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PSICOLOGIA GENERALE

INTRODUZIONE ALLA PSICOLOGIA:LA STORIA E I METODI


La psicologia oggi → Nasce nella seconda metà dell’800. È lo studio scientifico del comportamento e dei
processi mentali

I processi mentali→ possono essere cognitivi ed emotivi con il metodo scientifico.

Che cos’è la psicologia generale?

La psicologia generale non è la psicologia in generale, ma quella psicologia che studia le funzioni mentali,
non patologiche, comuni agli esseri umani, ma anche agli animali.

Ad esempio, studia:

 La memoria
 La percezione
 l’emozione

Tutto questo lo fa con metodo scientifico, per esempio con la sperimentazione e l’osservazione

PSICOLOGIA→ scienze dell’anima. La psicologia si interessa di temi che nel passato sono state oggetto della
filosofia. La psicologia è una scienza perché adotta il metodo scientifico e sperimentale: vuole verificare.

Le radici della psicologia sono:

1. Wundt (strutturalismo)
 Fonda la psicologia come scienza autonoma con il primo laboratorio di psicologia a Lipsia
 Trae il metodo scientifico dalla neurofisiologia
 Il suo tema sarà soprattutto la coscienza cioè come noi siamo consapevoli del mondo che ci
circonda. La coscienza viene studiata con il metodo sperimentale. Studia la coscienza intendendola
come percezione
 Secondo lui la nostra mente lavora spezzettando tutte le informazioni e poi ne fa un insieme che ci
fa percepire l’oggetto nella sua interezza
 Ha abbinato il metodo scientifico con le teorie che venivano studiate dalla filosofia
2. Teoria della Gestalt (inizio 900)
 Non tutto quello che vediamo corrisponde alla nostra percezione. Quello che vediamo è il risultato
di una percezione visiva, una nostra elaborazione, non quello che vediamo veramente
3. Approccio psicodinamico: Freud (fine 1800 inizio 1900, Europa)
 Spiega i comportamenti umani attraverso forze interiori consce e inconsce. Se non ci fosse stato un
equilibrio tra forze consce e forze inconsce, sarebbero avvenute varie malattie psichiche tutte
chiamate ISTERIA e “curate” ad esempio con l’elettroshock. Freud è stato il primo a curare le
malattie attraverso il dialogo
 Il suo metodo è clinico dialogico
 Il suo obbiettivo era curare le persone che avevano delle patologie attraverso il dialogo
 È stato criticato dal punto di vista metodologico in quanto il suo metodo non è scientifico
4. Correnti della psicologia:
 COMPORTAMENTISMO CLASSICO→ Watson 1913-1930, la psicologia si deve basare sul
comportamento osservabile direttamente e misurabile obbiettivamente, altrimenti non sarebbe
una disciplina scientifica. La mente umana è una black box perché non può essere osservata
direttamente, non si può accedere ad essa. Se cambiano gli stimoli cambiano anche i
comportamenti del soggetto. In base ad uno stimolo non c’è una risposta. Il metodo utilizzato è
l’osservazione in condizioni sperimentali
 NEOCOMPORTAMENTISMO→ teoria secondo cui il comportamento è influenzato anche dall’
ambiente e dai processi non osservabili che provengono dall’uomo
 PRIMO COGNITIVISMO→ (1955-1976) Nel 1947 Clork scopre l’importanza dello studio dei tempi
di relazione per misurare la difficoltà di processi cognitivi che si attivano per compiere una
determinata azione. Il metodo è sperimentale, a volte introspettivo. L’ approccio è molto
riduttivo perché riteneva di spiegare il funzionamento della mente umana come se fosse un
computer
 SCIENZA COGNITIVA→ (dal 1976 ad oggi) vede la mente come un’entità immutabile. Riprende
l’approccio di Gibson proponendo lo studio dei processi cognitivi collocati in contesti realistici.

IL METODO SCIENTIFICO

Gli psicologi si pongono domande a cui danno coerenti risposte e lo fanno facendo affidamento al METODO
SCIENTIFICO→ è l’approccio usato per sviluppare la conoscenza e la comprensione del comportamento e di
fenomeni. È composto da 3 fasi:

 IDENTIFICARE LA DOMANDA→ Si comincia identificando una domanda. Gli psicologi si pongono


domande infatti desiderano esaminare delle spiegazioni per comportamenti comuni o fenomeni
differenti e si fanno nuove domande che sono basate su curiosità, creatività o intuito
 FORMULARE UNA SPIEGAZIONE→ il passaggio successivo è sviluppare una teoria→ sono
spiegazioni generali e predizioni che riguardano il fenomeno che interessa, e danno un contesto
della comprensione delle relazioni tra un insieme di fatti e principi non organizzati. Le loro teorie
sono stabilite sulla base di uno studio della letteratura psicologica per identificare teorie formulate
precedentemente. Latanè e Darley hanno formulato una teoria sulla diffusione delle
responsabilità→ più è grande il numero di spettatori di un evento che deve avere un
comportamento solidale, più le persone percepiscono una divisione nella responsabilità di prestare
aiuto.
 EFFETTUARE UNA RICERCA FINALIZZATA A SUPPORTARE O CONFUTARE LA SPIEGAZIONE→ per
verificare avevano bisogno di un’ipotesi→ è una predizione formulata in modo da permettere di
essere testata. Le ipotesi possono essere costruite su eventi e comportamento possono andare da
banalità a questioni più significative, ma gli psicologi fanno affidamento a teorie più formali e
ipotesi: le teorie e le ipotesi danno senso a osservazioni non organizzate e separate permettendo di
formulare alla fine un’ipotesi coerente e strutturata

La ricerca è importante per il metodo scientifico in psicologia: infatti si possono usare vari metodi
alternativi per condurre la ricerca→ OPERAZIONALIZZAZIONE→ è il processo per trasformare di
un’ipotesi in procedure specifiche verificabili e che possono essere misurate e osservate. Per →
operazionalizzare un’ipotesi: dipende dalla logica, dalle attrezzature e dai mezzi disponibili dal modello
psicologico utilizzato. Per fare delle ricerche è importante indirizzarsi sui resoconti passati: RASSEGNA
DELLA LETTERATURA→ è un mezzo per testare un’ipotesi poiché qualcun altro ha raccolto i dati di base.
Nella maggioranza dei tentativi non esistono documenti con le informazioni necessarie, e quindi gli
osservatori utilizzano un altro metodo di ricerca: l’ 0SSERVAZIONE NATURALISTICA→ il ricercatore
osserva alcuni specifici comportamenti che si operano naturalmente e non opera cambiamenti nella
situazione . Per scoprire ciò che la gente pensa, sente e fa esistono i SONDAGGI→ si sceglie un
campione di persone sul gruppo più grande a cui viene fatta una serie di domande sul comportamento,
pensieri o attitudini. I ricercatori sono in grado di dedurre con accuratezza come risponderà anche un
gruppo più ampio e questo è dovuto che il metodo del sondaggio è diventato un metodo sofisticato. Ma
la ricerca del sondaggio ha alcune trappole potenziali.
 Se il campione di persone intervistate non è rappresentativo della popolazione più ampia
 Le persone possono rispondere in maniera imprecisa se l’intervista include domande
tendenziose → rappresentano solo un lato del problema
 L’intervistato può non voler ammettere di avere attitudini socialmente indesiderabili

Per fare uno studio più approfondito, si studiano i casi singoli che spesso includono una verifica
psicologica→ un set di domande progettate

I ricercatori tentano di determinare la relazione tra due VARIABILI→ sono comportamenti eventi o altre
caratteristiche che possono cambiare/deviare

Nella ricerca per correlazione si esamina la relazione tra due gruppi di variabili per determinare se sono
associate o correlate

CORRELAZIONE POSITIVA→ indica il valore di una variabile aumenta e possiamo prevedere l’aumento di
valore anche dell’altra variabile.

CORRELAZIONE NEGATIVA→ il valore di una variabile aumenta, il valore di un'altra diminuisce.

È possibile che esista poca o nessuna relazione tra due variabili

METODO SPERIMENTALE

Gli psicologi dimostrano le relazioni causa-effetto attraverso un esperimento→dove si studia la relazione tra
due o più variabili producendo un cambiamento in una variabile di una situazione e osservando gli effetti di
tale cambiamento su altri aspetti della situazione. Questo cambiamento è chiamato MANIPOLAZIONE
SPERIMENTALE→ sono utilizzate per scoprire le relazioni tra variabili diverse. Nel compiere un esperimento
ci sono molti passaggi ma il processo inizia con lo sviluppo di una o più ipotesi da verificare.

La ricerca sperimentale richiede che siano comparate le risposte di 2 gruppi: il primo gruppo riceverà un
trattamento speciale (manipolazione effettuata dallo sperimentatore) e il secondo gruppo che non riceve
nessun trattamento ed è detto GRUPPO DI CONTROLLO. I ricercatori sono in grado di escludere che i risultati
osservati siano stati prodotti da qualcosa di diverso dalla manipolazione sperimentale. Senza gruppo di
controllo non potremmo essere certi che non sia stata qualche altra variabile. Latanè e Darley avevano
identificato la variabile indipendente→ cioè la variabile che viene manipolata dallo sperimentatore. Per ogni
esperimento è determinante la variabile dipendente→ la variabile che è misurata e che ci aspetta cambi
come risultato dei cambiamenti operati nella sperimentazione del manipolatore sulla variabile
indipendente.

La variabile dipendente dipende dalle azioni dei partecipanti o dei soggetti.

Per far si che l’esperimento sia valido, i ricercatori hanno bisogno di fare un opportuna assegnazione dei
partecipanti per un particolare trattamento. Questo passaggio è importante quando esaminiamo varie
alternative. La soluzione è l’ASSEGNAZIONE RANDOMIZZATA ALLA CONDIZIONE→ i partecipanti vengono
assegnati a differenti gruppi sperimentali o condizioni sulla bassa della casualità e solo di quella. Il
vantaggio di questa tecnica è che le caratteristiche del partecipante hanno la stessa probabilità di essere
distribuite attraverso i vari gruppi. Come tutti gli esperimenti ci sono degli elementi chiave:

 Una variabile indipendente → manipolata dallo sperimentatore


 Una variabile dipendente→ misurata dallo sperimentatore che cambia come risultato della
manipolazione sulla variabile indipendente
 Una procedura che assegni casualmente i partecipanti ai differenti gruppi sperimentali o condizioni
della variabile indipendente
Latanè e Darley avevano ragione e questo lo confermarono da un esperimento fatto in seguito ad
un’ipotesi: se il numero è maggiore le persone che prestano meno aiuto a chi ne ha bisogno, ma gli
psicologi non sono del tutto sicuri che la conclusione abbia senso finché non determinavano se
l’esito rappresentasse un risultato significativo. Lo studio di Latanè e di Darley contiene: una
variabile dipendente, una indipendente e l’assegnazione casuale alle condizioni e più gruppi
sperimentali→ se il gruppo è più grande compromette i comportamenti del gruppo.
Gli psicologi spiegano che per risolvere un quesito non basta un singolo esperimento, ma
sostengono che i risultati debbano essere ripetuti talvolta utilizzando anche altre procedure come
quella chiamata meta-analisi→ uniscono i risultati di molti studi separati in una conclusione
generale. Oltre a replicare i risultati sperimentali, gli psicologi hanno bisogno anche di verificare le
limitazioni delle loro ipotesi e teorie per determinare in quali circostanze si possono applicare.
Ma la diversità degli argomenti, ha portato allo sviluppo di diverse aree di studio caratterizzate da
approcci e metodi distinti. Un modo per identificare le aree disciplinari più importanti è prendere in
considerazione alcune delle domande elementari rispetto al fenomeno di cui esse si occupano.

NEUROSCIENZA COMPORTAMENTALE→ è una branca della psicologia che studia come il cervello e il
sistema nervoso determinano il comportamento e i neuroscienziati considerano come il nostro
corpo influenza il comportamento

PSICOLOGIA GENERALE→ studia i processi di accettazione, di percezione, di interazione, di


apprendimento e di pensiero tra l’uomo e l’ambiente in cui esso vive.

PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO→ studia come le persone crescono e cambiano dal concepimento
fino alla morte

PSICOLOGIA DELLA PERSONALITA’→ è la coerenza del comportamento nel tempo ma anche le


caratteristiche che differenziano una persona dall’altra.

PSICOLOGIA DELLA SALUTE→ la relazione tra i fattori psicologici e i disturbi o le malattie fisiche

PSICOLOGIA CLINICA→ è lo studio/l’analisi/il trattamento di disturbi psicologici. Infatti gli psicologi


clinici diagnosticano e trattano sia problemi comuni ma anche crisi estreme.

PSICOLOGIA SOCIALE→ studia come i pensieri, le sensazioni e le azioni delle persone sono
influenzate dagli altri.

PSICOLOGIA INTERCULTURALE→ analizza somiglianze e le differenze nel funzionamento psicologico


all’interno e tra le varie culture i gruppi etnici

PSICOLOGIA EVOLUZIONISTICA→ studia come il comportamento viene influenzato dalla nostra


eredità genetica

LA GENETICA DEL COMPORTAMENTO→ si sta diffondendo velocemente nella psicologia essa studia
i meccanismi biologici come i geni e i cromosomi

LA NEUROPSICOLOGIA CLINICA→ associa le aree della neuroscienza e della psicologia clinica: essa si
determina sull’origine biologica dei disturbi psicologici
LA SENSAZIONE E LA PERCEZIONE

SENSAZIONE→ è l’attivazione degli organi di senso essi sono stimolati da una fonte di energia fisica
PERCEZIONE→ è l’organizzazione degli stimoli da parte degli organi di senso e del cervello
STIMOLO→ è una fonte di energia fisica che provoca una risposta a livello di un organo di senso.
Essi possono variare sia per la qualità che per l’intensità. L’intensità di uno stimolo influenza le
nostre sensazioni, ciò è spiegato dalla PSICOFISICA cioè lo studio dell’esperienza soggettiva degli
stimoli su piano psicologico. Uno stimolo diventa abbastanza forte da essere recepito dagli organi di
senso, per darci questa risposta è necessario soffermarci sul concetto di SOGLIA ASSOLUTA→ cioè
la minor intensità di uno stimolo necessaria affinché esso si riveli. Il termine soglia assoluta indica il
confine tra gli stimoli che riusciamo a cogliere, cioè il valore liminare, e gli stimoli che riusciamo a
cogliere, valori sopraliminari, e gli stimoli che non riusciamo a cogliere, valori infralimin/ari con i
nostri organi di senso. Possiamo distinguere la soglia assoluta inziale cioè il limite inferiore e la
soglia assoluta terminale cioè il limite superiore al di sopra del quale non percepiamo più nulla. Il
nostro sistema sensoriale è in grado di rispondere solo ad alcune determinate forme di energia
fisica per le quali abbiamo dei recettori in grado di catturarle come radiazioni luminose o onde
sonore. i nostri sensi non possono avere stimolazioni fino a tali livelli a causa della presenza del
RUMORE→ è la stimolazione che interferisce con la percezione di altri stimoli, si riferisce agli stimoli
di tipo uditivo ma anche ad altri stimoli non desiderati che interferiscono con gli altri.
LA LEGGE DI WEBER→ il fisiologico scoprì che il valore stimolo che costituisce una differenza
dipende dall’ intensità iniziale dello stimolo, maggiore è l’incremento è necessario in modo che il
suo accrescimento è necessario.
K→∆l/I
LA LEGGE DI FECHNER→ fece un’osservazione in cui disse che gli incrementi uguali appaiono più
piccoli contro uno sfondo di grandi dimensioni. Egli intuì che le JND potessero costituire una scala
per le sensazioni. La grandezza della sensazione evocata da uno stimolo è proporzionale al numero
JND sopra la soglia assoluta.

S=K log(I)
 S→ l’intensità della sensazione
 K→ la costante di Weber
 Log(I) → il logaritmo dell’intensità dello stimolo

A inizio degli anni ‘70 ci furono delle critiche alla psicofisica classica: i soggetti non si comportano come
semplici rilevatori ma come soggetti attivi che:
 Valutano e stimino lo stimolo
 Adattano la sensazione dell’ambiente
 Decidono se rilevare o no la differenza percepita
a) Lo psicologo Stevens, verificò che le persone possono valutare l’intensità di una sensazione
associandola a un numero: il metodo si chiama stima di grandezza dove si scoprì che la relazione tra
giudizio sensoriale e soggetto e intensità dello stimolo è una funzione di potenza:
=KIn
Quando n è inferiore a 1 la sensazione aumenta sempre più lentamente all’aumentare dello stimolo ma se
n è superiore a 1 la sensazione aumenta sempre più velocemente al crescere dell’intensità dello stimolo

b) ADATTAMENTO SENSIORALE→ è un aggiustamento delle capacità sensoriale dopo un’esposizione


prolungata a stimoli fissi. L’adattamento avviene quando lo stimolo cambia il quadro di riferimento.
Le cellule ricettive sono più sensibili ai cambiamenti di stimoli.
c) Un altro fattore è quello presente nella teoria della detezione del segnale che considera l’influenza
della presa di decisione sulla rilevazione dell’esistenza o meno dello stimolo del soggetto.

Il giudizio sugli stimoli sensoriali è influenzato dal contesto sensoriale: i giudizi non sono stati diffusi in
condizione di isolamento dagli altri stimoli.

La vista inizia dalla luce → un’energia fisica che stimola l’occhio ed è un tipo di onda di radiazione
elettromagnetica e viene misurata in lunghezza d’ onda. Lo spettro visivo→ ventaglio di lunghezze d’onda.
Le onde di luce sono ricevute dall’occhio. La vista comporta processi più complessi rispetto ad una
macchina fotografica.

La luce attraversa per prima la cornea → una finestra protettiva trasparente, serve per mettere le immagini
a fuoco più chiaramente. Successivamente attraversa la pupilla→ un buco nero al centro dell’iride e la
grandezza della pupilla dipende dalla quantità di luce che c’è nell’ambiente. Dopo che la luce è passata
attraverso le pupille la luce entra nel cristallino → provoca una curvatura dei raggi di luce in modo da
precisare nella parte posteriore dell’occhio, inoltre centra la luce cambiando il proprio spessore→
accomodazione → il cristallino si nappiattisce quando oggetti sono distanti e si arrotonda quando gli oggetti
sono vicini. Infine la luce raggiunge la retina → dove l’energia elettromagnetica è convertita in energia
nervosa, la retina è composta da uno strato sottile di cellule nervose situate dietro al bulbo ucolare,
esistono due tipi di fotocettori:

 BASTONCELLI→ importanti nella visione periferica e nella visione notturna


 CONI→ cellule recettive responsabili della messa a fuoco dettagliata e della percezione del colore,
la più alta concentrazione si trova nella fovea

La densità dei coni diminuisce fuori dalla fovea non ci sono bastoncelli nella parte centrale della fovea, la
quantità aumenta fuori di questa.

Certi individui non riescono a distinguere i colori: i daltonici, infatti questa condizione ha fornito
informazioni di come funziona la visione del colore. Il motivo dell’esistenza del daltonismo è data dalla basi
della visione del colore.

 Teoria tricromatica della visione→ esistono 3 tipi di coni nella retina: una è più sensibile ai colori:
una al blu-viola, una al verde, una al giallo rosso
 Teoria dei processi opponenti al colore→ le cellule recettive sono legate a coppie e lavorano in
opposizione una all’altra (coppie: giallo-blu, rosso-verde, bianco-nero). Questa teoria spiega il
fenomeno dell’immagine residua. I processi opponenti e i meccanismi tricromatici ci permettono di
intendere il colore nonostante operino in aree diverse del sistema sensoriale visivo
Quando la luce colpisce coni e bastoncelli si inserisce una catena di reazioni fotochimiche trasformano
l’energia luminosa in impulsi neurali poi comunicati al cervello.
I bastoncelli hanno la radopsina e i coni la iodopsina ma la composizione chimica cambia a contatto con
l’energia della luce e avviano una risposta neuronale trasmessa alle cellule bipolari e alle cellule del
ganglion→ sintetizzano l’informazione visiva che parte dal retro del bulbo oculare e inviata al cervello
tramite il nervo ottico. Il nervo ottico→ fa parte del sistema nervoso centrale, i segnali della metà
sinistra delle due retine proiettano all’emisfero destro.
Arrivato al cervello il messaggio visivo ha attraversato diversi livelli di elaborazione:

 Cellule del gaglion →ogni cellula raccoglie informazioni provenienti da un gruppo di bastoncelli
e coni. Alcune di queste sono attivate dalla luce mentre altre lo sono dal buio

L’elaborazione finale delle immagini avviene nella corteccia visiva del cervello: codifica e organizzazione.

I neurofisiologi Hubel e Wiesel scoprirono che i neuroni all’interno della corteccia sono molto specializzati e
vengono attivati da stimoli particolari (estrazione delle caratteristiche). Sono state codificate 30 aree
corticali visive organizzate due vie visive:

 Via visiva dorsale →che collega l’area visiva primaria nel lobo occipitale con aree del lobo
parietale. Analizza le informazioni visive per guidare in modo inconsapevole le azioni con gli
oggetti
 Via visiva ventrale→ che collega l’area visiva primaria del lobo occipitale con regioni del lobo
temporale. Svolge la funzione di guidare l’esperienza consapevole dell’oggetto

Secondo delle ipotesi la via visiva dorsale analizza la posizione degli oggetti nello spazio mentre la via visiva
ventrale è dedicata alla percezione degli attributi di un oggetto(forma, dimensione→ orientamento utile
per il riconoscimento).

Il danneggiamento della via visiva ventrale→agnosia visiva cioè incapacità di riconoscere volti familiari e di
discriminare consapevolmente forma di un oggetto

Le lesioni alla via dorsale→ atassia ottica cioè i pazienti che ne soffrono commettono errori di direzione e
prensione quando muovono gli arti superiori.

L’ORECCHIO

La posizione delle orecchie ci aiuta nella localizzazione del suono→ il processo con cui capiamo la
provenienza di un suono. Le due orecchie esterne rallentano/amplificano i suoni di frequenze in misure
diverse. Il suono→ è il movimento delle molecole dell’aria provocato da una fonte di vibrazione e viaggia
nell’aria attraverso l’aria.
ANATOMIA DELL’ORECCHIO:

L’orecchio è un organo complesso. Esso comprende 3 regioni:

a) Orecchio esterno→ è costituito da due parti principali:


 Il padiglione auricolare→ la struttura che comunemente chiamiamo orecchio
 Condotto uditivo

Entrambe raccolgono le onde sonore e le fanno coincidere sul timpano cioè una membrana di tessuto: essa
separa l’orecchio esterno da quello medio. Esistono delle ghiandole che producono il cerume→ la sua
funzione è quella di rendere elastico il timpano

b) Orecchio medio→ la pressione delle onde sonore arrivano al timpano vibra e trasmette le
vibrazioni a tre ossicini:
 IL MARTELLO
 L’INCUDINE
 LA STAFFA→ è connessa con la finestra ovale: un foro nell’osso del cranio ricoperto da
una membrana attraverso la quale le vibrazioni sono trasmesse nell’orecchio interno

Nell’orecchio medio si apre la tromba di Eustachio →un canale comunicante con la faringe che fa in modo
di equilibrare la pressione nei lati del timpano

c) Orecchio interno→ consiste di canali pieni di liquidi situati nell’osso temporale del cranio. È
diviso in 2:
1. LA COCLEA→ un lungo tubo avvolto su se stesso a spirale e al suo interno si trovano 3 canali
riempiti di liquido
 L’ORGANO DI CORTI→ si trova all’interno del canale mediano
 MEMBRANA BASILARE→ ha una struttura simile a una mensola
 MEMBRANA TETTORIA→ sporge dalla parete del canale mediano
2. APPARATO VESTIBOLARE

Il suono → è il movimento fisico di molecole di aria sottoforma di aria sottoforma di onde regolari uscite da
un punto di vibrazione. Una caratteristica è la frequenza→ il numero di vibrazioni complete che avviene in
un secondo. L’ampiezza→ è il tratto compreso tra gli alti e i bassi nella pressione di un’onda sonora nel
passaggio attraverso l’aria. Le onde dotate di alti e bassi modesti producono suoni deboli quelle più grandi
producono suoni più forti. La nostra sensibilità alle frequenze cambia con l’età. Alcuni individui sono molto
sensibili al suono: iperacusia→ può essere provocata da un’eccessiva esposizione ai suoni forti. Il suono
influenza diverse zone della membrana basilare a seconda della frequenza dell’onda sonora. La parte della
membrana più vicina alla finestra ovale è più sensibile ai suoni ad alta frequenza mentre la parte di
membrana più vicina al limite più interno della coclea è più sensibile ai suoni a bassa frequenza → teoria
dell’onda viaggiante

La teoria della discriminazione di frequenza sostiene che sia intera superficie della membrana a
rappresentare un microfono vibrando in risposta ad un suono. Dopo un messaggio uditivo lascia l’orecchio
è trasmesso alla corteccia uditiva del cervello: durante il processo il messaggio viene comunicato attraverso
neuroni che rispondono a messaggi specifici: alcuni rispondono selettivamente a caratteristiche del suono
altri specializzati che trasferiscono le informazioni di un suono. Molte delle strutture dell’orecchio sono
legate al nostro senso dell’equilibrio. I canali semicircolari dell’orecchio interno sono 3 tubicini pieni di
liquido che si sposta quando la testa si muove.
L’OLFATTO
I recettori olfattivi sono neuroni sensoriali che rivestono la parte superiore della cavità nasale e
mandano impulsi lungo i loro assoni al bulbo olfattivo dell’encefalo. Ogni neurone olfattivo è
separato da quello adiacente di supporto. le ciglia situate all’apice dei recettori si estendono al
muco che ricopre la cavità nasale prodotto dalle cellule della ghiandola di Bowman. Una sostanza
odorosa si trova di fronte al muco si lega recettori proteici vicino alle ciglia. Il legame innesca la
depolarizzazione della membrana e genera i potenziali d’azione. L’integrazione dei segnali di luogo
alla percezione dell’odore. Gli esseri umani possono distinguere i diversi.

Il senso dell’olfatto è attivato nel momento in cui le molecole di una sostanza entrano nei canali
nasali e incontrano le cellule olfattive poi viene secreto uno strato mucoso dove le sstanze odorose
si sciolgono prima di raggiungere i recettori.le cellule recettrici dell’olfatto sono cellule ciliate.
Quando queste ciglia vengono a contatto con molecole volatili avviene la traduzione olfattiva e
l’impulso elettrico viene trasmesso attraverso fibre nervose del bulbo olfattivo. L’odore ha una via
diretta al cervello.

