternativo in altre zone manducare ma non mangiare masticare significava e poi da li
viene mangiare in francese manger, elemento che rendesse la lingua omogenea perchè c'è la tv i giornali
e c'è una comunicazione aggiornata.

Filologia 3 lezione:

Sostrato : insieme di condizioni etniche e linguistiche precedenti la romanizzazione che hanno


influenzato e condizionato l'apprendimento della lingua latina e conferito al latino parlato in quel
territorio una determinata fisionomia, gli elemtni che penetrano nel latino sono il lessico, la morfologia
della lingua precedente questi elementi morfologici prenetrano nella lingua latina.

parliamo ora del fenomeno dei vari sostrati all'interno dell'europa romanza, cominciamo dall'italia, visto
che stiamo parlando di roma la nostra storia parte di li, in italia c'è l'invasione del 3 millennio avanti
cristo di indoeuropei si tratta di un popolo definito italico che penetra in italia probabilmente entrando
dal nord cioè dalle alpi dalla zona dei laghi alpini, queste popolazioni man mano che penetrano nella
penisola spingono in giu le popolazioni gia esistenti man mano che si insediano nei vari territori spingono
cioè cacciano le popolazioni che abitavano gia li e c'è uno scivolamento verso il basso, e queste
popolazioni sono quelle degli insediamenti nella nostra penisola, nel settentrione troviamo i liguri, dove
c'è scritto celti era occupata anche da liguri avevano tutta la parte occidentale poi nella zona ad est
c'erano i veneti nella zona centrale c'è la gloriosa popolazione etrusca che comprendeva la toscana ma
anche territori a nord e a sud della toscana una zona molto ampia poi gli umbri sabelli, i latini,tra i molti
albani e il basso tevere territorio strategico al centro della panisola, poi ci sono i sabini, i sanniti, gli osci, i

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campani che erano in campania chiamati sabini, i lucani in basilicata i bruzi in calabria e nelle isole i siculi
in sardegna i sardi e anche i liguri e anche in corsica. quella dei celti è un immigrazione posteriore una
seconda ondata che risale al 6 secolo avanti cristo i celti si installano nella valle del po cacciando i liguri
verso il basso, e ora esamineremo per ogni popolazione c'è una lingua e quindi c'è un sostrato queste
popolazioni arcaiche hanno dato i loro nomi e questo conferma che il territorio è fortemente
conservativa perchè collegata a dei punti di riferimento antichi molto radicati e i nomi delle regioni sono
rimasti quasi tutti uguali. stiamo parlando di una storia antica, tempi antichi e questo per dire che non
abbiamo certezze ne sulla configurazione esatta degli insediamenti, e questo vale anche per la lingua si
tratta di lingue antiche e ci giunge traccia con delle iscrizioni ma non abbiamo molto a cui appigliarci,
parlando del paleo veneto dalle iscrizioni che sono in nostro possesso possiamo ricondurla al ceppo indo
europeo, cosa sembra riconducibile al sostrato gli elementi di sostrato che sono penetrati nella lingua
latina sono rimasti nelle lingue volgari del territorio nelle lingue moderne ci sono delle tracce il latino è
un filtro un tramide e dal latino giungono fino ad oggi al sostrato veneto si riconducono alcuni nomi di
luogo in veneto che sono proparaossitoni, secondo la metrica greca le parole sono ossitone quando sono
accentate nell'ultima sillaba, paraossitone nella penultima sillaba, proparaossitone nella terzultima
sillaba per fare un esempio però sarebbe una parola ossitona mentre cavallo sarebbe parossitona, e
tavolo proparossitona, nomi di luogo in veneto accentuate sulla terzultima sillaba per esempio abano,
abano terme il latino usava di preferenza l'accento sulla penultima sillaba, c'erano parole accentuate
sulla terzultima ma quasi mai e le lingue volgari hanno accolto questa norma, un altra città che deriva dal
venedo è padova,se fosse stata latina sarebbe stata padOva e sono da rincondurre al sostrato veneto,
andiamo al sostrato ligure, prima dell'invasione celtica possedevano il territorio tra il piemonte, la
provenza che è francese ora, la lombardia l'emilia romagna la liguria e presenti anche in corsica avevano
tutta questa zona erano un territorio molto ambio poi furono cacciati ed ebbero una porzione più
circoscritta per l'arrivo dei celti, si parla di due strati successivi di lingua ligure e quindi di invasioni il
primo strato quello più arcaico sarebbe anario,

allora ario o indoeuropeo sono sinonimi e diciamo anario quando non si riconduce all'indoeuropeo, il
primo strato di queste popolazioni non fa parte del ceppo indoeuropeo e anche la lingua è diversa poi
però c'è stato un secondo strato linguistico, si suppone che sia venuta una fusione tra i liguri e i celti che
parlavano una lingua indoeuropea e sarebbe venuto fuori un linguaggio misto con caratteri indoeuropei
e ci sono nella zona della liguria degli elementi, cioè nomi con suffisso asco che si trovano nel
settentrione d'italia per esempio cherasco che si trova in piemonte, o un aggettivo come bergamasco è di
derivazione ligure, il nome delle alpi non è sicura questa informazione, secondo alcuni il nome delle alpi
significa pascoli di montagna in ligure e viene quindi dal ligure ma non è una sicurezza, e da ricondurre al
ligure al sostrato la debolezza della consontante R intervocalica in alcuni dialetti liguri dove si sente poco
che corrisponde nella lingua provenzale quando ci sono queste corrispondenze è uno dei parametri per
capire se può essere riconducibile al sostrato oppure no se è una caretteristica di pronuncia e si trova in
lingue che potrebbero essere state soggette alla stessa invasione è una prova di ciò, in genovese la r
dilegua e quindi si è accentuata la tendenza. passiamo agli etruschi il discorso degli etruschi è più
complesso e anche interessante si studiano nella storia, quando si studia la storia romana non si sa bene
da dove arrivino che usino una scrittura ostica alcuni la definiscono indecifrabile popolo ricco e anche
molto potente dotato di un prestigio superiore a quelli di oggi ma soccombette alla presenza romana il

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nome non ha una denominazione autoctona loro definivano se stessi come rasena cioè uomini,popolo
mentre i latini li chiamavano tusci e i greci tirreni, la denominazione della toscana proviene dalla
denominazione latina degli etruschi, occupavano inizialmente la toscana odierna ma anche l'umbria e in
parte erano nel lazio zona che definiamo etruvia, tra il 6 secolo avanti cristo portatori di una civiltà e
superiorità rispetto ai romani dal punto di vista politico e culturale e come dai greci i romani avevano
solo da imparare e nel 90 avanti cristo vengono assoggettati dai romani e pur essendo una bella potenza
politica non erano organizzati e non avevano la coesione necessaria a contrastare altri popoli, erano non
anarchici ma avevano una forma di governo pacifica tranquilla e non troppo coesa e fece il gioco dei
romani che li assoggettarono però mantennero la loro cultura perchè quando c'è maggior valore quel
valore viene riconosciuto e diventa un elemento di crescita loro erano più forti dei romani e quindi i
romani assorbivano elementi culturali dagli etruschi. ci fu un biliguismo etrusco latino e gli etruschi
esercitarono una influenza nelle istituzioni romane e nella loro lingua si insegnava a scuola e in quel
periodo di bilinguismo molti elementi trasmigrarono è importante il bilinguismo a volte non è una smosi
ed era da una all'altra perchè i romani assorbono elementi della civiltà etrusca. le origini sono anonime
secondo alcuni storici loro sono autoctoni dell'italia ed è dionigi di alircanasso, quindi stanziati li da
sempre la 2 scuola di pensiero invece li vede come eteroctoni cioè provenienti da altre zone da un altro
territorio e in particolare da oriente questo lo dice lo storio erodoto che sostiene che provenissero dalla
liria, la tesi migrazionista, effettuano una migrazione e arrivano in italia ed è la tesi più sostenuta dagli
studiosi di oggi, dai linguisti e anche dagli studiosi di storia dell'arte perchè sono state ritrovate delle
somiglianze nella rappresentazione artistica e nella religione e nella lingua tra l'etruria e ciò che vediamo
in asia minore ci sono corrispondenze che servono confermare l'ipotesi che gli etruschi venissero
dall'oriente e poi si impiantano in italia, diciamo che la certezza non la abbiamo ci sono solo degli indizi.
per quanto riguarda la loro lingua abbiamo delle attestazioni e la più antica risale al 7secolo avanti cristo,
si dice che è una lingua incomprensibile indecifrabile e non è tanto vero in realtà la lingua degli etruschi
la decifriamo perchè l'alfabeto etrusco è di origine greco è simile a quello greco e quello greco poi
diventò quello latino perciò riusciamo a comprendere molte parole e anche spesso il senso generale dei
testi che possediamo il problema è che le testimonianze che abbiamo dell'etrusco sono di scarsa qualità
non ci sono i testi bilingue le stele di rosette per esempio sonot radotte invece lette originalmente
sarebbe diverso, abbiamo molte difficoltà rispetto a questa lingua anche perchè quello che abbiamo
spesso sono liste di parole non testi articolati parole sparse non ci permettono degli appigli per
conoscere la lingua non sappiamo neanche se un ceppo linguistico riconducibile all'indoeuropeo o una
lingua anaria, i linguisti optano per la 2 opzione di più. ora parliamo delle fonti dell'etrusco nelle lingue
moderne. etrusco accostato all'alfabeto latino, fonti dirette e indirette quelle dirette i documenti
archeologici o testuali le fonti indirette sono per esempio termini usati dagli scrittori classici, parole
etrusche riferite al latino, delle glosse poi i prestiti entrati in latino che non hanno corrispondenze in altre
lingue indoeuropee e sono toponimi e antoponomi di persone e luoghi penetrati in latino, cominciamo
con le fonti dirette il più importante testo e più lungo etrusco che abbiamo è la mummia di zagabria è
una mummia egiziana che si trova al museo di zagabria si tratta di una vicenda legata al caso, all'inizio del
19 secolo un funzionario una viaggiatore croato si recò in egitto e come souvenir si porta in patria una
mummia che aveva acquistato da commercianti illegali e se la tenne a casa quando lui morì dona la
mummia al museo, quando la mummia viene esaminata ci si rende conto che le sue bende avevano dei
caratteri gerogrlifici egiziani poi quando la mummia venne sbendata e le bende inviate al egittologo ci

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scopre che era etrusco e non egiziano ed è un libro divino, la mummia di una donna è stata anche in
italia c'è stata una mostra qualche anno fa, si studiò la mumma e il reperto preziosissimo, questo libro
rappresenta l'unica opera non epigrafica che non riporta caratteri etruschi, si tratta di un libro ed è anche
l'unico libro sacrale, perchè il testo p sacro e si è conservato per l'antichità noi non ne avevamo prove di
questi libri e questo invece è conservato e contiene questo primato. come hanno fatto a mummiare la
mummia, il testo è un calendario rituale dove sono specificate le cerimonie che vanno compiute in certi
periodi dell'anno, ogni periodo del anno era dedicato a auna divinità e prevedeva un rituale e la scrittura
si riconduce a quella dell'etruria settentrionale tra il 3 il 2 secolo avanti cristo, il libro era suddiviso in
dodici riguadri rettangolari ciascuno di 34 righe, il libro è scritto da destra a sinistra ed era diviso in
riguadri con un inchiostro rosso ed erano 12 l'inchiostro rosso verticale serve a far capire dove il libro
veniva piegato per fare il foglio perciò un foglio piegato sull'altro e i fogli piegati costituivano un libro e si
leggeva da quella che per noi è la fine, viene usato per bendare la mummia e però viene tagliato in senso
pposto per il lungo quindi è in strisce orizzontali e sono state ricomposte e costituiscono con difficiltà
cancellature il libro ed è stato letto e capito, molti termini sono scionosciuti non li capiamo forse esiste
una traduzione online qualcuno si è cimentato e se volete la potete trovare ma non è molto interessante,
sono preghiere e rituali la redazione sembra essere avvenuta nella zona tra perugia cortona e il lago
tresimeno, la domanda che ci facciamo è cosa ci facesse un testo etrusco in egitto, qualche viaggiatore lo
portò dietro forse c'erano rapporti culturali tra le due zone è un elemento da valutare, di etrusco cosa
abbiamo, quali sono le tracce penetrate nella lingua moderna, alcuni termini dell'etrusco sono entrati nel
latino e diventato romanzi, pan romanzi per esempio mundus mondo termine importante fondamentale
oppure il termine persona che indicava la maschera teatrale poi il personaggio e poi la persona poi il
termine populus sono parole che fanno capire qual'era il prestigio della lingua quale campo di
applicazione avesse questa lingua e sicuramente da ricondurre all'etrusco il suffisso latino na oppure ena
oppure enna, oppure ina, inna tipo cena, le parole che terminano così sono etruschi il suffisso non ha
corrispettivo nella lingua indo europea, viene dall'etrusco ed era una lingua anaria, poi abbiamo
erna,arna,issa,cisterna tipo, taberna, o con ena catena, c'è se ricordiamo la storia romana un re che si
chiamava porsenna che è legata a un re etrusco cattivo, invasore e questo soldato romano voleva
ucciderlo ma fallì il colpo e la bruciò sul fuoco e diventò mancino quindi munzio scevola, una parola che
potrebbe sembrare strana riferita all'etrusco è antemna che ha una accezione tecnica nella lingua
etrusca indicava uno degli alberi della nave non quello alto ma quello traverso che reggeva la vela,
quando guglielmo marconi creò la vela usa questo termine marinaresco e lo applicò a qualcosa di
diverso, poi abbiamo il sistema onomastico latino composto da praenomen nomen e cognomen come a
tre membri marco tullio cicerone la prassi dei nomi latini sempre tre un altra caratteristica dell'etrusco ci
sono poi toponomi che sono etruschi per esempio arezzo,capua mantova, perugia, siena,
modena,ricondotto a mutana che sarebbe tumulo quindi tomba, ciò che è più interessante riconducibile
all'etrusco anche se non è una verità indiscussa e indiscutibile è l'esistenza della gorgia una tendenza
fonetica, la gorgia toscana si tratta della aspirantizzazione di alcune consonanti quelle sorde
intervocaliche p t e k vengono aspirate nel toscano nella zona di firenze di siena e la consonante più
aspirata è la k la koka kola è un tratto fiorentino e si riconduce alle abitudini etrusche, il fenomeno è più
esteso per la k meno per la p e la t però si nota l'aspirazione di tutte e 3 con i toscani anche quando la k
la velare si trova tra due vocali in fonetica sintattica, la casa per esempio la c è tra due vocali non avviene
quando c'è un raddoppiamento fonosintattico, a casa si pronuncia a kkasa con raddoppiamento, il

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fonema deve trovarsi tra due vocali o tra due segmenti vicini ma non ci deve essere raddoppiamento
fonosintattico, la gorgia non per forza si riconduce all'etrusco ma è probabile che sia così controversa
perchè la fonologia dell'etrusco ci è sconosciuta e vale per tutte le lingue antiche, non si sà se gli etruschi
aspirano oppure no e poi la seconda obiezione è che il territorio con la gorgia non coincide con il
territorio che sappiamo essere etrusco e quindi dubitiamo, in realtà le attestazioni della gorgia le
testimonianze non sono alteriori al 16 secolo dopo cristo per cui la domanda è ma se è un fenomeno
antichissimo legato alla presenza degli etrusci la manifestazione avviene soltanto nel 16 secolo? allora è
un fenomeno recente? non si sa la risposta, anche leggendo saggi sono diverse le ipotesi, probabilmente
è vero ma non è sicuro. la toponomastica: dovuto a elemento fonetico o sappiamo che sono citati come
elementi etruschi sono parole trovate nei testi etruschi, o come in questo caso c'è una derivazione
precisa non ci sono elementi fonetici più che altri. le zone periferiche perse non ebbero tempo di
assorbire queste tendenze fonetiche quindi potrebbe essere tale ma è anche vero che non abbiamo
attestazione, la scrittura non rappresenta mai la pronuncia di una lingua, sono obiezioni che si possono
avanzare ma non sono tanto importanti non possono demolire la teoria che è abbastanza valida. L'ultimo
sostrato è quello che riguarda l'umbro sabellico, detta anche degli osco umbro, poche testimonianze nel
primo millennio avanti cristo si stanziarono e avevano una lingua indoeuropea e cosa si fa ricondurre
all'osco umbro, l'assimilazione del nesso nd che diventa doppia nn quindi una assimilazione per esempio
quann dovremmo mettere lo swa oppure munne invece di mundu, o tunne, in campano nell'umbro la e
finale è la swa, quanne, non nel calabrese o non meridionale ma la troviamo a messina diciamo quannu,
dipende dalle zone messina è interessata dal fenomeno perchè c'erano a messina i mamertini che erano
un popolo osco e quindi hanno influenzato la fonetica nella città, accanto a questa assimilazione cen'è
una seconda di mb che diventa dobbia mm invece di tamburo si dice tammurro, e questo nel messinese
anche c'è diciamo jamma invece di gamba. può bastare come nozioni dell'umbro.etrusco il sostrato più
importante per adesso e anche quello in sicilia, sulle lingue pre romane che hanno avuto un influenza
interessante e profonda ci soffermeremo di più per il resto basta quel poco e essenziale....

Lezione 4 filologia romanza:

una delle caratteristiche del filologo è la puntualità. il sostrato in sicilia:

per quanto riguarda le popolazioni pre romane abbiamo un autore del 4 secolo avanti cristo tucidide
quando arrivarono i greci nella sicilia c'erano gia dei gruppi di popolazioni e lui elenca i sicani
provenivano dall'iberia penisola iberica dove esiste il fiume sicano e le popolazioni ripetano i nomi delle
loro terre d'origine, monti fiumi località varie, e loro sono rapportati alla penisola iberica, trinacria la
cambiano in sicania e si stabiliscono nella zona centrale poi un altra popolazione erano gli elimi che
erano troiani scappati dalla città di troia dopo l'incendio e stabiliti nella zona occidentale a ovest dei
sicani infine i siculi che secondo tucidite provenivano dall'italia e combatterono e vinsero contro i sicani e
si stabilirono nella zona orientale e cambiarono il nome del isola da sicania a sicilia, gli studi archeologici
storici linguistici hanno in parte confermato questo quadro fornito da tucidide, i sicani pare siano arrivati
nel 3 millennio avanti cristo ed erano parlanti una lingua anaria non indoeuropea in realtà è possibile in
parte avallare quello che dice tucidide che venivano dalla penisola iberica ma gli studiosi pensano che
provenissero originariamente dall'asia minore e che però hanno avuto uno stanziamento in penisola
iberica e si sono mossi per venire in sicilia questa razza dei sicani razza ibero ligure sicana perchè ci sono

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possibilità che sia affine a quella ligure ma siamo sempre nel piano delle domande non è una cosa certa,
gli elimi appaiono stanziati nella zona occidentale nella zona di erice località che portano grandi
testimonianze del passato, selinunte per esempio, la loro lingua era indoeuropea a differenza di quella
dei sicani per quanto riguarda i siculi il loro arrivo avviene posteriormente ai sicani e spinsero la
popolazione verso occidente e si stanziano nella parte orientale e si impadroniscono dell'isola la zona di
enna e morgantina, la zona di pantalica mantiene l'aspetto paleolitico vecchio se guardiamo la costa
della collina rossiccia perchè tutta roccia e nelle roccie sono scavate delle grotte che erano delle tombe,
territori rappresentano la testimonianza del passato, secondo una corrente di pensiero provenissero
dall'italia centrale e che abbiano intrapreso il viaggio della sicilia spinti da altre regioni, poi c'è una teoria
un pò diversa che li collega a un iscrizione egizia risalente al 1208 avanti cristo questa iscrizione si parla
di popolazioni del mare, popolo del mare che è costituito da bande di pirati chiamati sekeles, questi
pirati avrebbero cercato di approdare in egitto, sekeles assomiglia al nome dei siculi quindi può essere
che c'è una correlazione tra qualche popolo pirata che magari è arrivato prima in egitto e poi in sicilia
siamo sempre nel regno delle ipotesi abbiamo iscrizioni sicule che testimoniano che il tipo di lingua
appartiene al ceppo indoeuropeo appartenende allo stesso ceppo originario di quella latina, un ultima
considerazione riguarda la possibilità di una provenienza dei sicani ai liguri ci sono territori alcuni luohi
che vengono attribuiti sia ai sicani sia agli elimi per esempio erice, p nel territorio degli elimi ma notato
che esiste una città in liguria che ha un nome forse non città ma fiume ha un nome simile ed è lerici ed è
in ligura o la città di segesta che vediamo sempre nella parte occidentale territorio degli elimi accostata a
una città con lo stesso nome in provincia di la spezia poi un fiume entella che si trova nella stessa zona di
elimi esiste anche in liguria quindi c'è un collegamento con la liguria, i liguri erano affini alla popolazione
sicana o c'erano connessioni con gli elimi?, parlando delle popolazioni della sicilia abbiamo i fenici
provenienti dal libano e si insadiarono a partide al 8 secolo avanti cristo nella zona a ovest dove c'è
palermo e i fenici erano soprattutto un popolo di mercanti cosi come facevano anche i greci e
colonizzavano le zone della cosata che diventavano punto di appoggio e solcavano da li i mari, pero in
sicilia si spinsero oltre perchè nel 550 avanti cristo la conquistano tutta, influenzarono la cultura siciliana,
dalle prime due lettere del loro alfabeto deriva la parola alfabeto aleph e bet, quindi insegnarono la
scrittura alle popolazioni che entrano in contatto con loro, e poi ci sono i greci che colonizzano la zona
ionica a partire da naxos fu costruita nel 735 e si spinsero nella zona di siracusa a messina, non entravano
in conflitto con i fenici anche loro colonie commerciali, cosa resta del sostrato delle popolazioni che sono
state in sicilia, abbiamo i toponimi e partiamo con i sicani, termine sicano era rogo che significava
granaio questa parola si impianta nella lingua della sicilia e passa attraverso il greco, il termine per
indicare i granai era rogoi sull'accento sulla prima o tous rogous ha fatto un bagno dell'arabo e poi è
diventato ragusa, i nomi dei luoghi sostanzialmente non cambiano, poi abbiamo catana che voleva dire
coltello in sicano riferita alla forma anche questo è un criterio per attribuzione del nome catania aveva la
forma di un coltello, diventa prima catane in greco e poi catania sempre attraverso l'arabo, discorso
apparte per la città di enna perchè se andate a guardare nei documenti del secolo scorso la vediamo
chiamata in un altro modo castrogiovanni la storia che va da enna a castrogiovanni e poi di nuovo enna è
molto interessante partiamo dall'etimologia in sicano si chiamava ennan poi in greo diventa henna e
rimase henna anche in latino nel momento in cui la sicilia viene conquistata dagli arabi gli arabi
chiamavano questa città come quasr yanna qasr prestito latino da castro che significava fortificazione
quindi città di enna poi roccaforte di enna e dopo gli arabi ci sono stati i normanni che hanno influenzato

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la lingua dell'isola e i normanni che hanno visto questo qasr yanna lo hanno ritradotto in castrum
iohannis invece di ricondurlo a enna e fu la denominazione fino al 1927 quando viene riconosciuto il
toponimo di enna, andiamo adesso all'elimo ai toponimi molto incerti forse erice per i motivi che vi ho
detto o forse suggesta ma sempre forse, asterisco anteposto a una parola vuol dire che la parola non è
attestata non è ricostruita capita anche davanti al latino con termini che abbiamo ricostruito che esistono
nelle lingue romanze ma non sono parole documentate nel latino volgare e anteponiamo l'asterisco per
far capire che non c'è una documentazione *aidh non c'è nel siculo, l'abbiamo ricostruita attraverso
elementi che ci hanno permesso di essere sicuri del fatto che comunque la parola esiste, questo prefisso,
da questa radice aidh che vuol dire bruciare si arriva sempre attraverso il greco ad aitne che è l'etna
quindi parola sicula, messane sappiamo di cosa si tratta c'è una glossa di tucidide che dice che i siculi
chiamano zancle e prima dell'arrivo dei siculi la città era zancle la città di zancle la falce questo ci fa
capire che messana voleva dire falce il riferimento è al porto di messina porto naturale che ha la forma
caratteristica della falce, prima della madonnina e da questo nome abbiamo il nome odierno di messina,
un apporto interessante viene anche dal greco per quanto riguarda il greco la sicilia subì due ondate
diverse di popolazioni greche, uno strato più antico della colonizzazione della zona di naxos uno strato
arcaico invece uno bizantino più moderno che avviene in un secondo momento, quando ci troviamo
davanti a una parola greca dobbiamo capire a quale strato appartenga è difficile capire se si tratta di uno
strato vecchio anteriore o quello recente bizantino gli studiosi litigano su questo e ci sono altri elementi
che cambiano opinione ma non è importante, basta sapere che è un termine greco, una città che
proviene dalla lingua greca è quella di panormos i grecisti sanno che pazs vuol dire tutto mentre ormos
vuol dire ancoraggio cioè porto il riferimento è al porto che era esteso alla possibilità di ancorare fermare
le navi. il latino castrum significa anche castello perchp cas diminutivo di castrum quindi l'arabo si è
ispirato dal latino, la penetrazione nella lingua araba fa capire che quando si parla di lingue non è
unidirezionale c'è sempre uno scambio anche se c'è una lingua che prevale e da un apporto più
presistente ma anche la lingua minoritaria influenza le altre di più prestigio, l'arabo è stato dominante in
sicilia e ha assunto termini latini è indicativo del fatto che non c'è mai uno che impara soltanto e uno che
insegna c'è un rapporto reciproco. città di trapani viene dal greco drepanon e il significato è falce era così
in età antica forse assomigliava a una falce, poi cefalù si può ricondurre al greco kefalè che vuol dire
testa, non si sa se la collina assomigliava a una testa o inizio di qualcosa più ampio, oltre questi toponimi
ce ne sono altri tratti interessanti che riguardano la fonetica della lingua siciliana, suoni, fonemi che non
appartengono all'indo europeo e quindi attribuiti alla lingua sicana, sicano lingua della sicilia che non
appartiene alle lingue indoeuropee, suoni cacuminali appoggiando la punta della lingua contro il palato, i
suoni sono doppia ll mediana quindi in centro di parola per esempio dal lattino bellus nel senso di bello,
in siciliano diciamo beddu, fa parte delle difficoltà dei non siciliani che cercano di riprodurre questi suoni
siciliani, un altro suono è str per esempio astrada che è usata nell'italiano regionale, è un regionalismo
molto accentuato oppure tr treno, lingue regionali considerate dialetti ma in realtà sono lingue questi
suoni sono pronunciati come cacuminali dovuti al sicano non hanno corrispettivo nelle altre lingue
romanze non appartengono all'indoeuropeo per quanto riguarda il siciliano c'è un problema che ha
coinvolto gli studiosi e che tuttavia non è ancora risolto cioè il siciliano è una lingua romanza o no? quali
sono le varie posizioni sono 4, sicilia romanza ? 1. pensa che il siciliano fosse una lingua presistente al
latino quindi aveva gia questa forma prima che arrivasse il latino e non è stata intaccata proprio dal
latino ed è il siculo, i siculi popolazione molto forte diedero il loro nome alla sicilia non è facile cambiare

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nome a un luogo parlavano una lingua indoeuropea quindi lalingua siciliana aveva una forma che ha
mantenuto nel corso dei secoli che era abbastanza vicina al latino mantenne quindi la sua identità,
questa è la teoria della continuità paleolitica per chi ha studiato linguistica, continuità ininterrotta che
lega la fase originaria della lingua ad oggi e che il latino influenza solo la letteratura ma non la lingua
quindi tutte le ipotesi sui condizionamenti delle varie lingue dovute alle popolazioni siano basate sul
nulla e che non si faccia altro nei territori che parlare la lingua che si è sempre parlata anche se è
respinta dalla maggior parte degli studiosi. questa teoria minimizza l'apporto della lingua latina e tende a
valorizzare il ruolo delle culture antecedenti a quella latina, è vero che quella latina impose modelli a
tutte le culture dei popoli sottomessi ma ogni popolo aveva una sua tradizione e la rileviamo nella
letteratura latina e romanza, tutto in passato si tramandava oralmente ed è stata assorbita comunque
solo che questa teoria è troppo estremizzata invece esistono influenze che vengono da più direzioni,
seconda ipotesi il siciliano deriva dal latino, il siciliano deriva dal latino ma gia formato poco dopo l'arrivo
dei romani. il latino che portano i romani aveva gia la forma che ha adesso non ha avuto altri apporti la
lingua e anche questa teoria di alcuni studiosi man mano che il latino arriva nei territori si mescola con la
lingua di sostrato assuime una forma e la mantiene fino ad oggi quindi è una formazione molto precoce
perchè la lingua latina ha la forma che rimarrà fissa nelle epoche successive senza apporti linguistici
estremista come teoria anche questa, 3 ipotesi che il siculo sia una lingua romanza neolatina cioè frutto
di successivi apporti linguistici, i tempi e modi della romanizzazione fase latina importante ma anche
apporti successivi, arabo, normanno greco... le lingue neolatine frutto di una serie di mescolanze di
variabili di varia natura perchè le lingue di un territorio sono sempre diverse e i filologi sostengono
questa teoria, la 4 e ultima teoria questa venne elaborata da un filologo tedesco gerard rohlfs c'è in lui
una grammatica storia della lingua italiana, ha scritto una grammatica storica di 3 volumi che da un
affresco completo della lingua italiana e della sua formazione, lui conosce anche il calabrese e studia
anche il siciliano, sul siciliano disse che c'erano una possibilità che il siciliano non fosse una lingua
direttamente neolatina ma che fosse frutto di una neoromanizzazione che vuol dire secondo rolfhs che la
dominazione araba che interessò la sicilia in maniera massiccia abbia cancellato la lingua parlata fino a
quel momento la laingua latina e che in sicilia si sia parlata una lingua araba o comunque una lingua
mista sarebbero stato i normanni che conquistarono poi la sicilia a reintrodurre la lingua romanza
all'interno del territorio quindi si parla di una lingua attualmente romanza ma non per origini dirette per
un processo di neoromanizzazione, processo abbastanza recente rispetto alla conquista latina i normanni
arrivarono ben dopo e la teoria fu ammorbidita dallo stesso rolfhs lui stess capisce che non era
verosimile però è una teoria effettuata e questo per quanto riguarda la sicilia. Sardegna : ci sono stati
dibattiti molto accesi, sappiamo che dal 6 secolo avanti cristo la sardegna era contesa tra la cartagine e la
grecia e che cartagine la conquista tutta e nel 238 avanti cristo andò ai romani, la caratteristica della
sardegna è il suo estremo isolamento che ha caratteritzzato in maniera fondamentale la lingua sarda una
lingua che non comprendiamo e deve le caratteristiche a la lontananza da tutto dalla difficoltà di
approdo di raggiungimento dello strato si sa che c'è qualche elemento greco e qualche elemento punico
che riguardano il lessico, la fonetica, sarebbe inutile andare a cercare la fonetica e le parole, una cosa
interessante riguarda delle tracce di un sostrato pre indoeuropeo che sono state accostate a quelle del
vasco cioè lingua affine al vasco, lingua non indoeuropea che si parla in una parte della spagna e una
parte della francia sono state trovate affinità lessicali tra termini in sardegna e in vasco però una cosa che
va tenuta presente è che grazie all'isolamento la lingua regionale è estremamente conservativa mantiene

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tratti del latino che le altre lingue romanze hanno perso questo nella fonetica nel lessico termini usati nel
sardo risalgono al latino ma sono isolati come scelta, la romania fa una scelta comune la sardegna utilizza
un termine latino ma caduto in disuso non usato da lingue romanze perchè l'isolamento rende la
sardegna un nucleo assestante staccato da tutto il resto sono stati sviluppati suoni che nessuna lingua
romanza ha, andiamo all'ultimo sostrato quello greco, è sbagliato e solo in parte, perchè il greco ha
costrituito per il latino un adstrato, secondo concetto di contatto tra le lingue, abbiamo substrato quello
che sta sotto, sostrato e adstrato, strato linguistico di confine territoriale e culturale quindi è una lingua
che è vicina a quella che ci interessa una lingua che in qualche modo influenza la lingua latina ma che
non viene soppiantata dalla lingua latina e non la soppianta, la regione orientale dell'impero non è stata
latinizzata perchè il greco era una lingua di prestigio superiore a quella dei romani per cui le
caretteristiche vengono mantenute per quanto assoggettate dalla cultura latina, molti termini greci
entrarono nel latino che hanno a che vedere con la cultura l'arte diede un apporto notevole alla cultura
latina, ma possiamo parlare di sostrato soltanto in due casi quando parliamo della romania e del greco, il
primo caso è la francia meridionale perchè i greci si stanziarono nella francia meridionale creando delle
colonie monaco marsiglia località greche nelle coste e il greco si parlava per cui la lingua latina che venne
importata in un secondo momento si sovrappose alla lingua greca e si parla di sostrato, il secondo caso è
quello dell'italia meridionale in sicilia c'è stata una situazione analoga e anche in calabria c'è una zona
dell'italia meridionale che si chiama magna grecia, gela siracusa agrigento messina o crotone in calabria
la puglia comprende in parte la basilicata la campania chiamata magna grecia ma è in italia la magna
grecia non in sicilia, territori colonizzati dai greci ma solo quella italica è la magna grecia in sicilia ci sono
solo delle colonie e una dominazione greca una colonizzazione che ha influenzato la lingua ma non è la
magna grecia, la colonizzazione è avvenuta da metà dell'ottavo secolo avanti cristo le colonie iniziano a
decadere verso il 3 secolo avanti cristo la lingua greca si ritira ma ci fu una persistenza nella zona della
calabria, zone in calabria la zona di bova a est di regio calabria in terra d'otranto a sud di lecce un altra
zona si tratta di un greco pre romano o bizantino? secondo rolfhs il lessico greco rimasto in calabria e
sicilia è sud dorico quindi antico quindi dovuto al primo strato del greco ma in realtà non riusciamo ad
attribuirlo al primo o al secondo strato quello che sappiamo è che nel medioevo la zona grecanica era
molto più bassa oggi esiste un territorio che è segnato in rosso e segna solo qualche paese però sono
località in cui si è perso il grecanico solo le persone anziane lo parlano i giovani no ci sono associazioni
culturali che lo vogliono difendere, le località segnate con colori diversi segnano un territorio più ampio
più al nord e che indicano una grecità radicata abbiamo la testimonianza di petrarca scrive una lettera
nel 1368 al suo segretario che non conosceva bene il greco e gli consiglia un soggiorno in calabria per
parlarlo per imparare a usarlo meglio quindi la grecità era estremamente viva nel 400 per cui è una
realtà che si è andata perdendo piano piano...

5 lezione filologia:

due sostrati importanti nel campo romanzo quello celtico che riguarda il francese lo spagnolo e l'italiano
e il sostrato iberico. iniziamo con quello celtico tra il 900 e 600 avanti cristo, zona d'origine dei celti si
espandono nel 6 secolo la parte della germania della francia e parte della penisola iberica, dalla francia
abbiamo un esportazione anche nelle isole britanniche zone a cultura celtica riguarda anche la nostra
italia settentrionale la pianura padana, anche la svizzera possiamo descrivere la lingua celtica, ha rami

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linguistici oggi persi e altri che invece si parlano la dividiamo in continentale e insulare, il continentale è
la lingua che ci interessa quello che i romani chiamavano gallico i celti erano definiti galli dai romani
questo ramo è estinto ed è quello che ci interessa analizzare, dall'altra parte c'è il ramo insulare lo
dobbiamo biforcare un ramo è quello constituito dal gaelico costituito da irlandese scozzese e il dialetto
dell'isola di man nel mar d'irlanda, e dall'altra parte abbiamo britannico cioè galles, cornico oggi estinto e
dal bretone lo troviamo in galles e nella bretagna francese dove c'è un isola linguistica celtica. si
stanziarono nella francia e cominciamo a parlare dell'influenza del celtico nella lingua francese ma prima
dobbiamo fare una considerazione i celti in contatto con i romani che li chiamavano galli e durante il
periodo di contatto a rapporti commerciali ci sono parole che migrano da un dominio all'altro, abbiamo
celtismi entrati nel latino comune parlato e si sono trasmessi alle lingue romanze non sono circostritti a
un territorio ma allargati a tutte le lingue romanze per esempio alcuni capi d'abbigliamento camisia
oppure le bracae i pantaloni i romani usavano le toghe questi camicioni invece i celti avevano un
abbigliamento più simile a quello moderno penetrano nella lingua insieme agli oggetti che lo designano
la parola carrum per esempio origine celtica il carro dei celti aveva 4 ruore il carro dei romani detto
currum ne aveva 2 quindi c'è una differenza nell'oggetto che indicano nel gallo romanzo l'influsso celtico
si fa sentire in maniera più consistente dopo la conquista della francia e della gallia durò vari secoli
l'influenza e si spalmò durante vari secoli fino al 5 secolo c'erano persistenze celtiche, le voci celtiche in
francese provengono dal vocabolario domestico o quello rustico contadino non abbiamo termini astratti
tipici della lingua più alta e sono state numerate in 180 le voci celtiche in francese per esempio il latino
fuliginem che da fuligine in spagnolo e in italiano si usa il termine latino invece in francese viene da un
termine celtico è ricostruito ed è *sudia in francese si dice suie, oppure il latino cuna che significa culla la
forma più usata era cunula da cunula abbiamo culla in italiano in francese si dice in un altro modo
berceau termine riporta appunto al latino di stampo celtico bertium questa parola non esiste altrove è
un termine celtico che è stato latinizzata e ha prodotto il francese moderno che contraddistingue il
termine francese rispetto agli altri termini romanzi oppure il nostro italiano birra i romani non bevevano
birra ma solo vino invece i celti la birra e si diceva cervisia in celtico e lo ritroviamo nel francese antico
cervoise ma anche nello spagnolo cerveza perchè i celti li abbiamo anche in spagna anche in provenzale
lo troviamo invece in italiano ha seguito un percorso diverso, nella toponomastica dei nomi di luogo la
francia è un paese celtico tutt'ora i nomi delle città importanti sono inomi delle tribù celtiche che
occupavano queit erritori anche se i romani avevano cercato di rinominare le città e spesso i nomi dei
luoghi sono lecate alle origini antiche del sostrato ma i romani non sono riusciti quasi mai a cambiare i
nomi, i romani provarono a usare il nome lutetia per il territorio dei parisi ma loro la chiamano parigi la
capitale oppure la città che i romani volevano chiamare durocrtorum abitata dalla tribù dei remis e
quindi la città oggi si chiama rheims questa s finale di molte città , dove c'erano gli ambiani oggi amiens
dove c'erano i cadurci cahors pictavi poitiers andegavi è angers c'è sempre la s finale è la s del locativo
del caso in latino che indica stato in luogo is era ablativo quindi la s rimane e diventa spia di questo
antico locativo e ci fa capire quali sono le città che devono il loro nome alle vecchie tribù quando qualche
città non usa il nome tribale ma ci sono delle strutture più o meno fisse per creare i toponomi con parole
galliche attaccate al nome stesso per esempio la parola celtica latinizzata dunum indicava insediamento
fortificato la parola irlandese dun vuol dire fortezza tutt'ora, irlandese ramo diverso ma fa parte della
stessa famiglia, dun lo troviamo in town inglese città in gran bretagna sostrato celtico e in inghilterra c'è
il suffisso ton che molte città possiedono tipo brighton indica la città che prima era una fortezza lo

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troviamo in alcuni nomi tipo virodunum lugdunum lyon verdun che serve a formare i nomi delle città
anche nella lingua svizzera con base celtica abbiamo il famoso thun che ha la stessa origine, poi abbiamo
altre parole come lanum indicava il campo la pianura e così per esempio con questo sistema si è
costruito il nome mediolanum che ha dato milano in lombardia e altre città della francia costruite su
zone pianeggianti per questo si è scelto quel termine oppure magos che vuol dire campo, lanum significa
anche pianutra, rotomagus è la città di rouen catomagos è la città di caen non si riconoscono più perchè
si è evoluto e sono cambiati ma le modalità erano queste da ricondurre all'influsso celtico nel francese
con una caratteristica peculiare è la prassi dell'enumerazione tipo 80 quattrevent quattrovolte venti
questo sistema era usato dai celti infatti in antico francese troviamo altri numeri con sistema digesimale
sessanta era treisvents 120 era sis vinz l'influsso era forte ma è rimasto il sistema di quattrovent difficile
per chi non è abituato bisogna ricordarsi, campo fonetica ci sono degli elementi che vengono ricondotti
nella pronuncia dal volgare latino al francese al sostrato celtico uno è il passaggio della a tonica ad e per
esempio il latino mare che da in francese mer, ci sono tanti esempi anche vicino il latino matre che da il
francese mere con e grave, quando la a è accentata si trasforma in e tipo pere, frere, patre e fratello. un
altro è la u lunga latina pronunciata come una u palatale la u francese che non ha un corrispettivo nelle
altre lingue sicuro non nell'italiano e genera difficoltà di pronuncia in una persona che non è francofona
noi diciamo yu ma è una u con una articolazione particolare, perchè si pensa che vada ricondotta al
sostrato celtico? perchè ascoli si chiamava graziadio, ascoli dialettologo ha identificato il dialetto latino
non ha una coesione linguistica ha condotto uno studio su questa caratteristica del francese che va
ricondotta al sostrato celtico con tre prove che lui ha portato la prima prova la chiama coreografica che
riguarda la popolazione e consiste nel coincidente sovrapponibilità della pronuncia palatale della u con il
territorio che era celtico nella gallia questi due elementi corrispondendi dove c'erano i celti si pronuncia
la u palatalizzata la seconda prova la chiama della congruenza intriseca interno lingue celtiche e consiste
nell'esistenza nelle lingue celtiche moderne quindi irlandese scottesce di una i che proviene da una
vecchia u questo ci fa capire che se originariamente la parola aveva una u e nel lessico odierno è una i
l'anello mancante è la u palatale che è celtica, bastava pronunciare una u con la bocca e chiudere le
labbra questo passaggio nelle lingue moderne che sono celtiche ci fa capire che probabilmente la u che
esiste in francese è dovuta al rodaggio celtico, la terza prova congruenza estrinseca cioè non riguarda le
lingue romanze e consiste nell'osservazione nel riscontro di una u palatale che proviene da una vecchia u
nel neerlandese lingua germanica e non romanza ma una lingua a sostrato celtico nel neerlandese esiste
la u francese la u palatale che proviene da una antica u è una prova esterna non proviene da una lingua
romanza ma da una lingua che ha avauto un altra storia ma esiste la u palatale quindi questo fonema lo
ha portato il celtico alla lingua francese caratteristica del francese del sostrato celtico. la zona dove si
pronuncia la u palatale in gallia corrisponde al territorio celtico, u palatale sovrapponibili la u palatale si
pronuncia dove si sa che era stanziato il popolo celtico, altro elemento da ricondurre al sostrato è ct: it
nocte in francese da nuit, lacte da lait, palatizzazione dovuto al sostrato celtico probabilmente passaggio
attraverso una sorta di XT quindi il chi greco ma poi diventa i, da ricondurre al sostrato celtico è il
fenomeno della lenizione, ne parleremo in fonetica ma se prendiamo qualche parola tipo focu sappiamo
che in francese da feu l'occlusiva sorda tra vocali si è indebolita fino al dileguo, sorda, sonora, fricativa e
poi è scomparsa, il termine latino ripa da in francese rive, va oltre alla sonorizzazione della sorda si arriva
alla fricativa oppure vita c'è dileguo e abbiamo vie. nei dialetti italiani a sostrato celtico quindi gallia
cisalpina troviamo questi elementi, le alpi segnavano spartiacque tra zone celtiche la gallia francia era

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trasnalpina aldilà delle alpi questa era cisalpina italia settentrionale e troviamo le stesse caratteristiche,
la a in e la u in u palatale, che viene da una u lunga latina addirittrura ci sono consonanti nasali analoghe
a quelle del francese poi passaggio da ct a it poi perdita consonanti finali non è tipica dell'italiano ma che
troviamo nei dialetti poi altre caratteristiche mino che in parte coincidono siamo a livello di lingue locali
dei dialetti, perquanto riguarda invece la gallia meridionale quando parliamo di gallia dobbiamo fare
distinzione tra settentrionale e meridionale, la gallia meridionale conquistata precocemente dai romani
bastava infondos eguire la via di terra attraversare le alpi ed è diventata la provincia per eccellenza una
delle prime province la provincia narbonensis parlava un latino così perfetto e puro talmente tante le
scuole i contatti con l'italia e veniva considerata la regione per eccellenza sottomessa ai romani la zona
meridionale che ha questa romanizzazione profonda ha un sostrato diverso da quello del nord vediamo
le popolazioni a sud ovest ci sono gli aquitani non i celti mentre nel golfo del leone c'erano gli iberi
popolazione affine anzi la stessa della penisola iberica e a sud est troviamo i liguri si tratta perciò di
popolazioni che parlavano lingue diverse e hanno influenzato diversamente il sostrato della gallia
meridionale, diverso sostrato diversi tempi di romanizzazione la gallia romana era latina, qualche
caratteristica è che una parola della lingua provenzale è esquer che significa sinistro questa parola per
indicare la sinistra è dovuta probabilmente all'aquitano, potrebbe derivare anche dall'iberico, ci
torniamo approposito dello spagnolo. per la gallia è tutto la zona occupata dai celti è più estesa di quella
occupata da liguri aquitani ci sarà sempre una popolazione nel nord con un territorio più ampio.
passiamo alla penisola iberica, la situazione nella penisola iberica non è per niente sicura e ben
conosciuta anticamente si pensava si sa che dai resoconti quando i romani conquistarono la penisola
iberica riuscirono a progredire in maniera lenta e i progresso dovuti a una resistenza fiera delle
popolazioni esistenti ma non si sa quali erano si pensava ci fossero gli iberi nella parte orientale a est e
che poi invece nella parte occidentale si erano stanziati i celti e che le popolazioni si fossero fuse danto
luogo alla popolazione dei celtiberi che avrebbe abitato al centro del paese la popolazione iberica fosse
assimilabile alla popolazione vasca, i romani conquistano la penisola iberica nel 2

nella vecchia pronunciazione gli iberi erano identificati con il basco parlata nei versanti dei pirenei parte
francese e spagnola non è una lingua indoeuropea quindi estranea però gli studi approfonditi hanno
rivelato che il basco non è invece da identificarsi con l'iberico, su basi archeologiche linguistiche è
sbagliato e ha fatto saltare le convenzioni la lingua basca è una lingua di tipo caucasico a cavallo tra asia
ed europa e si presume che quindi abbia costituito una fase migratoria molto antica appunto parliamo di
popolazioni rpe indo europee spinte dagli indoeuropei che effettuavano la migrazione di massa verso
ovest quindi avrebbero fatto un movimento da destra verso sinistra andando a stanziarsi in europa
arrivando prima degli europei e prima degli iberi la lingua basca è fine a quella degli abitanti i basqui
identificati in un antica popolazione detta dei vascones sono arrivati nella gallia e hanno dato il loro
nome al territorio in cui si sono stanziati cioè vasconia e poi guasconia, per quanto riguarda gli iberi la
loro lingua non è indoeuropea portatori di una lingua anaria provenivano dall'africa settentrionale quindi
da sud e costituivano un ondata posteriore a quella del basco, spinti dal movimento migratorio
indoeuropeo si stanziano i basqui poi gli iberi che si stanziano nella penisola iberica è possibile che la
lingua iberica abbia origine caucasica ecco le somiglianze con lingua basca e errore di paragonare le due
popolazioni si stanziano alicante, andalucia e catalona abbiamo poi i celti abbiamo detto arrivano tardi in
europa invasione della spagna è del 7 secolo e dalla spagna vanno in portogallo e in effetti avviene la

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fusione con gli iberi l'elemento celtico nel castigliano nelle lingue ispaniche è davvero scarso perchè
quando arrivano in spagna i celti si erano romanizzati e non avevano l'identità linguistica di prima le loro
tracce si perdono un pò come tracce ci sostrato troviamo molto da ricondurre al basco la lingua ha dato
l'apporto più importante e riconoscibile per esempio il suffisso rro rra oppure rdo rda, e torniamo alla
parola izquierdo che vuol dire sinistro perchè il basco è una lingua affine alla lingua aquitana e gli
aquitano sono stati in provenza lasciando in eredità questo termine per indicare la parola sinistro allora
izquierdo è una parola basca la ritroviamo anche in portoghese che si dice ezquerdo lo troviamo anche in
catalano ezquerre e lo confrontiamo con il termine provenzale tutti gli idiomi della spagna usano questa
parola che proviene dal basco perchè adottano un termine alternativo a quello latino? sinister significa
sinistro intendiamo la mano sinistra o un significato di inquetante brutto un avvenimento sinistro grave
delittuoso allora questa connotazione negativa non piace alle lingue che cancellano le parole che
portano male l'italiano non lo ha fatto ma in francese diciamo gauche per dire sinistro quindi fa una
scelta alternativa ma prende la parola dal franco lingua germanica che si sovrappone a quella latina poi
abbiamo visto il suffisso rro rra, canis non si usa nella lingua iberica dove si usa perro, il latino vulpis non
si dice in spagnolo loro dicono zorro, renard in francese invece, garcia viene dalla parola basca garsea
oppure ancora manteca che è burro viene dal basco e lo abbiamo come verbo far riposare il risotto in
italiano per farlo arricchire di gusto ed è diversa da quella italiana e francese ha origine basca o bruja per
dire strega che viene da un termine basco, e lo troviamo anche nel catalano dove si dice bruixa diffuso
nel territorio iberico, questo è un altro esempio di scelte diverse delle lingue romanze tipo il latino strix
non viene usato in francese in italiano strega ma in francese si dice sortiarius che da sorciere, poi
abbiamo altri esempi il termine cama per indicare il letto parola basca per quanto riguarda la fonetica
esiste nel castigliano un suono che proviene dal basco la f iniziale latina ad h tipo farina che diventa
harina, ferrum in hierro, labiodentale sorda sconosciuta dal basco sostituita dalla h ci sono eccezioni
questo passggio non avviene quando il latino ha una o breve la o breve latina si dittonga in ue in
castigliano per cui da focum abbiamo fuego, l'assenza della nostra v che ha il francese che esisteva nel
latino volgare è scritta ma non pronunciata in spagnolo pare dovuta all'assenza del fonema nel basco, da
ricondurre al sostrato iberico inanzitutto il nome iberia della penisola poi ci sono toponimi che escono in
ici in latini per esempio ilici che da elche oppure in ippo che da olisippo da lisboa oppure in uba corduba
cordoba probabilmente tonomini di minor peso rispetto al basco invece il basco influenza anche la
fonetica per quanto riguarda il celtico abbiamo caratteristiche che accomunano lingua castigliana al
francese tipo la lenizione che cel'ha anche lo spagnolo : dal latino amica amiga amie francese dal latino
sapere saber dal latino fata a hada sonorizzazioni la lenizione non interessa il castigliano con cui interessa
francese si arriva a lenizione di secondo grado o dileguo invece con il castigliano è di primo grado oppure
per esempio troviamo la palatalizzazione del nesso ct che può diventare o it o ch quindi se prendiamo la
parole nocte in portoghese noite in spagnolo invece noche quindi abbiamo la palatalizzazione è un
fenomeno ha applicazioni diverse ma è lo stesso fenomeno, la dove in francese c'è nuit stesso fenomeno
questo nesso ct contraddistingue l'italiano standard toscano dove invece ct viene assimilato in doppia tt
quindi notte, otto latte, fenomeni costanti e distinguano italo romanzo da gallo romanzo e ibero romanzo
assenza della lenizione.

