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‫ברוך אתה ה׳ אלהינו מלך העולם‬

‫המחדש בכל יום תמיד מעשה בראשית‬


‫המבדיל בין אור לחושך‬
‫ומאיר עלינו את אור המשיח‬
Gn 3,9
E Yhwh Dio gridò verso
Adamo
e gli disse : «Dove sei ?»
Gn 3,12: lui: «La
donna che mi hai
messo accanto mi
ha dato
dell’albero e io ho
mangiato.»

Gn 3,13: lei: «Il


serpente mi ha
ingannato e io ho
mangiato»
→ Il misfatto è
sempre colpa
altrui.
Gn 3,14-19 Sentenza & Etiologia
• Perché i serpenti guizzano sulla terra?
• Perché una tale inimicizia fra serpenti e
umani?
• Perché il parto è così doloroso?
• Perché tante spine e cardi quando si
lavora nei campi?
A causa di una scelta sbagliata, di non
fiducia nella parola di Dio, e di bramosia
all’inizio della storia.
Gn 3,19

«Fino a che tu ritorni all’humus poiché da esso sei stato


preso; poiché polvere sei e a polvere ritornerai»
Gn 3,20
‫ַוִּיְק ָ֧ר א ָֽהָאָ֛ד ם ֵׁ֥ש ם ִאְׁש ֹּ֖ת ו ַח ָּ֑ו ה ִּ֛כ י ִ֥ה וא ָֽהְיָ֖ת ה ֵ֥א ם ָּכל־ָֽחי‬

E Adamo gridò il nome della sua


donna Khawwah - Eva poiché fu
madre di ogni vivente.
P. Picasso
Gn 3,22-24
• v. 22: «Ecco, l’Adamo è diventato come uno di noi per conoscere bene
e male. E ora, per paura che non mandi la sua mano e prenda anche
dall’albero della vita – e potrà vivere per sempre…»
• v. 23: E Yhwh Elohim lo rimandò dal giardino di Eden per lavorare
l’humus da cui era stato preso.
• v. 24: E cacciò l’adamo e appostò a oriente del giardino di Eden i
Kerubîm e la fiamma della spada vorticosa per custodire il cammino
dell’albero della vita.
Gen 3,22: «Ecco, l’Adamo è diventato come
uno di noi per conoscere bene e male»

«In one sense, but only in one sense, what the serpent said
was true. Man has become like God. But one suspects that
these words in the serpent’s mouth convey one thing and the
same words in God’s mouth say another. The serpent held out
to the couple the prospect that being like God would bring
with it unlimited privileges, unheard-of acquisitions and gifts.»
(V. HAMILTON, The Book of Genesis)
Gn 3,22-24
• v. 22: «Ecco, l’Adamo è diventato come uno di noi per conoscere bene
e male. E ora, per paura che non mandi la sua mano e prenda anche
dall’albero della vita – e potrà vivere per sempre…»
• v. 23: E Yhwh Elohim lo rimandò dal giardino di Eden per lavorare
l’humus da cui era stato preso.
• v. 24: E cacciò l’adamo e appostò a oriente del giardino di Eden i
Kerubîm e la fiamma della spada vorticosa per custodire il cammino
dell’albero della vita.
I due alberi erano legati nell’intreccio:

L’uno, l’albero del conoscere bene e male,


→ in quanto accesso (test) all’altro, l’albero della vita.

Accesso mancato di poco…


L’espulsione dal giardino
in quanto punizione e
rilancio misericordioso
della storia
Apocalisse 22,2

In mezzo alla piazza della città e


da una parte e dall'altra del
fiume si trova un albero di vita
che dà dodici raccolti e produce
frutti ogni mese.

Liber Floridus
Gn 4,17

Ora Caino conobbe sua


moglie, che concepì e
partorì Khanôkh; poi
divenne costruttore di
una città, che chiamò
Khanôkh, dal nome del
figlio.
William Kentridge
R. GIRARD, Delle cose nascoste fin dalla fondazione del
mondo

Nel mito romano, l’omicidio di


Remo ci appare come un atto magari
deplorevole, ma giustificato a causa
della trasgressione della vittima. Remo
non ha rispettato il confine ideale tra
l’interno e l’esterno della città tracciato
da Romolo. La motivazione
dell’uccidere è insieme derisoria, dal
momento che la città non esiste
ancora, e nondimeno imperioso,
veramente fondamentale. Affinché la
città esista bisogna che nessuno possa
impunemente prendersi gioco delle
regole che essa prescrive. Romolo è
Nel mito di Caino al contrario […], Caino ci è
presentato come un volgare assassino. Il fatto
che il primo omicidio dia il via al primo sviluppo
culturale dell’umanità non riscatta affatto, agli
occhi del testo biblico, il o gli omicidi. Il
carattere fondatore dell’omicidio è manifestato
altrettanto nitidamente che nei miti non biblici,
ma c’è anche un’altra cosa: il giudizio morale. La
condanna dell’omicidio prevale su ogni altra
considerazione. «Dove è tuo fratello?»
AFP November 22,
2017
At least 30 people were
killed when farmers
attacked Fulani
herdsmen in northeast
Nigeria’s Adamawa
state, police told AFP
on Wednesday.
Gn 4,1