IL GUSTO
Il gusto dipende dai recettori dei calici gustativi localizzati sulla lingua. Ci sono 4 categorie classiche
di sapori:
 DOLCE
 ACIDO
 SALATO
 AMARO

A questi sapori se ne aggiunge una quinta


UMAMi→ suscitata dall’amminoacido glutammato. Descrive il gusto saporito tipico dei formaggi. Ogni
cellula gustativa possiede un unico tipo di recettore che permette alla cellula di riconoscere solo uno dei
sapori. Le cellule gustative sono organizzate in calici gustative: la maggior parte si trova in estroflessioni→
papille. Ogni regione di lingua dotata di calici gustativi può rilevare 5 tipi di sapore. L’encefalo integra le
informazioni a diversi recettori per creare l’ampia gamma di sapori che percepiamo

IL SISTEMA SOMATOSENSORIALE
È stato definito senso multiplo/aspecifico→ la sensibilità somatica si vale di recettori che sono
distribuiti in tuto il corpo. La sensibilità somatica è aspecifica perché comprende diverse modalità di
senso che si distinguono in:
I. Sensazioni tattili→provocate dalla stimolazione meccanica della superficie corporea
II. Sensazione termiche→ includono due sensi separati per il caldo e per il freddo

Il sistema somatosensoriale viene diviso secondo le sue 3 funzioni:

 ESTEROCEZIONE→ ci permette di percepire l’ambiente esterno, insieme delle sensazioni che


provengono dagli organi interni
 INTEROCEZIONE→
 PROPRIOCEZIONE→ l’insieme delle informazioni spazio-temporali che il nostro organismo riceve
dall’esterno
I recettori tattili si trovano distribuiti sulla superficie del corpo e all’interno di esso

le sensibilità somatiche vengono divise in 3 tipologie:

 sensibilità somatiche meccanocettive


 sollecitazioni meccaniche dei tessuti corporei
 sensibilità termiche
 sensibilità dolorifiche

su ogni centimetro di pelle si trovano molti tipi di contatto e pressione:

I. cellule di merkel→ registrano pressione sulla cute


II. corpuscoli di meissner→reagiscono a variazioni di pressione
III. corpuscoli di ruffini→misurano la tensione della pelle
IV. corpuscoli del pacini→ segnalano pressione e variazione
V. recettori per il caldo e per il freddo

Tutte le informazioni della sensibilità somatica entrano nel midollo spinale attraverso le radici posteriori
dei nervi spinali.

Dopo l’ingresso del midollo e fino all’encefalo e alla corteccia somestisica questi segnali seguono due
vie nervose ascendenti distinti.

Queste vie forniscono indicazioni che riguardano il tipo di stimolo e la sua localizzazione a livello
corporeo:
 Il sistema dorsale-lemniscale ha un grado molto alto di organizzazione spaziale delle fibre
nervose
 La via antero laterale Ha un grado di organizzazione molto inferiore
Questi due sistemi coincidono nel talamo. Le informazioni più grezze viene seguita la
via antero-laterale.la distruzione della corteccia somestisica perdita della sensibilità tattile più
fine e discriminativa.il talamo permette di avvertire sensazioni tattili.

Il dolore può risultare insopportabile ma la mancanza di dolore può essere negativa. Le cellule nervose
ricettive sono distribuite in vari livelli di profondità della pelle e in modo disomogeneo su tutto il corpo.
Il dolore è la risposta a una grande varietà di tipi di stimoli. Quando una cellula è danneggiata rilascia una
sostanza chimica chiamata sostanza P che trasmette messaggi di dolore al cervello. Il dolore è classificato in
due tipi:

 Acuto viene indicato come lancinante pungente rapido ed elettrico


 Lento viene anche detto urente pulsante nauseante o cronico
I recettori dolori sono costituiti da terminazioni nervose libere diffuse negli strati superficiali della
cute e anche nei tessuti profondi. Secondo la teoria del Gate control i recettori nervosi specifici a
livello del midollo spinale sono collegati a determinare aree del cervello legati al senso del dolore.
Un altro insieme di recettori neurali è in grado di chiudere il cancello per il cervello riducendo
l’esperienza del dolore.
La propriocezione (sesto senso) è la capacità del sistema nervoso centrale di percepire e
riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei propri muscoli.
Assume quindi un’importanza fondamentale nel complesso del sistema dell’equilibrio e del
controllo del movimento. Veicola informazione sulla posizione e sul movimento delle varie parti
del corpo comprende tre distinte funzioni qualitative:
 Il senso di posizione
 Il senso di movimento
 Il senso di forza dei vari segmenti del corpo

La propria eccezione resa possibile dalla presenza di specifici recettori posizionati in posizioni
specifiche a seconda delle funzioni che rivestono:
◦I recettori vestibolari
◦ I fusi neuromuscolari
◦ Gli organi di Golzi posti in corrispondenza della giunzione muscolo tendinea sono sensibili alle
variazioni di tensione
La propria eccezione cosciente e comprende la sensazione di posizione articolare che avverte della
posizione in cui si trova un arto, la sensazione del movimento articolare
Molte ricerche mettono in crisi le teorie che sostengono che nel cervello ci siano aree sensoriali
deputate alle elaborazioni di informazioni provenienti da uno solo dei sensi.i processi percettivi non
sono definibili in funzione degli organi di senso coinvolti ma in funzione degli attività esplorative
consentono di compiere l’informazione multisensoriale può essere ridondante e la cooperazione allo
scopo di rendere più robusta la percezione Non sempre la vista vista è il senso dominante il sistema
visivo non è sicuro di stare osservando un’unica evento e il sistema uditivo deforma l’impressione
visiva che cervello produce per l’esperienza cosciente. La qualità visiva può essere intensificata
dall’intervento di stimoli acustici o tattili o di altra natura è stato dimostrato che le condizioni di
luminosità possono influire sulla percezione acustica nel mondo reale è più normale avere a che fare
con dati multisensoriali gli eventi che stimolano più di un senso sono percepiti più intensamente in tutti
i sensi coinvolti.
Una modalità particolare di integrazione tra i sensi: tatto e vista. Kenneth ha condotto una serie di
esperimenti in cui i soggetti dovevano giudicare se sentivano premere contro la pelle le bacchette una
o due volte in 3 condizioni:
◦ Alla luce
◦ Al buio
◦ Guardando il proprio avambraccio con una lente di ingrandimento
Tutte e 3 le condizioni nel momento in chi venivano stimolati con le bacchette si oscurava la luce.
Un’altra integrazione riguarda vista e gusto. L’aspetto del cibo influenza la sua appetibilità. La capacità
di identificare sapori e odori dipende dall’olfatto e dall’aspetto visivo. Alcune ricerche hanno
dimostrato
Come le sensazioni gustative e quelle olfattive non sono indipendenti né sono indipendenti a loro volta
dall’aspetto cromatico degli oggetti. Senso del movimento: i vari recettori visivi vestibolari cutanei
intervengono sinergicamente per guidare e regolare i nostri movimenti. I recettori cutanei misurano
l’attrito e le pressioni dell’ambiente esterno, la vista mi misura lo scorrimento dell’immagine sulla
retina, i recettori e stimola nell’orecchio interno regolano i movimenti della testa, l’accelerazione di
una caduta o della perdita di equilibrio e attivano i riflessi di raddrizzamento. La Sinestesia è la
collaborazione o sinergia tra i sensi che dà origine a un altro fenomeno che integra le informazioni
sensoriale. Questi fenomeni sono caratterizzati da un meccanismo del tutto particolare: una
stimolazione pertinente a una data modalità sensoriale. Esistono due principali schieramenti teorici
che provano a spiegare il fenomeno sinestesico: la teoria psicolinguistica il cui iniziatore può essere
identificato in Osgood, la teoria neurologica formulata da Cytowic
La teoria psicolinguistica considera le percezioni sinestesiche come fenomeni di natura cognitiva, le
stesse si sarebbero particolari meccanismi attivati nella mente umana che permettono interazione tra il
processo percettivo e quello cognitivo. Cytowic propone una teoria neurologica utilizzando per le sue
esperimentazione strumenti come la tomografia assiale computerizzata cioè la TAC o la risonanza
magnetica nucleare RMN e la tomografia a emissione di positroni PET. L’osservazione diretta dei
meccanismi di funzionamento cerebrale la possibilità di produrre sinestesie e stimolando
elettricamente la zona olimpica del cervello porta così ad affermare che fenomeni sinestetici risiedono
solo nell’emisfero sinistro. La percezione sarebbe lavorata in strutture: la corteccia che lavora in modo
analitico ed effetto delle discriminazioni il sistema limbico che lavora in modo sincretico in cui le
informazioni dei vari canali sensoriali sarebbero fuse: le esperienze sinestesici potrebbero essere
causate da un momentaneo affermarsi del sistema limbico. È possibile che la maggior parte dei
soggetti questo processo rimanga di sotto della soglia della coscienza. La sieste sia è considerata come
un caso speciale iper percezione integrata cross-modale Una delle attività fisiologiche meno compresse
del cervello. Le spiegazioni fornite da alcuni autori è che soggetti sinestesici pur abbiano una
connessione neurale più forte tra le aree sensoriali.

LA PERCEZIONE→ è il processo costruttivo attraverso il quale andiamo oltre gli stimoli che ci si presentano
e li elaboriamo in un’unità dotata di significato. Elaborare indica le sensazioni raccolte dagli organi
sensoriali e inviate al cervello che vengono codificate organizzate riconosciute e interpretate. La possibilità
di osservare e di organizzare una figura in modi diversi indica che non rispondiamo semplicemente in modo
passivo lo stimolo visivo che perviene alla nostra retina: cerchiamo di organizzare e di comprendere ciò che
vediamo. Questa prima osservazione consente di iniziare a sfatare una convinzione presente nella
psicologia ingenua secondo la quale sarebbe la fotocopia dello stimolo cioè della realtà fisica. Questa
convinzione è chiamata realismo ingenua è una coincidenza tra il mondo com’è cioè la realtà il mondo
come lo percepiamo cioè la realtà per percettiva e dimostrano che la realtà fisica e la realtà per percettiva
non sempre coincidono. un esempio è costituito dalla condizione detta di assenza dell’oggetto fisico dove
presente l’oggetto fenomenico nonostante sia assente l’oggetto fisico: un esempio emblematico è
costituito dal triangolo di Kanizsa: le figure anomale vengono fatte rientrare nella categoria delle illusioni
atti geometriche cioè stimoli fisici che producono consistenti errori di percezione poiché portano
l’osservatore ad avere una percezione illusoria e non coincidente con lo stimolo fisico. Per esempio il
Partenone ad Atene nuoteremo che è stato costruito con una protuberanza laterale se non avesse questa
protuberanza ti sembrerebbe una struttura storta e sul punto di crollare. L’impressione è quella di una
struttura completamente diritta perpendicolare al suono punti questa intenzione per percettive non furono
solo dei greci architetti e designer contemporanei tengono sempre conto delle distorsioni visive nelle loro
progettazioni.

L’illustrazione della rotta area fornisce un esempio di una comune illusione visiva chiamata illusione
Poggendorf: quando ricondotta la sua elementarità dall’impressione che la linea X passerebbe al di sotto
della linea Y se è fatta continuare nello spazio tra le due linee parallele. Questa illusione è solo una di tanti
tipi di illusioni ottiche che ingannano costantemente l’occhio. Un’altra illusione è quella di Müller-Lyer: le
due linee sono della stessa lunghezza la prima sembra più lunga della seconda, quando guardiamo la linea
superiore la vediamo come se fosse l’angolo interno di una stanza che si estende lontano da noi invece
quando guardiamo la linea inferiore la percepiamo come l’angolo esterno a noi vicino di un oggetto
rettangolare come l’angolo dell’edificio. Questo si tratta di un errore infatti occorre considerare che il
comportamento che noi adottiamo in risposta a uno stimolo fisico si basa sulla nostra percezione e sulla
realtà fenomenica in particolare due sono tipi di errori che si possono compiere se sia convinti che il
perfetto coincida con lo stimolo fisico: errore dello stimolo cioè quello che si compie nei fenomeni di
illusione ottica, il secondo è l’errore dell’esperienza per cui abbiamo la realtà fisica attributi che invece
appartengono alla percezione e alla realtà fenomenica. La realtà che noi percepiamo non è una copia esatta
della realtà fisica ma è risultato di un processo psicofisico detto catena psicofisica. Questa catena per la
percezione visiva ecco il collegamento di tre tipi di entità:
◦ Gli oggetti fisici costituito dalla stimolazione fisica stimolo fisico o distale prodotto dalla molteplicità di
radiazione di vario tipo e intensità presente nel mondo fisico
◦ Le immagini: la simulazione distale sollecita la risposta fisiologica dei nostri recettori ossia la stimolazione
prossimale
◦ Gli oggetti percepiti: l’energia fisica viene tradotta dai recettori in energia nervosa e trasmessa dalle
specifiche regioni cerebrali predisposte a elaborare queste informazioni.
La catena psicofisica è solo una parte di un processo più articolata che è ciclico e attivo. Le informazioni
provenienti da recettori vengono usate a loro volta per guidare l’attività esplorativa producendo delle
anticipazioni che preparano il soggetto a ricevere determinati tipi di informazioni accogliere quella più
pertinente per i suoi scopi.
Informazione che i nostri recettori filtrano e selezione è parzialmente indeterminata infatti l’immagine
ottica contiene una parte dell’informazione relativa allo stimolo fisico ma non tutta nella percezione il
sistema di elaborazione finale deve risalire dall’immagine all’oggetto che la generata utilizzando criteri di
organizzazione che guidano il sistema visivo nella costruzione di una rappresentazione più vicina al vero.
La rappresentazione percettiva distale nel mondo coinvolge una sorta di recupero dell’informazione
perduta nello stimolo prossimale. La costanza percettiva è un fenomeno per cui gli oggetti fisici vengono
percepiti come invariabili e dotati di stabilità nonostante lo stimolo prossimale cambi continuamente anche
in funzione dei cambiamenti nell’ambiente fisico. possiamo dire che se hanno sostanze percettive quando
la relazione tra stimolo distale e il percento rimane invariata anche al variare dello stimolo prossimale. Le
sostanze percettive sono falsificazioni dell’ipotesi della costanza che invece presuppone un rapporto
costante tra stimolo prossimale e perfetto. La costanza percettiva intervengono per correggere vari tipi di
indeterminazione che gravano sull’informazione ottica e sulla percezione di molte proprietà degli oggetti. la
costanza percettiva ci porta a tenere conto di quel tipo di distanza quando guardiamo una luna vediamo la
luna piuttosto grande quando la luna è alta nel cielo viene osservata singolarmente con punti di
riferimento. Secondo la legge dell’angolo si elaborata da Euclide la grandezza e l’immagine retinica è
inversamente proporzionale alla distanza dell’oggetto dall’occhio questa relazione tra distanza e grandezza
viene espressa nella legge di Emmert dove dice a distanza maggiore corrispondono grandezze maggiori e
possiamo verificarla applicandola e considerando i rettangoli a sinistra come la stessa grandezza mentre
percepiamo il rettangolo sul lato destro come più grande il rettangolo davanti a sinistra. Io oggetti vengono
percepiti per la loro dimensione considerando i punti di riferimento presenti nello spazio percettivo tradotti
in una scala costante della distanza. il fenomeno della costanza percettiva interviene per consentire di
correggere il rapporto di grandezza dell’immagine retinica e della distanza considerando le due proprietà in
modo reciproco. Un altro vincolo che consideriamo nella percezione grandezza è la relazione tra grandezza
e inclinazione: viene esemplificata nel famoso effetto Shepard: l’aspetto più impressionante di queste
illusione è la resistenza nell’influenza cognitive dopo aver verificato l’esattezza dell’affermazione non
riusciamo a convincerci della sua correttezza infatti la grande grandezza e la forma e l’oggetto hanno
proprietà fenomenica amente assolute. La costanza di forma è la tendenza ad attribuire agli oggetti la
medesima forma nonostante le diverse forme che essi proiettano sulla retina furono proposte da un gruppo
di psicologi tedeschi del XX secolo.nello studio dei fattori che determinano l’unificazione degli elementi
discreti in unità percettiva Wertheimer mise in evidenza alcuni principi validi:
◦ Il principio della vicinanza: a parità di altre condizioni si unificano elementi prossimi
◦ Il principio della somiglianza: a parità di altre condizioni unificano l’elementi simili
◦ Il principio di chiusura: le linee che delimitano una regione chiusa tendono a unificarsi
◦ Il principio della continuità a parità di altre condizioni significano le linee caratterizzate da continuità di
orientamento spaziale
◦ Il principio della semplicità o pregnanza assemblare elementi in forme chiuse o figure complete piuttosto
che aperte.
gli psicologi della Gestalt la percezione degli stimoli all’interno del nostro ambiente va oltre i singoli
elementi di cui abbiamo percezione e questa percezione è un processo attivo e costruttivo avviene a livello
centrale cerebrale e i singoli elementi vengono messi insieme per creare qualcosa che è più senso rispetto
alle singole parti. Noi distinguiamo la figura è uno sfondo cioè contorno tra due regioni appare come il
bordo di una superficie che occlude l’altra è la prima segmentazione del flusso delle stimolazione: non c’è
figura senza sfondo. La figura estensione definita ma lo sfondo è indeterminato e amorfo.la difficoltà nel
sapere e riconoscere la forma è dovuta diversi fattori e consentono di far emergere una figura rispetto allo.i
fattori isolabili sono:
◦ Inclusione cioè a parità di altre condizioni diventano una figura la regione inclusa
◦ Convessità a parità di altre condizioni diventa figura la regione convessa
◦ Area relativa a parità di altre condizioni diventa figura la regione di area minore
◦ Orientamento a parità di altre condizioni diventano figure le regioni in cui assi intrinseci sono allineate con
direzioni principali dello spazio percepito
◦ Simmetria a parità di altre condizioni diventano figure le regioni asimmetria bilaterali rispetto a masse
Sì questi fattori non riescono a dominare abbiamo le figure reversibili cioè figure dove si ha un’inversione
sistematica fra figure e sfondo. La reversibilità è un segno di stabilità percettiva poiché è impossibile
percepire entrambi i due stimoli.ci sono due tipi energie di indizi mono colare grazie ai quali sono in grado
di percepire la profondità con un solo occhio e binoculari che vengono individuati attraverso le informazioni
provenienti da entrambi gli occhi. La capacità di percepire le tre dimensioni e la distanza: percezione della
profondità dipende che i nostri occhi sono due. La distanza esistente tra i due occhi fa sì che ciascuna retina
riceva un’immagine diversa rispetto all’altra: disparità binoculare il sistema visivo non ignora la differenza
tra le due immagini questo fenomeno rappresenta un’informazione importante per la profondità quando
fissiamo un punto F la sua immagine cade al centro della retina di ciascuno occhio: cade sui punti
corrispondenti alle reti e la disparità è pari a zero. Ogni punto più vicino o lontano proietterà suoi punti
della retina differenti con disparità diversa da zero. La quantità di disparità è proporzionale a distanza tra il
punto di fissazione cioè F e l’altro altro punto P. gli oggetti troppo lontani avranno una disparità troppo
piccola per essere misurata e quindi in questi casi si fa ricorso a indizi diversi. Il sistema nervoso dispone di
diverse classi di cellule che rispondono a una specifica distanza. Convergenza fissiamo un oggetto e gli occhi
convergono di un certo angolo in modo che l’immagine cada nella fovea di ciascun occhio.
Accomodazione: l’osservatore registra lo sforzo associato alla curvatura de del cristallino e la fugatura
dell’immagine
Densità micro strutturale fenomeno del gradiente di densità della microstruttura superfici sulla retina. I
gradienti di tessitura fornisce informazioni sulla distanza in quanto i dettagli gli oggetti lontani risultano
meno distinti e con una diversa inclinazione
Prospettiva di movimento: informazione veicolato dalle trasformazioni ottiche conseguenti allo
spostamento del punto di vista: parallasse di movimento cioè cambiamento della posizione di un oggetto
sulla retina causato dal movimento del nostro corpo in relazione all’oggetto
Indizi pittorici relativi alle proprietà proiettive dell’immagine estetiche sono detti pittorici perché
ampiamente utilizzati in pittura. la distribuzione dell’illuminazione del sulle superfici: le parti illuminate
appaiono più vicini rispetto a quelli in ombra che appaiono più lontani. Il paesaggio dall’ombra alla luce già
una percezione di concavità mentre la luce all’ombra di convessità. La prospettiva lineare è un indizio mono
colare tra inizialmente adottato per la stima di una distanza. nonostante il movimento appaia come una
caratteristica assoluta individuale gli oggetti è rapportato a un sistema di riferimento.se lo stimolo si muove
nella nostra direzione di immagine sulla retina aumenterà anche di dimensione riempiendo una parte
sempre più estesa del campo visivo non solo il movimento l’immagine Ungaretti ci dà l’impressione
movimento ma anche il mondo in movimento ogni volta che muoviamo la testa. Distinguiamo alcuni tipi di
movimento:
◦ Movimento indotto: Wallach dimostra come un oggetto inquiete possono essere visti movimento
◦ Movimento apparente o phi o stroboscopico: la percezione di oggetti in movimento a partire dagli stimoli
statici presentati a intervalli regolari nel tempo
◦ Movimento auto cinetico: in un luogo buio fissando un punto luminoso statico l’osservatore ha percezione
di una scia luminosa in movimento.
Lo stadio più primario della percezione è quello in cui hanno luoghi i processi visivi primari che hanno il
compito di individuare descrivere le caratteristiche fisiche dello stimolo e di farne emergere l’oggetto
strutturato. Lo stadio secondario elaborazione cognitiva: mediante ricorso il confronto con le conoscenze in
memoria consente riconoscimento e l’attribuzione di un significato. la percezione basata su scomposizione
dello stimolo nei suoi elementi costitutivi principali. Nell’elaborazione Top-Down la percezione guidata da
un alto livello di conoscenza, da esperienza aspettativa e motivazione. Siamo in grado di comprendere la
frase iniziale grazie alla nostra esperienza passata lettura e perché la lingua scritta presente alle ridondanze.
Le nostre aspettative giocano a ruolo nelle capacità di leggere la frase. L’elaborazione top Down è spiegata
dall’importanza del contesto nel determinare la nostra percezione degli oggetti. la nostra percezione è
influenzata dalle aspettative che abbiamo rispetto alle due seguenze.l’elaborazione top Down non può
accadere da sola senza elaborazione botto ma non saremo in grado di percepire il significato di tale stimolo
anche se il primo tipo di elaborazione ci permettesse di colmare i vuoti tipici di stimoli ambigui o privi di
contesto. L’elaborazione bottom-up: riconoscere elaborare informazioni che riguardano le singole
componenti degli stimoli. una percezione iniziale avviene a livello del riconoscimento delle caratteristiche e
dei pattern di ciascuna delle singole lettere. I due tipi di elaborazione avvengono simultaneamente
interagiscono tra di loro nella percezione del mondo che ci circonda e ci permette di lavorare le
caratteristiche fondamentali dello stimolo mentre la top down ci consente di utilizzare le nostre esperienze
nell’affrontare la percezione.
La scuola della Gestalt sostiene che la percezione è un processo primario e immediato come risultante
dell’organizzazione interna delle forze che vengono a creare fra diversi comportamenti di uno stimolo.
Stimolante per la ricerca psicologica è stata la teoria di Gibson: la percezione non consiste nei un
progressivo arricchimento fondato sull’esperienza né nella lavorazione cognitiva del soggetto che impone la
propria organizzazione agli stimoli ma nella capacità di cogliere le informazioni già contenute nello stimolo
medesimo. la stimolazione offre un ordine intrinseco grazie a 1:00 distribuzione spaziale e temporale di
disponibilità cioè affordance.Secondo la serie dello psicologo cognitivista Marr la percezione avviene
mediante l’applicazione di due schemi:
Lo schema grezzo originario è formato da linee, punti e barre sulla base degli scarti di luminosità degli
immagini ordinati in maniera gerarchica. Il sistema percettivo funzione sulla base del riconoscimento e della
registrazione di frequenze spaziali precedenti in maniera ordinale
Lo schema a due dimensioni e mezzo completa questa prima rilevazione traducendone informazioni
rilevazioni della profondità. Il secondo schema funzione secondo le leggi di aggregazione previste della
testa l’attività percettiva non esaurisce la totalità delle informazioni presenti nel mondo fisico. Un approccio
più recente alla questione della percezione è l’analisi delle caratteristiche essenziali: prende in
considerazione il mondo in cui percepiamo una forma, un pattern, un oggetto o una scena reagendo alle
singole parti che lo compongono. Utilizziamo queste componenti per comprendere la natura completa di
ciò che stiamo percependo. L’esistenza tale neuroni significa che è possibile scomporre qualsiasi stimolo in
una serie caratteristica che lo compongono. Ciascuna di queste parti è confrontata con le informazioni
riguardo a parte memorizzate precedentemente quando le parti corrispondono altre conosciute nel nostro
cervello le riconosce siamo in grado di identificare lo stimolo. La psicologa Treisman a una diversa teoria a
proposito: la percezione di un oggetto è meglio compresa nel termine di un processo a due fasi: nella prima
fase l’automatica ci concentriamo su caratteristiche fisiche di una simula dimensione forma colore
orientamento e direzione di movimento nella fase del processo controllato dell’attenzione prendiamo in
esame delle caratteristiche saliente di un oggetto e la percezione del suo insieme totale. Le differenze
culturali si possono notare nel campo della percezione della profondità infatti un osservatore occidentale
interpreterebbe il disegno secondo la lettura del cacciatore sta minando all’antilope in primo piano mentre
un elefante seleziona in piedi un albero sullo sfondo del disegno. Il membro di una tipo africana interpreta
la scena molto differente dicendo che il cacciatore stia mirando l’elefante. Giacenza all’utilizzano la
differenza di dimensione tra due animali come un indizio della loro distanza leggendo che l’elefante è più
lontano dell’antilope. L’interpretazione erronee create dalle illusioni ottiche sono il risultato di errori sia
nella elaborazione visiva sia nel mondo in cui il cervello interpreta l’informazione che riceve. Le illusioni
visive diventano più semplici stranezze psicologiche ci insegnano molto sulla percezione. La nostra visione
del mondo è l’opera di fattori psicologici fondamentali.