Latino e indebolimento nei territori conquistati, per affrontare poi l'apporto delle popolazioni
germaniche. ovviamente parliamo del latino parlato dal popolo quindi volgare, semplificato meno

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articolato della lingua classica, lingua dei parlanti dell'impero e che continua fino ai giorni nostri sotto
forma di lingue romanze. convenzionalmente dividiamo le fasi del latino in una case arcaica che arriva
fino all'inizio del primo secolo avanti cristo, il latino classico va dal primo secolo avanti cristo fino al
secondo dopo cristo poi tardo o basso III secolo dopo scristo poi latino medievale che qualcuno chiama
anche basco latino del 476 dopo cristo, il latino classico è stato parlato ma i linguisti pensano che è stato
un latino che solo su un piano diglossia rappresentava la lingua alta e letteraria quindi mai parlato, è
sempre stato un latino diverso quello usato per le comunicazioni, poi dobbiamo distinguere il periodo
republicano di roma dal 509 al 27 avanti cristo e il periodo dell'impero dal primo secolo avanti cristo fino
al quinto dopo cristo, quando parliamo di propagazione del latino nel tempo le posizioni che riguardano
la sua trasformazione nelle varie lingue romanze si possono riassumere in due schemi teoria
multilineare abbiamo una linea verticale che rappresenta il latino in diacronia e le linee orizzontali sono i
territori dove il latino si è impiantato e pian piano che si impiantava la lingua del territorio assumeva la
condizione che ha oggi più o meno, quindi il sardo, il siciliano...non c'è un momento in cui il latino
volgare sarebbe stato comune da subito i territori avrebbero dato una linea precisa di quello che è oggi
parlato. poi abbiamo un altra teoria che è quella unilineare che prevede un periodo in cui il latino si è
parlato nei territori conquistati quindi un periodo lungo in cui il latino è stato più o meno lo stesso e poi
per questioni storiche è avvenuta una frammentazione nei territori che ha dato luogo alle diverse lingue
romanze, nella teoria multi lineare c'è una differenziazione immediata nei vari territori. nella teoria
unilaterale una volta caduti l'impero i volgari hanno preso una cognizione caratteristica e diventate
lingue indipendenti. dal 200 dopo cristo mostra nuove tendenze ed è il latino che ci interessa perchè è la
base delle lingue romanze. lo schema che rappresenta due dimensioni quella verticale e quella
orizzontale uno studioso della lingua italiana castellani arrigo lingua scritto latino classico lingua parlata
latino aristocratico quindi latino volgare e siamo nel epoca republicana del II secolo avanti cristo poi
abbiamo epoca imperiale latino classico da latini popolare e quindi lingue romanze. parte sociolinguistica
quindi divisione in classi, dal III secolo abbiamo un latino volgare che ci interessa di più analizzare, ci sono
tre linee parallele, latino classico corrisponde alla lingua scritta è una lingua initerrotta continua anche in
epoca imperiale perchè il latino classico nella diglossia rappresentava la forma grammaticale fissa non
poteva subire dei mutamenti era la lingua della cultura non soggetta ai cambiamenti se non
marginalmente la lingua parlata aveva ovviamente un registro più alto che corrisponde al latino
aristocratico dei ceti alti non poteva essere identica a un parlante di una classe bassa, di un contadino di
una persona che non aveva studiato, questo latino aristocratico diverso dal latino classico distinto anche
da quello volgare, la linea del latino volgaresubisce una frazione e naturalmente esiste sempre una
interazione tra le lingue parlate un reciproco condizionamento e man mano che si va avanti arrivando in
epoca imperiale il latino aristocratico subirà un livellamento verso il basso non ci sarà più distinzione per
questioni storiche e sociali tra la lingua più alta e la lingua bassa del popolo sarà tutto lo stesso latino che
darà luogo alle nostre lingue romanze, per quanto riguarda la dimensione orizzontale invece è
geolinguistica mostra le differenze in epoca republicana del latino dovute ai sostrati e ai tempi di
romanizzazione, differenze locali, due poli pposti da un lato lingua parlata a roma corretta e pura la
lingua del centro il punto di riferimento dall'altro polo la lingua delle province territori conquistati ma
periferici quindi connotazione differenziata, queste differenze permangono in epoca imperiale nei primi
due secoli poi ci sono degli eventi che danno l'impulso alla tendenza centrifuga ciasciuno di questi latini
volgari si allontana dal centro uno è l'editto di caracalla che dava la cittadinanza a tutti i cittadini del

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regno, l'altro riforma di diocleziano riorganizzazione nel 292 e 293 frazionò l'impero prima in due
creando una diarchia che poi divenne tetrarchia con 4 sovrani e riguarda una la parte occidentale e
orientale la 4 invece ogni sovrano aveva una sua parte, per gestire meglio l'impero troppo ampio ma
aumentò le differenze tra i vari settori quindi si creano degli scompartimenti dopo la caduta del impero
romani 476 ci sono le invasioni barbariche che diedero il colpo di grazia a un impero traballante e
apportarono elementi linguistici nuovi si installano in una zona del territorio romani e portò li la propria
lingua quindi apporti diversi e avremo a questo punto ognuna di queste tendenze diventeranno norme
caratteristiche di lingue e si arriva a ciascuna lingua romanza tipo il latino parlato in gallia diverso da
quello parlaro in iberia ma sempre riconoscibile le tendenze continuano ma si tratta sempre di latino e
una volta che cade avremo il francese lo spagnolo italiano ecc grazie anche alle altre invasioni, ora
parliamo dell'impero e dell'enorme crisi, quando l'impero d'occidente cade non fu per caso, non fu un
evento improvviso, non è vero che arrivano i barbari e crolla perchè si stata autodistruggendo da tempo
per delle crisi che scuotevano le fondamenta dell'impero soprattutto nel 3 secolo dopo cristo vengono
dei nodi al pettine uno dopo l'altro che resero l'organismo che prima era sano e forte lo rendono debole
e quindi soggetto alle invasioni agli attacchi esterni come quando un corpo ha le difese immunitarie alte
e poi inizia a traballare un pò è debole, troviamo elementi di disturbo questo secolo segna lo spartiacque
tra il mondo classico e la tarda antichità e i fattori che interagiscono sono diversi e la pressione
germanica che è sempre presente è comunque solo uno dei fattori che volevano entrare all'interno del
impero a un certo punto i romani subierono una crisi politica enorme senza precedenti a causa della
vastità dell'impero era difficile gestirlo perchè l'aria che costituiva il centro il fulcro dove c'era
l'imperatore e partivano le leggi era indebolita e dissanguata dalle guerre anche economicamente e le
colonizzazioni costavano perchè bisognava combattere e poi colonizzarlo quindi italia era dissanguata e
spopolata senza risorse le istituzioni andavano decadendo, i ceti più alti mancavano mandati in altri posti
a popolare altre zone chi riusciva ad avere le competenze il popolo dei vertici le persone che costituivano
il centro del vertice della scala sociale erano pochi ma anche gli imperatori si erano incancreniti
istituzioni indebolite e nel 180 dopo la morte di marco aurelio c'era stato un susseguirsi di imperatori
anche contemporanei aveva perso il suo ascendente la figura dell'imperatore e veniva eletto da un
contingente e dichiarava il generale imperatore quindi anche più di uno contemporaneamente poi ci fu la
spaccatura dell'impero che non aveva giovato alla coesione dell'impero e poi gli imperatori si
comportavano male avevano uno stra potere compivano follie ingiustizie, imperatori folli facevano cose
fuori dalla ragionevolezza il popolo non era abituato a intervenire alla cosa pubblica, ma solo abituato al
divertimento teatri, spettacoli quindi al governo non aveva voce in capitolo e anche il senato che doveva
intervenire ma anche lui rimase in silenzio quindi il centro del governo era malato e si innesta una crisi
militare il confine il limite segnato dal danubio il limite era sconfinato c'erano i contorni dell'impero
veramente ampi per cui le parti nei confini venivano fortificate e quindi venivano mandate le truppe i
contingenti cen'erano di meno nelle parti centrali e quando accadeva qualcosa in un punto qualunque si
era lenti a mandare truppe c'era la dispersione bisognava richiamarle da un luogo e mandarle in un altro
e gli attacchi spesso erano inutili si concludevano con un piccolo conflitto nel confine stesso c'era poi una
mancanza di soldati non si riusciva arruolare uomini perchè la popolazione era un numero finito molti
erano morti in guerra poi c'erano le pestilenze che decimavano i soldati si arruolarono gli schiavi che non
si potevano sotrarre ma i patroni che avevano bisogno di loro per lavorare nei campi nei latifondi
cominciano a nascondere gli schiavi per sottrarli all'arruolamento e l'impero cosa fece? comincia ad

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arruolare gente a pagamento quindi mercenari che venivano reclutati anche dall'estero germani barbari
e portò a una barbarizzazione dell'esercito si inseriva nel esercito romano gente che doveva difendere
ma apparteneva all'etnia di chi attaccava roma e il replucamento dei barbari avvenne per cercare di
annettersi degli individui che conoscevano le strategia d'attaco nemiche che potevanof arli fronti ma
siccome erano barbari l'onestò intellettuale non cel'avevano e fu un altro elemento di debolezza. dopo la
crisi politica c'è anche quella economica, sembra strano e paradossale ma la macchina imperiale si
basava sulla guerra la fonte di guadagno di roma era la guerra perchè si conquistavano nuovi territori che
portavano nuovi beni nuove ricchezze poi subentra la pace e il peso della pace fu difficile da sostenere
mancava un mezzo ideale per procursarsi gli schiavi il denaro la terra quindi vennero a mancare queste
fonti di ricchezza e però continuarono a essere necessarie uscite economiche per mantenere le spese
della difesa l'esercito che era indispensabile non entra niente le spese ci sono e tra l'altro l'esercito era
pagato molto bene ed era una voce passiva dell'economia dal 40 al 60 percento dei tributi andavano
nella voragine dell'esercito altro denaro per mantenere il tenore che consideravano necessario per le
costruzioni i luoghi di divertimento i ponti le strade che rende grande roma anche organizzazione di feste
e spettacoli e porta a un rallentamento delle attività commerciali difficoltà degli spostamenti la rete
romana favoriva la circolazione commerciale il commercio si svolgeva sulle strade le strade erano
fondamentali nel momento in cui diventa difficile la circolazione e circolare diventa rischioso gli scambi
diminuirono e si tornò in qualche modo a una produzione locale si privilegia la produzione locale da una
situazione in cui vi era la possibilità di spazio a tutto l'impero di circolazione interna si arriva a una
difficoltà di circolazione e ritorno all'economie locali aumento spesa pubblica rende difficile lo scambio
del denaro c'è un impoverimento e come reagirono i governanti, due furono i sistei per far fronte
all'aumento della spesa uno che sembra geniale ma non lo era per niente c'è un infrazione e la gente non
ha denaro ma perchè non si pone altro denaro si coniavano altra moneta ma la conseguenza dell'avere
più moneta più denaro non è l'aumento del denaro ma aumento dei prezzi e inflazione tutto aumenta
diminuisce di valore e aument al'inflazione, le monete coniate nuove avevano per ovvi motivi
percentuale di metallo inferiore valevano meno meno oro argento il bene fu peggiore del male inflazione
aumentò e il secondo espidiente fu inisprimento fiscale più tasse per tutti su tutto quale fu la situazione
cosa succede che i piccoli proprietari sentirono di più di questa situazione ed è una situazione che la
riconduciamo ai tempi che stiamo vivendo gia da qualche anno stiamo subendo un impoverimento del
ceto medio i piccoli negozi e commercianti hanno difficoltà a continuare, si passa dal ira al'euro è
successa questa cosa e quindi i grandi proprietari vendono i piccoli si impoveriscono i poveri sempre più
pvoeri i medi si impoveriscono e aumentano il latidonfi i grandi apprezzamenti di terreni quindi scenario
del medioevo ricchezza concentrata povertà in generale la maggior parte dei beni disponibili sono nelle
mani di pochi ricchi, molte terre in questo modo vengono abbandonate dai coloni quindi desertificazione
dei territori e riduzione produttività quando tutti producevano c'era una distrubuzione capillare quando
solo alcune cellule producevano la situazione si fece più difficile difficilmente reperibili i beni ma le
importazioni continuavano di alcuni beni per esempio oro avorio si importavano dall'africa quindi beni
non destinati a tutti gli schiavi si compravano in africa i tessuti preziosi la seta si importano dalle periferie
dell'impero dlal'india non si esportava più la produzione era calata c'era solo il necessario al fabbisogno
locale quindi c'è un emorraggia di ori tra l'altro in tutta questa situazione aumentò l'illgalità
dell'amministrazione gli imperatori che avevano bisogno di denaro cercavano mezzi illeciti violenti per
mandare avanti la macchina amministrativa burocratica di governo si praticano le leve coettive di soldati

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a forza si arruolavano le persone, oppure si impongono contribuzioni di denaro fare esprori a rendere
obbligatorio il lavoro e la conseguenza fu la fuga dai luoghi abitati abbandono delle città gravissimo
perchè i centri di cultura le scuole le intellettuali le città sono il cuore dell'impero è un quadro anche dal
punto di vista sociale e culturale degradato, e a tutto questo si accompagna una crisi sociale c'era lo
spopolamento dovuto alle guerre alle pestilenze c'è stata una serie di pestilenze ha decimato la
popolazione dal 166 dopo cristo iniziano quelle gravi e una tremenda e durò dal 250 al 270 quindi 20
anni di peste milioni di vittime, quindi spopolamento e la situazione insieme alla ruralizzazione porta
conseguenze sociali, i coloni che coltivano la terra furono legati alla loro terra non potevano avere
speranze di diventare qualcos'altro di cambiare lavoro e persero i loro diritti vengono reclutati gli schiavi
la società si abbassa i signori si rendevano autosufficenti avevano i latifondi al interno dei latifondi
lavoranti che gestivano schiavi e il lavoro si arricchiva sempre di più lavorando gli elemnti che servivano
per la circolazione locale una autarchia locale quindi le classi sociali non furono più tre ma divennero due
prima la classe era composta da senatori, cavalieri le più alte e i plebei e andarono le prime due a
costituire con la classe militare la classe dei cosi detti honestiores invece i plebei erano gli umiliores non
c'era una classe media c'era una classe alta e una bassa e appartenere a una o l'altra faceva la differenza
un reato veniva giudicato in un modo a seconda della classe se era alta o bassa quindi le leggi erano
diverse in base alla classe, potevano rubare i ricchi i poveri invece venivano puniti questo quadro di
differenza sociale di paura in generale spopola le città ed rende l'impero povero dei centri culturali e le
città ci cingono di mura ogni città fortificata perchè c'è il periodo di inflazioni dall'esterno è un percellare
il territorio creare un isolamento delle cellule isolate ma non giovava al benessere dell'impero non
c'erano vantagi solo sopravvivere con quello che si trova localmente e difendersi dall'attacco dei nemici
un altra crisi fu quella religiosa il cristianesimo i romani avevano i loro dei ed erano liberali ognuno
poteva avere il proprio culto non c'erano differenze tra un culto e un altro con il cristianesimo tutto
cambiò fu destabilizzante da questo punto di vista i cristiani cercavano di diffondere la loro dottrina non
ammettevano per esempio sacrifici che i romani facevano normalmente anche gli imperatori comparati a
figure divine non volevano indossare divise o svolgere servizio militare minavano le basi dei capisaldi
della vita normale dell'impero guardati non per pregiudizio del tipo di religione strana perchè monoteista
ma i romani erano flessibili il punto è che il credo dei cristiani minacciava le basi della vita sociale dei
romani che vengono i cristiani perseguitati e poi con editto di costantino ebbero la libertà e poi diventa la
religione dell'impero ma fino a quel momento era un elemento di crisi un puntello che veniva a mancare
tutte le sicurezze che avevano reso grande l'impero romano venivano a mancare i fatti interni c'erano per
quanto riguarda le ricadute nella lingua furono che la debolezza del ceto dominante fu fondamentale si
disperse il ceto dominante ed andò in campagna, imperatore o cerchio magico le famiglie compromesse
al vecchio imperatore venivano uccise e quindi si andava via dalla città e porta a una decadenza delle
città centri che avevano fatto nascere la prosecuzione della cultuta. le masse rurali arruolati nell'esercito
e per lavorare la terra quindi diffusione mentalità non romana si disgregarono l'elite intellettuale che
poteva garantire salvezza della cultura latina. e fece si che a prevalere fossero le forze di disgregazione e
non di coesione ed erano la scuola che forniva i modelli le regole e i letterati che fornivano le opere
erano i punto di riferimento ma quando avviene questo spopolamento delle città disgregazione delle
elite tutto ciò viene meno quindi la lingua potè evolversi più velocemente e accetta i cambiamenti
nonostante le crisi finchè ci fu un centro politico un punto di riferimento si riuscì a mantenere una
cultura le forze di coesione furono più forti e il latino si mantenne poi la situazione precipita e

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prevalgono le forze di disgregazione e avvenen la fuga dal centro di ciasciuno dei volgari delle lingue
parlate in punto diversi dell'impero da tendenze locali acquisirono una fisionomia nuova, il cristianesimo
ebbe un ruolo perchè la filosofia di cui era portatrice era orientale si esprimeva aveva una lingua
orientale espressa in latino quindi presso predicatori si imettono termini volgari o neologismi da queste
lingue che designavano elementi che nella cultura latina non esistevano tipo angelus diavulus parabola
per esempio parabola diventerà poi paragone poi parabola evangelica e da li parola di dio e da
parabolare in lingue romanze come italiano e francese viene il verbo parlare, era predicare inizialmente
dal greco vengono queste, poi ce ne sono altre dal ebraico tipo osanna messia alleluia questo quadro
interno ebbe una grande responsabilità rese possibile l'impatto il colpo forte che venne dato dalle
invasioni germaniche che fu soltanto un elemento che c'era sempre stato c'erano sempre stati i germani
e finchè riuscì a difendersi non avevano ruolo invece quando impero decadde riuscirono a penetrare e lo
distrussero. cio nonostante tutti questi fenomeni decentratori in un primo momento non intaccarono
l'unità della lingua latina l'unità esisteva e ci fu ancora l'indomani della caduta dell impero solo dal 6
secolo con la persistenza dei germani fu definitivamente distrutta e gli idiomi regionali divennero lingue
intelligenti. mantenimento di una latinità generale fu poi con il permanere dei germani sul territorio e
con la difficoltà di spostarsi da un territorio a un altro e le tendenze divennero più radicali e il latino
volgare divenne lingua indipendente fattori interni ed esterni sociale politico religioso ma tutto e quindi
anche culturale il fattore esterno che diventa una pressione che rompe i confini dell'impero e a intaccare
l'unità dell'impero e quindi unità linguistica i germani entrano nell'impero i latini locali piano piano
sumentano la differenza sia rispetto al latino volgare unico sia gli altri volgari e diventano lingue. i
germani partono dall'europa settentrionale dal sud orientale il movimento parte da li i popoli sono
diversi non appartenevano alle stesse tribù alcune germaniche orientali occidentali erano ceppi diversi
tribù non a caso opuscoli privi di organizzazione politica e militare o comunque poco sviluppata non
paragonabile a quella romana avevano tentato sempre di penetrare nell'impero dal primo secolo avanti
cristo quando impero era forte si accontentavano di entrare lasciare gli accampamenti donne e bambini
un contingente di uomini partiva e cercava di entrare a roma a volte riuscivano per un po rubavano ma
non conquistavano il territorio volevano radunare roba e tornare da dove erano venuti poi però
cominciano ad aggregarsi le tribù si aggregabi per motivi di difesa per emulare la struttura dei romani
vedevano come lavoravano e li imitavano e diventano pericolosi fino al 3 secolo dopo cristo la difesa di
roma riuscì senza problemi ci fu una difesa che non costò nulla attacchi rintuzzati nel 260 si registra la
prima conquista germanica e venne perso da roma il territorio dal danubio al reno zona che oggi è
germanica e nel 271 venne persa la dacia, era stata conquistata nel 101 conquista della dacia risale al
101 dopo cristo e la dacia era stata colonizzata molto rapidamente la dacia zona di confine espostissima
per buona parte dei suoi confini colonizzata velocemente e persa nel 271 quindi la colonizzazione
romana in dacia durò 170 anni in realtà ci sarebbero tutte le condizioni per fare della dacia la romana
perduta ma il latino resiste alla conquista dei goti e a tutte le conquiste successive e a mantenere la
lingua romanza fino ad oggi è la romania molto isolata. le invasioni germaniche non conoscevano solo
questa forma cruenta la forma della battaglia della conquista cen'era un altra una penetrazione pacifica,
grazie ad accordi con le tribù germaniche e gli imperatori il governo concedesse alle tribù un territorio
dove andava a stanziarsi creando un piccolo regno, una sorta di isola con alcune zone meridionali della
gallia per esempio si mettevano d'accordo con roma e la popolazione otteneva il diritto di entrare come
alleata quindi tribù federate di roma se c'erano guerre dovevano difendere roma come alleati la

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conseguenza di tutto questo è che le invasioni vedono istallazione di popolazioni diverse in tutte queste
zone frammentazioni di popoli e lingue interruzioni dei contatti tra zone vicine, i due regni in conflitto
non avessero possibilità di contatti e si interrompesse dal punto di vista linguistico la corrente la lingue
che prima progrediva diventava interrotta e si frammentava e il territorio dell'impero subisce
frammentazioni l'apporto dei germani dal punto di vista cronologico una sovrapposizione delle lingue
alla lingua latina, le lingue che si sono venute a sovrapporre sono lingue sovrapposte cronologicamente
questo non significa che la sovrapposizione porti alla cancellazione della lingua che esisteva prima le
lingue germaniche lingue di super strato che si viene a sovrapporre a quello latino e cosa succede però
superstrato insieme si sistemi linguistici si sovrappongono al latino e subentrano ma non è cosi per le
lingue romanze queste lingue germaniche non subentrano al latino sono state abbandonate a favore del
latino il latino ha sempre prevalso per gli stessi motivi che vi ho esposto, se c'è un popolo conquistatore
le lingue convivono per un pò di tempo ma una delle due prevale quella che ha maggior numero di
parlanti o una cultura più prestigiosa ed era questo il caso il latino più prestigio e ha prevalso ma aveva
più prestigio anche delle lingue di superstrato i germani erano molto rozzi i romani popolazione più
evoluta e i germani hanno adottato la lingua latina e nel processo di bilinguismo durato anche secoli
hanno introdotto nella lingua latina locale elementi della lingua di partenza quindi latino arricchito in
maneira diversificata di elementi alloglotti quindi le lingue romanze hanno queste variabili differenti che
dipendono non solo dalle lingue di sostrato ma anche quelle che dopo il crollo dell'impero romano si
sono immesse nei territori è importante l'apporto in campo lessicale ma fonetiche quasi mai di solito
parole ma ciascun latino locale si differenziò da lingue vicine perchè non poteva comunicare con la lingua
latina e aveva ricevuto elementi peculiari a quelli della popolazione poco distante con un altro popolo
conquistatore e le popolazione germaniche abbracciano la cultura latina e si amalgamo alla popolazione
presistente. non parleremo di lingue romanze altrimenti il latino ha sempre la meglio...sulle lingue
germaniche e vediamo quali sono i diversi superstrati e completiamo la fisionomia storica.

vede questa donna che quando tocca l'acqua si trasforma e quando vede che il marito l'ha vista salta in
aria e scoppia il tetto e scompare, la continuazione della storia prevede che melucina che aveva dei
bambini quando dormivano tutti tornava ad abbracciare i bambini e a nutrirli e poi se ne andava è una
storia diffusa nel meioevo abbiamo attestazioni area medio latina ci sono diversi racconti e varietà di
questa storia di melucina che è una fata e scompare, ha dato un lignaggio francese che si è ispirato da
questa favola.

nuova lezione:

parliamo dei superstrati, il superstrato è un fenomeno analogo speculare al sostrato e riguarda gli influssi
lasciati nei vulgari locali dai conquistatori che nel tempo si sono estinte e l'effetto delle invasioni è dare
apporto linguistico e creare sbarramenti nei territori che prima erano a libera circolazione e che ora si
frammentano, anche prima del 5 secolo che è un epoca importante di rottura perchè cade l'impero
romano i contatti con i germani anche prima c'erano nelle province germaniche confinanti con quelle
romane i germani stanziati quindi c'era una convivenza e la lingua in cui comunicavano le popolazioni
nelle zone renale era il latino volgare la lingua dei romani sia dei celti che erano romanizzati popolazzioni
anteriori che parlavano il latino e anche dei germani e parlavano il latino e lo utilizzavano molti termini
penetrati nelle lingue germaniche occidentali, esempio dal latino strata che da il nostro strada abbiamo

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per esempio il tedesco strasse ma anche l'inglese street. sono in numero inferiore le parole entrate nel
latino comune in epoca anteriore alle invasioni, c'erano contatti per il commercio e perchè alcuni soldati
nel esercito romani erano mercenari e le popolazioni avevano avuto asilo all'interno dell'impero,
avevano un territorio creando un oasi un isola linguistica all'interno del territorio volgare, alcune parole
sono panromanze poi arriva l'ondata migratoria che si chiama volkerwanderung movimento dei popoli
movimento enorme collettivo, comincia nel 5 secolo pare sotto la spinta di questa popolazione degli unni
loro si sono mossi per primi, popolazione di origine molgola perchè erano mutate le condizione
climatiche nelle terre d'origine c'era siccità e cercano terre con migliori condizioni di vita, e spinse le
popolazioni dei territori che loro toccarono verso sud e ovest l'impero fu travolto, arrivano anche in italia
gli unni inizialmente le razzie e guerre e conquiste i vandali altra popolazione che non ha avuto
nell'europa un impianto stabile però tutt'ora i vandali hanno una nomina di devastatori nella gallia nella
spagna e le zone africane dell'impero e da li anche sardegna corsica e anche a roma, poi anglosassoni in
gran bretagna ed eliminarono la lingua latina volgare i burgundi in gallia i franchi gallia settentrionale
ssoprattutto ostrogoti arrivano in italia nella parte settentrionale i visigoti parte orientale e fanno un giro
lungo vengono in italia vanno in spagna e si fermeranno per un po di tempo passeranno per la francia
meridionale, vedremo i movimenti che ci interessano di più e che tracce hanno lasciato, in rosa impero
occidente giallo oriente abbraccia tutto il bacino del mediterraneo anche africa territorio vastissimo, i
germanismi nelle lingue romanze sono individuabili ma abbiamo spesso il problema del rapportarli a un
idioma germanico particolare perchè è difficile capire se la parola è ostrogota longobarda franca tratti del
ceppo germanico, non è facile conoscere la fonte linguistica termini entrati nel latino volgare da
attribuire ai contatti pre invasioni per esempio dal latino sapo parola latina ma proviene dal germanico
inglobate nella struttura latina, parole germaniche latinizzate, un gel era che serviva per acconciare i
capelli o per tingerli era un intruglio che diventa sapone in italiano e in francese savon e jabon serve a
lavarsi o altro termine germanico è werra tradotto nella liangua volgare con gu quindi guerra e questo
termine soppianta il latino bellum che vuol dire guerra che però aveva il difetto di essere parola scomoda
perchè assomigliava a bellum e dava luogo a interpretazioni scomode entrò nel latino e lo troviamo nelle
lingue romanze e lo possiamo rapportare anche per esempio a inglese war, che è un redaggio germanico
molti termini che abbiamo nelle lingue romanze li troviamo nelle lingue germaniche il ceppo è lo stesso,
nomi dei colori derivano sicuramente da parole germaniche non si sa bene a cosa servissero qualcuno
parla dei colori usati per indicare mantello dei cavalli, quindi gli scudi dei germani il latino albus che
significava bianco non viene più usato e viene sostituito dal germanico blanc, che troviamo in francese in
italiano in spagnolo bianco blanc blanco la lingua rumena invece mantiene alb da albus per dire bianco
dal termine albus però c'è qualche persistenza sporadica troviamo parole che vengono da albus tipo alba
ora mattutina probabilmente è l'ora in cui si fa strada il chiarore contro l'oscurità della notte oppure per
esempio alba c'è anche in francese aube albume dell'uovo il bianco dell'uovo, o anche albino però è un
recupero dotto è una avvertenza il latino rappresenta sempre un superstrato culturale per le popolazioni
neolatine molti termini mediici sono greci è più facile formare con il greco nomi di malattie ma il latino
punto di riferimento anche in campo medico un espediente per coniare dei termini è ricorrere al latino
albino potrebbe essere un recupero dotto deriva da albus altrimenti, il termine sptranga è di origine
germanica, termine panromanzo lo si potrebbe attribuire a qualcosa di alto, e da li diffuso in tutta la
romania bisogna essere cauti altri nomi di colore viene da brun germanico che da brunus latino in tutte
le lingue romanze come bruno che confrontiamo con inglese brown oppure blund che da blonde biondo

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indicava i cavalli poi la capigliatura degli uomini, tra i verbi abbiamo wardon che da guardare, guardar in
spagnolo e garder in francese oppure kratton particolare significa grattare, sia in italiano che in francese
gratter e in inglese verbo simile con stesso significato edimo e è to scratch non lo abbiamo in spagnolo
perchè usa il verbo rascar che viene dal latino rasicare, queste cose servono a capire che un omogenità
perfetta non esiste le lingue romanze si discostano le une e le altre per influenze reciproche o questioni
geografiche o a volte per casualità. latino companio cum + panis perchè compagno colui con cui ci
scmabiamo il pane quindi momento in cui mangiamo forse nell'esercito nel marasma ci si sedeva a
mangiare con le persone più vicine ed ecco perchè companio viene da cum pane e è calco parola gotica
ga-hlaiba è un calco preciso. italia popolazione eruli grande responsabilità perchè fa cadere l'impero che
era gia stato diviso nel frattempo alla morte di teudosio nel 395 era avvenuta oer volontà di teodosio
divisione parte occidentale e orientale quindi gestione diversa divisa e di diverso destino parte
occidentale crollerà nel 5 secolo la parte orientale andrà avanti per altri 10 secoli, nel 476 il re degli eruli
che si chiamava odoacre è arrivato in italia ha messo in atto una guerra e ha scalzato ultimo imperatore
che era romulo augustolo giovinetto deposto non è stato ucciso gli ha fatto bene a odoacre ma dal punto
di vista politico diventa re di italia, perchè le altre province non lo riconoscono come imperatore e italia
fa ingresso come autonoma realtà politica, questa popolazione piccola viene eliminata in italia nel 489
quando arrivano gli ostrogoti, quindi solo per 10 anni hanno governato. gli ostrogoti inviati dai bizantini
quindi dall'imperatore d'oriente caduta impero occidente non andava bene e si accorda con teodovico il
loro re perchè riconquistassero l'italia e la consegnassero ai bizantini cosa che non avvenne gli ostrogoti
invece rimasero in italia per 50 anni e la governarono loro capitale a ravenna e diedero inizio a un
periodo non negativo per l'italia teodovico ammiratore civiltà romana, loro cercavano di emulare la
grandezza di roma e il governo ostrogoto fu abbastanza equanime, arrivano in italia il problema con i
germani e ostrogoti era che non riuscivano a fondersi con popolazioni esistenti, per la divisione religiona
c'era discriminazione raziale erano ariani loro erano un ramo moderno cattolico difficili i matrimoni e
l'accordo, rende difficoltosa convivenza delle lingue quando c'è comunicazione convivenza e influenza
reciproca di una lingua su un altra, la presenza ostrogota a settentrione perchè si fermano a ravenna la
troviamo nei toponomi gotego per esempio da goti in provincia di treviso ma la verità è che con
l'ostrogoto si ha difficoltà a distinguere i termini allo strato successivo longobardo, delle ricerche ci sono
opinioni diverse ma sostiene che sia ostrogoto il termine rukka che da italiano rocca e in spagnolo rueca
potrebbe essere così ma siamo nel campo aleatorio è difficile stabilire se è così, altra data importante di
un avvenimento che accade nel regno d'oriente è nel 526 quando muore teodovico e la data non lontano
è il 527 quando arriva come imperatore di bisanzio giustiniano che ci coinvolge perchè lui è un fermo
deciso restauratore dell'impero che viene in occidente e conquista occidente partendo dall'italia nel 535
e fino al 552 italia teatro di una guerra tra ostrogoti e bizantini che si conclude con occupazione bizantina
dell'italia, ostrogoti fino al 552 meno di un secolo quindi della incidenza dei germanismi specifici,
ostrogoti con occupazione bizantina scompaiono e diventa italia provincia bizantina italia diventa
esarcato con tutto da ricostruire, devastata incolta piena di problemi economici ma non del tutto caduta
dal punto di vista cultura, dalla seconda metà del 500 quando arrivano i bizantini abbiamo formazione
del monastero di montecassino da parte di benedetto conservatore di cultura, la cultura non era morta
c'erano focolai andati a creare dei luoghi dove si voleva conservare il patrimonio culturale dalla
distruzione che i barbabi avevano causato, un altra invasione quella dei longobardi è stato spiegato da
paolo diacono il nome scrittore del medioevo lang vuol dire lunga e bart vuol dire barba quindi

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teoricamente uomini dalla lunga barba, erano sicuramente molto rozzi e primitivi, si racconta che
mangiassero la carne cruda che facessero frullare messa tra la schiena dei cavalli molto rozzi e primitivi
tra tutte le tribù germaniche provenienza dalla pannonia, arrivano nel 568 guidati da alboino e
conquistano la parte della pianura padana, la lombardia milano rendono pavia capitale e poi conquistano
anche la parte orientale dell'italia tranne venezia che rimane ai bizantini e verso sud acquisiscono due
ducati nella parte meridionale di italia ducato di spoleto e di benevento, italia divisa in maniera a
mosaico tra due popolazioni conquistatrici due diversi patroni e occupavano il territorio i bizantini, la
zona dell'esarcato zona bizantina indispensabile perchè creava un corridoio che arriva fino a roma e per
questo stava in messo a territori longobardi e quindi contesa dai longobardi che volevano conquistarla i
bizantini avevano roma venezia territorio di napoli nella parte meridionale, sardegna corsica, sicilia e
calabria era insostenibile per la gente del luogo e si mantenne la divisione per 2 secoli le popolazioni
invase non andavano daccordo ne con i bizantini ne con i longobardi quindi ognuno rimase nel proprio
ambito non ci fu scambio culturale poi i longobardi guardati con ostilità erano avidi e spogliavano le
popolazioni esistenti e quindi non avvenivano matrimoni non ci fu uno scambio linguistico e culturale per
100 anni poi iniziaron ad avvicinarsi alla civiltà romana e lasciarano l'arianesimo e si convertono al
cristianesimo e quindi fu possibile il contatto linguistico e culturale in questa situazione difficoltosissima
variegata il punto di riferimento era roma ed era il papa il centro del cattolicesimo vecchio centro
dell'impero quando i longobardi conquistarono ravenna zona molto ambita conquistano ravenna e si
mossero verso roma mettendo in pericolo il territorio papale e chiede aiuto ai bizantini il papa ma non
intervennero non lo ascoltarono in preda alla paura alla difficoltà il papa si allea e riceve sostegno da
quella che rappresentava unità politica più potente della romana cioè i franchi in gallia il papa andò in
francia a trovare i franchi dove il casato che stava regnato era quello dei merovingi e succede che il papa
non si mise daccordo con i merovingi ma con i pipino figlio di carlo martello, ultimo re merovingio
federico venne deposto dal papa e pipino viene unto sovrano dei franchi e da inizio alla dinastia dei
carolingi, quindi grazie all'intervento papaple c'è stato un accordo tra i due lui lo aiuta in italia e diventa
re in cambio, nel 773 arriva in italia carlo magno ad onorare la promessa fatta al papa depose il re
desiderio e diventa carlo magno re e quindi i franchi un altra popolazione che domina italia e poi diventa
imperatore del sacro romano impero, insediamento dei franchi, eroli ostrogoti longobardi e franchi,
insediamento dei franchi è stato leggero non ci fu impianto in italia di gran numero di un popolo vero e
proprio quindi pochi della nobiltà e con le loro famiglie e gruppo familiare e servitori uomini del loro ceto
che si chiama familia in latino molti di questi franchi arrivano in italia e non parlano lingua germanica ma
gallio romanza vengono dalla gallia quindi parlano un rosso francese e quindi il loro apporto non è
germanico ma gallo romanzo dal loro arrivo in italia inizia il flusso della lingua gallo romanza che
caratterizza per questioni culturali non solo politiche la lingua romana ma parliamo un pò degli influssi
linguistici del longobardo o del franco sulla lingua italiana, possiamo attribuire molte parole al
longobardo con poca sicurezza, ramo germanico occidentale quindi aumenta le difficoltà quando
arrivano i franchi i longobardi restarono e non se ne andarono rimasero come servi e la lingua parlata
fino al 1000 e tracce nella lingua del settentrione soprattutto toponomi qualcuno anche parte
meriodonale o parte centrale sono sporadici. suffisso longobardo engo: marengo pastrengo che
probabilmente sono di origine longobarda poi abbiamo in provincia di cosenza longobardi un paese che
si chiama così o cognomi del settentrione poi per esempio c'è un paese vicino a ravenna massa lombarda
vicino torino c'è lombardore toponomi che derivano dal nome dei longobardi, anche la lombardia viene

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da longobardia dove era tipico trovare i longobardi e che per un certo periodo del medioevo italia veniva
chiamata così longobardia anche se lombardia è solo una regione, nel lessico vediamo qualche parola, un
sintomo una traccia che ci rivela se la parola appartiene al longobardo o a un altra lingua germanica è la
presenza dell'avvenuta seconda mutazione consonantica si tratta semplificando le cose di una
trasformazione subita da occlusive ptk sorde che passano nel longobardo come nella parte del
germanico a fricative o affricate. questo fenomeno avviene nel longobardo la doppia pp diventa doppia s
la t diventa s e la k diventa hh aspirata, criterio formale per il resto siamo abbastanza incerti, le voce
penetrate nell'italiano si stima siano circa 300 e le troviamo italiano comune quanto nei dialetti non
conoscendo i dialetti del settentrione non ha senso, vediamo qualche parola dell'italiano comune alcuni
termini sono legati anche ad armi all'attacco al contatto cruento però in realtà come capita spesso
quando si tratta di prestiti per parole entrate nel italiano solo legate a parti del corpo arredamento cose
quotidiane molto semplici una parola è stral strale in lingua poetica oppure da malma abbiamo idea di
melma il fango, oppure che riguarda invece l'architettura così stainberba stain pietra berga abitazione,
quando una casa è mal ridotta con caratteristiche orrende è un residuo delle case in cui la vita non era
per niente rosea le case di pietra evavno queste caratteristiche di povertà e decadenza poi altri termini
come palk palco e balk balko che vuole dire fienile e diventa invece balcone perchè nei fienili c'era una
parte un soppalco e viene da palj il palk era una panca che correva lungo le pareti dove ci si poteva
sedere poi entra nel linguaggio grazie all'italiano grazie al successo del teatro italiano il palco è quello del
tetaro quindi diffusione della cultura italiana invece da fienile soppalgo nella parte superiore dove si
trova il fieno, e da li poi siamo passati a balcone un altro termine longobardo è federa che era però il
cuscino di piume il letto divestito di piume prima ricoperto da foglie e poi materasso in italiano ha avauto
una specializzazione e indica la federa del cuscino che si incrocia con fodera termine indoeuropeo che ha
lo stesso etimo, oppure termini che non diremmo mai cosa può diventare in italiano zana: è lo zaino
perchè zana perchè era un cestino una sorta di contenitore dove si tenevano si portavano le cose e si
portava a spalla e da li passato arrivato fino ad oggi ed è incredibile. zanna è un germanismo che in
italiano significava denti ma si è specializato come zanna degli animali invece in altre lingue germaniche
lo troviamo con il significato di dente con le rotazioni del caso dente in tedesco si dice: zahn o teeth
inglese, altra parola la palla che è la nostra palla di stoffa fatta si stenzi, il latino si diceva pila ma italiano
usa termine germanico oppure zecca animaletto brutto che è passato a indicare la persona insistente
probabilmente si collega al termine grattare e quindi grattarsi e avere animali addosso era un tutt'uno
ancora anche questo strano il termine sterz che è lo sterzo che viene da aratro che il contadino guidava i
buoi e dava con lo sterz la direzione agli animali e da li arriviamo a sterzo dell'auto neanche della bici
quello è manubrio oppure un altro strano e interessante è mago, ma non è il mago lo stregone vuol dire
stomaco, viene fuori la parola magone, qunado abbiamo il magone quindi un vuoto allo stomaco una
sensazione di tristezza collegata allo stomaco ti prende la parte centrale e spesso non abbiamo fame e
viene da li tra l'altro un significato traslavo non concreto oppure spanna la spanna indica la mano ora
passa a indicare unità di misura la spanna è 20 centimetri quindi se devo misurare un ogetto faccio
velocemente in realtà misuro le spanne quindi ogni pollice e migliolo sono 20 centimetri e riesco ad
isolare e si usava anche nell'antichità altro termine è strunz che significava sterco sabbiamo da dove
viene, anche li un termine attraversa i secoli e perde la connotazione originaria. perde la connotazione
concreta non connotata e assume una connotazione dispregiativa, alcuni verbi biskizzan bisticciare
skerzan scherzare straufinon grattare via quindi strofinare, simile al tedesco tipo mago maguen stomaco

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in tedesco, verbi rimasti nel tedesco, poi abbiamo trin kan vuol dire bere in italiano trincare ha una
connotazione spregiativa non acqua ma vino, chi si ubriaca chi ama bere e alzare il gomito quindi ha una
connotazione specialistica però nelle lingue germaniche no tipo drink bere, tedesco trinken quasi uguale
abbiamo aggettivi gram gramo nel senzo di triste list nel senso di lest svelto aggettivi longobardi poi milzi
che è milza parti del corpo e poi schina che è schiena, wankja diventa guancia questa parola cosa
succede la doppia w diventa gu poi come in tutta la romania la velare k accanto alla vocale palatale che è
una i semi vocalica viene palatalizzata in italiano diventa mediopalatale ch, un altra parola longobarda è
zazera: peli lunghi la capigliatura lunga e incolta, zazera la testa probabilmente il termine forse applicato
alla capigliatura dei longobardi frangetta barba e capelli lunghi sporchi incolti avevano una zazera e con
questo significato spegiativo abbiamo anche muff muffa e un altro verbo hruzzan russare oppure strozza
vuol dire gola ma la strozza in italiano è un po un termine volgare nn brutta parola ma popolare, verbo
strozzare nn connotazione negativa. ultimi 2 uno è noca che è la nocca delle mani e si scrive khohha in
inglese knock bussare, parola italiana bucato nn nel senso di buco ma biancheria lavata e pensiamo alle
lenzuola bianche messe a stendere perchè pare che l'etimologia sia buko verbo voleva dire lavare con
lisciva con liscia quindi sostanza rende bianchi i tessuti e ne è rimasto il bucato in questo senso., alberto
guido aldo che vengono dalla lingua longobardi. ora superstrato in gallia:

la gallia ha avuto una storia movimentata e differenziata per la parte settentrionale e meridionale,
vediamo una popolazione meteora ha fatto danni e ha attraversato mezzo impero sono i vandali,
traiettoria verso occidente abbiamo un attraversamento della gallia poi traiettoria comprende la spagna
e si conclude in africa dove c'è un regno con incursioni in italia nelle isole, i vandali saccheggiano la gallia
per 3 anni nel 406 quindi si tratta appunto di un fenomeno che non ha volontà espansionistica di
conquista ma solo di saccheggio, meteora dove i saccheggi li lasciamo dilaganti in spagna, una
popolazione invece che ha più influenza per la storia è i visigoti, la gallia dopo la caduta dell'impero
romano, copre parte meridionale della gallia in una zona che è a occidente, i visigoti li troviamo nel 5
secolo, quando cade il regno come alleati dei romani difensori della frontiera del basso danubio quindi
federati alleati, essendo però una popolazione con caratteristiche predatorie per ben 3 volte entrò nella
gallia e effettuò saccheggi, nel 401 quindi all'interno del territorio romano nel408 e 410 poi c'è una
svolta nel 425 quindi siamo prima della caduta dell'impero riescono a ottenere un territorio all'interno
della gallia fa parte dell'invasione pacifica di cui abbiamo parlato e ottiene un nucleo un insieme di 7 città
dai romani che permette di creare un regno indipendente con capitale tolosa si stanziano li creano il
regno alieno da quello romano e continuano la loro opera come alleati dei romani questo regno viene
poi eliminato nel 507 perchè è l'anno in cui avviene una battaglia la battaglia vouillè quando i franchi
conquistano tutta la gallia, perchè decidono di annettersi i territori che non avevano e i visigoti vengono
sconfitti quindi un regno che dura poco, mezzo secolo non molto, un altra popolazione arriva in francia
sono i burgundi erano nel momento della caduta impero romani sulle rive del lago di ginevra stanziati li,
diciamo che era una popolazione non troppo bellicosa avevano un loro regno con la caduta dell'impero si
estendono i territori comprendendo la svizzera francese allargano il territorio troviamo espandersi nella
zona del rodano e occupano un territorio chiamato burgundia dal nome del popolo, zona borgogna, sono
alleati ai romani si convertono precocemente al cattolicesimo un popolo che tende ad assorbire dalle
altre popolazione ha un indice di adattamento e in effetti dopo l'arrivo dei franchi e la conquista franca
della gallia quindi anche loro sconfitti dai franchi e assorbiti dalla popolazione esistenze la lingua si

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estingue e rimangono semplicemente poche tracce nella lingua del territorio nel 6 secolo la loro lingua si
era estinta e nella zona meridionale quindi lingua visigota lingua burgunda hanno avuto poco tempo per
avere efficacia come lingua di superstrato poche tracce nel francese qualcosa dei visigoti nei pirenei
stanziati in maniera massiccia e troviamo traccie dei burgundi nella lingua franco provenzale la zona dove
vivevano, il discorso di visigoti e burgundi è storico ma molto poco linguistico, i franchi erano un popolo
organizzato e bellicoso e li vediamo stanziati nella zona settentrionale, carta che riassume un po
l'espansione dei franchi da un nucleo centrale che era chiamato austrasia e vivevano sulle rive destre del
reno, sono rimasti toponimi dai loro stanziamenti apparte la francia anche la franconia o francoforte
sono toponimi che indicano il loro stanziamento, i nomi di solito tendono a rimanere quelli originali
quelli dei luoghi un toponimo risalga alla lingua di sostrato e non lingue successive anche i romani non
riuscirono a cambiare i nomi dei luoghi e dei fiumi ma troviamo toponimi francofoni da dimostrazione
del peso e rilievo che la popolazione aveva da un punto di vista linguistico il sovrano era clotodeo, il
primo merovingio nel 486 arrivano nella gallia del nord, in questa zona che chiamano neustria, cioè la
nuova terra era la zone che corrisponde alla parte settentrionale della francia di oggi inizialmente
rimasero qui ma nel 507 sconfiggono i visigoti e poi svonfissero i burgundi annettono tutta la gallia sono
padroni dell intera gallia nel 6 secolo e la gallia verrà chiamata francia per suggellare il loro possesso, il
loro regno fu molto esteso anche in italia è venuto carlo magno e conquista il territorio longobardo
annesso al regno dei franchi quindi zona romanza sia germanica la sassonia baviera svevia era una zona
in mano ai franchi naturalmetne la loro presenza diede il via a un processo di integrazione linguistica di
assorbimento che nel caso della gallia riguarda proprio il francone nelal zoan orientale la lingua rimase
germanica nella gallia invvece dal latino lingua locale viene poi presa la lingua della gallia, quindi avviene
la conquista nel 6 e 7 secolo e si condlude nel 8 secolo, nel 700 si parlava gia un volgare romanzo con
connotazione franconi, dal punto di vista politico il regno dei franchi costitui la prima unità politica della
nuova europa i franchi creano un organismo potente e lo dice la somma dei loro territori e creo un punto
di riferimento per altri paesi meno forti il papa volendosi difendere dai longobardi si rivolge dai franchi
perchè entità politica forte, questo assorbimento questa forte presenza nel territorio, linguistica nella
gallia è dovuta al fatto che i franchi avevano una densità alta i visigoti invece non erano molti quindi la
densità li aveva aiutati erano presenti nel territorio e mantenevano contatti terra d'origine, e con
elemento germanico che non erano romanizzati i visigoti lo erano i burgundi anche ma mantenevano
alto questo lato germanico della loro lingua e questo fece si che influenza francone sulla lingua latina
fosse forte la lingua francese è la lungia romanza più germanica che si abbia in europa non c'è stata una
capacità di far sparire il latino perchè il francone poi viene assorbito dal latino ma l'influsso lessicale e
fonetico che non avevniva quasi mai è stato molto forte e i franchi adoperavano una politica di fusione
intelligente assomigliava a quella romana consisteva nel dare incarichi a corte agli intellettuali ai
funzionari della vecchia aristocrazia quella latina a usare istituzioni romane e a convertisri al
cristianesimo anche questo evento importante finchè rimanevano ariani separavano le razze e la fusione
era difficile il latino continuò a essere la lingua della religione amministrazione usata in campo giuridico
quindi persistenza elemento latino i funzioanri chierici si poteva continuare a usare latino per una serie
di attività che erano importanti per la vita sociale e culturale sono franchi in francia i nomi dei villaggi e
dei borghi i nomi dei centri urbani sono celti e lo abbiamo detto ma i nomi dei centri piccoli sono
franconi, qualche termine anzi molti termini entrano nella lingua corrente e come quasi sempre quando
si tratta di lingue di suoper strato hanno a che vedere con la vita pacifica per esempio dalla parola busk

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abbiamo il francese oggi bois lo troviamo busk anche in provenzale come bosc e bosc provenzale entra in
italiano da luogo a italiano bosco e allo spagnolo bosque, forma francese diversa segue leggi fonetiche
individuali, altro termine domestico è gardo antico francese jart e il francese moderno jardin, gli etimi si
dovrebbero scrivere il maiusolo e sviluppi moderni in minuscolo ma meglio in maiuscolo entra anche in
italiano poi abbiamo thwahlia: touaille, forma antico francese termine entra italiano e spagnolo toalla,
tovaglia, da blat abbiamo ble grano invece italiano termine del latino, il redaggio francese è francone poi
in italiano antica forma entrata dal francese biado ma non si usa per un erba mangiata, poi alcuni
elementi che si riferiscono all'architettura per esempio da alla abitazione abbiamo allè antico francese
che possiamo confrontare con termine inglese hall, però è una sala una stanza, oppure abbiamo anche
sal abbiamo invece sallè antico francese da confrontare con sala in italiano e dove provenienza è
longobarda ma non si sa, poi ci sono cariche di palazzo che entrano nel linguaggio corrente per esempio
da kamerling e abbiamo francese chambrelenc si occupava della cura del re quindi alto maggiordomo
era, e poi un altro termine è siniskalk che vuol dire servo più anziano, e diventa nel francese moderno
sènèchal maggiordomo famiglia reale aristocratico o allora mariskart da mara cioè cavallo e skalk servo,
mariskalk si occupava delle scuderie quello che aveva a che fare con i cavalli degli aristocratici. mariskalk
diventa in francese marechal in italiano abbiamo spravvivenze entrambe le forme sinislalco e maresciallo
che è una carica che ha un significato diverso da quella originaria e assomiglia alla forma francese per
mantenimento delle velari originarie ci fa capire che pentrazione italiano avvenuta forma germanica
quindi forma ostrogota longobarda o franca ma entrata dalla forma germanica e parliamo di siniskalk
invece maresciallo è entrata come francesismo in un secondo momento quando la parola aveva
attecchito gia nel francese altre parole, francesi derivano dal francone dal verbo waskon che si leggeva
waskun o waskon nella linaug della gallia abbiamo antico francese gascher che vuol dire lavare e antico
francese il verbo ha fatto concorrenza al latino laver quindi concorrenza termine germanico e quello di
origine latina confrontiamo con to wash del inglese quindi attecchisce in diversi territori, gachè oggi nn è
morto ha concentrato il campo semantico si è specializzato e appartiene alla terminologia tecnica
significa impastare soprattutto la calce quindi movimento specifido dirottamento di significato non
centra il lavare. elementi provengono lingua francone skerpa echrarpe entra in italiano dal francese e
ritroviamo in inglese scarf, dal termine brutis che vuol dire nuora abbiamo la parola bru testimonianze
spie egradanti del francone la parola germanica nel lessico inglese con un altro significado bride la sposa,
poi una parola che ha una storia particolare in tutta la romania è il termine che indica il fanciullo ragazzo
la parola latina era puer, parola uso comune diffusa ma era una parola che nessuna delle lingue romanze
ha mantenuto e tutte hanno invece un termine che non solo è individuale tipoco della lingua ma
misterioso come origine spagnolo muchacho non si sa da vove venga italiano idem ragazzo paragone con
il portoghese rapaz ma nn sappiamo da dove viene il francese usa garcon abbiamo l'etimo a differenza
degli altri e l'etimo è wurkio che vuol dire lavoratore in italiano garzone è ragazzo svolge servizio
lavoratore perciò quindi i termini hanno a che fare con antichità del ragazzo, ma puer termine non
gradito sostituito dappertutto con giri individuali, oppure danzon abbiamo dancer, altra parola curiosa è
waigaro molto voleva dire, prima gaire in provenzale gallio romanzo e poi francese moderno abbiamo
guere che vuol dire niente come si spiega il passaggio non è specializzazione vuol dire contrario
probabilmente significato assunto per uso insistito frequente di gaire nelle preposizioni negative, cioè
non cen'è molto finisce con gaire e quindi diventa nulla, niente questo termine lo abbiamo in tutta la
gallo romania ma anche in catalano che è lingua di confine tra francese e spagnolo quindi lingua ponte

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definita lingua transizione e ha questo termine particolare accostiamo a questo una parola che è naguere
vuol dire poco fa anche questa questa forma è nata da un uso insistito contrazione probabilmente di un
sintagma di una composizione più complessa, il n'y a guere de temps non molto tempo fa, e da qua
abbiamo l'espressione naguere, quindi possiamo spiegare con uso frequente di modi di dire sia
cambiamento di significato sia significato di naguere ancora abbiamo delle parole rinviano ordinamento
feudale, marca territorio di confine territorio cuscinetto tra due territori diversi e abbiamo il markis che
si leggerà marchis difensore della marca quando ancora si pronunciava markis la parola entra in
provenzale come marchess e da qui la parola entra nello spagnolo dove ha lo stesso suono e anche in
italiano marchese y marques, quindi in italiano ha legame con la forma originaria di marka markia la
pronuncia velare dell'italiano torna al francese, tra italia e francia poca differenza e questo termine torna
nel francese con una nuova grafia che corrisponde alla pronuncia velare e non palatale, per influsso
dell'italiano, la formula maruis dal 16 secolo ai giorni nostri dalla forma ber che era baron complemento
oggetto viene dal francone baro che vuol dire uomo libero, assistente del conte poi nella specializzazione
nel ordinamento feudale, e poi una carica vera e propria nella gerarchia aristocratica il barone invece in
spagnolo varon indica maschio, vicino alla parola originaria all'etimo, ancora qualcosa a differenza di
quello che accade con le lingue di superstrato entrano in francese dal francone termini indicano
sentimenti modi di essere è accaduto anche in italiano con il longobardo di solito il passaggio avviene
con oggetti concreti in questo caso no, questo haunitha diventa haunth indica un sentimento particolare
significa vergogna ma la sfumatura è quella del termine connotato dal punto di vista letterario l'honta
caratterizza comportamento vigliacco del guerriero, il cavaliere che si copre di honta va in ritirata si
sottrae al duello comportamento contrario all'etica cavalleresca e un po lo manteniamo questo senso,
honta qualcosa di diverso da vergogna, altro termine è urgoli che diventa orgueil quindi orgoglio che ha a
che vedere con la consapevolezza del proprio valore non in senso negativo la deriva del significato sta nel
orgoglio che diventa arroganza la donna si macchia di orgoglio tratta male l'uomo che la ama lo sprezzo
la connotazione negativa ma l'orgoglio può essere positivo consapevolezza del proprio valore, un suffisso
produttivo poi è isk che paragoniamo a ish inglese che si giustappone a un termine gli da un significato
particolare il franchisk per esempio produce in latino franciskus e franciskus produce antico francese
francais, da francais abbiamo due significati due significati affini due forme, uno è francois che è il nome
francesco e un altro è francè francese aggettivo quindi, altro suffisso è art lo troviamo come forma sia
nomi propri che aggettivi quindi bernard gerard i nomi di origine francone per il suffisso, ma anche
aggettivi per esempio termine bernart o couard codardo il nostro suffisso, cauda + art e rende bene le
connotazioni alla base quello che ha paura mostra la coda quindi gira le spalle e fugge e per associazione
essere umano non affronta il pericolo, difficile che popolo di superstrato cedeva fonemi nuovo ma ne
abbiamo dal francone tipo h che era caduto in disuso gia in età quasi arcaica probabilmente parole latine
con h inizialmente ispirate poi cade aspirazione e quindi h nn si pronuncia poi nelle iscrizioni di pompei
nei graffiti c'è la h messa a sproposito anche dove non era necessario, il francone aveva invece un h
aspirata con arrivo dei franchi in gallia viene reintrodotto e le parole riacquistarono appunto la
aspirazione piano piano aspirazione andò a perdersi però impedisce la lieson parole che iniziavano con h
non permettono lieson nel francese di oggi abbiamo un fenomeno di commissione dei due elementi
latino e francone in alcune parole per colpa della h che c'è e non c'è il latino altus per sempio che vuol
dire alto si uniscce al francone + hoh e genera la forma francese haut che deriva da altus e hoh, da
entrambi gli idiomi della gallia, un influenza conseguenza della dominazione francona in italia è stata

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però a parte la diretta sui singoli lemi è quella di accentuare e rendere definitiva separazione linguistica
della gallia vendiamo la francia linguistica oggi, avevamo nel medioevo la parte settentrionale definita
lingua d'oil la denominazione lingua d'oil e lingua d'oc deriva da dante ha fatto classificazione sulla base
del modo in cui popolazioni avevano di dire si paricella affermatica si nella lingua del nord era hoc ille e
abbiamo oil, antico francese invece provenzale solo ok e quindi abbiamo lingua hoc, italiano invece si
usava particella sic quindi si e per tornare a noi avevamo tutta la parte settentrionale caratterizzata dalla
presenza del francone dai franchi territorio settentrionale loro conquistano parte meridionale ma nn si
stanziarono li significa che le due parti della gallia la parte lingua d'oc più piccola abbiamo spartiacque
dove c'è massiccio centrale ha avuto coesistenza due sistemi linguistici che sono tali perchè le due parti
della gallia hanno avuto una storia diversa sostrati diversi nord celti sud aquitani liguri quindi lingue
differenti tempi e tipologie di conquista latina diversi sud occupato precocemente dai romani colonizzato
profondamente con scuole in ogni città e cn latino parlato molto vicino a quello italia invece parte
settentrionale tempo dopo e ha avuto conseguenze, e poi abbiamo differenza super strato poco
pronunciato al sud visigoti e burgundi sn stati poco meno di un secolo e erano popolazioni parlavano
latino nn avevano identità linguistica spiccata al nord invece conquista franca popolazione germanica con
intensità di presenza che ha avuto influenza forte nella zona settentrionale stanziamento francone nel
sud quasi inesistente quindi dialetti provenzale sono tutti dialetti abbastnaza vicini alla base latina e
diversi da quelli della lingua d'oil boggognone franciano lingue che hanno caratteri grmanizzazione
pronunciati, nelle lingue medievali nn esiste lingua standard in letteratura parliamo di differenza lingua
oil e hoc per motivi storici ma quando si faceva letteratura le caratteristiche erano quelle dello champ noi
lingua standard nn esiste solo parlate locali una coinè a partire dalla lingua oil lirica trovatori ma coinè
significa nn standard possibilità di coesistenza elementi rapportabili a territori diversi lingua di un poeta
poteva avere tratti del limosino quindi nn era esclusiva ma inclusiva e troviamo nella cartina francia
moderna zone di transizione lingua franco provenzale lingua dei burgundi che troviamo in svizzera in
italia e il pittadino che sn zone cuscinetto di transizione sistemi linguistici con caratteri misti nn spiccati
ne direzione sistema dìoc ne dìoil poi basco altro colore il bretone lingua di stampo celtico a livello
dialettale, passiamo alla spagna, partire dai vandali che dalla gallia devastano la spagna la loro
permanenza viene interrotta dall'intervento dei visigoti che nel 416 li cacciano, i vandali entrano quando
impero romano era in piedi e i visigoti erano alleati dei romani li eliminano e loro andranno in africa, in
africa creeranno un regno spazzeranno via la latinità italiana e creano un regno vandalo che copre la
zoan odierna algeria tunisia e tripoli, latino cancellato e entra a far parte della romani perduta o
sommersa, da qua vanno poi in sicilia sardegna e corsica definitivamente cacciati poi da bisanzio,
apporto linguistico vandali nullo i visigoti invece hanno fatto tutto un giro sono stati importanti il loro
viaggio molto frastagliato in italia arrivati in italia la percorsero fino alla punta e si diressero in spagna
nella parte meridionale della francia e poi spagna ebbero ruolo importantissimo e fondante dal punto di
vista politico perchè la unificano la spagna dopo caduta impero periodo di smarrimento e devastazione i
visigoti ebbero ruolo unificante unificazione politica importante ma quella sociale fu difficoltosa e lenta i
visigoti ariani e avevano una politica di separazione raziale una casta dei dominatori nn si mescolava a
quella dei conquistati e nn permettono matrimoni misti quindi ostaoclo a integrazione poi avvenne
conversione cattolicesimo e ci fu la svolta usarono lingua latina per il culto cristiano quindi persistenza
del latino la usarono amministrazione e anche nella letteratura e il visigoto siviglia, influsso lingua
odierna spagnola nn è cosi pronunciato perchè gia latinizzati arrivati in spagna avevano compiuto un

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percorso parlavano gia latino perciò poche parole che appartengono alla lingua visigota entrate spagnolo
per tramide diretto e le parole sono in discussione per esempio il termine ganz che indica oca pare sia di
origine visigota il termine originale in spagnolo moderno è ganso e un termine simile in tedesco lingua
germanica oppure raupa fortino che da ropa che sono i vestiti come in siciliano, roba siciliano ispanismo
poi nomi alfonso fernando ramiro verbo visigoto è gaino che vuol dire spalancare la bocca produce gana
che è voglia vuol dire voglia anche in siciliano, quindi inteso spalancare la bocca per la fame avere voglia
di mangiare, queste cose sono termini germanici ma i germani sn stati tanti e le popolazioni quasi
sempre più di una è difficile ricondurre a uno o a un altro questi termini quelli portati come esempi
hanno base di fondamento ma si può trovare scritto qualcosa di diverso e invece. gli arabi si trovavano in
africa settentrionale e interessano storia della spagna nel 7 secolo africa del nord avevano sconfitto i
bizantini quindi prima i romani poi vandali poi bizantii sconfitto i vandali poi arabi sconfitto bizantini e
distrutto civiltà romanza cio nonostante qualcosa di latino rimane nei dialetti arabi berberi e poi reperti
archeologici zone africa tipo tunisia, mosaici, ci sono lapidi, non è salubre andare in questo momento ma
ha reperti meravigliosi tenuti benissimo più brillanti di qui, naturalmente la conquista araba dell'africa
che muoveranno verso la spagna saranno islamizzate come arrivano sbarcano a gibilterra gelbetaric vuol
dire molte di tarik che era il loro capo il comandante che sbarca sulla rupe che prese il nome del
comandante e abbiamo da la gibilterra da li lo sbarco avviene nel 711 e gli arabi arrivano dal sud e
sconfissero i visigoti che si trovavano appunto inizialmente in tutta la spagna conquistano la zona
meridionale e si diressero verso la gallia per estendere il territorio ma dopo conqsuita lingua d'oca
fermati da carlo martello a poitie e quindi entrano da la vanno in gallia ma vengono fermati settimania
lingua dochia ma fermati nel 732 da carlo martello e tornano in spagna cercarono di entrare in gallia e
commisero saccheggi guerriglie razzie tentativi per entrare da entità importante tipo nel 778 ci fu
battaglia di roncisvalle che conosciamo grazie all'epica, e comunque il ruolo maggiore lo ebbero in
spagna in spagna i visigoti sconfitti se ne andarono nella zona del nord ovest e nei monti cantabrici
creano regno delle asturie e rimasero li fino al 9 secolo poi iniziano e scendere. movimento visigoti e
riconquista, partendo dalla zona della castiglia li vide zona sud e conquistare spagna togliendola pezzo a
pezzo fino al 12 secolo togliendola agli arabi ma gli arabi ebbero conseguenze sulla lingua e il risultato
della riconquista fu quello di darci partizioni linguistiche all'interno della spagna.

