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GLI HITTITI

Si stabilirono nel 2 mil a.C. nella penisola anatolica (odierna Turchia).


Erano un popolo di origine indo-europea, più precisamente della Russia
meridionale.
Il territorio in cui si stabilirono era boschivo, ciò favoriva lo sviluppo dell’economia
ma sfavoriva lo sviluppo dell’agricoltura.
Gli hittiti utilizzarono il sistema di scrittura dei sumeri (cuneiforme).
Una delle grandi novità che introdussero fu il cavallo, utilizzato per trainare carri
dotati di ruote a raggi (più leggere).
Gli hittiti furono anche abili fabbri.
Nel 1550 distruggono e saccheggiano Babilonia, dando vita a un impero.
L’apogeo si raggiunse nel 1350, mentre vennero distrutti dai popoli del mare, nel
1200, dopo diversi anni di convivenza con l’Egitto.

GLI ASSIRI

Vivevano, nel III millennio a.C., nella zona settentrionale del Tigri in un territorio
poco fertile e spesso soggetto a violente inondazioni, dove avevano costruito la loro
capitale, Assur, il cui nome derivava dalla divinità che essi adoravano e da cui prese
il nome il popolo assiro.

Gli Assiri erano pastori, ma soprattutto guerrieri.

Essi erano spietati e feroci e si resero protagonisti di stragi terrificanti e violente


distruzioni: uccidevano le popolazioni conquistate o le trasferivano in altre zone.

Essi saccheggiavano le terre conquistate derubando di tutti gli avere le popolazioni


sconfitte.

Gli Assiri usavano armi in ferro, molto più resistenti rispetto a quelle
di bronzo impiegate dai propri nemici. Inoltre utilizzavano i carri da
combattimento trainati dai cavalli.

Sotto il regno di Assurbanipal II, nell’850 a.C. gli Assiri dominarono su


un territorio molto vasto che comprendeva la Siria, la Palestina e la Fenicia.
Gli assiri avevano adottato la lingua accadica-babilonese e un codice di leggi simile
a quello sumerico.

Il regno degli Assiri fu talmente spietato e crudele che provocò un profondo odio,
nei confronti di tale popolo, tra le popolazioni vinte.

Babilonesi, Fenici e Persiani si coalizzarono tra loro per sconfiggere gli Assiri.

Gli Assiri finirono con l'essere sconfitti e la città di Ninive fu conquistata nel 612.

Nonostante Assurbanipal fosse un re estremamente crudele, egli viene ricordato


anche perché ordinò agli scribi di raccogliere tutto il materiale scritto esistente a
quel tempo in Mesopotamia e conservarlo nel suo palazzo. Nacque così la
prima biblioteca della storia.

I PERSIANI

Inizialmente i Persiani erano insediati nell'attuale Iran meridionale.

Il popolo persiano visse a lungo sottomesso a quello dei Medi.

L'ascesa dei Persiani iniziò intorno al 6 secolo a.C.

Nel 550 a.C. Ciro, principe della Persia, si ribellò ai Medi e, dopo averli sconfitti in
battaglia, si proclamò re del popolo dei Medi e dei Persiani, questo fu l'inizio
dell'impero persiano.

Dopo aver sottomesso i Medi, Ciro combatté contro il re della Lidia, sconfiggendolo
nel 546 a.C.

Successivamente Ciro sottomise le colonie che i Greci avevano fondato lungo


la costa asiatica.

Il successore di Ciro fu il figlio Cambise che sottomise l'Egitto e Cipro.

A Cambise succedette Dario I, che conquistò le isole Egee, la Nubia e la Libia.

Fu questo il periodo di massima estensione dell'impero persiano.


Dario, per poter amministrare un impero così vasto come era quello persiano, divise
il territorio in 20 province dette satrapìe.

Alla guida di ogni satrapìa vi era un nobile persiano detto satrapo. Il termine satrapo
significa protettore del regno, nei paesi che si erano arresi spontaneamente il satrapo
poteva essere anche un capo del luogo.

I satrapi non prendevano decisioni sulle leggi della provincia. Nelle loro mani vi era
il potere civile e militare, ma il loro compito principale era quello della riscossione
delle tasse, il loro operato seguiva le direttive fissate dal governo centrale.

Il re controllava l'operato dei satrapi attraverso delle spie, chiamate le orecchie del
re, che si muovevano per tutto l'impero senza nessun preavviso in modo da verificare
che l'amministrazione delle satrapìe si svolgesse in modo regolare.

Dario fece costruire una fitta rete di strade, provviste di stazioni di servizio presso
le quali i cavalli potevano riposarsi e nutrirsi. Queste stazioni fungevano anche da
stazioni di posta: i Persiani furono i primi ad organizzare un vero e proprio servizio
postale che favorì lo scambio di notizie ed ordini.

La costruzione di questa fitta rete di strade favorì i traffici commerciali.

Il re era venerato come un dio ed era chiamato Re dei Re, egli esercitava il potere
legislativo e quello esecutivo

I Persiani non fondarono il loro impero sulla violenza. Essi ebbero sempre, nei
confronti dei popoli vinti, un atteggiamento di grande rispetto e tolleranza.

Per il loro comportamento nei confronti degli avversari sconfitti il loro atteggiamento
fu innovativo rispetto all'epoca.

In quel periodo:

 i re sconfitti venivano uccisi;

 le città conquistate erano saccheggiate e bruciate;

 le popolazioni vinte venivano ridotte in schiavitù e deportate.


I Persiani, invece:

 non uccidevano il re. A volte, il sovrano rimava anche al potere, cosa che
accadeva nei casi in cui egli si era arreso spontaneamente;

 non saccheggiavano le città sconfitte che potevano continuare le loro attività


a condizione di pagare un tributo annuo;

 non rendevano schiavi gli abitanti di tali città, né li costringevano a trasferirsi


nei territori dei popoli vinti.

Inoltre i Persiani rispettavano la religione delle popolazioni vinte, permettevano loro


di conservare la propria lingua, cultura e tradizioni.

Anche le attività economiche svolte venivano incoraggiate.

Questo atteggiamento permissivo dei Persiani fece sì che le popolazioni


vinte collaborassero volentieri al benessere comune limitando il desiderio di
vendetta, di rivalsa e di libertà.

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