APPRENDIMENTO

CONDIZIONAMENTO CLASSICO aiuta a spiegare i fenomeni diversi è uno dei numerosi tipi di
apprendimento che sono stati identificati dagli psicologi. L’apprendimento è un cambiamento permanente
del comportamento che è determinato dall’esperienza. Per sapere che è un comportamento è stato
influenzato dall’apprendimento parliamo dell’anatomia natura cultura cioè uno dei problemi fondamentali
nel campo della psicologia. L’esperienza essenziale per la definizione apprendimento e cultura però ci sono
alcuni cambiamenti che si realizzano attraverso la maturazione: fattori genetici ereditari che rappresentano
la parte nature dell’antinomia nature nature.si deve distinguere tre cambiamenti a lungo termine del
comportamento che sono dovuti a fattori diversi dell’apprendimento dai cambiamenti della prestazione
che sono dovuti dall’apprendimento effettivo. I filosofi hanno riflettuto sul fondamento dell’apprendimento
il primo fu condotta all’inizio del secolo scorso quando Ivan Pavlov sviluppò il condizionamento classico.
Pavlov ricevette il primo Nobel per la medicina nella fisiologia per le ricerche. Lui ha ricordato per i suoi
esperimenti sui processi fondamentali apprendimento. Aveva studiato la secrezione di succhi gastrici e la
salivazione nei cani in risposta all’ingestione di quantità e tipi variabili di cibo. La secrezione dei succhi
gastrici e la salivazione cominciavano nei cani quando essi non avevano ancora ingerito una qualche
quantità di cibo. Pavlov stette nella sua capacità di riconoscere le implicazioni nella propria scoperta e vide
che i cani rispondevano in conseguenza l’apprendimento cioè il condizionamento classico.
Condizionamento classico un tipo di apprendimento di uno stimolo neutro e finisce per causare una
risposta dopo che è stato accoppiato a uno stimolo che causa normalmente quella risposta. Pavlov
condusse una serie di esperimenti: collega un tubicino alla ghiandola salivare di un cane per sapere con
precisione quando saliva poi sono un campanello e presentò la carne al cane. Questo accoppiamento
avvenne ripetutamente e fu programmato in modo che ogni volta trascorressero lo stesso intervallo di
tempo tra presentazione del suono e il campanello e la presentazione della carne infine il cane è stato
condizionato a salivare al suono del campanello perché lo associava alla carne.
Prima del condizionamento ci sono due stimoli: il suono di un campanello e la carne. Il suono del
campanello è detto stimolo neutro perché è uno stimolo che non provoca la risposta di interesse. La carne
induce alla salivazione. La carne è un osso incondizionato perché il cibo introdotto nella bocca del cane
causa la salivazione. La risposta della carne è detta risposta incondizionata cioè una risposta riflessa innata
naturale.dopo un certo numero di accoppiamenti tra suono del campanello e carne il suono del campanello
provoca la salivazione nel cane. Quando il condizionamento è completo e sono il campanello si è voluto ed
è detto stimolo condizionato. La salivazione è considerato una risposta condizionata. La sequenza è la
distribuzione nel tempo della presentazione dello stimolo incondizionato e dello stimolo condizionato sono
importanti. La ricerca che ha il condizionamento è più efficace se lo stimolo neutro precede lo stimolo
incondizionato di un intervallo di tempo 0,5 secondi e alcuni secondi.ci sono delle regole riepilogative che
possono aiutare a comprendere e ricordare le relazioni tra stimoli e risposte:

 Condizionato cioè appreso incondizionato non appreso


 Uno stimolo incondizionato evoca una risposta incondizionata
 Accoppiamenti stimoli incondizionato risposta incondizionata non vengono appresi né oggetto di
addestramento
 Uno stimolo neutro si trasforma nello stimolo condizionato

 Uno stimolo condizionato è evoca una risposta condizionata e un accoppiamento stimolo


condizionato risposta condizionata

UNA RISPOSTA INCONDIZIONATA →una risposta condizionata sono simili ma la risposta


incondizionata viene essa naturalmente mentre l’altra viene appresa. Le risposte emotive tendono
a essere apprese mediante processi condizionamento classico come per esempio nel caso di
Watson e la collaboratrice Rayner mostrarono che le paure affondavano le radici nel
condizionamento classico considerando un bambino di 11 mesi di nome Albert ad avere paura dei
topi. Albert era spaventato dai rumori forti ma non aveva paura dei topi ma nello studio lo
sperimentatore e metteva un rumore forti immediatamente prima di mostrare un topo dopo alcuni
accoppiamenti di rumore errato il bambino cominciò a mostrare paura del ratto da solo scoppiando
a piangere quando lo vedeva. Il topo era diventato stimolo condizionato che evocava la risposta
condizionata. Albert reagiva con paura sia quando veniva presentato un topo ma anche quando
veniva presentato oggetti simili al ratto bianco e peloso. Il condizionamento classico spiega molte
reazioni che abbiamo agli stimoli che incontriamo nel mondo circostante. L’estinzione è
condizionata a diminuire in frequenza e alla fine scompare e per produrla deve finire l’associazione
tra stimoli condizionati e stimoli incondizionati come per esempio il campanello senza dargli il cibo
al cane. Pavlov scoprì quando ritornò a suo cane qualche giorno dopo il comportamento
condizionato si era estinto se gli suonava il campanello il cane saliva un’altra volta un effetto noto
come recupero spontaneo cioè la ricomparsa di una risposta condizionata e sita dopo un periodo
di riposo. Il recupero spontanea aiuta a spiegare perché è così difficile liberarsi delle dipendenze da
sostanze psicoattive. Pavlov notò un fenomeno simile: i cani salivano spesso non soltanto al suono
del campanello ma anche al suono di un cicalino. Questo comportamento è dovuto
all’generalizzazione dello stimolo è il fenomeno che avviene quando una risposta condizionata
segue uno stimolo che assimila allo stimolo condizionato iniziale. maggiore è la similarità tra i te
stimoli maggiore è la probabilità che avvenga la generalizzazione dello stimolo. Il piccolo Albert era
stata condizionata ad avere paura dei ratti aveva paura anche di altre cose bianche pelose. La
risposta condizionata è lì citata danno uno stimolo tipicamente non è tanto intensa quanto la
risposta condizionata iniziale ma maggiore è la similarità tra risposta nuova e
quella vecchia.si stimoli sono diversi uno all’altro uno di essi evoca una risposta condizionata e
l’altro no e si dice discriminazione degli stimoli che è la capacità di distinguere tra gli stimoli.
Il condizionamento classico offre una spiegazione parziale di come le persone gli animali
apprendono e alcune delle ipotesi fondamentali di Pavlov erano sbagliate anche le spiegazioni
tradizionali di come opere condizionamento classico sono state emesse in dubbio dallo psicologo
dell’apprendimento Garcia le eque ricerche hanno riguardato effetti di esposizione alle radiazioni
nucleari sugli animali da laboratorio. Nei suoi esperimenti si rese conto che i ratti fossero una
camera di irradiazione cessavano di bere acqua. Lo psicologo scoprì anche quando ratti non
venivano esposti alle radiazioni e la camera di irradiazioni continuavano a bere poco o per niente.
Garcia immaginò che gli abbeveratoi nella camera di radiazione fossero fatti di una materia plastica
che conferiva l’acqua un solito sapore di plastica. L’acqua dal sapore di plastica era stata accoppiata
al malessere causato dall’esposizione alla reazione e aveva indotto i ratti a formare un’associazione
condizionata classicamente. Con la ripetizione dell’accoppiamento l’acqua del sapore di plastica era
diventata uno stimolo condizionato che evocava la risposta condizionata del malessere causata
dalle radiazioni. Questo risultava violava una delle regole fondamentali del condizionamento
classico. Questi risultati hanno avuto importanti applicazione pratiche: la sostanza sta male
temporaneamente una carcassa di pecora carica di sostanze coyote vita e pecore perché sono una
delle loro prati naturali.la felicità con cui si possono condizionare gli le mani è evitare certi tipi di
stimoli pericolosi collabora la teoria dei evoluzione secondo riportarsi di Darwin gli organismi che
hanno caratteri che facilita la sopravvivenza hanno maggiore probabilità di prosperare di lasciare
discendenti.
IL CONDIZIONAMENTO OPERANTE→ è una forma di apprendimento in cui una risposta volontaria
viene rinforzata o indebolita seconda che le sue conseguenze siano favorevoli e sfavorevoli.
Quando diciamo che una risposta rinforzato indebolita sarebbe a dire che è stata aumentata o
diminuita la probabilità che ricorra regolarmente. A differenza il condizionamento classico il
condizionamento operante si applica alle risposte volontarie che un organismo emette
deliberatamente per ottenere un risultato desiderabile. Operante cioè organismo opera sul proprio
ambiente per ottenere un risultato desiderabile e si attiva quando apprendiamo che faticare
assiduamente riesce a procurare un aumento di stipendio o buoni voti. Se rinchiudessimo in una
gabbia un gatto affamato e poi mettessimo il cibo fuori alla gabbia il gatto cercherebbe di uscire
dalla gabbia ma potrebbe raspare sui fianchi della gabbia o spingere contro una apertura.se il gatto
avesse una tavoletta e calpestandola libererebbe il chiavistello della porta della gabbia il gatto
l’aprirebbe e la volta dopo impiegherebbe meno tempo per calpestare la tavoletta e uscire dalla
gabbia. Dopo alcune volte il gatto calpesterebbe la tavoletta non appena venisse posto nella
gabbia. Secondo lo psicologo Thorndike il gatto ha appreso la pressione esercitata sulla tavoletta è
associata alla conseguenza cioè il cibo. Lo psicologo riassunse questa relazione formulando la legge
dell’effetto associata al suo nome e riteneva che la legge dell’effetto operasse automaticamente
come la caduta delle foglie da un albero in autunno. le ricerche iniziali dello psicologo servirono da
fondamento per l’opera di uno dei più influenti psicologi del XX secolo cioè Skinner. Lo scopo di
Thorndike era che i suoi gatti prendessero ottenere il cibo uscendo dalla gabbia mentre in quella di
skin gli animali apprendono a tenere il cibo operando sul proprio ambiente all’interno della gabbia.
Skinner ispirato un’intera generazione psicologi impegnati nello studio del condizionamento
operante. Supponiamo voler insegnare un ratto affamato a premere la leva posta sulla gabbia
prima il ratto si aggirerà nella gabbia e esponendo ambiente in modo casuale ma a un certo punto
premerà la leva per caso e riceverà una pallina di cibo prima o poi errato la premerai di nuovo e le
riceverà una pallina di cibo, la frequenza della risposta di pressione aumenterà e il ratto premerà la
leva finché non avrà soddisfatto la fame. Skinner chiamò rinforzo il processo con cui uno stimolo
aumenta probabilità che è un comportamento precedentemente venga ripetuto. Il cibo è detto
rinforzato che è un qualsiasi stimolo che aumenti la probabilità che un comportamento precedente
venga ripetuto. C’è una distinzione tra rinforzatosi primari e rinforzatosi secondari: un rinforzato
primario soddisfa qualche bisogno biologico e opera in modo naturale indipendentemente dalla
precedente esperienza di una persona. Un rinforzato secondario è uno stimolo che diventa
rinforzante in virtù della sua associazione a un rinforzato primario. I rinforza tori possono essere
considerati in termini di ricompensa ma il termine ricompensa è limitato ad eventi positivi e in
questo differisce un rinforzato. Il rinforzato possono essere positivi e negativi. un rinforzato positivo
è una simile aggiunto all’ambiente che determina un aumento di una risposta precedente. Una
rinforzata negativa è uno stimolo spiacevole la cui rimozione dall’ambiente fa aumentare la
probabilità che una risposta precedente si ripeta nel futuro. È importante notare che rinforzo
negativo non è identico alla punizione infatti la punizione è uno stimolo che diminuisce la
probabilità che un comportamento precedente si ripeta. La punizione in grado di indebolire una
risposta mediante l’applicazione di uno stimolo spiacevole oppure mediante la rimozione di
qualcosa di piacevole. La punizione è intesa a far diminuire la probabilità che un comportamento
precedente si ripeta. Le distinzione tra rinforzo positivo e negativo e punizione possono dare
confusione ma ci sono delle regole in modo da distinguerli:
Il rinforzo aumenta la frequenza del comportamento che lo precede la punizione diminuisce
L’applicazione di uno stimolo positivo determina un aumento della frequenza del comportamento è
detta rinforzo positivo l’applicazione di uno stimolo negativo diminuisce o riduce frequenza il
comportamento e detta punizione
Alla rimozione di uno stimolo negativo che fa aumenterà la frequenza del comportamento rinforzo
negativo la rimozione lo stimolo positivo che fa diminuire la frequenza del comportamento è detta
punizione
La punizione e metodo efficace per modificare il comportamento si presenta come la via più rapida
per modificare un comportamento che potrebbe essere pericoloso per un individuo. L’uso della
punizione per sopprimere un comportamento offre l’opportunità di rinforzare una persona a
comportarsi in un modo più desiderabile la punizione espressa inefficace se non viene impartita
poco dopo il comportamento indesiderato o se l’individuo è in grado di abbandonare la situazione.
La punizione fisica può trasmettere al ricevere l’idea che aggressione fisica sia permessa e
persino desiderabile. La punizione può ridurre che la persona di riceventi salvo che essi non siano in
grado di comprenderne la motivazione. La punizione non trasmette alcuna informazione su quale
potrebbe essere un comportamento alternativo e deve essere accompagnata da informazioni
specifiche sul comportamento che viene punito insieme a suggerimenti specifici riguardo un
comportamento più desiderabile. La punizione non è seguita rinforzo per un comportamento
successivo più appropriato il risultato sarà modesto. Con i programmi di rinforzo parliamo di
frequenza e time del rinforzo infatti se il comportamento viene rinforzato ogni volta che viene
messo e esso soggetto ha un programma di rinforzo continuo se viene rinforzato alcune volte ma
non ogni volta che viene emesso è soggetto ad un programma di rinforzo intermittente. Anche se
l’apprendimento avviene più rapidamente in un programma di rinforzo continuo il comportamento
dura più lungo dopo che rinforzo è cessato quando viene appreso in un programma di rinforzo
intermittente. in un programma rapporto fisso il rinforzo viene somministrato soltanto dopo che è
stato emesso un numero specifico di risposte. Poiché un maggiore tasso di produzione significa un
maggior rinforzo i lavoratori soggetti a programmi a rapporto fisso tendono a lavorare il più
rapidamente possibile. In un programma rapporto variabile e rinforza avviene dopo un numero
variabile che dopo un numero fisso di risposte anche se il numero specifico di risposte necessario
per ricevere rinforzo varia il numero di risposte si aggira attorno ad una media specifica. A
differenza di programmi rapporto fisso di rapporto variabile si concentrano sull’intervallo di tempo
che trascorso da quando una persona o un animale è stato ricompensato. Poiché è un programma
intervallo fisso fornisce un rinforzo per una risposta soltanto se trascorso un intervallo di tempo
fisso e frequenza di risposta comunicativa sono basse se intervalli di tempo tra esami sono lunghi
gli studenti si riducono spesso al minimo studio o non studiano affatto finché non si avvicina il
giorno dell’esame. un metodo per diminuire il ritardo dell’emissione la risposta che si produce dopo
il rinforzo da usare un programma intervallo variabile varia attorno alla media invece di essere fissa.
Il processo con cui le persone apprendono un discriminare gli stimoli è noto come addestramento a
controllo degli stimoli un comportamento viene rinforzato in presenza di uno stimolo specifico ma
non in sua assenza. Uno stimolo discriminativo segnala la probabilità che una risposta sia seguita da
un rinforzo il fenomeno della generalizzazione dello stimolo in cui un organismo prende una
risposta uno stimolo e poi presenta la stessa risposta stimoli diversi la generalizzazione può avere
conseguenze sfavorevoli.
Esistono molti comportamenti complessi che vanno dalla riparazione delle automobili alla gestione
dello zoo che non ci si attende sia naturali nell’ambito del comportamento spontaneo di ognuno.
Per questi comportamenti si usano procedura nota come modellamento cioè il processo di
insegnamento di un comportamento complesso mediante la ricompensa di approssimazione
sempre più vicine al comportamento desiderato. Nel modellamento si comincia con rinforzare
qualsiasi comportamento che sia simile a quello che si vuole che la persona apprenda si rinforzano
tanto risposte che sono più vicine al comportamento che si vogliono insegnare e poi si rinforzano
soltanto le risposte desiderata quindi ogni passo del modellamento procede lievemente oltre il
comportamento appreso precedentemente permettendo alla persona di collegare un basso
comportamento a preso precedentemente. Gli psicologi Keller e Breeland erano soddisfatti ai
propria idea: gli addestratori professionisti animali e brevi da insegnare a maiale raccogliere un
disco regno e collocarono un salvadanaio tuttavia così ogni volta che tentavano non avevano
successo. La difficoltà dello psicologo illustra un punto importante: non tutti i comportamenti sono
suscettibili ad addestramento ugualmente bene in tutte le specie. Esistono i vincoli biologici cioè
imitazione innati alla capacità di animali di apprendere particolari completamente. In alcuni casi un
organismo avrà una particolare predisposizione che faciliterà l’apprendimento di un
comportamento. L’esistenza di vincoli biologici e compatibile con le spiegazioni evolutive del
comportamento e esistono vantaggi adattativi che promuovano la sopravvivenza degli organismi
che apprendono i comportamenti esistono casi di modificazione comportamento cioè una tecnica
formalizzata per aumentare la frequenza dei comportamenti desiderati e di diminuire quelli ai
comportamenti indesiderati usando i principi fondamentali della teoria dell’apprendimento e
unificazione del comportamento si sono dimostrati utili in un’ampia varietà di situazioni. Le
tecniche degli analisti del comportamento sono vari contro la lista i processi modificano il
comportamento di partecipanti a un programma di modificazione del comportamento seguono una
serie di passi fondamentali:
Identificare le mete e comportamenti obiettivi il primo passo è definire i comportamento
desiderato
Progettare un sistema di registrazione dei dati e registrare i dati per preliminare per determinare se
il comportamento sia modificato si devono raccogliere i dati prima che si è stato apportato un
qualsiasi cambiamento alla situazione
Scegliere una strategia di modificazione del comportamento il passo sociale scegliere una strategia
appropriata
Attuare il programma il passo successivo istituire un programma
Compilare resoconti accurati dopo il programma è stato attuato un altro compito cruciale è
compilare resoconti
Valutare e modificare il programma in corso si dovrebbero confrontare i risultati del programma
con i dati bassi misurati prima della attuazione per determinare l’efficacia.
Alcuni psicologi consiglia apprendimento in termine di processi di pensiero un approccio noto come
teoria dell’apprendimento cognitivo sociale infatti anche se gli psicologi che si pongono al punto di
vista cognitivo sociale hanno sviluppato approcci che si concentrano su processi mentali inosservati
che si svolgono durante apprendimento. Seconda teoria l’apprendimento cognitivo sociale nella
sua formulazione fondamentale non è sufficiente di regole le persone e mettono risposte perché
esisterebbe una reazione ipotizzata tra uno stimolo e una risposta. L’apprendimento latente un
nuovo comportamento viene appreso ma non viene manifestato finché non viene fornito qualche
incentivo per presentarlo i studi per sperimentare apprendimento latente gli psicologi hanno
esaminato il comportamento dei topi in un labirinto. Esso esperimento è stato conseguito a un
gruppo di vagare nell’avvenimento una volta al giorno 17 giorni senza ricevere una ricompensa i
ratti competevano molti errori impiegavano molto tempo per raggiungere fine rapimento nel
secondo gruppo riceveva cibo alla fine del labirinto nel terzo gruppo i ratti partivano dal situazione
e solo nei primi giorni come mettevano errori e l’11º introdotta manipolazione sperimentale e
critica. I ratti hanno sviluppato una mappa cognitiva nel labirinto una rappresentazione mentale
deposizione direzione spaziale. Secondo lo psicologo Pandora i suoi collaboratori una parte
importante dell’apprendimento umano è costituito apprendimento osservative definito come
apprendimento attraverso osservazione del comportamento di un’altra persona detta modello.
Bandura i suoi collaboratori è costituita da apprendimento osservativo e si è definito come
apprendimento attraverso osservazione del comportamento di altra persona detta modello e
bandura e suoi collaboratori hanno mostrato in modo impressionante la capacità di modelli di
stimolare apprendimento. Attraverso apprendimento osservative non vengono appresi soltanto
comportamenti negativi dopo l’esposizione era molto probabile a meno osservato il modello si
avvicinasse un cane non conosce rispetto a quelli che non avevano osservato il modello. Secondo
bandura apprendimento osservative avviene in quattro tappe:
Per prestazione percepita caratteristiche più critiche del comportamento in un’altra persona
Ricordare il comportamento
Riprodurre azione
Essere motivati ad apprendere e eseguire il comportamento nel futuro.
L’apprendimento osservavativo è importante nell’acquisizione di abilità in cui appropriata la tecnica
modellamento proprio condizionamento operante. L’apprendimento osservativo può avere una
base genetica inoltre la scoperta dei neuroni specchio che settimino quando si ha un altro. un
fattore cruciale che determina se in seguito imiteremo un modello il fatto che il modello sia stato
ricompensato per il suo comportamento. L’apprendimento osservativo è cruciale per alcuni
importanti problemi riguardanti il grado a cui le persone apprendono osservando il comportamento
di altre persone. Altri due meccanismi giocano un ruolo fondamentale nei processi di
apprendimento: esplorazione gioco da questo punto di vista il comportamento animale e
quell’umano sono molto simile. Le sue razioni nuovi ambienti da un lato consentono apprendimenti
nuovi contesti di nuovi comportamenti in relazione a nuovi stimoli dall’altro espone rischio di
confrontarsi con situazioni pericolose. La tendenza innata a giocare svolge una funzione importante
nei processi di apprendimento. Il gioco viene attivato per la sua valenza piacevole ma consente di
simulare situazioni vita reale sviluppando capacità indispensabili per la sopravvivenza. Alcuni
psicologi che assumono un punto di vista cognitivo sociale sull’apprendimento ipotizzano che le
persone particolari si riapprendimento ma di caratteristici di accostarsi al materiale sulla base del
loro background culturale delle loro peculiari abilità. Essi apprendimento differiscono fra loro per
più dimensioni. Per esempio una dimensione centrale l’approccio analitico rispetto a un approccio
relazionale dell’apprendimento.al contrario le persone con uno stile di apprendimento analitico se
la cavano meglio quando svolgono un’analisi iniziale di principi e delle componenti della base in un
fenomeno o di una situazione la conclusione secondo cui i membri particolari gruppi etnici e gruppi
avrebbero stili di apprendimento simili e controversa poiché all’interno di ogni particolare gruppo
etnico la diversità è molto elevata, i critici sostengono che le generalizzazioni sugli stili di
apprendimento non possono essere usate per prevedere lo stile di apprendimento di ogni singolo
individuo indipendente al gruppo di appartenenza. È chiaro che i valori attinenti all’apprendimento
che vengono comunicati con il background familiare e cultura di una persona influiscono sul
successo conseguito dagli studenti a scuola. Secondo la teoria i membri dei gruppi minoranza che
sono stati immigrati volontari hanno una maggiore probabilità di avere successo a scuola rispetto a
quelli che sono stati inseriti in una cultura di maggioranza contro la loro volontà.

LA MEMORIA

Mentre rispondiamo un quesito ci domandiamo quale sia risposta e c’è una difficoltà rispondere alla
domanda che può essere condotta alla fase di codifica iniziale dell’informazione. Codifica: il processo con
cui le informazioni vengono registrate inizialmente in una forma utilizzabile per essere conservate in
memoria. gli studiosi della memoria definiscono immagazzinamento il mantenimento dell’informazione
del sistematico. La memoria dipende anche dal recupero: le informazioni garantite nella memoria devono
essere localizzate e richiamate alla coscienza. Per gli psicologi a memoria è il processo con cui codifichiamo
immagazziniamo e recuperiamo le informazioni. Ciascuna dei tre parti di questa definizione: codifica
immagazzinamento e recupero rappresenta un differente processo.