Arabi in spagna, conquistano penisola iberica e azione del popolo romanzo che iniziò questo processo di
riconquista piano piano che si concluse nel 15 secolo, rifugio visigoti regno delle asturie il resto è nelle
mani degli arabi, nel 11 secolo la spagna, non c'è omogeneità delle lingue iberiche la maggior parte
occupata dagli arabi e lingua omozaraba, poi zone che sono alloglotte zone come per esempio attorno a
barcellona si parla il calatano o zone dove si parla il gallego fanno comprendere espansione dell'idioma
nel regno delle asturie, da qui parte il castigliano, poi il vasco ma era li da prima dei romani, aragonese
tutti dialetti che coesistevano e che tutto sommato esistono anche oggi, spagna alla fine della riconquista
spagna attuale, la situazione rispetto quella medievale è cambiata il gallego e portoghese fascia
occidentale poi il leonese nella zone di oviedo, una fascia non troppo grande la gran parte della spagna
occupata castigliano anche parte degli arabi e poi catalano che si è spinto più a sud parliamo degli arabi,
azione sullo spagnolo, bisogna dire che si tratta di una civiltà raffinatissima e non inferiore a quella delle
popolazioni sottomesse, gli arabi avevano molto da dare alle popolazioni che sottomettevano erano
tolleranti per quanto riguarda la religione è importante perchè gli arabi venuti in spagna non era un

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gruppo coeso unico ma un insieme di varie razze berberi ebrei arabi c'erano cristiani erano di divera
razza di diverse tipologie e gli invasori in realtà non hanno problemi ad adattarsi al territorio la loro
tolelranza fa si che accettassero religione cristiana che era monoteista come quella mussulmana quindi
ne ebraismo ne cristianesimo venivano considerate religioni nemiche permettevano matrimoni misti e
lasciarono la libertà a chi volesse di praticare il proprio culto anche se naturalmente le popolazioni
potevano scegliere ma c'era una differenza di trattamento a seconda delle scelte e se abbracciavano
l'islam diventavano mussulmani avevano privilegi invece dovevano evrsare tributi denaro non avevano
privilegi che avevano gli altri, questa tolleranza è la più di facciata non venviano perseguitati ma c'erano
atteggiamenti che dovevano avere in base a quello che è stato scritto e ricostruito alzarsi in piedi quando
entrava un mussulmano cedere il posto a sedere vestirsi in maniera da distinguersi per cui islam era la
religione dominante dello stato e la chiesa era cristiana riconosciuta come religione ma era sottomessa,
quindi succede che molti spagnoli si convertirono per comodità potevano sfruttare la situazione e questi
cristiani si chiamavamno mozarabi e parlavano una lingua mista tra la lingua madre e la lingua araba, gli
arabi in realtà non si romanizzavano quindi bisogna tener presente che il fenomeno che riguarda la
lingua araba è diverso da quello delle lingue germanitche perchè i germani assorbiti dalla popolazione
rpesistente in questo caso abbiamo periodo di mistilinguismo in cui elemento romanzo rimane però gli
arabi in realtà non si romanizzarono e ne colonizzano il territorio totalmente e poi consentivano
matrimoni misti e non portano con se le donne erano solo uomin le donne le trovarono sul posto e le
sposavano quindi questo elemento femminile ha permesso persistenza sopravvivenza lingua romanza
che ra lingua madre di tutti i bambini che nascevano da una spagnola e da un mussulmano, cosa succede
si è perso il latino letterario durante il governo dei mussilmani arabo classico lingua scrittura quindi latino
letterario si è perso si mantiene un elemento romanzo nella lingua in questo periodo lungo di
coesistenza naturalmente molti elementi sia lessicali sia fonetici entrano nelal lingua dei parlanti romanzi
per cui c'è stato una influenza una impronta pronunciata nel castigliano, lingua araba aveva accento
ossitono originario sull'ultima sillaba e questo ha aumentato un pò allora il numero di parole ossitone in
spagnolo quando le parole terminano con consonanti parole arabe venivano ingentilite con vocali finali
vediamo un pò qualche esempio: aggiunta di una finale o e o di una o e resa simile alle parole romanze,
lessico arabo trasposto nella lingua ispanica costa 4000 parole e per lo più appartenenti al campo delle
attività pacifiche, vediamo qualche parola in particolare, dall'arabo harsufa: abbiamo la parola spagnola
alcachofas questo al che abbiamo all'inizio è una aggiunta perchè vuol dire che in spagnolo il termine
arabo con articolo determinativo arabo unito, in italiano carciofo non cel'ha l'articolo, le parole iberiche
le riconosciamo dall'arabo grazie a questo articolo agglutinato, perchè c'è questo fenomeno? perchè la
popolazione le contingenti arabi stanziati in spagna costituiti in buona parte da berberi e i berberi erano
stati islamizzati in tempi recenti non distinguevano articolo determinativo nel loro sistema linguistico non
esisteva e lo consideravano un tutt'uno e lo hanno portato in arabo, altra parola che viene dall'arabo è
ruzz abbiamo arroz che è riso, o sukkar che è azucar, la a è sempre dell'articolo, poi da qutun che vuol
dire cotone abbiamo algodon, dalla forma spagnola abbiamo il passaggio al provenzale spagnolo alcoton
e poi da li abbiamo francese antico auqueton che vocalizza la l in certe condizion e poi succede la stessa
parola cutun pasa in italiano senza articolo come cotone, e passa per vicinanza al francese coton e dal
francese al catalano cotò, e al portoghese cotao, diversi viaggi che l'etimo ha compiuto, ancora abbiamo
da az zayt abbiamo lo spagnolo aceite che è olio,assomiglia al nostro aceto ma l'etimo è arabo, da
barquq abbiamo albaricoque che viene dallo spagnolo altre parole che le troviamo dappertutto non solo

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in spagnolo perchè hanno prestigio e competenze in generale della cultura molti termini della
matematica astronomia entrano in tutte le lingue romanze e non se ne sono andate tipo laimun oppure
abbiamo garra abbiamo jarra e in italiano giara, tassa è simile taza e tazza, un termine particolare è ar
ramla che significa striscia di sabbia, accanto al fiume e diventa rambla strade ma prima erano queste
piccole spiagge vicino al fiume o capi di abbigliamento da guba abbiamo aljuba la jota nel medioevo si
leggeva g vicina all'etimo poi assume un altro suono, questa parola entra in francese abbiamo jupe che
entra in francese tempo crociate, aristocrazia gallo romanza partiva in guerra per conquistare luoghi santi
recuperarli periodo di movimento di uomini e di assorbimento di vari elementi linguistici e culturali da
luoghi orientali ma anche da tutti i luoghi dove c'erano i mussulmani poi abbiamo un altro termine che è
babus abbiamo babucha che sono le calzature arabe, accezione particolare le scarpe da casa, ci sono altri
termini che hanno fatto un giro dell'europa molti appartengono al gergo marinaresco come almirante
per esempio ammiraglio risalgono dominazione araba. l'apporto elemento arabo è stato importante per
la lingua castiglaina ma non così tanto da cancellare la lingua presistente si mantenne venne parlata
molto tempo ci sono poesie scritte in mozarabo rappresentano reperti delle prime attestazioni
liriche,ritornelli e parti di componimenti in arabo classico scritte in mozarabo perchè appunto vita
culturale andava avanti, gli arabi non cancellano lingua romanza, altrimenti il castigliano non sarebbe
così vicino all'italiano è solo un apporto importante ma non elimina la lingua presistente che è risorta
quando avviene la riconquista del paese. conquiste più tarde adesso, una seconda ondata di invasioni
risale al 9 e 10 secolo e vede protagonisti gli arabi e poi i normanni oggi cerchiamo di parlare degli arabi,
oltre che in spagna gli arabi vanno in sicilia, la sicilia in mano ai bizantini quando arrivano gli arabi,
conquista preceduta da incursioni arabe isola vicina all'africa quindi ci sono stati saccheggi e tentativi e
poi la conquista avviene nel 827 che durerà fino al 1091 anno in cui avviene la conquista dei normanni
popolo romanzo, possibilità di arabizzazione sicilia possibilità siciliano lingua neoromanizzata, è avvenuta
in tempi abbastanza rapidi e continui, pare che la zona di partenza fosse mazzara nel 827 quindi è la
prima conquista poi palermo nel 831 quindi messina nel 843 era passato qualche anno poi
castrogiovanni che è enna che cade nel 859 poi siracusa nel 878 poi risalgono catania probabilmente
900, due anni dopo taormina 1902, anche girgenti che è agrigento e diventano padroni della sicilia, ma in
realtò abbiamo anche una serie di contatti e di possedimenti in italia nel sud soprattutto, parti con i
puntini rappresentano zone che sono sotto il controllo arabi o avevano modo di circolare città benevento
napoli salermo caeta evavano a che fare con gli arabi non disdegnavano il contatto con gli arabi invece le
altre parti territori rimanevano bizantini, quindi non c'era una diffusione vera e propria ma una presenza
in delle fasce appartenenti ai bizantini e ambie zone invece arabe in italia non si parla mozarabo c'è una
commisione linguistica ci fu in sicilia, i termini entrati in generale nell'italiano sono termini che
appartengono come per lo spagnolo alla navigazione al commercio e non c'è agglutinazzione c'è la
differenza quindi parola italiana viene dall'arabo e presenta la particula agglutinata vuol dire che è
entrata dallo spagnolo anche il termine alfiere arabo che è arrivato mediante il passaggio dello spagnolo
alfers, ancora termine qars arabo significa dal latino latinismo vuol dire castello fortificazione,
costruzione questo qasr arabo entra in italiano come cassero che sarebbe coperta nave da guerra, in
spagnolo è alcazar, un prestito di ritorno da castrum latino. da dar sina che sarebbe cantiere edile
abbiamo in italiano darsena che è la stessa cosa entra nell'idioma nel dialetto veneziano come arsenale,
stesso etimo, e come arsenale in italiano, arsenal dialetto veneziano ed entra terminologia
internazionale, mahzin magazzino perchè era capannone, poi parole come zucchero, sciroppo limone

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agrumi arancia, zafferano, vengono tutte dall'arabo, ancora abbiamo sikka zecca dove si creano gli
zecchini il denaro terminologia commerciale è una parola che ci fa capire che uno dei talenti dei campi di
prestigio degli arabi era economico commerciale, da zecca abbiamo zecchino o il francese sequin, altri
aggettivi misquin che voleva dire povera invece italiano meschino sfumatura diversa non povero
economicamente ma povero di animo, una persona meschina una povertà emotiva dell'animo ma non
della tasca insomma, misquino è un poveretto ha una sfumatura non concreta, quindi quando si
compatisce qualcuno si dice meschino nei dialetti, poi abbiamo azul ci da azzurro, e la stessa parola la
troviamo in spagnolo, ci sono altri termini ma basta così. Nomi di città dati dai superstrati è raro solo se
sono di particolare importanza, gli arabi influenzano i nomi dei luoghi: Mars allah porto del signore,
porto di Dio, e si tratta di marsala, ma ci sono altre città che abbiamo in sicilia caltagirone, caltabellotta,
calatabiano, calatafimi: hanno la parte iniziale cal che viene da qualat che vuol dire fortezza, quindi un
centro fortificato e ce ne sono tante altre, sono numerose, la parola araba aziz: è dialettale questa parola
vuol dire splendido, e viene da ziza costruzione splendida magnifica si può visitare di nuovo, da aziz
azizzari significa farsi bello, profumarsi ecc... qafiz unità di misura abbiamo cafisu o cavisu, solo chi ha
avuto a che fare con raccolta delle olive lo conosce, unità di misura che sono 12 litri, un cavisu erano 12
litri, haliah: calia le noccioline tostate, i ceci insieme di queste cose si chiama calia, giebia: gebbia il
contenitore dove si mette l'acqua o si mettono liquidi, vasche in campagna di irrigazione raccolta
dell'acqua, piene di alghe e sono profonde, collegate alla gebbia abbiamo la saia, canale di irrigazione,
stradine acqua corre e serve a ramificare ad annaffiare, parola araba giummah: giummu è un pennacchio
un fiocco, giummu è qualunque cosa penda e anche del cavolfiore, la forma è quella poi, assimilazione
tratto osco che carettrisce osco umbro a messina c'erano i mamertini di origine osca, talayi: luogo da cui
non visti si osserva, troviamo in spagnolo atalayar che vuol dire spiare, guardare di nascosto, invece in
siciliano da taliari abbiamo guardare, il verbso si è spogliato della connotazioen precisa ed è diventato
guardare, il nostro mongibello: che sarebbe l'etna è un termine che risulta dall'unione di termini utilizzati
nelle due lingue d'uso della sicilia del medioevo mon è da mons che era diventato montis quindi monte e
gilbello vuol dire la stessa cosa in arabo quindi due volte monte: montis + jebel, un altra parola siciliana
quando uno dice che uno è capu rrais: capu latino e rrais sovrano capo in arabo, qualcosa ha a che
vedere con il cibo abbiamo la giuggiulena il sesamo, anche se io la conosco sono la forma ciciulena, il
siciliano è giuggiulena, bisogna vedere qual'è la voce araba, oppure la cassata viene da un termine che fa
dei giri tortuosi viene dall'arabo cascata che è la torta che conosciamo ma arabo qashata viene dal latino
caseata fatta con il formaggio invece la cassata è con la ricotta la parola latina la troviamo nello spagnolo
quesada un piatto fatto con il formaggio, in spagnolo c'è queso che è formaggio, viene da qaseum e non
fortmaticum, invece formaggio e formiu viene dal latino invece spagnolo da caseum viene che poi
diventa il nostro queso. parlando di cibo piatti in sicilia sono arabi tipo i panini di cena li abbiamo solo
noi, con sesamo sopra di provenienza araba la cassata, il cannolo è arabo una serie di piatti che gli arabi
hanno portato qui, tipiche della cultura gastronomica orientale quindi araba.

I normanni sono esploratori, sono dei marinai, partono dalla scandinavia dal nord europa, i loro
movimenti sono marittimi perchè erano marinai e questa esplorazione li porta lontano in islanda,
groenlandia anche in america senza rendersi conto di aver trovato un nuovo continente fondano un
ducato in russia e nel 845 arrivano a parigi in francia, con carlo il calvo e non riuscì ad opporsi e
compiono conquiste locali e poi rollone ottenne una cessione territoriale c'è una installazione grazie a

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negoziati diplomatici e il territorio era quello che oggi si chiama normandia, la città principale era
romoan, dal 912 diventa un ducato e i normanni si convertono al cattolicesimo quindi saranno permessi i
matrimoni misti e si assimilano alla popolazione che esistava li e la loro lingua sarà gallo romanza solo
alcuni termini marinareschi penetrano del francese perchè viene assorbita la lingua normanna, dal
termine normanno vagr abbiamo in francese vague che è onra, in latino era unda quindi non continua in
francese poi bat da cui batel che da odierno bateau inbarcazione, confrontato con inglese boat, oppure
skipa che significava equipaggio: abbiamo il francese el equipèr confrontato con ship nave, come
sappiamo normanni furono in inghilterra anche nel 1066 con guerre e battaglie, battaglia di hastings
passa al mare dei normanni inghilterra primo sovrano gugliemo il conquistatore nell'inghilterra passaggio
gran bretagna che viene conquistata, portò conseguenze culturali notevoli anche linguistiche i normanni
parlavano una lingua romanza e importarono o esportarono lingua romanza in inghilterra e c'è la
romanizzazione la prima fu quella dei romani poi perduta e poi per i normanni parlavano una lingua
francese che divenne lingua aristocrazia mentrw naglosassone lingua del popolo e delle campagne c'è
una biforcazione ma negli strati più alti il francese viene parlato c'era contatto continuo con la francia i
vescovi nominati in ighilterra erano francesi si costruiscono scuole francofone, i rampolli alta società
andavano a studiare in francia si mantenne vivo il rapporto cultura francese, quindi diglossia, perchè
nelle campagne si parla anglo sassone, questa doppia anima durò per 300 anni e la rottura alla corte
inglese con tradizione francese avvenne nel 1399, enrivo IV primo sorano che non parla francese quindi
conseguenze fondamentali, importanti sia letterarie, in letteratura tradizione anglo normanna che ha
generato opere immortali tanta letteratura arturiana, di re artù eroe riscossa gallese noto in gran
bretagna i romanzi della tavolo rotonda nati in questo ambiente e diffusi nel resto d'europa, dal punto di
vista linguistico le basi della grammatica inglese ne sono uscite fortemente modificare, francese lingua
romanza più germanica e al rovescio inglese lingua germanica più romanza che esista per impronta forte
del francese, ci sono dei termini che sono inglesi e che sono di provenienza normanna- to catch viene da
chasser cacciare, chair seria viene da chaise, peace viene da pae, joy viene da joie,to search viene da
chercher cercare, nomi istituzioni pubbliche che sono nomi che vengono dal vocabolario normanno
receive recevoir, oppure realm da royaume, invece country da contrèe, poi alttri vocaboli che
appartengono alla vita privata tipo sir, madam, to dress viene da dressè,rich, poor, o vita quotidina e
cucina dinner per esempio viene da da dinèè francese, invece supper viene da souper alcuni animali
hanno doppia denominazione se è vivo o morto, in inglese l'animale vivo ha un nome indigeno animale
morto ha un nome francese, i cuochi gli chef venivano dalla francia,cow beef se è morta da boeuf del
francese, o il suino che è swine vivo o pok morto che viene da porc,influsso romanzo non solo forte ma
anche abbastanza prestigioso nel senso che noi italiani siamo più bravi nella scrittura utilizziamo termini
familiari e che hanno aggancio con ambito romanzo, che sono parole che in inglese sono ricercate invece
scarsi comunicazione orale le parole non si usano nella lingua parlata spesso sono poco comprensibili e
quindi impronta romanza si sente nella letteralità della lingua. passiamo all'impronta della zona
meridionale italiana quindi i normanni in sicilia, parliamo del 11 secolo quindi 1000 cominciano a venire
in sicilia come mercenari c'erano i longobardi poi bizantini e i saraceni i mussulmani allora i signori locali
erano in lotta con una di queste diverse etine soprattutto bizantini e i mercenari vengono ad aiutare i
signori locali i normanni chiamati vichingui poi tentano conquiste locali per conto proprio il meridione
conquistato da roberto d'altavilla detto il guiscardo cioè il furbo l'astuto e con lui conquista non
sporadica ma importante del meridione ci fu poi un evento importante alleanza dei normanni con il

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papato, nel 1059 ci furono accordi di melfi che sancirono l'alleanza tra i papato e i normanni e li rese più
forti con ruggero d'altavilla che era fratello di roberto nel 1061 abbiamo la cacciata delle popolazioni
bizantine e conquista della sicilia araba vincono la parte araba e divetano i padroni della sicilia la data da
ricordare 1730 in cui ruggero II d'altavilla diventa re di sicivlia quindi diventa un regno, il loro governo
portò la centralizzazione coesione che mancava e si tratta di una serie di popolazione e frammentazione
culturale notevole invece i normanni riusciono a riunire a dare coesione a questa frammentazione con il
tempo federico II entrò nell'impero poi, dobbiamo ora parlare delle conseguenze linguistiche della
conquista normanna che cosa succede nella lingua del siciliano, ma in generale del meridiano i
normandismi in siciliano solo a livello dialettale cosi come quelli arabi: da moucher: nascondere abbiamo
ammucciari nascondere in siciliano, oppure achater prima non c'era era acater normanno che
corrisponde al francese acheter e abbiamo accattari comprare in siciliano, abbiamo la velare la
provenienza è normanna non francese, poi da laid abbiamo lariu, essuyer tipico e poi viene stujari
significa passare la pezza, da ache abbiamo accia che è il sedano, in latino era apium ebbiamo lo
spagnolo apio che vuol dire sedano, sedano italiano viene dal greco che era selinon che diventa selinu in
latino e sedano italiano ma anche in francese celeri, ma voleva dire prezzemolo e abbiamo inglese celery,
trousse voleva dire fagotto oggi per noi è il contenitore dei cosmetici o rigido o no, mentre in francese
trousse è anche semplicemente la busta vuota, datrousse fagotto abbiamo truscuia in siciliano
biancheria che sta dentro un fazzoletto le cocche vengono legate ed è la fuscia che mettevano i pellegrini
all'estrmitò di un bastone e la portano in giro quando viaggiavano, moncel che è un mucchietto abbiamo
munzeddo rigonfiamento del terreno, monzeddu libri un ammasso di cose, da boucher ma in normanno
vucceri che sarebbe il macellaio, per traslato a palermo vucceria confusione, questo termine vucceri lo
troviamo in inglese butcher che è macellaio, o altro termine dialettale è broche che è forchetta abbiamo
broccia, la forchetta. dell'impero dei romani cosa resta? ciò che era un continum interrotto soltanto da
una diversità linguistica tra impero d'oriente e occidente c'è continuità parte occidentale con eccezioni e
un interruzione nella parte orientale unico paese del settore orientale è la dacia che costituisce oggi la
romania esistono poi delle zone che fanno parte della romania perduta, riassumento le popolazioni che
hanno frammentato l'impero dopo la caduta sono gli alemanni che si impiantano si installano in svizzera
questi alemanni erano stanzianti attorno al lago di costanza nel settore germanico e penetravano nel 470
nella zona che oggi è svizzera settentrionale e li interruppero il contatto linguistico tra gallia e il resto
della svizzera, ciò che prima era un continum linguistico subisce un cuneo alloglotto germanizzano il
paese, delle partate romanze e le popolazioni spinte giu nelle valli alpine verso sud tra le valli alpine e
sono le varietà ladine che si parla zona alpi e che non è lingua unitaria ma insieme di parlate quindi in
svizzera abbiamo gli alemanni e non più romanza, poi gli angli e i sassoni si insediano isole britanniche e
lo abbiamo visto portano la loro lingua eliminano il latino, i burgundi si installano nella valle del rodano
romanizzati poi i franchi erano installati nel basso reno, e poi in francia nel basso reno sono rimasti
germanofoni in francia si sono germanizzati, gli ostrogoti in italia i vandali in africa, e i visigoti nella
francia del sud e penisola iberica. alemanni angli e sassoni vandali non si sono romanizzati e hanno
contribuito a creare la romania perduta, gli angli e i sassoni quando arrivarono e conquistano l'isola una
parte di popolazione indigena quindi non anglizzata una parte di popolazione celtica e non romanizzata
scappò attraversa il mare e si installa nella bretagna la piccola bretagna per distinguerla da quella grande
prima si chiamava armodia poi diventa bretagna e diventa di lingua bretone poi del ramo insulare della
lingua celtica, quindi propagine bretagna maggiore si parla il bretone ma la lingua della cultura è il

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francese, la latinità è stata cancellata la parte dell'impero romania perduta, parliamo dei regni romano
barbarici: non erano regni barbarici come abbiamo visto con poche eccezioni la maggior parte dei regni
si piegarono al prestigio romano adottano il latino e si romanizzano in realtà il subentrare di queste
nuove dinastie germaniche al governo imperiale non è stata un operazione pesante fortemente
traumatica nel senso che in realtà tutti i governi vennero inquadrati nell'ambito delle vecchie
amministrazioni aveva una frammentazione amministrativa dal punto di vista gestionale era necessaria
per permettere interventi, il decentramento fece si che dentro le amministrazioni cambiassero i padroni
e accolseo le vecchie strutture amministrative i nuovi arrivati ci fu una persistenza dei sistemi
amministrativi i sistemi fiscali rimasti gli stessi il diritto di base fu quello romani che si integra con quello
germanico che porta delle novità ma di base la lingua della giustizia dell'amministrazione e delle
istituzioni rimase sempre il latino le leggi sopravvissero la cultura aveva il prestigio e fascino e i germani
che venivano in questi territori sentivano il fascino della cultura latina ed erano ammiratori di roma e ci
fu assorbimento insensibile degli uffici romani nelle varie struttre nei vari territori e i vinti continuano a
lavorare come giuristi come insegnanti, in realtà il trapasso non fu traumatico e allora questo non toglie
che la caduta impero romani e arrivo popolazioni diverse da un impronta importante distruggendo unità
della lingua che riguardano i diversi territori, i visigoti i mussulmani ma divisioni interne all'interno dello
stesso territorio paese dei franchi diviso parte orientale germanofona e occidentale francofona la allia
divisa parte parla lingua d'oil e una al sud parla lingua d'oc per motivazioni etniche, la penisola iberica
una parte romanza quella dei visigoti e quella che fu araba mazaramo per un bel po ci furono quindi
divisioni appunto che spesso scappavano un territorio ma che riuscirono comunque a convivere, oltre
agli elementi di rottura ci sono elementi di continuità come in passato la tradizione romana, la giustizia,
la eredità germanica che è diffusa in tutti i territori che erano romani prima e poi elemento di coesione il
cristianesimo insomma separazione tra l'antichità e il medioevo fu progressiva insensibile, ma quindi non
netta non precisa e una separazione graduale, la stessa cosa avviene per la separazione dell'oriente e
occidente, abbiamo parlato del latino con elementi germanici che cambia ma quali sono le dinamiche
interne al movimento? quando si smette di parlare latino e si parla di lingue romanze, abbiamo uno
spartiacque nel 6 secolo, nel 526 c'è un prima e un dopo dopo caduta impero romano uno studioso
italiano un filologo che si chiama avalle ha scritto prima del 600 la lingua quotodiana è sostanzialmente
latina, dopo il 800 la lingua è decisamente romanza, 6 secolo si parlava latino volgare e nel 7 e 8 secolo
diventa irreversibile il passaggio alle lingue romanze perchè persistono lingue supestrato e si lascia il
latino e cambia sempre di più si fissano modalità espressive che diventano norme mentre prima erano
solo delle possibilità delle tendenze locali dovute al sostrato e prima la connotazione dipendeva dalla
classe sociale di apprtenenza e dalla situazione in cui ci si trovava e erano possibilità in senso diafasico,
diatopi diastratico e poi diventano norme fisse, quindi diverse zona per zona le lingue le troviamo gia
formate nel 800 quindi il 9 secolo nel periodo che va tra il 7 e 8 secolo si apre la distinzione tra orale e
scritto, una divaricazione che aumenta e subrentra un sentimento la consapevolezz di questa distanza la
distanza tra la lingua della scuola e la lingua parlata, porta con se conseguenze, non sappiamo quando è
avvenuto il mutamento dal latino al romanzo non abbiamo testimonianze perchè avvenuto nell'orale,
abbiamo tracce scritte ma latino scritto essendo lingua conservativa latino la lingua scritta sempre uguale
a se stessa la scrittura latina nasconde ciò che accadeva sul piano del parlato delle lingue volgari
dobbiamo solo ipotizzare che ci fu la diglossia per cui latino continua a essere lingua scrittura e
letteratura ma lingua parlata lingua volgare, esistevano delle forme semplificate di latino che si usavano

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per rivolgersi al popolo la legge scritta in latino ma nell'esporla il latino subiva una semplificazione per
essere comprensibile dalla popolazione esistono delle tradizioni scritte in latino un latino semplificato,
però in realtà era comunque una lingua non usata per la comunicazione quotidina la distanza andava
aumentando, quando si parla di sonsapevolezza gli intelletuali si rendono conto della incomprensibilità
di questo latino, in un decreto a un concilioo ecclesiastico avvenuto a tours nel 813 si raccomandò ai
prelati a tutti i rappresentanti della chiesa a chi effettuava le prediche di tradurle nella lingua che viene
detta rusticam romanam linguam, quindi bisogna una volta composta la propria predica nella lingua della
cultura ma nel rivolgere le prediche dovevano effettuare una traduzione, trasferire tradurre il latino nella
lingua rustica volgare romanza della romana quindi ci si era resi conto del distacco tra lingua scritta
quella della cultura e lingua parlata, altro ruolo importante nell'emergere dei volgari è data dalla
rinascita carolingia, siamo nel 800 e consiste in una restaurazione del latino della correttezza
grammaticale spazzare via le forme di latino semplificato e la diffusione delle scuole di un latino corretto
ripristino della grammatica uso letteratura come una lingua puramente latina le conseguenze di questa
volontà furono opposte a quelle che si desideravano essendo il latino lingua straniera, neanche il latino
maccheronico poteva essere usato e cominciano a comparire nelle scritture sempre più persone non
sapevano scrivere in latino e quindi ci sono delle tracce nel latino fino a dare luogo a letterature
diversificate per lingue che si affiancano alla letteratura latina e fanno ingresso nella storia della
letteratura la prima a muoversi è la francia, il primo territorio a dotarsi di un governo forte, abbiamo
parlato dei carolingi i franchi quindi la francia ha sempre inventato innovato ha avuto la temerarietà di
tentare scuole nuove e si irradia poi nel resto d'europa la cultura, da qui passiamo per concludere alle
lingue romanze oggi, delle lingue romanze conosciamo la lingua madre sono lingue sorelle, molte altre
lingue invece sappiamo solo che sono indoeuropee ma le dobbiamo ricostruire. allora il primo a tentare
di classificare le lingue romanze è stato dante abbiamo un brano del de vulgari elocuenzia scritto in
latino, lingue volgari gia diventate conosciute ed eleganti letterarie tipo italiano ma latino punto di
riferimento per tutto il medioevo, chi dice oc occupa parte occidentale dell'europa meridionale, a partire
dai confini dei genovise. coloro che dicono si stanno parte orientale, i parlanti oil sono a settentrionae
hanno i germani a oriente e a occidente inghilterra e come limite i monti dell'aragona, a mezzogiorno
chiusi dai provenzali e le alpi pennine. la francia era spaccata in due lingue principali francese e
provenzale che davano luogo a due letterature, difficoltà dei problemi.. è difficile la divisione per lingue i
confini non sono netti esistono fascie di transizione e queste fasce sono ibride caratteri misti usando
criteri diversi sociolinguistici culturali i risultati sono differenti quindi le classificazioni delle lingue
possono essere diverse a seconda del criterio adottato per designarle tipo il catalano lingua di confine
può essere considerato come parte dell'occitano la catalogna è appartenuta agli occitani e ci sono
elementi che potrebbero essere occitani, invece altri pensano che fa parte delle lingue iberiche, anche i
dialetti nord italia sono sostrato celtico dal punto di vista sel sostrato e caratteristiche accomunano
lingua gallo romanze fanno parte romania occidentale prosecuzione delle lingue gallo romanze però date
le prospettive appartengono all'italo romanzo, quali sono allora i criteri che vengono usati un linguista
come il tagliavini usa criteri morfologici e sintattici che sono elemento fondamentale delle lingue non il
lessico che può essere variabile, individuare sistemi linguistici differenziati, quali sono? la forma del
plurale: che può essere sigmatico: alcune lingue creano plurale con la s, le lingue iberiche il gallo
romanzo, lingue francesi quindi e il sardo anche, poi plurale vocalico invece come in italiano per
esempio, gallo italico e nel rumeno parte orientale della romania, lenizione presenza lingue iberiche

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gallo romanze gallo italiche invece assente italiano e nel rumeno. caduta e indebolimento delle vocali
finali, la caduta è in francese mentre il mantenimento lingue iberiche nel sardo nell'italiano e occitano,
formazione comparativo con plus oppure con magis o con plus alcune lingue con plus tipo francese
occitano italiano sardo e gallo italico altre con magis invece lingue iberiche ma anche il rumeno. primo a
tentare classificazione nei tempi moderni fu diez:nel 1836 originalità e la presenza di una letteratura, e
ne distinze due a oriente che erano rumeno e italiano, e 4 a occidente di cui 2 a sud spagnolo e
portoghese e 2 a nord francese e occitano, classificazione più articolata fu quella nel 1901 aveva un
criterio geografico meyer lub e elenca delle lingue su criteri glottologici e le lingue erano il rumeno il
dalmatico che viene aggiunto rispetto alla classificazione poi il reto romanzo o ladino aggiunta, il sardo
italiano poi provenzale francese spagnolo e portoghese il mayer lubke considera il catalano propagine
del occitano e infine tagliavini che effettua una divisione del sistema linguistico romanzo in 4 blocchi
balcano romanzo italo romanzo gallo romanzo e ibero romanzo: ci sono lingue che fanno parte di blocchi
diversi perchè ci sono zone di transizione e lingue partecipani di caratteristiche di due gruppi differenti il
rumeno e dalmatico quest ultima estinta lingua balcano romanza ma anche italo romanza quindi lingua
ponte, poi c'è italiano sardo e galloitaliano il fallo italiano fa parte anche del gallo romanzo con ladino
francese provenzale franco provenzale e catalano il catalano fa parte anche dell'ibero romanzo con
spagnolo e portoghese, quindi intere lingue che sono lingue di transizione da un gruppo a un altro con
caratteristiche sia di un gruppo che di un altro quindi sono territorio attigui.

latino volgare: latino parlato non era una lingua unitaria ma era comunque una stessa lingua aveva
elementi comuni omogenei ma permetteva la possibilità di differenze locali che non spregiudicavano la
comprensione da un territorio a un altro e si distingueva per una serie di motivi, elementi di
caratteristiche che esamineremo una ad una, questo settore importante, latino volgare e le sue
caratteristiche, per ricostruire la fisionomia del latino volgare, è una lingua parlata la definizione di latino
volgare è in parte impropia una definizione di comodo che si è imposta negli studi ma trasmette l'idea
che si tratti del latino parlato dagli strati più bassi della società meno preparati da un punto di vista
culturale, le infrazioni grammaticali erano più frequenti in bocca dei parlanti poco colti ma anche chi
aveva una consapevolezza della norma grammaticale imposta dalla cultura quando si trovava a parlare in
contesti meno sorvegliati quindi colloquali infrangeva le norme del latino classico, quindi lingua parlata,
latino comunque quindi in maniera generica e altra questione importante è che si parla di una lingua
differenziata per l'azione dei sostrati il tipo il tempo di romanizzazione ecc, che cosa sono le fonti per la
conoscenza del latino volgare, lingua orale che non abbiamo la possibilità di attingerla direttamente
unica possibilità è quella di cercare di individuare tracce di oralità nei testi scritti, tutti i testi che ci
lasciano intravedere le peculiarità le attitudini dei parlanti latini rientrano tra le fonti per la conoscenza
del latino volgare, abbiamo intanto le opere degli autori arcaici ad esempio le commedie di plauto,
possono essere fonti del latino volgare ci troviamo in un epoca in cui la lingua latina non si è ancora
fissata in letteratura quindi anche la norma grammaticale non si è cristallizzata e emergono in queste
opere tendenze escluse dal latino classico ma vive nel parlato e riemergeranno nelle lingue neolatine, nel
caso delle commedie di plauto è il genere che ci aiuta nell'individuazione degli elementi, le commedie
costituiscono un genere che tende a suscitare il riso degli spettatori, quindi dialoghi dove mette in bocca
ai personaggi il modo di parlare dell'epoca i testi arcaici sono una prima categoria di fonti per ricostruire
in qualche modo aspetto del latino volgare, apparte gli autori arcaici abbiamo le opere degli autori

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classici perchè possono insesire inserti intenzionalmente brani di parlato il caso del satyricon di petronio
un brano famosissimo quello della cena dei malchionis alberto da sfoggio del proprio linguaggio
sgrammaticato e questo brano diventa una miniera di esempi di quelle che erano le abitudini del parlare
latino e del parlato degli strati meno colti della società altanto alla satiricon abbiamo le ad familiares di
cicerono conosciuto come esempio della norma grammaticale classica ma nel momento in cui scrive
lettere non destinate alla pubblicazione che invia ai propri familiari si esprime in una lingua che
sicuramente è meno sorvegliata dei testi destinati alla pubblicazione e le ad familiares sono un esempio
di testi dei quali emergono delle tracce di oralità o comunque di una lingua meno sorvegliata con
infrazioni rispetto la norma grammaticale. vediamo delle proposizioni interrogative introdotta da
pronome relativo e non interrogativo qui rogat tipo? o collum per collus, confusione tra neutro e
maschile, o indicativo per congiuntiv, o complementi introdotti da preposizioni. sappiamo la differenza
tra congiuntivo e indicativo in un tema per esempio ma spesso sbagliamo, obbiettivo comunicazione
orale essere veloce immediata raggiungere interlocutore senza possibilità di fraintendimenti, presenza
complementi introdotti da preposizioni, in latino era una lingua flessiva cioè ogni parola ha una
determinata desinenza che stabiliva la funzione logica della parola all'interno della frase, nelle lingue
romanze noi esprimiamo i complementi con determinate preposizioni quindi spesso un sistema
preposizionale, il sistema preposizionale esisteva nel latino parlato era ripiudato nel latino scritto che si
atteneva alla norma grammaticale ma poi prendono il sopravvento e le troviamo nelle lingue romanze,
ora veidamo una terza categoria di fonti i trattati tecnici uno di medicina del 4 secolo mulomedicina
chinoris, ce ne sono altri a uno specifico sapere tecnico possono aiutare perchè a volte il latino classico
mancava di alcuni termini che indicavano degli strumenti tecnici quindi i trattati destinati a una fetta
precisa della popolazione e si occupavano di un settore specifico possono essere utili nella nostra
prospettiva, il latino di questo trattato è un latino tardo del 4 secolo, e possiamo attingere per ricostruire
il latino volgare, vediamo adesso ai trattati grammaticali e glossari: sono importanti perchè l'obbiettivo
di un testo del genere è fissare la norma grammaticale nel momento in cui ci si rende conto che la tenuta
della lingua sta venendo meno, i grammatici capiscono che il latino ormai inizia a subire dei colpi che la
norma linguistica non è salda come in precedenza e nei loro trattati spesso destinati agli studenti
puntano a ammonire rispetto utilizzo determinate forme in luogo di quelle corrette, noi dobbiamo
focalizzare attenzione alle forme scorrette e accanto ai trattati grammaticali abbiamo i glossari che sono
elenchi di glosse parole con la relativa correzione entra l'appendix probi che è importantissima è un
elenco di 227 parole disposte secondo una specifica formula prescrittiva cioè X Non Y, chi l'ha redatta
ammonisce rispetto necessita di usare forma X corretta e non forma Y forma scorretta, si chiama
appendix probi perchè l'elenco è stato rinvenuto alla fine di un manoscritto di valerio probo e
probabilmente risale visto il tipo di fenomeni che troviamo al suo interno un epoca tra 4 e 5 secolo dopo
cristo, visto inserimento di termini greci probabilmente fu scritto in ambiente africano da un maestro,
vediamo esempi dell'appendix probi fenomeni linguistici imposti e troviamo nelle lingue romanze,
nell'appendix leggiamo oculum non oclum, la forma corretta è oculum ma i parlanti spesso usano oclum
con sincope vocale posttonica, quindi la vocale alla sillaba successiva a quella tonica tende a cadere,
italiano occhio viene dalla forma sincopata non forma latina corretta, poi cavea non cavia
consonantizzazione di e prevocalica, quindi la e breve davanti a un altra vocale diventa una i e diventare
una yod la semivocale, mensa non mesa, abbiamo semplificazione del nesso ns miles non milex, meretrix
non meretris confusione tra s e x, bravium non brabium, alveus non albeus, confusione tra v e b, equus

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non ecus, scambio tra q e c. fenomeni che si erano attestati nel latino parlato dai quali abbiamo esiti
romanzi, quindi trattati grammaticali e glossari dopo vediamo le iscrizioni e graffiti di pompei: le iscrizioni
sono importanti e ci riferiamo non a quelle ufficiali ma private soprattutto quelle realizzate nelel regioni
più periferiche dell'impero, spesso affidate a scalpellini non coltissimi commettevano errori in base al
loro modo di esprimersi, se leggiamo in un iscrizione abet senza h inizialecapiamo che evidentemente
non veniva pronunciata o oclu per oculum capiamo che la sincope della vocale post tonica era avvenuta
e anche la caduta della m finale cosa che si verificherà nelle lingue romanze infatti le continuazioni delle
lingue romanze dipendono da un accusativo pre odierno, il vantaggio delle iscrizioni e che sono amovibili
non si possono spostare quindi ci danno la possibilità di collocare geograficamente un fenomeno, e
soprattutto nel caso dei graffiti di pompei abbiamo la possibiltià di collocarlia cnhe cronologicamente si
tratta di scritture estemporanee realizzate prima del 79 dopo cristo prima dell'eruzione del vulcano,
quindi ci permettono di collocarlo a livello grografico e cronologico, o scapellini ignoranti o da privati
come nel caso di graffiti di pompei che lasciavano scritte sui muri delal città ci danno informazioni
importanti sulla fisionomia del latino parlato, abbiamo poi le opere dgli autori cristiani ad esempio
sant'agostino tertulliano sono importanti perchè sappiamoc he cristianizzazione coinvolge strati più bassi
della società era rivolto a loro il messaggio evangelico quindi devono farsi capire da ascoltatori e lettori
che non hanno competenza artistica altissima e i padri delal chiesa hanno la necessità di trsferire dei
concetti della religione che in latino non avevano un corrispettivo non esisteva a volte un termine
specifico per indicare un oggetto astratto o concreto e gli autori cristinao arricchiscono il lessico del
latino volgare, quindi le opere degli autori costituiscono un importante fonte per la conoscenza del latino
volgare, la vetus latina traduzione bibbia grego al laino risale 2 secolo dopo cristo molto antica ma ci da
testimonianza di un latino alterato peregrinatio aetheriae ad loca santa, che rappresenta un diario di una
pellegrina che parte per un pellegrinaggio per i luoghi santi e redigge un diario della redenzione in un
latino sgrammaticato rispetto al latino classico, opere autori cristiani poi abbiamo note tironiane e
abbreviazioni in manoscritti sono un sistema stenografico elaborato dal tirone alberto di cicerone trscrive
durante la proclaamazione ciò che dice cicerone mentre era intento a ringare quindi sitrascrivono le
orazioni quindi le note tironiane sono abbreviazioni e lo scioglimento delle note tironiane dei manoscritti
possono avvenire anche in maniera scorretta secondo il sistema espressivo dei vari copisti, facciamo un
esempio da mensa che viene abbreviata in un manoscritto con ms per esempio e si scioglie
l'abbreviazione non mensa ma mesa noi deduciamo che il copista era solito a semplificare il nesso ms e
quindi in quella area geografica si stava affermando quest atendenza alla semplificazione del nesso
consonantico ns, anche le abbreviazioni possono essere utili, anche i diplomi sono testi che uscivano
dalle cancellerie dei vari regni scritti nel latino tardo e per questo contaminati da un punto di vista
linguistico e anche persi tardi possono essere utili per ricostruire il latino volgare, abbiamo visto le fonti
utili per definizione del latino volgare, se non avessimo nessuna di queste fonti a disposizione per
spiegare alcuni esiti nelle lingue romanze dovremmo ricorrere al metodo comparativo che consiste nel
mettere a confronto alcuni esiti romanzi tra di loro per ricostruire la base del latino volgare che ha dato
loro origine, una situazione simile c'è stata per spiegare origine termine carogna, il metodo comparativo
quindi serve quando non abbiamo una fonte che ci attesta alcuni esiti di lingue romanze ricorriamo al
metodo comparativo e mettiamo a confronto degli esiti nelle varie lingue romanze ad esempio la parola
carogna in italiano ha un corrispettivo spagnola carogna, francesce charogne, provenzale caronba, ecc
non si riusciva a individuare una base del latino volgare attestata dalle fonti e mettendo a confronto

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questi esiti si è ricostruita per via ipotetica la base caronia perche solo caronia giustifica
contemporaneamente nel italiano nel francese nel provenzale e nello spagnolo quindi abbiamo asterisco
per indicare che è una base non attestata ma ricostruita per via ipotetica quindi caronia dipende dal
latino classico caro carnis che vuol dire carne, successivamente alla ricostruzione del latino volgare non
attestata è stata individuato un documento in cui è presente caronia e oltre a darci conferma del termine
caronia che da orgiine a esiti romanzi e ci testimonia del fatto che usare il metodo comparativo è un
modo corretto per ricostruire le basi del latino volgare che danno origine alle lingue romanze, prima si
trova con metodo comparativo e poi invece viene trovato un documento in cui è effettivamentepresente
caronia ci conferma che caronia esiste e il metodo comparativo soccorre nel momento in cui non sono
disponibili le fonti che ci consentono di giustificare esiti lingue romanze, i diplomi insieme nutrito di
documenti che lasciano trasparire in scelte grafiche le tendenze i diplomi che venivano fuori cancellerie
italiane anche se scritti in latino tardo spesso presnetavano s finali la dove non c'erano perchè la s finale
in latino era una marca di plurale, italiani tendenza a iper correttismo quando scrivevano in latino, i
diplomi interessanti per le scelte grafiche, un importante fonte quindi, ogni parola declinata in vari casi
che sono i nostri complemento e carnis è il genitivo il complemento di specificazione,. dopo aver
osservato quali sono le fonti che ci consentono di ricostruire il latino volgare indaghiamo le branche e
iniziamo dal lessico, in generale il latino volgare è una lingua parlata la caratterizza la tendenza a evitare
ogni forma di fraintendimento e ambiguità i parlanti vogliono essere compresi facilmente evitare
equivoci, questo obbiettivo caratterizza le trasformazioni nel lessico del latino volgare, le parole soggette
a trasformazioni sono quelle omofone di altr e che hanno un corpo esile, sono brevi perchè le parole di
corpo esile più di altre possono essere esposte a trasformazioni vediamo alcune tendenze del lessico del
latino volgare, a cominciare dallo spostamento e specializzazione semantici abbiamo trasformazione di
parole del lessico latino che in volgare si specializzano da un punto di vista semantico o a cambiare
significato, possiamo partire da os ossis che è osso e os oris che è bocca, ossis e oris sono il genitivo il
caso di complemento di specificazione, si segnala di norma per far capire a quale classe appartiene il
sostantivo ma soffermiamoci sul nominativo os e os il caso del soggetto os e os sono differenziati dalla
lunghezza della vocale, la o di os è o lunga la o del secondo os è breve, la quantità vocalica, mentre noi
distinziamo le vocali in base al timbro grado di apertura in latino in base linghezza vocali pronunciate in
unità di meno e vocali in due unità di tempo e i latini percepiscono questa distinzione, quindi ha un
potere fonologico distingue parole appartenenti a una coppia minima, os con quantità lunga e breve non
si confondono ma quanod i parlanti perdono la capacità di percepire la differenza di lunghezza quando il
latino si sovrappone con le conquiste di roma a lingue che non avevano questa distinzione e questo os co
quantità lunga e breve diventano indistinguibili e si risolve il problema sostituendo os oris con buccam
che in latino esisteva ma significava mandibola e da buccan abbiamo esiti romani bocca bouche e boca
ma il buccam ha subito uno spostamento semantico ha iniziato a indicare la bocca, ma questa
sostituzione ha consentido di evitare ambituità tra os con quantità lunga e os con quantità breve, primo
esempio spostamento semantico, altro esempio riguarda aequus equo uguale e equus il destriero il
cavallo in battaglia, il problema è che il dittongo ae inizia progressimante a diventare una e aperta quindi
avevano una stessa pronuncia e in più altra questione equus il cavallo non è una realtà familiare ai
parlanti a quelli meno colti soprattutto nelle aree rurali o nelle zone periferiche del impero i parlanti
avevano molto più familiare il ronzino cavallo da tiro e si chiama caballus e allora succede un pò perchè
rappresentava un entità più familiare un pò perchè equus aveva omofonia con aggettivo caballus prende

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sopravvento e da origine a cavallo, cheval e caballo, e nn rappresenta specificatamente il ronzino ma il
cavallo adesso, un cambiamento semantico equus scompare rimane nel nostro equestre equino ma
cultismi sono. altro esempio ignis la parola che rappresenta il fuoco però ignis era termine un pò
problematico apparteneva a una 3 declinazione che non era regolare in latino esistevano sinonimi di
ignis focus che indicava il focolare domestico e ara che è fuoco sacro degli dei, viso che ignis era termine
complesso visto che il focolare domestico rappresentava qualcosa di concreto ai parlandi focus prende
sopravvento su ignis e rimane nei cultismi ignifico, e focus da vita a feu fuego e fuoco, poi abbiamo
domus che è casa e poi mansio che è capanna un caso si specializzazione è la parola casa infatti in latino
la casa indicata da domus e poi esistevano il termine casa e termine mansio che indicavano non casa
vera e propria ma delle abitazioni di fortuna delle capanne e succede che domus il termine latino che
indica la casa subisce una specializzazione e diventa ruomo casa di Dio per il resto visto che 'è la
specializzazione per indicare casa in generale prevalgono casa e mansio casa da italiano e spagnolo casa
invece mansio da maison francese e interessante il sardo dove si dice ancora domo per indicare la casa e
questa particolarità differenziazione del termine si spiega con teoria delle onde, la vediamo nello
specifico. altri casi di specializzazione: cognatus parente di sangue ad aquisito cognato cunado cunhado
portoghese e cummat rumeno, quindi da partente di sangue il significato passa a indicare parente
aquisito cognato della sorella. machina c'è sincope cade la vocale machina era qualsiasi strumento
macchinario per una determinata attività ma da li abbiamo un restringimento semantico e macchina poi
macina uno strumento specifico la mola da mulino, poi necare in latino classico uccidere poi uccidere in
acqua quindi annegare e abbiamo noyer negar provenzale anegar e rumeno ineca stessa cosa orbus che
significava privo di qualcosa poi per frequenza con sintagmi dove orbus era privo di occhi da privo della
vista e abbiamo italiano orbo francese orb provenzale orp e rumeno orb. da un significato passano a
determinarne un altro ristretto abbiamo un altra tendenza cioè accrescimento significa che alcune parole
quelle di corpo esile foneticamente poco consistenti più soggette a trasformazioni e fraintendimenti
vengono ingrandite attraverso aggiunta di prefissi e suffissi, suffisso più usato diminutivo nn modifica
significato parola in senso diminutivo ma accrescere il corpo della parola non inretferisce sulla
sfumatura, auris indicava orecchio ma problema perchè au inizia a essere pronunciato come o diventa un
monodittongo questo auris pronunciato oris si poteva confondere o genitivo di os oris, per indicare
bocca, poi viene beno oppure poteva confondersi con metallo oro, e quindi si interviene obbiettivo
lingua parlata evitare ambiguità fraintendimenti e auris diventa auriculum poi auriculum con
monodittongo diventa oricla con caduta vocale post tonica, che abbiamo visto con oculum oclum e
caduta m finale diventa oricla e da oricla abbiamo orecchia, oreille, oreja spagnolo. si accresce con
aggiunta diminutivo, con diminutivo evoluta a oricla gli esiti romanzi. questo situazione si registra anche
con genu che è il ginocchio anche questa parola poco consistente da un punto di vista fonetico e si
aggiunge il diminutivo genoculum e da genoculum abbiamo ginocchio genoil antico francese che da
genou e antico spagnolo hinojo. poi apis la p intervocalica in apis tende a essere confusa con la v e quindi
nella pronuncia apis poteva sovrapporso ad avis apis è ape avis uccello e allora in questo caso con
aggiunta diminutivo avremo apicula e poi avicellum e da questo i vari esiti. edo che era mangiare pres
indicativo 1 persona edo parola esile ma ha alcune voci verbali era identico al verbo essere presente
indicativo abbiamo edo ma poi 2 abbiamo eds e edis che si trasforma in es e alla terza edt edit che
diventa est quindi era il verbo essere che sono 2 e 3 persona del verbo essere e allora, prefisso cioè
prefisso cum + edo comedo e comedo si estende e si diffonde e da lo spagnolo e portoghese comer. ma

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mangiare e manger derivano da un altro esito che è manducare non significa mangiare ma masticare
quindi manducare subisce uno spostamento semantico non indica azione masticare ma mangiare e gli
esiti di manducare si concentrano nella parte centrale della romania italiano e francese mangiare e
manger si spiega con la teoria delle onde. ingrandimento del corpo della parola con suffissi e prefissi non
modificano la parola ma la accrescono per evitare che si confonda con altre parole simili. poi abbiamo
evoluzione differenziata: uno stesso termine esistente in latino nel latino volgare e nelle varie lingue
romanze assume significati differenti a seconda delle varie aree vediamo plicare significa piegare nella
maggior parte del dominio romanzo continua piegare e francese plier. in rumeno cambia significato e
assume significato di partire, nel sermo casternsis plicare insieme a tentoria indicava azione di
smantellamento degli accampamenti piegare le tende, si smontano gli accampamenti per partire vista
prevalenza di questo sintagma nella concezione del sermo castrnsis in rumeno attribuisce il significato di
partire, quando si smontano le tende, in spagnolo invece llegar ha significato opposto cioè arrivare dal
linguaggio marinaresco, perchè il linguagio marinaresco piegare le vele era azione che si faceva quando
si approdava invece quando si parte le vele piegate, quindi llegar assume significato di arrivare, da una
stessa base latina abbiamo sviluppi con significato differente romania permane significato piegare in
rumeno plicare significa partire in spagnolo significa arrivare. passiamo alla teoria delle onde adesso, nel
momento in cui si realizza un innovazione parte da un centro un centro propulsore di innovazioni e poi si
sviluppa per cerchi concentrici può essere più o meno tardia o precoce a seconda della precocità o
efficacia innovazione può avere forza di estendersi nella romania o fermarsi prima. innovazione
riguardante aggettivo bello, latino classico bello si diceva pulcher pulchra pulchrum pulcher aggettivo
maschile pulchra femminile e pulchrum neutro, si citano tutte e tre le forme, il neutro tende a venire
eliminato e soppresso, pulcher resta maschile pulchra femminile ma presenta un problema di
declinazione finisce in er anche se appartiene alla 2 declinazione e in più quando si declina perde la e
quindi da pulcher abbiamo pulchra è un aggettivo un pò che presenta difficoltà per i parlanti e viene
sostituito da formosus ma esisteva ma non significava bello significava formoso sopravvissuo in italiano
con quel senso subisce allargamento semantico quindi indica bello in generale si estende alla romania
arriva spagnolo hermoso, formoso portoghese catalano formos e rumeno frumos. successivamente,
succede che in un secondo momento si forma un nuovo aggettivo che è bonellum aggettivo che parte da
bon che è la stessa di buono stessa di bene nelle civiltà antiche greche latine c'era la convinzione che ciò
che è buono è bello c'era qeuivalenza tra buono e bello e la radice dava origine ad aggettivo che
indicasse bello ma bonellum si evolve subisce sincope della sillaba ne e diventa bellum italiano bello
francese bel /beau in latino classico bellum indicava la guerra battaglia ma poi viene sostituito dal
germanismo wuerra quindi non c'è rischio di confusione di ambituità. questa seconda innovazione è
tardiva troppo tardi e non ha la forza di raggiungere tutta la romania e in provenzale esistono entrambe
le soluzioni ma in realtà solo zona centrale italia e francia c'è questa innovazione invece nelle zone più a
sud si usa innovazione da formosus. innovazione non è giunta fuori dal cerchio, e si propaga tardi
quando formosus era ormai affermato come aggettivo indicante il verbo non ha avuto la forza di
estendersi a tutto il territorio, ha avuto una sorta di successo limitato a quell'area centrale vicina a
innovazione, caput testa testa vaso d'argilla, in latino il termine che veniva utilizzato era caput mentre
parola testa che esisteva indicava vaso d'argilla, caput si è esteso e abbiamo spagnolo cabeza catalano
cap rumeno cap resta in dialetti tipo capa però testa che esisteva che era vaso d'argilla indica la testa non
si sa il motivo che ha determinato innovazione, probabilmente c'è chi pensa che vista l'abitudine dei

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barbari a bere il vaso di argilla identificato con il cranio dei nemici bevevano per celebrare, ma non è
convincente come spiegazione, subisce cambiamento di significato nell'area centrale francia e italia si
sostituisce a caput, il resto della romania zone periferiche usano caput, sempre con teoria delle onde si
spiega anche la parola zio in latino si diceva avunculus poi abbiamo francese oncle e rumeno unchiu, la v
cade la u anche e la s anche sono sincope il grafema v nn rappresenta labiodentale ma la variante semi
consonantica della vocale u quindi vicine la u e la semivocale u tende a cadere cade la u perchè post
tonica e cade la s finale quindi da avunculus abbiamo oncle francese e rumeno unchiu. in italiano zio e
tio spagnolo portoghese troviamo un esito nn latino ma greco thius e si diffonde da sud verso ovest e
investe area italia e penisola iberica, anche questa evoluzione condizionata dal punto di vista geografico,
i testi cristiani importanti ci consentono di ricostruire il volgare ma incide. aggettivo paganus in latino
significa abitante di un pagus contadino o civile un borghese in oppisizione a aggettivo castrensis che
indica soldato, grazie al cristianesimo indicherà da contadino o civile il pagano colui che non si è
convertito al cristianesimo, le spiegazioni sono due o questo cambiamento dipende dal fatto che abitanti
dei paggi aree rurali sono rimasti estranei alla cristianizzazione partita aree urbane e poi estesa alle
campagne contadino colui che nn si è convertito al cristianesimo oppure altra spiegazione è che visto che
il cristiano è il miles cristi soldato di un Dio pagano essendo un civile era un soldato colui che nn aveva
accettato di essere soldato di cristo e avvento del cristianesimo porta al cambiamento di significato alla
parola paganus, parabolare si userà per dire parlare prima latino era loquor loquis verbo deponente
determina difficoltà coninugazione quindi doveva essere sostituito per rendere più semplice la
comunicazione, spagnolo portoghese prendono il loro parlare da fabulari hablar falar invece parabolare
da parlare parler e parabulare ma sempre grazie a cristianesimo parola parabola, poi abbiamo
cristianismi per derivazione che provengono da altre lingue tipo sabato che viene da ebraico angelus
episcopus baptisma dal greco e non esistono in latino vengono importati in latino da altre lingue i
cristianismi risignificazione neologismi semantici salus salute salvezza fides difucia fede gratia gratitudine
grazia quindi gia esistevano ma poi cambia il significato, parole in latino esistevano ma ora hanno
significato diverso, cristianesimo necessità di servisrsi di un nuovo lessico per indicare concetti che prima
non esistevano, abbiamo sabato per derivazione angelus episcopus baptisma invece risgificazione salus
fides gratia quindi cambia il significato. realtà concrete per derivazione invece risignificazione concetti
astratti.

lezione 29 ottobre 2020 quiero que seaa manana para relajarme todo el fin de semana:

fonetica passaggio latino classico a volgare e poi le lingue romanze: abbiamo triangolo vocali toniche
italiano per chiarire alcune definizioni di cui oggi parleremo molto triangolo vocalico serve a
rappresentare la posizione della lingua quando si pronunciano le vocali, la a vocale centrale bassa, sul
lato anteriore del triangolo sono dispose la e aperta la e chiusa e la i queste vocali sono vocali anteriori la
lingua è avanzata nel caporale al momento della pronuncia e abbiamo e aperta medio bassa e chiusa
medio alta e la i è vocale alta sono vocali palatali dall'altra parte abbiamo quelle posteriori o vocali velari
la o aperta medio bassa la o chiusa medio alta e la u alta, passiamo a vedere sistema vocalico latino
classico e come si trasforma era un sistema decavocalico con 5 vocali a e i o u che potevano essere brevi
o lunghe quindi distinte in base alla quantità vocalica una stessa vocale pronunciata in un unità di tempo
e quindi breve o due unità di tempo e divetava una vocale lunga la quantità vocalica che i latini

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distinguevano aveva potere fonologico cioè distngueva delle coppie minime, ad esempio palus con una a
lunga pronunciata in due tempi palo invece palus con a breve è palude oppure solum con una o lunca
solo invece solum con o breve significava suolo. la quantità incideva sul significato della parola e i latini
riuscivano a percepirla la quantità vocalica incideva sulla posizione dell'accento perchè vigeva la legge
dell penultima se era lunga aveva accento se la vocale della penultima sillaba era breve accento saliva
nella terzultima, per esempio maritus accento cade sulla i mentre asinus ha una i breve e quindi accento
risale sulla terzultima, in età imperiale latino si estende si soprappone a liungua nn possedevano
quantità vocalica inizia a essere parlato da popolazioni nn in grado di distinguere quantità vocalica inizia
ad essere persa, le popolazioni spesso avevano un accento diversamente da quello latino non è melodico
ma di intensità melodico è quello che comporta solo un innalzamento del tono della voce al momento
della pronuncia della sillaba tonica nel caso di maritus era pronunciare mariiitus invece nel caso di
accento intensivo invece produce allungamento della sillaba accentata quindi mariitus si allunga a
maggior ragione le popolazioni nn avevano quantità vocalica e allungavano le sillabe allungate e questo
crea confusione e i parlanti iniziano a nn percepire più la lunghezza della vocale e si perde a vantaggio
della qualità quindi differenza di timbro apertura della vocale, diciamo che quantità vocalica del latino
consisteva nella lunghezza della vocale durante pronuncia nn viene eprcepita e prevale la qualità della
vocale cioè il grado di apertura della vocale le vocali diventano aperte o chiuse, nello specifico vocali
brevi si aprono e quelle lunghe si chiudono, questo è cio che succede apparte il caso della a che come
vediamo nn presenta distinzioni di apertura la a lunga e breve sono una a senza distinzione di grado di
apertura le altre vocali diventano aperte o chiuse a seconda che fossero brevi o lunghe la e breve e
aperta la e lunga diventa e chiusa e via dicendo.a livello del latino comune si verifica ciò soltanto che
questa innovazione di base questo passaggio dalla quantità alla qualità della vocale non si arresta qui è il
punto di partenza per formazione di altri sistemi vocalici si differenzieranno in base alle varie zone della
romania, iniziamo dal sistema del sardo e dell'aria lausberg il nome del linguista che ha identificao
quest'area che si trova al confine zona limite tra basilicata meridionale e calabria settentrionale cioè
costituito da 5 vocali che sono il risultato dell'annullamento dei gradi di apertura delle vocali apparte il
caso della a che non presenta differenze di apertura le altre vocali sono risultato della soppressione del
grado di apertura, da i chiusa e i aperta abbiamo i da o aperta e o chiusa o da u aperta e u chiusa
abbiamo u quindi pentavocalico nn distingue vocali aperte e chiuse, valido nel sardo e dialetti a confine
tra basilicata meridionale e calabria settentrionale, dopo dichè abbiamo il sistema occidentale valido per
le maggiori lingue della romania ed è un sistema eptavocalico costitutito da 7 vocali come si comporta
questo sistema è un sistema che distingue la qualità delle vocali sia mediane anteriori e posteriori solo
che quelle medio alte la e chiusa e la o chiusa sono il risultato della confluenza di i aperta e di e chiusa
cioè c'è un avvicinamento della pronuncia tra i aperta e e chiusa e fa si che le due vocali nel tempo si
fondano in e chiusa stessa cosa succede con u aperta e o chiusa che da la o chiusa, quindi resta
differenza per vocali mediane la medio bassa e medio alta sia posteriore che anteriore, ma quelle
estreme più alte le i anteriore e la u posteriore non hanno grado di apertura, valido per maggiori lingue
romania, telam: con e lunga sappiamo che da nela latino volgare una e chiusa e poi la e chiusa produce
nelle lingue del sistema occidentale una e chiusa per l'appunto,quindi abbiamo italiano tela francese
toile dittongo che si sviluppa successivamente e poi spagnolo tela, fidem invece con una i breve notiamo
che gli esiti corrispondono a quelli della e lunga perchè la i breve da nel latino comune una i aperta e la i
aperta diventa una è chiusa e abbiamo italiano fede francese foi e spagnolo fe, quindi c'è corrispondenza

