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‫ברוך אתה ה׳ אלוהינו מלך העולם‬

‫המחדש בכל יום תמיד מעשה בראשית‬


‫המבדיל בין אור לחושך‬
‫ומאיר עלינו את אור המשיח‬
L’esegesi narrativa propone un metodo di
L’interpretazione
comprensione e di comunicazione del messaggio
della Bibbia biblico che corrisponde alla forma del racconto e
nella Chiesa della testimonianza, modalità fondamentale della
(1993) comunicazione tra persone umane, caratteristica
anche della Sacra Scrittura. L’Antico Testamento,
infatti, presenta una storia della salvezza il cui
racconto efficace diventa sostanza della
professione di fede, della liturgia e della catechesi
(cf. Sal 78,3-4; Es 12,24-27; Dt 6,20-25; 26,5-10)
(…). Particolarmente attenta agli elementi del
testo che riguardano l’intreccio, i personaggi e il
punto di vista del narratore, l’analisi narrativa
studia il modo in cui la storia viene raccontata così
da coinvolgere il lettore nel «mondo del
racconto» e nel suo sistema di valori. (I,B,2)
Chi racconta?

«Quando Dio iniziò


a creare
i cieli e la terra…»
Il narratore
Autore1
Autore2
Autore3 Narratore

………………………………….
Il narratore biblico
• Onnisciente
«Dio vide che la luce era buona» (Gen 1:4)
«Dio disse in cuor suo…» (Gen 8,21)
• Affidabile
Fornisce la versione affidabile della storia
che racconta
• Anonimo
Si produce come una voce off,
non si rivolge mai al lettore
‫בראשית ברא אלהים את השמים ואת הארץ׃‬
Quando, all’inizio, Yhwh creò… ber’eshît bara’ ’elohîm

Il verbo ‫ָּבָר א‬, bara’

• ha sempre Dio come soggetto

• fa riferimento a prodigi di creazione o di trasformazione che Dio solo può fare


• la creazione del mondo (Gen 1,1)

• la creazione di Israele in quanto nazione (Is 43,15)

• l’instaurazione della giustizia e della salvezza come nuova condizione umana (Is 45,8)

• la trasformazione del cuore dell’uomo (Sal 51,12)

• la creazione di un cielo nuovo e una terra nuova (Is 65,17).


Gen 1,1
Una traduzione classica, accertata fin dalle versioni antiche della Bibbia,
e legata alla dottrina della creazione ex nihilo:

All’inizio, Dio creò i cieli e la terra.


= Una proposizione indipendente, che riporterebbe la prima azione
creatrice di Dio.

Tuttavia solleva un problema: come spiegare che la terra sia ancora


«informe» dopo la sua creazione?
Gen 1,1
Una proposizione indipendente, titolo o sommario prolettico
dell’insieme della settimana creatrice:

Inizio del creare da parte di Dio dei cieli e della terra.


Gen 1,1-3
I v. 1-3 formano una frase lunga in cui il v. 1 diventa una proposizione
circostanziale di tempo (bereshît, la prima parola = «all’inizio di X…»), la
cui apodosi si trova al v. 3: «Dio disse»:

All’inizio del creare / quando Dio iniziò a creare i cieli e la terra


– ora la terra era tohu e bohu e tenebre sulla faccia di un abisso
(tehôm),
e vento di Dio muovendo(si) sulla faccia delle acque –
Dio disse: “Sia luce” e fu luce.
2 Mac 7,28 (II sec. a.C.)

«Ti scongiuro, figlio, contempla il


cielo e la terra, osserva quanto vi è
in essi e sappi che Dio li ha fatti non
da cose preesistenti (LXX: οὐκ ἐξ
ὄντων ἐποίησεν αὐτὰ ὁ θεός;
Vulgata: quia ex nihilo fecit illa
Deus); tale è anche l’origine del
genere umano.»
George Smith
(Chelsea, 1840 – Aleppo, 1876)
Quattro modelli di creazione