I processi possono essere ANALOGHI rispettivamente alla digitazione sulla sera di un computer cioè la
codifica all’immagazzinamento dell’informazione e nell’hard disk memorizzazione e all’accesso degli altri
software appropriato all’informazioni immagazzinate per presentarle sullo schermo del monitor cioè
recupero. Tuttavia prima di proseguire dovremmo tenere presente l’utilità dei fallimenti a memoria: l’oblio
è essenziale per funzionamento della memoria la capacità di dimenticare particolari essenziali. L’oblio ci
permette di formare impressioni e ricordi. Quindi dimenticare le informazioni inutili tante essenziali per il
funzionamento corretto della memoria quando ricordare informazioni più importanti. Anche se questi
processi sono necessari affinché la memoria operi con successo non descrivono come l’informazione
entrano nella memoria. Seconda teoria dei tre sistemi di memoria esistono differenti sistemi o stati di
memoria che informazioni devono attraversare finché e se siano ricordati. La teoria sistemi propone
esistenza tre distinti magazzini memoria:
LA MEMORIA SENSORIALE →cioè il magazzino di memoria iniziale temporaneo che magazzino formazione
soltanto per qualche secondo l’informazione vengono registrate dalla memoria sensoriale di una persona
come una replica esatta dello stimolo

La memoria breve termine conserva le informazioni per pochi secondi e i immagazzina secondo il loro
significato

La memoria lungo termine le informazioni vengono immagazzinate nella memoria a lungo termine in modo
relativamente permanente. La memoria sensoriale comprende i vari tipi di memorie sensoriali ciascuna
correlata con una differente fonte di informazioni sensoriali. Esiste una memoria iconica che immagazzina
le informazioni provenienti dal sistema visivo

MEMORIA ECOICA→ chi immagazzina le informazioni acustiche proveniente dal sistema uditivo memoria
corrispondenti per ciascuno degli altri sensi. La memoria sensoriale è capace di immagazzinare informazioni
per un brevissimo intervallo di tempo.se le capacità di immagazzinamento di animali sensoriali sono
limitate e informazioni delle memorie sensoriali sono labili sembra impossibile trovare i dati a conferma
della sua esistenza. la memoria sensoriale va compresa dopo che lo psicologo Sperling condusse una serie
di ingegnosi ed espose per brevi intervalli di tempo alcuni soggetti alla serie di 12 lettere disposti in una
figurazione. Lo psicologo vide che solamente per uno sovente secondo la maggior parte delle persone era
capace di ricordare quattro o cinque lettere. Allungando l’intervallo di tempo tra presentazione della
configurazione visiva ed emissione del suono lo psicologo riuscì a determinare l’intervallo di tempo durante
le informazioni erano immagazzinate nelle memorie sensoriale. Dato che le informazioni immagazzinate
nella memoria sensoriale sono costituite da rappresentazioni simili sensoriali grezzi non sono significative
per noi.ma per rendere significative le formazioni devono essere trasferite allo studio di successiva la
memoria: la memoria breve termine che è il magazzino memoria in cui l’informazione acquistano per prima
volta significato. Il processo specifico con cui memoria sensoriali vengono trasformate in memoria breve
termine viene ipotizzato da alcuni teorici che vengono tradotti in rappresentazioni grafiche mentre altri
ipotizzano che il trasferimento avvenga quando gli stimoli sensoriali vengono convertiti in parole a quantità
specifica di informazioni nella memoria breve termine è nota come span di memoria ed è stata edificata
come sette insiemi o chunk cioè una raggruppamento significativo estimo che possono essere
immagazzinati come un’unità nella memoria breve termine. La lista supera 7 chunk i vocali le lettere dopo
un’unica esposizione che possono variare indi dimensioni singole o singoli numeri a categorie più
complesse. Nella natura specifica di ciò che costituisce un chunk va secondo l’esperienza passata di una
persona. I trasferimenti informazioni della memoria breve termine con lungo termine procedono sulla base
di reiterazione cioè la ripetizione di informazione che sono entrate nella memoria breve termine.
La reiterazione svolge due funzioni: vengono conservate in memoria a breve termine.se viene effettuato o
no il trasferimento informazioni della memoria breve termine quella a lungo termine dipende dal tipo di
relazione che viene effettuato.se informazioni immagazzinate nella memoria breve termine vengono
reiterate mediante un processo denominato reiterazione lavorativa e maggiore probabilità che abbiamo
trasferite nella memoria lungo reiterazione.

La retrazione lavorativa a luogo quando le informazioni vengono considerate organizzate in qualche modo
organizzazione vorrebbe comprendere espansione delle informazioni per adattarle a un’impalcatura logica,
il loro collegamento un’altra memoria, la loro trasformazione in un’immagine o la loro informazione in
qualche altro modo. Impiego di strategie organizzative permette di migliorare la ritenzione
dell’informazioni. Le mnemotecniche sono tecniche finalizzate organizzare le informazioni in modo da
aumentare la probabilità che abbiamo ricordate. Le informazioni che si trasferiscono alla memoria breve
termine a lungo termine entrano in un magazzino in capacità quasi limitata. Le prove a favore dell’esistenza
della memoria lungo termine distinta memoria breve termine provengono da molte fonti. I risultati ottenuti
da esperimenti Laboratorio sono compatibili con l’ipotesi di una memoria a breve termine e una memoria a
lungo termine distinte. Per impedire che ressero le informazioni presentati ai partecipanti sono stati invitati
a recitare ad alta voce qualche materiale estraneo. Variando l’intervallo di tempo tra la presentazione del
materiale iniziale e la richiesta di rievocare i ricercatori hanno trovato che la rievocazione era buona per
intervallo era molto breve. La distrazione del conteggio a ritroso impediva che quasi tutto il materiale vitale
raggiungesse la memoria lungo termine. Alla fine la piccola quantità del materiale che era riuscita ad
entrare nella memoria lungo termine nonostante la distinzione determinata da punteggio a ritroso.
La distinzione tra memoria breve termine e quella a lungo termine è corroborata anche dall’effetto
posizione seriale: la capacità di rievocare le informazioni contenute in una lista dipende dalla posizione
occupata da item nella lista. Tuttavia molti approcci contemporanei indicano che questo modello
tradizionale offre una descrizione incompleta dalla memoria questo è concezioni sono esemplificate dagli
approcci alla memoria a breve termine e alla memoria a lungo termine. Alcuni teorici concepiscono la
memoria breve termine con un sistema di elaborazione dell’informazione denominato memoria di lavoro
che è un insieme di magazzini di memoria temporanei che manipolano e reiterano le informazioni. La
memoria di lavoro contiene un esecutivo centrale che interviene nel ragionamento e nel processo
decisionale. L’esecutivo centrale coordina tre sistemi di immagazzinamento e retrazione: immagazzini visivo
il magazzino verbale è il buffer episodico. Il magazzino visivo è specializzato in informazioni visive e spaziali,
in magazzino verbale è responsabile della ritenzione e manipolazione di informazioni attinenti al linguaggio,
il buffer episodico contiene informazioni che rappresentano episodi o eventi. Nella memoria di lavoro ci
permette di mantenere le informazioni in uno stato attivo per un breve intervallo di tempo affinché
possiamo utilizzarle in qualche modo. La memoria di lavoro facilita la rievocazione dell’informazione essa
utilizza una quantità rilevante di risorse cognitive durante il suo funzionamento. La memoria a lungo
termine è costituita più componenti versi o moduli di memoria. Una distinzione importante nella memoria
lungo termine è quella tra memoria dichiarativa e memoria procedurale. La memoria dichiarativa e la
memoria per le informazioni fattuali: nomi, volti, date e fatti. Memoria procedura è una memoria per le
abilità e le abitudini l’informazione relativa alle cose sono immagazzinate nella memoria dichiarativa
mentre le come fare le cose indotto alcune ricercatrici a considerare memoria tra differenti informazioni.
Secondo i modelli associativi di memoria la memoria è costituita da rappresentazioni mentali gruppi di
informazioni interconnessi. I modelli associativi di memoria aiutano a spiegare il Bing cioè un fenomeno in
cui l’esposizione a una parola o a un concetto facilita la rievocazione di informazione correlate. Gli effetti di
screening si producono anche quando le persone non hanno molta memoria. La nostra capacità di revocare
informazione particolare ha indotto ricercatori a considerare memoria principalmente in termini di
associazione tra differenti informazioni. Secondo i modelli associativi di memoria è costituita da
rappresentazioni mentali. I modelli associativi di memoria aiutano a spiegare il priming cioè un fenomeno in
cui l’esposizione ha una parola o un concetto cita la rievocazione di informazione correlate. Effetti ping si
producono anche quando le persone non hanno memoria conscia della parola. Negli esperimenti primi i
partecipanti vengono esposti a uno stimolo come parola. Le seconda fase degli esperimento viene seguita
da poche trascorso un intervallo di tempo che va dal secondi mesi in partecipanti vengono esposti a
informazioni percettive incomplete che sono correlate con il primo si vengono invitati a dire
solo riconoscono.se lo riconoscono più facilmente rispetto a quando identificano stimoli è avvenuto il
Preminger.la scoperta del fatto che le persone abbiano memori di cui sono inconsapevoli avuto con
conseguenze importanti: ipotizza che possono coesistere due forme di memoria: esplicita e implicita.
Esplicita e ricordo intenzionale o conosci l’informazione. La memoria implicita è costituita dai ricordi di cui
le persone non hanno consapevolezza conscia ma possono influenzare la prestazione di
comportamento successivi. Là concezione memoria si è espansa a partire dal modello di memoria a tre fasi.
Anche se questa concezione non è stata rifiutata di concezione contemporanea adottano un approccio più
ampio considerando la memoria in termini molteplici sistemi indipendenti.

Fenomeno sulla punta della lingua semplifica le difficoltà che si possono incontrare nel recuperare
informazioni immagazzinate nella memoria lungo termine. Motivo per cui l’arrivo locazione non è perfetta
la quantità di ricordi sono immagazzinata a memoria lungo termine.se il problema sia esistere sia stato
risolto molti psicologi hanno ipotizza tori informazione che riescono a trasferirsi a memoria lungo termine
siano permanenti. se così tesi è corretta ne consegue la capacità della memoria lungo termine e basta
andata rabbia la amati esperienza e ti background culturale persone. Per ordinare questa pasta la money
materiale viene recuperata informazione specifica momento approvato si utilizza un cue di recupero cioè ti
permettere di evocare più facilmente informazioni che sono immagazzinate nella memoria a lungo termine
può essere una parola un’emozione o un suono. Questi cue guida una persona da parte informazioni
vaccinate nella memoria lungo termine all’incirca come le scale del catalogo tradizionale quindi le persone
attraverso libri. La rimozione deve essere recuperata informazioni specifica qual è necessaria per
rispondere a questa di completamento avviene riconoscimento quando si presenta lo stimolo al soggetto e
si chiede stato esposto e recentemente o si chiede di identificare la lista alternative. La teoria dei livelli di
elaborazione pone in risalto il grado con cui l’uomo materiale viene analizzato mentalmente e seconda
teoria di elaborazione la quantità di informazione che viene quando in materiali viene incontrato è
fondamentale determinazione di quanta parte informazione va magari ricordata alla fine. Solitamente
avviene un’elaborazione mentale limitata e dimentichiamo quasi mediamente materiale però
l’informazione sta attenzione vengono elaborate più completamente entrano a memoria a livello
più profondo. La teoria procede a analizzate che esistono notevoli differenze nei modi in cui le informazioni
vengono elaborate varie di memoria. Anche se si è dimostrato fece verificare il concetto profondità di
lavorazione teoria di lavorazione ai critici è chiaro che ipotesi che il grado di lavorazione iniziale revocazione
motivo conseguenze pratiche. Ed è probabile che la memorizzazione di una delle chiavi del test produca
ricordo a lungo termine di informazioni. le memorie fotografiche sono memorie i incentrate su un evento
specifico importante o sorprendente che sta così evidente rappresentare un’istantanea virtuale dell’evento.
le memorie fotografie non contengono di particolare di una scena originale e particolari rievocati nelle
memorie sono in curati. Il fenomeno più generale relativo alla memoria: le memorie che sono eccezionali
sono più facili da liberare. Nel caso di psicologisti possiamo ricordare da dove provengono le informazioni. I
processi costruttivi sono processi in cui ciò che viviamo è influenzato dal significato che attribuiamo agli
eventi quando recuperiamo informazioni e ricordo che si produce influenzato dallo stimolo che abbiamo
fatto recentemente. L’ipotesi che la memoria si basa sui processi costruttivi fu proposta da Bartlett. Che
ipotizzò che le persone tendessero a ricordare le informazioni in termini di schemi: corpi organizzate di
informazioni immagazzinate nella memoria che distorcono il modo in cui le nuove informazioni vengono
interpretate immagazzinate e rievocati. una delle prime dimostrazioni sperimentali degli schemi offerta da
uno studio in cui fu impiegata una procedura simile al gioco nel telefono senza fili dove le informazioni
prelevate dalla memoria vengono trasferite da persona: nello studio una partecipante osservavano un
disegno che rappresentava varie persone differente provenienza etnica. Il primo partecipante veniva
invitato a descrivere il disegno a qualcun altro senza guardarlo di nuovo la seconda persona invitata a
descrivere un’altra persona e l’ultima persona doveva dire i modi rilevanti ma sistematici dal disegno
iniziale. Molte persone scrivono il disegno dicendo rappresentavano una frana americano con un coltello.
Jackson fu vittima di uno scambio di persona quando due testimoni lo identificarono in una fila di persone
come l’autore di un diritto. Quello di Jackson non è un case isolato ma ci sono molti casi gli scambi
di persona. La ricerca sull’identificazione dei sospetti da parte di testimoni ha mostrato che testimoni
tendono a commettere errori notevoli quando tentano di rievocare i particolari di un’attività delittuosa. Un
motivo è impatto delle armi impiegate nei delitti. Anche quando non compaiono armi sulle scene il diritto
testimoni sono inclini a commettere errori di memoria. un motivo per cui testimoni oculari sono inclini a
commettere errori di memoria il fatto che la formulazione specifica delle domande poste dai funzionari di
posizione dei procuratori può influenzare il modo in cui rievocano le informazioni come illustrato da
numerosi esperimenti. Il problema dell’affidabilità della memoria diventa più acuto quando i testimoni sono
bambini perché dati sempre più numerosi indicano che i ricordi dei bambini sono vulnerabili dall’influenza
degli altri. Ricordi i bambini sono suscettibili ad essere influenzati quando situa situazione è emotiva
o stressante. Il ricordo dei testimoni sono lungi dall’essere infallibile ciò è particolarmente vero quando i
testimoni sono bambini. Là questione dell’accuratezza di ricordi diventa più complessa quando si considera
possibilità di evocare eventi che le persone non ricordano neppure che siano accaduti. Ricordi repressi sono
ricordi di eventi che sono così scioccanti che la mente risponde spingendole nell’inconscio. Elisabeth Loftus
sostiene che le cosiddette memorie represse possono essere in accurate e persino false che rappresentino
una falsa memoria. Quando la fonte ricorda diventa oscura ambigua persona possono cominciare a non
essere sicure se abbiano vissuto l’evento evento o se abbiano semplicemente immaginato. Le persone
giungono a credere che l’evento si è avvenuto realmente. La memoria dell’esperienza è il nostro passato
può essere una fantasia o almeno una risorse di ciò che è accaduto realmente. Le memorie autobiografiche
sono i nostri ricordi di circostanze ed episodi della nostra vita e comprendono memorie episodi che relative
a noi stessi.
I primi tentativi di studiare l’oblio furono compiuti da Ebbinghaus che memorizzava le liste di sillabe senza
senso di tre lettere: sei lettere senza significato costituite da due consulenti tra cui era interposta una
vocale. E scoprì che l’oblio subentrava sistematicamente: l’oblio più rapido avveniva nelle prime nove ore in
particolare nella prima ora e dopo nove ore rallentava e diminuivo soltanto lievemente. C’è quasi sempre
una forte diminuzione iniziale della memoria seguita da una diminuzione più globale nel corso del tempo.
Il apprendimento del materiale ha preso precedentemente è quasi sempre più rapido rispetto a quando si
parte da zero. fallimento della codifica e quando dimentichiamo e non aver pensato attenzione al materiale
un altro motivo e non avere mai codificato inizialmente l’informazione nella memoria a lungo termine.
Il decadimento è la perdita di informazioni a causa del non uso. La traccia mnesica è una modificazione
fisica effettiva nell’encefalo. Nel decadimento scompare semplicemente senza lasciarsi dietro niente a
causa del semplice trascorrere del tempo. L’interferenza le informazioni immagazzinate in memoria
disturba la rievocazione delle altre informazioni per distinguere tra decadimento e interferenza si possono
pensare due processi facendo riferimento alla fine di sono il piano di uno scaffale in biblioteca.
La dimenticanza può essere causata l’oblio dipendente dai cue l’oblio che avviene quando i cue di recupero
sono insufficienti per risvegliare le informazioni presenti in memoria. Ono due tipi di interferenza:
interferenza retroattiva e interferenza proattiva. interferenza proattiva l’informazione apprese
precedentemente disturbano la revocazione materiale più recente. L’interferenza retroattiva era la
difficoltà che si incontra nella rievocazione di informazione a causa dell’esposizione successiva a materiale
differente. Un modo per ricordare differenze tra interferenza proattiva e interferenza attiva e tenere
presente che l’interferenza proattiva progredisce nel tempo mentre l’interferenza retroattiva retrocede nel
tempo. Le ricerche sul potenziamento a lungo termine indicano che certe vie neurali si eccitano facilmente
mentre viene presa risposta. Contemporaneamente avvengono variazioni del numero di sinapsi
interneuroni hikae mentre i dendriti si ramificano per ricevere i messaggi. Queste modificazioni
rispecchiano processo detto consolidamento: ricordi si fissano e si stabilizzano nella memoria lungo termine
e i ricordi a lungo termine richiedono un certo tempo per stabilizzarsi. la posizione delle tracce mnesiche
dipende dal tipo di materiale che viene appresso dal sistema neurale specifico e che lavora informazioni
quando vengono prese inizialmente. I ricercatori hanno trovato anche le tracce mnestiche sono
specializzate. Certe aree strutture dell’encefalo sono specializzate anche indifferenti tipi di attività correlate
con la memoria: ippocampo una parte del sistema limbico dell’encefalo svolge un ruolo centrale e
consolidamento delle memorie è localizzato entro l’ambi temporali mediali dell’encefalo immediatamente
dietro l’occhi. La amigdala un’altra parte sistema nei big su svolge ruolo importante la memoria
intervenendo nei ricordi che implicano l’emozione. In morbo Alzheimer una malattia relativa che prende
problemi a memoria grado elevato e la quarta caso principale di morti adulti. Necessità di iniziarli a
sintomatologia si manifesta come una semplice dimenticanza di eventi via via progredisce e la memoria
diventa sempre meno profonda e vengono dimenticati anche i compiti più semplici. Le cause di questa
malattia non sono state ancora comprese ma dati molto più numerosi indicano che se deriva da una
suscettibilità ereditaria un difetto nella produzione del peptide β-amiloide che è necessario per il
mantenimento delle connessioni neurali. Questa malattia è una delle numerosi disfunzioni che possono
colpire la memoria un’altra amnesia la partita della memoria in assenza di altre difficoltà mentali.ci sono
due tipologie di amnesie: amnesia retrograda che rara la memoria che viene persa per eventi accaduti
prima di un certo evento. E amnesia ante elettro Gata non ricordano nulla dei loro attività attuali. Sindrome
di korsakoff una malattia che individui affetti da questa malattia presentano strana sintomatologia
comprende allucinazione e ripetere più volte lo stesso racconto. A parte i vantaggi di dimenticare la
maggior parte di noi gradirebbe trovare metodi per migliorare la propria memoria ed è possibile trovare i
metodi pratici:

 Tecnica della parola chiave

 specificità della codifica: alcune ricerche indicano che ricordiamo meglio le informazioni un
ambiente che sia identico simile a quello in cui l’abbiamo apprese inizialmente
 Cue di organizzazione: molti compiti e di rievocazione importanti della vita riguardano testi che si
sono letti.

 Prendere appunti efficaci

 Pratica e reiterazione: studiando e resteranno nel materiale oltre apparato iniziale e persone
riescono a presentare una revocazione lungo termine migliore di quello che presentano se cessano
di far pratica dopo l’apprendimento iniziale del materiale

 Mnemotecnica dei loci: ante tecnica antica utilizzata anche da Cicerone per ricordare le sue aringhe
in tribunale e le sue reazioni in Senato consiste nel collocare gli elementi da ricordare all’interno di
luoghi fisici

PENSIERO

CONCETTI→ sono categorie di oggetti eventi o persone con caratteristiche comuni tra di loro. una prima
funzione di concetti è quella di semplificare il flusso percettivo: consideriamo un oggetto esemplare di un
concetto di cui ricordiamo e conosciamo i tratti salienti. La mia configurazione percettiva come una
categoria conosciuta consente di stabilire una continuità tra esperienza presente e quella di orientare
l’azione futura. funzione inter iniziale: assegniamo un oggetto molte delle caratteristiche del concetto a cui
appartiene incluse quelle percepite. I concetti ci aiutano a comprendere e pensare meglio il mondo
complessi in cui viviamo influiscono e orientare il nostro comportamento. La comprensione del
comportamento di una persona può variare a seconda che lo classifichiamo nel contesto concettuale
giusto. A interessarsi ampiamente i concetti furono i filosofi in particolare nella logica secondo il punto di
vista della logica il concetto può essere esaurientemente descritto da un insieme di tratti definito:
caratteristiche necessarie e sufficienti. E vengono combinati mediante operatori di giunzione, di
disgiunzione, negazione. Il concetto è interamente scomponibile in un insieme di caratteristiche necessarie
e sufficienti:

 Nessun tratto può avvenire cancellato


 Nessun tratto può venire aggiunto.

Tutti tratti hanno la stessa rilevanza e il concetto è dato da:


Un elenco congiuntivo di tratti che si presenta come una lista non strutturata priva di relazioni
gerarchiche
Presenta confini di delimitazione netta.
I modelli sono detti reti semantiche. Il processo di categorizzazione seleziona organizza il flusso
dell’esperienza in modo da gestire e ridurre le norme variabilità e riguarda il modo in cui individui
selezionano un continuum nell’esperienza. In questi orientamenti prevale presupposto ad essere
organizzazione ordine logico di materiali e mai definito ma probabilistico. L’organizzazione si basa
sul principio psicologici:
L’economia cognitiva nostra mente tende a utilizzare i processi di comprensione della realtà meno
gravosi e più funzionali
La struttura del mondo percepito il mondo si vengono percepiti come dotati di una struttura
correzionale.i sistemi categoriali hanno una dimensione orizzontale e verticale.
Dimensione orizzontale riguardo struttura interna categorie sono organizzate attorno a un
prototipo cioè esemplare che rappresenta la tendenza centrale della distribuzione caratteristiche di
una data categoria i membri si assomigliano in grado maggiore o minore al prototipo che sono e
esemplare di una categoria nel presente il numero maggiore di caratteristiche di quella categoria.
La dimensione verticale si riferisce a livello di inclusione della categoria si c’entra su una
sottrazione intercategoriale.si struttura su tre livelli: i livello base i membri condividono il maggior
numero di attributi estintivi del prototipo; il livello subordinato i cui membri condividono le
caratteristiche a livello base ma si differenziano per alcuni attributi verso specifici; il livello super
ordinato in cui mi condividono pochi attributi gli degli con gli altri. Rosch descrive il livello base
come più sfruttato perché favorisce la decodifica della forma funzione degli oggetti.
Percettiva morfologici: livello base sono percepiti come dotati da una forma generale unitaria che
vale per tutti i membri della categoria
Funzionali: gli oggetti di base rimandano ad atti intenzionali a sequenza azioni o programmi motori
unitari pensati eseguiti al soggetto nell’ambiente contestuale dove gli oggetti sono collocati.
Invece c’è comunicativi punti termini che designano gli oggetti base tendono a essere lessemi più
corti e sono più comunemente usati
Informativi il livello base più informativo di quanto possiede il più alto numero è attributo
significativo in comune tra gli oggetti.
La categorizzazione non si serve di un unico principio in variante oggettivo fondato sul criterio
logici: organizzazione della coscienza è dinamica mediata dai contesti degli scopi dei influenzata
dall’esperienza. Nella vita quotidiana siamo sensibili alle relazioni di somiglianza tra membri e
esemplari nella categoria che osserviamo in situazioni specifiche. La prima forma di
categorizzazione economica sul piano cognitivo con la tematica offre altri vantaggi. La flessibilità del
sistema concettuale ti consente a ricorrere a forme di categorizzazione diverse. Nelle categorie goal
derived oggetti di simili sul piano percettivo e non necessariamente appartenenti allo stesso
dominio sono raggruppati nella stessa categoria di cose appartate in vacanza. La rappresentazione
concetti viene detta embodied cioè collegata all’esperienza percettiva motoria dell’individuo: i
concetti sono basati sulla percezione e sull’azione e sono legati al contesto in funzione delle
situazioni e delle relazioni tra loro referenti e il nostro corpo. Questo approccio è basato sull’idea di
simulazione situata: un concetto non è una rappresentazione astratta di una categoria ma è l’abilità
di costruire presentazione che si adatti agli obiettivi delle azioni situate. le informazioni sono molto
varie provengono dai sistemi di elaborazione coinvolti nel percepire nell’usare oggetti con quella
categoria. Questo approccio ipotizza che il sistema concettuale e quello sensomotorio non siano
separati ma si basino su un unico sistema di elaborazione. I concetti derivano da pattern di parziale
riattivazione neurale di sistemi sensoriali motori che sono attivi durante la percezione. Il sistema
concettuale non è un grande database simile a un’enciclopedia ma un manuale di istruzione: i
concetti consentono insieme altamente specializzati di inferenze che guidano l’interazione del
soggetto con specifici rappresentanti di categorie in particolare contesti.
Il pensiero può assumere forme diverse di rappresentazione. La psicologia si è occupata di due
formati di pensiero: il pensiero proposizione e le immagini mentali.
La conoscenza dichiarativa è la mappatura della realtà dell’insieme dell’esperienza fatta è un
soggetto nel corso della sua vita. La conoscenza dichiarativa viene definita come l’insieme delle
conoscenze sul mondo disponibili in modo permanente nella memoria a lungo termine comprende
anche la conoscenza situazionale cioè le conoscenze relative al contesto attuale e alle nuove
informazioni che vengono elaborate continuamente nella memoria di lavoro e svolge una funzione
referenziale predicativo.
La conoscenza posizionale è relativa ai fatti si può formare dopo l’esperienza vengono distinte la
conoscenza episodica la conoscenza semantica. La conoscenza episodica riguarda proposizione
relativa esperienze episodi accaduti nel passato. La conoscenza semantica comprende proposizioni
in cui le coordinate sparse temporali non sono più considerati.
Le immagini mentali sono rappresentazioni all’interno della mente in cui l’oggetto o l’evento viene
riprodotto non si tratta solo di rappresentazioni visive ma la capacità di sentire una musica nella
nostra testa o di rivedere un odore o un sapone. La ricerca dimostrato che le nostre immagini
mentali hanno molte delle proprietà proprie delle effettive percezioni degli oggetti rappresentati.
Noi siamo in grado di manipolare e ruotare immagini mentali di oggetti .negli ultimi anni è sorto un
dibattito tra le due opposte teorie: ipotesi proposizione e l’ipotesi analogica.
Pylyshyn del punto di vista posizionali analista sostiene che l’attività immaginativa non sia un
processo cognitivo autonomo né una modalità specifica di rappresentazione figurale nella realtà ma
immagini mentali possono essere presenti non presenti. Il formato in cui vengono codificate tutte le
informazioni proveniente dal mondo esterno è unico ed è di tipo proposizione simbolico
e astratto.si contrappone il modello analogico di cui i maggiori esponenti sono Paivio e Kosslyn
secondo questo punto di vista sistema dei codici di elaborazione delle informazioni: il codice
proposizione linguistico e il codice analogico che è deputato all’elaborazione e rappresentazione
degli input non linguistici manipoli informazioni figurale, spaziali e simili percettive. Le immagini
mentali conservano le caratteristiche metriche di ciò che rappresentano. Un compito classico di
mental scanning consiste nella memorizzazione della mappa di un’isola con sette luoghi a distanze
diverse se soggetti interpellati. Secondo la teoria è il doppio codice è necessario ipotizzare che
esistono dei diversi sottoinsiemi di codifica dell’informazione proveniente al mondo esterno: una
codifica verbale specializzata per le linguaggio è una codifica non verbale immaginativa
specializzata per eventi oggetti non verbali. Sono differenziati dal punto di vista strutturale
che funzionale. La struttura si riferisce al formato in cui l’informazione vengono immagazzinate e
costruite nella memoria lungo termine, mentre gli aspetti funzionali si riferiscono ai processi di
codifica e di recupero. Il sistemi possono funzionare indipendentemente uno all’altro è anche in
parallelo. Nemmeno modalità di codifica sono diverse: in un caso vengono utilizzate unità definite
logogeni nell’altro immageni .l’immagene Rappresenta l’unità base dell’immagini mentali che
corrisponde a oggetti naturali parti solistiche di oggetti raggruppamenti naturali di oggetti. I
logogeni La struttura di tipo sequenziale. un’altro modello di spiegazione il funzionamento
dell’attività immaginativa è quello di elaborare da Kosslyn ed è definito analogico computazionale
ed è basato sull’analogia con programmi grafici. Un’informazione conservata forma digitale la
memoria a lungo termine chiamata rappresentazione profonda e viene spiegata a mappa su uno
schermo a formata pixel nella memoria a breve termine cioè rappresentazione di superficie.
La rappresentazione superficiale costituito da una rappresentazione quasi pittorica che avviene in
un medium spaziale lo schermo mentale e corrisponde alla forma immagine che appaiono nella
nostra mente. l’immagine definita struttura profonda costituita dalle informazioni a cui essere
viene elaborata questa informazione sono due tipi: analogiche e proposizioni. Le informazioni
analogiche si riferiscono a una rappresentazione figurale di un oggetto o di un evento e codificate
nei formato analogico. I pazienti con lesioni generali i localizzati mostrano deficit analoghi sia per
percettivi sia immaginative. Ed emerge che celebrale organizzate spazi organizzati sono comuni alla
percezione e all’immagine mentali. Il carattere analogico delle immagini mentali deriva dal fatto
che sono attivati in aree cerebrali che sono organizzate spazialmente.ci sono quattro ordini
informazioni:
◦ Informazione visiva come forma colore luminosità PAS
◦ FORMAZIONE SPAZIALE CON DIMENSIONI POSIZIONI COORDINATE BASATE SUL CORPO E
SOGGETTI
◦ Informazione dinamica relativa a oggetti movimento
◦ Informazione motoria relativa al sé movimento
Questa funzione dell’immagine consente anticipare le conseguenze ossea azioni ed istruzioni
esterne e di potenziare la nostra azione nel più mirato efficace. L’immagine mentali non sono unico
formato di pensieri sopportare la nostra azione. Il pensiero narrativo è considerato una delle
modalità di funzionamento mentale dell’uomo. la molteplicità degli studi ne mettono a rilievo due
tratti:
Dimensione interpretativa: comprensione narrativo svolge la funzione di mediazione tra esperienza
e colui che la narra.
Dimensione episodica il pensiero narrativo riguarda eventi, fatti ed episodi dei possiede una
organizzazione spazio temporale e causale. Sulla dimensione interpretativa si è soffermato
l’approccio socio culturale da Vygotskij e Bruner. Il pensiero narrativo viene considerato un
peculiare attività simbolica Brunner distingue differenti modalità di pensiero:
Pensiero scientifico o paradigmatico caratterizzato dal perseguire la registrazione il più possibile
oggettiva e accurata di fatti, idee, eventi
Il pensiero narrativo o sintagma Tycho costituisce la modalità di interpretare gli eventi
Pensieri narrativo si basa su una logica diversa quella del pensiero scientifico razionale la sua unità
è la comprensione e l’interpretazione dell’esperienza umana. La logica del pensiero narrativo è
quella delle azioni umani e delle relazioni tra le azioni e gli Stati interni corrispondenti.
Il pensiero procedurale è un’acquisizione lenta richiede esperienza di esercizio. Il termine
procedura illustra gli elementi possono essere fatti rientrare in questo tipo di formato del pensiero:
la conoscenza di azioni necessarie perché sia possibile raggiungere un obiettivo stabilito. Io riso sta
che la conoscenza si scotterebbe partendo la situazione routinarie in cui sono definiti i ruoli di chi
partecipa. Schank e Abelson utilizzano la parola script per intendere la particolare forma di
conoscenza schematica degli eventi in cui la sequenza azione viene eseguita seguendo una
successione spazio temporale causale. Hanno la prerogativa di formarsi e modificarsi nel tempo in
correlazione con situazioni ed esperienze vissute da ciascuno.
Il ragionamento della capacità di porre in relazione conoscenze e fare delle inferenze grazie alla
nostra attitudine che noi siamo in grado di agire in modo sufficientemente coerenti al nostro
ambiente. Gran parte dei processi di ragionamento possono avvenire sia implicitamente che
esplicitamente. Per il pensiero esplicito si intendono quei processi volontari seriali in cui la
rappresentazione simbolica della conoscenza è eccessive alla consapevolezza. Pensiero implicito i
processi in cui le conoscenze vengono rappresentate a prese utilizzate per guidare il
comportamento senza che niente di tutto ciò arrivi alla consapevolezza la psicologia nel suo
ragionamento comune presupponeva che esso si fondasse sull’applicazione di regole. Per quanto
riguarda sviluppo cognitivo Piaget ritiene che esso raggiunga la sua maturazione nell’adolescenza
quando si acquisisce la capacità di applicare le operazioni formali cioè le regole formali della logica
classica.
Ragionamento deduttivo da premesse generali per arrivare a conclusioni particolari e interferenze
deduttive non aumentano una quantità di informazione semantica contenuta nelle premesse. Sono
necessarie per stabilire conseguenze delle nostre conoscenze per costruisci delle aspettative basate
sull’ipotesi che abbiamo generato per fare previsioni sull’ambiente. È un processo di ragionamento
deduttivo la conclusione è vera qualora le premesse siano tutte vere. La forma più tipica del
ragionamento deduttivo è il sillogismo ed è una forma di ragionamento composto da due
premesse. Numero di esperimenti hanno messo in evidenza come la nostra capacità di valutare un
ragionamento deduttivo dipende dalla forma logica e dal contenuto le proposizioni.se ci rientrasse
autorità le inferenza un sillogismo con termini ABC non dovrebbe essere difficile lo stesso sillogismo
formulato con termini concreti. In realtà forma concreta sembra essere più facili studi condotti da
questo tema a mostrato che le persone sono problemi con il ragionamento adottivo usano modelli
mentali cioè rappresentazione più concrete. Modello mentale e la rappresentazione analogica
impossibile stato di cose compatibili con una promessa. Rifletti in modo in cui comprendiamo una
situazione. Gli schemi e ragionamento pragmatico sono regole meno astratte più perdite e
problemi quotidiano. Lo uso di questo schema ragionamento può essere illustrato mediante con il
problema di sezione di Watson.è soggetti vengono presentati quattro carte prima versione ogni
carta o una lettera sul lato cifra sull’altra si decide quale viene girata. La regola non dice che solo le
carte con una vocale hanno un numero pari all’atto perciò non è importante sapere solo cosa ci sta
sull’altro lato della carta.
Ragionamento essere anche induttivo si compone da quei processi inferenziale che vanno
particolari generale mediante l’induzione è possibile individuare regolarità nei fatti negli oggetti con
cui abbiamo a che fare. La qualità dei meccanismi induttivi fonda su due funzioni: l’individuazione di
regolarità e la generalizzazione. L’individuazione di regolarità rintraccia regolarità o nell’ambiente
nel nostro patrimonio di conoscenze mentre la generalizzazione nasce dal fatto che in alcuni casi si
sviluppiamo una certa fiducia che altre regolarità si presenta ne estendono quindi osservazione
relativa a un determinato evento che riteniamo analoghi o associati. Gli ingegnosi studi di
Kahneman e Tversky stato che gli individui quando formulano giudizi tutti violano alcune leggi
basilari della teoria della probabilità utilizzando alcune forme abbreviate di ragionamento,
l’euristica. Le euristiche vengono contrapposte dall’organismo. Un algoritmo una sequenza di
regole che si applicate correttamente conducono una soluzione che è un problema tuttavia per un
gran numero di problemi non esistono algoritmi le molte situazioni concrete a nostra vita
dobbiamo prendere decisioni e non abbiamo informazioni complete. L’euristica è una scorciatoia
cognitiva che può portare anche la sostituzione di un problema analisi dei mezzi e dei fini ripetuti
esami delle differenze tra obiettivi e desiderato e situazione reale
Procedimento al contrario concentrarsi sull’obiettivo invece che sul punto di partenza del problema
Rappresentatività la somiglianza tra oggetti e eventi per fare simili probabilità
Un altro errore di responsabile euristica della rappresentatività è fallace il giocatore d’azzardo fatto
che valutare una serie casuale le persone agiscono come attribuiscono agli ultimi esiti una
probabilità di presentarsi minore rispetto agli atti meno recenti
E rischi della disponibilità prevedere la probabilità di un evento in base a facilità con cui riesce
essere ricordato. Un problema rientra in una delle tre categorie rappresentate: sistemazione,
induzione di una struttura, trasformazione
I problemi di sistemazione richiedono che la persona disponga i gli elementi nel modo di soddisfare
un certo criterio i diversi disposizioni possono essere pensati ma una o pochi altri produrranno una
soluzione
Ne problemi a induzione di una struttura una persona deve identificare la relazione esistente tra gli
elementi presenti e costruire nuove relazioni tra loro
I problemi di trasformazione sono composti in stato iniziale uno stato finale e un metodo conduca
al primo stadio lo stato iniziale a configurazione originale e finale quello di avere tre dischi al terza
colonna. Dopo la fase preparatoria una fase successiva della risoluzione problemi è quella della
produzione delle soluzioni. Alcuna analisi produzione di soluzione si concentrano nell’intuizione
improvvise lo psicologo tedesco Kohler analizzò apprendimento processi di risoluzione di problemi
degli scimpanzé. In una gabbia era messo uno scimpanzé in cui sopra la gabbia c’era una banana lo
scimpanzé doveva simulare le scatole in modo da prendere la banana e dopo vari tentativi ci riuscì
con l‘insight un’improvvisa realizzazione della reazione esistente tra vari elementi che prima
sembravano tra loro scollegati. È normale avere difficoltà a risolvere il problema.se già ci sono
presentati a fianco le scatole appoggia sul tavolo e il problema risolto con più facilità. La difficoltà
sarà presentazione del problema che via ragionamento nella fase preparatoria.
Numerosi fattori possono minare lo sviluppo di soluzione creative e appropriati e accurati:
Fisica funzionale la difficoltà incontrata nell’esempio il problema delle candele fissità funzionale
tendenza a presentare un oggetto soltanto ai termini del suo utilizzo specifico
Assetto mentale la felicità funzionale un esempio di un fenomeno più grande chiamata assetto
mentale persistenza di un vecchio forme di soluzione dei problemi
Errata valutazione delle soluzioni
La creatività è la capacità di collegare idee o risposte in modo originale. È molto più facile
individuare esempi creatività trovare spiegazioni per la causa della creatività: pensiero divergente
abilità e generare risposte in uso sebbene appropriate problemi o questioni
Pensiero convergente che produce risposte basate su conoscenza illogica. L’intelligenza non è un
fattore legato alla creatività i tassi intelligenza tra tradizionali pongono quesiti che possa avere un
solo tipo di risposta. Gli studiosi hanno dimostrato che le regole essere logica si possono imparare e
poi migliorare il nostro modo di ragionare sulle cause di eventi quotidiani a nostra. La ricerca
sostiene che ben pensatori si diventa non si nasce.ci sono dei suggerimenti per incoraggiare un tipo
di pensiero critico e creativo:
Ridefinizione dei problemi modificare limiti e pregiudizi a esso legati.
Utilizzo del frazionamento: frazionamento decompone un problema nelle sue parti
adozione di una prospettiva critica
Considerazione degli opposti considerando il contrario di un concetto che si cerca di comprendere
si si può fare qualche progresso
Utilizzo dell’analogie forniscono dei contesti alternative per interpretazioni fatti aiutano a scoprire i
nuovi modi per comprendere
Pensare in modo divergente pensare agli usi possibili nel caso ci fosse proibito utilizzare
Assume la prospettiva di un’altra persona
Utilizzo dell’euristica e la scorciatoia cognitiva e poi trovare la soluzione di un problema
Sperimentare diverse soluzioni

LE EMOZIONI
Nello studio psicologico delle emozioni sono prevalse due prospettive antitetiche: la prima ha nominato
letteratura e concepiva le emozioni come eventi disfunzionali che rompono nelle esperienze interrompendo
e interferendo con ogni altra attività. Le emozioni sono state considerate come un’interruzione del flusso
coordinato delle azioni al fine di orientare l’attenzione sull’evento ad Oggetto emotivo. Dall’altra prospettiva
la ricerca contemporanea ha sottolineato il ruolo positivo dell’emozioni per adattamento dell’organismo
fondando un approccio funzionale: le emozioni sono concepite come mediatori nella relazione tra
l’organismo e l’ambiente ambiente per il mantenimento del benessere dell’organismo sono state descritte
alcune funzioni fondamentali delle emozioni:

 Valutazione dell’ambiente cioè valutazione costante degli stimoli interni ed esterni


 Regolazione dello stato di attivazione sistema cioè la capacità di fronteggiare eventi esterni
improvvisi implica modificazioni anche nelle rapide dello stato di attivazione fisiologica
 Preparazione all’azione cioè l’emozioni sono cambiamenti nella preparazione all’azione risposta
eventi rilevanti per gli interessi dell’individuo
 Modellare il nostro conto comportamento futuro cioè l’emozioni aiutano ad apprendere le risposte
che ci aiuteranno a predisporre reazioni appropriate nel futuro
 Aiuto per un’interazione migliore con gli altri cioè noi comunichiamo con le emozioni provate
tramite la comunicazione verbale o il comportamento non verbale.


Uno stato emotivo si accompagna a modificazioni fisiologiche che sono parte costitutiva
dell’emozione stessa. Le prime teorie formulate in campo psicologico a proposito dell’emozione
hanno ricordato definizione ruolo di queste risposte fisiologiche nell’esperienza emotiva. In un
contributo di James che fu uno tra i primi studiosi occuparsi della natura delle emozioni sostenne
che la percezione di un evento attivante è seguita da modificazioni corporee e che le esperienze
emotive corrisponde al sentire ( to feel) queste modificazioni in momenti in cui si verificano.
Secondo James le emozioni non vengono indotte dalla percezione di un evento ma cambiamenti
corporei devono interporsi tra le due. Secondo lo psicologo l’emozione coincide in un’ultima analisi
con la dimensione corporea. Nello stesso periodo Lange giunse a una conclusione simile: teoria
periferica delle emozioni: il termine periferico fa riferimento alla localizzazione delle modifiche
fisiologiche indotte dallo stimolo e di citante che si vedono a livello corporeo e degli organi interni.
Questa impostazione condusse James a sostenere che ogni stato emotivo è caratterizzato da una
specifica configurazione di attivazione del sistema nervoso autonomo. teoria periferica subì critica.
Raccogliendo dati sperimentali e clinici Cannon sostenne:
I cambiamenti viscerali accadono contra apparente perché questi modificazioni possono essere
causa di un’esperienza emotiva e immediata
I visceri sono caratterizzati da scarsa sensibilità e da motilità indifferenziata cioè nostri organi
producono una serie molto limitata di sensazioni
Cambiamenti fisiologici possono essere sufficienti a provocare una reazione emotiva
È opportuno sottolineare la relazione per logico dell’emozione operata dalla teoria periferica. James
attribuiva tranne importanza non solo segnale di feedback viscer Annie respiratori, cardiovascolari e
cutanei ma anche a quelli muscolari come determinanti dalle emozioni. Le idee di James vennero
riprese da Tomkins, Ekman e Izard che proposero un ruolo centrale del volto ed esperienze emotiva,
implicando una corrispondenza tra configurazioni di azioni facciali, intensità delle azioni facciale e
esperienze soggettive. È stata formulata l’ipotesi del feedback facciale: l’espressione forniscono
informazioni propriocettiva, motorie e cutanee o vascolari che influenzano il processo emotivo.
Ekman sostenne una versione forte di tali ipotesi ritenendo che una configurazione di movimenti
facciali possa incitare una determinata emozione, mentre una versione debole sostenere che il
feedback faccia all’intensità la durata dell’emozione. In una serie di studi condotti allo scopo di
verificare l’ipotesi secondo cui un sistema di risposta è in grado di inizio un processo emotivo, ai
soggetti venivano date e istruzioni su come contrarre muscoli facciali.ai soggetti veniva chiesti
mantenere espressione per alcuni secondi dove venivano registrati i segnali attivazione. Il risultati
mostravano che l’assunzione volontaria delle espressioni facciali con corrispondenti le emozioni
associate alle esperienze soggettiva della stessa emozione sia l’attivazione differenziata dal sistema
nervoso autonomo. Nel suo meccanismi sottostanti al feedback facciali propose un’ipotesi vascolare
secondo cui muscoli facciali a capacità di influenzare l’ eflusso sanguigno di sangue e venoso del
volto. Questa rete venosa gioca un ruolo centrale nella termoregolazione celebrale perché
contribuisce a raffreddamento del sangue arterioso ed arriva al cervello. La respirazione movimenti
facciali possono modulare il carattere positivo o negativo dell’esperienza emotiva: teoria vascolare
dell’esperienza emotiva. La teoria Cannon- Bard o teoria centrale dell’emozioni soffiò l’idea che
cambiamenti fisiologici da soli potessero portare alle emozioni sostenne che l’attivazione fisiologica
e l’esperienza emotiva può essere contemporaneamente causata allo stesso stimolo nervoso.
Secondo messaggeria subito dell’esposizione uno stimolo eccitante le informazioni arrivano dalla
corteccia celebrale al talamo dove iniziano le risposte emotiva. Il talamo invia un segnale che attiva
il sistema nervoso il nome producendo una risposta viscerale. Il talamo invia anche il segnale alla
corteccia centrale riguardo alla natura delle emozioni provata producendo la consapevolezza
dell’emozioni. Azione centrale sposta dei centri elaborazione e controllo degli stati emotivi a livello
neurofisiologico così che non venivano più localizzate in sede periferiche come i visceri, ma se ti
vuoi un ruolo centrale alla struttura sottocorticale del talamo in grado di generare sia l’attivazione
fisiologica sia l’esperienza soggettiva di emozione. Secondo Cannon l’attivazione fisiologica alla base
di ciascuna emozione è un’attivazione fisiologica bassi provocare le emozioni. Tale teoria ebbe il
merito di individuare strutture cerebrali specifiche delle emozioni. Tra gli anni e 60 del novecento
Schachter e Singer denunciarono la teoria cognitivo attivazione dell’emozioni: introdusse una
composizione psicologica nello studio delle emozioni affiancando alle attivazione fisiologica il ruolo
della condizione secondo lo psicologo le emozioni sono determinate allo stesso tempo da due
diverse componenti:
Attivazione fisiologica diffuse specifica dell’organismo
Una seconda componente costituita da due atti cognitivi distinti: riconoscimento tale attivazione e
la sua attribuzione causale ed etichetta mento sulla base di indizi presenti nell’ambiente circostante.
Affinché si genera un’emozione non so sufficiente l’attivazione fisiologica e la sua percezione ma
occorre un’attribuzione causale che spieghi lo Stato e attivazione funzione di un evento pertinente e
adeguato. questa impostazione venne sottoposta a verifica in un celebre esperimento di cui
partecipanti fu comunicato che avrebbero ricevuto elezione di una vitamina in realtà veniva
somministrato epinefrina farmaco che metteva tremore arrossamento del viso la divisa in tre
gruppi. Primo gruppo chiedo spiegazione adeguata secondo gruppo c’è una spiegazione scorretta
nel terzo gruppo non veniva fornita una spiegazione i risultati suggeriscono che quando individuo
posizione informazione adeguata circa la causa del proprio stato attivazione ma bisogna ricercare
altrove una situazione. Questa teoria sull’emozione importante perché sostiene che l’esperienza
emotive siano una funzione composta trazione fisiologica attribuzione casuale e etichetta tale
attivazione. Subì molte critiche:
 Tutti i risultati esperimento con commenti con la teoria
 Studi successivi non hanno replicato i risultati
 Mostrato differenziato come teoria vorrebbe

Nuove prospettive allo studio delle emozioni continuano a svilupparsi ed esistono molte teorie sulle
emozioni quasi quanto sono le teorie individuali.due filoni teorici hanno caratterizzato la ricerca in
campo scientifico negli ultimi decenni: le teorie‘appraisal E le teorie evoluzionistiche.
Le prime hanno sollevato il dibattito circolare la relazione tra emozioni e cognizione, le seconde
hanno sottolineato il ruolo adattativo delle emozioni di base.infine verranno presentate due teorie
che non si iscrivono all’interno di questi approcci teorici: la teoria del core effect di Russell che
utilizza due dimensioni alla base di ogni stato affettivo, la teoria del marcatore somatico di Damasio
che nasce all’interno delle neuroscienze analizza l’emozione al punto di vista biologico.in teoria bi
fattoriale di Schachter e Singer negli anni 80 si svilupparono le teorie cognitive nello studio delle
emozioni secondo cui l’emozione dipendono dal modo in cui gli individui interpretano valutazioni
eventi e stimoli provenienti dal proprio ambiente fisico e associato il processo emotivo queste
teorie furono denominate teorie dell’apprasail .con questo termine ci si riferisce a uno specifico tipo
di valutazione: un atto diretto immediato può integrare la percezione del quale si diviene
consapevole soltanto al processo concluso non implica atti di riflessione o autoconsapevolezza. Il
cuore delle teorie è costituito dall’idea che gli individui diversi possono rispondere come azioni
diversi a stessa situazione funzione come ciascuno interpreta o valuta la riduzione stessa.
Frijda ha affermato che la costruzione di strutture di significato è alla base della generazione del
processo emotivo. Tra le diverse leggi enuncia:
La legge e il significato situazionale l’emozioni cambiano quando cambiano il significati quindi ogni
emozione nasce dall’interpretazione cognitiva di una certa situazione o evento che viene
denominato antecedente emotivo che possono appartenere all’ambiente fisico e naturale.
La legge dell’interesse è la seconda legge e enunciata secondo la quale l’emozione nascono in
risposta a eventi importanti per individuo e per i suoi interessi i processi valutazione cognitiva di
una situazione, evento od oggetto avviene in funzione di alcuni criteri di valutazione. Fondatori
delle teorie dell’ appraisal Arnold definì la valutazione cognitiva come elemento che completa la
percezione permettendo di valutare in modo immediato e automatico:
 Se l’evento benefico o nocivo
 Se è qualcosa di presente o assente
 Se facilitare raggiungimento o di uno scopo o le vita mento di uno stimolo dannoso.