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di esiti tra originaria i lunga e i breve, ora passiamo al siistema vocalico balcanico bello per il rumeno e
dialetti nell'are compresa tra potenza e matera ed è esavocalico con 6 vocali: questo sistema segue il
vocalismo occidentale per le vocali anteriori e per quelle posteriori il vocalismo del sardo: anteriori
vediamo e aperta la i chiusa congluisce la i aperta e la i senza differenza per le vocali anteriori estreme,
invece dall'altra parte abbiamo la o e u senza differenze di apertura con la neutralizzazione di o aperta e
o chiusa e u aperta e u chiusa, quindi sistema balcanico come occidentale vocali anteriori posteriori
come il sardo, infine abbiamo un ultimo sistema quello del siciliano reggio calabria e salento è
pentavocalico: costituito da 5 vocali e abbiamo un sistema caratterizzato da confluenza delle 3 vocali più
alte in un unico esito sia anteriori che posteriori abbiamo una i chiusa una i aperta e una e chiusa che
danno la i un unica i senza grado di aperture dall'altra parte u chiusa u aperta e o chiusa danno u le
vocali medio basse anteriori e posteriori si mantengono aperte la o e la e mentre la a resta a, vediamo
esempi sinum: in latino presenta una i breve questa i breve sappiamo che dovrebbe dare una i aperta e
secondo il vocalismo occidentale quello italiano confluire in una e chiusa e infatti dovremmo avere seno
ma in siciliani abbiamo sinum, la e chiusa da una i, quindi sinu, nucem in italiano diventa una o chiusa da
u aperta ma siciliano invece una o chiusa abbiamo u nuci quindi, e anche vocem da vuci in realtà
dovrebbe dare o perchè è una o lunga invece diventa u, sistemi vocalici della romania, che riguardano le
vocali toniche, vediamo ora invece evoluzione dei dittonghi latini: parlando del lessico aequus e equs
eerano uguali perchè i dittonghi si monodittongano: oe da una e quindi poena da pena e francese peine
ma successivo, ae da e caelum abbiamo cielo, cel ciel, segue evoluzioni nelle singole lingue romanze che
riguardano la e aperta, complessa evoluzione di au: au diventa o aperta quindi aurum da oro francese or,
però alcuni dialetti italia meridionale occitano rumeno mantengono au non si trasforma il portoghese
trasforma au in ou quindi our in sardo au diventa a laurum da laru, quindi passaggio dal laino classico a
quello volgare, questa situazione delle vocali non si arresta ma subisce ulteriori trasformazioni, un
fenomeno che riguarda maggior parte delle lingue romanze, vocali sottoposte a dittongo sempre vocali
toniche tendono a essere allungate nella pronuncia e tendono a formare due elementi tentono a
scindersi soprattutto quando la vocale tonica si trova in una sillaba aperta libera non impedita, questa
spiegazione è parziale ci sono lingue che dittongano le vocali anche in sillabe chiuse quindi spiegazione
non esustiva, altra scuola di pensiero ritiene dittongo dipenda tentativo di armonizzare suono di una
vocale con altre vocali nella parola stessa la i e la u, ma ipotesi non pacifica, al dilà di quale sia la
motivazione andiamo a vedere come avviene e in cosa consiste il fenomeno stesso partiamo
precisazione di quali sono i dittonghi che otteniamo dalle vocali toniche vocali coinvolte sono le medio
basse e medio alte che producono le prime dittonghi ascendenti cioè dittonghi che hanno accento sul 2
elemento quindi la e aperta produce ie con accento con e secondo elemento la o aperta produce uo o ue
accento 2 elemento, invece le vocali medio alte producono dittonghi discendenti accento primo
elemento e chiusa da ei, o da ou, non tutte le lingue romanze dittongano e non allo stesso modo,
iniziamo italiano lingua dittonga di meno solo vocali medio basse e solo se sono in sillaba aperta: non
impedita pedem da piede, sillaba aperta non impedita la vocale e breve produce la e aperta medio bassa
e abbiamo passaggio da e aperta a ie piede, poi abbiamo novum che da nuovo, ferrum da ferro, porta da
porta, qui sillaba chiusa e quindi non avviene dittonto e abbiamo ferro e porta perchè fer chiusa sillaba e
anche por chiusa, di ferrum e porta, italiano dittonga di meno passiamo allo spagnolo: dittonga solo le
medio basse come italiano ma sia sillaba aperta sia chiusa, infatti se vediamo glis tessi esempi pedem
abbiamo piè da novum abbiamo nuevo abbiamo anche ferrum hierro e porta puerta quindi la e breve

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che da vita a e aperta si è dittongata cneh dentro sillaba impedita, andiamo al francese dittonga sia
mediobasse sia medio alte ma solo sillaba aperta, pedem da pied, novum da nuef prima poi neuf, telam
da teile e toile florem da flour fleur, telam da vita a una e chiusa in italiano e spagnolo non dittongano
ma francese si se si trovano sillaba aperta quindi prima teile e poi produce toile, esito finale di una e
chiusa e florem stessa cosa esito finale di una o chiusa, quindi abbiamo flour e fleur. il rumeno dittonga
sia le medio basse sia le medio alte in sillaba aperta e chiusa quindi dittonga di più: ferrum fier, telam
teara, novum nou, florem floare. abbiamo parlato del vocalismo tonico vediamo ora vocalismo atono
abbiamo un unico sistema romanzo non distingue gradi di apertura, da queste vocali lunghe e brevi del
latino classico poi differenze di timbro ma vocalismo atono non distingue gradi di apertura abbiamo
sistema 5 vocali a e i o u senza apertura e chiusura, vediamo ora a differenza di quelle toniche più
resistenti con accento sono esposte a fenomeni di caduta, a seconda della posizione vocale atona
all'interno della parola la caduta prende nomi diversi abbiamo aferesi caduta sillaba iniziale o vocale
iniziale la sincope caduta vocale pre tonica o post tonica quindi dentro e poi apocope caduta vocale
finale, aferesi frequente in italiano e rumeno: hurudinem: indicare rondie, e dumeno rindunica quindi la
hi cade in francese c'è hirondelle si mantiene la sillaba iniziale, quindi riguarda lingue blocco romania
orientale, la sincope è più diffusa della aferesi viridem da verde e francese vert, o civitate da città
spagnolo ciudad, e più frequente a ovest che a est hederam hiedra it edera, iedere rumeno e lierre
francese, poi abbiamo apocope in galloromanzo resiste solo a : e che si perde nella pronuncia oppure e
d'appoggio in spagnolo si mantengono a e ed o. sono come le consontanti finali le meno resistenti delle
vocali finali ne abbiamo molte più in italiano che non romania occidentale in gallo romanzo infatti solo la
a diventa e e resiste tipo in francese sono esiti di una a latina e comunque queste e sono residui grafici
non vengono pronunciati abbiamo e in francese anche quando è necessario una vocale d'appoggio al
gruppo consonantico. poi abbiamo la riduzione delle vocali in iato: parietem: parete oared paroi francese
quindi abbiamo vocali attingue fanno parte di sillabe assestanti tendono a eliminare iato o si elimina con
riduzione del corpo della parola di uno dei due elementi o si trasforma in un dittongo, se le vocali
interessate vicine sono simili prossime nella pronuncia si sopprime una delle due. se invece abbiamo
vocali diverse tra di loro nella pronuncia allora diventano una semivocale j + altra vocale o semivocale u
più altra vocale, se abbiamo i o e seguida da altra vocale avremo yod più altra vocale se abbiamo o o u
abbiamo la w più altra vocale. vinea diventa vinja: italiano vigna, francese vigne e spagnolo vina. nel
primo caso vinea diventa la e yod ma la yod ha una funzione palatalizzante avremo vigna, vigne e vina
con nasale palatale si palatalizza per la yod. consonantismo:

le consonanti iniziali più resistenti quelle dentro la parola influenzate dai suoni attigui e quelle finali
quelle più propenze a cadere, questo in generale poi ci sono particolarità riguardano alcune consonanti
una cosa da mettere in luce è la scomparsa di consonanti che appartenevano al latino e vengono meno
tra queste abbiamo le labiovelari sordo e sonora k e g le laviobelari sono il risultato combinazione di un
suono velare e labiale, nella maggior parte dei casi dal latino a lingue romanze il suono labio velare si
trasforma in un suono velare quindi prevale la componente velare, o in suono velare + semivocale
quando davanti a vocale a, una labiovelare latina quasi sempre diventa una velare o semplice o velare
più semivocale se in italino la labiovelare si trovava davanti alla vocale a, prendiamo quomodo latino da
suono velare come francese comme spagnolo como, suono velare quattuor invece dove la labiovelare è
seguita da una vocale a abbiamo o suono velare semplice francese quatre o velare + semivocale italiano

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quattro o spagnolo cuatro. interessante è che se ciò accade maggior parte rumani il rumeno e sardo
invece prevale componente labiale non quello velare perchè da quattuor avremo patru e sardo battoro,
non suono velare ma labiale. la stessa cosa riguarda la labiovelare sonora la parola linguam abbiamo
lingua lengua italiano e spagnolo velare + semivocale langue francese e poi sardo e rumeno limba e
limba con labiale, quindi le labiovelari scompaiono o velari o velari + semivocali tranne in sardo e
rumeno. poi fricativa laringale sorda la h scompare in epoca antica: iscrizioni abeo per habeo anc per
hanc schola per scuola ecole escuela. quindi la h inizia a scomparire gia dai graffiti di pompei,
probabilmente doveva esistere una base del latino volgare scola senza la h in luogo di schola con h che
da origine a escuela ecole scuola, abbiamo una asterisco quindi base ricostruita per spiegare esiti
romanzi. poi abbiamo la Riduzione messo consonantico ns: Menses diventa mese, mois, mes.Sponsum :
epoux, esposo, sposo. Betacismo di cosa si tratta: latino non possiede la fricativa labiodentale Il grafema
v rappresentava la variante semivocalica della u La parola latina vinun i latini la leggevamo winun, Quindi
indicava variante semivocalica di u,Succede eta imperiale Diventa fricativa bilabiale, Testimoniata dal
grafema b Dove ci aspetteremo v Confusione in alcune scritture Cibes e non cives Vene e nn bene Albus e
nn alvus Bravium e non brabium. Quindi si confonde spesso con i grafemi b e v. da questo stato di cose si
esce perchè la fricativa bilabiale diventa labiodentale quindi vino, vin in spagnolo e catalano, fricativa
bilabiale variante occlusiva bilabiale all'interno della parola per esempio beber. ora consonanti iniziali:
peculiarità dello spagnolo: spagnolo trasforma la f in h non prnunciata fabulare hablar, dipende dal
sostrato basco, attivo in spagna non scompare la f iniziale nei cultismi parole prelevate dal latino senza
subire l'evoluzione, e davanti a r o ue, tipo fraxinum fresno o fontem fuente. la o e una o breve da una o
aperta, la o aperta mediovassa, spagnolo dittongano le medio basse, subisce dittongamento e diventa
ue, e la f si mantiene. le velari subiscono la maggior parte delle trasformazioni, k e g velari sempre anche
davanti a vocali palatali, poi leggiamo male parole latine palatalizzandole applicando il nostro modo di
pronunciare: tipo cicerone era kikero non esistevano i suoni palatali solo velari, passaggio latino lingue
romanze restano seguite da velari posteriori, corpus corpo cuerpo corps, ma se seguite da vocali
anteriori diventano palatali, sardo conserva le velari anche davanti vocali palatali cena si legge kena,
italiano e rumeno invece velari davanti a e o u, diventano affricata post alveolare sonora e sorda: cena
genre, rumeno cina ginta. in francese la velare sorda davanti a e e i diventa sibillante citè, francese
davanti ad a velare sorda diventa affricata poralveolare sorda, fricativa post alveolare sorda: chanson,
velare sonora fricativa post alveolare sonora: jambe. solo velari in posizione iniziale stiamo analizzando.
velare sonora porta a fricativa post alveolare sonora. invece velare sorda affricata post alveolare sorda. in
spagnolo davanti ad e e i la velare sorda diventa fricativa interdentale ciervo, cielo, la velare sonora
diventa fricativa: velare sorda gente. esiti palatali determinati da presenza di yod semivocale i e poi da
nessi consonante iniziale j L, d + tod, palatalizza riurnum giorno jour jor catalano. yod iniziale palatalizza
e da iocum gioco, juego,jeu, consonante iniziale + l clavem abbiamo chiave, cle, llave francese quasi
sempre estraneo, flammam fiamma llama flamme plenum pieno lleno, plein. consonanti finali caduta di
m tranne monosillabi rem uguale a rien. le consonanti finali cadono sempre o quasi restano solo a
indicare terza persona, la m gia era caduta in epoca classica nella prosodia, la n r l cessano di trovarsi in
posizione finale per accusativo in m, dileguo fi s incide sulla morfoglogia, romania occidentale e sardo
resiste di oià ma solo relitto grafico invece nella romania orientale sostituita da vocali e ed i, cantas:
chantes, cantas, pero rumeno cinti italiano canti. si marcava con la s le voci berbali e il plurale nel sistema
nominale, quindi si usava molto resiste nella romania occidentale e nel sardo nella romania orientale

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svanisce, questa caratteristica distingue le lingue orientali da quelle occidentali per il mantenimento o no
della s, altro elemento importante è la lenizione che riguarda le consonanti interne, le occlusive in
posizione intervocaliva si indeboliscono diventano da sordo a sonoro poi fricative e poi dileguo nel
francese soprattutto, amicam per esempio in romania orientale si conserva amicà o amica, invece
occidentale spagnolo portoghese amiga francese amie, fatam fata it e rum, spagn hada fada port e
francese feee, ripam ripa it rum, span riba e rive francese, e la parola riva del italiano viene da francese,
ovvlusiva + r invece abbiamo italiano capra, spagnolo cabra, fran chrevre. francese consonanti interne
palatalizzate da yod: n +j: vineam vinja e poi vigna vigne vigna vina, l + yod: foliam foglia, feuille, hoja. poi
tdcg+j il suono varia a seconda delle lingue da fricativo ad affricato: rationem raison francese spagnolo
razon, factum fair fran hecho espanol ita fatto, altre parole con nesso consonantico lactem: latte, leche
lait, o noctem noche notte nuit la differenza dipende dal sostrato celtico in francese e spagnolo
determina esito palatale in italiano invece no. poi abbiamo sumnun sogno e sueno e pugnum poing puno
pugno italiano e spagnolo.

filologia lezione 04 novembre:

Canto: cant morfema lessicale + o morfema grammaticale, iniziamo a parlare della morfologia del latino
volgare, branca della grammatica che studia la struttura grammaticale delle parole e divide le parole in
morfemi che sono le parti della parola che restano dotate di significato, il verbo italiano canto appunto
può essere suddivisa in cant + o, il morfema lessicale ci da informazioni sul significato invece il morfema
grammaticale ci dice che l'azione la compie la prima persona singolare il numero della persona, il tempo,
il modo ci fornisce varie informazioni grammaticali, a seconda della morfologia noi distinguiamo le lingue
in 3 tipi c'è una distinzione tipologica: abbiamo le lingue di tipo isolante o analitico come il cinese, queste
lingue si caratterizzano per il fatto che le parole restano sempre invariabili non si modificano mai e il loro
ruolo i rapporti grammaticali tra le parole dipendono dal ordine che assumono nella frase la seguenza ci
da informazioni sulla funzione logica, un secondo tipo è il tipo agglutinante un esempio di lingua è il
finlandese, le lingue di tipo agglutinante si caratterizzano per il fatto che le parole sono costruite con una
serie di morfemi e ogni morfema reca soltanto una informazione grammaticale, noi abbiamo tipo il caso
di canto in italiano dove la o ci da più informazioni contemporaneamente nelle lingue agglutinanti invece
forniscono un unica informazione i morfemi, il 3 tipo è il tipo flessivo o sentetico e rientra pure il latino e
i rapporti grammaticali espressi attraverso modifica struttura della parola tipo aggiunta desinenze, quindi
la desinenza della parola ci da informazioni riguardo la funzione logica della parola stessa nella frase, se
noi studiamo l'evoluzione morfologica dal latino alle lingue romanze possiamo dire che la storia del
passaggio da lingua flessivo il latino a lingue analitiche, le lingue romanze rientrano in questa prima
categoria sono isolanti o analitiche, questo però è una definizione schematica il latino fa un largo uso di
desinenze servono ad esprimere i rapporti delle parole tra di loro, ma è anche vero che ricorre se bene in
maniera marginale anche a dette preposizioni per esprimere complementi quindi il sistema
preposizionale non è completamente sconosciuto al latino, il latino è per lo più di tipo flessivo ma ha
caratteristiche che attribuiamo alle lingue di tipo isolante come la struttura il sistrma preposizionale, le
lingue romanze fanno uso di preposizioni pensiamo ai complementi in italiano sono resi tutti con
preposizioni tranne complemento oggetto, per questo sono lingue di tipo analitico ma nel italiano come
altre lignue neolatine esiste il ricorso alle desinenze quindi è anche attivo quindi possiamo dire che il

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latino classico era una lingua in larga parte di tipo flessivo e le lingue romanze sono in larga parte
analitiche, vediamo nello specifico perchè il latino classico è una lingua di tipo flessivo, iniziamo a parlare
del sostantivo del sistema morfologico nominale del latino e il passaggio a quello del latino volgare e poi
lingue romanze, i sostantivi in latino suddivisi in 5 declinazioni ognuna con singolare e plurale: cinque
classi a cui appartenevano tutti i sostantivi del latino e ogni declinazione con sei casi nominativo,
genitivo, dativo, accusativo, vocativo e ablativo corrispondono ai nostri complementi, il caso nominativo
è soggetto, genitivo il caso di complemento di specificazione, il dativo che è il nostro complemento di
termine, accusativo complemento oggetto, vocativo complemento di vocazione e ablativo che serviva
per esprimere vari complementi. i casi venivano indicati con aggiutna di desinenze che variavano a
seconda delle declinazioni e a volte si faceva precedere a accusativo o ablativo una determinata
preposizione ma era qualcosa di poco comune perchè la desinenza indicava il complemento, indicavano
il caso, il numero, o il genere nel caso di aggettivi, questo sistema si affida alle desinenze e comportava
difficoltà alcune ambiguità perchè poteva accadere che alcune desinenze in un contesto di una
declinazione indicassero alcuni casi e in un altra declinazione diversi, ad esempio desinenza is per
esempio valida per il dativo plurale di prima declinazione e di seconda declinazione ma anche ablativo
plurale di prima e seconda declinazione nella terza declinazione indicava il genitivo singolare, non era
esclusiva e nel momento in cui tenuta del latino viene meno le norme grammaticali si allentano diventa
difficile per i parlanti mantenere il controllo del sistema desinenziale e abbiamo delle trasformazioni il
latino volgare siccome punta a evitare ogni possibile fraintendimento e difficoltà per chi emette un
messaggio e chi lo recepisce tende a semplificare la morfologia relativa al sostantivo, abbiamo una
riduzione dalle cinque declinazioni a tre perciò da una situazione di parole e sostantivi suddivisi in cinque
declinazioni si passa a 3 declinazioni che accolgono i vari sostantiti i vari nomi in particolare le parole
della 5 declinazione che erano femminili non esclusivamente e avevano il tema in e confluiscono nella
prima che cos'è il tema? il tema è la parte della parola costituita da radice più vocale tematica che serve
a collegare radice alla desinenza ogni delcinazione aveva una vocale tematica distintiva e le parole della
quinta declinazione si caratterizzavano per il tema in e ed erano femminili e confluiscono nella prima
declinazione che era a maggioranza da parole femminili e con tema in a quindi la vocale tematica che
distingueva la prima declinazione era la a, succede quindi che una parola della quinta declinazione come
facies dicenta facia da cui faccia, materies materia, luxuries luxuria lussiria, da e ad a e poi esiti delle
lingue romanze, abbiamo solo pochi residui di quinta declinazione e li troviamo tra i monosillabi tipo rem
che da il francese rien, era accusativo rem le trasformazioni dei sviluppi romanzi traggono origine dalla
base dell'accusativo quindi caso complemento oggetto, monosilabi pochi casi in cui c'è sopravvivenza
della m finale, le consonanti finali tendono a cadere tranne la s ma invece nei monosillabi la troviamo
spesso come suono nasale, primo elemento da ricordare parole 5 declinazione assorbine prima
declinazione, anche della 4 declinazione la 4 era costituita da parole maschili e soprattutto al nominativo
erano formalmente simili a quelle della 2 e le parole della 2 finivano in o ed erano maschili e quindi il
passaggio dalla 4 alla 2 diventa immediato finivano in us, quindi fructus us che è desinenza genitivo
segnalare senza errore appartenenza di una parola a una declinazione, perchè le parole della 2
declinazione terminano nel caso genitivo in i, serve per non confondersi, fructus fructus appartiene alla 4
però diventa fructus e fructi entra a far parte della 2, senatus diventa senatus senati, quindi le parole
della 4 maschili assorbite nella 2 declinazione, parole a maggioranza maschili, ci sono eccezioni a questa
situazione tipo parole femminili anzichè finire nella 2 finiscono nella prima che accoglieva parole

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femminili, infatti nurus nura nuora nuera, socrus socra suocera suegra, interessante residuo di 4
declinazione manus era femminile ma aveva la vocale tematica u mantiene la vocale e in italiano
abbiamo mano, quindi particolarità eccezione, la 3 declinazione era irregolare e si mantiene mista
rispetto al genere per tanto tempo, altra situazione nel passaggio da latino classico a volgare sono
cambiamenti di genere i nomi degli alberi entravano nella 2 declinazione ma erano femminili alberi
producono semi e questa idea della generazione vita era legata alla sfera femminile, succede che
essendo nomi in us e appartenendo alla 2 declinazione anche questi diventano maschili pinus diventa
pino pin francese catalano pi, il favus il faggio, nomi alberi finivano in us diventano da femminili a
maschilki, altro cambiamento che avviene solo in un area della romanza sostantivi maschili in or terza
declinazione a femminili passaggio riguarda sostantivi concetti astratti escono in or al nominativo al
accusativo da cui hanno origine gli esiti romanzi erano in e, da maschile a femminile sono in gallo
romanzo: dolorem douleur, dolor, occitano e francese femminile ma italiano e spagnolo dolor dolore,
colorem anche couleur e color francese e occinato mentre colore e color maschile, alcune parole latine
indicavano concetti astratti passano a femminili ma non avviene nel resto della romania, altra novità è la
perdita del nuestro, alcuni neutri plurali in a diventano femminili singolari, in latino esisteva il genere
neutro appartenevano al genere neutro parole che designavano entità che non si collogavano ne nella
sfera maschile ne femminile concetti atrsatti tipo tempus, ed era neutro non veniva considerato ne
maschile ne femminile o auxilium aiuto, termine che indicava concetto astratto categoria neutro
soppressa quasi del tutto abbiamo sopravvivenze del neutro che andremo ad indagare: perdita quasi
totale del neutro, in latino aveva desinenze tipiche um singolare e a plurale apparte nomi 3 declinazione
con us singolare e a plurale, la soppressione neutro comporta creazione di doppioni, parola folium
significava foglio e faceva plurale in a succede che perdendo concetto di neutro plurale in a viene
interpretato come femminile singolare e folia viene considerato termine prima declinazione e fa si che la
parola che continua folium mantiene significato e la parola folia ne assume un altro che diventa foglia
quindi singolare folium e plurale folia divergono a significato folium foglio e filia foglia, in una area della
romania romania occidentale succede che si producono molti doppioni tipo brachium che ci da francese
bras spagnolo braso con significato di braccio brachia francese considerato come singolare e produrrà
brasse e braza spagnolo con significato di braccio unità di misura quindi da singolare e plurale due parole
diverse, nelle lingue della romania orientale è diversa manteniamo nel senso di brachium brachia due
forme ma abbiamo braccio e braccia dove braccia è plurale continua idea del plurale latino invece
francese e spagnolo assume un altro sognificato, anche cornum e cornua e da corno e corna, o ovum ova
uovo uova, si sono dotati di forme con desinenze in i tipo bracci corni con significato diverso però un
relitto andiamo a vedere ovum, uovi non esiste quindi in italiano resta la desinenza in a per il plurale,
continua a rappresentare il plurale e una situazione particolare è in rumeno dove il neutro considerato
categoria attiva, nelle altre lingue il neutro non esiste come categoria invece è il terzo genere in rumeno
e esistono delle desinenze applicate a nomi che non derivano dal latino ad esempio tempus timp,
tempora timpuri, drum drummuri, par paturi, stilou stolouri, dram drumuri e pat paturi letto vengono
dal neograco stilou stilouri viene dal francese quindi anche parole che non derivano dal latino, un altra
caratteristica è riduzione dei casi, ogni declinazione 6 casi e si distingueva per una desinenza ma si
verifica la riduzione per due motivi perdita quantità vocalica e perdita consonanti finali soprattutto la m,
vediamo esempio, parola rosa usciva rosa con a breve nominativo accusativo rosam ablativo a lunga
rosa, e da rosa perchè quando si perde la capacità di distinguere la quantità vocali e la m finale si perde,

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quindi si va alla soprressione dei casi a vantaggio accusativo nella maggior parte dei casi sviluppi romanzi
avvio accusativo no nominativo ne ablativo, lo capiamo se consideriamo i nomi in pari sillabi in 3
declinazione nomi che possiedono un numero diverso di sillabre tra caso nominativo e altri casi tipo omo
e ominis, con sillaba in più quindi inparisillabe accusativo una sillaba in più rispetto al nominativo,
prendiamo esiti romani: it notte francese nuit spagnolo noche sicuro derivano dal latino noctem quindi
accusativo non nominativo nox, nelle lingue con sostrato celtico ct si palatalizza in francese e spagnolo in
italiano invece c'è assimilazione non ha sostrato celtico tranne quello settentrionale, quasi mai deriva da
nominativo tipo homo uomo rumeno om francese on che però è impersonale e hominem accusativo
genera homme e hombre spagnolo e francese, tra tutti i casi resiste accusativo, questa sopressione dei
casi porta eliminazione delle declinazioni abbiamo solo residui in alcune aree della romania precasuale in
rumeno declinazione composta da soli tre casi uno nominativo e accusativo soggetto e complemento
oggetto uno genitivo e dativo e uno vocativo è possibile che per il rumero la sopravvivenza a questa
declinazione è dovuta alle lingue slave ed è una declinazione tricasuale, quella bicasuale in gallo romanzo
e reto romanzo ci occupiamo in francese e occitano si parla reto nominativo e caso obliquo accusativo, il
retto serve a esprimere soggetto deriva dal nominativo quindi non solo sostantivo ma tutto ciò che ha a
che fare con sostantivo quindi aggettivo articolo, e un caso obliquo deriva accusativo serve esprimere
complemento oggetto e con preposizione davanti altri complementi resta attiva fino al 1300 ma viene
dismessa progressivamente in testi francesi metà tredicesimo secolo non è usata perfettamente non si
ha una conoscenza assoluta è un abitudine viene dismessa progressivamente, vediamo come si
comportano questi sostantivi: elemento distingue i casi è la s finale che può essere assente o presente a
seconda se è singolare o plurale tarda a cadere la s proprio per il suo peso e valore marcatore
grammaticale resiste come esito pratico vediamo il caso sostantivo maschile seconda declinazione parola
murus diventa murs caso retto caso obliquo abbiamo murum che da mur, plurale abbiamo muri che da
mur e muros che da murs, la presenza o assenza della s è incrociata s caso retto singolare e s caso
obliquo plurale, situazione diventa paradigmatica diventa un modello per sostantivi maschili altre
declinazioni consideriamo sostantivo maschile terminante in er di 2 e 3 declinazione caso retto pater
avrebbe dovuto dare pere ma da peres in analogia a murs da peres con s al caso obliquo patrem pere, al
plurale retto patri avrebbe dovuto dare pares ma da pere, e caso obliquo patres da peres, nonostante
esiti che ci aspetteremmo sarebbero diversi abbiamo s caso retto singolare e caso obliquo plurale e non
al caso obluquo plurale e retto singolare, stessa cosa imparisillabi di terza declinazione: numero diverso
di sillabe per nominativo e altri casi comes da cuens conte, al caso obliquo comitem da conte senza s,
caso retto plurale comiti conte, caso obliquo comites contes, retto singolare abbiamo comes sillaba libera
diventa cuens dittonga ma invece comitem con sincope della i la o diventa impedita la m rientra prima
sillaba e quindi non si verifica il dittongo. vediamo adesso i nomi femminili: s al plurale non singolare
amica produce amie senza s, amicam amie, plurale amicas mies e amicas amies, anche se dovrebbe fare
amicae però prevale forma dialettale con la s forma arcaica incentivata dall'identità con il caso obliquo,
assenza s singolare e presenza singolare, tutto cambia caso sostantivo femminile di terza delinazione con
s al nominativo retto singolare navis nes, navem nef naves nes e naves nes, poi sostantivo femminile
terza declinazione imparisillabo retto sor suer, sororem seror, plurale sorores serors, sorores serors, esiti
che vengono dal caso obliquo per il frances e ela s la troviamo sempre al plurale femminile e maschile.
morfologia dell'aggettivo scompare il neutro, si divide in due classi latino: 1 che segue prima e seconda
declinazione e distingue maschile e femminile e la 2 classe che non distingueva maschile e femminile

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solo il nominativo ma non sempre, vediamo ora il passaggio le due classi si mantengono abbiamo classe
aggettivi distingue desinenze come bonus bona buono e buona, francese bon bonne bueno buena bun
buna rumeno, abbiamo aggettivi non distingue la desinenza tipo grandis ci ta grande e antivo francese
grant, francese in primo tempo si attiene alla tendenza poi fornisce agli aggettivi una seconda forma per
il femminile abbiamo grand e grande, doux e douce, invece in italiano spagnolo e portoghese non
cambiano. formazione comparativo di maggioranza si formava in maniera sintetica cioè al aggettivo di
grado positivo si aggiungeva un suffisso che era ior maschile al quale si potevano aggiungere altre
desinenze a seconda dei casi e ius femminile quindi più altro era altus + ior altior alttrre volte costruzione
perifrastica avverbio magis + aggettivo grado positivo magis altus. in latino volgare viene dismessa quella
organica e prevale quella perifrastica quindi si estende alla romania in uns econdo momento si affianca a
magis + aggettivo positivo plus + aggettivo positivo essendo più tarda questa innovazione non ha la forza
di raggiungere periferie della romania resta al centro quindi teoria delle onde romania divisa in due aree
periferie dove si forma con magis + aggettivo grado positivo mas alto mais alto portoghese e spagnolo o
mes alto catalano maisalt occitano rumano mai inalt, invece francese plus altus plus haut e italiano più
alto e plus alt occitano entrambe esistono, area confine occupa occitano tra periferia e centro, abbiamo
relitti di comparativi sintetici meliorem ior comparativo maggioranza da migliore francese meilleur
spagnolo mejor, pejorem da peggiore peor pire che viene da peior nominativo quindi non accusativo,
melius meglio francese mieux, comparativi di maggioranza cambia significato seniorem più anziano
senex + ior, invece ora signore francese seigneur e spagnolo senor signore non più anziano, ultimo
argomento formazione del superlativo: si formava aggiungendo il suffisso issimus al aggettivo di grado
positivo per superlativo relativo e assoluto, per formare il superlativo relativo noi mettiamo articolo
davanti a comparativo di maggiorante il più alto è superlativo relativo, per formare superlativo assoluto
forma perifrastica assoluto al avverbio multum segue aggettivo grado positivo quindi molto alto per
esempio muy bueno, il latino smette di formare superlativo assoluto in maniera organica e usa forma
analitica multum bonum in francese multum sostituito da trans oltre, tres abbiamo transbonum quindi
tres bon, in italiano tendiamo a formare superlativo assoluto con issimo bionissimo fortissimo sicuro
deriva dal issimus del latino ma non si sa se la derivazione sia diretta se si è sempre continuato oppure se
questa costruzione è stata reintrodotta nel secondo tempo ma issimus si usa in italiano reintrodotto
sicuro nella iberica spagnolo e portoghese o catalano fortisimo fortissimo fortissim, residui di superlativo
sintetivo maximum it massimo pessimum pessimo francese pesme, residui forme sintetiche, ciò che
caratterizza morfologia aggettivo scomparsa del neutro due classi aggettivi una distingue maschile
femminile e una no, eccezione francese che ha adotatto aggettivi con due desinenze maschile e
femminile, rispetto comparativo di maggioranza latino volgare a abbandonare costruzioni sintetiche e
usare costruzioni analitiche valida comparativo di maggioranza sia superlativo assoluto, attiva alcuni
tempi verbali quindi caratteristica generale del latino semplificare le parole con suffissi, ior tipo quando
la lingua inizia a disgregarsi il valore dei suffissi non viene riconosciuto e si abbandonano le forme
organiche per quelle perifrastiche

filologia lezione 05 novembre:

morfologia dell'articolo e del pronome: articolo in latino non esisteva la creazione prende il via in epoca
tardo antica inizialmente articoloide cioè uno pseudo articolo che troviamo in alcuni testi di latino

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volgare, si afferma nelle lingue romanze poi, quindi innovazione romanza, ma da dove viene fuori?
dall'uso del dimostrativo latino con funzione anaforica, il dimostrativo è questo quello codesto aggettivi
accompagnano un nome indicando grado di distanza oggetto a cui si riferiscono rispetto a chi parla e chi
ascolta, funzionano come aggettivi quando questi aggettivi presentano un oggetto di cui si è gia parlato
referente noto svolgono una funzione anaforica richiamano qualcosa di gia menzionato, se noi diciamo
ricordati quella cosa ricordati la cosa che gia ti ho detto, quindi quel qualcosa gia è stato introdotto nella
conversazione, quindi quando un dimostrativo viene usato per indicare qualcosa gia stato detto si trova
in funzione anaforica, posseduta dal dimostrativo in latino e da quella funzione trae origine articolo
determinativo nelle lingue romanze, serve a introdurre un referente noto, nelle fiabe c'era una volta il re
questo re era saggio, quindi introduce un re di cui abbiamo gia parlato gia conosciuto e presentiamo
articolo determinativo o pronome dimostrativo funzione anaforica, il latino possedeva 3 dimostrativi,
variavano in base al grado di distanza del referente che accmpagnavano, questo, codesto e quello si
usano per indicare ciò che è vicino o lontano a chi parla e ascolta tra i dimostrativi quello che da origine
alle lingue romanze è ille, illa illud illud genere neutro ma non lo consideriamo più genere neutro
scompare e nella formazione degli articoli non ci serve più. ille e illa sono produttivi formazione articolo,
il caso da cui hanno origine sviluppi romanzi è il caso accusativo, caso complemento oggetto, maggior
parte esiti romanzi trae origine base accusativo, come noctem da origine a noche, notte, nuit, quindi
quasi mai esito da nominativo ma da accusativo e anche formazione articolo partiamo dall'accusativo
tranne antico francese, ha una declinazione bicasuale non riguarda il sostantivo e basta anche gli
aggettivi, articoli pronomi quindi in antico francese troviamo articolo declinato caso retto e al caso
obbliquo: illi: li illum: lo, le, vediamo da dove si formano gli articoli nelle lingue romanze, italiano da illum
abbiamo il e lo, maschile singolare lasciamo stare il caso di il, lo deriva da aferesis della sillaba iniziale di
il, m cade e la u si apre in o, abbiamo la aferesi perchè articolo, dimostrativo si trova a introdurre
l'oggetto a cui si riferisce e nella frase si trova in posizione atona, quindi accento cade sull'oggetto
determinato non determinante, il determinante illum posizione atona senza accento tende a perdere
una sillaba e quella che perde quas i sempre è la prima e quindi il cade l rimane u diventa o e m cade,
maschile plurale illos da i e gli, sostituzione della s finale che tende a preservarsi romania occidentale
come marcatore grammaticale romania orientale sostituita dalla e o dalla i per supplire alle funzioni
grammaticali di s, quindi abbiamo il cade e los da i e gli, femminile singolare, illam la, femminile plurale:
illas diventa le, in antico fransece dobbiamo considerare due basi di partenza nominativo e accusativo da
cui caso retto e caso obliquo, postuliamo la forma illi che da li è stata ricostruita la forma, dobbiamo
ipotizzare che la declinazione di ille abbia subito influenza di qui cioè del pronome relativo diventa
modello nelle declinazioni degli aggettivi e pronomi da illi quindi e non ille abbiamo articolo li antico
francese soggetto, accusativo da illum abbiamo lo e poi diventa le, al plurale da illi che non ha asterisco
forma corretta: li aferesi prima sillaba da illos abbiamo les caduta di i los diventa les, per femminile
invece troviamo la s solo plurale: al singolare s non c'è quasi mai perchè le basi di partenza del latino sia
al caso nominativo che accusativo prive di s e infatti abbiamo illa e illam che danno la, plurale invece
abbiamo illas da les, le due forme sono uguali. bicasuale articoli quindi antico francese che dura fino alla
fine del 13 secolo inizi del 14 dopo di che viene dismessa e le forme che prevalgono sono quelle che
hanno avuto orgiine base accusativo e in francese moderno attuale articoli sono le les la les provengono
base accusativo caso obbliquo antico francese e invece spagnolo illum da el,illos los, illam la illas les,
partiamo dall'accusativo come in italiano, il caso della spagnolo è interessante perchè el risultato non

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aferesi di il ma apocope di lum quindi caduta sillaba finale non iniziale, che lascia quindi il e la i si apre in
e el, per il resto continua aferesi, illos los illam la illas las. in italiano è un esempio di conservazione della
prima sillaba di illum come spagnolo o variante antico italiano, articolo lo a seguito parola terminava con
vocale perdeva la propria vocale quindi fare lo pane diventa farelpane e quindi fare il pane da quella l
deriva il, il dimostrativo da orgine all'articolo maggior parte lingue romanze alcune lingue invece forma
articolo a partire da ipse ipsa e ipsum quindi anaforico qualcosa gia detto perchè significa stesso, e sono
sardo e catalano baleari e costa brava, e nello specifico articoli sono dal sardo: ipsum : issu da su is cade,
ipsos da isso quindi sos, ipsam issas quindi sa ipsas issa quindi sas, esiti del catalano sono: ipsum: es,
ipsos: ests, ipsam: sa ipsas ses. la casa in sardo è sa domo, viene dal latino domus la parola casa è
rimasto conservativo il sardo non ha specializzato il termine domos a indicare casa di Dio e non si è
servito dei sinonimi latini come italiano casa e francese maison, rumeno: articolo è enclitico: trae articolo
da ille ma diventa enclitico segue la parola a cui si riferisce non la precede perciò e soprattutto questo
articolo si attacca alla parola: it. lupo: lup, italiano il lupo è lupul, lupi: lupi ma i lupi: lupii quindi dopo la
parola si attacca alla parola, rumeno unica lingua è rimasto il genere neutro non lo ha soppresso e lo
considera una categoria attiva e permane una declinazione tricasuale ha agito influsso lingue slave con
cui rumeno è in contatto gli apporti di adstrato possono aver giocato il ruolo delle specificità del rumeno.
latino 3 dimostrativi a indicare distanza oggetto determinato e questi dimostrativi erno hic haec hoc
questo, iste ista istud codesto, ille illa illud quello, poi pronomi anaforici con sola funzione anaforica ipse
ipsa ipsum stesso, is ea id egli colui, idem eadem idem medesimo, della serie hic haec hoc il neutro hoc
sopravvive in particelle affermative, in latino volgare si tende alla semplificazione abbiamo
rimescolamento di queste serie di aggettivi e pronomi rimaneggiamento e alcune di queste per esempio
ille illa illud usate formazione articoli, sopravvive solo hoc neutro ma non da solo lo troviamo in particelle
affermative tipo hoz oc in occitano significa si quindi occitano provenzale lingua d'ok, aveva valore
affermativo oc cade la h iniziale, hoc seguito da ille da francese oil lingua del si e diventa oui quindi si
mantiene nelle particelle affermative o forme composte tipo per + hoc ci da però italiano pero spagnolo
eccum + hoc ci da italiano cio antico francese e occitano co pronunciato so e francese diventa se,
sopravvive solo hoc quindi della serie hic haec hoc e serve a dar vita a paroline con congiunzioni e
avverbi particelle affermative e in italiano e in spagnolo cio però pero, scompare anche is ea id per
indicare egli colui soppiantata da ille illa illud che era gia produttiva formava articoli quindi si era
affermata eveva un compito specifico e assorbe funzioni di is ea e id quindi signficherà anche egli colui,
ipse ipsa ipsum assorbe funzioni di idem eadem idem, una serie di pronomi che aveva una sua funzione
un suo scopo siccome idem eadem e idem avevano significato simile a ipe ipsa ipsum sinonimi idem
eadem e idem cede il passo a ipse ipsa e ipsum che erano più utilizzate, perciò cosa succede che restano
produttivi iste ille e ipse di tutte queste sei serie ci restano iste ille e ipse ma succede che venendo a
cambiare hiz haec e hoc e idem eadem idem e is ea id, si perdono gradi di distanza che caratterizzavano
uso dimostrativo in base alla distanza oggetto rispetto a chi parlava ma se alcuni elementi di queste serie
vengono meno non c'è possibilità di esprimere grado di distanza, è necessario in alcune lingue romanze
aggiungere delle particelle degli elementi ai pronomi e aggettivi superstiti per ripristinare i gradi di
lontananza la particella aggiunta è eccum che viene posta prima di iste ipse e ille degli aggettivi
sopravvissuti: quindi cosa accade prendiamo consideriamo le lingue romanze eccum + iste in italianoe ra
codesto ci da italiano questo primo grado di distanza oggetto in antico francese ist o icist, con caduta
vocale iniziale resta cist, in spagnolo invece este, eccum + ipse italiano niente e nemmeno francese in

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spanolo da ese quindi codesto tipo secondo grado, eccum + ille quello italiano, icil antico francese, aquel
spagnolo, aggiunta di eccum davanti a questi aggettivi pronomi abbiamo in spagnolo riprisino di tutti e
tre i gradi di lontananza dei dimostrativi invece italiano è rimasto vuoto spazio di codesto eccum + iste
non da nulla e si serve di eccum + tibi + istum per formare codesto significa letteralmente ecco a te
questo, codesto si dice per indicare qualcosa vicino a chi ascolta tibi a te, particolare situazione del
francese inquanto non ripristina i tre gradi ma specializza utilizzo dei dimostrativi rispetto a quello che
viene da eccum + ille continuatori di cist cioè il primo esito assumono funzione aggettivo invece
continuatori di cil funzione di pronome, per rendere i gradi di distanza si ricorre a ci o la cet homme-ci
quest'uomo qui cet homme-la quell uomo la, quindi non è espresso dagli aggettivi uno aggettivo e uno
pronome quinci ci e la ci aiutano a capire la vicinanza da queste particelle, poi vediamo celui: pronome
utilizzato in francese viene da un genitivo e esito di un genitivo latino, adesso vediamo la morfologia dei
pronomi personali: declinazione latino si mantiene di più nelle lingue romanze sono un pò più
conservative per i pronomi personali, pronomi personali sono gli unici anche in italiano in cui
distinguiamo nella forma la funzione soggetto da quella complemento, pronome personale prima
persona è io funzione soggetto invece prima persona complemento oggetto è me o mi, quindi proprio
come latino si distingue la funzione logica, esiti romanzi sono piùttosto conservativi rispetto alle basi
latine, nominativo e accusativo: latino pronome con funzione di soggetto ego, 2 singolare tu 1 plurale
nos 2 plurale vos, accusativo: me te nos vos, in italiano abbiamo da ego io io è esito caduta asincope
consonante resto eo quando si trovano vicine due vocali che formano uno iato le lingue romanze o
trasformano iato in dittongo a assimilare dipende dalla somiglianza delle vocali tra di loro la e la o non
sono vicine la e diventa yod e quindi io anche nelle altre lingue jo diventa je francese e spagnolo ha yo,
accusativo abbiamo due possibili soluzioni che dipendono posizione atona o tonica del pronome nella
frase sotto accento o fuori accento quindi due pronomi mi me francese me moi spagnolo me mi il primo
atono 2 tonico, anche altre persone tu tu tu, te ti te italiano te toi francese e spagnolo te ti, prima
persona plurale abbiamo nos noi, la i sostituisce la s per plurale, da accusativo sempre di nos abbiamo ne
antico italiano e noi il ci sarebbe il ne che si è trasformato e formato successivamente, come la seconda
persona da vos voi vi voi, come vi complemento di luogo concezione divisione spaziale voi che siete li e
noi che siamo qui, quindi vi e noi ci, francese abbiamo nous nous e vous vous, espanol nosotros nos,
vosotros os, nos + alteros nosotros vos + alteros vosotros, idea divisione spaziale noi altri formiamo un
gruppo e voi altri altro gruppo, noi qui voi li, determina poi evoluzione in nosotros e vosotros. la 3
persona il pronome non esisteva esisteva il riflessivo se quando ci si riferiva a soggetto di 3 persona
menzionato non era soggetto e questo se era primo di nominativo la sua declinazione iniziava dal
genitivo: se era accusativo: e infatti dall'accusativo abbiamo esiti romanzi non soggetto: abbiamo si e se
italiano se e soi francese se e si spagnolo, esisteva riflessivo se usciva se accusativo complemento
oggetto al nominativo non aveva corrispondente e vengono fuori riflessivi lingue romanze. il riflessivo
valeva 3 persona singolare e plurale, che cosa fanno le lingue romanze alla mancanza del pronome
soggetto di 3 persona si rivolgono a ille in latino usava is ea id che voleva dire egli colui, questa serie
scompare soppressa, al posto suo prende sopravvento sempre ille si trasforma in analogia su qui,
modello di declinazione in analogia si qui abbiamo illi, forma ricostruita non attestata e otteniamo egli
francese il e spagnolo el che viene da ille non da illi, quindi non forma ricostruita ma quella latina, lui che
è pronome di terza persona con funzione di complemento e non soggetto viene fuori da illius genitivo di
ille complemento specificazione che però viene modificato in illuius sulla base influenza di cuius che è

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genitivo di qui, qui diventa modello di declinazione per la 3 persona e la base di ille illa illud vengono
modificate con qui avviene nominativo illi sostituisce ille genitivo illuius che è determinato da influenza
di cuius e abbiamo lui, da illorum invece che è genitivo plurale cioè complemento specificazione plurale
di ille illa illud viene loro, pronomi personali, possessivi ora: vediamo quindi come si evolvono i possessivi
in latino e in italiano svolgevano la funzione ci aggettivo o di pronome quindi a seconda che
accompagnassero nome o lo sostituissero e i possessivi seguivano aggettivi prima classe erano quelli che
distinguevano il femminile dal maschile, quindi i possessivi distinguevano maschile da femminile in latino
aveva possessivo prima persona singolare: meus, mea meum, tuus tua tum suus sua sum noster nosta
nostum, vester vesta vestum, dq questi possessivi latini abbiamo vari possessivi lingue romanze 3 serie:
vediamo il maschile: prima serie evoluzione tonica dei possessivi normale evoluzione possessivi in sede
tonica nella frase quindi sotto accento si trovano: possessivi si evolvono danno italiano mio tuo suo
nostro vostro, antico francese mien tuen suen nostre vostre, spagnolo mio tuyo suyo nuestro vuestro,
seconda serie sempre tonica ma forme analogiche singolare modellate sul meus abbiamo teus e seus
abbiamo esiti diversi da quelli della prima serie, francese moderno mien tien sien notre votre, antico
francese erano diversi, portoghese meu teu seu nosso vosso catalano miei teu seu nostre vostre, italiano
e lo spagnolo non partecipano a questi sviluppi: terza serie: atona con forma contratte per il singolare:
sostituzione singolare alcune forme contratte mum tum sum nostrum e vestrum, da queste nuove forme
avremo francese mon ton son nostre vostre, spagnolo mi tu su nuestro vuestro. mentre italiano solo una
forma di possessivi solo una serie di possessivi e questa serie vale sia funzione aggettivale che
pronominale altre lingue hanno differenziato le funzioni aggettivali e pronominali in base alla serie e
nello specifico spagnolo per esempio mio tuyo suyo nuestro vuestro o mi tu su nuestro vuestro e anche
francese mon ton son nostre vostre, per funzione pronome aggettivo: vediamo esempio c'est mon livre
quindi viene 3 serie sviluppo atono è il mio libro funzione di aggettivo nell'altra frase ce livre est le mien
funzione pronome questo libro è il mio sostituisce parola libro, quindi a seconda che sia funzione
aggettivale o pronominale la serie dei possessivi cambiano mien tiien sien notre votre, vediamo ora
pronomi relativi e interrogativi: uno soppresso quello interrogativo da qui quindi pronome relativo e i
caso produttivi sono qui nominativo quem accusativo e quid neutro: da qui latino funzione soggetto
abbiamo chi qui qui italiano francese spagnolo, da quem abbiamo che que que e da quid abbiamo che
italiano spagnolo que ma frnacese quei che diventa quoi qua tonico e que atono, di tutti i relativi e
pronomi interrogativi i più produttivi sono questi tre. ci sono delle eccezioni cuius genitivo specificazione
cuyo spagnolo portoghese cujo di cui, di preposizione specifica complemento di specificazione e invece
dativo cui di termine abbiamo italiano antico francese occitano rumeno cui. poi qualis aggettivo
interrogativo in latino e resta come aggettivo interrogativo: italiano quale, francese quel spagnolo cual,
assume funzione relativa abbinato all'articolo: quindi un altra funzione assume abbinato a un articolo
diventa pronome relativo che si affianca agli esiti di qui quem quid abbiamo italiano il quale lequel
francese el cual espanol. alcune riduzioni degli indefiniti o aggettivi o pronomi il latino ricco di questi
indefiniti: omnis ognuno, totus tutto, cuncti tutti insieme il latino volgare tende a semplificare molto
italiano ogni tutto tout francese todo espanol, nihil niente, nemo nessuno nullus nulla nullum nessuno
che da nullo italiano nul francese antico spagnolo nullo, quindi apparte italiano continua in ogni le altre
lingue non usano omnis e cuncti e mantengono solo totus, anche nella serie opposta cioè niente
nessuno nihil niente, nemo nessuno e nullus sempre nessuno distingueva nella desinenza femminile e
maschile invece nemno di seconda, di tutta la serie unico che resiste è nullus nec + unum da spagnolo

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ninguno e nec ipse unum da italiano nessuno. nec negazione non significava e unum era cardinale
numero uno in spagnolo italiano nec ipse unum, come negli altri settori latino volgare e lingue romanze
tendono a semplificare latino e poi eventualmente mancanza elementi che possano rendere alcuni sensi
si riorganizza.

filologia: lezione 09 novembre :

morfologia verbale quindi evoluzione dal latino classico latino volgare e lingue romanze: sistema verbale
è meno innovativo del sistema nominale rispetto la situazione latina a differenza di quanto accade per il
nome il verbo manitene il sistema desinenziale, il nome abbandona le desinenze come marcatori delle
funzioni logiche il verbo invece mantiene le desinenze ci dice chi compie azione, singolare o plurale, il
modo attiva passavo ecc, soppressione alcune forme latine e dall'altra innovazione creazione di forme
che in latino non esistevano, iniziamo dalle coniugazioni erano 4 ed erano are con a lunga, ere con e
lunga ere e breve e ire con i lunga, i verbi della 2 e 3 coniugazione si distinguevano per la posizione
dell'accento, la quantità vocalica determinava anche la posizione dell'accento c'era la legge della
penultima se la vocale della penultima sillaba era lunga allora su quella vocale c'era l'accento se era
breve saliva nella terzultuma tipo vendere, quindi i verbi che apprtenevano a 2 e 3 coniugazione si
distinguevano anche in questo anche nella pronuncia la maggior parte delle lingue romanze mantiene la
distinzione delle 4 coniugazioni del latino, in italiano abbiamo 3 coniugazioni ma in realtà quelli della 2
sono verbi che presentano la distinzione nella posizione dell'accento che rimanda alla situazione latina
quindi ci sono dei residui elementi ci fanno ricordare quella situazione latina in cui si distinguevano le
terminazioni ere e ere con e lunga e breve, andiamo a vedere evoluzione romanza: are: cantare, it
cantare chantes cantar catalano occ, sumeno a cinta, ere habere avere avoir haver catalano occ aver
rumeno a avea, ere vendere vendere accento ritratto sulla terzultuma sillaba, vendre francese cat occ
vendre rum a vinde, un verbo di 4 dormirire dormire cata fran cat dormir rum a dormi, francese
distinzione esiti di un verbo di 2 e 3 coniugazione è molto evidente perchè nel caso di avoir e vendre nel
primo caso dittongo oi che viene fuori da una e lunga latina che diventa e chiusa nel vocalismo romanzo
e che essendo medio alta in sillaba libera in francese dittonga in e e poi oi invece nel caso di vendre
abbiamo e breve latina fuori di accento sede non tonica non subisce dittongamento e cade per sincope è
post tonica, quindi nel caso del francese è più evidente il cambiamento tra la 2 e la 3 coniugazione in
italiano meno evidente unica coniugazione che termina in ere, la distinzione c'è nelle lingue romanze per
quanto riguarda il rumeno sappiamo che c'è una 5 coniugazione che termina in i con accento
circonflesso che è variante della quarta invece spagnolo e portoghese vanno confluire la III coniugazione
latina nella II habere spagnolo haber portoghese haver, vendere vender portoghese vender quindi non
c'è distinzione in latino, aggiungiamo che generalmente la prima e la quarta coniugazione sono le più
stabili e accolgono nuove formazioni e verbi irregolari del latino latino ricco di forme irregolari e che il
latino volgare tende a uniformare a regolarizzare quindi i verbi irregolari in latio in io erano verbi che
appartenevano alla 3 coniugazione terminavano in ere ma alcune desinenze erano prossime a quelle di
quarta ecco perchè si dice che avesse una coniugazione mista e tende il latino volgare a far passare
questi verbi dalla 3 alla 4 coniugazione tipo fugio prima persona verbo fugere terza coniugazione e
avremo poi vari esiti romanzi, spagnolo huir it fuggire fuir francese port cat occ fugir e rum a fugi. nuove
forme e verbi irregolari che si regolarizzano eccezione è costituita da verbi che in latino indicavano

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potere posse e velle povele, che poi vengono regolarizzati in potere e volere e quindi passano alla 2
coniugazione da potere potere pouvoir poder e rumeno a putea, velle volere vouloir cat occ voler
eccezione alla formazione regolare. novità diatesi verbale cioè forma del verbo che può essere attivo o
passivo attivo esprime azione compiuta dal sogggetto e subita passivo, verbi deponenti aspetto passivo
ma significato attivo noi traduciamo verbo deponente latino italiano lo traduciamo come verbo attivo, si
facevano entrare verbi che esprimevano una azione compiuta dal soggetto ma gli effetti ricadevano sul
soggetto tipo nascere morire o patire verbi che esprimono azione compiuta dal soggetto e anche effetti
sul soggetto questa categoria complessa viene rimossa dal latino volgare che tende a semplificare e i
verbi passano da deponenti ad attivi ad esempio morior prima persona indicativo presenta ha una
desinenza distintiva dalla forma passiva infinito è mori e avremo morio poi forma arriva e morire e da
morire avremo morire mourir spagn cat occ morir rum a muro portoghese morrer si comporta
diversamente trasferisce il verbo nella seconda coniugazione al verbo morrer e scompare la categoria dei
verbi deponenti, restando dentro la diatesi del latino importante trasformazione riguarda formazione
forme passive perchè in latino formava la forma passaiva dei tempi derivati dal tema del perfetto in
forma sintetica: al passivo assumevamo una desinenza indicava forma passiva ad esempio laudo:
indicativo presente attivo significava lodo in latino aggiunge desinenza e forma laudor: sono lodato
quindi corrispondente passivo del presente, laudaban era imperfetto significava lodavo corrispondente
passivo era laudabar con marcatore di forma passiva significato ero lodato, tempi derivavano dal tema
del perfetto mettevano verbo participio passato più voece del verbo sum verbo essere, laudavi: lodai
corrispondente forma passiva laudatus sum: fui lodato, laudaveram quindi avevo lodato forma passiva
laudatus eram ero stato lodato, modo di formare passivo crea difficoltà latino volgare vuole semplicità e
si cerca un modo per uniformare e le perifrasi che venivano usate per formare il passivo dai temi del
presenta reinterpretati come formati da participio passato o presente del verbo essere, distintivo della
forma passiva corrispondende al presente attivo. maniera perifrastica: laudatus sum fui lodato sono
lodato, laudatus eram ero stato lodato ero lodato, al perfetto al posto di laudatus sum troviamo laudatus
fui fui lodato, forme passive formate tutte in maniera perifrastica con due componenti participio passato
verbo principale più voce verbale del verbo essere posta al modo corrispondente della voce attiva, tempi
verbali: ci sono varie innovazioni relative ai tempi verbali alcuni soppressi altri creati in modo nuovo: le
forme verbali latine che sopravvivono sono indicativo presente congiuntivo presente indicativo
imperfetto e indicativo perfetto. indicativo presente quasi intatto quindi non cambia molto ci sono solo le
evoluzioni fonetiche, del congiuntivo presente possiamo rpecisare che spesso nei registri meno formali
sostituito dal indicativo presente le lingue tendono a sovrapporre le voci el presente indicativo e
presente cingiuntivo tipo rumeno lo distingue solo 3 persona ha lo stesso esito 3 persona singolare e
plurale segnala che si tratt di congiuntivo con la particella sa che viene dal si latino significa se, abbiamo
riduzione delle desinenze del congiuntivo a due una vocale tematica e per la prima coniugazione che da i
che io parli viene dalla vocale tematica e del latino e la a usata per la seconda e terza coniugazione, le
desinenze tendono a ridursi perciò, riduzione rispetto indicativo imperfetto: 3 terminazioni una per la
prima coniugazione una per la seconda e terza e una per la quarta abam ebam ibam, le tre terminazioni
restano in italiano cantavo vendevo dormivo. altre lingue fonrono ebam e ibam spagnolo cantaba habia
dormia portoghese cantava havia dormia, francese conserva evam eie, ais cade la m cade la b e qui la
desinenza ais che si pronuncia e quindi francese riduce a un unica soluzione terminazioni imperfetto
latino, italiano mantiene il ricordo altre lingue invece non mantengono tutto e tendono a fondere ebam

