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P Non P
Pasqua 12,1-14.43-51 12,21-27
Azzimi 12,15-20 13,3-10
Riscatto primogeniti 13,1-2 13,11-16
Il testo è visibilmente composito; risulterebbe dall’intervento della redazione sacerdotale [vv. 1-4.8-
9.15aα.b.16-18.21aα.b.22-23.26.27*.28-29] su un testo anteriore.
(J = non-P) Il vento violento che YHWH soffia tutta la notte e prosciuga il mare: “E Yhwh durante tutta la
notte risospinse il mare con un forte vento d’oriente, rendendolo asciutto” (v. 21aβ).
(P) Il gesto di Mosè che divide il mare in due: “Tu intanto alza il bastone, stendi la mano sul mare e dividilo,
perché gli Israeliti entrino nel mare all’asciutto” (v. 16); “le acque erano per loro un muro a destra e a
sinistra” (v. 22).
Gen 1 – Es 14 Es 14 – Gs 3
Gen 1,9: “Le acque che sono sotto il cielo si Es 14,22: “le acque erano per loro un muro a destra
raccolgano in un unico luogo e appaia l’asciutto”. e a sinistra”.
Es 14,22: “Gli Israeliti entrarono nel mare Gs 13,16-17: “le acque che scorrevano da monte si
sull’asciutto”. fermarono e si levarono come un solo argine molto
lungo […] mentre tutto Israele attraversava
all’asciutto”.
→ il Dio dell’esodo è quello della creazione; → le due frontiere del deserto sono state
nell’evento della storia, si gioca più della storia. attraversate miracolosamente.
“Egli cambiò il mare in terraferma; // passarono a
piedi il fiume” (Sal 66,6; cfr. Sal 74,13.15; 114,3.5).
Es 14,31: “Israele vide la mano potente con la quale Yhwh aveva agito contro l’Egitto, e il popolo temette
Yhwh e credette (wayya’amînû – √’aman, Amen) in lui e in Mosè suo servo” (cfr. Gv 14,1).
→ Es 14: una trama di risoluzione (crisi da superare), ma anche trama di rivelazione (riconoscimento, cfr.
14,30-31 per i figli di Israele; 14,18.25 per gli Egiziani).
Un evento in forma di nascita (le acque, il passaggio, la mano), seguita dal grido del neonato:
Il fenomeno al centro della poesia biblica: il parallelismo semantico fra le due parti del verso A-B, in
forma di rincaro (“direi di più”):
A is so, and, what’s more, B
A B
È il mio Dio: lo voglio lodare, // il Dio di mio padre: lo voglio esaltare!
3
Yhwh è un guerriero, // Yhwh è il suo nome.
4
I carri del faraone e il suo esercito li ha scagliati nel mare;
// i suoi combattenti scelti furono sommersi nel Mar Rosso.
5
Gli abissi li ricoprirono, // sprofondarono come pietra.
6
La tua destra, Yhwh, è gloriosa per la potenza, // la tua destra, Yhwh, annienta il nemico;
►La prima parte del poema (vv. 1-12) è un canto retrospettivo, che torna sull’evento raccontato in prosa nel
cap. 14, per dirne l’intensità grazie a tutte le risorse della poesia (parallelismo semantico, crescendo di verso
in verso, metafore).
TP1007 PENTATEUCO E LIBRI STORICI 56
Es 14,28 Es 15,5.10
“Le acque ritornarono e sommersero i carri e i “Gli abissi li ricoprirono, sprofondarono come
cavalieri di tutto l’esercito del faraone”. pietra”.
“Soffiasti con il tuo alito: li ricoprì il mare,
sprofondarono come piombo in acque profonde”.
►La seconda parte (vv. 13-18), invece, è prolettica o anticipatoria (v. 17: il santuario di Gerusalemme,
all’orizzonte – il “luogo sacro” che mancava in Gen 1).
Es 15,25: “In quel luogo Yhwh impose al popolo una legge e un diritto”.
Sullo sfondo di tentazioni fetali nella nostalgia dell’Egitto (Es 16,2-3), Israele impara che cosa significa bere
(Es 15,22-27 e 17,1-17) e mangiare (Es 16), ricevendo il dono dall’alto: “Ecco, io sto per far piovere pane
dal cielo per voi” (Es 16,4). Fra poco, Dio farà venire le sue parole dall’alto: “Voi stessi avete visto che vi ho
parlato dal cielo!” (Es 20,22).
“Aver la bocca riempita giorno dopo giorno da qualcun altro è la condizione non dell’uomo ma del bambino
[…]; ‘mormorare’ non è ancora parlare: una bocca, che solo la sazietà chiude, non articola” (P. BEAUCHAMP,
L’uno e l’altro testamento I, Brescia 1985, 53-55).
Es 17,7: “Yhwh è in mezzo a noi sì o no?” → Es 17,8: “Amaleq venne a combattere contro Israele”: Amaleq
sorge proprio nel dubbio d’Israele (Rashi).
→ Yhwh sta in mezzo a suo popolo, ma non senza la mediazione di Mosè, le mani alzate.
Grazie a Ietro, sacerdote di Madian, una struttura giudiziaria ereditata dalla sapienza delle nazioni – che apre
alla rivelazione del diritto del Sinai.