Nonostante non ci sia accordo sul numero e sulla qualità dei dimensioni in gioco le teorie
definiscono emozioni come processi che variano dimensionalmente e fu originariamente proposta
da Wundt che sostenne che i sentimenti variassero lungo tre assi: grandezza contro sgradevolezza;
eccitazione contro calma; tensione contro rilassamento. Contemporaneamente allo sviluppo delle
teorie dell’appraisal, si afferma un secondo filone di teorie sulle emozioni denominate teorie
evoluzionisti che perché riprendono il pensiero e la teoria evoluzionista di Darwin. Nel suo libro
l’espressione delle emozioni nell’uomo e negli animali si interrò sul significato evolutivo
dell’espressioni facciali delle emozioni e il loro ruolo nell’evoluzione delle specie. le espressioni
emotive costruirebbero importanti mezzi segnalazioni di stati interni e essenziali in situazioni di
emergenza. Gli studi Darwin diedero l’avvio a un gran numero di ricerca che hanno concentrato
l’attenzione su temi quali l’università dell’espressione facciale ed emotive, il ruolo delle basi
genetiche, i fattori che incidono sulla capacità di riconoscimento e di decodifica di tali espressioni.
L’assunto generale alla base delle teorie evoluzioniste afferma che le emozioni si configurano come
unità discrete, distinte, regolate da maccanismi innati. Questa teoria si riferisce alle emozioni di
base e queste emozioni sarebbero associate a un ruolo adattativo nell’evoluzione della specie e
nella sopravvivenza dell’individuo come sostenuto da Izard nella sua teoria dell’emozioni
differenziali. Le emozioni base e le emozioni secondarie/miste derivano dalla combinazione di
diverse emozioni di base.ne consegue che le teorie evoluzioniste si muovono all’interno di una
prospettiva categoriale secondo cui le emozioni sono concepite come categorie separate non
scomponibili. Ciascuna emozione di base caratterizza come unità discreta dal punto di vista
soggettivo fisiologico. ciascuna emozione si contraddistingue per una configurazione facciale
specifica e universale. Le teorie evoluzioniste si distinguono da altri approcci teorici perché
sostengono che:
Le emozioni siano quadri di sintesi risposte determinate e a base innata
Si caratterizzano per configurazione specie specifiche di risposte neurofisiologiche ed espressive
Vi sia una continuità di queste risposte osservabili tra animali e umani
Queste risposte hanno una funzione adattativa insorgono in modo rapido e automatico in risposta
ad alcune classi di eventi.
Tre modelli che non si iscrivono all’interno delle due prospettive si colloca il modello del core effect
di Russell. Russell sostiene la necessità di ricercare unità o elementi primitivi e identifica tali
primitivi in due dimensioni: piacevolezza spiacevolezza e attivazione di attivazione. Il core effect è
dato dalla combinazione tra questi due dimensioni le definito da Russell.si tratta di uno stato
effettivo di base privo di un oggetto specifico nel momento in cui questo stato viene direzionato
verso un oggetto e prende forma di un’emozione. Secondo Russell alla base di ogni emozione
dell’umore di ogni stato effettivo ci sono stati esperiti come sentirsi bene contro sentirsi male.
In ogni momento l’esperienza cosciente è il risultato dell’integrazione di queste due dimensioni ed è
descrivibile come un punto che si muove o si ferma all’interno dello spazio. La differenza
fondamentale nella prospettiva di questo autore risiede nel fatto che il core effetto può esistere
senza essere attribuito a una casa o a un oggetto oggetto senza essere interpretato o etichettato
mentre l’emozioni riguardano un oggetto o evento specifico. Il corpo effect può dunque essere
esperito come fluttuante oppure le sue modificazioni possono essere attribuite a una causa. Un
individuo ha sempre un certo core effect che può essere rappresentato da un punto Che si sposta in
diversi stati all’interno dello spazio bidimensionale. Ipotizza l’esistenza di basi genetiche delle
differenze individuali a livello basale del co effect.il secondo processo ritenuto fondamentale Russell
riguarda la percezione delle proprietà affettive degli stimoli: entrano nella nostra coscienza come
interpretati e connotati al punto di vista affettivo. Nella prospettiva Russell è bene sottolineare che
le pro proprietà affettive appartengono agli stimoli e corrispondono alla loro capacità di modificare
il core effect. la percezione delle proprietà affettive di un oggetto modifica il core effect.il più delle
volte percezione le proprietà effettive di un oggetto modifica il core effect.i due processi sono
indipendenti e può accadere il contrario. Questi due processi da soli combinati tra loro definiscono
ogni altro fenomeno affettivo: la più importante combinazione è costituita da un processo di
attribuzione tramite i quali si generano le emozioni:
Si verifica una modificazione core effect e a luogo alla percezione a parte il soggetto di tali
cambiamento
La modificazione del co effetto innesca la ricerca di una causa
Avviene l’attribuzione di questo cambiamento a una causa specifica
Russell chiama questa causa l’oggetto può essere uno stimolo esterno o interno essere il risultato di
un processi psicologici e può essere definito come ciò che l’individuo crede che lo sia facendo
sentire in un certo modo.il processo di attribuzione può essere rapido e automatico oppure può
essere lento e richiedere la partecipazione in processi più complessi e deliberati Tutti gli episodi
emotivi e una particolare categoria che Russell chiama episodi emotivi proto tipici e corrispondono
alle emozioni di base e sono costituiti da:
Un evento antecedente
La percezione delle proprietà affettive dell’antecedente
Un’intensa modificazione del core effect
L’attribuzione della modificazione del core effect
L’elaborazione cognitiva ulteriore dell’oggetto
L’azione verso l’oggetto
L’attivazione di cambiamento a livello fisiologico ed espressivo
L’esperienza emotiva o vissuto soggettivo
Secondo Russell l’emozioni così come indagati dagli approcci teorici tradizionali corrispondono solo
a una tipologia di emozione quelle prototipiche. Nel suo approccio definito come costruzione
psicologica dell’emozione l’emozioni non corrispondono a categorie distinte e la sequenza di eventi
che generano un episodio emotivo è costruita di volta in volta a seconda delle circostanze. Le
diverse componenti individuate possono presentarsi da sole o combinarsi in molti modi diversi
genera fenomeni affettivi natura molto diversa. Nel suo libro l’errore di Cartesio, Damasio espone la
sua teoria fondata sullo studio clinico di pazienti che hanno subito danni generali in seguito a un
ictus a un incidente sullo studio neurologico del cervello. Damasio accoglie le azioni di James
riconoscendogli il merito di aver rivendicato il ruolo decisivo del corpo il funzionamento il sistema
emotivo. DaMasio definisce emozione come l’insieme di cambiamenti degli stati a livello corporeo e
cerebrali innescati da un sistema specifico di strutture neurali che risponde a contenuti specifici
delle percezioni dell’individuo. la percezione innesca modificazioni degli stati del corpo che
includono sia modificazioni fisiologiche degli organi interni non sempre osservabili all’esterno.
Queste risposte conducono alla modificazione della trasmissione dei segnali dal corpo alle aree
cerebrali somatosensoriali.la teoria proposta da Damasio prevede l’esistenza di due tipologie
differenti di emozione: emozioni primarie ed emozioni secondarie. Le emozioni primarie
rappresentano una risposta automatica e stinti agli stimoli esterni e si tratta di una forma parte
partecipazione emotiva che il proprio substrato nel sistema limbico.si concretizza in una serie di
risposte somatiche e coinvolgono i visceri, i muscoli scheletrici, le ghiandole endocrine, il sistema
vascolare e quelle immunitario. Essi sono innescate da induttori primari cioè stimoli innati o appresi
che una volta presenti nell’ambiente automaticamente e obbligatoriamente generano una risposta
somatica. Le emozioni secondarie rappresentano il passo successivo dell’elaborazione
dell’esperienza emotiva cosciente. Damasio descrive il processo fisiologico che porta allo sviluppo di
rappresentazione degli stati somatici che costituisce la base dell’ipotesi del marcatore somatico.
L’amigdala è un’importante struttura di innesco di risposte somatiche a seguito delle percezioni
induttori primari e si associa le caratteristiche dello stimolo con stati corporei attivati dallo stimolo
stesso. L’ipotalamo è uno dei principali centri integrazione dell’encefalo regola molti istinti
fondamentali. Controlla anche le secrezioni ormonali dell’ipofisi una piccola ghiandola situata in
prossimità dell’ipotalamo che svolge un ruolo importante nella riproduzione e nello sviluppo.
Secondo Damasio pensieri e ricordi relativi a stimoli primari costituiscono induttori secondari che
sono controllati dalla corteccia prefrontale ventro-mediale VM. L’associazione tra Stati somatici e
situazioni eventi costituisce il marcatore somatico cioè l’uso di stati somatici. Il marcatori somatici
costituiscono un repertorio frutto dell’apprendimento emotivo che ciascun individuo acquisisce nel
corso della propria esperienza e contengono registrazioni di reazioni emotive determinate
situazioni. L’ipotesi del marcatore somatico si fonda sull’idea che l’emozioni svolgono un ruolo
importante nel determinare il comportamento razionale di presa di decisione l’individuo.
Il marcatore somatico può essere considerato come il modo predisposto dall’evoluzione per
consentire all’uomo di adottare risposte comportamentali agli stimoli ambientali che ne favoriscono
la sopravvivenza: uno strumento automatico che facilita il compito e selezionare opzioni
vantaggiose dal punto di vista biologico. Queste risposte somatiche sono cioè associate alla
rappresentazione anticipata di possibili risultati di una scelta e questa teoria è stata verificata
attraverso IGT . Il paradigma prevede che il soggetto vengano presentati quattro mazzi di carte
scegliendo una carta e il soggetto può di volta in volta vincere o perdere una certa somma di
denaro. All’insaputa del soggetto due mazzi sono vantaggiosi mentre gli altri due sono vantaggiosi.
Il compito termina alla scelta della 100ª carta e risultati indicano che gli individui normali scelgano
un numero maggiore di carte da due mazzi vantaggiosi. Da Masi ha verificato che dopo alcuni
tentativi si è verifica un arousal autonomico cioè anticipatorio che è più alto nel caso in cui il
soggetto si appresti a scegliere da uno dei mezzi vantaggiosi: agirebbe come allarme inconscio che
segnala all’individuo il carattere svantaggioso della scelta prima che tale svantaggio sia
razionalmente determinato.
All’interno della letteratura psicologica sulle emozioni è comune la concezione delle emozioni come
processo multi componenziale. Secondo Scherer il suo modello componente delle emozioni, le
emozioni è un episodio di modificazioni interconnesse sincronizzati dei stati di tutti. Le componenti
del fenomeno emotivo corrispondono ai diversi sistemi di risposta, il processo emotivo
consisterebbe nelle modificazioni, coordinate nel tempo, nello stato di tali sistemi. Seguendo
Scherer si differenziano cinque sistemi o componenti:
La componente cognitiva o appraisal deputata alla valutazione cognitiva della rilevanza di oggetti ed
eventi
La componente di attivazione fisiologica o arousal
La componente motivazionale o di tendenza all’azione che prepara gli organismi agire in modo
adattativo sull’ambiente
La componente espressiva motoria e comprende sistemi di espressione assumendo una funzione
comunicativa di reazioni e intenzioni
La componente esperienziale o Subjective feeling che corrisponde all’esperienza soggettiva interna
all’emozione percepita dal soggetto compie il monitoraggio dello stato interno e dell’interazione
organismo ambiente. A differenza di altri stati affettivi e emozione e definita come un processo con
una durata temporale limitata definita da alcuni secondi.
La prima componente dei processi emotivo è l’attivazione fisiologica che è stata la prima
componente indagata dalle teorie classiche sulle emozioni. L’attivazione dell’organismo si fonda
sull’attività complessa e articolata di sistemi molteplici: il sistema nervoso centrale e il sistema
nervoso autonomo. La ricerca psicologica in questo ambito d’indagine è in continua evoluzione .
La componente fisiologica si compone di una gamma estesa di segnali: sistema nervoso autonomo
si distinguono a livello periferico due principali sezioni efferenti: sistema simpatico sistema
parasimpatico che esercitano azione fisiologica in genere antagonista sugli organi innervati. Le Tita
cis nervoso simpatico comprende risposte fisiologiche coinvolte nell’azione e nella pronta risposta
gli stimoli.si tratta delle risposte combatti e fuggi che preparano il corpo ad affrontare situazioni
di emergenza. Il sistema parasimpatico funziona in modo contrario favorisce il recupero delle forze
riposa e digerisce. Il via segnali relativi all’attivazione del SNA più comunemente utilizzate con
misure della risposta fisiologica in situazioni di attivazione emotiva ci sono frequenza cardiaca e
pressione arteriosa attività elettro dermica e dia o risposta psicogalvanica GRS, frequenza
respiratoria e temperatura della pelle. La frequenza cardiaca misura a distanza temporale tra due
battiti successivi ovvero il numero di battiti al minuto ed è immediata sia il sistema simpatico che
parasimpatico. Misura della sua variabilità dice classico dello studio dei correlati fisiologici delle
emozioni: cambiamenti del HR V sono associati ai cambiamenti nell’emozioni o anche all’attenzione
nei processi cognitivi e in altri fattori psicologici. Negli studi psicologi sulle emozioni l’attività
cardiaca è associata alla dimensione edonica dello stimolo.
Schachter e Singer condussero il loro esperimento innovativo nei primi anni 60 e loro strumenti
valutazione dei fenomeni fisiologici erano limitati. I recenti progressi nella misurazione si sono
nervoso e di altri parti del corpo hanno permesso di esaminare le risposte biologiche coinvolte nelle
emozioni la loro differenziazione in funzione di ogni specifica emozione. Il risultato è che la ricerca
contemporanea mira a una revisione della teoria precedente per cui le risposte fisiologiche sono
associate alle emozioni. tale unitarietà sarebbe poco sostenibile alla luce di evidenze empiriche a
favore di molteplici pattern specifici di attivazione all’interno del sistema nervoso autonomo e del
sue principali componenti: simpatico e parasimpatico tali ossificare il prosieguo nell’analisi delle
relazioni tra attività del SNA ed emozione. In particolare il dibattito contrappone l’ipotesi di
specificità dei correlati fisiologici all’ipotesi secondo cui la risposta fisiologica consiste in
un’attivazione specifica nel quale possibile distinguere gradi intensità mentre la qualità
dell’emozione viene determinata processi di tipo cognitivo. Da un lato a supporto della prima
ipotesi evidenzia empiriche sostengono che esperienze emotive discrete e derivano da pattern
specifici di attività autonomica e dunque orientano gli studi empirici alla ricerca di pattern di
attivazione specifici per ciascuna emozione. nella seconda prospettiva ne misure su parametri
fisiologici assumono il valore di indici o marcatori di processi cognitivi di appraisal accanto a
modificazioni altri sistemi di risposta. Da un lato l’idea sottostante delle modificazioni fisiologiche
come mobilitazione di risorse e come funzioni di ciò che la persona prepara a fare per rispondere
allo stimolo e felicitante, dell’azione necessaria da compiere piuttosto che di una categoria di
emozione. Partendo dal contributo offerta teoria centrale di Cannon, Bard e Papez avanzare
un’ipotesi secondo la quale ipotalamo, talamo anteriore, giro cingolato ippocampo costituisce
centri di controllo dei processi motivi. Il circuito di Papez venne integrato con altre regioni:
amigdala, nuclei del setto, porzione della corteccia fronto orbitaria e porzione dei gangli della base
da MacLean il quale dominò l’insieme di queste strutture con il sistema limbico. Tra le strutture che
fanno parte del sistema limbico un ruolo funzionale e centrale rivestito dall’ipotalamo e dall’
amigdala.
L’ipotalamo è la struttura celebrale che coordina sta un nervoso autonomo SNA regolando lo stato
fisiologico attraverso diverse funzioni all’interno dell’organismo
L’amigdala localizzata nel lobo temporale ha un ruolo importante dell’esperienza delle emozioni
poiché fornisce un collegamento tra percezioni di uno stimolo eccitante e ricordo di quello stimolo
in un secondo di tempo. Le informazioni provenienti dalla periferia dopo aver raggiunto il talamo
passano da questo alla corteccia e dalla corteccia alla menta. La prima via è la più veloce ed è
deputata alla valutazione rapida e immediata the caratteristiche più salienti dello stimolo.si tratta di
un meccanismo imprescindibile per la nostra sopravvivenza poiché questo circuito consente di
approntare le risposte appropriate per reagire a una situazione pericolosa in tempo breve. E
secondo circuito è deputato a una successiva e più accurata valutazione delle caratteristiche dello
stimolo, di attribuzione di significato e di valutazione delle risposte più
appropriata emettere.la scoperta di questo doppio circuito porta a confutare il concetto da tempo
accettato di un sistema limbico in cui affluiscono tutti i segnali sensoriali provenienti dall’esterno
come dall’interno del corpo. la seconda componente che prendiamo in considerazione a
valutazione del antecedente emotivo. Secondo Lazarus ciò che determina l’inizio dell’esperienza
emotiva è un processo di valutazione cognitiva attraverso cui gli eventi esterni sono trasformati in
qualcosa di rilevante e significativo per l’individuo ed è il significato attribuito agli eventi a dare
forma alle emozioni ed è possibile differenziare tre diversi stadi all’interno ai processi di valutazione:
Valutazione primaria in modo in cui una situazione vengono valutati in funzione del grado di
rilevanza
Valutazione secondaria valutazione che l’organismo compie rispetto alle proprie capacità capacità di
fronteggiare
Il coping consiste nella modalità attraverso cui l’organismo cerca di far fronte alla situazione o
evento che provoca stress
Il processo di valutazione cognitiva di una situazione avviene in funzione di alcuni criteri di
valutazione: la differenziazione degli stati emotivi a luogo in funzione della configurazione degli esiti
della valutazione per ciascuno dei tali criteri. Lazarus ha associato le emozioni a temi relazionali
centrali che rappresentano particolari profili o configurazioni di Esiti relativi ai criteri di appraisal.
Secondo Lazarus è necessario considerare sia le dimensioni di valutazione cognitiva e il modo in cui
esso possa essere organizzate e combinate strutture significato per dare vita esperienze emotive
diverse. All’interno del processo di valutazione dello stimolo e delle dimensioni in cui esso articola
Scherer proposta un sistema di valutazione delle circostanti attivanti costituito da cinque controlli
valutazione dello stimolo:
Novità il soggetto valuta il grado di novità dell’omo di congruenza o incongruenza rispetto alle
proprie aspettative. Le novità dello stimolo sollecita una risposta di orientamento
Piacevolezza o spiacevolezza intrinseca: l’individuo valuta la valenza edonica dello stimolo in quanto
fonte di piacere o disagio si è valutato come piacevole si produrranno reazioni emotive di benessere
se spiacevole individui risposte emozionali negative
Pertinenza rispetto agli scopi e bisogni del soggetto: l’individuo procede a valutare se lo stimolo o
l’evento facilita o ostacola il raggiungimento di uno scopo o il soddisfacimento di un bisogno
Coping o capacità di far fronte allo stimolo: la valutazione da parte dell’individuo delle proprie
capacità a far fronte all’antecedente emotivo e alle sue congruenze
Compatibilità con le norme sociali e l’immagine di sé: l’individuo procede valutare lo stimolo
confrontandolo con standard interni quali l’immagine di sé ed esterni come le norme le aspettative
del proprio gruppo sociale.
Il campo neuro scientifico si sostiene oggi la più generale articolazione del processi di valutazione
cognitiva in un appraisal primario è un appraisal secondario. Questo è estinzione sottolinea il grado
di complessità differente che i processi valutazione può assumere il primo tipo di valutazione è
rapida e immediata ed è finalizzata processamento della rilevanza e delle caratteristiche più salienti
dello stimolo. L’appraisal l’anello elementare riguarderebbe stimoli semplici intrinsecamente positivi
o nocivi innati o appresi. L’evento è immediatamente confrontato con la situazione attivante tipica
per una specifica emozione e nei consegue un’immediata attivazione di risposte fisiologiche e
comportamentali tipiche per quell’ emozione. Le emozioni si manifestano all’esterno tramite
specifiche e precise configurazioni espressivo motorie. multi modalità: la capacità dell’individuo di
esprimere uno stato emotivo attraverso i sistemi espressivi molteplici. non tutti questi sistemi
hanno la stessa efficacia comunicativa: è stato dimostrato che il volto costituisce la regione più
importante è il canale privilegiato per la manifestazione delle emozioni. Molti degli studi sulle
espressioni facciali sono stati condotte all’interno delle teorie delle emozioni discrete o
evoluzioniste che hanno cercato di verificare i propri assunto di università delle emozioni base
attraverso lo studio dell’università delle espressioni facciali delle emozioni. Secondo questa tesi
esistono configurazioni nuovamente facciali innate cioè tesi innati e universali che differenziano
ciascuna emozione di base. L’idea di universalità si opponeva ai precedenti studi che secondo
l’approccio culturale sostenevano il carattere appreso dalle espressioni facciali e le variazioni tra le
diverse culture il comportamento espressivo appunto l’ipotesi dell’esistenza espressioni facciali
universali fu confermata da numerose ricerche transculturali condotte da molti autori che mostrano
come le espressioni facciali proto Icke venissero riconosciute da parte di soggetti a appartenenti a
culture molto diverse culture occidentali. Nel tentativo risolve la contraddizione tra l’aspetto di
universalità delle espressioni facciali da un lato con le variazioni culturali registrate dall’altra, Ekman
propose la teoria neuro culturalista ogni emozione di base è caratterizzata da un programma
facciale cioè da attivazione certa configurazione dei muscoli facciali su base innata. una volta citata
una certa emozione si ha la concomitante attivazione di questo programma di movimenti facciali
che è codificato a livello neuronale del responsabile dell’attivazione e sistema nervoso centrale,
autonomo ed endocrino. il primo fattore della teoria sottolinea il carattere universale, innato e in
variabile dell’espressioni facciali associate a una certa emozione. Il secondo fattore è di natura
culturale e cognitiva consiste nelle cosiddette display Rules o regole di esibizione che corrisponde al
meccanismi a presi nel processo di socializzazione. Le espressioni facciali si possono differenziare in
due concezioni diverse:
Molare o globale considera le espressioni facciali delle emozioni con quali configurazioni di
movimenti muscolari fisse distinte specifiche per ciascuna emozione di base controllate programmi
neuro motori innati, questo approccio fu sostenuto da Ekman che avrò un complesso sistema di
codifica e analisi del comportamento facciale denominato facial action coding system FACS che
costituisce il principale sistema per l’analisi micro litica dei movimenti facciali. Ettaro un secondo
livello di analisi il micro anali Tycho Ekman poi individuato quale unità di azioni e quali combinazioni
costituiscono le configurazioni facciali specifiche prototipiche di ciascun emozione di base EMFACS.
L’approccio alternativo detto molecolare o dinamico considera l’espressione facciali come la
risultante del progressivo processo di valutazione cognitiva dello stimolo.in questa prospettiva si
mira all’analisi dinamica delle modificazioni facciali come indicatori del processo di
appraisal.Secondo la prospettiva emotiva l’espressione facciali hanno valore emotivo perché esse
sono la manifestazione immediata spontanea volontaria dell’emozioni.la prospettiva emotiva è
stata sostenuta dai teorici delle emozioni discrete come Ekman e Izard che hanno sottolineato il
carattere innato e universale dell’espressioni facciali considerate come la via regia per
la manifestazione.ci tratta di un ipotesi di isomorfismo: ciascuna emozione è caratterizzata da un
programma facciale da una configurazione specifica di movimenti muscolari. Secondo la prospettiva
comunicativa sostenuta da Fridlund e la sua teoria dell’ecologia comportamentale le espressioni
facciali hanno in primis una funzione comunicativa perché manifestano le intenzioni del soggetto.
Un’altra proprietà delle emozioni è che essi sono motivazioni per il comportamento cioè includono
tendenze all’azione. Interdipendenza tra emozione sistema motivazionale è stata considerata dalle
teorie evoluzioniste secondo cui l’emozioni svolgono una funzione centrale nell’adattamento
dell’organismo all’ambiente ed essendo coinvolte nell’esecuzione dei piani di azione diretti alla
salvaguardia della sopravvivenza dell’individuo. La relazione tra emozioni e tendenze d’azione è
stata sottolineata da alcuni autori all’interno delle teorie dell’ appraisal. L’autore a cui si deve
l’attenzione al ruolo dell’azione nel processo emotivo è Frijda le emozioni possono essere
differenziate a base a specifici cambiamenti della prontezza all’azione e risposta ai eventi rilevanti
per gli interessi. Frijda l’emozioni possono essere differenziati in base a specifici cambiamenti della
prontezza all’azione e risposta eventi rilevanti per gli interessi dell’individuo. Le tendenze o
predisposizione all’azione sono sentite come impulsi come spinte ad agire in un certo modo anche
se non è detto che si traducono sempre in azione manifeste e possono anche includere azioni
mentali che operano solo a livello dei nostri pensieri. Secondo Frijda Gli Stati prontezza d’azione
costituiscono il cuore delle emozioni: hanno origine dalla valutazione elemento od oggetto come
rilevante per gli interessi e l’individuo: l’interesse e il coinvolgimento sono alla base della possibilità
di provare qualsiasi tipo di emozione: l’individuo deve essere toccato interessato e coinvolto dallo
stimolo affinché insorga un’esperienza emotiva. Ha individuato quattro proprietà che caratterizzano
gli Stati di preparazione all’azione: la prima si riferisce al fatto che si riguardano un oggetto o evento
specifico la seconda proprietà è la finalità: la formulazione generale secondo cui gli stimoli emotivi
eccitano reazioni o comportamenti è insufficiente; la terza è la precedenza nel controllo dell’azione
e dell’attenzione cioè lo stimolo emotivo dell’azione a esso collegata assumono il carattere di
priorità rispetto a altri stimoli o attività dell’organismo in corso; la quarta proprietà sedia del
comportamento: la coordinazione temporale delle reazioni, la forza esercitata è il grado di
partecipazione del corpo nelle azioni stesso stessa.
L’ultima componente riguarda l’esperienza soggettiva o vissuto interno cioè l’emozione percepita
dal soggetto stesso cioè il sentimento. Scherer lo definisce come la rappresentazione cognitiva
soggettiva che riflette la propria esperienza unica di cambiamenti a livello mentale e corporeo
quando ci si confronta con un particolare evento.si intuisce la differenza rispetto ai sistemi di
risposta presi in considerazione precedentemente, attivazione fisiologica e comportamento
espressivo: è necessario passare dalla autovalutazione compiuta da ciascun soggetto. Secondo
Scherer è utile ricorrere allo studio di quelle di distinzione tra tipi di emozione e tipi di processi
emotivi che sono stati considerati importanti da generare diverse parole ed espressioni per
comunicarle. Questo campo di ricerca si è tradotto nella possibilità di trovare una struttura
concettuale in grado di descrivere e comprendere tutti i tipi di esperienze emotive: la possibilità di
sovrapporre una mappa sul campo semantico complesso suonato delle emozioni. Le mappe
proposte diverse ricercatori si differenziano in due tipologie: categoria e riflette la concezione delle
emozioni come categorie di sintesi separate si riferiscono a elenchi di etichette che corrispondono
diversi emotivi principalmente di base; la seconda tipologia comprende i modelli dimensionali della
struttura delle esperienze emotiva. Il primo autore a proporre una concezione dimensionale del
vissuto soggettivo fu Wundt che concepì esperienza soggettiva come uno spazio tre dimensioni:
valenza edonica cioè piacevole contro spiacevole; attivazione cioè eccitazione contro calma; e
tensione cioè tensione contro rilassamento. Wundt riteneva che il vissuto soggettivo co variasse
commi misure di attivazione fisiologica. L’intuizione ebbe impatto e fu ripresa da modelli successivi
e più attuali. Per esempio quello circonflesso di Russell dove le diverse emozioni sono rappresentati
appunti disposti in modo non casuale nello spazio ma lungo una circonferenza i termini emotivi
sono organizzati su due assi: quello orizzontale cioè valenza edonica cioè il carattere di piacevolezza
e spiacevolezza di un certo stato emotivo. I termini emotivi con valenza positiva e negativa variano
in base a livello di attivazione che implicano l’attivazione costituisce, il secondo asse è quello
verticale nel modello e ogni concetto può essere descritto come la combinazione tra determinati
livelli dei due assi. I concetti emotivi sono disposti in un ordine circolare. All’interno dello studio sui
termini utilizzati dalle persone per nominare e descrivere le proprie e altrui esperienze emotive ci si
accorse della diversità che insiste nella descrizione delle emozioni all’interno di culture diverso. I
tedeschi parlano di Schadenfreude: un sentimento di piacere di fronte alle difficoltà altrui; i
giapponesi hagaii una sensazione di mal cuore accompagnata da vulnerabilità e frustrazione o amæ
si riferisce a uno stato piacevole di dipendenza che l’individuo ricerca nell’interazione con gli altri;
Tahiti si parla di Musu un sentimento di risultanza di fronte a richieste e ragionevoli da parte
dei genitori. La specifica culturale delle emozioni si può spiegare quale risultato della diversità con
cui individui appartenenti a culture diverse valutano interpretano gli eventi.se gli individui di culture
diverse valutano in modo diverso uno stesso evento proveranno emozioni diverse: la cultura
costituisce una griglia interpretativa generale della realtà che fornisce all’individuo un insieme di
significati di rappresentazioni nonché una gamma di norme e di valori. Animazione umani non sono
né meccanismi incontrollabili ma risulta essere un’esperienza intenzionalmente controllabile.
La regolazione emotiva è stata definita come il processo attraverso cui individui sono in grado di
influenzare quali emozioni provano, quando e come l’sperimentano e le esprimono. Nonostante
tale processo sia presente nella vita quotidiana la ricerca sull’emozioni a focalizzato attenzione sulle
strategie di regolarizzazione.ne ha sottolineato l’importanza nei ruoli di strategie di COPING
intrapsichico nella gestione di emozione di fronte intensità e nel mantenimento del benessere e
della salute dell’individuo virgola dall’altro in termini di regolazione interindividuale e
dell’interazione con gli altri. Alcuni ricerche hanno sottolineato come strategie cognitive possono
ridurre lo stress derivante dalle emozioni negative e produrre benessere psicologico. La Stanford
university hanno preso in esame la differenziazione di strategie di regolazione concezione
sottostante a tali studi è il modello sul processo di generazione dell’emozione a Firenze alle teorie
dell’appraisal che vede l’emozione iniziale da una valutazione cognitiva dell’antecedente. Il processo
emotivo innesca un set di coordinato di tendenze di risposta cioè modificazione risposte in diversi
sistemi e all’organismo: sistemi fisiologico e espressivo comportamentale ed esperienziale.
Il modello suggerisce che il processo di regolazione passa attraverso due tipologie di strategie
differenti. Secondo Gross le risposte emotive possono essere modulate in modi diversi: le emozioni
è un processo che si dispiega nel tempo ed è possibile distinguere tra diverse strategie di
regolazione sulla bassa e il momento in cui hanno impatto all’interno del processo generativo.
Esisterebbero strategie di controllo focalizzate sull’antecedente. Le prime fanno riferimento a
processi che intervengono prima che i sistemi di risposta sono stati attivati abbiano prodotto
cambiamenti nel comportamento. Comprendono strategie:
La selezione della situazione
I tentativi di modificare la situazione
Lo spostamento dell’attenzione
Il cambiamento cognitivo cioè la rivalutazione o reinterpretazione della situazione in cui ci si trova.
Le seconde riguardano le strategie che intervengono quando rimozione è in atto quando le risposte
sono state attivate e comprendono strategie di modulazione della risposta. In uno studio
sperimentale i soggetti minori sottoposti a filmati in grado di indurre disgusto l’autore si è proposto
di esaminare tipologie strategie verificando assunti sopra esposti .la ricerca verificato come le
suddette strategie comportino conseguenze diverse in termini di risposte emotiva espressiva
fisiologica ed esperienziale. Risultati hanno dimostrato come la rivalutazione cognitiva che
appartiene a strategie focalizzate sull’antecedente sia in grado di modificare il susseguente discorso
emotivo riducendo le componenti espressive, il vissuto soggettivo al disgusto. L’inibizione o sovra e
pensione interviene attenuando l’espressione emotiva ma non vissuto esperienziale. La regolazione
interindividuale riguarda il modo in cui le emozioni e le loro espressione regolano le interazioni in
modo in cui le emozioni sono regolate nelle interazioni. Riguardo la presenza della regolazione
all’interno delle interazioni espressioni costituiscono atti comunicativi: gli individui utilizzano
comportamenti espressivi per raggiungere uno scopo, ottenere attenzione, segnalare un’emozione.