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e ibam. indicativo perfetto infisso latino v dilegua nella prima e nella quarta coniugazione: cantavi cantai,
chantai cantè, dormivi dormii dormii francese dormi spagnolo dormi. pluralità di soluzioni formazione
perfetto ad esempio prima e quarta formavano il perfetto con infisso infisso v ecco esiti di questo tipo di
formazione varie lingue romanze cantavi cantai chantai francese cantè spagnolo. i perfetti che si
formavano con ui o si si conservabo habui ebbi eus spagnolo hube, misi che termina in si e ci da misi
italiano. latino indicativo e perfetto vari modi e si conservano nelle varie lingue, perfetti con
raddopppiamento sono alla base di nuove formazioni con spostamento di accento, vendere vendidi
vendedi vendei it vendei vendetti francese vendi spagnolo vendì, futuro semplice subisce innovazione il
futuro semplice aveva una formazione complessa perchè i verbi di prima e seconda coniugazione
formavano il futuro dal tema dl presente poi aggiungendo infisso b o bi e desinenza lauda + b+ o uguale
laudabo, il futuro invece verbi di terza e quarta coniugazione tema presente + vocale a ed e + desinenze
leg + a + m, confusione con congiuntivo presente. il latino volgare uniforma il futuro per tutte le
coniugazioni, possibilità di confondersi con desinenze del presente quindi latino volgare uniforma le
coniugazioni e sceglie forma perifrastica e non sintetica, cantabo volo cantare, debeo cantare habeo
cantare, cnatare habeo, cantare aio, canterò chanterai cantarè forma sintetica analitica sintetica..
apparte rumeno preferisce volo cantare ed è esclusiva le altre lingue prediliggono perifrasi habeo
cantare ma inizia ad essere posposto al verbo quindi avremo cantare habeo e il verbo principale portante
è cantare e habeo inizia ad assumere posizione non tonica nella frase ma posizione atona posizione
secondario e subisce trasformazioni fonetiche cade la h ma la h iniziale cade subito anche nelle iscrizioni
di pompei lo notiamo la b subisce asincope e la e in posizione pre vocalica diventa yod e quindi abbiamo
aio, che si fonde poi e darà vita a esiti lingue volgari. condizionale innovazione romanza che si realizza sul
modello del futuro: epsrime futuro ma contesto passato vista la peculiarità si sceglie di formare
condizionale usando meccanismo valso per futuro ma sostituendo al verbo habeo un indicativo passato
le soluzioni sono habebam o habui francese e spagnolo cantare habebam francese chanterai spagnolo
cantaria mentre cnatare habui cantare hebui itaiano canterei. il passato prossimo innovazione romanza
costruita in maniera perifrastica e la costruzione ci spiega la relazione tra verbo avere con significato
proprio che significa possesso e viene usato per esprimere idea di anteriorità, ho scritto una lettera
scrissi una lettera quindi unire possesso e anteriorià in latino una frase del genere si può dire spripsi
epistulam, quindi passato remoto scripsi antecedente latino frase romanza ho scritto una lettere
immaginiamo proposizione del genere habeo epistulam spriptam ho o possiedo una lettere scritta, a
livello logico il predicato era habeo quindi possiedo epistulam complemento oggetto scriptam participio
passato accordato con episola quindi predicativo oggetto habeo e scriptam nessun rapporto tra di loro
chi possedeva la lettera non doveva essere chi aveva redatto la lettera poteva possederla semplicemente
ma scritta da qualcun'altro non c'era soprapponibilità tra soggetto frase e chi ha scritto la lettera ma nel
concreto nella realtà una frase del genere faceva pensare che chi l'avesse scritta corrispondesse al
possessore prima avviene livello significato poi cambiamento logico quindi da habeo epistolam spritram
si passa a habeo scriptam epistulam chi scrive la lettera e la possiede la stessa persona quindi iniziano a
stare insieme e formare sintagma, habeo scriptam epistulam si passa a ho scriptam una lettera, c'è
residuo di accordo complemento oggetto femminile avremo poi ho scritto una lettera verbo scrivese si
lega a verbo avere assume il senso del verbo si tematizza a scapito verbo avere diventa prevalente
significato scrivere e non possedere e lettera complemento oggetto senza rapporto di concordanza e si
stabilisce rapporto verbo avere indica anteriorità azione e originale significato possedere. vediamo tempi

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che si conservano ma cambiano funzione e non si conservano allo stesso modo in tutte le lingue
romanze vediamo il congiuntivo trapassato congiuntivo imperfetto assume valore congiuntivo imperfetto
nel rumeno invece diventa un indicativo più che perfetto quindi trapassato, cantavissem che io avessi
cantato quindi trapassato, cantassi, chantasse, cantase, portoghese cantasse, rumeno cintasem.
indicativo piuccheperfetto si conserva in portoghese in spagnolo diventa una forma di congiuntivo
imperfetto cantaveram avevo cantato portoghese cantara avevo cantato spagnolo cantara cantassi,
indicativo piuccheperfetto latino si consevra in portoghese in spagnolo invece diventa una seconda
forma di congiuntivo imperfetto: cantaveram avevo cantato portoghese cantara e spagnolo cantara
portoghese avevo cantato e spagnolo cantassi, verbo che resta in alcune lingue è futuro anteriore
indicativo aveva delle desinenze che lo facevano confondere con congiuntivo perfetto cioè passato e
succede che il futuro anteriore resta in portoghese ma con funzione congiuntivo guturo nel portoghese
abbiamo fusione tra futuro anteriore e idea del congiuntivo il fatto che in latino futuro anteriore e
congiuntivo perfetto simili da vita a un tempo verbale nella forma simile al futuro anteriore ma nel senso
simile al congiuntivo è congiuntivo futuro cantavero avrò cantato e portoghese cantar che io sia per
cantare.

pssiamo alle congiunzioni coordinanti che ci fanno capire che rumeno si comporta in modo peculiare
alle altre lingue allora bbiamo et da cui abbiamo italiano portoghese e ocitano e il francese et spagnolo y
e catalano i, rumeno trae da sic la congiunzione coordinante che da il rumeno si la troviamo antico
francese e occitano per coordinare e interessante altre lingue alla bse particelle affermative, si si sim
derivano da questo sic, rispetto alle negazioni abbiamo nec che ca nè francese e spagnolo ni ma rumeno
utilizza congiunzione diversa neque rumeno nici, congiunzioni disgiuntive: aut : italiano e spagnolo o e
francese ou, seu rumeno sau, quindi scelta peculiare del rumeno, congiunzioni avversative. la più diffusa
è magis che da ma mais mas spagnolo ita e spagnolo per hoc abbiamo però e peo,ipsa re rum insa. ora
congiunzioni di subordinazione più diffusa è *que base diffusa latino volgare ricostruita da che fran span
port occ que rum ca, quindi situazione uniforme anche rumeno svolge esito da que.

parliamo ora della sintassi: morfologia e sintassi sono collegate anche se la cosa che sorprende più di
tutte è il fatto che in latino ordine della frase fosse totalmente libero dire puella puerum amat o puerum
puella amat se si cambia ordine non cambia significato invece nelle lingue romanze non è così questo
perchè vigeva sistema desinenziale la desienza a di puella era desinenza di un nominativo quindi
soggetto, perciò in qualsiasi posizione funzione logica era sempre la stessa puerum complemento
oggetto poi dobbiamo dire che ordine parole libero e libero era anche posizione reciproca di soggetto e
complemento oggetto soggetto prima o dopo complemento oggetto e non influiva sulla logica della
frase, nelle lingue romanze questo non avviene perchè se dico fanciulla ama il ragazzo o ragazzo ama la
fanciulla cambia significato, latino lingua ov lingue romanze lingua vo, il soggetto precede complemento
oggetto di solito nelle lingue romanze, latino lingua ov quindi tende a posizionare complemento oggetto
prima del verbo e ha delle ripercussioni sui rapporti delle parole tra di loro lingua di tipo ov tende a
posizionare determinanti prima dei determinati quindi aggettivi complemento di specificazione prima
dei sostantivi o lingua ov è lingua in cui participio passato tende a precedere ausiliare, abbiamo detto
che passivo dei tempi che derivavano dal perfetto participio passato più voce del verbo essere non sum
laudatus ma al contrario quindi i determinanti prima dei determinati lingue romanze ribaltano la

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costruzione presentano prima il verbo e poi complemento oggetto e troviamo ausiliari e poi participi
passati determinati e poi determinanti, di maria la penna non la penna di maria noi diciamo prima
sostantivo e poi complemento, posizione del soggetto potrebbe variare potremmo avere svo vso o vos
posizione soggetto visto che lingue romanze soggetto considerato come più degno di attenzioni in frasi
non enfatiche viene tematizzato quindi prevale ordine svo perchè attira attenzione soggetto, consente di
distinguere soggetto da complemento oggetto e nella frase fanciulla ama il ragazzo il fatto che la fanciulla
si provi in prima posizione determina stato si soggetto e il fatto che ragazzo 3 posizione complemento
oggetto se si inverte al contrario la funzione logica cambia ragazzo diventa soggetto fanciulla diventa
complemento oggetto, irrigidimento è importante per soggetto e complemento oggetto sono quei casi
complemento oggetto non introdotto da preposizione invece gli altri complemento si distinguono perchè
interrotti da preposizione ci sono lingue che tendono a sottolinare la funzione di complemento oggetto
in modi diversi e distinguerla dal soggetto e sono le lingue dell iberica cioè spagnolo portoghese e
rumeno usano accusativo preposizionale che si giova di una preposizione davanti particella spagnolo e
portoghese è la a vi a maria invece rumeno per che da pe, invece spagnolo e portoghese ad da a, quindi
la a segnala il fatto che si tratti di complemento oggetto accusativo preposizionale anche rumeno ma ha
per che da pe, rumerno preposizione diversa rispetto altre lingue, ordine svo ordine frasi standard senza
enfasi, può essere però infranto disatteso a volte: frasi dove vogliamo attribuire enfasi: marco ho visto, o
frasi interrogative è venuto pietro? vino pedro? vient-il? pierre vient-il? presenza di clitici che precedono
il verbo nelle forme finite: lo vedo. quindi in questi casi si anticipa complemento oggetto prima di
soggetto e di verbo la seguenza ordine cambia, oggetto verbo soggetto. questa stessa possibilità si ha in
spagnolo anche, in francese si mette soggetto prima posizione e poi si rinomica con il pronome il
aggiunto ulteriore soggetto aggiunto per rendere possibile inversione di vs che sennò non sarebbe
possibile con pierre è una falsa inversione il soggetto resta in prima posizione si aggira il problema
ripetendo il soggetto con pronome personale quindi pierre vient-il. lo vedo con clitico per esempio
precede il verbo nelle forme finite mentre infinita vederlo, possiamo anticipare il clitico lo che a livello
logico è complemento oggetto vedo lui lo vedo però anticipa il verbo. tre casi di infrazione dell'ordine
svo, francese lingua applica in maniera rigorosa svo quasi mai infrange ordine, irrigidimento della sintassi
non solo per quanto riguarda soggetto e complemento oggetto ma non solo perchè non sono
distinguibili se non per la preposizione ma anche ordine altri componenti tende a essere fissata: filius
regis e regis filius, figlio del re sia che genitivo posto prima e dopo il significato era lo stesso latino
volgare nel momento in cui si sostituisce costruzione preposizionale de rege il complemento di
specificazione si pone dopo della parola a cui si riferiva quindi soggetto tematizzato lingue romanze
lingue vo e i determinanti posti sempre dopo dei determinati quindi da filius regis o regis filius il latino
del re filius de rege soggetto è al primo posto. dativo complemento di termine espresso con desinenza
adesso che prevale sistema preposizionale al dativo si sostituisce ad più accusativo esisteva pure in latino
questa costruzione usata indicare direzione quindi moto a luogo in maniera metaforica complemento
moto a luogo indica complemento di termine quindi al dativo si sostituisce ad più accusativo, il latino
preferisce costruzione per ipotassi con subordinate le lingue romanze preferiscono paratassi rispetto al
livello di ipotassi del latino ne hanno di meno la paratassi è la correlazione ora rispetto alle subordinate
quindi proposizioni secondarie comunque la congiunzione che le introduce è la congiunzione quod in
latino le congiunzioni ipotattiche erano tantissime le funzioni assorbite quasi tutte da quod assume
funzioni di cum di si di ut accusativo e infinito e prelude all italiano che e al francese portoghese

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spagnolo que, accusativo più indicativo serviva a esprimere proposizioni soggettive e oggettive e darò il
que che abbiamo visto prima con asterisco e da li avremo italiano che e francese portoghese spagnolo
que congiunzione più diffusa a introduzione delle subordinate.

Filologia lezione 11 novembre:

critica testo e edtotica pratica filologica tecnica richiede rigore e applicazione, lavoro dell'amanuense
molto coinvolgente consisteva nella trascrizione delle opere letterarie, opere di legge dovevano venire
trascritte a mano sino a metà del 400 prima dell'invenzione della stampa quindi avveniva attraverso la
copiatura lavoro molto difficile, e molti amanuenti descrivano la faticia appello al lettore prendi il libro
solo dopo esserti lavato le mani gira i fogli con delicatella e tieni il dito lontano dalla scrittura per non
sciparla come è pennosa l'arte dello scrivere affatica gli occhi la schiena, tre dita scrivono ma tutto il
corpo soffre, dentro i conventi monasteri avveniva questa scrittura durante tutto il giorno, avessero
crampi alle mani, condizioni atmosferiche col freddo le mani si irrigidiscono la schiena che fa male nei
manoscritti troviamo frasi di ringraziamento al lavoro concluso approdo non è più gradito al marinario
quanto non sia l'ultima frase al ammanuense o ringraziamento a Dio per averlo portato alla fine
dell'opera, sia lode a te cristo che il libro è finito, fino all'alto medioevo in oriente il copista scriveva sulle
ginocchia aveva il rotolo e scriveva sulle ginocchia quindi posizione scomoda uso tavolette di legno uso
conosciuto dei romani è una genealizzazione più tardi a occidente, il lavoro dell'ammanuense avviene,
c'è un modello antigrafo ciò che viene ricopiato è antigrafo su questo modello l'ammanuense tira una
copia che si chiama apografo la copia quindi nel momento in cui il testo passa da modello a copia si
verifica una serie di errori corrutele, antigrafo apografo e corruttele errori rispetto al modello
all'oroginale, alcune tipologie di opere erano più soggette alla corruttele: tradizione quiescente il copista
trascrive il testo del suo antigrafo in modo meccanico, la tradizione attiva: il copista non trascrive in
modo meccanico il testo ma opera interventi personali, quella quiescente è un rispetto di timore
reverenziale che fa si che egli sia particolarmente attento a non commettere errori e gli errori non sono
molti, tipo opere classiche autorità testi quasi sacri intoccabili scritte in lingue parlate non dagli
ammanuensi ma il latino o greco in quella attiva il copista invece si sente autorizzano ad essere più
disattento ed effettuare interventi anche perchè è una tradizione contemporanea vicina a lui, un
racconto scritto degli anni vicini a cui vive ammanuense e fa si che lo scriba sia più disinvolto meno
rigoroso, questi errori che si producono nei testi, nel percorso dall'originale alle opere poi ricopiate la
catena della trascrizione del testo produce una serie di errori che si vanno sovrapponendo errore del
primo ammanuense rimane nella sua copia viene trascritto e arricchito di altri errori, stratificazione di
errori che bisogna individuare ed eliminare, e interviene opera del filoloco e restituzione il filologo cerca
di eliminare tutti gli errori introdotti dalle copiature e ricostruire il testo che era quello licenziato
dall'autore restituire la sua forma originale, ristrutturazione quindi delle opere, quando si restaurano i
quadri per esempio, si applica la stessa attività, ecdotica significa critica del testo, insieme dei
procedimenti per ricostruire il testo originario cioè appontarne edizione critica, ecdotica è una parola
greca corrisponde al latino editio pubblicazione, accertare se un testo letterario ma anche documentario
debba essere ritenuto autentico e verificare se la copia o le copie rispecchino la volontà di chi lo ha
composto, se il testo sia corretto oppure se il messaggio è stato alterato sia insonsapevolmente che
intenzionalmente, o alterato da trascrittore insieme di questi principi metodi e tecniche che la filologia

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utilizza per ricostruire il testo è la ecdotica, secondo un filologo chiamato branca filologia scienza
scoprire errori nei testi e arte di rimuoverli recuperando la lezione originaria, andare a capire dove si è
introdotto un errore non è facile a volte sono nascosti quasi invisibili, c'è una scienza per individuarli e
poi avere anche la sapienza l'arte di rimuoverli eliminarli andando a capire come e perchè si sono
prodotti e ripristinando il testo originario, se non abbiamo originale di un opera dobbiamo sempre
ragionare per ipotesi, il testo è presumibilmente quella dell'autore, ma non sappiamo se è quella o no,
scopo edizione critica fornire un testo ripulito dalle sovrapposizioni che la trasmissione ha generato
vicina all'originale, quando serve edizione critica: originale è perduta tipo divina commedia la
conosciamo perchè è stata fatta edizione critica più edizioni critiche non abbiamo il testo autografo di
dante solo copie anche la chanson de roland, prima opera epica conosciuta in antico francese non
abbiamo il testo originario e per alcune opere c'è il dubbio se ha avuto una forma scritta o divulgate
oralmente, non è detto che la forma scritta rappresenta la prima forma dell'opera, oppure necessaria
quando abbiamo più originali autore ritorna sulla sua opera promessi sposi fermo e lucia sposi promesso
o la gerusalemme conquistata e liberata di tasso, nel caso in cui abbiamo un testo che non è stato
licenziato dall'autore, pubblicato tipo lo zibaldone di leopardi è stato pubblicato ma non concepito come
un opera da pubblicare o opere incompiute perchè l'autore muore e non riesce a pubblicarle ed è
necessaria un operazione di restituzione del testo di quello che doveva essere la volontà dell'autore,
petrolio libro di pasolini ha lasciato una serie di carte parti scritte o abbozzate idee che sarà messo in
ordine da una filologa romanza, che ha cercato di rispettare volontà dell'autore dando alle stampe ciò
che l'autore voleva per l'opera, quando pubblichiamo un testo che l'autore non voleva pubblicare
costituiscono la filologia dìautore si concentrano sulla attività dell'autore non ricostruire un testo ma
lavorare su prodotti che hanno caratteristiche peculiari o originali o raccolte ma non opere compiute
scritte in vista di una pubblicazione non concluse dall'autore e destinate alla stampa, la differenza tra la
situazione di uno scrittore di oggi e dei tempi antichi la trascrizione era manuale è che lo scrittore
contemporaneo scrive un libro lo propone alla casa editrice e compie delle fasi tipo quella delle bozze
dove si opera una revisione del testo anche nella scrittura scientifica quando scriviamo un testo che sia
saggio breve o libro si opera una serie di controlli e ripensamenti che si traducono in una revisione
pronfonda quindi non sono solo correzioni formali influiscono sul contenuto spesso, ciò che viene
licenziato si tratta della volontà dell'autore non si può dire non sapevo volontà mia quando ho detto il
libro si può pubblicare, autore medievale invece il momento in cui il testo venvia immesso nel mercato
quindi veniva pubblicato il testo veniva scritto dall'autore e poi cominciava a essere riprodotto ricopiato
si perde il contatto con il testo, ogni errore veniva riprodotto ma capitava anche che l'errore prodotto ne
generasse altri quindi questo lavoro di copiatura procedeva a cascata altri errori una parola scritta male il
copista successivo non la comprendeva e cercava di ricostruirla quindi un errore iniziale diretto su un
testo originale diventa un errore indiretto un errore complicato e critico, spesso si sostituisce una parola
per un tentativo di ricostruzione del copista, esempio quando si parla di questa cascata di errori del gioco
che si fa da bambini pronunciare una frase velocemente all'orecchio di una persona e deve pronunciare
cil che ha sentito nell orecchio di una persona accanto e poi l'ultimo deve riferire ciò che ha sentito
quindi spesso sono frasi senza senso o con significato diverso quindi è una catena che quando comincia a
produrre errori si complica, casi di corruttele quali possono essere agenti meccanici: umidità macchia di
umidità nel libro provoca un dissolvimento dell'inchiostroc he rende leggibili le parole e il copista le vede
male e ha difficoltà e storpia alcune parole stessa cosa le macchie di unot o dovute al calore della

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candela della cera che cade sulla pergamena o buchi dati dal fuoco si scriveva con i candelabri si bruciava
accidentalmente o dei tagli spesso anche intenzionali quando per esempio qualcuno trovava belle
maniature che alcuni pensavano stessero meglio attaccate al muro insomma si ritaglia e si toglie una
parte di testo dalla parte opposta e genera una lacuna una perdita un buco e quindi ci sarà una lacuna
anche gli strappi o perdita di fogli cuciti male uno dei fogli si perde e mancherà un pezzo di testo e questi
agenti meccanici provocano delle lacune evidenti o colmate a volte, se il copista è intraprendente, e poi il
filologo fa fatica ad accorgersene, due possibili atteggiamenti dei copisti: se erano trascurati quindi si
limitavano a saltare la parte che mancava dove c'era la macchia la cera il fuoco però quello zelanti più
bravi tentavano di colmare l'errore e errore si complica quindi ammanuense che fa più comodo non è
quello zelante ma quello che copia meccanicamente quello trascurato, perchè quello zelante trae in
inganno il filologo rende poco visibile la lacuna accumulazione di questi errori, stratificazione che il
filologo deve risolvere. quando parliamo di un opera trascritta parliamo di diasistema ne parla cesare
segre, è formato il diasistema: ogni opera trascritta è il risultato di sistemi diversi e plurimi, intersezione
di più sistemi: sistema uno quella diretta autore, il secondo sistema il primo trascrittore copista scrive e
comincia a sbagliare ci sono sempre errori, dobbiamo pensare a sovrapposizione che non è soltanto di
interpretazione dell'errore formale dei contenuti ma una sovrapposizione linguistica a ogni copiatura
sovrapposizione di sistemi linguistici differenti, autore francese scrive in lingue d'oil se il trascrittore è un
eutore del sud della francia che è di madre lingua occitana sovrappone al sistema linguistico dell'autore
le proprie abitudini grafiche e resa grafica di suoni quindi troveremo un sistema linguistico non
dell'autore che conterrà segni che sono estranei all'autore e propri del copista tutto questo aggiungiamo
il terzo sistema quello del secondo copista che può essere un italiano e abbiamo un altro strato
linguistico e si ripete fino a ultima copia che possediamo questa catena è una stratificazione che ci da alla
fine un opera che è intaccata da errori e sistemi linguisitici diversi. innovazioni come si possono produrre
seguenza attività necessarie alla trascrizione, si ha un testo modello si legge una pericope brano da
ricopiare si memorizza e si trascrive la parte memorizzata e si collega a ciò che c'era prima, quindi le fasi
sono lettura, memorizzazione, trascrizione e saldatura quattro momenti della trascrizione che generano
un possibile errore o più errori, errori di lettura quando leggiamo spesso non leggiamo la frase fino in
fondo spesso legiamo la parte iniziale e indoviniamo quella che viene dopo è qualcosa di normale
nell'atto della lettura ecco perchè a volte torniamo indietro perchè abbiamo indovinato o pensando di
indovinare sbagliando questa fase della lettura può portarci a sbagliare, errori frequenti scolpo d'occhio
scambio di una parola per un altra soprattuto autori antichi scambi di lettere la u e la n per esempio ci
sono persone che scrivono la n come fosse una u la f e la s erano simili come una f nel medioevo la s che
abbiamo noi era esse finale invece quella allungata era tipo una f senza trattino oppure la d e la cl si
confondono o una o con una e o una o con una a sono errori molto comuni, ci sono varie gambette la t
finale se avesse avuto un trattino più corto confondibile con una r, qua abbiamo la m o una u ma
potremmo avere una a e poi una u,comunit c'è scritto però uno si confonde, un monaco che scrive da
una giornata e sono le 8 di sera si può confondere, aprobastis afelicis bastava che il trattino della t
scattasse allo scriba andasse a sinistra e la s diventava f. seconda tipologia degli errori fase della
memorizzazione memorizzando la frase la memoria può tradire si memorizza male o si banalizza errore
frequente termini meno frequenti difficili vengono ricondotti a qualcosa di più noto ed è possibile che
per questa semplificazione psicologica un processo abbastanza umano lo scriba scrivesse qualcosa di
diverso e tradisse volontà dell'autore o operare tradizione mentale sostituendo il significante con il

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significato della parola e scrivendo non parola originale ma un nuovo significante leggo acero e traduco
albero scrivo albero quindi oppure invece di scrivere acero scrivo un altro albero quindi erroire che verrà
riprodotto peggio ancora lacero nel senzo di strappato quindi scrivo albero anche se significava lacerare il
verbo, termine in consulto necessiterà una sistematizzazione se il copista è facilista lascia invece il
zelante cambia e mette un altra cosa e quindi poi non riesce a capire il filologo quindi si complica
l'errore, oppure il lapsus quando una parola la sostituiamo con un altra perchè non la ricordiamo
proprio, invece di pensare tradizione spesso capita ai filologhi che parlano di tradizione si scrive invece
traduzione, errore polare si sostituisce a un termine il contrario invece di caldo scriviamo freddo
leggiamo inizio e scriviamo fine errori molto comuni che fanno parte dell'atto normale della trascrizione,
terza tipologia che è quella della trascrizione vera e propria quando la frase viene trasferita sul supporto
scrittoio e allora c'è un processo di dettato interiore ce la dettiamo mentalmente la frase e ci sono errori
che dipendono dalla pronuncia difetti di pronuncia, asciensore con la z per esempio per capire in cosa
consiste questo tipo di errore oppure errore esecuzione momento in cui la scriviamo la aplografia cioè
omissione di lettere rupetute tipo filogia invece di filologia, semplificazione quindi. dittografia ripetizione
di segno invece di dire semaforo semafoforo, omeoteleuto o omeoarco non trascrizione di una parola
che termina come la precedente nel caso dell'ometeleuto due parole vicine hanno una stessa
terminazione e l'occhio va dalla prima alla seconda, chi siamo dove andiamo, chi andiamo scriviamo si
salta quindi oppure chi sidiamo compiere un operazione di incollaggio di parole distinte che hanno una
parte in comune stessa cosa omeoarco parole che hanno parte iniziale uguale una delle due viene
omessa, oppure omissioni vere e proprie si saltano intere righe di scrittura o si compiono quelli che si
chiamano saut du meme au meme salto da membro a membro dallo stesso allo stesso errore che
coinvolge parti ampie di scrittura oppure le duplicazioni opposto cioè ripetizione di un brano gia stato
scritto ricopiato due volte, quando perdiamo il segno per esempio e ricopiamo ciò che avevamo gia
copiato quindi due porzioni identiche di scrittura, testo che riporta a una certa distnza una stessa parola
a distanza per esempio di 4 5 righe o di 10 righe e provoca appunto perdita, il copista legge la prima
parola torna al modello e non va alla parola dove si è interrotto ma parola scritta dieci righe sotto e copia
la parte che segue questa seconda parola quindi laguna proporzioni ampie, per esempio machiavelli
principe: ha saltato una parte quindi se non avessimo il manoscritto G che ci da il proseguo del pensiero
di machiavelli ci troveremo davanti a questa situazione stessa cosa in altri luoghi, tenerlo, fuerra virtù
altri esempi, ammanuense ha pensato di sostituire il gerundio con infinito che ci stava meglio. alterazioni
volontarie adesso: non ci sono solo i lapsus le disattenzioni cause varie che fanno commettere errori ma
anche errori commessi volontariamente sono innovazioni alterazioni volute, una parte del testo non
piaccia o non venga considerata importante agli scopi per cui il manoscritto viene trascritto e viene
omessa oppure censua testo ardito politicamente non corretto e quindi aggiustato interpolazioni
abbastanza frequenti brani scritti frasi scritte per chiarire meglio le glosse per esempio leggo un termine
difficile per gli scrittori potrebbe cambiarlo, parlando di innovazioni di errori posso scrivere alterazioni
testo originale ammanuense successivo se lo trova facente parte del testo e lo trascrive o le
amplificazioni metodo usato se una parte giudicata interessante o si pensava potesse catturare interesse
del fruitore si tende a confiarla un pò arricchirla abbellirla accrescere nel medioevo sono tante le opere
che subiscono adattamento, tradizione medievale con disinvoltura non c'era senso possesso dell'opera
opera che va rispettata c'era rapporto molto libero e spesso abbiamo opere stravolte rispetto al testo
originario, opere viaggi all'interno europa e quindi venivano adattate opera profana entra convento o

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predica intesa nel medioevo con aneddoti raccontini ecc predica adattata a un pubblico di fedeli diverso
o commetteva peccati quindi adattati, congetture brani che sono risultato di ricostruzione di ipotesi di un
trascrittore quindi brani non rispecchiano il dettato originario inseriti in seguito o sostituzioni sono
frequenti nelle opere e difficili da notare, il filologo non se ne accorge spesso o solo se un manoscritto
contiene un testo più completo e confrontando si capisce che ci sono errori negli altri testi altrimenti non
se ne accorge non ha modo di intervenire poi alterazioni forzose quelle generate da guasti materiali
mancanze dell'antigrafo codice presenta buchi impediscono lettura del testo che c'era scritto però sia nel
recto che nel verso, facciata anteriore e posteriore, il buco produce guasti in più parti e o si inventa
qualcosa o copia la parte fino a dove può e riprende a copiare dove finisce il buco parole senza senso o
cerca di ricostruirle, errore viene sanato semplificato semplificazione chiamata banalizzazione processo
per cui testo originario viene portato a un livello più basso errore crea una lezione porzione di testo
banale rispetto a quella licenziata dall'autore parola difficile sostituita parola più facile che significa un
altra cosa, questa parola banale viene chiamata lectio facilitor quando la troviamo davanti e abbiamo in
altri manoscritti una parola che è più rara dobbiamo preferire la parola difficile e non semplificazione ma
è più facile semplificare più che complicare, di solito viene semplificato autore più colto dello scriba di
solito. metodo filologico come disciplina scientifica metodo che utilizziamo per compiere queste
operazioni è Karl Lachmann filologo tedesco impegnato studi testi classici e germanici nasco dal 1793 al
1851, fine settecento e svolge attività prima metà ottocento lavora su testi classici anche bibbia e
germanici si trova davanti a metodine filologiche che nel tempo gia delineate non inventa niente di
nuovo ma perfeziona cio che esisteva e porta il processo dell ecdodica ad avere fondamenti scientifici
processo scientifico inizia a lavorarci 1817 quando si occupò di affrontare edizione critica di un testo
nibelungenlied e poi 1831 edizione nuovo testamento e poi edizione lucrezio fino al 1850 poi muore,
lachman pensava che la tradizione esistente codici testimoni che esisono di un opera che delineano la
tradizione manoscritta la tradizione risalisse a una copia effettutata dall'originale piena di errori dalla
prima copia mentre prima di lui un testo si pubblicava usando pochi manoscritti anche se erano
tantissimi se ne prendeva in considerazione uno o comunque pochi sicuramente era un manoscritto che
non rispecchiava l'opera originaria scelto in base a criteri personali e soggettivi più leggibile più prezioso
più bello più facile da trovare il primo reperito non erano motivi scientifici e lachmann classifica tutti i
codici esistenti in un testo far precedere il lavoro di tutti i manoscritti esistenti confronto per vedere
come era lo stato e i rapporti che avevano tra loro e in base appunto a questi rapporti stabilire un albero
genealogico, le basi dell'operazione della metodica imposta e adottata con delle piccole modifiche
usiamo questo metodo tutt'ora quindi il lavoro stabilire stemma albero genealogico permette al filologo
di risalire a quello che era il capostitide archetipo quindi la prima copia che commette errori a capo della
tradizione manoscritta quindi il lavoro del filologo è quello di ricostruire originale in base a criteri non
soggettivi non manoscritti a caso ma all individualizzazione rapporti manoscritti e individuazione errori e
ricostruzione archetipo quindi la prima copia con qualche errore, non originale per motivi detti prima
possiamo supporre che archetipo corrisponde in tutto ma se non lo abbiamo non possiamo fare qusta
affermazione lavoor che lachmann propugna meccanico la edizione viene detta meccanica, editore in
grado di recuperare lezioni corrette testo corretto facendo parlare codici testimoni con un sistema, i
metodi prima di lachmann erano, ecdodica scienza antica età alessandrina si era sentita esigenza di
ripulire conservare antica poesia greca di omero soprattutto in effetti i letterati vedono che sono diversi i
manoscritti e capiscono che era necessario un procedimento per ricostruire opera originaria, opera di

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iliade che ebbe in epoca antica diverse edizioni problema sentito presso umanisti che si rivolsero a
recupero opere classiche umanesimo recupero adorazione della classicità e fu umanesimo a chiamare
medioevo medio età di mezzo tra umanesimo stesso e la classicità, rinascimento risveglio menti arti e
epoca classica a cui bisogna rifarsi e per questo medioevo disprezzato codici medievali non considerati
dagli umanisti ma contemporanei con criteri soggettici ascentifici, i sistemi che si usavano erano quello
del textus receptus o vulgata si usava come edizione testo valido quello più diffuso ricopiato che veniva
usato di più non più vicino a originale, codices plurimi cioè quando esistevano diverse copie di una stessa
opera adottavano la lezione che risultava utilizzata in più codici e manoscritti si pensava quella della
maggioranza ma sbagliato se più manoscritti riportano lo stesso errore non vuol dire che hanno ragione
sono copie di un manoscritto sbagliato, non è metodo scientifico altro sistema codex vetustissium più
antico più vicino al originale perchè sbagliato perchè il codice antico se io devo per esempio fare
edizione opera del 1200 e mi trovo davanti manoscritti più antico 1300 non significa che il codice del
1300 sia più corretto perchè più vicino a originae cronologicamente conta copie intercosse tra originale e
copie possono stare 10 copie e il codice el 1300 la undicesima stradificazione invece un codice del 1600
invece potrebbe essere copia manoscritto più vicino orginale del 1200 che non abbiamo rappresenta
soltanto la seconda stratificazione ha molti meno errori e si dice recensione no deteriores quelli recenti
non devono essere peggiori ma anche più validi possono essere, oppure il codex optimus usare base per
edizione il codice che si riteneva più corretto o quello che era commissionato da biblioteche o case
nobiliari ma non vuol dire che il dettato fosse più corretto i criteri erano soggettivi prima. secondo
lachmann il testo nasce dall'esigenza di sottrarre dizione dei testi antichi all'arbitrarietà del filologo
quindi meccanico e non soggettivo sostituendo criteri di valutaizone oggettivi a quelli soggettivi, rifiuto
della vulgata e ricorso a codici come fondamento edizione a tutti i codici esistenti concorrono a disegnare
mosaico che va ricomposto rapporti vanno ricostruiti compreso rapporto che lega manoscritti che
abbiamo a disposizione dipendono uno dall'altro, capire quali sono i manoscritti che hanno un livello alto
e quali quelli a livello basso, questo criterio fanno si che il criterio sia meccanico nella conduzione
migliore filologo non debba utilizzare criteri personali soggettivi non debba scegliere secondo criteri
oggettivi quindi meccanico ideale recensere sine interpretazione edizione senza interpretare, restituzio
textus di uno stato testo precedente ai testimoni consevrati li ripuliamo e risaluamo la scala della
trasmissione fino a quello che è archetipo la copia tratta dall'originale e non originale stesso. ogni opera
fa caso a se non c'è regola valida per tutti vale ragionamento e applicazione del medoto adattato alla
circostanza non c'è ricetta che vale per tutti ricominicare da capo quindi, le fasi sono recensio
ricognizione esaustiva e completa delle testimonianze del testo, censimento della tradizione manoscritta,
collatio confronto e classificazione dei testmino per rilevarne le differenze rappresentazione dei rapporti
attorno a uno schema grafico lo stemma codicum ossia albero genealogico di mss. costitutio textus che
comprende selectio ed emendatio.

Filologia 12 novembre:

recuperare la lezione dell'archetipo della prima copia, eliminando le copie che si hanno a disposizione e
che costituiscono la tradizione del testo e gli errori a causa delle copie successive, il primo passo è la
recensio ricognizione dei testimono il codice il manoscritto che tramanda l'opera individuazione dei
rapporti tra i testimoni, parliamo dei manostricci, la tappa è lo studio dei testimoni coesistenza di stampe

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con cocidi e manoscritti anche dopo il 1465, è una tappa fondamentale. manoscritto ogni documento
vergato a mano su un supporto che permette di scrivere con una certa celerità papiro pergamena carta,
le due principali forme del libro sono il rotolo quello iniziale il primo libro e poi il codice i materiali sono
inizialmente il papiro poi pergamena e poi la carta papiro foglia che nasce sulle soglie del nilo per creare i
fogli per scrivere le foglie vengono fatte seccare e costruita una struttura alternando fasce orizzontali e
verticali poi si crea un foglio che viene fatto seccare, il rotolo del papiro usato dal 4 secolo avanticristo
fino ai primi secoli dell'era cristiana costituisce la forma di un libro, un certo numero di fogli venivano
incollati e formavano una striscia che veniva poi arrotolata si srotola e poi la parte letta si arrottolava
quindi si srotola e si arrotola, il termine volume viene da termine volvo latino, avvolgo quindi rotolo di
carte di papiro arrotolate, per la scrittura il copista utilizzava la canna di bambù appuntita per raccogliere
inchiostro poi in occidente a partire dal 6 secolo si iniziò a usare la penna d'oca che si bagnava
nell'inchiostro e si usava per scrivere, rotolo del papiro, il volumen la fine del 1 secolo avanti cristo il
rotolo comincia a subire concorrenza della seconda forma di libro che è il codice, consisteva codex in
latino di un insieme di tavolette di legno che erano legate per mezzo di una cordicella e su queste
tavolette di legno si stendeva la cera che veniva graffiata con lo strumento della scrittura per raccogliere
la scrittura il termine codex vuol dire legno in latino tronco quindi materiale di cui codice era fatto nel 3
secolo il termine codex indicò il libro la forma sempre della riunione di fogli ma i fogli non di legno ma di
pergamena e poi di carta, questa forma che è costituita da questi fogli cuciti insieme cominciò ad
affiancarsi a uso del rotolo e dal 4 secolo soppiantò uso del rotolo e il materiale del codice passò dal
legno iniziale al papiro alla pergamena cuciti insieme, questa forma è la forma attuale del libro dal 4
secolo avanti cristo non è cambiata la forma e oggi è soppiantata solo dai libro elettronici ma il libro è
fatto così un insieme di fascicoli che consistono in più fogli copiati insieme un bifoglio un foglio piegato in
due e cucito nella parte piegata, o piegato in 4 o in 8, 2 4 8 costituisce il fascicolo materiale scrittorio del
papiro abbiamo parlato pergamenta viene usata dal 4 secolo al 16 secolo poi subentra la carta arriverà in
occidente fine 13 secolo e ci sarà coesistenza carta e pergamenta più nel 14 esimo secolo la pergamena
chiamata cosi creata a pergamo asia minore 2 secolo avanti cristo per problema del blocco esportazioni
del papiro non arrivava dall'africa e ci si ingegnò per trovare un altro supporto, può essere pelle di
pecora di animale che viene lavorata in un bagno di calce raschiata levigata messa ad asciugare in un
telaio che tende la pelle ha una tensione forte e il risultato è materiale flessibile resistente robusto che è
adatto ad accogliere l'inchiostro la pergamena mantiene una differenza marcata tra il lato all'esterno
dell'animale dove si trovava il pelo e il lato detto carne, la carta subentra alla fine del 13 secolo ed è
costruita con una pasta fatta di stroccia stracci di lino di canapa lasciati nell'accqua e si immerge una
forma una griglia come un reticolato un setaccio costituito da fili metallici che all'esterno ha una cornice
di legno si immerge lo straccio in questo contenitore con la pasta e rimane lo strato sottile che diventa la
carta fatta asciugare, nel medioevo non ci sono manoscritti in papiro ma solo cartacei o membranacei,
originale: distinguiamo dalle copie originale se lo abbiamo non abbiamo bisogno di usare le copie sennò
si come si produceva poteva essere autografo vergato di pugno dall'autore che diventa copista di se
stesso oppure il secondo sistema è quello che crea idiografo autore detta la sua opera a un segretario a
uno scriba personale o di professione che lot rascrive e sorveglia la scrittura, detta ma controlla ciò che il
copista scrive quindi modalità diverse di produzione della trascrizione dell'opera e sono copie che non
possediamo, la tradizione non abbiamo il testo autografo non confondiamo tra codice testimone
manoscritto e opera testimone tramanda il testo è il codice materiale, il testo riguarda opera stessa, la

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tradizione manoscritta è insieme dei testimoni manoscritti che tramandano l'opera, può essere
unitestimoniale da un solo testimone opera tramandata solo da un manoscritto perchè i manoscritti
soggetti a vicissitudini che non possiamo immaginare venivano trascritti poco, opere più di nicchia che
avevano numero inferiore di manoscritti materiali reperibili considerati poco passato il tempo chi trovava
un manoscritto come un opera vecchia lo gettava troviamo spesso frammenti di opere che venivano
utilizzati come copertine di altri libri o fogli di guardia, per incollare dorso del libro all'interno della
copertina frammenti opere medievali trovate in questo modo si usava il materiale la pergamenta per
incollarci qualcos'altro, se è uno opera unitestimoniale alcune opere ci sono giunte attraverso un solo
manoscritto tristano e isaotta per esempio opere citate di cui non ci sono tracce incaso di tristano
famosissimo parodiato ma ci è giunto un manoscritto e basta, quando ci sono diversi codici abbiamo
pluritestimoniale a più testimoni caso che procura più lavoro al filologo, ancorala tradizione può essere
diretta e indiretta tradizione diretta costituita insieme complesso di documenti riportano un testo o una
parte di esso può essere anche frammentario il codice o solo parte iniziale o parte finale tutti i
manoscritti interi o parziali e anche le edizioni a stampa che precedono quelle critiche sono da utilizzare
le prime stampe riproducono manoscritti andati perduti quindi si sostituisce il manoscritto perduto, i
testimoni riportano l'opera quella indiretta invece ha a che fare con versioni di opere scritte in altre
lingue i rifacimenti le imitazioni dell'opera le citazioni sono tutti testimoni possono aiutare a ricostruire le
parti che magari nella edizione diretta hanno lagune, citazioni traduzioni parodie testimonianze che
aiutano alla ricostruzione trovare un lembo, tutto ciò è un lavoro secondario ci serve come testimonianza
per trovare una parola una frase esempio poesia jacopo da lentini federico II scuola siciliana
meravigliosamente lui è il notaro primo poeta in volgare antico, primo testo scritto nella lingua siciliana
ma c'è traduzione toscana testimoni diretti sono tre: il vaticano il latino e pisano, i tre testimoni tutti
toscani ci è giunta la scuola siciliana grazie a traduzione in codice redatta da copisti toscani hanno
operato traduzione trascrizione frammenti in siciliano, versi 25 e 26, due letture diverse perchè la v e la l
coincidono quasi del tutto, le due varianti ammissibili entrambe quindi il filologo non sa cosa cogliere
come lezione genuina interviene testimone indiretto rinaldo d'aquino in un gravoso affanno cita il testo
di iacopo da lentini 35-6 e capiamo che quella di pisano è quella giusta quella di p kome quello che crede
saluarsi per sua fede quindi ci aiuta a capire qual'è quella originaria, censimento riguarda raccolta
testimoni utili alla costituzione del testo, anche testi in un luogo deserto dell'australia va recuperato
potrebbe rappresentare un testimone importante potrebbe fare famiglia rigiuto vulgata textus receptus,
si trovano attraverso i cataloghi che le biblioteche hanno rifusi e diventa facile trovare questi cataloghi in
ogni caso in linea di massima la consistenza della tradizione è conosciuta sono state studiate e il lavoro di
individuazione è stato compiuto, a volte spunta fuori un manoscritto perduto o scomparso non si era
considerato frammenti utilizzati come fogli di servizio per altro ricognizione serve tutto per ricostruire il
testo, quando abbiamo i manoscritti descrizione e catalogazione dei manoscritti, segnatura sigla dello
scaffale sezione collezione materia se pergamena o carta età di scrittura 12 13 o 14 secolo misura o
numerazione delle carte indicazioni sulla scrittura e indice sul contenuto a volte non si tramanda solo un
opera ma più opere tante opere quindi indice del contenuto è importante per capire che libro ci
troviamo davanti che contenuti ci sono opere amene che si rifanno al tema religioso, riusciamo a capire
contesto dell'opera che ci interessa, una volta fatto abbiamo la collatio confronto e classificazione
testimoni, dobbiamo capire com'è lo stato della tradizione, e capire il rapporto tra le copie per
classificarle, la metodologia di lachman si basa sul presupposto che dal momento che gli errori e

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innovazioni sono elemento fondamentale per capire rapporto tra i codici e manoscritti che ci hanno
trasmesso una data opera quali sono gli errori perchè uno stesso errore contrassegna i manoscritti
delevati che delivano dal codice dove l'errore si è prodotto se scrivo nel centro del cammin di nostra vita
e non nel mezzo errore replicato su tutte le copie del mio modello vedendo 10 copie che contengono un
errore capiamo che fanno parte di una familia a che fare con una stessa copia che aveva l'errore, esame
integrale o comparativo del testo dei testimoni, sulla base dell'errore il filologo lavora, se abbiamo una
classe di ragazzini dove abbiamo 20 con capelli scuri e due ragazzini con capelli rossi e vediamo i genitori
e troviamo uno con capelli rossi capiam che fanno parte della famiglia con i genitori con capelli rossi
quindi un gruppo di testimoni con errore comune fanno parte famiglia, confronto tra i testimoni è
importante esame comparativo confrontare tutti i codici a disposizione e procedere per esempio quando
pera molto lunga da tantissimi testimoni quando è lunga sarebbe un compito enorme fare un confronto
integrale prendere dei brani a modello e si confrontano si confrontano i saggi lavorando su molti brani si
prende rapporto manoscritti se opera contenuta alllora confronto per tutta l'opera se non è troppo lunga
quindi bisogna capire se è lunga o no, a questo punto comparanti effettuiamo un confronto delle varianti
divergenze di lezione la lezione è un modo in cui un passo è registrato in un testimone nel mezzo del
cammin di nostra vita solo è lemba quando è nel manoscritto mezzo è lezione centro variante lezione,
stabilire parentele tra i manoscritti quindi analizzare le varianti e capire che i manoscritti hanno a che
fare sono parenti non sappiamo se padre figli, sorelle, le varianti che dobbiamo considerare per capire se
i testimoni sono parenti sono gli errori evidenti e sicuri non poligenetici ma monogenetici e irreversibili,
non tutti gli errori hanno la stessa qualità ci sono quelli poligenetici commessi da più copisti cadute di
congiunzioni errori banali non sono indicativi errori che ci interessano sono quelli monogenetici è difficile
che commettano allo stesso modo se non si copiano l'un l'altro quindi gli errori devono essere evidenti e
sicuri di natura tale che non possa essere corretto per deduzione da un altro copista in questo senzo
irreversibile se può essere corretto tipo un sinonimo che non fa rima una parola in rima, un copista
distratto mette amore e battito invece che cuore un copista zelante può ripristinarla anche se il modello
contiene l'errore ma darebbe una falsa pista al filologo non permette di capire rapporto tra antigrafe e
apografe quindi irreversibili e sono chiamati da paul maas errori guida che guidano il filologo a
comprensione rapporti tra i manoscritti, indizi dell'errore: parole senza senso autore non può aver scritto
una cosa assurda o lontana dalla logica diciamo che il caso di parole senza senso è un po raro i copisti
tendono a correggere e banalizzare se trovano errore per esempio tendono a cambiarlo boccaccio
fiammetta testo alla più matura turba che loro seguiva vegnendo e uno dei copisti legge alla più matura
turba che le rose givano seguendo mr ambrosiano, c'è un errore errore commesso perchè copista invece
lorose ha letto le rose e non capira guiva e ha aggiustato givano seguendo, misura di come si poteva
produrre un errore. secondo tipo di errore indizio violazione leggi della lingua autore non può aver
scritto una frase che contravvenga le leggi linguistiche e quindi comporta questo che il filologo conosca
bene la lingua se ci sono contravvenzioni alle leggi sono aggiunte posteriormente non risalgono
all'autore conoscere quindi leggi della metrica, altro indizio discordanze rispetto pensiero dell'autore
autore guelfo e leggiamo qualcosa che ci fa capire che autore è ghibellino autore coerenza dobbiamo
conoscerla e capire il pensiero e renderci conto dell'errore di forma o contenuto pococ plausibile rispetto
ciò che conosciamo poi ci sono le lacune causano non sense salti di pensiero, ripetizioni, vediamo
cavalcanti perchè non fuoro a me li occhi testo che morte lporta nman tagliato in croce invece
manoscritti che morto l porta n man tagliato morte il testo letto senza conoscere originale denuncia un

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guasto e il guasto va sanato bisogna lavorare per deduzione, ci sono poi i casi di errori di anticipo lo
scriba legge una frase nel modello e scrive la parola che è alla fine della frase come se leggendo lo scriba
scriva che croce porta lman tagliato in croce anticipa parola fine frase quindi ripetizione o qualcosa che
non quadra. errori poligenetici non sono utili per costruzione dello stemma, banali comuni che più
copisti commettono saut du meme au meme omeoteleuton identità di parola si salta una parola o una
parta o travisamenti grafici comuni considerare congiunzione in altro modo, banalizzazioni distintive che
costituiscono lectio facilitor parola diventa semplice peregrino scritto pellegrino per esempio o inversioni
di parola insomma sono piccolezze, il risultato del lavoro di confronto sugli errori evidenti è la
registrazione delle differenze dei vari manoscritti per capire il quadro della situazione. confronto tra i
testimoni e registrato le differenze disegnamo lo stemma codicum, albero genealogico in base ai rapporti
che esistono tra i manoscritti in base agli errori e al ripetersi degli errori quindi rappresentazione grafica
dei rapporti che esistono tra i manoscritti e ricorda albero genealogico, originale perduto poi abbiamo
l'archetipo la prima copia il capostipide della tradizione posseduta che si indica con la lettera omega
come si fa a capire se esiste? si capisce perchè i manoscritti in possesso contengono lo stesso errore un
errore originario che deriva dalla copia perduta, copia originale che ha un errore che si è trasmesso al
resto dei manoscritti, comprendiamo che esiste l'archetipo poi abbiamo i codici interpositi manoscritti
che non possediamo e che però postuliamo se vogliamo spiegare la tradizione e rapporti tra i manoscritti
che abbiamo a disposizione si indicano lettere greche non li abbiamo li abbiamo ricostruiti ripostulati e
poi troviamo codici che possediamo e che vengono indicati lettere alfabeto normali quindi situazione
composta da due manoscritti rimontano a originale attraverso un interposito e archetipo, lo stemma ci
permette di comprendere di visualizzare i rapporti tra i manoscritti che abbiamo e di eliminare
manoscritti chiamati descritti copie di manoscritti che gia possediamo, a noi interessano i manoscritti ci
permettono di ricostruire il modello la copia originaria se avessimo questo alfa se avessimo questa copia
a e b diventerebbero descritti codici riproducono qualcosa che abbiamo e non ci servono tanto
preferiamo leggere il capostipode un codice descriptus lo eliminiamo a meno che il descriptus è utile e lo
teniamo, allo stesso modo lo stemma ci permette di eliminare le varianti innovazioni tipiche di un
manoscritto si chiama questo procedimento eliminatio lectionum singularium riguardano una famiglia
un unico manoscritto se solo a mi da un errore e b non cel'ha è il problema è di a ed è da eliminare se si
produce a piani alti il valore è diverso errori piani bassi sono lezioni sincolati e li eliminiamo quindi lo
stemma serve a capire dove sta qual'è la qualità delle lezioni che abbiamo davanti e possiamo
individuare più famiglie di codici, quando comprendiamo che 4 mansocritti stesso errore fanno famiglia
capiamo che dobbiamo metterli da parte come famiglia e individuiamo le famiglia che compongono la
tradizione e applicare la legge della maggioranza la legge di lachmann una lezione è valida se riportata
dalla maggioranta non manoscritti ma dalle famiglia se i manoscritti sono tutti della stessa famiglia
valgono per un unico codice ci interessa accordo più famiglie su una lezione per capire che è la lezione
giusta legge maggioranza dovrebbe assicurare veriticità del processo, vediamo di parlare degli errori
guida errori significativi irreversibili errori guida sono congiuntivi e separativi quindi parliamo di errori
come materiale per permetterci apparentamento dei codici da questo punto di vista sono di due tipi
congiuntivi errori comuni a due o più copie che dimostrano connessione a quelle copie se abbiamo 3
manoscritti due dicono una cosa e una un altra due formano famiglia e uno no, deve essere un errore
non polgenetico ma significativo errori separativi sono errori presenti in una copia assenti nelle altre e
permettono di provare indipendenza di una copia da un altra, errore separativo separa uno dagli altri,

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non possiamo ipotizzare che la sua ssenza sia frutto di congettura da parte del copista deve essere
irreversibile non si può correggere, ci aiuta a separare un manoscritto dagli altri, in base agli errori
possiamo dimostrare indipendenza di un testimone da un altro oppure parentela di due testimoni
rispetto a un altro, la discendenza di tutti da un capostipite se tutti hanno lo stesso errore, vediamo
primo caso indipendenza testimone da un altro: b non dipende da a se ha ha un errore e non può essere
eliminato per congetura da un copista, separativo uno nel sento del cammin di nostra vita e una nel
mezzo di cammin di nostra vita quindi b nn dipende da a se a ha un errore irreversibile che b non ha è
separatito fa capire che b nn discenda da a, parentela di due testimoni rispetto a un altro per esempio b
e c parenti rispetto ad a hanno errore comune tale da non poter essere stato commesso
indipendentemente quindi congiuntivo, connessione b e c e quindi b e c fanno parte famiglia non è la
famiglia di a. errore congiuntivo archetipo se tutti e tre i manoscritti hanno lo stesso errore, dati due
testimoni il rapporto possibile è b dipende da b o a da b poesia data in maniera completa da a e b
mancante versi 5-7 b è la copia perchè non può essere a copia di b, stessa cosa se b ha versi e a no, se a
omette versi 2 e 4 e b omette 5 e 7 nn sn connessi fra loro ovviamente ma derivano da antecedente o
archetipo o originale, se a derivasse da b ometterebbe i versi che omette b e se b dipendesse da a
ometterebbe quelli di a, non c'è relazione di padre figlio ma sono fratelli, b deriva da a e a deriva da b
rapporto escluso da un errore separativo di a contro b e di b contro a per ritenere che b derivi da a o a da
b devono presentare tutti gli errori del modello più qualche errore proprio se b dipende da a ha tutti gli
errori da a più errori propri, occorrerà per escludere che deriva uno dall'altro a errori assenti in a e b
errori assenti in a ogni codice oltre errori comuni deve presentare errori propri e il rapporto non è
dipendenza se hanno errori personali e anche comuni derivano altra copia, errore separativo di a contro
b e di b contro a quindi non sono copie ma anche errore congiuntivo errore comune quindi modello che
gia aveva l'errore che hanno riprodotto ed era l'archetipo, se i manoscritti discendono dal originale non
hanno errore congiuntivo ma solo separativo perchè originale non ha errori, è difficile che da un
originale due copie di solito originale una copia e da quella altre di solito lo stemma più frequente, se i
testimoni sono 3 lo stemma è la catena ognuno di loro da luogo a una serie di copiature noi abbiamo le
copie quindi b e c sono descripti perchè abbiamo quelli che sono i modelli che ci interessano oppure
stemma bipartito in cui uno dei testimoni è modello degli altri due esemplati ricopiati su di esso oppure
uno è il modello da una copia che non ci è giunta e la copia produce le copie che abbiamo questi stemmi
vengono poi stabiliti in base al tipo degli errori che troviamo se congiuntivi o separativi per capire
rapporti quali fossero, esempio: 6 testimoni di un opera tutti i testimoni hanno errori congiuntivi fra di
loro non possono risalire all'autore e ci fa capire che derivano dall'archetipo non derivano dall'originale
invece a b c errore separativo rispetto d e f e errori congiuntivi tra di loro, d e f hanno errori congiuntivi
ed errori propri personali banalizzazioni, c'è archetipo poi famiglia con errori congiuntivi quindi stessa
famiglia e poi errori congiuntivi di altri tre manoscritti che costituiscono altra famiglia errori separativi
non possiamo farli derivare dallo stesso codice quindi presupporre codice interposito che aveva un
errore o più errori riprodotti da un altra famiglia e sono errori separativi quindi lo stemma è così le
lezioni dei tre manoscritti ci restituiscono lezione del codice che li ha generati, parliamo dell'eliminatio
codicum descriptorum un codice che abbiamo nel gruppo dei codici è un descriptus? contiene tutti errori
di un manoscritto più almeno un altro che ha soltanto lui, lezione singolare o presenza danno
nell'esemplare codice lacune con spie lacune e codice presenta danni bruciature buchi quindi il secondo
derivato dal primo o età della scrittura tra due manoscritti identici uno ha una scrittura più recente

