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I POPOLI ITALICI PREROMANI

A cura di Monica Rondi e Giulia Boschi

Dove si trovavano le popolazioni italiche?

Quanti popoli preromani!!!


nord Arusnati Boi Camuni Carni Euganei Cenomani Leponti Liguri Orobici Reti Taurini Veneti centro Apuli Aurunci Equi Ernici Etruschi Falisci Fidenati Frentani Latini Marrucini Marsi Osci Peligni Pentri Piceni Romani Rutuli Sabini Sanniti Umbri Vestini Volsci sud Ausoni Bruzi Carricini Dauni Enotri Iapigi Italioti Lucani Messapi Peucezi Ursentini isole Elimi Sicani Sicelioti Siculi

Sommario
I popoli italici I Liguri

I Reti
Gli Umbri I Latini Veneti Gli Equi I Capenati I Sabini

I Sardi

I popoli italici preromani


Attorno al XII sec. a.C. hanno inizio una serie di migrazioni Le valli delle Prealpi Nord orientali erano occupate dai Reti.

Popoli provenienti dal Caucaso danno vita alla cultura villanoviana nell Emilia subappenninica

Nell'area della Pianura padana si stanziarono popolazioni venete che diedero origine alla cultura Atestina

I Liguri
Erano un'antica popolazione di cui si ha traccia sin da 25.000 anni fa, forse la prima tra le gens italiche di cui si hanno pi notizie Questa popolazione ha dato il suo nome all'odierna regione della Liguria da dove proveniva

Si erano insediati in Piemonte, in Liguria, in Lombardia, nell alta Toscana, in Emilia Romagna ,basso Veneto, Corsica e Sardegna
Erano dediti all'agricoltura, alla metallurgia, al commercio, alla caccia, alla predoneria e ad altre attivit produttive. Erano temibili guerrieri, orgogliosi ma soprattutto indipendenti

Lingua, usi e costumi dei Liguri


La prima scrittura leggibile di cui si ha traccia un epigrafe che appare incisa su un menhir con testa umana risalente al VII secolo a.C. scritta in cuneiforme verticale
Adoratori di divinit animiste e guidati da sciamani (o druvid), principalmente erano devoti al dio Belanu, dio della luce, per il quale si eseguivano sacrifici e riti collegati ai solstizi e percio' ai cicli solari dell'anno Abitavano in borghi formati da capanne sparse

Divisi in tre caste principali (la milizia, gli sciamani e la popolazione produttiva) erano raggruppati in trib urbanizzate (o Pagu) collegate tra loro da legami di parentele e condotte ciascuna da un Re (Rix).

I Reti
Si localizzarono sulle Alpi , abitavano tra le montagne del Trentino-Alto Adige, il Tirolo, la Bassa Engadina e le prealpi veronesi. Nacquero come popolo di indigeni alpini. I latini posero l'inizio della civilt del popolo dei Reti nel II secolo a.C. come un miscuglio di Etruschi, Celti, Illiri. Erano degli abili artigiani e la loro cultura dovrebbe coincidere con let del ferro. Erano pacifici montanari che vivevano di agricoltura e allevamento.

Alfabeto, usi e costumi dei Reti


Il loro politeismo aveva divinit di origine mediterranea ed orientale. Ad esempio la dea Reitia o Retia (la dea madre in altre religioni) e Saturno dio dell'agricoltura Davano al vino anche un significato religioso La scrittura retica, la cui comparsa collocata attorno al 500 a.C.., presenta un forte influsso etrusco Sono state distinte quattro varianti grafiche: gli alfabeti di Lugano, SondrioValcamonica, Bolzano-Sanzeno e Magr.

Gli Umbri
Gli Umbri furono un popolo che si ritiene giunto in Italia nel II millennio a.C. e che si sovrappose a quelli gi presenti
Si stabilirono nel territorio compreso tra lalta e la media valle del Tevere fino allAdriatico. Svilupparono uneconomia basata principalmente sullagricoltura e sullallevamento. Nellarea intorno a Terni gli Umbri svilupparono unattivit di estrazione e di lavorazione dei metalli. Fino al 500 a.C., gli insediamenti abitativi si basavano su piccoli villaggi fortificati situati sulle alture. I principali punti di aggregazione erano i santuari, dove si veneravano le divinit legate al mondo agricolo.

Usi e costumi degli Umbri


Parlavano una lingua indoeuropea, l'umbro, scritta con alfabeto proprio di derivazione greco-occidentale Vivevano in piccoli villaggi fortificati in altura e non in grandi citt Punti di aggregazione furono soprattutto i grandi santuari, legati alle divinit del mondo agricolo-pastorale: qui infatti si raccoglievano varie comunit per celebrare festivit e ricorrenze ma anche per prendere decisioni di carattere politico.

A partire dal 450 a.C. circa gli Umbri furono sempre pi influenzati dal mondo greco ed etrusco. Questa massiccia influenza ebbe come prima conseguenza la nascita di citt sul modello greco-etrusco;

I Latini
Sono comunemente ritenuti essere di origine indoeuropea, forse discesi in Italia nel corso del II millennio a.C., ma le loro origini sono avvolte nel mistero
Occuparono il territorio dellantico Lazio intorno al 2000 a.C.