LA PERSONALITÀ

I teorici psicodinamici della personalità ritengono che l’errore illustri una delle modalità con
cui il comportamento viene simulato da forze interne della personalità di cui non siamo
consapevoli. Le teorie si analitiche sono fondate solide che la personalità siamo motivate
da farsi conflitti interni di cui le persone hanno poca consapevolezza o controllo. e più
importante autore e l’approccio psicodinamico fu Freud diede origine alla sua teoria nel
novecento e credeva che l’esperienza conscia fosse l’apice della nostra struttura
psicologica e delle nostre esperienze. Freud pensava gran parte del comportamento fosse
motivato dall’inconscio cioè un’istanza della personalità di cui l’individuo non è
consapevole. Come la massa nascosta di un iceberg: le memorie, la coscienza, le
convinzioni sentimenti dell’inconscio superano la quantità di informazioni di cui siamo
consapevoli. Freud sosteneva che per conoscere la personalità fosse necessario svelare
ciò che c’è nell’inconscio. L’inconscio è una maschera di significato il materiale che
conserva. È necessario al fine interpretare le chiavi dell’inconscio capire i processi inconsci
che dirigono il comportamento a essere interpretato come rivelatore dei desideri sessuali
inconsci di chi parla. Per Freud la nostra personalità è determinata dall’inconscio: una
piccola parte dell’inconscio è costituita dal pre inconscio e contiene il materiale non
minaccioso e riportabile a livello di conscio. Nel profondo dell’inconscio ci sono forze
istintive cioè desideri, le voglie, esigenze e i bisogni nascosti alla consapevolezza, a causa
dei conflitti e del dolore che potrebbe potrebbero causare se fossero parte della vita
quotidiana. per descrivere la struttura della personalità Freud ha sviluppato una complessa
teoria che sostiene che la personalità sia composta da tre istanze separate ma integrate:
es, io e super io. Proponeva che le tre strutture fossero rappresentate graficamente per
mostrare come sia in relazione con il conscio e l’inconscio. Freud descrive le tre
componenti della personalità come strutture fisiche reali esiste
un nervoso.ma rappresentano delle concezioni astratte di un modello generale di
personalità che descrive in interazioni di forze che motivano il comportamento. L’es è la
parte della personalità innata, pura non organizzata, è impegnata a ridurre la tensione
creata dalle forze primitive collegate a fame, sesso, aggressione e impulsi irrazionali.
Opera in accordo con il principio del piacere: il cui scopo è immediata riduzione della
tensione e la massimizzazione della soddisfazione.
L’Io lotta per bilanciare i desideri e l’essere con la realtà del mondo oggettivo esterno,
opera in accordo con il principio dei realtà in cui l’energia estintiva è repressa per
mantenere la sicurezza dell’individuo e aiutare l’integrazione della persona nella società.
Il super io rappresenta il bene e il male nella società di come viene insegnato in mostrato
da genitori insegnanti e altre persone significative per il soggetto. A due componenti la
coscienza è l’ideale dell’io. La coscienza ci evita di avere un comportamento immorale
facendoci sentire in colpa se commettessimo qualcosa di sbagliato mentre l’ideale dell’io
rappresenta la persona perfetta che vorremmo essere e ci motiva ciò che è
moralmente corretto. Il superiore ci aiuta controllare gli impulsi che vengono dall’ es
rendendo il nostro comportamento meno egoista e più virtuoso.
Freud ci ha fornito una prospettiva di come si sviluppa la personalità degli individui
attraverso una serie di stadi. La sequenza spiega come le esperienze di difficoltà
verificatesi durante uno stadio particolare dell’infanzia possono predire caratteristiche
specifiche della personalità adulta. primo stadio sviluppo:
 FASE ORALE→ la bocca del bambino è il punto focale del piacere durante i primi 12 18
mesi il bambino succhia mette in bocca e morde qualsiasi cosa riesca a passare dalla
bocca. Per Freud questo comportamento indica che la bocca è il luogo primario di una
specie piacere sessuale e che lo svezzamento rappresenta il conflitto durante lo
stadio orale. La fissazione si riferisce ai conflitti alle preoccupazioni che persistono oltre il
livello di sviluppo in cui sono accaduti.
 LA FASE ANALE→ avviene dai 12 18 mesi fino ai tre anni la fonte principale di piacere
cambia alla regione anale i bambini ottengono molto piacere sia dalla ritenzione sia
dell’esposizione delle feci.
 LA FASE FALLICA→ ha circa tre anni quando c’è un altro grosso cambiamento nella fonte
principale di piacere del bambino l’interesse si focalizza sui genitali e sul piacere che deriva
dal titillarli. Secondo Freud e anche la fase in cui si verifica il conflitto edipico: i bambini si
focalizzano sui propri genitali diventando evidenti e differenzi anatomiche tra maschi e
femmine .il bambino incomincia ad avere interesse sessuale verso la madre e vedere il
padre come un rivale. L’identificazione la volontà di essere più possibile con un’altra
persona imitandone il comportamento ed adottando delle convinzioni ed valori simili.
 Attorno ai 5-6 anni i bambini vanno verso LA FASE DI LATENZA che dura fino alla pubertà
durante questo periodo gli interessi sessuali si assopiscono poi durante l’adolescenza le
sensazioni sessuali emergono caratterizzando
 l’inizio dello stadio finale LA FASE GENITALE che si estende fino alla morte. Gli sforzi di
Freud per descrivere teorizzare le dinamiche sulla base della personalità esso sviluppo
erano motivati da problemi molto pratici a cui i suoi pazienti dovevano tener testa nel far
fronte all’angoscia: esperienza emotiva e negativa.
Secondo Fra l’angoscia il segnale pericoloso e inviato all’io: Può nascere da paure reali
ma anche di angoscia nevrotica in cui impulsi sono provenienti dall’es e minacciano di
rompere e diventare incontrollabili. Freud ritiene che le persone sviluppino una gamma di
meccanismi di difesa per fronteggiarla. I meccanismi di difesa sono strategie inconsce
utilizzate per ridurre l’angoscia nascondendone la fonte a se stessi agli altri. La rimozione è
inaccettabile piacevole e viene rispedito nell’inconscio ed è il metodo più diretto per far
fronte all’angoscia, l’individuo lo ignora.se la rimozione non funziona nel tentativo di teneva
l’angoscia possono essere utilizzati altri meccanismi di difesa. Freud con la figlia formulò
una lista di potenziali meccanismi di difesa. Secondo la teoria di Freud tutti noi utilizziamo
meccanismi di difesa che possono servire a proteggerci da informazioni spiacevoli: quando
li utilizziamo usiamo una grande quantità di energia psichica per nascondere e rincarare
impulsi in accettabili rendendo difficile gestione della quotidianità. In alcuni casi tutto questo
sfocia in un disturbo mentale prodotto dall’angoscia che Freud chiamò nevrosi. La teoria di
Freud ha avuto un impatto su psicologia e uno ce l’ha filosofia e sulla letteratura
occidentale: le idee dell’inconscio meccanismi di difesa e radici dell’infanzia dei problemi
psicologici dei adulti sono accettati da molti. L’enfasi di Freud sull’inconscio è stata
supportata da ricerche correnti sui sogni e sulla memoria implicita. Gli psicologi della
personalità hanno rivolto critiche rilevanti contro la teoria freudiana: la mancanza di
convincenti dati scientifici che la supportino. Lo studio dei singoli sembri di supporto
mancano prove conclusive che mostrano la personalità e strutturata e opera secondo le
linee tracciate a Freud. Ed è dovuto al fatto che il concetto di personalità di Freud è
costruito su concetti astratti non osservabili. la natura vaga dalla teoria di Freud rende
difficile prevedere che modo certe difficoltà di sviluppo si presentiranno nell’adulto. Freud
può essere criticato perché sembra che consideri le donne inferiori gli uomini sostenendo
che le donne abbiano un super io minore rispetto agli uomini e desiderano essere uomini.
Freud fece osservazioni e ricavò la sua teoria dallo studio di una popolazione imitata.
La sua teoria era basata su donne austriache di alta borghesia vissuta nel periodo del
primo novecento un importante sviluppo della teorizzazione di Freud è stato il lavoro fatto
da una serie di successori che furono formati sulle basi della teoria tradizionale ma poi nei
rigettarono alcuni punti principali.

Psicoanalisti neofreudiani ponevano un’enfasi maggiore di Freud sulle funzioni dell’io sostenendo
che ha più controllo di quello che ha l’es nell’attività quotidiane e un’enfasi minore sul sesso come
forza trainante nella vita delle persone. Jung rifiutò la nozione di importanza primaria delle spinte
sessuali inconsce.si concentrò sulle spinte primitive dell’inconscio in maniera positiva sostenendo
che le persone sono dotate di un inconscio collettivo: un insieme comune di idee, sentimenti,
immagini e simboli che vengono ereditati dai genitori dall’intera razza umana e anche dagli antenati
animali non umani lontano dal passato. Jung andò oltre dicendo che l’inconscio collettivo contiene
anche gli archetipi cioè rappresentazione simboliche universali di un particolare persona. Jung
sosteneva che gli uomini abbiano un archetipo femminile inconscio che influenza il loro
comportamento mentre le donne vengono condizionate da un archetipo maschile. Adler
considerava fuori luogo l’enfasi della teoria di Freud sui bisogni sessuali: riteneva che la principale
motivazione umana fosse la lotta per la superiorità come una ricerca finalizzata di raggiungimento
del miglioramento individuale alla ricerca della perfezione; utilizzo il termine complesso di
inferiorità per descrivere delle situazioni in cui gli adulti non sono stati in grado di superare il
sentimento di inferiorità sviluppato da bambini. Le prime relazioni sociali con i genitori
condizionano lo sviluppo di modalità attraverso cui i bambini saranno in grado di liberarsi del
sentimento di inferiorità e orientarsi verso il raggiungimento di scopi socialmente più utili. altri
neofreudiani sono: Eriksson, Anna Freud e Karen Horney che si focalizzarono meno di Freud sulle
spinte sessuali aggressive innate concentrandosi su fattori sociali e culturali che sanno dietro la
personalità. Horney fu una delle prime psicologhe a farsi paladina dei problemi delle donne:
sosteneva che la personalità si sviluppa in termini di relazioni sociali e dipende dalle relazioni
genitori figli da quanto siano stati soddisfatti i bisogni da bambini. Fu anche una delle prime
sottolineare l’importanza dei fattori culturali nella determinazione della personalità. Gli psicologi
della personalità hanno sviluppato un modello di personalità noto come teoria dei tratti. I tratti
sono delle dimensioni permanenti di caratteristiche della personalità che differenziano gli individui.
I teorici ritratti propongono che tutti possiedono dei tratti che varia il grado con cui un tratto si
applica a una persona e che tale grado possa essere quantificato.al Port si mise a studiare un
dizionario ricavò 18.000 vocaboli. Alford propone tre essenziali categorie: maggiore centrale e
secondaria. Un tratto maggiore è una caratteristica singola che guida gran parte delle attività di
una persona.il gruppo centrale costituiscono un nucleo della persona e sono non onestà o la
socievolezza e rappresentano i caratteristiche principali di un individuo. I tratti secondari
rappresentano caratteristiche che influiscono sul comportamento di un numero inferiore di
situazioni e sono meno influenti. I tratti primari sono stati centrati sono tecnica statistica nota come
analisi fattoriale che è un metodo per riassumere le relazioni tra un ampio numero di variabili in una
quantità più piccola di modelli generali. Utilizzando l’analisi fattoriali lo psicologo Cartell sostenne
che sono 16 le coppie di tratti fondamentali che rappresentano le dimensioni di basi della
personalità. Sviluppò un questionario dei 16 fattori personalità, una misura del fornisce punteggi
per ogni tratto fondamentale. un altro teorico dei tratti Eysenk utilizzò le analisi fattoriale per
identificare dei modelli di tratti ma arrivano a conclusione diversa sulla rottura della personalità
infatti trovò che la personalità avrebbe potuto essere descritta in termini di soli tre dimensioni
principali: estroversione, nevroticismo e psicoticismo .l’estroversione è collegata a grado di
socievolezza, la dimensione, il nevroticismo riguarda la stabilità emotiva e lo psicotici Smau si
riferisce al grado di distorsione della realtà. La teoria dei tratti più influente sostiene che cinque
ampi fattori sia nel nucleo della personalità: apertura mentale, coscienziosità, nevroticismo chiamati
i big five. La serie dei tratti ha molti virtù: fornire una spiegazione chiara e lineare della coerenza del
comportamento delle persone. I tratti ci permettono di comparare una persona con un’altra.
La teoria dei tratti avuto un’influenza importante nello sviluppo di molti utili misure di personalità.
le teorie dei tratti presentano gli aspetti critici: rimaniamo con poco più che Uni etichetta o
descrizione di personalità piuttosto che una spiegazione da comportamento. L’approccio
psicodinamico si concentrano sull’interno della persona ma le teorie dell’apprendimento si
focalizzano sull’esterno della persona persona. Per un teorico dell’apprendimento la personalità è la
somma di risposte imparate dall’ambiente esterno. Secondo il teorico dell’apprendimento Skinner la
personalità è una raccolta di modelli di comportamento appresi. Analogie nelle risposte in situazioni
diverse sono provocate da modelli simili di rinforzo che sono stati ricevuti in tali situazioni nel
passato. Teorici e l’apprendimento come Skinner sono meno interessati alla coerenza del
comportamento nelle diverse situazioni piuttosto che ai modi per modificare un comportamento. le
persone sono modificabili attraverso i processi di apprendimento di nuovi modelli di
comportamento. Non tutte le teorie dell’apprendimento hanno una visione ristretta da rifiutare
l’importanza ciò che è dentro una persona focalizzandosi solamente sul fuori l’approccio socio
cognitivo enfatizza l’influenza delle cognizioni di un individuo nel determinare la personalità.
Secondo bandura uno dei principali sostenitori di questo punto di vista individui sono in grado di
prevedere il risultati certi comportamenti in una situazione senza doverli portarli
a termine.si verifica attraverso i meccanismo dell’apprendimento per osservazione. Bandura
apostrofa infatti sul ruolo giocato dall’auto efficacia cioè il credere nelle proprie capacità: l’auto
efficacia è la radice della fiducia che le persone ripongono nelle proprie abilità di portare a termine
un determinato comportamento o di raggiungere un risultato desiderato. Per sviluppare l’auto
efficacia un modo è quello di prestare molta attenzione ai nostri precedenti successi e fallimenti.
Confrontando con gli altri teorie apprendimento approccio socio cognitivo si estingue parentesi
posta reciprocità degli individui e il loro ambiente: l’ambiente influenza in modo un direzionale la
personalità ma anche il comportamento e la personalità degli individui facciano da feedback e
modificano l’ambiente. La posizione Walter Mischel considera la personalità soggetta a variabilità in
funzione della situazione che si sta vivendo: la personalità non può essere valutata senza tenere in
considerazione il contesto in cui ogni individuo si trova. Propone un sistema di elaborazione
cognitivo affettivo ritenendo che pensieri ed emozioni degli individui determinano loro reazioni
situazioni particolari. La personalità sarebbe il risultato dell’influenza sul comportamento delle
esperienze precedentemente vissute in situazioni diverse. Il nostro comportamento riflette il modo
in cui vediamo noi stessi il modo in cui valutiamo varie parti della nostra personalità: l’autostima chi
è la componente della personalità che comprende la nostra autovalutazione positive e negative.
L’autostima a forti componenti culturali: avere una armonia razionale e più importante per i dossi
nelle culture asiatiche che nella società individualistiche occidentali. I teorici l’apprendimento delle
tradizionali come Skinner sono stati accusati di semplificare eccessivamente la loro personalità a un
livello tale che il concetto diventa senza senso agli occhi dei loro critici la riduzione del
comportamento natali di stimoli nelle risposte lascia praticare ai comportamenti una forma in
realistica e inadeguata di scienza.
Alcune lingue critiche sono state smorzate dagli approcci socio cognitivi che tengono in
considerazione il ruolo dei processi cognitivi nella personalità. Le teorie dell’apprendimento
tendono a condividere una visione del comportamento umano altamente deterministica
sostenendo che il comportamento sia formato da forze che sono aldilà del controllo dell’individuo.
Nella teoria psicoanalitica in quella dei tratti la fiducia che la teoria apprendimento ripone nei
principi deterministici toglie enfasi all’abilità delle persone di avere un controllo sulla propria vita.
Gli approcci big Ici e evoluzionisti della personalità suggeriscono che i componenti importanti della
personalità sono influenzati dalla nostra eredità genetica. I ricercatori che utilizzano gli approcci
biologici e evoluzionisti sostengono che personalità sia determinata da combinazioni particolari di
geni. L’importanza ai fattori genetici della personalità è stata illustrata agli studi sui gemelli. È
sempre più chiaro che le radici della personalità adulta emergono nei primi periodi di vita: i bambini
nascono con temperamento particolare una disposizione di base innata: il temperamento
comprende varie dimensioni inclusi a livello di attività generale e l’umore. I geni e l’ambiente non
lavorano mai isolati: è impossibile separare i fattori genetici da quelli ambientali anche se sono
scoperti più geni che sarebbero collegati a specifiche caratteristiche di personalità, il patrimonio
genetico non può essere considerato come il solo fattore che determina personalità sulla totalità. Le
caratteristiche determinate possono non esprimersi se non vengono stimolate da esperienze
mentali particolari. Un numero sempre maggiori di teorici della personalità stanno tenendo in
considerazione in fattori biologici ed evoluzionisti infatti non c’è una teoria unificata e completa che
ritenga tali fattori ampiamente accettati ma è chiaro come certi tratti personalità abbiano
componenti genetiche e che eredità e ambienti interagiscono nel determinare personalità
caratteristica di un individuo. Secondo le teorie umanistiche tutti gli approcci alla personalità
condividono un fraintendimento di base nella loro visione di natura umana invece vedere persone
come controllate da forze invisibili inconsce un insieme stabili dei tratti gli approcci umanistici
enfatizzano gli aspetti positivi i di base delle persone e la loro tendenza a raggiungere i livelli più alti
di funzionamento. Il sostenitore principale è il punto di vista umanistico è Carl Rogers insieme ad
altri teorici umanistici come Maslow ritiene che tutte le persone abbiano fondamentale bisogno di
autorealizzazione cioè uno stato di auto completamento in cui le persone realizzano i propri
potenziali più alti ciascuno a modo proprio. Sostiene che le persone sviluppino un sogno di
considerazione positiva che riflette il desiderio di essere amati e rispettati e noi cresciamo
dipendenti da loro. Cominciamo a vedere e a giudicare noi si si attraversa gli occhi e gli altri
riferendoci ai loro valori e ci preoccupiamo di cosa pensano noi noi. Secondo Rogers è una
conseguenza del dare importanza alle opinioni altrui e che può esserci un conflitto tra quelle che
sono le esperienze ideali e i concetti e le impressioni proprie. se le discrepanze sono minori lo sono
anche le conseguenze. Rogers sostiene che un modo per superare la discrepanza tra l’esperienza il
concetto di sé sia avere un’accettazione positiva incondizionata dall’altra persona. L’accettazione
positiva incondizionata fa riferimento alla attitudine di accettazione rispetto alla parte
dell’osservatore non importa cosa una persona di caccia questa accettazione dà alle persone la
possibilità di evolvere e crescere cognitivamente sia emotivamente sviluppare un concetto asse più
realistico. Le teorie umanistiche sostengono un importanza di fornire alle persone una accettazione
positiva incondizionata, le stesse teorie non hanno goduto di tale accettazione. I critici si sono
concentrati sulla difficoltà e verificare le assunzioni di base dell’approccio, come sulla questione se
l’accettazione positiva incondizionata portai un migliore aggiustamento della personalità. Gli
approcci umanistici sono stati criticati anche per l’assunzione che le persone siano buone e
importanti per utilizzo di valori non scientifiche che hanno portato alla costruzione di teorie pseudo
scientifiche.
I teorici dovettero far fronte ai problemi ai terminali tratti più critici importanti, gli psicologi
interessati alla valutazione della personalità devono essere in grado di definire i modi più
significativi di discriminare tra le personalità di individui diversi. Per farlo utilizzano test psicologici
cioè i suoi standard ideate per valutare obiettivamente comportamento e con questi risultati posso
aiutare persone a prendere delle decisioni sulla loro vita e a comprendere di più se stessi. Come le
valutazioni intellettive che cercano di misurare intelligenza tutti i tasse psicologici devono avere
attendibilità e validità. L’attendibilità si riferisce alla ripetibilità della misura di un test: se un tasso
attendibile produce lo stesso risultato ogni volta che viene somministrato a una particolare persona
gruppo, i test non attendibili danno i risultati diversi tutte le volte che sono somministrati. Per poter
trarre conclusioni significativi di tasse devono essere validi. I tassi hanno validità quando misurano
ciò per cui sono stati progettati. I test psicologici sono basati sui valori normativi misurano i
riferimento dei prestazione al test e permettono di comprare il punteggio di una persona con i
punteggio di altri che hanno fatto lo stesso test. L’entusiasmo della politica può incontrare
l’obiettività della scienza quando si stabiliscono valori normativi dei test.si è sviluppata una
controversia nazionale attorno alla questione se debbano essere stabiliti valori differenti per
persone dei gruppi razziali ed etnici diversi.in discussione è ilm GATB istituito dal ministero del
lavoro degli Stati Uniti è un test che misura un’ampia gamma di abilità dalla coordinazione occhio
umano alla competenza della lettura.il problema che è simulato e la controversia è che gli americani
e gli ispanici tendono ad avere al test punteggi più bassi in media degli individui di altri gruppi etnici.
i punteggi più bassi sono dovuti a una mancanza di precedenti esperienze significative e
opportunità di lavoro per promuovere l’assunzione di persone appartenenti a gruppi razziali
minoritari il governo sviluppò un set separato di valori normativi per gli afroamericani
e predisponenti. La performance di ispanico che rientrava nel 20% più alto di tutti gli ispanici che
avevano fatto il test era equivalente a quello candidato Bianco che rientrava nel 20% più alto fra i
bianchi. I critici del sistema della manipolazione dei valori di riferimento sostengono che tale
procedura discrimina in favore di certi gruppi razziali e etnici le spese di altri. L’impiego di questi
valori riferiti a certi gruppi etnici razziali fu impugnato realmente con approvazione del civil Rights
Act.Coloro che proponeva la giusta mento dei dati riferimento continua a sostenere che il procedure
normative che tengono conto conto di etnia sono uno strumento di azione costruttivo che permette
ai candidati del minoranze di essere messi su un piano di parità con i candidati bianchi. Un comitato
del National Academy of Sciences si è pronunciato a favore la procedura di aggiustamento dei valori
normativi ai testi: a sostenuto che le medie non adattate sono più utili nel predire la prestazione
lavorativa e tenderebbero a eliminare persone qualificate a appartenenti ai gruppi minoritari.
Il lavoro non è la sola area in cui sorgono problemi riguardanti i valori normativi e il significato dei
punteggi al test. Gli psicologi possono utilizzare le misure di Self report cioè autodistruzione che
chiedono le persone un campione piccolo del loro comportamento. Questo campione i dati Self
report è utilizzato per dedurre la presenza di particolari caratteristiche personali. uno dei migliori
esempi di misure di Self report e uno dei testi di sanità più utilizzati è l’inventario multi fasico della
personalità Minnesota due MMPI-2.lo scopo originale della misura era di differenziare le persone
con tipi specifici di disturbi psicologici da quelle senza disturbi e si vide che poteva predire molti altri
comportamenti. I punteggi MMPI ci sono mostrati buoni indicatori di previsione dal fatto che gli
studenti universitari sarebbero sposati e avrebbero ottenuto una specializzazione.i test consiste una
serie di 567 item a cui una persona risponde vero o falso.il questionario copre molte aree che vanno
all’umore a opinioni alla salute fisica e psicologica. Non ci sono risposte giuste e sbagliate
l’interpretazione dei risultati si basa su risposte fornite. Il testo produce punteggi su 10 scale
separate: più di tre scale intendono misurare validità delle risposte. La procedura che hanno
utilizzato è tipica della costruzione dei test di personalità cioè un processo noto come
standardizzazione del test cioè per creare a testa gruppi pazienti psichiatrici con una diagnosi
specifica come depressione o schizofrenia fu chiesto di rispondere a un ampio numero di quesiti e
gli autori i test determinarono quali domande differenziassero i membri di questi gruppi. Quando
MMPI viene utilizzato per lo scopo per questo progettato fa un lavoro buono. Come gli altri testi
della personalità ci sono possibilità di abuso. Per un ulteriori co della psicodinamica le vostre
risposte a delle figure così ambigue fornirebbero delle valide chiavi per comprendere la condizione
del vostro inconscio. La forma della figura è rappresentativa nei macchie inchiostro usata nei terzi
personalità pro proiettivi in cui a un soggetto viene mostrato uno stimolo ambito e gli si chiede di
descriverlo o di raccontare una storia su di esso. Il testo proiettivo più noto è il test di Rorschach
ideato dallo psichiatra Rorschach e consiste nel mostrare una serie di stimoli simmetrici e alle
persone a cui viene chiesto cosa le figure rappresentino per loro. Le risposte sono registrate
attraverso serie complesse e giudizi clinici da parte della esaminatore. Individui sono classificati in
differenti tipi di personalità. Il test di appercezione tematica TAT è un altro test proiettivo noto:
consiste in una serie immagine sulle quali una persona deve scrivere una storia e le storie vengono
poi utilizzate per trarre delle conclusioni sulle caratteristiche delle personalità. I test richiedono
abilità e attenzione particolari sulla loro interpretazione. Valutazione comportamentale era misura
diretta al comportamento individuale progettata per descrivere le caratteristiche indicative
della personalità. La valutazione comportamentale può essere portata avanti in maniera naturale
osservando le persone nel loro ambiente. La valutazione comportamentale è appropriata per
specifiche difficoltà comportamentali osservabili e rimediabili. Le tecniche di valutazione
comportamentale basate sulle teorie dell’apprendimento hanno importanti contribuiti nel
trattamenti e certi tipi di difficoltà psicologiche infatti la conoscenza della personalità normale
fornita dalle varie teorie ha portato progressi significativi nella nostra comprensione e nel
trattamento di disturbi fisici e psicologici. I singoli individui hanno cominciato a fare affidamento sui
test di personalità e molte organizzazioni sommise una batteria di testi personalità che pretende
indirizzare le persone verso una carriera per la quale la loro personalità sarebbe adatta:
Capire cos’è il tasso intende misurare infatti le misure di personalità sono accompagnate da
informazioni che dicono come il test si stato sviluppato
Non fondare decisione sui risultati di un unico test i risultati di un test dovrebbero essere
interpretati nel contesto di altri informazioni
Ricordare che i risultati del test non sono sempre accurati: i risultati possono essere sbagliati il test
può essere inattendibile o non valido.

