INTRODUZIONEQuesto libro: “I Segreti dell’Astrologia Ebraica” è stato scritto con lo stessospirito delle precedenti opere dell’autore. Tutte espongono elementi cheillustrano il mondo ebraico e mettono in luce le ideee-forza che l’ebreo delventesimo secolo attinge da fonti estranee al giudaismo senza sapere chenascono nella tradizione ebraica, nella quale hanno implicazioni esignificati più ricchi e più profondi. Nell’attuale formulazione profana,l’orientamento materialista nasconde la loro funzione eterna.Il significato dei segni dello zodiaco è descritto in molte opere cabalistiche;tuttavia, i nostri illustri Saggi come Rav Saadia Gaon, Nahmanide, il Gaondi Vilna e molti altri, con i loro numerosi commenti hanno sollevato soloun angolo del velo che copre i misteri della creazione.Il presente libro si ispira a questi autori, ma soprattutto ai libri: BneiYssakhar, Pri Tsadik di Rav Tsadok HaCohen, al libro “Shem MiShmuel”,ed altre fonti, via via citate nel testo.
LA CONCEZIONE EBRAICADELL’ASTROLOGIAIl codice fondamentale della legge ebraica, il Shulkhan Arukh vieta diinterrogare gli astri, e molti Maestri affermano che c’è un esplicito divietodella Torah; ma la maggioranza afferma che si tratta di una proibizioneindiretta. Chi interroga gli astri infrange il comandamento: “Sii retto difronte all’Eterno, il tuo Dio”. Nonostante questo divieto, il Rema scrive: ‘chi ha sentito la predizione diun astrologo, può prenderla in considerazione, e certamente non deve prendere una direzione contraria all’oracolo, perché è vietato aspettare passivamente una salvezza miracolosa’.Lo Zohar scrive che sin dalla Rivelazione, Israele non è più soggetto allalegge delle stelle. Ma chi non si impegna davvero nel mare della Torah, èsempre soggetto alle loro influenze.In merito all’influenza degli astri su Israele, il Talmud espone pareridiversi. Nel trattato Shabat c’è il divieto di fare un salasso di martedì, perché è il giorno in cui prevale Marte. Rashi spiega che Marte predisponealla guerra, alla peste e ad ogni calamità. Nel trattato Nedarirn troviamo:“Abramo, nostro padre, disse all’Eterno:Ho consultato il mio oroscopo, hovisto che avrò un solo figlio”. Dio risponde ad Abramo: “
Abbandona latua astrologia, perché non c’è predestinazione astrale per Israele.
Il tuosegno è quello di Tsedek (il Giusto), Giove, è ad Ovest, per questo non puoi avere altri figli. Io lo farò passare ad Est, e potrai generare come èdetto: -Chi lo ha fatto levare ad oriente? Quello che chiama il Giusto(Tsedek) perché segua i Suoi Passi-”. Nahmanide scrive che “il decreto degli astri è un fatto miracoloso, sul qualesi basa tutta la Torah, ma l’ebreo, con il suo libero arbitrio ed il suoimpegno sulla via della Torah e dei Comandamenti divini, si eleva al disopra della predestinazione astrale.Il santo Ari nel suo ‘Likutei Torah’, a proposito di un parto dopo sette mesidi gestazione, nota: «La crescita del feto avviene con gli auspici dei sette pianeti, perché Dio ha concesso loro un certo potere sul mondo. Questorisponde all’obiezione dell’eretico sul versetto: ‘Facciamo l’uomo’; Dio sirivolge ai pianeti: ‘che a turno governino la crescita del feto, un meseciascuno’».Molti Sapienti ebrei del passato erano versati nell’astrologia, tra gli altriRav Saadia Gaon, Rav Shmuel HaNagid, Rabbi Abraham Ibn Ezra, ilRalbag, Nahmanide, Abrabanel, Rabbi Ytshak Abuav, Rabbi Ytshak Arama e Rav Shabtai Donolo; hanno tratto molte idee dal libro: “Braita De-Shmuel HaKatan”.Ibn Ezra, i cui scritti sull’astrologia non ci sono pervenuti, nel suocommento sulla Torah (Deuteronomio 4-19), scrive:
«L’esperienza prova che ogni popolo, ogni città, ha la sua stella; tuttaviaDio ha concesso ad Israele il grande privilegio di essere il suo UnicoConsigliere; Israele non ha alcuna stella, appartiene a Dio».Rabbenu Behaye nel suo commento sul versetto (Deuteronomio 31-16)analizza a lungo l’influenza degli astri e scrive: «Il detto per cui Israele nonè soggetto ad alcuna predestinazione astrale, non significa che le stelle noninfluiscano in alcun modo sul suo destino; significa che l’influenza delsegno zodiacale è determinante solo in tale o tal altro campo». Insegna cheIsraele non è soggetto alle stelle, perché queste ed il mondo intero sonostate create per i Giusti (Tsadikim); perciò, come può una creatura inferiore(l’astro) dettar legge allo Tsadik?, come il dipendente può essere superioreal padrone?Tuttavia, le stelle hanno un potere sugli idolatri; ogni stella è preposta aduna nazione particolare. È scritto: “L’astrologia è una scienza meravigliosa:lo Scorpione è il segno d’Ismaele, il Sagittario della Persia, il Capricornodei filistei, e la Vergine o la Bilancia, quello di Roma”.In altri testi tradizionali, troviamo numerose citazioni sulla creazione dellozodiaco:«
Perché il Santo, che sia benedetto, ha creato il mondo nel mese di Nissan(Ariete)? Perché al momento di creare il mondo, Egli disse al principedelle tenebre: ‘Allontanati da me, perché voglio creare il mondo in piena Luce; l’Agnello (Ariete) è bianco, e tu somigli ad un Toro nero’. E dopo la Luce, cosa creerai? Gli dice: ‘Le tenebre, segno del mese di Yiar’. E dopole tenebre? Gli dice ‘I Gemelli, perché l’uomo è destinato a vedere di nottecome di giorno, ed i Gemelli sono il segno dell’uomo’. E poi? ‘il Cancro, perché l’uomo raccatta negli anfratti come un granchio (il Cancro ha la figura del un granchio), e poi il Leone, perché dopo aver raccolto, l’uomo si sente forte come un leone, e poi la Vergine, perché godrà come unavergine, e poi la Bilancia, perché le sue azioni sono squilibrate come il traboccare di una bilancia; e poi lo Scorpione, perché quando si giudicanole sue azioni ed è riconosciuto colpevole, scende nell’inferno infestato di serpenti e di scorpioni, poi il Sagittario, perché quando l’uomo implora la Misericordia Divina, è rigettato dall’inferno come una freccia, e poi il Capricorno, perché quando risale dall’inferno, balla e saltella come uncapretto, e poi l’Acquario, perché gli verserò la pioggia per purificarlo, e poi i Pesci, perché Israele è al di sopra delle forze della natura che non ha presa su lui, e non è determinato da nessuna stella o congiunzione’
»(Psikta Rabbati, cap.4).
Un’altra raccolta di interpretazioni della Torah, il Midrash Tanhuma,ci insegna che l’ordine delle costellazioni zodiacali allude allo svolgersidella vita dell’uomo dal giorno della nascita fino alla morte, ed anchenell’aldilà.
Rabbenu Behaye, nel suo libro ‘Kad Hakemah’ su questo argomento, trovache allude alla ricompensa promessa a chi ubbidisce ai comandamenti
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