Erano una popolazione di vigorosi contadini dediti alla pastorizia e allagricoltura, che riuscirono a bonificare territori acquitrinosi.
Vivevano in villaggi di piccole dimensioni con capanne in legno e contraddistinti da un tipo di economia stanziale di carattere agropecuario. Le manifatture esistenti erano specializzate nella fabbricazione di utensili agricoli, armi, o oggetti domestici di ceramica o di metallo

Usi e costumi dei latini


Lingua dei Latini, della citt di Roma e del suo Impero fu il latino
La religione era di tipo naturalistico, e svolse un ruolo importante Luguaglianza di lingua, usanze, civilt e pratiche religiose, port i villaggi latini ad unirsi in federazione religiosa . Erano soliti riunirsi in alcune particolari festivit sui sacrari laziali, il pi importante dei quali si trovava sul monte Cavo, nei Colli Albani

I Veneti
Erano un antico popolo dell'Italia settentrionale si trasferirono nella penisola italica dalla Plafagonia, unantica regione situata a sud del Mar Nero
La loro area di insediamento compresa inizialmente nell'area del Lago di Garda e sui Colli Euganei, si diffuse successivamente a buona parte del Veneto e alcune zone del Friuli-Venezia Giulia La loro economia si basava su lavorazione dell'argilla e del bronzo, l'agricoltura e l'allevamento di suini e cavalli

Lingua usi e costumi dei Veneti


Parlavano una lingua, il Veneto o Venetico di classificazione incerta, la possiamo accomunare alle lingue germaniche e altri dialetti italiche
La scrittura era simile a quella etrusca Si stanziarono dapprima in piccoli villaggi, Una delle maggiori necropoli quella di Mel. Successivamente disboscarono varie zone di foresta e si organizzarono in centri abitati pi grossi

Gli Equi
Erano una antica popolazione del nord est del Latium, in Italia Erano grandi guerrieri e briganti e Le loro azioni militari consistevano prevalentemente in imboscate e in veloci incursioni a scopo di saccheggio.

Il loro sistema politico-sociale era organizzato come una repubblica formata da diversi distretti territoriali denominati Pagi, comprendenti ognuno pi Vici e Oppida

Lingua, usi e costumi degli Equi


Della lingua parlata dagli Equi prima della conquista romana non abbiamo molte notizie: parlavano nel III secolo a.C. un dialetto molto analogo al Latino, si pu ipotizzare che anche gli Equi facessero parte del gruppo dei Latini.

Erano organizzati in centri abitati, i Vici, ed in centri fortificati denominati Oppida, che in alcuni casi erano collegati fra loro tramite un sistema di avvistamento

I Capenati
Erano uno dei popoli italici prosperanti nel Lazio prima dellavvento di Roma
Attraverso il Piceno e la Sabina raggiungevano il Mar Tirreno e qui effettuavano scambi commerciali e culturali gi dallet del Bronzo Il loro territorio era situato lungo la riva destra del Tevere

Abitavano in villaggi fortificati da mura fatti con blocchi di tufo


Erano prevalentemente contadini di ulivi e vigneti ma anche temibili militari

Usi e costumi dei Capenati


Ebbero una cultura propria completata da influenze esterne La loro lingua era affine alletrusco, molto simile al latino e con influenze sabine

Adoravano diversi dei ereditati dalla cultura greca e successivamente romana ad esempio Cerere e Venere
Il culto veniva affidato a sacerdotesse e nelle celebrazioni pi importanti a sacerdoti maschi

I Sabini
Erano un popolo di origine indo-europea come spiega l etimologia del nome: dal germanico sibja (parentela di sangue) e dell'antico termine indiano sabh (assemblea, congregazione, societ).

La loro area di insediamento era compresa all'incirca tra l'alto Tevere, il Nera e l'Appennino marchigiano

Erano formati dall'unione di quattro trib, come spesso elencano gli scrittori antichi: i Pentri, i Carricini, i Caudini e gli Irpini
Erano per lo pi dediti alla pastorizia, all'agricoltura, all artigianato ma sapevano andar per mare anche se non avevano una vera e propria flotta

Usi e costumi dei Sabini


Non esistevano ricchezze concentrate nelle mani di pochi personaggi vi erano nuclei familiari agiati che emergevano sulla massa contadina ma la loro agiatezza veniva ripartita con il resto della popolazione Cera nella mentalit politica sannita l'importanza dei legami di gruppo Non esistevano latifondisti o proprietari di grandi appezzamenti terrieri per il semplice fatto che i territori compresi nei "pagi" erano sfruttabili da tutti coloro che possedevano animali da far pascolare

I Sardi
Sono un popolo che si stanziato nella Sardegna e poi in Corsica Era un popolo di guerrieri e di navigatori, commerciavano con gli altri popoli mediterranei L economico si basava sull' agricoltura e sulla pastorizia e su una specializzazione nelle arti e nei mestieri Successivamente, i frequenti scambi commerciali contribuirono a sviluppo economico e culturale, basato sulla metallurgia e sui commerci.

Usi e costumi dei Sardi


Le trib erano sostanzialmente formate da varie famiglie (Clan) che obbedivano ad un capo e vivevano in villaggi composti da capanne circolari con il tetto in paglia La struttura sociale, era fondata da uno stretto rapporto di sudditanza allinterno della comunit (Teocratia. Gli obblighi dei sudditi verso la loro guida erano rinsaldati dalla religione che faceva del sovrano un capo politico e religioso

Adoravano dei e dee che favorivano la fertilit e proteggevano i raccolti: la dea Madre mediterranea, il dio Babai, rappresentazioni di animali come il toro e naturali come l'acqua sorgiva, la pioggia o i fiumi
Si riunivano in luoghi di culto dove c era sempre un pozzo sacro

Architettura dei Sardi


Ci sono diversi tipi di architettura:

religiosa

funeraria

abitazione

Sono edifici legati al culto animistico dell'acqua ed edificati con tecnica megalitica Pozzi sacri

Sono tombe costituite da una camera sepolcrale allungata, realizzata con lastroni di pietra ritti verticalmente con copertura a lastroni

Sono i Nuraghi:costruzi oni che fungevano da abitazione e di aggregazione

Grazie per l attenzione

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