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quello recente è copia quindi descriptus, non lo consideriamo descriptus in alcune circostanze per
esempio se colpa lacune o guasti posteriori alla trascrizione, capita per esempio che un manoscritto
appunto venga mutilato dopo la diffusione ci giunge senza parte iniziale acefalo o parte finale mutilo o
strappi di termini descriptus parti che abbiamo ma diventa importante per le parti che colpa ciò che il
modello non ha più eliminatio lectionum singolarium innovazioni in singoli rami di piani bassi manoscritti
singoli nei piani bassi dello stemma innovazioni posteriori, adesso vediamo lo stemma che ci segna
codice descriptus: se noi abbiamo lezioni varianti anche valide che danno senso e vediamo che le varianti
contenute nella famiglia sono lezioni singolari se fossero valide le troveremmo piani altri, vuol dire che è
innovazione singolare, esempio: fatti non foste a viver come... questo stemma d ed e dicono scudi f dice
puri, bruti a e b c crudi, cosa scegliere? vale il proncipio maggioranza quindi scudi puri bruti e crudi cosa
dice alfa per principio di maggioranza dice scudi due manoscritti contro un terzo quindi la lezione di alfa
è scudi era un errore ma l'abbiamo ricostruita quella di f errore singolare, due manoscritti a e b dicono
bruti quindi bruti quella da cogliere, il ragionamento è quello di giudicare valore delle lezioni non in base
al manoscritto in se ma alla posizione che assume nello stemma non manoscritto in se ma collocazione
nello stemma che è la collocazione ci da indicazioni valore da dare a lezioni di cui è portatore. costitutio
textus adesso: ricostruzione procedimento meccanico permette di risalire alle lezioni dei subarchetipi:
lezioni concordi archetipo originale se invece sono lezioni divergenti dobbiamo lavorare ancora e
passiamo alla selectio la scelta tra le varianti: individuare lezione che corrisponde all'archetipo originale
quindi se la tradizione è multi partita metodo meccanico legge maggioranza valida ma spesso è bipartita
e questo vuol dire che bisogna operare scelta precisa tra due lezioni se hanno qualità diversa una scarsa
e una buona, si sceglie quella migliore movesi l veccherel.... bianco alfa dice forzuto e c dice canuto
chiaramente forzuto e bianco non ha senso quindi è meglio la lezione di canuto sinonimo di bianco
quindi si sceglie quella, caso in cui la scelta dettata proprio da una questione di migliore qualità della
lezione stessa altre volte lezioni entrambe accettabili dette adiafore indifferenti e usiamo altri criteti di
critica interna, lezione da scegliere i criteri sono tre lectio difficilior, usus scribendi e loci paralleli: lectio
difficilio è la lezione che non è banale tra parola difficile e banale la lezione corretta sarà quella della
parola più difficile il processo della banalizzazione è più semplice che il contrario è un criterio oppure
usus scribendi quindi stile autore ognuno ha un vocabolario a cui fa ricorso parole che utilizziamo ecco
andiamo a scavare all'interno delle possibilità espressive vediamo se troviamo un esempio che possa
servirci uso di un vocabolo preferenziale e quindi sarà quello giusto, se è una delle due lezioni adiafore o
loci paralleli cercare non produzione autore ma del contesto ambio del genere esistenza di termine frase
modo di dire che sia analogo per capire quale può essere la lezione giusta, sono criteri analogici ci
permettono di ricostruire la lezione corretta in base analogia a qualcosa che possiamo osservare che è o
autore o contesto in cui viveva o genere, se non riusciamo a operare una scelta allora operiamo una
selezione su base statistica scegliamo lezione del ramo o manoscritto che si dimostra più affidabile più
fedele e corretto, ciò che ci da le lezioni corrette e ci affidiamo a quel ramo la base della nostra edizione,
a questo punto esaminati rapporti con i manoscritti stabilito un testo corretto rispetto errori evidenti
esaminiamo testo e verifichiamo se può essere quello licenziato dall'autore se non è così e non coincide
dobbiamo ricostruirlo con la emendatio per congettura parrase emendatio

filologia lezione 16 novembre

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stiamo ricorrendo i passi che deve percorrere il filologo per ricostruire un testo, dopo individuazione
degli errori abbiamo emandatio che è il restauro operazione più delicata, richiede accortezza inanzitutto
arriviamo alla correzione e emandatio quando esiste un archetipo una copia a base della tradizione che
contiene gia qualche errore proprio, presenza archetipo autorizza editore a emandare il testo che è stato
tramandato non solo dove riscontri corrutele evidenti ma anche quando qualche lezione appare sospetta
per diversi motivi, anche di passi corretti ma strani per qualche motivo, contrari pensiero autore
contravvengono regole della sua lingua, editore si rende conto che qualcosa non va come si prosegue per
emandatio non esistono regole generali se non che bisogna badare a principio di economia non supporre
congetture macchinose che richiedono una serie di passaggi ma emandare in modo pulito
presupponendo un errore che coinvolga pochi elementi, congettura che presuppone passaggi e dia come
risultato testo problematico non è valida, per emandare il testo bisogna conoscere bene l'autore,
contesto storico ma anche culturale conoscere criteri paleografici linguistici anche la conoscenza della
lingua è importante, individuazione ed eliminazione di tutti gli errori quelli evidenti e quelli meno
andranno corretti ed eliminati abbiamo emendatio ope codicum restauro filologico di un testo effettuato
con lo scrutinio critico dei testimoni scegliendo tra le varianti tradite quella ritenuta più autorevole,
tradite significa tramandate ed è semplice quando ne abbiamo più di tre varianti non è difficile trovare
quella che dovrebbe essere autorevole, abbiamo visto durante la selectio poi abbiamo emantatio ope
ingenii correzione che implica riflessione ricostruzione del autore quindi restauro filolofico con una
congettura cercare di capire senza aiuto che venga dalla tradizione quale potrebbe essere la lezione
corretta, come si fa ad emendare? bisogna cercare di capire come si è prodotto l'errore se è una
banalizzazione o se è un saut du meme au meme o difficoltà paleografiche, danfve la d potrebbe essere
una lettura errata di altre due lettere cl, a si mantiene a la n si può confondere con la u la f lettura errata
di s, v accorpamento di due lettere re e quindi abbiamo clausure danfve, principio giochi di prestigio
sembrano difficili ma non lo sono, uccellino in gabbia piangeva la prigionia, fa capire importante
conoscere paleografia e come scrive lo scriba ricostruire il modo in cui errore può essere prodotto, testo
circolato con forma sbagliata, principio economia deve guidare la ricostruzione una volta localizzato
errore intervento minimo indispensabile dobbiamo ipotizzare un semplice errore, ma non dobbiamo
presupporre seria macchinosa di errori, novellino di masuccio salernitano: era venuto ad ponere la vita
in piriglio suo per liberarla: localizzazione errore suo petrocchi congettura vita sua in priglio inversione
emendamento impegna tra parole non è economico intervento più economico era venuto a ponere la
vita in piriglio suo per liberarla quella economica è mettere la l quindi sulo significato solo, altro modo
per effettuare congettura uso dei criteri di critica interna lectio dificilior uss scribendi loci paralleli.
immaginare caso di anticipo per esempio parole che non hanno molto senso alla base parole simili a
quelle utilizzate, parole che hanno inziio o terminazione simile e una delle due sparisce, dante convivio
maniefstamente adunque può vedere chi bene considera che pochi rimangono quelli che a l'abito da
tutti considerato possano intervenire considera ha senso ma considerato si congettura desiderato che è
una parola che ha in comune parte finale con considera I I 6 , quindi ci sarà statoa una confusione, III VIII
13 ordina anima a ordinare queste parti forse adornare, convivio IV VIII 13 per che le pietre non morte
ma non vivere dicere si deono magari era non vive se riusciamo a capire come si è prodotto l'errore
possiamo correggerlo. la diffrazione: Contini, principio fisica innovazione multipla tradizione corrotta me
errori differente proliferazione di banalizzazioni di una lectio difficilior, si applica anche a fenomeno della
copiatura contini filologo italiano come rangaglia, a proposito diffrazione in un passo la tradizione

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corrotta ma gli errori che troviamo nei testimoni sono differenti tutti errori riguardano una parola
riportata in ogni codice in modo diverso e di solito consiste una banalizzazioni che riguardano una parola
alla base che era difficile, può essere in assenza: lectio difficilior non tramandata, tutti i copisti hanno
trascritto parole più semplici, cecco angolieri i'ho si poco di quel che vorrei ch i non so ch i potesse. o
menomare meno avere xmemoarare manco avere questa parola ha procurato difficoltà o scritta male o
c'era macchia o era difficile e ognuno ha cercato di ricostruire il testo, riflettendo sugli errori
amanizziamo meno manco avere combinato con menomare abbiamo menovare che è illuminare,
congettura pura sulla base delle lezioni possedute e non comporta dispendio di energie utilizza materiali
grafici tramandati, auqnaod la lezione difficile è presente abbiamo in presenza basta individuare termine
complicato e lo mettiamo a testo, se la corruzione non è sanabile il filologo appone crux desperationis o
obelos, croce prima e dopo passo controverso e rimane così il filologo con mente brillante risolve anche
questi crux desperationis, i limiti sono recenzione aperta: in presenza di contaminazione un testimone
dipende da due o più antigrafi quindi non abbiamo un archetipo ma ci sono contaminazioni copiature
incrociate trasmissione orizzontale non verticale in un laboratorio di trascrizione ci sono due testimoni di
una stessa opera e che trascriva un copista da due testimoni lavorando contemporaneamente tipo b è
prodotto contaminato da a e y non si capisce da quale è stato tratto, in questo modo il lavoro difficile e
va trattato come un caso apparte, oppure più originali varianti d'autore, vimaneggiato dall'autore
adeguato ai tempi e da questa seconda copia originale sono tratte altre copie apografi, archetipo così
concepito ha subito una mobilità c'è anche archetipo mobile perchè un testimone nel tempo può
cambiare, capita per esempio con le poesie politiche che vengono dedicate a un sovrano grande signore
e che vengano riciclate e dedicate a un altro signore e anche rinfrescate nel contenuto davanti stessa
poesia componimento ma con cambiamenti, è chiaro dalle ricerche che le varianti sono semplicemente
degli adeguamenti degli interventi d'autore non vanno trattati come errori sono semplicemente due
testi. oppure stemmi bipartiti: bifidismo due famiglie di manoscritti metodo di bedier allievo di lachmann
pone obiezioni, produce diverse edizioni secondo il metodo di lachmann, facendo lavoro più ampio ebbe
dubbi, fece una ricerca e si rende conto che su 110 stemmi 105 attestavano tradizione bipartita a due
rami, e si chieme come era possibile che da ogni antigrafo sono state tratte due opere e che si presenti
questo bifidismo e pensò che in realtà situazione non fosse questa ma una ricostruzione del filologo che
rendeva lo stemma più bifido per poter intervenire in prima persona, quindi sistema di lachmann
fallaceo e propose di non usarlo ma di usare un altro sistema. bifisimo originario e da ogni copia sempre
due testimoni, stemmi inverosimili creati da editore che lo ha fatto alla sfusa per trarre le congetture.
edizione critica è una ipotesi di lavoro, difficilmente trae conclusioni definitive sempre cerchiamo di
ricostruire lavorando sul testo e le congetture rientrano nel campo dell'aleatorio non sappiamo se il testo
coincide con originale, edizione può venire rifatta a distanza di anni, lezioni ottocentesche che in tempi
recenti sono state ripetute, ci sono edizioni migliorative o diverse perchè diverso è editore, ogni edizione
critica deve fornire i mezzi per controllare la validità dei risultati raggiunti, nessuno può fare congetture,
tutto ciò che ci ha permesso di giungere a queste conclusioni deve avere edizione stessa strumenti per
capire perchè e come ha proceduto e controllare che le sue congetture e riflessioni stiano in piedi, come
differenziare edizione critica: prefazione storia della trasmissione del testo discussione stemmaticha
lavoro ecdocito effettuato dal filologo, e la discussione testuale discussione all'inizio in cui il filologo
espone processi mentali e spiega come usa un testo e non un altro, testo critico e apparato critico, fascia
che troviamo fine testo oppure alla fine del testo o pagina per pagina si mette fascia di apparato oppure

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si scrive prima testo critico e alla fine ci sono pagine con apparato, apparato insieme lezioni rifiutate dagli
editori che non sono state accolte a testo, positivo invece lezione accolta a testo varianti e sigle dei mss
latori. parentesti quadra lezione accolta più varianti e sigle dei manoscritti, spiega le lezioni della
tradizione accolte e rifiutate, negativo solo le lezioni rifiutate non accolte, manoscritti sono pochi è più
completo apparato positivo se le varianti sono tante per non appesantire testo e libro si rende apparato
snello con lezioni rifiutate quindi ricostruire i manoscritti con lezioni accolte, le varianti a volte
riguardano solo la forma le varianti formali non vengono trascritte non sono varianti di sostanza sono
irrilevanti per costitutio testi se le varianti non sono tante allora si mette la fascia ulteriore per varianti
formali, differenze trascrizione stessa parola il testo di guglielmo IX testo che è preso da tre testimoni
b,c,e frammento poesia in cui dice una cosa e si contraddice personaggio sui generis. 32 poi dreit
variante accolta a testo, dreit riportata da b ed e, verso 35 gensor viene da genser errore declinazione,
variante sostanza gensor lezione accolta a testo genser tramandata da manoscritto e, edizione cricita
edizione per gli specialisti, rivolta a pubblico di intenditori specialisti edizione diamo quando studiamo
ma non è edizione di un uomo di cultura media si fondano edizioni divulgative le antologie che hanno
solo il testo rivolte a un pubblico più ampio, novellino raccolta novelle fine 200 testo critico testo critico e
poi fascia di apparato e la qualifica come edizione critica perchè ci sono gli strumenti per conoscere il
percorso editore invece edizione divulgativa per un vasto pubblico quella del novellino il testo è basato
sul edizione conte però invece che apparato ci sono spiegazioni completamente diverse illustrano il testo
glosse di termini italiano antico quindi differenza è sostanziale,

abbiamo le altre edizioni. edizione diplomatica e edizione interpretativa, diplomatica riproduzione


fedele del testo manoscritto con mezzi tipografici tipo la stampa quello che oggi abbiamo a disposizione
riprodotto fedelmente bib su aooirta cirrezione alcuna, dalla trascrizione alla sera mediante caratteri
della stampa manoscritto prodotto fedelmente non si apportano correzioni, non si dividono le parole
invece nelle trascrizioni del medioevo la divisione delle parole non era quella che noi usiamo articolo
sostantivo verbo ecc accorpamento avveniva secondo altre criteri parole incollate le une alle altre nella
lettura di una seguenza di segni il filologo si rende conto che può essere differente la divisione ma nella
edizione diplomatica si riportano i gruppi di lettere come le troviamo nel manoscritto e non si inserisce
punteggiatura, non si distingue tra maiuscolo e minuscolo, giacomo da lentini: donna eo languisco
manoscritto Vaticano latino, madonna inuoi nonaquistai granpreio se non pur lo peio. segni indica
passaggio da fronte a sirma fronte sirma parti diverse componimento poetico in italiano antico le barre
verticali indicano a capo del manoscritto il punto fine verso, 0 scoglimento abbreviazioni, la pergamena
costava si cercava di minimizzare, a le parenstesi scoglimento abbreviazioni, la J si mantiene la
differentra tra la u/v le scempie si lasciano così non si raddoppiano e capita un puntino sottoscritto =
indica espunzione, lettera che non era nell'originale per far capire che la parola non ci voleva
nell'originale, utile quando il manoscritto ha una grafia è difficile non si legge bene è bene riportarlo
diplomaticamente perchè la lettura sia più semplice o il manoscritto è importante lettura interessa la
lingua o se si vuole studiare uno stadio dell'ortografia, trascrizione diplomatica o una cosa misma per
avere correttezza nello stato di quel codice, di ciascun testimone che tramanda il testo si fa una
trascrizione diplomatica .quella invece interpretativa è un passo avanti si coinvolge interpretazione, c'è
una forma embrionale di congettura da parte del filologo si dividono le parole non sempre divisione
certa e univoca, distinzione maiuscolo e minuscole si introducono punteggiatura e accentazione,

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parentesi rotonde scogliere abbreviazioni parentesi quadre indicano le lagune e le integrazioni
congettuali, le parentesi aguzze troviamo lettere e parole che si devono cancellare, il testo nella edizione
interpretativa più comprensibile, la v al posto della u la j diventa i esistono edizioni diplomatiche e
interpretative di molti manoscritti esistenti che aiutano nel momento in cui si vuole andare a vedere
com'è la lezione del manoscritto ma non possiamo basarci su edizione a stampa rimane ineduribile
quella diplomatica un passo iniziale ma rimane inerudibile controllo diretto del manoscritto per la
edizione critica controllo diretto del manoscritto è tutta un altra cosa, edizione diplomatica può
contenere errori o letture sbagliate che si riprodurrebbero edizione critica e ne guasterebberro la
correttezza, detto del gatto lupesco dico mal....uomini vanno al posto dei puntini ci sono ipotesi effettuati
da studiosi dico mali uomini, a mal li uomini o dico mal? non sono inaccettabili ma non sono il massimo
del testo restitiuto arriva castellani e si guarda il manoscritto effettua una visione in prima persona e
capisce che la d era una s e che c'era dopo la l un nesso tr quindi si comaltr uomini vanno, fruizione dei
dati primari, esaminiamo altri criteri di edizione oltre quella lachmaniana ci sono criteri diversi. metodi
ricostruttivi non stemmatici: non si avvalgono dello stemma codicum, il primo tassonomico di quentin
francese elaborato anni 20 del novecento, pronome una ricostruzione del testo a partire
dall'individuazione delle varianti ma senza distinguerle in lezioni originali e innovazioni, elaborazione di
una catena neutra. quentin ritiene che la classificazione dei codici non si possa fondare sull'errore che è
un arbitrio una petizione di principio non si può stabilire subito se è un errore subito o no, lui analizza le
concordanze e differenze tra i manoscritti senza chiedersi se siano vere o false e crea raggruppamenti e
opposizioni di manoscritti che non gli dicono però in quale direzione vada la parentela, quali sono i
modelli le copie che ha dato luogo alle differenze e riesce a crearsi con raggruppamenti testo ricostruito
sulla base di un pensiero diverso non sa la definizione della parentela quali sono le copie o originale,
innanzitutto non è vero che individuazione errori arbitraria abbiamo sempre detto che solo gli errori
evidenti e sicuri si considerano non si parla di arbitrio è chiaro che esiste un errore e il lavoro del filologo
ha una sua scentificità e persiste nel metodo di quentin nella scelta della lezione da accogliere a testo
commette un arbitrio quindi sistema che non viene utilizzato, poi metodo delle aree geografiche
avanzato da giorgio pasquali si basa sul criterio teoria delle onde, le innovazioni linguistiche presenti aree
periferiche sono quelle più antiche parte dal centro e si espande e nel tempo arriva alle periferie, allo
stesso modo lezioni manoscritti si stabiliesce che le forme che troviamo in aree periferiche e distanti tra
loro hanno probabilità di essere arcaiche stesso principio manoscritti in aree periferiche se presentano
una lezione in un punto per cui altri codici hanno varianti per lontananza dal centro potrebbero avere la
variante corretta, ovviamente non valido innovazioni poligenetiche non quelle banali ma quelle evidenti.
poi ricostruzione eclettica: troppe varianti tra i testimoni che potrebbero però essere d'autore oppure
esiste contaminazione quindi non si applica legge della maggiorante del metodo di lachman e si usa un
tipo diverso di ricostruzione ci si appoggia allo stemma per eliminare alcni testimoni prima scrematura e
poi si considerano le varianti che potrebbero essere originali si lavora caso per caso quindi non
considerando quindi valore dei testimoni che riportano la lezione ma appunto la lezione stessa, per
valutare quale lezione può essere quella originale e perchè, caso di ricorso estremo non è possibile
applicare le regole semplici da applicare in altri casi. metodi non ricostruttivi invece uno di questo è la
ripresa del sistema del codex optimus di cui abbiamo parlato a inizio di lezioni proposta di bedier
francese rifiuta sistema lachmaniano in caso di bifidismo dello stemma bisogna usare sistema bon
manuscrit codex optimus pubblicazione di uno dei testimoni che tramandano i testi ma a differenza di

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come si faceva prima di lachman non è il più prezioso o antico ma reperito in seguito a una recensio
quindi lavoro alla base di individuare manoscritto che sembra in qualche modo più corretto secondo
bedier mette in discussione le basi del metodo di lachmann piùttosto che pubblicare testo che è un
collage di lezioni che appartengono a codici differenti ed è comunque un ipotesi meglio pubblicare il
testo di un manoscritto che rappresenta un documento storico, la forma che il testo ha avuto in quel
periodo e in quel territorio, questo metodo di bedier è stato nel tempo agglomerato al metodo di
lachmann diventando metodo del testo base, all'interno sistema lachmaniano si procede individuando
nella tradizione un manoscritto che sia degno migliore degli altri e si usa come testo base per confronto
con altri manoscritti nel momento in cui bisogna restitiure il testo affine è quello della copia scribale non
mansocritto miglire ma una copia qualunque che rappresenta una fase del testo, edizione di una singola
copia di uno scriba. una scelta della riuncia a ricostruzione del testo, molte edizioni condotte con questo
sistema utilizzando un codice in particolare e eventualmente segnalando le divergenza facendo notare
ma comunque riportando sempre la lezione di quel testimone. analizziamo adesso casi particolari che si
presentano edizione del testo: autografo o idiografo, quello scritto di pugno autore, difficile eventualità
nel medioevo, solo qualche manoscritto autografo ma la maggior parte tutti persi poteva capitare che
autore dettasse il suo testo a un segretario oppure lo trascrivesse come una brutta su un supporto
provvisorio tipo tavolette di cera, gli idiografi può contenere normali errori di copia scrivendo sotto
dettatura poteva fare degli errori lo scriba, autore controllava quello che scriveva lo scriba ma poteva
capitare comunque qualche errore. cosa si fa quando ci si imbatte in autografo o idiografo trascrizione
correzione errori meccanici mai correzione errori di fatto autore può sbagliare dicendo che italia è a
ovest rispetto francia questa è correzione che non va effettuata perchè risale all'autore e dobbiamo
rispettare fa parte del suo orizzonte culturale o lapsus comunque del momento della creazione,
rispecchia volontà dell'autore anche se deviata da informazione sbagliata o distrazione ma si deve
rispettare al massimo lo segnaliamo, altro caso edizione di opera con testimone scritto tristano o
chanson de rolando in questo caso trascriviamo errori meccanici ma corregiamo anche errori di fatto non
sappiamo se risalgono all'autore. caso delle varianti d'autore cioè interventi che autore stesso ha
effettuato sulla propria opera, processo redazionale insieme di correzioni portano autore a creare il testo
che considera definitivo o varianti che autore apporta a testo gia pubblicato successive alla pubblicazione
del testo, o redazioni plurime, tipo gelusalemme liberata derivano da un cambiamento del autore non si
riconosce dell'opera scritta, varianti relazionali abbiamo edizione ricostruisce diverse fasi scrittura e
documenta la storia dle testo il modo in cui è giunto ad avere la forma in cui lo conosciamo e questo
processo chiamato critica degli scartafacci da contini, apparato di questo tipo di ricostruzioni è diacronico
quindi registra le varianti in ordine cronologico con processo per noi visibile, apparato genetico varianti
instaurative che pian piano vanno a costituire il testo finale così come lo ha elaborato, le varianti le
cancellazioni aggiunte le mettiamo in apparato e documentano costruzione di un testo poi c'è apparato
evolutivo documenta varianti sostitutive sostituzioni successive alla pubblicazione quindi apparato
evolutivo, o edizione con testi a fronte a sinistra di un anno a destra di un altro gerusalemme liberata e
conquistata, ci sono correzioni prima lezione che viene tagliata o ultimo orizzonte invece di celeste
confine poi invece di infinito spazio interminato spazio sono correzioni migliorie che leopardi apporta
invece di fra tra, penultimo verso tra questa immensità il mio pensier si annega apparato genetico che
registrerà le varianti instaurative che hanno portato a costituzione del testo leopardiano.

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Letteratura: che si sviluppa nel medioevo soprattutto in francia dove si sviluppa la lingua d'oc e la lingua
d'oil, affianca e non sostituisce quella latina, andrà a colpire quella del medioevo un pubblico differente
quella volgare espressa in lingua della comunicazione, divergenza lingua latina e parlata diventa troppo
ampia e la lingua latina compresa da un numero ristretto di persone la voglia di avvicinarsi alla cultura
riguardava molta gente, con le classi borghesi e cavalleresche era necessaria una forma di letteratura
diversa da quella latina il volgare si fa strada anche nella letteratura. analizziamo la letteratura francese e
spagnola soprattutto, diffusione dentro queste letterature, testi correlati di commento da portare agli
esami. partiamo dal genere epico uno dei più antichi epica viene da epos discorso parola narrazione
racconto e diventa ben presto un vero e proprio genere che ha un contenuto di celebrazione di vicende
antiche passate che hanno a che vedere con la storia di certe popolazioni, all'interno del genere
troviamo celebrazione di determinati valori coraggio, forza, il genere è encomiastico si celebrano erori
casati sovrani proprio per questo il linguaggio è molto solenne atto ad esprimere questi alti valori e a
rievocare le grandi gesta, i tratti componenziali dell'epica sono stati desunti dagli studiosi esaminando
opere epiche sin da omero, l'iliade epica odissea eneide sono opere epiche, vediamo i tratti della poesia
epica componenziali: storicità fatto storico evento accaduto in un passato passato mitico e viene
trasfigurato e rievocato con accenti di legenda, il contenuto è guerresco battaglie, conquiste guerre vinte
dagli eroi che rappresentano la parte narrata che viene eletta a modello, importante scontro tra le parti e
ideali quindi bene e male diversi ideali delle parti. guerra tra cristiani e mussulmani modi di ragionare e
due religioni il bene chi racconta uditorio persona che racconta e dall'altra il male dicotomia netta al
centro della narrazione epica eroe portatore di valori assoluti e rappresenta un essere superiore, ideale è
un modello non si identifica con il pubblico perchè aspira a lui è un modello irragiungibile troppo
perfetto e non si può raggiungere, il suo piano esistenziale è più alto del nostro modello ideale, ci si può
sforzare di aspirare a quei valori ma non emularlo in tutto non può essere imitato davvero, esiste poi una
omogeneità tra autore e pubblico autore racconta la storia che è la stessa del pubblico quella del bene
punto di vista autore condiviso dal pubblico, quella di ulisse orlando del cid condivisione punto di vista
autore e pubblico, all'interno del pubblico non c'è distinzione in classi ha la stessa tensione etica,
recettore di valori propaladi dal canto dell'autore non c'è distinzione in classi più alte e più basse una
direzione differenziata del messaggio, epica si riferisce al pubblico visto come massa indistinta che
condivide i valori degli autori, le classi non vengono considerate dal punto di vista dell'autore la dizione è
pubblica effettuata nelle piazze davanti alle chiese monasteri in qualunque posto ci fosse
assembramento è uno spettacolo un momento in cui la fruizione è collettiva una sorta di teatro non si
svolge questo spettacolo rappresentazione in ambiente chiuso ma all'aperto accompagnata dalla musica
e cantata, abbiamo solo qualche testo fenomeno massiccio possiamo cogliere solo la punta dell'iceberg,
la caratteristica principale del genere epico è la coralità comunicazione epica tende a creare a stabilire
solidarietà tra autore e pubblico con rievocazione di sistuazione passata ma conosciuta a tutti è una
caratteristica di coralità spiccata, i valori che vengono espressi ritenuti importanti l'onore dell'eroe del
casato che rappresenta quindi comportamento dell'eroe onorevole e nello stesso tempo
comportamento con caratteristiche eccezionali di eroismo fa lustro al casato e alla nazione che difende
poi abbiamo la fedeltà a una religione al casato al sovrano e quindi patriottismo poi troviamo orgoglio di
appartenenza a un lignaggio a un casato, parliamo in genere di cavalieri che appartenevano a classi
aristocratiche, cavaliere proviene da uno strato sociale alto, poteva capitare che qualcuno fosse di classe
più bassa ma quasi tutti aristocrazia, poi la fede religiosa sono eroi cristiani cosa non troviamo nella

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maniera più assoluta il sentimento d'amore nella chanson de geste nello sfondo è accennato ma non c'è
una storia d'amore come nel romanzo dalla lirica romanza amore è in subordine i valori che vengono
ritenuti importanti sono altri, la caratteristica formale la struttura della chanson de geste è ripetitiva
arcaica molto meno complessa di quella rigorosa dei componimenti borghesi costituiti in tutt'altro modo
una struttura particolare con espressioni fisse riprese unità strofica dell'epica è la lassa strofa di
lunghezza irregolare irregolarità epica, chanson de roland abbiamo lasse di 10 versi e di 35 versi non è
una norma è una lunghezza casuale dovuta alla linghezza del contenuto in media 13 14 versi non
rappresenta una regola, ci sono testi che hanno lasse che spaziano dai 3 ai 150 versi quindi non c'è una
norma vera e propria però quello che è una caratteristica comune è che è una microstruttura come una
seguenza di un film che in sè appunto ha una compiutezza, altra caratteristica la ripetitività ai francesisti
che spanisti conoscono le lasse si ripetono vuol dire che la stessa scena descritta all'interno di una lassa
ripresa e riproposta in una seconda lassa e poi in una terza quindi è ripetitiva ma non riproduce negli
stessi termini la stessa scena creando scarto di prospettiva come fosse vista di volta in volta da una
posizione di osservatore leggermente spostata diversa quindi la scena è quella ma non è identica le lasse
ripetitive sono lasse parallele, diciamo che troviamo spesso all'interno della lassa la presenza del
decasillabo, che spesso ha una cesura 4 +6 o 6 + 4 ma troviamo anche dopo le opere epiche a partire dal
12 secolo il do decasillabo il verso alessandrino dal romanzo di alessandro, all'interno della lassa vario
numero di versi decasillabi o dodecasillabi non troviamo la rima ma assonanza, cosa significa
semplicemente parole poste fine del verso di alzuni fonemi suoni e questi suoni possono essere vocalici
o consonantici, quindi vocalica o consonantica mare per esempio e pane ci da assonanza vocalica
altrimenti mare e mero assonanza consonantica per la m e la r quindi questo tipo di legame tra i versi
abbastanza sciolta libera altra caratteristica è l'andamento paratattico cioè un procedere abbstanza
lineare dal punto di vista narrativo non ci sono digrezioni i flashback tutto quello che non segue un
andamento cronologico segue svolgimento degli avvenimenti, quindi caratteristiche arcaiche e le
melodie non ci sono pervenute quindi presenza di musica melodia ma ci sono giunte solo parte scritta, si
tratta di un genere antico abbiamo parlato di omero ci occupiamo di epoca romanza con caratteri
peculiari e un dibattito che è sorto tra gli studiosi riguarda origini dell'epica avere il genere così come lo
conosciamo cosi come lo conosciamo rappresenta la fase di approdo di un processo non registrato,
questo dibattito fa scendere in campo ipotesi opposte tra loro, di un genere sgorgato spontaneamente
dalla voce del popolo dall'altro ipotesi scrittoio poeta singolo che inventa l'opera quindi cosa significa
sono due teorie che contrappongono una serie di conseguenze se parliamo di spontaneità parliamo di
improvvisazione se parliamo di scrittoio parliamo di cura formale ciò che è scritto dal primo istante non
improvvisato prevede un tipo diverso di attenzione alla scrittura quindi appunto abbiamo da un lato
teoria che parla di oralità e quella che parla di scrittura quindi opposte, vediamo di analizzarle un attimo
abbiamo tra le testi che propugnano la spontaneità quella romantica non c'entra il romanticismo ma è
una tesi nata presso intellettuali del romanticismo possiamo anche chiamarla tradizionalista, i romantici
dicevano poesia medievale frutto di effusione spontanea io popolare quindi era ingenuo atto spontaneo
non studiato che era più genuino naif i sostenitori della teoria che pesca nell'improvvisazione oralità
spinta proprio alle estreme conseguenze genere che sarebbe nato semplicemente inventato sul
momento da personaggi giullari professionisti ma non poeti di professione abbiamo gaston paris fiorisce
metà 800 poi rajna 1884 parlano esistenza aggregazione di cantilene di rapsodie che qualcuno avrebbe
messo insieme e aggregato, abbiamo la testimonianza di uno scrittore latino che dice che i germani

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usavano cantare le gesta e quindi periodo classico secondo paris o raijna i canti 100 200 versi di
autocelebrazione accompagnavano determinati eventi sarebbero stati aggregati nel medioevo e davano
vita a una letteratura epica, le prove che paris raijna ma altri aducevano stavano attestazione uso di
comporre canti che troviamo nella chanson de geste chanson de roland c'è scritto non sia cantata
canzone a nostro disonore, questa usanza sarebbe attestata una prova che esistevano brevi canti, la
forma originaria dei poemi esistenti era rapida brusca e coincisa quindi canzoni essenziali celebrative
secondo loro la forma breve dell'epica forma primordiale diffusa dal 9 a 11 secolo e non ci è giunta
perchè non abbiamo testimonianza delle canzoncine brevi o perchè la trasmissione le ha distrutte non è
avvenuta o perchè comunque questi canti esistevano in forma orale e solo dall'11 secolo diventano
poesia o orali o se scritti non giunti a noi, a questa teoria accostiamo pidal siamo nel 1956 che si basa per
la sua teoria tradizionalista osservazione tradizione manoscritta di canti epici piene di varianti e spesso
impossibile da ricondurre a un archetipo è variegata trasmissione così varia denuncia una elaborazione
nel corso dei secoli tradizione lunga e soprattutto rimaneggiata per cui si chiama tradizionalista secondo
pidal la forma che abbiamo è un realtà la forma finale della tradizione nel corso dei secoli sottoposta a
cambiamenti a modifiche oggetti di lavoro continuo quindi sulla scia dei teorici romantici chanson de
roland nasce con i canti noticieros informativi che vigevano ai tempi di carlo magno a questa teoria si
oppone quella dell'oralità nel 1955 rychner il dibattito è sempre abbastanza vivo in uno stesso periodo si
confrontavano i teorici e osserva che la formularità formule fisse modi ricorrenti formule che anche
nell'epica greca e latina sono ricorrenti caratteristica dell'oralità secondo rychner denota tradizione orale
uso e presenza di steriotipi serviva all'autore a portare avanti la storia nell'esecuzione epica ha una
lunghezza e le formule costituivano repertorio fisso che serviva per pescare frase giusta senza
interrompere o pescare innovazione, significa secondo rychner che autore aveva un serbatorio motivi di
forme precostituito in cui estrapola e che utilizza per mandare avanti la storia formula per
combattimento a cavallo formula combattimento armi piccole formula per la caduta dell'eroe da cavallo
ecc in base a esigenza del momento abbelliva allungava aggiungendo qualcosa di diverso un oralità
spiccata e chiaramente teoria che non prevede frattura se non in un momento finale abbiamo poi
posizione opposta di bedier che era filologo ha una teoria individualista 1908 1913 lui è allievo di paris e
come diceva paris è convinto che alla base delle storia dell'epica ci siano fatti realmente accaduti non ci
sono canti ripresi continuamente c'è solo un poeta del medioevo che decide di rievocare fatti antichi e lo
fa seduto a tavolino completamente diversa perchè fa questo perchè la rievocazione di grandi temi e di
grandi valori avviene attorno al mille quando avvengono le crociate molto forte si sentiva richiamo alla
religione esigenza di liberare terra santa territori luoghi del cristianesimo e che erano stati conquistati
dagli arabi sotto la spinta funzionalmente per spingere alla crociata suscitare valori di appartenenza
fedeltà il poeta inventano questi canti epici, secondo bedier elemento fondamentale è dato dalla
connesione innotata da lui tra monasteri chiese documenti che si trovano nelle chiese e le chanson de
geste e bedier ha notato che in 29 chiese della francia si trovavano 36 tombre di eroi quasi tutte più di 20
risultano avere un ruolo diffusione delle leggende quindi punti diffusione legende e trova chanson de
geste i nomi di località boschi monti rovine che tutti sono reperibili sulle strade di pellegrinaggio dei
santuari più celebri c'è allora un periodo ben preciso un esigenza quella politica delle crociate della
spinta a partecipare valori particolari in tutto ciò esistono pellegrinaggi che coinvolgevano i giullari i
mercanti i pellegrini andavani a finire in determinati santuari rappresentavano luoghi di visita che
volevano guadagnare e avevano interesse a sostenere che all'interno del monastero esisteva la tomba di

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orlando di rinaldo di carlo magno all'interno dei monasteri c'era incontro tra i giullari e nobili mettono
insieme competenze e collaboravano nel creare chanson de geste i monaci mettono a disposizione i libri
e celebrano eroi della chanson de geste portati in giro dai giullari quindi giullari veicolo delle canzoni che
venivano e seguivano le strade di pellegrinaggi faccenda di strada chanson de geste frutto di
collaborazione tra giullari e chierici, nasce chanson de geste destinatari gente delle fiere gente comune
che si trova in giro e si muove teoria individualista alla base un poeta che ha creato la sua opera e che
quindi mette per scritto e ha dato cura impostazione formale e non esclude esecuzione orale che
comporta una serie di modificazioni rimaneggiamenti, alla fine abbiamo un tassello aggiunto da
roncaglia anni 70 accosta decasillabo epico a quello latino tardi e deriva da quello carolingio quindi
genere epico con tradizione clericale mediolatina si accosta a ciò che sosteneva bedier agiografia,
antecedenti sono poemi agiografici secondo roncaglia storie che raccontano vicende dei santi figura del
santo modello figura eroe, in effetti roncaglia osservando i valori chanson de roland fede etica religiosa
certezza divisione bene e male i valori assoluti sono tutti temi troviamo nei racconti agiografici si accosta
a quella di un santo per la veicolazione e la promulgazione di ideali assoluti e secondo roncaglia interessi
chanson de geste vengono e sono legati a quelli politico religiosi che erano sottesi ai pellegrinaggi quindi
interesse politico di radicamento nel territorio della chiesa dei valori della chiesa e un ruolo importante
ambiente ecclesiastico nello stesso tempo collaborazione forze clericali e laiche secondo roncaglia come
bedier non tradizione spontanea orale ma curiale artistica scolastica quindi posizione diversa. è vero che
mondo medievale la vita monastica mondo culturale dimensione culturale monastica e popolare non
erano divise c'era uno smosi integrazione come tra laici e non laici, rappresentanti entrambe le classi
mondo laico e clericale quindi le tradizioni culturali quelle più legate alla chiesa alla religione o quelle
legate alla letteratura si incontrano sia a corte nelle grandi corti ma anche nei monasteri quindi è vero
che la figura del santo e del eroe hanno i valori in comune, valori che rappresentano la comunità non
abbiamo distinzione netta ma circolazione continua costante tra i vari strati della società, vediamo il
corpus oitanico lingua oil: chanson de roland del XI secolo chanson de guillaume XI secolo un opera più
aperta al reale opera rispetto chanson de roland mette mondo feudale problematica e rispecchia
tensioni interne nel mondo feudale poi la chanson roland la più antica che abbiamo modello testi a
seguire, poi ciclo di guillaume d'orange XII secolo ciclo costa di tre opere couronnement de louise charroi
de nimes prise d'orange, 12 secolo nel genere epico influenza genere romanzo di cui parleremo dopo che
fa ingresso nel mondo letteratura portando novità storia d'amore e psicolocia personaggi influenza
chanson de geste del 12 secolo poi abbiamo ciclo vassalli ribelli almeno tre canzoni raoul de cambrai
renaut de montauban chevalerie ogier fine 12 inizio 13 secolo. nel 13 secolo abbiamo deriva del genere
epico spartiacque troveremo il ricorso alla ciclicità diventano cicliche troviamo per esempio racconti
riguardano vicende antecedenti le storie conosciute, le gesta compiute in giovinezza dagli eroi gli spin off,
si crea altra serie e succedeva questo serie di gesta di successo vengono create storie raccontano storie
pregresse e tratti romanzeschi strada epica e romanzo congiunta romanzo nasce dall'epica separazione
finisce per riconvergere in un filone vicino di quanto non era nel periodo della seprazione chanson de
geste caratteri del romanzo e romanzo prende qualcosa dall'epica nel 13 secolo quindi ci sono elementi
folclorici contenuto didattico che non c'erano nel modello epico, corpus occitano c'è poco da dire quello
castigliano ci riporta oggi meno di quello che doveva esistere: abbiamo come testi importanti cantar del
mio cid XIII secolo testi che ci sono giunti direttamente e le mocedades de rodrigo XIV imprese rodrigo
anche del cid protagonista ma le infanzia di rodrigo, poi frammento roncesvalles una sola parte e poi

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rifusioni fernan gonzales frutto di rifusioni successive trasposizione opere epiche di altre opere di
cronache psosificazione all'interno di cronache di leggende eroiche e sappiamo di cosa tratta ma l'opera
non ci è giunta, corpus italiano abbiamo i cantari che non rappresenta il meglio della letteraura italiano
parte epica cantari 13 e 14 secolo ma quello che abbiamo è scritta in lingua ibrida franco italiano l'entree
d'espagne che risale al 1330 materia sempre carolingia ma andamento normativo il romanzo aveva preso
piede i testi franco italiani sono divisibili in tre gruppi in che cosa consiste testi scritti in lingua ibrida
francese consociuto in italia nella parte settentrionale per alcuni generi letterari viene usata anche
l'ingua d'oc ma questa lingua mista era diffusa nel nord italia i gruppi sono o copie redatte in italia di
originali francesi scritti in una lingua italianismi, copie originali francesi e il secondo gruppo
rimanegiamenti però inserti originali abbiamo una lingua composita e un contenuto più vario e non
conforme a quello di partenza e poi creazioni exnovo proprio scritte in franco italiano lingua mista che
proprio una specie di mostro unisce leggi fonetica francese e quella italiana la zona della diffusione
pianura padano pisa firenze napoli anche e opera rappresentativa è entre d'espagne di un anonimo
padoviano opera che è stata ultimamente rivalutata è originale, 6 giorni disfatta di roncesvalles,
contingente che causa la disfatta non è mussulmano ma erano i baschi che sconfissero i francesi,
presenza saraceni nemici da combattere arabi mussulmani, la scena rappresenta momento in cui orlando
muore ci troviamo davanti alla fotografia dei suoi ultimi gesti, delle sue parole il momento in cui si sente
sfuggire la vita, orlando sente che la morte è vicina orlando muore per atto di orgoglio estremo quando
si rende conto che sta per perdere la battaglia e sente che non può sopravvivere viene invitato dai vicini
amici a suonare il corno e chiedere aiuto di carlomagno, più volte viene sollecitato a farlo e rifiuta inteso
in senso negativo, quando si accorge che non ha alternative suona il corno con tanta foga e violenza che
il cervello gli scoppia, il cervello se ne esce dalle orecchie per la pressione del fiato che ha tirato fuori,
chiede a dio perchè accolga i compagni e per se angelo, prende elefante e la spada, cade riverso sull'erba
la prima scena la scena è questa e molto solenne ci sono elementi ripresi di volta in volta con variazioni,
dal punto di vista formale versi di lunghezza ineguale e assonanza e e oppure a e non c'è ruggidità
assonanza libera, il primo verso e l'ultimo della lassa il primo si conclude con che l'amor gli espress, lassa
inizia così come era iniziata assonanza è a e alti i poggi e molto gli alberi, un chiasmo, i primi versi sono in
parte una ripetizione di ciò che è stato detto gli alberi avevano visto le 4 pietre, vi erano 4 pietre di
marmo fatte, il verso ripreso con variazione 4 pietre c'erano lucendi di marmo, e poi sul erba verde il
conte orlando si accascia ripresa nel penultimo verso della lassa precedente sul erba verde orlando cade
in reverso, agganci tra una lassa all'altra, poi c'è scena che si arrichisce di un particolare il saraceno, a ben
guardare non viene dipinto male viene descritto come persona non bella d'aspetto però coraggiosa una
persona che è di grande coraggio ma azzarda troppo, a causa dell'orgoglio, termine franco prenetato in
francese letteratura lingue romanze, connotazione negativa di arroganza può avere connotazione
positiva o negativa, eccesso di orgoglio lo fa morire la descrizione del nemico positiva è perchè è giusto
rendere onore al nemico, testimonianza di imparzialità nemico valido e viene riconosciuto dall'autore
quindi presuntuoso e afferra carlo dicendo determinate cose, lassa successiva assonanza in o a rolando
gli viene tolta la spada apre gli occhi e dice una parola sola non sei dei nostri, spezza la testa ossa fa
uscire dal cranio gli occhi, lassa esaltazione valore di orlando ferito è più forte di un guerriero di cui è
stato detto che è un guerriero valido, lassa 168 incipit e abbiamo ripetizione aggancio un chiodo è dal
punto di vista retorico un modo di atturare l'attenzione del pubblico, al verso 2285 troviamo la frase dit e
mot disse una parola che abbiamo visto nella lassa precedente al verso 2281 riferita al saraceno qui è

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orlando che parla formule usate, passa 171 rolando sente di aver perso la vista si mette in piedi si sforza
davanti a lui c'è una pietra scura da dieci colpi, inizia una serie di lasse 3 lasse assistiamo al tentativo di
orlando di distruggere durindalle la spada la scena replicata diverse volte san roland lo troviamo di
nuovo effetti cromatici di colori che si suosseguino e di suoni perde colore dal viso la pietra scura i suoni
accaio che stride e non si infrange la barba canuta di carlo magno uno di quelli epiteti rappresentano
formula fissa, abbiamo due apostrofi di orlando una alla spada durendalle si rivolge a lei e prima
madonna santa maria chidendo aiuto a durendalle dimostra in tutto il patos del momento e paura che la
spada possa cadere in mani nemiche indegne non vi possiede un uomo fugga davanti a un altro, orlando
ha un altra concezione di se uno dei miglior combattenti vassalli al mondo, quando parla di carlo magno
si vedrà anche dopo verso 208008 dice ho tante battaglie vinte sul campo terre combattute c'è un
processo di identificazione tra vassallo stesso e orlando fede verso la francia porta orlando a far
coincidere se stesso alla persona di carlo identificazione di valori, orlando da un colpo sulla pietra di
orlando quando vede che non può infrangerla si lamenta con se stess, manda scintille durendalle Dio dal
cielo gli ordina che la desse dolore e affanno preferisce morire ma non lasciarla ai pagani mescola in un
unico pensiero la persona e imprese di orlando la persona e carlo magno e la francia un tutt'uno non c'è
divisione, si avvicendano tra loro, per esempio conquistato bulgaria polonia costantinopoli, orlando poi
sovrano non c'è soluzione di continuità tra ritratto che fa di se e carlo magno, ho conquistato per lui
scozia e olanda, piangere verso 20315 plein viene da plangere latino compiangere troveremo scene non
solo in questa chanson de geste dove eroe piange eroe che è tale può permettersi di manifestare
emozione pronfonda anche lacrime ma non diminuisce il suo valore quindi abbiamo apostrofe
adurendalle apostrofe vero 20316 identico a verso 20034 a durendalle quindi apostrofe anche aggancio
formalmente identico questa lassa pone accento su rapporto vassallatico lega orlando al sovrano e
esprime la consapevolezza del valore di orlando e la fedeltà assoluta al sovrano al primo posto orgoglio
per le proprie imprese consapevole di aver compiuto imprese fuori dal comune ma per il re. verso 20336
consuita lombardia sarebbe italia longobardia italia romaine non sappiamo cosa sia forse romagna
quindi lombardia nord italia non si sa bene carlo e la barba bianca e ultimo verso si conclude con
apostrofe a dio non permettere che la francia si umiliata culmine ragionamento di orlando dal particolare
al generale, dalle proprie conquiste allargando alla persona del re carlo magno e identificando valori con
quelli dell'intera francia, vassallo si colloca in un sistema di cui lui è esponente indistinguibile valore
vassallo da quello del sovrano e patria di cui lui è portavoce.

Filologia lezione 19 novembre:

Orlando da un colpo su una pietra scura, la spada stride non si spezza rimbalza verso il cielo, comincia a
piangerla il conte, durendalle sei bella e santa ci sono relique dente san pietro e capelli signore san
dionigi pezzo del vestito di santa maria, non è giusto che i pagani ti abbiano in potere, servi solo i
cristiani, la spada stride ma non si rompe, durendalle apostrofe rapporto con durendalle è come quello
con una persona, rolando per qualificare la spada dice bella e santissima, la spada non è solo strumento
di valore guerresco ma ha un valore religioso, relique custodite nel pomio, spada valida per combattere
ma anche spada santa, valore guerresco della spada, con voi ho conquistato molte terre, ho conquistato
paese terre tante che tiene carlo, sono piccoli scarti non sono casuali, questo ricorrere degli stessi
concetti con quasi le stesse parole sottolinea i valori importanti, imprimerli nella memoria di chi ascolta e

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creare coesione, struttura del testo è un martellamento di concetti con scarti minimi, imperatore è ber,
viene da baro, parola germanica dignificava uomo libero, indica carica aristocratica, in spagnolo baron
significa maschio non uomo libero, dalla lassa 174 iniziano altre 3 lasse in cui vengono raffigurati gli
ultimi gesti di orlando prima di morire, e gli scarti sono minimi, orlando si apparta si raccoglie si mette di
lato, attraverso la testa gli scende nel cuore, sotto di se mette la spada la protegge con il suo corpo, volge
la gente verso i pagani, verso la spagna, perchè vuole che carlo e la sua gente dica del conte che moriva
da vincitore, confessa le sue colpe ripetutamente per i suoi peccati offrì a Dio il guanto, ora la morte
arriva e troviamo erba verde e qualcosa di nuovo, orlando corre sotto il pino a riparo e si distende
nascondendo i suoi tesori sotto di se non vuole morire da vigliacco ma da vincitore quindi guardando il
nemico, guardando verso la spagna, non vuole che si parli male di lui, ciò che costituisce il suo onore,
coltiva la sua fama, rende onore al suo coraggio, coltiva la fede verso la patria ma ne ha cura anche dopo
la morte vuole che si parli bene di lui dopo la morte, confessa i suoi peccati quindi la confessione uomo
in punto di morte, come se stesse morendo nel suo letto e si confessasse a un prete gesto estremo, offre
a Dio il guanto, gesto estremamente significativo, offerta del guanto è un gesto che fa parte della
simbologia del vassallagio, quando accoglie come vassallo il sottoposto compie gesti simbolici tipo
offerta del guanto offerta della propria persona, legava due contraenti superiore e sottoposto, in modo
che il sottoposto cedesse tutti i suoi beni al superiore ma lui diventava così uomo del superiore era
tenuto a difenderlo, faceva parte della sua famiglia quindi era un rapporto personale, denso di significati
per il vassallo, orlando lo offre a Dio, alla fine c'è una seguenza di lettere di vocali a o i, che troviamo
disseminata la seguenza per tutto il manoscritto una seguenza che troviamo in alcuni versi e che non si
sa come interpretare è misteriosa, non ci sono corrispettivi in altri testi quindi gli studiosi si chiedono
quale fosse la funzione nella presenza delle tre vocali ma la regola non c'è, forse si tratta di una
annotazione musicale, o per il giullare una nota che doveva suggerire se in quel punto poteva andare
veloce saltare qualche passo o se doveva al contrario fare una pausa, sono tutte ipotesi non sappiamo
qual'è la risposta giusta, alcuni pensano a un grido di guerra che dovesse essere intonato dal giullare o
dal pubblico, la segnalazione potrebbe essere un segno che serve non al giullare ma al copista per
indicare che in quel punto ha cambiato l'antigrafo, non sappiamo cosa vuol dire, orlando sente che il suo
tempo sta per scadere il testo dice non ne ha più tempo rivolto alla spagna sta su un alto poggio, con una
mano si batte il petto Dio mea culpa è mia la colpa per i miei peccati che ho commesso da quando sono
nato fino a questo momento in cui sono qui abbattuto, tende il guanto verso Dio e gli angeli del cielo
scendono in lui, momento in cui il penitente rende l'anima a Dio, prima si è confessato ora tende la
mano a Dio, si ripete immagine di orlando che guarda verso la spagna e poi c'è questo gesto nuovo del
battersi il petto il penitente si batte il petto quindi li la confessione qui pentimento che esprime ad alta
voce il momento in cui uomo che muore esprime la sua ultima preghiera verso Dio sperando di essere
perdonato e tende verso Dio il guanto e il particolare degli angeli che scendono verso Orlando,
particolare che ci fa capire che Orlando fa il favore del cielo quindi è un dialogo non un monologo si
rivolge a Dio e gli manda gli angeli, il conte orlando si straia sotto un pino rivolge il viso alla spagna si
ricorda molte cose delle tante terre che conquistò da cavaliere della dolce francia, degli uomini di carlo
magno che lo educò non si trattiene dal piangere ma non vuole dimenticare se stesso confessa la sua
colpa invoca pietà a Dio, padre che resustitassi proteggi la mia anima da tutti i pericoli per i peccati che
ho commesso nella mia vita, offre il guanto a Dio e san gabriele lo prende, si è avviato verso la fine con
le mani giunte, Dio ha mandato san michele e san gabriele portano anima del conte in paradiso, siamo

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proprio agli albori della letteratura scritta in volgare e chi faceva poesia non aveva un modello a cui rifarsi
solo quello latino non c'era una letteratura scritta prima in volgare, c'era una letteratura in latino da cui
ispirarsi, non c'è rima non c'è rigore metrica retorica ma immagini toccanti e esponenti fonici retorici che
sono usati con perizia anche se non maturi, ultima lassa qui orlando muore abbiamo la ripetizione di
alcune immagini sotto il pino si straia guarda verso la spagna si ripropongono all'immaginazione del
auditorio, quando si muore ci si ricorda tutta la vita e scorrono pensieri simbolo di quelli che considera
valori della sua vita la patria terre conquistate la francia uomini del lignaggio, gli aristocratici il sovrano
quindi troviamo che i pensieri di orlando lo qualificano come combattente come vassallo non come
semplice uomo ma come uomo della francia, non c'è riferimento a una persona cara, lui aveva una
ragazza ma non esiste nella sua mente esistono altri valori quelli che ama ricordare e confermare quando
lascia la terra, non può trattenersi dal piangere, pianto virile del combattente piange e sospira anche
innamorato piange e sospira ma pianto diverso qui nulla toglie al valore del guerriero, non vuole
dimenticarsi e confessa la sua colpa ripete ciò che abbiamo gia visto, abbiamo richiesta di perdono a Dio,
prima si è confessato poi pentito qui con scarto chiede perdono a Dio per i peccati che ha commesso e
rende omaggio vassallatico al signore immagine di lui che offre il guanto a Dio prima arrivavano gli angeli
vediamo chi sono ne fa i nomi gabriele cherubino e michele lo accolgono e se lo portano in paradiso
momento morte di orlando morte di un guerriero ma anche la morte del santo uomo cosi vicino a dio
trattato in punto di morte in maniera privilegiata, dal punto di vista della struttura abbiamo visto in
questi gruppi di lasse non avanzamento del rapporto cosi come vediamo di solito qui non c'è azione che
via via prosegue procede insieme all'avanzare del testo scena ripetuta con dettagli piccoli e diversi quindi
racconto non avanza per seguenze progressive ma per quadri singoli, stesse immagini che si ripetono più
volte quindi non c'è concatenazione ma una successione di una lettura paratattica, quindi difensore fede
e della patria confonde nella spada e rievocazione del passato fede per Dio e della patria e il vassallo ha
la prevalenza, storia che vuole rievocare un fatto storico, la narrazione riprende rappresentazione storica
non contano i fatti ma gli intenti della scrittura i valori che si vogliono rievocare, intenti patriottici quindi
cavalleria della fede quelli della lealtà verso un ideale religioso ma anche politico, ideali uomo del
medioevo del 11 12 secolo che li attribuisce a un paladino vissuto diversi secoli prima, siamo nel 700 si
tratta di diversi secoli prima e serve proprio a suscitare la voglia di andare a combattere contro i pagani e
conquistare la terra santa.