PSICOLOGIA POSITIVA E BENESSERE

Il benessere e i fattori che migliorano la qualità della vita ha coinvolto le scienze sociali. All’inizio si è
pensato che il benessere: possesso di condizioni di vita agiate, misurabilie con indicatori oggettivi: lo status
sociale, la salute fisica, il reddito e il lavoro.

Le condizioni oggettive in cui un individuo vive e il modo in cui lui è soggetto le valuta possono differenziarsi
molto. Ogni individuo deve elaborare una valutazione personale del concetto di benessere e le stesse
condizioni di vita possono essere percepite in modo diverso sulla base delle proprie caratteristiche e del
proprio stile di interazione con l’ambiente fisico e sociale. Antonovsky dice che gli individui in alcuni casi
possono percepire un buon livello di quantità di vita anche in condizioni oggettive sfavorevoli. È molto
importante definire il concetto di bene soggettivo e indentificare indicatori. Molti studiosi parlano del
benessere come felicità che viene percepita:

 Soggettiva cioè rende felici alcune persone ma rattrista altre


 Temporale ciò che è rende alcuni momenti felici non ha sempre lo stesso effetto
 Transitoria ciò che rende felici non mantiene lo stesso effetto

Le persone si considerano felici e i punteggi nazionali relativi alla valutazione felicità sono al di sopra il
punto centrale o neutro della scala di valutazione.

Diener ripartiti risultati concernenti la soddisfazione per la vita dei Word Valúes group.molte ricerche
indicano anche se un evento positivo determina una felicità iniziale da cui un anno di livelli felicità sessi
ritornato a quello precedente.avviene lo stesso fenomeno per le persone piano su grande lesioni di
incidenti.perché il livello di benessere soggettivo è così stabile una possibile spiegazione è che le
persone abbiano un set point: viene mantenuto da un sistema di regolazione che favorisce adattamento
al variare delle condizioni ambientali. Diener definisce il benessere soggettivo: la valutazione cognitiva e
affettive che una persona nella propria vita ed è possibile identificare due macro aspetti compresenti
all’interno del concetto di essere: aspetto cognitivo e quello emotivo:
Aspetto cognitivo si riferisce al grado di soddisfazione per le proprie cognizioni di vita
Aspetto emotivo si riferisce al grado di bilancio ed ironico corrispondente alla differenza tra emozioni
positive e negative.la definizione di Diener a riscontrato un consenso tra gli studiosi che definiscono il
benessere soggettivo con uno stato mentale complessivo e durevole che comprende tre dimensioni:
◦ La dimensione per la propria vita
◦ La presenza di emozioni positive
◦ L’assenza di stati emotivi negativi.
◦ Le tre componenti sono indipendenti.i bilanci e emotivo riflette relazione online delle persone degli
eventi. Deiner Le scrivo due approcci utilizzati per identificare i fattori di base del benessere soggettivo:
bottom-up raggruppa con le ricerche basate sull’idea che esistono i bisogni umani fondamentali
universali che un soggetto dei soddisfare per essere felice e se soddisfa la persona proverà benessere.
◦ Top Down una persona gode di piaceri perché è felice spostando l’attenzione sui fattori esposizione o
di personalità che devono essere indagati per individuare fattori più importanti del benessere
soggettivo.
riassume tre caratteristiche del benessere:

 È soggettivo e interno all’individuo quindi condizione oggettivi come la salute, le risorse personali,
ricchezza non sono necessarie per questa definizione
 Comprenda aspetti positivi e non solo l’assenza di aspetti negativi
 A misurare il benessere soggettivo chiede la valutazione della componente cognitiva sia della
componente emotiva dell’esperienza di vita di una persona

In ambito psicologico lo studio del benessere produttivo ha generato un ampio numero di studi
e ricerche che trovano una loro unificazione nel riconoscimento di una psicologia
della positività. La psicologia positiva assunto come focus di interesse il concetto viene esteso
attivo come esperienza psicologica positiva.si focalizza sul ruolo delle risorse potenzialità
dell’individuo che le ricerca precedenti non mettevano in luce. Uno dei tratti qualificanti della
psicologia Positiva e spostare attenzione del riparare ciò che non funziona al costruire qualità
positive per potenziare le capacità personali di resistenza e adattamento.
La visione edonistica riprende le nozioni di felicità e piacere per curare felicità soggettiva
comprende piaceri fisici e piaceri mentali. La felicità viene considerata non mero edonismo
fisico ma stato di raggiungimento degli obiettivi rilevanti per il soggetto in vari contesti.
Il filosofo greco Aristotele fu il primo che indusse il termine eudaimonia che l’idea di felicità
intesa come soddisfacimento dei bisogni e desideri. Waterman fu lo psicologo che tradusse la
distinzione teorica edonia vs eudaimonia proposta da Aristotele.
Secondo Waterman l’ eudaimonia può essere definita: insieme dei sentimenti che
accompagnano il comportamento in direzione del e coerentemente con il proprio vero
potenziale. Non può avere il termine felicità ma va oltre della propria natura come risultato del
perseguire il raggiungere obiettivo positivi. Lo psicologo suggerisce che esso possa essere ragion
vivendo secondo il proprio vero sé svolgendo attività congruenti ai propri valori e alla propria
natura. L’eudaimonia comprende la soddisfazione individuale e un percorso di sviluppo verso
integrazione con il mondo circostante. Un altro tratto distintivo di questa visione e attenzione
che è posta su interazione tra singolo e collettività: implica un processo di mutua influenza tra
benessere individuale e collettivo. Esisterebbe un legame tra il contesto fisico e quello sociale
sociale per cui bisogni del singolo e della collettività si unirebbero nel creare il bene comune.
Fromm è tra gli psicologi che teorizzano tale concezione e sostiene che il benessere sia il
risultato della realizzazione di quei bisogni che conducono allo sviluppo della natura umana.tra
gli psicologi di prospettiva troviamo Ryff, Waterman, Singer che saranno i propositori di un
costrutto alternativo a quello di benessere soggettivo: benessere psicologico.
Il benessere psicologico è un costrutto motivazionale che comprende diverse dimensioni
relative all’autorealizzazione della persona ci sono due modelli:
 La dell’autodeterminazione individua tre bisogni psicologici di base: autonomia competenza e
reazioni sociali. Il soddisfacimento di questi tre bisogni è essenziale per crescita psicologica, integrità, il
benessere, la vitalità e la congruenza con se stessi. Tale teoria si focalizza sulle condizioni fattori che
facilitano o minacciano di benessere in varie contesti e periodi. nella sua analisi Ryff parte necessità di
analizzare e fare propria una letteratura tipicamente psicologica e fortemente orientata alla definizione
e funzionamento mentale positivo non considerata in modo organico. Questa vasta letteratura
comprende lavori psicologi appartenenti a branche e ambiti molto diversi: psicologia clinica, umanistica
fino a quella dello sviluppo.ci sono gli studi ma Maslow sull’autorizzazione, Rogers sul funzionamento
ottimale, Allport sul concetto di maturità, tentativi di definire la salute mentale in termini positivi di
Jung la teoria dello sviluppo di Eriksson.

i punti di convergenza tra diversi quadri teorici diventano per Ryff il cuore il nucleo del suo modello
benessere psicologico incentrato sul tema dell’autorealizzazione intesa come attualizzazione delle
potenzialità individuali e della costruzione di significati.

 Il modello se dimensioni comprende:


1. L’accettazione di sé che viene definita come uno degli elementi centrali della salute
mentale dell’autorizzazione e del funzionamento ottimale
2. Avere buoni legami la salute mentale è vista con me fortemente influenzata alla presenza di
persone significative della presenza di relazioni basate sulla fiducia
3. Autonomia intesa come autodeterminazione indipendenza e capacità di regolazione del
comportamento dall’interno
4. La padronanza ambientale definita come la capacità individuale di scegliere o creare un
ambiente adatto alla condizione psichica
5. Possedere uno scopo di vita la creazione di senso e la presenza di una direzione nella vita
sono viste come sfide fondamentali per una vita autentica e il concetto di benessere
psicologico
6. Crescita personale e funzionamento psicologico non richiede solo e siano presenti gli
aspetti in presenza citati ma anche che ci siano un continuo sviluppo del proprio potenziale

La formula che descrive il benessere emotivo risulta essere:

S(PA)/S(NA)

Ci permette di visualizzare due percorsi paralleli su cui lavorare per aumentare i livelli di
benessere emotivo: la massimizzazione delle emozioni positive e la minimizzazione di
quelle spiacevoli. L’assenza di emozioni negative non corrisponderebbe all’automatica
presenza di emozioni positive. Le emozioni positive hanno effetti sia preventivi sia
terapeutici potenziando i sistemi immunitario motivando Mettere in atto comportamenti
flessibili e sani. Le emozioni positivi possono essere utili anche a fronte di avversità in
grado elevato. La valenza edonica è una componente dell’universo dell’emozioni positive.
Appartengono alla famiglia delle emozioni positive esperienze: la gioia, l’orgoglio,
soddisfazione, interesse, tenerezza. Queste emozioni comportano componenti valutazioni
proprie esperienza più complesse rispetto al piacere qual la rilevanza che l’esperienza per il
soggetto, percezione della propria capacità di affrontare di superare un limite, il desiderio
di appartenere condividere un’esperienza con qualcuno. A livello psicologistico si osservato
come l’emozione valenze ironica abbiano un forte valore adattativa per tre ragioni:
◦ L’emozione piacevole seguono una situazione ad trattative segnate dal raggiungimento di
traguardi a breve termine e spingono individuo a reiterare il comportamento che consente
di raggiungere obiettivo
◦ Emozioni positive spinge a percepire l’altro come desiderabile
◦ Un livello emotivo di base positivo motivo l’esplorazione e la creatività e quindi la
trasformazione positiva dell’ambiente.
◦ Le emozioni positive fungono da segnale che spinge all’avvicinamento, all’esplorazione
dell’ambiente e alla prosecuzione di un’attività o di un’esperienza.
Secondo Fredrickson, l’emozioni sono caratterizzate da un ruolo adattativo diverso ma
complementari all’emozioni negative. Numerose ricerche hanno mostrato che quando
sperimentano emozioni positive, gli individui mostrano modalità di pensiero diverse,
flessibili, più efficaci e creative. Questi repertori possono costituire l’individuo risorse
durevoli nel tempo. Che sostiene la complementarità di emozioni positive e negative:
 Le emozioni positive contribuiscono ad aumentare le risorse lungo termine della persona
 l’emozioni negative sono funzionali a preservare nell’immediato il benessere e la sopravvivenza
dell’organismo
La broaden and built theory pone in evidenza quanto l’emo emozioni positive amplino le
potenzialità cognitive delle persone e allargano le loro azioni di repertorio e costituiscono le risorse
di sopravvivenza. Un ulteriore funzione svolta dalle emozioni positive e con le presentata dalla
undoing hypothesis o ipotesi di neutralizzazione secondo la quale le emozioni positive possono
influenzare e modificare effetti successivi di emozioni negative. Secondo questi ipotesi le emozioni
positive svolgono una funzione essenziale nella regolazione degli effetti negativi dalle emozioni
negative. le esperienze acuta può costruire un fattore di rischio per la salute e del benessere
dell’individuo. Emozioni positive funzionerebbero come una sorta di antidoto in grado di
neutralizzare e lenire conseguenze negative. l’associazione tra resilienza ed emozioni positive
supportata da una serie di studi Self report. Tali studi suggeriscono che le persone resilienti sono
curiose e aperte a nuove esperienze e caratterizzate da alta emozionalità positiva. Gli studi su
soggetti in età avanzata si osservato che il mantenimento in atteggiamento positivo verso
invecchiamento associato a un aumento della probabilità di una vita lunga.

Non è possibile definire la personalità positiva, le ricerche condotte individuano alcuni tratti caratterizzanti:
1. Individui positivi hanno un’altra autostima in particolare nei totali che pongono i rilievi l’importanza
degli individualità le persone felici si piacciano
2. Individui positivi amano frequentare altre persone tendono essere estroversi hanno la rete di
sostegno costruita da relazioni
3. Individui positivi sono ottimisti e l’ottimismo che li caratterizza permette loro di preservare nei
compiti di conseguire maggiori successi

All’interno della psicologia si è assistito agli ultimi decenni ha messa il fuoco di due concetti che
interagiscono tra loro:
Lo stress è la quantità di attivazione di sforzo richiesto da un evento specifico e funziona come un
carico di energia superiore a norma e comporta l’azione successiva di come un carico di riflettere su
come affrontarla e adattarsi a essa con maggiore minore successo
I fenomeni di stress e coping rappresenta un binomio indivisibile: ossia una parte normale della vita
e rappresenta la sfida
Il coping era la modalità con la quale riteniamo di poter fronteggiare la sfida
Lo stress è stato definito una risposta relativamente specifica organismo qualsiasi sistema interno
ed esterno di intensità durata tale da minacciare la sopravvivenza e l’integrità fisica dell’organismo
può evocare meccanismi di adattamento risalire l’omeostasi. Rappresenta un modo di reagire
dell’organismo e corrisponde a una condizione fondamentalmente utile necessario per stabilire la
funzionalità regolata.si definisce stress all’intero processo di reazione allo stress:SRP caratterizzato
dalla contini interazione e reazione fra lo spessore e la valutazione cognitiva ed emotiva che si
occupa di capire se è realmente minaccioso o si è affrontabile. se l’individuo è in grado di opporsi
con le proprie possibilità la reazione allo stress controllabile: SRPc Se invece è incontrollabile SRPi.
quando una persona è esposta a offese vengono attivate una serie variazioni fisiologiche a cui fa
riferimento con il termine stress e queste offese danno il nome di denti stressanti. Molti sono eventi
che possono essere considerati agenti e stressanti: compito o data di scadenza dell’esame,
problema familiare. un evento diventa stressante nel momento in cui l’individuo lo percepisce come
minaccioso Uniti in cui si prende coscienza del fatto che non si dispone delle risorse o dei strategie
per fargli fronte. Ulteriore aspetto della condizione di stress è il livello di intensità che essa può
raggiungere: in grado di stress e massimo quando sono minacciate mete importanti, quando la
minaccia è immediata o quando la previsione di un evento minaccioso si estende su un lungo
intervallo di tempo.
Vengono individuate tre classi generali:
 STRESSORI CATACLISMICI Che sono di elevata intensità insorgono all’improvviso influenzano molte
persone.gli disastri come incidenti aeronautici sono esempi di eventi cataclismici che interessano a
molte persone.
 STRESSORI PERSONALI comprendono eventi importanti della vita come la morte genitore o un
coniuge, parte del lavoro, un importante fallimento. Producono una reazione rilevante immediata
che presto si affievolisce. Lo stress tende a essere immediatamente dopo il momento del decesso
ma le persone cominciano a provare meno stress o più capaci a affrontare la perdita con il
trascorrere del tempo. Alcune vittime sono soggette a disturbo post traumatico da stress e effetti
lungo durata che possono comprendere rivivere l’evento traumatico di vividi flashback o incubi
 STRESSORI AMBIENTALI detti anche fatiche quotidiane costituiscono terza categoria generale di
stressori esemplificati dallo stare in una lunga fila davanti a uno sportello bancario restare bloccate
in lingua ruota di traffico sono imitazioni secondarie e la vita che tutti noi affrontiamo
tantissime volte.ci sommati tra loro possono esigere un tributo grande quanto quello di un singolo
evento più stressante. Diventa positivo minori che inducono in una persona un senso di benessere
possa avere effetto contrario rispetto ai stressori ambientali.
Coping indica insieme di pensieri e comportamento utilizzati per far fronte situazioni o eventi
valutati come stressanti. Comprende molteplicità di processi in cui sono coinvolte le persone
quando cercano di gestire eventi traumatici o situazioni quotidiani stressanti. Il processo di coping
inizia con la valutazione da parte dell’individuo importante obiettivi mete sono perduti o
minacciate.tale valutazione è seguita da emozioni negative spesso molto intense. Le ricerche sul
coping hanno dimostrato che i processi di coping sono influenzati sia dall’ambiente esterno sia da
caratteristiche posizionali di personalità.
Frydenberg definisce il coping come la capacità di far fronte alle situazioni e vengono utilizzate per
affrontare lo stress. La maggior parte delle volte non si è consapevoli di come si mettono queste
reazioni che risultano automatiche ma spesso non si è nemmeno consapevoli delle cause. Viene
definito come un processo multi componenziale aspetti sia cognitivi che neurofisiologici connesso
alla capacità da base del soggetto per fronte a situazioni dalla forte valenza emotiva mediante la
valutazione della rilevanza che lo stimolo per il soggetto delle possibilità che quest’ultimo ha di
fronteggiarlo e la preparazione psicofisiologica dell’organismo entrare in azione. Esistono differenti
strategie di coping alcune: Evita mento sono associate a esiti negativi e patologici, mentre altre
come ricerca di supporto sociale o focus sul problema hanno maggiore probabilità di esito positivo.
Lo studio dei meccanismi di difesa sono reazioni non consapevoli che mantengono la sensazione i
controllo l’autostima di una persona di sorgente negando la natura effettiva della situazione. Un
altro meccanismo difesa usato per affrontare lo stress di isolamento emotivo per cui una persona
cessa completamente di provare emozioni restando in sensibili e impassibile di fronte alle
esperienze positive e negative. Il problema riguarda i meccanismi di difesa il fatto che essi non
affrontano la realtà ma evitano il problema. Lazarus nella valutazione delle differenti modalità di far
fronte a mettere in evidenza una sostanziale differenza tra:
Coping primario riguarda elemento inteso come la capacità di fronteggiarlo ed è la risultante della
prima fase di valutazione in cui si considera la dimensione edonica sia la rilevanza per il soggetto.
Coping secondario La risposta e cerca di fronteggiare e regolare la reazione emotiva e a risposta
messa in atto dal soggetto.
Le diverse strategie di Coping rientrano in due categorie:
 FOCALIZZATA SULLE EMOZIONI dove le persone tentano di gestire le proprie emozioni di fronte allo
stress cercando modificare il modo in cui considerano o percepiscono un problema.
 FOCALIZZATA SUL PROBLEMA tenta di modificare il problema stressante con la causa di stress di
strategie focalizzate sul problema determinano modificazioni del comportamento o lo sviluppo di
un piano d’azione per affrontare lo stress. Avviare un gruppo di studio per migliorare un
decremento scolastico è un esempio di coping focalizzato sul problema. Una delle forme più
utilizzate è il coping di una persona può usare il Wishful thinking cioè il voler credere che una cosa
andrà bene soltanto perché si vuole che vada bene cioè l’interpretazione della realtà viene distorta
da desideri di chi lo osserva per ridurre l’stress o usare più fuga più dirette. Al di là delle numerose
definizioni si può ricondurre il coping a una serie di tratti distintivi:
Presenta molte funzioni
È influenzato da caratteristiche valutate nel contesto stressante
È influenzato dalle disposizioni personali
Tra gli obiettivi anche quello di elevare il benessere personale
La maggior parte di noi affrontò lo stress in modo caratteristico impiegando uno stile di coping che
rappresenta la nostra tendenza ad affrontare lo stress in modo specifico.le persone che riescono ad
affrontare lo stress più successo sono state definite dotate di hardiness una caratteristica della
personalità associata a un più basso tasso di malattie stress correlate ed è costituita da tre
componenti:
L’impegno cioè la tendenza di una persona lanciarsi in qualsiasi compito che esegua quella
sensazione che sua attività siano importanti e significative
La sensazione di sfida cioè ritenere che il cambiamento sia la condizione normale della vita
La sensazione di controllo cioè la percezione che le persone siano in grado di influenzare gli eventi
della loro vita
Gli individui hardy affrontano stress in modo ottimistico e intraprendono azioni dirette per
conoscere e affrontare gli stressori convertendo eventi stressanti in eventi meno minacciosi.
La resilienza è la capacità di resistere superare e prosperare dopo una profonda avversità. Individui
resilienti sono accomodanti e gentili e hanno buone abilità sociali e sono indipendenti hanno una
sensazione di controllo sul proprio destino. Le nostre relazioni con gli altri ci aiutano ad affrontare lo
stress. I ricercatori hanno trovato il sostegno sociale, la conoscenza è il fatto che facciamo parte di
una rete sociale supportiva che si prende cura del prossimo ci permette di sperimentare più bassi
livelli di stress e di riuscire ad affrontare lo stress a cui siamo soggetti. Secondo lo psicologo
statunitense Selingman sorge Learned helpness quando una persona giunge una conclusione che gli
stimoli spiacevoli o avversi non possono essere controllati: una visione del mondo che diventa
radicata che la persona cessa di tentare di porre rimedio alle circostanze avversi’. Nelle vittime il
fenomeno giunge a conclusione che non esiste alcuna connessione tra le reazioni che essi mettono
degli assi che producono i risultati di questa perdita di controllo il conseguente stress si traducono
in un peggioramento della salute e la probabilità di una morte più precoce. Questi sono stati
confermati in un esperimento diventato classico condotto in una casa di riposo in cui i residenti
anziani sono stati divisi in due gruppi: in uno sono stati incoraggiati effettuare più scelte ad
assumere un maggior controllo delle proprie attività quotidiane e in quel gruppo e i membri erano
più attivi e più felici rispetto a quelli un gruppo di confronto in cui i residenti erano incoraggiati a
lasciare che fosse il personale della casa di riposo a prendersi cura di loro.
In un’analisi rivelò che sei mesi dopo l’esperimento il gruppo incoraggiato presentava un
miglioramento della salute significativamente maggiore quello del gruppo di confronto. Il coping è
un sistema complesso e flessibile di risposta allo stress e non può essere ridotto a un elenco di
strategie efficaci perché il coping efficace dipende dalla natura dello stressore di grado in cui è
possibile il controllo controllo. La ricerca offre alcuni interessanti indicazioni di pattern adattativi di
comportamento:
Modificare la propria reazione fisiologica lo stress può facilitare il coping. Il biofeedback è in grado
di modificare processi fisiologici fondamentali permettendo a un individuo di ridurre la pressione
sanguigna, la frequenza cardiaca e altre conseguenze dell’aumento del livello di stress
Prepararsi allo stress prima che insorga ed è una strategia definita di coping pro attivo che prevede
lo stress e prepara a esso prima che lo si incontri
Ruminazione cioè portare alla memoria l’evento vissuto di lavorare in un secondo momento la
dinamica dello stesso può aiutare nell’individuazione di errori nella ricerca di possibili soluzioni al
problema per motivi differenti
Rendere meno minacciosa una situazione minacciosa si può modificare la propria valutazione della
situazione
Ricerca e supporto sociale cioè sottintende la tendenza a condividere il problema con altri
Rifiuto o evitato del problema implica un consapevole rifiuto del problema che appare impossibile
da risolvere
Auto colpevolizzazione o autocritica indica il prevalere di una modalità emotiva pervasa da
preoccupazione e dal senso di rinuncia

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