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GLI ASSIRI
Vivevano, nel III millennio a.C., nella zona settentrionale del Tigri in un territorio
poco fertile e spesso soggetto a violente inondazioni, dove avevano costruito la loro
capitale, Assur, il cui nome derivava dalla divinità che essi adoravano e da cui prese
il nome il popolo assiro.
Gli Assiri usavano armi in ferro, molto più resistenti rispetto a quelle
di bronzo impiegate dai propri nemici. Inoltre utilizzavano i carri da
combattimento trainati dai cavalli.
Il regno degli Assiri fu talmente spietato e crudele che provocò un profondo odio,
nei confronti di tale popolo, tra le popolazioni vinte.
Babilonesi, Fenici e Persiani si coalizzarono tra loro per sconfiggere gli Assiri.
Gli Assiri finirono con l'essere sconfitti e la città di Ninive fu conquistata nel 612.
I PERSIANI
Nel 550 a.C. Ciro, principe della Persia, si ribellò ai Medi e, dopo averli sconfitti in
battaglia, si proclamò re del popolo dei Medi e dei Persiani, questo fu l'inizio
dell'impero persiano.
Dopo aver sottomesso i Medi, Ciro combatté contro il re della Lidia, sconfiggendolo
nel 546 a.C.
Alla guida di ogni satrapìa vi era un nobile persiano detto satrapo. Il termine satrapo
significa protettore del regno, nei paesi che si erano arresi spontaneamente il satrapo
poteva essere anche un capo del luogo.
I satrapi non prendevano decisioni sulle leggi della provincia. Nelle loro mani vi era
il potere civile e militare, ma il loro compito principale era quello della riscossione
delle tasse, il loro operato seguiva le direttive fissate dal governo centrale.
Il re controllava l'operato dei satrapi attraverso delle spie, chiamate le orecchie del
re, che si muovevano per tutto l'impero senza nessun preavviso in modo da verificare
che l'amministrazione delle satrapìe si svolgesse in modo regolare.
Dario fece costruire una fitta rete di strade, provviste di stazioni di servizio presso
le quali i cavalli potevano riposarsi e nutrirsi. Queste stazioni fungevano anche da
stazioni di posta: i Persiani furono i primi ad organizzare un vero e proprio servizio
postale che favorì lo scambio di notizie ed ordini.
Il re era venerato come un dio ed era chiamato Re dei Re, egli esercitava il potere
legislativo e quello esecutivo
I Persiani non fondarono il loro impero sulla violenza. Essi ebbero sempre, nei
confronti dei popoli vinti, un atteggiamento di grande rispetto e tolleranza.
Per il loro comportamento nei confronti degli avversari sconfitti il loro atteggiamento
fu innovativo rispetto all'epoca.
In quel periodo:
non uccidevano il re. A volte, il sovrano rimava anche al potere, cosa che
accadeva nei casi in cui egli si era arreso spontaneamente;