E Adamo aveva
conosciuto Eva, la sua
donna, ed ella fu
incinta e generò
Caino e disse: «Ho
acquistato un uomo
con Yhwh».
Abele, hebel

Qo 1,1
«Vanità/fumo/
vapore delle vanità,
dice Qoèlet, vanità
delle vanità: tutto è
vanità»
Gn 4,2-5

2
E Abele fu pastore di bestiame minuto,
mentre Caino era lavoratore dell’humus.
3
Alla fine dei giorni, Caino fece venire
del frutto dell’humus, omaggio per
Yhwh, 4 mentre Abele faceva venire
anch’egli dalle primogenite del suo
bestiame minuto e dal loro grasso; e
Yhwh considerò Abele e il suo omaggio,
5
mentre Caino e il suo omaggio, non (li)
considerò.
Gen 4,3-5
«E Yhwh considerò Abele e il suo omaggio, mentre Caino e il suo
omaggio, non (li) considerò.»

→ Ellissi (gap): Il narratore ha scientemente omesso un elemento della catena


causale (la motivazione di Dio), così da impegnare il lettore nel gioco delle ipotesi.

→ Coronare i meriti di Abele?


Cfr. Eb 11,4: «Per fede, Abele offrì a Dio un sacrificio migliore di quello di Caino e
in base ad essa fu dichiarato giusto, avendo Dio attestato di gradire i suoi doni.»

→ Scuotere le preferenze umane?


Caino non è stato esaudito come si aspettava.
Gen 4,7
5
Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto.
6
Yhwh disse allora a Caino: «Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto?
7
Se agisci bene, [potrai] tenerlo alto. Ma se non agisci bene, il peccato è
accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, Ma tu, non la dominerai?»
[= «puoi dominarla», cf. Dt 30,15-19]

«Troverà [Caino] la sua dignità di uomo fermando a sé il male che lo colpisce e lo


attraversa, oppure gli lascerà fare una nuova vittima? Saprà in questo modo
“addomesticare” l’animale in sé e diventare, secondo la bella espressione di P.
Beauchamp, il “pastore della propria animalità”, realizzando in questo modo, nella
sua difficile condizione, la vocazione di ogni essere umano?» (A. WÉNIN, Da Adamo).
Gen 4,8 1 Sam 17,35
Caino si erse «Se [il leone,
verso Abele l’orso] si ergeva
suo fratello contro di me»
e lo uccise.
Ossip Zadkine
(1890-1967)
Gen 4,9b
«Non lo so. Sono forse il custode di mio fratello?»

«È tutt’altro che una banale menzogna. È il discorso di uno non


interessato; non solamente il destino del fratello non lo concerne,
ma neppure la domanda, non lo concerne la parola. Esattamente,
penso, ciò che lei chiama la derisione. È straordinario vederla
manifestarsi al primo spargimento di sangue. Caino non si aspetta
neanche di essere creduto; non attribuisce nessuna importanza a
quel che dice lui stesso. Questo è il suo velo, il suo alibi sottile. La
mia parola è niente, dunque anche il mio atto è niente.»

P. BEAUCHAMP, in dialogo con D. Vasse, La violence dans la Bible


Gen 4,10-15
10
E Yhwh disse: « Che cosa hai fatto?
La voce dei sangui di tuo fratello
gridano verso di me dall’humus.
11
Ora sii maledetto, lontano dal suolo
che ha aperto la bocca per ricevere il
sangue di tuo fratello dalla tua mano.
12
Quando lavorerai il suolo, esso non ti
darà più i suoi prodotti: ramingo e
fuggiasco sarai sulla terra.»
13
E Caino disse a Yhwh : «la mia colpa è troppo grande da (sol)levare.
14
Ecco, mi hai cacciato oggi lontano da sopra la faccia dell’humus, e lontano dalla tua faccia mi dissimulerò e sarò
tremante ed errante nella terra e chiunque mi trova mi ucciderà.»
15
E Yhwh gli disse: «Perciò, chiunque uccide Caino, sette volte sarà vendicato.»
E Yhwh mise a Caino un segno affinché non lo colpisca chiunque lo trova.
Gen 4,17: la città
20-23: le tecnologie
23-24: l’escalation de Lemek

Lamech disse alle mogli:


«Ada e Zilla, ascoltate la mia voce; /
mogli di Lamech, porgete l’orecchio al mio
dire:
Ho ucciso un uomo per una mia scalfittura /
e un ragazzo per un mio livido.
Sette volte sarà vendicato Caino /
ma Lamech settantasette!»
R. GIRARD, Delle cose nascoste
«Se si esamina attentamente il racconto, ci si accorge che la
lezione biblica è che la cultura nata dalla violenza deve ritornare
alla violenza. All’inizio si assiste a un brillante sviluppo culturale;
sono inventate le tecniche; spuntano città nel deserto, ma presto,
mal contenuta dall’assassinio fondatore e dalle barriere legali
scaturite da esso, la violenza si propaga e riprende la sua
escalation.»
Epopea di
Atrahasis
(circa 1650 a.C.)

atram-hasis:
«saggio in
abbondanza»,
«saggio in eccesso»
Atrahasis I, 352-359
Non erano ancora trascorsi milleduecento anni
Ma la terra era cresciuta enormemente:
gli uomini erano diventati numerosi.
Mugghiava la terra come un toro!
Dallo strepito (degli uomini) era tormentato il dio.
Enlil udiva il loro vociare.
Si rivolse ai grandi dèi:
«Il vociare dell’umanità
è diventato per me insopportabile:
a causa del loro strepito non riesco più a dormire!
Fate che il morbo dei brividi dilaghi!»
Gilgamesh XI, 20-35
Ea, che sedeva (anche) assieme ad essi,
ripeté le loro parole a una siepe di canne:
— «Siepe! Siepe! Parete! Parete
Siepe, ascolta! Parete, prestami attenzione!
Uomo di Shuruppak, figlio di Ubar-Tutu,
distruggi la tua casa, costruisci una nave,
rinuncia alle ricchezze, ricerca (soltanto) la vita,
se vuoi salvare la tua vita, disprezza i tesori;
imbarca nella nave tutte le specie viventi.
Questa nave che ti devi costruire,
siano (ben) misurate le sue dimensioni
(in modo che) siano corrispondenti la sua larghezza e la sua lunghezza;
ricoprila di un tetto come l’Abisso».
Quando fui (così) informato dissi a Ea, mio signore:
«Signor mio, l’ordine che mi hai dato,
lo rispetterò e l’eseguirò.
(Ma) che cosa risponderò alle domande della città,
Gilgamesh XI, 145-161
«Quando arrivò il settimo giorno,
feci uscire una colomba, che liberai;
la colomba si allontanò e ritornò:
non avendo trovato nessun posto, era ritornata.
Feci allora uscire una rondine, che liberai;
la rondine si allontanò e ritornò:
non avendo trovato alcun posto, era ritornata.
Feci allora uscire un corvo, che liberai;
il corvo si allontanò vedendo che le acque erano defluite,
mangiò, sguazzò, gracchiò e non fece più ritorno.»
Feci un sacrificio, e sistemai un’offerta d’incenso sulla ziggurat della montagna,
disposi sette e sette giare
e, dentro, vi versai canna sacra, cedro e mirto.
Gli dèi sentirono il suo odore,
gli dèi sentirono il suo odore che fu per loro gradito,
Come mosche essi si radunarono attorno a colui
che offriva questo sacrificio.»
Gn 6–9: Ipotesi redazionali

• Gli appellativi divini: Yhwh (J) o ’Elohim (P);


• La durata del diluvio: 40 giorni e 40 notti (7,4.12) o un
anno intero (7,6.11; 8,13.14);
• Gli ordini divini: un paio di ogni specie animale (6,19-
20) o un paio di animali impuri e sette paia di animali
puri (in vista del sacrificio in 8,20, come rilevato da Ibn
Ezra [XII sec.]).
J P (Ska) Post-P
6,5-8
6,9-22
7,1-5
7,6-9
7,7 + 7,10
7,11
7,12
7,13-16a
7,16b
7,17a
7,17b
7,18-21
7,22 + 23a + 23c
8,1-2a
8,2b + 8,3a
8,3b-5
8,6-12
8,13a
8,13b
8,14-19
8,20-22
9,1-17 + 18-19
Prologo – corruzione della terra e decisione di distruggerla (6,1-8)
Transizione – Noè e suoi figli: nota genealogica (6,9-10)

a Violenza e corruzione: decisione divina di distruggere la terra (6,11-13)


b Istruzioni divine per la sopravvivenza nell’arca (6,14-22)
c Ingresso nell’arca: ordine ed esecuzione (7,1-10)
d Inizio del diluvio e ingresso nell’arca (7,11-16)
e Il diluvio si scatena e semina caos e morte (7,17-24)
“E Dio si ricordò di Noè…” (8,1a)
e’ Acquietamento delle acque e prima fase di decrescenza (8,1-5)
d’ Decrescenza graduale fino al prosciugamento della terra (8,6-14)
c’ Uscita dall’arca: ordine ed esecuzione (8,15-22)
b’ Istruzioni divine riguardo al rinnovo della vita (9,1-7)
a’ Dio rinuncia alla violenza: non distruggerà più la terra (9,8-17)

Transizione – Noè e suoi figli: nota genealogica (9,18-19)


Epilogo – nuova corruzione e maledizione (9,20-27)

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