Epica castigliana, molte opere sono andate perse il cantar del mio cid testimoniata solo da un codice
fosse andato perso non sapremmo nulla, opera che riporta nel manoscritto una data 1207 e nome pere
abat, non si capisce se siano data di composizione e nome autore o nome ammanuense e trascrizione si
dividono gli studi ci sono due testi tradizionalista romantica vedono il manoscritto trascrizione di un
opera che è andata cambiando durante gli anni e quindi 1207 data trascrizione e pere abat ammanuense
invece quelli della tesi individualista pensano che fu scritta nel 1207 e pere abat è l'autore, il
protagonista è un personaggio esistito rodrigo diaz un eroe vissuto 2 metà 11 secolo, si sa che conquistò
valensia 1094 e muore nel 1099 si tratta di un personaggio storico cosi come è uso nelle opere epiche
questa opera si divide in 3 tranche tre argomenti macro argomenti tre parti affrontano esilio del cid la
prima che deve andare per via di una falsa accusa per alfonso sesto di castiglia che lo esilia poi nozze
delle figlie con enfanti di carrioge malavgi e poi i mariti picchiano le figlie del cid e le lasciano semi nude
comportandosi villanamente, da questo riassunto sommario ci rendiamo conto che esiste al contrario

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della chanson de roland una dimensione famigliare del cid che costituisce caratteristica fondamentale cid
guerriero ma anche uomo e viene ritratto ruolo padre di famiglia uomo che soffre non come cavaliere
quindi è un taglio diverso quello dell epica castigliana diciamo che dal punto di vista formale cantar del
mio cid non è molto curato non è un capovaloro è mediocre non è illustre come la chanson de roland ha
una sua validità e rappresenta il valore dell'epica castigliana una delle èoche cose rimaste dell'epica
castigliana, il brano è quello del momento dell'abbandono del cid della sua città d'origine la deviazione
esilio verso burgos non ha bella accoglienza questo è l'inizio della storia che conosciamo ma inizio privo
parte incipitaria è acefalo manoscritto manca il primo foglio si apre ma non è primo verso, si tratta di una
lassa però epica castigliana si chiamano series anche loro sono basate su assonanza, a o, quello che
caratterizza come le lasse francesi numero versi vario, possono essere 3 versi per strofa ma anche più di
100 il verso è cesurato è chiaro perchè graficamente è fatto vedere e i versi non sono divisibili in numero
di sillabe invece francese dacasillabo e dodecasillabo qui ansosillabismo irregolarità non c'è numero fisso
oscillano i numeri delle sillabe, di solito bene o male si aggirano intorno a 10 ma nella stessa opera
possono essere 10 poi 11 poi 10 allora iniziamo la lettura piangendo abbondantamente dagli occhi girava
la testa e rimaneva a guardarli vide porte aperte e usci senza catenacci vuote senza mantelli ne pelli,
senza falconi cid sospirò aveva preoccupazioni, il mio cid parlò bene e con misura grazie a te signor
padre che stai in cielo mi hanno preparato i miei malvagi nemici, il cid è stato accusato ingiustamente di
aver tributi che dovevano andare ad alfonso sesto di castiglia e quindi viene esiliato per questo motivo, il
verso che per noi è il primo si apre con pianto dagli occhi non ojos ma ojos la jota era una medio palatale
sonora, anche lui piange anche se cavaliere ancora una volta pianto virile concesso a questi eroi, la scena
del cid che guarda i palazzi guarda il paesaggio che trova con porte aperte senza nessuno dentro
atmosfera di desolazione, con le pertiche vuote, dove stanno gli abiti ma anche i trespoli uccelli da
caccia, infatti nei trescoli non c'erano mantelli pellicce ne falconi, falconi hanno fatto la muta, e sono sia i
falconi che atori uccelli razza pregiata, susseguirsi di elementi polisindeto ed è un accrescimento
informazioni sottolineano squallore di ciò che gli occhi del cid vedono, cid viene da said signore
arabismo, sospira e parla, fablò hablar viene da fabulare ecco perchè vediamo fablar, ancora c'è la f, parla
bene e con misura questo particolare atributi del cid è proprio la mancanza di eccessi, anche momento
grave parla con misura una delle doti importanti del cavaliere e del uomo cortese non cadere in eccessi
ma essere padrone proprie azioni e sentimenti, in un momento in cui vive la disperazione abbandono
della terra apparte il pianto non manifesta ira ne rabbia o disperazione ma parla con misura e maledice i
suoi nemici, vediamo la seconda strofa quindi si accingono a spronare i cavalli sciolgono le redini
all'uscita trovano cornacchia a destra entrando burgos la vedono a sinistra, il mio cid scosse spalle e
testa, con onore torneremo in castiglia, si muovono e c'è questo alli al verso 10 valore spaziale e
temporale in quel momento e in quel luogo, questo pensar de con verbo indica inizio azione forma
incoativa, momento in cui si inizia un azione versi 11 e 12 non sono facili da interpretare, si capisce che si
tratta di presagi di segni la cornacchia a destra presagio negativo e quella a sinistra positivo però non ci
sono spiegazioni nei testi del medioevo, abbiamo poi la frase del cid che però il verso 14 non è verso che
ci è tramandato dalla tradizione ma ricostruito da menendez pidal manca nel manoscritto ma serve a
capire pensiero del cid, scacciati dalla terra ma torneremo in castiglia quindi le cornacchie cacciate con
disonore ma torneremo con onore, il mio cid entrò a burgos nella compagnia a seguito c'erano 60
pendones cioè soldati uscirono per vederlo donne e uomini cittadini e cittadine di burgos sono alle
finstre piangendo dagli occhi tanto dolore sentivano dalle bocche usciva una sola cosa una frase Dio che

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vassallo coraggioso se solo avesse un degno signore, viene chiamato con il suo nome il cid rodrigo e si fa
accenno al entourage 60 persone indicate con numero dei pennoni sistema frequente, muger scritto con
g e barones significato come uomo, escono a vederlo e piangono prima llorando cultismo, una grafia
semplicemente non aveva corrispettivo nella pronuncia grafia etimologica, buon signore alfonso sesto di
castiglia, se avesse avuto non sarebbe successo condizionale o tipo desiderativo magariii avesse un buon
signore, ma comunque critica alfonso sesto, lo avrebbero ospitato ma nessuno osava il re don alfonso
tirato, prima della notte arriva a burgos la sua carta e serena accuratamente siggillata nessuno desse
accoglienza e colui sapesse che avrebbe perso ogni sostanza e gli occhi della testa il corpo e anima, per
timore di re alfonso l'avevano sistemata in modo che nessuno l'avrebbe aperta, quelli dentro non
desideravano rispondere il mio cid pronò levò il piede e diede un colpo alla porta ma non si apre una
bimba si presenta alla sua vista, cid con disgrazia disse non guadagnate nulla ma il creatore vi aiuti con
sante virtù, il cid non aveva grazia del re giunse a santa maria pregò con il cuore finita la preghiera
rimonta a cavallo, riposò poiche nessuno lo accoglieva a casa si accampò come fosse nel bosco non
poteva comprare tovaglia, strofa lunga strofe brevi questa lunga articolata disegna un quadro quindi da
immagine di tristezza desolazione rende i sentimenti sia del protagonista che gente attorno a lui, il re
don alfonso aveva la grande sania viene da insania quindi follia, questa notazione della carta documento
che sottolinea rabbia del sovrano non si limita a mandarlo in esilio ma ha mandato una carta dove
diffidava i cittadini dal volgerli la parola qualcosa per sostentarlo, questa delle maledizioni era arrivata la
carta del sovrano, siggilata con cura con grande serenità che nessuno desse accoglienza al cid e chi iela
dava avrebbe perso averi il corpo e le anime clausula penale che si pone in documenti del medioevo e
consisteva in una maledizione per chi avesse violato le disposizioni e seguivano condanne e multe usata
da alfonso sesto la storia viene scritta nel momento in cui troviamo redazione della storia non era più
viggente quindi era anticaglia però nell'ambito del racconto dal punto di vista diegetico del racconto
esistenza clausula indicano che era fortemente indignato e voleva nuocere al ex vassallo, tutto il resto
della descrizione consiste nella contrapposizione da un lato sgomento della gente di vulgos che vuole
aiutare sovrano e movimenti del cid, viene descritta con particolari la seguenza dei movimenti del cid,
prima chiamare ad alta voce e altra parte silenzio poi cid sprona arriva alla porta da colpo alla porta
azioni che poste nel silenzio irreale danno la misura della disperazione desolazione del momento chi ha il
coraggio di parlare la bambina lo chiama campeador che significa vincitore del combattimento, guerriero
coraggioso la bimba gli spiega tutto e con delle ripetizioni il verso 43 che parla della carta da riportare al
verso 24 lo stesso verso identico, quindi di fronte a questo muro che la fanciulla gli fa toccare con mano il
cid si allontana dalla porta giunge a santa maria una cattedrale che è stata costituita nel 1075 da alfonso
sesto, scende dalla cavalcatura si inginocchia prega, è uno dei valori più importanti rimonta a cavallo
oltrepassa il fiume di burgos arriva nel greto si posa li sono descrizioni e seguenza azioni conducono
riflessione finale, il mio cid formula contraddistingue il cid, riposò dormì sul gredo del fiume per terra
nessuno lo accoglieva a casa e rimase accampato come fosse in un bosco ma era in una città
considerazione finale non può comprare niente e soffre anche la fame, rispetto al brano che abbiamo
letto di orlando personaggio momento drammatico ma in qualche modo attenzione pesonale umana è
diversa perchè orlando eroe muore qui dimensione eroica c'è sempre comportamento dignitoso,
padrone dei sentimenti ma troviamo senza che venga espresso attraverso i suoi gesti e ciò che pensano
le persone di lui la fanciulla e le persone che vorrebbero farlo attraverso condizione povertà di bisogno
senza che nessuno gli vada incontro c'è uno scarto rispetto epica francese si manterrà per tutto il corso

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narrazione del cid uomo prima di tutto invece orlando è vassallo eroe prima di tutto questo brano
bisogna leggerlo.

lezione 30 novembre

parliamo della lirica, il genere lirico, una delle pagine più importanti della storia della letteratura
medievale, segna un progresso enorme nel modo di fare letteratura sia nella forma che nei contenuti, si
verifica uno spartiacque un evento dalla portata tale da far considerare storia letteraria del medioevo
con un prima e un dopo ed è la nascita della poesia cortese collegata alla corte, la poesia che esplode nel
sud della francia nsce in provenza e trova nella corte sia i poeti sia il pubblico sia l'ideologia e i mezzi
economici i poeti si mantengono grazie al mecenatismo, non abbiamo una letteratura come quella epica
che continua a esistere, c'è una coesistenza di questi generi, la poesia epica a un pubblico indifferenziato
qui abbiamo una poesia che si rivolge a un pubblico d'elite delle corti quindi aristocratico collocazione
cronologica fine 11 secolo e fioritura fine 13 secolo poesia trobadorica cioe quel genere che viene
esercitato dai trovatori dai poeti originari dal sud della francia, poesia che non rimane ferma nella culla
di nascita ma si asparpaglia in giro per l'europa il primo trovatore è guglielmo d'aquitania settimo conte
di poitoix, e visse dal 1071, guglielmo 9 il primo trovatore di cui abbiamo i testi che noi conosciamo ma
probabilmente non il primo che conosciamo, crociata sud della francia che da luogo a una persecuzione
che diventa politica contro gli uomini aristocratici del sud crociata contro gli albigiesi dal 1209 al 1229,
una diaspora un esilio dei trovatori dei signori che professavano la poesia e poi piano piano c'è stata una
fine quindi si tratta la canzone, si tratta di musica poesia per musica evento mondano, pensiamo a poesia
che leggiamo come rappresentazione quindi una canzone un cantante intona i versi accompagnato da
uno strumento evento collettivo, solo un autore di parole e musica ma pubblico davanti a cui si intona si
iscena lo spettacolo, uno spettacolo vero e proprio un evento ludico che nasce per divertire la gente
cortese, ciò che contraddistingue che rappresenta novità assoluta un esplosione quasi questo evento ha
segnato per la storia della lirica romanza ciò che per la storia della musica occidentale hanno
rappresentato i beatles, in cosa consiste allora perchè poesia trovatori cosi nuova? nuova e di gande
successo, la prima novità è quella che la poesia è volgare scritta e cantata nella lingua parlata, rottura
notevole nei confronti della poesia che esisteva prima, letteratura latina rappresenterà sempre modello
culturale ma in pochi potevano comprendere e apprezzare e i trovatori capiscono che è necessario uno
strumento usato da tutti per comunicare i valori poetici e usano lingua volgare non aveva dietro di se
nessun modello vero e proprio, costruire lingua letteraria dallo strumento rozzo grezzo della
comunicazione quotidiana, ma la volgarità la comprensibilità dei testi ha allargato il bacino è una poesia
aperta a tutti e che veniva conosciuta anche dal popolo, novità è lingua volgare poi poesia lirica cioè
espressione di una soggettività di un io il poeta parla dei suoi sentimenti racconta modo di essere sentire
poesie d'amore e il poeta racconta il suo amore le sue sofferenze le speranze mette in campo il suo
modo di essere, non vanno letti come poesie autobiografiche non troviamo confessione intima e
personale il poeta esprime sentimenti personali in cui il pubblico si possa riconoscere è una sorta di
epressione del io umano non è detto che autore innamorato parla del amore in modo tale che chiunque
si possa riconoscere altra terza caratteristica contemporanea importanza sta nel fatto che elementi
coesistenti nella poesia poesia firmata di cui si conosce autore e anzi autore tiene ad affermare che è
propria abbiamo visto che le chanson de geste spesso sono anonime si fanno dei nomi ma nel medioevo

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esisteva questo pudore di umiltà dell'autore non si legava l'opera all'artefice, quindi si riteneva opera più
importante dell'artefice molte opere anonime o attribuite a più autori a partire dai trovatori si fa strdaa
una consapevolezza dell'autorialità quindi autori firmano le loro opere poesie canzoni e le legano al
proprio nome al interno canzone troviamo i nomi dei trovatori, c'è un unione indissolubile anche nel
caso delle canzoni trovatoriche troviamo una casistica che rientra in un fenomeno più ampio in cui gli
autori sono conosciuti e hanno uno stile conosciuto cifre stilistiche personali si sa che cantava amore de
logne, giaffè rudel canta di un amore sognato immaginato donna mai vista mai conosciuta è una sua
caratteristica quindi stilemi modi di dire, unione indissolubile tra la firma e lo stile, corpus in generale
arte della citazione dell'estrapolare frasi modi di dire che appartengono a altri trovatori e incastonarli nel
testo, per far capire quanto ci fosse legame tra contesto e opera, ultima caratteristica è poesia laica
momento in cui religione governa la vita intellettuale morale spesso anche politica uomo medievale i
trovatori parlano d'amore senza che la chiesa c'entri niente parlano di adulterio amore fuori vincoli
matrimoniali amore carnale rapporto amoroso, poesia molto particolare, queste quattro caratteristiche
rendono poesia di grande presa accattivante, novità poesia volgare, canzoni popolari si trasmettono
oralmente ma testi diversi e anonimi poesia firmata ma classica in latino non si rivolgeva a tutti tutte
queste variabili creano questo fenomeno, la questione del collegamento del testo all'autore
consapevolezza del proprio valore come autori, classe di autori, i trovatori appartengono classe
aristocratica si dilettano di poesia e lavorano cantando fanno di questa professione il mezzo di
sostentamento e viene apprezzata quest'arte per loro è possibile cosa che non succede mai all'interno
delle classi sociali medievali chi nasce servo della gleba servo rimane non si passa da una classe all'altra
ma unico caso in cui si compie la scalata era se si era santi una vita santa o se si era trovatori molti figli di
nessuno nati da piccoli mercanti gente del popolo prima giullare e poi trovatore e sono riusciti a
diventare famosi e essere cavalieri avere quipaggiamento non avrebbero sennò posseduto, all'interno
della consapevolezza risiede il culto enorme che i trovatori hanno della forma della creazione artistica
introdotto nella prassi l'ossessione per la perfezione formale il testo deve essere perfetto versi interi nel
senso di perfetto se il testo non è perfetto nella forma contenuto e dinamica forma e contenuto il
trovatore non lo ricerca quindi introdotti accorgimenti che diventeranno regola della poesia, la rima la
poesia non la aveva, creare armonia quando si leggeva metricamente la piacevolezza della lettura si
basava su elementi diversi la rima introdotta invece come regola dai trovatori per la chanson de roland e
cid parlavamo della assonanza da sistema qualitativo a quantitativo hanno fatto i conti con sistemi diversi
e epica assonanza molto fluido e flessibile poco rigoroso invece rima identità di due parole a partire dalla
sillaba accentata alla fine e deve essere perfetta identità una e aperta non può rimare con la e chiusa una
differenza di timbro cambia, è regolata in modo millimetrico che una minima variazione è un errore rima
perfetta e caratterizza le parole poste alla fine del verso, la rima è la caratteristica della poesia di dante
boccaccio petrarca ma non c'era in latino e i trovatori la inventano o la vanno a trarre dalla poesia araba
ma è un ipotesi interno componimento costruzione matematica perfetta ogni elemento certo numero di
strofe coblas, obli cobla ha lo stesso numero di versi e seguenza rimica quindi se per esempio le rime
della prima cobla fanno abababababab e hanno 8 sillabe per verso le coblas riproducono impostazione
della prima, conta delle sillabe altrettanto rigorosa, la sillabizazione irregolare non esiste nella poesia
trovatorica impianta canzone su disegno rigoroso, quando abbiamo versi ipometri cioè mancanti di
sillaba o ipermetri sillabe in più errore di trasmissione quindi poesia era perfetta, tutta questa canzone
diventa appunto il modello per i generi che avremo nella lirica trovatorica a cui tutti si atterranno non ci

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sono deroghe quindi ineccepibile la poesia perfetta i valori cantati sono valori faranno presa nella vita
sociale influenza nel modo di ragionare nei valori che diventeranno fondamentali che verranno diffusi
grazie a questa poesia, siccome la poesia si diffonde si irradia velocemente i valori cortesi li troviamo in
tutta l'europa anche nel mondo germanico, la poesia alto tedesca effettuerà delle riprese mutuazioni
traduzioni e impianta stessi valori irradiazione immediata nasce sul finire del 11 secolo si sposta francia
del nord, stessa regione, troviamo grandi poeti che si chiamano non trovatori ma trovieri chretien de
troyes uno dei più famosi uni degli scrittori più importanti nel medioevo anche in catalogna nel 12 secolo
si doffonde la poesia scrivono in un provenzale catalaneggiante per cui molti testi scritti da poeti catalani
poi in castiglia e portogallo dove la poesia cortese si esprime in castigliano soprattutto, 12 secolo in
germania dove imperatore sarà poeta ma anche italia sarà un luogo che imiterà tantissimo gli altri paesi,
luogo destinazione viaggio trovatori i trovatori attraversavano le alpi e soggiornavano nelle corti di italia
del nord stgette caratteristiche corti sud francia si fermavano creando poesie ma anche poeti italiani
scrivono in provenzale in un secondo momento troviamo raccoglimento poesia cortese anche nel
meridione di federico II di sveva in siciliano e non provenzale per questione di politica di federico II, da
un punto di irradiazione vediamo espansione con caratteristiche valori e tutti i paesi coltivano i loro
volgari, lingua trovatori è coinè lingua letteraria non è municipale non è legata a dialetti locali ma li
racchiude tutti flessibile e permette vari esiti di una stessa parola indipendentemente dal fatto che
appartenga più a nord o sud tutte queste varietà accolte in una lingua comprensiva e anche letteraria
elegante e non rozza guglielmo 9 primo trovatore crea poesia nulla di arcaico non ci da impressione
poesia appena nata ci troviamo una poesia gia matura concetti conosciuti e condivisi, senza bisogno di
spiegarli il pubblico li conosceva bene nasce in francia la francia nel medioevo paese di emanazione di
novità di letteratura pionera all'interno di invenzioni letterarie sperimentazioni cosi come prima poesia
trovatorica nel genere romanzo racconto avanguardia nel sud francia motivi per cui lirica nasce li e non
altrove sono politici il sud francia eveva creato ambiente favorevole a coltivazione lettere concluse le
guerre fine 11 secolo e inizio 12 secolo c'era soprattutto sistema di autonomia delle corti periodo feudale
disegna una catena di pendenza che lega ultimo dei servi della gleba al sovrano attraverso di vassallaggio
da più basso a più alto succede che la catena che doveva essere in divisa continua da più basso a più alto
si interrompe a un certo punto e molte corti grandi corti non avevano sopra di se nessun signore se non il
sovrano quindi le corti avevano dei signori che governavano nel proprio castello non solo edificio tutto il
comprensorio popolazione che divide potevano governare in autonomia il benessere fa si che interno
corti la vita fosse rilassata ricca molle anche e che i signori amassero intrattenersi con spettacoli
condizioni giuste coltivare la poesia i signori mecenati i cantotori giullari e trovatori interno corte e
quindi grazie al tessuto sociale cosi politicamente carente dal punto di vista feudale si crea questo
fenomeno nelle corti e poi dalle corti diffusione, la vita corti ricca sud della francia la donna aveva
ottenuto diritto a ereditare al trove non era possibile donna che ovviamente nel medioevo avesse grande
ruolo assume spessore giuridico che altrove non aveva la moglie del signore può ereditare il feudo ma
può governare il castello quando il signore va in guerra quindi questa posizione della donna fa si che
diventi protagonista dei canti dei trovatori la donna viene desiderata cantata e che assume un ruolo che
non aveva un ruolo non si muove non agisce il contrario poesia cortese, cronaca seconda metà 12 secolo
goffredo di vigeois si parla delle differenze sociali, e anche orderico vitale historia ecclesiastica da
dimensione guerriera a attenzione piaceri valori eleganza moda che prima non esistevano, trovatori
giullari differenza, capita di leggere scorrettezza dove si parla dei trovatori e dei giullari sono realtà

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differenti i trovatori compongono e trovatore viene da trobar che significa comporre e a sua volta viene
dal latino tropare comporre tropi tropos componimento melodico in versi che rappresenta ampliamento
canti liturgici, questi tropi si coltivavano abbazia si san marziale che si trova a limoges zona a cui
appartengono i testi trobadorici che noi coltiviamo trovare significa comporre trobi trobar significa da un
lato trovare come in italiano e dall altro significa comporro in questi si comporta come calco del verbo
latino invenire trovare o inventare troviamo qui in questa parola riunite due direttrici culturali arte
trovatorica da un lato poesia liturgica non contenuti ma modello liturgico e altro anche invenzio retorica
classicità i trovatori sono colti sanno leggere latino invece i giullari estrazione culturale diversa
professionista che viaggia molto rappresenta opere per strada nelle corti viaggia parecchio e specializza
in diversi settori, dal punto di vista di classificazione due giullari bassa elevatura quelli che andavano in
giro a domare animali erano terra terra giullari che erano specializzati nel interpretare composizioni
liriche si specializzavano a loro volta diversamente a seconda se dovessero cantare chanson de geste o
lirica trovatorica chancon de geste lungo interpretato per strada prevede caratteristiche improvvisazione
di capacità di tagli per esempio o arricchimenti del testo, adeguamento del testo alle circostanze
richiamare pubblico e tenerlo fermo perchè fine rappresentazione deve andare in giro a raccogliere il
pagamento, giullare canta poesie trovatori deve ricordare poesia nella seguenza suonare uno strumento
piccolo o strumento a corda la viola arpe che usava in una sacca da viaggio che si portava in giro per
accompagnarsi ma la musica e le parole delle canzoni ricordate in maniera impeccabile, composta
canzone di parole e musica e la musica non ci è giunta puntualmente come il testo su duemila e
cinquecento testi trovatoriche abbiamo solo qualche melodia che nn riusciamo a leggere annotazione
musicale non è la nsotra non riusciamo a leggere questo tetragramma non pentagramma, diciamo che
difficoltà sta nel fatto che il tetso trascritto più facilmente annotazione musicale fatta da chi riesce, e la
musica andava persa. i contenuti: legati alla realtà nati originati realtà sociale politica del momento,
realtà feudale, feudalesimo realtà che si vive in quel momento e la poesia trovadorica nella descrizione
costruzione del rapporto amoroso è una grande metafora del feudalesimo avviene trasposizione concetti
che erano tipici rapporto feudale concetto fedeltà e tradimento vassallo al signore all'interno della
relazione amorosa, applicazione concetti del diritto feudale alla relazione amorosa, la relazione rapporto
tra uomo e donna vengono equiparati a quelli tra signore e il vassallo, questo anche se a cantare a
raccontare amore è un grande signore anche se è un sovrano lessico della poesia legato struttura
economica mentale feudalesimo adattamento campo sentimentale termini del diritto feudale del
linguaggio amoroso, gestualità legata al rapporto d'amore i simboli provengono dal rapporto vassallatico,
lo vedremo poesia guglielmo 9 mantello uomo mantello donna importante per atto di vassallaggio si
lega al signore uno dei gesti che compiva il signore era circondare il vassallo con il mantello il signore
restituiva le terre e si impegnava a difenderlo se il vassallo avesse avuto necessità se il signore andava in
guerra il vassallo doveva auitarlo quindi legame a doppio filo ma in questo modo in tempi poco sereni
del feudalesimo protezione del più forte, al interno delle canzoni o il pegno dell'anello simbolo, anello
che signore da a vassallo e donna da a uomo pegno dell'amore attegiamento innamorato uomo con il
cap cli la testa inclinata, abbassata il signore si inginocchia davanti al signore, in questo rapporto tra
uomo e donna simulazione del rapporto vassallatico ruolo signore cel'ha la donna il ruolo vassallo cel'ha
il poeta innamorato, donna posizione potere alla donna rivolge l'uomo le suppliche come a un signore,
preghiera con le mani congiunte, mas jonchas altro gesto tipico del vassallaggio vassallo congiunge le
mani e il signore le racchiudeva tra le sue, la chiesa la religione prende il gesto della preghiera mani

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giunte invece nella bibbia mani rivolte a cielo o piegate sul petto, il bacio anche il momento del
investitura avveniva bacio sulla bocca signore e vassallo o dono ciocca di capelli gesto d'amore ma anche
sentire bacio simboli esistevano in una dimensione giuridica di fedeltà di alienazione di se a un superiore
non avevano un sentimento diventano simboli relazione completamente diverso allo stesso modo i
concetti vivono la trasposizione da un piano feudale a quello amoroso innamorato deve servire la sua
donna, cosi come innamorato doveva servire la sua donna rapporto donna e uomo sbilanciato uomo
gradito alla donna con un servizio amoroso che consisteva in un corteggiamento una serie di azioni ma il
senso originario di servire compiere servizi vassallatici quindi diventerà un sinonimo di amar servir,
blandir altro termine usato corteggiare ma viene dal latino blandimentum nel vocabolario feudale vuol
dire favore, quindi blandir una donna significa conquistare il suo favore benevolezza uomo si definisce
hom liges uomo della donna quindi ora solo hom che deve difendere trattare bene amare circondare di
ogni agio in questo senso e la donna chiamata midons probabilmente proveniente da locuzione meus
dominus oppure mihi dominus colei che per racchiude nella mascolinità della forma il senso originario
perchè la donna nel rapporto d'amore è il signore che può decidere della sorte del vassallo accettando o
rifiutando il suo amore, midons lo troviamo nei primi trovatori termine che inizia a essere utilizzato
insieme a questo termine ci sono altre parole che diventano caratteristiche poesia cortese racchiudono il
senso ideologia cortese dell'amore concepito nei modi che spiegherò, poesia cortese cortesia in
provenzale si scrive con la z cortezia ora lo usiamo con significato positivo viene da corte ha a che vedere
con comportamento della corte inizialmente uomo cortese era solo membro della corte non uomo del
borgo della campagna ma uomo che viveva a corte connotazione originaria e sociale indica distinzione
sociale e modo di comportarsi di essere dell'uomo a corte da qua cortesia connterà innamorato perfetto
comportamento tipico raffinatezza che connota uomo di corte diventa comportamento che connota
uomo innamorato nella maniera giusta che sa amare veramente cortesia somma di qualità equilibrio
comportamento generosità nelle azioni lealtà verso i simili i superiori verso la donna sono tutti valori che
uomo di corte doveva possedere e anche innamorato cortesia fatto di classe, elite aristocratici e poi
applicazione valori a elite non politica sociale ma morale innamorato chi ama correttamente non importa
a che classe appartenga si svilcola dalla classe e diventa innamorato perfetto, la mezura equilibrio la
moderazione nel sentire nel comportamento espressione consiste nell'auto controllo nel dominio delle
proprie azioni abbiamo letto nell'esilio del cid si parlava del cid anche nel dolore il cid non si lascia
andare a manifestazioni scomposte di rabbia quindi la misura contraddistingue uomo cortese non andare
oltre i propri limiti non amare in maniera smisurata o non vantarsi delle azioni, elemento riflessivo su
quello impulsivo, quindi misurato nel modo di essere e comportarsi agli altri con orgoglio troppo parlare
si mostra la dismisura anche donna quando risponde con sdegno a chi la ama con freddezza anche nel
rinnego deve essere misurata capacità di comportarsi pretz e valor pregio e valore ciò che ha dentro
modo in cui lo dimostra valor è valore intrinseco che sta dentro persona pretz valore dimostra
comportamento, cavaliere presatz riconosciuto dalla società dimostrato dalla bravura della battaglia
comportamento corte ciò che ha dentro è il suo valore, parliamo di amore di quello che i trovatori
chiamano amore perfetto cioè fin'amor valore misura cortesia sono caratteristiche innamorato perfetto
non tutti possono essere innamorati perfetti non tutti ricchi aristocratici, amore invenzione del 12 secolo
si dice perchè i capisaldi su cui si poggia amore cantato e concezione amorosa della realtà occidentale
con le evoluzioni poggiano proprio sulla costruzione inventata nel 12 secolo, partiamo dai paradossi
amore definito paradossale poggia 3 paradossi sono stati espressi in questa maniera godimento nel

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sacrificio il primo, affinamento morale nell'adulterio il secondo esaltazione nel segreto è il terzo,
sentimento d'amore lontano da religioe amore laico,amore prova poeta per signora sposata con un altro
uomo amore adultero perchè perchè dobbiamo guardare realtà sociale ambiente aristocratico amore di
elezione non esisteva ma combinato tra casi di sovrano ma anche casati baronali conti aristocratici
usavano matromonio come strumento di alleanza o aumento del potere o della base economica
disponibilità economica le donne promesse spose da bambine quindi quando arrivava l'età giusta si
sposavano anche se non si amavano, si trattava di patti tra famiglie quindi l'amore era un altra cosa, nella
poesia trovatorica amore diventa norma amore di elezione individui che si scelgono amore che canta
amore ha obbiettivo donna e che vuole conquistarla ma in che modo abbiamo sacrificio e affinamento
morale nell'adulterio, la donna provvista di marito il gilos geloso rapporto personale tra trovatore e
donna la donna rappresenta signore più in alto rispetto all'uomo innamorato prospettiva quella verso
l'alto dal baso all'altro ciò che poeta vuole conquistare insieme alla donna è se stesso perfezionamento
di se che il poeta realizzerà man mano che prosegue un cammino lo renderà degno della donna la donna
angelicata stil novo qua siamo archetipi di questi elementi la donna somma delle virtù non è solo bella
ma perfetta depositaria di ogni bellezza anche morale uomo non degno di lei solo quando inizia a
dirigersi verso di lei diventa degno cerca di farsi notare e deve diventare perfetto anche lui coltivando le
qualità morali della donna e diventa una persona migliore questo itinerario adomina verso la donna
rende uomo migliore di quanto non fosse prima e produrrà affinamento morale nell'adulterio fine che va
perseguendo cosa vuole raggiungere conquistare la donna ma rapporto relazione carnale? no ecco
perchè sacrificio il trovatore è un discorso sentimentale non carnale ci sono accezioni ammiccamenti
carnali ma nella forma pura si tratta di un percorso che vuolre soltanto conquistare il meglio di se
attrraverso un viaggio verso la donna e dentro di se coltiva le sue qualità ma non la vuole possedere la
relazione carnale comporterebbe caduta fine della tenzione che mantiene in vita rapporto lo sforzo del
uomo verso miglioramento consumazione dell'atto rapporto piano concreto fine del miglioramento
morale deve essere continui godimento sessuale no, il godiemento è salire verso altro diventare persona
migliore, rapporto scarnificato senza materialità vive del resto della complicità tra i due sguardo donna
folla che non sa pegno d'amore che si scambiano piccole cose importanti manca il contatto finale
carnale, adulterio quindi necessità segreto ambiente chiuso e pettegolo donna sposata non può essere
svergognata ci sono sguardi pettegoli che vogliono scoprire la relazione e rivelarla al signore i lauzengier
adulatori fanno finta di essere amiche vanno in giro a spiare nemici amore segreto cade uno dei capisaldi
se si perde il segreto amore cosi concepito fatto di crescita interiore si chiama fin amore e produce
sentimento che viene chiamato joi non è traducibile meglio evitare di tradurre gioie è una parte del
significato che esprime insieme di sentimenti collegati all'amore, quando ci si innamora quindi è
innamoramento amore tranquillo meno esaltante momento in cui si entra strada nuovo in cui si inizia a
palpitare i sensi sono arguiti tutto con lucidità in questo stato di joi immerso nella natura si immedesima
canto uccelli, non si sente niente solo innamorato anche andre in giro al freddo è uno stato di eccitazione
pensiero rivolto a un oggetto dell'amore del desiderio nella forma più pura è joi, non vediamo la donna
la vediamo essere amato personificazione virtù ma non descrizione vera e propria non è mai descritta
fisicamente sempre belal bionda sorriso perfetto corpo elegante ma descrizioni che la lodano ma non la
descrivono, è una protagonista capace di suscitare sentimento interno del poeta è fondamentale
indispensabile ma è strumento miglioramento poeta, esaltazione ego maschile attraverso la donna,
rapporto vassallatico patto tra uomo e donna reciprocità dei doveri fedeltà condivisa uomo e donna e se

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uno dei due viene meno alla fedeltà provoca recissione del patto, nel patto feudale se uno dei due non
rispetta il patto quindi tradimento signore ripudio da parte del vassallo del signore c'era una cerimonia
che si chiamava exfestucatio consisteva nel lancio festuca bastone di legno piedi del signore aveva rotto
fiducia e fedeltà e rotto patto reciproco, se la donna si rende indegna e si rivolge a un altro innamorato
lui può rescindere patto e smette di cantarla e di parlare bene di lei e compone canzoni in cui parla male
di lei qualità comportamento e scrive quelle che si chiamano malas cansos cattive canzoni scritte contro
la donna oppure peggio ancora comjat congedi, non vuole più effettuare servizio amoroso su di lei o
come accade chanson de change si essersi trovato un altra donna, allo stesso modo altro risvolto
medaglia servizio amoroso eccessiva lunghezza del servizio, donna corrisponda con sguardi e pegni
rapporto che ha tappe successive tempo lungo se diventa eccessivo e la donna aspetta troppo a far
capire innamorato che lo gradisce e lui non dorme la notte si dibatte tra speranza e risperazione servizio
troppo lungo lui si stufa diventa insofferente troppa attesa non va bene quindi anche troppa attesa limiti
del amore cortese il trovatore in quel caso fa bene ad andarsene e parlare male della donna, questi valori
struttura la troveremo con sfumature poesia trovadorica dove si individuano filoni trattamento amore
uno cavalleresco e uno cortese cortese sacrificio rinuncia amore carnale esaltazione nel segreto trovatori
aristocratici amore carnale anche guglielmo 9 fanno capire che anche sesso è importante vedremo poi
guglielmo 9 inizia la moda amore cavalleresco salta tra i due campi non dobbiamo vederla unica scuole
pensiero ci fanno capire ideologia trovatore rispetto a un altro, testo guglielmo 9 e poi anche testi diversi
per poter fare un idea completa alcune portate all'esame altre no.

lezione del 2 dicembre:

lirica svolta tipo di letteratura che è in volgare ma anche nei contenuti, si diffonde il modello amoroso
della cortesia, amore cortese fino perfetto e che diventerà il modello dell'amore nella letteratura ma
nell'immaginario dell'europa occidentale e fissa canoni formali seguiti al di fuori della terra d'origine,
primo trovatore conosciuto gugliemo 9 d'aquitania, dal 1071 al 1127, testi che ci risultano più antichi
della lirica trobadorica non è il primo ma si pensa, palinsesto viene raschiata via la scrittura e si scrive un
altro testo quindi manoscritti riciclati, questo testo uno dei componimenti rispecchiano anima sensibile
di gugliemo 9 due anime una che leggiamo oggi in cui non mancano ammiccamenti diversi l'altra quella
trasgressiva che troviamo in altri testi, gugliemo rappresenta le due facce dell'amore quello cortese
ideale e quello cavalleresco quello concreto personaggio discusso scomunicato amava trasgredire le
regole le cronache ce lo tramandano definendolo fato ingannatore circolano diverse legende su di lui,
poesia canzone con melodia rispecchia la sua personalità, 5 coblas ogni strofa conta sei versi se
guardiamo le rime nella prima cobla sono aabcbc, fissa tutte le coblas ma se guardiamo i suoni vediamo
che i suoni prima cobla rivenuti solo nella 2 la 3 ha suoni ii an el an el sono disposti diversamente, quindi
due più tre perchè ripresa nelle ultime tre coblas, ogni verso contiene otto sillabe quindi ottonari
regolari, traduzione di roncaglia, brama desiderio, incipit classico primaverile esordio stagionale diventa
topus lirica non solo trobadorica, iniziare testo poetico visione natura soprattutto primavera accordato
modo di sentire del poeta o analogia o contrasto, paesaggio bucolico evoca sentimenti di piacevolezza,
anche qui alla fine della strofa il poeta ci fa capire che ha introdotto paesaggio primaverile per metterlo
in relazione alla persona umana analogia con essere umano e la sua persona elemento formale temps
novel rima primo verso lo troviamo al verso 4 però con costruzione classica rispetto a temps novel novel

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chan, rinnovamento natura come della persona anche, prima strofa doppia immagine natura e poi
dell'uomo, chanton chascus alitterazione verso quarto con chan parole significative del messaggio che
l'autore vuole veicolare parole in rima rappresentano assunto del componimento, si pensa che il testo
poetico iniziasse dalle parole in rima e da li si costruisse il testo, lati significa linguaggio uccelli, talam
roncaglia traduce desiderio ha una storia significato che proviene dal suo etimo e dalla religione talanton
è in greco piatto bilancia, quindi il termine che diventa talentum indica in prima battuta inclinazione
piatti della bilancia il peso della moneta che fa inclinare la bilancia da questa immagine abbiamo il senso
che troviamo di voglia desiderio talento in questo senso brama desiderio voglia il secondo significato
collegato alla parabola dei galensi del vangelo i talenti i denari sotterratti e messi a frutto da altri e da qui
attitudine che si ha oggi entriamo adesso nel merito del pensiero del poeta de lai di la complemento di
luogo, luogo diventa metafora della donna essere che più amo non vedo messaggero ne messaggio, io
non dormo ne rido non ho riposo ne allegria ne mi faccio avanti finchè saprò bene come si concluderà
come sarà l'esito se sarà cosi come domando, passaggio dalla natura dal panorama alla persona del
poeta il poeta entra con la sua sensibilità all'interno del componimento e rivela che non ha notizie della
sua donna, non ha notizie di lei e prova disagio per quello perchè l'attesa lo sta logorando finchè non so
come sarà l'esito è la sua sospensione non riesce a fare niente finchè non ha notizie della donna, il
nostro amore amore lingue gallo romanze è femminile si comporta come il ramo del biancospino che sta
sull'albero cremando la notte alla pioggia e al gelo fino al giorno dopo quando il sole si diffonde
attraverso le foglie verdi sui rami è una strofa di una poesia bellissima, immagine da il senso dello stato
d'animo del poeta per analogia ramo biancospino collegato feste di maggio nelle campagne si
effettuavano in primavera simbolo dell'amore della primavera immagine della natura e del ramo che
simboleggia l'attesa di notte trema al freddo il poeta in quella condizione e poi indomani speranza i rami
riscaldati dal sole abbiamo una serie di quasi nella stessa posizione gel al verso sols opposizione
componimenti fanno uso delle possibilità della parola nonostante fossero accompagnate dalla musica,
non sono casuali le ripetizioni per la estrema cura formale del testo che deve essere perfetto il trovatore
vaga a inserire elementi richiami che sottolineano il massaggio che vuole dare, contrasto da il senso stati
d'animo alterni che sta vivendo il poeta cosi come i rami anche animo del poeta si trova in preda a
questa opposizione ma attesa per il ramo ha una fine il giorno dopo, rima interna non strutturale ma non
è casuale ramel, mati endeman non è casuale mattino mettemmo pace alla guerra mi chiede un dono il
suo amore il suo anello dio mi lasci vivere tanto alungo da porre le mani sotto il mantello, fi lo abbiamo
visto al verso 11 i trovatori abborriscono le parole identiche non si usa due volte la parola in rima a meno
che non sia equivoca parola uguale senso diverso fi significa fine inverse 20 fi pace perciò linguaggio
giuridico si parla di guerra, donet un don accusativo interno figura etimologia visto al verso 3 e 4 chanton
e chan, in cosa consiste dono il drut amante ma immaginazione trovatori il drut è innamorato che
approdato ultimo stadio del corteggiamento che segue percorsi rituali lo fanno progredire piccoli passi,
essere ammessi al prospetto della donna forma più pura percorso non arriva al rapporto carnale il drut è
colui che è amante carnale della donna la donna gli ha concesso la disponibilità fisica sessuale cosa che
nei monti cortesi non dovrebbe avvenire anello simbolo feudale un rituale vediamo la battuta di
guglielmo 9 dio mi faccia vivere tanto, alitterazioni mant mans mantello, soz son mantel simbolo feudale
cambio tono brusco gugliemo 9 intende mettere le mani sotto mantello donna quindi il significato
sensuale si fa definito e gugliemo fa intravedere la sua seconda anima da romantico e biancospino a
ammiccamento, partir dividere dal mio buon vicino so bene come funziona con i discorsi le parole per

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una piccola parola che si proferisca alcuni si vantano d'amore noi pezza e coltello riferimento estranei,
lati verso uccelli qui la lingua il discorso di quei personaggi che vivono a corte e però sono persone ostili
sono persone che individuano intuiscono amore illecito tra innamorato e dama e mettono zizzania fanno
la spia, segnal è pseudonimo la donna nascosta si nasconde nome della donna la donna sposata e per
motivi di segretezza alla sopravvivenza dell'amore evocata nome di fantasia, ne abbiamo tanti diamante
o nomi veri e propri che vengono inventati dai trovatori uso dei segnali coinvolge uomini se non si vuole
far capire al pubblico di chi si parla si usa un segnal dice gugliemo 9 differenza tra chi compie fatti e chi
racconta tal e nos 29 e 30 contrapposizione forte alcuni parlano e si vantano d'amore noi abbiamo carne
e corletto simbolo feudale e simbolo sessuale e in questo caso non usato a caso, in questo testo
troviamo una coesistenza di elementi cortesi e maliziosi ci sono tutti gli elementi che caratterizzeranno i
testi dei trovatori successivi dei topos sono i primi testi che guglielmo 9 pionere ci sono stati testi prima
ma non tanto prima esordio immagine amante in pena di nn dormire immagini feudali che sono
messaggero messaggio siggillo fanno parte armamentario feudalità messaggi ufficiali al verso 22 anello al
verso 24 mantello 30 coltello sono riferimenti mondo feudale poi presenza lautengers uso segnale
elementi ritroviamo come norma nella produzione successiva provenzale e non. nord francia poesia
trovadorica si diffonde resto francia e cherien de troyes contemporaneo vive anni 60 2 componimenti
poetici era in contatto con alcuni trovatori quindi cerchia intellettuale che unisce il sud e nord francia
aldilà della differenza di lingua che era poco evidente ci si comprendeva comunque lingue gallo romanze
vicine, 6 strofe 9 versi per strofa le strofe sono ottinari otto versi e seguenza rime identico tutte le strofe
ma i suoni sono diversi ogni due strofe seguenza prime due seguenza diversa 3 e 4 e un altra 5 e 6 coblas
doblas doppie identiche a due a due risale primi anni 70 non è certo, testo oitanico ha in genere
andamento ragionativo quasi un sillogismo di amore che ha strappato a me stesso forza di poesia
corrisponde al concetto del poeta mediavale che ha del amore come forza superiore della volontà ci si
innamora malgrado non si voglia farlo e si viene condotti la dove Amore vuole personificato come fosse
una forza un dio di amore non mi vuole con se mi lamento ma permetto che faccia quel che vuole di me,
non posso trattenermi dal compiangere perchè vedo coloro che tradiscono l'amore al femminile amore,
spesso raggiungere la loro gioia mentre io non ci riesco con tutta la mia fedeltà abbiamo una situazione
di infelicità del poeta federlà del poeta che non viene ripagata da un lato dall'altro un tradimento
ingiustizia nel successo raggiunto da chi non conosce amore perfetto vero e lo paragona alla sua
sofferenza cos'è l'amore amore è alienazione tu non sei pià tuo amore ti possiede e ti muove come vuole
qualcosa di più forte della volontà umana se amore vuole convertire i suoi nemici per logica consegue
come io credo cosi ritengo che non possa venir meno ai suoi seguaci ai suoi uomini e io che non posso
partir separarmi da colei a cui sono sottomesso il mio cuore che è suo le invio credo di farle dono di nulla
ritengo di non donarle nulla se le rendo ciò che le devo continuiamo con senso alienazione non
appartenenza a se stessi e troviamo ripetizione dell immagine di amore vediamo incipit seconda strofa
troviamo un ragionamento logico cioè se amore vuole convertire i nemici dovrebbe premiare i suoi amici
ma non succede con lui non capita e allora troviamo immagine sottomissione alla donna verso 15 souploi
sottomissione separazione cuori io sono qua il mio cuore le mando non le regalo niente il cuore è gia suo
quindi alienazione e essere devoto all'amore alla donna che rappresenta questo amore, dame donna dal
momento che sono vostro vassallo vi appartengo perchè vi amo ditemi se la cosa vi è gradita no se vi
conosco anzi vi da fastidio che voi mi abbiate che io vi appartenga, e dal momento che non mi volete
allora sono vostro per vostro malgrado se dovete avere pietà di qualcuno sopportatemi perchè io non

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posso servire nessun'altra quindi troviamo apprizione interlocutrice quindi prima si rivolge ad amore ora
alla dama le figure si sovrappongono amore e donna e diciamo che apparizione della dama sempre
successiva all'apparizione dell'amore e dell'io per poeta quindi prospettiva di interiorità abbiamo
richiesta pietà della donna che non lo ama o che lui teme che lei non lo ami rappresentata da trovatori e
trovieri condizione consueta nell'innamoramento mai sicuri che l'altro sia d'accordo che condivida
partecipa stesso sentimento e qui abbiamo una polemica mai io bevvi la bevanda il filtro da cui tristano
fu reso ecro avvelenato ma più di lui mi fa amare un cuore perfetto puro e una retta volontà amore
costituito cuore retto e buona volontà, ben me ne tocca il merito perchè vi sono stato costretto da niente
se non che ho creduto ai miei occhi a quello che ho visto per cui attraverso i quali sono entrato in una
strada dimensione percorso da cui non uscirò mai ne mai ne sono tornato indietro mi sono ricreduto
affermazioni importanti perchè inanzitutto la polemica chretien de troyes non apprezzava la storia di
tristano e isaotta tristano e isaotta si innamorano grazie a un filtro che bevono quindi il filtro fa nascere
peripezie che segneranno la loro vita isaotta è promessa sposa dello zio di tristano quindi tristano
tradisce lo zio con isaotta e chretien de troyes non è daccordo con questa concezione dell'amore nel
cligè scrive che una donna non deve appartenere a due uomini con il corpo lei amerà un altro uomo
sposata regolarmente si rifiuta di consumare amore con innamorato non vuole dividere corpo e cuore in
due quindi il corpo va a chi ha il cuore e la conduce qui nel suo componimento perchè dice amore vero
non è quello approvato da tristano quello del poeta lo è risiede nel cuore è spontaneo e sincero nella
disposizione d'animo quindi dice non è stato costretto il filtro è stato costrizione amore nasce dagli occhi
lo dirà andrea cappellano in un trattato de amore la summa delle concezioni amorose della poesia
cortese amore è passione che nasce dagli occhi dalla visione e dalla snodata concentrazione altro sesso
colpo di fulmine prima dall'aspetto esteriore e poi questo amore come il dardi attraverso gli occhi la
freccia dagli occhi spesso arriva al cuore occhi via ingresso amore e via amore si manifesta, non lo farò
più uscire è irreversibile una strada a una sola corsia a senso unico, abbiamo un altra apostrofe cuers al
cuore del poeta esistenza amore all'interno della disposizione quindi volontà concetti di questa quarta
strofa, Cuore se la mia donna non ti vuole per questo non la lascerai non ti separerai da lei, sempre si in
suo potere dal momento che hai intrapreso e cominciato è una dittologia sinonimica due parole
significato uguale mai in fede mia amerai l'abbondanza e non ci spaventare per i tempi di carestia un
bene diventa più dolce se ritarda quindi aspettando quindi l'attesa rende più dolce il bene quindi più lo
aspetti più lo gusti riflessione ovidio 12 secolo etas ovidiana ovidio letto studiato apprezzatto in tutte le
sue opere e viene citato e rielaborato concetto dell'attesa che rende più dolce raggiungimento
dell'amore immagine ovidiana cuers altro interlocutore amore e i valori dichiarati sono equilibrio
speranza perseveranza non amerai abbontanza ne avrai paura della carestia capacità di amante di
mantenersi saldo sia in periodi in cui le cose vanno bene sia quando c'è una carestia sentimentale la
donna non lo ripaga quindi ultimi versi speranza e far intravedere obbiettivo del successo questo versi
dal 2 in poi invito perseveranza in amore fine percorso può essere situato il completamento dell'amore
raggiungimento del successo, ultima strofa avrei trovato secondo me pietà la dove la cerco se essa cioè la
pietà esistesse nel cerchio del mondo ma so bene che non esiste essa non c'è non esiste, ma non ho
smesso mai ne mai mi sono stancato non ho esitato non mi sono stancato quindi concetto forzato di
pregare la mia dolce donna prego e riprego senza ottenere niente come colui che non sa per gioco
servire amore ne ingannarlo. cantro triste si chiude su note tristi immagini di pazienza perseveranza ma
anche di scoramento il poeta non trova pietà da nessuna parte significato della sfrota amore in realtà è

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un premio assestante non è essere contraccambiati dall'essere amato ma nella sua stessa esistenza nel
fatto di poterlo provare innamorato non ha risposta ma prega prega e riprega non si stanca è giusto
proseguire nella strada continuare a pregare amore lo premia per il fatto di esistere dentro di se, colui
che non sa ingannare amore si agganciano all'inizio premio d'amore quello che la tradiscono quindi i
versi si agganciano al primo e creano un cerchio quindi amore non va ingannato e tradito amante
perfetto sarà leale e non inganna amore. la lingua castigliana da vita a un altra letteratura poetica in
questo periodo era scritta in portoghese, quella della scuola siciliana debitrice a quella trovatorica che si
ricongiunge a questo filone cortese federico II crea scuola siciliana ma in realtà inpropiante la corte di
federico riguardava il meridione e i poeti che vivevano a corte venivano da tutte le parti del regno e non
erano siciliani è stato il primo movimenti poetico strutturato che sia esistito sul suolo della penisola e poi
fortemente voluto dal sovrano che perseguiva una politica abbastanza accentatrice, quindi si ispira da
quello provenzale i siciliani sono poeti per diletto e sono funzionali del regno addentro strutturati nel
governo sono notai amministrativi gente che lavora all'interno del regno hanno studiato conoscono
retorica latino questa poesia siciliana debitrice a quella provenzale presenta traduzioni o adattamenti
vediamo jacopo da lentini ricalcano maniera libera maniera stupefacende dettato del modello testo
occitanico, madonna dir vo voglio traduzione di folquet de marselha uno degli autori più conosciuti che i
siciliani amano e citano di più testo di folquet solo due strofe due coblas per cui non sappiamo se oltre le
strofe di jacopo se si tratta di traduzione o jacopo ha inventato ma vediamo il concetto medievale di
modello e riuso dei materiali modello reinterpretato rielaborato adattato come jacopo da lentini
trasformato in prodotto che ha una sua dignità poeta importante inventa sonetto jacopo da lentini,
andamento del testo coblas di folquet 11 versi 22 si è perso sono versi lunghi sono versi con 10 sillabre
decenari testo siciliano 16 versi ma sillabe minore perchè sono settenari alternati a endecasillabi la
norma della poesia siciliana non ha parte musicale mentre quella trobadorica si anche se noi abbiamo
poche musiche quella siciliana ha una ricezione libresca approccio libresco e una resa poetica nel senso
in cui la intendiamo oggi cioè senza la musica successione suoni lirici è diverso, andamento poesia jacopo
ritmato 10 sillabe contro 7 sillabe andamento più lento quello di jacopo più veloce, a voi mia signora
voglio mostrare cantanto midons diventa madonna e a differenza del testo occitanico è nel incipit dire io
voglio coincisione tutta la locuzione diventa un verbo lapidario, voglio messo rima cosi come la parte
inziale la parte in rima è in evidenzia i limiti le parti liminari sono in qualche modo più significative,
amore personificato mi costringe e mi porta con il freno quello del cavallo delle retini immagini di
costruzione amore signore conduce amante dove vuole e amante impotente quindi topos risale a
gugliemo 9 come troviamo tradotta la fase come l'amore mi ha preso, destreign e men a fre diventa mi
ha preso continua quindi nella strada della concisione amore con articolo fa diventare amore sentimento
ciò che era amore personificato quindi semplificazione si va contro orgoglio che mostrate e quanto più vi
chiedo pietà non mi aiuta. aggiunge relativo orgoglio che voi mostrate invece folquet aveva complicato la
sintassi, mostrate ripete mostrass bene o male procede vicino al modello cosa non c'è una parte più vi
chiedo pietà più non me la date però alla fine del verso c'è non m'aita che è non mi aiuta, decostruzione
e ricostruzione in un tessuto che è uguale ma diverso, mi sono tanti pensieri e affanno che vivo quando
muoio per amore in modo perfetto perfettamente dunque muoio e vivo ? no ma è il mio cuore
desideroso bramoso muore e vive di pensieri amorosi per voi donna che amo tanto di cuore, permettete
con gioia la vita al morto ardente che cuore cioè perchè per male malugoradamente vidi la vostra grande
bellezza, jacopo sostituisce questo mas che era eppure ma, oi lasso diventa rispetta la fonetica oi lasso è

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invocazione che introduce accentua la parte sentimentale del dettato c'è un abbandonarsi al sentimento
che viene tradotto in tante pene al verso sette quindi sostituzione e traduzione fuori posto, questo è
miso traduce mi son il testo dice sono tanti pensieri e affanni sostanza fonica simile ma verbo diverso
gioco di jacopo che però rende pensiero più diretto costruzione detta sum pro abeo, sono però tanti a
me sono i pensieri ho tanti pensieri invece la frase di jacopo tante pene più coinciso più essenziale che
vive quando muore per bene amare traduzione parola per parola però aggiunge jacopo e teneselo a vita
considerare vita ciò che è vita e morte insieme aggiunta di jacopo che non troviamo nel testo
provenzale,dunque muore e vive? no ma il cuore muore più spesso e forte che non morte naturale
aggiunta chiarisce il pensiero il concetto poi torna al dettato, per voi donna cui ama più che se stesso
desidera brama e ultimo verso amore la vostra amicizia ho visto male doppia sostituzione perchè diventa
amore direttamente personificato e poi il testo provenzale dice vidi male la bellezza per jacopo amicizia,
traduzione diventi un esercizio poetico una gara di bravura jacopo si cimenta nella trasposizione con
tocchi coerenti regolari in qualche caso aggiungendo ciò che non esiste crea una poesia che sicuramente
richiama testo di partenza ma che è un prodotto che ha un impronta diversa appartiene a un altro poeta,
non può apparire per parole per detto ne per immagine il bene che vi voglio cruce testo corrotto le croci
circondano una pericope un insieme di parole che non si capiscono non si sono potute ricostruire
seguenza di lettere, il bene che vi voglio non si sa ma mi tiene a cuore un fuoco che anche qua verso
guasto per quale ragione non mi uccide consumandomi dicono i dotti i saggi e gli autori che un uso
protratto a lungo un lungo uso secondo diritto e ragione si converte in natura per cui voi dovete sapere
che io ugualmente ho per un lungo uso piacere nel fuoco d'amore e ultimo verso si è perso, vediamo
come trasforma jacopo distico famoso conosciuto abbiamo frase articolata viene invece ridotto che
diventa il mio innamoramento non può apparire detto i versi amplificazione di jacopo diversi dal testo
occitano, ciò che dico e niente, questo distretto è un recupero di un elemento che aveva trascurato nella
prima strofa verso due destreign mi costringe era diventato mi ha priso e qui recupera distretto dove
vuole jacopo, non era stato utilizzato e ora viene ripreso e posto nella seconda, il verso 24 la traduzione
del verso 154 questa parte tra le croci indicava qualcosa che non si spegne mai, anzi si pur alluma non c'è
nel testo provenzale perchè non mi consuma verso 26 ripete verso 16 perchè non mi consuma jacopo è
più sintetico e più incisivo poi abbiamo tutta immagine salamandra ascoltavi spiega quello che fuochetto
dice del fuoco la salamandra sta nel fuoco senza bruciarsi ciò che era sottointeso implicito testo siciliano
assunto di folquet che parla abitudine che diventa natura, il fuoco che non consuma si converte in natura
quindi seconda natura ragionamento ripreso da jacopo dice eo si fo faccio cosi uso prolungato, vivo in
questo foco amoroso fioc d'amore che c'è una locuzione mentre qui resto sostantivo più aggettivo e non
so che dica il lavoro aumenta e non ingrana aggiunta di jacopo da lentini. long'uso lo troviamo qua
longiens us quindi abbiamo comportamento coerente costante di mescolamento di tradizione vecchio e
nuovo di ricreazione, gia usato dai trovatori e dalla poesia cortese non è l'unica tradotta ci sono altri
esempi poeti siciliani si cimentano e con questo sistema di forte rielaborazione di appropriazione di
materiali altrui vengono trasposti nella lingua nuova crea poesia diversa con reminescenze alla poesia
antica.

lezione filologia 3 dicembre:

nuovo genere letterario quello del romanzo narrativa lunga di cui vediamo sviluppi periodo che ci

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interessa progressione acquisizione progressiva di elementi che rimangono fino ai nostri giorni, narrativa
lunga ha caratteristiche che conosciamo ma per quanto riguarda la nascita del romanzo gli studi non
sono d'accordo la nascita situata non oltre il 17 secolo, si parla per esempio di daniel defoe richardson
fielding rossou volter in realtà i filologi hanno intravisto i tratti iniziali del romanzo le origini come lo
concepiamo nel medioevo 1030 1070 formazione adel genere si forma si origina da una costola del
genere epico quindi distacco genere epico primo momento fornisce le caratteristiche al genere del
romanzo e che andrà via via acquisendo tratti più peculiari più diversi da quelli dell'epica nasce in francia
la francia la patria delle innovazioni sia lingua che letteratura nel 12 secolo in francia rivoluzione
letteraria e dell'assunzione della donna protagonista delle liriche nel 12 secolo rinascita del latino quindi
anche un momento di fioritura estrema riguarda lingua volgare e latina la francia era quella del sud
patria ideale per la letteratura perchè aveva condizioni politiche e sociali favorivano l'applicazione alla
cultura e abbiamo gia visto che grazie alla lirica trovadorica si era allargato quindi bacino più ampio tutte
le persone che parlavano la lingua volgare. il termine romanzo ci riporta al termine romans cioè come
lingua parlata volgare in contrapposizione alla lingua latina nel 12 secolo il termine romans in letteratura
viene utlizzato per indicare la traduzione definita come metre en roman mettere in volgare dal latino poi
nella 2 metà nascita coscienze regionali e la consapevolezza differenza dei volgari, arrivo consapevolezza
che esisteva volgare francese italiano ispanico avremo specializzazione del termine roman che
significherà opera narrativa in versi quindi genere letterario che conosciamo che era in versi inizialmente
era in rima avremo differenziazione all'interno del genere roman contrapposto a serventeis che è il
serventese genere lirico oppure sarà contrapposto alla chanson de geste, passiamo da una designazione
linguistica a una letteraria generica e poi scientifica, nei testi del tempo quando si parla di roman il
termine si contrappone al termine conte che indica racconto breve oppure da fable che indica la favola
dal 13 secolo c'è passaggio alla prosa quindi prima i romanzi sono in versi poi nel 1200 si passa alla prosa
la scrittura con cui il romanzo ancora oggi si esprime quindi il termine romanzo viene dal termine
francese invece nello spagnolo romance indica prima lingua volgare ma poi non romanzo che si chiamerà
novela un opera un versi un genere breve completamente diverso, dove lo troviamo romanzo la chanson
de geste per le strade lirica cortese nelle corti il romanzo è un misto nasce dall'epica ma si nutre della
dimensione lirica contenuti che la lirica ha portato nella letteratura nelle corti si rappresenta letto a voce
alta non esiste la lettura individuale come la conosciamo noi è una lettura collettiva il pubblico
prevalente carattere femminile amavano ascotlare i romanzi ma anche i cavalieri uomini ed era di solito
una donna che leggeva ad alta voce quindi dimensione oralità anche se era scritto veniva letto la lettura
individuale verso fine del medioevo si diffonde anche quando sarà individuale sarà non nella mente ma a
voce alta illuminatio quando si legge sussurrando ciò che è scritto i romanzi antichi i primi romanzi che
noi possiamo leggere possiamo cogliere elementi che provengono dall'epica e che sono nuovi e che
possiamo seguere il progressivo distacco sono appunto traduzioni da opere classiche vi è una trilogia di
opere che si chiama appunto triade classica roman de thebes 1155 poi abbiamo roman d'eneas siamo
nel 1160 poi abbiamo roman de troie siamo nel 1160-65 adattamento di opere greche conosciute
attraverso rifacimenti latini non si conosce il greco nel medioevo l'opera greca letta attraverso
mediazione latina traduzioni da opere presistenti scritte in una delle lingue classiche conosciute in latino,
traduzione da prendere con le molle la traduzione è intesa nell'ottica di un intellettuale del medioevo un
rifacimento opere abbstanza antiche siamo nel 1100 classiche che vengono trasportate in una
dimensione tempo diversi e subiscono adattamenti che riguardano i contenuti si insiste su determinati

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elementi che si pensa possano piacere di più al pubblico quindi trasposizione culturale aggiornare questi
testi anche a costo di compiere anacronismi protagonisti enea descritti e fatti comportare come cavalieri
medievali contestualizzare le opere e renderle fruibili a un pubblico diverso, abbiamo anche un testo che
il roman d'alexandre cioe romanzo di alessandro magno il romanzo vero e proprio è più tardo e risale agli
anni 80 1180, tra i più antichi perchè il romanzo che abbiamo del 80 è l'approdo di racconti e romanzi
anteriori che circolavano ben prima contemporanei a questi romanzi della triade classica forse anche
precedenti ci sono frammenti e poi questo romanzo anni 30 50 e il romanzo degli anni 80 è
fondamentale romanzo di alessandro pur all'interno di una cornice fortemente debitrice alla chanson de
geste con battaglie e valori che sono quelli degli eroi epici per quanto ci sono versificazione in lasse
troviamo però la novità assoluta della centralità dell'eroe di cui adesso parliamo e soprattutto all'interno
del valore dell'eroe il nuovo ideale della figura del protagonista che unisce in sè non soltanto la
chevalerie la cavalleria quindi onore guerriero ciò che abbiamo visto nel cid ma anche quella che si
chiama clergie caratteristiche possedute dai clerici, in un certo senso la cortesia un nuovo ideale di
educazione alessandro non è soltanto un protagonista invincibile in battaglia con strategie e valore
superiore agli altri ma anche eroe che conosce le sette arti non uomo forte ma anche colto uomo
sensibile a partire da roman di alessandre nuovi paradigmi dell'eroe che sono appunto non soltanto la
prodezza ma anche la liberalità la generosità la capacità di elergire ciò che si possiede la cortesia di cui
abbiamo parlato e anche la cultura possesso della cultura non solo il combattente un uomo cortese
uomo nuovo che spopola nel 12 secolo, ultimo testo prima del roman di alessandre è il roman de brut
autore è wace risale 1155 traduzione da testi che erano scritti in latino historia regum britanniae di
goffredo di monmouth storia di brutus che era il re degli antichi bretoni quindi storia traduzione
romanzata proprio che rievoca la storia degli antenati dei re inglesi fino arrivo anglosassoni metà tra
cronaca e romanzo il valore importanza del roman de brut introduzione materia arturiana di tutto quello
che riguarda re artù e quindi introduzione favola rotonda non esiste nel modello invenzione di wace
simbolo della tavola rotonda nel regno di artù all'interno etica cavalleresce che contraddistingue i
cavalieri di artuù la tavola rotonda è l'esempio della cavallerie in una tavola rotonda non ci sono posti
d'onore tutti sono uguali simbolo dell'uguaglianza troveremo tutti i romanzi collegati materia bretone
arturiana quindi ricapitolando i primi esemplari sono traduzioni di testi o antichità classica o greca o
latina conosciuti in latino nascita anni 30 o per lo meno frammenti che risalgono anni 30 ma i primi
romanzi compiuti li abbiamo anni 60 70 quindi questo rispetta moduli antichi antecedenti, evochiamo
per tutti questi romanzi uno stesso ambiente culturale quello della corte di enrico II plantageneto e della
moglie eleonora d'aquitania si tratta di una coppia che aveva messo insieme grazie al matrimonio un
territorio definito impero per la sua estensione enrico II veniva casa di angiò eleonora di aquitania nipote
di guglielmo 9 il primo trovatore quindi veniva dal sud della francia e porta territori enormi, enrico II re di
inghilterra aveva conquistato scozia irlanda quindi territori a base celtica, invece francia possedeva la
normandia bretagna e la parte chiara era quella che aveva portato eleonora il sud ovest francia la parte
azzurra re di francia si tratta vassallo del re di francia nella regione francese era più potente di lui,
eleonora d'aquitania era moglie del re di francia che si era trovato spogliato dei beni della moglie arrivati
al rivale il territorio in cui il sovrano regnava territorio che percorreva incessantemente non aveva luogo
fisso e fu importante per circolazione della cultura enrico teneva moltissimo all'uso della letteratura
come mezzo di propaganda poltiica, scrittura di cronache romanzi cil che potesse mettere in lustro il
casato e fargli onore ed esaltarlo, nella sua corte letterati da ogni parte del territorio che era enorme, e si