1. Per generazione

2. Per fabbricazione

3. Per combattimento

4. Per la parola
Knuhm
Il dio vasaio
creatore
Quattro modelli di creazione

1. Per generazione

2. Per fabbricazione

3. Per combattimento

4. Per la parola
Enuma
Elish
(XIV sec. a.C.)

QUANDO IN ALTO il cielo non era nominato, /


e in basso la terraferma non aveva ricevuto nome,
Apsu, l’iniziale, li generò, / la causale Tiamat li partorì tutti;
le loro acque si mescolavano…
Marduk
QUANDO IN ALTO il cielo non era nominato,
Enuma Elish e in basso la terraferma non aveva ricevuto nome,
I,1-9 Apsu, l’iniziale, li generò, la causale Tiamat li partorì
tutti;
le loro acque si mescolavano,
nessuna dimora divina era stata costruita,
nessun canneto era identificabile.
Quando nessuno degli dèi era apparso
Né aveva ricevuto nome, né era provvisto di destino,
gli dèi furono allora creati in seno ad essi.
Le loro acque
si mescolavano…
Le loro acque
si mescolavano…
Tiamat
drago
del mare

// tehôm
Enuma Elish Ritornò verso Tiamat che aveva catturato;
IV,128-140 il Signore mise i piedi sulla base di Tiamat
e con la sua massa inesorabile fracassò il cranio;
tagliò le arterie del suo sangue
che lasciò trasportare dal vento del nord in luoghi sconosciuti.
Ciò vedendo i suoi padri furono pieni di gioia e di giubilo;
fecero portare, essi a lui, doni e regali.
Calmatosi, il signore esaminò il suo cadavere;
voleva dividere il mostro, formare qualcosa di ingegnoso;
la divise in due come un pesce a essiccare;
ne dispose una metà come cielo in forma di soffitto,
tese la pelle e insediò delle guardie,
affidò loro la missione di non lasciar uscire le sue acque.
Sal 89,10- Tu domini l’orgoglio del Mare,
11 tu plachi le sue onde tempestose.
Tu hai ferito e calpestato Raab,
con braccio potente hai disperso i tuoi nemici.

Non sei tu che hai fatto a pezzi Raab,


Is 51,9-10 che hai trafitto il drago?
Non sei tu che hai prosciugato il mare,
le acque del grande abisso (tehôm)?

In quel giorno Yhwh punirà con la spada dura, grande e forte,


il Leviatàn, serpente guizzante, il Leviatàn, serpente tortuoso,
Is 27,1
e ucciderà il drago che sta nel mare.
‫יהי אור ויהי אור‬

«Sia la luce!» E la luce fu.


Ptah
‫יהי אור ויהי אור‬

«Sia la luce!» E la luce fu.


«Si immagina […] una potenza fremente,
che trema, trattenuta com’è, sospesa, in
attesa. Come se Dio calmasse la propria
potenza, cessando di amplificare il caos.
Poi, a un tratto, si mette a giocare con
questo soffio, a modulare il proprio
respiro: “E ’Elohim disse: Yehi ’or. Sia
Luce! E darà poi a questa luce un
nome (v. 5): “E Dio chiamò la luce
‘giorno’”»

(A. Wénin).
La tua forza è principio della tua
Sap 12,16-18 giustizia
E il tuo dominio su tutti ti fa usare di
clemenza verso tutti.
► Il «dominio mite» di
Dimostra la sua forza,
un Dio che si mostra
colui il cui potere assoluto è messo
«padrone del proprio
in dubbio (…).
dominio» Ma tu, tu domini la tua forza, e
giudichi con serenità
(cfr. P. Beauchamp Ci governi con tanta clemenza.
e A. Wénin)
Dio disse
Gen 1,3: «Dio disse: ‘Sia luce’, e fu luce» – Yehî ’ôr wayehî ’ôr

→ Centralità del discorso diretto nella caratterizzazione di Dio.

►la legge delle prime impressioni (Primacy Effect)

1 Sam 3,9: Dio «non lasciò cadere a terra nessuna delle sue parole.»

Ger 1,12: «Io vigilo sulla mia parola per realizzarla.»


Dio vide
Gen 1,4: «E Dio vide la luce, che era buona» (cfr. 1,4.10.12.18.21.25.31).

→ Centralità del punto di vista (con gli occhi, le orecchie, la percezione di chi le
cose vengono avvertite?) nella caratterizzazione di Dio.
E Dio separò

Giovan Francesco Penni,


(Firenze, 1488 - Napoli, 1528)
Dio separando la luce dalle tenebre

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