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parlavano le varie lingue volgari le opere che enrico II che non era ignorante conosceva latino mecenate
perchè incoraggiava le lettere pagava scrittori che aveva a corte opere storiche hanno intento politico
anche quelle romanzesche intento di enrico crearsi legittimità storica, mentre il re francese risalivano a
carlo magno quindi chanson de geste i re inglesi avevano complessi inghilterra non aveva una storia
come quella di carlo magno enrico II considerato come re artù protenitore grande sovrano della vecchia
bretagna e viene presentato con una storia scritta divulgata come diretto antenato dei sovrani inglesi,
eleonora porta con se la tradizione lirica provenzale protettrice delle lettere amava la poesia amava
leggere la sua tomba la ritrae distesa con un libro in mano donna che sta leggendo eleonora conosceva i
trovatori aveva respirato aria di letteratura e anche i suoi figli che ebbe con il re di francia e quelli con
enrico II sparpagliati corti di europa diedero vita a corti in cui vita letteraria assai fiorente ereditarono
amore madre e padre per la cultura fu eleonora a decidere di divorziare da luigi 7 il primo marito
abbstanza noioso molto legato alla chiesa mentre eleonora rispecchiava i sentimenti della gente del sud
della francia più liberi nel nord più legata formazione culturale ad ambienti ecclesiastici, la mentalità era
diversa invece nel sud, gli porta terreni e tutto quello che era legato alla sua concezione della letteratura
si incontrano spiriti diversi componenti che vengono da più punti più culture estremamente fecondi,
incontro della tradizione provenzale con tutto quello che questo significa le componenti che gia
esistevano e che erano tipiche anche della cultura che proveniva dal nord della francia quindi eroismo
spiriti eroici della chanson de geste tradizione classica tutti parlavano latino e avevano studiato alle
scuole monastiche e quindi la cultura clericale, preparazione uomini di cultura e tradizione bretone viene
dalla tradizione celtica quindi c'è incontro di componenti diverse quando parliamo di cultura medievale
non possiamo scindere le componenti non esistevano mondi separati le istanze partite dal sud della
francia maggiore laicità cozzavano con la chiesa e ciò che si insegnava nelle scuole di impostazione
clericale ma i personaggi che facevano cultura provenivano da ambiente clericale le scuole o religiose o
non c'erano la gente lavorava a corte diventavano poeti lavoravano nell'amministrazione nella corte
ambiente ideale per proliferare fu una fucina per la creazione letteraria responsabile di un movimento di
creazione letteraria non ebbe eguali romanzi hanno culla in quetsa corte forniranno modelli e ora
vedremo quali sono che dureranno poi nel tempo, romanzi antichi letti e ricopiati altrimenti non
sarebbero copiati ciò che quindi il primo elemento che riconosciamo nel romanzo è la storicità abbiamo
visto che i primi romanzi traduzioni di opere epiche che come sappiamo sono rievocazione di fatti storici
la base legata all'epica e alla storia è ciò che contraddistingue i primi romanzi collegamento chanson de
geste e storiografia per guardare antichità come produzione storia esemplare la storia nella
nomenclatura nel lessico non troviamo differenza tra estoire e roman presso intellettuali termini
intercambiabili ciò che è romanzo definito estoire stretta connessione tra storia e romanzo. il romanzo in
versi ma diverso verso preciso otto sillabo in rima baciata caratteristica del genere narrativo, racconti
narrativa breve oralmente il romanzo e quindi letto ma è diverso dal momento creativo la chanson de
geste improvvisata, opera che poteva essere allungata o accorciata dai giullari che la interpretavano alla
base testo scritto non prevede improvvisazione di nessun tipo rifarci quindi al rigore traduzione lirica i
trovatori avevano insegnato ai contemporanei, rima perfetta contenuto non lirico i destinatari sono le
persone della corte, non pubblico della strada nobili analfabeti ma erano diventati più istruiti
conoscevano materia antica apprezzavano queste traduzioni che erano i primi romanzi che erano a
conoscenza della materia antica, una delle differenze più importanti fra chanson de geste e romanzo
riguarda il contenuto la sostituzione del singolo al gruppo, abbiamo parlato di coralità chanson de geste

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cavalieri, fedeltà a un paese riconoscersi collettivo valori quindi coinvolgimento collettivo ai fatti e
vicende narrati i valori sono individuali i valori del romanzo sono onore la fedeltà ma fedeltà anche
intesa come lealtà personale individuale alla parola data cortesia, ma anche abilità guerriera, cortesia
che viene dalla dimensione lirica larghezza cioè liberalità figura di alessandro magno, retaggio epico
l'abilità guerriera la fedeltà a una causa, lealtà di una persona di un innamorato verso innamorata questi
valori insieme uniscono e dividono romanzo e chanson de geste, novità vera esaltazione dell'individuo
del percorso esistenziale posseduto da ciascun individuo, protagonista del romanzo cerca la propria
dimensione attraverso le vicende che attraversa ed emerge nella storia del romanzo la dove la chanson
de geste individuo smarrito nella collettività, orlando protagonista fa parte storia condivisa con altri,
individuo all'interno di una collettività di cui è parte integrante invece protagonista del romanzo vuole
arrivare alla conoscenza di se, crescita spirituale abbiamo visto nella lirica romanza, momento di crescita
vita concepita conquista di se miglioramento di se consapevolezza di una coscienza, elementi nuovi,
amore fonte di valore quindi sentimento amoroso nel romanzo protagonista cavaliere combattente fonte
di valore cavalleresco, amore sempre presente anche la dove per esempio romanzo di enea abbiamo
descrizione dell'amore tra enea e didone, anche una seconda storia d'amore, tra enea e lavinia che viene
aggiunta e gonfiata maniera consistente racconti piacevano attiravano pubblico medievale, amore inteso
secondo i parametri della lirica trobadorica quindi fin amore, amore romanzo amore sessuato non è
scarnificato privo di dimensione concreta, la donna protagonista cosi come uomo nel racconto paesi
esotici esotismo descrizione di animali presi dalle fiabe i draghi centauro esseri mistici le sirene, ciò che
consideriamo slegato dalla realtà ma anche meraviglioso legato a oggetti manufatti fuori dal comune
armamentario arrichisce i romanzi e proviene tradizione celtica orale, 12 secolo fa ingresso prepotente
all'interno della letteratura celtica arricchiscono scritti avevano modello tradizione classica danno una
nuova linfa ai romanzi ai racconti, descrizioni minuziose di personaggi di oggetti delle battaglie parametri
legati all'epica si arrichisce nei romanzi arricchito da descrizioni minuziose cavaliere cade da cavallo o
stoffe meravigliose tessute nell'oriente disegni vengono descritti minuziosamente, psicologia dei
personaggi abbiamo tentativo di introspezione da parte degli autori non esisteva nella chanson de geste
personaggi sfaccettature che ci vengono mostrate comportamento e pensieri narratore onniscente ci fa
leggere pensieri protagonisti che spesso sono in armonia con il loro comportamento ma che spesso
contrastano comportamento da questa diversità una fanciulla incontra un cavaliere si comporta in
maniera ritrosa con indifferenza ma poi veniamo messi al corrente dei suoi pensieri, disegnata psicologia
attraverso per esempio monologhi interiori traducono pensiero dei protagonisti spesso svolti attraverso
fitti dialoghi di un argomenti poi ci sono dialoghi anche questi caratteristica del romanzo dialogo indiretto
o diretto manda avanti discorso o azione introspezione interesse verso dimensione intima che in realtà
non era cosi accentuata all'interno della chanson de geste l'amore nei romanzi trattano amore amore si
riconosce con segnali che affrettano chi prova d'amore, sofferenza l'amore fa soffrire come abbiamo
visto in jacopo da lentini gugliempo 9, insicurezza lo porta a soffrire innamorato si chiede se l'altra
persona corrisponde e vedendo comportamenti in contrasto vedendo comportamenti indifferenti pensa
di non essere contraccambiato e soffre preciso itinerario che innamorato attraversa nel suo percorso
amoroso ci sono dei dubbi che riguardano l'altro appunto mi ama non mi ama la gelosia, presenza di
scrupoli di tutti i tipi itinerario naturale di qualunque innamorato ma nella fattispecie in questo itinerario
si trova influenza di ovidio, tutto ciò che scrive sull'amore e sul modo di manifestarlo viene accolto e
diventa una norma amore viene per esempio paragonato a una malattia, i sintomi sono la veglia

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notturna, pallore, arrossire, tremore degli arti, trasalimenti, sospiri passaggio dal freddo e caldo, il pianto
perdida del appetito sono tutti stati d'animo manifestazioni che troverete quasi tutte le descrizioni
amorose del romanzo medievale, situazione tipo è di un ragazzo che ha i sintomi e non sapendo a cosa
attribiurli vanno da un ansiano ed espongono lo stato d'animo malattia ma in maniera strana malattia
che piace dalla quale non si vuole guarire, topoi letterari, altra caratteristica che colleghiamo al romanzo
è il senso del cambiamento, individualismo che troviamo nel romanzo, scoperta prospettiva paragone
con l'arte, chanson de roland de geste protagonista identità fissa che non cambia permanenza del modo
di essere, il valore del protagonista non risente delle circostanze, chanson de roland orlando non vuole
suonare il corno, sicuro del valore orgoglioso orgoglio ha una sfumatura negativa quando si rende conto
di essere in pericolo ma non viene meno alla sua integrità lo suona quando non può farne a meno,
personaggio chanson de geste protagonista appare un pò impermeabile rispetto eventi impotente a
modificare gli eventi stessi in predal al destino fuscello nelle mani di un disegno più grande il
personaggio di enea troviamo ancora caratteristica di non mutabilità enea nel romanzo ama molto
didone si amano pazzamente ma abbandone didone e se ne va la lascia improvvisamente provocandone
la morte muore didone in una scena struggente decide di darsi fuoco, guardando enea che va via scena
di grande patos enea la lascia senza motivi sono che deve obbedire al destino designato per lui dagli dei
nonostante potrebbe cambiare il percorso che si era designato innamorato di didone non lo fa il suo
carattere immutiabile obbedisce a ciò che altri vogliono, trascendono volontà umana a drigerlo, questo
modo di vedere eroe rispetta il medioevo mentalità divina, non si cambia il destino, 12 secolo avviene
una svolta, successione di eventi sempre uguali uomo non è imitatore passivo di modelli della religione
imitatore di cristo ma il tempo viene percepito all'interno di una dimensione naturale il tempo porta con
se il cambiamento figlio della natura e l'uomo fa parte della natura e come tale soggetto al cambiamento
come in natura tutto nasce ha uno sviluppo e muore può farlo l'uomo, trasporta questa concezione
dell'uomo di essere mutevole intaccato sentimenti che prova trasposto al interno letteratura porta
delimitazione personaggio cambia svolgimenti narrativo evoluzione cambiamento lo troviamo anche
disegnato in maniera concreta abbiamo per esempio lo spostamento dell'eroe il viaggio dell'eroe nello
spazio eroe può andare in esilio, fuori terra di origine, per varie motivazioni per motivi diversi erranza
personaggio, attraversa varie esperienze oppure troviamo pellegrinaggio effettua viaggio motivi religiosi
avventura importante, crescita personaggio e una realizzazione, roland non adotatta principi diversi per
non perdere se stesso per non snaturarsi i personaggi del romanzo cambiano spesso per salvarsi,
cambianto necessario a una loro riuscita, il personaggio si comporta male cambiamento, si corregge
errori di comportamento che ha all'inizio, la storia consiste situazione iniziale che può essere positiva
interporsi difficoltà ostacolo evento negativo deve essere superato comporta zione dei personaggi la
trasformazione della situazione negativa che diventerà posivita cambiamento personaggio, grande
importanza avventura fondamentale sia per crescita personagio svolgimento storia, anche diegetico
avventura importante etimologicamente andiamo al latino ad ventura movimento del protagonista verso
delle vicende gli devono avvenire ciò che gli capiterà di azioni che gli si pongono davanti attraversano la
strada principio dinamico romanzo segna progressione figura protagonista attraverso il suo affrontare
avventure protagonista si migliora quindi siamo davanti percorso ascendente analogo al protagonista del
componimento trabodorico li però percorso interiore che porta miglioramento modo di essere conquista
sempre di se ma è condotta attraverso una serie di azioni concrete battaglie di combattimenti personaggi
fantastici i draghi esseri mostruosi andare in guerra o superamento di prove a cui il trovatore si trova

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davanti improvviso, ci possono essere imprese difficili attraversare ponte lancillotto ponte che collega
due sponde di un fiume con un fiume impetuoso acque profonde violente piene di cascate un filo di
spada e non deve cadere sennò muore se lo attraversa si taglia e sceglie di affrontarla si ferisce cercando
di andare su questo filo di spada giungendo dall'altra parte del fiume cammino verso conquista maggiore
valore dell'esercizio coraggio produezza combattimento nell'affrontare difficoltà anche cammino
interiore ecco perchè avventura fondamentale cavaliere parte e dice parto non so dove vado ma
avventura, avrà conquistato un regno una donna e se stesso, le storie narrate nei romanzi hanno
caratteristica fondamentale conquista elementi e di se. autori roman de tristan thomas e beroul due
autori tristan conosciutissimo citano i trovatori frammenti sparsi ci sono romanzi completi thomas e
beroul tema che è amore impossibile tra tristano e isotta grazie al filtro isotta sposa al re marco zio di
tristano ma tristano che la deve accompagnare fino al paese dove vive re marco bevono il filtro d'amore
consumano matrimonio e nascono peripezie enormi, i romanzi sono diversi nel trattamento caratteristica
principale filtro d'amore romanzo thomas dura eterno, irreversibile beroul il filtro vede finire i suoi effetti
dopo tre anni, sono andati nella foresta per paura di essere uccisi, i romanzi hanno debiti con la
tradizione celtica conducono esaltazione amore adultero, condizione amore che va al dilà dei rapporti
familiari sia convenzioni sociali della correttezza stessa amore adultero un opera lascia il segno in
positivo e negativo in tutte le varie opere origini romanzo ci sarà un romanzo arcaico di tristano
all'origine, non abbiamo fonti latine ma del tutto celtiche i nomi il nome di tristano re marco onomastica
celtica, una serie di elementi isotta una maga, viaggio eroe per mare esisteva un nucleo narrativo
originario rielaborava gli elementi arrivato nelle storie di thomas e beroul dimensione cortese
probabilmente siamo davanti a una concezione originaria avvenuta ambiente plantageneto amore
adultero uso massiccio di elementi che derivano tradizione celtica ed esaltazione amore adultero,
thomas tradotto in spagna e italia, chretien de troyes gia visto ma su cui soffermarsi un attimo come
autore di romanzi ci rimangono 5 romanzi, anni 70 80 produzione in questi anni, vive a corte di maria di
chamapgne figlia di eleonora d'aquitania forse anche a corte di eleonora, tutti i romanzi sono
caratterizzati dal rifiuto del triangolo amoroso amore coniugale amore tra due protagonisti che sono
sposati, la dove tratta amore adultero come ginevra e lancillotto affronta argomento in maniera
polemica, amore adultero tra le righe condannandolo,un altro romanzo il cligè protagonista che fenice
che non vuole fare come isotta e chretien si esprime a favore di un amore non adultero non scorretto
quello che interessa è rapporto tra cavalleria e amore coniugale spesso nei romanzi le dinamiche
nascono dallo scontro tra due elementi amore coniugale rende cavaliere protagonista dimentico dei suoi
doveri cavallereschi ama cosi tanto la donna non va più ai tornei diventa un mollaccione, serie
susseguirsi di avventure che affrontera con la moglie di cui è colpevole fino ripristino valore iniziale e
armonia diversa matrimonio misura equilibrio amore prima squilibrato al contrario marito o antagonista
abbandona la moglie e va a inseguire i tornei le guerre e si dimentica di essere sposato e di tornare dopo
un anno, equilibrio moderazione nel rapporto amoroso, romanzi chretien collegati tutti alla corte di artù
e disegnano quello che diventa un pò la cornice tipica del romanzo arturiano fino 13 secolo cioe
esistenza appunto corte di artù che il nucleo da cui parte e a cui ritorna il protagonista quindi c'è una
scena o una rappresentazione iniziale protagonista corte di artù cavalieri tavola rotonda distaccarsi dalla
corte inseguire le avventure e ritornare alla corte una volta che le avventure hanno portato protagonista
alla crescita quindi novità del racconto da situazione iniziale felice la rottura di questa dimensione iniziale
la crisi quindi erranza del cavaliere poi ritorno e conquista di se sulla situazione risoluzione della crisi, un

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altro elemento che non manca dimensione del meraviglioso quindi a questi elementi non terreni tratti
dalla tradizione celtica altro autore che invece da un altra svolta al romanzo jean renart 1200 nel 13
secolo 1200 1210 realismo il romanzo perde elementi magici e favolosi, accostarsi a motivazione
concreta c'è uno sforzo di aderire alla realtà descrivere le cose cosi come sono anche i nomi non sono
celtici ma cristiani, si perde la dimensione fuori dal mondo tutto diventa verosibile i tornei descritti come
nei giornali niente forze smisurate elementi che permettono al pubblico di riconoscersi nei protagonisti
più reali concreti interesse dei conflitti morali uso dialoghi monologhi tutto rapportato realtà e
meraviglioso carattere concreta del romanzo acquisita nel 13 secolo che diventa uno degli elementi
costitutivi, ultimo passo 13 secolo avremo passaggio prosa quella che conosciamo oggi perchè si passa
alla prosa per comodità cos'era scritto in prosa le cose religiose, oppure anche scritti giuridici scritti
storici i sermoni la prosa collegata a espressione di vicende realmente accadute prosa accostata alla
verità insegnamento morale sermoni cronache insegnamento morale prosa collegata a tutto questo, a
determinare passaggio alla prosa abitudini fruizione romanzo fine 13 secolo da lettura pubblica alla
lettura individuale quindi mentre i versi davano ritmo invece la lettura qui è individuale personale la
prosa elimina difficoltà che è quella della rima romanzo espresso in roma romanziere aveva difficoltà
trasporre tutto in una cornice rigida la prosa scoglie un po le difficoltà rende semplice la creazione
avverrà trapasso dalla poesia alla prosa, e nel 13 secolo inizio 14 assisteremo all'apertura dei romanzi
alla ciclicità cioè romanzi acquisiscono proprio dimensione diventano aperti alla continuazione ripresa
per cicli il ciclo lancelot graal figura lancillotto graal romanzi elementi romanzi sono romanzi individuali,
collegati quindi c'è la tendenza a ciclico alla ripresa nel 13 secolo assisteremo alla ripresa al ritorno alle
origini del romanzo avverrà il riaccostamento al filone epico procedimenti narrativi tipici dell'epica e
diventeranno misti alcune narrazioni epiche accoglieranno delle caratteristiche del romanzo amore tra
uomo e donna epica e romanzo ma andrà alla fine a vedere ricongiungimento

lezione 09 dicembre:

brano finale, la morte degli amanti, si consuma la tragedia romanzo di tristano di thomas, lui nipote re
marco re cornovaglia e ha conosciuto in irlanda isotta che lo ha guarito da un avvelenamento che aveva
avuto dopo una battaglia, isotta lo guarisce a tristano due volte conosce arti mediche e magiche, doveva
portare isotta in cornovaglia ma per la svista dell'ancella di isotta loro bevono il filtro d'amore e inizia la
serie di peripezie loro cercano di mandare avanti la relazione segreta, vengono spiati dai lautizter che si
avvicinano a loro solo per far si che vengano scoperti, poi loro si lasciano lei resta con re marco e tristano
se ne va in bretagna e conosce il caerdino diventa amico che ha una sorella ha il pregio di chiamarsi
isotta delle bianche mani l'altra era isotta la bionda però tristano per disperazione per tristezza la sposa,
per vedere se può farsi guidare dalla voluttà, si trova da solo e quindi con questa seconda isotta vuole
dimenticare la prima ma non riesce a dimenticare la sua innamorata e non consuma il matrimonio che
rimane come un fantoccio, una persona sullo sfondo quando si rende conto della situazione inizia a
soffrire quando sente tristano che si confida con altri, gli innamorati hanno fatto un patto se uno dei due
aveva bisogno avrebbe chiamato l'altro, lui è malato e solo isotta può guarirlo e manda cuardino a
cercare isotta dicendogli se lei accetta di venire mette le vele bianche se mette le nere vuol dire che non
è voluta venire isotta accetta e siamo nel momento in cui la nave si avvicina al porto, la vela bianca viene
tirata su e veleggiano con grande velocità con forza finchè caerdino vede la bretagna, allora sono gioiosi

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lieti sono tutti sinonimi, rafforzano il sentimento di gioia narratore onniscente vede nel cuore dei
personaggi e espone i sentimenti c'è una ripetizione del termine sigle che diventa verbo siglent vela
veleggiano ripetizione della vela che si spinge in avanti, issano la vela ben in alto di nuovo sigle, che da
lontano si possa vedere come sia se sia bianca o nera da non mostrare il colore lontano un altra volta il
colore la colour femminile come l'amour in antico francese genere femminile si era ultimo giorno che
tristano aveva fissato come termine quando partirono dal paese, loro navigavano felicemente si alza la
calma e non ci sarà più il vengo le vele non sono più gonfie e non possono veleggiare, il mare è calmo e
lisco, la nave non si sposta ne qua ne la se non quando la muove l'onda, monosillabi rendono dondolio
della nave solo quando l'onda la muove, hanno una scialuppa non possono mettere una barchetta in
acqua, ora è grande l'angoscia, davanti a loro vedono la terra vicina pres punto di vista equipaggio,
guardiamo la situazione con i loro occhi non hanno vento con cui possono raggiungerla, vanno su e giu
dondolando, indietro e avanti, non possono proseguire il loro cammino, vengono a trovarsi fermi in
difficoltà isotta è addoloratta vede la terra desiderata ma non può approdare, per poco non muore dal
desiderio, terra desiderano sulla nave ma il vento è troppo debole, la traduzione è di roncaglia si trova in
una sua antologia, isotta si chiama sventurata la nave desiderano sulla riva non l'avevano vista, tristano
non è ne addolorato ne felice, si lagna sospita, per isotta che tanto desidera piange dagli occhi e si
tormenta per poco non muore dal desiderio, terre desirent en la nef la nef desirend a la rive, specchio
che rappresenta stati d'animo in mare e a riva, il pianto virile di orlando o del cid anche, questo verso
non muore dal desiderio c'è anche prima riferito a isotta, invece qui riferito a tristano, chiasmo, i due
innamorati vivono lo stesso tormento sono un solo cuore una sola anima pur lontani vivono la stessa
sofferenza, in quell'angoscia viene la sua moglie isotta davanti a lui che aveva sentio la storia delle vele,
purpensee intensità isotta ha pensato molto al grande inganno, amico arriva adesso caerdino la sua nave
ho visto in mare l'ho vista veleggiare con fatica in moro che l'ho riconosciuta come sua, suo fratello, dio
conceda che porti una tale notizia per cui voi possiate avere conforto al cuore tristano ha un soprassalto
dice a isotta cara amica, amica si usa per la persona amata, siete sicura che p la sua nave? ora ditemi con
è la vela questo risponde isotta, sono sicura la vela è tutta nera, l'anno issata e levata su in alto perchè
non c'è vento, invece lei ha detto che è nera, tristano non aveva mai avuto ne più avrebbe avuto e si
volta verso la parete, questo gesto è un gesto di sconforto di sconfitta di voglia di solitudine di farla finita
ma anche una citazione biblica, nella bibbia quando si parla di isaia il profeta che comunica a ezzecchia
che morirà, e volge il viso verso la parete stesso gesto che compie tristano, lui ha avuto una sentenza di
morte la frase di isotta dalle bianche mani è una condanna a morte nessuno potrà guarirlo e perchè
isotta non ha accettato di andarlo a visitare, dio salvi isotta e me, dal momento che non volete venire per
vostro amore devo morire non posso più continuare la mia vita perchè pensa di aver perso isotta per te
muoi isotta cara amica non avete pietà per il mio languire ma lo avrete per la mia morte, amica isotta tre
volte esclama alla quarta muore, la scena si sposta a tutto ciò che circonda tristano, allora piangono per
la casa i cavalieri, i compagni, il clamore è alto, il pianto grande, accorrono cavaliere serventi e lo
traggono fuori dal letto e lo coricano sopra uno sciamito e lo coprono di un drappo sul mare si è levato il
vento e prende in pieno la vela a terra sospinge la nave, isotta dalla nave è scesa ode i pianti nella strada,
le campane delle chiede delle cappelle domanda notizie alla gente poichè quei rintocchi e per chi sia
quel compianto un vecchio le dice, bella signora che dio mi aiuti abbiamo un dolore che nessuno ne
ebbe uno più grande tristano il prode il generoso è morto a tutti quelli del regno era di conforto liberale
con i bisognosi e di grande aiuto agli afflitti, aveva una ferita nel suo letto e ora è morto, ma si grande

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sventura capitò in questa regione appena isotta sente la notizia per il dolore non può dire niente per la
sua morte era addolorata per la strada corre quasi svestita precede al palazzo dove si trova tristano i
bretoni non avevano mai visto una donna cosi bella e si chiedono da dove venga isotta va dove c'è la
salma si volge verso oriente e prega per lui pietosamente, amico tristano dal momento che morto vi
vedo, è bene ragione che io non debba più vivere, siete morto per il mio amore e io muoio di tenerezza
poichè a tempo non potei giungere voi e il vostro male a guarire, amico amico per la vostra morte non
avrò mai di nulla conofrto, gioia letizia ne piacere alcuno quel maltempo sia maledetto che tanto mi fece
amico in mare tardare si che io non potei giungere se io fossi arrivata a tempo la vita v'avrei ridata, ripete
sempre amico amico che significa amore mio, e dolcemente parlato con voi dell'amore che c'è stato tra
noi, ripianta avrei la nostra sorte, la nostra gioia il piacere e la pena e il dolore, che è stato nel nostro
amore tutto ciò avrei ricordato e baciato v'avrei e abbracciato ma se io non vi ho potuto guarire, avevano
intesa sessuale si amavano al dilà delle menzogne dei sutterfuggi, insieme possiamo morire visto che non
vi ho guarito dal momento che non potei giungere in tempo e non seppi quel che era accaduto e sono
giunta alla vostra morte dello stesso filtro avrò conforto per me avere perduto la vita e io farò come
verace amica, per voi ugualmente voglio morire lo abbracci si distende affianco bacia la bocca e il viso e
lo stringe a se lo abbraccia corpo a corpo bocca a bocca e il suo spirito trende e muore al fianco del suo
amico per dolore, tristano morto per desiderio isotta perchè non è giunta in tempo tristano per il suo
amore isotta per tenerezza, brano ricco di pathos per costatare come troviamo elementi fondamentali
della narrazione romanzesca, monologhi dialoghi psicologia personaggi spostamento punto di vista in un
contesto di una forma elevata uno stile teso alto quello di thomas mentre racconta le vicende e
all'interno del verso troviamo accorgimenti retorici formali che aiutano anche il lettore e ascoltatore a
vedere le immagini ed entrare dentro la storia è un saggio di grande poesia, romanzo aveva preso forma
ma la stava cercando genere nuovo in una lingua francese usata lingua letteraria, un grande romanzo,
seconda metà 13 secolo romanzo spagnolo, romanzo complesso una serie di avventure impossibile
riassumere ma inizia storia brutta apollonio concorre conquista fanciulla il cui padre non vuole dare in
moglie il padre innamorato della figlia ha commesso un incesto con lei il padre pone condizione
matrimonio chiunque dorvà risolvere un enigma è la storia di durandò nessuno riesce e quindi chi non
riesce messo a morte, lui sa risolvere enigmi e capisce she sotto enigma segreto dell'incesto, da qui
nascono peripezie, in tutte le avventure apollonio sposa una donna luciana da alla luce una bambina
creduta morta, questa bambina portata a tarso e chiamata tarsia o tarsiana, il padre le affida due amici
perchè la crescono e se ne va una volta che è cresciuta vogliono ucciderla perchè lei aveva un corredo
ricco e loro vogliono appropiarsene, tarsiana si salva durante una traversata la rapiscono i pirati e il
rapimento la salva dal destino di morire, a un tizio lercio la vendono che la fa prostituire ma lei che ha
spirito di iniziativa e brava con strumenti musicali si salva inizia a cantare, al padre si dice che è morta ma
non è vero apollonio re di tiro autore ignoto si trova in un letto dove sta male e gli portano davanti
tarsiana per risollevarlo un po e farlo distrarre, i versi sono lunghi e sono versi 14 sillabe con cesura
centrnale accoppiati a 4 a 4 con un unica rima che lega i 4 versi quartine monorime di versi di 14 sillabe,
condussero a letto di apollonio tarsiana con strumento in mano una viola, strumento da giullare a corda
si poteva conservare si parò davanti a lui e lei disse dio ti salvi pellegrino o mercante sono triste in pena
dio lo sappia non ritenerti per quello che potrai avere da me se mi conoscesti saresti soddisfatto io non
sono una giullaressa di basso livello, non lo faccio per natura ma senza volontà mio malgrado quindi dice
che non è persona bassa levatura morale, giullaressa svere basse società lei lo istruisce su di se sono

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dama di genitori onorati ma non oso dirlo per la mia grande disgrazia, nacqui tra le onde dove nascono i
pesci ho avuto tutori menzogneri i genitori che l'hanno cresciuta i pirati che vennero sulle galere volento
rapirmi mi tolsero alla morte, racconta la sua vita per mia sventura mi vendettero a un uomo per il uale
molte vergini caddero in peccato, tuttavia fin ora dio mi ha protetto e il peccato personificazione
demonio non ha potuto togliere niente benchè io viva nel pensiero nell'ansia nell'angoscia per salvarmi
meglio faccio un mestiere che possa ingannare trarre in inganno la gente, per cui ci fa capire che pur
essendo giullaressa è illibbata questo sieglo viene da seculum mondo terreno la gente, e tu se in questo
modo ti lasciassi morire sempre vremo da dire sulla tua malignità gli da del perfido non ha una malattia
fisica, è depresso e si sta lasciando morire, cambia ambiente se vuoi viere io ti guarirò se tu vorrai
uscirne, non sa tarsiana che lui è suo padre sonò con la viola un canto una canzone una melodia natural
molto bella con delle strofe coblas in provenzale, delle strofe ben composte con rime perfette il re capiva
bene che non lo faceva male era una brava musica, quando ebbe ben detto e finito il canto e lo ebbe
distratto disse al re amica sono soddisfatto di te capisco che vieni da un altro lignaggio sei stata a scuola
hai appreso la dottrina da un maestro ben preparato maestro colto qui troviamo carattere della donna
che è uno dei caratteri apprezzati nella dama del romanzo, non solo bellezza la generosità ma la
preparazione culturale apollonio riesce a intravedere dalla qualità della musica il modo in cui si esprime
che è una ragazza che ha studiato ed è una dote apprezzata, una persona istruita bene, ma se mi
sistemassi la condizione cambiasse e piacesse a Dio creatore capiressi che ti renderei un servizio se il tuo
patrone volesse venderti io ti togliere da la con grande piacere, si offre di comprarla al patrone ma solo
questo favore che mi hai reso ti farò dare 10 libre di oro fino vai buona fortuna che io ho ricevuto un
colpo così cattivo che per quanti giorni io viva non guarirò mai, è stata brava ma non riuscirà a guarirlo
tarsiana torna a proporre indovinelli, abbiamo visto apollonio ha risolto indovinello causa della disgrazia
e la figlia ama indovinelli e qua ce ne sono un paio, sono figlia dei monti leggera per natura rompo e non
lascio segno della rottura, combatto con i venti non vado sicura e il re dice si parla della nave rompe
l'acqua ma non si rompe davvero bene dice tarisiana si vede bene che sei persona di cultura che sa che
conosce ma per dio visto che hai risposto ti prego di non stancarti e ritenerti soddisfatto, altro
indovinello non sono ne nero ne bianco non ho colore definito ne lingue con cui parlare una frase ma so
imitare tutti e sempre ho una risposta valgo un denaro, il mercante ambulante da per poco prezzo lo
specchio ne bianco ne bruno ne rosso colui che vi si guarda vede se stesso e alti e bassi li rende allo
stesso modo, apollonio stanco di indovinelli cerca di congedare la fanciulla amica devi essere contenta
soddisfatta di me di quanto tu mi hai chiesto ti ho reso in abbondanza e voglio anche aggiungere qualche
altra cosa alla tua ricompensa ma poi vattene e non mi dire altro tu vorresti lo vedo bene farmi tornare
allegro, ma non te lo consentirei per niente al mondo tutto il mio seguito lo considererebbe come un
offesa, per nessun motivo verrei meno alla mia parola ella non potè dire e predicare dittologia
rafforzativa non dire niente che può restituirgli la leitiza per la pena non sapeva che pensare e gli ingietto
le braccia al collo scena ambigua perchè abbiamo visto che la storia di apollonio nasce con la questione
di incesto qui tarsiana non sa che è il padre ma compie un gesto seduttivo come volesse avvicinarsi a lui
fisicamente, è una brava ragazza ma vuole comunicare attraverso il corpo il re divenne furioso ensania
perde la ragione con crudeltà alzò il braccio e la colpì in volto e il naso sanguina per cui tarsiano si
lamenta e pronuncia il proprio nome della madre padre e apollonio riconosce figlia perduta ed è la
lagnizione riconoscimento personaggi espediente narrativo delle commedie latine e antichità classica
apollonio si rese conto che aveva ragione capì senza dubbio saltò fuori dal letto dicendo dio aiutami tu

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che sei la vera virtù la prese tra le braccia dicendo figlia mia per cui morivo ora ho perduto la tristezza
che avevo mai è spuntato un giorno tanto bello, sentimenti estrinsegati romanzo canonico fatto di
genere che ha assunto i lineamenti definitivi il romanzo in versi sia tristano che questo ma poi avviene
passaggio prosa,

ultima lezione filologia:

racconto, narrativa breve contrapposta a quella lunga del romanzo... un percorso compiuto dal racconto
che riguarda tutte le lingue, narrativa breve si sviluppa in francia tra fine 12 secolo e tutto il 13 secolo, i
vari sottogeneri del genere della narrativa breve nascono nella francia, se guardiamo al contesto storico
sociale troviamo il racconto rispecchia una situazione politica diversa, da un lato la chanson de geste
romanzo ambientazione feudale e contenuti legati a condizioni feudali nel racconto troviamo invece
anche l'apertura alla dimensione borghese, è diverso il pubblico, l'obbiettivo, la chanson de geste si
rivolge a signori che volevano esaltare la loro storia, origine casato, nel racconto troviamo una società
più borghese più vicino ai protagonisti al luogo comune, nel racconto i protagonisti più vicini alla realtà,
chi ascolta può identificarsi meglio nei protagonisti, come orlando o el cid sono uomini ma dotati di
capacità straordinarie spesso nei racconti ci sono uomini medi, uomini normali, vediamo i tratti
fondamentali che caratterizzano la narrativa breve, tutti i tratti comuni che non tutti coesistono
all'interno di ogni racconto, una summa in un racconto solo alcune caratteristiche verranno rispettate
altre no, il racconto ospita una storia un insieme di avvenimenti che sono il contenuto del racconto, ed è
un insieme di argomenti che impongono una certa organizzazione dei contenuti e una certa autonomia,
una narrazione autonoma perchè ha un inizio, un centro e una fine, un racconto che si conclude nella sua
brevità, non è inoltre collegato all'insegnamento all'edificazione, intento narrazione è racchiuso
all'interno del racconto stesso, per cui non è come nelle prediche, racconto effettuato per insegnare
qualcosa, racconto sta in piedi da solo, altra caratteristica è la brevità, abbiamo parlato di narrativa
breve, condensazione, conseguenze, per esempio uso di una retorica che guarda verso la coincisione la
formularità, la brevità veniva usata in campo giuridico, si usavano delle formule, retorica passa al campo
letterario, si usa molto nella retorica la detractio, la sottrazione essenzialità nell'espressione, nelle
descrizioni di oggetti di persone avviene che si usi molto l'asindeto ellissi, figure di detractio nell'uso dei
monologhi dialoghi che ci sono monologhi dialoghi e descrizioni tipici del romanzo ma ci si dilunga nel
romanzo nella narrativa breve il monologo ridotto all'essenziale anche il dialogo ciò che non è funzionale
al racconto stesso, tendenza alla coincisione, tipizzazione, il tipo elemento fisso con il tipo si richiama
subito una serie di caratteristiche il lettore gia conosce e aiuta a far prima, unità della vicenda narrata
che è anche cronotopica unità di tempo, azione in un ambiente non si spazia cosi come di solito anche il
tempo è breve si svolge in un giorno in un ora non si dispiega attraverso anni come in un romanzo,
azione è una una nel suo svolgersi non ci sono svolgimenti secondari, poi abbiamo autosufficienza, lo
svolgimento è lineare, in questa esplicazione dell'azione del racconto che va da inizio svolgimento e fine
il racconto esaudisce le potenzialità presentate all'inizio non si lascia aperto il discorso, tendenza
didascalica, si insegna qualcosa c'è una morale un insegnamento, un concetto che si vuole trasmettere
che può essere anche paradossale fuori dalla logica però la voglia di insegnare qualcosa attraverso
narrazione di un episodio, tipo dimostrare che la donna è buggiarda e il racconto da questo
insegnamento, altra caratteristica delectatio, il racconto è piacevole da ascoltare qualcosa che vuole

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insegnare e lo fa attraverso elementi di piacevolezza, rapporto con il tempo presente, molto più diretto
rispetto agli altri generi letterari che abbiamo esaminato, non c'è evocazione di un passato mitico, come
nel romanzo qui il presente età contemporanea è accentuata quindi c'è il riflesso del mondo
contemporaneo e non c'è idealizzazione del passato o caricatura del presente, c'è in un modo un filo che
collega il racconto alla realtà livello cronologico è gerarchico, le caratteristiche essenziali non sempre
tutte insieme presenti in un racconto, la caratteristica principale determina una serie di conseguenze,
essenzialità mancanza di descrizioni, la nascita di questo genere avviene in francia dove si delineano i
sottosettori principali possiamo individuare nel racconto tre tradizioni in cui possiamo far convergere
insieme dei testi che conosciamo, componente religiosa, la più precoce la prima che si impone che
riguarda genere agiografico, i miracoli racconti devoti in generale, la seconda tradizione cavalleresco
cortese, quella che è più vicina come narrazione al genere del romanzo, tradizione legata alle corti e a un
pubblico aristocratico, anun intonazione seria alta, uno stile elevato, e troviamo qui all'interno dei generi
di racconti di argomento classico, racconti devoti, nel secondo caso troviamo racconti di argomento
classico, racconti di argomento cortese, e anche lais racconti particolari di cui parleremo, la terza
tradizione ispirazione laica e borghese, coinvolge il mondo cittadino, e ha un intonazione non alta e seria,
ma al contrario comica realistica vicina alla dimensione reale stile basso contrapposizione netta con il
punto due perchè lo stile basso e troviamo la satira intonazione satirica i generi che troviamo sono le
favole, fabliaux e i racconti di animali che si chiamano zooepici e anche testi in generale comici e
giullareschi, tre filoni molto individuali con caratteristiche che li differenziano gli uni dagli altri non
abbiamo una successione cronologica ma una sovrapposizione. iniziamo con la tradizione religiosa,
compare per prima i primissimi testi letterari sono religiosi, la cantilena di santa ilaria, primissimo
documento scritto lingua romanza, risale 882 documento non letterario, esistenza lingua francese gia
formata e la cantilena è testo letterario poco posteriore, 9 secolo testi hanno a che vedere con la vita dei
santi sant'alessio, testi indirizzati a un pubblico composto da laici non culturati e sono opere di religiosi
gente che conosceva la scrittura il latino fa parte ambiente colto ma si rivolge a un pubblico incolto,
intento edificante religioso, di indottrinamento e i racconti sono narrazioni dei miracoli dei santi della
vergine o racconto della vita del santo, del percorso che imita vita di cristo santo un uomo compiendo
percorso che lo avvicina a cristo può fare da mediazione tra uomo normale e cristo stesso, sono
abbondanti narrazioni riguardano vita miracoli o martirio dei santi, servono da eccitamento alla
devozione troviamo racconti particolari che si chiamano exempla, esempi sono sempre dei racconti di
episodi della vita di santi episodi singoli che servono da esempio per un insegnamento che si vuole dare
gli exempla esemplificavano concetti e servivano ad avvincere ascoltatore, la predica testo che può
generare noia abbastanza astratto, exemplux e exempla annedoto serviva a attirare attenzione del
pubblico ad ancorarlo al testo a trasmettere quei valori quelle verità che la predicazione aveva difficoltà a
trasmettere exempla all'interno delle prediche vengono estrapolati e raggiungono autonomia racconti
assestanti, nei libri nei manoscritti non estrapolati dalle prediche, questa produzione di exempla è
abbondante copre 12 e 13 secolo produzione racconti più abbondante i chierici i preti erano persone che
conoscevano meglio, acculturati e istruzione la letteratura era nelle loro mani, passiamo al punto
secondo, la letteratura breve cavalleresco cortese ripartizione di narrazioni, una serie di generi che
rientrano nel filone sicuramente racconti argomento cortese idealizzazione del reale descrizione realtà
contemporanea ma idealizzazione non religiosa ma profana e lo stile è lo stile alto e spesso pur
mettendo in scena uomini normali si fa riferimento a un passato, passato del romanzo, racconti troviamo

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elemento meraviglioso, analisi psicologica, valori cortesi sono piccoli romanzi contengono tutti i
costituenti del romanzo ma all'interno di un genere più breve questa produzione è una produzione
originale e fa anche ricorso alla tradizione celtica si tratta proprio di un genere questo appunto di
argomento cortese ha avuto molta fortuna e trova ambiente all'interno delle corti bisogna parlare un
attimo e dare spazio all'interno della narrativa, lais è un genere che proviene dal celtico, aveva la d finale
in celtico, laid che vuol dire melodia, maria di francia non conosciamo identità storica, identificata con
vari personaggi mai in maniera definitiva, termine celtico origine di questo genere è bretone di cosa si
tratta, come ci racconta maria di una musica una melodia che evocava una storia non sappiamo se la
storia fosse scritta o solo raccontata ma associata una melodia quella che la rievocava collegava a questi
contenuti quello che fa maria è di mettere per iscritto la storia l'avventura collegata alla melodia che è
sempre di provenienza celtica, parliamo di testi legati alla tradizione celtica, maria si voleva cimentare
nella scrittura voleva tradurre ma non fare qualcosa si gia fatto quindi non letteratura classic a edi
rivolgersi ai lais che conosceva ma che nessuno aveva tradotto di una lingua volgare, per cui l'iter di
questi lais è avventura iniziale che produce il suo racconto corale, non sappiamo se avesse parole o solo
melodia suonata cui veniva associata la storia che raccontava, questa avventura tradotta nel lai celtico
volta da maria nel lais romanzo antico francese, quindi abbiamo rapporto con il folklore celtico, questi
testi di maria di francia sono brevi in cui anche il titolo ha la sua importanza, pensate quanto sono
essenziali, la prima opera narrativa moderna scritta da una donna su argomenti profani per un pubblico
cortese, privilegio essere pionera per tante cose e rappresentano i lais prima raccolta narrazioni tratte
dal folklore novità di cosa parlano di amore, ambiente celtico personaggi tratti folklore celtico i lais che
ha lasciato sono 12 e bisogna dire che nel percorso dal folklore celtico al racconto romanzo maria fa una
traduzione rielaborazione secondo stile cortese adattamento degli elementi celtici all'interno di una
dimensione cortese, pubblico aristocratico quindi ammodernamento di determinati valori, in valori
moderni per uomo del medioevo, grande eleganza di stile di lessico anche nell'ambientazione al centro
troviamo avventura avventura a cui il cavaliere e protagonisti si sottopongono non è voluta nel romanzo
il cavaliere la cerca l'avventura qui è incontrata per destino però cosi come accade nel romanzo
avventura nucleo del racconto e ragion d'essere del racconto conquista qualcosa che non aveva amore
cortese tutte le caratteristiche amore cortese maria nel suo tempo unica scrittrice di lais le lais del 13
secolo non hanno mai raggiunto la sua grandezza sono alcuni un po scritti sulla scia di quelli di maria di
francia altri carattere realistico di novità rispetto quelli di maria e altri parodici, volontà di sovverimento
rispetto quello che maria aveva scritto, andiamo ora a esaminare ultimo filone di ispirazione laica e
borghese contrapposto agli altri due soprattutto contrasto con ambientazione nel secondo gruppo
cavalleresco cortese, stile meno elevato di quello cortese stile colloquale anche rude anche se non rozzo
volutamente rude ma non dimentichiamo che la provenienza uomini colti quindi diversità di stile voluta
non dovuta a mancanza di competenze retoriche l'origine il punto di nascita di questo filone è la favola
esotica quindi le favole di esopo conosciutissime nel medioevo ed erano conosciute in traduzioni latine,
fedro tradusse le favole in latino e attraverso i racconti di fedro si diffondono antichità classica ma anche
nel medioevo usate libri di testo racconti allargano la sfera sociale nel senso che dal punto di vista
dell'utenza non si rivolgono al pubblico della corte acculturato ma anche al pubblico ignorante non
acculturata che può essere costituita da mercanti borghesi che non sanno leggere e scrivere dal punto di
vista dei contenuti introducono protagonisti non di rango aristocratico ma di tutte le sfere sociali anche
quelle più basse valori diffusi esaltati non sono legati a quelli cortesi ma sono per esempio valori utili al

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mercante uomo della strada la scaltrezza la destrezza allargamento da questo punto di vista ai ceti sociali
che erano quelli mercantili laici a un pubblico non acculturato che fa ingresso all'interno della narrazione,
in questo filone troviamo racconto zooepici di animali che i francesisti conoscono quel insieme di
racconti passa sotto il nome di roman de renart, si tratta di un insieme di racconti di antica tradizione nel
12 e 13 secolo che hanno protagonisti animali, renart è la volpe darà nome protagonista renart ma
renart è il nome della volpe in francese, protagonista famosa e da il nome comune dell'animale, satira
società contemporanea, perchè si tratta caricatura società feudale attraverso personificazione di animali
in particolare ceti marginali i preti mercanti derisi rappresentati da uomini i personaggi nobili cavalieri
appartenenti all'alto clero sono rappresentati da animali caricatura di tutta la letteratura espressa dalla
società feudale letteratura mette alla berlina i topoi epici romanzeschi che si trovavano nei romanzi li
ritroviamo ma elementi caricaturizzati come i personaggi storie del roman de renart autonome ma
interconnesse una serie e per questo vengono divise in rami che si chiamano branches in antico
francese, o i fablaux il termine originale fabula termine latino, racconti di esopo di fedro e poi le fiabe dal
termine fabula evoluzione espressiva antico francese fabulellus favoletta e che da fablau piccardo
variante piccarda lingua d'oil piccola storia, la fioritura è abbastanza improvvisa però è un genere di
grande successo quali sono i caratteri, la comicità molti di questi fablau hanno un contenuto comico
anche se fanno riflettere contenuto e valore morale valori trivali molto bassi sia come tema del racconto
sia espressione parole utilizzate sono trivali largo spazio dato all'ironia parodia satira genere in cui la
componente del divertimento spiccata corpus che possiamo leggere è di 150 testi dal 13 a inizi del 14
secolo com'era il pubblico si sono divisi gli studi visti i contenuti non c'è niente di favoloso allora pubblico
ignorante quindi ceto medio ceto borghese la dove i racconti di argomento cortese rivolti al pubblico
cortese diciamo che è più logico corrispondente alla verità presupporre stesso pubblico a sfondo
cavalleresco borghese racconti con pubblico indifferenziato sia pubblico cortese della città ma anche
delle corti si divertiva ad assistere alla parodia dei valori parodia della letteratura differenziazione tra
fablau e lai non potrebbe essere più netta idealizzazione società cortese fablau deformata la descrizione
altre classi sociali che non trovano spazio nel lai ma le fablau fossero parenti diciamo lo troviamo nel
fatto che a un certo punto troviamo una commistione di elementi elementi cortesi nei fablau elementi
della fablau nel lai e si arriva a generi fusi che operano una fusione degli elementi del uno e dell'altro
tipo personaggi dei fablau sono tipi umani fissi propri cristallizzati la dove nel romanzo il personaggi si
evolve cambia nel lais personaggi che hanno caratteristiche sfumate nel loro piccolo si evolvono fablau
invece abbiamo dei tipi la cua evocazione disegna gia nella mente dell'ascoltatore non diciamo lettore
genera la conoscenza del personaggio donna rappresentata chiacchierona buggiarda amante
dell'avventura il prete è mangione seduttore di donne il villano rozzo il ladro sono caratteristiche che
troviamo fisse, una caratteristica del racconto generi li troviamo tutte le letterature caratteristica dei
racconti in spagna è la presenza della cornice la cornice che è un espediente che viene dall'oriente per
mediazione araba arabi portano elementi culturali in spagna la cornice consiste in una parte fissa del
racconto storia principale che si interrompe inserendo una serie di racconti quindi troviamo spesso
questa costruzione dei racconti una parte fissa può essere un personaggio unisce i racconti diversi
racconta storie diverse oppure per esempio sistema scatola cinese personaggio della storia introduce un
racconto che ne contiene un altro e a sua volta un altro o cornice il viaggio racconto varie avventure e
viaggio protagonista racconto spagnolo infine cenno racconto italiano in italia tutti gli elementi che
troviamo nei vari settori che abbiamo riassunto della narrativa approdano nel genere della novella che

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rappresenta una summa di tutti questi elementi componente didascalica tutto quello che abbiamo gia
visto all'interno della novella nasce nel 1200 pieno e poi trova esaltazione massima con giovanni
boccaccio. prologo narratio epiologo: prologo fablau delle pernici, non troviamo mai nel medioevo un
rigore nella definizione una corrispondenza tra ciò che noi consideriamo un genere preciso, racconto in
generale o ciò che per noi è un racconto di altro tipo definito fablau, definizione del nome del genere
non abbiamo corrispondenza tra i nostri parametri e quelli del passato, in questo caso il fablau viene
chiamato dit autore ci da una defizione del contenuto del testo, anche se di solito racconto fablaux
invece di una favola voglio raccontare una avventura che è vera a un villano che è accanto al recinto che
prese due pernici quindi questa parte definisce un po illustra svolgimento del racconto e contrappone gia
il racconto alla favola, autore ci tiene a dire che il racconto è vero e la definisce avventura, avventura è
quella che affronta il protagonista del romanzo abbiamo visto un valore particolare invece in questo caso
declassata riguarda un villano non un cavaliere e due pernici non catturate ma per avventura per caso in
questo caso, a questo punto dal verso 6 inizia la narratio narrazione vera e proprio fino al verso 13 una
premessa introduce i personaggi i tipi, le pernici per mangiarle mise la sua cura sua moglie personaggio
fa mettere a fuoco le pernici sapeva cucinarle fece il fuoco fa girare lo spiedo e nel frattempo il villano
esce e va di corsa a chiamare il prete ma tardò tanto al tornare che le pernici erano cotte, la premessa
personaggi sono tre il villano la donna e il prete sono personaggi che una volta introdotti nel racconto
danno chiari segni all'ascoltatore, il prete di solito nei fablau è amante della donna c'è il triangolo uomo
donna sposati terza persona adulterio, triangolo cortese ma qui sovrapposizone bassa triangolo cortese,
intento parodico, a questo punto inizia l'azione dal verso 14 tre segmenti, la donna si muove abbiamo
visto che le pernici erano cotte, messe le giu dallo spiedo stacca la pelle, è molto golosa, azione iniziale
infrazione le pernici sono per il pranzo e la donna comincia a mangiarle un po, primo elemento
caratterizzazione della donna, dio le avesse fatto una grazia non avrebbe chiesto ricchezza ma soddisfare
voglie di gola, corre ad attaccare una delle due pernici, l'azione dell'infrazione attacco alla pernice, verbo
envair preso dal linguaggio militare, fuori luogo ne mangia le ali entrambe poi corre in mezzo la strada
per vedere se marito tornava poi torna in casa e mangia quello che restava della priam pernice, e non ne
lascia neanche un pezzo, poi ci pensa su e disse tra se che avrebbe mangiato l'altra, ordisce un piano sa
bene cosa dirà se le chiederanno che fine hanno fatto le pernici dice che sono arrivati i gatti e le hanno
tolte dalle mani e portato le sue cosi la farà franca, elabora un piano, si mette in mezzo alla strada si
ripete espressione per vedere se torna il marito e non lo vede venire ripetizione la lingua inizia a fremere
per la che era rimasta presa dalla rabbia se non ne può mangiare un pezzo stacca il collo cosi lo mangia
con gusto e si lecca le dita, immagine donna golosa la donna dice che farò adesso se mangio tutto cosa
dirò? come posso lasciare quello che resta ne ho voglia un desiderio troppo grande bisogna mangiarle
tutte, monologhi, espirazione di drammi interiori uomini o donne cercano di fare qualcosa e si dibattono
all'interno di alternative, tanto dura quella attesa che la donna fu saziata mangiò tutto e quindi finisce il
segmento dell'azione si apre il secondo segmento che rappresenta il tentativo della situazione diciamo
che la situazione iniziale di un certo equilibrio che la donna rompe illustra tentativo di riequilibrare la
situazione, villano non tardò oltre e si mise a gridare sono cotte le pernici? le cose vanno male il gatto le
ha mangiate salta su le va addosso la aggredisce le avrebbe cavato gli occhi se lei non avesse detto è uno
scherzo fa marcia indietro, lasciatemi stare demonio le ho coperte per tenerle in caldo ve le avrei cantate
le vostre lodi per la fede che devo a san lazzaro, se la donna avesse permesso al gatto di mangiare le
pernici le avrebbe prese le botte, prendete la tovaglia cosi la stendo sulla cappa nel prato sottoil

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pergolato questa immagine veloce di questo luogo verde questo picnic che deve essere affrontato
parodia prato luogo destinato agli incontri amorosi incipit primaverile guglielmo 9, ambientazione
apparentemente cortese picnic di villani a questo punto parte inganno della donna che si è riorganizzata
abbiamo visto tentativi assestamento di equilibrio ed elaborazione scusa che non funzione scusa
migliore che non si basa su affermazioni ma sui fatti fatti che fa interpretare in maniera sbagliata, prima
dice la donna prendete il coltello che ha bisogno di essere affilato perciò passatelo nella pietra che c'è sul
cortile il villano corre nudo nella mano con il coletto sguaiato in mano ecco il prete che veniva li per
mangiare si presentò senza indugio alla donna e l'abbraccia molto dolcemente solto questa frase con
semplicità autore non aggiunge altro e lei disse con semplicità signore fuggite fuggite non voglio essere
dove voi sarete quando sarete ingiriati e malmenato nel corpo mutilao mio marito fuori per affilare il
coltello e se vi prendi vi taglierà gli attributi se può prendervi, pena riservata agli adulteri prete con la
coscienza sporca e marito affila un coltello, di dio tu possa ricordarti dice il prete noi dobbiamo mangiare
due pernici che il marito ha fatto sta mattina ella dice per san martino non ci sono pernici ne uccelli non
sono contenta del male ma solo se pranzate guardate come affila il coltello, lei lo fa per benificio del
parrago, il prete dice che lo vede e credo sia vero ciò che mi hai detto prete e marito diffidenti la donna è
buggiarda il prete si ferma li poco se ne scappò con fretta e la moglie grida accorrete venite signor
gombaut unico nome del marito, che hai disse il villano che dio ti protegga, che ho ve ne accorgete
subito ma se non correte ne avrete una perdita il prete sta portando via le pernici il buono uomo avampò
dìora temendo il coltello in mano quindi inganno al prete e ora il marito si chiude secondo segmento
dell'azione abbiamo quindi ordito dell'inganno e dal 112 al 130 ultima parte azione quindi donna scinde
il piano intepretazione parola dalle azioni azioni dicono una cosa lei ne fa dire un altra, terzo segmento il
buon uomo tiene il coltello in mano insegue il prete e gli urla dietro non te li porterai via e dice gridando
le portate calde me le lascierete se riesco ad accappiarvi il prete intende un altra cosa e ha paura
chiaramente il villano ha il coltello in mano equivoco genera divertimento la donna conosce tutti gli
elementi invece gli uomini no il prete si pensa morto se si lascia prendere e corre e il villano pensava che
correndo poteva recuperare le pernici ma il prete di gran carriera si era rinchiuso a casa sua abbiamo qui
la fine di un altro segmento la donna organizza la situazione ha creato una bugia che è avallata
falsamente dai fatti quindi molto scaltra ha cretao una costruzione tiene in piedi la sua finzione, andiamo
alla conclusione adesso 131 fino 147 conclusione il villano torna a casa e interroga la moglie raccontami
come hai fatto a perdere le pernici dio mi aiuti non appena il prete mi ha vista mi ha pregata per amor
suo di mostrargliele per guardarle e io lo portai la e aprì le mani le prese e se ne fuggì non lo inseguì ma
vi avvertì può essere vero lasciamolo dove sta quindi il marito interroga la moglie che racconta una storia
plausibile ribadisce inganno e la storia ha un equilibrio valido, andiamo al epilogo che è questo cosi
furono ingannati il prete e gombaut che aveva preso le pernici questo fablau dice questo insegnamento
example è insegnamento, il termine example insegnamento esempio che deve engigniez parola chiave
perchè significa inganno ma anche ingegno della donna ottenuto mediante ragionamento quindi un
complimento per la donna il senso del racconto è che fame e fede la donna è fatta per ingannare la
menzogna fa diventare verità e la verità menzogna chi ha scritto il racconto fablel favola non vuole
dilungarsi ulteriormente qui termina la storia delle pernici nell'epilogo si trova insegnamento del
racconto quindi la donna racconta le bugie, commento effettuato dall'autore voce narrante da chi ha
scritto il racconto ed è un insegnamento negativo apparentemente che la donna è buggiarda fa vedere
ciò che non è ma non mette la donna in cattiva luce in buona luce persona che piega realtà ai suoi voleri

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per avere ciò che desidera in realtà quello che viene esaltato ingegno capacità di esaltarsi, prontezza che
dimostra spirito di invettiva che vengono lodati gli elementi della donna, non è la regola nel fablau ma
capita spesso che della donna venne eslatata la furbizia la capacità dell'inganno non come elementi
negativi anche se c'è raccomandazione visti come elementi positivi quasi sempre lodata

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